LA DOMUS
MEDICA
DEL TERZO MILLENNIO ANNO XVII - periodico di informazione scientifica a diffusione mirata
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N U M E R O
olo Didattico VALET CPMA P MULTIMED: vi stupiamo con effetti speciali
La “mia” rinoplastica
L ’alimentazione per il corpo e per… l’anima
20° SIES: bellezza senza frontiere
n. 50 gennaio-aprile 2017, anno XVII - Aut. Tribunale Bologna n. 7071 del 05/12/2000 - Sped. a.p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Poste Italiane Dir. Comm. Imprese E/R Spedizione riservata ai soli abbonati non acquistabile in edicola. In caso di mancata consegna, restituire all’editore che si impegna a pagare la relativa tassa c/o CMP di Bologna - Contiene I.P.
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LA DOMUS MEDICA DEL TERZO MILLENNIO
periodico di informazione scientifica a diffusione mirata
ANNO XVII - GENNAIO-APRILE 2017
SOMMARIO
Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 7071 del 05/12/2000 Direttore responsabile: Marco Montanari
ARTICOLI
PAGINA
La neuromodulazione auricolare nell’obesità e sovrappeso
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lrinofiller per il gibbo nasale in 2 punti
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InMode: il progetto di bellezza per una pelle da esibire
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Biotec Italia, dal 1993 creatività, ricerca e passione per l’estetica medica
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Euroresearch, l’opportunità di distinguersi
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Acido ialuronico? Da solo non basta
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Iperpigmentazione? Ci pensa il Dr. Zein Obagi
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L’alimentazione per il corpo e per… l’anima
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Microperforazione elettrica e fattori di crescita per rimodellare e rassodare la pelle
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Juvéderm® VOLITE: l’ultima innovazione Allergan per il miglioramento della Skin Quality
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Il corpo è sempre un’estensione dell’Anima
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Stampa: Nuova Cantelli s.r.l. - Castel Maggiore, Bologna
Rimodellamento del naso con Acido Ialuronico IPN-like Technology
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La “mia” rinoplastica
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È vietata la riproduzione, totale o parziale, di ogni contenuto di questa pubblicazione senza esplicita autorizzazione dell’editore. Tutti i punti di vista espressi in questo periodico sono quelli dei rispettivi autori e non riflettono necessariamente quelli delle imprese alle quali appartengono, dell’editore e delle istituzioni. Nulla intende rappresentare un consiglio o una raccomandazione su cure e metodiche; l’editore non da garanzie sui protocolli terapeutici citati e non riconosce alcuna responsabilità su eventuali danneggiamenti causati da nozioni riportate sulla rivista. La rivista è spedita in abbonamento postale. I dati anagrafici dei soggetti interessati alla spedizione della presente rivista provengono da elenchi pubblici e vengono trattati in conformità a quanto previsto dal “Codice Privacy” (Digs. 196/2003). Le finalità del trattamento riguardano la spedizione in abbonamento postale della presente rivista, di altre pubblicazioni, invio di cataloghi ed eventuali altre comunicazioni inerenti le attività promosse dal titolare del trattamento. L’interessato può in qualsiasi momento richiedere informazione sul trattamento dei propri dati, ottenere modifiche od opporsi in tutto o in parte, facendone richiesta via fax, lettera o e-mail, al titolare del trattamento. II titolare del trattamento è VALET S.r.l. - Via dei Fomaciai, 29/b 40129 Bologna (BO). Alla data della presente pubblicazione, il Responsabile del trattamento è il Sig. Daniele Morini. L’informativa integrale, completa di finalità, modalità del trattamento, diritti dell’interessato e soggetti a cui potrebbero essere comunicati i dati, è consultabile sul sito www.valet.it alla sezione Privacy.
L’ago dorato
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Solo dove serve
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Il ruolo dell’Ecocolor Doppler nelle dissezioni carotidee e vertebrali
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Movimento per la vita
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Diffusione Nazionale: Medici specialisti in: anestesia e rianimazione, angiologia e flebologia, chirurgia generale, chirurgia plastica, dermatologia, dietologia, endocrinologia, fisiatria, malattie reumatiche, medicina sportiva e patologia vascolare, centri di medicina e chirurgia estetica, estetica medica, medici di base, studi privati di agopuntura e mesoterapia, infermieri professionali, ambulatori di chiroterapia, fisioterapia, fisiokinesiterapia e massaggi, centri estetici, poliambulatori, case di cura e cliniche private, direttori sanitari: A.S.L., ospedali, stabilimenti termali, associazioni e istituzioni sanitarie, istituti scientifici e di ricerca, docenti e corsisti Divisione Didattica VALET: CPMA e C.E.D.A.
Coordinamento scientifico: Matteo Basso, Piera Bitelli, Bruno Giacomo Carrari, Attilio Cavezzi, Maria Pia De Padova, Crescenzo Di Donato, Emanuela Di Lella, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Federica Lerro, Monica Marisaldi, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Franco Paolini, Roberto Pelliccia, Maurizio Priori, Maurizio Ronconi, Paola Rosalba Russo. Hanno collaborato: Franco Accorsi, Francesco Alia, Massimo Battistini, Giancarlo Bazzoni, Filippo Brighetti, Elena Fasola, Frasheri-Prendushi Xhensila, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Giovanni Gemelli, Alessandro Gennai, Roberta Leoni, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Zein Obagi, Franco Paolini, Maurizio Priori, Nicolò Scuderi. Segreteria di redazione: VALET S.r.l. Via dei Fornaciai 29/b - 40129 Bologna Tel. 051.63.88.334 - Fax 051.32.68.40 - edizioni@valet.it - www.valet.it Immagine & comunicazione: Elisa Fantini - elisa@valet.it Realizzazione grafica: Matteo Nuti - immagine@valet.it
Distribuzione: 140.000 copie
RUBRICHE e SPECIALI
PAGINA
20° SIES: bellezza senza frontiere
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Face Anatomy for Cosmetic Enhancement
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Due giorni bellissimi
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Polo didattico VALET CPMA MULTIMED: vi stupiamo con effetti speciali
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Notte prima degli esami
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Sclerotherapy 2017: l’unione fa la forza
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Alla scoperta de profilo corporeo
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CONFERENCE intervista al Prof. Maurizio Priori Medico Chirurgo Presidente SIES - Firenze
20° SIES: BELLEZZA SENZA FRONTIERE
Dal 24 al 26 febbraio, nella splendida cornice del Palazzo dei Congressi di Bologna, andrà in scena il ventesimo appuntamento con questo evento che cattura ogni anno l’attenzione di specialisti di tutto il mondo ifficile migliorare qualcosa che D funziona alla perfezione, ma ogni anno – spinti dal crescente gradimen-
to dei medici che ci onorano della loro stima – proviamo ad aggiungere qualcosa al Congresso Internazionale SIES. Nel 2016, lo ricorderete, abbiamo festosamente occupato per la prima volta il Palazzo dei Congressi di Bologna, ottenendo – ça va sans dire – l’ennesimo record di partecipanti e di aziende espositrici. Quest’anno, dal 24 al 26 febbraio, per compiere un ulteriore salto di qualità lanciamo per la prima volta la trasmissione in 3D delle live sessions in diretta dal Poliambulatorio MULTIMED. Là, medici e chirurghi in azione “in diretta”; qua, nei saloni del Palazzo dei Congressi, tutti i partecipanti a scoprire le nuove tecniche avvalendosi dell’ausilio degli appositi occhiali 3D, per entrare ancora di più “nel vivo dell’azione”. Per il resto, squadra che vince non si cambia: SIES il comitato scientifico, VALET la segreteria organizzativa, MULTIMED (come detto) il Poliambulatorio in cui mettere in pratica le parole nel momento stesso in cui vengono… pronunciate. A sovrintendere il tutto, come sempre, il professor Maurizio Priori, presidente SIES e “anima” del Congresso da sempre. Professor Priori, la ventesima edizione del Congresso SIES è ormai alle porte: dopo aver cambiato sede congressuale, il SIES nel 2017 introduce un’altra novità lanciando la trasmissione tridimensionale delle live sessions… «Siamo orgogliosi di presentare il primo Congresso di Medicina e Chirurgia Estetica che si avvale della tecnologia tridimensionale. Anche in questo caso non ci siamo limitati alle parole, ma siamo passati ai fatti: abbiamo sempre detto che vogliamo offrire ai
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colleghi che ci raggiungono a Bologna un nuovo modo di affrontare le problematiche di questa disciplina; da quest’anno, offriremo pure una visione in 3D, sobbarcandoci un enorme sforzo organizzativo ma anche con grande soddisfazione…». Quali saranno, entrando nei temi scientifici del Congresso, le grandi novità della ventesima edizione? «Ogni anno ci troviamo di fronte a questo dilemma: quali temi privilegiare, in sede di presentazione, per aumentare la curiosità intorno al Congresso? Beh, stavolta, anche per non privare i partecipanti del piacere della scoperta, preferisco non rispondere. Perché vi assicuro che non c’è una sola relazione, fra tutte quelle che animeranno la nostra manifestazione, che non meriterebbe di essere posta in primo piano. Quindi, l’invito a tutti i colleghi è di venire a Bolo-
gna con l’interesse e l’entusiasmo di sempre: non resteranno delusi nemmeno quest’anno. La SIES, per dire, presenterà interessanti ricerche in campo tecnologico (vedi internet) che aiuteranno il medico a capire meglio quali sono i desideri di Estetica delle pazienti». A proposito di relazioni: anche stavolta il lavoro di selezione risulta sia stato piuttosto complicato… «Già, il Comitato Scientifico SIES si è trovato nella spiacevole condizione di dover fare i conti con il… tempo. I giorni a disposizione sono tre, l’orario congressuale è quello che deve essere e ogni relazione presentata (ne abbiamo circa 300…) ha bisogno di un periodo minimo per essere esposta compiutamente. Morale della favola, abbiamo dovuto rinunciare a portare nelle aule alcuni lavori meritevoli d’attenzione e della cosa ci siamo scu-
I NUMERI DI VALET CONFERENCE 2016 3500 partecipanti in un solo giorno ad entrambi i Congressi 286 presentazioni nelle 8 sale che hanno ospitato la 3 giorni di Conferenza al Palazzo dei Congressi di Bologna 120 aziende espositrici che hanno portato le loro eccellenze, occupando i 4.500 metri quadrati dedicati alle aree espositive 70 sessioni scientifiche dedicate agli argomenti congressuali 20 LIVE sessions 28 Workshop aziendali 9 sessioni scientifiche arricchite dai collegamenti LIVE con il Poliambulatorio Multimed 15 conferenze in collegamento web con specialisti da Belgio, Cile, Francia, Germania, Grecia, India, Polonia, Russia e USA
sati con i diretti interessati. Il numero crescente dei contributi è l’ennesimo segnale dell’interesse che circonda il Congresso; i “tagli” che abbiamo fatto, l’ennesima dimostrazione (per quanto dolorosa) della serietà con la quale il Comitato Scientifico prepara il calendario della tre giorni congressuale». Si svolgerà anche quest’anno il Corso pre-congressuale, come avvenuto in passato, presso le aule VALET? «Naturalmente sì. L’appuntamento, per chi vorrà e potrà esserci, è fissato per il giorno che precede l’inaugurazione del Congresso: il 23 febbraio, il dottor Roberto Pelliccia anticiperà di qualche ora il taglio del nastro con un Corso interessantissimo…».
... Quest’anno, dal 24 al 26 febbraio, per compiere un ulteriore salto di qualità, lanciamo per la prima volta la trasmissione in 3D delle LIVE Sessions in diretta dal Poliambulatorio MULTIMED... info e aggiornamenti
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Medicina e Chirurgia Estetica sono diventate argomenti “popolari” e i mezzi di informazione se ne occupano sempre più frequentemente. L’interessamento dei mass media ha fatto bene allo sviluppo di queste discipline? «Se ne parla molto, in effetti, ma ancora – in alcuni casi – vince il pressapochismo. Giornali e tivù offrono ancora quel minimo di serietà indispensabile che in Rete, invece, è merce rara. Internet è uno strumento meraviglioso, capace di portare nelle nostre case il mondo intero con un semplice clic. Purtroppo, insieme al mondo, nelle nostre case entrano anche clamorose bufale che creano idee sbagliate che noi medici dobbiamo poi “smontare” personalmente parlando con i nostri pazienti in ambulatorio…».
Ultima cosa: l’incremento della partecipazione di medici stranieri al vostro Congresso è ormai una costante. Che significato ha, questa internazionalizzazione spinta? Andiamo verso la globalizzazione della Bellezza? «Nel 2016, oltre alle presenze in aula, abbiamo avuto 15 collegamenti in diretta via web con colleghi da otto Paesi (Belgio, Cile, Francia, Germania, Grecia, India, Polonia e Stati Uniti). Quest’anno, stiamo cercando di allargare ulteriormente il nostro raggio d’azione. D’altronde, l’appellativo di Internazionale, accanto a Congresso, vogliamo meritarcelo sul campo, non a chiacchiere…». ✘
LA NEUROMODULAZIONE AURICOLARE NELL’OBESITÀ E SOVRAPPESO
MEDICINA ANTALGICA Dr. Massimo Battistini Specialista in Ortopedia - La Spezia Dr. Giancarlo Bazzoni Medico Chirurgo, Agopuntura - Sassari Docenti CPMA VALET - Bologna
Il corso si occupa dell’evoluzione di un trattamento che dagli anni Settanta e inizio anni Ottanta veniva applicato nella cura dei disturbi del comportamento alimentare e ha trovato conferme scientifiche grazie alla nostra Scuola a Neuromodulazione Auricolare è L una metodica delle Terapie Complementari che si è sviluppata re-
centemente, precisamente dal 2012, quando la nostra Scuola, in collaborazione con il dipartimento di Scienze Biologiche dell’Università di Sassari, ha cercato di dare una base scientifica neurofisiologica a un trattamento che dagli anni Settanta e inizio anni Ottanta veniva applicato nella cura dei disturbi del comportamento alimentare e in particolare su pazienti obesi o in sovrappeso. Gli studi neurofisiologici attuali ci indicano che a livello del padiglione auricolare esistono tre sistemi legati alla sua particolare innervazione: il sistema cervico-spinale, il sistema trigeminale e il sistema vagale. Il primo sistema si presta per il trattamento delle patologie dolorose acute e croniche, in particolare del sistema muscolo-scheletrico. Il secondo si presta al trattamento di ansia e depressione, ma anche di patologie dolorose. Il terzo, infine, si presta al trattamento dello stress, delle alterazioni del sistema neurovegetativo, ansia, depressione ed è alla base del trattamento di molte patologie organiche che comunque hanno nella loro fisiopatologia un disturbo del sistema neurovegetativo,
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corso teorico-pratico
LA NEUROSTIMOLAZIONE AURICOLARE NEL TRATTAMENTO INTEGRATO DELL’OBESITÀ E SOVRAPPESO Obiettivo del corso Il corso si pone l’obiettivo di far acquisire una conoscenza approfondita della neurostimolazione auricolare, che agisce sul sistema nervoso centrale, per il trattamento integrato dell’obesità e sovrappeso. Particolare attenzione si porrà all’apprendimento del modello teorico operativo per l’applicazione della neurostimolazione che prevede: stimolazione auricolare, educazione alimentare, attività fisica programmata. Inoltre il corso si articolerà in presentazione di casi clinici, riguardanti l’applicazione della metodologia, ed una didattica interattiva con esercitazioni pratiche guidate dai docenti. DIDATTICA A CURA DI: Dr. Massimo Battistini e Dr. Giancarlo Bazzoni DATA DEL CORSO: 4 Febbraio 2017 ECM: 8 crediti RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it
cioè un’alterazione del sistema simpatico-ortosimpatico che è alla base della congiunzione mente-corpo che sempre si riscontra in tutte le patologie. Il metodo prevede la stimolazione continua di 6-7 punti o zone auricolari sui circa 13 individuati con la detezione elettrica. Nelle varie sedute si valutano i diari alimentari e i disturbi che possono derivare dalla restrizione calorica, con vari test che valutano disturbi del comportamento alimentare (fame nervosa, carving, grinottage, Big Eating) e allo stato
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psicoemotivo (ansia, aggressività, depressione, rabbia). L’abbinamento di Dieta, Attività Fisica e Neuromodulazione Auricolare nel sovrappeso e obesità si è rilevato vincente in migliaia di pazienti, che hanno ottenuto il controllo del peso con eliminazione degli effetti determinatesi dalla restrizione calorica dal punto di vista psicofisico, un incremento del metabolismo con riduzione della fase di rallentamento del dimagrimento e la prevenzione del recupero del peso perduto a breve termine (12-24 mesi). ✘
MEDICINA ESTETICA Dr. Filippo Brighetti Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva - Bologna
IL RINOFILLER PER IL GIBBO NASALE IN 2 PUNTI
Negli anni, la crescita e lo sviluppo dell’Acido Ialuronico come filler ha avuto ragione del limite che all’inizio ostacolava la diffusione di questa tecnica: la durata
n qualità di Chirurgo Plastico, non Itusiasta rimasi particolarmente colpito o endavanti alla nascita del Rinofil-
ler. Si prospettavano, potenzialmente, risultati di breve durata accanto a non trascurabili complicanze vascolari e trofiche. Negli anni, però, la crescita e lo sviluppo dell’Acido Ialuronico come filler hanno avuto ragione del primo e suddetto limite: la durata. Benché, infatti, a chi si accinga per le prime volte alle tecniche di Rinofiller sia consigliabile un filler “morbido”, più modellabile e quindi incline a perdonare errori esecutivi, una mano navigata può certamente usare filler a uso Profondo, cioè destinato al piano sottocutaneo e sovra-periosteo. Perché? La prima e più importante nozione da conoscere su questa tecnica è infatti relativa al piano di impianto, cioè sovra-periosteo, sovra-pericondrale e sottocutaneo. Non si parla quindi, in nessun caso (di Rinofiller), di impianto intra-dermico. I filler a uso profondo, come sappiamo, hanno la caratteristica costante di possedere una forte reticolazione intermolecolare (CrossLinkage) in grado di resistere alle Ialuronidasi e sono pertanto i materiali più longevi. In passato tale peculiarità era purtroppo sinonimo di elevata viscosità. Il gel, in altre parole era molto consistente. Oggi, fortunatamente, lo sviluppo delle tecnologie di reticolazione ha consentito di migliorare tale aspetto. Anche i Filler a uso profondo, di alta qualità, sono divenuti più morbidi e gestibili nei tessuti molli della piramide nasale. Per il trattamento dei casi esposti sono stati utilizzati gli Acidi Ialuronici Aliaxin® Global Performance GP e Aliaxin® Essential Volume EV, prodotti e di distribuiti da IBSA Farmaceutici Italia. LO SCOPO La finalità dell’impianto sarà quella di dissimulare il gibbo, aumentando il 8
