Numero 47

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LA DOMUS

MEDICA

DEL TERZO MILLENNIO ANNO XV - periodico di informazione scientifica a diffusione mirata

I N

Q U E S T O

47

N U M E R O

La rivoluzione del M.I.V.E.L.

Medicina Estetica e offerte online: come vendere (intelligentemente) i trattamenti medico-estetici

regola del “non dolore La e del movimento contrario”: controindicazione assoluta alla manipolazione vertebrale?

Malta: il tesoro dell’isola

n. 47 gennaio-aprile 2016, anno XV - Aut. Tribunale Bologna n. 7071 del 05/12/2000 - Sped. a.p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Poste Italiane Dir. Comm. Imprese E/R Spedizione riservata ai soli abbonati non acquistabile in edicola. In caso di mancata consegna, restituire all’editore che si impegna a pagare la relativa tassa c/o CMP di Bologna - Contiene I.P.


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LA DOMUS MEDICA DEL TERZO MILLENNIO

47

periodico di informazione scientifica a diffusione mirata

ANNO XV - GENNAIO - APRILE 2016

SOMMARIO

Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 7071 del 05/12/2000 Direttore responsabile: Marco Montanari

ARTICOLI

PAGINA

La rivoluzione del M.I.V.E.L.

5

Tebiskin , esclusivamente efficaci

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Medicina Estetica e offerte online: come vendere (intelligentemente) i trattamenti medico-estetici

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Hanno collaborato: Adriano Bartoli, Eric F. Bernstein, Andrea Carboni, Maurizio Ceccarelli, Monica Elman, Elena Fasola, Nathalie Fournier, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Alessandro Gennai, Gary P. Lask, Franco Lauro, Stefano Marinelli, Fabio Marini, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Zein Obagi, Isabella Pia Palmieri, Franco Paolini, Maurizio Priori, Nicolò Scuderi, Tsioumas C. Sotiris, Kathryn Taylor-Barnes, Matteo Tretti Clementoni, Joan Vandeputte.

La teoria sposa la pratica

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Polinucleotidi e PRP nella rivitalizzazione del corpo

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La tecnologia Termo-Meccanica Ablativa e non-Ablativa per il ringiovanimento cutaneo

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Per ALGENESS® filler sono importanti le opinioni dei “testimonials”

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Segreteria di redazione: VALET S.r.l. Via dei Fornaciai 29/b - 40129 Bologna Tel. 051.63.88.334 - Fax 051.32.68.40 - edizioni@valet.it - www.valet.it

La pletora delle apparecchiature IPL® si arricchisce di alcune interessanti novità

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Tecnologia Laser 808 nm. Oltre l’epilazione

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Immagine & comunicazione: Elisa Fantini - elisa@valet.it

Strumenti human oriented

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Realizzazione grafica: Matteo Nuti - immagine@valet.it

Il benessere a 360 gradi

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Ultrasuoni focalizzati (HIFU) per viso e corpo

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PLEXR : la bellezza naturale delle palpebre ha la firma italiana

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Il ruolo della Radiofrequenza Quadripolare Dinamica nella Medicina e Chirurgia Estetica

44

MeDioStar NeXT: dopo 16 anni l’innovazione continua. Sempre più potente, più preciso e più veloce

47

Microneedling e Qute DermalBoost Serum per contrastare l’invecchiamento della pelle

50

La regola del “non dolore e del movimento contrario”: controindicazione assoluta alla manipolazione vertebrale?

54

Perché ho terminato la mia collaborazione con Obagi Medical Products, Inc.

56

Il cibo: non solo sostentamento, ma conoscenza interiore

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La Scleroterapia ecoguidata

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Coordinamento scientifico: Matteo Basso, Piera Bitelli, Bruno Giacomo Carrari, Attilio Cavezzi, Maria Pia De Padova, Crescenzo Di Donato, Emanuela Di Lella, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Giuseppe Maria Izzo, Federica Lerro, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Franco Paolini, Roberto Pelliccia, Maurizio Priori, Maurizio Ronconi, Paola Rosalba Russo.

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Stampa: Cantelli Rotoweb S.p.a. È vietata la riproduzione, totale o parziale, di ogni contenuto di questa pubblicazione senza esplicita autorizzazione dell’editore. Tutti i punti di vista espressi in questo periodico sono quelli dei rispettivi autori e non riflettono necessariamente quelli delle imprese alle quali appartengono, dell’editore e delle istituzioni. Nulla intende rappresentare un consiglio o una raccomandazione su cure e metodiche; l’editore non da garanzie sui protocolli terapeutici citati e non riconosce alcuna responsabilità su eventuali danneggiamenti causati da nozioni riportate sulla rivista. La rivista è spedita in abbonamento postale. I dati anagrafici dei soggetti interessati alla spedizione della presente rivista provengono da elenchi pubblici e vengono trattati in conformità a quanto previsto dal “Codice Privacy” (Digs. 196/2003). Le finalità del trattamento riguardano la spedizione in abbonamento postale della presente rivista, di altre pubblicazioni, invio di cataloghi ed eventuali altre comunicazioni inerenti le attività promosse dal titolare del trattamento. L’interessato può in qualsiasi momento richiedere informazione sul trattamento dei propri dati, ottenere modifiche od opporsi in tutto o in parte, facendone richiesta via fax, lettera o e-mail, al titolare del trattamento. II titolare del trattamento è VALET S.r.l. - Via dei Fomaciai, 29/b 40129 Bologna (BO). Alla data della presente pubblicazione, il Responsabile del trattamento è il Sig. Daniele Morini. L’informativa integrale, completa di finalità, modalità del trattamento, diritti dell’interessato e soggetti a cui potrebbero essere comunicati i dati, è consultabile sul sito www.valet.it alla sezione Privacy. Diffusione Nazionale: Medici specialisti in: anestesia e rianimazione, Angiologia e Flebologia, chirurgia generale, chirurgia plastica, dermatologia, dietologia, endocrinologia, fisiatria, malattie reumatiche, medicina sportiva e patologia vascolare, centri di medicina e Chirurgia Estetica, estetica medica, medici di base, studi privati di agopuntura e Mesoterapia, infermieri professionali, ambulatori di chiroterapia, fisioterapia, fisiokinesiterapia e massaggi, poliambulatori, case di cura e cliniche private, direttori sanitari: A.S.L., ospedali, stabilimenti termali, associazioni e istituzioni sanitarie, istituti scientifici e di ricerca, docenti e corsisti Divisione Didattica VALET: CPMA e C.E.D.A. Distribuzione: 140.000 copie

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RUBRICHE e SPECIALI

PAGINA

Sclerotherapy 2016

24

19° Congresso SIES, la bellezza “europea”

26

La Scuola di Bologna CPMA VALET

33

LIVE Stages CPMA VALET

37

Malta: Il tesoro dell’isola

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Resoconto SIES Day 2015: Avrei voluto intitolarla Botox...

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Report: Perché belli da paura?

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Sentenza del Tribunale di Roma

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CHIRURGIA ESTETICA Dr. Alessandro Gennai Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Specialista in Chirurgia Generale Bologna e Milano

a grande rivoluzione nel ringioL vanimento del volto degli ultimi anni risiede nella comprensione del-

l’“anatomia dell’invecchiamento”, ovvero di che cosa anatomicamente si modifica nel viso nel corso degli anni. Alla luce di queste nuove conoscenze, è doveroso da parte di noi chirurghi utilizzare tecniche che vadano a correggere queste “alterazioni anatomiche” con tecniche specifiche e non continuare a utilizzare tecniche obsolete che modificano ciò che non si è modificato, tirano ciò che non ha ceduto, tagliano dove non è necessario. Ecco alcune considerazioni di base per comprendere come e dove il chirurgo deve intervenire per ottenere un naturale e armonioso risultato di ringiovanimento: 1. Nella mia personale casistica, basata su più di 450 interventi di ringiovanimento facciale, l’età media dei pazienti è 46 anni. 2. Da una ricerca multicentrica che ha confrontato 100 pazienti che richiedevano ringiovanimento del viso e la loro foto di quando avevano 20 anni, è emerso che la prima causa di invecchiamento è la perdita di volumi, al secondo posto l’invecchiamento cutaneo e al terzo la discesa dei tessuti (Tabella).

LA RIVOLUZIONE DEL M.I.V.E.L. Il Minimal Incisions Vertical Endoscopic Lifting apre nuovi orizzonti in campo estetico

3. La parte centrale del viso è quella maggiormente soggetta all’invecchiamento (Fig. 2). Da queste tre considerazioni risulta evidente che le classiche tecniche di lifting (tensione della pelle) sono da considerarsi ancillari, se non obsolete, per il ringiovanimento del volto. La tecnica che mira a un armonioso ringiovanimento del volo deve essere indirizzata in tre direzioni: a. RIPRISTINARE i volumi persi. b. RIGENERARE la pelle. c. RIPOSIZIONARE i tessuti. Ecco perché ho voluto chiamare la mia personale tecnica di ringiovanimento del volto R3: alla base di questa tecnica vi sono due mie personali tecniche, entrambe pubblicate su primarie riviste scientifiche americane: la S.E.F.F.I. (Superficial Enhanced Fluid Fat Injection) per RIPRISTINARE e RIGENERARE e la tecnica M.IV.E.L. (Minimal Incisions Vertical Endoscopic Lifting) per RIPOSIZIONARE i tessuti profondi utilizzando la tecnica endoscopica. ANALISI DEL VOLTO Quando si valuta un viso, è assolutamente utile avere una foto da giovane della paziente. Nostro obiettivo deve essere infatti ripristinare

Fig. 2: parte centrale del viso

forme e volumi persi con gli anni e non modificare o stravolgere i lineamenti. Appare evidente come il viso, nel corso degli anni, presenti un progressivo invecchiamento della parte centrale, con perdita di volumi, invecchiamento cutaneo e discesa dei tessuti in senso verticale. Alla luce di queste osservazioni, si comprende come l’asportazione cutanea e adiposa palpebrale (blefaroplastica) e la tensione cutanea in senso latero-posteriore (lifting classico con incisione preauricolare) non può avere alcuna efficacia nel ringiovanimento del volto, mentre è necessario ripristinare i volumi nel distretto perioculare, nel terzo mediale, rigenerare la cute e risollevare i tessuti secondo vettori verticali senza rimozione di pelle. La tecnica M.I.V.E.L. agisce, appunto, risollevando endoscopicamente in senso vericale. 5


LA TECNICA L’acronimo che ho utilizzato per definire questa tecnica (M.I.V.E.L., appunto), racchiude i concetti fondamentali: minime incisioni, sollevamento verticale e utilizzo della tecnica endoscopica. La tecnica è eseguibile in regime di DH, non richiede anestesia generale e - non prevedendo incisioni lunghe e visibili - permette un ritorno alla vita lavorativa dopo circa 7 giorni. L’utilizzo della tecnica endoscopica permette di eseguire ampie dissezioni da minime incisioni, facendo vedere all’operatore le strutture nobili anatomiche notevolmente ingrandite sul monitor. Come per la Chirurgia Generale, anche per la Chirurgia Estetica ciò che è eseguibile in endoscopia è eseguibile con tecnica aperta a costo di una maggior invasività, di un più lungo decorso postoperatorio e di maggiori rischi per il paziente. Per il chirurgo, l’unico svantaggio è la CURVA DI APPRENDIMENTO della tecnica: nostro dovere è fare ciò che è meglio per il nostro paziente, non ciò che è più comodo per noi! Naturalmente ogni paziente è un mondo a parte e dovremmo modulare il nostro intervento in base alle sue esigenze, ma a scopo esplicativo inizierò descrivendo quella che è la tecnica base che ovviamente potrà arricchirsi di un corollario di tecniche ancillari al fine di adattarsi perfetta-

mente alle esigenze del paziente. La tecnica base prevede la preparazione dei piani con l’utilizzo della tecnica endoscopica, quindi la sospensione dei tessuti secondo vettori verticali. L’intervento viene sempre integrato con innesto di tessuto adiposo. Importante! La tecnica endoscopica prevede fasi e tempi accurati: • DISEGNO PREOPERATORIO. • INFILTRAZIONE ANESTETICA. • PREPARAZIONE SPAZIO ENDOSCOPICO. • DISSEZIONE ENDOSCOPICA. • SOSPENSIONE VERTICALE (Gennai Fixation System). • RIPRISTINO DEI VOLUMI E RIGENERAZIONE CUTANEA (S.E.F.F.I. Superficial Enhanced Fluid Fat Injection). DISEGNO PREOPERATORIO Si parte eseguendo la marcazione dei reperi anatomici (Fig. 3): • Linea mediana emifrontale. • Creste temporali: per identificarle con esattezza, si fa stringere i denti alla paziente, si palpa la contrattura del muscolo temporale, dove termina il muscolo temporale lì c’è la cresta temporale. • Arco zigomatico: facile da identificare, si trova poco sopra il trago. • Incisioni: classicamente sono cinque, di cui una al centro della fronte all’interno del capillizio, due paramendiane a circa 4 cm. dalla mediana (queste tre incisioni sono di circa 1,5cm) e due nella regione temporale di circa 2,5 cm. INFILTRAZIONE ANESTETICA L’infiltrazione anestetica si esegue con due tipi di soluzione anestetica: •1 :100.000 a livello delle incisioni, sulla cresta temporale, sul bordo orbitario. • 1:400.000 nelle aree della dissezione. PREPARAZIONE SPAZIO ENDOSCOPICO La prima parte dell’intervento viene eseguita “a cielo coperto” ovvero senza l’ausilio dell’endoscopio, in quanto in queste zone non vi è pericolo di ledere alcuna struttura anatomica se si è nel piano corretto. La procedura inizia

Fig. 3: marcazione dei reperi anatomici

Fig. 4: marcazione dei reperi anatomici

dall’incisione mediana, con lo scollaperiostio si procede a un’accurata dissezione sottoperiostea, ponendo particolare attenzione a non rompere il periostio. Il movimento dello scollatore è un movimento a “spatola che solleva” parallelo all’arco sopracigliare e mai diretto verso di esso: infatti in tal caso è alta la possibilità di lacerazioni del periostio. La dissezione si porta circa 3-5 cm. posteriormente alle incisioni, va a scollare il periostio sotto le incisioni paramediane e si porta verso la regione glabellare fermandosi circa 1 cm. prima della glabella. La dissezione frontale a cielo coperto si rifinisce dagli accessi paramediani: la dissezione, in questo caso,


si ferma lateralmente a livello della cresta temporale e inferiormente circa 3 cm. prima dall’arcata sopraciliare. Limiti della dissezione a cielo coperto: lateralmente non si deve procedere oltre la cresta temporale, per evitare di andare su un piano errato ovvero al di sotto della fascia propria del temporale; inferiormente non si deve superare il limite dei 3 cm. dall’arcata orbitaria, per evitare di ledere il nervo sovraorbitario che in un 20% di casi emerge da un forame sopra l’arcata orbitaria invece che da una incisura a livello della linea emipupillare; centralmente a livello glabellare la dissezione deve fermarsi circa 1 cm. prima della glabella, per evitare lesioni del nervo trocleare. DISSEZIONE ENDOSCOPICA A questo punto inizia la procedura endoscopica. Lo scopo dell’ausilio endoscopico per la dissezione è rendere possibile (Figg. 5 e 6): • la liberazione del periostio nella regione frontale senza ledere il nervo sovra orbitario; • lo scollamento del muscolo orbicolare e la liberazione del legamento orbitario dopo aver identificato la vena sentinella e quindi mettere in sicurezza il ramo frontale del nervo facciale; • liberazione delle aderenze zigomatiche evitando la lesione del ramo frontale del facciale che a questo livello passa da un piano profondo a uno superficiale; • liberazione della regione malare mantenedosi al di sopra dei muscoli zigomatici, evitando lesioni del ramo zigomatico del nervo facciale.

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CONFERENCE SABATO 27 ORE 8:00

LIVE SESSION - M.I.V.E.L.

MINIMAL INCISION VERTICAL ENDOSCOPIC LIFT Durante la sessione LIVE SURGERY al 19° Congresso Internazionale SIES sarà svolto un intervento M.I.V.E.L. in diretta dal Poliambulatorio MultiMed

SOSPENSIONE VERTICALE (GENNAI FIXATION SYSTEM) Dopo quasi vent’anni di endoscopia e dopo aver provato tutti i tipi di sospensione, oggi sono convinto che ciò che garantisce il risultato della sospensione e della permanenza nel tempo non sia il TIPO di device utilizzato, ma l’accuratezza della dissezione. Il personale sistema di fissazione si avvale di suture riassorbibili (Gennai’s Stitches) e di un ago Reverdin. La guarigione e cicatrizzazione dei tessuti nella nuova posizione è l’unica garanzia di risultato a distanza, evitando anche tutte le possibili complicanze da utilizzo di devices. Personal Fixation System si avvale di tre tipi di suture (Fig. 7): • Fissazione BICORONALE, utile per sollevare e stabilizzare la coda del sopracciglio e la regione zigomatica; • F issazione PARAMENDIANA, uti-

le per sollevare e stabilizzare il corpo del sopracciglio e aprire il terzo laterale dello sguardo; • Fissazione MALARE, utile per sollevare e stabilizzare la regione malare e attenuare la piega naso labiale.

Figg. 5 e 6: procedura endoscopica Fig. 7: fissazione malare

CONCLUSIONE Al termine della fissazione, si esegue la sutura degli accessi endoscopici, NON si esegue rimozione di cute, si esegue il S.E.F.F.I., si posiziona una leggera medicazione elastocompressiva solo frontale che verrà rimossa dopo 3-4 giorni. I punti degli accessi endoscopici vengono rimossi in VII giornata. ✘ 7


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TEBISKIN®, ESCLUSIVAMENTE EFFICACI Prodotti innovativi per utilizzo in ambito dermocosmetico e per accompagnare il paziente nelle fasi pre, inter e post, molteplici procedure medico estetiche

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po cosmetico-dermatologico che ha sviluppato i prodotti per chemoesfoliazione ENERPEEL®, presenta la gamma TEBISKIN®, esclusiva linea di prodotti per lo skin care frutto di una lunga e appassionata ricerca applicata, concentrata sulla comprensione approfondita della biologia molecolare dei cheratinociti e dei fibroblasti della pelle che si dirige all’utilizzo tradizionale dermo-cosmetico ed a quello peri-operatorio. Già celebre per i peeling ENERPEEEL®, che hanno rivoluzionato il concetto di chemoesfoliazione con prodotti innovativi, efficaci, ma non aggressivi, di comodo utilizzo e corredati da una serie completa di funzionali accessori, la Divisione TEBITECH® si arricchisce ora di una gamma di prodotti completa per la detergenza, lo skin care e la protezione della pelle dall’applicazione trasversale. Sostenuti da tecnologie all’avanguardia sapientemente combinate, i prodotti TEBISKIN® permettono infatti di migliorare le condizioni della pelle e di amplificare e prolungare nel tempo i benefici conseguiti con procedure medico-estetiche e operazioni di chirurgia plastica, contrastando eventuali complicazioni post intervento: da sistemi non–citotossici di modulazione della melanina per il controllo delle macchie scure dell’epidermide, a tecnologie di 8

strutturazione delle emulsioni senza l’utilizzo di alcun eccipiente lipofilico per migliorare l’efficacia e la sicurezza dalla crema, all’esclusiva tecnologia agli oleosomi che preserva e prolunga le proprietà intrinseche dei principi attivi utilizzati, i prodotti TEBISKIN® rendono fruibili per l’utilizzo quotidiano i risultati tecnologici più avanzati nel campo della ricerca dermocosmetica. IL RISULTATO È una linea esclusiva di prodotti per lo skin care, tutti rigorosamente senza parabeni, né profumo, diretti sia all’utilizzo professionale da parte del medico in ambito pre, inter e post operatorio che raccomandati in tutti gli ambiti della dermocosmetica tradizionale, in grado di fornire risposte mirate ed efficaci alle più comuni patologie e condizioni cutanee, dalle pelli seborroiche a tendenza acneica alle pelli sensibili, dalle pelli affette da rosacea alle condizioni di foto e crono invecchiamento cutaneo lieve, moderato e severo. LA DETERGENZA È il primo passo per preparare la pelle a ricevere qualsiasi trattamento successivo: i cleansers, con azione leggermente esfoliante e purifi-

cante, lenitiva o specificamente dedicati alla detergenza delle pelli grasse a tendenza acneica, dispongono la cute ai trattamenti successivi e si propongono come gesto quotidiano iniziale di qualunque trattamento domiciliare per la cura della propria cute. Cinque boosters, concentrati attivi in gel, preparano la pelle a ricevere i benefici dei prodotti da applicare successivamente secondo le specifiche necessità del Paziente: tramite l’esclusivo sistema “Serum System”, le formulazioni concentrate dei prodotti agiscono sulla pelle con estrema efficacia e rapidità, nonché ottima tollerabilità, per contrastare il foto ed il crono invecchiamento, l’iperpigmentazione, la perdita di elasticità e freschezza della cute, l’aridità. Oltre trenta prodotti formulati in creme dall’utilizzo estremamente piacevole e rapidamente assorbibili soddisfano, infine, pressoché ogni necessità nello skin care quotidiano, offrendo soluzioni specifiche per viso, occhi e corpo, adatte ad ogni tipologia, condizione e patologia cutanea. I PROTOCOLLI A completamento della più diffuse procedure medico–estetiche, i prodotti TEBISKIN® sono stati anche composti in sette protocolli integrati ready-touse: specificamente selezionati per preparare e curare la pelle prima, durante e dopo i trattamenti, i prodotti accompagnano questi eventi speciali e permettono di ridurne le complicazioni del decorso e di amplificarne i benefici, esaltando, ad esempio, l’effetto antirughe


conseguito con iniezioni di tossina botulinica(Protocollo integrato tossina botulinica), o di acido ialuronico e di altri fillers (Protocollo integrato fillers e bio-revitalizzazioni), lenendo la pelle e riducendo l’iperpigmentazione dopo trattamenti con laser e luce pulsata, inclusa

