Made in Cortina

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TOP.STORY CORTINA STYLE RACCONTATO DA STEFANO VIETINA fOTO DIEGO GASPARI BANDION, ARCHIVIO AMBRA PICCIN


Top.LIVING

MADE IN CORTINA Una, nessuna, centomila. La Regina delle Dolomiti è così. Lo sanno bene gli architetti Ambra Piccin e Luca Menardi Ruggeri, menti e “braccia” del neonato movimento culturalcommerciale Cortina Style. Un’avventura che, con sapienza, coniuga progettazione all inclusive, ferreo rapporto con le maestranze e dialogo costante con gli artigiani che verranno. Ce lo racconta un giornalista nato vicino alle dolci colline toscane, ma presto rapito dal fascino dei Monti Pallidi

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ortina è suggestione, marchio, tradizione. Famosa per la magnificenza del paesaggio e la mondanità, ha saputo creare negli anni uno stile inconfondibile, sintesi di antica sapienza e d’innovazione. Non una semplice attenzione alla forma, ma il segno nitido di un vissuto cittadino che si trasforma in una combinazione alta fra tradizione e creazione, in un progetto culturale e commerciale dal marchio Cortina Style, un’idea degli architetti Ambra Piccin e Luca Menardi Ruggeri. Un vero e proprio “stile Cortina” amorevolmente tramandato e rinnovato, oggi, all’insegna della modernità, con l’obiettivo di riassumere le caratteristiche salienti della località ampezzana. Cortina Style nasce sulla scia di precedenti esperienze artistiche portate avanti da Piccin e Menardi Ruggeri negli ultimi anni e che hanno proprio la Regina delle Dolomiti come insostituibile filo rosso: da Sinergie-architettura@artigianato (2008), condotta insieme alle maestranze, a Totem (2009), con i professionisti; da Details of excellence (2010), con i ragazzi dell’Istituto statale d’arte, a QuantiCortina (2011), con gli studenti dell’intero Polo scolastico Val Boite. Un marchio forte a livello internazionale diventa così veicolo attraverso il quale immettere sul mercato articoli di alto design, pensati e realizzati in loco sulla base delle competenze acquisite nel tempo. Prodotti seriali, ma di grande maestria, progettati in stretta sinergia con il mondo artigianale e scolastico e in simbiosi con la comunità locale. L’architettura viene concepita come matrice distintiva che allarga il campo all’arredo, al design e all’arte. Con successive spinte oltre all’orizzonte, alla ricerca di un nuovo che contempli l’antico, senza strappi, ma racco-

gliendo e rivisitando, in maniera certosina, quanto il tessuto culturale di un popolo e di un’area, come la conca ampezzana, ha saputo distillare nei secoli. Gli architetti Ambra e Luca esprimono anche in questo progetto la loro capacità di fare sintesi, di individuare sempre nuovi traguardi, di proporre strategie. E lo fanno con l’autorevolezza che deriva dai progetti realizzati e da uno stile personale improntato all’inclusione, alla curiosità e alla scoperta. La ricerca artistica parte dal colloquio stretto con il cliente, al quale sottopongono la loro visione di professionisti sensibili e aperti, sicuri e capaci di interpretare il gusto e i significati delle cose che si trasformano in ambienti; di tradurre in manufatti esigenze spesso ancora inespresse. Spaziando dalla progettazione alla scelta di materiali e tecniche costruttive, fino alla costante presenza in cantiere, instaurando una sintonia rara con il committente. Costruire una casa, in fondo, è come cucire un abito su misura. Cortina Style nasce come punto di collegamento tra architettura e design in progettazioni che coniugano il sapere dato dalla conoscenza profonda delle tradizioni e dei materiali tipici, con il desiderio di innovazione volto alla ricerca di linee moderne ed eleganti, dalla trasformazione di antichi edifici quali fienili e rustici allo studio personale dell’arredo curato nel più piccolo dettaglio. Ambra Piccin e Luca Menardi Ruggeri con i loro partner tecnico—amministrativi, Adriano Meneghin e Virginio Piccin, lanciano, dunque, un nuovo segno, da Cortina verso il mondo dell’arte, frutto di storie professionali che travalicano la semplice enumerazione dei titoli, che superano le referenze, che vanno oltre al semplice “fare architettura”. Che ricercano bellezza, funzione e arte come inestricabilmente connessi.

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www.cortinastyle.it

In queste pagine, due arredi dalle linee pulite ed essenziali creati con materiali della tradizione. La stanza da letto a pagina 70, in particolare, è frutto di un grande lavoro di ricerca. L’abete è ricavato dalla parte esposta a nord del mantello ligneo degli antichi fienili: il caratteristico colore grigio deriva dalla mancanza di contatto diretto con la luce del sole.

