02 2007 Spedizione in A.P. – 70%DCB Trento – Taxe Percue – Editore Cassa Rurale Alta Vallagarina – Registrazione Tribunale di Rovereto n. 258 registro stampe dal 14/10/2004 – Direttore responsabile: Walter Liber Redazione: ufficio stampa e comunicazione Federazione Trentina delle Cooperative – Coordinamento: Sara Perugini – Realizzazione: Artimedia, Trento – Stampa: Edizioni Osiride Rovereto – Periodicità semestrale
Più di un semplice slogan La cassa rurale alta vallagarina è la banca della comunità. A dimostrarlo sono i fatti, registrati anche nel primo bilancio sociale dell’istituto di credito cooperativo L’obiettivo primario dell’attività della Cassa Rurale è creare benessere ai soci e alla comunità. Mentre per calcolare l’utile esistono conto economico e stato patrimoniale, per valutare il benessere si utilizza il bilancio sociale, il documento che “misura” l’apporto in termini di valore creato dall’istituto di credito cooperativo e spalmato sul suo territorio (occupazione, rapporto
con i soci, sostegno alle associazioni). La ricchezza che viene creata è ricchezza del territorio e per questo motivo è importante che rimanga nel contesto locale. Grazie all’impegno della Cassa Rurale il patrimonio dell’azienda è destinato quindi a rimanere un bene di tutta la collettività. Per questo, per la prima volta quest’anno, la Cassa Rurale Alta Vallagarina ha deciso di stila-
re il proprio bilancio sociale. Come tutte le cose che si fanno per la prima volta, la realizzazione del primo numero ha comportato alcune difficoltà, superate con l’entusiasmo e la curiosità per uno strumento nuovo e di grande importanza nella comunicazione di un’azienda che vuole dimostrare, attraverso dati certi, il proprio impegno per la comunità e il territorio.
La Cassa Rurale è una cooperativa Il bilancio sociale è ancora più importante se l’azienda è una società cooperativa, come la Cassa Rurale, che dichiara, come espresso chiaramente nell’articolo 18 dello statuto, che “Nell’esercizio della sua attività, la società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza”. In questo caso, quindi, diventa uno strumento di valutazione dell’attività aziendale, di verifica della coerenza rispetto agli scopi statutari, di comunicazione del valore creato dall’azienda per i soci, per le comunità locali e per tutti coloro che si interfacciano con essa, i cosiddetti stakeholders. In sintesi, la funzione principale del bilancio sociale è mettere in luce il legame della banca di credito cooperativo con il proprio territorio di riferimento, mostrando come l’impresa contribuisca a migliorare la qualità della vita delle comunità nelle quale opera, mantenendo comunque prioritario il proprio obiettivo economico.
L’utile della Cassa è l’utile della comunità
Un circolo virtuoso
Si può sostanzialmente dire che la Cassa Rurale esprime una valenza sociale su due livelli. Da un lato, infatti, garantisce un sostegno concreto al territorio e alle associazioni, ai cittadini e a tutti i soggetti economici che vi operano attraverso finanziamenti diretti, agevolazioni o servizi specifici gratuiti. In
A questi aspetti si aggiunge il principale elemento che emerge dalla realizzazione del bilancio sociale: la funzione economica della Cassa Rurale sul territorio. Essa si esplica in tutta la sua forza attraverso il ruolo di intermediario finanziario svolto dalla banca tra i vari soggetti economici, ovvero, mettendo a disposizione il risparmio raccolto sul territorio a favore di chi investe sul territorio stesso, solitamente le imprese locali. Questo circolo virtuoso si esprime ai suoi massimi livelli nel caso della Cassa Rurale Alta Vallagarina, che per tradizione e per propensione della clientela ha sempre privilegiato la raccolta diretta in prodotti di deposito, piuttosto che promuovere prodotti del risparmio gestito da terzi, mantenendo così il risparmio sul territorio. Si è creato quindi un modello locale dove la Cassa funziona da albero di trasmissione. Un modello peculiare e unico possibile grazie soltanto all’identità cooperativa e al forte legame esistente tra l’istituto di credito cooperativo e la popolazione locale che in questi anni ha scelto di utilizzare i suoi servizi. In questi termini emerge l’importanza della capacità della banca di accedere ed elaborare informazioni personali ed informali, di valorizzare la fiducia dei funzionari verso i clienti con l’obiettivo di soddisfare le richieste provenienti dal mercato. Il primo bilancio sociale della Cassa Rurale Alta Vallagarina si presenta ai soci e alla comunità come un elemento di approfondimento sul proprio ruolo. L’esperienza fatta sarà sicuramente utile e saranno preziose le osservazioni e le critiche che i soci si sentiranno di esprimere. Certamente vi saranno delle sezioni da migliorare, in molti casi la reperibilità dei dati non è stata semplice e sarà necessario il contributo di tutti, a partire dalle associazioni, per realizzare con il prossimo numero un lavoro più articolato e dettagliato.
