Chalet Cadin

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Chalet Ca

Chalet Cadin

Cortina d’Ampezzo

La casa sorge nella frazione di Cadin a Cortina d’Ampezzo, circondata da alti pini e con viste sulle montagne maestose.

L’architetto Ambra Piccin a ristrutturato l’abitazione permettendo la rilettura degli aspetti tipici della struttura e creando spazi e varchi che permettessero alla luce di raggiungere il cuore stesso dell’appartamento.

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Chalet Cadin Cortina d’Ampezzo

Must:

comodità per l’ospitalità in spazi non impegnativi rendere evidente l’amore dei proprietari per spazi aperti della montagna ampezzana e la loro luce

Chalet Cadin nella conca Ampezzana, così particolare e piena di scorci suggestivi, è la base ideale per passeggiate, sciate, cavalcate o partite a tennis con gli amici.

Questo costrutto antico è stato ristrutturato per meglio valorizzare le caratteristiche peculiari e ricavarne un ambiente che inglobasse la luce e le viste sulle cime così uniche.

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L’ingresso è al piano terra e l’Architetto Ambra Piccin lo ha realizzato ispirandosi agli esterni dei tradizioni fienili con le decorazioni a croci allungate, così tipiche della zona.

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Prima della ristrutturazione, la casa era caratterizzata da un planimetria tradizionale, con zona giorno, cucina e sala da pranzo separate.

Le finestre e le porte delle facciate avevano modeste dimensioni, peculiari, incassate in muri perimetrali spessi e profondi.

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Cortina d’Ampezzo

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L’Architetto Ambra Piccin non poteva variare la struttura esterna esistente, ma poteva intervenire sugli interni rendendo gli spazi più agevoli strutturalmente, più semplici e facilmente fruibili facendo scivolare la luce naturale esterna fin nei recessi più nascosti della ristrutturazione, progettando uno spazio sciolto e fluido. Elegante e versatile. Come si sa, i vincoli e le regole aiutano a sviluppare la creatività e le idee per nuove soluzioni.

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Cortina d’Ampezzo

Ora l’abitazione si sviluppa in un unico continuo, che, senza interruzioni, permette di utilizzare uno stesso piano di calpestio nella zona giorno, pranzo e parte della cucina. Larghe tavole di rovere, trattate con cere naturali, dall’accogliente e rilassante tonalità neutra.

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Interessante la struttura creata per il camino grazie ad una splendida partita di Biancone a pasta chiara, lavorata a spacco con dimensioni diversificate, che si uniforma e armonizza agli originari rivestimenti in pietra chiara. La pietra si accosta piacevolmente al legno di abete, recuperato e trattato in toni morbidi.

Una confortevole zona di relax, un luogo magico in cui la natura e l’eleganza s’incontrano.

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Le pareti interne che delimitavano gli antichi locali sono state in parte sostituite da vetrate insonorizzate che permettono il fluire della luce; anzi, che le permettono di raggiungere ogni angolo, donando alle stanze la luminosità frizzante e limpida dell’esterno. Mentre il colore del mondo montano, vivace e sfumato, è fatto tracimare all’interno e si distende nei toni morbidi e lisci del legno di abete vecchio, spazzolato e trattato con tinte e cere naturali che citano quelli del sottobosco.

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Il verde caldo che caratterizza la tinteggiatura dei pensili superiori della cucina è l’indiscussa citazione delle fronde che abbondano nella valle.

Ecco che i materiali, la pietra come, per esempio, il marmo Botticino fiorito, sabbiato e spazzolato e il legno, con i loro colori trasformano pezzi della natura circostante in elementi d’arredo per lo Chalet Cadin, coniugati con materie di nuova generazione come il quarzo riciclato a basso contenuto di silice utilizzato per il pianale.

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Contrasto giocato su tecnologia attuale e tradizione anche per l’arredo della zona pranzo dove si contrappongono il frigo acciaio oversize e la madia più tradizionale in legno.

Spicca il tavolo a tre essenze su aste lineari di metallo che l’Architetto Ambra Piccin ha progettato appositamente per Chalet Cadin.

Il soffitto, con travi a vista e cornice che le racchiude, permette all’occhio un gioco di linee e di fughe.

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Particolare classico, ma sempre attuale, funzionale e utile nelle case montane è la stufa.

L’architetto Ambra Piccin anche per Chalet Cadin ha preferito disegnare personalmente questo arredo e farlo realizzare. con pregiata ceramica, dagli artigiani di CortinAtelier.

È collocato nella sala da pranzo e aggiunge all’ambiente quel tocco di tradizionalità che ben s’inserisce in questa ristrutturazione

lineare e dal sapore moderno.

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Le stanze da letto sono dedicate anche all’ospitalità e l’Architetto Ambra Piccin ha creato spazi inaspettati, ma pratici e semplici all’utilizzo.

Anche lo studio, con bagno annesso, può trasformarsi velocemente in stanza da notte.

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La stanza da letto padronale è stata progettata dando risalto alla luce e senza utilizzare i soliti lampadari, seguendo le indicazioni del Lighting Design. Si tratta di un processo di ideazione e progettazione dei sistemi di illuminazione innovativo e che si basa su studi di ergonomia ed ergotecnica.

Il soffitto riquadrato con un leggero rivestimento in assi di legno, lascia libera la parte centrale, in muratura, e s’illumina grazie a strisce di led.

Il gioco si ripete anche nel giroletto che può essere acceso e creare un’atmosfera intima.

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La soluzione più identificativa della camera da letto padronale rimane la scelta della testiera che riproduce una finestra con balconi aperti sulla Cortina ottocentesca, davvero agli albori. La foto è una riproduzione tratta dall’archivio storico Zardini e presenta proprio, in primo piano a sinistra, il villaggio di Cadin e dove si nota, sulla sinistra, il costrutto che ospita tuttora Chalet Cadin.

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Il bagno padronale, compatto ed essenziale, caratterizzato da linee pulite, alterna il legno alla pietra Grigio Bardiglio e Botticino. Incluso nella zona doccia l’Architetto Ambra Piccin ha realizzato un bagno turco, appositamente studiato e attuato su misura, offrendo così uno spazio dedicato alla rigenerazione.

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Il vero punto di forza di Chalet Cadin rimane il poggiolo perché permette viste spettacolari. Nel progettare l’intervento l’Architetto Ambra Piccin ha voluto che una parte di esso potesse essere chiusa da un grande balcone - porta e potesse trasformarsi così in un’accogliente stanza interna aggiuntiva da usufruire soprattutto nel periodo invernale, quando la sera scende presto.

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