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l’epilazione permanente (Protocollo integrato Post Laser Care), o ancora correggendo situazioni cutanee di discromia ed iperpigmentazione (Protocollo integrato per iperpigmentazione), migliorando la pelle grassa a tendenza acneica (Protocollo integrato pelli grasse a ten-

denza acneica), lenendo quella delicata (Protocollo Integrato lenitivo e riparativo) e prendendosi cura di quella delicata di collo e décollété (Protocollo integrato collo e decollété). RICERCA APPLICATA RESA IMMEDIATAMENTE FRUIBILE Tecnologie avanzate di comprovata efficacia, un packaging prezioso che utilizza flaconi airless per una perfetta protezione a garanzia di stabilità delle prodotto evitandone qualsiasi contaminazione e confezioni con serbatoio sigillato per le soluzioni boosters: ogni scelta operata da General Topics dona rilievo e preminenza alla gamma di prodotti TEBISKIN® per offrire al Paziente una soluzione affidabile, efficace e completa alle sue problematiche. ✘

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MEDICINA ESTETICA E OFFERTE ONLINE: COME VENDERE (INTELLIGENTEMENTE) I TRATTAMENTI MEDICO-ESTETICI

TECNOLOGIA MEDBYBEST Sviluppo Applicativi

Sul web, l’utilizzo dei coupon online spopola in tutti i settori, compreso quello medico. Per dare nuove certezze a medici e pazienti, ecco una nuova piattaforma che verrà presentata in occasione del Congresso SIES ssistiamo da mesi al boom di utiA lizzo dei coupon online. Le offerte spaziano tra categorie di prodotti differenti e coprono una varietà estesa di servizi professionali, tra cui quelli medici. Ad allettare migliaia di utenti, la forte riduzione dei prezzi proposta dalle piattaforme di vendita. In un periodo di crisi, la sensibilità al costo dei trattamenti medici e medico-estetici diventa un fattore determinante. Questo processo di acquisto presenta però alcuni punti critici su cui è bene far luce. Visitando community e forum dove i pazienti si confrontano dopo aver acquistato uno o più coupon, è facile evidenziare una debolezza che accomuna pressoché tutti i dealer (i siti che propongono coupon). In sintesi, questo nuovo target di potenziali pazienti è sempre alla prese con un interrogativo: “Trattandosi della mia salute, come posso fidarmi di un medico o di uno studio medico che non conosco? Acquistando visita e trattamento online, sì risparmio, ma quali certezze ho per la mia salute?”. Per fortuna, la vendita online ci può riser-

vare sorprese molto positive, anche in campo estetico-medicale: le offerte più generaliste, senza descrizione del trattamento, senza generalità sul medico, senza informazioni sul centro, vengono soppiantate da proposte molto più rassicuranti e trasparenti. Per capirne di più e muovere i primi passi verso questo nuovo canale di visibilità per i medici estetici, abbiamo fatto alcune domande al team marketing di MedByBest.com. Chi è MedByBest? Perché differisce dagli altri? MedByBest è la piattaforma specialistica per la vendita di coupon medicoestetici. Un sistema innovativo, diverso da tutti gli altri sistemi di vendita online di couponistica. A partire da febbraio 2016, MedByBest proporrà agli utenti italiani offerte sottoforma di coupon, acquistabili online e utilizzabili direttamente presso il medico o lo studio proponente il pacchetto. È diverso da tutti gli altri per il tipo di promessa che contraddistingue le nostre offerte: non inseguiamo il primato

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RECENSIONI

I medici che vendono i propri trattamenti attraverso MedByBest che vantaggi hanno? Commerciali e di visibilità: la vendita online non è più una sfida per i pionieri. È una realtà da 300.000 trattamenti venduti all’anno. Rimanerne fuori, significa perdere la scommessa con il futuro. Inoltre MedByBest è l’unico sito che ne tutela lo status senza trasmettere un messaggio di “svalutazione” delle prestazioni mediche. Con MedByBest, il medico ha una soluzione pronta per avere il proprio e-commerce, le campagne pubblicitarie online, i messaggi promozionali. In pochi giorni, la sua adesione a MedByBest viene validata e da quel momento in poi saremo noi con le nostre campagne pubblicitarie a portare gli utenti della zona all’acquisto del coupon e, di conseguenza, nel suo studio o centro medico.

via smartphone, in tutti i settori. La validazione ricevuta da VALET è un ulteriore tassello a sostegno della fiducia dell’acquirente: l’etica, la qualità e la trasparenza di MedByBest sono state certificate dai migliori professionisti del settore. Può farci qualche esempio di queste caratteristiche? Certamente. Innanzitutto le modalità di pagamento: MedByBest utilizza i canali più raccomandati in Italia per la gestione dei pagamenti online (come Paypal e CartaSì di Bcc). Questo significa protezione dei dati, storicizzazione delle transazioni, sicurezza nell’uso di carte di credito. Secondo: procedura semplice e lineare step by step per completare l’acquisto. Infine, facilità di contatto con lo staff per ricevere aiuto, informazioni, eventuali recessi dall’acquisto. E le caratteristiche del centro medico? Quali devono essere per avere più pazienti attraverso MedByBest? L’utilizzo del proprio mini e-commerce è molto semplice, non richiede competenze web. I passaggi chiave vengono illustrati nella guida principale e nei vari tutorial messi a disposizione del medico. MedByBest si impegna ogni giorno a mantenere alta l’eccellenza qualitativa dei coupon proposti. Ciò che richiediamo ai nostri medici, nel loro stesso interesse e nell’interesse dei pazienti, è di sposare la nostra filosofia: i migliori trattamenti medicoestetici al prezzo più conveniente. Quando sarà possibile vedere MedByBest all’opera? Mancano poche settimane. Abbiamo deciso, in accordo con VALET, di presentare questo innovativo strumento commerciale a disposizione dei medici durante il Congresso Internazionale SIES, dal 26 al 28 febbraio 2016. Tutti i partecipanti potranno testare con il nostro staff al loro fianco le funzionalità del sito, abbonarsi in diretta e ricevere così un bonus in esclusiva, ovvero due mesi di abbonamento totalmente gratuiti. ✘


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LA TEORIA SPOSA LA PRATICA

NUTRIZIONE Dr.ssa Elena Fasola Medico Chirurgo Specialista in Microchirurgia e Chirurgia Sperimentale - Milano Docente CPMA VALET - Bologna

Il corso sarà articolato in una parte teorica e una parte pratica, alternate in maniera razionale e didattica, in modo da fornire al medico discente gli strumenti necessari alla diagnosi e subitaneamente alla terapia nche quest’anno siamo giunti al A consueto appuntamento con il corso di Management Nutrizionale e Body Reshaping organizzato da Valet e tenuto dalla dottoressa Elena Fasola. Nelle due giornate di corso verranno sviluppati tutti gli argomenti di interesse medico estetico orientati all’inquadramento clinico ponderale del paziente in sovrappeso distrettuale, all’approccio terapeutico nutrizionale e strumentale di scelta nei casi di Adiposità Localizzata e PEFS, nonché all’approccio terapeutico mini-invasivo delle lipodistrofie e delle lassità cutanee del corpo. Il corso sarà articolato in una parte teorica e una parte pratica, alternate in maniera razionale e didattica, in modo da fornire al medico discente gli strumenti necessari alla diagnosi e subitaneamente alla terapia, chirurgicamente e tecnologicamente assistita, in tutti i casi di alterazione della silhouette.

BODY RESHAPING

Gli argomenti di maggior approfondimento, da un punto di vista terapeutico, saranno l’approccio nutrizionale al paziente in sovrappeso, la mesoterapia e la carbossiterapia per la cura della panniculopatia edemato fibro sclerotica, la biostimolazione con metodologia infiltrativa e mediante l’utilizzo di fili in PDO e la radiofrequenza per le lassità cutanee; gli ultrasuoni per cavitazione, la lipostruttura radiofrequenza assistita e la Laserlipolisi per le adiposità localizzate. Non verranno altresì dimenticate le lipodistrofie del corpo e il loro approccio terapeutico, compresa l’area genitale femminile, la cui approfondita trattazione verrà svolta in altra specifica occasione. ✘

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Gli obiettivi del corso in oggetto sono quelli di illustrare al discente medico, che opera nel campo della medicina estetica e della chirurgia plastica, le tecniche attualmente disponibili e finalizzate al miglioramento della forma e del profilo corporeo alterati da microvasculopatie lipodistrofiche (PEFS) e dal sovrappeso distrettuale (Adiposità Localizzate). Nella prima giornata verranno discusse le metodiche e le tecniche mediche per diagnosticare, monitorare e curare la principale causa di alterazione del profilo corporeo: la PEFS. Non verrà dimenticata l’ampia trattazione dell’argomento nutrizionale come indispensabile presidio per il mantenimento e l’ottimizzazione del risultato nel body reshaping ottenuto con altri metodi. Nella seconda giornata di corso verrà considerata l’adiposità localizzata e la sua gestione, accennando alle possibilità di trattamento medico ed approfondendo una delle possibilità chirurgiche mininvasive attualmente disponibili: la Laserlipolisi. DOCENTI: DATE DEL CORSO: DURATA: ECM:

Dr.ssa Elena Fasola Dr. Franco Vercesi 30-31 Gennaio 2016 1 stage di 16 ore 19,4 crediti

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it

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POLINUCLEOTIDI E PRP NELLA RIVITALIZZAZIONE DEL CORPO

MEDICINA ESTETICA

Dr.ssa Isabella Pia Palmieri Spec. Chirurgia Plastica | Professore a Contratto Master Chirurgia Estetica Università di Padova Docente CPMA VALET - Bologna Parlando

di biorivitalizzazione allo scopo di contrastare i processi di aging cutaneo, rivitalizzare, idratare e rendere più tonica ed elastica la pelle, le metodiche più efficaci sono due: la PRP (Plasma Ricco di Piastrine, anche definito gel autologo di piastrine) e la biorvitalizzazione con Polinucleotidi. La dottoressa Palmieri ha messo a confronto due tecniche…

ella mia esperienza clinica, utiN lizzo da anni la metodica della biorivitalizzazione allo scopo di con-

trastare i processi di aging cutaneo, rivitalizzare, idratare e rendere più tonica ed elastica la pelle. Le metodiche che attualmente ritengo più efficaci a questo scopo sono due: la PRP (Plasma Ricco di Piastrine, anche definito gel autologo di piastrine) e la biorvitalizzazione con Polinucleotidi. Ho voluto mettere a confronto due tecniche. Come evidenziato da numerose pubblicazioni di letteratura internazionale, i Polinucleotidi sono una frazione a basso peso molecolare del DNA e hanno un effetto trofico di stimolo sui fibroblasti tramite l’attivazione dei recettori A2 purinergici. I polinucleotidi agiscono come substrato trofico, attivando la via metabolica di “Salvage” nella neo sintesi del DNA e stimolando il fisiologico rilascio di fattori di crescita per favorire la moltiplicazione e la maturazione di diversi stipiti cellulari. La via del “Salvage” consiste nell’utilizzo da parte della cellula, ai fini della neo sintesi di DNA e RNA, di nucleotidi preformati. Essa rappresenta la via metabolica più economica per la sintesi del DNA, tappa fondamentale per la duplicazione cellulare, e consente un elevato risparmio energetico rispetto alla via “ex novo” che invece sintetizza i nuovi nucleotidi, partendo da aminoacidi. I polinucleotidi esprimono un’azione trofica e protettiva verso i tessuti, modulano la risposta infiammatoria, favoriscono l’incremento delle componenti della matrice extracellulare del derma con l’aumento di collagene e forniscono idratazione e turgore ai tessuti [1, 2]. La rivitalizzazione con i polinucleotidi è un trattamento ambulatoriale, non invasivo, che

non richiede l’interruzione da parte del paziente delle normali attività quotidiane. Ho utilizzato macromolecole polinucleotidiche in siringa pre riempita (Plinest®, 40 mg/2ml, Mastelli srl) per il viso e fiale da 4 ml per il trattamento del corpo (Plinest® Body). Si tratta in entrambi i casi di dispositivi medici di classe III, di origine naturale, biocompatibili e ben tollerati. Il PRP (Platelet Rich Plasma) è un concentrato di sangue autologo che contiene un numero elevato di piastrine, circa 4-7 volte la fisiologica quantità in circolo (200.000 piastrine/µL). Sono le prime cellule a essere coinvolte nella riparazione di una ferita, la loro adesività è una funzione critica nella formazione del coagulo e attivano la cascata coagulativa e fattori chemiotattici per reclutare alte cellule. Le piastrine contengono importanti fattori di crescita responsabili della mitosi cellulare, della produzione di collagene, nella differenziazione cellulare e nell’attivazione delle cellule dell’infiammazione. Sono responsabili anche della liberazione dei fattori di crescita che sono in grado di attivare il metabolismo cellulare e inducono la produzione di collagene e matrice extracellulare. PRP si ricava tramite una particolare procedura che prevede un prelievo al paziente di circa 20 ml di sangue intero, che va immediatamente centrifugato per separare i globuli rossi e bianchi dalla parte liquida (plasma) dove si trovano le piastrine. La procedura di preparazione del PRP prevede quindi che venga prelevata questa componente liquida e si aggiunga una particolare soluzione di Calcio Gluconato per accelerare l’attivazione piastrinica [3]. La quantità di piastrine, concentrazione e rilascio dei fat-

Fig. 1: Prima e dopo trattamento di biorivitalizzazione del volto con polinucleotidi Plinest® (foto da Antera 3D)

tori di crescita dipendono fortemente dal tipo di kit utilizzato, da come le piastrine sono attivate e dalla centrifuga utilizzata. Il PRP così ottenuto va immediatamente somministrato mediante infiltrazioni intradermiche nelle zone da trattare. Ha effetti rigenerativi e pro-mitotici, attraverso il platelet-derived growth factor (PDGF) a carico della matrice extracellulare, 15


sto specifico trattamento, in particolare possono effettuare la terapia mediante PRP solo i medici autorizzati dall’ente trasfusionale di riferimento, seguendo procedimenti e protocolli clinici definiti, utilizzando strumentazione approvata e certificata CE in conformità della direttiva dei prodotti sanitari 92/42/EEC e aggiornata con la Direttiva 2007/47. Chiunque trasgredisca questa norma è punibile con sanzioni amministrative (multa fino a un milione di euro e chiusura dell’attività) e penali.

Fig. 2: Prima e dopo trattamento con PRP (foto da Antera 3D)

ha effetti antiossidanti per la presenza di vitamine C ed E ed enzimi contrastanti i reattivi dell’ossigeno (ROS), stimola l’angiogenesi nel derma papillare per l’attività del vascular endothelian growth factor (VEGF) e stimola la migrazione delle cellule epidermiche mediata dall’epidermal growth factor (EGF) e dall’epithelial cell growth factor (ECGF). Va però tenuto presente che vige una particolare legislazione riguardo que-

PROTOCOLLI UTILIZZATI Ho trattato alcuni pazienti con la biorivitalizzazione con polinucleotidi (Fig. 1) e altri pazienti con PRP (Fig. 2), entrambe somministrate mediante tecnica di iniezione a ponfi o lineare retrograda a livello dermico, tramite una siringa con ago 30G ½. Sono state trattate diverse aree quali: viso-decolletéb, addome, seno, striae distensae, interno braccia, con i seguenti protocolli: PN, una biorivitalizzazione a settimana per un mese e poi una seduta ogni quindici giorni per due mesi per un totale di otto infiltrazioni. Da una a tre fiale per seduta a seconda della zona interessata. PRP, una seduta al mese per quattro mesi. Sono stati valutati parametri relativi al miglioramento clinico, insieme a parametri soggettivi relativi alla procedura di trattamento. Entrambi i metodi sono risultati clinicamente efficaci nella rivitalizzazione della cute, in particolare su striae distensae, seno e interno braccia, come si può evidenziare dalCorso teorico-pratico

LA BIOSTIMOLAZIONE, STRATEGIA NEL TRATTAMENTO DEGLI INESTETISMI DEL VISO

Obiettivo del percorso didattico La biostimolazione è un trattamento finalizzato al miglioramento dell’aspetto estetico cutaneo attraverso la stimolazione delle strutture deputate al mantenimento del trofismo dell’elasticità e del tono cutaneo, contrastando il naturale processo di invecchiamento della cute con l’apporto di sostanze idonee. Le sostanze utilizzate devono avere proprietà di rigenerazione tissutale e stimolare il fibroblasto nelle sue funzioni. L’organismo, quindi, grazie alla disponibilità dei costituenti necessari, sarà in grado di riattivare i processi metabolici locali e di risparmiare energia per la sintesi del collagene e dell’elastina. DOCENTE: Dr.ssa Isabella Pia Palmieri DATA DEL CORSO: novembre 2016 ECM: 8 crediti RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna 16 Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it

le valutazioni fotografiche e mediante antera. Ho ottenuto risultati clinici soddisfacenti con entrambe le procedure. Ma considerando i costi, l’invasività della procedura, la durata della singola procedura, gli esiti nei giorni successivi al trattamento, ho riscontrato una netta maggiore compliance al trattamento con PN. Quest’ultimo risulta infatti più semplice, meno invasivo, più rapido e senza praticamente fastidi nei giorni successivi al trattamento. Visti i risultati clinici soddisfacenti con entrambe le procedure, ma una maggiore compliance e facilità di trattamento con i polinucleotidi, ritengo che un’altra possibilità sia l’associazione delle due procedure, sempre che naturalmente il medico sia in possesso delle necessarie autorizzazioni a effettuare PRP. Personalmente sto effettuando protocolli di trattamento che consistono nell’associare entrambe le metodiche, in particolare effettuare inizialmente una-due sedute con PRP seguite da tre-quattro sedute con polinucleotidi. In questo modo è possibile sfruttare i vantaggi di entrambi i trattamenti, riducendo però i fastidi e i costi dovuti alla PRP per i pazienti. ✘ BIBLIOGRAFIA 1. Cavallini M. - Biorevitalization and Cosmetic Surgery of the Face: Synergies of Action. J Appl Cosmetol 22, July/September 2004, 125-132. 2. Thellung S, Florio T, Maragliano A, Cattarini G, Schettini G. - Polydeoxyribonucleotides enhance the proliferation of human skin fibroblasts: involvement of A2 purinergic receptor subtypes. Life Sci. 1999; 64 (18): 1661-74. 3. Redaelli A, Romano D, Marcianó A.J. - Face and neck revitalization with platelet-rich plasma (PRP): clinical outcome in a series of 23 consecutively treated patients. Drugs Dermatol. 2010 May; 9(5): 466-72.

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CONFERENCE

SIES Presenti al 19째 Congresso SIES 2016

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MEDICINA ESTETICA

LA TECNOLOGIA TERMO-MECCANICA ABLATIVA E NON-ABLATIVA PER IL RINGIOVANIMENTO CUTANEO

Dr.ssa Monica Elman Clinica Laser Elman – Rishon Le Zion, IL Dr. Eric F. Bernstein Centro di Chirurgia Laser – Ardmore, PA, USA Dr.ssa Nathalie Fournier Centro di Dermatologia Laser e Flebologia – Clapiers, FR Dr. Gary P. Lask Professore di Chirurgia Dermatologica presso il centro di Dermatologia Laser – UCLA Los Angeles, CA, USA

appresentando un paradigma toR talmente nuovo nei trattamenti di ringiovanimento, la tecnologia Tixel ®

punta oggi a rivoluzionare il mondo della Medicina Estetica. Offrendo risultati eccellenti, in maniera indolore e del tutto sicura, Tixel® è disponibile a un costo notevolmente ridotto rispetto ad altre tecnologie attualmente presenti sul mercato. Le tecnologie in grado di generare una quantità di calore sui tessuti che consenta di avviare una neocollagenesi e una elastogenesi sono state alla base del successo dei trattamenti di ringiovanimento. Sfruttando l’esclusivo bevetto Termo-Meccanico, Tixel® è in grado di eguagliare i risultati di tecnologie quali radiofrequenza, ultrasoni e laser ma in maniera sicura, efficace e senza necessità di anestesia o raffreddamento. La dottoressa Nathalie Fournier, del Centro di Dermatologia Laser e Flebologia di Clapiers, in Francia, ha utilizzato Tixel® nel trattamento di rughe da superficiali a marcate su viso, labbro superiore, guance, glabelle, fronte, regione periorale e full-face. «L’ho utilizzato anche per trattare il collo e i risultati sono stati impressionanti. I tempi di guarigione sono molto rapidi e questo rende Tixel una tecnologia davvero unica».

Prima e dopo un mese dal terzo trattamento con Tixel® 18

Tixel® è il rivoluzionario sistema termico e frazionato per il resurfacing che copre la gamma dei trattamenti Ablativi e non-Ablativi

Sin dalla sua prima introduzione in campo estetico, i laser CO2 - seguiti poi dal laser Erbium - sono stati considerati tecnologie molto efficaci per il ringiovanimento cutaneo. Basato sulla tecnologia di ablazione TermoMeccanica, Tixel® agisce sui tessuti in maniera pressoché identica a queste tecnologie ma in modo indolore, più sicuro e veloce e con un costo nettamente inferiore. Secondo la dottoressa Monica Elman, della Clinica Laser Elman di Rishon Le Zion, in Israele, «Uno dei principali vantaggi di Tixel® è la sua versatilità. Posso effettuare sia trattamenti molto aggressivi paragonabili al laser CO2 che trattamenti molto delicati paragonabili ai laser Erbium. Nel trattamento delle mani ho ottenuto risultati davvero notevoli, che con il laser non ho mai raggiunto».

perficie cutanea a una velocità impostabile con estrema precisione. L’energia termica viene trasferita alla pelle durante il rapido contatto, in un tempo calcolabile in millisecondi. Il contatto genera un’istantanea evaporazione lasciando sulla superficie cutanea dei micro crateri. Dato che le micro piramidi al loro margine sono molto piccole, l’energia emessa è controllata e non invasiva; ne risulta un’evaporazione dello strato superficiale della pelle che non comporta bruciature o carbonizzazione del tessuto, un effetto collaterale che spesso si riscontra con altre apparecchiature. «Negli ultimi 10 anni ho utilizzato con successo i laser CO2 frazionali» dice la dottoressa Elman. «Tuttavia oggi trovo che Tixel® sia assolutamente identico al laser CO2, ma con il sostanziale vantaggio di essere molto versatile».

