Una traccia suggerita per avventurarsi in città, tra le viuzze dei Sassi, le botteghe degli artigiani, i secoli e persino un quartiere poco fuori dal centro storico. 6 strade da seguire, 6 tracce fatte di spunti, rarità e incontri. Per il viaggiatore curioso che vuole lasciarsi guidare ma che ha anche voglia di scoprire, conoscere e incontrare gli abitanti del luogo che visita. Itinerari insoliti materani è una narrazione atipica, che racconta luoghi e vicende che non si trovano sulle classiche guide per turisti perché nasce dalla curiosità e dagli interessi degli autori che hanno collaborato e dalla matita degli illustratori che hanno realizzato le tavole. Con testi di Rita Montinaro, Stefania Clemente, Marco Bileddo, Rossella Nicoletti, Sergio Fadini, Beniamino Lecce e illustrazioni di Rosita Uricchio, Marìca Montemurro, Danilo Filippo Barbarinaldi, Pino Oliva
ISBN 978-88-6960-021-0
€ 12,00
97 88869 600210
fuori traccia insoliti itinerari materani
... percorrete questi itinerari con mente attiva e fervida...
fuori traccia
INSOLITI ITINERARI MATERANI
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INSOLITI ITINERARI MATERANI
Itinerario 2
Arti e botteghe
Testi Stefania Clemente Tavole MarĂŹca Montemurro
Durata variabile, tutto dipende da quante chiacchiere fate con gli artigiani Note particolari non importa arrivare in fondo piuttosto lasciatevi affascinare da chi e cosa vi ispira di piĂš
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Perché ne vale la pena? Matera è ormai una destinazione turistica, è città viva e brulicante, è luogo di partenze e di arrivi e, ovviamente, è luogo in cui comprare souvenir. Ah, i souvenir! Croce e delizia. Croce del turista, qualcosa a casa si deve pur portare! Delizia del viaggiatore, ma non chiamiamoli souvenir! In questa passeggiata non troverete souvenir, qualche oggetto potrà averne le sembianze ma la cura, la passione e l’artigianalità li rendono piccole narrazioni. E sono certa che se voi avete in mano questo libro siete dei viaggiatori. Siete dei viandanti attenti e curiosi, siete quelli che io amo di più e a cui chiedo di tenere accesi i sensi. State a occhi e orecchie aperti, non dimenticate che la bellezza stai nei dettagli e nelle parole. Se siete pronti mettiamoci in cammino e ricordate che non avete bisogno di affaticarvi, se a un certo punto sarete stanchi, fermatevi! Se per strada qualcosa dovesse distrarvi, lasciatevi incantare. Se le chiacchiere con un artigiano vi affascinano, restate con lui finché non avrete completato la scoperta. Nessuno si sentirà offeso, riprendete se e quando volete. La nostra passeggiata inizia da Via Casalnuovo e ci condurrà fino all’altra estremità del piano della città. Ci infileremo in strade e piazze e gli incontri che farete sono quelli che faccio io ogni volta che mi trovo a passeggiare. In più troverete delle citazioni che quotidianamente ispirano le persone che incontrerete. 30
Perché l’ho scelto? Questa passeggiata nasce per raccontare una piccola storia itinerante fatta di affinità e di amicizia. Nasce dalla curiosità e si nutre di scoperte, di scambi, di racconti comuni e di vicinanze. A Matera ci sono molte botteghe artigiane e non basterebbe un intero volume per raccontarvele tutte. Ho dovuto, quindi, fare una scelta e basarmi sulle emozioni che ognuno di questi amici mi trasmette. Ho trascorso molte ore nelle loro botteghe, in alcuni casi specialmente, e mi sono appassionata a vederli lavorare, a sentire le loro storie e a scoprire come in alcuni casi fossero simili tra loro e altrettanto simili alla mia. Io sono un’emigrante di ritorno e molti di loro lo sono. Io sono innamorata di questa città e tutti loro lo sono. Io sono una di quelle che crede nel piacere di stare insieme e condividere e molti di loro lo fanno già. Questa, quindi, è una passeggiata a caccia di storie oltre che di luoghi. Quasi sicuramente da queste botteghe ci sarete già passati e forse da qualcuno avrete già acquistato qualcosa o qualcuno di loro lo conoscevate ancora prima di arrivare a Matera. Vi prego, però, di fare questo giro insieme a me e di lasciarvi stupire da chi sono più che da cosa fanno, lasciatevi catturare dagli sguardi e dalle storie più che dalle meraviglie che sono in grado di realizzare (le due cose vanno ovviamente di pari passo). La cosa bella che troverete durante questa passeggiata è, poi, il rinnovamento. Come un nuovo ordine che si stabilisce e rimette a suo posto il vecchio e il nuovo e li rende ancora una volta parte di una sola storia. Avete ragione, questo termine è piuttosto abusato, ma vi assicuro che questi artigiani hanno sapu31
to rendere nuovo quello che è antico e nelle forme, nei colori e nei materiali hanno messo il loro sapere e la loro ricerca e hanno trasformato ogni oggetto in qualcosa di nuovo, frutto di una continua ricerca o di un’ispirazione del momento.
