In rebus Naturae

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Collana CambiaMenti - Essere e divenire in etĂ evolutiva

In rebus Naturae Buone prassi psicoeducative all'aperto a cura di

Roberto Miletto, Marco Sacconi, Salvatore Stingo

Alpes Italia srl - Via Romagnosi 3 - 00196 Roma tel./fax 0639738315 - e.mail: info@alpesitalia.it - www.alpesitalia.it


In rebus Naturae - Buone prassi psicoeducative all'aperto © Copyright Alpes Italia srl Via Giandomenico Romagnosi, 3 – 00196 Roma tel./fax 06-39738315 I edizione, 2018

Roberto Miletto, Neuropsichiatra Infantile; già Responsabile di Unità Operativa Semplice di neuropsichiatria infantile (U.O.NPI) nel Distretto di Pomezia (Roma), è il Coordinatore del Gruppo di Ricerca EllePi del Litorale Pontino (GLP); dirige la Collana CambiaMenti per Alpes Italia. Marco Sacconi, Educatore Professionale presso il Servizio SMREE di Pomezia nella ASL Roma 6, ove ha coordinato le attività gruppali riabilitativo-risocializzanti indoor ed outdoor per preadolescenti ed adolescenti; è facilitatore esperto di gruppi di auto-mutuo-aiuto. Salvatore Stingo, Presidente di Agricoltura Capodarco, Società Cooperativa Sociale, Grottaferrata (Roma).

Immagine di copertina: Riccardo Pieroni (Roma, 1955). Fotografo, grafico ed insegnante. Ha insegnato Tecnica fotografica e dal 2000 è docente di Elaborazione digitale delle immagini presso l’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Rossellini” di Roma. Parallelamente all’insegnamento istituzionale, ha messo a punto i Laboratori di immaginazione fotografica che realizza presso centri sociali, istituzioni museali, in occasione di manifestazioni culturali, in scuole di ogni ordine e grado. Le sue ricerche personali sono attraversate dai temi dello spazio, del tempo, della luce, della memoria, dell’indagine antropologica, del ritratto. È autore di diversi testi riguardanti la fotografia in cui sintetizza aspetti storici, tecnici, espressivi nel tentativo di definire il particolare rapporto tra realtà e immaginazione sotteso all'atto del fotografare. Disegni di Paolo Carlucci, designer ed illustratore, vive ed opera ai Castelli Romani nel campo dell'ecodesign e della grafica ed i suoi lavori hanno dimensione anche internazionale; nel territorio collabora con le amministrazioni comunali, le scuole e le associazioni locali per realizzare attività di spettacolo con persone disagiate.

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Indice generale Brevi Note di Presentazione di Roberto Miletto................................. VII Introduzione La terra da curare... ma anche la terra che cura di Don Franco Monterubbianesi............................................................ IX

Sezione I - Cenni di fondamenti teorici Sul “Nature Deficit Disorder”. Riconnettersi con la Natura! di Roberto Miletto, Maria Rosa Fucci.................................................... 3 L’archetipo della Madre Terra e la formazione Outdoor. La Natura come fattore curativo di Cesare Casagrande............................................................................ 17 Curare con la natura. Sulle attività di Green Care e le nuove frontiere dei servizi alla persona di Massimo Testa.................................................................................. 31 Coltivare e coltivarsi. L’orticoltura come terapia e strumento educativo di Davide Santinato, Mario Giuseppe Cocchi, Giovanni Rossoni ............ 43 Cenni di orientamento e formazione al lavoro nel verde e in agricoltura per persone svantaggiate di Salvatore Stingo, Giulia Cerqueti ..................................................... 59 Percorrendo sentieri di benessere… Qualche idea di Montagna-terapia e di Arrampicata terapeutica di Roberto Miletto, Maria Rosa Fucci.................................................... 69 La risorsa educativa e rieducativa della vela e del mare di Antonio Lo Iacono ........................................................................... 79 Sul progetto internazionale “Escola da Floresta”: “A aventura da aprendizagem” di Associazione Chiara&Francesco Onlus .............................................. 99

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In rebus Naturae - Buone prassi psicoeducative all’aperto

