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ATTIVA S.I.H.: la certezza nel ringiovanimento tessutale
from Numero 67
Prof. Giorgio Maullu Membro CRISMENC Università di Sassari
La presenza della radiofrequenza nel mondo della Medicina Estetica, fin dal suo esordio, è diventata sempre più importante soprattutto a partire dai primi anni del terzo millennio, per avere un’accelerazione nel 2016 quando viene presentata una modalità particolare chiamata endodermica. Con questa modalità, l’energia sviluppata da un’apparecchiatura di radiofrequenza, sotto forma di calore, poteva essere veicolata direttamente sotto cute. Nasceva così ATTIVA S.I.H. (Subdermal Induced Heat Tecnhology). Con questo particolare strumento elettromedicale, il calore può essere veicolato in tutti i distretti corporei mediante una speciale termo-cannula in cui il sensore termico - in tempo reale - gestisce l’erogazione precisa del calore in profondità, mentre mediante una termocamera si monitorizza su un monitor integrato nell’apparecchiatura, la diffusione del calore irradiato mediante il variare delle cromature di colore del calore stesso, e soprattutto avere il costante controllo della temperatura cutanea al fine di scongiurare ed evitare eventuali effetti collaterali quali le ustioni. Dal 2016, questa particolare tecnologia si è sviluppata in maniera molto importante e a tutt’oggi è presente in oltre 40 Paesi nel mondo. La particolare efficacia della metodica e l’estrema sicurezza del trattamento è stata sottoposta alla sperimentazione istologica, immuno-istochimica e immuno-enzimatica dell’Università di Sassari mediante il Centro di Ricerca Crismenc, sotto la direzione del professor Alessio Pirino e l’Università di Verona, sotto la responsabilità del professor Andrea Sbarbati, mediante l’utilizzo di biopsie su volontari umani. Dagli studi effettuati, si è riscontrato un ripristino strutturale della matrice extracellulare con il ripristino delle creste dermiche, che da piatte e lineari tornavano a essere spesse e ondulate, aumento e compattezza delle fibre di collagene ed elastina, aumento del numero dei fibroblasti delle aree trattate, neovascolarizzazione (Figg. 1 e 2) e il risultato clinico del caso in esame.
COME SI SVOLGE IL TRATTAMENTO Il trattamento viene eseguito con termo-cannule schermate per quasi tutta la loro lunghezza, tranne che per la parte terminale da cui viene erogato il calore. Il movimento è lento e preciso e questo permette di poter trattare tutti i distretti cor-
ATTIVA S.I.H. (Subdermal Induced Heat Tecnhology)
Fig. 1: studi effettuati su biopsie di volontari umani
Fig. 2: pre e post trattamento porei, anche quelli più delicati quali labbra, palpebre (Fig. 3), naso e il distretto ginecologico quali vulva e grandi labbra, aree anatomiche difficili o impossibili da trattare con altre tecnologie, in cui non vi è il controllo diretto della temperature e del tempo effettivo di esposizione del calore indotto. La metodica di utilizzo è molto semplice e si può effettuare con o senza anestesia locale. Nel primo caso, solitamente indicato per il volto, intorno ai 48 gradi, si procede effettuando solo un ponfo di anestesia, si crea un foro di accesso con un ago e si inserisce la termo-cannula per tutta la sua parte non schermata di 1 cm. Perpendicolarmente al piano cutaneo, poi, si esegue un movimento a 90 gradi e, posizionata la termo-cannula parallela al piano cutaneo, si introduce nel piano dell’ipoderma per tutta la sua lunghezza (Fig. 4). Successivamente si inizia il trattamento in retrazione con un movimento lento e preciso e sotto il controllo della termocamera, in cui sono evidenziati tutti i parametri di lavoro, temperatura in profondità, in superficie, diffusione colorimetrica, impedenza del tessuto, barra dell’energia irraggiata. Se eventualmente la sensibilità del paziente fosse particolarmente alta, o si debbano usare temperature oltre i 50 gradi, si effettua un’anestesia tronculare. Quando si trattano i distretti corporei invece, è sempre necessario usare un’anestesia tumescente al fine di garantire un confort totale al paziente. In questa maniera, utilizzando energie tra i 48 e 52 gradi, si ottiene la massima stimolazione della matrice extracellulare, che è la responsabile del ringiovanimento strutturale di tutti i componenti connettivali del nostro organismo. ATTIVA GYNÈ Grazie a questa unica, riproducibile, controllabile modalità di trattamento, l’energia termica può essere veicolata senza problemi (Fig. 5).
In virtù di un particolare brevetto, anche il trattamento endovaginale in campo ginecologico, che spazia dall’incontinenza urinaria alla secchezza vaginale, può essere effettuato mediante un manipolo non operatore dipendente, al fine di garantire il massimo della privacy della paziente. Anche in questo caso, il manipolo presenta il sensore di temperatura e tutti gli altri sistemi di sicurezza prima elencati (Fig. 6). Concludendo, si può affermare che ATTIVA rappresenta il futuro della tecnologia del ringiovanimento dei tessuti connettivi, e diventa la base indispensabile per la medicina rigenerativa, per cui riATTIVAre le nostre cellule, si può.◼︎
Figg. 3 e 4: trattamento della zona palpebrale
Fig. 6: manipolo di ATTIVA S.I.H. Gynè Fig. 5: veicolazione dell’energia termica