IL CARRO E LA FESTA
IL CARRO E LA FESTA THE FLOAT AND THE FEAST DAY THE 2ND OF JULY AND MATERA
FOTOGRAFIE DI / PHOTOGRAPHS BY
ANTONIO SANSONE A CURA DI / EDITED BY
VITO EPIFANIA
IL CARRO E LA FESTA / IL 2 LUGLIO E MATERA THE FLOAT AND THE FEAST DAY / THE 2ND OF JULY AND MATERA fotografie di / photograps by ANTONIO SANSONE a cura di / edited by VITO EPIFANIA Il bozzetto del Carro a matita del 1937 e la foto storica di pag. 135 appartengono all’Archivio privato Epifania. The pencil sketch of the 1937 Float and the historical photo on page 135 belong to the Epifania’s private archive. Le foto storiche sulla festa delle pagine 136/139 sono pubblicate per gentile concessione dell’Archivio Vinciguerra. The historical photos of the feast day on pages 136-139 are published by courtesy of the Vinciguerra’s Archive. Progetto grafico / design Enzo Epifania / Virare - DiòtimaGroup srl Traduzione / translation Rossella Di Pede - Sara Strammiello Stampa / printed by Ristampa srl - Rieti © 2016 Altrimedia Edizioni ISBN 978-88-6960-023-4 Altrimedia edizioni è un marchio di Diótima srl - idee, servizi e progetti di comunicazione Via Ugo La Malfa, 47 - 75100 Matera Tel. 0835 1971591 Fax 0835 1971594 www.diotimagroup.it www.altrimediaedizioni.com info@altrimediaedizioni.com
Ai miei figli e a mia moglie Annalisa che, con grande amore, mi hanno sempre lasciato vivere la festa da fotografo errante e solitario
To my children and my wife Annalisa who, with great love, always let me live the feast day as a wandering and solitary photographer
ANTONIO SANSONE, 48 ANNI, SPOSATO, DUE FIGLI. NATO A HORGEN (SVIZZERA), VIVE A MATERA DOVE LAVORA PRESSO IL CENTRO DI GEODESIA SPAZIALE “G. COLOMBO”. IL “DIALOGO” E L’OSSERVAZIONE CON LA TERRA, QUOTIDIANI, HANNO ISPIRATO E NUTRITO LA SUA PASSIONE PER LA FOTOGRAFIA. DOPO UNA REFLEX ACQUISTATA CON IL SUO PRIMO STIPENDIO, SPESO PER INTERO, E 25 ANNI DI REPORTAGE A CACCIA DI EMOZIONI, PUBBLICA IL SUO PRIMO LAVORO. Antonio Sansone is 48 years old, married with two children. Born in Horgen (Switzerland), he lives in Matera where he works at the Centre of Space Geodesy “G. Colombo”. His daily “conversation” with and observation of the Earth have inspired and nourished his passion for photography. After a Reflex camera bought with the total sum of his first salary, and 25 years of photo features hunting for emotions he now publishes his first book.
QUESTO “LIBRO” È L’ATTESA CHE PRENDE FORMA E REALIZZA UNA PASSIONE. PERCHÉ SI SA, UNA PASSIONE TI PERSEGUITA SE NON L’ASSECONDI. Ho intrapreso questo viaggio tre anni fa, quando decisi di provare a raccontare l’essenza del “Giorno più lungo” senza perdere la leggerezza dell’attimo, per andare oltre quello che appare e liberare le sfumature di una tradizione lunga oltre 6 secoli. Per anni ho vagabondato il 2 Luglio, mi sono perso tra vicoli e attese, sguardi e rumori, alla ricerca della festa. Scatto dopo scatto, luce dopo ombra, la storia ha cominciato a dipanarsi. Oggi, riemerso da quel vagabondare a metà tra reportage fotografico e narrazione di viaggio, sento di avere compiuto l’acrobazia. Antonio Sansone
This ‘book’ is the materialization of the act of waiting and the fulfilment of a passion. For it is a known fact that a passion will haunt you until you fulfil it. I embarked on this journey five years ago, when I decided to try and narrate the essence of the “longest day” without losing the lightness of the moment, to go beyond what simply appears and depict the nuances of a tradition that dates back more than six centuries. For years I have wandered on the 2nd July, I got lost among the alleys and the waitings, the gazes and the noises, looking for the feast day. Shoot after shoot, light after shadow, the story began to unravel. Today, resurfacing after all that wandering halfway between a photo-reportage and a travel story, I feel like I have performed some acrobatics.
