Numero 54

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LA DOMUS

MEDICA

DEL TERZO MILLENNIO ANNO XVIII - periodico di informazione scientifica a diffusione mirata

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Q U E S T O

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N U M E R O

E ndolift & Ultherapy®: il miglior lifting non chirurgico per il volto e per il corpo

I perpigmentazioni cutanee: Protocollo Combinato UNIQ-WHITE® System

ue anni di SculpSure™, D l’alternativa non invasiva efficace nel trattamento delle adiposità localizzate

La Mesoterapia in Medicina Estetica

n. 54 maggio - agosto 2018, anno XVIII - Aut. Tribunale Bologna n. 7071 del 05/12/2000 - Sped. a.p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Poste Italiane Dir. Comm. Imprese E/R Spedizione riservata ai soli abbonati non acquistabile in edicola. In caso di mancata consegna, restituire all’editore che si impegna a pagare la relativa tassa c/o CMP di Bologna - Contiene I.P.



LA DOMUS MEDICA DEL TERZO MILLENNIO

54

periodico di informazione scientifica a diffusione mirata

ANNO XVIII - MAGGIO-AGOSTO 2018

SOMMARIO

Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 7071 del 05/12/2000 Direttore responsabile: Marco Montanari

ARTICOLI

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Endolift & Ultherapy : il miglior lifting non chirurgico per il volto e per il corpo ®

Coordinamento scientifico: Matteo Basso, Bruno Giacomo Carrari, Maurzio Cavallini, Domenico D’Angelo, Maria Pia De Padova, Crescenzo Di Donato, Emanuela Di Lella, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Federica Lerro, Fabio Marini, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Antonio Monti, Isabella Pia Palmieri, Franco Paolini, Maurizio Priori, Paola Rosalba Russo.

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Idratazione e stretching Iperpigmentazioni cutanee: Protocollo combinato UNIQ-WHITE System

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L’evoluzione della criolipolisi con Cryoliposculpt

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Due anni di SculpSure™, l’alternativa non invasiva ed efficace nel trattamento delle adiposità localizzate

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Approccio innovativo: plasma freddo per il trattamento di microrughe e medio lassità del volto

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Carbossiterapia: una strategia vincente per cellulite e ringiovanimento cutaneo

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Trattamenti sempre meno aggressivi

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Laser per epilazione di ultima generazione

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La Mesoterapia in Medicina Estetica

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Realizzazione grafica: Matteo Nuti - immagine@valet.it

ATTIVA Endodermal, l’eccellenza nella ristrutturazione tessutale controllata e precisa

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Stampa: Nuova Cantelli s.r.l. - Castel Maggiore, Bologna

Bi-SOFT®, un nuovo concetto di siringa

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Charles Darwin e l’evoluzione della flebologia

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Hanno collaborato: Matteo Basso, Filippo Brighetti, Maurizio Cavallini, Roberto Dell’Avanzato, Di Lella Emanuela, Sara Egidi, Regina Fortunato, Alessandro Frullini, Salvatore Fundarò, Paola Rosalba Russo, Serena Gioana, Ivano Iozzo, Federica Lerro, Michela Maggi, Fabio Marini, Giorgio Maullu, Paola Molinari, Patrizia Piersini, Maurizio Priori, Massimo Renzi, Paola Tarantino. Segreteria di redazione: VALET s.r.l. Via dei Fornaciai 29/b - 40129 Bologna Tel. 051.63.88.334 - Fax 051.32.68.40 - segreteria@valet.it - www.valet.it Immagine & comunicazione: Elisa Fantini - comunicazione@valet.it

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È vietata la riproduzione, totale o parziale, di ogni contenuto di questa pubblicazione senza esplicita autorizzazione dell’editore. Tutti i punti di vista espressi in questo periodico sono quelli dei rispettivi autori e non riflettono necessariamente quelli delle imprese alle quali appartengono, dell’editore e delle istituzioni. Nulla intende rappresentare un consiglio o una raccomandazione su cure e metodiche; l’editore non da garanzie sui protocolli terapeutici citati e non riconosce alcuna responsabilità su eventuali danneggiamenti causati da nozioni riportate sulla rivista. La rivista è spedita in abbonamento postale. I dati anagrafici dei soggetti interessati alla spedizione della presente rivista provengono da elenchi pubblici e vengono trattati in conformità a quanto previsto dal “Codice Privacy” (Digs. 196/2003). Le finalità del trattamento riguardano la spedizione in abbonamento postale della presente rivista, di altre pubblicazioni, invio di cataloghi ed eventuali altre comunicazioni inerenti le attività promosse dal titolare del trattamento. L’interessato può in qualsiasi momento richiedere informazione sul trattamento dei propri dati, ottenere modifiche od opporsi in tutto o in parte, facendone richiesta via fax, lettera o e-mail, al titolare del trattamento. II titolare del trattamento è VALET S.r.l. - Via dei Fomaciai, 29/b 40129 Bologna (BO). Alla data della presente pubblicazione, il Responsabile del trattamento è il Sig. Daniele Morini. L’informativa integrale, completa di finalità, modalità del trattamento, diritti dell’interessato e soggetti a cui potrebbero essere comunicati i dati, è consultabile sul sito www.valet.it alla sezione Privacy.

RUBRICHE e SPECIALI

PAGINA

CPMA VALET: La scuola di Bologna

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Live Stage CPMA - VALET

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Dopo il 21° Congresso SIES 2018

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Diffusione Nazionale: Medici specialisti in: anestesia e rianimazione, angiologia e flebologia, chirurgia generale, chirurgia plastica, dermatologia, dietologia, endocrinologia, fisiatria, malattie reumatiche, medicina sportiva e patologia vascolare, centri di medicina e chirurgia estetica, estetica medica, medici di base, studi privati di agopuntura e mesoterapia, infermieri professionali, ambulatori di chiroterapia, fisioterapia, fisiokinesiterapia e massaggi, centri estetici, poliambulatori, case di cura e cliniche private, direttori sanitari: A.S.L., ospedali, stabilimenti termali, associazioni e istituzioni sanitarie, istituti scientifici e di ricerca, docenti e corsisti Divisione Didattica VALET: CPMA e C.E.D.A. Distribuzione: 140.000 copie Cover photo by Anthony Tran on Unsplash

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DM classe III

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MEDICINA ESTETICA

ENDOLIFT & ULTHERAPY®: IL MIGLIOR LIFTING NON CHIRURGICO PER IL VOLTO E PER IL CORPO

Dr. Roberto Dell’Avanzato Specialista in Chirurgia Generale Master in Medicina e Chirurgia Estetica Socio American Society of Plastic Surgeons Docente a.c. Università di San Marino Docente a.c. Università LUMSA di Roma Responsabile SIES - Toscana e Umbria

Fino a pochi anni fa era difficile poter dare un risultato efficace se non con un intervento chirurgico, ma negli ultimi vent’anni la Medicina Estetica ha guadagnato sempre più campo rispetto alla Chirurgia Estetica

no dei problemi che maggiorU mente affligge quotidianamente i nostri pazienti è sicuramente quel-

lo della lassità muscolo-cutanea del volto e del collo, ma anche del corpo. Fino a pochi anni fa era difficile poter dare un risultato efficace se non con un intervento chirurgico, ma negli ultimi vent’anni la Medicina Estetica ha guadagnato sempre più campo rispetto alla Chirurgia Estetica. Oggi, Endolift e Ultherapy® rappresentano singolarmente il “gold standard” nel trattamento delle lassità muscolo-cutanee del volto e del corpo: mentre Endolift agisce con un effetto tightening sulla pelle, riducendo al contempo anche gli eventuali eccessi di grasso, Ultherapy® agisce principalmente a un livello più profondo sulla fascia del muscolo e la sinergia delle due metodiche garantisce un risultato migliore e più duraturo nel tempo, con solo una seduta che può essere ripetuta ogni anno. Quindi Endolift e Ultherapy® sono due metodiche che possono essere utilizzate in sinergia, perché

Prima e dopo trattamento Endolift & Ultherapy® dei glutei e delle cosce posteriori. Paziente donna di 38 anni del Dr. Roberto Dell’Avanzato

Endolift lavora sul rilassamento cutaneo mentre Ultherapy® va ad agire principalmente sul rilassamento muscolare. Trovando quindi la giusta sinergia fra questi due trattamenti, è possibile raggiungere ottimi risultati. Da quando, nel 2005, è nata la metodica Endolift, l’ho personalmente sviluppata con oltre 4000 casi trattati, presentandola in molti paesi fino a renderla oggi semplice, sicura, immediata nei risultati, ripetibile e facilmente riproducibile. Ed è proprio grazie a queste esperienze personali che, oggi, si contano centinaia di

Prima e dopo trattamento Endolift & Ultherapy® dei glutei e delle cosce posteriori. Paziente donna di 25 anni del Dr. Roberto Dell’Avanzato

medici utilizzatori di tale metodica, conosciuta nel mondo come “Tecnica Dell’Avanzato”. In uno studio del 2006, la FDA americana ha dimostrato che circa il 50% degli oltre 2.200 pazienti trattati con Liposcultura Laser Assistita, ha ottenuto un maggiore “skin tightening” grazie all’effetto termico selettivo del laser rispetto ai risultati ottenibili con la tradizionale liposuzione, certificando inoltre che il laser è più efficace sul grasso rispetto ad altre energie termiche. Grazie anche a queste conferme, si è continuato a utilizzare una sottilissima fibra ottica connessa a un Laser a diodi 1470 nm (LASEmaR1500®) capace di trattare le lassità cutanee di lieve e media entità del volto (palpebre inferiori, regione temporale, area naso-labiale, punta del naso, lower-face, contorno mandibolare e sottomento), del collo e del corpo (interno braccia, addome, area periombelicale, interno cosce, ginocchia e caviglie). SOLLEVARE DALL’INTERNO ENDO significa interno, LIFT significa sollevare; Endolift rappresenta, quindi, la prima procedura miniinvasiva laser assistita, sempre am-

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bulatoriale, utilizzata per risollevare i tessuti direttamente dall’interno, grazie all’utilizzo di una fibra ottica sottile come un capello, che viene inserita attraverso la cute, direttamente nell’ipoderma superficiale, connessa a una sorgente laser a diodo da 1470 nm. Con Endolift è possibile rimodellare e compattare la pelle che ha perso tono e turgore e, se necessario, sciogliere l’eventuale grasso in eccesso. Il trattamento è eseguito senza anestesia, dolore o incisioni, in circa 15 minuti per area. Per il trattamento vengono utilizzate fibre ottiche di calibro variabile da 200 fino a 600 micron, prevalentemente 200-300 micron per il volto e collo e 400-600 micron per il corpo, dosando i Watt e i Joules in base allo spessore del tessuto e all’entità del cedimento nell’area da trattare. La fibra ottica da 200-300 micron viene facilmente inserita senza incisioni e senza anestesia, direttamente nell’ipoderma superficiale dove si genera un effetto di rimodellamento del collagene e una fotobiomodulazione connettivale che permettono l’effetto di “skin tightening” con riduzione delle lassità e delle rughette più superficiali, generando un compattamento globale della pelle immediato e che progredisce nel risultato durante le settimane e i mesi successivi; in pratica, innesca tramite un’azione foto-termica la rigenerazione di fibre elastiche, la Prima e dopo trattamento Endolift & Ultherapy® e laser frazionale non ablativo della palpebra inferiore Paziente del Dr. Roberto Dell’Avanzato

Roberto Dell’Avanzato MD

neocollagenesi, oltre a un ricompattamento della tonicità cutanea che, o per effetto dell’invecchiamento cutaneo o a causa di forti dimagrimenti, è all’origine della lassità cutanea. Le fibre di calibro maggiore, 400-600 micron, necessitano spesso di un piccolo accesso creato da un ago da filler 25G, esattamente come avviene quando si deve introdurre una cannula per le iniezioni di acido ialuronico. Con Ultherapy®, invece, siamo di fronte alla prima e unica metodica che la FDA americana ha approvato per effettuare un lifting non chirurgico del muscolo ottenuto grazie a ultrasuoni microfocalizzati in grado di rigenerare i tessuti in profondità, rendendo al contempo la pelle più tonica, compatta e levigata. Anche in questo caso la procedura non prevede bisturi o incisioni, dura 45-60 minuti e il fastidio è di norma moderato. Il piano di trattamento è diverso per ogni paziente e varia in base alla zona da trattare e alla profondità individuale. Una speciale sonda ecografica viene fatta scorrere sull’area con l’ausilio di una piccola quantità di gel. Gli ultrasuoni micro-focalizzati utilizzati nel protocollo Ultherapy® arrivano in profondità in maniera mirata, agendo direttamente dove la lassità cutanea ha origine e stimolando la produzione di nuove fibre collagene, le proteine strutturali della pelle che la rendono tonica e compatta. Sebbene alcuni cambiamenti siano visibili subito dopo la seduta di

trattamento, come nell’area del contorno occhi e contorno mandibolare, i veri risultati di Ultherapy® arrivano con il susseguirsi delle settimane, man mano che la rigenerazione del collagene avrà determinato un effetto lifting naturale sulle zone trattate. TEMPI BREVI, RECUPERO IMMEDIATO Le due metodiche vengono svolte in sequenza nel giro di un’ora e mezzo circa senza anestesia, senza ricorrere al bisturi, senza aghi e il paziente è in grado di riprendere fin da subito le sue attività quotidiane, andare a una cena, abbronzarsi o fare sport. I primi risultati si vedono subito, con una pelle immediatamente più tonica, ma con una progressione del miglioramento nelle settimane e nei mesi successivi. Si tratta di due metodiche che possono essere utilizzate con grande vantaggio da qualunque tipo di paziente, di qualsiasi razza e a qualsiasi età ci sia l’indicazione, sia uomini che donne con una lassità cutanea e muscolare sia del volto che del corpo che preferiscono intervenire in modo non chirurgico e avere un risultato naturale, riprendendo immediatamente la normale quotidianità. Quando necessario, è possibile incrementare i risultati ottenibili associando nella stessa seduta un trattamento di resurfacing frazionale non ablativo connettendo allo stesso device laser a diodi 1470 nm (LASEmaR1500®) uno scanner frazionale con microspot randomizzato da 200 micron. ✘

IL DR. ROBERTO DELL’AVANZATO, VINCITORE DEL 6° PREMIO FOLLADOR AL 21° CONGRESSO DI MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA SIES 2018 CON LA RELAZIONE: “ENDOLIFT E ULTHERAPY PER IL MIGLIOR LIFTING NON CHIRURGICO DEL VOLTO E DEL COLLO”

Roberto Dell’Avanzato MD

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Roberto Dell’Avanzato MD

Roberto Dell’Avanzato MD e Dr Francesco Marangoni (CEO Eufoton) in occasione del SIES 2018


E N D O L I F T Il miglior trattamento non chirurgico di skin tightening, contro lassità cutanee e grasso in eccesso senza bisogno di anestesia.

85,5% Di pazienti soddisfatti* * 2017 - risultato ottenuto su un campione di 2.000 trattamenti.

Indicato per le lassità cutanee di lieve e media entità del volto e del corpo.