Sezione II - Sulle buone prassi Sulle esperienze Outdoor di bambini con disturbo dello spettro dell’autismo in un ambulatorio di neuropsichiatria infantile di Maria Rosa Fucci, Marco Sacconi, Giovanna Rosalia Sarto, Roberto Miletto 113 Costruire il Recovery: esperienze di Ippoterapia in un centro diurno riabilitativo di Gianuario Buono, Fabrizio Giorda, Barbara Profeta.......................... 125 Lavorare con gli asini. Brevi note su esperienze di Onoterapia di Patrizia Reinger Cantiello................................................................. 141 Il laboratorio sociale “Viva-io” di Antonella Balenzano, Salvatore Stingo............................................... 149 L’attività motoria all’aria aperta: un contributo al trattamento del reo sessuale di Andrea Scotti, Sergio Martinelli, Alberto Portalupi, Paolo Giulini....... 159 Sulla valenza educativa e sociale dello sport. L’Arrampicata nel circuito penale minorile di Roberta Scarinci, Carlo Macale, Franco Piersanti............................... 171 Quando scalare cambia la vita di Massimo Marcheggiani, Giulia Ferri, Daniela Andropoli, Marco Sacconi 185 Il progetto “S…veliamoci!”. Il lavoro a vela (e connessi) nel disagio e nella disabilità della tarda adolescenza di Giorgio Ascenzi, Alessandra Bellotti, Agnese Quattrino, Marco Damiani, Roberto Miletto ......................................................... 211 Rieducare con la vela. Un potenziamento cognitivo per gli insuccessi scolastici di Marco Sacconi, Daniela Andropoli, Maria Rosa Fucci, Sara De Laurentiis, Roberto Miletto...................................................... 229 Sulle attività scolastico-rieducative in Outdoor. Per il contenimento della dispersione e come iniziativa di Recovery di Associazione Chiara&Francesco Onlus, Giorgio Ascenzi, Alessandra Bellotti, RobertoMiletto......................................................... 245

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Collana CambiaMenti Essere e divenire in età evolutiva diretta da Roberto Miletto (www.robertomiletto-cambiamenti.it) Neuropsichiatra infantile

La Collana, che ha preso avvio nel 2010, ha come centro direzionale un gruppo di tecnici, prevalentemente dell’età evolutiva, raccolto inizialmente attorno all’unità operativa di neuropsichiatria infantile della ASL Roma 6 di Pomezia (Roma), e poi nel Gruppo di ricerca EllePi (GLP) del Litorale Pontino. La Collana intende raccogliere le diverse iniziative di cura, dunque esperienze di buone prassi, che partono dal territorio e fanno incrociare le famiglie, le scuole, le associazioni di volontariato, il privato sociale, l’università, con i servizi specialistici pubblici locali, nella comune impresa di offrire un supporto di qualità a tutela della salute mentale e della riabilitazione per l’infanzia e l’adolescenza. Il gruppo di lavoro, a suo tempo connesso in una convenzione-quadro con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, coopera nella ricerca e nella formazione con il prof. Mario Di Mauro, per anni Direttore del Dipartimento di ricerca Centro Studi Feuerstein sulle metodologie metacognitive in educazione e formazione all’interno del CIRF (Centro Interateneo per la Ricerca didattica e la Formazione avanzata), ed oggi Presidente onorario di ICSEM (International Center for Studies in Educational Methologies). L’unità operativa di neuropsichiatria infantile di Pomezia, cooperando con un’agenzia educativa del territorio (I.C.S. Pestalozzi di Torvaianica), prese parte nel 2014 all’avvio del progetto NDSAN (New DSA Network) coordinato dall'associazione Maendeleo for Children APS. La Rete NDSAN è successivamente diventata un’importante rete internazionale di progettazione partecipata tra attori pubblici e privati impegnati nello sviluppo di progetti congiunti per la ricerca, le cure o la creazione di servizi sulle patologie del Neurosviluppo e ha ora realizzato un partenariato con il Gruppo di ricerca EllePi (GLP) e con questa Collana, che ne è l’espressione editoriale.