sostanza attraverso tutto quanto viene elargito e messo a disposizione della comunità. Dall’altro, l’utile d’impresa, prodotto perseguendo la redditività economica dell’azienda, confluisce nel patrimonio aziendale, voce indivisibile tra i soci. Un valore di proprietà della comunità a garanzia dell’attività di intermediazione della banca e a sostegno delle generazioni future.
FINANZIAMENTI
Ecoformula: il prestito salvambiente Arriva l’inverno e, come ormai ogni anno, arrivano le brutte notizie sulla qualità dell’aria che respiriamo, accompagnate dalle limitazioni al traffico per molti veicoli. Non si tratta solo di un problema per la circolazione. È l’ambiente a soffrire e rischiare di subire danni irreparabili. E l’ambiente è un bene di tutti. Per questo la Cassa Rurale, che da sempre dedica una particolare attenzione a queste tematiche, ha realizzato, da qualche mese, la linea di finanziamento Ecoformula. Le aree di intervento sono due: energia e trasporti. La prima, Ecoformula Energia, è uno strumento che consente al privato di finanziare le spese sostenute per l’installazione di impianti fotovoltaici, di pannelli solari, per la sostituzione delle caldaie tradizionali a gas con una caldaia a condensazione o per interventi che razionalizzano il consumo energetico delle
abitazioni. In sostanza, tutti gli interventi che beneficiano delle agevolazioni fiscali previste dallo Stato come detrazioni d’imposta o nel cosiddetto “conto energia”. Questa linea prevede un finanziamento da 3.000 a 80.000 euro, con una durata massima di 12 anni e rimborso a rate mensili con un tasso d’interesse
variabile collegato all’Euribor. Grazie alle consistenti agevolazioni fiscali e al finanziamento Ecoformula è quindi possibile e conveniente investire sul risparmio energetico, affrontando una spesa che altrimenti non sarebbe sostenibile. La seconda linea di finanziamento si chiama Ecoformula Trasporti e consente di rottamare la propria vecchia auto acquistandone una nuova. In questo modo si rinnova il parco automobili circolanti togliendo dalla strada mezzi inquinanti. Il finanziamento, fino a un massimo di 15.000 euro, può essere richiesto per l’acquisto di nuove autovetture, a fronte della rottamazione di un veicolo Euro 2 o precedenti. Il rimborso è con rate mensili a tasso variabile collegato all’Euribor. Ecoformula Trasporti può essere richiesto anche per installare l’impianto a gas o gpl sulla propria automobile.