LASEmaR 1500 è disponibile in color ARGENTO, NERO e ORO. ®

VOLTO

CORPO

· palpebre inferiori

· interno braccia

· mid e lower-face

· addome e area peri-ombelicale

· contorno mandibolare

· interno cosce

· sottomento

· ginocchia

· collo

· caviglie

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MEDICINA ESTETICA Dr.ssa Patrizia Piersini Medico Chirurgo - Torino

IDRATAZIONE E STRETCHING I segni più evidenti dell’invecchiamento cutaneo sono la perdita di luminosità, la diminuzione di compattezza e la comparsa di antiestetiche microrughe. Dalla ricerca IBSA nasce VISCODERM® Hydrobooster…

no dei fattori più importanU ti per ottenere una pelle dall’aspetto sano e luminoso è

l’idratazione: spesso i prodotti topici non sono sufficienti a garantire un buon risultato ed è necessario intervenire in maniera più mirata. I segni più evidenti dell’invecchiamento cutaneo sono la perdita di luminosità, la diminuzione di compattezza e soprattutto la comparsa di antiestetiche microrughe. Questo processo procede parallelamente a una graduale perdita di acido ialuronico a livello della struttura dermica. La conoscenza scientifica, la continua ricerca, lo sviluppo tecnologico, il controllo dell’intera filiera produttiva (dalla produzione

Prima e dopo trattamento con VISCODERM® Hydrobooster. Photo Courtesy Dr.ssa Patrizia Piersini 8

della materia prima alla siringa confezionata) fanno di IBSA una delle aziende leader nella produzione di acido ialuronico. Questa conoscenza approfondita ha portato allo sviluppo di prodotti specifici per uso dermo-estetico in grado di offrire soluzioni terapeutiche mirate e protocolli specifici per soddisfare ogni esigenza medica nella prevenzione e nella cura dell’invecchiamento cutaneo. Le diverse formulazioni presenti nel mondo VISCODERM® si propongono di agire in modo specifico nei confronti dei cosiddetti “fattori estrinseci”, che sono co-responsabili dei processi degenerativi, caratterizzanti i vari gradi dell’invecchiamento. Questi iniettabili permettono pertanto l’ottimizzazione della fisiologia cutanea, un incremento notevole dell’idratazione con conseguente miglioramento degli scambi metabolici tra le cellule, la riparazione dei danni dovuti all’invecchiamento e quindi, in ultima analisi, il raggiungimento del risultato estetico richiesto dal paziente. Dal continuo impegno di IBSA nello sviluppare tecnologie produttive sempre più avanzate nasce VISCODERM® Hydrobooster, il nuovo iniettivo a base di acido ialuronico

Prima e dopo trattamento con VISCODERM® Hydrobooster. Photo Courtesy Dr.ssa Patrizia Piersini


Prima e dopo trattamento con VISCODERM® Hydrobooster. Photo Courtesy Dr.ssa Paola Rosalba Russo

stabilizzato, in grado di offrire una duplice funzione: la fondamentale azione di aumento dell’idratazione e, contestualmente, un’azione meccanica di stretching degli inestetismi superficiali denominata HYDROSTRETCHING. Questa funzionalità ambivalente è dovuta alle caratteristiche reologiche uniche

del gel, dove bassa rigidità, viscosità ed elevata deformabilità garantiscono una sua ottimale integrazione nel tessuto e un suo utilizzo in differenti piani del derma, fino ad arrivare a quelli più superficiali. La correzione delle microrugosità viene quindi garantita e potenziata grazie sia all’azione biologica che a

quella meccanica. Questa peculiarità si riflette anche nella definizione delle indicazioni, in quanto grazie a un grado di elasticità e di coesività del gel appositamente studiate, Viscoderm Hydrobooster vede il suo utilizzo in modo particolare nelle aree dinamiche del volto (periorale, perioculare e fronte) e per il trattamento della elastosi solare. Il prodotto risulta valido anche per il miglioramento degli esiti cicatriziali da acne. La doppia azione del prodotto consente infatti sia un’azione di sollevamento della depressione cicatriziale che un’azione di riparazione della componente fibrotica del derma. Grazie alle sue peculiari caratteristiche può essere iniettato sia con tecnica lineare retrograda a livello del derma medio e profondo per un’azione di intensa idratazione, sia con aghi sottilissimi e molto corti (33 Gauge 9 mm) con tecnica a microbolo, lungo il decorso della ruga nel derma superficiale, per un’azione stretching sulle rughe sottili, particolarmente nelle aree dinamiche del volto e nelle aree affette da elastosi solare. ✘

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MEDICINA ESTETICA Dr.ssa Sara Egidi Specialista Chirurgo Maxillo Facciale, Medico estetico, Ph.D. in malattie dello scheletro e del distretto oro-cranio-facciale Direttore Sanitario del poliambulatorio Sabina Medica-Palombara Sabina (Roma)

IPERPIGMENTAZIONI CUTANEE: PROTOCOLLO COMBINATO UNIQ-WHITE® SYSTEM

Dal Nunii® laboratoire nasce il sistema in grado di risolvere i più comuni disordini della pigmentazione cutanea. È stata riscontrata alta tollerabilità del prodotto, che dopo 8 settimane di trattamento conduce alla risoluzione del problema delle iperpigmentazioni cutanee associandosi a miglioramento della testurizzazione della cute, luminosità dell’incarnato e omogeneità della vascolarizzazione cutanea

I

disordini localizzati di iperpigmentazione della pelle sono comuni. Le forme più comuni includono melasma, lentigo solari, iperpigmentazione post infiammatoria. Le lesioni facciali interferiscono con il benessere emotivo generale di una persona. Oggi le terapie topiche sono il cardine del trattamento estetico per le iperpigmentazioni, ma la maggior parte di questi prodotti ha solo un effetto sulla tirosinasi nel processo melanogenico, che porta alla riduzione della produzione totale della melanina. La tirosinasi è solo una piccola parte del percorso biochimico della melanogenesi e quindi l’azione e l’efficacia di questi trattamenti inibitori della tirosinasi, sebbene sia efficace, è: limitato. L’innovazione brevettata di Nunii® Laboratoire, il complesso uniquewhite, contenuto nell’expert pigment corrector, combina 10 agenti sinergici a dosi ottimizzate, per un’azione globale in più punti nel percorso biochimico della melanogenesi, riducendo nello stesso tempo l’aspetto della melanina accumulata sulla superficie della pelle.

L’UNIQ-WHITE® SYSTEM consiste in tre prodotti, e combina in un unico complesso sinergico i principi attivi per un’azione globale sui principali meccanismi biologici responsabili della pigmentazione della pelle. 1. Depigmentante: UNIQ-WHITE® EXPERT PIGMENT CORRECTOR In attesa di brevetto, è un booster professionale che combina un complesso di principi attivi nella loro forma più pura e più efficace, per indirizzare le principali fasi del meccanismo di melanogenesi. Acido mandelico, acido salicilico e retinolo A: aiuta a rimuovere le cellule ricche di melanina per uniformare il tono e l’incarnato della pelle, accelerando il turn over cellulare. Undecyneloyl phenylalanine: aiuta a inibire la melanogenesi basale nella fase iniziale del suo percorso biochimico, impedendo ai messaggeri chiave di legarsi ai recettori dei melanociti. Trans-resveratrolo: downregola l’espressione dei fattori chiave di trascrizione genica e delle proteine coinvolte nella genesi delle melanina, ostacolandone la corretta produzione. Alfa-arbutina, glabridina, acido a scorbico, etilico: potenti antiossidanti che eliminano i radicali liberi e aiutano a inibire l’attività della tirosinasi. Niacinamide: svolge un ruolo centrale nell’ultima fase del processo melanogenico, rallentando il trasferimento del melanosoma dai dendriti a cheratinociti. Acido glicirretico: è un potente agente antinfiammatorio, aiuta a prevenire eventuali rimbalzi pigmentari.

2. Riparatore e rigenerante: UNIQ-WHITE® REVITACTIV ENERGIZING MOISTURIZER Contiene un efficace complesso di riparazione e rigenerazione che aiuta a ridurre i danni dei radicali liberi e rivitalizzare la pelle. Dermatologicamente testato, rafforza lo strato protettivo delle cellule cutanee naturali e nutre intensamente la pelle. Va utilizzato ogni giorno durante le otto settimane di trattamento. 3. Lenitivo e protettivo: NUNII® LABORATOIRE INRECOV SOOTH & PROTECT SPF 15 Con il suo complesso unico di ingredienti, aiuta a ridurre il rossore della pelle, a lenire l’irritazione della pelle e a ottimizzare il recupero della pelle. Combinato con un SPF 15 ad ampio spettro, protegge dai raggi UVA e dalla luce HEV per aiutare a prevenire macchie solari e pigmentazione. Il trattamento è ambulatoriale e domiciliare. Nella fase ambulatoriale (COMBINATION PEEL+EXPERT PIGMENT CORRECTOR) viene applicato un peeling per due minuti e una maschera. Questo trattamento va ripetuto ogni due settimane per quattro sedute. Il trattamento domiciliare (UNIQ-WHITE® SYSTEM) è un protocollo di 8 settimane da utilizzare tra ogni trattamento professionale ogni sera. Nunii® Laboratoire Combination Peel è un esfoliante professionale, a base di Acido Glicolico, Acido Lattico, Acido Salicilico e Acido Mandelico, che crea una desquamazione chimica delle cellule cutanee epidermiche cheratinizzate in preparazione per l’applicazione di altre creme per la pelle. Questo prodotto è

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adatto per la pelle soggetta ad acne, rughe e disturbi della pigmentazione. UNIQ-WHITE® Expert Pigment Corrector (in attesa di brevetto) fa parte del protocollo UNIQ-WHITE® a 3 fasi clinicamente testato per aiutare a ridurre il lentigo, il melasma e le macchie scure. Il protocollo Uniq-white® viene dispensato esclusivamente da dermatologi e medici. Questo sistema si avvale di agenti depigmentanti non tossici, differentemente dall’hydroquinone più comunemente utilizzato. Recenti studi hanno dimostrato che l’HQ potrebbe essere metabolizzato all’interno della pelle in benzochinone, che è altamente emotossico, genotossico e cancerogeno. Altro prodotto molto utilizzato per le iperpigmentazioni è l’acido cogico, ma l’uso costante di tale prodotto porta all’irritazione della pelle, aumentando così il rischio di rimbalzo della pigmentazione. L’accresciuta conoscenza scientifica nel percorso melanogenico, con l’identificazione dei marcatori biologici chiave, fornisce al laboratoire Nunii l’opportunità non solo di indirizzare la tirosinasi come per HQ e acido cogico, ma l’intera cascata biochimica mediante una vera combinazione di agenti depigmentanti per ottenere un più sicuro trattamento più efficace contro l’iperpigmentazione cutanea. Nel nostro poliambulatorio ho trattato 20 pazienti affetti da melasma, lentigo solari, acne attiva, esiti da acne, e ipercomie post laser corpo. I pazienti hanno riscontrato un miglioramento del tono della pelle, un effetto tensore, una diminuzione sia nel numero che nella dimensione delle macchie, uno schiarimento omogeneo della cute del viso; inoltre, tutti i pazienti hanno mostrato alta tollerabilità al prodotto, non presentando esfoliazione importante, né rossore post trattamento. PRESENTIAMO TRE CASI CLINICI • PAZIENTE A: MELASMA (Fig. 1) PROTOCOLLO COMPLETO NUNII® Combination Peel 2 min + Maschera Expert per 4 volte ogni 2 settimane con Expert domiciliare. Al t14 la testurizzazione appare rinnovata, con miglioramento delle lentigo e del melasma che tende a sgranarsi. Al t56 si nota la completa scomparsa del melasma e delle lentigo solari,

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Fig. 1: Paziente A, melasma pre e post trattamento con protocollo completo Nunii®

Fig. 2: Paziente B, esiti di acne pre e post trattamento con protocollo completo Nunii®

Fig. 3: Paziente C, lentigo e melasma pre e post trattamento con protocollo completo Nunii®

con miglioramento della vascolarizzazione e ringiovanimento della cute del viso tale da riportare il fototipo preesistente, si nota inoltre un effetto tensore.

duzione dei pori dilatati, con miglioramento della vascolarizzazione e ringiovanimento della cute del viso tale da ridonare il fototipo preesistente.

• PAZIENTE B: ESITI DI ACNE (Fig. 2) PROTOCOLLO COMPLETO NUNII® Combination peeling 2 min + maschera expert per 4 volte ogni 2 settimane con expert domiciliare. Al t14 la texture appare liscia, con miglioramento delle cicatrici da acne e aumento del tono della pelle. Al t56 si nota la scomparsa delle cicatrici da acne, la luminosità della cute, la ri-

• PAZIENTE C: LENTIGO E MELASMA (Fig. 3) PROTOCOLLO COMPLETO NUNII® Peeling 2 min + maschera expert per 4 volte ogni 2 settimane con expert domiciliare. Al t14 le macchie appaiono sgranate e diminuite in numero e dimensione. Al t21 si nota il miglioramento della grana cutanea, il melasma appare diminuito. La paziente ha riferito alta tollerabilità del prodotto. ✘


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PIÙ LUMINOSO UNIQ-WHITE®SYSTEM è un sistema professionale unico, utilizzato esclusivamente da dermatologi e medici e clinicamente provato per trattare lentigo, melasma e macchie scure.

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MEDICINA ESTETICA Ing. Michela Maggi Responsabile scientifica Biotec Italia

L’EVOLUZIONE DELLA CRIOLIPOLISI CON CRYOLIPOSCULPT

Vi presentiamo il Dispositivo Medico certificato che tratta sino a quattro zone contemporaneamente in sicurezza e comfort: uno studio multicentrico ne comprova l’efficacia

a criolipolisi si è dimostrata una L tecnica non invasiva per la riduzione di adiposità localizzate capace

di ridurre in modo sicuro ed efficace lo spessore del grasso nella regione trattata. Diverse sono le tecniche adipocitolitiche, tra cui il laser, l’ultrasuono, la radiofrequenza e l’infrarosso. La criolipolisi agisce inducendo infiammazione e conseguente apoptosi per stress termico, generando corpi apoptotici che i fagociti sono in grado d’inglobare e rimuovere rapidamente prima che il contenuto della cellula possa riversarsi verso le cellule circostanti e causare danni.

L’IDEA DI PROGETTO Spesso la procedura di criolipolisi, sfruttando la suzione di tessuto all’interno di placche raffreddate a circa -10°, genera sofferenza vascolare e atrofia tissutale (blocco di ghiaccio che si osserva dopo 50 minuti di trattamento) proprio per la durata di tempo al quale vengono sottoposti i tessuti, determinando anche ecchimosi, edema e spesso dolore. A questo si aggiunge il limite delle tecniche di criolipolisi di dover essere abbinate il più delle volte a terapie connettivali, massaggi manuali, onde d’urto per poter accelerare il raggiungimento dei risultati o comunque per ottimizzare le performance. L’idea di combinare criolipolisi e microcorrenti (Fig. 1), di circa 90mA di intensità e frequenza che oscilla da 10 a 50Hz, durante il trattamento, ha lo scopo di ridurre gli effetti avversi del congelamento, indurre una modificazione a livello degli spazi interstiziali con la conseguente azione angiogenica e attivante del sistema linfatico oltre che di stimolazione del collagene. Considerando infatti i tessuti, in prima approssimazione, 14

Fig. 1: grafico della combinazione di criolipolisi e microcorrenti

come degli elettroliti contenenti cellule densamente impacchettate, le proprietà dielettriche di un sistema di questo tipo possono essere interpretate analizzando i possibili effetti di un flusso di corrente con le componenti del tessuto a livello cellulare e molecolare. Alle frequenze da noi utilizzate (range 10-50 Hz), i tessuti presentano una permittività elettrica alta e una conducibilità relativamente bassa, questo lo si può attribuire alla natura disomogenea del tessuto ed è associato alle polarizzazioni elettriche interfacciali che avvengono in prossimità delle membrane cellulari. Nelle nostre approssimazioni abbiamo considerato la resistenza dei tessuti solo per la sua parte resistiva e non capacitiva, assumendo un valore di circa 1KΩ. L’effetto delle microcorrenti, a frequenze così relativamente basse, ci ha portato a dedurre che l’effetto è concentrato negli interspazi della matrix extracellulare

e non interni alla cellula (fosforilazioni ossidative mitocondriali o scambi ionici avvengo a frequenze molto più elevate). MATERIALI E METODI Attraverso l’analisi istologica ed ecografica, dimostriamo come l’attività elettrica possa avere un effetto antinfiammatorio, angiogenico e ossigenativo dei tessuti che nell’immediato reagiscono in modo positivo all’insulto termico e a lungo termine accelerano la risposta riparatrice fisiologica indotta. In questo studio si valuteranno, grazie alle analisi ecografiche e istologiche, i cambiamenti morfologico-funzionali a 15, a 45 e a 60 giorni dal primo trattamento di cryoliposculpt su pazienti reclutati per addominoplastica. In particolare, metà addome è stato trattato con la sola tecnica di congelamento, mentre nell’altra metà alla Cryoliposculpt si è aggiunta l’azione delle microcorrenti.

