... Dagli abissi di verginali oceani nascono bagliori di vento come improvvisi odori di un’anziana partoriente...
Dino Lorusso è nato a Potenza nel 1979. Dopo aver conseguito la maturità scientifica ha svolto studi umanistici presso l’Università degli Studi della Basilicata, laureandosi con lode in Lettere. Ha poi conseguito il Master in Musicologia e l’abilitazione per l’insegnamento delle materie letterarie nelle scuole medie e superiori. Critico musicale sulla rivista “Il Lucano” per alcuni anni, ha svolto il servizio civile presso la Biblioteca Nazionale di Potenza. Ha partecipato a diversi concorsi letterari, ottenendo il primo posto nella sezione “Poesia” e il terzo nella sezione “Narrativa” del concorso “Pactumeia” di Viggiano nel 2007. Ha pubblicato vari componimenti poetici su alcuni importanti siti internet e in raccolte di poeti lucani. Ha frequentato per diversi anni il corso di canto lirico presso la scuola di musica “L.L. Buccico” con il m° Pino Coluzzi; attualmente svolge attività di cantante (tenore lirico) e organista.
DINO LORUSSO
Inversi sentieri
€ 8,00 € 18,00 ISBN ISBN 978-88-96171-02-8 978-88-96171-05-9
i poeti
Le strade che portano dalla vita alla poesia e dalla poesia alla vita…
Prefazione “Parole di sensi eterni ingombrano la mente che sogna… e la mano traccia segni che dicono la vita” Il sublime che emerge dai versi della prima lirica di Dino Lorusso conduce la mia mano a descrivere l’emozione profonda che ingentilisce l’animo del giovane nostro poeta, e accarezza la mente e il cuore del lettore. Sulle segrete fantasie aleggiano profumi di rugiada, nostalgie, un lontano fruscio di tenerezza, parole che indicano un inno alla vita e, con esse, il nostro Dino si muove con passi sicuri, sulla strada impervia della poesia; per raggiungere una maturità artistica, dominata da vibranti sensazioni di sogni, di piacevoli solitudini, per calarsi nell’intimo umano e intonare la musica dell’Amore e della fede. Il poeta esalta la purezza dello spirito, perché la vive nell’effusione dei suoi sentimenti con la religiosità che è capace di “scuotere d’un tremito le onde”. Per il nostro poeta, il ricordo, la nostalgia della sua colorata infanzia, fatta di sogni, del suo coraggioso vagare su prati fioriti, accompagnato dai sorrisi ingenui delle fantasiose saghe brillanti, lo rendono capace di sentirsi adulto, ma incosciente del pianto che avrebbe segnato la fine del suo giovane canto. Nella poesia “Di un uomo solo” evidenzia con parole struggenti la perduta emozione di una sera al tramonto del sole: cerca ancora il tepore delle sue carezze e l’azzurro delle sue speranze; il nostro poeta si chiede ora dove sia il suo domani, dove “il profumo dei roseti” e si sente triste e solo nella notte senza sole. Ma il brillare della prima stella, timidamente, carezza il suo viso e lo invita a sognare ancora. È bello e non misterioso quest’attimo di 3
vita che fa sbiadire i colori dell’universo, ma, siccome, a volte, il Cielo si lascia toccare, spunta quella propizia stella che illumina la mente e il cuore. Le liriche di Dino Lorusso hanno un notevole impatto emotivo. Egli sente spesso la vanità del divenire, poi, magicamente, gode della bellezza del creato, di verdeggianti colline, delle meraviglie nel fondo del mare, di quelle morbide luci che danno sensuale tenerezza. Ecco l’intenso riverbero passionale del nostro giovane poeta, che si fonde con l’esigenza creativa. In “Capriccio Africano” il cuore del poeta si fa particolarmente tenero, per questo invito a spalancare il cuore a quel “sereno sorriso dell’estranea sofferenza”; ci dice in “Sogni finiti” che, se la mente si dispera, il cuore non rinunzia alla speranza e alla fede in Dio che lo sa consolare. Che aggiungere poi alla certezza che l’animo