Volumi della collana già pubblicati R. Miletto, Gruppo di Ricerca EllePi (a cura di) Per una scuola amica Curricoli speciali per potenziare la mente, 2010. R. Miletto, M. Aversano (a cura di) SorRidere per BenEssere! Quando il comico entra nelle cure, 2011. G. Sgrò (a cura di) A scuola con i RE Educare e rieducare attraverso il gioco degli scacchi, 2012. A. De Risio, R. Miletto (a cura di) Complice il silenzio Buone Prassi contro l’abuso all’infanzia, 2013. S. De Biasi, A.M. Angelilli (a cura di) Autismo e Autismi Nuove prospettive su fondamenti teorici e buone prassi operative, 2015. V. Bellia (a cura di), Crescere è una danza La danzaterapia nei processi evolutivi, 2016. G. Buono, M. Pompa (a cura di) Recovery & Territorio Idee ed esperienze in riabilitazione psicosociale, 2017. Alessandro Pompa, Maria Rosa Fucci, Roberto Miletto Scacchi Speciali per Bambini Piccoli Attività ludico-scacchistiche nella seconda infanzia (2-6 anni), 2017.


Brevi Note di presentazione di Roberto Miletto1

La proposta di un titolo come questo – In rebus Naturae – prende spunto da una suggestione di Massimo Testa, qui presente con un contributo introduttivo, a cui sono anche grato per aver partecipato alla costruzione d’avvio dell’impalcatura di questo volume. Una scelta di fatto bisemica, che parte da una rielaborata citazione del poema lucreziano per risultare giocosamente enigmistica, più che enigmatica, con l’intento di così sottolineare la difficoltà che oggi si respira sulle questioni ambientali, con le tante irrisolte problematiche di questo nostro ecosistema impoverito. E proprio a questo noi facciamo riferimento, cogliendone le risorse, per proposte di tutela e cura della salute fisica e mentale nei contributi di clinici e di educatori su esperienze in Natura, fuori da casa, da scuola, dal chiuso delle comunità, degli ambulatori, degli studi specialistici, dei reparti ospedalieri, all’aria aperta perfino nel carcere: la Natura vissuta in una dimensione co-terapeutica (Jordan, 2014). Vengono proposte buone prassi dunque di Green Care, un panorama ampio di esperienze per la promozione della salute, con l’impiego nei diversi trattamenti di elementi della Natura, viventi e non viventi, al fine di mantenere, accrescere o ristabilire uno stato di BenEssere fisico, mentale, sociale, educativo della persona (Haubenhofer ed al., 2010; Gallis, 2013). SorRidere per BenEssere è un volume di qualche anno fa presente in questa collana CambiaMenti in cui si è allora inteso dar voce al “comico che entra nelle cure”: qui si è cercato di far entrare più ambiziosamente nelle cure, diciamo, le “voci della Natura”, come recita anche il titolo di un’intervista di questi giorni all’”ecomusicista” Bernie Krause (2017); a questo proposito, ci piace ricordare qui il suo curioso lavoro avviato più di mezzo secolo fa di ascolto e registrazione della vita che ci sta attorno, un’orchestra che non conosce pausa ma suona per un concerto senza fine, un paesaggio sonoro pubblicato in ben 50 Cd con tutte le melodie della natura, da suoni non biologici – come il vento tra le foglie, i movimenti della Terra, le onde dell’oceano – a quelli prodotti dall’insieme degli organismi viventi, fino agli esseri umani. Un lavoro colossale che confessa nell’intervista lo ha salvato dalle droghe e curato un Disturbo dell’Attenzione, imparando durante le ore di registrazione raccolte a restare sempre più a lungo immobile e concentrato nell’ascolto del fenomeno della Natura. Una sinfonia della 1 Responsabile Collana CambiaMenti.

