alpexpress L A R I V I S TA D I A L P T R A N S I T S A N G O T TA R D O S A T I C I N O 2 / 2 0 16
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Rivestimenti, fase finale
Passaggio di testi mone a Camorino 12
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Nuove visite al Ceneri
G a ll e ri a di b a s e d e l C e n e ri
Lavorazioni importanti dopo la fine degli scavi 2
Abbiamo scritto la storia
Il 1° giugno 2016, alla presenza di ospiti illustri abbiamo inaugurato la Galleria di base del San Gottardo. Un importante giornata per tutti coloro che per diversi decenni hanno progettato, sviluppato e costruito l’opera del secolo. Un’opera voluta dalla popolazione. Nel nostro cantiere hanno lavorato fino a 2600 persone contemporaneamente. Persone provenienti da molti paesi: dal Portogallo fino alla Polonia, dalla Scandinavia e persino dal Sud Africa. L’origine non ha mai avuto importanza e nemmeno la lingua. A unire le diverse nazionalità e superare le barriere linguistiche è stata la passione per l’intenso lavoro e la collaborazione. A loro va il nostro sincero Grazie. Vorrei ricordare in modo particolare le nove persone che, durante la costruzione della Galleria di base del San Gottardo, purtroppo hanno perso la vita. Un ringraziamento lo rivolgo anche a tutti coloro che si sono impegnati per il progetto: la consigliera federale Doris Leuthard, i membri della commissione di sorveglianza della NFTA, l’Ufficio federale dei trasporti, i consorzi d’ingegneria, i consorzi d’impresa, così come i collaboratori di AlpTransit San Gottardo SA. Un doveroso grazie va anche alla popolazione per la comprensione continua. Ma non è ancora finita: la Galleria di base del Ceneri di 15,4 km di lunghezza, deve ancora essere ultimata e inaugurata.
Renzo Simoni Presidente della Direzione AlpTransit San Gottardo SA
In copertina: Galleria di base del Ceneri. Viadotti visti in uscita dal portale nord di Vigana - Camorino.
Molti penseranno che con la caduta dell’ultimo diaframma il lavoro nella Galleria di base del Ceneri sia terminato, invece si susseguono molte altre importanti lavorazioni. I rivestimenti interni definitivi in calcestruzzo ne sono una parte essenziale.
Dopo lo scavo e la prima messa in sicurezza è indispensabile provvedere alla posa del rivestimento interno definitivo per assicurare che la galleria possa durare almeno cent’anni. Le fasi di rivestimento iniziano con uno strato di materiale impermeabile, lo stesso viene assemblato mediante salda-
ture quasi maniacali per evitare le infiltrazioni d’acqua. Nelle tratte, dove previsto, si posa l'armatura metallica, e solo successivamente il posizionamento del cassero avviene il getto in calcestruzzo. L’opera necessita infine di un cosiddetto post-trattamento che permette la maturazione ideale del calcestruzzo e il raggiungimento delle caratteristiche richieste per garantire la vita utile dell’opera. Nella Galleria di base del Ceneri tutte queste lavorazioni si svolgono con puntualità e precisione, superando anche le difficoltà tecniche date dalle intersezioni dei cunicoli che si presentano regolar-
mente ogni 325 metri. Questi cunicoli fungono da collegamento tra le due canne della galleria. In queste intersezioni le lavorazioni sono state eseguite con la massima accuratezza, in considerazione anche della presenza di molteplici canali di passaggio di cavi, tubazioni e altre infrastrutture. Il prossimo appuntamento è fissato per inizio luglio 2017, momento in cui la Galleria di base del Ceneri verrà consegnata al consorzio che procederà con la posa della platea ferroviaria e dei relativi binari. Opere di rivestimento di un cunicolo trasversale.
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I nt e rvi s t a a R e n a to Sv a luto - F e rro
comp a rto b i a s c a
Vent’anni a cielo aperto
Una verde collina alla Buzza di Biasca Il deposito di materiale della Buzza di Biasca non rappresenta solamente un mucchio di detriti di scavo provenienti dalla Galleria di base del San Gottardo ma costituisce un’importante opera di compensazione ecologica e agricola con peculiarità e risvolti insospettabili.
