La resistenza non violenta

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HAIM OMER - DANIELE PIACENTINI

LA RESISTENZA NON VIOLENTA Un approccio innovativo ai problemi comportamentali e psicologici di ragazzi e adolescenti

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© Copyright Alpes Italia srl Via G. Romagnosi, 3 00196 Roma – tel./fax 06-39738315 I Edizione, 2021 Il Prof. Haim Omer, psicologo e professore emerito dell'Università di Tel Aviv, fondatore della Scuola per la Resistenza non Violenta, è una autorità internazionalmente riconosciuta nel campo della genitorialità. Ha pubblicato 11 libri, tradotti in 10 lingue ed è autore di decine di articoli su riviste scientifiche. Tra le pubblicazioni in Italiano: La Nuova Autorità (EdiErmes 2016, 30 euro, 262 pagine); Parent Training per i Disturbi d'ansia di bambini e adolescenti (Edizioni Erickson 2020; 21,5 Euro, 130 pagine); Genitori Coraggiosi (Franco Angeli 2020; 24 Euro, 208 pagine) Il suo approccio è attualmente insegnato in centinaia di università, istituti e centri di cura in diversi paesi del mondo. La sua vasta ricerca ha dimostrato che questo approccio è efficace per affrontare problemi quali l’ADHD, i disturbi d’ansia, l’abuso di computer, smartphone e internet, l’autoisolamento, il rifiuto scolastico, i comportamenti antisociali e la guida pericolosa degli adolescenti. Daniele Piacentini è psichiatra e psicoterapeuta. Per 30 anni è stato responsabile di un Centro Psico Sociale nella provincia di Bergamo. È coautore di libri sull’applicazione di interventi psicoterapici e psicosociali basati su evidenze scientifiche e di diversi articoli su riviste accademiche. Insieme a Daniela Leveni, è curatore dell’edizione italiana di altre due opere di Haim Omer: La Nuova Autorità (Edi Ermes, 2016) e Parent Training per i disturbi d’ansia di bambini e adolescenti (Edizioni Erickson, 2020), nonché co-autore col Prof. Omer del libro: Genitori Coraggiosi (Franco Angeli 2020).

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INDICE Presentazione dell’edizione Italiana di Daniela Leveni ......................................

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Lo sviluppo degli interventi terapeutici basati sulla Resistenza Non Violenta (NVR) .......................................................................................... Principi e obiettivi ............................................................................................... Processi di escalation .......................................................................................... Manuale di istruzioni per i genitori ................................................................... La NVR in azione ................................................................................................ La Violenza verso i fratelli .................................................................................. Bambini “Tiranni” e tendenti all’isolamento ................................................... La Scuola ............................................................................................................... La NVR nella comunità ......................................................................................

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EPILOGO............................................................................................................. 189 BIBLIOGRAFIA ................................................................................................. 193