volume e la proiezione del dorso nasale a valle e a monte della convessità del gibbo stesso. La piramide nasale ha una base ossea sino a circa la sua metà, in visione frontale. Caudalmente alla glabella troviamo la Radice nasale (in Cefalometria: Nasion). La restante porzione “chiude” a mo’ di volta l’apertura piriforme ed è interamente cartilaginea, eccezion fatta per la Spina nasale Anteriore (Acanthion). Questa spicula ossea si trova alla base della columella, profondamente ai piedi delle crura mediali delle cartilagini alari. Quando eseguiremo l’impianto a livello della radice, ci troveremo quindi a livello sovra-periosteo. Quando lo eseguiremo invece a livello della porzione caudale del dorso nasale o del supra-tip, ci troveremo a livello sottocutaneo e sovra-pericondrale. L’ARCHITETTURA VASCOLARE Il secondo problema potenziale, cioè le complicanze trofiche (ischemie e necrosi cutanee, embolizzazioni), è arginabile, ma non eliminabile solo attraverso la conoscenza dell’architettura vascolare nasale. L’intera tecnica ruota attorno al tentativo di evitare, non tangere e non ledere i vasi nasali! I tre vasi, pari e simmetrici, la cui conoscenza è di fondamentale importanza nell’esecuzione del Rinofiller sono: • I vasi Infra-trocleari: a livello del Canto interno, questi vasi prendono origine laddove i vasi Angolari (i quali altro non sono che il prosieguo dei vasi Faciali nel terzo medio del viso, a lato della piramide) si anastomizzano con i vasi provenienti dall’orbita, creando una sorta di rete mirabilis tra il sangue della carotide esterna ed interna. Il loro decorso è perfettamente orizzontale. • I vasi Dorsali del naso: prendono origine lateralmente dai vasi Angolari, frequentemente si anastomiz-
Prima e dopo 1 settimana dal trattamento
zano con i vasi Infra-trocleari. Il loro decorso è parallelo, all’asse sagittale mediano, ma sono posizionati di qualche millimetro più lateralmente. Sono cioè para-mediani. • I vasi delle Ali del naso (o Alari) che sovrastano la piega più cefalica delle ali nasali stesse, proseguono medialmente verso la columella. In questa sede prenderanno, per l’appunto, il nome di Vasi Columellari. Da quanto sopra esposto, si possono trarre diversi informazioni che guideranno il nostro impianto, cioè: 1) Tracciando una linea orizzontale tra i due canti interni avremo un’indicazione sulla sede dei vasi Infratrocleari e potremo evitarli. Per cor-
reggere difetti della radice nasale dovremo quindi infiggere l’ago al di sopra o al di sotto (o entrambi) di questa linea. 2) D isegnando idealmente una linea sagittale mediana sulla piramide, tra la radice e il supra-tip (cioè il punto a monte delle crura mediali), ci troveremo esattamente tra i vasi Dorsali del naso. Eseguendo l’impianto lungo questa linea, per trattare la porzione caudale del dorso, non danneggeremo alcun vaso. Va da sé che la natura se ne infischia delle schematizzazioni troppo rigide, redatte dall’uomo, e ci castiga con le sue varianti anatomiche. Ma poiché il gesto medico e chirurgico va guidato da un razionale, seguendo le linee guida suddette avremo la ragionevole certezza di non ledere vasi di calibro elevato. LA TECNICA L’impianto a livello della radice va eseguito sul piano sovra-periosteo, profondamente al muscolo Procero, con una semplice iniezione perpendicolare al piano cutaneo. Come già detto, l’infissione dell’ago verrà portata al di sopra
o al di sotto (cranialmente o caudalmente) alla linea che congiunge i canti interni. È consigliabile non superare 0,1 o 0,15ml per punto di inoculo. L’impianto a valle (caudale) rispetto alla convessità del gibbo verrà effettuato infiggendo l’ago in obliquo rispetto alla cute, per poi avanzare parallelamente alla superficie. Si rasenterà quindi la faccia profonda del derma, di fatto posizionando l’impianto a livello sottocutaneo o sovra-pericondrale. Ovviamente, quest’ultima distinzione è troppo esigua per poter asserire con certezza se ci si trovi nell’uno o nell’altro piano. L’inoculazione del filler deve assolutamente essere LENTA! Al primo accenno di ischemia si dovrà bloccare immediatamente la procedura, eseguire un massaggio retrogrado rispetto alla direzione di iniezione e somministrare prontamente Ialuronidasi, localmente. Infine, in assenza di sanguinamenti o effetti indesiderati, si eseguirà un massaggio delicato per modellare le piccole irregolarità dell’Acido Ialuronico. La paziente avrà la premura di non indossare occhiali che poggino nei punti di impianto, per una decina di giorni, pena il dislocamento del filler stesso. ✘
Prima e dopo 1 settimana dal trattamento
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MEDICINA ESTETICA ADVANCED MEDICAL AESTHETIC SOLUTIONS Ricerca e Sviluppo
InMode: IL PROGETTO DI BELLEZZA PER UNA PELLE DA ESIBIRE
er oltre due decenni, i leader e gli P scienziati che hanno sviluppato InMode hanno rivoluzionato il setto-
re medico estetico definendo, di volta in volta, lo stato dell’arte di IPL, RF e Laser con sistemi innovativi e tecnologicamente all’avanguardia che hanno, essenzialmente, lanciato e plasmato il nostro settore. InMode rappresenta la comprovata esperienza di successo del Team di ricerca e sviluppo che detiene oltre 70 brevetti. InMode offre 3 energie applicative per la stessa piattaforma: • Radio-frequenza • IPL • Laser dedicate al trattamento del viso, del collo e del corpo a 360°, comprendendo il trattamento delle aree più critiche. Ripristinare della tonicità cutanea, eliminare macchie, capillari, discromie e cicatrici d’acne, riconquistare la luminosità della pelle, ridurre significativamente le adiposità localizzate e combattere la cellulite: sono queste le keywords di InMode. Raggiungere il migliore risultato è il focus-on! FRACTORA (RF): il più avanzato trattamento di Skin Resurfacing con Radio-Frequenza bipolare frazionata, sicuro e versatile. Fractora concede trattamenti su larga scala: dai trattamenti più superficiali per i danni di foto-aging e il recupero della luminosità della pelle, ai trattamenti più profondi per riconquistare la tonicità cutanea profonda, spianare le rughe più profonde e migliorare significativamente le cicatrici d’acne. Dedicato alle aree critiche e più delicate del viso e del corpo, FRACTORA ripristina il profilo mandibolare, la tonicità del collo e del tessuto cutaneo dell’interno braccia e cosce, in modo veloce e con risultati permanenti che, finora, erano raggiungibili solo con la chi-
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60 pin
124 pin
24 pin
24 pin coated
Fig. 1: valutazione istologica profondità di azione dei diversi puntali
rurgia escissionale. Il nuovo puntale dedicato al trattamento dell’iperidrosi completa la gamma delle procedure possibili con Fractora (Fig. 1). FORMA & PLUS (RF): sono i due manipoli che InMode dedica al ripristino, non invasivo, della tonicità della pelle del viso e del corpo. Attraverso il riscaldamento termico controllato, uniforme e specificamente prolungato in modo da riprodurre le ottimali temperature terapeutiche, clinicamente dimostrate, necessarie per il significativo tightening del tessuto cutaneo, FORMA & PLUS stimolano la formazione di nuovo collagene e migliorano l’elasticità della pelle; permettono, quindi, il rimodellamento del collagene in modo confortevole, sicuro e senza down-time, del viso e del corpo. (Fig. 2)
Fig. 2: la termografia evidenzia l’uniformità del riscaldamento e il raggiungimento della temperatura ottimale di 42-43°C
BodyFX & MiniFX(RF): BodyFX è la soluzione non-invasiva più tecnologica per il rimodellamento del corpo attraverso la distruzione permanente degli adipociti, per una silhouette migliore e più levigata. Il nuovo manipolo MiniFX agisce specificamente sul doppio mento e piccole aree. Tre le azioni
specifiche sulle aree adipose: • Energia RF per un preciso e ottimale riscaldamento della pelle per il rimodellamento e lo skin tightening dell’area trattata. • Elettroporazione High Voltage “HV” Pulse per la permanente e specifica distruzione degli adipociti (piroptosi). • Vacuum, che applica una leggera pressione per conseguire la massima profondità di trattamento. BodyFX e MiniFX sono l’espressione della tecnologia di III generazione nel body & face contouring che determina la distruzione degli adipociti attraverso un meccanismo chiamato piroptosi, lo shrinkage del tessuto cutaneo e il miglioramento dell’aspetto della cellulite. I vantaggi sostanziali si manifestano nei risultati positivi su tutti i tipi di paziente (no non-responders) e nella massima sicurezza del trattamento (Fig. 3). LUMECCA HR/SR, 515 e 580 (IPL): è l’innovativa IPL che lavora come un laser. La caratteristica progettuale fa sì che il 40% dell’energia totale dell’impulso venga rilasciata nel range 500600 nm, tipico spot di assorbimento per emoglobina e melanina, grazie all’innovativa tecnologia SST (Spectrum Shift Technology). La potenza di picco 3 volte maggiore rispetto ai devices IPL standard, associata alla tecnologia SST, consente di ridurre la diffusione della luce rendendola più selettiva e più “indirizzata” al problema. Ottimizzata per la pelle chiara e scura, LUMECCA aumenta la possibilità di trattare una più ampia varietà di tipi di pelle e di inestetismi che vanno
le applicazioni estetiche on-demand... Tutto o una combinazione a scelta, in base alle proprie necessità e alle richieste dei pazienti. ✘
Fig. 3: meccanismo d’azione di BodyFX e MiniFX
dalla pigmentazione del viso ai vasi superficiali, capillari, texture della pelle e fotodanneggiamento in un’unica sessione con risultati eclatanti (Fig. 4).
Fig. 4: Spettro di assorbimento
DIOLAZE (laser): tre differenti manipoli permettono la scelta della lunghezza d’onda più corretta per risultati eccellenti nell’epilazione permanente: 810nm, 755/810nm, 810/1064nm diode. Gold Standard in lunghezza d’onda, impulsi e potenza, DIOLAZE prende di mira e tratta anche i peli più “testardi” in assoluta sicurezza pure nei fototipi più scuri (fino a IV). La tecnologia di raffreddamento 3PC, lo scanner fino a 4cm2/sec, il grande spot e l’ergonomia del puntale completano l’efficiente tecnologia di InMode. InMode è una piattaforma multifunzione “all–in-one” che propone la più innovativa e completa raccolta del-
BIBLIOGRAFIA • Basic Radiofrequency: Physics and Safety and Application to Aesthetic Medicine. D. Duncan, M. Kreindel - Radiofrequency in Cosmetic Dermatology. Aesthet Dermatol. 2015, 2, 1–22. • Nonexcisional, Minimally Invasive Rejuvenation of the Neck. R. S. Mulholland - Clin Plastic Surg. 2014, 41, 11–31. • Fractional Ablative Radio-Frequency Resurfacing in Asian and Caucasian Skin: A Novel Method for Deep Radiofrequency Fractional Skin Rejuvenation. R. S. Mulholland, D. H. Ahn, M. Kreindel, M. Paul - Journal of Cosmetics. Dermatological Sciences and Applications 2012, 2, 144-150. • Long Term Follow-Up Results of a Fractional Radio Frequency Ablative Treatment of Acne Vulgaris and Related Acne Scars. J. Hellman - Journal of Cosmetics. Dermatological Sciences and Applications 2016, 6, 100-104. • A novel non-invasive radiofrequency dermal heating device for skin tightening of the face and neck. A. Nelson, D. Beynet, G. P. Lask - Journal of Cosmetic and Laser Therapy. 2015, Early Online: 1–6. • Facial skin rejuvenation by combination treatment of IPL followed by continuous and fractional Radiofrequency. M. H. Gold, J. A. Biron, W. Sensing - Journal of Cosmetic and Laser Therapy. 2016, 18, Issue 1. • A prospective study analyzing the application of radiofrequency energy and high-voltage, ultrashort pulse duration electrical fields on the quantitative reduction of adipose tissue. D. Duncan, T. H. M. Kim, R. Temaat – Journal of Cosmetic and Laser Therapy. 2016, 18, Issue 5.
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Dr. Salvatore Fundarò Specialista in Chirurgia Generale, Chirurgia Plastica. Docente CPMA - VALET, Direttore Sanitario del Poliambulatorio MultiMed - Bologna Fondatore di R.C.I.S. - Meducational e ideatore di Anatomologic™
FACE ANATOMY FOR COSMETIC ENHANCEMENT Nuove proposte del Cadaver Course a Malta per far fronte all’aumentata richiesta di trattamenti mininvasivi
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a comprensione delle basi anatomiche dell’invecchiamento del volto è una procedura complessa ma determinante per una corretta valutazione del paziente. Questo è valido sia per i trattamenti chirurgici sia per i trattamenti mininvasivi avanzati quali i filler, la tossina botulinica e i fili di sostegno. Ovviamente, riferendoci a questi ultime procedure intendiamo quelle che per indicazioni, per profondità anatomica, per complessità di esecuzione e per tipologie di complicanze assumono caratteristiche sempre più prossime a quelle chirurgiche. È indubbio che un trattamento globale del volto con filler volumizzanti, tossina botulinica full face e fili di sostegno non può esimersi da un’approfondita conoscenza anatomica delle varie zone trattate e da una chiara comprensione delle modificazioni che i diversi tessuti del volto subiscono a causa del loro invecchiamento. I costi dei materiali utilizzati e la complessità delle procedure obbligano il medico al raggiungimento di un risultato che sia inequivocabilmente evidente e sempre più prossimo, come entità, a quelli di tipo chirurgico. L’utilizzo delle conoscenze anatomiche consente di impadronirsi in modo approfondito delle tecniche avanzate in quanto permette di “toccare con mano” e di comprendere realmente il livello anatomico dove i trattamenti eseguiti agiscono e di sviscerarne i meccanismi d’azione. La richiesta dei pazienti di procedure mininvasive efficaci è sempre maggiore, a discapito delle procedure chirurgiche che impongono periodi 12
di convalescenza ed esiti cicatriziali sempre meno accettati dai pazienti. Questo fenomeno non è solo italiano o europeo, ma è diffuso in tutto il mondo. In Asia, dove la Chirurgia e la Medicina Estetica sono arrivate successivamente ai Paesi occidentali, si sta infatti assistendo a una crescita esponenziale proprio dei trattamenti mininvasivi. La conseguenza di tutto ciò è una sempre maggiore attenzione dei professionisti operanti nel settore chirurgico verso i trattamenti medici avanzati, con conseguente aumento della competizione in questo specifico settore. Chi oggi vuole avere un ruolo significativo nell’ambito della Medicina Estetica avanzata, non può pensare di poterlo avere senza specifiche conoscenze anatomiche che forse non erano necessarie quando eseguire un filler significava riempire una ruga cutanea o il trattamento con botulino era limitato al terzo superiore del volto. Di fronte a un mercato sempre più competitivo, o si accresce la propria capacità professionale con trattamenti sempre più avanzati e performanti o si rimane marginalizzati nell’ambito di un mercato che, sempre più, procede spedito in una costante evoluzione. Non si può più improvvisare, non solo perché le tecniche sono sempre più articolate e le richieste di risultato sempre maggiori, ma soprattutto perché il rischio di complicanze è direttamente correlato alla complessità del trattamento. La sicurezza dei pazienti e la nostra tranquillità lavorativa ci impongono di affrontare un necessario percorso di accrescimento professionale. Per tutte queste
motivazioni, ormai da quattro anni teniamo il corso su cadavere presso l’Università di Malta, che nell’edizione 2017 si presenta rinnovato e migliorato. Sarà svolta infatti una sessione riguardante l’invecchiamento cutaneo e il suo trattamento con peeling, in modo tale che anche i piani anatomici più superficiali siano inclusi nel programma. Ma la vera novità è sicuramente il nuovo approccio F.A.C.E. Compass. L’acromimo F.A.C.E., come si evince dal titolo di quest’articolo, significa Face Anatomy for Cosmetic Enhancement, a indicare il ruolo centrale che l’anatomia gioca nel miglioramento estetico del volto. Le conoscenze anatomiche non devono
TI INTERESSA? però rimanere concetti astratti, ma bisogna comprendere come utilizzarli per orientarsi nelle scelte strategiche e terapeutiche da attuarsi. L’acronimo F.A.C.E. indica anche le quattro fasi essenziali dell’approccio anatomico:
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F = FACE ANATOMY STUDY Lo studio dell’anatomia dei compartimenti adiposi, dei ligamenti che ne costituiscono i margini e delle strutture craniche che li sostengono, sono la base dalla quale non si può prescindere. Non si dovrà diventare esperti anatomisti, ma semplicemente conoscere poche ma essenziali nozioni anatomiche. A = AGING ASSESMENT La valutazione e l’analisi delle modificazione correlate all’invecchiamento delle strutture anatomiche del volto ci orienterà nella comprensione delle reali cause che ne determinano l’invecchiamento e che devono essere pertanto primariamente corrette. C = CLASSIFICATION OF AGING TYPES Tramite la classificazione delle tipologie di invecchiamento, sarà possibile inquadrare rapidamente il paziente e orientare la strategia terapeutica. E = EXECUTION OF TREATMENTS Come ultimo atto, si procederà al trattamento indicato dalle tre fasi precedenti tramite la tecnica e le modalità più idonee.
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Dall’Anatomia alla Pratica. L’approccio “Anatomologic™” Ringiovanimento globale del volto con iniettabili e fili di sospensione
Malta, 21-22 Gennaio 2017
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Basandosi sul F.A.C.E. Compass, gli argomenti salienti del corso saranno le tecniche iniettive dei filler volumizzanti per un reintegro volumetrico del volto. Nell’ambito di tale argomento sarà analizzato il trattamento con filler delle aree difficili e si comprenderà perché esistono rischi aumentati e come possono essere ridotti il più possibile. Sarà presentato inoltre il trattamento full face con tossina botulinica e la nuova tecnica INTRACUTANEA, che consente estensioni significative dell’utilizzo di questo farmaco per ottenere il lifting del volto con tossina botulinica (BO-
Prova pratica con dissezione LIVE su cadavere
TULIFTING). Infine sarà analizzato il trattamento dei tessuti molli ptosici del volto tramite fili di trazione, a completamento di un vero e proprio trattamento globale del volto. Il successo ottenuto dai corsi precedenti e i riscontri dell’apprezzamento dei colleghi che vi hanno partecipato negli anni passati mi consentono, a tutt’oggi, di assicurare a tutti coloro che eventualmente parteciperanno a quest’edizione un’esperienza formativa di alto livello, ma soprat-
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tutto estremamente pratica e con ripercussioni immediate sulla loro attività quotidiana. ✘
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MEDICINA ESTETICA BIOTEC ITALIA Ricerca e Sviluppo
BIOTEC ITALIA, DAL 1993 CREATIVITÀ, RICERCA E PASSIONE PER L’ESTETICA MEDICA Dopo aver conquistato i mercati di 50 Paesi sparsi in tutto il mondo, l’azienda vicentina ha finalmente deciso di giocare… in casa
ltre 15.000 tecnologie vendute in O oltre 50 paesi nel mondo. È un successo tutto italiano dell’azien-
da di Dueville, Vicenza, che nel settore medicale ed estetico promuove l’innovazione tecnologica con un ritmo senza precedenti. La storia dell’azienda è costellata di duro lavoro e sfide professionali ma anche di legame con la tradizione, l’identità locale e con la cultura dell’innovazione, che è il denominatore comune di questa realtà produttiva che ha alla guida tre soci: Fulvio Ferrari, Francesco Piovan e Franco Veneziale. Racconta il fondatore dell’azienda, Fulvio Ferrari: “in un settore come quello medicale ed estetico l’innovazione si muove con un ritmo senza precedenti ed in Biotec Italia, una delle nostre maggiori priorità è quella di essere un mezzo ed un tramite di questo notevole progresso di innovazione”.
