Numero 42

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LA DOMUS

MEDICA

DEL TERZO MILLENNIO ANNO XIV - periodico di informazione scientifica a diffusione mirata

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Q U E S T O

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N U M E R O

Liporiduzione non chirurgica tramite soluzioni di FTCD e Na Deoxicolato

L a Mesoterapia mirata antalgica: perché funziona, perché apprenderla, perché utilizzarla

Il trattamento con scleroterapia laser-assistita (LAFOS)

n protocollo combinato per U rinfrescare lo sguardo

n. 42 maggio-agosto 2014, anno XIV - Aut. Tribunale Bologna n. 7071 del 05/12/2000 - Sped. a.p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Poste Italiane Dir. Comm. Imprese E/R Spedizione riservata ai soli abbonati non acquistabile in edicola. In caso di mancata consegna, restituire all’editore che si impegna a pagare la relativa tassa c/o CMP di Bologna - Contiene I.P.


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LA DOMUS MEDICA DEL TERZO MILLENNIO

periodico di informazione scientifica a diffusione mirata

ANNO XIV - MAGGIO - AGOSTO 2014

Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 7071 del 05/12/2000 Direttore responsabile: Marco Montanari Coordinamento scientifico: Basso Matteo, Bitelli Piera, Carrari Bruno Giacomo, Cavezzi Attilio, De Padova Maria Pia, Di Donato Crescenzo, Di Lella Emanuela, Frullini Alessandro, Fundarò Salvatore, Izzo Giuseppe Maria, Lerro Federica, Maullu Giorgio, Molinari Paola, Paolini Franco, Pelliccia Roberto, Priori Maurizio, Ronconi Maurizio, Russo Rosalba.

SOMMARIO ARTICOLI

PAGINA

Il trattamento con scleroterapia laser-assistita (LAFOS)

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Biorivitalizzazione total body

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La rivoluzione-evoluzione del lightsheer® Lumenis: Lightsheer® Desire™

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L’approccio globale all’invecchiamento e la mia esperienza con il sistema Aliaxin®

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Scegli la tecnologia leader: oggi puoi disegnare il tuo futuro

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Un protocollo combinato per rinfrescare lo sguardo

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Immagine & comunicazione: Elisa Fantini - elisa@valet.it

La mesoterapia in Medicina Estetica

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Realizzazione grafica: Matteo Nuti - immagine@valet.it

La Mesoterapia mirata antalgica: perché funziona, perché apprenderla, perché utilizzarla

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Stampa: Cantelli Rotoweb S.p.a.

Liporiduzione non chirurgica tramite soluzioni di FTCD e Na Deoxicolato

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È vietata la riproduzione, totale o parziale, di ogni contenuto di questa pubblicazione senza esplicita autorizzazione dell’editore. Tutti i punti di vista espressi in questo periodico sono quelli dei rispettivi autori e non riflettono necessariamente quelli delle imprese alle quali appartengono, dell’editore e delle istituzioni. Nulla intende rappresentare un consiglio o una raccomandazione su cure e metodiche; l’editore non da garanzie sui protocolli terapeutici citati e non riconosce alcuna responsabilità su eventuali danneggiamenti causati da nozioni riportate sulla rivista. La rivista è spedita in abbonamento postale. I dati anagrafici dei soggetti interessati alla spedizione della presente rivista provengono da elenchi pubblici e vengono trattati in conformità a quanto previsto dal “Codice Privacy” (Digs. 196/2003). Le finalità del trattamento riguardano la spedizione in abbonamento postale della presente rivista, di altre pubblicazioni, invio di cataloghi ed eventuali altre comunicazioni inerenti le attività promosse dal titolare del trattamento. L’interessato può in qualsiasi momento richiedere informazione sul trattamento dei propri dati, ottenere modifiche od opporsi in tutto o in parte, facendone richiesta via fax, lettera o e-mail, al titolare del trattamento. II titolare del trattamento è VALET S.r.l. - Via dei Fomaciai, 29/b 40129 Bologna (BO). Alla data della presente pubblicazione, il Responsabile del trattamento è il Sig. Daniele Morini. L’informativa integrale, completa di finalità, modalità del trattamento, diritti dell’interessato e soggetti a cui potrebbero essere comunicati i dati, è consultabile sul sito www.valet.it alla sezione Privacy.

RUBRICHE e SPECIALI

Hanno collaborato: Cavallini Maurizio, D’Angelo Domenico, Fasola elena, Frullini Alessandro, Fuccia Nicola, Fundarò Salvatore, Ingallina Fabio, Ishai Gil, Lerro Federica, Maggi Michela, Marini Fabio, Molinari Paola, Palmieri Isabella Pia, Pavei Patrizia, Piovano Luca, Priori Maurizio, Russo Paola Rosalba, Salomon Shiri. Segreteria di redazione: VALET S.r.l. Via dei Fornaciai 29/b - 40129 Bologna Tel. 051.63.88.334 - Fax 051.32.68.40 - edizioni@valet.it - www.valet.it

Diffusione Nazionale: Medici specialisti in: anestesia e rianimazione, Angiologia e Flebologia, chirurgia generale, chirurgia plastica, dermatologia, dietologia, endocrinologia, fisiatria, malattie reumatiche, medicina sportiva e patologia vascolare, centri di medicina e Chirurgia Estetica, estetica medica, medici di base, studi privati di agopuntura e Mesoterapia, infermieri professionali, ambulatori di chiroterapia, fisioterapia, fisiokinesiterapia e massaggi, poliambulatori, case di cura e cliniche private, direttori sanitari: A.S.L., ospedali, stabilimenti termali, associazioni e istituzioni sanitarie, istituti scientifici e di ricerca, docenti e corsisti Divisione Didattica VALET: CPMA e C.E.D.A. Distribuzione: 140.000 copie

PAGINA

CPMA: Scuole e corsi per il Medico

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Report: Congresso Internazionale SIES 2014

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Report: Simposio Internazionale di Flebologia Sclerotherapy 2014

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IL TRATTAMENTO CON SCLEROTERAPIA LASER-ASSISTITA (LAFOS)

FLEBOLOGIA di Alessandro Frullini Specialista in Chirurgia Vascolare Incisa Valdarno (FI) Docente CPMA VALET - Bologna

L’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori rappresenta una patologia comune dei Paesi industrializzati come l’Italia, dove si calcola che circa il 50% della popolazione adulta sia affetta da una forma di IVC ’insufficienza venosa cronica (IVC) L degli arti inferiori rappresenta una patologia comune dei Paesi industria-

lizzati come l’Italia, dove si calcola che circa il 50% della popolazione adulta sia affetta da una forma di IVC. Prescindendo dalle forme più lievi, dove le problematiche maggiori sono soprattutto di tipo estetico, nel nostro Paese circa il 15% degli adulti è portatore di una vena varicosa, con uguale incidenza nei due sessi. Questo espone a una sintomatologia qualche volta invalidante ma, soprattutto, al rischio di complicanze. Queste sono rappresentate essenzialmente dalla trombosi venosa, dalle emorragie varicose e dall’ulcera venosa. Le ultime due alterano in modo significativo la qualità della vita dei pazienti e sono in grado di produrre conseguenze molto gravi. Non bisogna inoltre sottovalutare il costo sociale di questa patologia. Oltre alle numerose giornate lavorative perse, bisogna considerare il costo del trattamento chirurgico delle varici e l’ancora più alto costo del trattamento delle complicanze. L’ulcera venosa degli arti inferiori rappresenta ad esempio una delle patologie invalidanti più gravose in termini strettamente economici oltre che sociali. Il trattamento dell’insufficienza venosa è mutato radicalmente negli ultimi anni. Negli Stati Uniti, per esempio, dal 1999 a oggi il numero di interventi di stripping si è ridotto del 90% e la maggior parte delle safene viene oggi trattata con sclerosi o con ablazione laser. Nel Regno Unito, le linee guida del NICE richiedono oggi che prima di un trattamento chirurgico debba essere offerto al paziente un trattamento con schiuma sclerosante o di ablazione laser.

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corso teorico-pratico

INSUFFICIENZA VENOSA (PROPEDEUTICO A SCLEROTERAPIA)

Obiettivo del corso Uno stage base che permette di acquisire le nozioni principali sulla malattia varicosa, sul tromboembolismo venoso, sulla metodica eco(color)doppler, sull’edema e la elastocompressione, il tutto finalizzato a una gestione ottimale del paziente flebopatico e del proprio ambulatorio flebologico più in generale. DOCENTE: DATE DEL CORSO: DURATA: ECM:

Dr. Alessandro Frullini 19-20 Settembre 2014 1 stage di 16 ore 18 crediti

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PROCEDURA LAFOS Da alcuni anni abbiamo messo a punto un nuovo trattamento che combina una scleroterapia con un pre-trattamento laser della safena (LAFOS: laser assisted foam sclerotherapy). La LAFOS è un’innovativa procedura che permette di allargare l’indicazione alla sclerosi alle vene di più grande dimensione, quelle che in passato erano trattate solo con la chirurgia. Si tratta di una procedura assolutamente ambulatoria-

le che, tramite il posizionamento di un ago, permette il passaggio della fibra laser e della soluzione sclerosante. La terapia è indolore e non richiede alcun tipo di anestesia. I pazienti spesso ritornano alle proprie attività in poche ore.La terapia dell’insufficienza venosa è cambiata radicalmente negli ultimi anni, la LAFOS insieme a tutte le altre procedure innovative si ripropone di rendere il trattamento sempre meno invasivo e ambulatoriale. ✘


MEDICINA ESTETICA di Isabella Pia Palmieri Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica - Catania Docente CPMA Valet – Bologna

BIORIVITALIZZAZIONE TOTAL BODY Focus su seno e addome

a tonificazione dei tessuti del viso L collo e decolleté ormai si viene ad associare sempre più frequentemen-

te alla tonificazione del corpo, che ottiene una sempre maggiore attenzione da parte di medici e pazienti. La biorivitalizzazione dei tessuti del corpo può essere utile in affiancamento a diete ipocaloriche, in seguito a diminuzione del peso e dopo gravidanze, oppure per contrastare l’ipotonia dei tessuti dovuta all’età. Personalmente utilizzo infiltrazioni intradermiche a base di Polinucleotidi (Mastelli srl) anche per il corpo, sulla base della mia lunga esperienza nel trattamento di viso collo e décolleté. I Polinucleotidi sono molecole naturali che hanno una forte azione di stimolo trofico sui fibroblasti dermici e, come dimostrato da numerose pubblicazioni internazionali [1, 2], favoriscono l’incremento di collagene, fattori di crescita e proteine della matrice extracellulare dermica. Questo si traduce clinicamente in un incremento della tonicità e dell’elasticità dei tessuti cutanei, come si evidenzia anche dalle numerose esperienze cliniche effettuate da me e da molti colleghi soprattutto nelle aree di volto, collo e decolleté effettuate con Polinucleotidi a differente concentrazione (PLINEST® e PLINEST® fast – Mastelli srl), a seconda delle aree trattate e del tipo di pelle dei pazienti [3, 4].

BENVENUTO, PLINEST® BODY Recentemente, la linea di biorivitalizzanti a base di Polinucleotidi si è ampliata ed è stato messo in commercio un nuovo dispositivo medico specifico per il trattamento del corpo, che consente il trattamento di aree cutanee anche di grandI dimensioni, allo scopo di indurre una stimolazione fibroblastica estesa. Il prodotto, denominato PLINEST® Body (Mastelli srl), mi

ha interessato particolarmente per la sua duttilità e la possibilità di trattare aree corporee che presentino dermatocalasi, cute ipoelastica e assottigliata. Tale dispositivo si presenta in fiale di vetro da 4 ml (5 fiale per confezione) alla concentrazione di 8 mg/ fiala, contenenti un gel fluido di Polinucleotidi a elevato peso molecolare. Il prodotto ha la funzione di idratare e migliorare le condizioni di tonicità, elasticità della cute e, per trattamenti ripetuti, di favorire il processo di biorivitalizzazione. In particolare, il protocollo da me utilizzato prevede sedute infiltrative intradermiche ogni 7 giorni per il primo mese, poi ogni 15 giorni per un totale di almeno 8 sedute infiltrative. Personalmente utilizzo un protocollo che prevede infiltrazioni intradermiche con tecnica a microponfi o lineare, mediante una normale siringa, a cui sostituisco l’ago, montando un ago più sottile da 30G. Naturalmente è possibile utilizzare anche dispositivi iniettivi automatici, che permettono di accelerare la procedura e aumentare l’estensione delle aree di trattamento, per effettuare più facilmente anche un eventuale trattamento di rivitalizzazione total body. È sempre consigliabile una fase successiva di mantenimento, e tale protocollo andrebbe ripetuto a cadenza annuale per mantenere e prolungare l’effetto dei risultati nel tempo, proprio come già avviene per la rivitalizzazione del viso. A seconda dell’estensione e della condizione della

Fig. 1: Prima e dopo trattamento con PLINEST® Body e radiofrequenza 5


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cute da trattare, utilizzo una o più fiale per singolo paziente, una fiala per l’addome e una per gluteo e interno coscia. Pertanto generalmente utilizzo da 1 a 3 fiale per seduta infiltrativa. I risultati si cominciano a evidenziare dopo due o tre sedute infiltrative e nel tempo il miglioramento si stabilizza. I pazienti stessi notano un incremento di elasticità e compattezza. Come ho evidenziato anche in un recente articolo [5], ritengo fondamentale associare i trattamenti infiltrativi locali con un trattamento mediante integrazione nutrizionale specifica sempre a base di nucleotidi, e applicazione topica di nucleotidi, allo scopo di ottenere un sinergismo di azione. L’assunzione di nucleotidi mediante integrazione alimentare è una novità e serve a sostenere un buon ricambio e rinnovamento tessutale.