Tixel® è un’apparecchiatura frazionale che trasferisce energia termica alla pelle in maniera molto veloce e sicura. L’energia è emessa da una matrice di 81 micro piramidi distribuite su una punta di 1 cm². Le micro piramidi vengono scaldate a una temperatura di 400°C, la stessa generata dal laser CO2. Durante il trattamento le micro piramidi vengono a contatto con la su-

L’entità del danno termico prodotto è strettamente legata alla durata dell’impulso, che può essere regolato con precisione da parte del medico. Un impulso più lungo genera un cratere dal diametro più esteso e un danno termico più profondo, mentre un impulso più breve genera canali permeabili per il trasferimento transdermico di sostanze nutritive. Tuttavia, a diffe-


renza del danno termico creato con il laser CO2, studi istopatologici hanno dimostrato che i crateri generati con Tixel® sono meno invasivi perché di profondità identica ma di ampiezza inferiore. «Nel corso degli anni ho effettuato numerosi studi istopatologici su macchinari ablativi e non-ablativi, analizzando la zona del danno termico e valutando la stimolazione del collagene» sostiene il dottor Eric F. Bernstein, del Centro di Chirurgia Laser di Ardmore, Stati Uniti. «I cambiamenti istopatologici che ho notato dopo il trattamento con Tixel® sono del tutto simili a quelli ottenuti con il laser CO2 o, a settaggio più basso, a quelli con l’Erbium. Ho anche notato che in alcuni campioni dove lo strato corneo rimane intatto, il danno termico avviene nella zona sottostante e si crea in questo modo una sorta di “dressing” fisiolo-

gico dove si avvia una stimolazione di nuovo collagene». Tixel® si differenzia da altre tecnologie estetiche ingombranti, complesse da utilizzare e costose per le sue dimensioni ridotte; può essere contenuto in una valigia, è quindi facilmente trasportabile e pesa solo 7 kg. Il manipolo è piccolo e leggero, circa 350 grammi. A differenza delle tecnologie laser, Tixel® non ha gruppi ottici, circuiti ad alta potenza, scanner e pompe ad acqua. Non genera radiazioni e non è pericoloso per gli occhi. Inoltre in modalità ablativa, non carbonizzando, non produce né polveri né fumo. L’apparecchiatura raggiunge il livello ottimale di coagulazione del tessuto senza alcun sanguinamento. Come ha fatto notare il dottor Gary P. Lask, Professore di Chirurgia Dermatologica presso il centro di Dermatologia Laser alla UCLA di Los Angeles, «Il resurfacing frazionale è diventato molto popolare negli ultimi anni e molte tecnologie

puntano continuamente a offrire le migliori modalità di trattamento possibili. Alcuni fattori limitanti delle tecnologie laser sono la complessità nell’utilizzo, le dimensioni e il costo elevato. Tixel® è compatto, semplice da utilizzare e notevolmente economico, mentre i risultati istopatologici sono assolutamente paragonabili al laser. Sono anche convinto che Tixel® possa dare risultati addirittura migliori in termini di riduzione delle rughe e miglioramento del tono e della texture cutanea». Visti dagli esperti, i trattamenti con Tixel®, a parità di risultati istopatologici, sono più veloci. Il tempo di recupero è di pochi giorni e il rossore scompare molto più velocemente che con i laser. Secondo Bernstein, «Tixel® offrirà un’alternativa ai trattamenti ablativi e mediamente ablativi ottenibili con i laser frazionali. Inoltre, settato in modalità non-ablativa, Tixel apre canali permeabili ed è quindi possibile la combinazione con trattamenti topici». ✘

un’esclusiva di

Innovazione nel RINGIOVANIMENTO

L'alternativa indolore al laser CO

2

L'innovativa Tecnologia Termo-Meccanica frazionale che copre la gamma di trattamenti con laser CO2 Ablativi e Non-Ablativi per il ringiovanimento e il rinnovamento cutaneo in modo veloce, sicuro, efficace ed indolore.

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Prima e dopo un mese dal secondo trattamento con Tixel®


MEDICINA ESTETICA Testimonials ALGENESS FILLER

PER ALGENESS® FILLER, SONO IMPORTANTI LE OPINIONI DEI “TESTIMONIALS”

Nicolò Scuderi - Roma - www.uniroma1.it «La nuova formulazione di Agarosio (Algeness®) ha, da circa un anno, catalizzato la nostra attenzione grazie alle sue caratteristiche di completa biodegradabilità e assenza di “sostanze leganti” all’interno della sua molecola. Il suo utilizzo anche in pazienti che avevano mostrato segni di intolleranza ai leganti contenuti in fillers a base di acido ialuronico, ci ha permesso di valutare oltre che una lunga permanenza, una degradazione lenta e costante senza alcun segno di alterazione tessutale. Inoltre la soddisfazione dei pazienti è stata finora molto alta, e in tutti i casi trattati il gel di agarosio si adegua perfettamente al tessuto ricevente dopo poche ore, tanto che è impossibile sentirne la presenza al tatto, mentre invece il suo effetto è subito visibile. Un filler sicuro, abbastanza plasmabile da usare, soprattutto ben dosabile e facile all’estrusione anche nelle aree cosiddette difficili. È in corso, presso il Dipartimento di Chirurgia Plastica del Policlinico Umberto I di Roma da me diretto, uno studio randomizzato con Algeness® VL 2,5% su 65 pazienti, per la correzione dei solchi nasogenieni. Lo studio prevede un confronto, tra gel di Agarosio 2,5% ed acido ialuronico cross-linkato».

Maurizio Ceccarelli - Roma - www.aephymed.it «Utilizzo Algeness® da oltre un anno e lo ritengo una valida alternativa all’uso di acido ialuronico di lunga durata. Il prodotto, infatti, formato da un gel di agarosio, ha una lenta metabolizzazione grazie alla neoformazione di una capsula fibrotica lassa densamente popolata da macrofagi. Questo consente di ottenere un risultato transitorio immediato, dato dal prodotto iniettato, e un risultato duraturo, conseguente alla formazione della struttura fibrotica formatasi intorno all’agarosio. Otteniamo così una correzione estetica permanente. Io lo utilizzo principalmente per incrementare le volumetrie ossee, ponendolo direttamente sul periostio. La doppia siringa, che caratterizza la confezione, consente di dividere in maniera esatta il materiale che deve essere iniettato in una zona e in quella contro laterale».

Giorgio Maullu - Cagliari - www.giorgiomaullu.com «Fin dal suo esordio, ho usato il gel di agarosio con ottimi risultati. La nuova formulazione ALGENESS mi ha conquistato per l’estrema plasticità tessutale post iniezione e soprattutto la sua estrema maneggevolezza e sicurezza. Infatti la sua bassissima immunogeneticità ne fa un filler che si può utilizzare in tutte le condizioni, ovvero anche con impianti precedenti di acido ialuronico senza alcuna reazione avversa. La sua caratteristica molecolare di maglia tridimensionale mi permette inoltre di utilizzarlo sia in profondità, per avere un effetto volumizzante, quanto in superficie dove, oltre a esercitare un ottimo effetto “levigante” sull’epidermide, ha dimostrato notevoli proprietà biostimolanti sui fibroblasti dal punto di vista della produzione di collagene ed elastina».

Andrea Carboni - Ravenna - www.carboniandrea.com «Utilizzo il filler a base di agarosio (Algeness) da diversi mesi, e mi ha colpito l’ottima risposta tessutale in tutte le pazienti trattate. Infatti, per il fatto di non avere l’edema da richiamo di acqua come l’acido ialuronico, mi ha permesso di trattare anche le pazienti più esigenti, da un punto di vista ”visivo”. Utilizzando Algeness per le pieghe naso-geniene, la sua caratteristica “What you see is what you get” di comportarsi nel tessuto, mi permette di donare risultati e serenità d’impatto sociale. Se consideriamo poi la sua lunga durata e la sua costante degradabilità, ne fa un filler d’elezione in tutti quei pazienti timorosi di vedersi mutare l’espressività in maniera eccessiva».

Joan Vandeputte - Oudenaarde (Belgio) - www.jvdp.be «Algeness® DF (3,5% agarose) is the first volumising filler to give me an immediate effect exactly where I inject it, without water absorption or long term reactive oedema, and without depending on collagen induction. The 1/1 ratio of injected quantity relative to clinical result, achieved with a resorbable filler which is produced without chemical cross-linking, is a most innovative asset for my volume injection treatments».

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Kathryn Taylor-Barnes - London(UK) - www.realyouclinic.com «As a very experienced cosmetic injection physician I like to have choice in what I can use to safely carry out treatments. Algeness® is attractive to my clinic patients. They like the association with red algae and being naturally sourced. It is versatile and suitable for smoothing and volumising with the three varieties of Algeness® HD, VL and DF. I have had great results with lip enhancement using HD, nasolabial with VL and cheek sculpting with DF. Algeness® is highly biocompatible but without BDDE so longer term inflammation flare ups are minimised. I find that injecting a small amount produces noticeable results so it’s very cost effective and longer lasting. Also after injecting Algeness® it does not drift and the overlying skin looks rejuvenated with a fresh finish- a real bonus».

Fabio Marini - Pescara - www.laserclinic.it «Nei nostri Day Surgery di Pescara e San Benedetto del Tronto il filler viene spesso utilizzto in associazione sinergica alle laser tecnologie come l’ENDO LIGHT LIFT e lo SKIN FACE PROGRAM per un completo rimodellamento e ridefinizione dei volumi del viso. Della gamma Algeness®, prediligo Algeness® VL 2,5%, perché è un filler duttile che garantisce un perfetto trattamento di rughe, solchi e pieghe di media profondità. In seguito all’iniezione, Algeness® determina un immediato effetto volumizzante e rimodellante e fa sì, che il gel di agarosio rimanga stabile nel lungo periodo. La tecnica che utilizzo per Algeness® VL ,è quella lineare e lenta. Dopo l’impianto massaggio sempre la zona trattata, in modo da rendere omogenea la distribuzione del materiale iniettato. La doppia siringa da 1,4 ml, mi permette di poter distribuire le stesse quantità di gel, nelle parti del viso di destra e sinistra. Utilizzo Algeness® da quasi un anno, e la mia considerazione su questo filler, è senz’altro positiva».

Adriano Bartoli - Roma - www.adrianobartoli.it «Uso il filler a base di agarosio (Algeness®) da alcuni anni. Con questi filler ho realizzato più di 2.500 casi e più di 180 corsi teorico-pratici di filler facciale in Italia e in altri Paesi con grande soddisfazione personale e dei dottori che li hanno usati imparando le tecniche dei filler facciali o perfezionando le loro conoscenze con l’uso di questi filler molto duraturi. Da sempre, il punto più forte dei filler Algeness® è il rapporto costo-efficacia che mi ha permesso di sviluppare la mia attività clinica su grandi numeri; il punto a favore che lo differenzia dalla media dei concorrenti è la corrispondenza stabile del volume iniettato con il risultato estetico immediatamente visibile; il vantaggio competitivo che apprezzo oggi maggiormente è la maggior durata delle varie densità di Algeness® nei tessuti facciali rispetto alla maggior parte degli altri filler. Nel tempo ho spinto l’impiego delle varie densità di Algeness® in applicazioni addirittura sconsigliate, ottenendo sempre risultati sicuri e soddisfacenti per i pazienti, ma questo richiede come per qualsiasi altro filler, una prolungata attività clinica che aiuta a conoscerne le virtù e ad acquisire consapevolezza delle potenzialità e delle tecniche d’uso più sicure».

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MEDICINA ESTETICA Dr. Matteo Tretti Clementoni Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica - Milano

LA PLETORA DELLE APPARECCHIATURE IPL® SI ARRICCHISCE DI ALCUNE INTERESSANTI NOVITÀ M22™ Lumenis®: nuovo AOPT™, nuovi filtri Vascular e Acne

L

a tecnologia M22™ di Lumenis® (Lumenis – Yokneam – Israele) poteva già contare su numerose variabili impostabili dall’utente, ma la ricerca ha voluto rendere questo sistema ancora più sofisticato e performante. La possibilità di variare i filtri “taglia basso” o “cut-off” (515 nm, 560 nm, 590 nm, 615 nm, 640 nm, 695 nm, 755 nm) permetteva di decidere quale obiettivo colpire e a quale profondità (più alta la lunghezza d’onda del cut-off applicato, più profondo l’obiettivo da colpire), mentre la possibilità di impostare il numero di sottoimpulsi da 1 a 3, per ogni colpo, permetteva di eseguire un trattamento aggressivo (con minor numero di sub-impulsi) o più soft (con maggior numero di sub-impulsi). L’energia poteva essere impostata sino a un massimo di 35 J/cm2 (maggiore è l’energia, più aggressivo è il trattamento). La durata dell’impulso poteva essere modificata in ogni singolo sub-impulso, potendo variare da 3 a 20 msec (bisogna ricordare che minore è la durata dell’impulso, maggiore è l’aggressività del trattamento, così come, soprattutto nei fototipi scuri, maggiore è la durata dell’impulso e più sicuro è il trattamento). La distanza di tempo tra un sub-impulso e

Fig. 1: Cut-off 590 + AOPT

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l’altro (o “delay time”) poteva essere modificata da 1 a 150 msec (maggiore è il delay time, più tempo si lascia alla cute di raffreddarsi e quindi più sicuro è il trattamento). Un semplice calcolo matematico di permutazione permette di stabilire come con solo queste 5 variabili si possa ottenere una combinazione di oltre 1.000.000 di settaggi differenti. I vantaggi di ciò che era già presente nella tecnologia M22™ sono quindi evidenti: • Sostituire un semplice filtro (avendone 7 a disposizione) invece che sostituire un intero manipolo è più semplice e veloce. • Avere la possibilità di utilizzare un treno di impulsi invece che un impulso singolo permette di meglio adeguare il trattamento alla singola patologia da trattare. • La sicurezza del trattamento è ottenuta non solo allungando la durata dell’impulso (come nelle emissioni a impulso singolo), ma anche allungando il delay time. Tutto ciò è stato recentemente arricchito con alcune interessantissime novità. Le riassumo qui di seguito, in ordine cronologico per come le ho implementate sulla mia piattaforma M22™.

AOPT Advanced Optimal Pulse Technology è la definizione di un’ulteriore variabile del software, che permette di rendere estremamente preciso ogni trattamento. È infatti oggi possibile modificare non solo la durata dell’impulso di ogni singolo subimpulso, ma anche l’energia in esso liberato. Mentre in passato l’energia totale decisa dall’operatore era suddivisa in parti uguali per il numero dei sub-impulsi, oggi questa energia può essere modulata all’interno degli stessi. Se, per esempio, si decideva di utilizzare 20 J/cm2 con 2 sub-impulsi, l’energia era suddivisa in modo rigido e già prestabilito in 10 + 10 J/cm2. Oggi, se si vuole utilizzare la stessa energia totale e lo stesso numero di sub-impulsi, si può, per esempio, decidere di modulare l’energia in 15 + 5 J/cm2, oppure in 13 + 7 J/cm2, oppure in 6 + 14 J/cm2, oppure in 8 + 12 J/ cm2, etc. Il vantaggio nella precisione


del trattamento è evidente e permette, per esempio, di utilizzare un treno di impulsi che preveda alte energie e lunga durata di impulso nel primo sub-impulso e minori energie e breve durata di impulso nei successivi. Così facendo, si può avere trasformazione dell’emoglobina in metaemoglobina durante il primo sub-impulso, per poi colpire quest’ultima con i successivi sub-impulsi (Fig. 1). Si può altresì decidere di utilizzare un primo subimpulso di durata molto breve e alta energia poi seguito da impulsi di durata maggiore e bassa energia nella coagulazione di vasi molto piccoli e nelle eritrosi. FILTRO VASCULAR Questa novità tecnologica è costituita da un filtro cut-off che permette il passaggio dell’energia solo nelle bande comprese tra 530 e 650 nm e tra 900 e 1200 nm (Fig. 2). Questo cut-off “doppio” ha alcuni grossi vantaggi: • Continua, come tutti gli altri, a schermare le lunghezze d’onda molto basse (attorno ai 400 nm) che, pur trovandosi in corrispondenza del picco più alto dell’assorbimento dell’emoglobina, esporrebbero, se trasmesse, ad altissimi rischi di ustione per la loro scarsa capacità di penetrazione. Fig. 3: Cut-off vascular

Fig. 2: bande filtro Vascular

Fig. 4: bande filtro Acne

• Focalizza l’energia emessa nelle regioni della curva di assorbimento dell’emoglobina, ove questa è maggiore di quella della melanina. • Esclude le lunghezze d’onda nelle quali l’assorbimento dell’emoglobina sarebbe inferiore a quella della melanina. • Permette un simultaneo trattamento delle lesioni vascolari più superficiali (con la prima parte della banda di emissione, Fig. 3) e di quelle più profonde (con la seconda parte della banda di emissione). • Questo filtro si adatta molto bene alle caratteristiche dei piccoli vasi cutanei che per definizione variano molto sia come profondità che come calibro. FILTRO ACNE La malattia acneica è molto comune e diffusa e prevede trattamenti topici e orali ormai ben standardizzati. È però noto che il principale imputato della malattia (il Propionibacterium Acnes) produce una notevole quantità di porfirine che non solo lo rendono visibile, sotto forma di fluorescenza arancione se illuminato con lampada di Wood, ma lo rendono aggredibile mediante reazione fotodinamica. L’utilizzo di un filtro con “doppio” spettro di emissione (400 – 600 nm e 800 – 1200 nm, Fig. 4) ha lo scopo di focalizzare l’energia sull’assorbimento della protoporfirina IX, attraverso la prima parte

della banda di emissione (in corrispondenza della banda di Soret) e di avere effetti antiinfiammatori mediante la seconda parte della banda di emissione, riducendo la liberazione di citochine da parte dei macrofagi. PUNTA CIRCOLARE 6 MM Quest’ultima novità è uno strumento in grado di velocizzare e migliorare molto l’attività quotidiana. Le piccole dimensioni del puntale (6 mm) permettono di concentrare grandi quantità di energia in uno spot molto piccolo, evitando di utilizzare maschere di carta bianca forate quando, per esempio, si vuole fotocoagulare un angioma rubino. CONCLUSIONI Tutte queste novità rendono la tecnologia M22™ ancora più sofisticata e certamente permettono un ulteriore incremento dell’efficacia e della precisione dei trattamenti, oltre che l’aumento del numero delle indicazioni terapeutiche. ✘ PER INFORMAZIONI

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SCLEROTHERAPY 2016

CONFERENCE Dr. Alessandro Frullini Flebologo, Specialista in Chirurgia Vascolare Presidente onorario AFI - Incisa in Val D’Arno (FI) Docente CPMA VALET - Bologna

Tantissime le novità per l’edizione di quest’anno, a cominciare dalla sede: si torna a Bologna, al Palazzo dei Congressi, e si ufficializza l’apparentamento con il Congresso Internazionale SIES… n un mondo dove tutto cambia veIcontinua locemente, anche la flebologia è in evoluzione e non potrebbe

essere altrimenti. Se penso a questa disciplina alcuni decenni fa e la confronto con quello che facciamo oggi nei nostri ambulatori, mi rendo conto dell’enorme evoluzione alla quale abbiamo assistito. La chirurgia era il “gold standard” con cui si confrontavano i risultati delle nuove terapie, ma oggi lo stripping è divenuto solo un “old standard”, già scomparso dall’armamentario terapeutico in molti Paesi. Sclerotherapy 2016 sarà ancora una volta l’evento che celebrerà questo cambiamento, il luogo dove verranno presentate e discusse le più importanti novità della flebologia mondiale. Questa sarà senz’altro un’edizione speciale per molte ragioni. Le novità sono tantissime: il congresso ritorna a Bologna, dove era nato, e per la prima volta si svolgerà (dal 26 al 28 febbraio prossimi) in una grande sede dove sarà ospitato anche il congresso SIES di Medicina e Chirurgia Estetica, ovvero il Centro Congressi della Fiera di Bologna, per regalare – ce ne fosse stato bisogno… – un ulteriore salto di qualità a questo nostro appuntamento. Sclerotherapy 2016 rimane un evento del tutto separato dal Congresso SIES, ma la contiguità dei due eventi, che hanno in comune solo l’area espositiva, permette ai congressisti e alle aziende una formidabile occasione d’incontro. Al Palazzo dei Congressi del Polo fieristico felsineo sono attesi quindi più di 2.500 congressisti provenienti da tutto il mondo per la VALET Conference del 2016, evento nel quale si celebreranno contemporaneamente, come detto, lo Sclerotherapy e il SIES 2016.