SIAMO ENTUSIASTI DI AVER RIUNITO CON NOI UN GRUPPO DI COLLABORATORI DI GRANDE TALENTO Orgoglio dell’azienda è il reparto di Ricerca e Sviluppo, composto dai migliori ingegneri in campo bio-medico e sponsor del rimpatrio di eccellenze italiane emigrate all’estero alla ricerca di affermazione; le idee acquistano forma, i brevetti le valorizzano e le proteggono, ed a una costante ricerca unita alla grande ambizione, portano l’azienda pienamente
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orientata verso il cambiamento continuo che genera di fatto progresso. La formazione post vendita è affidata agli specialist di prodotto che, mentre i tecnici che si occupano della manutenzione sia ordinaria che straordinaria, sono gli stessi coinvolti nel processo produttivo delle apparecchiature, con il vantaggio di una conoscenza approfondita del prodotto. QUALITÀ CERTIFICATA Per certificare la propria qualità, Biotec Italia, azienda già certificata ISO 13485, aderisce all’ente certificatore TUV Rheinland Product Safety and Quality Certifications. Esso garantisce che i prodotti abbiano superato i requisiti di qualità indispensabili a garantire oltre alla sicurezza anche l’efficacia. Questa scelta è stata voluta per il grande prestigio internazionale di cui il TUV gode, e tra i ministeri della salute dei paesi e tra i medici di tutto il mondo. PROGETTARE SOLUZIONI: IL CONCETTO DELLA PIATTAFORMA MAI OBSOLETA L’obsolescenza è uno dei problemi principali in ambito tecnologico. La tecnologia, anche quella d’avanguardia, rischia spesso di diventare obsoleta dopo pochi anni, soppiantata da modelli ed applicazioni più moderne e performanti. Per risolvere questo problema, Biotec Italia ha creato
un “concept” sempre aggiornabile, grazie ad un sistema modulare che permette di modernizzare l’apparecchiatura con l’ultimissima applicazione medico estetica. REPLICARE IN ITALIA IL SUCCESSO COMMERCIALE OTTENUTO ALL’ESTERO È ormai un anno che Biotec Italia lavora per preparare il campo a questo importante passo, posizionando le proprie tecnologie nei più importanti key opinion leader in Italia, e realizzando vendite in tutto il territorio nazionale. I clienti si dichiarano molto soddisfatti delle performance e dell’affidabilità delle tecnologie della nostra azienda, che stanno garantendo straordinari risultati sui loro pazienti. La gamma di soluzioni tecnologiche offerte è veramente unica e permette di differenziare Biotec Italia dalla concorrenza. TECNOLOGIE MEDICHE VERSATILI PER MOLTEPLICI SPECIALIZZAZIONI Tecnologie sofisticate, nate per rendere più fluido il flusso di lavoro e più intuitiva la gestione delle applicazioni. Xlase Plus: la prima piattaforma laser al mondo che gestisce numerose lunghezze d’onda, utilizzando laser semiconduttori e laser pompati nello stesso dispositivo. HIFU Finesse: Il primo ultrasuono focalizzato per il ringiovanimento, progettato e prodotto interamente in Italia
che raffredda dinamicamente il trasduttore utilizzato, aumentandone le performance sia in termini di risultati che di longevità. Fusiomed Cryoliposculp: Il primo concept di criolipolisi combinato alla retrazione cutanea. Coaxmed: la piattaforma viso e corpo più completa, tecnologie di comprovata efficacia clinica agiscono sinergicamente. Intraject: il dispositivo per la microchirurgia dolce che sinergizza l’energia al plasma con l’ablazione frazionale della pelle. Mesotherm: Il soft peeling si combina all’unicità del manipolo TLT che armonizza l’azione di tre tecnologie di ringiovanimento. IL PARERE DEI MEDICI: Dr.ssa Maria Teresa Saliani Per il trattamento di alcuni inestetismi di viso e corpo, il medico estetico si avvale ineluttabilmente di tecnologie elettromedicali. Tali tecnologie, per corredare un ambulatorio medico, devono essere rigorosamente certificate ed avere requisiti di sicurezza ed efficacia. Le tecnologie acquistate
da Biotec Italia rispondono appieno a queste esigenze. Sono stata supportata da personale formativo e tecnico e ho potuto mantenere ogni promessa rivolta al paziente e sono pienamente soddisfatta della mia scelta. Skin Laser Clinic del Dr. Fabio Marini e Dr. Domenico D’Angelo Io ed il mio gruppo Skin Laser Clinic ci siamo trovati immediatamente in sintonia con la Biotec Italia, azienda italiana leader nel Hi Tech medicale, perchè crediamo da sempre nel concetto dei laser e delle IPL gestite da piattaforme, soprattutto per la loro duttilità e flessibilità. Tale concept permette al medico di implementare gradualmente e personalizzare il sistema tecnologico adattandolo alle esigenze della propria estrazione specialistica ed al bacino dei propri pazienti. La mia esperienza con i sistemi laser su piattaforma è molto ampia, ricordo infatti di aver presentato già al 79° SIDeMaST nell’ormai lontano 2004 per la prima volta in italia una casisistica con relativi studi! Dopo aver testato alcune innovative ed esclusive tecnologie Biotec ho con-
diviso il loro progetto perché credo fermamente che la collaborazione tra gli ingegneri della ricerca e sviluppo dell’azienda ed il competente team di medici utilizzatori sia la chiave di volta per la la messa a punto di tecnologie sempre piu efficaci e vicine alle esigenze dei medici. Gli altri punti di forza che mi hanno fatto apprezzare la Biotec Italia sono la formazione garantita ai medici per l’utilizzo di strumenti Hi Tech attraverso training specialistici gestiti da professionisti esperti, il supporto e l’assistenza tecnica garantita sul teritorio nazionale, la qualità e design made in Italy che li caratterizza nell’ottica del vantaggioso rapporto qulità-costi. ✘
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MEDICINA ESTETICA EURORESEARCH Ricerca e Sviluppo
EURORESEARCH: L’OPPORTUNITÀ DI DISTINGUERSI. Euroresearch è collagene!
un anno la nostra Azienda è D apresente nel mercato della
dermatologia estetica con una proposta terapeutica che ha sortito un forte interesse da parte della classe medica ed un riscontro tangibile del consumatore. Euroresearch è l’Azienda che per prima, negli anni ’80, ha registrato un prodotto etico a base di collagene nel trattamento delle ulcere croniche, sviluppando e raccogliendo evidenze scientifiche significative e di spessore che ne hanno consentito la relativa pubblicazione. SI È SEMPRE CONTRADDISTINTA PER UN APPROCCIO ETICO AL MERCATO ED OLISTICO AL PAZIENTE, SPOSTANDO L’ATTENZIONE SULLA COMPATIBILITÀ DEL TRATTAMENTO NELLA SODDISFAZIONE SIA DELL’OPERATORE SANITARIO CHE DEL PAZIENTE. IN TUTTI QUESTI ANNI, PUÒ VANTARE RISULTATI UNICI E TANGIBILI NEL TRATTAMENTO DELLE ULCERE CRONICHE E PARAMETRI DI SICUREZZA CHE LE HANNO CONSENTITO DI COLLABORARE CON LABORATORI FARMACEUTICI DI PRIM’ORDINE. Oggi, nel settore delle dermatologia estetica, rilanciamo lo stesso messaggio etico ed il rispetto del codice deontologico che dovrebbe essere alla base di tutte le attività in campo medico: ecco perché anche quando licenziamo i nostri prodotti ad Aziende terze preten16
diamo il massimo rispetto di queste regole, che non dettiamo noi ma il buonsenso, ed il rispetto per la natura umana. Non tollereremo messaggi che siano fuorvianti l’informazione scientifica e che promettano risultati improbabili, l’utilizzo dei nostri prodotti in distretti diversi da quelli approvati dalla certificazione in essere o pubblicità ingannevoli e spregiudicate. Opereremo affinché eventuali situazioni border line siano ricondotte nell’alveo di una sana e onesta attività, declinando quelle collaborazioni che non rientrino nella nostra visione.
La nostra è una sostanza che deriva le sue origini da ben oltre trent’anni di esperienza e, soprattutto, attività clinica, comprovata da pubblicazioni internazionali. CI SIAMO IMPEGNATI IN UN PERCORSO DI ECCELLENZA COLLABORANDO CON PROFESSIONISTI DI LIVELLO E SOTTOPONENDO IL NOSTRO COLLAGENO A VALIDAZIONI CLINICHE, SERIE ED OBIETTIVE. Sempre attenti al supportare con dati obiettivi le aspettative, anche questa volta abbiamo avviato, tra i primi in questo settore, in collaborazione con la Società Derming di
Monza, uno studio clinico policentrico arruolando 72 pazienti al fine di dimostrare l’efficacia e la sicurezza dell’uso combinato dell’iniettivo e della mousse topica ottenendo già nella fase preliminare evidenze significative: riduzione del 33,3% del grado di rugosità dei solchi
naso-genieni, quale efficacia riempitiva; riduzione del 32,4% dei grado di rilassamento del volto, quale efficacia volumizzante; riduzione del 32,2% del grado di rugosità del contorno occhi quale, efficacia distensiva (dati presentati al congresso Agorà di Milano dalla Dr.sa Adele Sparavigna).
Partendo da queste basi, ecco perché NOI OGGI PARLIAMO DI “DERMATOLOGIA ESTETICA”, IN QUANTO L’APPROCCIO AL TRATTAMENTO VUOLE OCCUPARSI NON SOLO DI APPAGARE IL NOSTRO SENSO ESTETICO, MA ANCHE DI COADIUVARE SOLUZIONI MIRATE NELL’AMBITO DELLE PROBLEMATICHE DERMATOLOGICHE. UN OBIETTIVO SICURAMENTE AMBIZIOSO MA CHE PONE SEMPRE IL PAZIENTE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE AL QUALE CI APPROCCIAMO CON DOVUTA DEFERENZA.
Lo studio clinico è il risultato dell’impegno e del lavoro della Faculty creata appositamente per la rigorosa valutazione del protocollo d’uso dei prodotti e vede coinvolti Medici di differenti specializzazioni i quali, in totale autonomia, si sono impegnati a portare a termine questo importante progetto che sarà oggetto di una pubblicazione dedicata.
Probabilmente potremmo dare l’impressione di essere scollati dalla realtà o lontani dal mondo della medicina estetica: non è così! Siamo convinti che i Medici ed i pazienti abbiano il diritto di relazionarsi con Aziende che non suppongono e non millantano, ma che concretamente dimostrano la loro grande esperienza e capacità terapeutica, senza eccessi o trionfalismi.
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Prof. Nicolò Scuderi Medico Chirurgo Professore Ordinario di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica - Università La Sapienza - Roma
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DUE GIORNI BELLISSIMI Distinguere cosa è effettivamente utile all’evoluzione della disciplina e ai pazienti da cosa è invece utile solo per le tasche dei sedicenti innovatori: lo faremo nella più antica Repubblica del Mondo…
i tanto in tanto occorre fermarsi e fare il punto della situazione. Nel campo della Medicina Estetica - dove ogni giorno vengono proposte novità, innovazioni, talvolta rivoluzioni - questo è particolarmente importante per distinguere cosa è effettivamente utile all’evoluzione della disciplina e ai pazienti da cosa è invece utile solo per le tasche dei sedicenti innovatori. È per questo motivo, in sintesi, che nasce TwODAYs, un evento che avrà luogo il 10 e l’11 marzo 2017 a San Marino e che - come suggerisce il titolo - si propone di fare una panoramica su quello che oggi è importante sapere a proposito della Medicina e della Chirurgia Estetica. Non sarà il “solito” congresso: non era nostra intenzione limitarci a un mini corso incentrato su un unico argomento, ma non volevamo nemmeno organizzare una maxi manifestazione, come quelle di Parigi o Montecarlo, dove la ricchezza e l’esaustività rischiano di penalizzare l’effettivo dialogo tra i partecipanti. Volevamo piuttosto riuscire a trovare il miglior compromesso possibile tra la quantità e la qualità, ovvero tra il numero cospicuo di temi trattati
e la necessità di trovarsi insieme in un ambiente raccolto, adatto al confronto e allo scambio.
PERCHé SAN MARINO
È per raggiungere questo obiettivo che abbiamo deciso di incontrarci a San Marino: la più antica Repubblica del Mondo rientra ormai a pieno titolo tra i principali centri di cultura della Medicina Estetica, poiché ormai da 15 anni la sua Università ospita un Master dedicato a questa disciplina e ad esso hanno partecipato numerosissimi esperti in materia scelti tra i migliori docenti universitari, membri del personale ospedaliero e liberi professionisti. Proprio qui a San Marino, dunque, abbiamo creato la possibilità di vivere un’esperienza di full immersion durante la quale ogni momento potrà essere sfruttato pienamente per continuare a discutere, a dibattere e a informarsi.
Temi in discussione
I panel, che vedranno intervenire in qualità di relatori specialisti internazionali altamente qualificati e alcuni tra i presidenti delle più importanti società di Chirurgia e Medicina Estetica, saranno i seguenti: Nuove tematiche di interesse chirurgico; Rinoplastica Medica e Rinoplastica Chirurgica; Estetica e Nutrizione Molecolare; Nutraceutica; Ringiovanimento Facciale; Novità tecnologiche; Fili e Filler; Novità in Chirurgia Plastica; Medicina Rigenerativa in Estetica. Durante TwODAYs, inoltre, i partecipanti verranno coinvolti in seminari e workshop e ci sarà la possibilità di assistere a interventi di chirurgia in diretta. In questo modo sarà possibile dare effettivo risalto alla pratica della disciplina. ✘
2o Incontro del Master in Medicina e Chirurgia Estetica
Repubblica di San Marino
10-11 MARZO 2017 Best Western Palace Hotel
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per informazioni www.valet.it
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ACIDO IALURONICO? DA SOLO NON BASTA
MEDICINA ESTETICA Dr. Giovanni Prussia Medico Estetico e Odontoiatra - Genova
Per rivitalizzare la pelle del viso si rende necessario fornire anche sostanze con una specifica azione di stimolo sulle cellule: i POLINUCLEOTIDI
er rivitalizzare la pelle del viso P non basta effettuare infiltrazioni a base di acido ialuronico, si rende
necessario fornire anche sostanze con una specifica azione di stimolo sulle cellule della nostra pelle, allo scopo di riattivarle metabolicamente e potenziarne la vitalità. Sicuramente l’apporto di acido ialuronico è importante per dare idratazione e turgore al tessuto, anche perché con l’età è noto che la concentrazione di acido ialuronico nella nostra pelle tende progressivamente a diminuire. Ma da solo non basta. Per questo, la mia esperienza si è concentrata su un prodotto a base di polinucleotidi, acido ialuronico e mannitolo, per il sinergismo d’azione che svolgono insieme i diversi componenti, come dimostrato da Guizzardi nel Journal of Cosmetics, Dermatological Sciences and Applications del 2013. Questa formula esclusiva è stata concepita partendo da componenti coinvolti in modo sinergico nella ridensificazione del derma, ma anche caratterizzati da un’efficacia e una sicurezza largamente dimostrate da anni di utilizzo, e questa è un’ulteriore garanzia per il medico e i pazienti riguardo la sicurezza d’uso del prodotto. Ho trattato 10 donne di età compresa tra i 36 e i 58 anni, che presentavano segni di invecchiamento cutaneo lieve/moderato. I criteri di inclusione sono stati: condizioni generali di salute buone (assenza di patologie croniche), dieta normo calorica bilanciata, assunzione idrica quotidiana di 1.5-2 litri. Sono state escluse le pazienti in gravidanza o in allattamento. Le pazienti dovevano evitare qualsiasi trattamento nelle aree infiltrate. Tutte le pazienti sono state trattate con il seguente protocollo: 3 sedute infiltrative a distanza di 3 settimane
l’una dall’altra. Il prodotto utilizzato, NEWEST (Mastelli srl-Sanremo), è un dispositivo medico di classe 3, autorizzato dall’Istituto Superiore di Sanità per la commercializzazione in tutta l’Unione Europea. Il trattamento con NEWEST consiste nell’effettuare delle microiniezioni intradermiche (con tecnica microponfi e/o lineare) mediante ago 30G ½ 13mm, in modo che il prodotto si diffonda uniformemente nel derma. Le pazienti sono state valutate clinicamente prima del trattamento e dopo un mese dall’ultima infiltrazione. Sono state sottoposte a visita clinica, valutazione dell’elasticità cutanea mediante Elastimeter (Delfin Technologies LTD), e a valutazione obiettiva della rugosità superficiale mediante fotocamera digitale tridimensionale ad alta risoluzione (Antera 3D), insieme a un questionario di autovalutazione soggettiva. Il prodotto è stato ben tollerato e nessuna paziente ha interrotto il trattamento. Tutte le pazienti hanno evidenziato soggettivamente un miglioramento dell’aspetto e della tonicità della cute, ma anche le valutazioni cliniche hanno dimostrato che tale percezione da parte delle pazienti era obiettivata dai risultati strumentali. L’elasticità è incrementata praticamente in tutte le pazienti trattate con un incremento medio del 23% (Grafico 1), e anche la rugosità superficiale ha evidenziato un miglioramento costante in tutte le pazienti (Fig. 2 e Grafico 2). Con questa valutazione clinica, ho potuto ulteriormente obiettivare l’attività di NEWEST, un trattamento di bio-stimolazione che previene e rallenta i processi di invecchiamento e migliora la texture della pelle [1, 2]. Il trattamento ha garantito inoltre risultati uniformi e naturali e le pazien-
ti hanno riscontrato che la pelle era risultata visibilmente più compatta, radiosa e levigata (Fig. 2 post).