On these pages, two examples of clean and essential designs by Cortina Style using traditional materials. The oak wood in the bedroom on page 70 is reclaimed lumber from the north facing walls of the old hay barns: the typical gray color comes from the lack of direct contact with the sunlight.

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ortina is a brand, charming, traditional and famous for its gorgeous landscape and worldliness. Over the years a unique style has been created, a synthesis of ancient wisdom and innovation. This is not just form, but a clear mark of a town in which tradition and creation come together to make the cultural and shopping brand Cortina Style, an idea of architects Ambra Piccin and Luca Menardi Ruggeri. A real “Cortina style” lovingly updated and handed down in the name of modernity, in order to summarize the main features of the Ampezzo area. Cortina Style comes in the wake of earlier artistic events organized by Ambra Piccin and Luca Menardi Ruggeri in which the Queen of the Dolomites has been an irreplaceable thread: from Synergie-architettura@artigianato (2008), which involved workers, to Totem (2009), involved professionals; from Details of excellence (2010), involved the students of the Istituto statale d’Arte to QuantiCortina (2011), involved students from the whole Val Boite school system. A strong international brand thus becomes the vehicle through high-end design products are marketed. The products are locally designed and use skills acquired over time. Despite being mass-produced, the quality is high, and the products are designed in close collaboration with the world of craft and schools, working with the local community. Architecture is seen as a distinctive matrix that brings together and develops the fields of furnishing, design and art. Always pushing the boundaries, looking for new ways to use old materials, in the same painstaking way that the Ampezzo valley has distilled crafts for centuries. In this project, Ambra and Luca, both architects, again show their ability to synthesis, to identify new goals and to find new ways of doing things, using the natural authority they have earned

thorough their individual, personal style which shows inclusion, curiosity and discovery. Their artistic research starts from a close collaboration with the client for whom they develop a vision, secure in the knowledge that they can interpret the taste and the meaning of the environment, often satisfying unexpressed needs. This can range from the choice and design of materials or construction techniques, to their constant presence on site, creating a rare harmony with their client. Building a house, after all, is like making a tailored suit. Cortina Style creates a link between architecture and design, combining the deep knowledge of local traditions and materials, with the desire for innovation. This comes together as they develop modern and elegant lines, or transform ancient buildings, such as barns and cottages, or when they design furnishings with a personal approach to the smallest detail. Ambra Piccin and Luca Menardi Ruggeri, together with their technical and administrative partners, Adriano Meneghin and Virginio Piccin, are launching a new sign, from Cortina to the art world, that raises the simple notion of architecture to another level — where beauty, function and art are inextricably linked.


Bauhaus all’Ampezzana

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n progetto, una scuola, una factory: Cortina Style, l’ultima realtà nata dalle teste “superpensanti” degli architetti Ambra Piccin e Luca Menardi Ruggeri, è tutto questo e anche qualcosa di più. Perché il quartetto di professionisti coinvolti in sinergia nell’iniziativa concepisce il lavoro architettonico come una “esperienza totale”. Un mood che ricorda da vicino l’avventura tedesca del Bauhaus, la scuola di architettura, arte e design che operò dal 1919 al 1933 raccogliendo, come insegnanti, i più grandi artisti di avanguardia dell’epoca e sfornandone altrettanti. Arte e artigianato, antichi e moderni saperi, commercio e cultura si uniscono sotto il segno della funzionalità e dell’eccellenza. Siete curiosi di scoprire chi si nasconde dietro questa iniziativa, di cosa si tratta, dove si sviluppa, quando è nata e, soprattutto, perché? Seguiteci.

WHO AMbrA piCCin

AdriAno Meneghin

Vulcanica nelle idee e nei progetti a cui spesso dà vita in un continuum di creazione e ispirazione, è anche conosciuta come “l’architetto dei vip”. Deve la sua notorietà alla straordinaria sensibilità professionale e artistica, che la fa spaziare dalla progettazione alla scelta dei materiali e delle tecniche costruttive, fino alla presenza costante in cantiere. Fortissimo il suo attaccamento al territorio, oggetto di continua ricerca. Chi desidera una casa in “stile Cortina” si rivolge a lei, perché sa di poter contare su attenzione, dialogo, conoscenza delle maestranze locali e di tutte le arti della tradizione ampezzana.

Geometra da oltre 15 anni, è espertissimo di tecniche e materiali, utilizzati sia per realizzazioni ex novo che nel recupero di antichi edifici. Indispensabili le sue capacità, soprattutto in un luogo come Cortina — dove Adriano vanta numerose esecuzioni di pregio —, caratterizzato da condizioni di lavoro che rendono complesso e delicato ogni intervento.