L'Itinerario L’ordine di questo itinerario è puramente geografico, per evitare che vi perdiate. Non è un ordine affettivo né di importanza. Per tutti gli artigiani di cui vi parlerò nutro profonda stima e affetto, quindi consideratevi liberi di seguire questo o qualsiasi altro ordine. Poi, se doveste perdervi non preoccupatevi. Perdersi a Matera è un esercizio meraviglioso.
partenza 1 | Via Casalnuovo Officine Frida, da Mariella Mariella è lucana e Matera l’ha sempre avuta nel cuore e oggi è legata alla città da un filo amoroso, quello per il suo compagno di vita e per la città. Quando vengo qui i miei sensi si accendono. Gli occhi si riempiono di colori e le mani iniziano a danzare tra le stoffe. Vorrei sempre toccarle tutte per sentirne la consistenza, ma è impossibile, sono davvero troppe. Mariella ha un dono speciale: rendere gli “scarti” incantevoli. A portarla a Matera è stata la poesia, così mi racconta una mattina che passo alle Officine a salutarla e a sbirciare tra le sue meravigliose creazioni: “Que32
sti versi mi sono capitati tra le mani un po’ di anni fa, alla Feltrinelli di Bologna, dove ho vissuto per sette anni. Fanno parte di una raccolta di poesie di Amelia Rosselli, la mia consolazione adolescenziale. Non mi sembrava vero, ero sconvolta. Pensavo da tempo di lasciare Bologna e di tornare in Basilicata. Questi versi mi convinsero che era arrivato il momento”. Bologna città sciocca scendetevi dai piedistalli. Si balla a Matera. Voglio vivere a Matera rotta spaziata gigantesca Non mi muovo C’è l’amico morto ieri che tiene compagnia Più che voi città false. Amelia Rosselli
2 | Via Bruno Buozzi Laboratorio Materia, da Lela e Michele Al primo affaccio cadrete innamorati, questa via è la porta d’accesso alla meraviglia dei Sassi e da qui vi immergerete nel cuore antico della città. Passeggiando incontrerete sulla destra il laboratorio Progetto Arte, vi consiglio una capatina per scoprire le meraviglie che si possono creare con il tufo. Proseguendo, sulla sinistra, incontrerete il Laboratorio Materia ed è qui che dovete fermarvi per incontrare Lela e Michele. Una coppia nel lavoro e nella vita. Hanno saputo mescolare l’arte orafa e quella 33
lignea e creare oggetti unici. Anche loro non sono materani ma hanno scelto i Sassi quando ancora erano pressoché disabitati, qui trovano sempre nuova ispirazione e hanno deciso di restare. Così come gli uomini crescono diventando altri, anche una tradizione cresce solo se diventa inquieta, se sa aggiungere nuove domande a quelle antiche, se sa criticarsi e ritrovare lo slancio, se è capace di andare dall’altra parte del mondo. Franco Cassano
3 | Via Ridola Tornitura artistica del legno, da Massimo Casiello Forse di lui avrete già sentito parlare, spesso citato su riviste nazionali, Massimo, passato da informatico, è il re dei timbri del pane. Affacciatevi e quasi con certezza lo troverete intento nell’arte dell’intaglio. Ha saputo prendere un oggetto antico e affascinante della storia materana e renderlo contemporaneo, un vero oggetto d’arte. Il suo amore per il legno è cosa rara, ama sperimentare e ispirarsi a oggetti da tutto il mondo. Non c’è legno che nelle sue mani non diventi prezioso. Una chicca, nel 2016 è stato uno dei costruttori della struttura del Carro Trionfale della Festa della Bruna che si tiene a Matera ogni 2 luglio. In qualche modo è già nella storia della città. 35
È ora di restituire valore al lavoro fatto con le mani o con il cervello ma sempre con perizia artigianale, e di guardare al passato per ricostruire il nuovo su basi solide. Richard Sennett
4 | Piazza San Francesco Schiuma Post design, da Tommaso e Mariangela Tommaso è un vero designer, uno di quelli che sa rendere strabiliante anche un pezzo di ferro. Qui potrete trovare lui o Mariangela. Per Tommaso “minimal” è la parola d’ordine, look total black anche ad agosto. Uno di poche parole ma giuste. La sua è la bottega più piccola della città, il laboratorio è in campagna, lontano dai rumori e dalla folla. Mariangela, invece, è il colore. Forse è per questo che la loro collaborazione è vincente! Mariangela disegna e dipinge le creazioni di Tommaso e riesce a dare carattere a dei piccoli oggetti di legno chiamati Woood. A ognuno il suo! Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare. Bruno Munari 36