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IL CARRO bozzetto a matita, 1937 inedito di Vito Domenico Epifania (1895-1991)
The “Float”, pencil sketch, 1937 Unpublished work of Vito Domenico Epifania (1895-1991)
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il Carro e la festa IL 2 LUGLIO A MATERA È FESTA. LA FESTA “DELLA BRUNA, DAL 1389, RICORRE OGNI ANNO AD ANIMARE LA DEVOZIONE DEI CREDENTI, LA FIDUCIA DI UNA COMUNITÀ E L’ENTUSIASMO DEI PRESENTI.
Festa patronale tra le più antiche del Meridione, “la Bruna” si caratterizza per la tradizione del grande Carro realizzato in legno e cartapesta da maestri artigiani e decoratori locali. Ogni anno viene bandito un concorso e assegnato un tema dal Vecchio o dal Nuovo Testamento. Selezionato il progetto vincitore l’artigiano ha il compito di realizzarlo in tempo per quando, nell’ultima settimana di giugno, verrà presentato al vescovo, che ne impartirà la benedizione, al comitato organizzatore e ai fedeli e visitatori che accorreranno alla “fabbrica del carro”. Il 2 luglio la festa ha inizio all’alba e così, lungo un percorso fatto di attesa, prendono forma i ritmi di una giornata che culminerà, dopo l’as-
salto del carro e lo “strazzo” funambolico, con gli affreschi pirotecnici. Attraverso questo mosaico di sacro e profano, segni di una tradizione che ha a cuore le sue radici religiose e i suoi simboli cristiani ma non si preclude al futuro, i materani danno appuntamento all’anno nuovo quando la festa sarà ancora più ricca e più bella. Così ogni anno il Carro della Bruna compie il suo percorso nel tempo e nello spazio, nella memoria e nel futuro dei materani. E se la cornice è la grande festa di popolo, il carro è lo strumento di un viaggio molto più impegnativo di quanto lo sia il portare in processione la statua della Madonna.
THE FLOAT AND THE FEAST DAY - On the 2nd of July a big celebration takes place in Matera. Since 1389 the “Bruna” Feast Day (of the patron saint Madonna della Bruna) has taken place every year to animate the devotion of the believers, the trust of a community and the enthusiasm of the people there. One of the most ancient Patronal feasts of the South, “la Bruna” is characterized by the traditional huge float made of wood and papier-mâché by master craftsmen and local decorators. Each year, a competition is announced and a theme from the Old or the New Testament is designated. Once the winner project is chosen, the craftsman has the task of realizing it in time for when, on the last week of June, it will be showed to the Bishop who will bless it, to the organizing committee and to the believers and visitors that will rush to the “factory of the float”.
On the dawn of the 2nd of July, the Feast day begins and in this way, along a path full of waiting moments, the rhythms of a journey come in to being, a journey that will end, after the assault and the acrobatic “strazzo” (the ripping apart) of the float, with the final firework display. Throughout this sacred and profane mosaic, evidence of a tradition that is deeply attached to its religious roots and Christian symbols but that will not hinder the future, the people of Matera look forward to the following year, when the Feast day will be even more prosperous and wonderful. So each year the float of “la Bruna” accomplishes its path in time and space, both in the memory and in the future of the people of Matera. And if the great Feast day of the community is the bigger picture, the float is the medium for a journey that is a lot more demanding than simply carrying the Statue of the Virgin through the procession.
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Per i materani questo è un luogo quasi magico dove bellezza e memoria si fondono. Il laboratorio è lì dove tutto secondo la tradizione ha ed ebbe inizio: il rione Piccianello... fu qui, infatti, che la “bella signora” lasciò il posto alla statua della Madonna. Sospesa tra immaginazione e realtà, la fabbrica del carro vive e si alimenta delle storie dei maestri decoratori e cartapestai e dei loro collaboratori.
THE FACTORY OF THE FLOAT - For the people of Matera, this is an almost magical place where beauty and memory blend together. The workshop is where, according to tradition, everything began and still is: it was exactly here, in the neighbourhood of Piccianello, where the “Beautiful lady” was replaced by the statue of the Virgin. Poised between imagination and reality, the factory of the float lives and feeds itself from the stories of the master decorators and their colleagues.
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