PRE
POST
Grafico 1: elasticità media dei pazienti, pre e post trattamento
LA COMPOSIZIONE NEWEST è costituito dall’originale associazione di polinucleotidi (20mg/2ml), acido ialuronico naturale (20mg/2ml) e mannitolo. L’acido ialuronico naturale svolge una fondamentale azione idratante, favorisce il turgore e la protezione da radicali liberi, e la sua azione viene prolungata dal mannitolo che ne rallenta la degradazione [3]. Ma l’originalità ed efficacia del prodotto è garantita dall’associazione con i polinucleotidi (PN), che sono una frazione a basso peso molecolare del DNA ed esercitano un effetto trofico sui fibroblasti, come dimostrato da un’ormai ampia letteratura internazionale. In particolare, i PN stimo19
centuato dalla perdita di luminosità, le linee sottili e le rughe cominciano ad apparire e la tonicità si riduce. La formula esclusiva di NEWEST (formula brevettata), che unisce gli ingredienti attivi più efficaci e sicuri e che grazie al mannitolo ha un’azione più prolungata nel tempo, ridensifica la pelle, con un risultato naturale. ✘
Fig. 2: paziente donna, foto Antera 3D pre e post trattamento con NEWEST
PRE
POST
Grafico 2: rughe medie
lano la crescita dei fibroblasti, l’aumento dell’ossigenazione tissutale, la riparazione del DNA, incrementano la sintesi di collagene, di acido ialuronico e di altri componenti della matrice extracellulare [4, 5] e un’ampia casistica clinica ne dimostra l’efficacia e la sicurezza nella rivitalizzazione dei tessuti [6, 7, 8]. NEWEST è adatto per il viso, ma anche per il collo, décolleté e mani, aree spesso ignorate dai trattamenti tradizionali. E soprattutto è possibile trattare anche più aree con una sola siringa pre-riempita grazie al contenuto di 2 ml di prodotto e 20
all’elevata concentrazione dei componenti attivi (40 mg/2ml). Nella mia esperienza, considero la biorivitalizzazione della cute con polinucleotidi e acido ialuronico un trattamento fondamentale, un pilastro della Medicina Estetica. Personalmente lo considero il trattamento base da effettuare praticamente in tutti i pazienti che si presentano presso il mio studio e che mi richiedono di migliorare l’aspetto della propria pelle. Ha lo scopo di idratare e riattivare il derma per rendere la cute metabolicamente attiva e trofica. Dopo la fase biorivitalizzante, la cute risulta molto più adeguata a ricevere ulteriori eventuali trattamenti. Anche i filler, i peelings, i laser, la radiofrequenza, etc. possono dare risultati migliori su una pelle idratata e trofica, come quella che si ottiene dopo un trattamento rivitalizzante con NEWEST. Ma chi è più adatto a utilizzare NEWEST? Questo trattamento è adatto a ogni fascia di età, perché l’azione del prodotto può essere sia di prevenzione che di correzione non appena i segni del tempo cominciano ad apparire, per questo risulta un prezioso alleato per medici e pazienti. L’invecchiamento della pelle è ac-
BIBLIOGRAFIA 1. Cavallini M, Papagni M. DNA injection for skin rejuvenation and regenerative medicine Poster - AMWC 2016 - 14th Aesthetic & Antiaging Medicine World Congress. 2. Ricerca e Sviluppo Mastelli. Un biorivitalizzante innovativo per il ringiovanimento del volto. Hi.techdermo 2011;1:62-64. 3. Mendoza G et al. Inhibitory effects of different antioxidants on hyaluronan depolymerization. Carbohydr Res. 2007;342(1):96-102. 4. Sini P, Denti A, Cattarini G, Daglio M, Tira ME, Balduini C. Effect of polydeoxyribonucleotides on human fibroblasts in primary culture. Cell Biochem Funct. 1999; 17 (2): 107-114. 5. Thellung S, Florio T, Maragliano A, Cattarini G, Schettini G. Polydeoxyribonucleotides enhance the proliferation of human skin fibroblasts: involvement of A2 purinergic receptor subtypes. Life Sci. 1999; 64 (18): 1661-74. 6. Cavallini M, Papagni M. Long Chain Polynucleotides Gel and Skin Biorevitalization. International Journal of Plastic DermatologyISPLAD. 2007; 3(3): 27-32. 7. Chang Sik Pak, et Al. A Phase III, Randomized, Double-Blind, Matched-Pairs, ActiveControlled Clinical Trial and Preclinical Animal Study to Compare the Durability, Efficacy and Safety between Polynucleotide Filler and Hyaluronic Acid Filler in the Correction of Crow’s Feet: A New Concept of Regenerative Filler. J Korean Med Sci 2014; 29: S201-209. 8. Kui Young Park, Joon Seok, Nark Kyoung Rho,Beom Joon Kim & Myeung Nam Kim. Long-chain polynucleotide filler for skin rejuvenation: efficacy and complications in five patients. Dermatologic Therapy, 2016; 29: 37–40.
PER INFORMAZIONI
Mastelli S.r.l. Via Bussana Vecchia, 32 18038 Sanremo – IM Tel. 0184 510950 Fax. 0184 510501 info@mastelli.com - www.mastelli.it
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MEDICINA ESTETICA intervista al Dr. Zein Obagi Specialista in Dermatologia Direttore Medico di ZO Skin Health Inc. Beverly Hills, CA - USA
Dr. Zein Obagi, il dermatologo Iteldelle star di Beverly Hills, discuun argomento importante per la
maggior parte dei medici estetici: i problemi di iperpigmentazione della pelle e come sconfiggere questa patologia.
Buongiorno Dott. Obagi, ormai è conosciuto in tutto il mondo come “sinonimo di skin care che dà risultati”. Può descriverci la sua filosofia di pelle sana? C’è un principio essenziale che è tutto per me, ovvero: quando si tratta una patologia cutanea lo si deve fare nel contesto del ripristino della pelle sana. Non ci si può focalizzare solo sulla patologia perché i risultati sarebbero limitati e di breve durata. I tre principi per me fondamentali nel ripristino della pelle sana sono: Preparazione e Stabilizzazione (miglioramento dell’epidermide), Stimolazione (miglioramento del derma) e Correzione (per correggere problemi specifici della pelle). Parliamo di alcune tra le patologie più complesse da sconfiggere come iperpigmentazione, melasma... I disordini di pigmentazione che affrontiamo quotidianamente sono piuttosto diffusi e quello che dobbiamo capire è cosa causa il problema e come risolverlo.La melanina, pigmento naturale che fornisce alla pelle anche protezione UV, è prodotta dai melanociti e distribuita a tutti i cheratinociti attorno a quei melanociti. Mi piace schematizzare in questo modo: normalmente la melanina prodotta dai melanociti è distribuita orizzontalmente, e questo è quello che dona alla pelle un colorito bello ed uniforme. I melanociti, in certe condizioni, sono programmati o hanno dei recettori che quando vengono stimolati disturbano la produzione 22
IPERPIGMENTAZIONE? CI PENSA IL DR. ZEIN OBAGI Il fondatore della cosiddetta “Scienza della pelle sana” ci parla di iperpigmentazione e di come risolverla
orizzontale creando quella che io chiamo una “Produzione Verticale”. Quando la melanina è distribuita verticalmente e localizzata in un’area ed indirizzata verso l’alto, troveremo della pigmentazione sulla superficie della pelle. La chiamiamo “Pigmentazione superficiale”. Quando invece la melanina prodotta dai melanociti è distribuita verticalmente ma verso il basso, verso il derma, avremo pigmentazione nel derma. La chiamiamo “Pigmentazione profonda”. Quale è il suo approccio terapeutico nel trattamento dei problemi di iperpigmentazione? Tutto quello che dobbiamo fare è seguire un protocollo. Dobbiamo fare in modo che la pelle sia tollerante e non sensibile, ripristinando la corretta funzione barriera. Dobbiamo anche ripristinare l’esfoliazione cutanea naturale e la distribuzione orizzontale della melanina e quindi dobbiamo migliorare e mantenere il rinnovamento dei cheratinociti attraverso un’efficace esfoliazione naturale. L’obiettivo è anche quello di controllare i melanociti. Dobbiamo prevenire l’iperattività dei melanociti e ridurre il sebo, potente agente infiammatorio, trattando tutte le patologie concomitanti quando si tratta un problema di pigmentazione, come rosacea, acne, pelle molto grassa, dermatite seborroica e così via.
Ci sono dei principi fondamentali a cui lei si attiene? I principi di trattamento sono semplici: dobbiamo ridurre la quantità di melanina nella pelle e questo processo è chiamato “Bleaching” (schiarimento) e si può ottenere con agenti topici con o senza idrochinone. Il secondo step è il ripristino di una pigmentazione cutanea uniforme (o distribuzione orizzontale naturale della melanina), processo chiamato “Blending” (uniformazione) ed in questo caso utilizziamo acido retinoico o retinolo mixato con altri agenti topici con o senza idrochinone. Il terzo principio di trattamento consiste nel controllo dell’attività dei melanociti ed è chiamato “Stabilizzazione” e significa rendere i melanociti immuni alla stimolazione causata da agenti endogeni o esterni. Il quarto principio è l’“Unloading” (scarico). Inoltre, è importante eseguire determinati peeling sull’epidermide per aiutare a far andar via il pigmento dalla superficie: abbiamo creato un nuovo processo di esfoliazione e stimolazione chiamato ZO® 3 STEP PEEL, un peeling unico perché fornisce esfoliazione e stabilizzazione del derma e dell’epidermide, migliorando notevolmente la salute della pelle. In certe condizioni potremmo aver necessità di andare più in profondità, nel derma ed eseguire un ZO® Controlled Depth Peel™ fino al derma
papillare. La Stabilizzazione è uno step essenziale durante la fase di trattamento e anche durante il mantenimento ed il Blending (uniformazione) può essere fatto quando si utilizza idrochinone per 5-7 mesi, quando non si utilizza idrochinone a tempo indefinito. I Peeling esfolianti come ZO® 3 STEP PEEL possono essere eseguiti una volta al mese, mentre i peeling più profondi come ZO® Controlled Depth Peel™ al derma papillare possono essere eseguiti una volta ogni 2-3 mesi. Può darci qualche informazione specifica sul trattamento del melasma? Il melasma è abbastanza comune in tutti i gruppi etnici, è genetico e/o ormonale, può essere epidermico, dermico o tutti e due. Non importa quale sia la condizione, è importante che il medico identifichi se la pig-
mentazione sia epidermica o dermica. Se si vuole trattare il melasma dobbiamo essere aggressivi, ovvero si deve fare in modo che la pelle reagisca all’applicazione di vitamina A topica con rossore, secchezza ed esfoliazione per circa 5-6 settimane al fine di riparare la funzione barriera e regolare la funzione dei melanociti. La cura è possibile ma i risultati non sono garantiti. Possiamo eseguire dei peeling se necessario, nel corso del trattamento o alla fine, sempre continuando il trattamento domiciliare senza idrochinone. In caso ci sia la necessità di utilizzare l’idrochinone di nuovo in futuro per la ricomparsa di pigmentazione è possibile riapplicarlo dopo 2-3 mesi dopo l’interruzione perché, grazie alle ultime ricerche, sappiamo che l’idrochinone può creare resistenza cutanea.
I pazienti dove possono trovare i suoi prodotti? I prodotti ZO® Skin Health e ZO® Medical sono disponibili esclusivamente presso gli studi medici. Un medico che introduce questi prodotti nel suo studio avrà a disposizione un programma di training dedicato su miei protocolli, trattamenti e prodotti e potrà partecipare a dei private training presso l’Obagi Skin Institute di Beverly Hills tenuti da me in persona. La ringraziamo Dr. Obagi, un’ultima domanda. Qual è la visione per ZO® Skin Health, Inc. adesso? Dove vede la società tra 10 anni? Siamo il futuro dello skin care. Abbiamo tutti i componenti: la scienza, i prodotti, i manuali, i protocolli ed i medici. La combinaziotne dei miei principi di 25 anni fa ed i miei nuovi principi sviluppati oggi permettono al medico di trattare, mantenere, prevenire e fornire skin care ideale ed eccezionale a tanta gente in tutto il mondo. Mi piace chiamarlo “l’approccio universale alla salute della pelle”. ✘
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MEDICINA ESTETICA Prof. Giorgio Maullu Specialista in Scienza dell’Alimentazione - Oristano Docente CPMA VALET - Bologna
L’ALIMENTAZIONE PER IL CORPO E PER… L’ANIMA
La difficoltà maggiore nei percorsi di dimagramento o di ripristino funzionale alimentare, è quella di seguire e motivare il paziente quando ci sono le inevitabili scivolate, o peggio ancora quando arrivati a un certo risultato - non si riesce ad andare oltre. Noi vi spieghiamo cosa fare… a circa un decennio, in campo D alimentare, la globalizzazione mondiale ha portato anche nel no-
stro Paese tante novità e alimenti poco o per nulla conosciuti. Questa condizione ha comportato che la grossa industria alimentare, pur di ottenere ingenti guadagni, spesso ha alterato con conservanti e trattamenti di precottura le caratteristiche organolettiche delle materie prime. Un esempio per tutti, il consumo di frutta fuori stagione è triplicato negli ultimi 5 anni. Si pensi a cosa si è mangiato durante le appena trascorse feste natalizie e non ha provocato nessuna meraviglia il consumare uva, fragole o addirittura pesche. D’altro canto, questa particolare congettura socio-economica ha anche riattivato in maniera importante la ricerca e la riscoperta di prodotti genuini e la rivalorizzazione dell’immenso patrimonio di biodiversità che l’Italia possiede e che tutto il mondo ci invidia. Questo fermento ha fatto sì, inoltre, che un numero sempre maggiore di medici illuminati faccia opera di divulgazione e informazione riguardo alla prevenzione di tante patologie, attribuendo all’alimentazione corretta un ruolo chiave. Persino nel mondo e nel “mercato dell’estetica”, oggi molti consigli ad hoc sono quelli di integrare con prodotti naturali, bio-strutturati, ad assimilazione controllata tanti principi attivi alimentari, al fine di ottenere un risultato migliore e duraturo. Oggi, a nostro modesto parere, prendere in esame un paziente in sovrappeso o in obesità deve avere due importanti obiettivi da raggiungere: 1) Riduzione del peso, acquisendo il paziente la consapevolezza e la conoscenza dei principi di una sana alimentazione.
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2) R ipristino di un’adeguata attività motoria, al fine di riportare i livelli di metabolismo cellulare in grado di “bruciare “quanto viene introdotto senza accumuli di riserva. Questo atteggiamento terapeutico deve essere valutato in un medio periodo di almeno sei mesi, indispensabile per il paziente sotto trattamento perché acquisisca una nuova mentalità e cambi soprattutto, ove è scorretto, il suo stile di vita. La difficoltà maggiore nei percorsi di dimagramento o di ripristino funzionale alimentare, è quella di seguire e motivare il paziente quando ci sono le inevitabili scivolate, o peggio ancora quando - arrivati a un certo risultato - non si riesce ad andare oltre. Per questo motivo, la competenza e la capacità di un medico formato e aperto alle variabili terapeutiche e del “gusto” determinano la risoluzione di quei casi difficili che sembrano impossibili. E nei casi complessi diventa indispensabile l’ausilio di altre figure professionali che interagiscano, in cui il fine ultimo di tutti i partecipanti è quello di trovare la
SOLUZIONE al paziente in esame. La VALET, sempre attenta e vigile alle richieste dei medici e delle esigenze del pubblico, mette a disposizione del professionista che vuole approcciare in maniera diversa ma a tutto tondo il mondo dell’Alimentazione, un modulo particolare dove vengono presi in esame le basi per affacciarsi in questo mondo in maniera completa e con competenza. Infatti verranno sviscerati i costituenti base degli alimenti, le loro interazioni biochimiche e le loro peculiarità: come interagiscono in un organismo sano e come vengono alterati in uno patologico. Verrà inoltre valutata la loro diversità nutrizionale e come possono essere integrati fra loro al fine di ottenere sempre un bilanciamento corretto ed efficace. Sul piano puramente nutrizionale, si valuterà come procedere nella formulazione di una terapia dietetica tenendo conto sia dei gusti del paziente, sia del suo fabbisogno nutrizionale, al fine di intaccare le riserve di tessuto adiposo e aggredire tutte le condizioni di alterazione metabolica. Inoltre non bisogna mai dimenticare
la capacità che la corretta alimentazione esercita in maniera preventiva nei confronti di malattie invalidanti come il diabete e l’insufficienza renale. Infatti, il Diabete di tipo I (ma anche quello di tipo II) è in crescita esponenziale nell’ultimo ventennio, e di tutti i pazienti affetti, un terzo non sa di esserlo; se poi al diabete si associa la sindrome plurimetabolica, il quadro che si delinea è drammatico. Per tale motivo, quindi, l’approccio del paziente che chiede “una dieta per dimagrire un po’” deve essere una risposta globale, completa e soprattutto fattibile e convincente. Naturalmente il tutto coadiuvato e continuamente stimolato dalla ripresa di una corretta attività fisica, adeguata alle esigenze del paziente in esame, caso per caso. Infatti il ripristino di tale capacità metabolica attiva è la garanzia assoluta del mantenimento del risultato raggiunto. Per poter ottenere questo, è indispensabile avere degli strumenti che possano seguire in maniera riproducibile e con metodiche standardizzate e accettate dalla comunità scientifica internazionale le variazioni morfo-dinamiche dell’organismo. Per tale motivo, infatti, verranno utilizzati due strumenti indispensabili per effettuare tali valutazioni: Impedenziometro e Adipometro. Con questi strumenti si valuta la quantità e qualità del tessuto adiposo, la sua localizzazione, il tessuto adiposo visce-
rale, l’attività muscolare, il consumo metabolico, la massa muscolare, la quantità di acqua intra ed extracellulare, dati fondamentali ed essenziali per poter seguire l’evoluzione durante il regime alimentare impostato. Acquisire queste conoscenze e diventare esperti nella padronanza della gestione strumentale permette al medico che intende avvicinarsi al campo della nutrizione, in primis di elevare la propria professionalità a dispetto dei numerosi e fantomatici “Guru del dimagramento”, con piani terapeutici codificati, sicuri ed efficaci, e in secundis, per tutti coloro che esercitano con coscienza l’arte della Medicina Estetica, un valido, prezioso e insostituibile alleato in tutti quei casi in cui i risultati estetici o tardano a venire o sono modesti. Alcuni semplici esempi: La rimozione dei nitrati (contenuti in gran parte nei cibi in scatola) determina la riduzione dell’edema della matrice intersticorsi teorico-pratici
SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE (PROPEDEUTICO A DIETOTERAPIA)
Obiettivo del corso L’obiettivo del corso è fornire una preparazione completa nel campo della Scienza dell’Alimentazione, dalle nozioni di biochimica e di fisiologia della nutrizione alla digestione, assorbimento, trasporto e trasformazioni biochimiche dei nutrienti energetici, con particolare attenzione al reale fabbisogno energetico (basale e di riposo; di utilizzazione degli alimenti; di svolgimento delle comuni attività di vita, professionali e sportive), fino ad arrivare alla personalizzazione della dieta. DIDATTICA A CURA DI: Prof. Giorgio Maullu DATE DEI CORSI: 31 Marzo e 1-2 Aprile 2017 ECM: 25 crediti
DIETOTERAPIA DELL’OBESITÀ Obiettivo del corso Far acquisire ai corsisti le conoscenze teorico-applicative di base per formulare diete personalizzate nei confronti di pazienti in eccesso ponderale. DIDATTICA A CURA DI: Prof. Giorgio Maullu DATE DEI CORSI: 6-7 e 20-21 Maggio 2017 ECM: 30 crediti RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it
ziale in maniera importante, aspetto sempre presente e importante nella PEFS. L’assunzione di riso rosso e bianco con la giusta quantità di mandorle e noci diventa un piatto saporito e gustoso, ma organoletticamente completo e corretto. Ultimo esempio, ma il più importante di tutti: la riduzione di grassi saturi determina da sola la riapertura del “linfangione”, ossia una particolare struttura dei vasi linfatici con attività contrattile, che permette la progressione della linfa verso il dotto toracico, con tutte le connessioni insite che il suo corretto funzionamento implica. Da quanto fin qui esposto, risulta evidente che il programma della Nutrizione va bel oltre il “dimagrimento” e coinvolge in maniera profonda l’anima e la scienza. Quando la sensibilità umana si fa permeare dal meglio che la scienza offre, l’alimentazione diventa il mezzo terapeutico professionale incisivo ed efficace, ma nello stesso tempo delicato e intimo, per entrare nel cuore del paziente e capirne i bisogni più profondi e spesso inconsci. E infatti, sempre per questa immensa attenzione alle esigenze di tutti, da più di 30 anni, all’interno del modulo proposto da VALET è presente una parte didattica dedicata alla sfera emozionale, al fine di coniugare psicologia ed esigenza terapeutica e arrivare a un solo risultato: il Benessere raggiunto dal paziente e la soddisfazione del Medico. Con questi intenti, per noi nel corso degli anni Il modulo di Nutrizione clinica è diventata la porta che permette di aprirne altre che, se non si compie questo percorso, restano ineluttabilmente chiuse. ✘ 25
NOVITÀ 2017
POLO DIDATTICO VALET CPMA MULTIMED: VI STUPIAMO CON EFFETTI SPECIALI VALET-CPMA è stata la prima a introdurre una congrua parte pratica all’interno dei propri corsi. Logico che sia la prima a utilizzare la trasmissione 3D in diretta dal Poliambulatorio MULTIMED…
otevamo stupirvi con effetP ti speciali, recitava un vecchio slogan pubblicitario. Beh, sapete
che c’è? VALET-CPMA ha deciso di… farlo. Anno nuovo, vita parzialmente nuova, nel senso che i nostri Moduli, i nostri Corsi, continueranno ad aggiornarvi sulle nuove metodiche di Medicina e Chirurgia Estetica, ma lo faranno – se possibile – in maniera ancora più completa, avvalendosi di nuovi ausili tecnologici. Dal 2017, infatti, i discenti potranno seguire in aula quanto avviene all’interno del Poliambulatorio MULTIMED sentendosi
ancora più “dentro” l’azione grazie alla trasmissione tridimensionale. Già, d’ora in avanti il kit del corsista comprenderà anche un paio di occhiali 3D per vivere appieno l’insegnamento dei vari docenti. E adesso vediamo di spiegare come funziona quest’ultima “rivoluzione”. L’effetto di “profondità”, in una TV 3D, è ottenuto facendo vedere un’immagine diversa all’occhio destro e all’occhio sinistro. Idealmente, le informazioni ricevute dall’occhio destro differiscono da quelle ricevute dall’occhio sinistro e viceversa, senza alcuna interferenza tra le due immagini. Le due
PER INFORMAZIONI CPMA - VALET Provider ECM n° 1328 Via dei Fornaciai 29/B 40129 Bologna da martedì a sabato 9:00 - 13:00 e 14:00 - 18:00 T: 051 63.88.334 F: 051 32.68.40 info@valet.it www.valet.it
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L’AGGIORNAMENTO NON È PIÙ UN COSTO Il Governo ha introdotto la deducibilità integrale delle spese di formazione e di aggiornamento
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l Jobs Act 2017 ha modificato l’attuale regime di deducibilità di alcune spese inerenti la formazione dei lavoratori autonomi e dei professionisti, compreso i medici, introducendo interessanti novità sul fronte fiscale. La normativa prevedeva la deducibilità del 50% del costo sostenuto per la partecipazione a eventi formativi; il mutato contesto di riferimento e l’obbligatorietà di frequentare corsi di formazione e di aggiornamento hanno reso necessario un aggiornamento di detta disciplina. A partire dal 2017, i costi sostenuti per la partecipazione a convegni, congressi o corsi di formazione saranno integralmente deducibili dal reddito del professionista entro un limite annuo di 10.000 euro. La nuova norma contenuta nel Jobs Act autonomi non presenta alcun riferimento alle spese di vitto e alloggio sostenute nel predetto ambito e, pertanto, tali spese seguiranno i limiti di deducibilità ordinaria (75% del costo e per un importo massimo pari al 2% dell’ammontare dei compensi percepiti nel periodo d’imposta), indipendentemente dal fatto che siano state sostenute, ad esempio, per la partecipazione ad un convegno. ✘
informazioni devono essere quindi separate, e sarà l’effetto combinato delle informazioni ricevute da ciascun occhio a creare l’effetto tridimensionale. I metodi utilizzati per ottenere l’effetto 3D possono essere raggruppati in due categorie: 3D attivo e 3D passivo. Noi abbiamo scelto questa seconda tipologia. Il 3D passivo si basa su occhiali polarizzati, come quelli – per capirci – forniti dalle sale cinematografiche durante la proiezione di un film in 3D. La TV in questo caso ha un particolare filtro che polarizza ogni riga di pixel, con l’obiettivo di mostrare le righe dispari a un occhio e le righe pari all’altro.