PRINCIPALI SESSIONI CONGRESSUALI Per chi non avesse ancora consultato il programma ufficiale, ecco – in rapida carrellata – le principali sessioni sulle quali sarà articolato Sclerotherapy 2016. • Scleroterapia delle varici. • Ablazione termica delle varici. • Schiuma sclerosante. • Scleroterapia chimica laser-assistita. • Trattamenti misti (chirurgia + scleroterapia). • Elastocompressione, scleroterapia e terapia laser. • Profilassi anti-trombotica in scleroterapia. • Diagnostica ecografica dei risultati della scleroterapia. • Terapia farmacologica e scleroterapia. • Aspetti legali della scleroterapia. • La scleroterapia nell’ulcera venosa. • La scleroterapia delle vene della mano. • Sessioni “Conference” con collegamenti internazionali. FATTIVA COLLABORAZIONE Un’altra significativa novità è la fattiva collaborazione tra l’Associazione Flebologica Italiana (AFI) e le altre società che si occupano di flebologia. Alla già collaudata amicizia con la SIF, si aggiungono nuove occasioni d’incontro con la SIAPAV e la SIFCS. Ai rappresentanti di queste società sento di porgere a nome mio e di tutta l’AFI un caloroso e speciale benvenuto. Pur considerando le diverse individualità, l’AFI continuerà a incoraggiare la creazione di un pensiero comune della flebologia italiana basato sul rispetto e la collaborazione. Vi aspettiamo quindi a Bologna per questo grande evento: Sclerotherapy 2016 sarà come sempre un’occasione di aggiornamento e di crescita, quella che orgogliosamente possiamo rivendicare come il congresso italiano di flebologia con la più importante tradizione da quasi vent’anni. ✘


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CONFERENCE intervista al Prof. Maurizio Priori Medico Chirurgo Presidente SIES - Firenze

19° CONGRESSO SIES

LA BELLEZZA “EUROPEA”

Dal 26 al 28 febbraio, negli splendidi e ampi spazi rinnovati del Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna, andrà in scena il diciannovesimo appuntamento con questo evento che cattura ogni anno l’attenzione di specialisti di tutto il mondo rmai è addirittura superfluo l’inO vito di stampo anglosassone che campeggia sin dai primi annunci

dell’avvenimento, “Save the date”, perché Medici e Chirurghi Estetici non hanno bisogno di sollecitazioni particolari per tenere a mente le date in cui si svolge il Congresso SIES… Nel 2016 l’appuntamento è dal 26 al 28 febbraio, per la prima volta nella splendida cornice del Palazzo dei Congressi di Bologna. Squadra che vince non si cambia: SIES il comitato scientifico, VALET la segreteria organizzativa, Multimed il Poliambulatorio in cui mettere in pratica le parole nel momento stesso in cui vengono… pronunciate. Tutto funziona a meraviglia: ne chiediamo conferma al professor Maurizio Priori, presidente SIES e “anima” del Congresso. Professor Priori, la diciannovesima edizione del Congresso SIES è ormai alle porte e – al di là di quelle che saranno le novità in campo scientifico – salta agli occhi il cambio della sede: per il SIES 2016 si spalancano le porte del Centro Congressi della Fiera di Bologna, una location che non ha certo bisogno di presentazioni… «Esatto: il Polo Fieristico bolognese è conosciuto in tutto il mondo e il fatto che ci abbia aperto le porte per ospitare il nostro Congresso è ovviamente un motivo d’orgoglio». Quali saranno, tornando ai temi del Congresso, le grandi novità di quest’anno? «Scelgo solo un paio di temi, anche per non privare i partecipanti del piacere della scoperta. Sicuramente ci occuperemo dei nuovi laser per epilazione, che si stanno confermando sicuri ed efficaci. Dopodiché ci occuperemo diffusamente dei nuovi Biorivitalizzanti e Bioristrutturanti, che hanno

ottimi riscontri nei nostri ambulatori e godono di ottime prospettive. Si tratta di prodotti semplici da usare, che la costante ricerca promossa dalle aziende del settore rendono di anno in anno sempre più efficaci e privi di controindicazioni». Si svolgeranno anche quest’anno i Corsi pre-congressuali, che tanto successo hanno ottenuto in passato, presso le aule VALET? «Naturalmente sì. E, visto il grande successo di quello dell’anno scorso, posso anticipare che anche l’edizione 2016 avrà uno splendido Corso post congressuale: titolo e relatore li lasciamo con il punto interrogativo per non rovinare la sorpresa. Che sarà grande…». Altro appuntamento di successo, le live sessions in diretta dal poliambulatorio Multimed: anche quest’anno avete in programma collegamenti con la sala operatoria di casa VALET? «Le live sessions stanno al nostro Congresso come il GP di Montecarlo sta al campionato di Formula 1: insostituibili. Sono proprio le live sessions che ci distinguono dagli altri congressi. E quest’anno, grazie alla nuova struttura che ci ospita, saranno possibili anche collegamenti internazionali…». Oltre che l’impegno nel campo della ricerca, SIES non ha mai trascurato le vicende regolamentari della professione: il vostro Ufficio Legale sta portando avanti qualche battaglia particolare, in nome e per conto di Medici e Chirurghi Estetici? «Stiamo cercando di ottenere giustizia a nome della categoria dopo la messa in onda di un tristemente famoso servizio di Report. Sul fronte normativo, invece, ci stiamo battendo affinché i Tribunali utilizzino Medici Estetici per i CTU dei casi che interessano il nostro settore».

Medicina e Chirurgia Estetica sono diventate argomenti “popolari” e i mezzi di informazione se ne occupano sempre più frequentemente. L’interessamento dei mass media ha fatto bene allo sviluppo di queste discipline? «Più che altro, oggi è il web a diffondere il maggior numero di notizie anche nel nostro campo. E come per tutte le altre materie trattate, la Rete offre tante opportunità e altrettante fregature…». Ultima cosa: l’incremento della partecipazione di medici stranieri al vostro Congresso è ormai una costante. Che significato ha, questa internazionalizzazione spinta? Andiamo verso la globalizzazione della Bellezza? «L’incremento della partecipazione di medici provenienti dall’estero è la riprova che SIES e VALET hanno lavorato bene, dal 1997 a oggi. Per quanto riguarda la Bellezza, direi che sta nascendo un’idea Europea di Bello. I nostri canoni prevedono una rinfrescata, non uno stravolgimento, e dal Vecchio Continente stiamo “contagiando” un po’ tutto il mondo…». ✘

SIES


CONFERENCE

SIES Presenti al 19° Congresso SIES 2016

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TECNOLOGIA LASER 808 NM. OLTRE L’EPILAZIONE

MEDICINA ESTETICA Dr. Adelmo Bucci Specialista in Medicina Interna, Medico Estetico - Genova

I “Laser Defocalizzati” a Diodi con emissione a 808 nm si sono diffusi molto rapidamente nel settore della medicina estetica grazie alla maggiore penetrazione dell’energia, derivante dalla lunghezza d’onda, che li rende validi competitors di quelli ad alessandrite ma, rispetto a questi ultimi, decisamente migliori dal punto di vista della compliance dei pazienti

SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA IN PROGRESS Il successo di questa tecnologia, indirizzata all’epilazione progressivamente definitiva, deriva da più fattori: 1) Analgesia grazie alla modalità “painless”, 2) Rapidità di esecuzione in “multi-pulse”. 3) Efficacia di trattamento in tutte le zone grazie all’ ottimale dimensione dello spot. 4) Enorme durata dei manipoli (5.000.000/10.000.000 di spari). Oltre a questi conclamati vantaggi, possiamo affermare che la tecnologia Laser Defocalizzato, sia estremamente sicura, nel senso che è veramente raro causare danni termici a pazienti sottoposti ai trattamenti di epilazione, basti pensare che con i Laser 808 nm, se ben progettati, costruiti e utilizzati con opportuni protocolli, è possibile trattare qualunque soggetto, perfino quelli di fototipo VI. INNOVAZIONE FOTO-REJUV Blue-Moon ha voluto fare di più, così, oltre ad aver messo in commercio BlueLaser DEP 25KS, con caratteristiche uniche per i trattamenti di epilazione, con tre modalità esecutive PAINLESS, SINGLE-SPOT, MULTI-SPOT, il tutto contenuto in un formato trasportabile di appena 25 kg (compreso il gruppo frigorifero di alta potenza per il raffreddamento dei diodi), ha voluto inserire il trattamento “FOTO-REJUV Programmato”, un innovativo, semplice e sicuro trattamento di Foto-ringiovanimento cutaneo, gestito da un software intuitivo ed autoguidato, che permette di ottenere risultati evidenti già dopo la prima seduta. 28

Qualcuno potrebbe appuntare che alcuni medici già utilizzano la tecnologia laser 808 nm per fare fotoringiovanimento, in genere peró senza l’ausilio di una guida sicura e conclamata, quindi con il timore di emettere troppa energia rischiando di causare danni termici, oppure di generarne in maniera insufficiente avendo scarsi risultati. Se le possibilità di causare lesioni da calore sono trascurabili durante le sedute di foto-epilazione, diverso deve essere l’approccio di utilizzo di questa tecnologia nei trattamenti di Fotoringiovanimento dove il rischio è decisamente maggiore e il medico spesso deve escogitare, sviluppare e rischiare in prima persona per regolare i parametri più idonei al raggiungimento di risultati clinicamente evidenti in pazienti diversi. Questo accade perché, spesso, le aziende produttrici propongono protocolli generici che mal si adattano alle svariate problematiche di individui differenti, ignorando una realtà clinica che quotidianamente ci sottolinea la grande soggettività di ogni paziente da trattare, con le proprie caratteristiche, necessitante di una parametrizzazione dei dispositivi opportunamente regolata in considerazione dell’anamnesi, del check-up cutaneo, della diagnosi e del gol terapeutico. BlueLaser DEP 25KS di Blue-Moon, grazie alla sonda di misura del livello di abbronzatura, riferibile alla scelta del fototipo secondo Fitzpatrick, unitamente alla apposita appendi-

ce da applicare alla testa di emissione laser e, in particolare, con il supporto del software dedicato, permette di agire con precisione e sicurezza, praticando il Foto-ringiovanimento in tempi rapidi, con una migliore compliance dei pazienti e soprattutto con risultati evidenti. QUALI AZIONE SVOLGE BLUELASER DEP 25KS Considerando che la profondità di penetrazione della radiazione utilizzata dipende dall’intensità di energia applicata e dalla concentrazione dei cromofori, quindi, dalle sostanze in grado di assorbire più o meno il tipo di Laser utilizzato (vedi legge di Lambert Beer), il laser a 808nm rappresenta nell’ambito dei trattamenti di Foto-ringiovanimento, una metodica nuova, non paragonabile ovviamente al resurfacing di un laser ablativo, ma neppure alla stimolazione di una radiofrequenza o di una luce pulsata medicale. I laser a diodi producono una radiazione diffusa la quale non è molto assorbita quindi penetra maggiormente in profondità (fenomeno: “forward scattering”) rispetto ad una

IPL, senza arrivare ad intaccare l’ipoderma, a patto di non utilizzare energie troppo elevate (ma anche in questo caso lo sconfinamento nell’ipoderma è modesto) o i tes-


Schema sullla profondità dell’azione dei Laser utilizzati in Medicina Estetica oggi

suti sottostanti, quindi con un minor coinvolgimento dei piani anatomici e di conseguenza una maggior sicurezza rispetto ad una radio-frequenza unipolare. A livello dermoepidermico si ha una stimolazione dei fibroblasti con formazione di nuovo collagene, attivazione delle funzioni cellulari con aumento della sintesi proteica e dell’indice mitotico con miglioramento del turnover cellulare, stimolazione del linfodre-

naggio e riattivazione del microcircolo e con conseguente ripresa da parte dei tessuti in termini di tonicità, compattezza e luminosità. I trattamenti di foto-ringiovanimento effettuati con laser 808, eseguiti con opportuni protocolli, sono stati giudicati “Ben tollerati” dai pazienti con un fototipo fino al III e solo “Lievemente fastidiosi” nei soggetti più scuri IV e V; per quanto riguarda il fototipo VI non vi è sperimentazione

sufficiente per dare un parere clinicamente rilevante ed è al momento da sconsigliare. In conclusione gli ottimi risultati sia dal punto di vista clinico che di compliance, dimostrano come il laser a diodo 808 nm, sia uno strumento versatile, ottimo non più solamente nel campo della foto-epilazione ma anche in quello del foto-ringiovanimento, in quanto valido compromesso fra la bassa penetrazione di una luce pulsata e la troppa invasività di una radiofrequenza unipolare.< ✘

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BlueLaser DEP MD è un dispositivo a diodo laser defocalizzato a 808 nm con emissione di energia da 5 a 60 Joule/cm2.

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IL BENESSERE A 360 GRADI

DICONO DI NOI di Gianna Cerrato Medico Estetico, Gravesano (Svizzera)

Abbiamo chiesto alla dottoressa Gianna Cerrato, che svolge la sua attività in Svizzera, di raccontare la sua esperienza. E di come quello che ha imparato nelle nostre aule abbia migliorato lo stato di salute dei suoi pazienti… o intrapreso i miei studi di mediH cina a Basilea (i primi due anni, per la precisione) e li ho terminati presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Ho iniziato a lavorare come volontaria presso la Croce Verde di Lugano, con il conseguimento del brevetto A da parte della Croce Rossa Svizzera. Dopo aver trascorso due anni in specialità di Anestesia e Rianimazione presso il Cardio Centro Lugano (mentori: Dr. Tiziano Cassina e Dr. Romano Mauri), mi sono trasferita con mio marito a Losanna e Friborgo per otto anni e per concludere ho lavorato 2 anni per SOS LA CÔTE di BEGNINS, Canton Vaud, come medico d’urgenza. Ho abbandonato questa vita di “azione” nel momento in cui mi sono accorta che il mio bimbo di quasi tre anni non mi riconosceva come figura di mamma, bensì come una signora sorridente e simpatica dell’entourage famigliare. E qui entra in gioco la Confederazione Svizzera (sostituto medico capo nell’esercito svizzero), che con grande piacere è un’attività che continuo da ormai sei anni. Ho così dato gli esami per poter esercitare in Canton Ticino come Medico di Famiglia nel 2012 e da quel momento ho lavorato in studio medico di colleghi associati nel Paese di Manno (Canton Ticino, appunto). Nel

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2015 ho avuto l’opportunità di diventare Medico Specializzato in Investigazioni Legali, per collaborare con la polizia scientifica del Cantone Ticino. Durante il cammin della mia vita, ho avuto un piacevole incontro con il mio attuale capo presso il Centro di Reclutamento della Svizzera Italiana, il Dr. Franco Muggli, il quale mi ha spronato a intraprendere quella che secondo lui sarà la necessità nel futuro dei nostri pazienti. Ho quindi intrapreso questa strada della Medicina e Chirurgia Estetica. Dopo l’esperienza professionale in ambito della Medicina d’Urgenza e dell’Anestesia, ho trovato in questa nuova sfida un master che mi ha ampliato la valutazione generale del benessere fisico, psichico ed emotivo dei pazienti. La Medicina Estetica nasce dalla constatazione che l’uomo è sano quando è in armonia con la propria vita e con il proprio aspetto fisico e mentale. Genericamente, oggi, con l’espressione “Qualità della Vita” viene indicato il livello di benessere, anche psicologico, della società. A mio avviso, il concetto di Qualità della Vita nasce e diventa centrale soprattutto in società non afflitte da problemi di fabbisogno vitale, quindi il ruolo della Medicina Estetica è fondamentale a completamento di

un quadro di salute dei pazienti. In genere, nella Medicina Estetica vengono coinvolti anche il medico di famiglia, figura che - secondo i nostri pazienti attivi dal punto di vista sociale e professionale - dovrà poter soddisfare la guarigione del problema bagatella fino a giungere al completamento del “sentirsi bene e in forma” con un ritocchino al freno dell’aging… Per questo mi sono avvicinata alla Scuola di Bologna e ho frequentato i corsi proposti. Spero che questo modo di vedere le cose, unita a quanto ho imparato in aula, possa sempre offrire una certa “complicità” ai pazienti (in particolar modo le pazienti) e che non sia invece oggetto di critica da parte di alcuni colleghi, che trovano questa visione una grande banalizzazione della nostra scelta e offerta. Già, in Svizzera accade anche questo… ✘


EDIZIONE 2016

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LA SEDE CPMA VALET

Una struttura creata appositamente per ospitare i nostri Corsi di Medicina e Chirurgia Estetica a Bologna

IL METODO CPMA VALET

La parte teorica si fonde armonicamente con quella pratica, per dare modo ai medici di essere subito in grado di offrire nuovi servizi ai propri pazienti


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la possibilità di partecipare a un ulteriore corso (dalle 18 alle 20) prettamente pratico durante il quale il medico – sotto la supervisione del Docente – tratterà una paziente da lui reclutata, con il prodotto fornito dalla scuola. Il corso, a pagamento, è aperto agli allievi che partecipano ai corsi suddetti, durante il giorno.


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Modulo CORPO base

• Check-up cutaneo • Inestetismi del volto: filler - corso base • Impiego della tossina botulinica • Indicazioni medico-chirurgiche del viso e del collo • Timedchirurgia • Peelings chimici • Carbossiterapia in Medicina Estetica • Trattamento dell’acne • L’Avvocato nell’ambulatorio di Medicina Estetica • Marketing Ambulatoriale • SIES DAY • Live stage CPMA - VALET • Aspetti di Medicina Legale ed Esami

• Semeiotica clinica-strumentale e analisi della composizione corporea • Intradermoterapia distrettuale (mesoterapia) e microterapia • Insufficienza venosa (propedeutico a scleroterapia) • Body Reshaping • Intralipoterapia - Liporiduzione non chirurgica tramite iniezioni di fosfatidilcolina • Intergratori alimentari, alimenti funzionali, endofarmaci • Scienza dell’alimentazione • L’Avvocato nell’ambulatorio di Medicina Estetica • Marketing Ambulatoriale • SIES DAY • Live stage CPMA - VALET • Aspetti di Medicina Legale ed Esami

Modulo VISO avanzato • Inestetismi del volto: filler - corso avanzato • Peelings chimici - corso II livello pratico • Biostimolazione: strategia nel trattamento degli inestetismi del viso • Impiego della tossina botulinica: “Il terzo inferiore del volto” - corso avanzato • Analisi differenziata e approccio globale dei trattamenti nei pazienti da 30 ai 60 anni • Tecniche Laser percorso base propedeutico • I fili in Medicina Estetica • La gestione delle complicanze in Medicina Estetica • Profiloplastica non chirurgica • Marketing Ambulatoriale • CPMA - VALET • Aspetti di Medicina Legale ed Esami

Modulo TECNICHE LASER in Medicina Estetica

• Tecniche Laser percorso base propedeutico • Trattamento Laser delle lesioni pigmentate e tatuaggi • Trattamento Laser di fotoepilazione • Trattamento Laser in sinergia nella terapia dell’aging cutaneo di viso e corpo • Trattamento Laser delle lesioni vascolari a manifestazione cutanea • Marketing Ambulatoriale • Live stage CPMA - VALET • Aspetti di Medicina Legale ed Esami

Dipartimento di TERAPIA ANTALGICA INTEGRATA • Mesoterapia antalgica integrata • Terapia manuale, vertebrale e articolare • Agopuntura di sintesi funzionale • Carbossiterapia nel dolore

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CPMA - VALET Provider ECM n° 1328 Via dei Fornaciai 29/B 40129 Bologna

Modulo CORPO avanzato

• Rimodellamento corporeo con liposcutura e lipofilling • Timedchirurgia • Tecniche di chirurgia cutanea ambulatoriale • Dietoterapia dell’obesità • Scleroterapia delle varici ed esame Eco-Color-Doppler • La gestione delle complicanze in Medicina Estetica • Marketing Ambulatoriale • Live stage CPMA - VALET • Aspetti di Medicina Legale ed Esami

Modulo ANGIOLOGIA e FLEBOLOGIA

• Insufficienza venosa (propedeutico a scleroterapia) • Scleroterapia delle varici ed esame Eco-Color-Doppler • La schiuma sclerosante • E.C.D. di prima formazione • Scleroterapia ecoguidata • Marketing Ambulatoriale • Aspetti di Medicina Legale ed Esami

Corsi Novità e AGGIORNAMENTI

• Profiloplastica non chirurgica • Attualità clinica dell’esame posturometrico • Marketing ambulatoriale • Live stage CPMA - VALET • Medicina Estetica e Medicina Fisiologica • S.E.F.F.I. Superficial Enhanced Fluid Fat Injection ringiovanire tonificando e rigenerando • Eco-color Doppler di 2° livello - Arterioso • Eco-color Doppler di 2° livello - Venoso

PER INFORMAZIONI da martedì a sabato 9:00 - 13:00 e 14:00 - 18:00

T: 051 63.88.334 F: 051 32.68.40

info@valet.it www.valet.it


LIVE STAGE CPMA VALET 14 Aprile 2016

Toccare con mano: il modo migliore per rendersi conto di qualcosa. In Chirurgia e Medicina Estetica, si “tocca con mano” quando si è a diretto contatto con il paziente. Già, ma come arrivare a questo incontro ravvicinato di un certo tipo avendo tutte le conoscenze necessarie? Iscrivendosi a un corso specifico, certo, ma non basta: quello che fa la differenza, in campo medico, è l’approccio diretto. La Scuola di Bologna lo sa e, per venire incontro alle esigenze dei propri allievi, ha messo in agenda una serie di appuntamenti davvero da non perdere. Stiamo parlando dei LIVE STAGES che verranno organizzati presso le aule della VALET in collegamento televisivo diretto con il POLIAMBULATORIO MULTIMED: da questa parte dello schermo, una platea di medici interessati alle diverse metodiche; dall’altra parte, uno specialista di chiara fama che metterà in pratica queste metodiche (una alla volta, per non ingenerare confusione) mostrando e spiegando ai colleghi tutti i passaggi, dalla preparazione del paziente alla gestione post trattamento. I medici in aula potranno interagire senza intermediazioni con lo specialista per chiarire in diretta eventuali dubbi nati dall’esposizione del caso o dalla visione del trattamento stesso. Non più semplice allievo, quindi, ma protagonista effettivo: la Scuola di Bologna te lo consente grazie ai LIVE STAGES…

INFORMAZIONI GENERALI

Rigenerazione dermo connettivale attraverso l’innovativo uso di collagene equino di tipo I nell’aging del volto Dr.ssa Mariarosaria Cristina Orlandini

Nuova tecnica Cellublunt – trattamento sulla cellulite con cannula da 1 mm Dr. Stefano Toschi

Protocollo di fotoringiovanimento con il BlueLaser DEP Laser defocalizzato 808 nm Dr. Adelmo Bucci

l’evoluzione della metodica Endosphères con il sistema Sensor, l’unico dispositivo che sente il tuo corpo e adatta il trattamento alle esigenze di ogni singolo paziente Prof. Pier Antonio Bacci

Il mio approccio al rimodellamento del viso: focus on sulle aree dinamiche Dr.ssa Paola Molinari

Supported by: EURORESEARCH - LAIN ELECTRONIC - BLUE-MOON - FENIX - TEOXANE

L’iscrizione allo stage è a numero chiuso. Criterio discriminante per l’accettazione delle domande è l’ordine di arrivo delle stesse. Durata: dalle 9:00 alle 17:00 Quota di iscrizione: Soci SIES e iscritti a un modulo CPMA € 50,00 + IVA Non soci € 148,00 + IVA La quota comprende: - accesso alla sala plenaria - lunch Per questo evento non è previsto l’accreditamento ECM Sede e per informazioni: VALET - Provider ECM 1328 Via dei Fornaciai 29/B - Bologna Tel: 051 63.88.334 info@valet.it


MEDICINA ESTETICA Dr. Franco Lauro Specialista in Chirurgia Plastica - Bologna

ULTRASUONI FOCALIZZATI (HIFU) PER VISO E CORPO Ultraformer® 3 per lifting non chirurgico e l’adiposità localizzata del corpo

ecentemente, alcune tecnoloR gie hanno reso possibile che le lassità cutanee del volto, delle

braccia, del decolleté e delle cosce possano essere trattate in maniera soft, rispondendo alla continua richiesta dei pazienti che cercano meno invasività, un rapido ritorno alla vita sociale e scarsi effetti collaterali (nessuna cicatrice, nessuna anestesia, ecc). Il collo, difficilmente aggredibile chirurgicamente, è stato posto come obiettivo principale nei trattamenti di lifting “dolce”. Laser e radiofrequenze hanno lasciato strada agli ultrasuoni focalizzati (HIFU): derivati da impieghi in campo oncologico, essi sono in grado di fornire energie in profondità solo dove realmente serve. Ho utilizzato gli ultrasuoni focalizzati negli ultimi cinque anni con grande soddisfazione: ad oggi, ho trattato circa 300 pazienti. La grande intuizione è stata quella di dare a disposizione del medico un’apparecchiatura che potesse agire a vari livelli, dalla cute fino alle fasce muscolari. L’ultima frontiera dell’HIFU si chiama Ultraformer® 3 che, primo fra tutti, permette al medico di trattare anche il corpo dalle adiposità localizzate in modo rapido e sicuro, a costi accessibili per il paziente. Le caratteristiche vincenti dell’apparecchiatura sono la possibilità di stimolare il tessuto nella stessa seduta a vari livelli, cominciando l’applicazione con il manipolo da 4,5 mm, che in area facciale può tranquillamente arrivare fino allo SMAS, per proseguire con i manipoli da 3 mm e 1,5 mm, che lavorano nel derma profondo e superficiale. Altra caratteristica vincente è l’assenza di tempi di recupero, leggero eritema di mezz’ora, un’ora massimo, e nessuna controindicazione all’esposizione solare, che consente al paziente una ripresa immediata della vita di relazione.