umano continua “così, con le rondini, a volare?” Le sofferenze, le nostalgie, le speranze, le certezze, nel cuore di Dino Lorusso sono dolce, delicata, sognante Poesia. Nella lirica “A Fabrizio” si fa portavoce dei suoi sogni, dei suoi segreti sentimenti, che, definisce in una sola parola: “l’Amore”. Spesso nei versi del nostro poeta risuona la voce della perduta innocenza, che sente ritornare l’universale, luce profumata del silenzio che “cancella dalle pagine i colori della perduta innocenza”. Verranno poi giorni in cui ripenserai, dice Dino, alle feste, alle emozioni del primo sguardo d’Amore, all’erba colorata di bianco dalla rugiada; penserai anche al dolore del primo litigio, alle sere di fronte al camino, alle dolci labbra della ragazza che ami e allora regala sorrisi e conforto anche agli anni di mancata tenerezza. Un ultimo omaggio lo fa alla vita: che colori d’azzurro lo sguardo di tutti gli uomini, mentre, in un suo timido sorriso, rivive soave l’estasi di quel giovanissimo giglio, che è il canto della sua meravigliosa poesia e che adornerà d’Amore e di profumi delicati i nostri cuori. Il lavoro poetico di questa raccolta, “InVersi Sentieri”, è espressione di un patrimonio di sentimenti ed esperienze personali, seppur radicate in un comune sentire, e offre il modesto contributo anche alla religiosità umana, cantata, con meritevole encomio, nella lirica “I suonatori d’arpa”, poesia vincitrice del XII concorso letterario “Pactumeia” di Viggiano nel 2006. 4
Dino è valido artista, perché sa trovare immagini e colori che non restano al di fuori del mondo poetico, ma entrano nell’animo e diventano, per chi legge, vive sensazioni. Dino ha il dono naturale della poesia, della musicalità in essa contenuta, è un vero, romantico, passionale poeta; è il Poeta Dino Lorusso! Cesira Ambrosio
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Introduzione Le parole nascono in circostanze misteriose nel cuore dell’uomo; a volte emergono da sensazioni provate in una situazione emotiva particolare, altre volte sono il frutto di lunghe riflessioni su argomenti che colpiscono la nostra fantasia. I sentieri lungo i quali ci incamminiamo per liberare le parole nel mondo sono a doppio senso: conducono dalla vita – dalle emozioni che in essa ci travolgono, dagli eventi che le danno un senso non sempre per noi inequivocabile – alla poesia, e dalla poesia, intesi massima dei momenti vissuti o da vivere ancora – ci portano verso il presente, l’istante, l’essenza straordinaria della vita stessa. È attraverso i versi che prendono corpo le sofferenze, le gioie, le preoccupazioni passate; è attraverso i versi che rivivono gli avvenimenti della storia del mondo e della storia personale di chi scrive; è attraverso i versi che anche un semplice temporale o una nevicata acquistano un senso nuovo, speciale. Nei sentieri inVersi della mia piccola vita, vi accompagno per mano… L’Autore
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DESIDERIO Voglio, straordinariamente, vivere.
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SEGNI DI POESIA Dal profondo risuona il sublime, si plasma, l’incanto, dagli abissi incolmabili del cuore. Ăˆ un vortice. Si arresta se il soffio muore e rinasce, fenice, dalle ceneri di giorni vuoti. Parole, di sensi eterni ingombrano la mente che sogna (una pausa un rigo bianco) e la mano traccia segni che dicono la vita.
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DAGLI ABISSI Dagli abissi di verginali oceani nascono bagliori di vento come improvvisi dolori di un’anziana partoriente. E una musica allevia le estatiche doglie coi colori del niente sui discorsi fissi della sublime ascesi. Un giorno passa di candele spente nella notte.
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