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Fig. 2: Prima e dopo trattamento con PLINEST® Body 6

L’IMPORTANZA DEI POLINUCLEOTIDI L’integratore che associo (PLINEST® care IN) contiene Nucleotidi in associazione a altri ingredienti per un’attività trofica ed antiossidante. Nucleotidi e Acido Folico favoriscono lo stimolo trofico dei fibroblasti e la conseguente neosintesi di elastina e collagene, Vitamina E, Vitamina C, Zinco, Coenzima Q10, svolgono una valida azione antiradicali liberi e stimolano le difese biologiche della pelle per un’azione efficacemente antiossidante. I Polinucleotidi per applicazione topica domiciliare sono disponibili in una formulazione specifica anche per il corpo a base di acido ialuronico, vitamina e olio di jojoba per un’azione emolliente ed elasticizzante. Recentemente ho anche introdotto, per le pelli più secche e con aging più avanzato, un nuovo olio spray alla Vitamina E che contiene oltre il 99% di ingredienti di origine naturale. Il prodotto (PLINEST® care Oil) è un olio secco contenente Olio di Mandorle Dolci, con proprietà elasticizzanti, idratanti e protettive, Olio di Jojoba, emolliente ed elasticizzante, ricco di tocoferoli, antiossidanti naturali; associati alla Vitamina E, ad azione antiossidante e

anti-radicalica. Il prodotto è stato ben tollerato e apprezzato anche sulla pelle irritata post trattamento infiltrativo. Le aree cutanee che evidenziano i migliori risultati con la biorivitalizzazione con polinucleotidi sono l’addome, l’interno braccia e il seno. Nei 10 pazienti che ho finora trattato si è evidenzia il miglioramento della texture, il miglioramento del tono cutaneo e dell’elasticità. Il giudizio dei pazienti riguardo il trattamento effettuato è stato soddisfacente in tutti i casi: 40% migliorato e 60% molto migliorato. Per alcuni pazienti può essere utile l’associazione con la radiofrequenza (Fig. 1), ma anche le striae distensae soprattutto se nella fase di striae rubrae, possono migliorare sensibilmente, utilizzando sempre lo stesso protocollo che utilizzo per il corpo (Fig. 2). Per le striae può essere utile l’associazione con metodi di abrasione chimica (TCA, ac. Salicilico, ac. Glicolico…) eseguita non in contemporanea. ✘ BIBLIOGRAFIA 1. Sini P, Denti A, Cattarini G, Daglio M, Tira ME, Balduini C. Effect of polydeoxyribonucleotides on human fibroblasts in primary culture. Cell Biochem Funct. 1999; 17 (2): 107-114 2. Thellung S, Florio T, Maragliano A, Cattarini G, Schettini G. Polydeoxyribonucleotides enhance the proliferation of human skin fibroblasts: involvement of A2 purinergic receptor subtypes. Life Sci. 1999; 64 (18): 1661-74 3. Cavallini M, Papagni M. Long Chain Polynucleotides Gel and Skin Biorevitalization. International Journal of Plastic Dermatology-ISPLAD. 2007; 3(3): 27-32 4. Palmieri I. P. Biorivitalizzazione total body – focus su seno e addome Abstract-17°Congresso Internazionale SIES Febbraio 2014, Bologna 5. Palmieri IP. Integrazione alimentare e biorivitalizzazione: sinergia per il trofismo cutaneo. La Medicina Estetica 2013; 37(3)

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Mastelli S.r.l. Via Bussana Vecchia, 32 18038 Sanremo – IM Tel. 0184 510950 Fax. 0184 510501 info@mastelli.com - www.mastelli.it


Polinucleotidi e biorivitalizzazione ambulatoriale

MD classe III

domiciliare

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MEDICINA ESTETICA di Michela Maggi, Shiri Salomon, GIl Ishai, Nicola Fuccia Lumenis AES-BU

LA RIVOLUZIONE-EVOLUZIONE DEL LIGHTSHEER® LUMENIS: LIGHTSHEER® DESIRE™ Il nuovo laser a diodi con tecnologia HIT™ e ChillTip™

L

a tecnologia LightSheer® di Lumenis è stata comprovata in numerosi studi clinici e articoli scientifici. Migliaia di utilizzatori hanno tratto vantaggio e tuttora beneficiano del “Gold Standard” dell’epilazione dei laser a diodi grazie a massima prestazione ed elevata soddisfazione dei pazienti. Sempre più persone oggi sono interessate all’epilazione permanente. Vogliono un trattamento efficace, rapido e indolore. Per rispondere a queste esigenze Lumenis, leader nelle tecnologie laser e a luce pulsata IPL®, ha sviluppato LightSheer® DESIRE™. LightSheer® DESIRE™ costituisce l’evoluzione del sistema LightSheer® e la rivoluzione di un’epilazione finalmente efficace e indolore, ma nello stesso tempo rapida e versatile per trattare qualsiasi area del corpo. Tre manipoli e due tecnologie d’avanguardia sono a disposizione da oggi in unico sistema laser a diodi, compatto e trasportabile. LA TECNOLOGIA DI DESIRE Per offrire risultati clinici senza confronti, LightSheer® DESIRE™ utilizza il “gold standard” del settore, un la-

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Il manipolo HS con tecnologia HIT™ e il suo funzionamento

Manipoli XC e ET con tecnologia Chill Tip e il loro funzionamento

ser a diodi a 805 nm, supportato da due tecnologie avanzate: la Tecnologia Integrata ad alta velocità HIT™ e la tecnologia ChillTip™. La tecnologia HIT™ sfrutta una pompa a vuoto che aspira la pelle del paziente in un’ampia cavità riflettente prima di erogare il raggio di trattamento. La distensione della pelle riduce la densità di bulbi piliferi per unità di area e crea uno sbiancamento apparente della cute con conseguente riduzione dell’assorbimento del raggio laser da parte della melanina epidermica. Contestualmente l’ischemia cutanea indotta minimizza l’assorbimento della luce da parte dell’ossiemoglobina (cromoforo competitivo). L’esclusivo meccanismo di aspirazione attiva infine i recettori tattili e di pressione della pelle per inibire la trasmissione della sensazione di dolore. Alla tecnologia HIT™ è associato il manipolo HS (High Speed)

con uno spot di dimensioni 22x35 mm, che permette di ottenere massima efficacia a basse fluenze grazie all’ampio raggio di penetrazione del laser (effetto photo-recycling). La tecnologia ChillTip™ si basa su un raffreddamento diretto e una pressione applicata sulla pelle. Il raggio laser è erogato sull’area trattata attraverso lo zaffiro raffreddato. I due manipoli XC ed ET, associati alla tecnologia ChillTip™, si differenziano principalmente per la superficie dello zaffiro. Il manipolo XC ha una dimensione dello spot pari a 12x12 mm, ottimale compromesso per zone grandi e piccole. Il manipolo ET, con uno spot di dimensioni 9x9 mm, è progettato per piccole aree del corpo ai massimi livelli di fluenza erogabili (fino a 100 J/cm2). VANTAGGI I vantaggi della tecnologia HIT™: • Maggiore efficacia. La riduzione del numero di cromofori in competizione permette di somministrare con più efficacia l’energia del laser.

Sistema LightSheer® DESIRE™


Manipolo Highspeed, visita di controllo a un anno dopo un ciclo di 5 trattamenti. Per gentile concessione di Girish Munavalli, MD, MHS

Manipolo Highspeed, visita di controllo a 4 mesi dopo un ciclo di 4 trattamenti. Per gentile concessione di Mitch Goldman, MD

•M aggiore sicurezza. L’epidermide assorbe meno energia ed è necessaria una fluenza inferiore per colpire il bersaglio. • T rattamento indolore. L’esclusivo meccanismo di aspirazione del brevetto Lumenis attiva i recettori tattili e di pressione della pelle per inibire la trasmissione della sensazione di dolore. • T rattamento rapidissimo. Con dimensioni dello spot di 22x35 mm è possibile trattare zone ampie in pochi minuti senza necessità di applicazione di gel, raffreddamento o di anestetici. I vantaggi della tecnologia ChillTip™: • Maggiore sicurezza. Protezione dell’epidermide grazie al raffreddamento per contatto. • Maggiore comfort. Grazie al raffreddamento continuo della pelle, dolore e fastidio vengono ridotti notevolmente.

• Maggiore efficacia. La compressione della pelle ruota il follicolo avvicinandolo alla superficie, occlude i vasi sanguigni e riduce il numero di cromofori in competizione. La fluenza elevata permette di trattare aree che richiedono un’elevata precisione, peli sottili e chiari. TESTIMONIANZE CLINICHE “Con la tecnologia High Speed posso trattare ampie aree del corpo in tempi record. Con il manipolo da 22x35 riesco a portare a termine trattamenti schiena e gambe in meno di 10 minuti. Il trattamento è molto efficace ed indolore, grazie alla tecnologia HIT. I miei pazienti adorano i risultati e consigliano il trattamento agli amici. Il mio giro d’affari è aumentato”. Mary Lupo, M.D. “Ho scelto LightSheer per il mio studio perché utilizza un diodo 805, che ha risultati comprovati di maggiore

sicurezza clinica. Sono molto soddisfatta della mia scelta. I risultati sono eccezionali e il trattamento è davvero confortevole per i pazienti. Combinando tre manipoli che utilizzano due diverse tecnologie, posso offrire il miglior trattamento a ogni paziente che arriva nel mio ambulatorio...”. Adele Quintana, M.D. “LightSheer è veloce e semplice da utilizzare. È perfetto tanto per il trattamento di ampie zone del corpo quanto per interventi piccoli e precisi, grazie alla combinazione della tecnologia High-Speed e dei manipoli ET e XC. L’aspirazione di High-Speed e il raffreddamento di ChillTip combinano trattamenti e nuove metodiche per ridurre il fastidio. Sono dispositivi su cui sia il personale che i pazienti possono contare”. Omar A. Ibrahimi, M.D., Ph.D. CONCLUSIONI L’estrema versatilità del sistema compatto e trasportabile LightSheer® DESIRE™, la facilità di utilizzo grazie all’interfaccia utente e i protocolli di trattamento preimpostati, garantiscono la tranquillità di trattare i pazienti in totale sicurezza. Il comfort per il paziente e la velocità di esecuzione del trattamento ne aumentano la richiesta, con la certezza di risultati efficaci, rapidi e indolori, ottenuti con la massima soddisfazione di tutti i pazienti, su qualsiasi zona del corpo e su tutti i fototipi. La combinazione della tecnologia High-Speed e dei manipoli ET e XC, la trasportabilità, i costi ridotti e la crescita della richiesta di una fotoepilazione rapida e indolore, rappresentano i tangibili punti di forza di questo innovativo sistema Lumenis. ✘ PER INFORMAZIONI PER INFORMAZIONI

Lumenis Italia S.r.l. Tel: 06 90.75.230 - 06 90.75.249 lumenis-italy@lumenis.com www.lumenis.com

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L’APPROCCIO GLOBALE ALL’INVECCHIAMENTO E LA MIA ESPERIENZA CON IL SISTEMA ALIAXIN®

MEDICINA ESTETICA di Luca Piovano Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva Medicina Estetica del Viso e del Corpo. Roma e Bologna

Gli attuali protocolli di esecuzione prevedono un inquadramento a 360° del volto, ovvero non solo la correzione del difetto estetico singolo, bensì il ripristino dell’unità estetica in toto. Grazie al portfolio Aliaxin®, il medico dispone di più tipologie di filler a base di acido ialuronico monofasico, che consentono un approccio di tipo globale ’invecchiamento cutaneo intrinseco L si basa sul patrimonio genetico ed è dipendente dal tempo. I cambiamenti

cutanei che si verificano sono il risultato dell’accumulo negli anni di danni prodotti dal metabolismo ossidativo. Questo, infatti, genera delle specie altamente ossigeno-reattive chiamate ROS (radicali liberi), che attaccano i costituenti cellulari (membrana, enzimi, DNA) danneggiandoli. Le manifestazioni cliniche dell’invecchiamento cutaneo sono xerosi, lassismo, rughe, flaccidità cutanea e comparsa di neoplasie benigne come cheratosi seborroica e angiomi ciliegia. Invecchiamento Cutaneo Estrinseco L’invecchiamento cutaneo estrinseco è causato da diversi fattori: radiazioni ionizzanti, stress fisico e psichico, alcool, fumo, alimentazione povera, obesità, inquinamento ambientale ed esposizione ai raggi UV. Fra tutti questi, il fattore più importante, responsabile anche dell’invecchiamento precoce, è l’esposizione ai raggi UV. I raggi UV contribuiscono al danno della pelle fino all’80% e producono alterazioni che dipendono dal fenotipo e dal grado di foto-esposizione della pelle. I raggi UV si dividono in UVB e UVA. Gli UVB sono assorbiti per il 70% da-

gli strati esterni della cute, mentre il 30% penetra negli strati più profondi. Se nell’immediato determinano l’abbronzatura, ma anche eritema, a lungo termine determinano alterazioni genetiche e indebolimento del sistema immunitario. Gli UVA sono meno penetranti degli UVB e determinano pigmentazione della pelle non duratura nell’immediato e fotoinvecchiamento, con perdita di elasticità e formazione di rughe, a lungo termine. PREVENZIONE TERZIARIA Il trattamento di prevenzione terziaria consiste nell’utilizzo della Medicina Estetica, ovvero quelle procedure che consentono di preservare la struttura e l’elasticità della pelle. Le strategie comprendono: tossina botulinica, peeling chimico, filler. I filler sono dispositivi medici di classe III per l’uso medico-estetico che vengono iniettati nel derma per combattere la perdita di tessuto molle, per aumentarlo, per integrare il sostegno osseo e cartilagineo del viso e per riempire le rughe. Sono derivati da vari composti e possono essere classificati come temporanei, semipermanenti e permanenti.

Paziente di 44 anni prima e dopo trattamento full face con ALIAXIN®

I FILLER TEMPORANEI I filler a uso temporaneo comprendono collagene bovino, collagene autologo, acido ialuronico (HA), calcioidrossiapatite (CaHA), acido polilattico (PLLA) e policaprolactone (PCL). Tutti i filler temporanei vengono riassorbiti grazie a un meccanismo di digestione enzimatica o degradazione molecolare causata dai radicali liberi, facilitati dalla disgregazione del prodotto dovuta allo stress meccanico (per esempio, la mimica facciale). L’HA non presenta problemi di ipersensibilità, corregge il segno mimico delle rughe e conferisce sostegno dermico attraverso la ritenzione idrica. L’HA non ha una particolare tessutospecificità e si ipotizza che agisca sui fibroblasti attivando la produzione del collagene. Viene utilizzato per aumentare il volume di guance e labbra, per correggere le rughe naso-labiali e per le pieghe del collo. Gli effetti collaterali del trattamento con filler HA possono includere dolore, ecchimosi ed edema nel sito di iniezione. Sono stati documentati anche rari casi di reazioni di ipersensibilità, probabilmente causate da contaminanti residui della fermentazione batterica. APPROCCIO ESTETICO MODERNO: UN APPROCCIO GLOBALE Gli attuali protocolli di esecuzione prevedono un inquadramento a 360° del volto, ovvero non solo la correzione del difetto estetico singolo, bensì il ripristino dell’unità estetica in toto mediante: bioristrutturazione, ripristino delle volumetrie e ridefinizione dei contorni del viso. Grazie al portfolio Aliaxin®, il medico dispone di più tipologie di filler


a base di acido ialuronico monofasico, studiati per la correzione di aree specifiche del volto, secondo un approccio globale. Si inizia la correzione ripristinando i volumi persi di zigomi, mento e profilo mandibolare con un prodotto dedicato, Aliaxin®EV (Essential Volume). Aliaxin®EV, ultimo nato della linea Aliaxin®, ha una concentrazione di acido ialuronico di 25 mg/ml ad alto grado di cross-linking. L’HA, a due pesi molecolari 1000 e 2000 KDa, ha potere igroscopico alto. Il posizionamento del prodotto è a livello sub-dermico e sovra-periosteo, tramite tecnica piramidale a pilastro. Si inizia dagli zigomi perché sono il fulcro della correzione anti-aging nella nostra popolazione. Infatti la regione zigomatica oltre ad avere un’azione meccanica di sostegno di tutto il viso, ha anche un’importantissima azione fisiognomica, in particolar modo nelle donne mediterranee. In combinazione, è consigliabile l’utilizzo di Aliaxin®SR (Shape & Restore), con potere igroscopico medio e peso mo-

lecolare variabile da 500 a 2000 KDa, per ridonare compattezza e armonia ai tessuti. Aliaxin®SR ha un’ottima capacità di distribuzione e completa il rimodellamento dermico e la ridistribuzione volumetrica delle simmetrie. Grazie alla presenza di una parte di HA libero, permette di attivare anche un’azione di bioristutturazione, ripristinando tono ed elasticità cutanea. Il prodotto va posizionato nel derma medio, in modo da completare il trattamento a livello della aree non trattate con Aliaxin®EV. La combinazione delle caratteristiche di Aliaxin®EV e SR consente di effettuare un reale trattamento di ripristino completo del volto. CONCLUSIONI Il mercato attuale dei filler offre al medico una grande scelta di prodotti. I filler IBSA consentono di ottenere risultati naturali, senza rinunciare alle prestazioni e mantenendo livelli elevati di sicurezza e maneggevolezza. Inoltre permettono di superare i limiti dei volumetrici tradizionali, consentendo

Indicazioni Tempie Glabella Solco lacrimale Zigomi Bassa area malare Solchi nasogenieni Labbra Codice a barre Linea mandibolare Mento Collo

ALIAXIN®System ALIAXIN®SR ALIAXIN®GP ALIAXIN®SR ALIAXIN®EV ALIAXIN®SR ALIAXIN®GP ALIAXIN®FL ALIAXIN®FL ALIAXIN®EV ALIAXIN®EV ALIAXIN®SR

La gamma ALIAXIN® e le sue indicazioni

impianti più sicuri, rispettando le reali necessità di volume e riducendo il rischio di ipercorrezione. La mia esperienza degli ultimi sei mesi con l’utilizzo associato dei due dispositivi, Aliaxin®EV + SR, si è dimostrata molto valida per la spiccata maneggevolezza dei gel, per la resa, per il potere volumetrico immediato e per la durata dei risultati ottenuti. Grazie a tutto ciò, la soddisfazione del paziente è immediata e il risultato visibile già alla fine del trattamento. ✘

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MEDICINA ESTETICA Ricerca e Sviluppo SYNERON - CANDELA

yneron Candela, azienda leader S globale nel segmento dei laser Estetici & Chirurgici, prosegue, anche

nel 2014, la Sua intensa attività consulenziale e formativa attraverso una serie di iniziative dall’elevato contenuto scientifico e commerciale. Nel corso del primo semestre dell’anno l’azienda ha varato una serie di iniziative volte a supportare la classe medica sia dal punto di vista clinico (attraverso un’intensa attività formativa) che imprenditoriale (includendo nell’offerta una serie di strumenti volti ad incrementare il flusso di pazienti presso lo studio laser Candela).

