Diario di Viaggio 1 - 2015

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Periodicità semestrale Poste Italiane SpA Spedizione in A.P. - 70% NE/TN Percue Editore Cassa Rurale Alta Vallagarina Registrazione Tribunale di Rovereto n. 258 registro stampe del 14/10/2004

cassa rurale alta vallagarina

DiariodiViaggio duemila15

numero01

• parliamo con Presidente e direttore • Riqualificare il patrimonio edilizio • Finanza e mercati, i cambiamenti in atto


Calendario 2016 “I segreti dei borghi antichi”

Il Calendario 2016 vuole scoprire gli angoli più suggestivi dei nostri centri storici Rientrano nel tema le immagini che rappresentano i borghi e i centri storici dell’Alta Vallagarina, angoli nascosti, scorci e luoghi caratteristici nelle diverse stagioni e in qualsiasi ora della giornata. Buona fotografia a tutti!

mandateci le vostre foto Tutte le informazioni sono disponibili sul nostro sito

www.cr-avallagarina.net


Indice

Una Cassa Rurale, un’identità, un ruolo e un progetto futuro Intervista con il Presidente e il Direttore

Riqualificare il patrimonio edilizio

Una strategia a sostegno dell’economia del territorio La parola al vicedirettore Massimo Battistotti

Finanza e mercati, i cambiamenti in atto Incontro con il responsabile dell’Ufficio Finanza

Simposio di scultura lignea di Besenello Cinque giorni di arte, cultura e convivialità

Scuola materna Romani - De Moll di Nomi Un luogo dove crescere sereni

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Una Cassa Rurale, un’identità, un ruolo e un progetto futuro Intervista con il Presidente e il Direttore

Alla scadenza del mandato del Consiglio di

Un risultato positivo che è anche stimolo

Amministrazione è d’obbligo fare il punto

per il futuro.

della situazione per guardare con serenità

Indubbiamente. Alla fine del mandato, il

al futuro della banca, per valutarne l’anda-

Consiglio di Amministrazione riconsegna ai

mento economico e le prospettive che coin-

soci una banca solida, che fa utili e che ha i

volgono non solo l’azienda, ma l’intera co-

conti in ordine, possiamo essere molto sod-

munità a cui essa appartiene. Ne parliamo

disfatti del passato e fiduciosi per il futuro.

con il Presidente e con il Direttore. Possiamo quindi essere tranquilli, diretPresidente Orsi, come si chiude il 2014 e

tore Goller?

quali prospettive si aprono per la gestio-

Direi proprio di sì. Durante l’autunno scor-

ne futura della banca?

so abbiamo avuto l’ispezione della Banca

La situazione economica di grave difficol-

d’Italia che ha esaminato la nostra attività

tà generale, purtroppo, non è migliorata.

in modo molto rigoroso, prestando parti-

Negli ultimi mesi, però, non è nemmeno

colare attenzione alle modalità di gestione

peggiorata e questo, al momento, ci deve

del credito. L’ispezione è andata bene e di

bastare. La nostra valle soffre in modo

questo siamo contenti, abbiamo ricevu-

particolare della crisi perché non può

to suggerimenti che ci faranno da guida

vantare il beneficio di settori trainanti

nella nostra operatività futura e che nel

quali il turismo o il terziario pubblico, che

complesso richiederanno un impegno dei

è in gran parte dislocato a Trento. L’agri-

nostri uffici sempre maggiore. Ci è stato

coltura va abbastanza bene, ma non tanto

chiesto, per esempio, di dedicare molta at-

da risollevare l’economia del nostro terri-

tenzione al credito del settore immobiliare

torio, che si trova ad affrontare problemi

e di introdurre nuovi strumenti di pianifi-

alquanto complessi. In una situazione così

cazione e controllo di gestione previsti dal-

delicata, siamo quindi contenti dell’an-

la normativa.

damento della nostra banca che chiude il 2014 con un utile netto di oltre 560.000

Un’impostazione corretta, no?

euro, un risultato in calo rispetto all’anno

Certo, ma non bisogna dimenticare che

scorso, ma molto buono se si considerano

siamo in piena crisi, per cui risulta sempre

le difficoltà in cui versano molte casse del-

più difficile far crescere l’utile delle casse

la Vallagarina. Avremmo forse potuto ar-

rurali. Ora i margini di redditività sono ri-

rivare a una cifra maggiore, ma abbiamo

sicati e si deve prestare attenzione ai co-

preferito mantenere condizioni favorevoli

sti e alla dinamica dei tassi d’interesse. Ci

a soci e clienti.