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PRESENTAZIONE DELL’EDIZIONE ITALIANA Il lavoro del professor Omer si inserisce nel filone di interventi volti al benessere psicologico chiamato “parent training”, cioè quegli interventi in ambito psicosociale che considerano le figure parentali e la rete sociale delle potenti risorse nel migliorare l’efficacia degli interventi terapeutici rivolti alle persone con disagio psicologico. È ormai prassi pressoché scontata cercare di coinvolgere i genitori nella cura dei figli attraverso interventi paralleli e a supporto delle terapie di bambini e adolescenti, mentre nella psichiatria degli adulti dagli anni ‘90 esistono interventi di provata efficacia sui famigliari di pazienti con gravi patologie come la schizofrenia o il disturbo bipolare, perché in grado di migliorare la compliance alle cure e più in generale il benessere sia del congiunto che di tutto il nucleo familiare. Persino l’approccio sviluppato da Marsha Linehan, la Dialectical Behavioural Therapy, si è ultimamente evoluta nel considerare utile, nella cura degli adolescenti con gravi problematiche comportamentali ed emotive, coinvolgere i familiari nell’apprendimento di abilità di autoregolazione. La NVR (Non Violent Resistance – Resistenza Non Violenta) di Omer si muove in questo filone ma, in modo specifico, considera suoi clienti principali i genitori e\o i care giver più che il soggetto con disturbo. I lunghi studi di Omer sugli stili genitoriali ed educativi hanno messo in evidenza che molte delle difficoltà dei genitori di oggi nell’allevare i propri figli nascono dal fatto che l’evoluzione della società e dei suoi valori ha letteralmente disarmato coloro che in passato detenevano il potere e gli strumenti per guidare le nuove generazioni. La sua contrapposizione tra Vecchia e Nuova Autorità evidenzia in modo lampante il fatto che molte delle problematiche comportamentali ed emotive dei giovani di oggi nasce dal fatto che una figura di attaccamento troppo indulgente e preoccupata di amare e farsi amare lascia il bambino senza una guida autorevole e un’àncora cui aggrapparsi nel delicato e difficile percorso di crescita in un mondo sempre più caotico, frenetico e complesso quale quello del 21° secolo. Lungi dal considerare le figure di attaccamento “responsabili” del disagio del paziente, come ancora troppo spesso alcuni filoni della psicoterapia più o meno velatamente ritengono, Omer si focalizza sulla richiesta di aiuto di coloro che, spaventati e sofferenti di fronte alla sofferenza del figlio, non sanno più come comportarsi, si sentono dolorosamente impotenti, perché ormai esautorati dalV


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l’autoritarismo che caratterizzava e dava forza allo stile educativo di alcuni decenni fa, e nello stesso tempo urgentemente chiamati ad agire tempestivamente ed efficacemente perché istituzionalmente incaricati di svolgere l’ovvio ruolo di amorevoli educatori e difensori delle nuove generazioni. La NVR considera infatti i genitori persone bisognose di aiuto e sostegno né più né meno del figlio che soffre di un disturbo e, anche se si è dimostrata efficace nel contrastare i problemi comportamentali e psicologici dei figli, si propone principalmente di alleviare la sofferenza dei genitori dando loro consigli semplici e pratici ma efficaci per modificare il proprio modo di reagire ai comportamenti problematici del figlio, interrompendo quelle condotte di adattamento da loro messe in atto per sopravvivere ma diventate in breve tempo parte integrante del problema che cercavano di risolvere. Emblematico è il caso di quei genitori che, nel tentativo di alleviare l’ansia da separazione del figlio, si adattano a vivere costantemente condizionati dall’impossibilità di separarsi da lui, pena il sentirsi responsabili della sua sofferenza. Obiettivo dell’intervento proposto da Omer non è quindi quello di far star meglio il figlio ma quello di fare in modo che i genitori possano svolgere il proprio ruolo in modo efficace, autorevole e amorevole, partendo dal presupposto che molto spesso non si tratta di patologia ma di “maleducazione” nel senso più letterale e non giudicante del termine. Un altro punto che mi sembra fondamentale sottolineare del lavoro di Omer e che è strettamente collegato al precedente, è la profonda convinzione che nessun disagio o problema psicologico possa mai giustificare un atto violento o prevaricatore. I continui riferimenti alla lotta non violenta per i diritti umani di Gandhi e Martin Luther King, lungi dall’essere un programma politico o una denuncia sociale, costituisce un messaggio costante, forte e chiaro che l’oggetto del contendere non è colui che mette in atto il comportamento violento\prevaricatore ma il comportamento stesso, considerato inaccettabile a prescindere dai motivi per cui la persona lo mette in atto. Questo punto di vista è in perfetta sintonia con tutti gli interventi che mirano a migliorare le comunicazioni e ad abbassare l’emotività espressa tra i membri di una comunità. Questa prospettiva è profondamente rassicurante sia per il genitore che per il figlio perché permette di uscire dalla logica del duello e di favorire un clima collaborativo, perché il nemico diventa il comportamento di cui anche l’esecutore è vittima spesso inconsapevole. Tutte le tecniche di intervento proposte nel manuale sono volte a sottolineare e rinforzare l’alleanza di tutti i membri della famiglia e della rete di sostegno contro i comportamenti problematici e a difesa di colui che li mette in atto. VI