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Grazie alla legislazione in vigore e d’intesa con l’Ufficio federale dei trasporti e con i servizi cantonali competenti, sono state realizzate numerose opere che compensano in termini significativi l’impatto della nuova linea veloce e le aree che le sono state per forza di cose cedute. In questo senso il deposito della Buzza di Biasca è un’opera assolutamente degna di nota. Renato Svaluto-Ferro, Capoprogetto e direttore generale dei lavori del Comparto Biasca.
Il 10 ottobre 1963 durante la ricreazione mattutina della prima elementare ad Arbedo, la maestra Cesarina mi invitò gentilmente a rientrare a casa dove trovai mia madre Lucia in lacrime. La sera prima alle ore 22:40 si era consumato il disastro del Vajont che aveva provocato quasi 2000 morti tra i quali diversi nostri parenti nel villaggio di Longarone, mio luogo di nascita. Più tardi, nel gruppo di intervento in caso di catastrofe della protezione civile ticinese, ma soprattutto lungo l’intero arco della mia attività professionale, mi sono perciò occupato e mi occupo tuttora con attenzione anche di frane, pericoli naturali e logicamente di sicurezza. La sicurezza delle persone e la longevità delle opere
strutturali sono valori in sé che AlpTransit San Gottardo ha applicato sistematicamente in tutti i cantieri con risultati dei quali possiamo essere soddisfatti. La direzione progettuale ed esecutiva della linea a cielo aperto a sud delle Alpi mi ha entusiasmato ed impegnato per quasi un ventennio su almeno tre fronti principali: • la qualità architettonica e strutturale delle opere civili e ferroviarie realizzate • l’entità e la valenza delle misure di compensazione ambientale ed agricola messe in campo per attutire l’impatto dei lavori e del nuovo asse ferroviario veloce tra le quali possiamo annoverare il deposito della Buzza di Biasca, chilometri di canali rinaturati e ben quattro nuovi biotopi
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la fiducia e la collaborazione che negli anni si sono instaurate con Comuni, Patriziati, servizi del Cantone e della Confederazione che hanno contribuito a generare e abbellire il progetto iniziale con opere di interesse locale e regionale oltre che ferroviario
Alla prossima generazione, sul nostro fazzoletto di terra, non resta che completare l’opera di aggiramento della Riviera e del Bellinzonese, congiungere la tratta a sud di Lugano con la rete ferroviaria italiana ma soprattutto e questo è compito di tutti noi, ripensare in termini di sostenibilità ambientale l’attuale sistema economico-finanziario e dei trasporti con, in primis, il trasferimento del traffico dalla gomma alla rotaia.
Dal 2000 ad oggi sono state messe in deposito circa 7'150’000 tonnellate di materiale di scavo e parallelamente sono stati messi in opera anche diversi interventi ambientali. Forse il più significativo è rappresentato dal castagneto pascolabile composto da più di 270 castagni innestati con varietà locali e non, aumentando così il valore ecologico-naturalistico e paesaggistico della zona.
stagni della Svizzera italiana. Non passano comunque in secondo piano le altre opere eseguite nell’area della Buzza come ad esempio i cespuglieti creati sulle scarpate che incrementano la biodiversità floreale, oppure gli interventi di valorizzazione degli ambienti secchi di Loderio e i tre corridoi faunistici creati sotto alla strada cantonale nell’area di migrazione stagionale degli anfibi della riserva federale della Legiuna.
Questo castagneto fa parte del progetto «Frutteto secondario, castagne, Biasca TI» che è stato sviluppato nell’ambito del Piano di Azione Nazionale (PAN) e rappresenta la banca genetica che garantirà la sopravvivenza delle antiche varietà di ca-
Siamo certi che nei prossimi anni, coloro che transiteranno nella zona, non penseranno più alla Buzza di Biasca come al deposito di materiale della Galleria di base del San Gottardo, ma resteranno ammirati da una collina verdeggiante e prosperosa.