è stato pure chiesto di prevedere ancora

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maggiori accantonamenti sui crediti con-

I numeri di fine mandato.

cessi, soprattutto alle imprese, al fine di tu-

* La Cassa chiude il 2014 con un utile netto di 560.076 euro.

telarci da eventuali crisi future. Operazioni che abbiamo attuato anche nella speranza che l’economia riprenda e che gli accantonamenti possano trasformarsi in utili, in recuperi di valore. Un quadro abbastanza complesso, Presidente. Complesso ma non allarmante. La Banca d’Italia è preoccupata della situazione di redditività delle banche in generale e quindi esige una prudenza anche eccessiva sulla rendicontazione dei crediti. Le richieste che ci vengono mosse, però, sono uguali a quelle fatte alle grandi banche nazionali che dispongono di uffici interni ben più articolati dei nostri. Per noi, quindi, è sempre più gravoso assolvere ai dettami normativi seguendo nel contempo le procedure imposte dall’odierna burocrazia. Aumentano le richieste, ma non le risorse, come si può fare? Da anni andiamo ripetendo che, per adeguarci alle nuove esigenze imposte dalla

* La raccolta complessiva aumenta del 2,20% e raggiunge i 218 milioni. * La crisi ha diminuito la richiesta di crediti di famiglie e imprese. Gli impieghi si riducono del 7,5%. * Il patrimonio di 34,6 milioni rimane invariato. Negli ultimi nove anni è aumentato del 31,5% passando da 26,3 milioni alla cifra odierna con un incremento medio annuo di 900.000 euro. Un valore importante che è garanzia dell’attività della banca e risorsa per le generazioni future. * I contributi al mondo del volontariato e i benefici ai soci ammontano complessivamente a 329.000 euro. Tra questi 25.000 euro sono stati erogati per borse di studio e 47.000 come polizze gratuite a soci e clienti. * La base sociale rimane stabile e si assesta sui 2.360 soci, con 49 in entrata e 48 in uscita. L’età media è in aumento e conferma il bisogno di richiamare l’attenzione dei giovani sui valori della banca e della cooperazione.

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normativa nazionale ed europea, dobbia-

in comune, per questo attendiamo la solu-

mo unire le nostre forze secondo lo spirito

zione dei suoi problemi finanziari e la fine

cooperativistico che ci contraddistingue.

del suo commissariamento per riprendere il

La nostra cassa è piccola e per far fronte

dialogo. A quel punto saranno i nostri soci a

alla mole d’impegni richiesti e, nel contem-

decidere sulla fusione, com’è giusto che sia

po, mantenere alta la qualità del servizio,

in una banca di credito cooperativo.

deve rinforzarsi unendosi a un’altra che condivida i nostri ideali, la nostra cultura

È questo il futuro che ci aspetta, dottor

e anche la nostra storia.

Goller? Non so quale sarà la scelta dei nostri soci,

Deve fondersi con la Cassa Rurale di Fol-

ma di sicuro una cassa di dimensioni mag-

garia, quindi?

giori sarebbe in grado di affrontare in

Questa è un’ipotesi sulla cui bontà noi ri-

modo più efficace la gestione interna e i

maniamo convinti. La Federazione Trenti-

suoi complessi adempimenti. Noi siamo

na della Cooperazione ha anche ipotizzato

orgogliosi di essere una piccola banca at-

una fusione con tutte le casse che gravi-

tenta alle esigenze della comunità, ma per

tano su Rovereto, così facendo però corre-

dare ai nostri clienti un servizio di ottima

remmo il rischio di perdere la nostra pecu-

qualità ci servono strutture adeguate. Una

liarità e la nostra autonomia. Noi siamo una

fusione con Folgaria, per quanto non di

cassa di paese, abbiamo col nostro territorio

grandi dimensioni, porterebbe a raddop-

legami profondi che non vogliamo spezzare

piare i numeri della nostra banca e ci per-

spostando la nostra attenzione sulla città.

metterebbe di dare ai nostri clienti rispo-

Con Folgaria, invece, abbiamo molte cose

ste sempre migliori. E allora non resta che procedere su que-

Il Presidente e il Consiglio di Amministrazione uscenti, augurano ai nuovi organi di gestione un impegno proficuo che garantisca il benessere della Cassa Rurale e dei suoi soci.