Il sistema Gentle Max Pro

SUPPORTO SCIENTIFICO Per quanto concerne la parte formativa, Syneron Candela ha già organizzato una serie di Workshops teorico –pratici (Soave, Pavia, Roma, Napoli e Btologna) ai quali hanno preso parte più di 150 medici provenienti da tutta Italia i quali hanno potuto apprezzare l’affidabilità clinica dei sistemi: • Gentle Max Pro: sistema ad Alessandrite e/o Nd:YAG con spot fino a 24 mm 12

SCEGLI LA TECNOLOGIA LEADER: OGGI PUOI DISEGNARE IL TUO FUTURO

• VBeam: colorante pulsato 595 nm • Alex trivantage: Q-switched a 3 lunghezze d’onda • CO2RE: laser CO2 superpulsato digitale per applicazioni chirurgiche e frazionato Per la prima volta in Italia, inoltre, Syneron Candela ha trasmesso in diretta Streaming l’intero seminario organizzato a Roma il 22 febbraio consentendone la fruizione, via web, a più di 180 utenti. Da maggio 2014, inoltre, il sito www.syneron-candela.it si è arricchito di una sezione “E-Learning” attraverso la quale gli utenti registrati hanno la possibilità di accedere ad una serie di contenuti come presentazioni cliniche, video tutorials e materiale informativo/commerciale relativo alle apparecchiature e ai trattamenti laser eseguibili (visita http://www.syneron-candela.it/webinars per visualizzare i video). SUPPORTO MARKETING & COMUNICAZIONE Oggi è consapevolezza comune che la comunicazione ed il marketing medico sono elementi fondamentali che consentono ad uno studio di emergere e distinguersi dai “concorrenti”. La crescente difficoltà avvertita dalla classe medica nel promuovere la qualità erogata e le nuove procedure offerte, hanno spinto Syneron Candela ad adottare un metodo innovativo nella strutturazione di soluzioni commerciali per i suoi clienti associando una serie di servizi accessori all’acquisto di laser dalla comprovata eccellenza clinica. L’obiettivo aziendale è quello di differenziare la propria offerta supportando il cliente nelle promozione della Sua attività, a tutela dell’investimento appena effettuato.
 Assieme ai macchinari di ultima generazione, lo studio medico cliente

Il manipolo 20, 22 e 24 mm della famiglia GENTLE PRO

è seguito in un percorso studiato per valorizzare al meglio l’investimento in tecnologie, attraverso le più attuali strategie di marketing e comunicazione. Grazie alla partnership con Keydor Medical, agenzia specializzata nella comunicazione in ambito medico, I clienti Syneron Candela vengono supportati attraverso una consulenza specifica e strumenti pratici per la promozione del macchinario appena acquisito e, quindi, dello studio stesso. I servizi di marketing proposti sono molteplici e variano in base alle esigenze dello studio medico. Descriviamo qui di seguito le due aree di intervento principali in cui si muove la consulenza offerta ai clienti: • comunicazione esterna: il web marketing è fondamentale per essere visibili sul web e quindi incrementare il nume-


Il display del sistema GentleLase Pro

ro di pazienti che frequenta la struttura. Tra le leve utilizzate possiamo citare: Google Adwords, i Social Network e Google Business Photos, oltre ovviamente ad un sito creato appositamente per essere visibile al meglio sul web. • Comunicazione Interna: video per la sala d’attesa, marketing card, depliant informativi, kit di benvenuto, brochure sono alcuni degli strumenti che informano il paziente sulle competenze specifiche dello staff medico, l’investimento in tecnologie e di tutti quei servizi aggiuntivi che lo studio propone e che hanno l’obiettivo di fidelizzare il paziente e a favorire il passaparola.

Oltre a queste, Syneron Candela è in grado di offrire, insieme a Laser dall’indiscutibile sicurezza clinica, un’ampia gamma di servizi accessori personalizzati che supportano lo studio medico nella sua crescita (ad es. customizzazione del servizio assistenza – strutturazione piano di fattibilità economica, etc..). Tutti gli argomenti sopra esposti saranno presto divulgati (con presentazioni clinico – tecniche) anche all’interno di un cofanetto DVD. Per richiedere la tua copia ed ottenere maggiori informazioni contatta Syneron Candela: info@syneron-candela.it Tel: +39 069040521

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MEDICINA ESTETICA di Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale Medicina Estetica - Modena

arà il particolare momento soS cio-economico che stiamo attraversando, sarà che le richieste sono

sempre più verso trattamenti efficaci ma non invasivi, che non lascino traccia se non quella di avere una “bonne mine” e, infine, che abbiano un costo contenuto: sia quel che sia le tecniche di Medicina Estetica sono quelle che hanno maggiore successo. È risaputo che la zona perioculare è quella che invecchia più precocemente. L’occhio si incornicia di tante piccole rughe già in giovane età, la pelle si assottiglia, nella parte sottostante, appaiono occhiaie o borse e le palpebre si appesantiscono: tutti piccoli inestetismi che danno al viso un aspetto triste e stanco. In effetti, il desiderio di rinfrescare lo sguardo è uno dei più “gettonati”. Per la correzione delle “zampe di gallina”, oggi possiamo avvalerci della tossina botulinica di tipo A. Agisce a livello della placca neuromuscolare, inducendo il blocco selettivo temporaneo del rilascio di Acetilcolina (ACh), mediatore responsabile di trasmettere il segnale di contrazione muscolare in modo dose dipendente e reversibile. Iniettata in dosi opportune nel muscolo orbicolare, lateralmente all’occhio, ne riduce la contrattilità e di conseguenza le piccole rughe sovrastanti. Più difficile la correzione del canale lacrimale. Nella mia pratica clinica ho riscontrato ormai da tempo che, con le terapie combinate, i risultati sono migliori. Lavorando in sinergia tra loro, le singole tecniche potenziano la propria efficacia: questo mi spinge sempre più verso questa direzione. CARBOSSITERAPIA È un trattamento che trova le sue prime applicazioni nella medicina 14

UN PROTOCOLLO COMBINATO PER RINFRESCARE LO SGUARDO La combinazione di trattamenti ha fatto nascere un nuovo metodo per approcciare la Medicina Estetica e soddisfare le richieste dello stile di vita attuale

termale per la cura delle malattie vascolari, per poi incontrare notorietà nel trattamento della cellulite e delle adiposità localizzate e, a poco a poco, trova nuove applicazioni ampliando il suo successo in dermatologia, angiologia, in chirurgia estetica ricostruttiva e, per concludere, nella Medicina Estetica. È una metodica sicura ed efficace, indicata per il miglioramento e il ringiovanimento del volto e, in particolare, anche di aree delicate come il contorno degli occhi. Applicazione Il gas medicale viene iniettato sotto il derma, con ago 30-32 gauge, al fine di generare nella zona trattata un leggero “enfisema” della durata di qualche secondo, per ottenere una vasodilatazione con conseguente riattivazione e potenziamento del microcircolo. Ciò crea un forte richiamo di ossigeno e quindi una significativa stimolazione delle cellule responsabili della produzione di collagene ed elastina con aumento dell’elasticità cutanea, riduzione del rigonfiamento tipico delle borse sotto gli occhi e miglioramento del colore bluastro tipico dell’occhiaia. Il trattamento è ben tollerato e non richiede alcuna anestesia: le microiniezioni sono poco dolorose perché le apparecchiature di nuova generazione evitano il leggero bruciore che si poteva avvertire durante lo scorrimento del gas.

OSSIGENOTERAPIA È una proceduta medico-estetica che consiste nella propulsione di ossigeno puro ad alta pressione sul viso, per aiutare la rigenerazione delle cellule responsabili dell’invecchiamento cutaneo. L’ossigeno, secondo alcuni autori, ha forti proprietà benefiche: è essenziale per la vita delle cellule e per la salute dei tessuti, migliora il metabolismo cellulare, accelera i processi di guarigione grazie alle sue qualità antibatteriche e favorisce la produzione di collagene da parte dei fibroblasti.

Protocollo consigliato A seconda del caso clinico, si effettuano 8-12 sedute della durata di alcuni minuti a cadenza inizialmente ravvicinata (1-2 volte la settimana) e poi sempre più diluite nel tempo.

Applicazione Le apparecchiature sono studiate per emettere ossigeno a livelli di purezza pari a 95-98% e vengono dotate di appositi dispositivi che permettono la veicolazione, negli


strati più profondi della pelle, di principi attivi che hanno effetto rigenerante e antiossidante. Ritengo che il risultato di migliore trofismo che si ottiene dipenda soprattutto dalla veicolazione transdermica di sostanze funzionali attraverso un processo osmotico. Sono sieri a base di acido ialuronico, collagene, vitamine, spesso di derivazione vegetale, capaci di ridurre la produzione di radicali liberi che sono in costante aumento con l’avanzare dell’età. Inoltre tali sostanze compensano l’eventuale attività ossidante dell’ossigeno, stabilizzandolo durante il trattamento. La sinergia tra ossigeno e principi attivi si traduce in un trattamento non invasivo, che non prevede l’utilizzo di aghi, con risultato immediato. In effetti, la pelle risulta subito ben ossigenata, vascolarizzata, nutrita e quindi più luminosa e più tonica. Protocollo consigliato Con una sola seduta, il risultato sarà quello che io chiamo “effetto Cenerentola”, cioè di breve durata, comunque gradito in caso di impegni importanti. Più correttamente, il protocollo dovrà prevedere 5-6 sedute con cadenza settimanale per poi passare a una seduta al mese come mantenimento. PEELING CHIMICO Pur trattandosi di una metodica dermo-estetica non innovativa è pur sempre attuale e fortemente praticata. È un processo chimico che aumenta l’esfoliazione delle cellule superficiali della cute e stimola quelle profonde a un corretto ricambio. Nell’area delicata del contorno occhi, preferisco un peeling superficiale come lo “storico” acido glicolico. I peeling di nuova concezione hanno rivoluzionato e facilitato il sistema di trattamento. Sono efficaci e si differenziano per target d’azione, maneggevolezza e per ultimo anche per packaging: ogni concentrazione è caratterizzata da un colore diverso per evitare possibili errori.

Protocollo consigliato Impossibile stabilire un protocollo standard per sequenza e numero di applicazioni. Secondo l’indicazione data durante la visita iniziale, associo il peeling chimico determinato a una microdermoabrasione a cristalli di corindone, oppure all’applicazione topica di una maschera in occlusione con principi attivi o farmaci, come ad esempio vitamina k, drenanti, etc. FILLER E BIOSTIMOLAZIONE Eliminare il tear trough è una grande conquista. Soltanto qualche anno fa era impensabile riuscirci; oggi invece abbiamo a disposizione filler concepiti esclusivamente per questa area del volto. L’esigenza principale è quella che siano poco edemigeni: la complicanza principale di questo trattamento è proprio l’edema della palpebra inferiore prolungato nel tempo. Applicazione In profondità, utilizzo Teosyal PureSense Redensity II. È un filler riassorbibile a base di acido ialuronico tecnologia brevettata Resilient, cross linkato e non, con otto aminoacidi, tra cui glicina e leucina, antiossidanti, come glutatione e acido alfa lipoico, vari minerali quali zinco e rame, vitamina B6; contiene inoltre lidocaina, che permette una procedura più confortevole pur trattandosi di una sede poco dolorosa. Oltre alla correzione della perdita di volume, questo filler consente di ottenere un’adeguata ristrutturazione, rigenerazione e protezione dermica. In superficie associo, in sedute successive, Redensity I, identico per composizione tranne che per l’acido ialuronico, che è interamente non cross linkato. Con questo bio rivitalizzante si prolunga nel tempo il risultato ottenuto con il filler, con un miglioramento cutaneo dell’intera area perioculare. Protocollo consigliato Il gel ha una viscoelasticità ideale con ottima capacità di diffusione. Utilizzo aghi 30 gauge con punto di accesso sulla linea intrapupillare verticale dove questa incontra il canale lacri-

male, con tecnica lineare retrograda in profondità. Subito dopo eseguo un massaggio digitopressorio per far progredire il materiale iniettato verso il canto prossimale dell’occhio. In questo modo posso correggere totalmente l’inestetismo, evitando di pungere l’area off limits dove inizia il canale infraorbitario. È sufficiente una sola seduta, durante la quale inietto non più di 0,2-0,3 ml per parte: se necessario, effettuo un touch up dopo 15 giorni. CONCLUSIONI Uno sguardo trascurato, non fresco, invecchia tutto il viso. L’impegno di noi medici deve essere quello di ridare “giovinezza” sapendo scegliere trattamenti adeguati, combinati, eseguiti con saggezza e moderazione, non dimenticandoci mai della fisionomia originale del paziente. ✘ PER INFORMAZIONI

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LIVE STAGE CPMA VALET 6 Giugno 2014