Prima e 45 giorni dopo 1 sessione con Cryoliposculpt


un ruolo importante nella produzione di elastina e collagene, migliorando la tonicità e l’elasticità dei tessuti. I pazienti sono sicuramente molto più soddisfatti”.

Prima e 30 giorni dopo 1 sessione con Cryoliposculpt

IL TEAM WORK Dr. Fabrizio Melfa: “Utilizzo da più di un anno la Cryoliposculpt. Grazie alle microcorrenti, non solo ottengo la riduzione del grasso nelle zone trattate, ma anche un miglioramento della qualità della pelle in termini di tonicità, con ripercussioni sulla zona limitrofa. Abbiamo trattato zona addominale e trocanterica e abbiamo notato un miglioramento anche della tonicità dei tessuti. Io credo che un utilizzo più controllato delle microcorrenti, in base alla zona trattata e alla presenza di grasso ed eventuale edema, possa evolvere la metodica di criolipolisi. Di certo il tightining favorito dalle microcorrenti rappresenta l’evoluzione rispetto alla criolipolisi da sola”.

Dr. Domenico Pugliese: “La Cryoliposculpt, rispetto alle altre metodiche, mi offre notevoli vantaggi. Tutti i pazienti riportano un ottimo risultato sulla riduzione dello strato adiposo, oltre a un miglioramento del profilo cutaneo. La possibilità di trattare più pliche nella stessa seduta con maggiore confort rende il trattamento molto più proponibile”. Prof. Enrico Guarino: “Sono rimasto molto soddisfatto dai benefici della Cryoliposculpt abbinata a microcorrenti. Da una parte evitano il fastidioso ‘effetto cubetto di ghiaccio’ a fine trattamento; dall’altra, sono certo, hanno

CONCLUSIONI La criolipolisi abbinata alle correnti bioattivanti è una tecnica sicura ed efficace per migliorare l’esito clinico della procedura di criolipolisi. Grazie all’effetto che le correnti hanno sugli interstizi cellulari e sulla rete capillare dei tessuti, si ricerca un’accelerazione della risposta infiammatoria riparatrice, confermata dall’immediato post trattamento, dove non si osservano i caratteristici sintomi di sofferenza vascolare indotta da freddo. Si mira inoltre a un miglioramento del livello del derma papillare e reticolare grazie all’attività di fibroblasti e collagene. A conclusione dello studio possiamo dire, quindi, che questa nuova tecnologia è pronta a combinare i due effetti: svuotamento delle adiposità localizzate con la tecnologia criolipolisi e l’effetto tighting e tensore dovuto all’azione bioattivante delle correnti e del vacuum attivo. Inoltre il trattamento risulta sicuro e indolore. ✘

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MEDICINA ESTETICA

DUE ANNI DI SCULPSURE™, L’ALTERNATIVA NON INVASIVA ED EFFICACE NEL TRATTAMENTO DELLE ADIPOSITÀ LOCALIZZATE

Dr.ssa Regina Fortunato Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica - Roma

Sempre più spesso ci troviamo di fronte a pazienti che non desiderano sottoporsi a un intervento chirurgico di liposuzione e ricercano alternative nella Medicina Estetica. Ecco la soluzione a riduzione delle adiposità locaL lizzate continua a essere uno dei trattamenti estetici più richiesti, tut-

tavia sempre più spesso ci troviamo di fronte a pazienti che non desiderano sottoporsi a un intervento chirurgico di liposuzione e ricercano alternative nella Medicina Estetica. Una delle nuove tecnologie che rappresentano una valida risposta a tale esigenza è SculpSure™, giunto in Italia nel maggio 2016 grazie all’intuizione dei distributori italiani della Technolux, che hanno saputo cogliere la validità di questo dispositivo brevettato dalla società americana CynoSure. SculpSure™ è il primo laser ipertermico approvato dalla Food and Drug Administration per il trattamento delle adiposità localizzate, basato sull’utilizzo di 4 applicatori flessibili di 6x4 centimetri. Parliamo di un laser a diodo con una lunghezza d’onda di 1060 nm, che presenta una specifica affinità per il tessuto adiposo con basso assorbimento a livello del derma e dei melanociti, cosa che lo rende adatto a tutti i fototipi cutanei. I quattro applicatori, che arrivano a coprire una superficie massima di 96 centimetri quadrati, sono in grado di raggiungere e mantenere una temperatura costante di 42°-47° C a livello del tessuto sottocutaneo, tale da determinare la perdita di integrità della membrana cellulare adipocitaria. Ciò induce l’apoptosi degli adipociti, alla quale segue una naturale e progressiva eliminazione di tali cellule mediante l’azione dell’infiltrato infiammatorio perilesionale in 60-90 giorni. Contempora-

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neamente, a livello della superficie cutanea, abbiamo un costante raffreddamento che garantisce la sicurezza e l’integrità della cute stessa, diminuendo il discomfort del paziente. UN’UNICA SEDUTA Uno degli aspetti rivoluzionari del trattamento è rappresentato dalla sua durata: si tratta di un’unica seduta di 25 minuti, tale da farlo definire come “trattamento pausa caffè”, molto più


facile da inserire nel contesto della vita frenetica della maggior parte dei pazienti. La peculiare struttura degli applicatori flessibili permette l’utilizzo contemporaneo in diverse aree corporee e ciò ci ha consentito il trattamento non solo di addome e fianchi, come indicato dal produttore, ma di ulteriori distretti quali regioni trocanteriche, interno coscia, braccia, interno ginocchia, caviglie. Il trattamento

è ben tollerato dai pazienti che generalmente avvertono una leggera sensazione di bruciore, resa più accettabile dalla possibilità di modulare la potenza e di indurre dei momentanei raffreddamenti. Nella nostra biennale esperienza con tale tecnologia abbiamo ottenuto dei risultati, talvolta anche superiori al 20-25%, della riduzione del grasso localizzato dichiarata dal produttore, da noi documentati a

livello fotografico e mediante pinch test. Ciò ci ha permesso di osservare un’elevata soddisfazione dei pazienti, che in molti casi hanno ripetuto il trattamento in diverse aree corporee o eventualmente anche nella stessa area per incrementare la riduzione dell’adiposità. Altro aspetto da sottolineare è l’elevata sicurezza e la totale assenza di complicanze: in tutti i pazienti abbiamo riscontrato l’assenza di segni visibili sulla cute, accompagnati soltanto da un lieve o moderato indolenzimento post trattamento. Al termine della seduta il paziente può riprendere le sue attività quotidiane, senza downtime e con l’indicazione ad eseguire soltanto un lieve automassaggio nelle aree trattate più volte al giorno. I primi risultati possono essere visibili tra le 6-12 settimane; se adeguatamente informati i pazienti accettano tale tempistica, che del resto corrisponde al tempo di attesa necessario alla maggior parte dei trattamenti medico estetici per il corpo, con la differenza che in questo caso non vi è il disagio di doversi sottoporre a svariate sedute. Come per tutte le tecnologie di cui oggi dispone la Medicina Estetica, l’aspetto più importante è rappresentato chiaramente dall’individuazione della corretta indicazione: SculpSure™ non si adatta a pazienti obesi o sovrappeso che richiedano riduzioni significative dei volumi corporei, ma rappresenta una valida alternativa nel trattamento del grasso localizzato in pazienti normo o sovrappeso che non accettano i tempi di recupero di un intervento chirurgico e che ricerchino una parziale riduzione di spessore del tessuto sottocutaneo, in aree selezionate. Tale metodica può inoltre rappresentare un primo approccio meno invasivo a un percorso di rimodellamento corporeo. ✘ PER INFORMAZIONI

Technolux srl Via Punta Licosa, 19 20156 Milano MI www.technolux.it info@technolux.it

Foto per gentile concessione della Dr.ssa Regina Fortunato, Centro Medico BAC, Roma

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MEDICINA ESTETICA Dr.ssa Serena Gioana Medico Chirurgo - Genova

APPROCCIO INNOVATIVO: PLASMA FREDDO PER IL TRATTAMENTO DI MICRORUGHE E MEDIO LASSITÀ DEL VOLTO Generato mediante una scarica fra due elettrodi isolati in aria a pressione atmosferica, dà ottimi risultati

lasma, definito il quarto stato P di aggregazione della materia dopo quelli solido, liquido e gassoso, è un gas globalmente neutro e parzialmente ionizzato, all’interno del quale una quota di elettroni è svincolata da legami atomici o molecolari ed è quindi libero di muoversi in modo indipendente (grazie alla presenza di queste cariche il plasma è conduttivo). Il plasma freddo è generato mediante una scarica fra due elettrodi isolati in aria a pressione atmosferica. Il primo elettrodo è costituito dal manipolo in possesso dell’operatore, il secondo è costituito dal tessuto umano in vivo che, grazie al suo elevato contenuto in acqua, presenta caratteristiche ideali per questo scopo. CARATTERISTICHE PLASMA-ONE PlasmaOne è un dispositivo che, grazie alla duttilità del suo software, può essere utilizzato per differenti applicazioni, sia con effetto subablativo che ablativo, non necessita di disinfezione poiché rilascia un’alta percentuale di ozono e una bassa carica UVB in grado di auto sterilizzarsi e sterilizzare la cute del paziente [1]. Numerosi studi che utilizzano parametri di trattamento diversi dimostrano in vitro l’efficacia dei plasmi a bassa temperatura nei confronti di batteri gram-negativi e grampositivi, spore, batteri produttori di biofilm, virus e funghi [2]. Il micro-danneggiamento cutaneo effettuato a temperature inferiori ai 42°C permette di stimolare la rigenerazione cutanea in minor tempo.

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INDICAZIONI CLINICHE • Trattamento di micro/medio-lassità cutanee. • Acne/Rosacea. • Foto/Crono-Ageing. • Rimozione neoformazioni cutanee. • Rimodellamento della texture. • Trattamento elastosi solare. • Trattamento di borse e occhiaie. • Trattamento degli esiti cicatriziali. • Rigenerazione sterile di lesioni come ulcere e ustioni. • Veicolazione farmaci (stimolanti la contrazione, rigenerazione, esfoliazione, vasotonici, etc.). MANIPOLI STANDARD IN DOTAZIONE Generatori di plasma: manipolo soft (elettrodo a forma ellittica); manipolo strong (elettrodo a punta). Generatore di diatermia capacitiva: manipolo diatermico con elettrodi intercambiabili di diverse dimensioni. FASI DI TRATTAMENTO E DURATA L’elettrodo Soft permette di sterilizzare la cute senza utilizzo di solventi, quindi a secco; inoltre, ha la capacità di aumentarne la permeabilità ottimizzando la penetrazione di soluzioni anestetiche, anche su base acquosa, e quindi con ridotti tempi di attesa. L’elettrodo Soft (indolore). Si passa rapidamente sulla zona da trattare sino ad avere una reazione eritematosa della cute. Per maggior maneggevolezza, nella zona perioculare, si utilizza il lato dell’elettrodo. Per mantenere la temperatura costantemente sotto i 42°C e non surriscaldare il tessuto, bisogna avere una certa rapidità e costanza nel movimento. Durata

indicativa complessiva per un Total Face, 12 minuti; ripetuta per un minimo di 4 sedute e fino a un massimo di 6 sedute, distanziate circa di 12 giorni, in relazione alla patologia da trattare e al suo stadio iniziale. È anche possibile eseguire single spot con questo tipo di manipolo, generando una più intensa disidratazione del tessuto, per rimuovere piccole neoformazioni senza necessità di anestesia. Questa modalità può essere seguita dalla fase diatermica (6,78 MHz), che permette di veicolare dispositivi medici e cosmeceutici, se necessario [3]. L’elettrodo Strong (più fastidioso), richiede l’anestesia superficiale. Permette di lavorare dettagliatamente


un lieve eritema cutaneo; anche in questa modalità è possibile il single spot. Non deve essere seguita dalla fase diatermica. La durata massima del trattamento è di 15 minuti circa, sempre in relazione alla patologia e alla sua stadiazione. Il trattamento può essere ripetuto sino a un massimo di 3 sedute a distanza di 30-40 giorni.

sia sulla singola ruga, sia sulla lassità, ma anche sull’eventuale rimozione non chirurgica di xantelasmi, calazi, fibromi penduli o qualsiasi altra neoformazione cutanea. Questa modalità prevede il passaggio della punta sulla zona da trattare con una rapidità elevata rispetto al manipolo soft. Il passaggio deve essere ripetuto più volte fino a formare

ESITI Non vi sono importanti postumi dopo il trattamento, se non un lieve rossore su base iperemica sia a livello cutaneo sia della congiuntiva, che può perdurare per un massimo di 24 ore. Si propone come trattamento non invasivo d’eccellenza, alternativa alle metodiche sinora ben più invasive, che risponde all’esigenza dei pazienti per una sempre minore aggressività, pur conservando una grande efficacia delle terapie praticate. Risponde altresì anche a un’educazione alla prevenzione, oltre che alla terapia, in perfetta linea con gli scopi della Medicina Estetica fisiologica: recuperare e mantenere il benessere senza intervenire drasti-

camente, senza isolamento sociale postintervento, praticabile su tutti i fototipi, a qualsiasi età e in qualsiasi momento dell’anno. ✘ BIBLIOGRAFIA (1) Li Guo, Ruobing Xu, Yiming Zhao, at all, “Gas Plasma Pre-treatment Increases Antibiotic Sensitivity and Persister Eradication in Methicillin-Resistant Staphylococcus aureus”; Published online 2018 Mar 23. doi: 10.3389/fmicb.2018.00537. (2) Julia Heinlin, Gregor Morfill, Michael Landthaler, at all, “Plasma medicine: possible applications in dermatology”, JDDG; 2010 • 8, DOI: 10.1111/j.1610-0387.2010.07495.x. (3) V. Monda, G.A. Messina, E. Bartoletti; “Possibili interazioni tra l’utilizzo della radiofrequenza non ablativa e la sintesi di Heat Shock Proteins”; La medicina estetica anno 39 n.2 – 2015.