In altre parole, ciascun fotogramma viene scomposto in righe verticali, solo metà delle quali è visibile a ciascun occhio. Il 3D passivo risulta più “riposante” (o “meno invasivo”, se preferite) rispetto all’altro, ed è per questo che lo abbiamo scelto. Dopo essere stati i primi a introdurre una congrua parte pratica all’interno dei nostri Corsi, oggi siamo
quindi orgogliosi di annunciare che tagliamo per primi pure questo traguardo tecnologico, per consentire ai medici che ci onorano della loro fiducia di essere oggi più che mai i primi della classe. ✘
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MEDICINA ESTETICA SESDERMA Ricerca e Sviluppo
MICROPERFORAZIONE ELETTRICA E FATTORI DI CRESCITA PER RIMODELLARE E RASSODARE LA PELLE Il risultato di questa tecnica è visibile già dal primo trattamento, con una pelle che riprende la sua elasticità e luminosità naturale
Collagene è fondaIunalmentale per avere pelle sana, tonica
ed elastica. Seppure il nostro corpo è capace di produrlo naturalmente, questo processo, con il passare del tempo, si riduce. La tecnica di Microneedling è una delle migliori soluzioni per stimolare la sintesi e la neoproduzione di Collagene. La pelle reagisce alle micropunture degli aghi diffondendo i fattori di crescita e stimolando la produzione di nuovo collagene, acido ialuronico ed elastina per migliorare l’idratazione, lo spessore e la tonicità della cute. Il risultato è visibile già dal primo trattamento, con una pelle che riprende la sua elasticità e luminosità naturale. Si tratta di una tecnica di dermatologia estetica che ha la funzione di rigenerare e rivitalizzare in profondità la pelle (epidermide e derma) del viso e del corpo e ha molteplici indicazioni: da trattamenti destinati a ridare turgore ed elasticità alla pelle, al trattamento delle cicatrici anche post acneiche, rughe profonde, smagliature, ecc. Sesderma ha sviluppato un innovativo dispositivo di microperforazione elettrica, minimamente invasivo, che attraverso degli aghi che si muovono elettronicamente e grazie a un motore di massima precisione, induce e rigenera il Collagene della pelle.
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Il dispositivo NANOPORE stylus, totalmente in alluminio e completamente sigillato, dispone di due tipologie di testine monouso di micro aghi in titanio retrattili, dal diametro di 0,15mm, e una lunghezza di 2 mm. Il dispositivo è dotato di una ghiera che regola la profondità del microneedling da una lunghezza minima di 0,25 mm e massima di 1.5 mm. Le punte possono essere lineari, da 10 aghi, o rotonde, da 6 aghi, in grado di eseguire, in maniera controllata, fino a 1500 microcanali al secondo (velocità di 150 pulsazioni/sec.) La scelta della testina varia in funzione del tipo di pelle, dell’area da trattare e dall’obiettivo dell’applicazione. La punta rotonda, più piccola, può trattare zone molto ristrette, come le aree intorno agli occhi o al naso, mentre la punta lineare è indicata per trattamenti più intensivi, su zone più estese, in caso di lesioni d’acne, nel trattamento del codice a barre o delle rughe della zona perioculare. Le dimensioni dei micro aghi e la posizione del motore trasversale, che elimina completamente le possibili vibrazioni sull’asse, consentono di ottenere una minima invasività, evitando traumi, dolore o sanguinamento, con un breve periodo di recupero per il paziente. Inoltre, non è richiesto l’uso dell’anestesia. L’operatore appoggia la testina sulla superficie cutanea
senza esercitare alcuna pressione. Il manipolo viene fatto scorrere lungo linee parallele e trasversali all’asse delle rughe proprio di ogni regione anatomica. Sono sufficienti 2/3 passaggi successivi per ottenere un’adeguata distribuzione dei microfori per ogni area trattata. Non si verifica alcun sanguinamento, date le dimensioni dei microaghi. Studi effettuati hanno dimostrato che l’uso di aghi alla profondità di 0,5 mm-0,6mm è sufficiente per attivare la proliferazione di fibroblasti e la conseguente produzione di collagene. In un’analisi retrospettiva di 44 pazienti, si è osservato un maggior miglioramento dell’aspetto del viso con aghi da 0,5 mm che con quelli da 2 mm (Lance Setterfield, 2010). Il processo della cascata infiammatoria, indotto dalla microperforazione, favorisce la liberazione di interleuchine, citochine e fattori di crescita, attiva la produzione di collagene ed elastina e migliora la comunicazione tra il derma e l’epidermide (cheratinocita e melanocita). La microperforazione, inoltre, incrementa la penetrazione transdermica degli attivi che vengono applicati contemporaneamente all’uso del dispositivo, quali Acido Ialuronico, Amminoacidi, Rame e Vita-
mina C, combinati con fattori di crescita come il TIMP-2, TGF-B2, EGF, HGH della linea Meso CIT booster treatment, con il risultato di potenziare l’effetto di stimolazione del cheratinocita. I microcanali prodotti dagli aghi si richiudono nel giro di pochi minuti e non sono visibili. La zona trattata rimane arrossata per poco tempo, permettendo di riprendere subito la vita sociale. La seduta dura circa quindici/venti minuti. Il numero di trattamenti varia da un minimo di quattro a un massimo di otto sedute, con un intervallo di 3-4 settimane, i prodotti utilizzati dipendono dai casi da trattare. Dopo il trattamento, la zona interessata non deve essere esposta ai raggi solari né alle lampade abbronzanti per almeno
una settimana e deve essere protetta con creme specifiche, indicate nel protocollo applicato. I trattamenti di microperforazione con il Nanopore stylus apportano un ringiovanimento della pelle di lunga durata, sia per il viso che per il corpo, contrastando anche disturbi specifici della pelle, quali rughe sottili e profonde, perdita di tono, danno solare e pigmentazione, cicatrici da acne, smagliature, pori dilatati, cicatrici post operatorie. Per le sue caratteristiche intrinseche, con il dispositivo di Microneedling Nanopore stylus è possibile trattare tutte le aree del viso e del corpo ed è indicato per tutti i tipi di pelle e tutti i fototipi. Sesderma ha messo a punto protocolli specifici e standardizzati combinando micropunzione elettrica ad attivi liposomiali che ne potenziano l’assorbimento e l’effetto, offrendo soluzioni professionali per trattamenti dermatologici ed estetici, garantendo la massima efficacia e sicurezza. Ci sono dei protocolli che pre-
vedono, inoltre, l’associazione, nella stessa seduta, di peeling chimici associati al Nanopore: a base di acido Ferulico, Retinolo e Retinaldeide, che accelerano il ricambio cellulare, proteggono, riparano e stimolano la sintesi delle proteine e modulano l’attività del melanocita alterato. L’azienda offre corsi di formazione continui e personalizzati e un’assistenza post vendita che consente ai clienti medici di raggiungere obiettivi professionali di successo. ✘
CONFERENCE
SIES
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MEDICINA ESTETICA ALLERGAN Ricerca e Sviluppo
JUVÉDERM® VOLITE: L’ULTIMA INNOVAZIONE ALLERGAN PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SKIN QUALITY Il nuovo prodotto garantisce elevato grado di malleabilità, spandibilità e integrazione tissutale, conservando allo stesso tempo praticità di utilizzo e riducendo il rischio di edemi ed ecchimosi
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l portafoglio Allergan si arricchisce di un nuovo prodotto: Juvéderm® VOLITE, il primo trattamento iniettabile con acido ialuronico crosslinkato a tecnologia VYCROSS®, appositamente studiato per migliorare la skin quality in termini di compattezza, elasticità e idratazione [1, 2].
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Juvéderm® VOLITE stravolge il canonico protocollo di utilizzo degli attuali skin booster, essendo stato progettato per ottenere risultati visibili fino a 9 mesi, con un’unica sessione di trattamento [3]. Grazie all’impiego della tecnologia VYCROSS®, miscela brevettata di acido ialuronico ad alto e basso peso molecolare combinata mediante un processo di crosslinking, il gel resiste più a lungo all’azione dei radicali liberi [4, 5] e alla ialuronidasi endogena, consentendo una permanenza maggiore nel derma [6, 7, 8]. Juvéderm® VOLITE ha una concentrazione di acido ialuronico pari a 12 mg/ml1, la più bassa tra i prodotti della linea VYCROSS®, che garantisce elevato grado di malleabilità, spandibilità e integrazione tissutale [9], conservando allo stesso tempo una praticità di utilizzo data dalla bassa forza di estrusione nonostante l’ago sottile (32G 1/2’’) e riducendo il rischio di edemi ed
ecchimosi [10, 11]. Test di laboratorio dimostrano inoltre che Juvéderm VOLITE aumenta significativamente la quantità dei marker dell’elasticità (fibrillina e collagene) e idratazione (acquaporina 3 e glicosamminoglicani) della pelle [12]. Juvéderm® VOLITE è stato clinicamente testato su 131 pazienti che hanno ricevuto il trattamento su viso e collo e che sono state sottoposte a periodici folllow-up, per valutare l’efficacia del trattamento e il grado di soddisfazione per la propria pelle (FACEQ) [2, 13]. Juvéderm® VOLITE è un prodotto che si inserisce a pieno titolo tra quelli dedicati al miglioramento del skin quality”. Commenta il dottor Maurizio Cavallini, specialista in chirurgia plastica di Milano, che ha preso parte in qualità di sperimentatore allo studio clinico. «Avendo partecipato allo studio clinico, ho avuto l’opportunità di sperimentare il prodotto su oltre 40 pazienti. Il primo elemento che ho rilevato è l’estrema facilità di applicazione, dovuta alla consistenza meno densa rispetto ad altri iniettabili e alla possibilità di massaggiare la pelle subito dopo l’iniezione, per permettere una distribuzione omogenea del prodotto. L’ago di applicazione fornito insieme al prodotto è particolarmente sottile, elemento che, se da un lato richiede una maggiore fermezza durante l’applicazione, dall’altro lato consente di intervenire anche sulle zone più delicate del viso senza stressare la pelle. I risultati sono visibili già da alcuni giorni dopo il trattamento: la pelle dei pazienti appa-
re più idratata, levigata ed elastica, con un miglioramento della texture cutanea generale. Le caratteristiche di Juvéderm® VOLITE lo rendono un prodotto adatto anche per correggere piccole imperfezioni come segni di acne e rugosità superficiali. Di conseguenza, il prodotto è indicato anche per un target ancora più giovane rispetto a quello dei trattamenti tradizionali». Secondo ricerche di mercato, tra cui quella intitolata “Skin Quality Insights 2016”, condotta da Allergan lo scorso anno, la qualità della pelle va ben oltre l’estetica, ma è percepita come indice di salute e benessere, sia esteriore che interiore. Di conseguenza, i vantaggi quando si pone attenzione alla qualità della pelle - ad esempio attraverso dieta, esercizio fisico e abitudini sane in genere - sono sia estetici che emotivi [14]. La creazione di prodotti d’avanguardia in questo ambito si inserisce a pieno titolo nella cultura di una bellezza naturale, che trasmette salute e benessere e sottolinea l’impegno di Allergan verso i medici e i pazienti. ✘
Juvéderm® VOLITE laboratory testing results: Free radical degradation. Sep, 2016. 6. Lebreton P, 2004. Réticulation de polysaccharides de faible et forte masse moléculaire; préparation d’hydrogels monophasiques injectables; polysaccharides et hydrogels obtenus. Publication number: WO 2004/092222 A2. 7. Callan P et al. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2013; 6:81-9. 8. Bernardin Aet al. Poster Presentation at Anti-Aging Medicine European Congress (AMEC), Monte Carlo, 2013. 9. Allergan Data on File INT/0703/2016. Juvéderm® VOLITE laboratory testing results: Mouldability, tissue integration, spreadability. Sep, 2016. 10. Allergan Data on File INT/0700/2016. Juvéderm® VOLITE laboratory testing results: Extrusion force. Sep, 2016. 11. Glogau R. Dermatol Surg. 2008;34:S105109. 12. Allergan data on File INT/0704/2016. Juvéderm® VOLITE laboratory testing results: hydration, elasticity, lift. Sep, 2016. 13. Allergan Data on File INT/0655/2016. Juvéderm® VOLITE B Clinical Study (V12-001), 6 months top line, patient satisfaction results. Sep, 2016. 14. Allergan Data on File INT/0448/2016(1). Allergan Skin Quality Market Research Insights. Jul, 2016.