Toccare con mano: il modo migliore per rendersi conto di qualcosa. In Chirurgia e Medicina Estetica, si “tocca con mano” quando si è a diretto contatto con il paziente. Già, ma come arrivare a questo incontro ravvicinato di un certo tipo avendo tutte le conoscenze necessarie? Iscrivendosi a un corso specifico, certo, ma non basta: quello che fa la differenza, in campo medico, è l’approccio diretto. La Scuola di Bologna lo sa e, per venire incontro alle esigenze dei propri allievi, ha messo in agenda una serie di appuntamenti davvero da non perdere. Stiamo parlando dei LIVE STAGES che verranno organizzati presso le aule della VALET in collegamento televisivo diretto con il POLIAMBULATORIO MULTIMED: da questa parte dello schermo, una platea di medici interessati alle diverse metodiche; dall’altra parte, uno specialista di chiara fama che metterà in pratica queste metodiche (una alla volta, per non ingenerare confusione) mostrando e spiegando ai colleghi tutti i passaggi, dalla preparazione del paziente alla gestione post trattamento. I medici in aula potranno interagire senza intermediazioni con lo specialista per chiarire in diretta eventuali dubbi nati dall’esposizione del caso o dalla visione del trattamento stesso. Non più semplice allievo, quindi, ma protagonista effettivo: la Scuola di Bologna te lo consente grazie ai LIVE STAGES…

INFORMAZIONI JBP V Lift: fili di bioristrutturazione dei trazione in Polidiossanone (PDO) nel ringiovanimento di viso, collo e décolleté. Lifting biologico autoindotto contro la lassità gravitazionale Dr. Lucio Miori Ringiovanimento del volto: uso combinato di radiofrequenza 100non ablativa e luce pulsata Dr.ssa Maria Spagnuolo 95 75

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Trattamenti con filler dermico di nuova generazione YVOIRE Dr.ssa Gabriella Gentili D.A.S. Medical: la nuova energia per trattare gli inestetismi cutanei - Casi clinici e Live treatment Dr. Alvise Cavallini Supported by: SEVENTY BG - FISIOLINE - DL MEDICA - TECHNOLUX

L’iscrizione allo stage è a numero chiuso. Criterio discriminante per l’accettazione delle domande è l’ordine di arrivo delle stesse. Durata: dalle 9:00 alle 17:00 Quota di iscrizione: Soci sies € 60,00 con IVA Non soci € 180,00 con IVA La quota comprende: - accesso alla sala plenaria - lunch - attestato di partecipazione Per questo evento non è previsto l’accreditamento ECM Sede e per informazioni: VALET - Provider ECM 1328 Via dei Fornaciai 29/B - Bologna Tel: 051 63.88.334 info@valet.it


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MEDICINA ESTETICA di Fabio Marini Skin Laser Clinic Pescara - S. Benedetto del Tronto (AP) Docente CPMA VALET - Bologna

a Mesoterapia è sicuramente la teL rapia più diffusa in Medicina Estetica e si colloca sia come metodica

terapeutica elettiva, sia come terapia alternativa e/o complementare ad altre metodiche (dietoterapia, farmacoterapia, chirurgia della silhouette, elettro-terapia medicale, intralipoterapia, etc.) nel trattamento delle adiposità localizzate e della “cellulite”. La Mesoterapia è una metodica ufficialmente consolidata dalla pratica clinica e avallata dalla letteratura scientifica. CENNI STORICI L’introduzione della Mesoterapia come metodica medica universalmente riconosciuta si deve al dottor Pistor, che a partire dal 1952 dimostrò la grande efficacia di farmaci iniettati per questa via. Egli utilizzò la tecnica delle iniezioni intradermiche, da cui il termine “Mesoterapia” (dal greco mesos = mezzo) con riferimento al mesoderma, sede delle iniezioni una volta diventato derma, che è il foglietto embrionale mediano da cui originano i tessuti connettivi. L’ago di 4 mm usato in Mesoterapia prende il nome di Lebel e rappresenta il dispositivo ideale per l’inoculazione di sostanze nel derma in maniera veloce e relativamente indolore. Il 3 marzo 1975 venne fondata a Roma la Società Italiana di Mesoterapia per merito dei professori Carlo Alberto Bartoletti e Sergio Maggiori. Nel 1979, a Bologna, venne aperta la storica “Scuola di Mesoterapia”. La Mesoterapia è la metodica di Medicina Estetica più apprezzata per la sua efficacia, per il rapporto costo-beneficio, per la sua rapidità d’azione e per l’assenza d’effetti collaterali importanti e una relativamente breve curva di apprendimento.

LA MESOTERAPIA IN MEDICINA ESTETICA In questa sede è mia intenzione fornire un quadro generale dello stato dell’arte della Mesoterapia o, più precisamente, della Intradermoterapia distrettuale in Medicina Estetica. Cercherò di fare chiarezza sui principi che designano questa metodica, sulle indicazioni all’utilizzo di essa nel trattamento di quelle problematiche patologiche caratterizzate da alterazioni microcircolatorie e trofiche cutanee e sottocutanee

DEFINIZIONE È una metodica terapeutica allopatica che consiste nell’iniezione intradermica di piccolissime quantità di farmaci della Farmacopea Ufficiale in previsione di un’azione terapeutica loco-regionale nelle zone cutanee corrispondenti all’area anatomica o all’organo sede della lesione (anche il tessuto adiposo sede dei disturbi a carico del suo microcircolo sottocutaneo è attualmente da considerarsi un organo). È un atto medico, presuppone quindi una diagnosi e l’identificazione dei farmaci da utilizzare. Per essi cambia soltanto la modalità di somministrazione. Una definizione particolare che voglio riportare è quella della Scuola di Bologna: “Trattamento medico che sfrutta la particolare reattività del tessuto connettivale sottoposto a stimoli fisicochimici e che, partendo da una precisa indagine eziopatogenetica, utilizza a fini terapeutici l’iniezione intradermica o sottocutanea, sfruttando il sinergismo esistente tra l’azione riflessoterapica della microiniezione e l’effetto medicamentoso della sostanza iniettata (sia quest’ultima appartenente alla Farmacopea Ufficiale o definita come sostanza medicamentosa naturale”). (La Mesoterapia - Ravaioli, Stegagno, Tamburini, Travaglino 1985). MECCANISMO D’AZIONE DELL’INTRADERMOTERAPIA L’effetto e l’efficacia della Mesoterapia, anche e soprattutto nel controllo del dolore, si esplica attraverso un meccanismo d’azione riconducibile a tre tipi di risposta: ANTALGICO-RIFLESSOLOGICO, ANTALGICO-FARMACOLOGICO e BIOUMORALE O IMMUNOLOGICO. ANTALGICO-RIFLESSOLOGICO.

Posizione del paziente nella seduta di Mesoterapia

Gli aspetti riflesso logici della Mesoterapia sono due: Stimolazione meccanica dell’ago nell’infissione cutanea; reazione alla distensione provocata dalla iniezione del prodotto con meccanismo sui recettori periferici. “L’azione traumatizzante meccanica” svolta dall’iniezione intradermica e dall’inoculazione di microdosi di liquidi nella zona ipodermica causano un’iperstimolazione delle terminazioni sensitive, con il blocco della progressione ascendente degli stimoli nocicettivi afferenti secondo la teoria del “GATE CONTROL” di Melzak e Wall. L’azione analgesica si otterrebbe dall’attivazione delle sinapsi inibitorie che conducono all’interruzione dell’arco riflesso doloroso. L’azione della Mesoterapia si esplica attraverso modificazioni tessu-

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corso teorico-pratico

INTRADERMOTERAPIA DISTRETTUALE (MESOTERAPIA) E MICROTERAPIA

Obiettivo del corso Le finalità didattiche del corso di Intradermoterapia Distrettuale e Microterapia a indirizzo Estetico sono essenzialmente pratiche. Non si prescinde comunque dal trasmettere i fondamenti teorici atti a indirizzare il discente medico-chirurgo a orientarsi clinicamente sulla base dei segni e dei sintomi che conducono a una diagnosi in ambito di medicina correttiva ed estetica e che portano all’indicazione terapeutica dell’intradermoterapia a scopo funzionale, correttivo ed estetico. DOCENTI: DATE DEL CORSO: DURATA: ECM:

Dr. Domenico D’Angelo e Dr. Fabio Marini 12-13(mat) Settembre 2014 1 stage di 12 ore 13,5 crediti

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specializzati alla mediazione degli effetti farmacologici, direttamente e rapidamente, senza che per questo sia necessaria un’ottimale (steady–state plasmatico) concentrazione nel circolo generale. Ciò equivale a una maggiore biodisponibilità e alla concentrazione tissutale del farmaco, che non deve raggiungere il circolo ematico per agire. Ne consegue la riduzione degli eventuali effetti collaterali. BIOUMORALE-IMMUNOLOGICO L’introduzione di una sostanza nel derma è in grado di indurre una risposta immunologica che può essere: ASPECIFICA, con attivazione di macrofagi e complemento; SPECIFICA, con la produzione di anticorpi o di linfociti specifici. Mesoterapia per adiposità localizzata regione trocanterica ciclo di otto sedute

tali indotte da sostanze farmacologicamente attive, iniettate localmente (meccanismo farmacologico), esaltate dal fatto che i farmaci, iniettati in quantità ridotta rispetto alla terapia tradizionale, raggiungono le sedi bersaglio in alta concentrazione e con lunga permanenza, evitando il filtro epato-renale e non danneggiando così altri organi. ANTALGICO-FARMACOLOGICO Minime dosi di farmaco; poco aggressiva; utile quando è controindicato l’uso di farmaci per via sistematica. Le iniezioni intradermiche della Mesoterapia costituiscono un piccolo deposito di farmaco le cui molecole, per diffusione, vanno a interessare i siti cellulari 20

LA STRUMENTAZIONE IN Mesoterapia La tecnica mesoterapica per la sua pratica necessita di mezzi poco costosi e facili da reperire quali: Comuni siringhe monouso da 5-10 cc (ma anche da 20 cc); aghi da 4 e 6 mm sterili monouso x 0.4 (27g) detti di Lebel; aghi da 4 mm o 13 mm (30g); entrambi a innesto singolo alla siringa (Luer), oppure a innesto per multi-iniettore (Record); multi-iniettori lineari a 3 (più utili)-5-7 aghi; multi-iniettori circolari a 3-5-7 aghi; farmaci della F.U. (utilizzati singolarmente). METODO Microiniezioni intradermiche in corrispondenza della proiezione cutanea dell’organo leso o parte d’organo: 0,10-0,20 ml di farmaco (con o senza diluizione); infissione angolata a 45°

a produrre un piccolo pomfo (rigorosamente intradermico); numero dei pomfi distanziati di 1-2 cm a coprire l’area interessata; volume totale iniettato variabile ma di ca 3-5 ml di farmaco per area interessata. CONCETTI GENERALI IN MESOTERAPIA Usare sempre i farmaci in monosostanza diluiti in soluzione fisiologica o acqua sterile bidistillata per iniezioni. Non utilizzare mai farmaci non appartenenti alla farmacopea ufficiale italiana. Usare sempre materiali monouso. SEDUTE È importante valutare i seguenti parametri quando si prende in considerazione la Mesoterapia con finalità estetico-funzionale: Frequenza delle sedute; numero delle sedute; fase d’attacco; fase di controllo; fase di mantenimento. I dieci momenti fondamentali sono i seguenti: Riempimento siringa; montaggio ago o multiniettore; scelta delle aree da trattare; preparazione della posizione del paziente; iniezione; esecuzione di iniezioni multiple; verifica del trattamento; trattamento con multi-iniettore utile nelle dermatiti; applicazione di pomata antinfiammatorialenitiva; manutenzione e smaltimento strumenti. INDICAZIONI DELLA I.T.D. IN MEDICINA ESTETICA Patologia dermatologica (acne, cheloidi, alopecia areata), invecchiamento cutaneo (viso, collo), PEFS e adiposità distrettuale. La PEFS (Panniculopatia Edematofibrosclerotica) riconosce una


Mesoterapia in paziente con PEFS ciclo di terapeutico di 8 sedute

predisposizione genetica unita a cause concomitanti quali: genetica, stile di vita, farmaci, ambiente, postura, endocrinopatie, obesità, sovrappeso, insufficienza veno-linfatica. Predisponente è la stasi del sistema micro-vasculo-connettivale, a causa del rallentamento del flusso a livello del microcircolo dermo-ipodermico; scatenante è l’edema ricorrente del tessuto adiposo per aumentata permeabilità del sistema capillare. Avremo: Stasi con aumentata permeabilità ed edema, danno cellulare con fibrosi iniziale, connettivizzazione tissutale fibrosclerotica e formazione di micro e macronoduli lobulari adiposi. STRUMENTI NECESSARI Aghi di Lebel. 4/10 di spessore, 4 mm di lunghezza in utilizzo singolo, oppure in utilizzo su multiniettori da 3 a 18 aghi, sia l’ago singolo che il multiniettore si innestano con attacco Luerlock su comune siringa da 10 o da 20 ml con cono concentrico o eccentrico. TRATTAMENTO MESOTERAPICO DELLA PEFS E ADIPOSITÀ LOCALIZZATA Gli obiettivi sono prevalentemente di 3 tipi, ovvero LIPOLITICO, che si ottiene con basi xanitiche (teofillina, aminofillina per uso ev.) 2-3 ml, eventualmente integrate, in siringa separata,

da L carnitina, diluita con fisiologica e tamponata con 1 cc di bicarbonato (possibile uso orale 2 gr. Die); VASCULOTROPO, che si ottiene con l’utilizzo di Mesoglicano 1 fiala, diluito con fisiologica o acqua bidistillata + bicarbonato 1 cc, eventualmente in associazione per os con flebotonici o linfagoghi (benzopironi) a medio/alto dosaggio; EUTROFIZZANTE, che si ottiene con l’utilizzo di PDRN, 1 o 2 fiale per seduta, sempre in siringa separata e diluito con soluzione fisiologica o acqua per soluzioni iniettabili, con 1 cc di bicarbonato per iniezioni. Queste infiltrazioni possono essere praticate in ogni zona del corpo (coscia, ginocchio, gluteo, regione cervicale) senza alcuna controindicazione. L’attività farmacologia dei farmaci utilizzati in Mesoterapia dovrebbe esplicarsi in azione sul riassorbimento dell’edema sottocutaneo, azione sulla fibrosi interstiziale connettivale e periva scolare, ripristino del microcircolo e riequilibrio del metabolismo protidico e lipidico. PRINCIPI DA RICORDARE NELLA PREPARAZIONE DI UN FARMACO Bisogna in primo luogo cercare di evitare le possibili interazioni tra farmaci diversi. Il pH è uno dei fattori principali di incompatibilità. In genere, tanto più una soluzione è concentrata, tanto più è stabile. Nel preparare le formulazioni da iniettare, ci si deve attenere alle regole della cinetica chimica delle soluzioni. Non è consigliabile unire farmaci a soluzioni contenenti proteine o aminoacidi. Non miscelare soluzioni oleose con soluzioni acquose o alcoliche. Usare solo diluenti semplici (acqua bidistillata o soluzione fisiologica). Considerare il pH dei soluti e dei solventi. Considerare che il più delle volte le interazioni chimiche non si vedono microscopicamente. Non associare, unendoli, due farmaci che producono fra di loro fenomeni farmacologici di competizione o effetti farmacodinamici contrapposti. Evitare il più possibile le associazioni. Valutare le percentuali di diluizione. Prestare attenzione alle reazioni di ossido-riduzione. Non associare farmaci di composizione complessa, estratti o enzimi. Considerare

Mesoterapia in paziente con Pefs ed adiposità localizzata ai fianchi e trocantere

la stabilità dei farmaci. Avere sempre presente le proprietà farmacologiche, farmacocinetiche, farmacodinarniche e i meccanismi d’azione dei farmaci. RIFLESSIONI MEDICO-LEGALI Con il tempo, a seguito dalla sempre maggiore richiesta e attuazione del trattamento mesoterapico, sono emerse notevoli esigenze non solo scientifiche, quanto anche dottrinali e giuridiche. La SIM, Società Italiana di Mesoterapia, sin dalla sua fondazione si è fatta carico di queste esigenze, in modo da poter assegnare alla Mesoterapia quella dignità di concezione terapeutica che, pur consistendo in “semplici” infiltrazioni intradermiche, necessita di corretta diagnosi e 21


LA MESOTERAPIA IN MEDICINA ESTETICA

quindi di scelta terapeutica adeguata. Si ribadisce che la Mesoterapia è di appannaggio esclusivo del medico abilitato legalmente alla professione. A tal proposito, fondamentale per le nostre riflessioni è il riferimento alla sentenza emessa dalla Pretura di Torino il 19/10/1985, ove i giudici hanno ritenuto la Mesoterapia un’attività terapeutica che richiede una “Qualificata competenza, precisando che non è consentito delegarne l’esercizio a personale ausiliario, nel qual caso il medico concorre nel reato di ESERCIZIO ABUSIVO di una professione sanitaria (art. 348 codice penale), commesso dalla persona delegata”. Tra i punti più interessanti messi in rilievo dal Pretore di Torino, la circostanza che “la pratica mesoterapica non può essere assimilata, neppure per analogie alle iniezioni indicate all’art. 16 del R.D. del 31/05/128 n. 1334 (che nel disciplinare le arti ausiliarie della professione sanitaria consente all’infermiere di praticare iniezioni dermiche, ipodermiche, intramuscolari) considerando quindi la iniezione propria della Mesoterapia un atto medico”.