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In rebus Naturae - Buone prassi psicoeducative all’aperto vita, peraltro, che l’uomo con il suo “rumore” da tempo ha cominciato gradualmente ma inesorabilmente a spegnere. Le “voci della Natura” sono qui presentate coralmente ad opera di tecnici esperti in progetti Outdoor, che a diverso titolo ruotano attorno al Gruppo di ricerca EllePi (GLP) del Litorale Pontino, che da sempre rappresenta il core di questa Collana, anzi CambiaMenti ne è proprio l’espressione editoriale. A tutti loro va il mio sentito ringraziamento, a cominciare dai co-curatori del volume; in conclusione di questi cenni voglio anche ricordare con gratitudine per il sostegno ricevuto sia la Cooperativa Sociale Agricoltura Capodarco, che da anni si occupa dell’integrazione di persone variamente svantaggiate, sia la Rete NDSAN (New DSA Network), diventata in questi anni un grande network internazionale di progettazione partecipata tra attori pubblici e privati che si occupano di disturbi e patologie della neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, a cui si è ora legati da un proficuo partenariato. Gallis C. (2013), Green Care: For Human Therapy, Social Innovation, Rural Economy, and Education (a cura di), Nova Science Pub Inc, Hauppaauge, New York. Haubenhofer D.K., Elings M., Hassink J., Hine R.E. (2010), The Development of Green Care in Western European Countries. Explore. The Journal of Sciences and Healing, 6, 2: 106-111. Jordan M. (2014), Nature and Therapy. Understanding counselling and psychotherapy in outdoor spaces. Routledge Ed., London. Miletto R., Aversano M. (2011), SorRidere per BenEssere. Quando il comico entra nelle cure (a cura di), Alpes Italia, Roma. Ristano R. (2017), Così ascolto le voci della natura. la Repubblica, 25, 4 dicembre.

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Introduzione La terra da curare... ma anche la terra che cura! di Don Franco Monterubbianesi1

Siamo ad una svolta epocale su tanti fronti! Sul fronte politico, dobbiamo passare da una democrazia rappresentativa, che arriva sino al populismo, ad una vera democrazia sostanziale: democrazia di partecipazione di ogni cittadino alla vita sociale con più impegno, non delegando più, ma tutti partecipi di quel bene comune da costruire, che oggi è piuttosto disastrato. Sul piano economico, dobbiamo passare da una economia del puro profitto e del dominio del capitale ad un’economia sociale rispettosa in maniera assoluta del valore del lavoro. Sarà una svolta difficilissima, perché la politica finora ha ceduto ogni potere all’economia e la disuguaglianza è totale, se si pensa che appena l’1% ha un potere sul 90% delle risorse della Terra! Ma la vera svolta sarà quella culturale, antropologica: perché è in questa visione che abbiamo del progresso infinito, tecnologico, basato sul nostro orgoglio umano, la responsabilità della distruzione dell’equilibrio del clima: le acque, l’aria sono sempre più inquinati, con l’effetto serra ed il riscaldamento globale i ghiacci si riducono, i mari si innalzano e il clima è sempre più rovente: questo è un pericolo estremo per la distruzione della Terra. Sembra che gli uomini stiano comprendendo gradualmente, lentamente, questo pericolo, ma ancora non sono sufficientemente uniti perché le cose possano cambiare. L’orgoglio per un progresso infinito, senza alcuna responsabilità verso la terra da curare e rispettare, porta ad un equilibrio “guasto” e l’imperativo morale essenziale è ora quello di salvarci dal limite a cui siamo giunti; dobbiamo riconoscere il fallimento dei grandi ideali politici, economici, sociali del passato. E se pensiamo che ancora le guerre dominano la scena dei rapporti tra le nazioni c’è proprio da smarrirsi. Penso all’Africa che è il continente che più patisce questa politica disordinata mondiale, ai suoi milioni di ettari di terre che vengono venduti alle altre nazioni, ai conflitti con guerre intestine perenni, ai terrorismi devastanti, alle dittature perenni, con la complicità delle nazioni più ricche e potenti, complicità di cui nessuno parla mentre le popolazioni africane patiscono l’infinito. Il grido della Terra non curata è il grido allora dei poveri di tutto il mondo, schiacciati nello sfruttamento e nel loro cercare di evadere da que1 Fondatore della Comunità di Capodarco.