REFERENZE 1. Juvéderm® VOLITE DFU. 2. Allergan Data on File INT/0653/2016. Juvéderm® VOLITE Clinical Study (V12-001), 6 months top line, summry. Sep, 2016. 3. Allergan Data on File - Juvéderm® VOLITE – Target Product Profile. 4. Allergan Data on File. Volift 006. Jan, 2015. 5. Allergan Data on File INT/0701/2016. 31
IL CORPO È SEMPRE UN’ESTENSIONE DELL’ANIMA
MEDICINA ESTETICA Dr.ssa Elena Fasola Medico Chirurgo Specialista in Microchirurgia e Chirurgia Sperimentale - Milano Docente CPMA VALET - Bologna
La modificazione corporea è una ridefinizione di sé, un sé che cerca un nuovo riconoscimento sociale, il riconoscimento del passaggio da uno status a un altro
L’esistenza dell’individuo è cor“L’analisi porea, passa attraverso il corpo. sociale e culturale di cui è
oggetto, le immagini che ne rivelano le profondità nascoste, i valori che lo distinguono, ci forniscono informazioni anche sulla persona e sui cambiamenti sperimentali della sua definizione e dai suoi modi di esistere, da una struttura sociale a un’altra” David Le Breton- Antropologia del Corpo e Modernità (Giuffrè Editore, 2007). Mai come oggi, l’attenzione si è spostata sul corpo, pur non essendo un fenomeno nuovo. La modificazione del corpo è una ridefinizione di sé, un sé che cerca un nuovo riconoscimento sociale, il riconoscimento del passaggio da uno status a un altro. È chiaro, quindi, come qualsiasi intervento sul corpo agisca profondamente anche sulla psiche. Dopo un excursus socioculturale su come l’immagine del corpo è cambiata nei secoli, in particolar modo negli ultimi cento anni, il Corso di Semeiotica della Composizione Corporea e Body Reshaping fornisce, in tre giornate, gli elementi di base e i fondamentali per un corretto inquadramento clinico e strumentale delle disarmonie corporee associate o meno all’invecchiamento e la loro terapia. Nella prima giornata verranno trattati argomenti come la fisiopatologia, l’inquadramento clinico e le classificazioni della PEFS, delle adiposità localizzate, degli habitus corporei e delle disarmonie legate alle alterazioni dei rapporti tra le masse corporee. La prima giornata ha valore di propedeuticità per tutti gli altri corsi a contenuto prettamente terapeutico, poiché fornisce gli strumenti adeguati per effettuare una corretta diagnosi medico-estetica indispensabile per impostare un adeguato protocollo terapeutico. La seconda e la terza giornata di corso illustrano, al discente medico, le tecniche attualmente disponibili e finalizzate al miglioramento della forma e
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del profilo corporeo alterati da microvasculopatie lipodistrofiche (PEFS) e dal sovrappeso distrettuale (Adiposità Localizzate). Verranno discusse le metodiche e le tecniche mediche atte a curare la principale causa di alterazione del profilo corporeo, la PEFS. Oltre all’introduzione dell’intradermoterapia anticellulite con farmaci allopatici e omeopatici e la Carbossiterapia, non verrà dimenticata la trattazione dell’argomento nutrizionale come indispensabile presidio per il mantenimento e l’ottimizzazione del risultato nel Body Reshaping ottenuto con altri metodi (Dietoterapia applicata alla Medicina Estetica). In ultimo verranno considerate la lassità cutanea, l’adiposità localizzata e le modificazioni morfo-strutturali dei genitali esterni femminili con le rispettive gestioni, approfondendo le possibilità di trattamento medico (Biostimolazione, cenni
sull’utilizzo dei fili in PDO per il corpo, cenni sulla Radiofrequenza - Approfondimento teorico e pratico in tema di Ultrasuoni per Cavitazione e degli Ultrasuoni Focalizzati ad Alta Potenza – HIFU – filler e lipofilling genitale) e accennando alle possibilità chirurgiche mininvasive attualmente disponibili: la Laserlipolisi, la Liposuzione in Radiofrequenza Assistita e la Liposcultura ad Ultrasuoni. Delle 24 ore disponibili, circa 10 verranno dedicate alla pratica, che verrà svolta anche dal discente sotto la guida del docente. Alla fine del corso stesso, il discente medico potrà considerarsi pronto a inquadrare le esigenze terapeutiche del paziente e affrontare la propria pratica medico-estetica sulle metodologie di base e decidere di approfondire ulteriormente la conoscenza delle metodologie tecnologicamente più avanzate. ✘
SEMEIOTICA CLINICA, STRUMENTALE E ANALISI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA
corsi teorico-pratici
Obiettivo del corso Fornire gli elementi di base e i fondamentali per un corretto inquadramento clinico e strumentale delle disarmonie corporee. Ha valore di propedeuticità per tutti gli altri corsi a contenuto prettamente terapeutico, poiché fornisce gli strumenti adeguati per effettuare una corretta diagnosi medicoestetica indispensabile per impostare un adeguato protocollo terapeutico. DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Elena Fasola DATE DEL CORSO: 10 Marzo 2017 ECM: 9,5 crediti
BODY RESHAPING Obiettivo del corso Illustrare le tecniche attualmente disponibili e finalizzate al miglioramento della forma e del profilo corporeo alterati da microvasculopatie lipodistrofiche (PEFS) e dal sovrappeso distrettuale (Adiposità Localizzate). Nella prima giornata verranno discusse le metodiche e le tecniche mediche per diagnosticare, monitorare e curare la principale causa di alterazione del profilo corporeo: la PEFS. Non verrà dimenticata l’ampia trattazione dell’argomento nutrizionale come indispensabile presidio per il mantenimento e l’ottimizzazione del risultato nel body reshaping ottenuto con altri metodi. Nella seconda giornata verrà considerata l’adiposità localizzata e la sua gestione, accennando alle possibilità di trattamento medico ed approfondendo una delle possibilità chirurgiche mininvasive attualmente disponibili: la Laserlipolisi. DIDATTICA A CURA DI: Dr.ssa Elena Fasola e Dr. Franco Vercesi DATE DEL CORSO: 11-12 Marzo 2017 ECM: 19,4 crediti RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it
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MEDICINA ESTETICA Dr. Francesco Alia Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva - Milano
RIMODELLAMENTO DEL NASO CON ACIDO IALURONICO IPN-LIKE TECHNOLOGY Oltre all’intervento chirurgico, è oggi possibile rimodellare il naso in modo non invasivo attraverso l’impianto di filler a base di acido ialuronico
l naso riveste un ruolo fondamenIportante tale nell’estetica del viso ed è imche le sue componenti rispettino determinate proporzioni sia tra di esse (punta, dorso, dimensioni totali) che in rapporto al resto del volto. Oltre all’intervento chirurgico di rinoplastica, è oggi possibile rimodellare il naso in modo non invasivo attraverso l’impianto di filler a base di acido ialuronico. Questo tipo di approccio, inizialmente utilizzato solo per rendere più rettilineo il dorso del naso regolarizzando il profilo, rende attualmente possibile un vero e proprio rimodellamento della forma e della proiezione, con risultati spesso paragonabili a quelli che si ottengono con l’intervento chirurgico. Mi riferisco in particolare ai nasi piccoli, con lieve insellamento del dorso e punta poco proiettata, come si presentano nei pazienti asiatici che desiderano avere un naso di aspetto occidentale. In questi casi è possibile, con l’impianto di un filler, assottigliare la punta, aumentarne la proiezione e rimodellare il dorso rendendolo più rettilineo e proporzionato rispetto al resto del viso. L’impianto di acido ialuronico viene effettuato iniettando, nelle aree da rimodellare, boli di dimensioni variabili. Per l’impianto viene impiegato preferibilmente l’ago da 27G, ma si può usare, a discrezione dell’operatore, anche la cannula da 25G. Sul dorso, il filler viene posizionato su un piano profondo, sovrapericondrale, avendo cura di aspirare prima di iniettare, per ridurre il rischio di iniezione intravascolare. Sulla punta, il posizionamento ricalca l’inserimento degli innesti cartilaginei 34
della rinoplastica: a livello della columella, davanti alla spina nasale e davanti ai duomi delle cartilagini alari, sia in posizione paracentrale che centrale, avendo cura di non far allargare la punta, cioè limitando con le dita l’espansione laterale del filler. Per il rimodellamento del naso, riteniamo ottimale l’uso del filler Stylage XL che, grazie alla sua viscosità, plasticità e capacità volumizzante, ci ha permesso di ottenere risultati stabili e duraturi, ma soprattutto un rimodellamento molto efficace per quanto riguarda la modulazione della proiezione della punta. COMPOSIZIONE Si tratta di un acido ialuronico di ultima generazione, composto da due maglie monofasiche di prodotto compenetrate (IPN-like technology), che consentono di limitare le quantità di BDDE, e con l’aggiunta di un antiossidante, il Mannitolo, in modo da ottenere un gel morbido e di facile uso ma al tempo stesso viscoso e plastico, particolarmente efficace dove è necessario un effetto volumizzante di forma stabile e lunga durata. La presenza di un antiossidante chimicamente inerte all’interno del prodotto garantisce una stabilità ineguagliabile delle caratteristiche dell’impianto, relativamente alla sua conservazione/stoccaggio e garanzia di efficacia. Il Mannitolo, inoltre, diminuisce le reazioni infiammatorie e riduce fortemente la degradazione intradermica post-iniezione, ottimizzando la permanenza del prodotto nelle sedi di impianto. Se i nasi che necessitano di un aumento delle dimensioni sono quelli dove si ottengono i migliori risultati,
Paziente 1: pre e post rinofiller con Stylage XL
le indicazioni, in mani esperte, sono molteplici e comprendono anche le correzioni di difetti e irregolarità di forma, primari o secondari a interventi chirurgici. I casi più complessi da trattare e nei quali è necessaria un’accurata valutazione pre-tratta-
mento sono i pazienti con nasi di dimensioni moderate, nei quali bisogna stabilire se vi è un’indicazione corretta e se si può effettivamente ottenere un buon risultato. Sono questi dei casi “border-line”, dove forse una rinoplastica sarebbe la scelta migliore ma, per varie ragioni (budget, paura dell’intervento), i pazienti propendono per una soluzione soft. È perciò importante capire se vi è una reale indicazione e prospettare alla paziente una soluzione realistica senza suscitare false aspettative. Per questo motivo può essere molto utile l’uso delle elaborazioni digitali delle immagini, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto di profilo. È importante comprendere e spiegare ai pazienti che si tratta di un camouflage: il naso viene rimodellato rendendo più armoniche tra loro le sue componenti (dorso, punta) ma in realtà la piramide nasale in toto aumenta di volume e bisogna perciò valutarne l’impatto finale sull’estetica del volto. Se la pianificazione viene fatta correttamente, informando bene i
pazienti sulle reali possibilità del trattamento, i risultati sono in genere soddisfacenti e duraturi (12-18 mesi). CONCLUSIONI È altresì importante identificare i casi in cui il rinofiller non è indicato. Si tratta di nasi di grandi dimensioni, nei quali un ulteriore aumento determinerebbe un’importante disarmonia tra le componenti del viso e un aspetto poco naturale. Questi pazienti, che sovente hanno aspettative irrealistiche (spesso pensano che con un filler si possano ridurre le dimensioni del naso), devono essere informati chiaramente ed eventualmente inviati al chirurgo. In conclusione, l’uso appropriato di un filler ottimale come lo Stylage XL consente di ottenere un buon rimodellamento del naso, soprattutto quando è necessario un aumento delle dimensioni, ma garantisce comunque buoni risultati nella maggior parte dei casi, grazie alle sue caratteristiche di plasticità, viscosità e durata. ✘
Paziente 2: pre e post rinofiller con Stylage XL
Stand 23
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LA “MIA” RINOPLASTICA
CHIRURGIA ESTETICA Prof. Alessandro Gennai Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica Specialista in Chirurgia Generale Prof. a contratto di tecniche non invasive - Università di Camerino Bologna e Milano Docente CPMA VALET - Bologna
gni anno, migliaia di persone O in Italia decidono di migliorare l’aspetto o la funzionalità del loro
naso attraverso un’operazione di chirurgia plastica. Alcuni desiderano una forma o una dimensione diversa, altri vogliono rimediare a danni causati da incidenti, altri ancora solo respirare meglio. Sono comunque fermamente convinto che armonia e funzione devono essere due caratteristiche imprescindibili nella pianificazione dell’intervento al naso; importante una corretta pianificazione, una esecuzione con tecniche conservative e mini invasive per le strutture interne, e soprattutto rispettose della funzionalità del naso. Un aspetto di cui spesso non si parla è l’invecchiamento del naso: infatti il naso, come il resto del viso, va incontro ad un vero e proprio invecchiamento che si manifesta con un ispessimento della pelle ed un indebolimento delle cartilagini che determina una discesa della punta accentuando l’aspetto senile del viso. I cartoni animati ci hanno sempre fatto vedere vecchie streghe o vecchi maghi con nasi grossi, aquilini e punte
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Il naso è, come gli occhi, la parte più evidente del volto; la sua forma e grandezza ne rappresentano la caratteristica principale e influenzano l’estetica di tutto il viso
cadenti: questo perché in effetti il processo di invecchiamento del viso interessa anche l’estetica del naso. Ringiovanire il viso significa anche ringiovanire il naso e, comunque, spesso un intervento di rinoplastica aiuta a dare un aspetto più giovanile a tutto il viso. La rinoplastica di ringiovanimento prevede il trattamento della cute attraverso peeling, needling, laser o radiofrequenza, e un miglioramento e rafforzamento delle strutture interne cartilaginee al fine di ridonare tono alla punta e riportarla nella posizione dell’età giovanile. Tale intervento viene spesso associato al lifting endoscopico (MIVEL) e ad impianto di tessuto adiposo e staminali (lipofilling SEFFI) (Fig. 1). ANATOMIA DEL NASO Il naso ha una struttura anatomica molto complessa: internamente vi è uno “scheletro” osteocartilagineo che ne determina aspetto e funzione, ed esternamente il mantello cutaneo che ricopre tale struttura. Il chirurgo deve modificare la struttura osteocartilaginea interna per modificare la forma, e deve assolutamente rispettare i delicati equilibri e forze in gioco per garantire una funzionalità ottimale (Fig. 2). La tecnica utilizzata deve essere la meno aggressiva possibile per mantenere integrità e forza della struttura scheletrica che deve garantire il corretto passaggio dell’aria anche durante le forti inspirazioni. Oggi la tecnica detta “aperta” (open) è quella
Fig. 1: Prima e dopo rinoplastica associata a MIVEL e SEFFI
tative ed ovviamente conoscere e valutare la funzionalità. Capire quali siano le aspettative del paziente è fondamentale per una corretta pianificazione dell’intervento, quindi oggi ritengo che sia fondamentale utilizzare le più avanzate tecnologie 3D per dare un’idea al paziente del possibile risultato, ma soprattutto per permettere al chirurgo di capire se le aspettative del paziente sono realistiche (Fig. 3). Ritengo che questo strumento sia molto più efficace e corretto rispetto a mostrare casi pre e post di altri pazienti, che certo non rispecchiano le proporzioni del naso e del viso del paziente. Ovviamente deve essere chiaramente spiegato che tale elaborazione non rappresenta il risultato che si otterrà, ma solo una elaborazione per valutare insieme le possibili modifiche. Inoltre permette di simulare modeste correzioni del labbro e mento, quando necessario, che servono a far comprendere al paziente che con la rinoplastica cambieranno le proporzioni del viso e altre piccole correzioni possono essere utili per armonizzare il volto.
Fig. 2: struttura osteocartilaginea interna del naso
COME AVVIENE L’INTERVENTO? La rinoplastica mira a rimodellare il naso e a migliorare o conservare la sua funzione. Può essere eseguita sia in anestesia locale che in anestesia generale. La durata dell’intervento può essere di una o due ore, anche se non si può escludere un tempo maggiore per un intervento più complesso. Come accennato precedentemente la mia tecnica preferita è la tecnica “aperta” (open) che Fig. 3: simulazione e studio 3D tramite software
da me preferita appunto per poter modellare le strutture attraverso particolari sistemi di suture vettoriali che modificano la forma delle cartilagini ma non le indeboliscono. IMPORTANZA DELLA VISITA Il naso ideale varia da viso a viso e dipende dal tipo di carnagione, etnia, età ed altre caratteristiche. Durante il consulto estetico iniziale è importante capire cosa non piaccia al paziente, quali siano le sue aspet-
corso teorico-pratico
S.E.F.F.I. E MICRO S.E.F.F.I. (SUPERFICIAL ENHANCED FLUID FAT INJECTION)
Obiettivo del corso Fornire gli strumenti teorici e pratici per utilizzare la tecnica SEFFI per il ringiovanimento del volto. Tale tecnica permette un bio ringiovanimento senza utilizzo di filler e materiali estranei ma sfruttando le potenzialità degli adipociti e delle ADSC (adipose derived stem cells); tale tecnica può essere anche associata a interventi chirurgici al volto come MIVEL, lifting tradizionale, blefaroplastica e fili di tensione. La tecnica può essere eseguita ambulatorialmente senza necessità di degenza. Il corso prevede una parte teorica ed una parte dove viene dettagliatamente illustrato il protocollo della tecnica. DIDATTICA A CURA DI: Dr. Alessandro Gennai DATA DEL CORSO: Settembre 2017 ECM: 10 crediti RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it
permette di avere una perfetta visione delle cartilagini e quindi modificarle in modo mini invasivo con suture vettoriali (Fig. 3). Le incisioni sono interne al naso ed una piccolissima trascolumellare. La pelle non viene rimossa ma si adatta come un “mantello” alla nuova forma dello scheletro osteocartilagineo. Al termine dell’intervento di rinoplastica estetica non utilizzo tamponi che sono “l’incubo” di tutti i pazienti. Infatti l’approccio aperto mininvasivo ed extramucoso permette di non necessitare del tamponamento per diversi giorni. Viene posizionata la cerottazione e un tutore di plastica del dorso che va mantenuto per 7 giorni, quindi viene rimosso e posizionato solo la sera per circa 30 giorni.
COSA SUCCEDE DOPO L’INTERVENTO? I pazienti che hanno subito una rinoplastica riprendono la loro attività nel giro di pochi giorni, se accettano di mostrarsi in pubblico con la medicazione sul naso che permane per 7 giorni. A distanza di due mesi, la conformazione del naso sarà perfettamente consolidata ed il risultato si ritiene assestato dopo circa 3-4 mesi (Foto). CONCLUSIONI La rinoplastica aperta (open) permette un approccio mini invasivo grazie all’utilizzo di punti vettoriali che mantengono la forza delle strutture cartilaginee, e quindi garantisce la funzione anche nel tempo. La rinoplastica è un intervento da pianificare con attenzione con il paziente e oggi le elaborazioni 3D sono un ausilio fondamentale a questo scopo. Il decorso postoperatorio è estremamente confortevole e “painfree” grazie alla possibilità di non posizionare i tamponi endonasali per diversi giorni. ✘
IL GIOCO DI SQUADRA Ogni medico, com’è ovvio che sia, vuole offrire ai propri pazienti il miglior trattamento possibile. Da oggi, MULTIMED mette a disposizione dei medici un’arma in più: i propri professionisti. Pensate che un vostro paziente abbia bisogno di un intervento particolare e – per mille motivi – vi sentireste più a vostro agio se non foste soli in Sala Operatoria? Ecco la soluzione che vi proponiamo: ALESSANDRO GENNAI, un chirurgo che non ha certo bisogno di presentazioni, si prenderà cura assieme a voi del vostro paziente in Sala Operatoria, mettendo a sua (e vostra) disposizione la propria professionalità. Per saperne di più, o addirittura per fissare un appuntamento, non esitate a telefonare o a scrivere al Poliambulatorio MULTIMED di Bologna.
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Direttore sanitario: Dr. Salvatore Fundarò - Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Generale
CONGRESSO INTERNAZIONALE DI
MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA 2017 24-26 Febbraio
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Evento in fase di accreditamento
Segreteria Scientifica SIES SocietĂ Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica www.sies.net - informazioni@sies.net
Segreteria Organizzativa VALET CONFERENCE Tel. + 39 051 63 88 334 Fax +39 051 326 84039 www.valet.it - congresso@valet.it
NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI
L’ATTO FINALE
Un rito che si celebra ogni anno poco prima di Natale: i discenti dei moduli CPMA si presentano di fronte alla commissione per conseguire l’attestato che certifica la loro preparazione gni anno, poco prima di Natale, O la commissione CPMA riunisce davanti a sé il plotone dei discenti che hanno frequentato i vari Moduli. È un vero e proprio esame, e viene affrontato dai medici con grande serietà. Più che una “promozione” o una “bocciatura”, è in discussione lo stato dell’arte delle proprie conoscenze in fatto di Medicina e Chirurgia Estetica al termine di un percorso formativo/di aggiornamento durato tutto l’anno, per alcuni anni. Per offrire Corsi sempre più completi e utili alla professionalità di chi li frequenta, lo staff CPMA si interroga continuamente, cercando di colmare eventuali lacune o allargare i propri orizzonti. Per questo, nel dicembre scorso abbiamo intervistato due dottoresse, Xhensila Frasheri-Prendushi e Roberta Leoni, che alla vigilia dell’esame hanno risposto volentieri alle nostre domande.