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L’interesse medico-legale per la Mesoterapia viene ulteriormente confermato da un lavoro pubblicato sulla rivista italiana di Medicina Legale, anno VII n.1 del gennaio-marzo 1985 del Professor Domenico Vasapollo dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Bologna dal titolo “L’esercizio della Mesoterapia e la responsabilità professionale”. Interessante è riportare un brano del suddetto scritto, nel quale si fa riferimento alla Mesoterapia come terapia: “nella quale il ricorso a strumenti curativi richiede capacità professionali innegabili, specialmente in funzione della formulazione della corretta diagnosi e in rapporto all’impiego dei farmaci”. Motivo di riflessione deve essere proprio la prescrizione e l’uso di mezzi farmaceutici la cui commercializzazione non è stata autorizzata dalla competente autorità, ovvero la cui utilizzazione avviene secondo schemi (dosaggi e vie di somministrazione) diversi da quelli raccomandati dalla dottrina corrente sulla base della prescritta prescrizione farmaceutica.

Quest’ultimo elemento è quello che propone i più importanti motivi di riflessione in Mesoterapia, poiché si ricollega con la problematica della responsabilità professionale. Infatti i medicamenti in Mesoterapia vengono utilizzati secondo schemi (intesi come dosaggio, mescolanza, via di somministrazione) non abituali e usuali e spesso non supportati da adeguata sperimentazione e utilizzati secondo la personale concezione del medico operante, questo anche alla luce definente il farmaco come “sostanza semplice composta, da somministrare per uso interno ed esterno, utilizzato a dose di medicamento, ossia in quantità e qualità tali da giovare alla persona…” (24/021969 VI sezione). Alla luce di queste riflessioni, possiamo sicuramente affermare che è sconsigliata vivamente l’iniezione per via mesoterapica di tutte quelle soluzioni presenti in commercio e vendute con approssimazione, contenenti principi attivi non presenti nella farmacopea italiana o addirittura dalle componenti ignote ✘


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SCUOLE

riservati al

CORSI MEDICO

e

Moduli tematici e corsi monotematici teorico-pratici “Formiamo Medici che sanno affrontare il mondo che cambia come un’opportunità di sviluppo e crescita professionale”

ED T A D UP 014 2 V. 2/

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Filosofia Filosofia

C.P.M.A. - La Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica La Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica è strutturata in moduli didattici tematici, a loro volta composti da corsi monotematici teorico-pratici, di immediato apprendimento. Il partecipante potrà decidere di frequentare l’intero modulo tematico oppure il singolo corso monotematico. Ovviamente la partecipazione all’intero modulo consentirà di ottenere un’adeguata e completa preparazione rispetto all’argomento generale del modulo stesso, mentre la partecipazione al singolo corso monotematico darà una completa preparazione sull’argomento del corso. Struttura Didattica: La frequenza a quattro moduli didattici, a scelta del discente, dà diritto al conseguimento del diploma quadriennale di frequenza alla Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica. La Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica si compone dei seguenti moduli tematici: • Modulo VISO base • Modulo VISO avanzato • Modulo CORPO base • Modulo CORPO avanzato • Modulo FLEBOLOGIA • Modulo LASER Al termine di ogni modulo, previo esame orale, è prevista la consegna del diploma di frequenza del modulo. Ogni modulo didattico è composto da corsi monotematici teorico-pratici di immediato apprendimento. Al termine di ogni corso viene rilasciato il relativo attestato di partecipazione. LA CONSEGNA DEL DIPLOMA DI FREQUENZA ALLA SCUOLA di Medicina e Chirurgia Estetica è prevista al termine dell’iter didattico prescelto, quindi al conseguimento del diploma di almeno quattro dei moduli didattici, dopo l’avvenuta presentazione e discussione di una tesi compilata dall’allievo, su un argomento attinente ai corsi frequentati. È possibile iscriversi al singolo corso monotematico o al modulo tematico completo.

MODULO

MODULO

SCUOLA

MODULO

La SCUOLA si compone di 4 MODULI a scelta

MODULO

Ogni MODULO è composto da CORSI MONOTEMATICI TEORICO-PRATICI

CORSO

CORSO

CORSO

CORSO

MODULO

CORSO

CORSO

CORSO

CORSO


Modulo VISO base Il modulo prevede l’insegnamento di metodiche e tecniche all’avanguardia che permettono al professionista di trattare i principali inestetismi del volto con le armi più idonee; vengono prese in esame le tecniche elettive e complementari, le sinergie di trattamento, le applicazioni dermocosmetiche, alcune nozioni di chirurgia “soft” e la Medicina Legale.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

CheckUp cutaneo

8

8

Inestetismi del volto: filler - corso base

8

9

Impiego della tossina botulinica - corso base

8

8

Indicazioni medico-chirurgiche del viso e del collo

8

8

Timedchirurgia

8

8

12

12

NEW Approccio multidisciplinare al trattamento dell’acne

8

8

Carbossiterapia in Medicina Estetica

8

8

L’Avvocato nell’ambulatorio di Medicina Estetica

4

4

Peelings chimici

Modulo VISO avanzato Ideale completamento del Modulo viso Base, consente al professionista di scegliere le metodologie più idonee per trattare i principali inestetismi del volto. Anche in questo caso vengono prese in esame le tecniche elettive e complementari, le sinergie di trattamento, le applicazioni dermocosmetiche, alcune nozioni di chirurgia “soft” e la Medicina Legale.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

Inestetismi del volto: filler - corso avanzato

8

8

Peelings chimici - corso 2° livello pratico

8

11,2

Biostimolazione: strategia nel trattamento degli inestetismi del viso

8

8

Impiego della tossina botulinica - corso avanzato

8

8

Analisi differenziata e approccio globale dei trattamenti medico estetici del 3° superiore e medio del volto, nei pazienti dai 30 ai 60 anni

8

8

20

20

NEW I fili in Medicina Estetica

8

8

NEW Gestione delle complicanze

8

8

Tecniche laser - corso base


Modulo CORPO base Pur mantenendo la stessa struttura didattica, la nuova programmazione della Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica CPMA di Bologna ha aggiornato e introdotto nuove occasioni formative in risposta alle conferme in termini di efficacia e appropriatezza scientifica di quelle tecniche e innovazioni clinico-diagnostiche che fino a poco tempo fa erano sottoposte a vaglio. I due moduli CORPO BASE e CORPO AVANZATO racchiudono, secondo un ordine di propedeuticità e di gradualità delle acquisizioni conoscitive, tutte le metodiche, sia diagnostiche sia correttive, capaci di fornire un completo bagaglio culturale dal punto di vista teorico e pratico necessario per lo svolgimento di una adeguata e completa attività professionale nell’ambito della Medicina e della Chirurgia Estetica.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

8

8

Intradermoterapia distrettuale (mesoterapia) e microterapia

12

13,5

Insufficienza venosa (propedeutico a scleroterapia)

16

18

Body reshaping - mesoterapia, laserlipolisi e management nutrizionale

16

16

8

8

Intergratori alimentari, alimenti funzionali, endofarmaci

12

12

Scienza dell’alimentazione

20

24,5

4

4

Semeiotica clinica-strumentale e analisi della composizione corporea

Intralipoterapia - Liporiduzione non chirurgica tramite iniezioni di fosfatidilcolina

L’Avvocato nell’ambulatorio di Medicina Estetica

Modulo CORPO avanzato Naturale completamento del Modulo Corpo Base, affronta in maniera ancora più approfondita le tecniche ele innovazioni clinico-diagnostiche che fino a poco tempo erano sottoposte a vaglio. I due moduli CORPO BASE e CORPO AVANZATO racchiudono, secondo un ordine di propedeuticità e di gradualità delle acquisizioni conoscitive, tutte le metodiche, diagnostiche e correttive, capaci di fornire un completo bagaglio culturale, dal punto di vista teorico e pratico, necessario per lo svolgimento di una adeguata e completa attività professionale nell’ambito della Medicina e della Chirurgia Estetica.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

Rimodellamento corporeo con liposcultura e lipofilling

8

8

Timedchirurgia

8

8

56

501 + 162

8

10

24

27

8

8

Scleroterapia delle varici e esame E.C.D.

1

- Schiuma sclerosante

Tecniche di chirurgia cutanea ambulatoriale Dietoterapia dell’obesità NEW Gestione delle complicanze

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2


Modulo ANGIOLOGIA e FLEBOLOGIA Le malattie vascolari richiedono una significativa competenza e completezza formativa da parte del medico; in particolare le flebopatie, frequenti e prevalentemente gestibili su base ambulatoriale, necessitano una conoscenza specifica delle principali metodiche diagnostiche, in principal modo dell’eco color doppler, e delle molteplici terapie applicabili. Il Centro Postuniversitario della Medicina Ambulatoriale si propone, attraverso il Modulo e i corsi di aggiornamento, di fornire al Medico le necessarie nozioni teoriche e pratiche per la corretta gestione del paziente affetto da vasculopatia, mediante un percorso di preparazione qualificato.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

16

18

56

501 + 162

Eco-color-doppler di prima formazione

48

50

Scleroterapia ecoguidata

12

13

Schiuma sclerosante

16

16

Insufficienza venosa (propedeutico a scleroterapia) Scleroterapia delle varici, esame E.C.D.

1

- Schiuma sclerosante

2

Corso d’aggiornamento extra modulo

Modulo TECNICHE LASER in Medicina e Chirurgia Estetica Il Modulo prevede l’insegnamento della pratica terapeutica di Laserchirurgia e metodiche correlate che si sono evolute negli ultimi anni come Luci Pulsate Intense e Radiofrequenze e che consentono al medico che si dedica al trattamento degli inestetismi a manifestazione cutanea l’adozione di una terapia elettiva o alternativa, ma che preveda l’utilizzo di un’apparecchiatura laser o a tecnologia elettro-ottica. Verranno prese in esame le teorie, le procedure diagnostiche e terapeutiche, le pianificazioni degli interventi, le indicazioni elettive e la scelta delle lunghezze d’onda per ogni problematica patologica sia di tipo funzionale sia estetica, oltreché la gestione del momento preoperatorio, del decorso e del management degli effetti collaterali e/o avversi. Il Modulo sarà articolato in Argomenti Monotematici organizzati in Seminari da svolgersi nei fine settimana. L’obiettivo del modulo è fornire una preparazione specialistica complessa implementabile successivamente con Corsi superspecialistici. Gli Argomenti Monotematici verteranno sulle singole indicazioni che beneficiano di terapie Laser aggiornate al momento del loro svolgimento. Saranno esclusi dalla trattazione argomenti non avallati dalla “Evidence based medicine” e non supportati da riferimenti bibliografici ufficiali della letteratura mondiale. Saranno posti a disposizione dei discenti supporti informatici audio-visivi gestibili facilmente da PC, oltre alla possibilità di frequentare i poliambulatori dei docenti sempre dopo aver seguito i corsi.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

20

20

Trattamento laser delle lesioni pigmentate e tatuaggi

8

8

Trattamento laser di fotoepilazione

8

8

Trattamento laser in sinergia nella terapia dell’aging cutaneo di viso e corpo

8

8

Trattamento laser delle lesioni vascolari a manifestazione cutanea

8

8

Tecniche laser percorso base propedeutico

SESSIONI LIVE di PRATICA DIDATTICA dal Poliambulatorio


Dipartimento di TERAPIA ANTALGICA INTEGRATA La Riflessoterapia poggia sul concetto di “riflesso” inteso come risposta a uno stimolo. La stimolazione di punti diversi costituisce un unico messaggio per il S.N.C. che elabora una risposta unica, precisa e sempre uguale per il tipo di stimolazione. Le tecniche riflessoterapiche sono esemplarmente pluridisciplinari: mobilizzazioni riflessogene vertebrali e articolari, agopuntura di sintesi funzionale, mesoterapia mirata (chimiopuntura), kinesiologia (diagnostica, riflessogena, bioenergetica). Contestualmente, vengono fornite nozioni sull’uso di sostanze terapeutiche (naturali e/o farmacologiche) in mesoterapia mirata e di punti importanti di meridiani di agopuntura e bioenergetica.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