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G A L L E R I A D I BASE D E L C E N E R I
STATO DEI LAVORI
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La Galleria di base del Ceneri si sta avviando verso una nuova fase; arriva la tecnica ferroviaria. In galleria proseguono comunque a pieno regime i lavori di sistemazione finale con i rivestimenti definitivi delle due canne. A Vezia l’area attorno al portale sud della galleria ha ormai raggiunto il suo aspetto finale. Presso il Nodo di Camorino inizia a prendere forma l'edificio di tecnica ferroviaria (ETF) vicino al portale nord.
Nodo di Camorino Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati dai lavori di costruzione dell’edificio della tecnica ferroviaria e dalle attività di pavimentazione per il completamento della sottostruttura dei futuri tracciati ferroviari Bellinzona - Lugano e Lugano - Locarno. 1
Per quanto concerne l’edificio di tecnica ferroviaria, ad oggi è terminata la costruzione grezza del cunicolo tecnico posizionato sotto l’edificio stesso e sono state completate la platea di fondazione e le pareti perimetrali esterne dello stabile. Le pareti interne e la soletta sono invece ancora in fase di realizzazione. Nel corso dell’estate 2016 sono stati deliberati i lavori per la realizzazione dell’impianto di smaltimento delle acque della Galleria di base del Ceneri per la fase di esercizio.
Tecnica ferroviaria A giugno il consorzio ha preso possesso
dell’area del cantiere logistico di Camorino e ha già iniziato con i lavori di preparazione del piazzale d’installazione. Qui sorgerà il campo base per i lavori di armamento ferroviario della Galleria di base del Ceneri.
Procedono secondo programma le attività di posa degli elementi di Attrezzatura di Costruzione Grezza, cioè la posa all’interno dei diversi cunicoli trasversali dei pavimenti tecnici, degli impianti di ventilazione e delle porte.
Attacco intermedio di Sigirino Le diverse lavorazioni per l’esecuzione dei rivestimenti definitivi in calcestruzzo procedono a pieno regime. In particolare sono state concluse, già nel mese di marzo 2016, le platee definitive e il relativo collettore centrale di raccolta delle acque. Queste ultime vengono tutte convogliate al portale nord di Vigana, dove si trova uno specifico impianto per il loro trattamento.
All’esterno della Galleria di base del Ceneri il deposito definitivo di Sigirino ha raggiunto e superato i 6 Mio di tonnellate di materiale. In questi mesi sono iniziate anche le attività di sistemazione finale ambientale con l’esecuzione a tappe della piantumazione di centinaia di piccoli alberi e arbusti, la semina e la realizzazione di ammassi di pietre.
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Attualmente sono in corso di realizzazione gli ultimi metri di posa del manto di impermeabilizzazione e il getto dell’anello interno della «Haus im Haus» in corrispondenza delle Caverne operative. Cos’è la «Haus im Haus»? Si tratta di una galleria artificiale realizzata all’interno della Galleria di base del Ceneri per ridimensionare gli enormi spazi delle Caverne operative dove, durante le fasi di avanzamento, trovavano posto per esempio l’impianto di produzione del calcestruzzo e un deposito temporaneo di materiale Anche le banchine sono quasi completate, le stesse sono state realizzate in due differenti tipologie; gettate in opera per quanto riguarda la tratta sud; mediante l'impiego di elementi prefabbricati nella tratta nord.
Portale sud di Vezia I lavori della galleria a cielo aperto di Vezia sono stati completati. Anche la pista ciclopedonale che si collega alla viabilità comunale e transita sopra il portale sud della Galleria di base del Ceneri è stata completata. Presso l’edificio di tecnica ferroviaria (ETF) i lavori di genio civile si sono già conclusi in primavera e dalla metà di quest'anno sono in corso i lavori di posa degli impianti di domotica ed elettromeccanica all’interno dell’edificio.
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Sono quasi ultimati anche i lavori di sistemazione finale quali: la creazione a valle della linea ferroviaria di un rilevato ricoperto di terra vegetale ed inerbito, la realizzazione di una vasca di ritenzione filtrante e la rinaturalizzazione del Riale Casaccia.
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ÂŤIn un solo scatto tre diversi momenti e tipologie di lavoro nella galleria.Âť
Galleria di base del Ceneri, canna nord est; lavori di messa in sicurezza, impermeabilizzazione e getto in calcestruzzo dell’anello interno.
