Numero 40

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LA DOMUS

MEDICA

DEL TERZO MILLENNIO ANNO XIII - periodico di informazione scientifica a diffusione mirata

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Q U E S T O

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N U M E R O

L a meccano-biostimolazione cutanea con fili di polidiossanone

L a carbossiterapia nel trattamento del dolore acuto

Il mal di testa da iperattivitĂ dello Yang del fegato

L ive Stage: un nuovo progetto per il Medico Estetico

n. 40 settembre-dicembre 2013, anno XIII - Aut. Tribunale Bologna n. 7071 del 05/12/2000 - Sped. a.p. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Poste Italiane Dir. Comm. Imprese E/R Spedizione riservata ai soli abbonati non acquistabile in edicola. In caso di mancata consegna, restituire all’editore che si impegna a pagare la relativa tassa c/o CMP di Bologna - Contiene I.P.


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40 Autorizzazione Tribunale di Bologna n. 7071 del 05/12/2000 Direttore responsabile: Marco Montanari Coordinamento scientifico: Basso Matteo, Bitelli Piera, Carrari Bruno Giacomo, Cavezzi Attilio, De Padova Maria Pia, Di Donato Crescenzo, Di Lella Emanuela, Frullini Alessandro, Fundarò Piero, Izzo Giuseppe Maria, Lerro Federica, Maullu Giorgio, Molinari Paola, Paolini Franco, Pelliccia Roberto, Priori Maurizio, Ronconi Maurizio, Russo Rosalba, Tomasoni Andrea. Hanno collaborato: Balzani Alberto, Battistini Massimo, Bitelli Piera, Cervelli Valerio, D’Agostino Tiziana, D’Angelo Domenico, Fundarò Salvatore, Iozzo Ivano, Maggi Michela, Marini Fabio, Maugeri Roberto, Maullu Giorgio, Nicoli Francesco, Palmieri Isabella Pia, Paolini Franco, Pelliccia Roberto, Posabella Giovanni. Segreteria di redazione: VALET S.r.l. Via dei Fornaciai 29/b - 40129 Bologna Tel. 051.63.88.334 - Fax 051.32.68.40 - edizioni@valet.it - www.valet.it Immagine & comunicazione: Elisa Fantini - elisa@valet.it Realizzazione grafica: Matteo Nuti - immagine@valet.it Stampa: Poligrafici il Borgo S.r.l. È vietata la riproduzione, totale o parziale, di ogni contenuto di questa pubblicazione senza esplicita autorizzazione dell’editore. Tutti i punti di vista espressi in questo periodico sono quelli dei rispettivi autori e non riflettono necessariamente quelli delle imprese alle quali appartengono, dell’editore e delle istituzioni. Nulla intende rappresentare un consiglio o una raccomandazione su cure e metodiche; l’editore non da garanzie sui protocolli terapeutici citati e non riconosce alcuna responsabilità su eventuali danneggiamenti causati da nozioni riportate sulla rivista. La rivista è spedita in abbonamento postale. I dati anagrafici dei soggetti interessati alla spedizione della presente rivista provengono da elenchi pubblici e vengono trattati in conformità a quanto previsto dal “Codice Privacy” (Digs. 196/2003). Le finalità del trattamento riguardano la spedizione in abbonamento postale della presente rivista, di altre pubblicazioni, invio di cataloghi ed eventuali altre comunicazioni inerenti le attività promosse dal titolare del trattamento. L’interessato può in qualsiasi momento richiedere informazione sul trattamento dei propri dati, ottenere modifiche od opporsi in tutto o in parte, facendone richiesta via fax, lettera o e-mail, al titolare del trattamento. II titolare del trattamento è VALET S.r.l. - Via dei Fomaciai, 29/b 40129 Bologna (BO). Alla data della presente pubblicazione, il Responsabile del trattamento è il Sig. Daniele Morini. L’informativa integrale, completa di finalità, modalità del trattamento, diritti dell’interessato e soggetti a cui potrebbero essere comunicati i dati, è consultabile sul sito www.valet.it alla sezione Privacy. Diffusione Nazionale: Medici specialisti in: anestesia e rianimazione, Angiologia e Flebologia, chirurgia generale, chirurgia plastica, dermatologia, dietologia, endocrinologia, fisiatria, malattie reumatiche, medicina sportiva e patologia vascolare, centri di medicina e Chirurgia Estetica, estetica medica, medici di base, studi privati di agopuntura e mesoterapia, infermieri professionali, ambulatori di chiroterapia, fisioterapia, fisiokinesiterapia e massaggi, poliambulatori, case di cura e cliniche private, direttori sanitari: A.S.L., ospedali, stabilimenti termali, associazioni e istituzioni sanitarie, istituti scientifici e di ricerca, docenti e corsisti Divisione Didattica VALET: CPMA e C.E.D.A. Distribuzione: 140.000 copie

t

SOMMARIO ARTICOLI

PAGINA

Polinucleotidi ed acido ialuronico: valutazione clinica di efficacia anti aging

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Trattamento della Dermatocalasi con laser CO2 frazionato ultra pulsato

9

La meccano-biostimolazione cutanea con fili di polidiossanone

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Valutazione dell’efficacia dell’insufflazione di anidride carbonica (GAS-ANTALGIK) nel trattamento del dolore acuto

17

Lumenis lancia ResurFX™, il nuovo modulo laser non ablativo frazionato per la piattaforma M22™

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La novità per la Tossina Botulinica

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Epilazione laser: dall’esperienza tedesca la miglior tecnologia per la Medicina Estetica

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Il massaggio e la stimolazione auricolare nel dolore muscolo scheletrico

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Come trattare l’acne

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Il programma dietetico globale

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TECNICA 2000 e VALET insieme per il vostro futuro

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La “logica anatomica” dei trattamenti avanzati del volto

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Il mal di testa da iperattività dello Yang del fegato

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Mediteraica™: mangiare bene ed essere in forma

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Un protocollo combinato per gli inestetismi cutanei

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Tecniche neuromotorie secondo Kabat

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RUBRICHE e SPECIALI

PAGINA

I giorni della Bellezza

26

La mia esperienza alla VALET

30

Un nuovo progetto della Scuola di Bologna e della SIES per il medico estetico: LIVE STAGE

50

A proposito di metodo Vannoni

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SAVE

the

DATE

B O L O G N A

2 8 FEBBRAIO 1 -2 MARZO

2 0 1 4

17° Congresso Internazionale di MEDICINA ESTETICA 13° Simposio Internazionale di CHIRURGIA ESTETICA il CONGRESSO è: LIVE SESSIONS

OPEN ROOMS

WORKSHOPS

SIMPOSI

TRAINING ROOMS

RELAZIONI TEMATICHE

SIES è membro del COLLEGIO DELLE SOCIETÀ SCIENTIFICHE ITALIANE DI MEDICINA ESTETICA 4

www.collegiomedicinaestetica.it


POLINUCLEOTIDI E ACIDO IALURONICO: VALUTAZIONE CLINICA DI EFFICACIA ANTI AGING

MEDICINA ESTETICA di Isabella Pia Palmieri Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Messina Docente C.P.M.A. – Valet, Bologna

È possibile ridurre rughe, ridare tono, turgore, elasticità, luminosità e compattezza a una pelle ormai spenta, il tutto in maniera delicata, graduale e molto naturale

a diversi anni, la moderna e avanD zata ricerca scientifica nel campo della medicina estetica si avvale di

tecniche sempre meno invasive, che permettono comunque un ringiovanimento reale; è possibile ridurre rughe, ridare tono, turgore, elasticità, luminosità e compattezza a una pelle ormai spenta, il tutto in maniera delicata, graduale e molto naturale. Al fine di prevenire l’invecchiamento cutaneo dovuto all’esposizione al sole (foto-aging) e nel trattamento dell’invecchiamento cutaneo (crono-aging), sempre più frequentemente vengono richiesti ai medici trattamenti di ringiovanimento del volto meno invasivi come alternativa a interventi chirurgici insieme a trattamenti a domicilio complementari al trattamento ambulatoriale. Pertanto, anche il trattamento domiciliare necessita ormai di valutazioni scientifiche obiettive, per permettere al medico di consigliare ai suoi pazienti i trattamenti più efficaci per l’inestetismo da correggere. La ricerca dei Laboratori Mastelli ha creato un’originale e innovativa linea domiciliare di cosmetica medicale che associa per la prima volta due fondamentali e preziosi componenti attivi naturali: i nucleotidi e l’acido ialuronico (brevetto Mastelli), in associazione alla vitamina E. Tale combinazione permette di attuare un trattamento anti-aging particolarmente intensivo. I dati di valutazione in vitro hanno dimostrato che i PN hanno un’azione trofica e di stimolo sui fibroblasti (1), incrementando sia il numero che l’attività metabolica, come dimostrato anche dall’incremento significativo del

A

B

Fig. 1: A. Prima del trattamento (T0) B. Dopo 30 giorni di applicazione (T2)

collagene (2). Inoltre Guizzardi ha evidenziato che l’associazione di PN e HA favorisce ulteriormente questo stimolo (3). È ormai nota l’efficacia biorivitalizzante dei polinucleotidi (4 e 5) per infiltrazione intradermica, ma dati clinici obiettivi relativi alla linea domiciliare non erano ancora stati evidenziati. STUDIO CLINICO Lo scopo del presente test è stato quello di valutare in vivo l’efficacia anti-aging della linea PLINEST® care (crema giorno, crema notte e siero; Mastelli srl, Sanremo), tramite la valutazione obiettiva del micro-rilievo cutaneo mediante scanner tridimensionale digitale di ultima generazione (DERMATOP BLUE - Eotech). Sono inoltre state valutate: l’efficacia idratante ed elasticizzante (Cornemeter CM 825, Cutometer SEM 575) e ciascuno ha compilato un questionario di autovalutazione, esprimendo un giudizio soggettivo sulle performance dei prodotti (6). Sono stati reclutati 20 soggetti di sesso femminile di età compresa tra i 40 e 60 in buono stato di salute, in assenza di patologie cutanee e trattamenti farmacologici topici in atto, con

anamnesi negativa per atopia e impegno a non usare altri prodotti topici. Sono state escluse donne in gravidanza e allattamento. I controlli strumentali sono stati effettuati prima dell’inizio del test (T0), dopo 15 (T1) e 30 giorni di applicazione dei prodotti (T2). VALUTAZIONI La riduzione delle rughe è stata misurata mediante l’uso del DERMATOP BLUE, scanner cutaneo tridimensionale di ultima generazione in grado di visualizzare la struttura cutanea confrontando i risultati ottenuti valutando i soggetti al T0, T1 e T2 (Fig. 1). Un sistema di sensori ha permesso di individuare con precisione la zona da valutare (sempre la stessa) e di eseguire una scansione della cute per registrare con estrema precisione l’area e il volume di rilievi e infossature, sia di dimensioni minime che macroscopiche, insieme alla valutazione fotografica. Per la valutazione della cute prima e dopo il trattamento sono stati scelti i due parametri più rappresentativi: Rz (ampiezza media del picco negativo) e Ra (media aritmetica dei parametri di rugosità calcolati sul microprofilo

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disfatto. Considerando i risultati ottenuti, possiamo concludere che i prodotti PLINEST® care sono stati in grado di svolgere un’azione anti-aging e di modificare il microrilievo cutaneo, in termini di riduzione delle rughe. I PRODOTTI La linea PLINEST® care è stata formulata per favorire la tonicità cutanea migliorandone sia il ricambio cellulare che il microambiente in cui le cellule vivono; inoltre protegge il DNA dall’aggressione di fattori nocivi esterni come inquinamento, radiazioni solari e radicali liberi. I cosmetici della linea PLINEST® care sono formulati senza parabeni, testati al nichel, senza glutine, senza lattosio, senza conservanti, rendendo così minimo il rischio di intolleranze e allergie. La linea PLINEST® care comprende diverse formulazioni caratterizzate da ottima funzionalità, gradevolezza cosmetica e sicurezza d’uso, le quali si integrano perfettamente per ottenere un risultato ottimale: PLINEST® care crema giorno. PLINEST® care crema notte. PLINEST® care siero. PLINEST® care crema corpo. PLINEST® care EYE gel contorno occhi. PLINEST® care IN integratore alimentare ai nucleotidi. ✘

Decremento medio percentuale Rz (µm)

Valore medio Rz (µm)

cutaneo), valutando statisticamente tutte le differenze. Per l’analisi della significatività è stato applicato il test T di Student con livello di significatività a=5%. RISULTATI CLINICI I risultati clinici hanno evidenziato una riduzione media della rugosità del 9,1% e una riduzione dell’ampiezza media del picco negativo del 10,0%. È stato rilevato un aumento medio dell’idratazione cutanea espresso in unità corneometriche pari a 34,5%. La misura delle proprietà visco elastiche ha evidenziato un aumento del 6,6% dell’elasticità biologica e del 6,9% del recupero elastico. In tutti i parametri 6

citati, la differenza è risultata statisticamente significativa rispetto al controllo, pertanto il trattamento eseguito è risultato efficace nel miglioramento di tali parametri. Dal test di autovalutazione è emerso che, dopo 30 giorni di applicazione costante dei prodotti della linea PLINEST® care, tutti i pazienti hanno notato un miglioramento dell’aspetto della cute e hanno apprezzato le performance del trattamento in termini di morbidezza, idratazione, levigatezza, compattezza, elasticità e luminosità. I soggetti si ritengono nel complesso soddisfatti dell’efficacia del prodotto antirughe utilizzato, in particolare il 45% abbastanza soddisfatto, il 40% soddisfatto e il 15% molto sod-

BIBLIOGRAFIA 1. Thellung S, Florio T, Maragliano A, Cattarini G, Schettini G. Polydeoxyribonucleotides enhance the proliferation of human skin fibroblasts: involvement of A2 purinergic receptor subtypes. Life Sci. 1999; 64 (18): 1661-74 2. Sini P, Denti A, Cattarini G, Daglio M, Tira ME, Balduini C. Effect of polydeoxyribonucleotides on human fibroblasts in primary culture. Cell Biochem Funct. 1999; 17 (2): 107-114 3. Guizzadi S, Uggeri J, Belletti S, Cattarini G. Hyaluronate increases polynucleotides effect on human cultured fibroblasts. Journal PER INFORMAZIONI of Cosmetics, Dermatological Sciences and Applications 2013; 3: 124-128 4. Cavallini M, Papagni M. Long Chain Polynucleotides Gel and Skin Biorevitalization. International Journal of Plastic Dermatology-ISPLAD 2007; 3(3): 27-32 5. Marketing e sviluppo Mastelli. Un biorivitalizzante innovativo per il ringiovanimento del volto. Hi.techdermo 2011;1:62-64. 6. Valutazione dell’efficacia antirughe, idratazione e proprietà viscoelastiche dei prodotti PLINEST® care crema viso giorno, notte e siero. CHELAB SILLIKER 2013.


Polinucleotidi e biorivitalizzazione ambulatoriale

MD classe III

domiciliare

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TRATTAMENTO DELLA DERMATOCALASI CON LASER CO2 FRAZIONATO ULTRA PULSATO

MEDICINA ESTETICA

di Alberto Balzani *#, Francesco Nicoli * e Valerio Cervelli * * Scuola Di Specializzazione in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva Università degli Studi di Roma Tor Vergata *# Ospedale Israelitico - Roma

La dermatocalasi è un processo caratterizzato dalla ridondanza della cute della palpebra superiore; il trattamento chirurgico, che permette di ottenere il miglior risultato, non sempre è però ben accolto dai pazienti. Scopo del nostro lavoro è stata la valutazione della tecnica delle microretrazioni con un laser a CO2 frazionato e ultrapulsato nel trattamento della patologia di grado lieve e moderato ’invecchiamento cutaneo è un proL cesso multistep che porta alla graduale comparsa di fine rughe fino alla

presenza di profondi solchi sull’intero volto di una persona; anche la palpebra superiore è interessata da questo fenomeno, che prende il nome di dermatocalasi, in cui si osserva uno scivolamento verso le ciglia della cute palpebrale superiore, divenuta più sottile e anelastica (1). Talvolta la cute trascina nella caduta anche il muscolo orbicolare, con conseguente abbassaTab. 1: COMPLICANZE INTERVENTO DI BLEFAROPLASTICA

•  Infezioni •  Ematomi •  Emorragie •  Ectropion •  Entropion •  Lagoftalmo •  S. occhio secco •  Reazione da corpo estraneo •  Sinechie •  Calazio •  Iperpigmentazioni •  Cicatrici di cattiva qualità •  Cheloidi •  Alopecia •  Festoni malari Tab. 2: CONTROINDICAZIONI A INTERVENTO DI BLEFAROPLASTICA

• Patologie sistemiche • Infarto del miocardio o angina pectoris instabile • Scompenso cardiaco congestizio • Ipertensione arteriosa non controllata • Diabete mellito • Paziente poco collaboranti • Pazienti che rifiutano un intervento chirurgico • Allergia a anestetici

Figg. 1,2,3: La tecnica denominata delle micro retrazioni, eseguita in tutti i pazienti dal dottor A. Balzan

mento del sopracciglio. Questa discesa della cute palpebrale conferisce all’occhio un aspetto triste e invecchiato, con grosso cruccio per il paziente (2). Il trattamento di scelta che porta al miglior risultato estetico è un intervento chirurgico di blefaroplastica con eventuale riposizionamento del sopracciglio; questo intervento, nonostante sia praticato con successo da molti anni, è comunque gravato da possibili complicanze (Tab. 1) e in alcuni casi controindicato per le condizioni stesse del paziente (Tab. 2) (36); inoltre, negli ultimi anni sono gli stessi pazienti che chiedono sempre più spesso trattamenti mini invasivi, che se pure non correggono il problema completamente determinano comunque un miglioramento generale ben apprezzabile (7). Recentemente, l’avvento dei nuovi laser frazionati e ultrapulsati, in grado di emettere impulsi estremamente potenti in frazioni di tempo brevissime, consentono di ottenere una contrazione delle fibre collagene ed elastiche del derma, riducendo al minimo il danno termico con conseguenti tempi di recupero molto rapidi per i pazienti. Ripor-

tiamo di seguito la nostra esperienza e la tecnica da noi sviluppata nel trattamento della dermatocalasi di grado lieve e moderato con un laser CO2 frazionato ultrapulsato. MATERIALI E METODI Sono stati selezionati 30 pazienti (28 donne e 2 uomini) con età media 46 anni (minimo 36-max 64), con fototipo secondo Fitzpatrick tra I e III e con grado di dermatocalasi lieve e moderato, valutato calcolando la distanza dalla palpebra superiore all’iride. Mentre per calcolare il grado di retrazione della cute abbiamo valutato la dermatocalasi rispetto una linea orizzontale passante tra canto mediale e laterale, a metà di questa abbiamo tracciato una linea verticale fino al solco. I pazienti sono stati tutti sottoposti a tre trattamenti distanziati di 30 giorni tra loro, con follow-up a 3, 6 e 9 mesi. ATTREZZATURA L’apparecchiatura da noi utilizzata è stata un Laser CO2 frazionato ultrapusato Microxel Mx 7000, dell’azienda DL Medica, uno scanner in dotazione 9


mesi (Figg. 4 e 5). Per quanto riguarda gli effetti collaterali riportati dai pazienti, tutti hanno avuto a ogni seduta un eritema di grado lieve che scompariva in 1-2 giorni. Nessun caso di esiti cicatriziali o discromici è stato osservato.