Mesoterapia antalgica integrata

12

13,5

Terapia manuale, vertebrale e articolare

48

50

Agopuntura di sintesi funzionale

20

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8

8

NEW Carbossiterapia nel trattamento del dolore

Regolamento

L’ISCRIZIONE è aperta a coloro che sono interessati all’acquisizione delle conoscenze sui protocolli diagnostico-terapeutici più idonei per il trattamento ambulatoriale dei principali inestetismi e delle più frequenti patologie e affezioni dolorose. Sarà cura dei partecipanti assicurarsi che la formazione di base permetta l’applicazione professionale delle nozioni apprese. È POSSIBILE ISCRIVERSI ad ogni singolo corso monotematico di I o II livello, (al termine del quale verrà rilasciato il relativo attestato di partecipazione), al singolo modulo tematico o all’intera Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica. L’ITER DIDATTICO DELLA SCUOLA si articola in Moduli, e prevede la preparazione e l’aggiornamento (ad indirizzo estetico, flebologico ed antalgico) del medico, partendo dalla laurea in Medicina e Chirurgia. LA CONSEGNA DEL DIPLOMA DI FREQUENZA AL MODULO avviene al superamento dell’esame finale (tassa d’esame € 50,00), le cui date e modalità verranno decise dal Consiglio dei docenti (qualora l’esame non venisse superato, il corsista ripeterà lo stage o il corso per il quale non è stato ritenuto idoneo dalla Commissione d’esame, con il solo addebito delle spese di segreteria pari a € 60.00. LA CONSEGNA DEL DIPLOMA DI FREQUENZA ALLA SCUOLA di Medicina e Chirurgia Estetica è prevista al termine dell’iter didattico prescelto, quindi al conseguimento del diploma di almeno quattro dei moduli didattici, dopo l’avvenuta presentazione e discussione di una tesi compilata dall’allievo, su un argomento attinente ai corsi frequentati. LA FREQUENZA ai corsi, ai moduli e alla scuola è obbligatoria, e comunque non deve essere inferiore al 75% del totale delle lezioni. È richiesta una firma di presenza ad ogni giornata di lezione; l’assenza dell’allievo non potrà essere recuperata, nè per lo stesso corso nè per altri. Per il rilascio dell’attestato ECM (ove previsto) è richiesta dal Ministero della Salute la presenza alla totalità dell’evento. LA DOMANDA DI ISCRIZIONE verrà accettata solo se accompagnata dal deposito cauzionale infruttifero versato a garanzia della partecipazione (€ 150,00 PER IL SINGOLO CORSO; € 50,00 per i corsi di costo inferiore a € 200,00; € 300,00 PER IL MODULO) e dai titoli di studio richiesti. Tale documentazione dovrà pervenire a VALET Srl almeno 10 giorni prima dell’inizio delle lezioni. Le iscrizioni sono a numero chiuso; criterio discriminante per l’ammissione sarà l’ordine di arrivo delle richieste. PER L’ATTIVAZIONE di ogni corso è previsto un minimo di 10 iscrizioni; qualora tale numero non venisse raggiunto entro lo scadere dei termini previsti, il corso potrà essere rinviato a una sessione successiva, oppure annullato. In quest’ultimo caso (annullamento del corso), è prevista la restituzione della somma versata. IN CASO DI MANCATA FREQUENZA alle lezioni il deposito verrà regolarmente fatturato, a titolo di risarcimento dello squilibrio apportato all’attività didattica. L’impedimento dell’allievo a frequentare il corso, il modulo o la scuola non lo solleva in alcun modo dagli obblighi assunti verso VALET S.r.l. L’ADESIONE CONTEMPORANEA a due o più corsi monotematici da diritto ad uno sconto del 10% sul prezzo dei corsi scelti. L’ADESIONE AL MODULO prevede le tariffe agevolate indicate sul listino e comprende, oltre a quanto già indicato per ogni singolo corso, l’iscrizione gratuita alla SIES - Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica - della durata di un anno solare e a tariffe agevolate per l’iscrizione al congresso SIES nell’anno accademico in corso. L’I.V.A. rimane a carico del corsista, nella misura di legge del 22%. IL SALDO di ogni singolo corso dovrà essere improrogabilmente corrisposto il primo giorno di partecipazione, mentre il saldo dei moduli dovrà essere versato all’inizio della programmazione in un’unica soluzione. VALET S.R.L. SI RISERVA LA FACOLTÀ DI APPORTARE MODIFICHE ai programmi anche in termini di date, fino all’annullamento degli stessi corsi in caso del mancato raggiungimento del numero minimo di iscrizioni entro i termini previsti (10 gg. prima dell’inizio delle lezioni), per ragioni di forza maggiore e al fine di renderli sempre più aderenti alle esigenze dell’aggiornamento didattico, nell’interesse degli allievi e dei docenti. È severamente vietato effettuare riprese fotografiche e registrare filmati durante lo svolgimento delle lezioni. HOTEL CONVENZIONATI Per informazioni e per consultare l’elenco degli hotel convenzionati collegarsi alla pagina www.valet.it/pagine/chisiamo/hotel.html


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LA MESOTERAPIA MIRATA ANTALGICA: PERCHÉ FUNZIONA, PERCHÉ APPRENDERLA, PERCHÉ UTILIZZARLA

MEDICINA ANTALGICA di Franco Paolini Medico Chirurgo - Roseto degli Abruzzi (TE) Docente CPMA VALET - Bologna

Metodica terapeutica allopatica, che consiste nell’iniezione intradermica o sottocutanea di piccolissime quantità di farmaci della farmacopea ufficiale, nelle zone cutanee corrispondenti alla regione o all’organo leso o doloroso. Ecco perché vi invitiamo a conoscerla presso la nostra Scuola

el più comune intendimento del N termine, la Mesoterapia è una metodica terapeutica allopatica, che

consiste nell’iniezione intradermica o sottocutanea (con un’azione locoregionale) di piccolissime quantità di farmaci della farmacopea ufficiale, nelle zone cutanee corrispondenti alla regione o all’organo leso o doloroso. Definita in questo modo, potrebbe sembrare una semplice tecnica infiltrativa di sostanze farmacologiche, con possibilità di oltrepassare la barriera cutanea e di far diffondere il farmaco ove è necessario che agisca. Ed effettivamente è così. Piccole quantità di farmaci, inoculate con questa modalità nelle localizzate aree cutanee sovrastanti le zone dolorose, si diffondono negli strati sottostanti fino a raggiungere e penetrare all’interno delle articolazioni interessate, esplicando la loro azione antinfiammatoria e antidolorifica. Anche volendola intendere solo in questo modo, la Mesoterapia dimostra, nella quotidianità di chi la utilizza, un’indiscutibile efficacia terapeutica. La nascita della Mesoterapia è legata alla figura di Michel Pistor, medico francese che negli anni Cinquanta sperimentò la terapia in ambito clinico e fondò questo nuovo ambito della medicina.

puntura e che sia l’ago sia il farmaco – o meglio, la diluizione farmacologica – vanno a interessare una specifica zona anatomica del tessuto connettivo. A questa azione meccanica seguono delle reazioni: 1) la stimolazione di terminazioni nervose, che attivano a livello midollare l’interneurone inibitore con blocco della progressione dello stimolo doloroso al Talamo e quindi alla Corteccia cerebrale; 2) la stimolazione di un tessuto connettivale che ha una particolare reattività, con attivazione anche di meccanismi bioumorali e immunologici.

Tre meccanismi per un’azione sinergica antidolorifica: 1) azione ANTALGICO-RIFLESSOLOGICA; 2) azione ANTALGICO-FARMACOLOGICA; 3) azione BIOUMORALE-IMMUNOLOGICA. D’altra parte è noto sin dall’antichità che la stimolazione cutanea, con aghi o con altri strumenti meccanici, produce beneficio in patologie dolorose. Teniamo presente, altresì, che la stimolazione del tessuto connettivo, che in passato veniva praticata a scopi terapeutici anche con l’introduzione diretta di specifici “melanges di prodotti omeopatici” ancor prima della nascita della Mesoterapia, dava

AZIONE ANTIDOLORIFICA A chi ha saputo trasporre da altre culture mediche i possibili meccanismi d’azione della Mesoterapia, non è sfuggito che ci troviamo di fronte a un atto meccanico che è la micro 31


anch’essa i suoi risultati terapeutici. Recenti studi hanno evidenziato, inoltre, che l’infiltrazione cutanea di soluzione fisiologica nella lombosciatalgia non si discosta, per effetti terapeutici, dall’iniezione di cortisone, con o senza lidocaina, all’interno del canale midollare, a dimostrazione che l’azione meccanica ha notevole implicazione sull’azione antalgica della Mesoterapia. IMPARA E METTI IN PRATICA Nella nostra Scuola, presentiamo la Mesoterapia come un “Trattamento medico che sfrutta la particolare reattività del tessuto connettivale sottoposto a stimoli fisico-chimici e che, partendo da una precisa indagine eziopatogenetica, utilizza a fini terapeutici l’iniezione intradermica o sottocutanea sfruttando il sinergismo esistente tra l’azione riflessoterapica della microiniezione e l’effetto medicamentoso della sostanza iniettata, sia quest’ultima appartenente alla Farmacopea Ufficiale o definita come sostanza medicamentosa naturale”. (Professor A. MONTI). Nei suoi studi, il professor Monti ha

MESOTERAPIA ANTALGICA INTEGRATA

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Insegnamento della Mesoterapia (Intradermo Terapia Distrettuale) dalle sue premesse teoriche alla pratica clinica per la cura delle principali affezioni dolorose. La possibilità di contestuale stimolazione di punti particolarmente reattivi per ciascuna patologia caratterizzerà il corso con l’insegnamento di detti punti per un’azione mirata e sinergica con la terapia localizzata. DOCENTE: DATE DEL CORSO: DURATA: ECM:

Dr. Franco Paolini 13(pom)-14 Settembre 2014 1 stage di 12 ore 13,5 crediti

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it

verificato, anche dalla conoscenza dell’Agopuntura, che la stimolazione di particolari punti cutanei del corpo generano, a causa della loro reattività, effetti antalgici aggiuntivi, e non certo per l’effetto farmacologico su questi, ma per l’effetto meccanico della puntura. Così concepita, la Mesoterapia si configura come una tecnica infiltrativa localizzata di piccolissime quantità di farmaci, peraltro diluiti, con imme-

diata ed elevata biodisponibilità molecolare locale. La intendiamo altresì mirata a stimolare meccanicamente anche alcuni punti di agopuntura per un’ulteriore azione sinergica antidolorifica. La diagnostica per immagini (PET) ha dimostrato che pungere dei punti di agopuntura attiva aree cerebrali che non si attivano se vengono punte aree diverse. È possibile “ingannare” il cervello e non fargli riconoscere lo stimolo doloroso. Al resto ci pensa l’antinfiammatorio che, iniettato per via mesoterapica, si diffonderà fin dentro le articolazioni per ridurre l’infiammazione. La Mesoterapia è una tecnica che, a mio giudizio, qualsiasi medico dovrebbe apprendere, perché è una metodica efficacissima, semplice da imparare in un fine settimana, sicura, facile da eseguire già dal giorno successivo. Per quanto riguarda i farmaci, si utilizzano in genere quelli della farmacopea ufficiale concedibili dal SSN, il quantitativo medio del farmaco necessario per una buona azione terapeutica è nettamente minore rispetto alle terapie iniettive classiche con notevole riduzione dei loro effetti collaterali, non hanno gli stessi effetti dannosi su organi o visceri come i costi a seduta sono minimi riducendosi, quindi, al costo della siringa dell’aghetto da 4 mm, della soluzione fisiologica e dell’anestetico locale o Bicarbonato di sodio. ✘ C

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RESOCONTO

17° CONGRESSO SIES

CONGRESSO INTERNAZIONALE SIES 2014

Il diciassettesimo Congresso Internazionale SIES di Medicina e Chirurgia Estetica ha calamitato come al solito l’attenzione di medici e aziende. Facciamo il punto della situazione con il Presidente Maurizio Priori e il Comitato Scientifico SIES Il diciassettesimo Congresso Internazionale di Medicina e Chirurgia Estetica, organizzato nel febbraio scorso a Bologna dalla SIES, si è concluso facendo registrare l’ennesimo, grande successo: ancora una volta, nonostante la crisi è stato superato il record dei medici iscritti e delle aziende che hanno scelto la tre giorni congressuale per presentare tutte le novità del settore. Chiediamo al professor Maurizio Priori, Presidente della SIES, e al Comitato Scientifico di stilare il bilancio dell’edizione 2014.

Maurizio Priori - SAREMO L’EXPO DELLA BELLEZZA Professor Priori, l’ultimo Congresso ha risposto appieno alle sue attese dal punto di vista quantitativo (presenze in aula e negli spazi espositivi) e qualitativo (relazioni presentate)? «Sì, come sempre il Congresso è risultato all’altezza delle attese, mie e delle migliaia di medici che hanno partecipato. Merito della perfetta macchina organizzativa messa in campo da VALET, della qualità delle relazioni presentate in aula dai colleghi, della presenza di tutte le aziende leader del settore». Quali sono state, dal suo punto d’osservazione, le grandi novità di quest’anno? «Impossibile stilare una classifica, tante sono state le novità emerse durante il Congresso. Diciamo, in ordine sparso, elettropeel, fili di sostegno e rivitalizzanti bidirezionali, lifting dinamico, skinbooster, endolift non invasivo». Dopo il grande successo delle ultime edizioni, anche quest’anno i suoi colleghi hanno apprezzato le live sessions in diretta dal poliambulatorio Multimed? «Non vorrei sembrare presuntuoso, ma trovo che sia impossibile non apprezzare le live sessions, che rappresentano l’autentica novità degli ultimi anni e che hanno la capacità di tenere incollati alla poltrona per ore i colleghi presenti in aula. Rappresentano il nostro asso pigliatutto: piacciono davvero a tutti, e tutti le trovano fondamentali». Da anni la crisi attanaglia il mondo intero. Chirurgia e Medicina Estetica sono state risparmiate da questo problema oppure anche negli ambulatori cominciano a farsi sentire gli effetti? «I nostri ambulatori non sono altro che lo specchio dell’andamento generale dell’economia italiana. Mi piace pensare che il SIES 2014 possa aver rappresentato il guado per andare verso una soddisfacente inversione di tendenza». Uno sguardo al futuro: quali potrebbero essere le “chicche” dell’edizione 2015? Ovvio che nessuno di noi possiede la sfera di cristallo, ma a suo avviso quali sono i prossimi traguardi alla portata di Chirurgia e Medicina Estetica? «Il peggio, nel senso della crisi, dovrebbe essere alle nostre spalle, quindi – pur non avendo al momento niente di concreto in mano – aspetto con grande fiducia la diciottesima edizione. Non dimentichiamo che il 2015 sarà l’anno dell’Expo: il Congresso SIES, siatene certi, sarà all’altezza della ricorrenza…».

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Paola Rosalba Russo - SEGUIRE I CORSI PER NON PERDERE I FILI Dottoressa Russo, lei ha presentato una sessione molto seguita dedicata ai fili di trazione, condividendo con i colleghi due anni di esperienza personale in questo ambito: può spiegarci, in breve, di che cosa si tratta? «I fili di trazione rappresentano un’importante arma in possesso del medico estetico che ora può, in maniera rapida e con minimi requisiti strumentali e ambientali, ottenere risultati sempre più simili a quelli della Chirurgia Estetica. L’impiego dei fili di sospensione o trazione, applicati sul viso, consente di modificare l’ovale andando a ridisegnare e definire il profilo mandibolare, garantendo alla paziente un risultato estetico decisamente apprezzabile. Inoltre, oltre al risultato dovuto all’azione meccanica del device, è da ricordare anche l’azione di stimolazione indotta dal materiale di cui il filo stesso è composto, che ha la capacità di stimolare la neocollagenogenesi, ottenendo quindi un duplice meccanismo d’azione. Tengo però a sottolineare che l’apparente semplicità del trattamento è comunque legata a una esperienza da parte dell’operatore che si acquisisce solo con la frequentazione di opportuni corsi di formazione, oltre a un’attenta analisi della fisionomia del paziente». Il Congresso Internazionale SIES è scienza, non spettacolo, ma in tempi di reality show è indubbio che le live sessions dal Poliambulatorio MULTIMED hanno colpito nel segno. Che riscontri ha avuto, parlando successivamente con i colleghi che l’hanno seguita dall’Hotel Centergross, ovvero a qualche chilometro di distanza? «Le sessioni live si sono dimostrate sicuramente le fasi di maggior interesse del Congresso. La partecipazione in sala è stata completa e la possibilità di vivere in diretta le fasi dei vari trattamenti ha certamente fatto sì che questo momento non fosse una presentazione a senso unico, bensì un vero e proprio dibattito fra il relatore e il pubblico. Proprio su questo punto ci si è concentrati quest’anno, ovvero sulla possibilità di offrire non solo sessioni plenarie, dove i relatori hanno modi di presentare proprie esperienze, ma sulla possibilità di assistere dal vivo a quelle che sono le metodiche più interessanti del momento eseguite da personaggi rappresentativi. Credo quindi che nell’organizzazione del congresso SIES la strada intrapresa sia quella giusta, ovvero il giusto equilibrio fra presentazioni teoriche di novità e conferme, sempre di grande interesse per i partecipanti, e di sessioni live per vedere, confrontare e, nel caso, migliorare il proprio metodo di lavoro». Qual è stata la novità più importante presentata durante il Congresso 2014? «I fili biostimolanti, sistemi per rimozione di tatuaggi, sistemi per trattamenti di chirurgia ablativa, laser vascolari… Le novità sono state davvero tante e tutto questo conferma il grande fermento che gira intorno alla Medicina e alla Chirurgia Estetica. Un universo che non risente la crisi e dimostra sempre di più che non è un mercato effimero, ma una vera e propria scienza che si costruisce con volontà, dedizione e formazione».