Presentazione

Nell’esperienza di Omer, molto spesso questa ridefinizione dell’obiettivo – lottiamo tutti insieme contro i comportamenti inaccettabili – ha portato, in seguito, il bambino a chiedere a sua volta aiuto per affrontare il disagio psicologico che lo portava a comportarsi in modo maladattivo e ad aderire agli interventi terapeutici specifici in modo più efficace. Di nuovo, questo risultato è un effetto collaterale significativo ma non fondamentale della NVR: aiutare il proprio figlio a farsi aiutare quando l’amore non è più sufficiente è sicuramente un obiettivo che farebbe felice qualunque genitore ma non costituisce il focus della NVR quanto il fatto di modificare il comportamento del genitore stesso, indipendentemente dalla volontà o collaborazione del figlio. Una delle sfide più delicate di un operatore che volesse applicare l’approccio NVR sta nel ribaltare la logica con cui i genitori normalmente si rivolgono ad un terapeuta: “aiutaci a fare in modo che nostro figlio non faccia più certe cose” oppure “dicci come fare perché nostra figlia faccia ciò che sappiamo essere giusto”; la proposta della NVR ribatte proponendo ai genitori di cambiare il loro modo di reagire a certi comportamenti del figlio, partendo dall’innegabile presupposto che nessuno può controllare la volontà dell’altro mentre ognuno di noi può decidere come comportarsi indipendentemente dalla risposta dell’altro. Ogni tecnica e suggerimento proposto dalla NVR, in armonia con i principi della lotta non violenta di Gandhi, è infatti volta a sviluppare un autocontrollo nell’adulto che trasmetta determinazione e forza ma anche rispetto e cura. Altri ribaltamenti di prospettiva determinanti nell’approccio NVR sono l’idea che la privacy sia un diritto inviolabile e il segreto un rifugio dalla vergogna. Anche in questo caso la prospettiva opposta che solo con il sostegno e il supporto degli altri è possibile resistere alla violenza e alla prevaricazione derivante dagli insegnamenti della lotta civile e non violenta permette ai genitori di aumentare la loro presenza e cura in modo efficace rompendo isolamento e stigma. Il capitolo introduttivo del manuale si focalizza sulle aree di intervento in cui l’approccio è stato sperimentato, dimostrando di essere efficace contro comportamenti come la guida pericolosa negli adolescenti, l’abuso di internet e strumenti tecnologici, la dipendenza radicata di giovani adulti (definiti talvolta in modo giudicante “bamboccioni”), dando idea della versatilità e delle possibilità di sviluppo futuro che lo rendono meritevole di essere conosciuto e diffuso anche nel nostro paese. Il resto del volume costituisce l’approfondimento del volume La Nuova Autorità, pubblicato da EDI ERMES nel 2016 e rappresenta un vero e proprio manuale che, partendo dalla descrizione di come si è evoluto l’approccio, propone le tecniche specifiche volte a modificare il modo di reagire dei genitori ai comVII


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portamenti problematici del figlio. Ogni tecnica è spiegata in modo chiaro e semplice, accompagnata da esempi di casi clinici che possono aiutare il clinico che volesse provare a cimentarsi nell’intervento. Al termine di questa presentazione mi sento di aggiungere una piccola, leggera ma per me importante considerazione: questo volume, unito a quelli già tradotti in italiano e a quelli pubblicati in altre lingue, offre l’opportunità di conoscere e divulgare un paradigma educativo che offre risposte concrete ed efficaci non solo agli operatori del settore della salute mentale e del disagio psicologico ma, più in generale, anche a tutti i genitori del terzo millennio, sempre più spaesati, spesso insicuri, talvolta confusi sul proprio ruolo, come ho avuto la possibilità di sperimentare nel mio piccolo come madre di un adorabile quanto apparentemente ingovernabile rappresentante della Generazione Z; ammetto che, senza alcuni spunti o consigli tratti dalla NVR, forse non sarei sopravvissuta alla lotta di potere su come usare lo smartphone o il pc… Daniela Leveni Psicologa e Didatta SITCC – Società Italiana di Terapia Cognitivo-Comportamentale

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Introduzione

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