Fig. 4: Prima e dopo

al laser, un aspiratore di vapori, disinfettanti e materiali monouso non infiammabili, scudi metallici per il paziente, occhiali di protezione per l’operatore. TECNICA CHIRURGICA La tecnica denominata delle micro retrazioni, eseguita in tutti i pazienti dal dottor A. Balzani, prevedeva un primo passaggio in modalità ultra pulsata in cui una serie di spot, distanziati di circa 1-2 mm tra loro, venivano portati sulla cute della piega palpebrale superiore e tra la prima filiera dei peli del sopracciglio. Un secondo e un eventuale terzo passaggio, sempre in modalità ultra pulsata, a congiungere i singoli spot; infine l’intera area palpebrale veniva trattata con lo scanner frazionato (Figg. 1, 2 e 3). RISULTATI Dopo la prima seduta, il 95% dei pazienti otteneva una retrazione pari a 2 mm (gruppo 1), il 5% una retrazione di 1 mm (gruppo 2). Nella seconda seduta, nel gruppo 1 il 98% otteneva una ulteriore retrazione di 1 mm (gruppo 1A), mentre un 2% restava stabile (gruppo 1B). Nel gruppo 2, alla seconda seduta il 98% aveva una retrazione di 1 mm (gruppo 2A) e il 2% rimaneva stabile (gruppo 2B). Alla terza seduta, nel gruppo 1A il 99% rimaneva stabile e un 1% un ulteriore incremento di 1 mm; il gruppo 1B rimaneva stabile. Il gruppo 2A alla terza seduta rimaneva stabile e il gruppo 2B segnava un incremento di 2 mm. La media, al termine dei tre trattamenti, era di 2-3 mm in tutti i pazienti. Tale valore era conservato al termine dell’ultimo follow-up di 9 10

DISCUSSIONE L’avvento delle nuove tecnologie laser a CO2 ultrapulsate e frazionate ha notevolmente modificato il trattamento dell’invecchiamento cutaneo; le apparecchiature ultra pulsate, infatti, emettendo notevoli quantità di energia in tempi brevissimi, riescono a ottenere una vaporizzazione della cute e una emostasi senza carbonizzazione dei tessuti e con ridotto dolore per il paziente; inoltre, il concetto di frazionare l’energia, ovvero di lasciare del tessuto sano tra i diversi spot, consente un recupero in tempi molto brevi (8-10 giorni). Il laser CO2 MX 7000 della DL medica da noi utilizzato ha una capacità di emissione in modalità continua, super-pulsata e ultrapulsata, oltre a uno scanner frazionato; la tecnica delle microretrazioni con la quale lo abbiamo utilizzato in modalità ultrapulsata ha preso spunto dalla direzione dei tagli che abitualmente eseguiamo durante un intervento di blefaroplastica convenzionale, solo che in questo caso le incisioni, o meglio le vaporizzazioni, sono state minime e sono servite per veicolare calore all’interno della cute e promuovere lo sviluppo di nuovo collagene ed epidermide e rendere più compatta, con un certo grado di retrazione, la cute palpebrale. Infatti la dermatocalasi è un fenomeno legato alla senescenza, con scivolamento verso le ciglia della cute palpebrale superiore, divenuta più sottile e anelastica. Da molti anni tale condizione viene affrontata da un punto di vista strettamente chirurgico, con risultati nella maggior parte dei casi molto soddisfacenti, ma non dobbiamo dimenticare anche le diverse complicanze che in questo tipo di intervento possono intervenire. Abbiamo quindi sviluppato questo diverso tipo di approccio per quei pazienti i quali a priori rifiutavano un intervento chirurgico o comunque le condizioni di salute lo sconsigliavano. Un certo grado di miglioramento è stato osservato in tutti i pazienti trattati,

Fig. 5: Prima e dopo

con un grado di soddisfazione sia per l’operatore che per il paziente sempre notevole; l’apparecchiatura laser CO2 ultrapulsato frazionato Microxel MX 7000 ha consentito di non eseguire anestesie né topiche né infiltrative e di avere tempi di recupero molto rapidi e senza nessun tipo di complicanza. CONCLUSIONI La dermatocalasi, con questo tipo di apparecchiatura e con la tecnica da noi proposta, può essere facilmente trattata; sono comunque necessari ulteriori studi per valutare la stabilità di questi trattamenti e la loro riproducibilità a distanza di tempo. ✘ BIBLIOGRAFIA 1) Int Ophthalmol Clin. 2002 Spring; 42(2): 89-101. Dermatochalasis. DeAngelis DD, Carter SR, Seiff SR. 2) Rev Stomatol Chir Maxillofac. 1991; 92(4): 24758. The aging eyelid. Gola R, Waller PY, Chossegros C, Semeria E. 3)Laouar K, Ruban JM, Baggio E, Dupeyron G. Cosmetic blepharoplasty complicated by necrotizing periorbital fasciitis: a case report. J Fr Ophtalmol. 2012 Jun; 35(6): 437. e1-8. 4) Chang S, Lehrman C, Itani K, Rohrich RJ. A systematic review of comparison of upper eyelid involutional ptosis repair techniques: efficacy and complication rates. Plast Reconstr Surg. 2012 Jan; 129(1): 149-57. 5) Patrocinio TG, Loredo BA, Arevalo CE, Patrocinio LG, Patrocinio JA. Complications in blepharoplasty: how to avoid and manage them. Braz J Otorhinolaryngol. 2011 Jun; 77(3): 322-7. 6) Mejia JD, Egro FM, Nahai F. Visual loss after blepharoplasty: incidence, management and preventive measures. Aesthet Surg J. 2011 Jan; 31(1): 21-9. 7) Dittmar A, Axisa F, Delhomme G, New concepts and technologies in home care and ambulatory monitoring. Gehin C Stud Health Technol Inform. PER INFORMAZIONI 2004; 108: 9-35. 8) Cervelli V, Gentile P, Spallone D, Nicoli F, Verardi S, Petrocelli M, Balzani A. Ultrapulsed fractional COt laser for the treatment of post-traumatic and pathological scars. J Drugs Dermatol. 2010 Nov; 9(11): 1328-31. 9) Luo YJ, Xu XG, Wu Y, Xu TH, Chen JZ, Gao XH, Chen HD, Li YH. Split-face comparison of ultrapulse-mode and superpulse-mode fractionated carbon dioxide lasers on photoaged skin. J Drugs Dermatol. 2012 Nov; 11(11): 1310-4. 10) Cho SB, Lee SJ, Chung WS, Kang JM, Kim YK. Treatment of burn scar using a carbon dioxide fractional laser. J Drugs Dermatol. 2010 Feb; 9(2): 173-5


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MEDICINA ESTETICA di Salvatore Fundarò Specialista in Chirurgia Generale, Chirurgia Plastica. Docente CPMA - VALET, Direttore Sanitario del Poliambulatorio MultiMed - Bologna

uesta nuova metodica di biostimoQ lazione è stata recentemente introdotta ed ha suscitato un significativo

interesse ed entusiasmo. Essa si basa su un nuovo concetto di biostimolazione dermica: la meccanotrasduzione che si è rivelata essere un meccanismo fondamentale nei processi riparativi tissutali cutanei e più in generale nei fenomeni rigenerativi tissutali. L’influenza che lo stimolo meccanico ha sui tessuti umani è evidenziabile in diversi aspetti. L’attività fisica intensa determina, ad esempio, un aumento della densità ossea, mentre l’assenza di gravità a cui sono sottoposti gli astronauti la riduce. L’applicazione di uno sfregamento costante può provocare esostosi o ipercheratosi. È inoltre noto come la presenza di tensione a livello di una ferità possa favorire l’insorgenza di una cicatrice ipertrofica o cheloidea che è il risultato di un processo cicatriziale eccessivo. COME AVVIENE IL MECCANISMO DELLA MECCANOTRASDUZIONE? La cellula sottoposta a uno stimolo meccanico esterno viene stimolata grazie alla presenza di vari sistemi di trasduzione meccanica collocati a livello della membrana cellulare, il più noto dei quali è la integrina. Lo stimolo meccanico esterno esercitato sulla matrice extracellulare determina tramite l’integrina delle modificazioni biologiche intracellulari in grado di attivare specifici geni. Si è dimostrato inoltre che l’integrina è sensibile anche allo stimolo delle citochine coinvolte nei processi ripartivi, dimostrando di essere in grado di modulare sia gli stimoli meccanici che quelli chimici che partecipano ai processi di guarigione e rigenerazione tissutale. I fibroblasti sono particolarmente sen-

LA MECCANOBIOSTIMOLAZIONE CUTANEA CON FILI DI POLIDIOSSANONE sibili agli stimoli meccanici e se sottoposti a meccanostimolazione attivano i geni per la produzione di collageno ed altre proteine. Sottoposti ad aumento della tensione della matrice fibrillare extracellulare manifestano modificazioni del loro citoscheletro con formazione di bande di filamenti di actina assumendo capacità contrattili e trasformandosi in mio-fibroblasti (Fig. 1). I miofibroblasti a loro volta grazie alla loro capacità contrattile esercitano un azione di tensione sulla matrice extracellulare determinandone una contrazione la quale a sua volta stimola la produzione di collageno e altre proteine della matrice extracellulare. Grazie a questo meccanismo si determina un attivazione metabolica anche delle aree limitrofe alla zona su cui si esercita la meccanotrasduzione. I fibroblasti sottoposti a meccanotrasduzione sono inoltre in grado di attivare i processi di inibizione di degradazione della matrice exracellulare. Ricapitolando: uno stimolo meccanico che agisce con un’azione di stiramento della matrice extracellulare attiva i fibroblasti determinando i seguenti effetti biologici: • Aumento di produzione di collagene ed altre proteine della matrice dermica. • Inibizione dei processi di degradazione della matrice extracellulare. • Trasformazione dei fibroblasti in miofibroblasti con conseguente azione di contrazione sulla struttura fibrillare dermica. È indubbio che tutti questi effetti inducano un’azione biostimolante a livello dermico. L’impianto di stttili fili di sutura in polidiossanone (PDO) Balance Lift a livello del derma consente l’applicazione costante per vari mesi di uno stimolo

A

B Fig 1. (A) Miofibroblasti attivati dalla meccanotrasduzione. (B) Fibroblasti inattivi in condizione di assenza di meccanotrasduzione. Si noti la differente organizzazione del citoscheletr

meccanico che ne aumenta la tensione. I fili in oggetto vengono impiantati tramite un semplice ago ipodermico all’interno del quale è inserita una metà del filo mentre l’altra metà decorre lateralmente all’esterno dell’ago al quale è mantenuta aderente grazie un frammento di polistirolo. Inserendo a livello dermico l’ago si introduce automaticamente anche il filo che rimane in sede una volta che si estrae l’ago. 13


N EW

I FILI IN MEDICINA ESTETICA: DALLA BIORIVITALIZZAZIONE AL SOSTEGNO

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Obiettivo del corso Il corso si pone l’obiettivo di far comprendere il corretto utilizzo delle metodiche di trattamento mediante fili riassorbibili per biorivitalizzazione e fili riassorbibili di sostegno. Queste tecniche, opportunamente comprese ed applicate consentono di aumentare le capacità di trattamento degli inestetismi del viso, garantendo risultati rapidi ed apprezzabili in maniera significativa. L’applicazione infatti dei fili biorivitalizzanti, consente un effetto di ringiovanimento e di compattamento della cute mentre i fili di sostegno consentono la definizione dei diversi distretti anatomici del viso quali il profilo mandibolare, l’area zigomatica e l’area periorbitaria. Queste tecniche, in abbinamento all’impiego di filler e tossina botulinica, garantiscono una completezza di trattamento ed una qualità di risultati tali da avvicinare sempre più la medicina estetica alla chirurgia estetica, aumentando quindi la compliance del paziente nel nostro ambulatorio. DOCENTI: DATE DEL CORSO: DURATA: ECM:

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Fig. 3: tImpianto di 6 fili biostimolanti in PDO Balance Lift (90 mm) in regione interno braccia

una blanda reazione da corpo estraneo la quale è in grado di stimolare essa stessa un aumento di deposito di collageno e neoangiogenesi. I fili biostimolanti Balance Lift sono reperibili in diverse lunghezze (da un minimo di 2,5 cm ad un massimo di 9,0 cm) e dimensioni (7/0 e 6/0) e sono impiantabili in varie aree del volto e del corpo (Figg. 2, 3 e 4). Aree di trattamento: • Volto: Regione frontale e sopraciliare • Regione perioculare • Regione zigomatico malare • Regione della guancia • Regione del profilo mandibolare • Regione sottomentale • Collo • Décolleté • Corpo: Interno braccia Interno coscia Faccia anteriore di coscia

Il filo Balance Lift essendo piegato a V grazie alla sua memoria elastica tende a divaricarsi esercitando un ulteriore azione di tensionamento del derma. tLo stretching dermico ottenuto con l’impianto dei fili da atto alle reazioni tipiche della meccanotrasduzione descritte precedentemente determinando un azione costante e prolungata di biostimolazione dermica. Il riassorbimento completo dei fili Balance Lift avviene in circa 6 mesi per cui l’azione biorivitalizzante è prolungata nel tempo. La degradazione avviene per idrolisi enzimatica e fagocitosi grazie ad

PROTOCOLLO DI BIOSTIMOLAZIONE CON FILI IN PDO BALANCE LIFT La sempilicità dell’impianto rende il trattamento facilmente eseguibile dal medico e ben tollerato dal paziente. Non è necessario alcun tipo di anestesia a meno che non si programmino sessioni d’impianto di un elevato numero di fili. I fili vengono impiantati a livello dermico orientati lungo i principali vettori gravitazionali o disposti a reticolo. In questo modo esercitano un azione di sostegno del derma che abbinata all’azione di meccano-biostimolazione

Fig. 2: Trattamento interno braccia con fili biostimolanti in PDO. (A) pre-trattamento. (B) post-trattamento ad 1 mese da un singolo impianto di 6 fili Balance Lift da 90 mm per lato.