viaggio tra le filiali
A Nomi: si riparte dalle persone A Nomi c’è aria di cambiamento. Dopo i nuovi collaboratori, è arrivato anche un nuovo responsabile di filiale. E presto inizieranno i lavori per la filiale nella piazza del paese. Il tutto con un obiettivo preciso: essere sempre più vicini alle persone e alle loro esigenze Non esistono cose o situazioni giuste o sbagliate. Esistono persone che usano le cose o gestiscono le situazioni in modo giusto o sbagliato. Per questo, il rinnovamento deve passare sempre dalle persone. A Nomi il 2007 è stato un anno di grandi cambiamenti. Si è formata una nuova squadra, che oggi gestisce la filiale della Cassa Rurale. La parola squadra non è stata scelta a caso, ma intende sottolineare il grande spirito di affiatamento che si è creato tra Giovanna Avancini, Claudio Rossaro e Sandro Pompermaier. Tutti e tre sono professionisti con una lunga esperienza nel settore bancario, maturata sia in Cassa Rurale che presso altri istituti di credito. Questo ha permesso loro di avere un’ampia conoscenza del mercato e di approfondire i diversi aspetti dell’attività creditizia. Ma quello che rende speciale questa squadra, il motivo per cui sono stati scelti per lavorare insieme alla filiale di Nomi, è la loro etica, la loro correttezza, sia professionale che personale, e la loro convinzione che i valori cooperativi sono valori universali che vanno applicati sempre, nelle questioni importanti come nei rapporti quotidiani con tutti. A capo della squadra c’è Sandro Pompermaier: nominato responsabile della filiale di Nomi la scorsa estate, lavora da oltre 10 anni per la Cassa Rurale dove ha avuto modo di conoscere tutti i diversi settori. Claudio Rossa-
ro è viceresponsabile e conosce molto bene il territorio. In passato, infatti, è stato direttore dell’allora Cassa Rurale di Nomi e poi ha continuato a collaborare per la Cassa Rurale Alta Vallagarina. Oggi è tornato a Nomi per mettere a disposizione la sua esperienza e la conoscenza della comunità e della realtà locale. La più giovane del gruppo, Giovanna Avancini, vanta già una lunga esperienza in Cassa Rurale, avendo lavorato diversi anni nelle filiali di Volano e Besenello. “La nostra forza – spiega Pompermaier – è l’affinità di vedute e la comune voglia di dimostrare alla comunità che su di noi può contare veramente”. E i primi risultati già ci sono visto che oltre alle richieste di tipo bancario a volte arrivano anche domande relative alle questioni più disparate, dalla consulenza sul contratto di affitto alla spiegazione delle normative per la richiesta di agevolazioni per la ristrutturazione edilizia. Ma i collaboratori della Cassa Rurale non si scompongono minimamente e rispondono a tutti con cortesia e competenza. “Noi siamo qui per offrire un servizio ai nostri soci e clienti – aggiunge il responsabile – In tutto quel che facciamo mettiamo al centro la persona e questo per noi significa fare sempre il possibile per rispondere alle reali esigenze di chi abbiamo di fronte”. Ed è proprio grazie a questo impegno che negli ultimi mesi alla filiale di Nomi sono tornate persone che si erano allontanate. “È una cosa che ci riempie di orgoglio – continua Pompermaier – perché vuol dire che stiamo andando nella direzione giusta”. E a proposito di clientela, la filiale di Nomi si rivolge a tutti. Famiglie, associazioni, istituzioni,
Il responsabile della filiale di Nomi Sandro Pompermaier
grandi e piccole imprese, sia di Nomi che delle zone limitrofe, si rivolgono a questo sportello della Cassa Rurale per avere una consulenza professionale personalizzata o semplicemente per svolgere le operazioni bancarie. L’aria di cambiamento che si respira in questo periodo non è una novità per Nomi, che ha dimostrato già in passato di essere un paese dinamico sempre alla ricerca di qualcosa di migliore. Come nel caso della Cassa Rurale locale che per prima si è mossa sul territorio aprendo uno sportello a Calliano e ha cercato sinergie con altre realtà, a partire da Besenel-
lo, sotto il motto “insieme si può”. E sempre in tema di cambiamento c’è un’altra novità in programma per il futuro della Cassa Rurale: la realizzazione di una nuova filiale nella piazza centrale del paese, dove l’istituto di credito cooperativo ha acquistato una porzione di un edificio storico. I lavori di ristrutturazione e ammodernamento consentiranno di offrire a soci e clienti una filiale più comoda e moderna, in grado di garantire maggiore confort e privacy, e di restituire alla comunità una parte di paese lasciata andare da tempo.