DOCENTE E DISCENTE Docente in patria, discente al CPMA: può capitare. Anzi, è proprio quello che capita a Xhensila Frasheri-Prendushi, che a Tirana (Albania), dove vive ed esercita la professione, è docente di Anatomia all’Università Cattolica Nostra Signora del Buonconsiglio e all’Università Statale, mentre a Bologna negli ultimi quattro anni ha frequentato i nostri Moduli. La prima domanda è addirittura banale: in che modo un medico albanese scopre CPMA? «In Albania», spiega la dottoressa Frasheri-Prendushi, «Medicina e Chirurgia Estetica sono agli albori, per cui – interessandomi la materia – non avevo altra scelta che trovare Corsi all’estero e l’Italia era la mèta preferita, essendomi trovata benissimo nel 2001 durante uno stage. Così, ho cercato su Internet trovando alcune possibilità. Dopo aver valutato pro e 40
contro delle singole Scuole, ho optato per Bologna e ne sono contenta: la mia è stata una scelta azzeccata». Che cosa le è piaciuto maggiormente, del percorso proposto da CPMA? La dottoressa risponde senza indugi: «La parte pratica è davvero ben fatta. Vedere, toccare con mano e affrontare sotto la guida di un collega esperto quei problemi che sarò chiamata ad affrontare nel mio ambulatorio mi ha aiutato tantissimo». Più difficile trovare… punti negativi: «L’unica cosa di cui mi posso lamentare è che non ricevo in Albania la rivista Ambulatorio Medico, ma è un problema che risolvo quando vengo a Bologna: arrivo, saluto in segreteria e poi mi accaparro l’ultimo numero della rivista…». DA UN PUNTO DI VISTA PSICHIATRICO… Fin qui, il nobilissimo parere di chi opera sull’altra sponda dell’Adriatico. Ma anche vicino a Bologna, per l’esattezza a Padova, vengono scelti i corsi CPMA. È il caso della dottoressa Roberta Leoni, psichiatra che da circa sei anni frequenta le nostre aule. Lei, per sceglierci, non ha avuto bisogno di internet… «Fu un collega» argomenta la dottoressa Leoni «a parlarmi con toni entusiastici della Scuola di Bologna. Mi sono fidata e ancora oggi lo ringrazio per avermi dato quel consiglio». Anche lei, come la collega albanese, apprezza «il taglio molto pratico dei corsi. A quanto ho capito parlando con medici che frequentano corsi altrove, le altre Scuole hanno un’impostazione più teorica». A non piacerle, non è una caratteristica di CPMA, ma dell’intera categoria… «I corsi sono interessanti, le tecniche che impariamo sono all’avanguardia, però purtroppo Medicina e Chirurgia Estetica non godono del giusto riconoscimento ufficiale».
E su questo, come noto, SIES – attraverso il proprio Studio Legale e insieme ad altre Associazioni – sta dando battaglia da diversi anni… Quindi, al tirar delle somme, né la dottoressa Frasheri-Prendushi né la dottoressa Leoni hanno trovato lacune nei nostri corsi. Entrambe, però, lanciano una proposta a una sola voce, che noi giriamo ai vertici della Scuola: «Per migliorare la… perfezione» dicono all’unisono «servirebbe un ultimo sforzo. Dopo aver sostenuto l’esame, sarebbe bello che la Scuola offrisse a noi medici un periodo di tirocinio (una o due settimane full immersion) presso il Poliambulatorio MULTIMED: lavorare fianco a fianco con i docenti che ci hanno tenuto i corsi significherebbe poter affrontare con maggior tranquillità le vicende all’interno dei nostri ambulatori». In Via dei Fornaciai ci stanno pensando… ✘
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L’AGO DORATO
MEDICINA ANTALGICA Dr. Franco Paolini Medico Chirurgo Docente CPMAtVALET - Bologna
’agopuntura e l’intera medicina L tradizionale cinese (TCM) traggono origine da un costrutto teoretico
che ha alla base millenni di osservazioni dei fenomeni naturali che riguardano anche l’essere umano e le malattie. ’approccio allo studio di questo costrutto teorico può portare a comprendere che ogni singola parte di cui siamo costituiti è interconnessa con ogni altra parte, in una rete che vive grazie alla capacità automatica del corpo di adattarvisi rispondendo costantemente alle variazioni ambientali, malattie comprese. Nonostante si sia sviluppato in un antico contesto filosofico/esoterico, la base di questo costrutto è riscontrabile nel pensiero di alcuni fisici che hanno sviluppato il concetto di Pensiero Sistemico [1]. La medicina cinese è una medicina tradizionale e, come tutte le tradizioni, ha dimostrato di avere una capacità intrinseca di trasmettersi nell’arco di millenni, peraltro immutata nel suo costrutto teoretico di base. Per millenni, tante malattie sono state trattate con successo e continuano a esserlo. Ma quale considerazione ha oggi, nel mondo, l’agopuntura e a che punto si trova la ricerca scientifica per quanto attiene alle spiegazioni del come funzioni? Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’agopuntura si è dimostrata efficace in diverse patologie tra cui, per quanto riguarda la terapia del dolore, cefalee, periartriti, artrite reumatoide e dolori post-operatori. Un documento dell’OMS, riporta comunque i diversi campi di applicazione dove l’agopuntura è stata dimostrata valida soluzione terapeutica [2]. Quello che emerge dagli studi scientifici è che siamo ancora ben lontani dal comprendere appieno i meccanismi neurofisiologici dell’agopuntura
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Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, questa disciplina si è dimostrata efficace in diverse patologie tra cui, per quanto riguarda la terapia del dolore, cefalee, periartriti, artrite reumatoide e dolori post-operatori
e che al momento dobbiamo mantenere utile e applicabile la classica teoria dei meridiani [3]. Sebbene si sia ancora abbastanza lontani dallo spiegare i meccanismi d’azione dell’agopuntura, oggi le neuroscienze, tramite la MRN-F, studiano sempre più gli effetti della stimolazione degli agopunti sulle diverse aree cerebrali, lasciando intravedere potenziali contributi sulla modulazione del dolore [4]. Studi sul meccanismo di funzionamento dell’elettroagopuntura nel dolore persistente chiariscono sempre più i diversi livelli di azione (periferico, spinale e sovraspinale) sulle lesioni infiammatorie, sul dolore neuropatico, sul dolore da cancro e sui dolori viscerali. L’elettroagopuntura attiva il sistema nervoso in modo diverso in chi soffre di dolori rispetto ai soggetti sani. Sempre più è evidente il coinvolgimento del sistema degli oppioidi nella desensibilizzazione dei nocicettori periferici e sulla diminuzione delle citochine pro-infiammatorie [5]. Si confermano buoni risultati agopun-
turali sul trattamento delle gonalgie da artrosi/artrite rispetto a coloro che hanno ricevuto solo terapie tradizionali [6]. Altro valido campo di studio e applicazione è sul dolore cronico nei bambini causati da cefalea, dolore addominale, fibromialgia, artrite giovanile, cancro, così come sul dolore perioperatorio. In definitiva, l’agopuntura può essere un coadiuvante efficace nella cura di pazienti pediatrici con condizioni dolorose, sia nelle malattie croniche che in quelle acute, anche se sono necessari ulteriori studi che lo confermino [7]. L’agopuntura viene sempre più utilizzata in oncologia, con interventi basati sull’evidenza nella cura del dolore dei malati di cancro. L’utilizzo dell’agopuntura in questi pazienti è stato raccomandato dalla American Cancer Society (ACS), che la raccomanda sia per il trattamento degli effetti collaterali associati alle terapie farmacologiche antitumorali, sia per i disturbi correlati al cancro. Oltre all’accertato effetto sul dolore causato dal cancro e per la nausea e il vomito correlati alla chemioterapia,
corso teorico-pratico
TERAPIA MANUALE VERTEBRALE E ARTICOLARE Obiettivo del corso Dall’inquadramento posturale generale statico e dinamico all’esame distrettuale e segmentario del rachide cervicale, dorsale e lombo-sacrale per la ricerca del Disturbo Intervertebrale Minore (DIM). I disturbi funzionali della colonna vertebrale, e tutto il corteo sintomatologico riflesso, trovano immediata risoluzione con un trattamento mobilizzativo selettivo che viene insegnato con due possibilità di intervento per ciascun tratto vertebrale e in maniera indolore. Insegnamento di alcune mobilizzazioni articolari periferiche. DIDATTICA A CURA DI: Dr. Franco Paolini DATA DEL CORSO: 13-14 e 27-28 Gennaio 2017 10-11 Febbraio 2017 ECM: 50 crediti RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it
altre possibilità applicative in fase di studio sono per la xerostomia, l’affaticamento, le vampate di calore, l’ansia e neuropatia periferica [8]. L’Agopuntura di un unico punto, in associazione con cure fisioterapiche, ha migliorato la funzionalità di spalla con alleviamento del dolore rispetto a chi ha effettuato solo trattamenti fisioterapici. Questo miglioramento, peraltro, è stato accompagnato da una riduzione del consumo di analgesici medicamenti [9]. Esistono quindi costanti conferme che l’applicazione dell’agopuntura a scopo antalgico è un metodo utile nella pratica clinica [10] e che nel dolore cronico può permettere una riduzione dell’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei [11]. In conclusione, si assiste a una costante produzione di letteratura scientifica a conferma che
l’agopuntura funziona, ma tanto ancora c’è da studiare perché possano esserne chiariti i meccanismi di funzionamento. Rimane quel costrutto teoretico che, esposto sinteticamente con chiarezza e possibilità di immediata comprensione e applicazione anche da parte dei colleghi che non conoscono alcunché di agopuntura, conduce all’apprendimento nella nostra Scuola di questa consolidata tradizione che sono sicuro troverà piena spiegazione scientifica. ✘ RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI. [1] Il pensiero sistemico di Socrate tra Memi, Autopoiesi e vitalità dei Simboli – Franco Paolini (Articolo disponibile su richiesta all’autore francopaolini@virgilio.it). [2] Acupuncture: review and analysis of reports on controlled clinical trials. http://www. agopunturapiemonte.it/custom/archivio/files/
indicazioni_agopuntura_OMS.pdf?PHPSESSID=j d7reg7en8h8hus4mt88e3dsp4. [3] Wei Zhou, Peyman Benharash - Effects and Mechanisms of Acupuncture Based on the Principle of Meridians. J Acupunct Meridian Stud 2014;7(4):190e193. [4] Xiangyu Long, Wenjing Huang, Vitaly Napadow, Fanrong Liang, Burkhard Pleger, Arno Villringer, Claudia M. Witt, Till Nierhaus, Daniel Pach. Sustained Effects of Acupuncture Stimulation Investigated with Centrality Mapping Analysis. Frontiers in Human Neuroscience | www.frontiersin.org 1 October 2016 | Volume 10 | Article 510. [5] Ruixin Zhang, Lixing Lao, Ke Ren, Brian M. Berman. Mechanisms of Acupuncture-Electroacupuncture on Persistent Pain. Anesthesiology. 2014 February; 120(2): 482–503. doi:10.1097/ ALN.0000000000000101. [6] Ringdhal E., Pandit S. Treatment of Knee Osteoarthritis. Downloaded from the American Family Physician Web site at www.aafp.org/ afp. Copyright © 2011 American Academy of Family Physicians. [7] Brenda Golianu, Ann Ming Yeh, Meredith Brooks. Acupuncture for Pediatric Pain. Children 2014, 1, 134-148; doi:10.3390/ children1020134. [8] Kilian-Kita, Puskulluoglu, Konopka , Krzemieniecki K. Acupuncture: could it become everyday practice in oncology? Contemp Oncol (Pozn). 2016;20(2):119-23. doi: 10.5114/wo.2016.60065. Epub 2016 Jun 14. [9] J. Vas, C. Ortega, V. Olmo, F. PerezFernandez, L. Hernandez, I. Medina, J. M. Seminario, A. Herrera, F. Luna, E. Perea-Milla, C. Mendez, F. Madrazo, C. Jimenez, M. A. Ruiz, Aguilar. Single-point acupuncture and physiotherapy for the treatment of painful shoulder: a multicentre randomized controlled trial. Rheumatology 2008;47:887–893 doi:10.1093/rheumatology/ ken040. [10] Peng Gao1, Xi Gao, Tairan Fu, Dan Xu, Qingping Wen. Acupuncture: Emerging evidence for its use as an analgesic (Review). Experimental and therapeutic medicine 9: 1577-1581, 2015. [11] C. Elder, C. Ritenbaugh, M. Aickin, R. Hammerschlag, S. Dworkin, S. Mist, R.E. Harris. Reductions in Pain Medication Use Associated with Traditional Chinese Medicine for Chronic Pain. PhD; Perm J 2012 Summer;16(3):18-23.
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ANGIOLOGIA E FLEBOLOGIA Dr. Alessandro Frullini Flebologo, Specialista in Chirurgia Vascolare Presidente onorario AFI - Figline e Incisa in Val D’Arno (FI) Docente CPMA VALET - Bologna
li antichi romani avrebbero detto G “nisi ubi necesse” (solo dove serve), ma naturalmente le loro nozioni di
flebologia, per quanto qualche terapia la conoscessero, erano lontanissime da quello che i medici oggi sanno fare. L’idea che sta alla base della sclerosi ecoguidata per le varici degli arti inferiori è proprio questa, fare un’iniezione in un punto specifico, generalmente inaccessibile alla visione diretta. La sclerosi cosiddetta “visuale” permette infatti solo l’iniezione di una vena visibile ma, purtroppo, questa solo raramente coincide con il punto in cui si origina il reflusso, cioè quel flusso di sangue in senso contrario che rappresenta il motivo principale per cui si sviluppano le vene varicose. L’utilizzo nella pratica clinica della diagnostica ultrasonora con l’ecocolordoppler ha rappresentato una vera e propria rivoluzione per noi flebologi. Infatti oggi è possibile studiare “in vivo”, cioè direttamente nel paziente, il suo sistema venoso con un’accuratezza mai raggiunta
SOLO DOVE SERVE L’utilizzo nella pratica clinica della diagnostica ultrasonora con l’ecocolordoppler ha rappresentato una vera e propria rivoluzione per noi flebologi: nessuno spreco e massimi risultati!
corso teorico-pratico
SCLEROTERAPIA ECOGUIDATA Obiettivo del corso Acquisire un’adeguata preparazione teorico-pratica per intraprendere la tecnica di ecoscleroterapia. È riservato a coloro che hanno già frequentato un corso base di scleroterapia (occorre allegare copia dell’attestato di frequenza) e a coloro che potranno produrre attestato di analogo significato (precedente esperienza di scleroterapia). La terapia sclerosante delle varici ha subito un potenziamento e un miglioramento della sua sicurezza da quando è stata proposta l’iniezione sotto guida ecografica. Attraverso la coniugazione del potere diagnostico dell’eco-doppler con il potere del farmaco sclerosante endovenoso (ancor più se sotto forma di schiuma) si è ampliata la gamma delle indicazioni della scleroterapia, nell’ottica di un migliore controllo del gesto terapeutico. DIDATTICA A CURA DI: Dr. Alessandro Frullini DATA DEL CORSO: 11-12 Marzo 2017 ECM: 13 crediti RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it
prima e, sulla base dell’immagine che l’ecocolordoppler ci fornisce, iniettare il farmaco sclerosante con una precisione millimetrica. Di conseguenza oggi possiamo effettuare delle scleroterapie mirate, utilizzando quantità minime di farmaco (quindi riducendo al massimo i rischi per il paziente), ma migliorando in modo sostanziale i risultati perché l’iniezione sclerosante viene effettuata solo dove serve o, per meglio dire, “nisi ubi necesse”! ✘
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L’UNIONE FA LA FORZA
CONFERENCE Dr. Alessandro Frullini Flebologo, Specialista in Chirurgia Vascolare Presidente onorario AFI - Incisa in Val D’Arno (FI) Docente CPMA VALET - Bologna
I più importanti flebologi italiani e internazionali si sono dati appuntamento a Bologna. Condividendo il loro sapere con i medici, aiutano a far crescere questa disciplina ’è un solo modo per incontrare C i più importanti flebologi italiani e internazionali, così come c’è un
solo modo (lo stesso…) per conoscere le innovazioni che possono cambiare la nostra pratica quotidiana e quel modo da quattordici anni si chiama “Sclerotherapy”. L’edizione 2017 si caratterizzerà per importanti novità e si terrà per la seconda volta a Bologna nell’ambito della VALET Conference, in contemporanea quindi con il congresso SIES 2017. L’edizione 2016 della VALET Conference ha visto la partecipazione di 3.500 congressisti e contiamo anche quest’anno di ripetere il successo dell’edizione scorsa. Sclerotherapy 2017 si caratterizzerà per una serie di sostanziali novità: accanto alle tradizionali presentazioni, daremo più spazio alle terapie in diretta dopo le quali operatore potrà interagire con il pubblico in sala per spiegare i particolari del suo approccio terapeutico. Verranno inoltre organizzati alcuni mini-corsi in piccoli gruppi a numero chiuso su temi specifici partendo dalla flebologia di base fino ad arrivare a quelli più avanzati. Questo permetterà anche ai giovani medici che sono interessati a entrare nel nostro mondo di interagire con un esperto che risponderà alle loro domande in un’occasione unica d’interazione. Sclerotherapy 2017 vi aspetta con il vostro contributo di conoscenza, perché solo condividendo il nostro modo di praticare la medicina possiamo crescere insieme. L’AFI è nata per sviluppare la flebologia italiana e proprio per questo motivo abbiamo bisogno di ognuno di voi. Vi aspetto a Bologna. ✘
& Venous Ablation 24-26 Febbraio 2017
CONGRESSO
Palazzo della Cultura e dei Congressi - Bologna
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ANGIOLOGIA E FLEBOLOGIA Dr. Franco Accorsi Specialista in Psicologia Medica, Medicina dello Sport e Angiologia Medica Docente CPMA VALET - Bologna
IL RUOLO DELL’ECOCOLOR DOPPLER NELLE DISSEZIONI CAROTIDEE E VERTEBRALI
Le dissecazioni sono un evento relativamente raro: è stato calcolato che sono responsabili di circa 2% di tutti gli strokes ischemici e di circa 10-20% degli strokes che colpiscono i giovani adulti e dissecazioni della carotide inL terna (CI) e dell’arteria vertebrale (AV), d’origine traumatica o spontanea, sono una soluzione di continuo della parete la cui lacerazione può comportare il sanguinamento, con conseguente formazione di ematoma intramurale stenosante su cui si può sviluppare una trombosi, potenzialmente emboligena. Il sangue disseca la parete in senso longitudinale e può attraversare l’intima entrando così, parzialmente coagulato, nel lume dell’arteria. Altre volte la raccolta ematica può dissecare il piano avventiziale con la conseguente formazione di un aneurisma. Probabilmente in alcuni pazienti, invece, la dissecazione inizia sulla superficie dell’intima e si estende successivamente alla tunica media. Caratteristica di questa patologia è di essere un processo dinamico, in grado di modificarsi rapidamente: l’eventuale cicatrizzazione della fissurazione, con conseguente ripristino della pervietà del lume arterioso, può avvenire in pochi giorni o anche in poche ore.