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conferisce un miglioramento della testura e dell’elasticità cutanea determinando un azione liftante della pelle. Si eseguono sessioni d’impianto a tre o quattro mesi l’una dall’altra. Il numero di sessioni è variabile a seconda del grado di rilassamento cuta-

Fig. 4: ianto di 5 fili Balance Lift (35 mm) nella regione della guancia antero-inferiore a sostegno del jowl

neo da un minimo di due ad un massimo quattro all’anno. Anche il numero fili da utilizzare per singolo trattamento varia in base all’estensione della zona da trattare e all’entità di biostimolazione che si vuole determinare. Soprattutto nell’area del volto, del collo e del decolletè la meccano-biostimolazione con fili Balance Lift può essere abbinata con altre tecniche biostimolanti come il needling, l’inoculo mesoterapico di acido ialuronico libero o cross-linkato o altri prodotti biostimolanti. ✘


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VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DELL’INSUFFLAZIONE DI ANIDRIDE CARBONICA (GAS-ANTALGIK) NEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO

MEDICINA ANTALGICA

di Giovanni Posabella Medico Chirurgo Specialista in Medicina dello Sport Esperto in Omotossicologia - Bologna

Oggi la Carbossiterapia viene utilizzata prevalentemente in Medicina Estetica, con un’ottima azione sulla microcircolazione, effetto lipolitico, sulle adiposità localizzate, sulla PEFS e contro tanti inestetismi a Carbossiterapia è una trattamenL to che trae origine nell’ambito della medicina termale. Dal 1932, la

somministrazione di anidride carbonica per via transcutanea (principalmente), mediante l’uso di bagni e di docce carbogassose, e per via sottocutanea, viene praticata presso le terme di Royat Clermont-Ferrand (Francia), piccola stazione termale dell’Auvergne specializzata nelle vasculopatie periferiche organiche e funzionali, e le loro sequele in pazienti affetti da arteriopatie. Un numero molto elevato di soggetti è stato sottoposto a questo trattamento per patologie vascolari e gli studi effettuati in tale ambito hanno mostrato un positivo effetto negli arteriopatici, con un aumento del tempo di marcia. Oggi viene utilizzata prevalentemente in medicina estetica, con un’ottima azione sulla microcircolazione, effetto lipolitico, sulle adiposità localizzate e sulla PEFS (Panniculopatia edematofibrosclerotica), sugli inestetismi cutanei da smagliature, sul viso contorno occhi riattivando la microcircolazione, zona mentoniera per le adiposità localizzate. In angiologia nei pazienti ar-

teriopatici, morbo di Raynoud, acrocianosi, stasi linfatica, nelle ulcere diabetiche, in dermatologia ci sono diversi studi nel trattamento della psoriasi, della sclerodermia e dell’alopecia. Un’azione sistemica dell’insufflazione dell’anidride carbonica si ha anche sulla riduzione della pressione arteriosa, induce bradicardia e dilatazione vasi coronarici. La carbossiterapia consiste nell’iniettare per via percutanea un gas: l’anidride carbonica o biossido di carbonio è un gas costituita da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. Mentre i bagni di gas secco, i bagni in acqua carbonica, le docce di gas secco e le docce di acqua carbonica sono metodiche curative termali, quella iniettiva è una metodica curativa che può essere effettuata esclusivamente in un ambulatorio medico. Si utilizza un erogatore elettronico collegato a una bombola di anidride carbonica medicale che permette non solo di poter dosare l’anidride carbonica, ma anche di poter assicurare al gas un certo grado di purezza: una serie di filtri purificano la CO2 da possibili contaminanti come, ad esempio, dalle spore di Clostridium sporogenes.

Il gas, dosato da un apparecchio centrale e purificato da una serie di filtri, arriva in un deflussore che termina con un ago 30 G da 13 mm. Mediante l’attivazione di tali apparecchiature sofisticate, inizia l’erogazione dell’anidride carbonica. Si lascia che il gas fuoriesca per pochi secondi dall’ago, in modo da avere la certezza che il condotto del deflussore sia saturo in CO2 pulendo in questo modo il circuito che porta il gas dalla bombola all’ago e, poi, si infigge l’ago stesso nel sottocutaneo, provocando un graduale enfisema sottocutaneo. Scopo di questo studio è stato quello di valutare l’effetto analgesico e curativo dell’insufflazione di anidride carbonica sottocutanea in pazienti affetti da dolore osseo-artro-mio-fasciale benigno. Diversi autori hanno visto l’effetto antalgico della carbossiterapia dopo insufflazione, dando spiegazioni diverse sulle modalità di azione. MECCANISMO D’AZIONE Alcuni autori hanno proposto che l’analgesia sia il risultato di un incremento locale del flusso subcutaneo del circolo sanguigno e la stimolazione di recettori locali, altri ipotizzano influenze secondarie inibitorie sulle citokine dell’infiammazione, altri ancora azioni dirette con inibizione dei trigger point. Gli effetti terapeutici possono essere schematizzati in una vasodilatazione arteriolare di tipo attivo attraverso un’azione diretta della CO2 sul miocita vascolare e attraverso un meccanismo mediato simpaticolitico e sulla neoan17


Trattamento dell’epicondilite

dolore VAS e ogni paziente ha compilato un questionario sulla funzionalità e sintomatologia della spalla Shoulder Rating Questionnaire. Il questionario prevedeva sia domande riguardanti le caratteristiche e l’intensità del dolore che il grado di difficoltà nell’utilizzo della spalla durante attività funzionali e lavorative. Il punteggio del questionario andava da un minimo di 12 (situazione peggiore) a un massimo di 75 (situazione migliore). Per l’arto superiore è stato utilizzato un questionario prevalentemente autosomministrato, comprendente la valutazione delle caratteristiche socio-anagrafiche dei pazienti, la presenza di eventuali comorbidità, il trattamento eseguito, l’indice algofunzionale di Lequesne e il Western Ontario and McMaster Universities Osteoarthritis Index (WOMAC). Prevalentemente erano patologie che riguardavano gomito, spalla e polso per quanto riguarda l’arto superiore; per l’arto inferiore, gonalgie e tendinopatie dell’achilleo. La scelta dei punti da trattare, che io ho chiamato punti attivi, in alcuni casi corrispondeva a trigger point: questi variano a seconda della patologia e/o del trauma subito dal paziente. L’apparecchiatura medicale utilizzata è la Venusian della MBE Maya Beauty Engineering, dotata di un software che mi permette di dosare il flusso di gas da iniettare, la temperatura del gas e una serie di protocolli già impostati sulla quantità, durata e temperatura del gas iniettato. La scelta della tipologia dei trattamenti, in particolare la quantità di CO2 iniettata, il flusso

giogenesi. Il fenomeno della vasodilatazione microcircolatoria è sempre stato considerato l’effetto principale e il reale artefice dei miglioramenti clinici. Azione diretta sulla mio cellula: è stato dimostrato che anelli arteriosi inerti e rilasciati, messi in soluzione ricca di CO2, prendono tono e tendono a rilassarsi di nuovo se vengono messi in soluzioni ricche di ossigeno. In alcune patologie, dove la lesione stenosante è tale da impedire un’azione diretta sul vaso, il miglioramento del flusso (accertato sia dal miglioramento della sintomatologia sia da esami strumentali come ad esempio la termografia a raggi infrarossi) è da imputare allo sviluppo del circolo collaterale (probabilmente anche per un riflesso loco-regionale). All’azione diretta corrisponde un’azione riflessa di tipo simpaticolitico, con un’azione chimica mediata. Bisogna considerare che le iniezioni non sono completamente indolori, sia per l’ago sia per la diffusione del gas, pertanto potrebbero intervenire anche mediatori chimici liberati dal trauma. Sembra però assodato che il meccanismo di gran lunga più importante sia l’azione diretta. Tutti i pazienti trattati soffrivano di dolere di tipo benigno derivante da tendinopatie, fasciti, dolori da trauma, dolori artrosici, dolori artritici. Ai pazienti sono state spiegate le moda- Trattamento del tunnel carpale lità e finalità dello studio ed è stato richiesto un consenso informato. Diverse sono state le scale utilizzate per la valutazione dell’intensità del dolore, della sensibilità al dolore e l’effettiva percezione del dolore. Ho valutato con diverse scale la soglia e l’intensità del dolore, il grado di inabilità dei pazienti affetti da dolore e la loro alterazione funzionale alla normale attività quotidiana. Nelle patologie dell’arto superiore ho valutato il paziente con la scala del 18

utilizzato, la temperatura del gas al momento della perfusione, la localizzazione più o meno profonda (sub cutanea, intradermica, nella guaina tendinea, nella capsula articolare), è stata variabile a seconda della patologia. Sono state valutate l’effettiva percezione del dolore, il grado di funzionalità e mobilità articolare dopo il trattamento al tempo zero subito dopo e dopo una serie di trattamenti a distanza di tre mesi. CONCLUSIONI Il notevole numero di patologie diverse e di conseguenza l’esiguo campione per tipologia non rende statisticamente importante lo studio, ma necessita di approfondimento visto l’ottimo risultato sull’analgesia. La riduzione del dolore, in alcuni casi in maniera risolutiva, il miglioramento della funzionalità articolare, la riduzione della soglia del dolore, la ripresa delle normali attività quotidiane nei casi più gravi e dell’attività motoria, sono i risultati ottenuti da applicazione della carbossiterapia. I punti da trattare erano variabili, trigger point, tender point a seconda della patologia, così come il numero di trattamenti da effettuare, che era variabile da un minimo di 3 nei casi acuti fino anche a 10-15 nei casi cronicizzati. La quantità di gas somministrato per seduta era variabile da un minimo di 10 cc, ad esempio nei tunnel carpale, fino anche ai 100 cc nelle tendinopatie. L’effetto analgesico e curativo sui dolori muscolo scheletrici, sulle tendinopatie, sulle tendiniti, sulle patologie di natura reumatica e Trattamento della tendinopatia dell’achilleo


N EW sulle artrosi in fase iniziale, è da considerarsi un buon supporto alla fisiokinesiterapia, risolutiva in molti casi. ✘ BIBLIOGRAFIA Brockow T, Hausner T, Dillner A, Resch K L. Clinical evidence of subcutaneous CO2 insufflations: a systematicreview. Journal of Alternative and Complementary Medicine 2000; 6(5): 391-403. T. Brockow,1 A. Dillner,2 A. Franke,1 K. L. Resch1 Analgesic effectiveness of subcutaneous carbondioxide insufflations as an adjunct treatment in patients with non-specific neck or low back pain A pragmatic, open, randomized controlled trial 1Research Institute for Spa Therapies and Health Resort Science, Bad Elster, Germany 2Rehabilitation Hospital Sachsenhof, Bad Elster, Germany. Manzo G,Villeggia P,Varlaro V. La carbossiterapia utilizzata in situazioni cliniche di linfostasi a carico degli arti inferiori: valutazione degli effetti mendiante linfoscintigrafia – Abstract BookXXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica – Riv. La Medicina Estetica, anno 30, n. 1, gennaio-marzo 2006. Editrice Salus Internazionale, Roma. Parassoni L,Varlaro V. La carbossiterapia: una metodica in evoluzione. Riv La Medicina Estetica, anno 21, n.1, gennaio-marzo 1997. Editrice Salus Internazionale, Roma. Antonio Carlos Abramo, Tatiana Tais Teixeira, Miguel Cirilo Ledo-Silva, Erik Leonardo de Elevação. Da temperatura cutânea após a infusão controlada de dióxido de carbono Increase of the skin temperature after infusioncontrolled carbon dioxide. Rev. Bras. Cir. Plást. 2009; 24(3). N.Koutna. Carboxytherapy: New, non-inva-

CARBOSSITERAPIA NEL DOLORE OSTEO-ARTROMIO-FASCIALE BENIGNO

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Il corso ha l’obiettivo di insegnare l’utilizzo della carbossiterapia per infusione nel trattame nto del dolore acuto e cronico, sfruttando l’effetto analgesico e curativo di questo gas. La possibilità di stimolare trigger point ed iniettare anidride carbonica agendo sul flusso sanguigno e sui recettori locali. Il trattamento di dolori muscolo scheletrici, l’azione sulle tendinopatie, sulle tendiniti, sulle patologie di natura reumatica e sulle artrosi in fase iniziale con la carbossiterapia è da considerarsi un buon supporto alla fisiokinesiterapia, riducendo l’utilizzo di sostanze farmacologiche. DOCENTE: DATA DEL CORSO: DURATA: ECM:

Dr. Giovanni Posabella 27 Ottobre 2013 1 stage di 8 ore in accreditamento

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sive method of aesthetic medicine Cas.Lek. Cesk.2006, 145(11):841-3 GHC Clinic Prague, Czech Republic. Max H. Pittler, Edzard Ernst. Complementary therapies for peripheral arterial disease: Systematic review Complementary Medicine, Peninsula Medical School, Universities of Exeter and Plymouth, 25 Victoria Park Road, Exeter EX2 4NT, UK Atherosclerosis 181 (2005) 1–7. Roos EM, Roos HP, Lohmander LS, Ekdahl C, Beynnon BD. Knee Injury and Osteoarthritis Outcome Score (KOOS)--development of a selfadministered outcome measure. J Orthop Sports

Phys Ther. 1998 Aug;28(2):88-96. Bellamy N, Buchanan WW, Goldsmith CH, Campbell J, Stitt LW. Validation study of WOMAC: a health status instrument for measuring clinically important patient relevant outcomes to antirheumatic drug therapy in patients with osteoarthritis of the hip or knee. J Rheumatol. 1988; 15: 1833-40. Lequesne MG, Mery C, Samson M, Gerard P. Indexes of severity for osteoarthritis of the hip and knee. Validation and value in comparison with other assessment

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MEDICINA ESTETICA di Michela Maggi Ingegnere, Clinical Specialist – Lumenis Italia

LUMENIS LANCIA RESURFX™, IL NUOVO MODULO LASER NON ABLATIVO FRAZIONATO PER LA PIATTAFORMA M22™

M22™ è adesso l’unico sistema multi-applicazione con un vero e proprio laser non ablativo frazionato, che permette di trattare un’ampia gamma di inestetismi e patologie cutanee esurFX™ è la nuova applicazione Lumenis per la piattaforma R M22™ che consente di effettuare un

vero e proprio resurfacing non ablativo frazionato della pelle e di trattare una vasta gamma di inestetismi, tra cui cicatrici da acne e chirurgiche, rughe e smagliature. M22™ è l’unica piattaforma multi-applicazione che combina tre sofisticate tecnologie in grado di coprire oltre 40 trattamenti con un unico sistema: Intense Pulsed Light (IPL) con tecnologia a impulso ottimale OPT™, Multi-spot Nd:YAG con tecnologia Multiple Sequential Pulsing, e da oggi ResurFX™ per una workstation estetica completa. ResurFX™ espande le funzionalità di M22™ e offre ai medici l’unico modulo non ablativo frazionato che si avvale della esclusiva tecnologia CoolScan™, senza accessori monouso. IL SISTEMA Il sistema si presenta con il nuovo manipolo ResurFX™ che eroga una luce laser di lunghezza d’onda pari a 1565 nm. Il manipolo, connesso al corpo della macchina e collegato alla Fig.1: geometrie di scansione a diverse densità

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Fig.2: Scansione non sequenziale del CoolScan™

fibra laser, può essere attivato sia da pedale sia da pulsante, a scelta dell’operatore. Il software prevede protocolli di trattamento per le singole condizioni, suddivise per aree (discromie, cicatrici, striae, resurfacing, cicatrici acneiche), in linea con la metodologia di Lumenis di voler “guidare” il medico in totale sicurezza di operatività e garanzia nell’efficacia dei trattamenti. Notevole ed esclusiva innovazione tecnologica è lo scanner CoolScan™. CoolScan™ utilizza un algoritmo che posiziona ciascuno spot, del diametro di 110 µm, in modo non sequenziale e controllato, consentendo al tessuto di rilassarsi tra un impulso e l’altro, preservando così i tessuti da una sovraesposizione termica.

VANTAGGI Il modulo ResurFX™ offre libertà e flessibilità, in quanto è l’unico che consente di scegliere differenti parametri, come densità (fino a 500 microspot/cm2), energia in un intervallo tra 10 e 70 mJ per singolo spot, dimensioni e forme della scansione per un totale di 600 combinazioni geometriche (Fig. 1). Grazie a una scansione non sequenziale (spesso denominata “random”, anche se l’algoritmo non prevede alcuna casualità), CoolScan™ consente di aumentare l’energia per ogni singolo spot, migliorando l’efficacia, senza compromettere comfort e sicurezza. CoolScan™ consente inoltre di incrementare la densità degli spot per singola scansione (Fig. 2), permettendo trattamenti più rapidi in un unico passaggio e assicurando precisione e uniformità dell’erogazione energetica. Il dottor Matteo Tretti Clementoni, clinica LaserPlast di Milano, ha dichiarato: “Ho molti pazienti che cercano soluzioni di resurfacing cutaneo, ma che non sono disposti ad accettare i tempi lunghi dei trattamenti CO2 ablativi. Con il nuovo modulo ResurFX™ oggi sono in grado di offrire loro un trattamento non ablativo frazionato efficace in tempi minimi. Il modulo ResurFX™ offre libertà e flessibilità, in quanto è l’unico che


Fig. 3: Manipolo ResurFX™ con tip

Istologico della profondità di penetrazione a 70 mJ con densità di 500 µm/cm2 (energia rilasciata ai tessuti per singolo spot)

consente di scegliere la densità, l’energia, le dimensioni e la forma della scansione. Lo scanner CoolScan™ consente di aumentare l’energia per ogni singolo shot, incrementando l’efficacia senza però compromettere il comfort e la sicurezza. CoolScan™ consente inoltre di incrementare la densità degli spot per scansione, permettendo trattamenti più rapidi in un unico passaggio”. L’applicatore che va a contatto con la pelle è provvisto di parete trasparente (Fig. 3), permettendo la completa visibilità del raggio di puntamento e dell’area da trattare. Grazie al raffreddamento a celle di Peltier, migliora il comfort del paziente senza bisogno di utilizzare gel o soluzioni di altro genere. INDICAZIONI CLINICHE Il nuovo modulo di M22™ consente il resurfacing non ablativo del volto, una delle procedure non invasive che ha registrato la crescita più alta negli

ultimi anni. Il trattamento cutaneo frazionato costituisce una modalità efficace anche nel trattamento delle strie, comunemente note come smagliature, sia rosse sia bianche. Oltre il 60% dei pazienti presenta smagliature, che spesso fanno la loro comparsa a seguito di gravidanza, aumento di peso, pubertà e stress metabolico-ormonali di diversa origine. Tra le altre applicazioni cliniche vi è la possibilità di trattare discromie come macchie solari e iperpigmentazioni, esiti ciatriziali da acne (rolling, box e icepick), esiti cicatriziali post trattamenti chirurgici come condizioni di atrofia tessutale o condizioni di cicatrici piane. OSSERVAZIONI CLINICHE Il principale cromoforo d’assorbimento del laser a erbium 1565 nm è l’acqua. Attraverso il calore generato in modalità frazionata dall’interazione laseracqua, ResurFX™ produce delle microcolonne di tessuto coagulato nel derma medio reticolare, del diametro di 110 µm e massima profondità di circa 800 µm. L’effetto del calore è l’attivazione di fibroblasti, neocollagenesi e rimodellamento del collagene. Le microcolonne di coagulazione agiscono come canali che per “effetto ascensore” espellono addensamenti di melanina e pigmento. Viene così spiegato il motivo per il quale anche discromie medio severe risultano eliminate, sebbene la melanina non sia il cromoforo target di questa lunghezza d’onda laser. L’interazione con i tessuti, senza ablazione/vaporizzazione tissutale, si traduce in veloce tempo di recupero, ovvero esiti, nell’immediato post trattamento, rapidi a risolversi.