FINANZIAMENTI
I nuovi mutui casa per i soci Casa come simbolo di famiglia, di stabilità e di sicurezza. Sempre più i giovani sono costretti a rimandare i propri programmi familiari in attesa di potersi permettere un luogo dove vivere e molte famiglie si trovano in difficoltà proprio per questioni relative la propria abitazione. Per questo da sempre la Cassa Rurale ha posto al centro della propria attenzione i finanziamenti per l’acquisto, la costruzione o per la ristrutturazione dell’abitazione dei soci e dei clienti. In questa logica ha messo a disposizione della clientela un prodotto che, nel tempo, ha dimostrato la sua validità e convenienza. Grazie a una formula di rimborso che consente di integrare liberamente il piano di rimborso del mutuo e all’importo fisso della rata, molti clienti hanno potuto affrontare l’investimento dell’acquisto della casa con serenità e con la tranquillità di avere al proprio fianco una banca con cui poter parlare e sulla quale contare nei momenti di eventuale difficoltà. Per proseguire su questa strada e offrire un prodotto sempre più competitivo e conveniente la Cassa Rurale ha definito per i propri soci due nuovi prodotti di finanziamento per la casa che introducono novità e vantaggi interessanti: Mutuo Casa Socio 85% e Mutuo Casa Socio 100%. Si tratta di due nuove linee di credito, riservate ai soci, per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell’abitazione. In particolare, Mutuo Casa Socio 100% consente di acquistare l’abitazione finanziando fino al 100% del valore dell’immobile. Un intervento reso possibile dal forte legame e dal rapporto di fiducia che si instaura tra il socio e la banca di credito cooperativo. È questo, infatti, l’elemento distintivo del servizio e del rapporto con la Cassa Rurale, che opera come banca della comunità, con la quale il socio potrà sempre parlare e sulla quale contare per il proprio futuro e per quello dei propri figli. Le principali caratteristiche dei nuovi Mutui Casa Socio sono: durata massima 35 anni, rimborso in rate mensili ad importo fisso o variabile, commissioni d’istruttoria contenute con un’ulteriore sconto se il socio sottoscrive una polizza incendio fabbricato con la Cassa Rurale. Inoltre, possibilità di preammoramento per i primi due anni del finanziamento, possibilità di prefinanziamento con apertura di credito in conto corrente, rata mutuo esente da commissioni d’incasso e tasso d’interesse variabile collegato all’Euribor con spread commerciale contenuto per garantire la massima convenienza ai soci.
ASSOCIAZIONI
In coppia sul tetto del mondo di Francesca Raffaelli Il 22 maggio 2007 è una data che non scorderò mai. Uno di quei giorni che rimangono impressi nella memoria e che portano con sé tanti, diversi significati: è il giorno in cui, insieme a mio marito Mario Andrighettoni, ho raggiunto la cima dell’Everest a 8.848 metri. Non è la prima volta che mi trovo a vivere esperienze di questo tipo: nel 2005, attratti dalle montagne sempre più alte, per la prima volta siamo stati sull’Himalaya, in Tibet, per tentare la salita al Cho Oyu (m. 8201). Anche dalle “sconfitte” c’è molto da imparare e così, per niente demoralizzati dall’insuccesso, l’estate successiva siamo ripartiti ed abbiamo raggiunto la cima del Gasherbrum 2 (m. 8035), il nostro primo ottomila. Forse proprio per le sensazioni provate, quest’anno ho deciso di buttarmi in questa nuova avventura, il deside-
rio era di provare qualcosa di veramente unico e così, sorprendendo un po’ tutti, con Mario siamo partiti per scalare la montagna più alta del mondo. A dire il vero anche noi eravamo dubbiosi, ma nel nostro cuore sentivamo che ce la potevamo fare! Si raccontano tante storie su questa cima e sulle molte spedizioni organizzate per raggiungerla. La prima volta che qualcuno arrivò in vetta all’Everest era il 29 maggio 1953: il neozelandese Sir Edmund Hillary e lo sherpa Tenzing Norgay vi arrivarono dalla parete sud. Noi invece abbiamo deciso di affrontare l’impresa seguendo il percorso sul versante nord, passando quindi dal Tibet. Abbiamo raggiunto il ghiacciaio Rongphu, dove ci siamo fermati al campo base a quota 5.180 metri, su una piana di ghiaia ai piedi del ghiacciaio. Dopo alcu-
Il Monte Everest dal campo base cinese a quota 5180 metri
Mario e Francesca sulla cima del Monte Everest
ni giorni di acclimatamento abbiamo iniziato l’ascesa prima al campo base avanzato a 6400 metri. e poi ai campi alti. La salita è stata impegnativa. Fin dall’inizio è molto importante sapere ascoltare il proprio corpo e dosare al meglio le energie. Soprattutto alle quote più elevate, per affrontare le ripide pareti e i gradini rocciosi devi essere convinto delle tue capacità. Solo una grande determinazione può darti la forza per proseguire quando ormai il tuo fisico è al limite delle proprie energie. Così, quando alle 9.45 di quel 22 maggio ci siamo seduti sul tetto del mondo, noi due, soli, e intorno a noi vastità e silenzio, ho provato un’emozione indescrivibile. Grazie Everest per averci ospitato: io e Mario, non potevano desiderare niente di più. Le forti emozioni che si vivono sulla cima della montagna sono quasi irreali. Ora che sono tornata a casa rimangono i ricordi, la gioia di aver raggiunto un obiettivo così ambizioso e la gratitudine per chi ci è stato vicino, per chi ci ha sostenuto e ci ha permesso di realizzare il nostro sogno, come le nostre famiglie, gli amici e la Cassa Rurale Alta Vallagarina, che, insieme ad altre aziende locali, ci ha consentito di affrontare economica-
mente le spese di questa spedizione. Ma, più di tutto, mi rimane la consapevolezza che esiste sempre un altro punto di vista, più alto o diverso, che mi permette di guardare alla vita di tutti i giorni con maggiore serenità.