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IL PROTOCOLLO Dal punto di vista tecnico, il protocollo dei trattamenti prevede 2-3 sedute da effettuarsi ogni due mesi, a seconda del livello di cronoaging. Il trattamento provoca un graduale e massiccio aumento del tono cutaneo, un netto rimpolpamento dei volumi, il rimodellamento dell’ovale del volto, la riduzione del doppio mento, maggiore tonicità del collo con riduzione delle rughe, decolleté più “tirato”. Sul corpo, grazie all’ausilio nei nuovi manipoli brevettati, le adiposità localizzate vengono eliminate in due/tre veloci sedute. Ultraformer® 3 agisce per via termica, provocando una contrazione immediata delle fibre collagene e innesca una neocollagenesi nei sei mesi successivi l’intervento. Diversamente da altre metodiche, il trattamento può essere eseguito su tre livelli di profondità differenti per il volto (1,5mm, 3mm e 4,5mm), dal derma reticolare allo SMAS: sul corpo vengono utilizzati i nuovi trasduttori da 6mm e da 9mm, a emissione segmentata, che consentono il trattamento di un volume otto volte superiore al normale, garantendo un tempo di trattamento limitato. Ultraformer® 3 viene utilizzato anche su carnagioni scure e pelli abbronzate e non è necessario evitare l’esposizione solare. Le aree di preferenza del trattamento sono quelle delle guance e del sottomento, quindi miglioramento del contorno mandibolare, dei solchi labiomentonieri e naso labiali e riduzione della lassità sottomentoniera. Quindi, un trattamento che prevede un effetto di contrazione del tessuto, meno sicuramente l’effetto levigante. Il trattamento è controindicato nei pazienti che hanno avuto infiltrazioni di filler permanenti, causa il rischio di determinare reazioni infiammatorie acute.

Prima e dopo trattamento con Ultraformer® 3

ULTERIORI MANIPOLI Novità estremamente interessante è l’arrivo di due ulteriori manipoli, da 6 e 9 mm, che a livello corporeo, vista la profondità di penetrazione, possono andare a determinare la lisi del tessuto adiposo (comincio ora la mia esperienza). La fase di preparazione è semplice: vengono individuate le aree da trattare, il medico stabilisce il numero di righe necessarie per il trattamento e il costo necessario: i nuovi trasduttori


di Ultraformer® 3 assicurano 20.000 linee per il volto e 30.000 per il corpo, a prezzi ragionevoli; inoltre, hanno ingombri inferiori a quello dei concorrenti e pesano meno rendendo il trattamento di facile e comoda esecuzione. L’unità di controllo dell’apparecchio consente di monitorare continuamente le linee sparate e quelle restanti in modo tale da poter programmare la sostituzione dei trasduttori per tempo. Durante il trattamento il paziente sentirà una sensazione di bruciore da lieve a moderato, a seconda della profondità di lavoro a cui è possibile ovviare con un blando antiinfiammatorio). I tempi di trattamento variano dai 10 minuti per il trattamento del sopracciglio ai 35 minuti per un viso/collo. La modalità di ripetizione automatica della riga riduce i tempi di lavoro drasticamente. Gli effetti di contrazione che si apprezzano perdurano almeno un anno. Ultraformer® 3 è ben tollerato e molto richiesto dai miei pazienti. Edema transitorio, l’eritema persiste massimo un’ora. Come complicanza temporanea, è possi-

bile una dolenzia dell’area trattata per alcuni giorni. Sul corpo è avvertibile solo una sensazione di calore e/o leggero bruciore dopo una decina di minuti dal trattamento, un rossore della pelle da lieve a moderato che dura poche ore. La zona da trattare viene suddivisa in aree da 10x10cm e vengono erogate 300 linee per trasduttore per area. Come per il volto, l’apparecchiatura consente la ripetizione automatica delle linee che permette di ridurre i tempi di trattamento. Il risultato migliora continuamente raggiungendo il suo culmine dopo circa tre/sei mesi dal trattamento. Ultraformer® 3 fornisce una tecnologia testata e sicura al medico che garantisce al paziente un risultato clinico sicuro con complicazioni assenti o minime. ✘ BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE Lasers Med Sci “Coagulation and ablation patterns of high-intensity focused ultrasound on a tissue-mimicking phantom and cadaveric skin” - Ago2015. Hee-Jin Kim1 & Han Gu Kim2 & Zhenlong Zheng3,4 & Hyoun Jun Park5 & Jeung Hyun Yoon6 & Wook Oh7 & Cheol Woo Lee8 & Sung Bin Cho3,9.

Prima e dopo trattamento con Ultraformer® 3

Il primo sistema HIFU per il viso e per il corpo. Focalìzzati sull’ultrasuono. Sistema ad ultrasuoni focalizzati con alta potenza di picco e doppio manipolo. Trattamenti per il viso: Skin tightening, rughe, pori, linea a V, mento, miglioramento del tono e della lassità cutanea. Cartucce da 1,5 - 3 - 4,5 mm Trattamenti per il corpo: Modellamento del corpo: petto, braccia, addome, fianchi, ascelle, coscie, polpacci, “maniglie dell’amore” e schiena. Cartucce da 6 e 9 mm Per ulteriori informazioni:

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MALTA: IL TESORO DELL’ISOLA I corsi organizzati a Malta rappresentano ormai una realtà consolidata e graditissima ai medici. Abbiamo chiesto una testimonianza a sei di loro…

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corsi che R.C.I.S. (Research Centre for Injectable Safety) organizza a Malta rappresentano ormai una realtà consolidate: sempre più medici volano periodicamente sull’Isola per poter vivere un’esperienza professionale nuova e appagante. Abbiamo chiesto a sei di loro di raccontarci le loro impressioni. Eccole… In che modo è venuto a conoscenza dell’attività del Research Centre for Injectable Safety? Dr.ssa Daniela Acampa: «Frequentando la scuola VALET». Dr. Ferdinando Diodati: «Già da tempo ne ero a conoscenza, ed essendo anche un assiduo frequentatore dei corsi Organizzati in Valet in tema di Medicina Estetica sono ben comprensibili i canali attraverso i quali sono venuto a conoscenza dell’attività del Research Centre for Injectable Safety…». Dr.ssa Rosella Gaccetta: «Sono venuta a conoscenza dell’attività del Research Centre for Injectable safety attraverso pubblicità via web e la rivista l’Ambulatorio Medico». Dr. Giovanni Serafini: «Sono venuto a conoscenza del corso tramite le mail che Valet/Sies periodicamente mi inviano e leggendo questa rivista». Dr. Rossano Viola: «Attraverso internet». Dr.ssa Michela Zazzaron: «Ho saputo della possibilità offerta a Malta grazie agli articoli apparsi su questa rivista e poi ne ho sentito parlare durante il Congresso Internazionale SIES».

e per chi si chiede quotidianamente se ci sia un modo migliore per FARE, non solo in termini di risultato finale ma anche e soprattutto in termini di sicurezza di risultati ma non solo, come direbbe l’avvocato Lerro!». Dr.ssa Rosella Gaccetta: «Ho ritenuto necessario iscrivermi al corso per avere una maggiore conoscenza dell’anatomia del volto e, di conseguenza, una coscienza dei diversi distretti da iniettare, valutare con maggior competenza e stabilire quali sono le zone da evitare per escludere le complicanze». Dr. Giovanni Serafini: «Mi ha spinto a iscrivermi l’approccio anatomico, ovvero la dissezione su cadavere, che comporta una conoscenza dettagliata su come intervenire per inestetismi del volto con tossina botulinica, filler e fili riassorbibili». Dr. Rossano Viola: «La possibilità di vedere e approfondire argomenti anatomia studiati solo sui libri». Dr.ssa Michela Zazzaron: «Volevo aumentare la consapevolezza dell’atto iniettivo per massimizzare il risultato estetico, ma soprattutto volevo ridurre i rischi connessi alla metodica».

bi. Ma devo dire che, al di là delle certezze, ho avuto ulteriori conferme della professionalità e della dedizione di chi ha organizzato e sostenuto con simpatia l’andamento dell’evento, che proprio grazie a questo ha assunto un tono sicuramente educativo contornato da una stupenda cornice di confidenzialità che ha reso l’apprendimento gradevole». Dr.ssa Rosella Gaccetta: «Con mia grande soddisfazione, il corso ha risposto alla mie attese e ritengo che le abbia anche superate. È opportuno sottolineare la grande competenza didattica e professionale del Dr. Fundarò, rimarcando il suo entusiasmo che per tutto il corso è stato costante . Un grazie particolare voglio rivolgerlo anche a Daniele Morini, attentissimo all’organizzazione: ha saputo rendere tutto molto gradevole». Dr. Giovanni Serafini: «Il Corso è risultato addirittura entusiasmante per le capacità del discente, Dr. Fundarò, la sua chiarezza e la sua disponibilità». Dr. Rossano Viola: «Certo che sì!». Dr.ssa Michela Zazzaron: «Assolutamente sì».

Il Corso ha risposto alle sue attese? Dr.ssa Daniela Acampa: «Sì, pienamente». Dr. Ferdinando Diodati: «In tutta onestà, le confesso che non avevo delle semplici attese, ma quasi delle certezze! Come nel caso della prima risposta, conoscendo i corsi organizzati in Valet, non potevo avere dub-

Dovesse scegliere un solo motivo per il quale consiglierebbe a un collega di frequentare il corso del R.C.I.S. quale sceglierebbe? Dr.ssa Daniela Acampa: «Acquisire più sicurezza, e quindi maggiore professionalità, nell’eseguire il proprio lavoro». Dr. Ferdinando Diodati: «Beh, se do-

Che cosa l’ha spinta a iscriversi al Corso che abbiamo organizzato a Malta? Dr.ssa Daniela Acampa: «Per vedere dal vivo le varie strutture anatomiche del volto dove andiamo a iniettare filler e tossina botulinica». Dr. Ferdinando Diodati: «Domanda lecita, ma risposta quasi scontata per chi si pone sempre in dubbio su ciò che fa 40

Daniela Acampa

Giovanni Serafini


Advanced Training Camp vessi suggerire un motivo valido per frequentare un corso simile è il rapporto tra costo/beneficio, sicuramente un buon investimento!». Dr.ssa Rosella Gaccetta: «Sicuramente lo consiglierei per la grande competenza: questo è un corso al termine del quale veramente porti a casa qualcosa di sensato». Dr. Giovanni Serafini: «Direi che è di fondamentale importanza per poter sapere dove inoculiamo una qualsivoglia sostanza rispettando vasi e nervi e senza dover iniettare quantità inopportune o superiori al necessario, riducendo gli errori e facendo pure risparmiare denaro ai pazienti». Dr. Rossano Viola: «La professionalità e la disponibilità del relatore». Dr.ssa Michela Zazzaron: «Facile: l’aumentata consapevolezza e il focus sull’atto iniettivo, che dopo qualche anno di lavoro anche noi medici estetici tendiamo a banalizzare». Come valuterebbe il livello dell’organizzazione? Dr.ssa Daniela Acampa: «Eccellente: docente preparato e disponibile a insegnare con estrema professionalità e simpatia; ambiente molto gradevole». Dr. Ferdinando Diodati: «L’organizzazione ha dimostrato professionalità dall’inizio dell’iscrizione fino al rientro, venendo incontro anche a richieste strettamente personali. Davvero il massimo». Dr.ssa Rosella Gaccetta: «Il livello dell’organizzazione è eccellente, il corso elevato, i passaggi da una sede e l’altra super organizzati.... Insomma, nessun tempo morto. Inoltre, il che non guasta, sono stata fortunata anche nel trovare un gruppo compatto e simpatico di discenti». Dr. Giovanni Serafini: «Il livello dell’organizzazione è ottimo per la cordialità e la professionalità di Daniele Morini, “l’anima” di questa iniziativa».

Dall’Anatomia alla Pratica. L’approccio “Anatomologic™” Ringiovanimento globale del volto con iniettabili e fili di sospensione

Malta, 23-24 Aprile 2016 O PROSSIM TO E M TA N APPUN

UPGRADE CADAVER LAB 24 Aprile (pom.)

Prova pratica con dissezione LIVE su cadavere

Dr. Rossano Viola: «Decisamente ottimo, sotto tutti gli aspetti: organizzazione del corso, trasferimenti, hotel, lunch, e tutto il resto». Dr.ssa Michela Zazzaron: «Il livello è stato buono, proprio come me l’aspettavo». Una volta rientrato in Italia, dopo quanto tempo è riuscito a tradurre in pratica, su un suo paziente, quello che aveva sperimentato sull’Isola? Dr.ssa Daniela Acampa: «Ancora non ho avuto occasione di mettere in pratica quanto ho imparato». Dr. Ferdinando Diodati: «Diciamo che chi si accinge a questo corso possiede già conoscenze in merito all’argomento, ma sicuramente posso affermare senza alcuna ombra di dubbio che quanto si affrontava prima, al rientro da Malta mostra una nuova comprensione». Dr.ssa Rosella Gaccetta: «Ho tradotto in pratica immediatamente quanto appreso a Malta... Mi sono sentita molto più sicura di quello che volevo fare con ago e siringa in mano». Dr. Giovanni Serafini: «Rientrato in Italia il lunedì, già martedì ho avuto modo di sfruttare ciò che avevo appreso senza trovare alcuna difficoltà, anche perché il Corso è stato progettato per trasferire le conoscenze anatomiche, autoptiche, immediatamente alla pratica clinica». Dr. Rossano Viola: «Dopo pochi giorni». Dr.ssa Michela Zazzaron: «Dopo 24 ore ero già operativa».

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In questo passaggio dal Corso alla realtà del suo ambulatorio ha incontrato difficoltà? Dr.ssa Daniela Acampa: «Vedi sopra…». Dr. Ferdinando Diodati: «Direi che già nella domanda precedente è contenuta la risposta a questa... Vorrei solo ringraziare chi per la parte didattica si è adoperato con dedizione, professionalità e capacità alla trasmissione del “take home message”, ovvero il Dr. Salvatore (Piero) Fundarò, e chi ha fatto altrettanto per la parte organizzativa, e naturalmente parlo di Daniele Morini...». Dr.ssa Rosella Gaccetta: «Credo in pratica di aver già risposto... No, nessuna difficoltà, ma sicuramente maggior entusiasmo in ciò che faccio ogni giorno, nel rispetto della mia professione e del paziente che si affida a me». Dr. Giovanni Serafini: «Nessuna difficoltà». Dr. Rossano Viola: «Le prime volte che si usano delle tecniche nuove e un nuovo approccio alla diagnosi, come insegnato in questo corso, occorre sempre una curva di apprendimento, ma niente di particolare». Dr.ssa Michela Zazzaron: «Neanche una». ✘

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Rossano Viola


MEDICINA ESTETICA Dr. Tsioumas C. Sotiris Chirirgo Oftalmico, Docente Medicina Estetica presso l’Università degli Studi di Camerino (AN) Presidente e membro fondatore della Medicina Estetica e Chirurgia senza sangue in Grecia

PLEXR®: LA BELLEZZA NATURALE DELLE PALPEBRE HA LA FIRMA ITALIANA La nuova metodica di blefaroplastica non chirurgica con la tecnologia Plexr® (microplasma) unica nel mondo

ella maggior parte delle perN sone, con l’avanzare dell’età, la pelle ricoprente le palpebre su-

periori e inferiori va incontro a un processo di assottigliamento, rilassamento e perdita di elasticità, causando nel volto un aspetto stanco e invecchiato. Con il nuovo metodo di blefaroplastica non chirurgica e non invasiva attuabile con il Plexr®, questo problema di blefarocalasis può essere affrontato in modo definitivo, anche in quei pazienti che sono restii a una pratica di tipo chirurgica. Il termine “non invasiva” o “non chirurgica” si riferisce infatti alla sua particolare differenza rispetto alla chirurgia tradizionale, la quale – necessitando di incisioni, punti di sutura e provocando sanguinamento – viene spesso evitata o rimandata. Questo tipo di approccio, al contrario, consente di rimuovere l’eccesso di pelle senza incisioni, ottenendo dei risultati eccezionali, paragonabili

Prima e dopo quasi 2 mesi dal trattamento di 2 sedute con Plexr®

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a quelli raggiunti con i bisturi chirurgici o i laser, e superandone però soprattutto i disagi e i rischi (per l’operatore e per il paziente). Tale metodo utilizza un dispositivo del tutto innovativo, altamente tecnologico e brevettato come l’unico al mondo in grado di effettuare una retrazione elastica sicura ed efficace utilizzando il plasma, il quarto stato della materia: il Plexr® (PLasma EXeResi). SICUREZZA VERIFICATA La sicurezza di tale dispositivo elettromedicale (certificato CE 0051) è stata infatti verificata da molteplici esami istologici condotti presso varie Università Internazionali, tra cui quella di Atene (Grecia), che hanno dimostrato come l’energia generata non passa la membrana basale e al contempo favorisce un accorciamento delle fibre elastiche, consentendo di ottenere un effetto lifting su qualsiasi area trattata (viso/corpo). Specialmente il non attraversamento della lamina basale è un dato particolarmente interessante per gli interventi nella zona periorbitale, in quanto permette all’operatore di lavorare in tranquillità in un’area che altrimenti con altri dispositivi sarebbe molto difficile da trattare. Dagli studi è inoltre emerso che Il Plexr®, non entrando direttamente in contatto con la pelle nel liberare l’energia del plasma, sublima i tessuti in eccesso senza danneggiare quelli circostanti e sottostanti, favorendo così un recupero molto più breve e meno doloroso rispetto alle pratiche tradizionali. TRATTAMENTO IN TRE SESSIONI Con il Plexr® è possibile realizzare una completa blefaroplastica in am-

bulatorio, in circa tre sessioni, sia in pazienti di giovane età che di età avanzata e in modo graduale. La gradualità del trattamento è un’altra grande differenza e qualità di questo dispositivo: in ogni sessione di massimo 10 minuti, si effettua infatti circa un 30% di sublimazione della pelle in eccesso nella regione delle palpebre e si ha la possibilità (normalmente non presente) di correggere eventuali imperfezioni o asimmetrie e di ripetere in più sedute tali correzioni. Il risultato finale sarà così perfetto e completo, senza tutti quegli effetti collaterali che caratterizzano gli interventi chirurgici correttivi classici: asimmetrie, cicatrici, lagoftalmi, ectropion, ecc. Questa nuova tecnica consente inoltre non solo di ridurre la blepharochalasis, ma anche di rimuovere le rughe statiche nella zona perioculare, intorno agli occhi e agli zigomi, ottenendo così un completo ringiovanimento dell’area. L’azione del Plasma produce una sublimazione della pelle, formando dei punti di retrazione elastica. Tali punti hanno una dimensione inferiore al millimetro e sono caratterizzati da un residuo carbonioso che si evolverà nella formazione di una piccola crosticina di durata complessiva di 3-7 giorni. Il paziente, immediatamente dopo la seduta, può tornare a svolgere le sue normali attività quotidiane senza dover assumere farmaci o dover seguire un post-trattamento limitante. L’unica accortezza è quella di dover seguire semplici regole di detersione, disinfezione e copertura tramite makeup dell’area trattata. Non appena cadute le crosticine, la pelle risulterà visibilmente tonifica-


Prima e dopo trattamento con Plexr® (solo palpebra destra)

ta, compatta e ringiovanita, e il rossore post-trattamento, se il paziente applica correttamente le medicazioni, tenderà a sparire entro breve. È interessante notare che nei 4.000

casi trattati, quelli in cui si è riscontrata la formazione di macchie di un grado medio dopo il trattamento si possono contare sulle dita di una mano, e sono tutte state causate da una non corretta applicazione delle regole di medicazione post-trattamento (ad esempio una prolungata esposizione al sole senza rinnovare la protezione solare, oppure il paziente ha prematuramente strofinato le palpebre eliminando le croste insieme a una parte della membrana basale). Tuttavia, anche in questi casi la minima discromia riscontrata si è ridotta nel tempo in modo naturale. Questa avanzata metodica non invasiva è diventata, in Grecia e all’estero, il più caro amico dei miei clienti e per me un modo per rinforzare la mia clinica, rendendomi indipendente da interventi chirurgici, anestesie e complicanze postoperatorie. IL VENTAGLIO DELLE POSSIBILITÀ Una lista dettagliata dei trattamenti in oculoplastica che è possibile ese-

guire con il Plexr® – Plasma Exeresi – è: asimmetrie delle palpebre, blefarocalasi, borse adipose e occhiaie, calazio, cicatrici, cisti a livello palpebrale, cisti seborroiche, correzione di vecchie blefaroplastiche chirurgiche, ectropion, emangiomi, entropion, iper pigmentazioni, ptosi palpebrale, tatuaggi, xantelasmi e, in generale, qualsiasi trattamento di correzione/rimozione nella zona palpebrale altrimenti troppo delicata da trattare con altri dispositivi. ATTENZIONE! La forma di energia brevettata di microplasma sicura e efficace può essere realizzata solo con il dispositivo Plexr® e non con altre macchine. Per questo, chiunque voglia sottoporsi al trattamento di blefaroplastica non invasiva e non chirurgica e agli altri trattamenti possibili con il Plexr®, deve avere l’accortezza di controllare che il dispositivo utilizzato riporti il logo Plexr®. Una lista di medici certificati è inoltre presente on-line. ✘