Prima e un mese dopo il terzo trattamento

CONCLUSIONI ResurFX™ è una tecnologia vantaggiosa, che permette di trattare in un solo passaggio il più ampio spettro di inestetismi comuni della pelle. ResurFX™ è l’unico modulo non ablativo frazionato basato sull’esclusivo algoritmo CoolScan™, in grado di massimizzare l’efficacia e la riproducibilità dei risultati. Con M22™, completo di ResurFX™, oggi Lumenis è in grado di offrire in un’unica piattaforma tre tecnologie che coprono la quasi totalità dei trattamenti non-ablativi in medicina estetica. Con M22™, completo di ResurFX™, oggi il medico ha la possibilità di combinare tecniche e tecnologie in un’unica seduta (con un semplice click di touch-screen), offrendo al paziente trattamenti sempre più personalizzati e soddisfacenti. ✘ PER INFORMAZIONI

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MEDICINA ESTETICA di Ivano Iozzo Medico Chirurgo Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica - Bologna

LA NOVITÀ PER LA TOSSINA BOTULINICA Questo nuovo approccio non altera la normale fisionomia del volto, ma la rende semplicemente più dolce, rilassando i muscoli e distendendo la cute al di sopra di essi

a rivoluzione nel mondo delL la tossina botulinica si chiama “Soft Botulinum Toxin”. Ma che

cos’è? Si tratta di una nuova filosofia che consente di ottenere risultati naturali che conservano la mimica e l’espressività. Ecco perché “Soft”: perché questo nuovo approccio non altera la normale fisionomia del volto, ma la rende semplicemente più dolce, rilassando i muscoli e distendendo la cute al di sopra di essi. L’obiettivo di questa nuova tecnica, infatti, è quello di rilassare e non di paralizzare i muscoli, procurando quella che noi chiamiamo “un’educazione funzionale alla contrazione muscolare, una fisioterapia farmacologica dei muscoli mimici”. Ma partiamo dall’inizio. Il debutto della tossina botulinica nel mondo della Medicina Estetica fu accompagnato da uno schema di trattamento piuttosto rigido che serviva come modello di riferimento. Questo schema, per così dire “classico”, si basava su misure e distanze da alcuni punti presi come repere. Lo schema però si dimostrò nel tem-

po carente in termini di precisione, personalizzazione e prevedibilità del risultato e, nonostante le modifiche, gli aggiustamenti e le successive evoluzioni, conservò sempre le suddette problematiche, non consentendo alla tossina botulinica di esprimere tutto il suo potenziale nel raggiungimento di un risultato estetico ottimale. Ci si è imposta quindi una riflessione che ha consentito di superare questi ostacoli e di migliorare i risultati ottenuti. Ciò è stato possibile grazie al Soft Botulinum Toxin e alla tecnica MMIT. La nostra riflessione nasce dallo studio dei muscoli mimici, muscoli particolarissimi la cui conoscenza è fondamentale più di ogni altra cosa per i trattamenti con tossina botulinica. E poi l’invecchiamento del volto, la degenerazione cutanea sicuramente, ma anche e soprattutto l’invecchiamento muscolare sono alla base dell’invecchiamento della cute e del volto (in particolare nel terzo superiore). Quando i muscoli

invecchiano, perdono progressivamente la loro elasticità e diventano più rigidi. Aumenta il loro tono di contrazione, per questo motivo la tossina botulinica è utile, perché rilassa e risolve le problematiche legate all’invecchiamento (pieghe dinamiche e rughe). LA TECNICA MMIT Ma per risolvere al meglio queste problematiche il muscolo va trattato in modo corretto. Cioè deve essere rilassato e non paralizzato. Sappiamo che le placche motrici dei muscoli mimici sono distribuite su tutta la superficie del muscolo. E sapendo che la tossina botulinica agisce sulle placche motrici, viene di conseguenza pensare che il miglior modo per utilizzarla sia quello di distribuirla in modo intelligente. La stessa 23


IMPIEGO DELLA TOSSINA BOTULINICA CORSO BASE

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Introdurre alla conoscenza dei concetti e delle applicazioni di base del trattamento delle rughe mimiche del terzo superiore del volto. Particolare attenzione viene rivolta allo studio e alla conoscenza dell’anatomia dei muscoli mimici interessati, al meccanismo di azione della tossina botulinica, alle metodiche d’inoculo e alla gestione di eventuali complicanze. Inoltre saranno espressi i concetti di base inerenti il trattamento dell’iperidrosi. Il corsista, grazie ai supporti video e alla sessione pratica dei docenti su pazienti, al termine del corso sarà in grado di eseguire il trattamento base.

DOCENTI: DATE DEL CORSO: DURATA: ECM:

Dr.ssa Paola Rosalba Russo Dr. Salvatore Fundarò 21 settrembre 2013 1 stage di 8 ore 8 crediti

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dose, in questo modo, ci darà un risultato naturale e il muscolo risulterà rilassato e non paralizzato. Ciò ci consentirà di ottenere un risultato estetico ottimale e una conservazione della mimica e dell’espressività. La tecnica che sintetizza tutto ciò è la Tecnica di Iniezione Multipunto e Multilivello (Multipoint and Multilevel Injection Technique, MMIT). Nella nostra esperienza, questa è la tecnica che permette il miglior utilizzo della tossina botulinica. Solo se riusciamo a rilassarlo (e non paralizzarlo), il muscolo riprende infatti la sua normale contrazione, non più alterata dalle problematiche causate dall’invecchiamento. Ciò equivale a eseguire quello che noi definiamo una “Fisiopatologia Farmacologica dei muscoli mimici” e un “Ripristino della normale contrazione muscolare”, concetti fondamentali per i trattamenti con tossina botulinica. Solo così possiamo avere precisione e prevedibilità del risultato (il Bisturi Chimico) per ogni paziente. È questo il futuro della tossina botulinica. È su questa strada che bisogna proseguire per ottenere sempre migliori risultati in termini di armonia, bellezza, espressività. ✘

L’articolo che pubblichiamo in queste pagine è tratto dalla relazione presentata dal dottor Ivano Iozzo nel corso del Congresso Internazionale SIES 2013, relazione che è stata premiata con il Premio Enrico Follador, ricoscimento istituito quest’anno dalla SIES con la partecipazione di Galderma.

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SIES DAY 2013

di Maurizio priori Presidente SIES

I GIORNI DELLA BELLEZZA Venerdì 22 novembre, gustoso antipasto dedicato alla cura dell’acne. Poi, il sabato, Fili e Fillers sveleranno tutti i loro segreti ai medici iscritti…

a anni, l’attività SIES – che ha D nell’annuale Congresso Internazionale il suo fiore all’occhiello – ha

arricchito l’offerta da proporre ai propri iscritti di un altro appuntamento assolutamente da non perdere, il SIES Day. Puntuale come sempre, il Giorno dedicato a medici e chirurghi estetici si sta avvicinando a grandi falcate, proponendo anche un antipasto di sicuro interesse. Così, il SIES Day 2013 mette la… “s” diventando SIES Days. Si comincerà venerdì 22 novembre, quando nelle aule della Scuola di Bologna andrà in onda il corso teorico-pratico dedicato alla Terapia foto pneumatica nell’acne lieve e moderata, tenuto dalle dottoresse Maria Pia De Padova e Mariangela La Macchia, due specialiste che non hanno certo bisogno di eccessive presentazioni. Dopodiché, sabato 23, verrà servito il piatto forte (o tradizionale, se preferite), ovvero la giornata dedicata a Fili & Filler, con relatori di altissimo livello. Al presidente di SIES, Maurizio Priori, per prima cosa chiediamo come è nata l’idea di aggiungere un prologo al SIES Day e come verrà organizzato il corso dedicato alla cura dell’acne… “Questo appuntamento nasce da una precisa esigenza dei medici che frequentano i nostri corsi. Di acne si parla durante molte lezioni, ma sempre in funzione del trattamento da fare. Il 22 novembre, invece, le colleghe De Padova e La Macchia partiranno proprio dall’acne per giungere all’individuazione della migliore metodica da applicare in ogni singolo caso”. Fili & Filler è un argomento di strettissima attualità: può anticiparci qualche novità tra quelle che verranno trattate in aula il 23 novembre?

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“Fili e fillers andranno a braccetto nel futuro della Medicina Estetica e questo futuro sarà radioso, perché la tensione sul derma dei fili e il riempimento ipodermico dei fillers riescono a combattere in maniera oserei dire perfetta il passare del tempo su viso, collo, arti e tronco. Siamo davvero contenti di poter dare una soluzione semplice ma efficace a tutti gli inestetismi che il medico incontra nel proprio ambulatorio. Da oggi, i colleghi potranno dire alla paziente che non deve preoccuparsi, perché abbiamo sicuramente la soluzione del suo problema”. È ancora presto per parlarne, però la macchina del Congresso Internazionale è in moto già da tempo: ci può anticipare che cosa bolle in pentola in vista dell’edizione 2014? “L’anno prossimo, il Congresso SIES…

deborderà in marzo, naturalmente confermando la struttura delle sezioni Mediche e Chirurgiche già collaudate nelle scorse edizioni. A conferma della vocazione internazionale del nostro appuntamento, posso anticipare che stiamo organizzando alcuni corsi che verranno tenuti da illustri docenti provenienti da ogni parte del mondo. Insomma, ancora una volta sarà una tre giorni da non perdere…”. ✘

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

VALET S.r.l. Via dei Fornaciai 29/b 40129 Bologna Tel. 051.63.88.334 • Fax 051.32.68.40 info@valet.it • www.valet.it


MEDICINA ESTETICA Ricerca e Sviluppo Asclepion

EPILAZIONE LASER: DALL’ESPERIENZA TEDESCA LA MIGLIOR TECNOLOGIA PER LA MEDICINA ESTETICA

Centinaia di clienti soddisfatti ed oltre 10 anni di studi clinici confermano il successo di MeDioStar Med, il laser a diodo ad alta potenza per epilazione (e non solo) prodotto da Asclepion Laser Technologies, da più di trent’anni leader tedesco sulla scena internazionale dei laser medicali. MEDIOSTAR MED: LA MIGLIORE TECNOLOGIA LASER A DIODO AD ALTA POTENZA PER LA MEDICINA ESTETICA MeDioStar Med è sinonimo di epilazione rapida, sicura ed efficace. Grazie al suo speciale mix di lunghezze d’onda (810 e 940 nm) consente di eseguire trattamenti selettivi ed in profondità, risultando efficace e sicuro su tutti i fototipi (da I a VI, anche sulle pelli abbronzate) e su tutti i tipi di pelo (da biondo chiaro a molto scuro), garantendo comfort in tutte le aree del corpo. EPILAZIONE LASER CON MEDIOSTAR MED SIGNIFICA… La luce laser emessa dal diodo ad alta potenza di MeDioStar Med penetra nella pelle e la melanina contenuta nel pelo assorbe l’energia luminosa. Essa si trasforma poi in calore, danneggiando in maniera permanente le cellule circostanti responsabili della ricrescita del pelo. Anche a fluenze molto alte l’applicazione risulta sempre sicura grazie alla speciale tecnologia Double Pulse e al sistema di raffreddamento delMeDioStar Med

Meccanismo d’azione di MedioStar Med

la pelle integrato nel manipolo, che garantiscono la protezione degli strati più superficiali dell’epidermide. Grazie alla modalità SmoothPulse, inoltre, MeDioStar Med consente di effettuare trattamenti con una velocità fino a 12 Hz, riducendo di più della metà i tempi tradizionali di trattamento e garantendo applicazioni delicate e non dolorose anche su aree molto estese e ad alta densità follicolare. MeDioStar Med è infine dotato di due diversi manipoli per i trattamenti di epilazione: oltre al manipolo standard, è infatti disponibile un manipolo High Power, la cui elevata fluenza (fino a 90 J/cm2) e gli impulsi estremamente brevi consentono il trattamento efficace anche dei peli più sottili.

senza consumabili e con i costi di gestione più bassi sul mercato, va oltre la semplice epilazione, rivelandosi uno strumento utile per numerose altre applicazioni. I manipoli standard e High Power consentono infatti di effettuare numerosi trattamenti, tra cui ringiovanimento, acne e skin whitening. Un manipolo vascolare è inoltre disponibile per l’esecuzione di trattamenti vascolari (emangiomi e altri vasi ectatici): i trattamenti non sono invasivi e, nella maggior parte dei casi, non richiedono anestesia. La speciale forma allungata dello spot e il sistema di raffreddamento integrato sono progettati appositamente per trattare alla perfezione i capillari. Il mix di lunghezze d’onda comprende Trattamento di epilazione prima e dopo. Per gentile concessione del Dr. André Steps, Germania

EPILAZIONE E NON SOLO… MeDioStar Med rappresenta ad oggi uno degli strumenti più efficaci e versatili sul mercato: portatile, affidabile,

Manipolo Standard

Manipolo High Power

Manipolo Vascolare 27


Trattamento vascolare prima e dopo. Per gentile concessione del Dr. Laura Lasinger, Serbia

i 940 nm, per un assorbimento ottimale da parte dell’emoglobina ed un trattamento selettivo ed efficiente. QUALITÀ GARANTITA MADE IN GERMANY MeDioStar Med rappresenta da più di 10 anni il prodotto di punta di Asclepion Laser Technologies, azienda da oltre 30 anni attiva sulla scena internazionale dei laser medicali, dove è riconosciuta ormai da tempo come leader. L’azienda, fondata nel 1977, ha sede nel distretto ottico di Jena, famoso in tutto il mondo perché da sempre patria dell’industria ottica Carl Zeiss, un avant-garde nel campo dello sviluppo di strumenti altamente specializzati per la ricerca medica, astronomica e tecnologica. Questa location privilegiata, oltre ai costanti investimenti nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie, ha portato Asclepion ad assumere più volte il ruolo di pioniere nel lancio sul mercato di tecnologie innovative. MeDioStar Med ne rappresenta un eccellente esempio: lanciato sul mercato nella sua prima versione nel 1999, costituisce la quinta generazione di laser della sua famiglia, la cui efficacia e sicurezza sono comprovate da decine di studi clinici internazionali pubblicati dalle più accreditate riviste scientifiche. 28

I VANTAGGI DI MEDIOSTAR MED IN PILLOLE •M ix unico di lunghezze d’onda per la massima efficacia e selettività. • S icuro su tutti i fototipi (da I a VI), persino sulle pelli abbronzate. • E fficace su tutti i tipi di pelo, da biondo chiaro a molto scuro. • S moothPulse mode per trattamenti rapidi e a non dolorosi. •D ispositivo compatto, leggero e facilmente trasportabile (solo 35 Kg). • Manipoli leggeri ed ergonomici, garantiti per oltre 5 milioni di impulsi. •R affreddamento della cute integrato nei manipoli. •N umerose applicazioni, massima versatilità di trattamenti. •N essun consumabile e costi di gestione più bassi sul mercato. • Due anni di garanzia. I BESTSELLERS DI ASCLEPION LASER TECHNOLOGIES Asclepion offre a medici, dermatologi e chirurghi di tutto il mondo la tecnologia laser adatta a ogni esigenza: laser per applicazioni dermatologiche, quali laser a Erbio per il ringiovanimento cutaneo e laser Q-switched, disponibili in 4 lunghezze d’onda diverse per la rimozione di tatuaggi e lesioni pigmentate, laser per trattamenti vascolari e di epilazione, come laser a diodo e laser 532 nm e 577 nm, laser per applicazioni urologiche (Tullio e Olmio) e laser per applicazioni dentali. QuadroStarPRO YELLOW NEW 2013. Il primo laser compatto a luce gialla per applicazioni dermatologiche: la lunghezza d’onda ideale (577 nm) per trattamenti vascolari da oggi in un dispositivo compatto, leggero e in versione da tavolo. Disponibile anche nelle tre lunghezze d’onda collaudate da Asclepion in 10 anni di successi (532, 940 o 980 nm). MCL31 Dermablate NEW 2013. La sesta generazione del laser a Erbio più utilizzato al

mondo per il trattamento di lesioni dermiche ed epidermiche, cicatrici e sking resurfacing con ablazione totale o frazionata. Da oggi con il 50% di potenza in più e con un nuovo manipolo frazionale, che consente di effettuare anche trattamenti subablativi. TattoStar R/Y + manipolo DYE. Laser Rubino (694 nm) e Nd:YAG Q-Switched (1064 nm e 532 nm) per la rimozione di tatuaggi, trucco permanente e lesioni pigmentate benigne. È dotato di un manipolo Dye (585 nm) che consente di trattare anche le nuances più difficili, come ad esempio l’azzurro. Tutto ciò fa di TattooStar uno strumento versatile che, integrando fino a 4 lunghezze d’onda diverse, consente di agire su tutti i colori. Lo speciale e unico manipolo frazionale, infine, consente di ridurre gli effetti collaterali e i tempi di recupero e di agire in maniera efficace e sicura sui melasma. MultiPulse Ho/Tm. La gamma dei laser Asclepion dedicati alla chirurgia si compone di laser a Olmio e a Tullio per l’effettuazione di interventi di piccola e grande chirurgia: dalla chirurgia nasale e del cavo orale alla litotrissia di calcoli, per arrivare fino a trattamenti di enucleazione della prostata, asportazione di tumori e chirurgia generale. ✘ PER INFORMAZIONI PER INFORMAZIONI Tel. 055 77.66.765 Fax 055 77.66.766 info@asclepion.com www.asclepion.com


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SCUOLA CPMA di Tiziana D’agostino Diplomata CPMA VALET - Bologna

LA MIA ESPERIENZA ALLA VALET Non potevo iniziare un’attività nuova per me senza un percorso adeguato, così mi iscrissi alla scuola quadriennale: dove ho imparato i segreti della Medicina Estetica…

Dr.ssa Tiziana D’Agostino

a La mia esperienza con i corD si VALET è cominciata nel 2005, quasi per caso. A Udine, nella cit-

tà dove lavoro, ricevetti un invito per assistere a un corso tenuto dal dottor Claudio Trainotti sui filler. Incuriosita, accettai e lì rimasi come folgorata sulla via di Damasco! La possibilità di modificare o migliorare inestetismi praticando alcune iniezioni mi entusiasmò. Purtroppo, o per fortuna, per mia natura sono curiosa e da subito ho avvertito la necessità di conoscere più a fondo cosa erano quelle “punturine”, cosa erano i materiali, le zone anatomiche fino a che punto ci si poteva spingere per ovviare agli inestetismi che il tempo e altri fattori incidono sulla nostra pelle. Mi dissero che la migliore Scuola era a Bologna, presso la VALET. Telefonai e mi iscrissi a un corso, tanto per conoscere l’ambiente e i docenti. L’accogliente era (è) accogliente, segretarie gentilissime e disponibili che non mi fecero sentire fuori posto. Il docente era la dottoressa Rosalba Russo e capii con lei che nulla era così semplice come appariva, anche se a lei le cose venivano con semplicità. Decisi che non potevo iniziare un’attività nuova per me senza un percorso adeguato, così mi iscrissi alla scuola quadriennale.