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La prima macchina medicale per il trattamento definitivo della cellulite fibrosa

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MEDICINA ESTETICA Dr. Matteo Basso e Dr.ssa Emanuela Di Lella Specialisti in Dermatologia e Venereologia Master in Dermatologia Plastica - Roma e Genova Membri del Comitato Scientifico SIES Docenti CPMA VALET - Bologna

CARBOSSITERAPIA: UNA STRATEGIA VINCENTE PER CELLULITE E RINGIOVANIMENTO CUTANEO

Un trattamento perfetto nel campo della microcircolazione e del ringiovanimento cutaneo. Due medici che lo eseguono da 15 anni lo confermano… artiamo da una certezza: la CarP bossiterapia, iniezioni A DOSAGGI E TEMPI CONTROLLATI DI ANIDRIDE

CARBONICA, è un trattamento vincente nel campo della microcircolazione e del ringiovanimento cutaneo. E noi, che eseguiamo tale trattamento da 15 anni, possiamo confermarlo. La nostra esperienza come medici e docenti di Carbossiterapia ci ha portato a personalizzare i protocolli di attacco su Cellulite e Aging Cutaneo e a fare di velocità di flusso e grandezza e lunghezza dell’ago due armi fondamentali nel determinare importanti effetti quali la riattivazione microcircolatoria, la lipolisi e il riarrangiamento delle fibre collagene nel derma. Il tutto utilizzando un gas naturale, anidride carbonica, a zero rischio di reazioni allergiche. La sua capacità di lavorare principalmente sul microcircolo e, indirettamente, sul fibroblasto, permette di ottenere risultati molto soddisfacenti nel

Riduzione dei cuscinetti adiposi e riduzione della cute a buccia d’arancia in un ciclo base di Carbossiterapia: 1 a settimana per 10 settimane

miglioramento della PEFS (la cosiddetta cellulite) e dell’invecchiamento cutaneo: la cellulite, in tutti i suoi aspetti, migliora sensibilmente e la cute appare più idratata, più luminosa e più compatta. Da anni, dunque, è una delle terapie più importanti della cellulite ed è una terapia perfettamente integrata nei programmi di ringiovanimento cutaneo che utilizziamo per i nostri pazienti (peeling, biostimolazione, PRX, filler, tossina botulinica, laser frazionati, ecc...). La Carbossiterapia agisce su tre livelli: microcircolazione, grasso e pelle. CARBOSSITERAPIA E MICROCIRCOLAZIONE La videocapillaroscopia a sonda ottica (VCSO) e LASER DOPPLER FLOW (LDF) hanno permesso di studiare il fenomeno più importante causato dall’anidride carbonica: l’aumento della velocità di circolo. Entrambe le tecniche diagnostiche hanno permesso di studiare la morfologia e la dinamica dei microvasi sottoposti a carbossiterapia: sono stati accertati effetti a breve e a lungo termine. EFFETTI A BREVE TERMINE: la CO2 determina un aumento della velocità del flusso del sangue agendo sulla spinta della microcircolazione, cioè a monte dei capillari, agendo sugli sfinteri precapillari e determinando una maggiore plasticità dei globuli rossi. Il Professor Curri e altri Autori hanno dimostrato un’aumentata vasodilatazione e sfigmicità arteriolare e metarteriolare. EFFETTI A LUNGO TERMINE: Miglioramento della microcircolazione grazie all’apertura dei capillari, dopo un ciclo di terapia, che erano “schiacciati” da grasso e acqua in eccesso.

CARBOSSITERAPIA E GRASSO • Azione lipolitica diretta: legata all’azione meccanica diretta del flusso di gas nell’ipoderma. Più si scelgono velocità di flusso alte e più distruttiva sarà l’azione del gas sugli adipociti: si tratta di vere e proprie “fratture degli adipociti”. • Azione lipolitica indiretta: determinata da un’aumentata ossigenazione dei tessuti.

Carbossterapia per cellulite e rimodellamento arti inferiori: 10 sedute prima e dopo

Carbossiterapia pre e post 10 sedute

CARBOSSITERAPIA E PELLE Un punto a favore del trattamento di ringiovanimento cutaneo con Carbossiterapia è la sua completezza di azione: l’anidride carbonica, infatti, migliora la cute trattata per azione diretta sul microcircolo e azione indiretta sul fibroblasto. In luogo dell’effetto Bohr, amplificato dalla presenza del gas, si slega più ossigeno dall’emoglobina con conseguente ottimizzazione dei processi biochimici di tutti gli elementi cellulari presenti nel tessuto (mela21


corsi teorico-pratici

CARBOSSITERAPIA IN MEDICINA ESTETICA DIDATTICA A CURA DI: Dr. Matteo Basso e Dr.ssa Emanuela Di Lella DATA DEL CORSO: 6 Ottobre 2018 ECM: 8 crediti

CARBOSSITERAPIA NEL TRATTAMENTO DEL DOLORE DIDATTICA A CURA DI: Dr. Giovanni Posabella DATA DEL CORSO: 7 Ottobre 2018 ECM: 8 crediti Dettaglio del trattamento palpebrale. Le iniezioni in questa sede consentono di migliorare il tono della palpebra superiore e inferiore. Riducono l’edema palpeprale e schiariscono le occhiaie scure da accumulo di emosiderina

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334/051 02.16.405 - www.valet.it - info@valet.it

Prima e dopo 10 sedute di Carbossiterapia. Siti d’iniezione regione palpebrale

nocita, fibloblasto, cheratinocita). La stimolazione fibroblastica induce così una maggiore produzione di collagene, elastina, acido ialuronico. Tali affermazioni sono supportate, chiaramente, dalla conferma istologica di un incremento e riarrangiamento delle fibre collagene del derma in pazienti che hanno eseguito un ciclo di carbossiterapia (10 sedute) a cui è stata eseguita biopsia cutanea pre e post trattamento (Aesthet Plast Surg 2001 May; 25 (3): 107-4). SITI DI INIEZIONE PER CELLULITE Fianchi, regione sottoglutea, regione inguinale, ginocchia, caviglie. • Numero di sedute 10 (1 seduta a settimana). • Il numero di iniezioni è nettamente inferiore a quello di una mesoterapia tradizionale; questo comporta meno trauma e meno ecchimosi. • Le iniezioni vanno eseguite con ago 30g o 27g su vari piani cutanei: dal dermico, per determinare rassodamento, a quello profondo (ipodermico), con azione lipolitica. SITI DI INIEZIONE PER BIOSTIMOLAZIONE Viso, collo, décolleté, interno braccia, interno cosce. • Il numero di iniezioni è decisamente inferiore a quello eseguito durante una classica seduta di biostimolazione con acido ialuronico.

• L e iniezioni vanno eseguite con ago a 30° lungo il piano cutaneo: tale superficialità di iniezione e il numero ridotto di iniezioni riduce notevolmente la comparsa di lividi. •N umero di sedute 10 (1 seduta a settimana). CONCLUSIONI 1) Miglioramento di: • aspetto buccia d’arancia; • “pesantezza” arti inferiori; • edemi arti inferiori; • lassità cutanee (regione bicipitale e regione mediale coscia). • volumi arti inferiori e delle altre zone trattate. • idratazione; • luminosità; • tono (compattezza); • rughe profonde; • rughe superficiali; • edema palpebrale. 2) 9 0% soddisfazione dei nostri pazienti. 3) P ossibilità di complementare, al trattamento di Carbossiterapia, altri trattamenti anti-aging (biostimolazione, peeling, filler, tossina botulinica, laser frazionati, ecc...). ✘

BIBLIOGRAFIA 1- Basso M., Di Lella E. –SIES: Medicina e Chirurgia Estetica del corpo. Capitolo 3 – Ediz. Elsevier Masson 2009. 2- Ito T., More J.I., Koss M.C. Topical application of CO2 increases skin blood flow. J Invest Dermatol 1989; 93:259. 3- Savin E., Bailliart O., Bonnin P., Bedu M., Cheynel J., Coudert J., Jean-Paul Martine J.P. Vasomotor effects of transcutaneous CO2 stage II periphearal occlusive arterial disease. Angiology 1995; 46:785. 4- Brandi C., D’Aniello C., Grimaldi L., Caiazzo E., Stanghellini E. Carbon Dioxide Therapy on skin irregularity and its use as a complement to liposuction. Aesthet Plast Surg 2004; 28(4):222-225. 5- Brandi C., D’Aniello C., Grimaldi L., Bosi B., Dei J., Lattarulo P., Alessandrini C. Carbon Dioxide Therapy in the treatment of localized adiposities: clinical study and histopathological correlations. Aesthet Plast Surg 2001; 25:170-174. 6- D’Aniello C., Brandi C., Bacci P.A. et al. The Role of Carbon Dioxide Therapy in symmetric multiple lipomatosis: therapeutic strategy. Riv It Chir Plast 1999; S1:256. 7- Varlaro V., Parassoni L., Bartoletti C.A. La carbossiterapia nella PEFS e nell’adiposità localizzata. RIV La Medicina Estetica 1995; numero 1/1995. 8- Albergati F., Parassoni L., Lattarulo P., Varlaro V., Curri S.B. Carbossiterapia e vasomotion: comparazione tra immagini videocapillaroscopiche e referti laser-doppler flow dopo somministrazione di anidride carbonica. Riv La Medicina Estetica 1997; numero 1/1997.

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Prima e dopo 10 sedute di Carbossiterapia. Miglioramento delle rughe superficiali e del tono cutaneo


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MEDICINA ESTETICA

TRATTAMENTI SEMPRE MENO AGGRESSIVI

Dr.ssa Paola Molinari Specialista in Chirurgia Generale - Modena Membro del Comitato Scientifico SIES Docente CPMA VALET - Bologna

econdo una recente statistica S dell’American Society of Plastic Surgeons (ASPS) quelli poco invasi-

vi sono i trattamenti più gettonati. I pazienti sono sempre meno disposti ad allontanarsi dalla vita sociale e lavorativa per sottoporsi a interventi chirurgici o medico-estetici con effetti anche buoni, ma con un lungo down time post operatorio. Da una fonte piuttosto autorevole (Jama Dermatology), scopriamo tra l’altro che Murad Alam et al., della Northwestern Feinberg School of Medicine di Chicago, hanno proposto anche lo Yoga facciale per combattere le rughe; questo gruppo ha pubblicato uno studio secondo il quale l’età media percepita delle partecipanti che facevano determinati esercizi giornalieri di ginnastica facciale, mezz’ora al giorno per otto settimane, alternati con altri esercizi per ulteriori dodici settimane, sarebbe scesa di quasi tre anni. E se è vero che anche il sonno di qualità fa diminuire i segni sul volto e che lo stress andrebbe eliminato per lo stesso ragionevole motivo, mi sento di suggerire ai miei pazienti di curare la propria salute (e bellezza) con trattamenti poco massivi. Non mi

I pazienti sono sempre meno disposti ad allontanarsi dalla vita sociale e lavorativa per sottoporsi a interventi chirurgici o medico-estetici con effetti anche buoni, ma con un lungo down time post operatorio

piace lavorare su un volto con segni di trasformazione vistosi, anche perché il mio sistema di approccio è sicuramente dolce; da sempre tendo a utilizzare in sinergia diversi trattamenti come filler dinamici a effetto morfologicamente naturale, biorivitalizzanti in protocolli specifici, novità tecnologiche (anche se con i piedi di piombo e senza correre troppo dietro alle novità modaiole), rieducazione alla prevenzione domiciliare con cosmetici e farmaci cosmetici. Insomma, con una visione olistica del paziente. Il peeling rientra perfettamente in questo programma, perché mi permette di correggere gli inestetismi della cute in modo modulabile in moltissimi quadri clinici, ad esempio per il trattamento del cronoaging nonché delle macchie cutanee, oppure nel fotodanneggiamento, tipico anche della giovane età e dell’età di mezzo, frutto dell’abitudine, fortunatamente ormai al tramonto, all’abbronzatura selvaggia. L’obbiettivo è in particolare quello di migliorare l’aspetto della pelle, visto che il diktat attuale è Nude look, no trucco (almeno in apparenza), pelle perfetta. corsi teorico-pratici

PEELING CHIMICI DI SUPERFICIE, MEDI E PROFONDI DIDATTICA A CURA DI: Dr. Maurizio Cavallini e Dr. Lucio Miori DATA DEL CORSO: 15-16 Settembre 2018 ECM: 12 crediti

PEELING CHIMICI 2° LIVELLO PRATICO DIDATTICA A CURA DI: Dr. Maurizio Cavallini e Dr.ssa Paola Molinari DATA DEL CORSO: 1 Dicembre 2018 ECM: 11,1 crediti RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334/051 02.16.405 - www.valet.it - info@valet.it 24

E poco importa se siamo ormai alle soglie dell’estate: anche il sole, purché la cute sia opportunamente protetta come ormai spero stia entrando nell’abitudine di tutti, non è una minaccia in una grande fetta di trattamenti. Ecco, appunto: ma quali trattamenti? Ed effettuati come? E con quali modalità di gestione post trattamento? E in sinergia con quali altri interventi medico-estetici? L’utilizzo improprio di questi presidi medici può portare a problemi a volte anche importanti. Da qui nasce l’esigenza per i medici estetici alla preparazione, allo studio, all’approfondimento, per capire come utilizzarli al meglio, scegliere i più opportuni a seconda del quadro del paziente e ottenere il massimo da essi, ma nello stesso tempo prevenire le complicanze che potrebbero malauguratamente presentarsi. ✘


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FILOSOFIA • CPMA - La Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica La Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica “Quadriennale” è strutturata in moduli didattici tematici composti da 200 ore cadauno, a loro volta composti da corsi monotematici teorico-pratici, di immediato apprendimento. Il partecipante potrà decidere di frequentare l’intero modulo tematico oppure il singolo corso monotematico. Ovviamente la partecipazione all’intero modulo consentirà di ottenere un’adeguata e completa preparazione rispetto all’argomento generale del modulo stesso, mentre la partecipazione al singolo corso monotematico darà una completa preparazione sull’argomento del corso. La Struttura Didattica è articolata in: lezioni magistrali, lezioni frontali sulla disciplina trattata, lezioni teoriche sulle novità del settore, presentazioni di casi clinici, esercitazioni pratiche del docente in diretta o in collegamento video dal Poliambulatorio Medico MULTIMED, esercitazioni pratiche del discente su argomenti prestabiliti, lavori a piccoli gruppi, presentazione e discussioni audiovisive, role-playing, project-work e studi individuali. Il diploma quadriennale di frequenza alla Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica viene rilasciato al conseguimento dei quattro moduli didattici, di seguito specificati: • Modulo VISO base • Modulo VISO avanzato

• Modulo CORPO base • Modulo CORPO avanzato

Al termine di ogni Modulo è prevista la presentazione di un project work ed un esame orale. Al superamento dello stesso verrà rilasciato il diploma di frequenza al singolo modulo. Ogni modulo didattico è composto da corsi monotematici teorico-pratici di immediato apprendimento. Al termine di ogni corso viene rilasciato il relativo attestato di partecipazione. La consegna del Diploma di frequenza alla Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica è prevista al termine dell’iter didattico dei 4 Moduli, dopo presentazione e discussione di una tesi sugli argomenti trattati. Sono previsti ulteriori Moduli e Dipartimenti di approfondimento: • • •

VISO BASE

Modulo TECNICHE LASER in Medicina Estetica Modulo ANGIOLOGIA E FLEBOLOGIA Dipartimento di TERAPIA ALTALGICA INTEGRATA