LuCA MenArdi ruggeri Attivo da 15 anni nel campo dell’architettura e del design, si è diplomato all’Istituto d’arte di Cortina: un’esperienza che l’ha spinto, una volta laureato in Architettura, ad aprire uno studio proprio nella conca d’Ampezzo. Ne ha un secondo a Milano, ottima finestra da cui coglie i nuovi fermenti in fatto di gusto dell’abitare.

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Virginio piCCin Grande conoscitore del territorio e professionista di strategia aziendale, si occupa della gestione delle pratiche edilizie, paesaggistiche e urbanistiche del settore immobiliare, residenziale e turistico-commerciale.


Top.LIVING

Top design «Dicono che il genio consista in un’illimitata capacità di aver cura dei dettagli»: parola di Arthur Conan Doyle. Pochi dubbi se a dirlo fu addirittura il “babbo” di Sherlock Holmes e, quando si parla di attenzione al particolare, il duo Piccin-Menardi ha davvero del geniale. Emblematica la produzione di oggetti di alto design che accompagna gli interni realizzati da Cortina Style. L’esperienza della tradizione viene plasmata da una visione attuale, il classico si fonde al moderno e sfocia in una linea di complementi unici, realizzati dai maestri artigiani con gli stessi materiali di pregio e con le lavorazioni tipiche degli interni più esclusivi, ma con una produzione più seriale, caratteristica dell’industrial design moderno.

Oggetti della tradizione si trasformano in complementi di arredo di lusso. In senso orario, kronos, in legno e metallo, Icosaedro rosso in pietra, cristallo, led e inox e Contrasti complementari, piatto in maiolica a smalto.

Creazioni di nicchia che fanno di originalità, tradizione di fattura e sensibilità estetica i propri valori di riferimento. Partendo dall’esperienza dei 12 piccoli gioielli realizzati nei workshop del progetto Details of excellence, l’offerta di Cortina Style esordisce con la riproposizione di alcuni di quegli oggetti assolutamente preziosi, nati da uno studio delle forme, dei materiali e dei colori legati alla cultura alpina locale, sintesi palpabile di quell’equilibrio tra tradizione e innovazione che, nel tempo, ha reso Cortina d’Ampezzo la Regina delle Dolomiti.

WHAT Una creatura mezzosangue, Cortina Style. Il progetto racchiude, infatti, in modo nuovo e stimolante, aspetti commerciali, culturali e artistici. Se il team di professionisti è in grado di consegnare al cliente un’abitazione “chiavi in mano”, seguendone tutte le procedure — da quelle burocratiche alla progettazione, fino agli arredi e alle finiture —, d’altra parte non manca l’attenzione alla formazione e alla crescita dei protagonisti di domani. Grazie a workshop dedicati, collaborazioni e iniziative portate avanti soprattutto con i ragazzi del locale Istituto d’arte. Senza dimenticare un tocco di estro e fantasia, rappresentato al meglio L’eccellenza del contract dalla sezione design che letteUn “modulo professionale” assolutamente ralmente “sforna” serie di oggetti ben congegnato e perfezionato nel tempo, di preziosissimo una visione moderna, organizzata, dinaartigianato conmica e veloce del sistema edilizio, capace temporaneo. di garantire il più alto standard qualitativo attraverso un insieme complesso di servizi che vanno dalle progettazioni più avanzate all’espletamento delle sue pratiche, dal business planning al project management, dalla gestione del cantiere alla scelta dei migliori materiali e all’organizzazione della posa in opera, dal montaggio alla supervisione anche dei più piccoli dettagli. Parole d’ordine: sinergia e qualità.

WHEN 2008 Sinergie-architettura@artigianato, con le maestranze locali 2009 Totem, con i professionisti 2010 Details of excellence, con i ragazzi dell’Istituto d’arte 2011 QuantiCortina, con gli studenti del Polo scolastico Val Boite Al grido di battaglia: «sinergia!», Cortina Style nasce cinque anni fa, da una serie di esperienze e condivisioni con le realtà ampezzane (studenti e artigiani su tutti). Oggi è un indubbio punto di arrivo ma, incapace di arrestarsi, prosegue ogni sua iniziativa in una sorta di moto perpetuo.

WHERE A Cortina, ma anche oltre le “cortine” della geografia nazionale e non solo. Cortina Style pensa in grande e guarda avanti, a terre anche molto lontane, come la Russia e il Medio-Oriente. Un “luogo non-luogo”, il suo, perché fatto di valori e di saperi ad alto grado di esportazione.

WHY Perché la tradizione culturale di un luogo, di Cortina in modo particolare, è come un gradino su cui salire per sporgersi e guardare in avanti. Perché è un dovere non lasciare che saperi altrove scomparsi facciano perdere le proprie tracce anche qui, tra le Dolomiti. Ma anche perché non esista solo la ripetizione del passato, quanto, piuttosto, un suo arricchimento, un suo utilizzo creativo e propositivo che permetta di procedere, più acuti e consapevoli, verso il domani.

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