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DALLA TEORIA ALLA PRATICA Il percorso che avevo scelto mi permise di conoscere e apprezzare professionisti come il dottor Izzo, la dottoressa Russo, il dottor Fundarò, il professor Caputo, il dottor Cellini, il dottor Follador, che con competenza e assoluta dedizione all’insegnamento mi accompagnarono nel percorso di studi, mi fecero riprendere l’anatomia, la fisiologia e la dermatologia, materie che ormai avevo lasciato all’Università. Ma la cosa più apprezzabile del loro insegnamento e della scuola è stata la parte pratica. Ogni corso si svolgeva, e oggi si svolge ancora, su modelle messe a disposizione della Scuola. Si tratta di simpatiche signorine e simpaticissime signore che si sottopongono ai trattamenti dei “medici allievi”, con la sicurezza che dietro l’allievo c’è sempre un “tutor” efficiente e attento. Questo è stato per me il grosso vantaggio della VALET: poter mettere in pratica subito quello che si era imparato. I quattro anni sono trascorsi velocemente, ho conosciuto colleghi di molte regioni d’Italia e condiviso con loro l’ansia degli esami e della

tesi: questo ci ha unito e con alcuni di loro sono diventata molto amica. Ancora oggi, data la continua evoluzione in medicina estetica e la capacità della VALET di mantenere aggiornata l’offerta dei corsi, mi reco a Bologna per “sciacquare i panni” o imparare nuove tecniche. Senza alcuna piaggeria, posso dire che la scuola VALET, con il suo corpo Docenti, ha arricchito le mie conoscenze e mi ha insegnato le cose che conosco della Medicina Estetica, disciplina che a molti può sembrare banale e semplice, ma che senza un approfondimento corretto può rivelarsi un fallimento. E allora permettetemi di ringraziare pubblicamente Daniele Morini e il suo staff. Perché tutto questo si è svolto in un ambiente sereno, dove il rapporto umano ha ancora un significato. ✘

INFO VALET S.r.l. Via dei Fornaciai 29/b 40129 Bologna Tel. 051.63.88.334 • Fax 051.32.68.40 info@valet.it • www.valet.it


SCUOLE

riservati al

CORSI MEDICO

e

Moduli tematici e corsi monotematici teorico-pratici “Formiamo Medici che sanno affrontare il mondo che cambia come un’opportunità di sviluppo e crescita professionale”

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ine 8 pag ile di b a c c sta serto I.P. - In ALET 9/b 2 .A. - V C.P.M Fornaciai, i Via de Bologna 8.334 40129 39 051 63.8 .40 8 Tel. + 9 051 32.6 @valet.it 3 o Fax + let.it - inf a www.v

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LIVE STAGE CPMA VALET 25 Ottobre 2013 Toccare con mano: il modo migliore per rendersi conto di qualcosa. In Chirurgia e Medicina Estetica, si “tocca con mano” quando si è a diretto contatto con il paziente. Già, ma come arrivare a questo incontro ravvicinato di un certo tipo avendo tutte le conoscenze necessarie? Iscrivendosi a un corso specifico, certo, ma non basta: quello che fa la differenza, in campo medico, è l’approccio diretto. La Scuola di Bologna lo sa e, per venire incontro alle esigenze dei propri allievi, ha messo in agenda una serie di appuntamenti davvero da non perdere. Stiamo parlando dei LIVE STAGES che verranno organizzato presso le aule della VALET in collegamento televisivo diretto con il POLIAMBULATORIO MULTIMED: da questa parte dello schermo, una platea di medici interessati alle diverse metodiche; dall’altra parte, uno specialista di chiara fama che metterà in pratica queste metodiche (una alla volta, per non ingenerare confusione) mostrando e spiegando ai colleghi tutti i passaggi, dalla preparazione del paziente alla gestione post trattamento. I medici in aula potranno interagire senza intermediazioni con lo specialista per chiarire in diretta eventuali dubbi nati dall’esposizione del caso o dalla visione del trattamento stesso. Non più semplice allievo, quindi, ma protagonista effettivo: la Scuola di Bologna te lo consente grazie ai LIVE STAGES…

L’iscrizione allo stage è a numero chiuso. Criterio discriminante per l’accettazione delle domande è l’ordine di arrivo delle stesse. Quota di iscrizione: Soci sies € 60,00 con IVA Non soci € 180,00 con IVA La quota comprende: - accesso alla sala plenaria - lunch - attestato di partecipazione Per questo evento non è previsto l’accreditamento ECM


nale o i z a n r io inte s o p m i primo s

SIES

E I G O L O N EC T E A E H C R I LASE TRO OTTIA ESTETIC ELET CHIRURG 3

A 1 N 0 I 2 C I rei ED b m IN M ove ongress

notel & C 9 - 8Bellaria H a n g Relais o l o B

E V A S the E T A D

LIVE SESSIONS

dal POLIAMBULATORIO

Argomenti principali Il I Simposio Internazionale di Laser Chirurgia Estetica sarà articolato in quattro principali argtomenti monotematici: • Lesioni pigmentate endogene ed esogene • Lesioni vascolari a manifestazione cutanea del viso e dell’ arto inferiore • Aging cutaneo viso e corpo • Irsutismo e ipertricosi Essi saranno organizzati in live sessions che prevedono, previa discussione del caso clinico, lo svolgimento in diretta della pratica terapeutica laserchirurgica. Tecnologie come Laser, Luci Pulsate Intense, Radiofrequenze Ultrasuoni focalizzati si sono talmente evolute in questi ultimi anni che sentiamo l’esigenza di incontro con gli esperti per tracciare delle linee guida che consentano al medico specialista che utilizza apparecchiatura laser e/o tecnologie elettro-ottiche l’adozione di corretti piani terapeutici in relazione alle corrette diagnosi e indicazioni elettive o alternative. Nelle principali sessioni monotematiche verranno prese in esame le teorie, le procedure diagnostiche e terapeutiche, le pianificazioni degli interventi, le indicazioni elettive e la scelta delle corrette tecnologie per ogni problematica funzionale e soprattutto estetica, Si daranno indicazioni specifiche per la gestione del momento preoperatorio, del decorso e del management degli effetti collaterali e/o avversi. L’obiettivo è fornire una visione specialistica completa aggiornata sia teorica che pratica coinvolgendo i congressisti in discussioni e tavole rotonde.t Saranno esclusi argomenti non avallati dalla “Evidence Based Medicine” e non supportati dai riferimenti bibliografici ufficiali della letteratura mondiale.

Segreteria Scientifica

SIES Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica www.sies.net

Segreteria Organizzativa

CPMA - VALET Via dei Fornaciai, 29/b - 40129 Bologna Tel. + 39 051 63 88 334 • Fax +39 051 32 68 40 info@valet.it • www.valet.it


22 NOVEMBRE 2013 • Corso unica edizione

Terapia fotopneumatica nell'acne lieve e moderata Docenti: Dr.ssa Maria Pia De Padova e Dr.ssa Mariangela La Macchia Durata: 1 stage di 8 ore ECM: in fase di accreditamento Segreteria Organizzativa: VALET - Provider ECM n°1328 Via dei Fornaciai, 29/b - 40129 Bologna Tel: +39 051 63.88.334 • Fax: +39 051 32 68 40 www.valet.it • info@valet.it

PROGRAMMA DEL CORSO • Definizione • Incidenza ed eziopatogenesi dell’acne • Classificazione • Manifestazioni cliniche • Diagnosi differenziale

• Indicazioni terapeutiche: • Topiche • Sistemiche • Ormonali • Strumentali: • Peeling • Laser frazionato non ablativo ed ablativo • Lipofilling • Terapia pneumodinamica • Filler • Needling In fase di accreditamento

FILI & FILLER 23 NOVEMBRE 2013 • VALET - BOLOGNA LIVE SESSIONS dal Poliambulatorio

SIES DAY 2013 LA GIORNATA FONDAMENTALE DELLA MEDICINA ESTETICA

In fase di accreditamento

ARGOMENTI PRINCIPALI • Filler • Fili di sostegno • Fili Biostimolanti • Integrazione e sinergia fra le differenti metodiche • Atumenti volumetrici • Definizione della linea mandibolare • Lifting invisibile

POSTI LIMITATI Per informazioni rivolgersi alla Segreteria Organizzativa: VALET - Provider ECM n°1328 Via dei Fornaciai, 29/b - 40129 Bologna Tel: +39 051 63.88.334 • Fax: +39 051 32 68 40 www.valet.it • congresso@valet.it


Modulo VISO base Il modulo prevede l’insegnamento di metodiche e tecniche all’avanguardia che permettono al professionista di trattare i principali inestetismi del volto con le armi più idonee; vengono prese in esame le tecniche elettive e complementari, le sinergie di trattamento, le applicazioni dermocosmetiche, alcune nozioni di chirurgia “soft” e la Medicina Legale.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

CheckUp cutaneo

8

8

Inestetismi del volto: filler - corso base

8

8,5

Impiego della tossina botulinica - corso base

8

8

Indicazioni medico-chirurgiche del viso e del collo

8

8

Timedchirurgia

8

9,5

Peelings chimici

12

12

Carbossiterapia in Medicina Estetica

8

8

L’Avvocato nell’ambulatorio di Medicina Estetica

4

4

Modulo VISO avanzato Ideale completamento del Modulo viso Base, consente al professionista di scegliere le metodologie più idonee per trattare i principali inestetismi del volto. Anche in questo caso vengono prese in esame le tecniche elettive e complementari, le sinergie di trattamento, le applicazioni dermocosmetiche, alcune nozioni di chirurgia “soft” e la Medicina Legale.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

Inestetismi del volto: filler - corso avanzato

8

8

Peelings chimici - corso 2° livello pratico

8

11,2

Biostimolazione: strategia nel trattamento degli inestetismi del viso

8

8

Impiego della tossina botulinica - corso avanzato

8

8

Analisi differenziata e approccio globale dei trattamenti medico estetici del 3° superiore e medio del volto, nei pazienti dai 30 ai 60 anni

8

8

20

20

8

8

Tecniche laser - corso base Filler - tecnice avanzate d’impianto con microcannule


Modulo CORPO base Pur mantenendo la stessa struttura didattica, la nuova programmazione della Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica CPMA di Bologna ha aggiornato e introdotto nuove occasioni formative in risposta alle conferme in termini di efficacia e appropriatezza scientifica di quelle tecniche e innovazioni clinico-diagnostiche che fino a poco tempo fa erano sottoposte a vaglio. I due moduli CORPO BASE e CORPO AVANZATO racchiudono, secondo un ordine di propedeuticità e di gradualità delle acquisizioni conoscitive, tutte le metodiche, sia diagnostiche sia correttive, capaci di fornire un completo bagaglio culturale dal punto di vista teorico e pratico necessario per lo svolgimento di una adeguata e completa attività professionale nell’ambito della Medicina e della Chirurgia Estetica.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

Semeiotica clinica-strumentale e analisi della composizione corporea

12

13

Intradermoterapia distrettuale (mesoterapia) e microterapia

12

13,5

Insufficienza venosa (propedeutico a scleroterapia)

16

18

Body reshaping - mesoterapia, laserlipolisi e management nutrizionale

16

16

8

8

Intergratori alimentari, alimenti funzionali, endofarmaci

12

10

Scienza dell’alimentazione

20

21

4

4

Intralipoterapia - Liporiduzione non chirurgica tramite iniezioni di fosfatidilcolina

L’Avvocato nell’ambulatorio di Medicina Estetica

Modulo CORPO avanzato Naturale completamento del Modulo Corpo Base, affronta in maniera ancora più approfondita le tecniche ele innovazioni clinico-diagnostiche che fino a poco tempo erano sottoposte a vaglio. I due moduli CORPO BASE e CORPO AVANZATO racchiudono, secondo un ordine di propedeuticità e di gradualità delle acquisizioni conoscitive, tutte le metodiche, diagnostiche e correttive, capaci di fornire un completo bagaglio culturale, dal punto di vista teorico e pratico, necessario per lo svolgimento di una adeguata e completa attività professionale nell’ambito della Medicina e della Chirurgia Estetica.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

Rimodellamento corporeo con liposcultura e lipofilling

8

10

Timedchirurgia

8

9,5

56

501 + 192

8

8

24

24

Scleroterapia delle varici e esame E.C.D.

1

- Schiuma sclerosante

Tecniche di chirurgia cutanea ambulatoriale Dietoterapia dell’obesità

SESSIONI LIVE di PRATICA DIDATTICA dal Poliambulatorio

2


Modulo ANGIOLOGIA e FLEBOLOGIA Le malattie vascolari richiedono una significativa competenza e completezza formativa da parte del medico; in particolare le flebopatie, frequenti e prevalentemente gestibili su base ambulatoriale, necessitano una conoscenza specifica delle principali metodiche diagnostiche, in principal modo dell’eco color doppler, e delle molteplici terapie applicabili. Il Centro Postuniversitario della Medicina Ambulatoriale si propone, attraverso il Modulo e i corsi di aggiornamento, di fornire al Medico le necessarie nozioni teoriche e pratiche per la corretta gestione del paziente affetto da vasculopatia, mediante un percorso di preparazione qualificato.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

16

18

56

501 + 192

Eco-color-doppler di prima formazione

48

50

Scleroterapia ecoguidata

12

13

Insufficienza venosa (propedeutico a scleroterapia) Scleroterapia delle varici, esame E.C.D.

1

- Schiuma sclerosante

2

Modulo TECNICHE LASER in Medicina e Chirurgia Estetica Il Modulo prevede l’insegnamento della pratica terapeutica di Laserchirurgia e metodiche correlate che si sono evolute negli ultimi anni come Luci Pulsate Intense e Radiofrequenze e che consentono al medico che si dedica al trattamento degli inestetismi a manifestazione cutanea l’adozione di una terapia elettiva o alternativa, ma che preveda l’utilizzo di un’apparecchiatura laser o a tecnologia elettro-ottica. Verranno prese in esame le teorie, le procedure diagnostiche e terapeutiche, le pianificazioni degli interventi, le indicazioni elettive e la scelta delle lunghezze d’onda per ogni problematica patologica sia di tipo funzionale sia estetica, oltreché la gestione del momento preoperatorio, del decorso e del management degli effetti collaterali e/o avversi. Il Modulo sarà articolato in Argomenti Monotematici organizzati in Seminari da svolgersi nei fine settimana. L’obiettivo del modulo è fornire una preparazione specialistica complessa implementabile successivamente con Corsi superspecialistici. Gli Argomenti Monotematici verteranno sulle singole indicazioni che beneficiano di terapie Laser aggiornate al momento del loro svolgimento. Saranno esclusi dalla trattazione argomenti non avallati dalla “Evidence based medicine” e non supportati da riferimenti bibliografici ufficiali della letteratura mondiale. Saranno posti a disposizione dei discenti supporti informatici audio-visivi gestibili facilmente da PC, oltre alla possibilità di frequentare i poliambulatori dei docenti sempre dopo aver seguito i corsi.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

Tecniche laser percorso base propedeutico

20

20

Trattamento laser delle lesioni pigmentate e tatuaggi

12

13

Trattamento laser di fotoepilazione

12

13

Trattamento laser in sinergia nella terapia dell’aging cutaneo di viso e corpo

12

13

Trattamento laser delle lesioni vascolari a manifestazione cutanea

12

13

SESSIONI LIVE di PRATICA DIDATTICA dal Poliambulatorio


Dipartimento di TERAPIA ANTALGICA INTEGRATA La Riflessoterapia poggia sul concetto di “riflesso” inteso come risposta a uno stimolo. La stimolazione di punti diversi costituisce un unico messaggio per il S.N.C. che elabora una risposta unica, precisa e sempre uguale per il tipo di stimolazione. Le tecniche riflessoterapiche sono esemplarmente pluridisciplinari: mobilizzazioni riflessogene vertebrali e articolari, agopuntura di sintesi funzionale, mesoterapia mirata (chimiopuntura), kinesiologia (diagnostica, riflessogena, bioenergetica). Contestualmente, vengono fornite nozioni sull’uso di sostanze terapeutiche (naturali e/o farmacologiche) in mesoterapia mirata e di punti importanti di meridiani di agopuntura e bioenergetica.