I Principali argomenti trattati nei percorsi formativi sono: • Filler • Tossina botulinica (rughe e iperidrosi) • Peeling • Dermatologia • Timedchirurgia • Biostimolazione, chimica e fisica (iniettabili e fili biostimolanti) • Rimodellamento del profilo del volto • Rimodellamento corporeo • Trattamento della cellulite (mesoterapia, intralipoterapia, carbossiterapia) • Dietoterapia • Integratori alimentari • Laser (epilazione, tatuaggi, aging, lesioni vascolari...) • Gestione delle complicanze in Medicina Estetica • Chirurgia e liposcultura del corpo • Medicina e Chirurgia dello sguardo • Angiologia e Flebologia (insufficienza venosa, scleroterapia, mousse sclerosante, Eco-Color Doppler...) • Terapia antalgica (agopuntura, mesoterapia,carbossiterapia e terapia manuale vertebrale) • Marketing • Aspetti di Medicina Legale

CORPO AVANZATO

SCUOLA

La SCUOLA si compone di 4 MODULI

VISO AVANZATO

CORSO

CORSO

CORSO

CORSO

MODULO

CORSO

CORSO

CORSO

CORSO

CORPO BASE

Ogni MODULO è composto da CORSI MONOTEMATICI TEORICO-PRATICI

TECNICHE LASER

Sono previsti ulteriori MODULI e DIPARTIMENTI di APPROFONDIMENTO

MODULO/ DIPARTIMENTO

ANGIOLOGIA E FLEBOLOGIA TERAPIA ANTALGICA

CPMA - VALET Provider ECM n° 1328 Via dei Fornaciai 29/B 40129 Bologna da martedì a sabato 9:00 - 13:00 e 14:00 - 18:00

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MEDICINA ESTETICA Dr.ssa Paola Tarantino Medico Chirurgo - Milano, Napoli Cerignola (FG), Roma, Trapani e Cefalù

LASER PER EPILAZIONE DI ULTIMA GENERAZIONE

Il panorama è molto vasto e la scelta diventa particolarmente difficile. La mia scelta è caduta su DiolazeXL, l’ultimo nato in casa InMode, per avere a disposizione un apparecchio di ultima generazione estremamente innovativo per l’epilazione progressivamente permanente per tutti i tipi di peli e pelle

on l’apertura del mio nuovo stuC dio di Milano, ho dovuto affrontare la scelta tipica dei medici che

si occupano di Medicina Estetica, ovvero la scelta delle tecnologie da utilizzare. Da molti anni utilizzo varie tipologie di laser, cercando sempre di aggiornarmi, utilizzando le tecnologie più moderne, nella convinzione che la possibilità di usufruire di strumentazioni più valide e sicure sia la carta vincente per ogni laserista. Nel caso dei laser per l’epilazione, il panorama è molto vasto e la scelta diventa particolarmente difficile. Come prima cosa mi sono orientata sulle novità del settore per dotarmi di qualcosa il più possibile avanzato e, come si dice, “state of the art”. Secondariamente, ho considerato l’origine del produttore e la tecnologia israeliana è notoriamente una delle migliori tra quelle disponibili sul mercato. Per finire, ovviamente, mi sono posta il problema di ottenere qualcosa di veramente efficace e funzionale che mi permettesse di ottimizzare l’investimento in rapporto ai risultati clinici ed economici. Per queste ragioni la mia scelta è caduta su DiolazeXL, l’ultimo nato in casa InMode, per avere a disposizione un laser di ultima generazione estremamente innovativo per l’epilazione progressivamente permanente per tutti i tipi di peli e pelle, e ho iniziato a utilizzarlo subito nel mio studio. Si tratta di una tecnologia di ultima generazione che utilizza Laser a diodi. I laser a diodi stanno entrando sempre più in uso in diversi campi di utilizzo, perché presentano vantaggi rispetto ad altre tecnologie in termini di efficienza, affidabilità e costi di gestione. La 28

tecnologia dei laser a diodi ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e adesso oltre al classico diodo da 810nm, detto infatti il “laser a diodo per antonomasia”, si riescono a ottenere moltissime altre lunghezze d’onda. In particolare, DiolazeXL, sfruttando questa tecnologia, è in grado di trattare tutti i tipi di peli e di pelle grazie alla combinazione di frequenze. MANIPOLI DISPONIBILI Esistono tre tipi di manipoli, le cui lunghezze d’onda sono nello specifico: • 755/810 nm; • 810 nm; • 810/1064 nm. In particolare, abbiamo la combinazione da 755/810 nm, la più adatta al trattamento di peli neri, marroni e biondo scuro con peli grossi e profondi per fototipi da I a IV, al fine di trattare anche le pelli più chiare. Per quanto riguarda la lunghezza d’onda 810 nm, si possono trattare i peli neri, marroni e biondo scuro profondi e grossi presenti nei fototipi I e VI. Infine, con la lunghezza d’onda 810/1064 siamo in grado di trattare peli scuri e neri, marrone scuro e molto profondi nei fototipi V e addirittura VI, quindi nelle pelli più scure e generalmente anche quelle più problematiche nei trattamenti con la luce. Oltre al vantaggio di poter trattare tutti i tipi di peli e di pelli (fototipo da I a VI), con DiolazeXL si ha un

ridottissimo disconfort del paziente al trattamento grazie a un meccanismo di raffreddamento presente nel manipolo. La caratteristica principale è che il raffreddamento è pre, post e parallelo, ovvero il cristallo del Laser è circondato da piastre di raffreddamento che, abbassando la temperatura della pelle, fanno sì che questa non subisca alcun danno in fase di trattamento. Il raffreddamento può essere distinto tra normale e forte, i cui valori sono 15/ 7 C°. Questo permette che ci sia un altissimo livello di compliance dei trattamenti stessi e che i pazienti tornino per tutte le sedute senza abbandonare il programma. Per quanto riguarda la fluenza, invece, può essere compresa tra 5 - 40 J/cm2, anche se è bene ricordare che l’efficacia è tale che normalmente 20 J/cm2 sono più che sufficienti per qualsiasi tipo di pelo. SICURA POTENZA Questo è un laser potente, e qui sfatiamo un altro mito sui laser a diodi: si può infatti erogare fino a 120 J per spot, dato che l’impronta è di 3,2 cm2 e l’output massimo come si è visto è di 40J/cm2. Un altro elemento molto importante per il medico è la velocità di applicazione: la scelta è tra 1 o 2 Hz senza limitazione di potenza oppure di 5 Hz (in modalità a scorrimento) con limitazione a


10J/cm2. La possibilità di utilizzare 2 Hz, ovvero 2 impulsi al secondo, permette di fare un trattamento senza limitazioni di potenza e quindi di coprire 6 cm2 al secondo (240J/ sec) pur mantenendo il massimo dell’efficacia e della potenza. Un ulteriore fattore fondamentale, quando si parla di Laser per epilazione, è la durata dell’impulso, considerando che l’HRT (Heat Relaxation Time) tempo di rilascio termico è molto breve, la cosa migliore è avere un laser che emetta la propria energia nel tempo più breve possibile per ottenere il massimo risultato. Ebbene, DiolazeXL ha un impulso minimo di 8 ms, uno dei più bassi fra i laser in commercio. In uno studio fatto sul trattamento dei peli sotto le ascelle, è stato dimostrato che dopo tre mesi di trattamento si è avuta una riduzione del 72,8% del conteggio totale dei peli iniziali e dopo sei mesi una riduzione del 67,6% (utilizzando come metodo Golberg), quindi un eccezionale mantenimento dell’obiettivo nel tempo. Riassumendo, grazie alla tecnologia DiolazeXL si riesce ad

avere la lunghezza d’onda ottimale per l’epilazione di tutti i tipi di peli e di pelle, con una potenza efficace che permette di avere una rimozione del pelo sicura. A tutto ciò va aggiunta un’elevata sicurezza di impiego con un disconfort minimo e non meno importante va detto che il manipolo risulta essere piccolo, ergonomico e maneggevole. Un’ultima notazione per il medico potenziale utilizzatore: sulla piattaforma Inmode si possono anche aggiungere manipoli di IPL ideali per trattare le iperpigmentazioni e i capillari e anche laser vascolare (vasi sino a 4 mm), radiofrequenza viso e corpo, anche con microaghi e radiofrequenza per rimodellamento vaginale interno ed esterno. Concludendo, si tratta di uno strumento duttile, efficace e sicuro, che ha il grande vantaggio di essere veloce nell’utilizzo, senza dimenticare la possibilità di comporre piattaforme personalizzate, in rapporto alle necessità del medico utilizzatore. ✘

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xl Laser per epilazione Massima eecacia, impulso brevissimo per massimo comfort 3 MANIPOLI: •755/810 nm •810nm •810/1064 nm

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CARATTERISTICHE: • Spot da 3cm2 • Fluenza max 120J per spot • Fino a 5Hz • Impulso min 8ms • Raareddamento pre, post e parallelo. Distributore esclusivo per l’ Italia ENERMEDICA S.r.l Via U. Giordano, 70 - 00124 Roma www.enermedica.it info@enermedica.it

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MEDICINA ESTETICA Prof. Fabio Marini Specialista in Chirurgia Docente Master 2 Livello Università di Sassari Membro del Comitato Scientifico SIES Docente CPMA VALET - Bologna

LA MESOTERAPIA IN MEDICINA ESTETICA Facciamo un quadro generale sullo stato dell’arte di questa metodica o, più precisamente, della Intradermoterapia distrettuale

ercherò di fare chiarezza sui princiC pi che designano questa metodica e sulle indicazioni all’utilizzo di essa nel trattamento di quelle problematiche patologiche caratterizzate da alterazioni microcircolatorie e trofiche cutanee e sottocutanee. La Mesoterapia è sicuramente la terapia più diffusa in Medicina Estetica e si colloca sia come metodica terapeutica elettiva, sia come terapia alternativa e/o complementare ad altre metodiche (dietoterapia, farmacoterapia, chirurgia della silhouette, elettro-terapia medicale, intralipoterapia, etc.) nel trattamento delle adiposità localizzate e della “cellulite”. La Mesoterapia è una metodica ufficialmente consolidata dalla pratica clinica e avallata dalla letteratura scientifica.

CENNI STORICI L’introduzione della Mesoterapia come metodica medica universalmente riconosciuta si deve al dottor Pistor che, a partire dal 1952, dimostrò la grande efficacia di farmaci iniettati per questa via. Egli utilizzò la tecnica delle iniezioni intradermiche da cui il termine “Mesoterapia” (dal greco mesos = mezzo) con riferimento al mesoderma, sede delle iniezioni una volta diventato derma, che è il foglietto embrionale mediano da cui originano i tessuti connettivi. L’ago di 4 mm. usato in Mesoterapia prende il nome di Lebel e rappresenta il dispositivo ideale per l’inoculazione di sostanze nel derma in maniera veloce e relativamente indolore. Il 3 marzo 1975, venne fondata a Roma la Società Italiana di Mesoterapia per merito dei professori Carlo Alberto Bartoletti e Sergio Maggiori. Nel 1979, a Bologna, venne aperta la storica “Scuola di Mesoterapia”. La Mesoterapia è la metodica di Medicina Estetica più 30

Pre e post mesoterapia per adiposità localizzata regione addominale. Ciclo di 8 sedute

apprezzata per la sua efficacia, per il rapporto costo-beneficio, per la sua rapidità d’azione, per l’assenza di effetti collaterali importanti e per una relativa breve curva di apprendimento. DEFINIZIONE È una metodica terapeutica allopatica, che consiste nell’iniezione intradermica di piccolissime quantità di farmaci della Farmacopea Ufficiale in previsione di un’azione terapeutica loco-regionale nelle zone cutanee corrispondenti all’area anatomica o all’organo (anche il tessuto adiposo sede dei disturbi a carico del suo microcircolo sottocutaneo è da considerarsi un organo) sede della lesione. È un atto medico. Presuppone quindi una diagnosi e l’identificazione del o dei farmaci da utilizzare. Per essi cambia soltanto la modalità di somministrazione.Una definizione particolare che voglio riportare è quella della Scuola di Bologna: “Trattamento medico che sfrutta la particolare reattività del tessuto connettivale sottoposto a stimoli fisico-chimici e che, partendo da una precisa indagine eziopatogenetica, utilizza a fini terapeutici l’iniezione

intradermica o sottocutanea sfruttando il sinergismo esistente tra l’azione riflessoterapica della microiniezione e l’effetto medicamentoso della sostanza iniettata, sia quest’ultima appartenente alla Farmacopea Ufficiale o definita come sostanza medicamentosa naturale”. (La Mesoterapia - Ravaioli, Stegagno, Tamburini, Travaglino 1985). MECCANISMO D’AZIONE DELL’INTRADERMOTERAPIA L’effetto e l’efficacia della Mesoterapia anche e soprattutto nel controllo del dolore si esplica attraverso un meccanismo d’azione riconducibile a tre tipi di risposta: 1. ANTALGICO-RIFLESSOLOGICO. 2. ANTALGICO-FARMACOLOGICO. 3. BIOUMORALE O IMMUNOLOGICO. ANTALGICO-RIFLESSOLOGICO ASPETTI RIFLESSOLOGICI DELLA MESOTERAPIA. 1. Stimolazione meccanica dell’ago nell’infissione cutanea. 2. Reazione alla distensione provocata dall’iniezione del prodotto con meccanismo sui recettori periferici.


CONCETTI GENERALI IN MESOTERAPIA •U sare sempre i farmaci in monosostanza diluiti in soluzione fisiologica o acqua sterile bidistillata per iniezioni. •N on utilizzare mai farmaci non appartenenti alla farmacopea ufficiale italiana. •U sare sempre materiali monouso.

Pre e post mesoterapia in paziente con PEFS ciclo di terapeutico di 8 sedute

L’azione traumatizzante meccanica svolta dall’iniezione intradermica e dall’inoculazione di microdosi di liquidi nella zona ipodermica, causano una iperstimolazione delle terminazioni sensitive, con il blocco della progressione ascendente degli stimoli nocicettivi afferenti secondo la teoria del “GATE CONTROL” di Melzak e Wall. L’azione analgesica si otterrebbe dall’attivazione delle sinapsi inibitorie che conducono all’interruzione dell’arco riflesso doloroso. L’azione della Mesoterapia si esplica attraverso modificazioni tessutali indotte da sostanze farmacologicamente attive, iniettate localmente (meccanismo farmacologico), esaltato dal fatto che i farmaci iniettati in quantità ridotta rispetto alla terapia tradizionale raggiungono le sedi bersaglio in alta concentrazione e con lunga permanenza, evitando il filtro epato renale e non danneggiando così altri organi.

BIOUMORALE-IMMUNOLOGICO L’introduzione di una sostanza nel derma è in grado di indurre una risposta immunologica che può essere: •A SPECIFICA, con attivazione di macrofagi e complemento. • S PECIFICA, con la produzione di anticorpi o di linfociti specifici.

ANTALGICO-FARMACOLOGICO Minime dosi di farmaco, poco aggressiva, utile quando è controindicato l’uso di farmaci per via sistematica. Le iniezioni intradermiche della mesoterapia costituiscono un piccolo deposito di farmaco le cui molecole, per diffusione, vanno a interessare i siti cellulari specializzati alla mediazione degli effetti farmacologici, direttamente e rapidamente, senza che per questo sia necessaria un’ottimale (steady – state plasmatico) concentrazione nel circolo generale. Ciò equivale a una maggiore biodisponibilità e concentrazione tissutale del farmaco, che non deve raggiungere il circolo ematico per agire. Ne consegue la riduzione degli eventuali effetti collaterali.