Paola Molinari - COME AFFRONTARE LE COMPLICANZE Dottoressa Molinari, durante il Congresso lei ha tenuto una relazione dal titolo molto interessante: “Cosa impieghiamo in Medicina Estetica?”. Già che ci siamo, ci può riassumere il risultato di questa ricerca? «Negli anni, noi medici estetici abbiamo “rubato” farmaci e principi attivi in genere anche ad altre discipline, individuando in essi azioni e peculiarità utili agli obbiettivi che avevamo. In questa sessione ci siamo proposti di approfondire l’argomento, anche perché la mescolanza tra principi attivi e tecniche nella stessa seduta o in sedute successive può essere pericolosa, visto che spesso c’è un effetto sinergico di potenziamento: dobbiamo conoscere per evitare le complicanze». Altra sessione interessante, quella dedicata alle complicanze (come evitarle, come gestirle): cos’è emerso? «Dal titolo stesso della sessione si coglie la mia filosofia sull’argomento: come ho già detto, dobbiamo cercare di prevenire le complicanze, lavorando con prodotti di qualità, in ambienti adatti, con tecniche corrette e atteggiamento prudente. Nel caso malaugurato in cui comunque la complicanza si presentasse (chi non fa non falla, a volte effetti collaterali e complicanze sono inevitabili, purtroppo!), è fondamentale continuare a seguire il paziente: senza nascondersi, con professionalità e umiltà. I problemi medico-legali a volte arrivano proprio dai pazienti che si sentono abbandonati. È vero, l’argomento è interessante per molti, per questo lo abbiamo approfondito anche con un corso monotematico precongressuale che ripeteremo periodicamente». Qual è la cosa che l’ha colpita maggiormente, del 17° Congresso SIES? «Il luogo comune sulla Medicina Estetica è che sia una disciplina che propone trattamenti ambulatoriali per moda e per interesse degli specialisti del settore. Durante questo congresso ho trovato tanta voglia di novità – e ce ne sono state, le assicuro – ma anche di serietà, di aggiornamento, con live sessions sempre affollate, comunicazioni di notevole valore scientifico, con spunti che possono aiutare esperti e meno esperti nella pratica clinica di tutti i giorni, il tutto in un clima disteso e di grande collaborazione».


Maurizio Cavallini - LE NUOVE FRONTIERE DELLA BIOSTIMOLAZIONE Dottor Cavallini, a che punto sono le tecniche per il trattamento degli inestetismi palpebrali? «Durante il Congresso sono emerse tante importanti novità in ambito tecnico, novità che hanno una volta di più mostrato come gli inestetismi palpebrali possano essere trattati con diversi approcci che spaziano dalle più innovative tecniche di chirurgia plastica ai trattamenti di laser terapia, alle tecniche a emissione di energia, ai trattamenti con filler e tossina botulinica. In particolare mi ha fatto piacere essere relatore proprio in occasione della relazione congressuale presentata da me in merito alla nuova autorizzazione per l’area perioculare della tossina botulinica (Onabotulinim toxin A), che ancora una volta testimonia non solo l’efficacia dimostrata del farmaco, ma anche la sua sicurezza». Durante il Congresso si è parlato molto di Biostimolazione: sono emerse novità interessanti? «Moltissime. Ormai la Biostimolazione ha una gamma amplissima di molecole utilizzabili per fornire una rivitalizzazione alla cute e alle cellule fibroblastiche. L’importante è come sempre avvalersi di molecole sicure e certificate e di tecniche che abbiano un supporto scientifico accreditato».

Elena Fasola - LA GINECOLOGIA ESTETICA È UNA REALTÀ Dottoressa Fasola, la Ginecologia Estetica è ormai una solida realtà. Che tipo di riscontro ha avuto, dalle sue pazienti? «Il riscontro è ottimo, la Ginecologia Estetica comincia davvero a essere una realtà. Quello che qualche anno fa rappresentava un piccolo tabù, oggi viene richiesto con più naturalezza, considerando forse che alla risposta estetica è quasi sempre associato un risultato di carattere funzionale: il trattamento e miglioramento del sintomo correlato alla menopausa o ad altre condizioni fisiopatologiche associate». Lei ha tenuto una sessione dedicata al Filler Vulvare: può spiegarci di che cosa si tratta? «Il Filler Vulvare è un trattamento molto simile a quello che viene effettuato sul volto. Anche in questo caso è un trattamento che prevede l’utilizzo di un gel a base di acido ialuronico: iniettandolo in area vulvare, si attua un miglioramento estetico attraverso il ripristino del volume fisiologicamente perduto, in particolare delle Grandi Labbra. Tale trattamento migliora anche lo stato di idratazione tissutale. Lo stesso prodotto, mediante una tecnica particolare, è stato utilizzato in area vestibolo-introitale su un campione di 106 pazienti per il trattamento dell’atrofia vulvo-vaginale con ottimi risultati».

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Fede+rica Lerro - LA CORRETTA PRESCRIZIONE A PORTATA DI CLIC Avvocato Lerro, lei tra le altre cose ha parlato dello Sportello di Farmacologia SIES, servizio ai soci per la corretta prescrizione. I vostri soci hanno apprezzato la novità? «I nostri Soci prendono sempre con grande favore le iniziative volte alla loro tutela. Era da tempo che discutevamo in sede di Comitato Scientifico l’opportunità di offrire ai medici un supporto nella prescrizione delle preparazioni via via più utilizzate nella branca medica che ci interessa, dopodiché abbiamo individuato nella Società Italiana Farmacisti Preparatori (SIFAP) il collaboratore eccellente, riunendo professionalità di spicco del settore della farmacologia: così è nato il progetto che oggi si è concretizzato nello Sportello riservato a tutti i Soci. Per fruire del servizio è sufficiente inoltrare la richiesta mediante il form presente sul nostro portale www.sies.net e l’Ufficio Legale SIES, con la collaborazione di SIFAP, dopo aver analizzato la richiesta fornirà un parere motivato. Questo è un progetto importante e molto utile, perché spesso vengono ignorate o disattese le normative poste a disciplina delle prescrizioni, e il segnale che abbiamo cercato di dare è di importanza e di attenzione. E approfitto di questa occasione per ringraziare una volta di più pubblicamente il dottor Mauro Castiglioni, membro del Comitato Scientifico della SIFAP, e la professoressa Minghetti, Presidente SIFAP, per aver accolto con favore il progetto, auspicando di poter essere, insieme a loro, un buon veicolo per la cultura della corretta prescrizione». Durante una sessione, lei si è occupata del perfezionamento del sorriso attraverso l’integrazione del lavoro fra Odontoiatri e Medici Estetici: in che cosa consiste, questa integrazione? «Da tempo gli odontoiatri hanno rivolto il proprio interesse clinico al settore della Medicina Estetica, interesse volto all’integrazione dei trattamenti afferenti alle due branche, al fine di vedere completo il rimedio terapeutico da offrire ai propri pazienti. In questo scenario si è inteso coltivare un momento di riflessione sulle competenze dei due settori professionali che, a ben vedere, possono sviluppare virtuose collaborazioni nell’ottica della migliore scelta clinica del paziente e nel rispetto dei ruoli. Ciò che stiamo cercando di fare è trasformare l’interesse dell’odontoiatria nei confronti della Medicina Estetica come un’occasione di crescita per entrambi i settori professionali e speriamo di riuscirci presto. La sessione dedicata a questo argomento è stata molto interessante e ha rispecchiato esattamente detti propositi, e per questo il mio plauso va ai coordinatori dottor Nobili, vicepresidente ANDI, e dottor Fundarò, vicepresidente SIES». Da donna, prima ancora che da avvocato, se dovesse scegliere l’argomento più interessante tra quelli trattati durante il Congresso, la sua scelta su cosa cadrebbe? «La sessione che non dovrebbe mai mancare è quella dedicata alle complicanze. Trovo che anche quest’anno sia stata affrontata con grande impegno da tutti i relatori e ha portato un importante risultato in termini di conoscenze in più da parte dei congressisti rispetto alla gestione di alcune fattispecie che, di per sé, sono in grado di esporre il medico a titoli di responsabilità. Per una donna che si sottopone a trattamenti di Medicina Estetica è impensabile accettare che da quel trattamento segua, anziché un esito migliorativo, una complicanza che in rari casi può causare danni permanenti. La corretta individuazione e gestione di questi eventi può scongiurare il verificarsi di un danno al paziente, con evidente vantaggio per entrambi. Un momento di riflessione e di formazione specifica sul punto non dovrebbe mai mancare in un Congresso scientifico, e al SIES infatti non manca mai!».

Fabio Ingallina - LE LIVE SESSIONS SONO INDISPENSABILI Dottor Ingallina, durante il Congresso – tra le altre cose – lei ha coordinato una Live Session dal Poliambulatorio MULTIMED. Può raccontarci questa esperienza? «Le live sessions con trattamenti medici o interventi chirurgici eseguiti in diretta sono divenute, negli ultimi anni, il fulcro della maggior parte dei congressi internazionali di Medicina e Chirurgia Estetica. La peculiarità della live session da me coordinata è stata l’associazione dei trattamenti in live all’analisi approfondita dell’anatomia della regione mediofacciale. Ritengo che l’analisi approfondita dell’anatomia costituisca una conditio sine qua non per la corretta e sicura esecuzione delle tecniche più avanzate superficiali e profonde d’iniezione di acido ialuronico». Quanto sono importanti, secondo la sua esperienza, queste dimostrazioni “dal vivo” nella formazione di uno specialista? «Le sessioni live costituiscono un indispensabile ausilio nella formazione e nell’aggiornamento dei medici che intendano apprendere nuove metodiche di trattamento degli inestetismi del volto. Si ha la possibilità di osservare molteplici specialisti durante l’esecuzione delle loro metodiche di trattamento preferite e di interloquire direttamente, ponendo domande in diretta: il massimo».

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Salvatore Fundarò - LA TOSSINA BOTULINICA VA SEMPRE DI… “MOD” Dottor Fundarò, passano gli anni ma la Tossina Botulinica continua a recitare la parte del leone. Lei è stato protagonista di una sessione dedicata alla tecnica MOD nel trattamento del terzo superiore del volto. Come riassumerebbe il concetto a chi non era presente in aula? «La tossina botulinica continua a essere la regina indiscussa nel panorama della medicina estetica e anche in occasione del congresso SIES abbiamo avuto, ce ne fosse stato bisogno, la conferma del grande interesse che medici e chirurghi ripongono in questa metodica. La tecnica MOD, della quale abbiamo abbondantemente parlato durante la sessione da me coordinata, consente di inoculare la tossina botulinica in prossimità delle zone di maggior concentrazione delle placche motorie. In questo modo l’effetto della tossina sarà estremamente efficace, selettivo e modulabile. Tutto questo è reso possibile grazie alla conoscenza della localizzazione delle zone motorie dei muscoli, che ci ha consentito di evolvere i pattern iniettivi sviluppando quindi una tecnica personale definita appunto MOD (modulare), basata sulla distribuzione delle zone motorie dei muscoli mimici oggetto del trattamento». Anche quest’anno si è parlato molto di Fili di Sospensione e Fili Biostimolanti: qual è la sua opinione? «Fra le novità e le conferme annoveriamo i fili, sia di sospensione che biostimolanti. Ampio interesse da parte dei partecipanti, ripagati da sessioni live in collegamento diretto dal poliambulatorio MULTIMED, dove abbiamo assistito a diversi casi pratici con analisi del volto e trattamento. Le due tipologie di fili risultano assolutamente differenti fra di loro e con caratteristiche e profili di trattamento decisamente peculiari e sinergici. Nel caso dei fili di sospensione, infatti, possiamo ipotizzare di ottenere un risultato di sollevamento dei tessuti significativo; occorre però porre particolare attenzione alla valutazione della fisionomia del paziente. Nel caso invece dei fili biostimolanti, dove non cerchiamo un effetto di trazione ma di miglioramento della texture cutanea, il campo applicativo risulta estremamente vasto, con applicazione sia a livello del viso che di inestetismi corporei, abbracciando peraltro una fascia di età decisamente interessante, che oscilla dai 30 anni in poi. Entrambi i prodotti, comunque, rappresentano un’ottima arma nelle mani del medico estetico, che grazie a questi device dispone oggi di strumenti per ritardare il ricorso alla chirurgia estetica». Qual è stata, a suo avviso, la novità più importante presentata durante il 17° Congresso SIES? «Le novità presentate sono state molteplici, sia in termini di medical device che di strumentazioni ambulatoriali, ma non vorrei soffermarmi molto su questo in quanto ogni novità va seriamente vagliata e verificata al fine di poter proporre sempre trattamenti che prima del risultato possano proporre validazioni scientifiche apprezzabili in termini di sicurezza».

Domenico D’Angelo - ALLA SCOPERTA DELLE NUOVE FRONTIERE DEL LASER Dottor D’Angelo, durante il 17° Congresso SIES lei è stato uno dei principali protagonisti delle sessioni dedicate al laser e alle tecnologie tecno-ottiche: quali sono stati i punti principali di questi dibattiti? «Durante il 17 congresso SIES sono state ampiamente discusse le tematiche delle nuove tecnologie tecno-ottiche e dei laser. Dalla discussione si è potuto evincere che, oggi più che mai, le stesse rappresentano tecnologie innovative sempre meno invasive e garantiscono risultati più sicuri ed efficaci. Grazie all’applicazione di esse, attraverso l’utilizzo di macchinari altamente qualificati e all’avanguardia, è possibile ottenere a tutti i livelli trattamenti meno dolorosi e tempi di recupero sempre più brevi, con rischio minimizzato. Pertanto è nostro dovere investire in nuove tecnologie e informare i pazienti, sensibilizzandoli sulle nuove metodiche da utilizzare». Il Congresso è risultato all’altezza delle sue attese professionali? «Assolutamente sì. Come sempre, il numero dei partecipanti interessati ha dato motivo di credere all’alto e vivo interesse verso le tematiche di riferimento e anche per noi relatori è stato in un certo qual modo lusingante vedere le sale sempre piene. Da sottolineare anche la notevole presenza di aziende sponsor coinvolte: questo ha dimostrato l’aumento dei trend in Medicina Estetica e voglio sottolineare infine l’impeccabile organizzazione dei lavori, con staff sempre disponibile e rispetto dei programmi in ogni minimo dettaglio». Qual è il prossimo traguardo alla portata della tecnologia laser in ambito estetico? «Direi l’innovativo ringiovanimento vaginale. Una procedura laser-chirurgica creata per le donne dai 30 anni in su per ovviare al rilassamento vaginale che interviene con l’età e con i parti, quando la vagina perde il suo stato fisiologico ideale. Una procedura effettuata con laser appositamente dedicato per rendere la tecnica meno invasiva, indolore, priva di effetti collaterali e dai risultati immediati. Cerchiamo di essere sempre più vicini ai nostri pazienti anche dal punto di vista psicologico, offrendo assistenza e supporto medico». 38


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La Mécano-Stimulation LPG® agisce sulle cause principali dell’invecchiamento riattivando la funzione dei fibroblasti e gli scambi circolatori e migliorando il trofismo e l’omeostasi cutanea Principio d’azione La testina di trattamento ERGOLIFT combina l’aspirazione sequenziale con il battito delle alette motorizzate per stimolare i tessuti più sottili di viso, collo, décolleté e mani. Ringiovanire dall’interno Riduce le rughe,drena le tossine,stimola la sintesi di collagene,elastina e acido ialuronico endogeni, riduce gli accumuli adiposi sul doppio mento, attiva la vascolarizzazione dei tessuti,riduce le occhiaie e le borse, ridisegna l’ovale del viso. La Mécano-Stimulation LPG® riattiva l’eliminazione naturale degli accumuli adiposi negli adipociti (lipolisi), riduce la fibrosi e drena gli accumuli di liquidi per levigare la cellulite e ridurre i volumi Principio d’azione Il manipolo di trattamento ERGODRIVE combina l’aspirazione continua o sequenziale con l’azione dei rulli motorizzati indipendenti (brevetto LPG). La referenza nei trattamenti per il corpo Elimina gli accumuli adiposi, localizzati e resistenti, riduce la P.E.F.S, ridefinisce i volumi, drena i tessuti, ridensifica la pelle, pre e post lipo.