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sta strada, ingegner Orsi. Stiamo aspettando che le cose maturino. Da tempo gli organi centrali della cooperazione trentina chiedono un accorpamento significativo delle casse rurali. Lo stesso Governo


è pronto a varare una legge che regolamenti

rurali, 40 trentine, 25 venete e friulane e

le banche di credito cooperativo su scala na-

25 di altre regioni, tutte collegate a Cassa

zionale come è già stato fatto per le popola-

Centrale Banca. Quest’ultima, da semplice

ri. Per questo, in accordo con BCE e Banca

banca di secondo livello, diventerà capo-

d’Italia, ci ha chiesto un progetto di autore-

gruppo e potrà intervenire sulle casse in

golamentazione che preveda un centro di

difficoltà, permettendo a quelle con i conti

comando capace di garantire i risparmiato-

in regola come la nostra, di continuare con

ri e, allo stesso tempo, di salvare le casse in

una gestione autonoma.

difficoltà senza ricorrere ad aiuti esterni. Sono stati presentati altri piani di autoEd è una cosa auspicabile?

riforma simili?

Un centro unico di comando non credo sia

Al momento Roma ha avanzato un proget-

una cosa vantaggiosa. La cooperazione in

to poco operativo, per nulla simile alla no-

Trentino ha una storia lunga e articolata

stra proposta che è invece ben articolata e

che la differenzia da quella di altre zone

supportata da dati precisi e inconfutabili.

del paese e che non vorremmo si dissolves-

Siamo quindi fiduciosi che il nostro pro-

se in un progetto di uniformazione nazio-

getto con a capo Trento, vada a buon ter-

nale. Il momento è quindi molto delicato, il

mine, ma la posta in gioco è molto elevata

Governo ci ha chiesto di proporre un’auto-

ed è ancora presto per dirlo.

riforma che garantisca il sistema oltre che i risparmiatori, noi siamo dell’idea che deb-

Non resta che incrociare le dita.

ba salvaguardare anche la nostra storia e

Confido nel buon esito del processo di rin-

la nostra cultura.

novamento del credito cooperativo, che deve modificarsi per crescere e migliorare,

Come risponde Trento a una simile ri-

e non per stravolgere i suoi principi basilari

chiesta?

che si realizzano in stretta connessione con

Il credito cooperativo trentino ha presen-

il territorio. L’aspetto più importante del no-

tato a Federcasse un progetto molto artico-

stro lavoro rimane il rapporto con la nostra

lato che prevede un gruppo bancario ben

gente, con i nostri soci e clienti, il benessere

coeso formato da una novantina di casse

dei quali è il nostro fine, non il nostro mezzo.

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Riqualificare il patrimonio edilizio

Una strategia a sostegno dell’economia del territorio La parola al vicedirettore Massimo Battistotti Si parla tanto di crisi,

favorisca la ristrutturazione e la salvaguar-

ma forse non si fa ab-

dia del patrimonio edilizio esistente.

bastanza per superare una situazione che è in-

“L’idea d’intervenire in questo campo c’era

cresciosa sia dal punto

da tempo”, continua Battistotti, “e si è con-

di vista economico, che

cretizzata di recente con una promozione

sociale e psicologico. L’imprenditoria è in

specifica per i finanziamenti destinati alle

stallo, le aziende che operano sul mercato

ristrutturazioni che proponiamo a condi-

internazionale, avvertono un sentore di

zioni molto favorevoli. Le opportunità fi-

crescita che fa ben sperare, ma quelle che

scali sono così consistenti che è un peccato

agiscono unicamente sul nostro territorio,

non sfruttarle. Abbiamo discusso questo

versano ancora in difficoltà, così non inve-

argomento in molte sedi, anche parteci-

stono, non crescono e non assumono. La

pando a una serata organizzata da Confe-

tendenza è quella al risparmio, che di per

dilizia e Dream House Group sul tema del-

sé è una cosa positiva se non viene portata

le ristrutturazioni edilizie. Noi intendiamo

al punto estremo di bloccare lo sviluppo di

promuovere concretamente la riqualifica-

un territorio.

zione delle abitazioni esistenti contribuendo alla salvaguardia dei centri storici e del