FARMACI UTILIZZATI IN MESOTERAPIA • F armaci della F.U. (utilizzati singolarmente)

LA STRUMENTAZIONE IN MESOTERAPIA La tecnica mesoterapica, per la sua pratica, necessita di mezzi poco costosi e facili da reperire: • C omuni siringhe monouso da 5-10 cc. (ma anche da 20 cc.). •A ghi da 4 e 6 mm. sterili monouso x 0.4 (27 g.) detti di Lebel. •A ghi da 4 mm. o 13 mm. (30 g.). • E ntrambi da innesto singolo alla siringa (Luer) oppure a innesto per multi-iniettore (Record). •M ulti-iniettori lineari a 3 (più utili)-5-7 aghi. •M ulti-iniettori circolari a 3-5-7 aghi.

METODO Microiniezioni intradermiche in corrispondenza della proiezione cutanea dell’organo leso o parte d’organo. •0 ,10-0,20 ml. di farmaco (con o senza diluizione). • I nfissione angolata a 45° a produrre un piccolo pomfo (rigorosamente intradermico). •N umero dei pomfi distanziati di 1-2 cm. a coprire l’area interessata. •V olume totale iniettato variabile ma di circa 3-5 ml. di farmaco per area interessata.

SEDUTE È importante valutare i seguenti parametri quando si prende in considerazione la Mesoterapia con finalità estetico-funzionale: • F requenza delle sedute. •N umero delle sedute. • F ase d’attacco. • F ase di controllo. • F ase di mantenimento. I DIECI MOMENTI FONDAMENTALI •R iempimento siringa. •M ontaggio ago o multiniettore. • S celta delle aree da trattare. •P reparazione della posizione del paziente. • I niezione. • E secuzione di iniezioni multiple. •V erifica del trattamento. • T rattamento con multi-iniettore utile nelle dermatiti. •A pplicazione di pomata antinfiammatoria-lenitiva. •M anutenzione e smaltimento strumenti. INDICAZIONI DELLA I.T.D. IN MEDICINA ESTETICA •P atologia dermatologica (acne, cheloidi, alopecia areata). • Invecchiamento cutaneo (viso, collo). •P EFS. •A diposità distrettuale. La PEFS (PANNICULOPATIA EDEMATOFIBROSCLEROTICA) riconosce una predisposizione genetica unita a cause concomitanti quali genetica, stile di vita, farmaci, ambiente, postura, endocrinopatie, obesità, sovrappeso, insufficienza veno-linfatica. Predisponente è la stasi del sistema micro-vasculo-connettivale a causa del rallentamento del flusso a livello del microcircolo dermo-ipodermico; scatenante è l’edema ricorrente del tessuto adiposo per aumentata permeabilità del sistema capillare. 31


Di conseguenza, avremo: 1. Stasi con aumentata permeabilità ed edema. 2. Danno cellulare con fibrosi iniziale. 3. Connettivizzazione tissutale fibrosclerotica. 4. F ormazione di micro e macronoduli lobulari adiposi. STRUMENTI NECESSARI PER PRATICARE LA MESOTERAPIA IN MEDICINA ESTETICA Aghi di Lebel. 4/10 di spessore, 4 mm. di lunghezza in utilizzo singolo, oppure in utilizzo su multiniettori da 3 a 18 aghi, sia l’ago singolo che il multiniettore si innestano con attacco Luerlock su comune siringa da 10 o da 20 ml. con cono concentrico o eccentrico. TRATTAMENTO MESOTERAPICO DELLA PEFS E ADIPOSITÀ LOCALIZZATA Gli obiettivi sono prevalentemente di 3 tipi. LIPOLITICO: si ottiene con basi xanitiche (teofillina, aminofillina per uso ev.) 2-3 ml., eventualmente integrate, in siringa separata, da L carnitina, diluita con fisiologica e tamponata con 1 cc. di bicarbonato (possibile uso orale 2 gr. Die). VASCULOTROPO: si ottiene con l’utilizzo di Mesoglicano 1 fiala, diluito con fisiologica o acqua bidistillata + bicarbonato 1 cc, eventualmente in associazione per os con flebotonici o linfagoghi (benzopironi) a medio/ alto dosaggio. EUTROFIZZANTE: si ottiene con l’utilizzo di PDRN, 1 o 2 fiale per seduta, sempre in siringa separata e diluito con soluzione fisiologica o acqua per soluzioni iniettabili, con 1 cc. di bicarbonato per iniezioni. Queste infiltrazioni possono essere praticate in ogni zona del corpo (coscia, ginocchio, gluteo, regione cervicale…) senza alcuna controindicazione. L’attività farmacologia dei farmaci utilizzati in Mesoterapia dovrebbe esplicarsi in: • Azione sul riassorbimento dell’edema sottocutaneo. • Azione sulla fibrosi interstiziale connettivale e perivascolare. • Ripristino del microcircolo e riequilibrio del metabolismo protidico e lipidico. 32

PRINCIPI DA RICORDARE NELLA PREPARAZIONE DI UN FARMACO Bisogna in primo luogo cercare di evitare le possibili interazioni tra farmaci diversi. Il pH è uno dei fattori principali di incompatibilità. In genere, tanto più una soluzione è concentrata, tanto più è stabile. Nel preparare le formulazioni da iniettare, ci si deve attenere alle regole della cinetica chimica delle soluzioni. Non è consigliabile unire farmaci a soluzioni contenenti proteine o aminoacidi. Non miscelare soluzioni oleose con soluzioni acquose o alcoliche. Usare solo diluenti semplici (acqua bidistillata o soluzione fisiologica). Considerare il pH dei soluti e dei solventi. Considerare che il più delle volte le interazioni chimiche non si vedono microscopicamente. Non associare, unendoli, due farmaci che producono fra di loro fenomeni farmacologici di competizione o effetti farmacodinamici contrapposti. Evitare il più possibile le associazioni; valutare le percentuali di diluizione; prestare attenzione alle reazioni di ossido-riduzione; non associare farmaci di composizione complessa, estratti o enzimi; considerare la stabilità dei farmaci; avere sempre presente le proprietà farmacologiche, farmacocinetiche, farmacodinamiche e i meccanismi d’azione dei farmaci. RIFLESSIONI MEDICO-LEGALI IN TEMA DI MESOTERAPIA Con il tempo, a seguito dalla sempre maggiore richiesta e attuazione del trattamento mesoterapico, sono emerse notevoli esigenze non solo scientifiche, quanto anche dottrinali e giuridiche.

La SIM, Società Italiana di Mesoterapia, sin dalla sua fondazione si è fatta carico di queste esigenze in modo da poter assegnare alla Mesoterapia quella dignità di concezione terapeutica che, pur consistendo in “semplici” infiltrazioni intradermiche, necessita di corretta diagnosi e quindi di scelta terapeutica adeguata. Si ribadisce che la Mesoterapia è appannaggio esclusivo del medico abilitato legalmente alla professione. A tal proposito, fondamentale per le nostre riflessioni è il riferimento alla sentenza emessa dalla Pretura di Torino il 19/10/1985, ove i giudici hanno ritenuto la Mesoterapia un’attività terapeutica che richiede una “Qualificata competenza, precisando che non è consentito delegarne l’esercizio a personale ausiliario, nel qual caso il medico concorre nel reato di ESERCIZIO ABUSIVO di una professione sanitaria (art. 348 codice penale), commesso dalla persona delegata”. Tra i punti più interessanti messi in rilievo dal Pretore di Torino, la circostanza che “la pratica mesoterapica non può essere assimilata, neppure per analogie, alle iniezioni indicate all’art. 16 del R.D. del 31/05/128 n. 1334 (che nel disciplinare le arti ausiliarie della professione sanitaria consente all’infermiere di praticare iniezioni dermiche, ipodermiche, intramuscolari), considerando quindi l’iniezione propria della Mesoterapia un atto medico”. L’interesse medico-legale per la Mesoterapia viene ulteriormente confermato da un lavoro pubblicato sulla rivista italiana di Medicina Legale, anno VII n. 1 del gennaio-marzo 1985, dal Professor Domenico Vasa-

Pre e post mesoterapia in paziente con Pefs e adiposità localizzata gluteo-trocantere


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pollo dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Bologna dal titolo: “L’esercizio della Mesoterapia e la responsibilità professionale”. Interessante è riportare un brano del suddetto scritto, nel quale si fa riferimento alla Mesoterapia come terapia “nella quale il ricorso a strumenti curativi richiede capacità professionali innegabili specialmente in funzione della formulazione

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della corretta diagnosi e in rapporto all’impiego dei farmaci”. Motivo di riflessione deve essere proprio la prescrizione e l’uso di mezzi farmaceutici la cui commercializzazione non è stata autorizzata dalla competente autorità, ovvero la cui utilizzazione avviene secondo schemi (dosaggi e vie di somministrazione ecc.) diversi da quelli raccomandati dalla dottrina corrente sulla base della

prescritta prescrizione farmaceutica. Quest’ultimo elemento è quello che propone i più importanti motivi di riflessione in Mesoterapia, poiché si ricollega con la problematica della responsabilità professionale. Infatti i medicamenti in Mesoterapia vengono utilizzati secondo schemi (intesi come dosaggio, mescolanza, via di somministrazione) non abituali e usuali e spesso non supportati da adeguata sperimentazione e utilizzati secondo la personale concezione del medico operante, questo anche alla luce definente il farmaco come “sostanza semplice composta, da somministrare per uso interno ed esterno, utilizzato a dose di medicamento, ossia in quantità e qualità tali da giovare alla persona… (24/021969 VI sezione)”. Alla luce di queste riflessioni, possiamo sicuramente affermare che è sconsigliata vivamente l’iniezione per via mesoterapica di tutte quelle soluzioni presenti in commercio e vendute con approssimazione, contenenti principi attivi non presenti nella farmacopea italiana o addirittura dalle componenti ignote. ✘

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MEDICINA ESTETICA Prof. Giorgio Maullu Coordinatore Master II livello e Membro del Comitato di Ricerca in Medicina Estetica Università di Sassari

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Trattamento al seno con Attiva®. Prima, dopo 30 giorni da una seduta e dopo 90 giorni da un’altra seduta

na un ringiovanimento del sistema connettivale. Questo rimaneggiamento strutturale determina visivamente un ringiovanimento del tessuto trattato. In considerazione della sofisticata tecnologia con cui è stata costruita ATTIVA®, e per le sue sopraelencate caratteristiche di affidabilità sotto tutti i punti di vista, dalla sicurezza ed efficacia, il CRISMEC, Centro di Ricerca dell’Università di Sassari, diretto dal professor Alessio Pirino, ha in corso uno studio sugli effetti di ATTIVA® sull’uomo mediante biopsie pre e post trattamento, al fine di valutare la quantità e qualità di collagene prodotto, durata dell’effetto e dell’efficacia sul medio-lungo termine del trattamento, risposta

bioumorale del tessuto mediante metodologia immunoistochimica e inoltre, mediante microscopia elettronica, l’analisi strutturale del connettivo. ESPERIENZE IN TUTTO IL MONDO La possibilità di avere un lifting cutaneo molto importante senza bisturi, la maneggevolezza della macchina e la possibilità di essere alloggiata presso uno studio autorizzato, sta facendo diventare ATTIVA® uno strumento fondamentale nella pratica clinica del medico estetico/ chirurgo plastico. Infatti un numero sempre maggiori di colleghi stranieri sono diventati accesi sostenitori della metodologia ATTIVA®. Il diret35


Trattamento ai glutei con Attiva®. Prima e dopo 90 giorni da due sedute

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MEDICINA ESTETICA Ricerca e Sviluppo EMMECI 4

Nella loro continua ricerca di innovazione, i Laboratories VIVACY, ambasciatori del know-how tecnologico e dell’innovazione Made in France, hanno sviluppato un nuovo sistema di iniezione, per essere ancora più vicini alle esigenze dei medici durante la pratica quotidiana e migliorare la precisione, il comfort e il controllo durante i trattamenti estetici con i filler Vivacy. Vi presentiamo Bi-SOFT® Injection Technology GUIDATI VIVACY, DALL’INNOVAZIONE UNA TECNOLOGIA BREVETTATA Cos’è la tecnologia Bi-SOFT®? La maggiore sfida per VIVACY era quella di ottenere il giusto compromesso tra stabilità e maneggevolezza, aspetto di fondamentale importanza per alcune applicazioni estetiche. A questo fine, il posizionamento del centro di gravità è stato modificato e avvicinato alla mano dell’operatore, così da incrementare la stabilità della siringa e ridurre lo sforzo durante l’iniezione. Questo tipo di posizionamento inoltre, fa sì che la siringa si adatti perfettamente alla mano del medico, garantendo maggiore comfort, precisione e ripetibilità del gesto. Questo concetto è stato sviluppato e brevettato in Francia. UNA TECNOLOGIA Bi-MATERIALE Il corpo della siringa, che comprende corpo cavo, pistone e luer tip, è prodotto con un materiale in policarbonato trasparente di qualità medicale. Alcune componenti della siringa, sono prodotte in un materiale “soft-touch” (TPE - Thermoplastic elastomer), che fornisce maggiore aderenza e stabilità tra la superficie e i guanti del medico. Inoltre, riduce la sensazione di sforzo durante l’iniezione, soprattutto durante l’utilizzo di prodotti volumizzanti ad elevata viscosità. 38

UN DESIGN ECCEZIONALE Le nuove siringhe VIVACY Bi-SOFT® sono progettate dal punto di vista ergonomico per essere utilizzate sia da medici esperti, sia da medici giovani. La superficie concava dell’impugnatura con gli angoli smussati, evita il rischio che le dita dell’operatore possano scivolare lateralmente e rendono più sicuro il gesto. Le siringhe sono state progettate in cinque differenti colori, per identificare facilmente i prodotti della gamma Vivacy: VIOLA per i prodotti di distensione e riempimento (STYLAGE® S, STYLAGE® M e STYLAGE® L), ROSA per STYLAGE® Special Lips, VERDE per i gel volumizzanti (STYLAGE® XL e STYLAGE® XXL), BLU per i prodotti bio-rivitalizzanti (STYLAGE® Hydro e STYLAGE® HydroMax), ARANCIONE per la gamma DESIRIAL® indicata per il ringiovanimento vulvo-vaginale.

UNA MIGLIORE MANEGGEVOLEZZA La superficie dello stantuffo è stata aumentata dell’80% rispetto alla siringa tradizionale, così che il medico possa utilizzare la siringa con il palmo della mano (e non soltan-

to con il pollice), senza inficiare la stabilità della siringa. Lo stantuffo ha una forma ellittica per evitare la presenza di angoli appuntiti che possano fare male all’operatore. Inoltre, la maggiore superficie dello stantuffo consente al medico di avere maggiore libertà negli angoli di iniezione, semplificando la somministrazione del prodotto.