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LIPORIDUZIONE NON CHIRURGICA TRAMITE SOLUZIONI DI FTCD E NA DEOXICOLATO

INTRALIPOTERAPIA di Domenico D’Angelo Skin Laser Clinic Pescara - S. Benedetto del Tronto (AP) Docente CPMA VALET - Bologna

Tecnica iniettiva sottocutanea (nel tessuto adiposo) poco invasiva di soluzioni farmacologiche utilizzata per ottenere una riduzione del volume di piccole masse adipose di diversa eziologia nel trattamento di quelle problematiche patologiche caratterizzate da alterazioni microcircolatorie e trofiche cutanee e sottocutanee ’intralipoterapia è una tecnica L iniettiva sottocutanea (nel tessuto adiposo) poco invasiva di soluzioni farmacologiche a base di fosfatidilcolina desossicolato con proprietà fisicochimiche atte a favorire un effetto lipolitico-clasico intradipocitario con un effetto adipocitolitico, al fine di ottenere una riduzione del volume di piccole masse adipose di diversa eziologia. Gia nel 1988, il professor Sergio Maggiori descrisse il primo impiego con finalità estetiche della fosfatidilcolina per il trattamento degli xantelasmi delle regioni palpebrali; poi, nel 1995, la dottoressa Patricia Guedes Rittes propose l’utilizzo della stessa molecola nella correzione delle adiposità localizzate. In seguito, dal 2003, la metodica si è diffusa a macchia d’olio in Europa, Asia, Sudamerica e Stati Uniti con nomi diversi (Lipodissolve, Flab Jab, Lipo Melt, Lipolisys-network), affermandosi come gold standard per la riduzione delle piccole masse adipose in regime ambulatoriale in pochissime sedute

LA FOSFATIDILCOLINA Conosciamo meglio la fosfatidilcolina, che dal punto di vista chimico si compone di UN GRUPPO FOSFATO, DUE CATENE DI ACIDI GRASSI VARIABILI e DA COLINA, un nutriente essenziale. La fosfatidilcolina rappresenta il fosfolipide più comune negli animali e nei vegetali, il più importante per la composizione delle membrane cellulari di cui ne costituisce il 40-50%. Rappresentando il principale supporto strutturale alla parete. Dato il suo ruolo nel mantenere l’integrità delle membrane 46

Body reshaping con tecnica intralipoterapica

cellulari, la fosfatidilcolina riveste un ruolo critico in tutti i processi biologici. In particolare, si rivela determinante nella regolazione omeostatica della fluidità delle membrane cellulari. Inoltre le molecole di fosfatidilcolina degli strati più superficiali delle membrane cellulari rilasciano su richiesta acidi grassi quali messaggeri chimici, agendo come importanti strumenti di comunicazione tra la superficie esterna e quella interna delle cellule. La fosfatidilcolina per le formulazioni a uso farmacologico viene ottenuta principalmente dai semi di soia. Anche le uova contengono elevati livelli di fosfatidilcolina (68-72%), ma non vengono utilizzate come fonti naturali per l’alto contenuto di acidi grassi saturi (palmitico e stearico). A oggi, la letteratura scientifica internazionale

non riporta alcun effetto collaterale di tipo tossico, mutageno o teratogeno nell’utilizzo della fosfatidilcolina a scopo terapeutico. Il prodotto che viene utilizzato per le infiltrazioni è il Lipostabil (Netterman), commercializzato in fiale da 5 ml e composto nella sua formula originale da Fosfatidilcolina 50 mg/ml (250)*, Sodio Deidrocolato 24,4 mg/ml(122), Alcol benzilico 9 mg/ml (45) e Tocoferolo. In Medicina, le indicazione del Lipostabil sono la profilassi e il trattamento dell’embolia grassosa agendo sullo stato di emulsificazione dei lipidi ematici legando con la sua struttura anfipatica i lipidi neutri degli emboli grassosi alle proteine sieriche formando complessi lipoproteici solubili. Inoltre la fosfatidilcolina (Rittes Bobkova in Kardiologia 1989) “favorisce il legame


corso teorico-pratico

LIPORIDUZIONE NON CHIRURGICA TRAMITE INIEZIONI DI FOSFATIDILCOLINA: INTRALIPOTERAPIA

Obiettivo del corso Completamente rinnovato nei contenuti alla luce delle nuove acquisizioni farmacologiche, è quello di fornire al discente le nozioni teorico-pratiche per l’esecuzione corretta della metodica, sulla base delle sue proprie indicazioni terapeutiche. L’intralipoterapia consiste nell’infiltrazione del tessuto adiposo sottocutaneo in eccesso (adiposità localizzate) di soluzioni, farmacologicamente autorizzate e con effetto lipolitico, contenenti fosfatidilcolina e sodio desossicolato, al fine di ottenere una riduzione volumetrica delle adiposità stesse senza effetti collaterali. La metodica può essere associata ad altre terapie più tradizionali (intradermoterapia distrettuale, ultrasuonoterapia cavitazionale e altre terapie del body contour), sempre non chirurgiche.

Riduzione della adiposità localizzata del fianco trocantere mediante intralipoterapia numero 3 sedute

recettore-insulina sulla membrana citoplasmatica degli adipociti”. Gia nel 2006, secondo i dati disponibili in letteratura, l’impiego della fosfatidilcolina ha rappresentato la metodica più utilizzata nel trattamento delle adiposità localizzate in ambito medico-chirurgico in Europa, Stati Uniti e Asia. Una stima per difetto indicava in oltre 500.000 i pazienti sottoposti a tale tecnica infiltrativa, con un incremento percentuale annuo in media del 47%. L’utilizzo della molecola nell’85% dei casi è stato eseguito in soggetti femminili, di età compresa fra i 35 e i 50 anni nel 54% dei casi, fra i 51 anni e i 65 nel 31% dei casi e fra i 20 e i 34 anni nel 15% dei casi. TECNICA DI INFILTRAZIONE La modalità di infiltrazione viene definita tecnica intralipoterapica e consiste nell’infiltrare direttamente il tessuto adiposo con soluzioni farmacologicamente attive mediante aghi della lunghezza di 100 mm 23-25 gouge appositamente prodotti per tale specifica metodica. La tecnica di infiltrazione è a ventaglio, rapida, indolore e non necessita di alcuna anestesia. Ricordiamo che l’intralipoterapia agisce riducendo il numero e non il volume degli adipociti della zona trattata mediante un’azione adipocitolitica su base chimica, di conseguenza il risultato lo possiamo considerare al pari della liposuzione, definitivo. Nella tecnica, lo ricordiamo, è fondamentale infiltrare esclusivamente il tessuto adiposo e rispettare il derma, il muscolo e tutti i tessuti nobili vicinori, sia in entrata che in uscita con l’ago. Sono poche le sedute necessa-

DOCENTI: DATE DEL CORSO: DURATA: ECM:

Dr. Domenico D’Angelo e Dr. Fabio Marini 21 Settembre 2014 1 stage di 8 ore 8 crediti

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rie per zona anatomica, al massimo tre o quattro, da effettuarsi ogni 3/4 settimane e il risultato è visibile sin dalla prima seduta. Per questo motivo l’intralipoterapia è una tecnica molto richiesta dai pazienti e se il medico interviene con le corrette indicazioni i risultati sono sorprendenti. Possono essere trattate le adiposità localizzate in regione Addominale, Fianchi, Trocantere, Interno Ginocchia, Interno Coscia, Plica toracica, Sottomentoniera. In letteratura è descritto inoltre anche il trattamento delle adiposità delle borse palpebrali inferiori. Non possono essere trattati i pazienti con diatesi allergiche (uova e soia), pazienti in gravidanza e allattamento. Vanno esclusi inoltre pazienti affetti da iperlipemie, diabete, epatopatie (insufficienze d’organo). Prima del trattamento viene sempre eseguita una valutazione clinico-struTecnica di trattamento di una adiposita sottomentoniera con tecnica intalipoterapica: 2-3 ml di soluzione, siringa da 5 cc, ago da 24 gauge, 1 accesso anteriore, infiltrazione a ventaglio, 3-4 sedute a distanza di 3-4 settimane l’una dall’altra

Riduzione della adiposità localizzata in regione addominale mediante intralipoterapia numero 4 sedute

mentale con acquisizione di immagini fotografiche e compilazione della Cartella Clinica. Durante il trattamento, il paziente potrà lamentare una sensazione di bruciore, seguita successivamente da sensazione di calore (alcune ore) con immediata comparsa di eritema a cui seguirà, nel giro di qualche ora, edema (alcuni giorni) e dolenzia (alcuni giorni). Inoltre è possibile la comparsa di ematomi. ✘ 47


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SCLEROTHERAPY 2014 resoconto di Patrizia Pavei Presidente AFI

SIMPOSIO INTERNAZIONALE DI FLEBOLOGIA SCLEROTHERAPY 2014 Firenze - 28 e 29 Marzo 2014

Simposio Internazionale ScleroIUnltherapy 2014 si è appena concluso. appuntamento che si è conferma-

to essere un momento di confronto scientifico e di aggiornamento per il mondo flebologico italiano ed internazionale. Vi hanno partecipato quasi 400 professionisti del settore provenienti da oltre 20 Nazioni, che hanno potuto discutere un ampio spettro di argomenti, dalle varie forme di ablazione venosa, sia chimiche che fisiche, alle nuove tendenze nelle tecniche chirurgiche, all’approfondimento di temi di diagnostica. È stato un notevole successo, perfettamente in linea con la filosofia dell’Associazione Flebologica Italiana, che nasce con l’idea di fare e trasmettere cultura flebologica. Il Simposio Internazionale Sclerotherapy era nato come un momento di approfondimento della tecnica scleroterapica ed anche in questa edizione si è confermato un aggiornamento irrinunciabile con ampio spazio dedicato alla analisi delle problematiche

legate al suo uso, agli aggiornamenti delle Linee Guida europee in materia, alle indicazioni e risultati con essa ottenuti nel campo delle varici recidive, nel trattamento delle ulcere venose croniche e delle varici CEAP C4a/C6/S, ma anche per confermare il ruolo fondamentale di questa tecnica come coadiuvante di tutte le altre metodiche utilizzate per il trattamento della malattia varicosa. Inoltre lo studio PROCOMET promosso dall’AFI e in primis da Alessandro Frullini, ha portato conferme all’ipotesi del ruolo patogenetico dell’endotelina nella genesi dei disturbi neurologici conseguenti alla scleroterapia con risvolti pratici veramente significativi. Non poteva mancare il padre della moderna scleroterapia con schiuma, Juan Cabrera, che con la sua lettura magistrale ci ha mostrato cosa la scleroterapia con schiuma è stata nel passato e quale potrà essere il futuro con l’uscita sul mercato di farmaci già prodotti in soluzione schiumosa.

Dal Simposio è emersa anche l’importanza di associare più metodiche nel trattamento delle varici, scleroterapia + tecniche termo ablative, chirurgia + scleroterapia o ancora tecniche termo ablative + chirurgia. Tutto ciò a dimostrazione del fatto che la flebologia non è una materia così scontata e semplice, che i quadri clinici sono spesso molto complessi e la stessa ricetta non è proponibile a tutti, ma va modificata in base al quadro emodinamico di ciascun paziente. Qualunque sia il trattamento scelto è chiaro che esso deve essere mirato, poco aggressivo ed economico ed in questo la fanno da padrone la scleroterapia e le tecniche endovascolari termo ablative, ormai eseguite in anestesia locale, così come le tecniche chirurgiche eseguibili in un setting ambulatoriale. Vi è stata una sessione congiunta AFI-VAI (Venous Association of India) nella quale è emersa la problematica relativa all’utilizzo di farmaci


NON prodotti dalla Ditta madre, che spesso non corrispondono a quanto dichiarato nel foglietto illustrativo, quali possibili cause di gravi reazioni allergiche. Una problematica molto seria, che ancora non ci tocca, ma, pensando al mercato globale, alla sempre maggiore ricerca di ridurre la spesa sanitaria con prodotti di minor costo, potrebbe diventare anche in Italia una realtà. La parte dedicata alla discussione è stata ampia e arricchita da momenti di confronto a volte anche vivaci, che hanno reso più interessante la disamina dei vari argomenti. C’è stata inoltre una tavola rotonda dedicata all’idea di creare un Registro Italiano di Flebologi. La necessità di

poter definire meglio la professionalità di chi si occupa di flebologia nasce proprio dalle numerose competenze che sono richieste, competenze di diagnostica vascolare e di emodinamica venosa, di scleroterapia, di elastocompressione, di nuove tecnologie come il LASER e la radiofrequenza. Il progetto è ancora all’inizio e ci sarà bisogno della collaborazione di tutti, società flebologiche e flebologi per la sua realizzazione. Sclerotherapy 2014 è stato anche il Congresso nazionale AFI e nell’ambito di questo si sono svolte le elezioni del nuovo consiglio direttivo. Il Dott. Alessandro Frullini ha lasciato la carica di presidente, dimostrando nei fatti la sua volontà di cambiamento e di avvicendamento ai vertici della nostra Associazione per garantire un costante rinnovamento non solo di persone, ma anche di idee. I nuovi eletti, Dott. A. Pieri, Dott. S. Paradiso e Dott.ssa P. Pavei, insieme al Consiglio Direttivo hanno deciso di

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nominare una donna alla presidenza. Sono molto grata a tutti per la fiducia dimostrata e cercherò nei due anni che mi attendono di mantenere viva e attiva l’AFI, mantenendo un alto profilo scientifico. Non sarà facile uguagliare chi mi ha preceduto, ma ne parleremo al prossimo Sclerotherapy 2016. Ci stiamo già pensando e sarà un grande evento. ✘



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