Attico secondo tradizione

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Must ristrutturazione Attico secondo tradizione:

·Ristrutturazione nel pieno rispetto dell'esistente senza interventi troppo invasivi i due livelli dell’appartamento

·Ristrutturare mantenendo struttura originale, dopo rinforzo delle pareti portanti e messa a norma degli impianti.

·Recuperare il legno di abete delle travi e delle boiserie attraverso trattamenti per ridonare antico splendore.

·Recupero con vari trattamenti successivi anche per il pavimento in larice

·Ricavare una cucina nell’ampia zona soggiorno.

E la tradizione d’Ampezzo continua a scrivere la sua storia.

Ristrutturare secondo tradizione è sempre molto interessante, perché tutto va verificato, autenticato e deve rientrare effettivamente nella narrazione della tradizione d’Ampezzo. Spesso, togliendo la patina del tempo, si riscoprono piccoli tesori culturali, tecniche edificative ormai superate da moderne tecnologie, ma comunque ingegnose e pratiche. Oppure si possono scoprire piccoli errori umani o rimedi geniali.

Controllare e verificare ogni singola struttura a volte è davvero come viaggiare a ritroso nel tempo, in una dimensione diversa dall’attuale, che in silenzio continua a insegnare. Di certo, un viaggio entusiasmante e appassionante.

Per “Attico secondo tradizione” ho effettuato i rinforzi necessari alle travature portanti, consumate dagli anni ma ancora in buono stato. Gli artigiani di CortinAtelier hanno poi effettuato un fine lavoro di spazzolatura e di tinteggiatura con vernici e cere per ridare l’originario splendore alle travi in legno di abete. Più impegnativo è stato il recupero dell’impiantito, in legno di larice, che ha dovuto sostenere diversi passaggi prima di tornare a risplendere. La scala che porta al soppalco, già esistente e ora riservata alla zona living, è stata completamente restaurata e ristrutturata. Originali sono i tagli e le dimensioni di tutte le finestre, di modeste e tipiche dimensioni, nate dall'esigenza di contenere al massimo le dispersioni termiche.

La tradizione non è un concetto astratto o almeno non solo quello. È anche un filo dorato che intreccia il passato con il presente, tessendo storie, usanze e valori in un arazzo senza tempo che ci avvolge e ci guida verso il futuro. È il battito costante del cuore culturale di una comunità, che pulsa attraverso generazioni, portando con sé la saggezza degli avi e l'innovazione dei contemporanei. È un processo quotidiano di esperimenti, prove e scelte per ottenere i massimi risultati nell'integrare l’uomo all’ambiente che ha scelto di abitare.

“Attico secondo tradizione” è un attico particolare che si sviluppa su due livelli:

•Primo livello ospita: ingresso, soggiorno, cucina, bagno per ragazzi, bagno padronale, camera matrimoniale e camere per ragazzi.

• Secondo livello (circa 25 mq): soppalco con salottino, bagno di servizio, ripostiglio.

Il materiale più utilizzato è il legno, da sempre facilmente reperibile in montagna, che rimane sempre vivo, respira e isola, soprattutto durante l’inverno, trattenendo il calore all’interno. In questo caso, ho recuperato, anche nel bagno padronale, il pavimento in legno di larice originale. Negli altri bagni, invece, ho preferito utilizzare il Botticino Fiorito. Nella camera padronale, ho mantenuto la boiserie in legno originale come testiera del letto, evitando di sostituirla con una testata estranea. Anche la stufa, originale del 1700, è stata restaurata. Ho creato ex novo solo cucina, con i pensili realizzati su misura secondo la consuetudine ampezzana.

Restauri e arredi integrativi sono stati realizzati dagli artigiani di CortinAtelier.

Gli oggetti caratteristici, la tradizionalità dei tessuti e la ricercatezza degli arredi rappresentano un ponte tra la vita di un tempo e la vita di adesso. Questo equilibrio peculiare offre un rifugio dal ritmo frenetico della modernità, permettendoci di connetterci con un passato che sembra spesso più semplice e sereno. In un'epoca dominata dalla velocità e dall'immediatezza, il potersi ritagliare spazi di lentezza diventa sempre più il vero lusso e la vera esclusività. La contemporaneità, con tutte le sue innovazioni e comodità, non può essere ignorata, ma può senz'altro essere stemperata la fretta che spesso la accompagna. Rallentare significa riscoprire il valore delle piccole cose, apprezzare i dettagli che altrimenti sfuggirebbero alla nostra attenzione.

Prendersi momenti per sé diventa un atto di resistenza contro la cultura della produttività incessante. Significa scegliere consapevolmente di dedicare tempo a ciò che ci nutre e ci rigenera, che si tratti di immergersi nella lettura di un libro, passeggiare nella natura, o semplicemente godere della quiete.

La ricercatezza e l’accuratezza degli arredi, così come la tradizionalità dei tessuti, non sono solo un ritorno al passato, ma una ricerca di qualità e autenticità in un mondo spesso dominato dal consumo rapido e superficiale. Questi elementi ci ricordano l'importanza del fatto a mano, del tempo dedicato a creare qualcosa di unico e duraturo.

La chiave per una vita ricca e soddisfacente potrebbe risiedere proprio nella capacità di rallentare, di andare a piedi, e di prendersi momenti per sé.

Questo equilibrio tra modernità e tradizione non solo ci offre un rifugio dalla frenesia, ma ci arricchisce, rendendoci più consapevoli e presenti nel nostro vivere quotidiano.

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