TEST DI ASPIRAZIONE Il medico può eseguire un test di aspirazione, se necessario, grazie a dei marcatori speciali posizionati sulla superficie dell’impugnatura. I Laboratoires VIVACY hanno condotto una ricerca che ha coinvolto 25 professionisti: l’88% di questi ha dichiarato di aver sperimentato una notevole differenza in termini di maneggevolezza, semplicità e regolarità di iniezione, manifestando il desiderio di integrare il nuovo sistema Bi-SOFT® nella loro pratica clinica quotidiana. I LABORATOIRES VIVACY Laboratoires VIVACY è un’azienda Francese, specializzata nello sviluppo, produzione e distribuzione di dispositivi medici a base di acido ialuronico iniettabile. Presente in oltre 80 paesi in tutto il mondo, Laboratoires VIVACY rappresenta oggi uno dei maggiori player del mercato della Medicina Estetica e Anti-age. La tecnologia Bi-SOFT® non è l’unica novità dei Laboratoires VIVACY, che hanno infatti di recente presentato la nuova piattaforma di training on-

line “VIVACY E-LEARN”, sviluppata per diffondere le più recenti tecniche di iniezione e promuovere la

condivisione di conoscenze e competenze tra i Professionisti di tutto il mondo. ✘

EMMECI 4, da sempre Distributore VIVACY in esclusiva in tutta Italia, presenterà la nuova tecnologia Bi-SOFT® in occasione del Congresso della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME), che si terrà a Roma dal 18 al 20 Maggio e durante il Workshop:

​“Il lifting tridimensionale non chirurgico del volto: un nuovo approccio, con la tecnologia di iniezione brevettata STYLAGE Bi-SOFT®” RELATORE: Dr.​Massimiliano Leporati DATA E ORA: Venerdì 18 Maggio, alle ore 15:00 SEDE DEL WORKSHOP: Aula Donadi

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ART FILLER® CORREZIONE HAUTE-SCULPTURE CON PROVATA STIMOLAZIONE DEI TESSUTI TECNOLOGIA TRI-HYAL + LIDOCAINA

L A B E L L E Z Z A È U N ’A R T E , N O I N E A B B I A M O FAT TO U N A S C I E N Z A 40

Laboratoires SVR Italia S.r.l – Via Giovanni Battista Pergolesi 2/A – 20124 Milano

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CONFERENCE

RESOCONTO

Maurizio Priori SIAMO RIUSCITI A SCALDARE… BURIAN! Dottor Priori, anche quest’anno – grazie al 21° Congresso Internazionale SIES – la Grande Bellezza ha fatto tappa a Bologna. Le cose sono andate secondo i vostri auspici, nonostante l’arrivo del temibile Burian? «Nonostante il freddo e la pioggia, abbiano “attanagliato” Bologna per tutta la durata del Congresso. E sì, le cose sono andate ancor meglio di quanto ci aspettassimo: direi che Burian, paradossalmente, ci ha addirittura portato fortuna, come testimoniano i 3.523 medici che si sono registrati, compresi i 324 provenienti dall’estero, o le 110 aziende che hanno scelto la nostra kermesse congressuale per presentare i propri prodotti». Quali sono state, dovendo sintetizzare, le grandi novità presentate al 21° Congresso? «Servirebbe un intero numero di questa rivista, per ricordare tutte le novità di cui abbiamo parlato durante il Congresso. Preferisco che a farlo siano i singoli colleghi…». Le live sessions in diretta dal Poliambulatorio Multimed continuano a rappresentare uno dei valori aggiunti del Congresso? «Ovvio, le live sessions continuano ancora oggi a essere un punto fermo e qualificante del nostro Congresso. Permettono infatti ai partecipanti di confrontarsi con tecniche impiegate da altri medici ed eventualmente di chiarire un proprio dubbio o una curiosità in tempo reale, proprio durante l’esecuzione stessa della metodica. La live session è ormai un segno distintivo del SIES e proprio per questo ogni anno aumentiamo il numero di sessioni, variando anche i temi affrontati». Il Palazzo dei Congressi di BolognaFiere si è confermato location ideale… «Senza dubbio. Il Palazzo dei Congressi, data la sua ampiezza, ci permette di organizzare le attività congressuali riuscendo a suddividerle per aree tematiche nelle differenti sale. Quest’anno infatti avevamo ben due sale dedicate in maniera specifica alla Medicina Estetica, una alla Chirurgia Estetica, una agli aspetti legali e fiscali della Medicina Estetica, una alla proiezione di Filmati in 3D sulle tecniche di lavoro, una convertita in un vero e proprio Laboratorio di Cosmetologia e non mancavano sale dedicate a workshop e a tavoli tecnici…».

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Paola Molinari LO SDOGANAMENTO DELLA TOSSINA BOTULINICA Dottoressa Molinari, durante il Congresso si è parlato molto di Tossina Botulinica. Quali sono le nuove frontiere di questo… “ex veleno”? «Finalmente è stata sdoganata da tutte le eccellenze scientifiche la Tossina Botulinica! In Italia, purtroppo, ha impiegato un po’ più di tempo rispetto al resto del mondo, a causa soprattutto di cattiva pubblicità mediatica, non supportata da ragioni scientifiche. L’indicazione di questa tecnica in Medicina Estetica si è ora allargata ad aree nuove, e la modulazione di diluizione e di dosaggio a seconda del caso permette di ottenere un effetto più morbido rispetto alla rigidità di oltreoceano: armonia e distensione, sono queste le parole d’ordine. Una volta la Tossina Botulinica veniva usata solo per trattare le rughe e il cedimento delle palpebre e della fronte. Ora il suo utilizzo trova indicazione off label anche in tantissime altre situazioni: ancora rugosità (per esempio il famigerato codice a barre perilabiale), ma anche acne ed esiti di acne e, più in generale, irregolarità della superficie cutanea, cedimenti, poca definizione dei contorni del volto, asimmetrie, depressione; io la utilizzo anche nei casi in cui, a causa di pregresse infiltrazioni di filler permanente, ad esempio di silicone, non posso trattare alcuna ruga con filler, neanche il più morbido, senza il rischio di complicanze: la tossina botulinica ne permette la distensione, magari associata ad altri trattamenti cutanei di superficie». In chiusura di Congresso, avete presentato un’anteprima del SIES Day, in programma il prossimo autunno e dedicato a Collo, Décolleté e Braccia. Che cosa dobbiamo aspettarci, da questa Giornata della Bellezza? «ll Sies Day è diventato una giornata irrinunciabile nel panorama dell’aggiornamento nazionale in Medicina Estetica: al Congresso abbiamo organizzato la sessione su collo, décolleté e braccia proprio come prova generale del prossimo Sies Day, che sarà a novembre 2018, come sempre presso la sede Valet e come sempre molto pratico. Le aree difficili sono al centro dell’interesse dei medici estetici e dei loro pazienti: l’ottica attuale del vedere armonia tra volto e corpo ci porta a trattare anche quelle zone che una volta venivano trascurate. Sono state perfezionate nuove tecnologie e nuovi approcci con le tecniche esistenti per trattarle; in particolare ricordo l’HIFU, ultrasuono focalizzato sequenziale, applicato con gradualità per ottenere un riordino delle fibre elastiche e di conseguenza un tono migliore, l’utilizzo di Biostimolanti con protocolli specifici per queste aree per ottenere e mantenere tono, colorito, luminosità, l’associazione con peeling, cura quotidiana e corretto stile di vita».

Maurizio Cavallini TUTTA LA VERITÀ SUL MENTO Dottor Cavallini, al SIES 2018 lei ha presentato un’interessante relazione dedicata alla Correzione del profilo e del volume del mento con abbinamento di filler e sodio desossicolato: quali sono i vantaggi di questa tecnica? «Il mento è una zona del viso che ha un impatto molto importante nel definire non solo l’ovale, ma anche per dare una giusta proporzione ai suoi profili. Spesso nel mento coesistono due problematiche: una scarsa proiezione data da un insufficiente supporto della parte ossea del mento e, dall’altra parte, la presenza di grasso sottomentoniero che conferisce un aspetto gonfio. Per questo motivo l’approccio combinato può prevedere l’aumento di proiezione con l’uso dei più avanzati filler a effetto volumizzante in combinazione alle infiltrazioni con farmaco a base di sodio desossicolato, che provoca la lisi degli adipociti e quindi una riduzione del gonfiore sotto mentoniero». In generale, che cosa l’ha colpita maggiormente del 21° Congresso SIES? «Domanda difficile, risposta… impossibile. Diciamo che del 21° Congresso SIES mi ha colpito davvero tutto e per questo 42 faccio i complimenti agli organizzatori e ai colleghi che si sono avvicendati in aula»


Salvatore Fundarò LE LIVE SESSIONS SONO IL NOSTRO FIORE ALL’OCCHIELLO Dottor Fundarò, lei ha presentato, tra le altre, una relazione dedicata al Trattamento Botulift. Ci può riassumere di che cosa si tratta? «La tecnica Botulift consiste nel trattamento globale del volto con combinazione della tecnica standard con la tecnica di microbotulino (definito anche mesobotulino o botulino intradermico). Essa prevede due fasi da eseguirsi nella stessa sessione. La prima fase consiste nel trattamento dei muscoli corrugatori del sopracciglio, del procero e dei muscoli orbicolari dell’occhio con tecnica intramuscolare a dosaggi dimezzati rispetto lo standard. La fase II prevede invece l’utilizzo della tecnica d’inoculo intradermica, definita anche microbotulino, utilizzando una diluizione doppia rispetto quella usata in fase I. La soluzione diluente è costituita da 1 ml di soluzione fisiologica + 0,25 ml di lidocaina 1% + adrenalina 1:100.000. La modalità d’esecuzione dell’inoculo è un aspetto fondamentale della metodica. La profondità deve essere intradermica a livello del derma medio o profondo e non si deve iniettare più di 0,5 unità per punto. Utilizzando quindi una doppia diluizione e la tecnica d’inoculo intradermica, si tratteranno la zona della glabella, la perioculare esterna e della fronte. Il trattamento del terzo superiore del volto con questa doppia modalità determina un blocco totale o parziale della contrazione dei muscoli del terzo superiore particolarmente efficace, garantendo un effetto naturale e raggiungendo un buon equilibrio dei gruppi muscolari depressori ed elevatori del sopracciglio. Si ottiene anche un miglioramento della qualità della cute grazie alla capacità biostimolante della tossina botulinica e grazie alla riduzione della secrezione sebacea, che risulta particolarmente evidente nelle pazienti con cute sebacea. Si passa poi al trattamento del terzo inferiore del volto e del collo utilizzando sempre la tecnica del microbotulino intradermico a doppia diluizione. Il trattamento di questa zona del volto e del collo ha la finalità di ridurre l’azione del muscolo platisma di trazione verso il basso sui tessuti molli del terzo inferiore del volto e della linea mandibolare. Inoltre il trattamento con tecnica microbotulino è in grado di determinare un certo grado di contrazione cutanea della cute del collo sempre a seguito della riduzione della secrezione sebacea e della capacità biostimolante. Ciò provoca un’azione liftante del collo e del terzo inferiore del volto. La tecnica Botulift per il trattamento globale del volto prevede pertanto un utilizzo totale di 100U distribuiti per metà nel terzo superiore del volto e per l’altra metà nel terzo inferiore del volto e collo». Ancora una volta l’asse Congresso-Poliambulatorio Multimed è stato un cardine della kermesse. I colleghi presenti al Palazzo dei Congressi hanno gradito come in passato? «La possibilità di eseguire le live demonstrations in diretta dal poliambulatorio Multimed è sicuramente un valore aggiunto che i partecipanti al Congresso SIES non possono non apprezzare. Direi che attualmente solo il Congresso di Bologna può offrire un servizio di tale livello, che consente di aumentare notevolmente l’efficacia dell’attività educazionale delle comunicazioni scientifiche».

Massimo Renzi BRACCIA TONICHE CON L’IDROSSIAPATITE DI CALCIO Dottor Renzi, lei ha portato in sala la sua “Esperienza personale con idrossiapatite di calcio iperdiluita per il trattamento della lassità nelle braccia”. Quali sono state le sue conclusioni? «L’esperienza avuta nel trattamento con l’idrossiapatite di calcio, dopo un anno di trattamenti della lassità delle braccia, è molto interessante. Il filler va inquadrato come una sostanza biostimolante e non volumizzante, come generalmente viene usata. La scelta è stata quella di trattare un’area limitata delle braccia dove l’increspamento cutaneo, dovuto a una riduzione di tonicità della zona e soprattutto a una riduzione dello spessore del derma, potesse avere un buon riscontro clinico. Effettivamente, a distanza di pochi mesi può essere evidenziata in quasi tutte le pazienti una notevole riduzione delle fini rughe presenti nell’area trattata e un miglioramento della tonicità. Indubbiamente la soddisfazione delle pazienti è stata sempre incoraggiante. Ad oggi, continuo a trattare pazienti a distanza di 4/6 mesi per incrementare e mantenere il miglioramento dell’area trattata». 43


Filippo Brighetti IL SALTO DI QUALITÀ DELLA MEDICINA ESTETICA Dottor Brighetti, proprio in apertura di Congresso lei è stato uno degli attori principali di una seguitissima sezione, quella dedicata alla Rinoplastica non chirurgica. Davvero senza bisturi è possibile ottenere grandi risultati? «Il Rinofiller è una tecnica in evoluzione, che negli anni va espandendo le proprie potenzialità. Si è passati dal correggere sommariamente piccoli gibbi nasali, al rimodellamento dell’intera piramide nasale. I difetti post-chirurgici e post-traumatici, per esempio, sino a pochi anni addietro erano passibili di soli re-interventi chirurgici. Il Rinofiller offre in innumerevoli casi la chance di non ricorrere nuovamente al bisturi. Non poco! Ovviamente di pari passo è andata consolidandosi, tra gli operatori, una nuova consapevolezza circa i limiti funzionali di tale procedura. La conoscenza anatomica e in particolare dell’architettura vascolare del naso sono basilari. Infatti non dimentichiamoci che, visti i potenziali rischi trofici sui tessuti molli del naso (cioè la necrosi), l’operatore deve avere una mano “navigata”, nonché buona consapevolezza circa l’uso delle Ialuronidasi». Dopodiché, il giorno successivo, è stato il protagonista del filmato in 3D “Come eseguo la tecnica di lavoro per il trattamento Full Face”. Che riscontri ha avuto, dai colleghi presenti in sala? «La visione 3D non è una spettacolarizzazione delle procedure mediche, ma permette di essere più vicini alla reale visione dell’operatore stesso. Spesso i corsi tradizionali, proiettati e trasmessi in sale distanti, peccano di profondità e non si riescono a cogliere particolari importanti, quali la profondità d’impianto dei filler. Per quanto riguarda il Bright Lift, cioè il mio approccio ai trattamenti full-face, noto invece interesse crescente sui dettagli anatomici che sottendono il nostro lavoro. Questo è un piacere e un conforto, perché finalmente pare terminare il tempo in cui la Medicina Estetica era vista rozzamente come “tre punturine”…».