G A L L E R I A D I BASE D E L C E N E R I
Vezia: un cantiere dai mille volti 10
Poco meno di un decennio e i lavori presso il cantiere di Vezia sono quasi ultimati. Questo «piccolo» cantiere è stato forse il più completo nel grande progetto della Galleria di base del Ceneri.
Nel cantiere presso il portale sud della galleria, e più precisamente a Vezia, abbiamo potuto seguire un cantiere dai quasi mille volti. Infatti siamo passati da un cantiere in sotterraneo con tutte le sue difficoltà; basse coperture di roccia, vicinanza all’abitato e l'intersezione con la galleria Vedeggio - Cassarate a soli quattro metri di distanza, ad uno di sovrastruttura con la realizzazione della galleria a cielo aperto e le costruzioni in calcestruzzo per la realizzazione del portale nella sua forma finale. Non da ultimo l’interfaccia con le FFS per la costruzione del raccordo alla linea ferroviaria esistente,
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metà di quest'anno sono in corso all’interno dell’edificio le lavorazioni relative alla posa degli impianti e dei pavimenti tecnici. L’Edificio di Tecnica Ferroviaria di Vezia svolgerà la funzione di controllo di gestione globale dell’infrastruttura ferroviaria in corrispondenza della Galleria di
valutando e risolvendo tutte le difficoltà di sicurezza nell’operare vicino ad un tratto di linea in esercizio. Come detto la galleria artificiale ormai ricoperta di materiale e il portale sud della
Galleria di base del Ceneri sono stati completati, il sovrastante terreno è stato modellato in modo da inserirsi nel contesto paesaggistico caratterizzato dalla sovrastante Villa Negroni. Al disopra del riempimento è stata realizzata una nuova pista ciclopedonale che, proseguendo scenicamente sopra il portale, si collega alla rete viaria comunale, anch’essa realizzata nell’ambito del progetto di AlpTransit San Gottardo SA, e già consegnata al Comune di Vezia. Sia la morfologia del terreno che la viabilità realizzata su di esso sono stati oggetto di approfondito studio da parte degli architetti paesaggisti consulenti di AlpTransit San Gottardo SA.In una fase successiva saranno ancora eseguiti ulteriori lavori di sistemazione finale. Presso l’Edificio di Tecnica Ferroviaria le opere inerenti il genio civile si sono concluse nel corso del 2016; a partire dalla
base del Ceneri. La struttura, nel suo insieme, comprende le installazioni relative agli impianti di ventilazione, all’impiantistica di domotica ed elettromeccanica oltre ai locali tecnici necessari a soddisfare le esigenze della Tecnica ferroviaria e delle FFS.
A valle dell’Edificio di Tecnica Ferroviaria sono in corso i lavori di sistemazione finale che comprendono la creazione di un rilevato ricoperto di terra vegetale ed inerbito. Sul rilevato medesimo procedono i lavori di realizzazione di una vasca di ritenzione filtrante che servirà per il trattamento di eventuali acque contaminate a seguito di eventi straordinari che si dovessero verificare sulla piattaforma ferroviaria. A lato del rilevato sono infine in corso i lavori di rinaturalizzazione del Riale Casaccia che comprendono interventi di modellazione delle sponde e dell’alveo, nell’ambito dei progetti di compensazione ambientale.
N odo di C a morino - T e cnic a f e rrovi a ri a
Passaggio di testimone nel cantiere del Nodo di Camorino
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Dopo 8 anni di intensi lavori, i manufatti principali del Nodo di Camorino sono stati completati e consegnati al consorzio di tecnica ferroviaria, insieme ad un’area di ca. 90’000 m2 prevista per la logistica di questo nuovo cantiere. Ora inizia una nuova fase di attività per la Galleria di base del Ceneri.
futuro tracciato ferroviario a nord della Galleria di base del Ceneri. In particolare citiamo, nel territorio di Camorino, i viadotti monobinario Lugano - Bellinzona (circa 1 km di lunghezza) e Bellinzona Lugano (circa 450 m di lunghezza), i sottopassi della strada cantonale e Ai Lischée, il cavalcavia A2 e, in territorio di Giubiasco, il ponte Morobbia e il sottopasso Monda delle Bolle.
