...le case di Cortina sono una “lente” attraverso la quale guardare e vivere il mondo dolomitico
Se è vero che nel concetto “dolomitico” sono ricomprese le consuetudini, le tradizioni, le arti, l’artigianato e la cultura, io propongo qui un percorso più tangibile, più materiale e materico verso la vera consistenza della roccia dolomitica. Secondo la Dichiarazione di Siviglia, sono 9 i sistemi montuosi che compongono le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità e comprendono una serie di paesaggi montani unici al mondo e di eccezionale bellezza naturale. Le loro cime, spettacolarmente verticali e pallide, presentano una varietà di forme scultoree che è straordinaria nel contesto mondiale. Queste montagne possiedono inoltre un complesso di valori di importanza internazionale per le scienze della Terra. “La quantità e la concentrazione di formazioni carbonatiche estremamente varie è straordinaria nel mondo, e contemporaneamente la geologia, esposta
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The Dolomites at home
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According to the Declaration of Seville, there are 9 mountainous systems that make up the World Heritage Dolomites and include a series of mountain landscapes of exceptional natural beauty, unique in the world. Their peaks, spectacularly vertical and pale, have a variety of sculptural shapes that are extraordinary in the world. I carry out my profession as an architect in the territory of Cortina d’Ampezzo and I am attracted by the materials and the constructive systems of these lands, so peculiar and particular: it is impossible for me not to succumb to the charm of the stones of the Dolomites, which I use with constancy and with great research in my Architecture Atelier. And I am not only talking about Pietra
Dolomia (from silver gray to pinkish white colour), I love to use also the other stones available in the territory and its immediate vicinity: for example the stone of Castellavazzo (from intense gray to red), the rare Cugnan Stone (from blue gray to light yellow). For me, Cortina’s houses are a “lense” through which I approach, watch and live the dolomitic world, even by using its stones in the interior design, recreating also in the furnishings a contextuality typical of mountain environments. Every treatment gives the stone a completely different appearance, depending on whether you want to opacify, polish, soften or emphasize the colour. A new process I have recently introduced in my creations is a continuous scratch with a multi-row effect that, depending on the thickness and the distance between the scratches, gives an exclusive texture to any environment. For example, inside the shower, we can use the same material, but worked in different ways and on the walls we can choose large polished sheet that alternate with an area with milling scratches, all overlapped by wooden false ceilings suitable for the insertion of specific illumination. But it is in the coating of the fireplace, the heart of the house, that the dolomitic stone gives perhaps its best, because of its consistency that allows the use for the most varied processes.
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di Ambra Piccin - foto D.G. Bandion
in modo superbo, fornisce uno spaccato della vita marina nel periodo Triassico, all’indomani della più grande estinzione mai ricordata nella storia della vita sulla Terra. I paesaggi sublimi, monumentali e carichi di colorazioni delle Dolomiti hanno da sempre attirato una moltitudine di viaggiatori e sono stati fonte di innumerevoli interpretazioni scientifiche ed artistiche dei loro valori” (UNESCO, Comitato per il Patrimonio mondiale - Siviglia, 26 giugno 2009). Svolgo la mia professione di architetto nel territorio di Cortina d’Ampezzo, che è ricompreso nel Sistema Dolomitico 5 (Dolomiti settentrionali) e Sistema Dolomitico 1 (Pelmo e Croda da Lago) e sono attratta dai materiali e dai sistemi costruttivi così peculiari di queste terre: impossibile per me non subire il fascino delle pietre presenti nelle Dolomiti, che utilizzo con costanza e con grande ricerca all’interno del mio Atelier di Architettura. E non solo di Pietra Dolomia (di colorazione dal grigio argento al bianco rosato) si parla: amo utilizzare anche le altre pietre presenti sul territorio e nelle sue immediate vicinanze: ad esempio la pietra di Castellavazzo (dal grigio intenso al rosso) e la rara Pietra di Cugnan (dal grigio azzurro al giallo chiaro).
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Per me le case di Cortina sono una “lente” attraverso la quale avvicinarsi, guardare e vivere il mondo dolomitico, utilizzando le sue pietre nell’interior design, ricreando anche negli arredi una contestualità tipica degli ambienti montani. La possiamo utilizzare levigata per le superfici più grandi da montare sulle pareti a casellario, con i bordi a spacco che ci ripropongono il suo aspetto in natura. La possiamo frazionare in listelli di varie misure, da assemblare poi come rivestimento di elementi verticali, dove la luce studiata e posizionata correttamente ne rivela la porosità, il colore, la brillantezza.
Utilizzandola sui gradini la possiamo bocciardare, rendendone la superficie meno sdrucciolevole, mentre sui grandi piani di cucine o bagni la possiamo sabbiare, fiammare o acidare. Ogni trattamento conferisce alla pietra un aspetto completamente differente, a seconda che si voglia opacizzare, lucidare, smorzare o enfatizzare il colore. Una lavorazione nuova, che ho introdotto di recente nelle mie realizzazioni, è una “graffiatura” continua con effetto multi-riga che a seconda dello spessore e della distanza tra le graffiature stesse, conferisce una texture esclusiva ad ogni ambiente. Così, ad esempio, all’interno della
doccia possiamo usare lo stesso materiale, ma lavorato in modi diversi: ad esempio il piatto doccia in pietra massello con superficie fiammata e acidata (con effetto antisdrucciolo ma quasi vellutato al tatto) e sulle pareti lastre grandi levigate montate a casellario che si alternano con una zona lavorata con graffiatura millerighe, il tutto sormontato da controsoffitti in legno predisposti per l’inserimento di apposita illuminazione. Ma è forse nel rivestimento dei camini, i fuochi che costituiscono il cuore della casa, che la pietra dolomitica si racconta meglio, prestandosi proprio per la sua consistenza alle lavorazioni più svariate.
Ambra Piccin, architetto Ambra Piccin, anima eclettica dell'architettura ampezzana, è un'esperta di design e di storia dell'architettura, in particolare dell'area alpina. È inoltre specializzata in arte del tessuto, grazie a studi specifici effettuati con la Scuola d'Arte di Cortina. Ambra Piccin, architect Ambra Piccin, an eclectic personality architect of the Ampezzo Valley, is a professional designer and an expert in story of architecture, particularly of the Alpine area. She is also specialized in textileart, thanks to specific researches made together with the Cortina Art Institute.