“Stiamo vivendo un momento di grave sfi-

territorio spesso eroso dall’urbanizzazio-

ducia”, dice Massimo Battistotti, vicediret-

ne. Col fine di sostenere l’imprenditoria lo-

tore della Cassa Rurale, “la gente vive uno

cale, abbiamo anche inserito una clausola

stato di insicurezza e non investe temendo

che prevede un’ulteriore facilitazione eco-

un futuro ancora peggiore del presente.

nomica a chi si avvale della manodopera di

Investono poco le famiglie che non acqui-

almeno un’azienda nostra correntista”.

stano beni importanti, e ancor meno le aziende che rimandano a tempi migliori un

Il prodotto offerto dalla banca, quindi, por-

rinnovamento o un’espansione che potreb-

terà dei vantaggi non solo ai privati e alle

bero favorire il rilancio dell’economia”.

aziende che vi aderiranno, ma anche alle imprese che lavorano nel comparto edili-

Uno dei settori che forse più degli altri ri-

zio e ai loro dipendenti, al territorio nel suo

sente dell’odierna contingenza negativa, è

aspetto paesaggistico e architettonico e,

quello dell’edilizia, che coinvolge le impre-

non per ultimo, alla Cassa Rurale che avrà

se di costruzioni e l’indotto a esse collega-

modo di rimettere in circolo del denaro a

to. La Cassa Rurale ha pensato di stimolar-

beneficio di tutti.

ne lo sviluppo attraverso un progetto che

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RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA

INTERVENTI STRUTTURALI E INTEGRATI

“Uno dei problemi di cui soffrono le ban-

e questo non è un bene né per la banca né

che in questo periodo di crisi” conclude

per la comunità. Siamo convinti che il no-

con convinzione il vicedirettore, “è la scar-

stro sostegno all’edilizia vada nella direzio-

sità di richiesta di credito da parte dei pri-

ne giusta, che stimoli la gente a superare la

vati e delle imprese. I depositi sono in co-

sfiducia e a trovare il coraggio di investire

stante aumento, ma gli utilizzi sono scarsi

per il futuro”.

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Finanza e mercati, i cambiamenti in atto Incontro con il responsabile dell’Ufficio Finanza

Marco Malesardi si oc-

Quale atteggiamento deve avere quindi il

cupa da più di vent’anni

risparmiatore?

del settore finanza del-

È necessario un approccio finanziariamen-

la Cassa Rurale di cui

te corretto. Più chiaramente che in passa-

gestisce il patrimonio

to devono essere individuati gli obiettivi, i

assieme alla direzione.

tempi d’investimento e il livello massimo

Con il collega Luigi Malesardi, si occupa

di rischio sopportabile, al fine di adottare

dei prodotti finanziari offerti alla clientela

una strategia coerente. Poi si individuano

e supporta le filiali nell’attività di consu-

gli strumenti più adatti allo scopo. È possi-

lenza alla stessa. Un ruolo molto delicato

bile ridurre il rischio semplicemente utiliz-

e importante.

zando prodotti con caratteristiche diverse.

Mercati finanziari in tempi di crisi, cos’è

Cosa s’intende per caratteristiche diverse?

cambiato?

Significa attuare una diversificazione ac-

Molte cose. Per la prima volta ci troviamo

curata dei prodotti in cui investire col fine

in una situazione che vede in gran parte

di ricavarne un guadagno contenendo il

del mondo tassi d’interesse molto bassi,

più possibile il rischio. Un’operazione com-

in vari paesi addirittura negativi. Anche

plessa che prevede una conoscenza ade-

in Italia il rendimento dei titoli è sceso a

guata del mercato finanziario, ma che può

nuovi minimi assoluti: recentemente sono

essere realizzata anche con investimenti

stati emessi BOT a rendimento negativo.

contenuti.

Ciò ha comportato uno spostamento di investimenti sui mercati azionari, che si

Conoscenza che il consumatore medio

sono rivalutati molto. Questa tendenza non

difficilmente possiede.

sembra ancora terminata.