Mario e Francesca al Monastero di Rongphu con alle spalle il Monte Everest
Pallavolo, tra tradizione e giovani Pallavolo in Alta Vallagarina si traduce, da sempre, con A.S. Volano Volley, l’associazione sportiva che da oltre 20 anni rappresenta una delle principali realtà del movimento regionale. Si tratta di una società storica che porta avanti uno sport, la pallavolo, che per Volano è una tradizione ormai consolidata. La prima attività affiliata alla Federazione Italiana Pallavolo risale agli anni ‘70, ma è con gli anni 80 che, nell’allora Unione Sportiva Volano, nasce e si rafforza il settore pallavolo. In quel periodo si registrano i primi successi ottenuti sia nei campionati giovanili che a livello di categoria regionale. Negli anni il settore pallavolo cresce, tanto che nel 1992 si stacca dall’U.S. Volano e diventa autonomo. Nasce così l’Associazione Sportiva Volano Volley. Negli anni successivi, grazie soprattutto alla passione e al coraggio del presidente Thomas Voltolini e dei suoi stretti collaboratori, la società comincia una costante crescita vincendo per
Circuito Minipallavolo 2007 – Torneo di Volano
due volte il massimo campionato regionale di serie C e partecipando, con risultati alterni, a quattro campionati di serie B2 nazionale. Risultati importanti che hanno fatto maturare negli associati la consapevolezza che per proseguire lungo questa strada è necessario investire sempre piu sui giovani. Così è stato ampliato il settore giovanile, organizzando una struttura dedicata allo sviluppo delle nuove leve. Oggi l’A.S. Volano Volley, che dal 2005 è guidata dal presidente Nicola Festi, conta più di 90 tesserati, dal minivolley fino alla serie D regionale. La società partecipa a quattro campionati di pallavolo femminile: serie D regionale, under 18, under 14 e under 13 provinciale, con partite che si svolgono tutti i weekend. L’attività agonistica non è però l’unico interesse dell’associazione, che organizza un’intensa attività di promozione del minivolley pensata per i bambini dai 7 ai 10 anni. A loro è dedicato anche il Circuito minipal-
www.volanovolley.it
I giocatori della Trentino Volley al Volano Volley Day
lavolo e il campionato Primovolley, a cui partecipano gli atleti under 12 e il progetto Scuola Sport realizzato con l’Agenzia per la promozione dello sport della Vallagarina. Tra manifestazioni, partite, tornei e allenamenti, la stagione sportiva dura da settembre a fine maggio con un forte impegno da parte di tutta la società. La struttura organizzativa, coordinata dal vicepresidente Paolo Muraro, comprende otto dirigenti, sei allenatori e si avvale anche della preziosa collaborazione di alcuni genitori degli atleti e di sostenitori storici della società. Un team organizzativo affiatato e motivato, che si impegna costantemente non solo per la promozione dello sport, ma anche per l’organizzazione di importanti iniziative. Come, ad esempio, il ritiro precampionato che quest’anno si è svolto a Costa di Folgaria nell’ultima settimana di agosto, al quale hanno partecipato più di 30 atleti, sotto la supervisione dei tecnici della società. Tutte le notizie e le novità che riguardano l’A.S. Volano Volley sono pubblicate sul sito internet della società, all’indirizzo www.volanovolley.it, dove
è possibile anche trovare le informazioni sulle squadre, sui campionati ed è disponibile l’archivio con le stagioni degli anni passati. Inoltre, è on line un forum di discussione, dove gli utenti possono scambiarsi pareri, discutere o anche solo “chiacchierare” sulle squadre, le attività in programma, il campionato in corso o, più semplicemente, confrontarsi su argomenti relativi alla pallavolo. Infine, ogni anno la società cura delle manifestazioni particolari. Lo scorso anno, ad esempio, ha organizzato il Volano Volley Day, a cui hanno partecipato anche ben tre giocatori dell’Itas Diatec Trentino, i quali hanno spiegato ai ragazzi i valori e i sacrifici della vita sportiva, e della pallavolo in particolare, e hanno risposto alle domande più disparate dei tanti giovani atleti presenti. Tutta l’attività svolta dalla società è possibile grazie al sostegno di numerose aziende, tra le quali un posto di assoluto rilievo per tradizione e impegno va riconosciuto alla Cassa Rurale, che garantisce da sempre un forte sostegno all’A.S. Volano Volley.