Corsi monotematici che compongono il modulo

ore

ECM

Mesoterapia antalgica integrata

12

13,5

Terapia manuale, vertebrale e articolare

48

48

Agopuntura di sintesi funzionale

24

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Regolamento

L’ISCRIZIONE è aperta a coloro che sono interessati all’acquisizione delle conoscenze sui protocolli diagnostico-terapeutici più idonei per il trattamento ambulatoriale dei principali inestetismi e delle più frequenti patologie e affezioni dolorose. Sarà cura dei partecipanti assicurarsi che la formazione di base permetta l’applicazione professionale delle nozioni apprese. È POSSIBILE ISCRIVERSI ad ogni singolo corso monotematico di I o II livello, (al termine del quale verrà rilasciato il relativo attestato di partecipazione), al singolo modulo tematico o all’intera Scuola di Medicina e Chirurgia Estetica. L’ITER DIDATTICO DELLA SCUOLA si articola in Moduli, e prevede la preparazione e l’aggiornamento (ad indirizzo estetico, flebologico ed antalgico) del medico, partendo dalla laurea in Medicina e Chirurgia. LA CONSEGNA DEL DIPLOMA DI FREQUENZA AL MODULO avviene al superamento dell’esame finale (tassa d’esame € 50,00), le cui date e modalità verranno decise dal Consiglio dei docenti (qualora l’esame non venisse superato, il corsista ripeterà lo stage o il corso per il quale non è stato ritenuto idoneo dalla Commissione d’esame, con il solo addebito delle spese di segreteria pari a € 60.00. LA CONSEGNA DEL DIPLOMA DI FREQUENZA ALLA SCUOLA di Medicina e Chirurgia Estetica è prevista al termine dell’iter didattico prescelto, quindi al conseguimento del diploma di almeno quattro dei moduli didattici, dopo l’avvenuta presentazione e discussione di una tesi compilata dall’allievo, su un argomento attinente ai corsi frequentati. LA FREQUENZA ai corsi, ai moduli e alla scuola è obbligatoria, e comunque non deve essere inferiore al 75% del totale delle lezioni. È richiesta una firma di presenza ad ogni giornata di lezione; l’assenza dell’allievo non potrà essere recuperata, nè per lo stesso corso nè per altri. Per il rilascio dell’attestato ECM (ove previsto) è richiesta dal Ministero della Salute la presenza alla totalità dell’evento. LA DOMANDA DI ISCRIZIONE verrà accettata solo se accompagnata dal deposito cauzionale infruttifero versato a garanzia della partecipazione (€ 150,00 PER IL SINGOLO CORSO; € 50,00 per i corsi di costo inferiore a € 200,00; € 300,00 PER IL MODULO) e dai titoli di studio richiesti. Tale documentazione dovrà pervenire a VALET Srl almeno 10 giorni prima dell’inizio delle lezioni. Le iscrizioni sono a numero chiuso; criterio discriminante per l’ammissione sarà l’ordine di arrivo delle richieste. PER L’ATTIVAZIONE di ogni corso è previsto un minimo di 10 iscrizioni; qualora tale numero non venisse raggiunto entro lo scadere dei termini previsti, il corso potrà essere rinviato a una sessione successiva, oppure annullato. In quest’ultimo caso (annullamento del corso), è prevista la restituzione della somma versata. IN CASO DI MANCATA FREQUENZA alle lezioni il deposito verrà regolarmente fatturato, a titolo di risarcimento dello squilibrio apportato all’attività didattica. L’impedimento dell’allievo a frequentare il corso, il modulo o la scuola non lo solleva in alcun modo dagli obblighi assunti verso VALET S.r.l. L’ADESIONE CONTEMPORANEA a due o più corsi monotematici da diritto ad uno sconto del 10% sul prezzo dei corsi scelti. L’ADESIONE AL MODULO prevede le tariffe agevolate indicate sul listino e comprende, oltre a quanto già indicato per ogni singolo corso, l’iscrizione gratuita alla SIES - Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica - della durata di un anno solare e a tariffe agevolate per l’iscrizione al congresso SIES nell’anno accademico in corso. L’I.V.A. rimane a carico del corsista, nella misura di legge del 21%. IL SALDO di ogni singolo corso dovrà essere improrogabilmente corrisposto il primo giorno di partecipazione, mentre il saldo dei moduli dovrà essere versato all’inizio della programmazione in un’unica soluzione. VALET S.R.L. SI RISERVA LA FACOLTÀ DI APPORTARE MODIFICHE ai programmi anche in termini di date, fino all’annullamento degli stessi corsi in caso del mancato raggiungimento del numero minimo di iscrizioni entro i termini previsti (10 gg. prima dell’inizio delle lezioni), per ragioni di forza maggiore e al fine di renderli sempre più aderenti alle esigenze dell’aggiornamento didattico, nell’interesse degli allievi e dei docenti. È severamente vietato effettuare riprese fotografiche e registrare filmati durante lo svolgimento delle lezioni. HOTEL CONVENZIONATI Per informazioni e per consultare l’elenco degli hotel convenzionati collegarsi alla pagina www.valet.it/pagine/chisiamo/hotel.html


IL MASSAGGIO E LA STIMOLAZIONE AURICOLARE NEL DOLORE MUSCOLO SCHELETRICO

TERAPIA ANTALGICA di Massimo Battistini Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia- Sarzana (SP) Docente CPMA VALET - Bologna

Una tecnica che consente di trattare il dolore muscolo scheletrico e permette al terapista di valutare l’efficacia di tecniche manipolative e del massaggio. La stimolazione auricolare consente al paziente di proseguire i benefici della seduta terapeutica l massaggio e la stimolazione auIcoloagopuntura ricolare sono appendici dell’auriche possono essere

cui il massaggio e la stimolazione permanente, interferire con i centri nervosi centrali per avere risposte di riduzione del dolore, dell’infiammazione, dello stato ansioso, dell’insonnia, ecc. Questa tecnica è quindi

N EW

eseguite da massoterapisti, fisioterapisti e da chi si occupa di trattare il dolore con tecniche manuali. L’auricoloagopuntura è nata in Francia nel 1957 e ha avuto come padre Paul Nogier, che dopo vari studi ha redatto la mappatura auricolare riscontrando a livello dell’orecchio una somatotopia. Negli anni, il concetto è stato sviluppato da varie scuole (francese, tedesca, russa, cinese e italiana) e oggi si parla di tre aree auricolari che si attivano, quando è presente una disfunzione somatica, viscerale o psichica dell’organismo proprio al loro collegamento con centri nervosi a livello midollare, bulbare, talamico e corticale. Attraverso l’ispezione, la palpazione e la ricerca di variazioni dell’impedenza elettrica di aree della faccia laterale e mediale dell’orecchio, si possono avere informazioni sullo stato di salute del paziente, capire dove ha origine il dolore e, attraverso varie tecniche tra

MASSAGGIO AURICOLARE

sia diagnostica che terapeutica. Durante il corso, si affronterà la storia dell’auricoloagopuntura, l’anatomia e neurofisiologia auricolare, si studieranno mappe auricolari e verrà proposto un semplice protocollo di intervento con massaggio del punto auricolare che il terapeuta può applicare nei casi di dolore acuto, cronico e come verifica dell’efficacia di terapie manuali che lo stesso applica nella pratica riabilitativa quotidiana. In ultimo, verrà spiegata l’efficacia della stimolazione auricolare attraverso,semi di vaccaria o sferette magnetiche che il paziente stesso sarà istruito a stimolare; sommariamente verranno studiate anche tecniche di pronto soccorso per dolori acuti e verrà dato un accenno alla valutazione della postura del paziente cronico. ✘ corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Il Massaggio Auricolare eseguito nelle aree di rappresentazione dell’apparato osteoarticolare e muscolare del padiglione dell’orecchio esterno permette di avere una pronta azione antalgica e di rilassamento muscolare e nello stesso tempo di verificare se una buona tecnica di massaggio somatico e di mobilizzazione articolare sta dando risultati al paziente; infatti il terapista, esaminando il padiglione e palpandolo, evoca dolore nell’area corrispondente alla zona del corpo ove risiede la problematica infiammatoria o traumatica. Il massaggio eseguito nella zona algica del padiglione può ridurre il dolore e la contrattura, inoltre il terapista - al termine del suo trattamento somatico - può ricontrollare le aree auricolari e vedere se esse diventano mute e se al contempo è migliorata la motilità auricolare. DOCENTI: Dr. Massimo Battistini DATA DI INIZIO: 14-15 Febbraio 2014 ECM: in fase di accreditamento RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: C PMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it 39


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COME TRATTARE L’ACNE

MEDICINA ESTETICA di Maria Pia De Padova e Mariangela La Macchia Ospedale Privato Accreditato Nigrisoli - Bologna

L’acne è una dermatosi cronica recidivante, multifattoriale, che si manifesta tipicamente in età adolescenziale con elementi cutanei non infiammatori, comedoni aperti e chiusi ed infiammatori, papule, pustole e noduli, localizzati nelle aree seborroiche del volto, tronco e torace

’acne colpisce fino all’80% deL gli adolescenti e fino al 5% degli adulti. Da un punto di vista epide-

miologico, l’incidenza dell’acne nella popolazione di 18 anni è del 35% nei maschi e del 40% nelle femmine, mentre nella popolazione adulta le manifestazioni cliniche sono presenti nell’1% degli uomini e nel 5% delle donne. È evidente, quindi, l’importanza di un efficace approccio terapeutico, viste le dimensioni epidemiologiche della malattia. Le cause sono in gran parte sconosciute, ma fattori che sembrano svolgere un ruolo fondamentale nel suo sviluppo sono l’occlusione dello sbocco cutaneo del follicolo pilo sebaceo, l’iperattività e iperresponsività della ghiandola sebacea, l’iperattività pro-infiammatoria del Propionibacterium acnes, l’infiammazione intra e perifollicolare. Alla predisposizione genetica individuale è riconosciuto un ruolo fondamentale. Quindi i quattro principi fondamentali su cui si basano le attuali terapie dell’acne sono: riduzione dell’eccessivo ispessimento che si determina a livello del follicolo pilosebaceo con azione cheratolitica; riduzione dell’eccesiva secrezione di sebo, responsabile del tipico effetto a “pelle lucida”, con azione seboregolatrice; trattamento della flora microbica cutanea con azione antisettica; trattamento delle lesioni infiammatorie con azione antinfiammatoria. PRINCIPALI TRATTAMENTI Il trattamento di prima scelta per le lesioni non infiammatorie è costituito dai retinoidi topici. Tuttavia, nella pratica clinica, nella grande parte dei pazienti acneici si osservano entrambi i tipi di lesione, cioè la presenza

contemporanea di comedoni e papule-pustole. In questo caso è indicato combinare, al retinoide, il benzoil perossido e un antibiotico, meglio se in associazione. L’esperienza clinica insegna che in casi di media gravità, localizzati solo al viso, in pazienti di giovane età, mai trattati precedentemente, l’antibiotico topico, da solo o in associazione fissa (retinoide o benzoil perossido), forte dell’elevata concentrazione che può raggiungere a livello cutaneo, merita di essere preso in considerazione come prima scelta. In caso di insufficiente risposta clinica, dopo 6-8 settimane, si consiglia di passare a un antibiotico per via sistemica. Infine, per garantire la massima efficacia del trattamento dell’acne lieve-moderata, è di rilevante importanza seguire alcune indicazioni di ordine generale: • l ’applicazione dei topici deve essere estesa a tutta l’area cutanea interessata dalla dermatosi e non sulle singole lesioni; • l ’aderenza al trattamento costituisce un elemento imprescindibile per il buon risultato terapeutico; • le associazioni terapeutiche fisse sono preferibili in quanto riducono il numero delle applicazioni giornaliere; • l ’aderenza al trattamento deve essere sostenuta specialmente quando il quadro clinico migliora e il paziente è portato a ridurre le terapie. Purtroppo, però, gli antibiotici topici e orali e i retinoidi, che rappresentano terapie farmacologiche più convenzionali, hanno significativi effetti collaterali: l’uso diffuso di antibiotici sistemici aumenta il rischio di ceppi batterici resistenti, mentre l’isotretinoina orale utilizza per le forme gravi

Acne prima e dopo il trattamento

e non responsiva ai trattamenti comuni, è stata collegata a pelle secca, mal di testa, difetti fetali e depressione. Alternative alle terapie farmacologiche includono inoltre tecniche di peeling chimico e fisico, più in particolare la luce blu, luce pulsata (IPL) e la terapia fotodinamica (PDT). Un trattamento innovativo, recente, che può essere associato sia alla terapia topica che sistemica è la terapia pneumodinamica. Questo è il primo sistema a raffreddamento continuo approvato dalla FDA per la cura di diverse forme di acne papulo-pustolosa e comedonica, che combina una delicata aspirazione (vacuum) per eliminare l’ostruzione del follicolo pilo-sebaceo e l’azione antinfiammatoria e cicatrizzante della luce pulsata a banda larga, per sconfiggere il Propionibacterium acnes. Gli esiti cicatriziali in corso d’acne, purtroppo, rappresen41


CORSO UNICA PROGRAMMAZIONE TRATTAMENTO FOTOPNEUMATICO NELL’ACNE LIEVE E MODERATA tano un fenomeno frequente. Si può affermare che uno dei principali motivi per cui è necessario curare bene l’acne è proprio la prevenzione delle cicatrici. È fondamentale asserire che la terapia delle cicatrici post-acneiche deve essere impostata sulla base del tipo di esiti riportati, ma tale terapia non può prescindere dalla guarigione della patologia acneica: non possiamo quindi trattare gli esiti cicatriziali quando l’acne è ancora attiva. Una volta chiariti questi due concetti e appurato che in un paziente esiste un “problema di cicatrici post-acniche”, è necessario iniziare a studiare la tipologia e la gravità delle cicatrici seguendo un percorso algoritmico diagnostico-terapeutico. Le cicatrici post-acneiche sono di diverso tipo e gravità, pertanto è utile ricondurle a tre tipologie fondamentali: 1) Cicatrici post-acneiche di tipo macule-post-infiammatorie: caratterizzate da macchie o macule tondeggianti del diametro massimo di pochi millimetri, non depresse sulla superficie cutanea e di colorito variabile dal rosa al rosso al brunastro, queste cicatrici sono essenzialmente superficiali, ovvero interessano gli strati più vicini alla superficie cutanea. 2) C icatrici post-acneiche atrofiche: questi processi cicatriziali sono sempre profondi; interessano quindi costantemente gli strati più bassi della cute (derma superficiale e profondo), solitamente lasciando integri gli strati più superficiali. 3) Cicatrici post-acneiche ipertrofiche e cheloidee: gravi processi cicatriziali di tipo iperproliferativo, rilevati sulla superficie cutanea, isolate o confluenti fra loro e localizzate soprattutto nella regione sottomalare, caratterizzate da lesioni papulo-nodulari variabili da pochi millimetri fino a due tre centimetri e aventi bordi frastagliati. La classificazione delle cicatrici atrofiche annovera tre tipologie: cicatrici ice-pick (puntiformi e profondissime, che sono molto difficili da trattare in senso assoluto), cicatrici a box-car (depresse a fondo piano e con bordi taglienti, sono mediamente trattabi42

Obiettivo del corso L’obiettivo del corso è fornire una preparazione specialistica complessa, implementabile successivamente con corsi superspecialistici. Gli argomenti monotematici verteranno sulle singole indicazioni che beneficiano di terapie Laser aggiornate al momento del loro svolgimento. Saranno esclusi dalla trattazione argomenti non avallati dalla “Evidence based medicine” e non supportati da riferimenti bibliografici ufficiali della letteratura mondiale. Saranno posti a disposizione dei discenti supporti informatici audio-visivi gestibili facilmente da PC. DOCENTI: DATE DEL CORSO: DURATA: ECM:

Dr.ssa Maria Pia De Padova Dr.ssa Mariangela La Macchia 22 Novembre 2013 1 stage di 8 ore in fase di accreditamento