Per questo ci siamo noi. La nostra banca offre un servizio di consulenza accurato

In che modo questo cambiamento in-

che aiuta il risparmiatore a valutare la pro-

fluenza l’approccio con il risparmio?

pria situazione e ad attuare nuovi investi-

La possibilità di ottenere un rendimento

menti sfruttando le opportunità offerte dal

discreto, a breve termine e con rischio nul-

mercato. Il mondo della finanza è molto

lo non esiste più. Per ottenere risultati sod-

complesso, a nostra volta ci avvaliamo dei

disfacenti è necessario utilizzare prodotti

prodotti e del supporto costante di Cas-

maggiormente dinamici, ma il problema

sa Centrale Banca, che possiede le giuste

è la corretta valutazione del rischio, che

competenze e svolge un ruolo di guida per

troppo spesso viene sottovalutata.

molte Casse Rurali.

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Quali offerte interessanti potete propor-

E per i clienti che dispongono di poco de-

re alla vostra clientela?

naro da investire?

I prodotti che noi offriamo sono molti e ri-

I Pac fanno al caso loro. Il Piano Accumu-

specchiano le diverse esigenze dei clienti.

lo Capitale è un programma di risparmio

Tramite i fondi NEF, ad esempio, è possi-

e di investimento automatico, flessibile e

bile realizzare portafogli diversificati in

conveniente che permette di costituire un

tutto il mondo con prodotti efficienti, inve-

capitale con versamenti periodici anche di

stendo cifre anche relativamente modeste.

piccoli importi. Una grande opportunità.

Per investimenti più consistenti, spesso utilizziamo le Gestioni Patrimoniali, che

Vi sono quindi soluzioni per tutti?

consentono di massimizzare il rendimen-

Assolutamente sì. L’importante è valutare

to dell’investimento nel rispetto del grado

gli obiettivi di investimento e le esigenze

di rischio scelto. Considero ottimi investi-

del cliente.

menti a basso rischio i prodotti previden-

Oggi noi offriamo una consulenza integra-

ziali, che attualmente offrono notevoli van-

ta che spazia dal credito alla gestione del

taggi fiscali.

risparmio con un’attenzione sempre maggiore alla tutela e alla protezione dai rischi legati alla vita di tutti i giorni.


Simposio di scultura lignea di Besenello Cinque giorni di arte, cultura e convivialità

Tutto è cominciato otto anni fa, quando alcuni

solito trova la sua collocazione in montagna,

amici ventenni decidono di mettersi assieme

ma abbiamo provato e ci è andata bene”.

per creare momenti d’intrattenimento capaci di ravvivare la vita sociale e culturale di Besenello. Nasce così “Libero pensiero”, un’associazione che nel corso del tempo ha avuto una felice crescita e che ha promosso lo sport e la cultura nelle diverse forme di espressione artistica. Tra le manifestazioni promosse dal gruppo ora presieduto da Luca Postinghel, ci sono il Parco degli artisti e Sinergie lagarine, che torna a Castel Beseno il 5 e 6 giugno prossimi con momenti di teatro, musica, danza e animazione per bambini. L’iniziativa è molto interessante perché nasce dalla collaborazione di numerose associazioni giovanili che operano sul territorio e che hanno formato un’efficiente rete di coesione culturale. Una sinergia, appunto. “Grazie a tali iniziative ci siamo avvicinati sempre più al mondo dell’arte e, in particolare, a quello della scultura lignea”, dice Walter Battisti, fino all’anno scorso presidente di Libero pensiero ed ora responsabile del Simposio di

Molto bene. Dal 12 al 16 maggio avrà luogo la terza edizione del Simposio e Besenello è tutta un fermento. Dodici scultori, nove uomini e tre donne, saranno dislocati per le vie del centro storico per estrarre da un tronco grezzo di larice autoctono la loro opera. Giorno dopo giorno scolpiranno il legno tra l’interesse e le domande della gente che, lasciata la poltrona e spento il televisore, tornerà a far vivere le vie del paese. Cinque giorni per veder nascere, poco alla volta, un’opera che profuma di resina, ma anche per ritrovare la socialità di un tempo, la voglia di fermarsi a parlare nello spirito originale del simposio che prevede convivialità, intrattenimento e dialogo. Il tema a cui dovranno ispirarsi quest’anno gli scultori è La seduta – Elogio alla lentezza, un concetto del tutto in linea con l’idea di condivisione, socialità e cultura che sta molto a cuore agli organizzatori.

scultura lignea, “a farci entrare in questo mon-

“In un mondo frenetico dove la gente ha sem-

do è stato il nostro socio Thomas Feller che

pre meno tempo per l’ascolto e l’osservazione,

da tempo pratica questa attività con successo.