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MEDICINA ESTETICA

IL RUOLO DELLA RADIOFREQUENZA QUADRIPOLARE DINAMICA NELLA MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA

Dr. Stefano Marianelli Responsabile Unità di Medicina e Chirurgia Estetica Casa di Cura Chirurgica Leonardo – Vinci (FI)

Si tratta di una procedura totalmente indolore, che non richiede anestesia e con effetti collaterali minimi, caratterizzati da lieve arrossamento delle zone trattate, che regredisce in poche ore a Medicina e la Chirurgia estetiL ca hanno subito negli ultimi anni un’importante evoluzione; la Medicina Estetica ha ampliato i suoi orizzonti grazie all’introduzione di nuove metodiche, nuovi devices e apparecchi che permettono di ottenere risultati più evidenti e duraturi nel tempo; la Chirurgia Plastica ha invece modificato le tecniche chirurgiche sia per il viso che per il corpo, rendendole meno invasive e abbinandole spesso alla Medicina Estetica in modo da ottenere un recupero più veloce e un risultato estetico più completo. La Radiofrequenza rappresenta una tecnologia già utilizzata in campo estetico e possiede interessanti applicazioni anche come completamento a trattamenti chirurgici. In particolare, tra le apparecchiature di ultima generazione si posiziona la Radiofrequenza Quadripolare Dinamica e Frazionata Novaclinical (proprietà esclusiva di Novavision Group SpA). Si tratta di una procedura totalmente indolore, che non richiede anestesia e con effetti collaterali minimi, caratterizzati da lieve arrossamento delle zone trattate, che regredisce in poche ore. Per mezzo dei suoi specifici manipoli, questo sistema di ultima generazione emette opportuni flussi elettrici al fine di trattare i diversi inestetismi del viso e del corpo, generando calore 44

nel layer tissutale di pertinenza - dal più superficiale al più profondo - per dare avvio ai processi di rigenerazione, rinnovamento, ricompattamento o riduzione richiesti. Grazie alla tecnologia quadripolare dinamica, l’epidermide rimane indenne quando il calore deve interessare i tessuti più profondi, mentre viene stimolata direttamente quando si tratta di trattamenti frazionati di resurfacing. In ogni caso, un gel veicolante viene preventivamente applicato sulla cute per trasferire l’energia opportunamente al tessuto. PELLE PIÙ TONICA E COMPATTA Nei trattamenti liftanti di rassodamento, ad esempio, tutto questo comporta la contrazione delle fibre collagene e la conseguente stimolazione dei fibroblasti, che producono nuovo collagene, oltre a liberare citochine. A livello del volto, l’effetto immediato è una distensione delle rughe superficiali, con miglioramento della texture della pelle; l’effetto a lungo termine sarà quello di rendere la pelle più tonica e compatta grazie alla produzione profonda di nuovo collagene. La Radiofrequenza, inoltre, agisce sul microcircolo con effetto drenante ed è quindi indicata in casi di cellulite, stasi circolatorie e linfatiche. Può essere utilizzata in tutti i casi di lassità cutanea (arti inferiori, addome, braccia) per dare compattezza alle zone trattate, con effetto lifting non chirurgico. Nel Nostro reparto di Chirurgia Plastica Estetica questa apparecchiatura viene utilizzata sia da sola, per tutti i casi di rilassamento del volto e del corpo, che in abbinamento a procedure chirurgiche. Per quello che riguarda i trattamenti combinati del volto, il nostro protocollo prevede 5 sedute di Radio-

frequenza in preparazione all’impianto di fili di sostegno e lipofilling del viso, da effettuare due mesi prima e successivamente 5 sedute a distanza di un mese. Questo ci permette di ottenere un effetto lifting non chirurgico con definizione del contorno del viso, miglioramento cromatico della pelle e riduzione delle rughe (Fig. 1). Fig. 1: prima e dopo

Fig. 2 : prima e dopo


LA PREPARAZIONE Nei casi di lifting chirurgico, il nostro protocollo prevede la preparazione della paziente con cinque sedute di radiofrequenza da effettuare due mesi prima dell’intervento, con particolare attenzione alla parte inferiore del collo, in modo da agevolare la ristrutturazione cutanea e i processi di cicatrizzazione profonda che seguono gli scollamenti eseguiti durante l’intervento chirurgico. Sono inoltre previste tre sedute post-operatorie con manipolo frazionato 4 RFH, per ottenere un effetto resurfacing della regione perioculare e periorale (Fig. 3). Per quanto riguarda il corpo, si prevedono una serie di trattamenti interessanti l’area addominale, l’interno coscia, i glutei e le braccia, in preparazione all’applicazione di fili di sostegno, per un migliore ancoraggio profondo dei fili stessi durante l’impianto e una riduzione della lassità cutanea. In particolare, nella zona dei glutei, l’effetto lifting si ottiene con l’impianto di fili di sostegno preceduto da otto sedute intensive di radiofrequenza e otto dopo un mese, mirate a tonificare il grande gluteo e a enfatizzare l’azione di trazio-

Fig. 3: prima e dopo

Fig. 4: prima e dopo

ne dei fili (Fig. 4). In caso di liposcultura addominale o degli arti inferiori, in pazienti con rilassamento cutaneo, si effettuano otto sedute due mesi prima dell’intervento e cinque sedute a seguito dello stesso, per ottimizzare il risultato con una maggiore retrazione cutanea nelle zone interessate dall’intervento e in quelle circostanti. La durata media di un trattamento al viso è di circa 30 minuti, mentre per il corpo è di 40 minuti. In conclusione, dalla

nostra esperienza si è evidenziato un concreto miglioramento dei risultati sia in Medicina che in Chirurgia Estetica comprendendo nel protocollo terapeutico un ciclo di radiofrequenza sia in fase preoperatoria che postoperatoria. Le pazienti stesse, adeguatamente informate, apprezzano la completezza del programma operatorio dando il giusto valore non solo al risultato ottenibile, ma soprattutto alla sua stabilità nel tempo. ✘

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MEDICINA ESTETICA ASCLEPION Ricerca e Sviluppo

MEDIOSTAR NEXT: DOPO 16 ANNI L’INNOVAZIONE CONTINUA. SEMPRE PIÙ POTENTE, PIÙ PRECISO E PIÙ VELOCE Asclepion Laser Technologies, leader tedesco della tecnologia laser, continua a rivoluzionare il mercato: MeDioStar è oggi una family di soluzioni su misura per ogni esigenza medico-estetica

olo in Italia, sono più di 500 i S clienti che utilizzano uno dei laser a diodi più potenti sul mercato. A 16 anni dal suo ingresso nel mercato dei laser, MeDioStar NeXT ha fatto passi da gigante. Nonostante i reiterati tentativi di imitazione, MeDioStar NeXT si afferma leader nelle vendite. Alle spalle di questo successo, un’azienda che non smette mai di investire in innovazione e non accetta il compromesso sulla qualità dei materiali. Quando un medico acquista MeDioStar NeXT, può contare su una tecnologia interamente progettata in Germania, nel noto distretto ottico di Jena. Asclepion Laser Technologies investe non solo in ricerca, ma anche in sperimentazioni, studi clinici, sicurezza. È motivo di orgoglio essere una delle poche aziende a produrre in Germania la tecnologia per una vasta gamma di applicazioni: epilazione, lesioni pigmentate, lesioni vascolari, sbiancamento della pelle, acne, riduzione delle righe. Nessun componente proviene da Paesi extra UE. Il diodo, cuore dell’apparecchiatura laser, è prodotto a Jena, capitale dell’omonimo distretto ottico di fama mondiale.

Negli anni, la credibilità di MeDioStar NeXT è stata accresciuta da studi clinici internazionali e da migliaia di pazienti sottoposti ai trattamenti. Per esempio, l’epilazione laser su tutti i fototipi, area di eccellenza di Mediostar, si è rivelata un punto di forza ineguagliabile, fornendo ai medici la possibilità di essere gli unici ad erogare una tipologia di trattamento in forte ascesa. MANIPOLI ALTAMENTE SPECIALIZZATI MeDioStar NeXT dispone di un manipolo con uno spot di 1,4 cm2 e un sistema integrato di raffreddamento della cute, offrendo così tutta la flessibilità nel trattare anche zone delicate, come il labbro superiore o la zona bikini. Il sistema raffredda l’area da trattare immediatamente prima di emettere l’impulso: ciò garantisce comfort e sicurezza al paziente durante il trattamento. Il dispositivo di controllo all’interno regola il livello di raffreddamento, mantenendo sempre bassa e costante la temperatura della cute, assicurando così trattamenti gradevoli ed estremamente delicati per tutti i tipi di pelle. Grazie alla tecnologia TAPER, uno speciale fascio di fibre al quarzo sviluppato appositamente da Asclepion, il laser viene trasmesso con grande omogeneità garantendone la massima efficacia d’azione sulle superfici trattate.

VERSATILITÀ NEI TRATTAMENTI MeDioStar NeXT è conosciuto per i grandi plus nel campo dell’epilazione, ma i suoi punti di forza lo rendono versatile per l’utilizzo in altri ambiti di applicazione, come l’eliminazione dei capillari delle gambe o il trattamento di emangiomi e altri vasi ectasici. Non solo: il dispositivo consente di effettuare anche altre terapie, quali trattamento dell’acne, ringiovanimento e sbiancamento della pelle. Grazie alla modalità SmoothPulse, il trattamento è più rapido e gradevole che mai: la frequenza di MeDioStar NeXT può essere infatti impostata fino a 12 Hz, permettendo trattamenti di pochi minuti anche in zone estese del corpo. MEDIOSTAR: LIBERI DI POTENZIARLO SECONDO LE VOSTRE ESIGENZE Manipolo vascolare: MeDioStar NeXT è provvisto su richiesta del manipolo vascolare per il trattamento di capillari delle gambe, emangiomi e altri vasi ectasici. I trattamenti non sono invasivi e, nella maggior parte dei casi, non richiedono anestesia. La lunghezza d’onda nel vicino infrarosso raggiunge persino i vasi situati più in profondità. Per i trattamenti vascolari si utilizza un manipolo appositamente sviluppato, con una tip allungata (spot di 0,12 cm2) e un sistema integrato di raffreddamento della cute per trattare perfettamente i vasi più piccoli. 47


MEDIOSTAR NEXT: DOPO 16 ANNI L’INNOVAZIONE CONTINUA. SEMPRE PIÙ POTENTE, PIÙ PRECISO E PIÙ VELOCE Manipolo High Power: Pazienti con fototipi molto scuri e peli molto sottili possono rappresentare casi difficili; il manipolo High Power consente di trattare anche queste condizioni con la massima efficacia e in tutta sicurezza, grazie alla tecnologia a diodo che raggiunge fino a 90 J/cm2 con impulsi molto corti.

Manipolo ALX: MeDioStar NeXT supporta anche il Manipolo ALX, che coniuga la lunghezza d’onda Alessandrite con la più moderna tecnologia a diodo, combinando così i vantaggi dell’elevato assorbimento dell’Alessandrite da parte della melanina con quelli del diodo. PRO XL: PIÙ VELOCE CHE MAI Il nuovo MeDioStar NeXT PRO con manipolo XL offre lo spot più grande disponibile sul mercato e garantisce un’esperienza straordinaria di epilazione alla massima velocità. Grazie alla sua potenza di 2400 W, MeDioStar NeXT PRO XL garantisce una più elevata profondità di penetrazione, indispensabile nell’epilazione. Inoltre, consente l’emissione d’impulsi molto brevi a frequenza elevatissima, massimizzando i risultati, la sicurezza e il comfort del trattamento. Il manipolo è provvisto di 2 diverse tip: la tip XL-L (9,1 cm2) e la tip XL-S (3,0 cm2) che consentono di eseguire il trattamento su aree sia grandi che piccole. Lo speciale mix di lunghezze d’onda 810 & 940 nm permette di raggiungere anche i follicoli più profondi, per trattamenti efficaci ed efficienti. TUTTA LA FLESSIBILITÀ DI APPLICAZIONE IN UNA VERSIONE XL MeDioStar NeXT PRO XL è efficace su ogni tipo di pelle: questo si traduce in un importante vantaggio commerciale. Può infatti essere utilizzato per trattare le pelli abbronzate anche nei mesi estivi o con maggiore esposizione solare. Non prevede l’uso di consumabili, incrementando la redditività nel medio e nel lungo termine. Per fare un esempio concreto, è possibile trattare la schiena di un uomo in meno di quattro minuti.

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MEDICINA ESTETICA Dr. Salvatore Fundarò Specialista in Chirurgia Generale, Chirurgia Plastica - Modena e Bologna

MICRONEEDLING E QUTE DERMALBOOST SERUM PER CONTRASTARE L’INVECCHIAMENTO DELLA PELLE Conoscere le differenze fra Microneedling non-invasivo, Microneedling mini-invasivo e Microneedling invasivo ci consente di individuare la procedura ottimale

microneedling è una procedura Iprelmininvasiva che ha un ruolo sempiù essenziale nel trattamento dell’invecchiamento della pelle. Esistono differenti tipologie di microneedling, che hanno differenti gradi di invasività ed efficacia, e ovviamente è importante conoscere le differenze tra questi differenti tipi: Microneedling non-invasivo, Microneedling mini-invasivo e Microneedling invasivo.

1) Epidermide, 2) Derma papillare, 3) Derma reticolare. Nel microneedling invasivo, gli aghi raggiungono il derma superficiale stimolandone la rigenerazione a seguito dei processi riparativi conseguenti alla guarigione delle lesioni tissutali determinate dalla penetrazione degli aghi

Il Microneedling non-invasivo è una metodica finalizzata all’aumento dell’assorbimento di prodotti topici applicati sulla superficie cutanea. È in grado di aumentare la penetrazione dei principi attivi contenuti nei prodotti cosmetici. Gli aghi non penetrano la superficie cutanea in quanto hanno diametri, forme delle punte e densità tali da impedirne la penetrazione. Nel Microneedling mini-invasivo, la penetrazione dell’ago è limitata all’epidermide, in modo tale che 50

lo strato basale non venga lesionato dall’ago. Anche in questo tipo di needling la finalità principale è la facilitazione della penetrazione dei principi attivi topici grazie alla creazione di soluzioni di continuo a livello degli strati epidermici più superficiali. La perforazione dello strato corneo e dello strato granuloso determina inoltre un’attivazione degli strati più profondi (spinoso e basale) per effetto irritativo del traumatismo da ago. Ciò comporta un aumento dell’irrorazione sanguigna e del metabolismo. Per ottenere l’azione mini-invasiva sopradescritta, la lunghezza degli aghi deve essere di 0,2-0,5mm, in base anche alla densità degli aghi stessi. Nel Microneedling invasivo, la penetrazione degli aghi raggiunge gli strati più superficiali del derma stimolando la produzione di collagene finalizzata alla riparazione della micro-ferite dermiche provocate degli aghi. Per questo motivo la procedura è definita anche “Induzione percutanea di collagene” (percutaneous collagen unduction – PCI). La procedura comporta un modesto sanguinamento che si arresta rapidamente e che indica che il livello dermico lesionato dagli aghi è quello corretto e ottimale. Per ottenere tale effetto la lunghezza degli aghi, in base alle loro caratteristiche, può variare tra 0,5 e 3,0 mm anche a seconda dello spessore dell’epidermide nelle varie aree trattate. Poiché la lesione è limitata al derma superficiale, i processi riparativi non sono di tipo cicatriziale ma rigenerativo, con uno stimolo significativo della sintesi di collagene a livello

dermico. La ristrutturazione dermica così determinata comporta una riduzione delle rughe superficiali e un miglioramento della testura cutanea. Anche gli esiti cicatriziali da acne migliorano grazie alle capacita rigenerativa del microneedling invasivo. Studi istologici confermano, dopo quattro cicli di microneedling invasivo, un aumento dello spessore dell’epidermide e della densità di collagene nel derma.

1) Micro-canali, 2) Prodotto. I micro-canalicoli creati dagli aghi facilitano la penetrazione dermica delle sostanze applicate in superficie

LE TRE FASI DELL’AZIONE L’azione di questo trattamento si suddivide in tre fasi. FASE I e II della cicatrizzazione: il microneedling determina microlesioni dermiche che attivano il processo di guarigione della ferita caratterizzato nei primi


cascata biochimica modulata da numerosi fattori di crescita: FibroblastGF, Epidermal-GF, Plateled-derivedGF, Trasforming-GF, Insuline-like-GF ecc. Il deposito di collagene avviene nello strato dermico superficiale al di sotto dell’epidermide, accompagnato da angiogenesi. Anche i cheratinociti migrano lungo il difetto epidermico determinato dall’ago, riparandolo e aumentando lo spessore dell’epidermide. Nella FASE III della cicatrizzazione, il collagene depositato inizialmente è di tipo III tipico della prima fase di guarigione della ferita. Il successivo rimaneggiamento del collagene a opera dei fibroblasti determina la conversione di questo collageno in collageno di tipo I (che risulta il più rappresentato a un anno dal trattamento). Numerosi studi confermano inoltre un evidente l’aumento della capacità penetrativa delle sostanze per via percutanea grazie ai piccoli canalicoli determinati dagli aghi. Tramite essi si ottiene un rapido e diretto raggiungimento degli strati dermici da parte delle sostanze applicate sulla superficie cutanea. L’applicazione superficiale di sostanze biostimolanti in abbinamento al microneedling è in grado di stimolare e amplificare i processi rigenerativi e terapeutici del trattamento stesso. Con questa finalità vengono presentati da Seltec i nuovi sieri sterili Qute DermalBoost, da utilizzarsi in abbinamento alla metodica di microneedling.

Pre e post dopo quattro trattamenti con microneedling e DermalBoost Acne. Si noti il miglioramento degli esiti cicatriziali e delle papule infiammatorie

5-7 GIORNI da deposito di collagene, elastina, glicosaminoglicani e proteoglicani, da parte dei fibroblasti. Tale processo è indotto da una

I NUOVI SIERI STERILI Il capostipite della linea è il siero DermalBoost GrowFact, ricco di fattori di crescita che si legano a particolari recettori stimolando la proliferazione e la differenziazione cellulare e regolando la produzione di collagene, elastina, laminina e altre proteine utili nel trofismo cellulare. I fattori di crescita sono presenti nella formulazione incapsulati in nanosomi, molecole dal doppio strato fosfolipidico che garantiscono una migliore penetrazione e assorbimento attraverso la barriera cuta-

nea e al tempo stesso li proteggono dalle proteasi e dalle peptidasi endogene. L’incapsulazione nel doppio strato fosfolipidico assicura la stabilità degli attivi e l’efficienza di penetrazione attraverso il derma. I fattori di crescita presenti sono: • EGF (sh Oligopeptide-1) Epidermal Growth Factor: riduce e previene rughe e linee d’espressione stimolando la rigenerazione cellulare. Incrementa il tono cutaneo. Idrata la pelle che risulta più liscia, luminosa e più giovane. Riduce le macchie. • aFGF (sh Polypeptide-11) Acidic fibroblast Growth Factor: incrementa il tono e l’elasticità cutanea promuovendo la sintesi di nuovo collagene ed elastina. Stimola il rinnovamento cellulare. • bFGF ( sh Polypeptide-1) Basic Fibroblastic Growth Factor: riduce e previene rughe e linee d’espressione stimolando la rigenerazione cellulare. Rilancia la sintesi di collagene ed elastina migliorando il tono e la compattezza dei tessuti. L’elevata concentrazione di acido ialuronico presente in questo siero assicura inoltre un adeguato apporto di questo principio attivo che, penetrando a livello del derma grazie alla combinazione con il microneedling, assicura un ottimale idratazione dermica. A fianco del DermalBoost GrowFact Serum, si aggiungono i sieri DermalBoost Spots e DermalBoost Acne, finalizzati al trattamento delle ipercromie cutanee e dell’acne grazie all’aggiunta di specifici principi attivi oltre ai fattori di crescita e all’acido ialuronico. Il siero DermalBoost Spots contiene infatti ACIDO COGICO, attivo depigmentante in grado di inibire l’enzima tirosinasi responsabile della produzione di melanina. È dotato, inoltre, di attività esfoliante e antiossidante. Utile in caso di macchie solari, cloasma, lentigo senili ed esiti cicatriziali dell’acne. Altro elemento è l’ESTRATTO VEGETALE DI BRASSICA NAPUS: estratto vegetale ad azione depigmentante naturale, agisce inibendo la produzione di melanina e ha attività schiarente 51


Corso teorico-pratico

I FILI IN MEDICINA ESTETICA: DALLA BIORIVITALIZZAZIONE AL SOSTEGNO

Obiettivo del percorso didattico Il corso si pone l’obiettivo di far comprendere il corretto utilizzo delle metodiche di trattamento mediante fili riassorbibili per biorivitalizzazione e fili riassorbibili di sostegno. Queste tecniche, opportunamente comprese ed applicate consentono di aumentare le capacità di trattamento degli inestetismi del viso, garantendo risultati rapidi ed apprezzabili in maniera significativa. L’applicazione infatti dei fili biorivitalizzanti, consente un effetto di ringiovanimento e di compattamento della cute mentre i fili di sostegno consentono la definizione dei diversi distretti anatomici del viso quali il profilo mandibolare, l’area zigomatica e l’area periorbitaria. Queste tecniche, in abbinamento all’impiego di filler e tossina botulinica, garantiscono una completezza di trattamento ed una qualità di risultati tali da avvicinare sempre più la medicina estetica alla chirurgia estetica, aumentando quindi la compliance del paziente nel nostro ambulatorio. DOCENTI: Dr.ssa Paola Rosalba Russo Dr. Salvatore Fundarò DATA DEL CORSO: 9 Aprile 2016 ECM: 8 crediti RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it