ASSEGNATI I PREMI FOLLADOR 2018 il Premio Follador 2018 è stato assegnato al Dr. Roberto Dell’Avanzato e al Dr. Luca di Tommaso di Giannantonio. Il nostro Enrico, da lassù, avrà sicuramente benedetto la scelta… Dr. Roberto Dell’Avanzato

Dr. Luca di Tommaso di Giannantonio

Federica Lerro UNA CONDIVISIONE DI INTENTI Avvocato Lerro, in occasione del Congresso, SIES ha riunito le Società Scientifiche italiane per fare il punto della situazione. Che cosa è emerso, durante il confronto? «Sì, come in ogni importante occasione scientifica, le tre Società aderenti al Collegio Italiano delle Società di Medicina Estetica si riuniscono in una tavola rotonda finalizzata a informare sulle attività svolte. Quest’anno è stato dedicato ampio spazio alle iniziative istituzionali da ultimo svolte riguardanti in particolare una nota AIFA (che ha destato molto clamore) di informazione sull’uso della tossina botulinica di tipo A in ambito odontoiatrico. Il Collegio, insieme ad AICPE, SICPRE e AITEB, ha agito a tutela della Medicina Estetica, chiarendo in maniera netta i limiti di impiego di detto farmaco e l’impossibilità, nel tracciato offerto dal parere del Consiglio Superiore di Sanità dell’anno 2014, per l’odontoiatra di impiegare la tossina botulinica di tipo A per finalità estetica. È stata un’iniziativa molto sentita, anche perché davanti a questa criticità le Società Scientifiche di Medicina Estetica e Chirurgia Plastica si sono viste allineate e compatte per la tutela di propri iscritti. Oltre all’illustrazione delle iniziative passate, si è parlato del futuro più imminente: revisione dei modelli di consenso informato redatti dal Collegio, redazione di linee guida, impegno comune nel definire i percorsi formativi del Medico Estetico. In conclusione, sempre un’ottima condivisione di intenti quella che caratterizza il Collegio sin dalla sua costituzione». Altra sessione molto importante, quella intitolata “Complicanze da filler. Il processo simulato”. Com’è andato a finire, il… dibattimento in aula? «Il Congresso SIES è stato il primo a offrire contenuti scientifici relativi ai casi di complicanza. Lo ha fatto per anni, ogni volta offrendo sinergie nuove e strumenti operativi utili. Quest’anno abbiamo fatto un “passo” in più, siamo addirittura entrati in… Tribunale! Virtualmente abbiamo dato la parola ai clinici, poi agli avvocati, poi al medico legale e infine a un Magistrato della Corte d’Appello di Bologna per sviscerare il tema “complicanze” da ogni punto di vista, cercando di capire come queste sono poi classificate nelle sentenze della Corte di Cassazione. È stato per me un onore, come sempre, partecipare ai lavori con la dottoressa Molinari e il dottor Cavallini, con il dottor Rocchi e il dottor Plebani e con la preziosissima partecipazione della dottoressa Mori, Magistrato. Come sempre (chi c’era lo sa), abbiamo 44 assistito a un grande successo di pubblico e a un’ottima occasione di confronto».


Ivano Iozzo EVITARE ERRORI IN CHIRURGIA ESTETICA Dottor Iozzo, fra le tante sessioni di cui è stato protagonista, ci incuriosisce quella che l’ha vista nel ruolo di moderatore, “Cosa fare e cosa non fare in Chirurgia Estetica”. A quali conclusioni siete giunti? «La Chirurgia Estetica è oggi sempre più attenta alla realizzazione di interventi che diano il miglior risultato per il paziente con il minimo impatto fisico e sociale. In quest’ottica, la preparazione e la competenza del chirurgo sono fondamentali per la scelta del tipo di intervento e per la corretta indicazione clinica, oltre che per la perfetta realizzazione dello stesso, e possono fare la differenza nel raggiungimento del risultato desiderato. Non forzare le indicazioni e realizzare interventi sicuri e adatti alle reali esigenze del paziente costituisce la base di orientamento per la scelta della migliore strategia terapeutica. Evitare di assecondare esclusivamente le richieste del paziente, ma consigliare e suggerire quali possono essere le strade giuste da seguire può rappresentare un indirizzo giusto per decidere cosa fare e cosa non fare, ma anche per stabilire la sintonia fra medico e paziente». Si è parlato (giustamente) parecchio del Ringiovanimento palpebrale. Dal momento che gli occhi sono lo specchio dell’anima, a che punto siamo in questo ambito? «Gli occhi rimangono un punto focale per la bellezza e l’armonia non solo dello sguardo, bensì del volto intero. Medicina Estetica e Chirurgia Estetica, oggi, offrono un ventaglio completo di trattamenti per risolvere le diverse problematiche legate all’invecchiamento palpebrale. Non solo trattamenti iniettivi o interventi chirurgici, ma anche terapie fisiche e soprattutto strumentali, rappresentano una valida alternativa per la risoluzione di condizioni cliniche ormai codificate. In questo, la tecnologia dà la possibilità di realizzare trattamenti che si sono rivelati davvero molto utili, poco invasivi e con rapidi tempi di recupero. L’attenzione e la cura per queste situazioni possono offrire miglioramenti estetici importanti. Anche in questo caso il corretto inquadramento clinico e (in base a questo) la scelta della migliore terapia sono fondamentali per il raggiungimento di un risultato estetico ottimale. Una nota importante da tener presente quando ci si approccia a questa regione anatomica così particolare e così delicata è che in questo distretto tutto va soppesato e realizzato con attenzione, perché tutti i trattamenti possono dare grandi risposte anche in relazione a piccoli stimoli e quindi non solo le quantità, ma anche il peso delle manovre va rapportato alla particolarità della regione in cui ci troviamo ad agire».

Paola Rosalba Russo FILI & FILLER: L’UNIONE FA LA FORZA Dottoressa Russo, tra le altre cose, lei si è occupata della “Sinergia tra filler e fili di sostegno nel trattamento del terzo medio e inferiore”: a che punto è, questa sinergia? «Sono fermamente convinta che sia i fili di sospensione che i filler siano strumenti indispensabili al ringiovanimento armonico del viso. Da diversi anni il mio lavoro si avvale della sinergia di questi due trattamenti che , se usati in maniera corretta, si magnificano a vicenda. Come è noto l’ invecchiamento tridimensionale del volto si esplica sia con uno scivolamento verso il basso dei tessuti e relativa ptosi cutanea del terzo inferiore che va dal moderato al severo,associato ad una modificazione dei volumi per atrofia o ipertrofia dei compartimenti adiposi; quindi un corretto approccio al ringiovanimento del viso non può che esserere multidisciplinare. Nella mia pratica quotidiana utilizzare i fili per il riposizionamento dei tessuti in maniera corretta (ove i tessuti stessi lo permettano ndr) per poi ripristinare volumi e spessore dei tessuti con l’ausilio dei filler porta a risultati ottimali e assolutamente naturali, standard ormai imprescindibili nella pratica della medicina estetica». Qual è stata, a suo avviso, la novità più importante presentata durante il Congresso 2018? «L’evento SIES 2018 è stato stimolante per molti aspetti e per la presentazione di diverse metodiche interessanti e prodotti innovativi. Sono stata particolarmente soddisfatta nel presentare l’uso di un nuovo prodotto che trovo oggi personalmente indispensabile nella mia pratica quotidiana, un dispositivo medico iniettabile e riassorbibile di nuova concezione che non solo ha la capacità di idratazione profonda ma ha anche un marcato effetto ”stretching”. La cute appare più tonica con una superficie più “tesa” e compatta, con somma soddisfazione delle pazienti che notano subito quest’azione liftante e apprezzano la nuova texture della cute abbondantemente idratata». 45


Giorgio Maullu AMICI DELLA PELLE Dottor Maullu, fra le tante sessioni a cui ha dato vita durante il Congresso, ci ha colpiti quella intitolata “Importanza e razionale della terapia domiciliare nei protocolli dei peeling medi e profondi nella metodologia della filosofia Zein Obagi”: ce la può riassumere? «Oggi la richiesta di trattamenti estetici in tutto il mondo è in costante crescita, pertanto aumentano anche le “promozioni” di innovative e rivoluzionarie terapie mirate a questo scopo. Spesso però, quando si tralascia la preparazione accurata della pelle per renderla idonea a quel tipo di trattamento, in genere ad aggressività media, i risultati possono essere drammatici. La filosofia del dottor Obagi consente appunto di preparare la pelle, con un programma personalizzato di farmaci sotto forma di creme e sieri, al fine di renderla idonea al trattamento aggressivo senza avere effetti collaterali, ma con risultati eccellenti e duraturi nel tempo. È inoltre anche un costante esercizio quotidiano da far fare alla nostra pelle per mantenerla non solo bella, luminosa e giovanile, ma soprattutto sana fuori e dentro!». Altra relazione interessante, quella dedicata alle “Interazioni tra un filler di gel di Agarosio e la cute umana”. A quali conclusioni è giunto? «Oggi il gel di Agarosio rappresenta l’alternativa naturale a tutti i fillers, in quanto di derivazione vegetale e non adulterato con agenti chimici crossleganti per farne aumentare la durata. Strutturalmente è l’unico idrocolloide reversibile in natura, capace di assumere la consistenza di un solido mantenendo le capacità diffusiva di un liquido. Questa caratteristica unica gli permette di adeguarsi a ogni tipo di tessuto e a ogni condizione biologica e cronologica. Avendo inoltre una struttura microalveolare, che non richiama acqua dal tessuto ricevente, diventa un prodotto di elezione. Per questo motivo il Centro di ricerca CRISMENC dell’Università di Sassari, diretto dal professor Alessio Pirino e di cui faccio parte, ha effettuato uno studio isto-immunologico tramite biopsie ripetute su volontari umani per valutare gli effetti dopo oltre 12 mesi di permanenza nel tessuto. I risultati hanno dimostrato che non viene attivato il sistema immunitario in maniera patologica con presenza di infiltrati linfocitari specifici e|o formazione di granulomi da corpo estraneo, non vi è deposizione di fibrosi con formazione di capsula, vi è uno stimolo in senso positivo dei fibroblasti con aumento numerico delle cellule e aumento della deposizione di fasci connettivali normo orientati, deposizione ottimale negli interstizi della matrice extracellulare, rimozione graduale e costante attraverso la fagocitosi macrofagica. Queste caratteristiche biofisiche strutturali e immunologiche, associate alla durata e alla plasticità del gel, che determina naturalezza del risultato ricercato, ne fanno senz’altro un filler di elezione».

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UNA SPLENDIDA SERATA L’Emilia Romagna, come noto, è terra di buon cibo e motori, oltre che – grazie anche al Congresso Internazionale SIES – di bellezza. Unendo le tre “specialità”, anche quest’anno, in occasione della kermesse congressuale di Bologna, abbiamo assistito a una serata di gala all’altezza delle attese. La location è stata quella del Museo Ferruccio Lamborghini e, come recitava quell’antico slogan pubblicitario, “basta la parola”: all’interno di questo paradiso motoristico, i 500 partecipanti hanno vissuto una serata da Grande Bellezza, organizzata dal Comitato Scientifico SIES e dalla segreteria VALET con la collaborazione di quattro grandi aziende che hanno voluto ribadire, se mai ce ne fosse stato bisogno, la loro vicinanza al mondo della Medicina e della Chirurgia Estetica. Quindi, un grazie particolare, in ordine alfabetico, ad Allergan (e segnatamente a Daniela Dalla Monica), a Filorga (Remy Amira), Ibsa (Tania Pirazzini) e Teoxane (Giuseppe Buccelli).

IL CONGRESSO SIES DÀ I NUMERI I numeri magari sono “freddi”, come il Burian proveniente dalla Siberia, però possiedono la capacità di fotografare in maniera oggettiva la situazione. E i numeri del Congresso Internazionale di Medicina e Chirurgia Estetica SIES, che da venerdì 23 a domenica 25 febbraio ha celebrato la ventunesima edizione al Palazzo dei Congressi di Bologna, davvero non concedono spazio a interpretazioni: raccontano di un successo crescente e costante, che ha portato la nostra kermesse a diventare un evento irrinunciabile per gli operatori del settore. Allora i numeri ve li forniamo così, senza aggiungere altro, convinti che l’anno prossimo – quando li aggiorneremo con i dati del 2019 – saranno ancora più… “belli”.

1997 Anno in cui si è svolto il primo Congresso Internazionale di Medicina e Chirurgia Estetica organizzato dalla SIES. 220 I medici che parteciparono al primo Congresso Internazionale di Medicina e Chirurgia Estetica SIES del 1997. 3523 I medici che hanno partecipato all’ultimo Congresso SIES, fra relatori, iscritti e visitatori. 504 Le relazioni proposte al Comitato Scientifico del Congresso per l’edizione 2018 251 I medici, italiani e internazionali, chiamati a discutere le proprie relazioni durante la tre giorni congressuale. 342 I medici dall’estero iscritti al Congresso 2018.

7500 La superficie, in metri quadri, del Palazzo dei Congressi di Bologna Fiere che ha ospitato la ventunesima edizione del congresso, fra le sale per le presentazioni scientifiche e gli spazi espositivi prenotati dalle principali aziende del settore. 110 Le Aziende di settore che hanno esposto i loro prodotti all’interno dei saloni del Palazzo dei Congressi. 109 Ore la durata complessiva dei lavori congressuali, divise in più aule con workshop tematici, presentazioni pratiche e tavoli tecnici. 24 I relatori provenienti dall’estero che si sono avvicendati durante le varie sessioni. 47


CONFERENCE

ESPOSITORI

Ringraziamo le aziende che ci hanno supportato DIAMOND SPONSOR

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ANGIOLOGIA & FLEBOLOGIA

CHARLES DARWIN E L’EVOLUZIONE DELLA FLEBOLOGIA

Dr. Alessandro Frullini Specialista in Chirurgia Vascolare Presidente Onorario AFI - Figline e Incisa in Val D’Arno (FI) Docente CPMA VALET - Bologna

Gli importanti cambiamenti tecnologici e una maggiore competizione tra medici provenienti da altre specialità che registrano un calo di domanda impongono un aggiornamento costante harles Darwin nacque a ShresbuC ry nel 1809. Figlio del medico del paese, fu iscritto dal padre alla facoltà

di Medicina, ma ben presto divenne evidente che non era interessato a quella professione. A 22 anni ebbe l’occasione di imbarcarsi sul Beagle per una spedizione intorno al mondo come naturalista di bordo. Da questo viaggio tornò formulando una delle teorie più rivoluzionarie della biologia, quella dell’evoluzione della specie, che si basava su tre presupposti fondamentali: 1) tutti gli organismi viventi si riproducono a un ritmo tale che il numero di individui della specie potrebbe rapidamente non essere più in equilibrio con le risorse dell’ambiente; 2) tra gli individui di una specie, esiste un’ampia variabilità di caratteri; 3) esiste una continua lotta per la sopravvivenza all’interno della specie e sopravvivono meglio quelli più adatti.

Darwin postulò quindi che l’evoluzione delle specie avviene attraverso piccoli cambiamenti casuali dove, quelli favorevoli, avrebbero portato a selezionare individui con più alta probabilità di riproduzione e di sopravvivenza (selezione naturale). Proviamo ora ad applicare alla Medicina questa teoria e a sostituire il termine “specie” con quello di “specialista” o di “specialità”. Negli anni, le discipline più generiche come la chirurgia generale o la medicina interna si sono evolute, per esempio nella chirurgia vascolare o nell’angiologia. Ritengo sia giunto il momento di un’ulteriore evoluzione, che porti alla definizione della flebologia come di una vera specialità a se stante. Infatti osserviamo oggi una serie di cambiamenti economici che richiedono un’evoluzione nell’offerta terapeutica. Insieme a questo, osserviamo importanti cambiamenti tecnologici e una maggiore competizione tra medici provenienti da altre specialità che registrano u n calo di corsi teorico-pratici

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domanda. Come nell’evoluzione della specie biologica, le specialità mediche dovranno affrontare la sfida del cambiamento e la flebologia dovrà necessariamente evolversi. Per fare questo, per il flebologo sarà obbligatorio acquisire la capacità di effettuare un esame strumentale, apprendere competenze nell’eseguire trattamenti eco-guidati o nel posizionamento di sonde e cateteri endo-vascolari. Sarà quindi importante recepire le novità terapeutiche che ormai si susseguono incessantemente (schiuma, colla, ecc), conoscere in modo non superficiale la scleroterapia, l’emodinamica venosa e l’elastocompressione, come pure i trattamenti più avanzati per le ulcere venose, il linfedema o le malformazioni vascolari. Solo la padronanza di tutte queste competenze porterà al vantaggio competitivo che permetterà al flebologo moderno di avere quel vantaggio che gli permetterà di progredire verso la flebologia del ventunesimo secolo. ✘ Charles Darwin - 1809 - 1882



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