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In rebus Naturae - Buone prassi psicoeducative all’aperto ste terre devastate, e risaltano cosi i grandi misfatti umani, le inenarrabili vere schiavitù; il turismo sessuale, il commercio degli organi, la pedofilia sono realtà mostruose compiute dall’uomo di oggi. La natura geme le doglie del parto di un mondo nuovo, che non riesce a venire alla luce, mentre è necessario assolutamente costruirlo tutti insieme, unendoci tra noi, in ogni movimento alternativo possibile, cercando di farci tutti uomini “politici”; assurgere alla grande politica dei movimenti popolari, a cui il Papa si è rivolto con grande speranza per questo cambiamento, dettando le tre T: Techo, Trabajo, Tierra. Deve essere un’impresa concreta per tutti, da portare avanti in ogni contesto sociale e geografico. Il Tetto innanzitutto, la casa da dare a ciascuno come luogo anche di accoglienza per i deboli, che sono tantissimi nel mondo ed abbandonati nell’assistenzialismo. Poi il Lavoro, vero artefice del progresso, dello sviluppo, per un Uomo veramente responsabilizzato ad essere non più schiavo dei poteri ma Responsabile del tutto: per una sua nuova regalità. E tutto ciò come si ottiene? Si ottiene se faremo della Terra la vera sovrana che aiuterà l’uomo ad essere, come Dio lo vuole, il responsabile di sé, non più schiavo, sfruttato, emarginato. È nella Terra, la terza parola dettaci dal Papa, che dobbiamo trovare l’equilibrio, come antidoto alla nostra distruttività: siamo creature che devono dipendere dalle leggi naturali e non sovvertirle come abbiamo fatto troppo spesso finora. Per arrivare ad avere un tale spirito umile ci dobbiamo far aiutare proprio dalla Terra. All’inizio di questo mese a Roma si sono tenuti gli Stati Generali dell’Agricoltura e il Presidente della Regione Lazio Zingaretti ha messo in risalto che, a fronte di una crescita del PIL, si coglie un malessere crescente di “rancori” nella nostra società, specie nei riguardi dei “diversi” usati come capri espiatori; secondo il Governatore anche l’Agricoltura può curare questo rancore, ci vogliono realtà agricole sempre più nuove, magari portate avanti dai giovani, ora più disponibili a tornare alla Terra. E anche il Vice Ministro all’Agricoltura Olivero nello stesso convegno ha indicato l’Agricoltura Sociale come tema centrale di sviluppo dell’Agricoltura moderna nel nuovo millennio. A mio parere, ci vogliono iniziative non dimostranti solo la realtà produttiva ma le realtà d’accoglienza dove nel lavoro agricolo vengano coinvolte le persone deboli, emarginate dal sistema imperante, a cominciare dai profughi. Non dimentichiamo la realtà della Terra che ci cura perché ci fa umani, solidali l’uno con l’altro, in realtà conviviali, comunitarie, di totale accoglienza, sempre più diffuse nelle varie campagne vicino alle città. Dobbiamo uscire, partendo dal basso, ma salendo su in alto, dove occorre cambiare le cose, nei poteri che non vanno e bloccano il nuovo, ricostruendo la comunità degli uomini, nella casa accogliente, come le fattorie sociali, da diffondere anche per il prendersi cura dei di-

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La terra da curare... ma anche la terra che cura! sabili gravi, e nel lavoro per tutti, rispettato come un unico valore. È da queste cose che nel territorio creiamo dal basso che viene fuori la forza del cambiamento. E uniti si è più forti. La convivialità dell’Agricoltura Sociale crea l’unione degli spiriti. È questo un bisogno sociale, che va accolto fino in fondo, facendoci poeti nel sociale, come ci dice ancora Papa Francesco, è così che saremo anche capaci di essere veri seminatori del cambiamento in maniera radicale, come occorre, diventando uomini nuovi. La Terra è cosi la grande Pachamama – la Madre terra in lingua quechua – amata da noi sino in fondo, nel rispetto innanzitutto della cura di essa, e che ci dà la forza interiore per costruire un mondo diverso dall’attuale, dove è l’umano che deve prevalere: sempre partendo da quello che sappiamo costruire dal basso. I progetti in tale senso sono già partiti da tempo, a cominciare dalla Legge 141/2015, che norma l’Agricoltura Sociale: qua e là, diffusi anche se ancora dispersi. La grande iniquità della disuguaglianza potrà essere vinta solo dal basso, da movimenti popolari in cui tutte le comunità prendano coscienza dei loro diritti e della possibilità di una vita degna dell’Uomo. In questo volume, c’è una raccolta di buone pratiche tra loro diverse ma costruite nella Natura e dal basso per educare o rieducare, dunque per sostenere i diversi, gli emarginati, i disabili, pratiche territoriali che sarebbe bello venissero esportate anche altrove: perché è dal locale che dobbiamo cercare di passare al globale. Grottaferrata, 12 dicembre 2017

XI



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