L’ECOCOLOR DOPPLER NELLA DISSECAZIONE CAROTIDEA I segmenti più colpiti, nella dissecazione della CI, sono quelli extracranici, due-tre centimetri oltre la biforcazione. Nella diagnosi di dissecazione di CI, l’ecocolor Doppler (ECD) può mostrare, schematicamente: 1. segno “diretto” 1°: visualizzazione di flap intimale con suddivisione di CI prossimale in due comparti (Fig. 1); 2. segno “diretto” 2°: presenza di ematoma in sede bulbare e/o di CI prossimale (Fig. 2); 3. segni “indiretti”: a) flusso ad alte resistenze (“stump flow”) in sede bulbare per la presenza di ematoma stenosante a livello della CI cervicale distale, non rilevabile con l’ecografia; 46
b) origine di CI senza echi patologici aterosclerotici endoluminali (Fig. 3). I segni “indiretti” sono quelli di più frequente riscontro.
Fig. 1: segno “diretto” 1°: flap intimale con suddivisione della CI prossimale in due comparti
Fig. 2: segno “diretto” 2°: presenza di ematoma in sede bulbare e di CI prossimale
Fig. 3: segni “indiretti”: flusso ad alte resistenze (“stump flow”) in sede bulbare per la presenza di ematoma stenosante della CI cervicale distale, non rilevabile con l’ecografia, in assenza di echi patologici aterosclerotici endoluminali all’origine di CI (i pazienti sono, infatti, in netta prevalenza, giovani)
Possono essere presenti più “segni” ECD contemporaneamente. Mentre con gli esami neuroradiologici (NR) è possibile studiare la CI lungo tutto il decorso, con l’ECD, per motivi tecnici,
la CI è ben esplorabile esclusivamente per i primi 3-4 centimetri. Solo nella dissecazione localizzata in questa sede, quindi, è possibile una diagnosi ultrasonografica (US) di certezza. Nella dissecazione emodinamica della CI più distale, invece, si registra un flusso a elevate resistenze (segno “indiretto”) che, però, può essere presente anche nell’ostruzione della CI cervicale distale di origine cardioembolica o aterosclerotica. È necessaria, quindi, una diagnosi differenziale: in questo caso diventa fondamentale la clinica (il dolore laterocervicale e/o cefalea, tipici della dissecazione), l’anamnesi (ad esempio traumi o microtraumi ripetuti) e l’età (i pazienti sono, in netta prevalenza, giovani). L’associazione dei dati clinici e anamnestici con i “segni indiretti” US permette una diagnosi di certezza nella quasi totalità dei casi. L’ECOCOLOR DOPPLER NELLA DISSECAZIONE VERTEBRALE I segmenti più colpiti nella dissecazione dell’AV, sono i segmenti V2 e V3. La diagnosi US di dissecazione d’AV è più difficile rispetto a quella della CI in quanto le AAVV sono più profonde e a decorso irregolare, attraverso i processi trasversi. Nella diagnosi di dissecazione di queste arterie gli US sono sensibili, ma raramente specifici, perché in grado di dimostrare molto spesso le alterazioni emodinamiche non specifiche quali l’assenza di flusso, flusso ridotto, flusso ad alte resistenze nel tratto trasversario per ostacolo più a valle (Fig. 4). Le alterazioni morfologiche US “tipiche”, con visualizzazione diretta della dissecazione come l’ematoma, il flap o l’aneurisma, sono meno frequenti. La clinica e l’assenza di placche aterosclerotiche negli altri distretti, anche in questo caso, orientano verso la diagnosi di dissecazione.
Fase acuta
Fig. 4: flusso a elevate resistenze nel segmento AV3 (pervio) per la presenza di dissecazione stenosante in AV4 ove è possibile registrare solo un flusso molto scarso. Questi sono segni “non specifici”, presenti anche nell’ostruzione aterosclerotica di AV4. Solo in presenza di un setting clinico appropriato (in questo paziente: violento trauma cervicale) è possibile fare diagnosi di dissecazione di AV (con successiva, necessaria, conferma NR)
L’ECOCOLOR DOPPLER TRANSCRANICO L’ecocolor Doppler transcranico (EDTC) non può dare immagini dirette di dissecazione delle arterie intracraniche. Nonostante ciò, quest’indagine è importante a fini: a) diagnostici: è in grado, infatti, di offrire importanti informazioni emodinamiche quali la riduzione o l’assenza di flusso in corrispondenza delle arterie intracraniche, l’attivazione dei circoli di compenso e l’eventuale passaggio di microemboli provenienti dal trombo/ematoma; b) prognostici: nel caso di compromissione del circolo intracranico la prognosi è peggiore. Il vantaggio di una diagnosi immediata ECD e EDTC è di agevolare la possibilità di una diagnosi precoce, guidando l’esame NR nel distretto interessato. Viene favorito, quindi, l’inizio immediato di una terapia adeguata. FOLLOW UP Nel follow up gli US sono l’indagine diagnostica elettiva perché innocua, ripetibile e di basso costo. Essendo la dissecazione un processo dinamico, in grado di modificarsi rapidamente, gli US possono evidenziarne agevolmente l’evoluzione quali l’eventuale ricanalizzazione, il rimodellamento dell’aneurisma o l’ostruzione del vaso (Fig. 5).
LIMITI Il limite più importante degli US è correlato all’impossibilità sia di dare immagini specifiche nelle dissecazioni d’AV, sia di studiare la CI nel tratto pre-petroso e petroso. In questi casi, però, gli US, potendo registrare le ripercussioni flussimetriche a monte e a valle della lesione, sono in grado di sospettare la diagnosi e, quindi, di indirizzare lo studio NR nell’area d’interesse. Inoltre, gli US possono fallire se eseguiti in ritardo, quando la lesione localizzata nel tratto prepetroso e petroso della CI non è più emodinamica, per l’eventuale regressione dell’ematoma. Per questo motivo, nel sospetto clinico di dissecazione, è necessario eseguire rapidamente l’esame US. Un altro limite è che l’EDTC non è in grado di identificare i principali vasi intracranici in circa il 20% dei casi per la presenza d’iperostosi, particolarmente evidente nei soggetti anziani e di sesso femminile. Questo limite può essere superato dall’uso dei mezzi di contrasto per US che sono in grado di migliorare le caratteristiche acustiche delle onde US riflesse e il rapporto segnale/rumore. CONCLUSIONI In definitiva, gli US: a) rappresentano la tecnica più rapida, semplice ed economica per un iniziale inquadramento diagnostico perché permettono una diagnosi di certezza in presenza dei segni “diretti” e di sollevare il sospetto diagnostico in caso di “segni indiretti” guidando l’uso successivo dell’esame NR. Ciò è particolarmente utile nei numerosi casi con sintomatologia sfumata o atipica (ad esempio: cefalea senza segni focali neurologici) per i quali è difficile raccomandare un esame NR in regime di urgenza. corso teorico-pratico
ECO-COLOR-DOPPLER DI PRIMA FORMAZIONE
Obiettivo del corso Nelle lezioni sarà privilegiato un confronto diretto docenti-discenti con presentazioni teoriche e di casi clinici “interattivi”, cui faranno seguito numerose ore di esercitazioni pratiche, con applicazione delle tecniche diagnostiche su pazienti selezionati. Il corso sarà suddiviso in tre stage, articolati in sei giornate, con lezioni che riguarderanno: 1) i principi fisici, le tecniche di esecuzione, i quadri normali e i limiti di questa indagine; 2) i quadri patologici arteriosi (vasi cerebro afferenti, aorta addominale e suoi rami, arti inferiori) e venosi (vene dell’addome, vene superficiali e profonde degli arti inferiori).
DIDATTICA A CURA DI: Dr. Franco Accorsi e Dr. Alessandro Pieri DATA DEL CORSO: 13-14 e 20-21 Gennaio - 3-4 Febbraio 2017 ECM: 50 crediti RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it
Controllo a 12gg
Fig. 5: Dissecazione di CI: follow up. In fase acuta presenza di: a) ematoma all’origine della CI; b) “stump flow” a monte dell’ematoma-dissecazione; c) alta velocità di flusso sulla stenosi. Dopo dodici giorni si evidenzia una completa ricanalizzazione del vaso, con velocità di flusso regolare
b) sono insostituibili nel follow up potendo controllare agevolmente le progressive modificazioni morfologiche ed emodinamiche. ✘ BIBLIOGRAFIA 1. W. Schievink - Spontaneous dissection of the carotid and vertebral arteries. N Engl J Med 2001; 344:898–906. 2. J. de Bray, P. Lhoste, F. Dubas et al. - Ultrasonic features of extracranial carotid dissections: 47 cases studied by angiography. J Ultrasound Med 1994; 13:659–664. 3. W. Steinke, W. Rautemberg, A. Schwartz, M. Hennerici - Non invasive monitoring of internal carotid artery dissection. Stroke 1994; 25: 9981005. 4. M. Sturzenegger, H. Mattle, A. Rivoir, R. Baumgartner - Ultrasound findings in carotid artery dissection: analysis of 43 patients. Neurology 1995; 45:691–698. 5. D. Benninger, D. Georgiadis, C. Kremer et al. - Mechanism of ischemic infarct in spontaneous carotid dissection. Stroke 2004; 35:482–485. 6. R. Dittrich, R. Dziewas, M. Ritter et al. - Negative ultrasound findings in patients with cervical artery dissection. Negative ultrasound in CAD. J Neurol 2006; 253:424–433. 7. D. Benninger, D. Georgiadis, J. Gandjour, R. Baumgartner - Accuracy of color duplex ultrasound diagnosis of spontaneous carotid dissection causing ischemia. Stroke 2006; 37:377– 381. 8. Manu S. Goyal and Colin P. Derdeyn - The diagnosis and management of supraaortic arterial dissections. Current Opinion in Neurology 2009, 22:80–89. 9. E. Bartels, K. A. Flugel - Evaluation of extracranial vertebral artery dissection with duplex color-flow imaging. Stroke 1996;27(2):290– 295. 10. Tiemo Wessels, MD, Maria Mosso, MD, Timo Krings, MD, Christof Klotzsch, MD, Judith U. Harrer, MD - Extracranial and Intracranial Vertebral Artery Dissection: Long-term Clinical and Duplex Sonographic Follow-up. J Clin Ultrasound 2008. 11. J. Srinivasan, D. W. Newell, M. Sturzenegger, M. R. Mayberg, H. R. Winn - Transcranial Doppler in the evaluation of internal carotid artery dissection. Stroke 1996; 27:1226-30. Per maggiori informazioni riguardanti: 1) il ruolo dell’ecocolor Doppler nelle dissecazioni dei vasi cerebro afferenti; 2) la tecnica di esecuzione, i quadri normali e patologici dell’ecocolor Doppler vascolare, è possibile consultare il mio sito web gratuito www. echodoppler-lessons.com. Chi fosse interessato ad aggiornamenti, immagini, brevi video relativi allo studio ecocolor Doppler nella patologia arteriosa e venosa può entrare anche nel mio sito facebook/ecocolor Doppler facebook.com/francoaccorsiecodoppler/ 47
SIES DAY 2016 Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale - Modena Membro del Comitato Scientifico SIES Docente CPMA VALET - Bologna
ALLA SCOPERTA DEL PROFILO CORPOREO
In risposta a una sempre crescente richiesta di soluzioni per creare fisici perfetti, l’industria medicale di tutto il mondo si è attrezzata per produrre e proporre apparecchiature sempre più sofisticate
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ae West, la provocante attrice di musical raffigurata tra gli altri nel 1967 sulla famosa copertina dell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles, ha ammonito: “Coltiva le tue curve - potranno essere pericolose, ma non potranno essere evitate”. Molte persone hanno preso alla lettera il suo suggerimento: la cura del corpo sta diventando sempre più maniacale nella società contemporanea. Ecco perché il Sies Day 2016 è stato incentrato su questo tema. Il profilo corporeo nel 2000 è sempre più scolpito, definito: i fianchi femminili sono più stretti di quelli prosperosi del secolo scorso, e ancor più quelli maschili (solo a sentir nominare le cosiddette “maniglie dell’amore”, gli uomini hanno una crisi di nervi). Per non parlare dei famigerati peli: l’epilazione è quasi più globale del riscaldamento, e riguarda da anni le donne, ora sempre più anche il sesso maschile. In risposta a una sempre crescente richiesta di soluzioni per creare fisici perfetti, inevitabilmente l’industria medicale di tutto il mondo si è attrezzata per produrre e proporre apparec-
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chiature sempre più sofisticate. Ed ecco allora il laser: ma non c’è un unico laser, uguale per ogni inestetismo. Ed ecco l’ultrasuono: ma non un’unica apparecchiatura, no, bensì diverse per effetto e indicazione. Poi, la radiofrequenza: ma può essere mono, bipolare, ad aghi, a cannula, interna, esterna, per uso ambulatoriale, da farsi in sala operatoria, con un recupero immediato per il paziente o con un decorso più o meno lungo... Che confusione!!! E che paura di sbagliare e non usare lo strumento giusto al momento giusto…. Per questo abbiamo provato a fare chiarezza. Ogni medico estetico e ogni chirurgo plastico personalizza la propria pratica clinica, scegliendo tecniche diverse, utilizzando macchinari, tecniche e farmaci secondo propri protocolli. L’obiettivo è quello di provare a stilare protocolli condivisi, visto che ad oggi, nella maggior parte dei casi, non ne abbiamo a nostra disposizione. I relatori si sono succeduti provando a sciogliere i dubbi, mostrando anche mediante video e collegamenti in diretta dalla sala operatoria le varie tecniche. Non scenderò nel dettaglio
SIES DAY 2016 LA GIORNATA FONDAMENTALE DELLA MEDICINA ESTETICA
degli interventi fatti, ma effettivamente ho capito molto meglio quando optare per una mesoterapia e con che farmaci o una criolipolisi, per una radiofrequenza bipolare o una liporadiofrequenza assistita, quando scegliere un ultrasuono o consigliare un
laser. Dalla giornata sono emersi alcuni elementi fondamentali che proverò qui a riassumere: 1) Alla base di ogni trattamento è fondamentale la diagnosi: apparecchiature e farmaci risultano molto meno efficaci, e a volte dannosi, se proposti nel caso clinico sbagliato. 2) Gli obiettivi devono essere condivisi con il paziente; se le aspettative del paziente sono eccessive e nascono da motivazioni per le quali il ritocco estetico può fare ben poco, meglio astenersi. No, quindi, alle richieste esagerate o poco in armonia; no agli obiettivi irragionevoli, per raggiungere i quali dovremmo correre rischi o semplicemente esagerare, ad esempio nella magrezza. 3) La combinazione di più trattamenti spesso migliora il risultato finale. Ad esempio, la carbossiterapia magnifica i risultati ottenuti con quasi tutte le altre tecniche. 4) Contestualizzare il trattamento e dare indicazioni sullo stile di vita migliore: inutile correggere un inestetismo particolare se non si associano un’alimentazione e uno stile di vita corretti. 5) Associare un corretto trattamento domiciliare ai trattamenti ambulatoriali. 6) L’aderenza alla terapia è importantissima. 7) Rischi e complicanze sono dietro l’angolo. Attrezzarsi e studiare bene su come ridurre i primi e contenere e affrontare le ultime. ✘
MOVIMENTO PER LA VITA
KINESIOLOGIA Prof. Giovanni Gemelli Specialista in fisioterapia ortopedica Abilitato in recupero e rieducazione neuromotoria Docente di kinesiologia correttiva ed educativa - Bologna
inesiologia deriva dal termine K greco “Kinesis” (senso del movimento) e “Logos” (nel senso di
discorso, studio). È, in definitiva, la scienza che si interessa del movimento umano attivo in tutte le sue forme. I campi di applicazione possono avere vari indirizzi: 1) sportivo (preparazione atletica); 2) ricreativo (musica, animazione, giochi); 3) formativo (ginnastica per bambini e giovani); 4) educativo (educazione fisica nelle scuole); 5) preventivo (ginnastica posturale). L’obiettivo del corso che propone CPMA VALET è chiaro: non abbiamo la pretesa di insegnare la kinesiologia del corpo umano in poche ore di lezione, ma vogliamo far capire i meccanismi che regolano i principali gesti che compie l’uomo, di vedere
Vi guidiamo alla scoperta della scienza che si interessa del movimento umano attivo in tutte le sue forme. I campi di applicazione sono molteplici
come concetti di fisica, di gravità, possono favorire o meno il movimento. Durante il corso, si esamineranno i principali distretti del corpo umano, estrapolando i principali muscoli che ci permettono il movimento, analizzando le articolazioni che ci interessano e quindi come camminiamo e
Corso teorico-pratico
KINESIOLOGIA
Obiettivo del corso Il corso che propone CPMA VALET non ha la pretesa di insegnare la kinesiologia del corpo umano in poche ore di lezione, ma di far capire i meccanismi che regolano i principali gesti che compie l’uomo, di vedere come concetti di fisica, di gravità, possono favorire o meno il movimento. Si esamineranno i principali distretti del corpo umano, estrapolando i principali muscoli che ci permettono di muoverci, analizzando le articolazioni che ci interessano e quindi come camminiamo e svolgiamo le più normali attività. Si cercherà di esaminare i principali metodi riabilitativi esistenti, capendo come vi siano delle copiature di varie metodiche, e analizzeremo le principali che possono dare sempre dei risultati utili. Vedremo le applicazioni kinesiologiche nelle più comuni patologie del corpo umano come artrosi, osteoporosi, scoliosi. Vi farò vedere, con una paziente, come si effettuano le principali mobilizzazioni nei vari distretti del corpo umano, sperando di stimolare in voi la voglia e la curiosità di approfondire questo settore della Medicina, che rientra nella specialità di Fisioterapia Ortopedica. L’augurio è che, alla fine del corso, ognuno di voi esca dall’aula con concetti chiari e fondamentali, in modo da poterli applicare nella vita professionale. DIDATTICA A CURA DI: Prof. Giovanni Gemelli DATA DEL CORSO: 11-12 Marzo 2017 ECM: 13,5 crediti RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it
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svolgiamo le più normali attività. Si cercherà di esaminare i principali metodi riabilitativi esistenti. Vedremo le applicazioni kinesiologiche nelle più comuni patologie del corpo umano come artrosi, osteoporosi, scoliosi, ecc.Vi farò vedere, con una paziente, come si effettuano le prin-
cipali mobilizzazioni nei vari distretti del corpo umano, sperando di stimolare in voi la voglia e la curiosità di approfondire questo settore della Medicina, che rientra nella specialità di Fisioterapia Ortopedica. L’augurio è che, alla fine del corso, ognuno di voi esca dall’aula con concetti chiari e fondamentali, in modo da poterli applicare nella vita professionale. ✘
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