5 | Piazza Sedile Sculpture Jewelry, da Elisa e Janna Geppetto, da Marco Piazza Sedile è un luogo magico, lasciatevi inebriare dalla musica proveniente dalle aule del Conservatorio di Musica ma state ben accesi. Sulla destra tra un bar e l’altro affacciatevi da Elisa&Janna prima e da Marco “Geppetto” poi. Elisa&Janna nessuna delle due è materana ma, come altri, qui hanno trovato dimora e ispirazione. Si sono trovate a Matera dando vita a dei gioielli davvero incantevoli. I loro gioielli più conosciuti sono i “Sassi dei Sassi”, piccole pietre che se aguzzate la vista vedrete al collo o al braccio di molti materani. Sono un simbolo per locali e viaggiatori, sono la semplicità e la raffinatezza e sono il modo più semplice per portarsi un angolo di Matera ovunque. Marco, avvocato prima, maestro dei cucù oggi, è una vera star. I suoi cucù - fischietti di argilla a forma di gallina, lavorati e dipinti a mano - sono nelle mani del Dalai Lama, di Morgan Freeman e di molti altri personaggi famosi che negli anni sono passati da qui. L’unicità dei suoi cucù sta nel rispettare la tradizione nella forma e nei colori ma i dettagli sono davvero unici: fiori, foglie, piccoli peperoncini o addirittura raffigurazioni di eventi come lo “strazzo” del Carro Trionfale della Festa della Bruna. Quando ho chiesto a Marco la sua citazione mi ha risposto che non ne ha una in particolare ma che la sua stessa bottega è fonte di ispirazione quotidiana, sul soppalco della bottega sta tutta la sua creatività. Da piazza sedile proseguite su via Beccherie, antica via delle macellerie materane, oggi via delle botteghe artigiane, della birra artigianale e dello shopping 37
di qualità. Prima di raggiungere Nadia e Raffaele buttate l’occhio nella bottega di Patrizia Capriotti e lasciatevi meravigliare dalle sue creazioni in stoffa.
6 | Via Beccherie Feelosophy, da Nadia Studio d’arte, da Raffaele Nadia, non materana anche lei, realizza il progetto Feelosophy a Matera dopo “varie vite”. A Matera ha trovato la sua dimensione ed è qui che vive nel Feel, tra le sue “pezze” che prendono vita da una continua ricerca nel mondo delle stoffe e dei colori. Lucania, rughe profonde di infinita saggezza; sia fatta la tua volontà.
Nadia Della Chiara
Raffaele, figlio e nipote d’arte con un passato da fisico. Si divide tra ceramiche che raccontano la tradizione lucana, briganti e “monachicchi” e creazioni fantasy e mitologiche, da Moby Dick al presepe a fumetti. Il colore e la sperimentazione sono la sua forza. Siccome la maggior parte dei giovani candidati alle pene e ai castighi della caccia alla balena si ferma proprio a New Bedford, per imbarcarsi poi di qui per la loro traversata, sarà bene riferire che io, per conto mio, non avevo affatto l’idea di far così. Perché nella mia mente si era formata 39
la convinzione di non poter salpare che con un legno di Nantucket: in tutto ciò che era connesso a quella famosa e antica isola c’era qualcosa di bello e di impetuoso che mi piaceva sorprendentemente. Herman Melville, Moby Dick
7 | Via San Biagio Ceramiche artistiche, da Dacia Anche se vi sentite già pieni di belle emozioni non fermatevi, c’è un’ultima tappa che vi aspetta, proseguite verso Piazza Vittorio Veneto e infilatevi in Via San Biagio, ci sono altre storie da scoprire. Lungo la via non lasciatevi scappare Rubino Cuoio e prima di sbirciare la bottega dell’ultimo calzolaio del centro fermatevi da Dacia. La più giovane artigiana di questa passeggiata, timida al punto giusto ma le sue ceramiche vi racconteranno di lei. Buttate l’occhio alla parete all’ingresso e la frase disegnata racconta tutta la sua arte, tra passato e futuro. L’innamoramento verso tutto ciò che è arte nasce nei miei primi anni di vita; ed è solo grazie a mio nonno, pittore affermato, che ho fatto del “creare” il mio gioco preferito oltre che la mia passione. Dacia Capriotti 41
A questo punto avrete occhi e cuore pieni di bellezza e probabilmente vi servirĂ una pausa per metabolizzare. Ultimo suggerimento: proseguite ancora per pochi metri e vi troverete in Piazza San Giovanni, trovate un angolo dove sedervi e ripercorrete tutta la passeggiata per rivedere e riascoltare tutto ancora una volta.
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