I lavori principali nel Nodo di Camorino sono iniziati nel 2008. A partire da questa data e fino a giugno 2016 sono state realizzate tutte le opere propedeutiche al
Inoltre è stata realizzata la piattaforma ferroviaria su terrapieno, necessaria ai futuri tracciati ferroviari in direzione nordsud e sud-nord e per la bretella cantonale
Lugano - Locarno. Non da ultimo, è stata preparata un’area di circa 90'000 m2 per permettere l’installazione del cantiere della tecnica ferroviaria.
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Tutte queste opere situate fra il futuro portale nord della Galleria di base del Ceneri (a sud), la linea FFS Bellinzona - Locarno Luino (a nord), il fiume Morobbia (a est) e il canale Colombera (a ovest) sono state consegnate lo scorso 21 giugno 2016 alle imprese della tecnica ferroviaria, rispettivamente alle FFS, per la realizzazione dei lavori dell’armamento ferroviario. Veduta aerea del cantiere.
Posa binari di servizio.
Infatti nel gennaio 2015 è stato firmato il contratto con il Consorzio di tecnica ferroviaria responsabile per la realizzazione delle istallazioni di cantiere, della logistica dei trasporti nonché della costruzione della massicciata ferroviaria e dei binari. La preparazione della consegna del piazzale d'istallazione e della tratta a cielo aperto di Camorino è avvenuta parallelamente a una prima intensa fase di progettazione degli impianti di cantiere e della logistica. Prima di arrivare alla consegna vera e propria delle aree sopraccitate, avvenuta a giugno 2016, sono stati necessari diversi sopralluoghi e numerosi coordinamenti con i responsabili della realizzazione delle opere del genio civile, alfine di definire i
Piazzale d'istallazione tecnica ferroviaria.
dettagli e preparare le documentazioni necessarie alla consegna stessa. Immediatamente dopo la presa in consegna dell'area, si è iniziato con la preparazione degli accessi e degli allacciamenti alle principali infrastrutture, parallelamente si è dato avvio ai lavori di costruzione delle fondazioni dei diversi edifici previsti e, in pochi mesi, si è potuto osservare il sorgere di un nuovo «villaggio» composto da edifici per alloggio operai, una mensa, uffici per le imprese, per il committente e per la centrale di controllo della logistica e della sicurezza. Le istallazioni tecniche invece, comprendono un impianto di betonaggio, le officine e i magazzini/piazzali per stoccaggio
dei materiali. Il piazzale d'istallazione è accessibile dalla strada mentre l’approvvigionamento dei principali materiali di costruzione avverrà via ferrovia sfruttando un binario di cantiere, appositamente costruito già per la fase di scavo della galleria. Lo stesso verrà completato con un sistema di binari provvisori per permettere lo spostamento dei materiali all’interno dell'area di cantiere, nonché da e per la galleria. Entro giugno 2017 verrà approntata, su quest’area d’istallazione, anche una struttura atta a rappresentare fedelmente le diverse fasi di lavorazione previste in galleria nei prossimi anni e svolte dalla tecnica ferroviaria.
Committente: Committente: AlpTransit San San Gottardo Gottardo SA SA G a ll e ri a di b a s e d e l C e n e ri AlpTransit
G a ll e ri a di b a s e d e l S a n G ott a rdo
ora in mano alle FFS
benvenuti al ceneri Gotthard Gotthard San Gottardo Gottardo San
Galleria di di base base del del San San Gottardo Gottardo Galleria 14
Con l’inaugurazione della Galleria di base del San Gottardo, il 1° giugno 2016, le FFS hanno preso in consegna da AlpTransit San Gottardo SA (ATG) l’opera del secolo. Quel giorno ha segnato anche l’inizio della fase di prova, che terrà impegnate le FFS fino alla messa in servizio della galleria, l’11 dicembre 2016.