per la riflessione e la condivisione di pensieri

All’inizio eravamo un po’ scettici sull’idea di

ed emozioni”, continua Battisti, “ci è sembra-

portare a Besenello una manifestazione che di

to interessante suggerire un tema ispirato alla

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foto di Marco Chiusole

creazione di sedute artistiche. Ogni scultore

scere il mondo del legno esplorandone forme,

potrà realizzarle come crede, ma alla fine della

colori, odori e suoni. Uno specifico laboratorio

manifestazione il centro storico del paese risul-

darà spazio alle caratteristiche sonore del le-

terà popolato di opere che oltre a essere belle,

gno utilizzando strumenti creati per l’occasio-

offriranno un ottimo pretesto per rallentare,

ne da Antonio Bertoni.

sedersi e sottostare al fascino della lentezza”. E intanto ci sarà spazio per vivere l’arte nelle sue forme diverse. La musica la farà da padrona con concerti e momenti musicali legati al lavoro degli scultori. Ma ci saranno anche momenti dedicati all’approfondimento. Giovedì sera, nel cortile della biblioteca, il collettivo A tratti proporrà l’iniziativa Nel tunnel, un viaggio attraverso il suono, la fotografia e la pittura a sostegno della lotta contro la costru-

I bambini saranno coinvolti anche nella fase finale del Simposio. La Giuria che assegnerà il Premio Libero Pensiero 2015, infatti, sarà composta dalla quinta classe della scuola primaria di Besenello e da alcuni membri dell’Associazione Italiana Ciechi. Come l’anno scorso, saranno i bambini ad aiutare i non vedenti nel percorso di valutazione delle opere con un approccio di grande valore formativo ed emozionale.

zione della Pi.Ru.Bi. Una battaglia che da anni

“Le edizioni precedenti ci hanno dato tanta

coinvolge la comunità di Besenello e dell’Alta

soddisfazione”, conclude il responsabile Walter

Vallagarina.

Battisti, “e siamo convinti che anche quest’an-

Non mancherà l’occasione per divertirsi e rilassarsi davanti a un buon bicchiere di vino locale o a un boccale di birra artigianale, mangiando in compagnia e discutendo di legno e di scul-

no andrà tutto bene. Lo dobbiamo alla nostra gente, ai nostri artisti e a tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzare il Simposio, la Cassa Rurale e il Comune di Besenello innanzitutto”.

tura, di arte e di tutto quello che ci sta a cuore. Una particolare attenzione sarà riservata alle persone diversamente abili, agli anziani della casa di riposo e ai bambini. Per quest’ultimi sono previsti anche momenti d’intrattenimento e di approfondimento. Sarà infatti approntata una postazione didattica che consentirà agli studenti della scuola dell’obbligo di cono-

Due appuntamenti importanti: Simposio di scultura lignea dal 12 al 16 maggio a Besenello Sinergie lagarine dal 5 al 6 giugno a Castel Beseno. Per informazioni: ass.liberopensiero@yahoo.it

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Scuola materna Romani - De Moll di Nomi Un luogo dove crescere sereni

Entrare in una scuola materna è sempre

Nel 1877 il signor Domenico Romani dona

un piacere, quando è bella come quella di

l’importo di 4.000 fiorini alla comunità di

Nomi, è una vera gioia.

Nomi col fine di promuovere l’istituzione

Un cancello, uno spazio verde e un portone posto sotto un balcone, portano all’interno di quello che un tempo era il palazzo dei baroni De Moll, risalente al XVI secolo. L’atrio è pavimentato con uno splendido lastricato che ricorda una piazza soleggiata. Ai lati si aprono le porte delle tre aule, con architravi ornate di frutta matura e vigne rigogliose. La mensa e la cucina sono al piano di sopra, come l’aula insegnanti e la splendida sala rossa riccamente affrescata. Vi potrebbero vivere una settantina di bambini, ma al momento sono circa cinquanta quelli che, ogni mattina, i genitori di Nomi consegnano nelle mani delle maestre. Dentro si sente la presenza della storia, di chi ha voluto la scuola materna, di chi ha operato per mantenerla e per renderla bella com’è tuttora. È una storia lunga che inizia 132 anni fa, forse anche un po’ prima.