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: C PMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it

li) e cicatrici a scodella (concave con margini più morbidi, sono quelle che rispondono meglio ai trattamenti). MIGLIORARE, NON “CANCELLARE” Di terapie per le cicatrici post-acneiche, nel tempo ne sono state prodotte molteplici; è necessaria però la comprensione di un dato significativo: noi possiamo migliorarle, ma non possiamo farle scomparire. Con questo si intende far chiarezza da subito: tale patologia può essere migliorata, a volte anche significativamente, ma tranne casi del tutto eccezionali mai del tutto. Sono state da tempo proposte numerose modalità di ablazione delle cicatrici post-acneiche; per tale ragione intendiamo suddividere in due grandi capitoli questi trattamenti: • trattamenti dermatologici indicati per le cicatrici post-acneiche di tipo DISCROMICO (cicatrici non depresse, rosse o brunastre); • trattamenti dermatologici indicati per le cicatrici post-acneiche di tipo ATROFICO. Per il trattamento delle cicatrici ipercromiche, sono stati proposti diversi trattamenti tutti tesi al ripristino della normale colorazione cutanea: i peelings chimici, che ricoprono un ruolo primario. Fra tutti, l’acido salicilico in concentrazioni diverse dal 25 al 30% è forse quello con più alti profili di sicurezza, maneggevolezza e risultato. Esistono alcuni laser vascolari, come

il KTP, che riconoscono nel pigmento “target rosso” il bersaglio da colpire. Più recentemente, invece, è stata proposta una particolare fonte di luce: IPL – Luce pulsata con manipoli (ovvero terminali composti da un quarzo emettente una luce con una particolare lunghezza d’onda). La prima tipologia di trattamenti è soprattutto tesa all’azione superficiale, ovvero quella di “levigazione” degli strati superiori, mentre la seconda va ad agire mediante una biostimolazione del derma superficiale, ottenendo un “remodeling” e un rinnovamento della cute interessata. Allo stesso modo, le proposte terapeutiche per le cicatrici atrofiche sono a oggi molteplici e quasi tutte aventi un certo grado di efficacia: dai laser ablativi come il CO2 frazionato ai non ablativi frazionati, che agiscono più profondamente, fino a peelings chimici aggressivi come l’acido tricloracetico a concentrazioni variabili dal 25% al 50%, o a vere e proprie dermoabrasioni meccaniche della cute o altri interventi di tipo chirurgico. Uno fra gli approcci terapeutici più recenti per la terapia delle cicatrici post-acneiche atrofiche approcciabili è il needling, ovvero una tecnica di bio-stimolazione del collagene autologo, che si effettua mediante l’utilizzo di un dispositivo monouso composto da un rullo associato a moltissimi micro aghi di una lunghezza variabile da 1 mm a 2 mm. ✘


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DIETOTERAPIA di Roberto Maugeri Medico Estetico e Nutrizionista - Varese

IL PROGRAMMA DIETETICO GLOBALE Un metodo semplice, pratico e sicuro nel dimagrimento e nel mantenimento dei risultati

’inefficacia di buona parte dei moL delli dietetici oggi conosciuti è essenzialmente dovuta al fatto che nella

loro metodologia spesso non viene tenuto conto, in modo comprensivo, degli aspetti legati al patrimonio genetico e alla fisiologia umana, e di quelli altrettanto importanti dovuti alle diverse esigenze del paziente. Una dieta efficace sul dimagrimento e sul mantenimento dei risultati deve essere abbastanza restrittiva in termini calorici, in modo da contrastare il fisiologico abbassamento del metabolismo basale; deve inoltre apportare al paziente il corretto fabbisogno proteico,

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importante per preservare la sua massa magra, esercitare un efficace effetto saziante e contribuire alle necessità degli aminoacidi essenziali (tirosina e triptofano), indispensabili all’attività catecolaminica e indolaminica, nell’equilibrio dell’umore e del comportamento alimentare. Il programma dietetico deve infine tener conto di alcune legittime esigenze del paziente, ovvero il suo desiderio, durante la dieta, di: • non avvertire il senso di fame; • dimagrire velocemente; • sentirsi in forma; • non dover pesare gli alimenti;

•n on doversi privare di alimenti dolci e gratificanti; •g estire facilmente la dieta anche quando è fuori casa. A tutto ciò va aggiunta la necessità che il programma dietetico sia nello stesso tempo semplice, pratico e sicuro, sia per il medico prescrittore che per il paziente stesso. Grazie all’esperienza acquisita negli anni, è legittimo affermare che il Programma Dietetico Globale rappresenti oggi uno strumento moderno e formidabile, in grado di contemplare in sé gli aspetti appena descritti, consentendo al medico di risolvere in maniera efficace e in tutta sicurezza i problemi di obesità o sovrappeso dei propri pazienti. Questo protocollo, supportato da una vasta letteratura internazionale, è senza dubbio uno dei pochi modelli dietetici in grado di consentire un dimagrimento efficace e rapido attraverso una modulazione ormonale fisiologica, in assenza di fame e di stanchezza. Il Programma Dietetico Globale si articola attraverso tre fasi distinte e successive: il dimagrimento con una very low calorie diet in chetogenesi controllata, la transizione, nella quale si assiste a una progressiva rieducazione alimentare del paziente e alla quale seguirà l’ultima fase di mantenimento, con l’impostazione di una dieta tipo mediterraneo. Nella fase di dimagrimento il bilancio azotato equilibrato, con apporto di proteine ad alto valore biologico, pari a 1,2 ± 0,2 g /Kg/peso ideale corporeo, permette una protezione ottimale della massa magra del paziente e di rispettare il fisiologico turnover dei costituenti proteici del derma. L’apporto proteico viene garantito al paziente attraverso l’assunzione degli


alimenti proteici di nuova generazione con caratteristiche del tutto simili ai cibi presenti in un’alimentazione normale. L’utilizzo di tali alimenti permette d’ottenere, nell’insieme, numerosi vantaggi all’interno del protocollo dietetico: •u n apporto proteico ben definito, in funzione delle reali necessità di ciascun paziente; •u n ridotto contributo di glucidi e grassi saturi nella dieta; •u n contenuto calorico stabile e controllato, utile a consentire un dima-

grimento costante; •u n contenuto di fibre solubili in grado di amplificare l’effetto saziante della chetogenesi nel corso della giornata, riequilibrare la microflora intestinale e regolare i valori di colesterolemia; • l a possibilità di assumere alimenti dolci e gratificanti.

Un apporto in carboidrati pari a 1 g/Kg di peso ideale e un limitato apporto di lipidi consente l’attivazione dei processi di β-ossidazione delle riserve lipidiche, con conseguente chetogenesi stabile. La chetogenesi è un processo del tutto fisiologico che consente al paziente di seguire una dieta a contenuto calorico molto basso in assenza di fame (azione diretta sul centro della sazietà) e di stanchezza (effetto anfetamino simile), senza il supporto di farmaci. La contemporanea assunzione di verdure consentite, a volontà, e un’accurata complementazione micronutrizionale permettono di evitare tutti gli effetti collaterali presenti nelle altre diete chetogeniche. È per questo motivo che il Programma Dietetico Globale va nettamente distinto dagli altri modelli di dieta chetogenica, visto che è il solo ad avere acquisito negli anni un rigore scientifico tale da consentire l’assoluta sicurezza sia per il medico prescrittore che per il paziente. La fase di transizione è una tappa altrettanto importante nel protocollo, in quanto il corretto apporto proteico si accompagna a una graduale reintroduzione di alimenti a basso indice e carico glicemico, in modo da permettere la rieducazione alimentare del paziente sino all’equilibrio alimentare. L’utilizzo, durante questa fase, degli alimenti proteici di nuova generazione contenenti fibre solubili, offre il vantaggio di consentire una maggiore compliance dei pazienti, dal momento che il senso di sazietà esercitato dalle fibre, assieme a quello esercitato dalle proteine, riesce a compensare in modo efficace la scomparsa (dovuta alla reintroduzione dei glucidi) degli effetti anoressizzanti della chetogenesi. Nel corso di questi ultimi anni, il Programma Dietetico Globale ha acquisito un ruolo di primo piano nel trattamento dei pazienti obesi o in sovrappeso e nella risoluzione dei problemi estetici legati alle adiposità localizzate. A queste classiche indicazioni, l’esperienza e il grado di sicurezza hanno permesso al medico di estenderle anche a quelle: ella terapia della sindrome dell’o•d vaio policistico e dell’infertilità nelle pazienti obese, in ambito ginecologico; 45


•d el trattamento delle cefalee in ambito neurologico; •d ella terapia del diabete in ambito diabetologico; •d ella prevenzione della dilatazione cardiaca nel paziente insulino-resistente in ambito cardiologico. L’interesse di un’ampia parte della classe medica è senza dubbio dovuto al rigore metodologico e scientifico del programma, ma è anche legato al fatto che esso è in grado di rispettare pienamente i cinque imperativi definiti dall’OMS in termini di sicurezza, di consentire una perdita di peso costante in modo semplice e pratico e soprattutto di garantire un dimagrimento che, grazie alla chetogenesi stabile, si accompagna a una sensazione di pieno benessere da parte del paziente. ✘

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MEDICINA RIABILITATIVA

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Massaggiatore e Capo Bagnino degli stabilimenti idroterapici

2003 - 2013 TE

TECNICA 2000 E VALET INSIEME PER IL VOSTRO FUTURO

Il Massaggiatore e Capo Bagnino degli stabilimenti idroterapici (Massoterapista Idroterapista) è l’operatore sanitario in grado di effettuare assistenza fisico-manuale sotto controllo medico e di svolgere, nell’ambito delle proprie conoscenze, la prevenzione, cura, recupero funzionale mediante massoterapia, idroterapia e balneoterapia sia nel libero esercizio sia nell’impiego presso enti pubblici e privati

CNICA 2000

PRIMA SCUOLA ITALIANA PER MCB

ono trascorsi due anni da quando, S proprio su queste pagine, annunciavamo l’avvio di un’importante collabora-

zione tra la Scuola Tecnica 2000 e il polo didattico VALET per lo svolgimento delle lezioni della Scuola per Massaggiatore e capo bagnino degli stabilimenti idroterapici. Oggi come allora, al fine di agevolare gli studenti fuori sede le lezioni teoricopratiche del biennio si svolgono sia nella sede della VALET di Bologna sia nella sede della Scuola di Avezzano, mentre gli esami vengono effettuati unicamente presso l’Istituto Tecnica 2000 ad Avezzano. La proposta era nuova ed è stata accolta con grande entusiasmo e partecipazione. Forti dei risultati ottenuti e con l’auspicio di offrire un’altra chance a quanti non sono riusciti a iscriversi in passato a causa del raggiungimento del numero massimo di adesioni possibili, per l’anno 2013/2014 la Scuola Tecnica 2000 e il polo didattico VALET hanno il piacere di annunciare l’avvio di nuove lezioni teorico pratiche per il corso che avrà inizio dal prossimo mese di novembre. La figura del Massaggiatore e capo bagnino degli stabilimenti idroterapici è riconosciuta dal Ministero della Salute e rientra fra le Arti ausiliarie delle professioni sanitarie insieme all’Ottico,

OPEN DAY 12 OTTOBRE 2013

all’Odontotecnico e alla Puericultrice. Il Massaggiatore e capo bagnino degli stabilimenti idroterapici (Massoterapista Idroterapista) è l’operatore sanitario in grado di effettuare assistenza fisico-manuale sotto controllo medico e di svolgere, nell’ambito delle proprie conoscenze, la prevenzione, cura, recupero funzionale mediante massoterapia, idroterapia e balneoterapia sia nel libero esercizio sia nell’impiego presso enti pubblici e privati. Il Diploma, che si consegue al termine del biennio teorico-pratico, abilita all’esercizio dell’arte ausiliaria delle professioni sanitarie di M.C.B. corso teorico-pratico

Per conoscere la figura del Massaggiatore e Capobagnino degli Stabilimenti Idroterapici e tutte le varie possibilità di impiego, per informazioni dettagliate sulle modalità di svolgimento delle lezioni, Scuola Tecnica 2000, in collaborazione con VALET, organizza un Open Day completamente gratuito. Chiunque voglia partecipare a questa giornata, è pregato di consultare i nostri siti internet: www.nuovatecnica2000.it e www.valet.it

Il corso è rivolto a tutti coloro che vogliono specializzarsi nel settore sanitario operando attraverso tecniche massoterapiche, idroterapiche e balneoterapiche. Gli operatori delle Discipline Bionaturali, i laureati in scienze motorie e coloro che non rientrano nel settore sanitario, grazie a questo percorso formativo e dopo aver conseguito il Diploma abilitante potranno operare nel settore sanitario. ✘ Per informazioni contattare:

VALET - Divisione Didattica Via dei Fornaciai 29/b - 40129 Bologna Tel. 051 63.88.334 - Fax 051 32.68.40 info@valet.it - www.valet.it

Istituto Tecnica 2000 Scuola per Massaggiatori e c.b. Scuola per Puericultrici Via Corradini, 243 Avezzano (AQ) Tel. 0863 202.17 - 0863 441.623 www.nuovatecnica2000.it Links siti di interesse: A.I.A.A.P.S. Associazione Italiana Arti Ausiliarie Professioni Sanitarie - www.aiaaps.it Elenco professioni e arti ausiliarie riconosciute dal Ministero della Salute www.salute.gov.it 47


LA “LOGICA ANATOMICA” DEI TRATTAMENTI AVANZATI DEL VOLTO

MEDICINA ESTETICA di Salvatore Fundarò Specialista in Chirurgia Generale, Chirurgia Plastica. Docente CPMA - VALET, Direttore Sanitario del Poliambulatorio MultiMed - Bologna

Riequilibrio mimico del volto con tossina botulinica, reintegro volumetrico con filler e lifting dei tessuti molli con fili di sostegno riassorbibili: queste tre tipologie di trattamento ci consentono di trovare soluzione ad altrettante delle principali cause d’invecchiamento del volto utilizzando metodiche assolutamente mininvasive are qualcosa con logica solitaF mente viene decisamente meglio. Ciò vale anche per i trattamenti estetici del volto: farli secondo “logica anatomica” vengono meglio. Per trattamenti avanzati del volto intendiamo il riequilibrio mimico del volto con tossina botulinica, il reintegro volumetrico con filler e il lifting dei tessuti molli con fili di sostegno riassorbibili. Queste tre tipologie di trattamento ci consentono di trovare soluzione ad altrettante delle principali cause d’invecchiamento del volto utilizzando metodiche assolutamente mininvasive. La scelta della mininvasività, in passato significava sicuramente minimi esiti post trattamento, ma spesso si affiancava a risultati scarsi e raggiungibili con ripetute sessioni. Oggi invece le armi che abbiamo a disposizione sono tali da garantire risultati inequivocabili, estremamente soddisfacenti, con durate congrue e adeguate pur garantendo esiti ridotti e periodi di down-time compatibili con le esigenze della vita odierna. Le capacità che la tossina botulinica ha nel ringiovanimento, soprattutto del terzo superiore del volto, non sono state certamente scoperte recentemente e ormai sono di comune utilizzo dalla maggior parte dei medici estetici. Meno diffusi sono invece i filler volumizzanti per la correzione dell’ipotrofia da invecchiamento dei tessuti adiposi del volto, malgrado siano stati introdotti già da diversi anni. Recentemente sono stati nuovamente proposti i fili riassorbibili di sostegno (barbed o con conetti) che hanno suscitato notevole interesse

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e attenzione da parte degli operatori del settore. Ciò che accomuna questi tre trattamenti, oltre la loro estrema efficacia, è il fatto che richiedono una buona conoscenza dell’anatomia dell’aging del volto per poter sfruttare al massimo le loro potenzialità. Per ottenere un risultato ottimale con il trattamento con tossina botulinica del terzo superiore

Compartimenti adiposi del volto

del volto, è fondamentale conoscere l’esatta collocazione anatomo-topografica dei muscoli mimici e soprattutto il reale posizionamento delle zone motorie nell’ambito di ciascun muscolo. Conoscere dove sono collocate e distribuite le zone motorie consente di conoscere i punti in cui è necessario inoculare il farmaco per ottenere il massimo del risultato utilizzando il mimino di pro-


Posizionamento dei fili di sostegno nel terzo inferiore del volto

dotto. Ci permette inoltre di modulare l’azione paralizzante i muscoli mimici secondo le finalità del trattamento e le esigenze estetiche del paziente. La correzione volumetrica con filler volumizzanti non può prescindere dalla conoscenza delle alterazioni che insorgono a livello dei compartimenti adiposi del volto. Questi compartimenti subiscono modificazioni variabili a seconda del tipo di invecchiamento che ciascun paziente subisce. In alcuni pazienti ci troviamo di fronte a un invecchiamento prevalentemente di tipo ipotrofico (riduzione dei volumi del volto), in altri prevalentemente di tipo ptosico o ipertrofico (caduta e aumento dei volumi). La conoscenza dell’esatto collocamento dei compartimenti adiposi e di come partecipano alle modificazioni del volto ci permette di eseguire il reintegro volumetrico nella corretta posizione e a livello del piano (superficiale o profondo) appropriato. Sbagliare anche uno solo di questi aspetti può vanificare in parte o del tutto l’effetto correttivo che ricerchiamo. L’impiego dei

fili riassorbibili di sospensione ci consente di risollevare i tessuti del volto come mai nessun’altra tecnica non chirurgica ci aveva permesso. Conoscere come agiscono, secondo quali vettori devono esercitare la loro trazione e soprattutto sapere su quali strutture anatomiche sono in grado di esercitare la loro azione liftante, è fondamentale per un corretto e ottimale utilizzo. Trattandosi

di una tecnica nuova o per lo meno poco conosciuta, con caratteristiche che la rendono simile a una tecnica chirurgica, è essenziale basarsi su solide conoscenze anatomiche che ci consentano di eseguirla al meglio in totale sicurezza. Per questi motivi, e per le numerose richieste ricevute, ci è sembrato opportuno organizzare a Malta un altro corso “Dall’Anatomia alla Pratica” in collaborazione con Meducational Limited e R.C.I.S. (Research Center for Injectable Safety), nell’ambito del quale tutti gli aspetti citati prima e molti altri saranno sviscerati con il sussidio della dissezione su cadavere. Particolare cura sarà data all’approfondimento degli aspetti anatomici dell’aging e come correggerli con le tecniche avanzate. Si cercherà di dare un approccio anatomico, che consentirà di individuare il trattamento che più “logicamente” è adatto alla correzione del difetto e di come poterlo eseguire nel migliore dei modi possibile. Le conoscenze anatomiche diventeranno uno strumento in più per pianificare ed eseguire i trattamenti in modo efficace e congruo. Speriamo di riuscire anche questa volta a soddisfare le aspettative dei partecipante e mi permetto di consigliare questo corso a tutti i medici con buona padronanza delle tecniche avanzate che vogliono ottimizzarne i risultati. ✘