La fase di prova è l’ultimo stadio della cosiddetta messa in esercizio della galleria ferroviaria più lunga al mondo. Prima AlpTransit San Gottardo SA aveva svolto con successo l’esercizio sperimentale (dicembre 2013 - giugno 2014) e la fase di test (ottobre 2015 - maggio 2016). Nella fase di prova le FFS testano il coordinamento dei processi nei settori esercizio, intervento e manutenzione ed effettuano corse di rodaggio con treni merci e viag-
giatori. Per la prima volta vengono simulate, nel modo più realistico possibile, anche le future condizioni d’esercizio nella Galleria di base del San Gottardo, che prevedono una circolazione di tipo misto con treni viaggiatori e merci. Obiettivo della fase di prova è dimostrare che le FFS sono in grado di garantire un’attività operativa regolare attraverso il tunnel, presupposto necessario per l’ottenimento dell’autorizzazione d’esercizio. Nello specifico, tra settembre e novembre 2016 circa 500 treni viaggiatori hanno attraversato la galleria. Si tratta di treni regolari selezionati, che percorrono i due tubi di alta velocità anziché la linea di montagna, per testare il sistema. Ciò consente di raccogliere esperienze in fatto di produzione ferroviaria (esercizio, materiale rotabile, personale viaggiante, galleria), preziose per la messa in servizio della galleria ferroviaria più lunga al mondo,
prevista l’11 dicembre 2016. La pianificazione dei treni interessati è avvenuta con breve preavviso, sulla base delle esigenze di test, e non ha avuto ripercussioni sulla pianificazione di viaggio dei clienti. Inoltre, per garantire un esercizio sicuro all’interno della galleria ferroviaria, da ottobre 2014 le FFS tengono una formazione su vasta scala. In particolare, hanno organizzato circa 1’200 corsi per 2’900 collaboratori interni, 200 collaboratori di altre ferrovie e 800 soccorritori esterni. La formazione comprende i seguenti ambiti: gestione dell’esercizio, personale di locomotiva e dei treni, manutenzione e pronto intervento. Complessivamente, sono previste quasi 20’000 giornate di formazione destinate a 2’700 persone di madrelingua tedesca e 1’200 italofoni.
Per ricevere informazioni sul progetto della Nuova Ferrovia Transalpina (NFTA) e visitare la Galleria di base del Ceneri approfittate delle seguenti offerte:
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• Presentazione di 45 minuti sul progetto NFTA all’Infopoint di Sigirino (per gruppi a partire da 10 persone). CHF 10.- a persona, CHF 25.- forfait per scolaresche Visita a piedi nel cantiere esterno della Galleria di base del Ceneri (per gruppi a partire da 5 persone, inclusa una presentazione sul progetto NFTA). CHF 20.- a persona, CHF 100.- forfait per le scolaresche
• Visita alla Galleria di base del Ceneri (per gruppi a partire da 5 persone, inclusa una presentazione sul progetto NFTA) CHF 30.- a persona, CHF 10.- a persona per scolaresche (età minima 12 anni)
Orario visite: da martedì a sabato 09.30 e 14.00 Iscrizioni e informazioni: +41 (0)79 418 93 53 oppure infopoint.sigirino@alptransit.ch www.alptransit.ch
Corse di prova nella Galleria di base del San Gottardo.
Committente: Committente: AlpTransit San Gottardo SA AlpTransit San Gottardo SA
Galleria di di base base del del Ceneri Ceneri Galleria
Gotthard San Gottardo Gotthard San Gottardo
Nodo di di Camorino Camorino Nodo
Filippini && Partner Partner Ingegneria Ingegneria SA SA Filippini Studio d’Ingegneria d’Ingegneria G. G. Dazio Dazio && Associati Associati SA SA Studio Studio d’Ingegneria d’Ingegneria Bernardoni Bernardoni SA SA Studio Brenni Engineering Engineering SA SA Brenni
Galleria di base del San Gottardo Galleria di base del San Gottardo
Tecnica ferroviaria
Impressum Editore e redazione: AlpTransit San Gottardo SA, Servizio stampa Ceneri Fotografie: Archivio ATG, Nicola Demaldi Concetto grafico ed impaginazione: Stefano Pedrazzetti, Immagimedia Stampa: Tipo-offset Aurora SA, Lugano-Canobbio Dicembre 2016, Tiratura 93’500
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www.alptransit.ch