di un asilo infantile a servizio del paese. Nel 1882 viene costruita su un terreno donato dal barone Sigismondo de Moll, nei pressi dell’attuale Piazza Springa, la prima sede della scuola che entrerà in funzione il 10 settembre 1883 col nome di Asilo Curaziale di Nomi per l’infanzia. A scriverne il programma, l’orario, lo statuto organico e il regolamento interno è il curato don Lorenzo Martini. Lo scopo dell’istituto è di accogliere i bambini dai tre ai sei anni di ambo i sessi abitanti a Nomi e dintorni, col fine di custodirli e di avviare e promuovere la loro “educazione fisica, intellettuale e morale religiosa”. La scuola è povera, ma le famiglie meno abbienti usufruiscono dei suoi servizi gratuitamente, mentre quelle più o meno benestanti versano una tassa d’iscrizione. A quei tempi viene gestita direttamente dal parroco e dalla Commissione Direttrice dell’Asilo che è affiancata dal Comitato delle signore visitatrici. La prima maestra si chiama Regina Delaiti, la seconda Maria Gioseffi, poi, nel 1896, arrivano le suore della Misericordia di Verona che prestano la loro opera quasi senza interruzione fino al 1988. Durante la grande guerra l’asilo sospende il suo impegno educativo, ma lo riprende appena possibile anche grazie a un’ulterio-

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donazione della famiglia Romani. Nel 1929

“Oltre al servizio di scuola materna a

diventa a tutti gli effetti scuola materna.

Nomi”, dice Roberto Festi, segretario

Già dalla sua fondazione la famiglia de Moll si distingue per la generosità verso l’istituzione. Nel 1946 muore il barone Leopoldo che lascia in eredità la sua residenza estiva, uno splendido palazzo a cui i bambini accedono nell’anno scolastico 1947-48. Da questo momento la vecchia Scuola materna Romani cambia il suo nome in Romani – de Moll.

dell’associazione, nonché delegato del parroco nel Consiglio, “gestiamo pure alcuni asili nido, quello intercomunale di Pomarolo, Villa Lagarina e Nomi situato a Pomarolo, quelli di Villa Lagarina e di Calliano, e quelli aziendali dell’Università degli Studi di Trento e dell’Azienda Sanitaria per la Provincia Autonoma di Trento. Durante le vacanze estive, inoltre, seguiamo i bambini

Nel 1950 l’istituto entra a far parte della

presso la scuola materna di Nomi e quel-

Federazione provinciale scuole materne di

la di Pomarolo. Un grande impegno che,

Trento e nel 1979 diventa Scuola equipara-

complessivamente, vede all’opera una no-

ta dell’infanzia. Per anni la gestione è affi-

vantina di dipendenti”.

data a una Ipab, cioè a un Istituto pubblico di assistenza e beneficienza che dal 1992 si trasforma in Associazione Scuola materna Romani – de Moll di Nomi. Infine nel 2014 acquisisce il Marchio Audit in Trentino e quello Family Audit. Ed eccoci ai giorni nostri.

Sì, un lavoro impegnativo ma anche interessante e ricco di gratificazioni. “Quando mi guardo indietro e vedo quanta strada abbiamo percorso..., mi sento soddisfatta”, sostiene la presidente Elisa Delaiti, “noi lavoriamo ogni giorno affinché gli obiettivi espressi nello statuto della nostra associazione siano raggiunti e rispettati. Vogliamo

A distanza di 132 anni dalla fondazione

che la nostra scuola sia un luogo di forma-

della scuola, l’associazione di volontari che

zione dove i bambini crescano sereni e in

la gestisce ha ampliato i suoi interventi.

modo armonico, dove possano imparare

Composta da 140 soci tra quelli di diritto

giocando, avvicinarsi ai valori della nostra

(genitori) e richiedenti, è guidata da un

società nel pieno rispetto della funzione

Consiglio di Amministrazione presieduto

educatrice della famiglia. Sono convinta

dalla signora Elisa Delaiti che è affiancato

che è quello che i nostri benefattori Roma-

da un Comitato di Gestione.

ni e de Moll avrebbero voluto”.


Direttore responsabile WALTER LIBER Ufficio Stampa e Comunicazione Federazione Trentina della Cooperazione Coordinamento e testi LUISA PACHERA Realizzazione e Stampa OSIRIDE - ROVERETO

In copertina foto di Emilio Manfrini

www.cr-avallagarina.net


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