neWs
In Irlanda per imparare inglese, ma non solo L’inglese è la lingua internazionale, quella con cui è possibile comunicare con tutti nel mondo, sia per affari che per divertimento. Diventa quindi fondamentale impararla bene, soprattutto per i giovani che si troveranno a vivere e a lavorare in una società sempre più globalizzata, dove le distanze fisiche saranno superate grazie ai mezzi di comunicazione. Se si vuole imparare bene una lingua straniera è importante andare sul posto. Per l’inglese un’alternativa interessante è Dublino, dove è possibile vivere un’esperienza all’estero, conoscere una capitale europea con una ricca storia e uno Stato con una cultura affascinante e, naturalmente, migliorare le proprie competenze linguistiche.
È quello che ha fatto un gruppo di studenti, che, grazie alla borsa di studio Europeando promossa dalla Cassa Rurale, la scorsa estate ha trascorso due settimane vicino alla capitale irlandese. Dal 997 a oggi, ben 76 ragazzi hanno avuto la possibilità di trascorrere un periodo di studio in Irlanda per migliorare e approfondire la conoscenza delle lingua inglese. Con Europeando, infatti, i ragazzi non ricevono premi in denaro, ma un contributo sul costo della vacanza studio, viaggio e soggiorno inclusi. Oltre alle lezioni presso il Marist Brother College – Language Center, qualificato centro linguistico situato nella cittadina di Clondalkin, i ragazzi possono approfondire e mettere in
pratica il proprio inglese partecipando alle attività ludiche e culturali, che il college organizza per gli studenti di diverse nazionalità, e confrontarsi con le famiglie ospitanti. Il soggiorno in famiglia, rispetto a quello in college, non solo consente ai ragazzi di avere maggiori occasioni per esercitarsi con la lingua straniera, ma permette loro di conoscere anche la cultura e gli stili di vita del mondo irlandese. Europeando è un’iniziativa riservata ai giovani dai 4 ai 9 anni che frequentano le scuole superiori. I ragazzi che hanno beneficiato della borsa di studio 2007 sono: Stefano Bazzanella, Marco Cofler, Annalisa Ferrari, Alice Frizzera, Alan Folgarait, Davide Odertoller, Nicola Tonolli, Martin Weber.