Pre e post dopo quattro trattamenti con microneedling e DermaBoost Spots. Si noti il miglioramento delle rughe superficiali e delle discromie cutanee

sulle macchie già esistenti. Infine contiene ARBUTINA, un glucoside naturale dell’idrochinone estratto dalla pianta di Uva Ursina che inibisce l’enzima tirosinasi ed è dotato di una buona capacità antiossidante in grado di ridurre la produzione di radicali liberi e quindi dello stress ossidativo. Il DermalBoost Acne ha tra i suoi principi attivi ACNACIDOL, estratto di Pappa Reale con azione seboregolatrice e attività antibatterica contro il Propionibacterium Acnes (responsabile dell’acne); ARGENTO, minerale dalle eccellenti proprietà antisettiche e antibatteriche particolarmente utile nel caso di pelle 52

problematica e acneica per diminuire infiammazioni e rossori (è attivo contro il Propionibacterium Acnes, responsabile dell’insorgenza dell’acne); ALOE VERA GEL SUCCO, dermoprotettiva, idratante ed emolliente, utile come antisettico e disintossicante (dona sollievo alla pelle stressata e infiammata); KELIPRO URTICA, che aiuta a ripristinare l’equilibrio del film idrolipidico cutaneo grazie alla sua azione depurativa, astringente e seboregolatrice. Quest’ultimo principio ha attività antiinfiammatoria, emolliente e cicatrizzante particolarmente utile per ridurre le infiammazioni della pelle acneica e gli esiti cicatriziali. Il suo elevato contenuto di flavonoidi assicura un’azione antiossidante attiva contro lo stress ossidativo causato dai radicali liberi. INDICAZIONI Il microneedling in abbinamento con i sieri DermalBoost GrowFact trova indicazione nel trattamento della cute invecchiata con rughe superficiali/medie e lassità cutanea. È efficace anche nel trattamento degli esiti cicatriziali da acne e delle strie elastoressiche. Il siero DermalBoost Spots è indicato in caso di presenza di ipercromie cutanee come macchie solari, cloasma, lentigo senili ed esiti ipercromici cicatriziali. Il

siero DermalBoost Acne è indicato nel trattamento delle cute con acne volgare in fase non attiva o comedonica/infiammatoria. Le zone trattabili con microneedling e i sieri DermalBoost sono il volto, il collo e il decolleté, ma possono essere utilizzati, in base a specifiche indicazioni date dal medico, in tutte le regioni cutanee che presentano segni di invecchiamento o altri inestetismi. ✘ BIBLIOGRAFIA • Aust MC et Al.: Percutaneous Collagen Induction Therapy: An Alternative Treatment for Scars, Wrinkles, and Skin Laxity. Plast Reconstr Surg 2008:121;1421. • Zeitter S et Al: Microneedling: Matching the results of medical needling and repetitive treatments to maximize potential for skin regeneration. Burns 2014. • Des Fernandes: Percutaneous collagen induction: an alternative to laser resurfacing. Aesthetic Surg J 2002;22:307-309. • Van der Maaden K, Jiskoot W, Bouwstra J: Microneedle technologies for (trans) dermal drug and vaccine delivery. Journal of Controlled Release 161 (2012) 645–655. • Prausnitz MR.: Microneedles for transdermal drug deliver. Advanced Drug Delivery Reviews 56 (2004) 581– 587. • Matriano JA et Al.: Macroflux Microprojection Array Patch Technology: A New and Efficient Approach for Intracutaneous Immunization. Pharmaceutical Research, Vol. 19, 1, 2002


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MEDICINA ANTALGICA Dr. Franco Paolini Medico Chirurgo Docente CPMA VALET - Bologna

LA REGOLA DEL “NON DOLORE E DEL MOVIMENTO CONTRARIO”: CONTROINDICAZIONE ASSOLUTA ALLA MANIPOLAZIONE VERTEBRALE?

a peculiarità della terapia maL nuale vertebrale di Robert Maigne è la regola del non dolore e del

movimento contrarioò sta a indicare che l’atto mobilizzativo deve necessariamente avvenire senza provocare dolore e questo è possibile qualora, in concomitanza con dei movimenti non liberi e dolorosi, esistano movimenti liberi e non dolorosi che ne permettano l’esecuzione indolore [1]. Si conferma una metodica che pone diverse controindicazioni all’atto mobilizzativo, tra cui la completa assenza di movimenti liberi e non dolorosi [2]. Eppure frequenti sono i casi in cui i blocchi articolari acuti impediscono o limitano fortemente ogni possibilità di movimento. Trovarsi nell’impossibilità di trattare un blocco articolare acuto con la terapia manuale vertebrale in quanto la manovra sarebbe dolorosa, contrariamente a quanto prevede la metodica, è frustrante soprattutto per chi ha già verificato quanto questa terapia possa essere efficace nei disturbi dolorosi di origine funzionale. Sul significato del disturbo intervertebrale di origine funzionale (D.I.M.), più volte trattato in altri articoli, rimando ai riferimenti bibliografici [3 - 4 - 5]. Su come ovviare a questa limitazione ne ho fatto cenno in passato [6] e lo ribadirò con ulteriori puntualizzazioni ora. L’agopuntura ci viene in soccorso per ottenere almeno un movimento libero e non doloroso. I più frequenti blocchi articolari acuti li verifichiamo nel rachide cervicale, nel lombare e alle spalle, che sono rispettivamente i tratti più mobili del rachide e le articolazioni con le più ampie escursioni articolari. Ora vediamo come possiamo agire

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su queste invalidanti limitazioni funzionali per il ripristino della funzionalità tramite l’agopuntura in base alla localizzazione del dolore e al tipo di limitazione. Se un torcicollo impedisce qualsiasi movimento di rotazione, flessione, estensione e latero-flessione del capo, le possibilità di intervento agopunturale sono: 1) L’uso del 3 IT (Fig. 1), punto del meridiano dell’Intestino Tenue che attraversa la regione laterale del collo ed è anche il punto di comando del meridiano Vaso Governatore (Fig. 2), meridiano mediano che dal perineo risale posteriormente lungo le spinose delle vertebre e giunge al filtrum. Con l’appropriata stimolazione di questo punto abbiamo un’azione mirante al ripristino del movimento di flessione anteriore e di rotazione del rachide. 2) 20 VG (Baihui) del meridiano Vaso Governatore (DU MAI) (Fig. 2), posto al vertice della testa, qualora la limitazione funzionale sia prevalente nella flessione anteriore del rachide. 3) Punti extra Lumbago 1 e 3 nel dorso della mano (Fig. 3); sono punti sia diagnostici che terapeutici. Nel dolore cervicale è dolente la digitopressione del punto Lumbago 1; nel dolore lombare con localizzazione laterale, è dolente la digitopressione del punto Lumbago 3. Un’appropriata stimolazione agopunturale di questi punti può permettere il ripristino delle funzionalità articolari. Molto spesso, un solo punto è in grado di far ripristinare almeno un movimento libero e non doloroso. Raramente occorrerà integrare l’uso di più punti tra quelli citati.

FIg. 1: punto del meridiano dell’intestino Tenue

FIg. 2: meridiano Vaso Governatore


Corso teorico-pratico

AGOPUNTURA DI SINTESI FUNZIONALE

Obiettivo del percorso didattico Realizzazione di una sintesi estrema del costrutto teorico del’Agopuntura Cinese finalizzata alla immediata applicabilità nel campo delle principali affezioni dolorose articolari. L’insegnamento di nozioni di Riflessologia Auricolare e di Craniopuntura doterà i discenti della capacità di agire efficacemente nella risoluzione dei blocchi articolari acuti.

DOCENTE: Dr. Franco Paolini DATA DEL CORSO: 8-9-10 Aprile 2016 ECM: 25 crediti RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it

Non meno rari sono i blocchi di spalla. L’agopuntura ci viene in soccorso con un punto situato nella gamba controlaterale a quella del blocco articolare, il 38 Stomaco (Tiaokou), situato lungo il meridiano dello Stomaco nella faccia anteriore della gamba a metà distanza tra il 35 Stomaco (angolo infero-laterale della rotula) e il 41 Stomaco, nella congiunzione tra il dorso del piede e la gamba (Fig. 4). La direzione dell’ago, di adeguata lunghezza, deve procedere perpendicolarmente verso la

Fig. 4: punto 38 Stomaco (Tiaokou)

faccia posteriore della gamba in corrispondenza del 57 Vescica urinaria (Chengshan). Spesso mi si presentano situazioni di soggetti con lesioni della cuffia dei rotatori che improvvisamente vanno incontro a blocchi articolari di spalla. Ai “non addetti ai lavori” non verrebbe mai in mente di forzare il movimento senza sapere che, previa opportuna azione agopunturale, così come il blocco articolare si è improvvisamente presentato altrettanto improvvisamente può essere ripristinata la funzionalità articolare, pur con un dolore residuo che va comunque trattato e che nella nostra Scuola insegniamo a trattare con agopuntura e mesoterapia [7]. Altra validissima metodica per gli sblocchi articolari acuti sia del collo, sia della schiena che delle spalle, è la riflessologia auricolare. Così come è possibile rilevare i Disturbi Intervertebrali Minori in specifiche aree somatotopiche rappresentative del rachide nel padiglione auricolare, è altrettanto possibile ottenere sblocchi articolari attraverso una adeguata stimolazione di queste aree [8]. La quasi trentennale esperienza in questo campo mi porta a poter affermare che sono numerosi i casi di blocchi articolari acuti che non trovano adeguata e immediata soluzione farmacologica e/o strumentale protraendosi e invalidando per un tempo decisamente eccessivo

Fig. 3: punti extra Lumbago 1 e 3 nel dorso della mano

dati gli scarsi effetti farmacologici antidolorifici e le possibilità, invece, di immediata soluzione terapeutica. Nel Modulo di Medicina Antalgica della nostra Scuola, ciò che in questo articolo rappresenta uno scritto teorico, per tanti incredibile, viene di fatto insegnato perché si diventi capaci di mettere in pratica la teoria e ottenerne il “dovuto” riscontro. ✘ BIBLIOGRAFIA [1] Maigne R. “Medicina manuale. Diagnosi e terapia per le patologie di origine vertebrale” – USES. [2] Paolini F. “Manipolazioni Vertebrali – Controindicazioni cliniche” – L’Ambulatorio Medico n° 34 pag.45. [3] Paolini F. ”I Disturbi dolorosi funzionali di origine vertebrale” – L’ambulatorio Medico n°37 pag. 50. [4] Paolini F. “La Sindrome Pseudoradicolare” – L’Ambulatorio Medico n° 10 accessibile al sito www.francopaolini.it; Medicina – Documenti – Medicina Manuale. [5] Paolini F. “La Terapia Manuale Vertebrale e Articolare” – L’Ambulatorio Medico n° 7 – www. francopaolini.it. [6] Paolini F. “Approccio terapeutico pluridisciplinare ai blocchi articolari acuti: Torcicollo, “Colpo di Strega” e Blocco di spalla” – Domus Medica – Bologna 1992 – www.francopaolini.it . [7] Paolini F. “La Mesoterapia Mirata Antalgica: perché funziona, perché apprenderla, perché utilizzarla” – L’Ambulatorio Medico n° 42 pag. 31- www .valet.it. [8] Paolini F. “Rilevabilità dei D.I.M. nelle aree somatotopiche rappresentative del rachide nel padiglione auricolare” – L’ambulatorio Medico n° 25 pag. 68 – www.valet.it.

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MEDICINA ESTETICA intervista al Dr. Zein Obagi Specialista in Dermatologia Direttore Medico di ZO Skin Health Inc. Beverly Hills, CA - USA

PERCHÉ HO TERMINATO LA MIA COLLABORAZIONE CON OBAGI MEDICAL PRODUCTS, INC. Ecco le ragioni per cui il dottor Obagi lavora unicamente con ZO Skin Health by Zein Obagi MD

l dottor Zein Obagi, il dermatoloIesperto go famoso in tutto il mondo come di pelle sana, chiarisce l’interruzione del rapporto con Obagi Medical Products, Inc. (la sua vecchia società) e come adesso dedichi tutte le sue energie a ZO Skin Health, Inc., l’unica azienda della quale è ora direttore scientifico. Qual è l’unicità del suo approccio alla cura della pelle? Ci sono così tanti trattamenti e prodotti, sul mercato… Che cosa c’è di diverso nei prodotti ZO Skin Health? «La scienza della pelle sana, come ogni altra scienza, non è statica. Quindi la necessità di migliorare, espandersi e di trovare il continuo aggiustamento non solo è essenziale, ma anche necessaria per ottenere i migliori risultati di trattamento. Cosa rende ZO Skin Health Inc. diversa è il nostro Approccio Universale alla Salute della Pelle. Rendiamo disponibili i principi originali che ho identificato 25 anni fa, quando ho iniziato (Correzione, Stimolazione e Schiarimento/Uniformazione), e i nuovi principi elaborati oggi come agenti anti infiammatori, riparazione del DNA, ripristino della Funzione Barriera e Controllo del Pigmento senza Idrochinone». Ci spiega com’è iniziata Obagi Medical Products, Inc. (OMP). Qual era la sua visione per la società quando l’ha lanciata nel 1988? «La società da cui è nata OMP – World Wide Products Inc. – era stata lanciata per offrire prodotti di skin care dietro prescrizione, perché i medici li potessero fornire ai pazienti nei propri studi. Ho concepito e portato sul mercato prodotti da prescrizione come il 56

Sistema originale Nu-Derm e il kit per l’Obagi Blue Peel. Prodotti aggressivi, da prescrizione, sono una parte importante della mia filosofia e il mio obiettivo era renderli disponibili ai medici. In aggiunta a questi prodotti, ho proseguito il mio contatto diretto con i medici attraverso simposi e lezioni sull’applicazione dei miei protocolli di trattamento. Il ripristino della pelle sana non può essere ottenuto unicamente con i prodotti per uso domiciliare; i medici hanno bisogno di sapere come utilizzarli nel modo più efficace attraverso dei protocolli step by step. La comunicazione di questi concetti era una grande parte della mia visione». Qual era il suo ruolo alla Obagi Medical Products? «Nel 1997 ho venduto WorldWide Products, Inc. che è stata rinominata Obagi Medica Products dai nuovi proprietari e sono diventato il loro direttore scientifico. Sono rimasto un azionista OMP e membro del consiglio di amministrazione, ma non ero più coinvolto nelle operazioni quotidiane dopo la vendita della società. I prodotti originali sono rimasti il fondamento economico della società, mentre il mio ruolo ha iniziato a diminuire con il tempo».

Cos’è successo alla Obagi Medical Products, dopo la quotazione in borsa? «Beh, è abbastanza semplice. Il focus per OMP è diventato far felici gli azionisti e fare i numeri. La società si era messa a creare prodotti che non erano basati sulla mia filosofia del ripristino della pelle sana e questo è stato molto difficile per me e mi ha creato un grosso problema, perché i prodotti erano una deviazione dalla mia filosofia. In aggiunta, io desideravo continuare a far evolvere i miei prodotti cosicché fossero vicini a quello che stavamo imparando sulla salute della pelle, ma da quando la società è stata quotata in borsa è diventato chiaro che le mie priorità non erano in linea con gli obiettivi di OMP». Perché ha lasciato Obagi Medical Products? Ha qualche legame con Obagi Medical Products, adesso? «Ripensando al 1997, vorrei non aver mai venduto la mia società originale (WorldWide Products) al gruppo di investitori. Ho imparato con il tempo che le tattiche di business e la scienza non vanno di pari passo. Io pensavo alla salute della pelle e la gente di business stava pensando al profitto. Divenne chiaro che OMP e il sottoscritto avessero due diverse visioni del futuro


dei prodotti di skin care e della direzione verso la quale dovessero evolversi, così ho deciso di creare una nuova società, basata sulle nuove scoperte nella scienza della pelle sana. Oggi non ho assolutamente nessuna relazione con Obagi Medical Products». Qual era la sua visione per ZO Skin Health, Inc. quando l’ha lanciata nel 2007?

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«Volevo realizzare il mio sogno di concentrarmi sulla pelle sana per implementare le mie idee di 25 anni fa ed espanderle con la conoscenza e i nuovi principi di oggi. La prevenzione è una parte importante nella pelle sana. Con ZO Skin Health volevo creare principi e prodotti per persone che volessero ripristinare la pelle sana, mantenerla e prevenire futuri problemi seguendo un approccio non terapeutico. Sul versante ZO Medical volevo concentrarmi sulla sicurezza dei pazienti, aiutando loro e i medici a forgiare un legame più profondo, che permettesse di lavorare in05/11/15 16:35 sieme per trattare la pelle “malata”».

Quali sono le differenze tra i prodotti ZO Skin Health, Inc. e quelli che offre Obagi Medical Products? «I prodotti OMP erano dei buoni prodotti per il loro tempo, ma credo che oggi siano superati. Ho concepito e lanciato sul mercato la linea originale, il Sistema Nu-Derm, più di 25 anni fa basandomi sulle mie conoscenze dei principi per una pelle sana di allora (Correzione, Stimolazione e Schiarimento/Uniformazione). Tuttavia questi principi, che sono stati molto utili ai medici e ai pazienti per molti anni, non sono più sufficienti o adatti a tutti. Abbiamo scoperto negli ultimi dieci anni gli effetti negativi dell’infiammazione e della glicazione, il bisogno di migliorare la resistenza cutanea e aumentare l’abilità della pelle di resistere agli effetti negativi di molti fattori endogeni ed esogeni, oltre al bisogno di migliorare l’abilità della nostra pelle di riparare il DNA cutaneo danneggiato. Tutte queste scoperte e principi si riflettono nei prodotti ZO Skin Health e ZO Medical». ✘

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DIETOTERAPIA Prof. Giorgio Maullu Specialista in Scienza dell’Alimentazione - Oristano Docente CPMA VALET - Bologna

IL CIBO: NON SOLO SOSTENTAMENTO, MA CONOSCENZA INTERIORE “Fare dieta” non significa quindi far perdere peso: significa conoscenza del paziente e della procedura clinica, riuscire a entrare “dentro” il paziente con il cibo per curarne l’anima

a chiusura a Milano di Expo 2015 L ha incentrato un intero anno all’insegna della Nutrizione nel più ampio concetto possibile. Il cibo considerato come un mezzo per capire le diverse culture e come mezzo di scambio per entrare dove le normali diplomazie non possono, l’intimo dell’animo umano. Il cibo quindi non solo come “sostentamento fisico”, ma anche come arte, interesse, filosofia e addirittura come terapia. Infatti oggi più si assiste sempre più spesso a un paradosso, nei Paesi industrializzati: l’economia, per compiacere il consumismo industriale, adultera e spreca ingenti risorse di derrate alimentari, mentre nelle aree più povere del Pianeta si sono allargate le aree di carestia assoluta. La sintesi tragica è che da una parte si muore per l’eccesso e la cattiva qualità del cibo e dall’altra per la sua totale carenza. La VALET CPMA di Bologna, da sempre attenta alle esigenze da parte dei pazienti e prodiga nel recepire la sensibilità del medico e le sue potenzialità, ha istituito - all’interno dei percorsi didattici della sua scuola - il modulo di Nutrizione clinica applicata, aperto e adattato alle esigenze dei tempi odierni. L’intento è quello di fornire una base formativa in cui vengano messe in risalto le più attuali ed efficaci strategie terapeutiche associate alle metodicthe di indagini per diagnostica più sensibili e soprattutto utilizzabili presso il proprio studio o ambulatorio. Tutto è incentrato sul paziente, al fine di trovare per lui tutte quelle procedure diagnosticocliniche-terapeutiche che possano determinare il raggiungimento dell’obbiettivo prefissato, e soprat58

tutto il suo mantenimento per il lungo periodo. Considerando ora che l’età della popolazione media italiana è sempre più alta, verranno presi in considerazione quegli accorgimenti tecnico-pratici al fine di garantire una longevità in buona salute. Infatti oggi l’adulterazione e la sofisticazione dei cibi, per avere una maggiore durata o una migliore palatabilità, soprattutto quelli prodotti con le sostanze primarie, quali per esempio il grano o il riso, ha già iniziato a determinare l’aumento dell’espressione di alcuni onco-geni, i quali determinano, una volta attivati, uno stato di ossidazione permanente, da cui con un’infiammazione cronica cellulare che in un tempo medio lungo stimolano la proliferazione dei tumori del tratto digerente. Infatti sono in aumento i tumori a carico di

pancreas, fegato e colon, per non citare la crescita esponenziale delle malattie dismetaboliche, prime tra tutte il diabete e l’ipertrigliceridemia, che si portano dietro tutte le stimate delle patologie cardiovascolari. Per tale motivo il percorso didattico è rivolto a 360° nei confronti del paziente e del medico. La sola pratica della misurazione della circonferenza addominale (valori normali nell’uomo inferiori a 102 cm e 88 cm nella donna), ha permesso di dimostrare la drastica diminuzione dei fattori di rischio in tutti quei pazienti che si sono sforzati di rientrare nei valori normali e rimanerci. Infatti il primo risultato utile che la perdita di peso comporta è il rapido decremento dei valori pressori o la normalizzazione della pressione arteriosa. Sempre all’interno del percorso didattico viene valutato l’approccio al paziente prendendo in considerazione sia i casi semplici, come quello in cui la richiesta sia la perdita di qualche chilo di troppo, sia i casi più complessi, in cui deve essere considerato l’aspetto psicologico, clinico e motorio. Infatti i pazienti obesi che hanno anche patologie associate devono essere ‘’guidati’’ nel ripristino completo della funzionalità dell’intero organismo. Imparare a interpretare la valutazione di un diario alimentare e fare un’a-


corsi teorico-pratici

SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE (PROPEDEUTICO A DIETOTERAPIA)

Obiettivo del corso L’obiettivo del corso è fornire una preparazione completa nel campo della Scienza dell’Alimentazione, dalle nozioni di biochimica e di fisiologia della nutrizione alla digestione, assorbimento, trasporto e trasformazioni biochimiche dei nutrienti energetici, con particolare attenzione al reale fabbisogno energetico (basale e di riposo; di utilizzazione degli alimenti; di svolgimento delle comuni attività di vita, professionali e sportive), fino ad arrivare alla personalizzazione della dieta. DOCENTE: DATE DEI CORSI: ECM:

Prof. Giorgio Maullu 11-12-13 Marzo 2016 24,5 crediti

DIETOTERAPIA DELL’OBESITÀ Obiettivo del corso Far acquisire ai corsisti le conoscenze teorico-applicative di base per formulare diete personalizzate nei confronti di pazienti in eccesso ponderale. DOCENTE: DATE DEI CORSI: ECM:

Prof. Giorgio Maullu 9-10 Aprile e 7-8 Maggio 2016 30 crediti

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it

namnesi alimentare non permette solamente di conoscere un elenco di alimenti e il loro apporto calorico, bensì di interagire molto profondamente con il paziente entrando con un’altra modalità nella sua sfera privata, spesso misconosciuta o inconsciamente nascosta dallo stesso. Conoscere la capacità metabolica dell’organismo e i gli spin off che la regolano diventano la base di partenza per ogni terapia dietetica. Infatti verranno presi in considerazione tutti gli strumenti diagnostici che possano monitorare l’evoluzione della terapia e i suoi risultati. Impedenziometria, adipometria, cardiofrequenzimetro e accelerometria (arm bend) sono le metodiche che consentono non solo di valutare lo stato attuale e di seguirlo nel tempo, ma soprattutto permettono di intervenire durante il percorso, per eventualmente correggere, aumentare, modulare la terapia dietetica e quella moto-

ria. Infatti l’attività motoria diventa cardine della strategia terapeutica, e viene prescritta al pari di una terapia farmacologica con intensità, frequenza, e durata. Chiaramente tutte queste procedure hanno una curva di apprendimento che verrà acquisita durante l’intero modulo, ma che alla fine di esso permetterà al medico di approcciarsi al paziente secondo metodo deduttivo e induttivo. Inoltre verranno anche esaminate nella loro applicazione alla dietetica tutte quelle apparecchiature elettromedicali validate da studi clinici, che possono offrire de-

gli indubbi vantaggi per il paziente, in ausilio durante il trattamento. Da quanto succintamente sopra esposto è chiaro che la Dietoterapia, se esercitata bene, non può essere relegata a una semplice somministrazione di alimenti secondo una lista di proscrizione, o peggio dalla somministrazione di prodotti dietetici e integratori, che abbiano come fine ultimo una riduzione di peso, segnato sulla bilancia. Questo tipo di approccio porta al fallimento certo nel breve periodo, perché se non si motiva il paziente e non si lavora anche sul suo aspetto psicologico, la non rimozione della causa del problema comporterà la ricaduta, con risultati ancora peggiori della partenza. Anche sull’approccio alla terapia alimentare non si partirà più dalla valutazione delle calorie, ma dall’interazione del macrobiota e cibo; dal sinergismo dell’attività fisica e sonno e dalla valutazione delle cattive abitudini alimentari e comportamentali che quasi sempre sono alla base dei disturbi. Si eseguiranno delle esercitazioni pratiche dove tutte queste procedure verranno spiegate, ma soprattutto fatte provare al fine di avere una conoscenza di base da poter iniziare immediatamente a eseguirle nei propri studi senza paura di sbagliare. “Fare dieta” non significa quindi far perdere peso: significa conoscenza del paziente e della procedura clinica. Significa riuscire a entrare “dentro” il paziente con il cibo per curarne l’anima. La VALET CPMA come sempre cerca di trasmettere l’amore per la scienza con la consapevole consapevolezza della passione del medico. Buon Appetito… ✘

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AVREI VOLUTO INTITOLARLA BOTOX…

SIES DAY 2015 Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale - Modena Membro del Comitato Scientifico SIES Docente CPMA VALET - Bologna

Un appuntamento da non perdere presso l’aula Valet. E, in contemporanea, un’opera lirica che cade davvero a fagiolo…

roprio in questi giorni al Teatro P Comunale Pavarotti di Modena, la mia città, è andata in scena

un’opera lirica contemporanea il cui libretto si ispira a una storia di Sir Arthur Conan Doyle. Titolo: “Il labbro della Lady”. Dall’articolo nella foto, tratto dalla stampa locale, si apprende che la Lady in questione, moglie di Lord Sannox, innamorata fedifraga del chirurgo plastico appassionato di floricoltura Narciso Silicón, verrà da quest’ultimo sfigurata per errore, gonfiando le labbra con punture di botulino fino a farle scoppiare. Leggere questo articolo (foto) mi ha veramente turbato: il compositore che parlando della propria opera afferma “Avrei voluto intitolarla botox…“ dà l’idea di quanto sia illogica e insensata, nell’immaginario collettivo, la figura del medico estetico e del chirurgo plastico, e anche dei mezzi che utilizza nella propria professione, delle proprietà dei farmaci e dei presídi che ha a disposizione. Poco importa il sottolineare che “Botox” è il nome commerciale di un farmaco che non può, nemmeno se mal utilizzato, gonfiare labbra o volti: viene comunque utilizzato per raccontare un disastro in Medicina Estetica e Chirurgia Plastica. E quindi, come riscattarci? Purtroppo grandi possibilità nel comunicare al mondo quanto siamo belli e bravi non ne abbiamo. Molto spesso i media tendono a spettacolizzare le magagne, mentre i pregi e la serietà della nostra professione non hanno alcuna cassa di risonanza: fa sicuramente notizia il singolo intervento con complicanze rispetto alle centinaia o migliaia di trattamenti soddisfacenti. L’unico modo che abbiamo è studiare, aggiornarci, lavorare sodo, impegnarci, discutere, sviscerare, parlare, confrontarci, leggere, trovarci ai congressi. Per esempio, ai Congres-

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si SIES. Per esempio, al SIES Day 2015 svoltosi il 28 novembre a Bologna, dal titolo “Labbra e dintorni”. Ormai è un’istituzione che una volta all’anno, sempre nel mese di novembre, quindi non in sovrapposizione al Congresso SIES di fine febbraio, ci si trovi a discutere, nel corso di un’intera giornata dedicata, su come trattare un distretto del volto o del corpo. Ci si mette in discussione, un po’ a nudo, su come tecnicamente ognuno di noi affronti e tenti di risolvere gli inestetismi che si presentano.


Durante l’anno non ho troppo tempo per approfondire le tematiche che mi interessano, quindi una immersione totale di questo tipo mi è stata molto utile. In una sola giornata ho approfittato del lavoro - revisione di casistica internazionale, studio di tavole anatomiche tratte da cadavere, illustrazione di varie tecniche - di colleghi che come me vivono questa professione con passione e dedizione. In una sola giornata è stata sviscerata ogni sfaccettatura del trattamento delle labbra in Medicina Estetica, e ho avuto indicazioni e particolari che avrei altrimenti dovuto puntualizzare dopo accurate ricerche e studio.

L’aspetto più significativo, a mio avviso, rimane la possibilità di assistere alle sessioni dal vivo in collegamento diretto con la Sala Operatoria: nella sala della VALET, tra gli oltre 150 medici presenti, ce ne erano alcuni esperti, altri neofiti, tutti con gli occhi incollati al megaschermo dove si sono susseguiti veri operatori con veri pazienti per un vero trattamento dal vivo. Poter vedere come si esegue una tecnica, magari descritta prima a parole, ne permette un più rapido “assorbimento” e una comprensione e assimilazione migliori. Non solo. Chi esegue il trattamento si lascia sfuggire qualche “chicca” di esperienza che magari in una sede più teorica

non ci trasmetterebbe. Da sempre, in chirurgia si insegna che per imparare bisogna osservare il lavoro degli altri, “rubare” guardando! Così si sono avvicendati, un po’ in sala plenaria e un poco in sala operatoria, colleghi prima in veste di relatori e dopo di operatori, a mostrare le tecniche più nuove di correzione di labbra giovani e meno giovani, maschili o femminili, sane o con malformazioni, con o senza rughe e pieghe, nel rispetto della conservazione della armonia delle stesse nel volto intero. Sì, armonia, a dispetto della percezione comune di cui parlavo in apertura, e che sinceramente non mi e non ci appartiene. ✘

SIES DAY 2015 LA GIORNATA FONDAMENTALE DELLA MEDICINA ESTETICA

LABBRA E DINTORNI 28 NOVEMBRE 2015 • VALET - BOLOGNA 61

LIVE SESSIONS dal Poliambulatorio

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DIRITTO Prof. Maurizio Priori Medico Chirurgo Presidente SIES - Firenze

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n data 1 novembre u.s. è stata trasmessa la puntata di Report dal titolo “Belli da paura”, e sono andati in onda diversi servizi e interviste riferiti a trattamenti di Medicina Estetica. Durante i servizi citati sono state riportate affermazioni da parte della Dr.ssa Milena Gabanelli, della Dr.ssa Giovanna Boursier, della Dr.ssa Marcella Melino e da parte del Dr. Maurizio Vignoli strumentali e contrarie a verità, idonee a ledere in maniera significativa l’attività professionale dei medici estetici iscritti alla SIES. La nostra Associazione, come sempre, si è tempestivamente attivata al fine di ottenere la rettifica delle informazioni “incriminate”. Si propone uno stralcio della richiesta di rettifica, sulle richieste formulate: Dr.ssa Milena Gabanelli: “…..la medicina estetica è terra libera: ci sono più controlli per le toilette di una pizzeria che non per aprire un ambulatorio per ritocchi umani…” Tutte le norme funzionali all’autorizzazione e apertura di ambulatori destinati all’erogazione di prestazioni sanitarie, trovano fondamento nel Testo Unico delle Leggi Sanitarie R.D. 1256/1934, nella Legge di riforma del Sistema Sanitario Nazionale 833/1978, poi seguita dal D.Lgs 229/1999 e dal D.Lgs 502/1992. In particolare, poi, o requisiti minimi strutturali degli ambienti sanitari deputati all’erogazione delle prestazioni sono disciplinate dal DPR 14 gennaio 1997 “Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private”. Le singole Regioni, poi, hanno emanato gli atti normativi regionali che sono andati a specificare i requisiti c.d. ulteriori, il cui possesso è necessario per ottenere il titolo autorizzativo. Tutti gli atti citati, se

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REPORT: PERCHÉ BELLI DA PAURA approfonditi, restituiranno l’evidenza di come l’apertura di un ambulatorio medico sia molto complessa, di come i controlli sanitari siano assai stringenti e tesi a verificare il possesso dei requisiti richiesti dalle leggi nazionali e regionali, e di come detti requisiti non possano essere paragonati a quelli richiesti per la “toilette di una pizzeria”. Dr.ssa Giovanna Boursier: “Con una laurea in medicina, senza alcuna specialità, puoi rifare seni, nasi, blefaroplastica. Tutti interventi che si fanno in anestesia…” L’esercizio delle professioni mediche sancisce che l’iscrizione all’albo dei medici chirurghi dà diritto al libero esercizio della professione senza alcuna limitazione in merito all’attività specialistica, salvo per la radiodiagnostica e per la anestesiologia, per l’esercizio delle quali è necessario il titolo di specialista. Con la laurea in medicina e chirurgia è possibile, pertanto, non solo “rifare seni, nasi, blefaroplastica” ma anche intervenire in ogni altra branca chirurgica anche ben più critica come la cardiochirurgia, la chirurgia generale ecc. Dr. Maurizio Vignoli: “Oggi purtroppo, nel campo dell’estetica, puoi fare un corso di tre giorni sulle tecniche di filler, andare in ambulatorio di un dentista, se non nel retrobottega di una parrucchiera, e cominciare tranquillamente a fare punture nel viso delle

persone.” Come già ampiamente chiarito, il medico chirurgo in possesso dell’abilitazione può esercitare, lecitamente, in ogni branca della medicina, eccezion fatta che per la radiologia e la anestesiologia. Ciò posto, i luoghi deputati all’erogazione delle prestazioni sanitarie sono quelli ben determinati dalle leggi sanitarie dettate in materia, ovvero studi medici autorizzati. L’affermazione per la quale il medico estetico possa inoculare filler “in ambulatorio dal dentista, se non nel retrobottega di una parrucchiera” è falsa e strumentale, tesa a screditare il settore professionale dei medici estetici. Il Dr. Vignoli, interrogato sul punto dalla Dr.ssa Boursier, ha confermato la veridicità di tali gravissime affermazioni. “Non esiste una definizione di medico estetico, manca un regolamento perché non esiste una definizione di chirurgo plastico, chirurgo estetico, manca un regolamento perché non esiste la definizione per legge dove devono essere eseguiti gli atti medici.” La medicina e la chirurgia estetica hanno subito una importante evoluzione scientifica grazie al lavoro costante di taluni professionisti che, sin dagli ultimi cinquant’anni, si sono impegnati per il riconoscimento della liceità dei trattamenti oggetto delle due branche.


Dagli anni ’50 ad oggi molte dinamiche sono mutate; agli esordi la medicina e la chirurgia estetica erano esercitate da un gruppo ristretto di professionisti che hanno avuto il merito di mettere a disposizione le loro conoscenze e la loro esperienza professionale al servizio dei colleghi. Oggi la chirurgia e la medicina estetica sono praticate da molti professionisti e il numero dei pazienti ai quali le cure sono rivolte risulta essere in continua espansione. Non appare, pertanto, possibile accettare che ancora oggi si affermi che non vi è una definizione di medico estetico o di chirurgo estetico, e addirittura di chirurgo plastico, categoria questa ultima che possiede anche un percorso universitario di specialità. Risulta, del pari, inaccettabile l’affermazione per la quale in Italia non esisterebbe una normativa deputata alla definizione dei luoghi in cui gli atti medici devono essere eseguiti. Si indicano, ex multis, le linee guida della Regione Lazio propedeutiche al rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività sanitaria in favore degli studi medici di cui all’art. 4 comma 2 L.R. 4/2003. La notizia della nostra richiesta di rettifica è stata ripresa di diverse testate, ed è stata l’unica, a quanto risulta, trasmessa. La redazione ha risposto tempestivamente, proponendo una parziale rettifica. La SIES non ha ritenuto soddisfacente la proposta, e sta pertanto coltivando le ulteriori domande. Non ci siamo, dunque, accontentati. Abbiamo ritenuto inaccettabile non solo che un’inchiesta abbia inteso trovare ciò che, negli intenti iniziali, stava cercando ovvero l’illegalità in un determinato settore. Ma ancor di più è risultato inaccettabile vedere rappresentate dette argomentazioni da professionisti di settore, che dovrebbero ben conoscere la Medicina Estetica, quella vera. Se alcuni professionisti operano in detto settore senza aver conseguito la benchè minima preparazione, in spregio alle normative amministrative e regolamentari dettate in materia di autorizzazioni sanitarie, commettendo illeciti di rilevanza penale anche mediante l’uso di prodotti da tempo ritirati dal commercio la responsabilità è loro, e loro soltanto.

La Medicina Estetica è esercitata, per lo più, da professionisti seri e preparati che hanno affrontato anni di studio, periodi di tirocinio e che utilizzano prodotti certificati erogando prestazioni nei luoghi dalla legge deputati all’esercizio della professione medica. Questi professionisti restituiscono, ogni giorno, il sorriso a pazienti deturpati dagli effetti collaterali di terapie invasive, da patologie cutanee, da traumi. E aiutano anche quei tanti pazienti che pur non essendo stati vittime di traumi o colpiti da patologie, necessitano di trattamenti tesi a rimuovere il proprio disagio sorto a causa di un dismorfismo, e questi ultimi meritano lo stesso rispetto e pari dignità di tutti gli altri. In ogni settore professionale esiste chi esercita in spregio alle regole, integrando ogni giorno illeciti civili, penali e amministrativi. Non vi è dubbio. Ma ciò non può e non deve tradursi in una generalizzazione tale da oscurare il lavoro onesto e perito dei tanti, dei più. La Medicina Estetica è molto altro. E non viene esercitata nel retrobottega dei parrucchieri, o con l’ausilio di prodotti vietati. I Medici Estetici non posseggono titolo di specializzazione, è vero, ma non per loro scelta. Si preparano e si aggiornano ogni anno, in tantissimi, al fine di esercitare in completa sicurezza soprattutto a vantaggio dei propri pazienti. Ciò che, in conclusione, si è inteso comunicare con grande fermezza è che, certamente, il settore della Medicina Estetica è caratterizzato – anche – da professionisti senza scrupoli che privi di preparazione si improvvisano medici estetici utilizzando prodotti addirittura ritirati dal commercio, ma ciò non rappresenta la generalità. Ciò che l’inchiesta ha “verificato sul campo” (come riferito dalla redazione nella lettera di risposta) è ciò che è stato cercato, perché un’inchiesta si orienta verso un obiettivo, questo è chiaro. Se si fosse voluto cercare l’eccellenza del settore si sarebbe potuto agevolmente fare. Preme sottolineare che se è vero che alcuni professionisti operano nei “retrobottega dei parrucchieri”, va chiaramente detto che la citata condotta è illegale e censurabile, sotto diversi profili, e non il contrario!

Purtroppo durante il servizio, invece, è passato il messaggio per il quale gli ambulatori medici sono di facile apertura, scevri da controlli e che addirittura il filler possono essere iniettati nei retrobottega dei parrucchieri, e ciò, secondo l’intervistato, sarebbe addirittura legale. Orbene, tale affermazione è pacificamente contraria a verità. Un paziente in concreto potrebbe credere che se un medico (senza scrupoli) proponesse lui di eseguire trattamenti di medicina estetica sul volto nel retrobottega id un parrucchiere, ciò sia perfettamente legale. Questo è davvero inaccettabile! Lo è per i medici che operano in legalità e presso strutture autorizzate, affrontandone i costi e relativi controlli, e lo è per i pazienti che sono stati lasciati dopo il servizio senza il benchè minimo riferimento agli strumenti (tanti) che potrebbero adottare per selezionare un bravo professionista (titoli di formazione, tracciabilità dei device, scelta della struttura sanitaria adeguata ecc.), e che, anzi, sono rimasti dell’idea che un medico che opera nel retrobottega di un parrucchiere lo fa in completa legalità e soggiacendo alle norme sanitarie dettate in materia. Auspichiamo, pertanto, non solo che la redazione accolga le nostre istanze di rettifica, ma soprattutto che in futuro i professionisti prima di riferire dettagli di un settore così complesso come quello della Medicina Estetica, ne approfondissero determinati aspetti, per poter rappresentare dei contorni più aderenti alla realtà. Ciò che è stato rappresentato durante l’intervista tradisce una conoscenza, evidentemente, sommaria. Questo approccio ha concesso all’inchiesta di raccontare la Medicina Estetica in maniera distorta, restituendo, quale unico risultato, un terrore diffuso per l’intero settore e soprattutto per l’utenza. La SIES è a disposizione delle Redazioni e dei professionisti intervistati, e di qualunque altro professionista interessato, per illustrare in maniera corretta e aderente alla realtà, il settore della Medicina Estetica nelle sue tante sfaccettature, così da vederla “raccontata” in maniera più fedele. Vi terremo aggiornati, auspicando buone novità a breve, da comunicarvi al Congresso SIES 2016! ✘ 63


estratto unale di Roma, si pubbliceares Come da ordine del Tribtat in data 30.11.2015 posato nel dell’ordinanza deposi re asub da 56996/15 R.G. pro procedimento cautela a S.r. .l. confronti di Techno Carbossiterapia Italian dika S.rnei .l. e Swiss4Med S.A. Sinergye S.r.l., Taume



LA SCLEROTERAPIA ECOGUIDATA

ANGIOLOGIA ELEBOLOGIA Dr. Alessandro Frullini Flebologo, Specialista in Chirurgia Vascolare Presidente onorario AFI - Incisa in Val D’Arno (FI) Docente CPMA VALET - Bologna

“Alla fine degli Anni 80 venne proposta la scleroterapia ecoguidata della safena e il settore iniziò il processo di affrancamento da quella fase “artigianale” che l’aveva caratterizzata fino a quel momento

ino a pochi anni fa, il trattamenF to della vena safena insufficiente aveva un solo gold standard: la

chirurgia. Questa era infatti quasi l’unica proposta terapeutica per i nostri pazienti e spesso veniva eseguita con criteri tradizionali, stripping lungo a tutti, diagnostica preoperatoria rudimentale (Doppler CW nella migliore delle ipotesi), anestesia generale o spinale e ricovero di una settimana. Alla fine degli Anni 80 venne proposta la scleroterapia ecoguidata della safena e, per la prima volta, la scleroterapia iniziò quel processo di affrancamento da quella fase “artigianale” che l’aveva caratterizzata fino a quel momento. Infatti, la necessità di uno studio strumentale preciso e il monitoraggio del risultato divennero una costante della scleroterapia ecoguidata. Inoltre, la possibilità di guidare con esattezza il trattamento portò a un’aumentata sicurezza che dette nuovo impulso a tutta la scleroterapia. Pochi anni dopo, con l’introcorso teorico-pratico

SCLEROTERAPIA ECOGUIDATA Obiettivo del corso Acquisire un’adeguata preparazione teorico-pratica per intraprendere la tecnica di ecoscleroterapia. È riservato a coloro che hanno già frequentato un corso base di scleroterapia (occorre allegare copia dell’attestato di frequenza) e a coloro che potranno produrre attestato di analogo significato (precedente esperienza di scleroterapia). La terapia sclerosante delle varici ha subito un potenziamento e un miglioramento della sua sicurezza da quando è stata proposta l’iniezione sotto guida ecografica. Attraverso la coniugazione del potere diagnostico dell’eco-doppler con il potere del farmaco sclerosante endovenoso (ancor più se sotto forma di schiuma) si è ampliata la gamma delle indicazioni della scleroterapia, nell’ottica di un migliore controllo del gesto terapeutico. DOCENTE: Dr. Alessandro Frullini DATA DEL CORSO: 12-13 Marzo 2016 ECM: 13 crediti

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Trattamento dell’insufficienza della vena grande safena con sclerosi ecoguidata di schiuma sclerosante (arto prima del trattamento e controllo a due settimane)

duzione nella pratica clinica della schiuma, il trattamento sclerosante in eco-guida entrò a pieno titolo a far parte dell’armamentario terapeutico del flebologo. Sulla scorta di questa novità ebbe nuovo impulso anche la ricerca di alternative non chirurgiche e si può affermare che pure le tecniche ablative termiche sono state stimolate dalla necessità di trovare un’alternativa al tradizionale stripping, intervento quest’ultimo ormai relegato in molti Paesi non più al ruolo di gold standard, ma solo a quello di… old standard. ✘


Pelle sensibile e con couperose

I trattamenti LIERAC PRESCRIPTION per pelle sensibile e con couperose associano all’esclusivo brevetto SKRL3, che ricostituisce l’integrità cutanea, attivi di riferimento utilizzati in dermatologia (Rusco e Solfato di destrano) e attivi di “nuova generazione” (Peptide anti-arrossamento) per diminuire l’intensità del rossore*, limitare l’infiammazione e lenire la pelle*.

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*studii realizzati li i su 53 volontari – Auto-valutazione dopo 28 giorni.

ALÈS GROUPE ITALIA S.P.A. - Tel. 02.290.667.1 Web: www.lierac.it - E-mail: direzionescientica@alesgroupe.it

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