Arriva il bancomat con il microchip Un microchip e il bancomat cambia. Da semplice carta per il prelievo o il pagamento degli acquisti, in futuro diventerà uno strumento in grado di gestire servizi e funzioni innovative. Già da qualche mese è iniziata la produzione delle carte con la nuova tecnologia. Nei prossimi tre anni verranno gradualmente sosti-
tuiti tutti i bancomat in circolazione, con delle nuove carte dotate sia di microchip che di banda magnetica, cioè della striscia nera che attualmente contiene tutte le informazioni relative alla carta. A partire dal gennaio 20 tutte le carte circolanti in Italia e in Europa dovranno rispettare gli standard previsti dal sistema internazionale EMV, responsabile del progetto microcircuito. Tra le principali novità introdotte dalla nuova tecnologia: maggiore sicurezza della carta contro le frodi, un nuovo codice PIN, durata della carta di cinque anni, un unico massimale mensile che riunisce tutte le spese tra i diversi circuiti di pagamento e maggiore flessibilità nella gestione dei massimali di spesa rispetto alle carte tradizionali. Ri-
mangono ovviamente attivi e disponibili tutti i servizi informativi e di controllo, come ad esempio Infosms e Alert. Ogni cliente riceverà una comunicazione della Cassa Rurale, che procederà gratuitamente nel corso dei pros-
Il grande mondo dei piccoli risparmi Si chiama Gellindo ed è un simpatico scoiattolo che ama scolpire la sua enorme coda con una quantità incredibile di gel. È lui che, attraverso le sue avventure a Risparmiolandia, spiega il mondo del risparmio ai bambini fino ai 0 anni. Grazie a questa nuova iniziativa della Cassa Rurale, i piccoli potranno conoscere il risparmio non solo come meccanismo di accumulo, ma come fattore di sviluppo ambientale e di progresso economico che racchiude in sé valori quali la partecipazione e la solidarietà. In questo modo l’istituto di credito cooperativo vuole pensare ai più giovani, dando a loro degli strumenti utili per la loro crescita. A questo scopo era già stata avviata, ad esempio, l’iniziativa Crescere Insieme destinata ai bambini nati nei Comu-
Dimostrami cosa sai fare Non importano i voti e i risultati. Non ancora. Per la Cassa Rurale è importante che i ragazzi abbiano la possibilità di studiare all’università e impegnarsi per formarsi delle competenze utili per il loro futuro e lo sviluppo economico e sociale di tutta la comunità. Per questo, dal 200 , ha istituito la borsa di studio Premium, che viene assegnata non sulla base delle votazioni scolastiche, ma sulla reale capacità dello studente di seguire il piano di studi previsto e di laurearsi in tempi contenuti. In questo modo anche gli studenti che frequentano facoltà più complesse e difficili, che necessitano, quindi, di tempo e sforzi maggiori, possono ricevere un giusto premio per gli sforzi compiuti. Si tratta di un sostegno che consente ai ragazzi di concentrarsi sullo studio, met-
simi anni alla sostituzione progressiva di tutti bancomat, con la sola esclusione delle carte In Cooperazione. Chi desidera potrà ricevere ulteriori informazioni rivolgendosi agli sportelli dell’istituto di credito cooperativo.
tendo da parte, almeno per un po’, le problematiche legate agli aspetti economici. Quest’anno hanno ricevuto il sostegno della Cassa Rurale: Fabrizia Adami, Alberto Aldighieri, Alessandro Battisti, Andrea Boscato, Federica Campostrini, Irene Capizzi, Michela Consolati, Francesco Cutrale, Julia Caroline Franz, Fabio Maximilian Franz, Angelica Frisinghelli, Andrea Giovannazzi, Francesca Grott, Alhena Marchelli, Silvia Matte’, Daniela Maule, Valentina Mazzalai, Alessandro Orsi, Claudio Panizza, Moreno Pedrotti, Elisa Postinghel, Alessandra Pross, Marianna Raffaelli, Oreste Sgrott, Manuela Zaffoni, Alessandra Zanoni. La consegna delle borse di studio è avvenuta, come negli anni passati, nel corso dell’assemblea generale ordinaria dei soci.
ni di Besenello, Calliano, Nomi e Volano o per i figli dei nostri clienti non residenti nei quattro Comuni. Tutti i piccoli risparmiatori che trasformeranno il loro attuale deposito Risparmio Amico nel deposito Risparmiolandia o ne apriranno uno nuovo di zecca riceveranno delle grandi sorprese. Per scoprirle e avere maggiori informazioni su Risparmiolandia e Crescere Insieme basta rivolgersi presso uno degli sportelli della Cassa Rurale.
Per i bonifici serve il codice IBAN Dal ° gennaio 2008 per inviare correttamente disposizioni di bonifico sarà necessario indicare, anche per i bonifici nazionali, la coordinata IBAN del conto corrente beneficiario, al posto delle vecchie coordinate bancarie nazionali (codice ABI, CAB e numero di conto corrente). L’IBAN è riportato nell’estratto di ciascun conto corrente bancario, già dal ° luglio 2003, e la stampa è fatta a gruppi di quattro caratteri (cifre e lettere), secondo la normativa internazionale stabilita dal comitato ECBS. Per i bonifici effettuati senza indicare questo codice identificativo, la banca addebiterà, a partire dal 3 giugno 2008, la penale interbancaria prevista dagli accordi vigenti.
Il direttore Giorgio Cainelli consegna il premio ad uno degli studenti
4