Dall’Anatomia alla Pratica

Ringiovanimento globale del volto con iniettabili e fili di sospensione

MALTA, 2-3 NOVEMBRE 2013

Obiettivo del corso Il corso organizzato dall’Euro-mediterranean Research Centre for Injectable Safety (R.C.I.S) in collaborazione con l’Università di Malta e con Meducational Ltd. si prefigge di fornire un approccio anatomico al trattamento degli’inestetismi del volto con iniettabili (filler e tossina botulinica) e con fili di sospensione riassorbibili. Docenti: P. Schembri - Wismeyer, Dr. Salvatore Fundarò Dr.ssa Paola Rosalba Russo Segreteria: CPMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it www.meducational.com.mt


SCUOLA CPMA

UN NUOVO PROGETTO DELLA SCUOLA DI BOLOGNA E DELLA SIES PER IL MEDICO ESTETICO: LIVE STAGE I medici vorrebbero effettuare tirocini pratici con tutor, le aziende hanno la necessità di organizzare eventi “in esclusiva”. Per accontentare gli uni e le altre, CPMA lancia un nuovo format di successo…

a sempre, la Scuola di Bologna D CPMA e la SIES dedicano grande attenzione alle esigenze del mer-

cato e alle aspettative del medico estetico. Una delle cose maggiormente richieste dal medico estetico è legata alla possibilità di effettuare tirocini pratici con tutor, in modo da poter confrontare le proprie conoscenze e le proprie tecniche con quelle di colleghi esperti. Da parte delle aziende, invece, arriva sempre più forte la richiesta di organizzare corsi “ad hoc”, durante i quali le aziende stesse possano contattare medici in maniera diretta. In entrambi i casi, esistono problematiche di difficile soluzione, vuoi per l’impossibilità dei tutor di seguire tutti i medici che fanno richiesta di tirocinio, vuoi per le aziende che si troverebbero nella condizione di effettuare investimenti particolarmente onerosi per l’organizzazione di un evento aziendale (organizzazione generale, costo delle sale, ristorazione e tutto quello che comporta un evento del genere). Da queste premesse nasce l’organizzazione delle giornate LIVE STAGE CPMA-SIES, create seguendo un format in grado di soddisfare contemporaneamente il medico partecipante e l’azienda sponsor. Il format prevede infatti che, per ogni giornata di tirocinio, saranno presi in esame argomenti in forma esclusiva, ovvero per ogni argomento trattato potrà essere presente una 50


SAVE THE DATE LIVE STAGE 1: 25/10/2013

INFO VALET S.r.l. Via dei Fornaciai 29/b 40129 Bologna Tel. 051.63.88.334 Fax 051.32.68.40 info@valet.it www.valet.it sola azienda. In questo modo i partecipanti potranno assistere a un autentico tirocinio multidisciplinare, mentre le singole aziende potranno vivere la giornata come un proprio evento. Per favorire la partecipazione dei discenti, sono previste quote di iscrizione particolarmente contenute, soprattutto per gli associati SIES. I VANTAGGI PER L’ALLIEVO La giornata sarà suddivisa in 5 o 6 argomenti differenti. Ogni docente (tutor) sarà referente di un’azienda e dovrà effettuare una normale visita su una paziente, proprio come se fosse un normale consulto nel proprio ambulatorio. I discenti assisteranno quindi alla visita, comprensiva di anamnesi e analisi del piano di lavoro, oltre ovviamente al trattamento, che sarà effettuato utilizzando i prodotti o le strumentazioni dell’azienda di riferimento. L’organizzazione della giornata: • Trattamento con filler. • Trattamento con peeling. • T rattamento con strumento elettromedicale. • Trattamento con sistema laser.

Le giornate saranno pubblicizzate su tutta la banca dati VALET utilizzando i consueti strumenti di comunicazione e saranno a numero chiuso. La data attualmentte in programma è quella del 25 ottobre 2013. Il Videotirocinio pratico si terrà presso la sede della VALET con collegamento audio-video in diretta dal Poliambulatorio MULTIMED.

l vantaggi oggettivi per le aziende si possono quindi tradurre in: •P ossibilità di incontrare medici attivi nella disciplina medico-estetica. • E sclusiva di tipologia di prodotto per la giornata. •O rganizzazione completa della giornata con reclutamento dei partecipanti da parte di VALET. • C ontributo aziendale decisamente contenuto rispetto all’organizzazione di un evento diretto. ✘ 51


MEDICINA ANTALGICA di Franco Paolini Medico Chirurgo Docente CPMA VALET - Bologna

e cefalee sono tra i sintomi più L comuni riscontrabili nella pratica clinica: pochi (e fortunati) individui

possono affermare di non averne mai sofferto nella loro vita. In Italia sono circa 5 milioni le persone che soffrono in maniera seria e invalidante di mal di testa, incidendo sui costi sociali per gli effetti sul lavoro, sullo studio e sulle attività quotidiane. Le donne sono più colpite rispetto agli uomini con un rapporto 3:1, mentre la fascia di età più interessata è quella tra i 25 ed i 44 anni. Il 40-50% dei pazienti cefalalgici consulta saltuariamente il medico, il 20% ricorre al “self-care”, mentre l’8% va regolarmente dal medico. La cefalea, tuttora priva di una spiegazione scientifica esauriente, viene affrontata dalla Medicina Occidentale con varie terapie farmacologiche le quali, purtroppo, non sempre si rivelano efficaci. Nella Medicina Tradizionale Cinese la cefalea, definita “Tou Feng” (vento alla testa) , rappresenta la manifestazione Yang per eccellenza. Il mal di testa da iperattività dello Yang del fegato è una cefalea a carattere intermittente, protratto e notoriamente intrattabile. Può essere di due tipi: Shi (da eccesso) o Xu (da deficit). Il mal di testa di tipo Shi è causato soprattutto da un eccesso dello Yang del fegato, quello di tipo Xu da deficit di Qi o di sangue. In occidente essa corrisponde alle cefalee primitive di più comune riscontro, inglobando quella di tipo tensivo (69%)

Ago a dimora

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IL MAL DI TESTA DA IPERATTIVITÀ DELLO YANG DEL FEGATO e l’emicrania (16%). Può apparire strano che i due tipi di cefalee siano inglobate, nella Medicina Tradizionale Cinese, in una sindrome comune. Occorre sottolineare che la fisiopatologia della cefalea di tipo tensivo, ad oggi, non è completamente nota, benché appaia probabile che dipenda da un disturbo primitivo isolato della modulazione del dolore nel Sistema Nervoso Centrale. L’emicrania, invece, viene collocata in un disturbo più generalizzato della modulazione sensitivo/sensoriale. Spesso è impossibile una differenziazione netta tra le due cefalee ma, in agopuntura, cambia poco. La differenziazione del mal di testa, nella Medicina Tradizionale Cinese, avviene in base alla zona in cui si presenta. La testa viene chiamata “Palazzo dello Yang” in quanto rappresenta la zona di massima concentrazione dell’energia Yang dal momento che tutti i meridiani, sia della mano che del piede, vi convergono, avendone origine o giungendovi dalle estremità. A un paziente affetto da cefalea bisogna porre domande precise: da quanto tempo ne soffre, le caratteristiche del dolore e l’esatta localizzazione, i fattori che lo aggravano o lo alleviano, se migliora o peggiora con la pressione, con il caldo o il freddo. Chi conosce la teoria della Medicina Tradizionale Cinese impiega pochissimo a connettere segni e sintomi, apparentemente sconnessi tra loro, invece inglobabili in un’unica sindrome chiamata “Iperattività dello Yang del fegato”. Vi propongo un piccolo assaggio di come sia possibile “stupire” un ipotetico paziente cefalgico, magari di sesso femminile, ormai disperato perché vaga da anni, da uno studio medico all’altro, senza ottenere miglioramenti ma, soprattutto, senza sentirsi davvero

compreso. Pensate di avere di fronte una donna: vi riferisce di soffrire da tempo di un terribile mal di testa, con localizzazione temporo-parietale. Adesso immaginatevi nei panni del Medico che riesce, quasi magicamente, ad anticipare i sintomi della paziente, descrivendoli dalla testa ai piedi. Alla signora chiedete se il mal di testa è localizzato prevalentemente in sede temporale, se è molto inteso, trafittivo, con caratteristiche di pulsatilità retrorbitale. Osservate se ha occhi rossi e dolenti, se manifesta la sensazione di gonfiore all’occhio e annebbiamenti della visione. Continuate chiedendo se avverte una sensazione di bruciore o trafittura intercostale (come se pungesse qualcosa), se ha ronzii auricolari, urine di colore giallo carico, stipsi. In riferimento alle mestruazioni le domandate se sono dolorose prevalentemente all’inizio del ciclo. Andando avanti potreste chiederle se ha la sensazione di gonfiore all’ipocondrio destro come se il fegato “rodesse”, se ha giramenti di testa o franche vertigini, se la mattina, appena sveglia, ha un sapore


AGOPUNTURA DI SINTESI FUNZIONALE

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso Realizzazione di una sintesi estrema del costrutto teorico dell’Agopuntura Cinese finalizzata alla immediata applicabilità nel campo delle principali affezioni dolorose articolari. L’insegnamento di nozioni di Riflessologia Auricolare e di Craniopuntura doterà i discenti della capacità di agire efficacemente nella risoluzione dei blocchi articolari acuti.

Ago a dimora

amaro in bocca, se soffre di insonnia con risvegli notturni tra l’una e le tre di notte (e comunque si sveglia all’alba), se ha dolori e contratture alla muscolatura del collo, dei muscoli trapezio o dolori muscolari diffusi che tendono a migrare invece di essere fissi, dolori articolari prevalentemente alle anche e alle caviglie. Si potrà concludere cercando di capire se ha avversione per il vento e se nota una certa irritabilità o depressione del tono dell’umore. Con molta probabilità si vedrà la suddetta paziente, annuire di continuo, sorpresa e incredula e, alla fine dell’anamnesi, tirare un sospiro di sollievo, come a dire: “Finalmente c’è qualcuno che è riuscito a giustificare la presenza simultanea di tutti i miei sintomi…vuoi vedere che questa è la volta buona che il mal di testa mi passa?”. Ho descritto in maniera volutamente spiritosa, ma assolutamente veritiera, ciò che, nella realtà della mia pratica medica di agopuntore, accade ogni giorno. È bene sottolineare che l’agopuntore fa una diagnosi energetica ma, oltre la diagnosi, cura anche. Nei vari trattamenti agopunturali del mal di testa effettuati su pazienti di età e sesso diversi, ho avuto modo di constatare che i risultati terapeutici migliori li ho ottenuti proprio nella Segno della fovea

DOCENTE: DATE DEL CORSO: DURATA: ECM:

Dr. Franco Paolini 11-12-13 Ottobre 2013 1 stage di 20 ore in accreditamento

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: C PMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it

cefalea di tipo tensivo e nell’emicrania, dove il dolore è di intensità elevata e spesso definito, a mio avviso ingiustamente, intrattabile. Nel tempo ho constatato che anche la sola Riflessologia Auricolare è in grado di dare adeguata risposta terapeutica a invalidanti dolori di testa. La percentuale di successo terapeutico è veramente elevata e, giova precisarlo, è uno strumento semplice ma potente. In primo luogo vanno identificati attentamente frequenza, durata e intensità del dolore. Successivamente si posizionano, nel padiglione auricolare del paziente, in punti specifici selezionati in base alla diagnosi energetica, aghi a dimora per riflessologia auricolare. Gli aghi vanno tenuti per 3 settimane continuativamente e non creano al paziente disagio o dolore. Allo scadere del termine si rivalutano frequenza, durata e intensità degli episodi dolorosi. In oltre il 95% dei soggetti vi è una regressione significativa delle cefalee che, se permangono, hanno comunque un’intensità nettamente inferiore, durano per un tempo molto più breve e necessitano di minor quantitativo di farmaci, o, addirittura, non ne necessitano più. Nella mia pratica è fondamentale, dopo 21 giorni, verificare se il soggetto rientra in quel 95% di coloro che ne traggono beneficio. Se il miglioramento c’è stato si tolgono gli aghi dall’orecchio trattato e se ne inseriscono di nuovi nel contro laterale procedendo con questa alternanza fino a quando ci sono margini di miglioramento. Solo in rari casi mi è capitato di dover integrare il trattamento con agopuntu-

ra classica a cadenza bisettimanale. I miglioramenti terapeutici perdurano per un tempo variabile da soggetto a soggetto. Quando la metodica ha funzionato la prima volta ed è stata interrotta perché il miglioramento si era stabilizzato, qualora al paziente il dolore dovesse tornare, posso garantire che, con elevata probabilità, il successo terapeutico ci sarà di nuovo. Come medico, la sfida giornaliera che mi sento di raccogliere, è riuscire a curare tutti i miei pazienti, prodigandomi nel comprenderne, con professionalità ma soprattutto con empatia, sintomi e disturbi. A me, come a tutti i Colleghi, vengono chieste: la comprensione della malattia, la guarigione o, quantomeno, la scomparsa di un dolore. E, com’è noto, non sempre la Medicina Tradizionale ha risposte e soluzioni per tutto. Qualificarsi professionalmente con un percorso di Agopuntura di Sintesi Funzionale Antalgica non aggiunge semplicemente un’altra ”etichetta” al già corposo curriculum ma offre la possibilità di apprendere in tempi brevissimi una preziosa metodica terapeutica, pratica, efficace e spesso risolutiva in grado di donare salute e benessere ai propri pazienti. ✘ BIBLIOGRAFIA 1) HARRISON - Principi di Medicina Interna 18° Edizione Volume Primo Capitolo 14 Cefalea pagg 116-131 - Casa Editrice Ambrosiana - 2012 2) CHINESE ACUPUNCTURE and MOXIBUSTION Foreign Languages Press Beijing 1989 pagg. 299-300 3) Rilevabilità dei D.I.M. nelle aree somatotopiche rappresentative del rachide nel padigliuone auricolare 4) Montani M., Cristiano A., Maiola M., Gatto R.: “30 casi di cefalea” in SIA-Società Italiana di agopuntura, Rivista Italiana di Agopuntura, Aprile 2005 53


LASER CHIRURGIA di Fabio Marini e Domenico D’Angelo Skin Laser Clinic Pescara - S. Benedetto del Tronto (AP) Docenti CPMA VALET - Bologna

LASER: LE NOVITÀ IN AMBITO DERMATOLOGICO, MEDICO-CHIRURGICO ED ESTETICO

La grande richiesta di interventi medico e chirurgici poco invasivi ha prodotto un input tecnologico e strumentale per il controllo dell’aging cutaneo che permette al medico, oggi come non mai, di disporre di un’ampia gamma di metodologie strumentali sempre più sofisticate egli ultimi anni, l’avvento della N tecnologia laser in medicina, e in particolare in dermochirurgia, ha avuto un andamento esponenziale, in termini di ricerca e di applicazioni e ha rivoluzionato l’approccio terapeutico a diverse patologie. Le tecnologie a disposizione del medico sono sempre più numerose, così come la conoscenza specifica della loro applicabilità in campo patologico ed estetico. LE NOVITÀ PIÙ INTERESSANTI Se dovessimo oggi indicare le novità più interessanti dell’alta tecnologia laser ed elettrottica applicate alla pratica ambulatoriale in ambito dermatologico medico-estetico in grado di far compiere il salto di qualità al professionista in termini di risultati efficacia e ridotti down time, indicherei la RADIOFREQUENZA BIPOLARE FRAZIONATA CON MICROAGHI come trattamento minivasivo per restituire tonicità e volume cutaneo del viso e corpo, il LASER DIODICO 577 nm come nuovo gold standard per il trattamento delle lesioni vascolari superficiali del viso e l’ENDORIMODELLAMENTO CON LASER 1470 nm CON AZIONE DIRETTA SUL DERMA mediante fibra ottica per lo shrinkage del collagene, induzione alla neocollagenogenesi e quindi retrazione cutanea. Entriamo nei dettagli. La tecnologia INFINI nasce con l’obiettivo di ottenere un ringiovanimento cutaneo mediante una stimolazione dermica con induzione al rimodellamento collagenico e stimolazione dermoblastica, il tutto senza alterare la fisiologia strutturale dermica e quindi evitare esiti di ogni genere ed effetti secondari non desiderati. Per tale tecnologia non ci sono limitazioni del fototipo, i tempi 54

di recupero sono brevissimi e non esiste alcuna controindicazione assoluta all’esposizione solare: di conseguenza, una terapia utilizzabile 12 mesi l’anno. A differenza delle radiofrequenze emesse da manipoli poggiati alla cute, l’INFINI prevede l’emissione dell’onda attraverso microaghi inseriti direttamente nel derma, aumentandone di gran lunga l’efficacia. Ad ogni singolo impulso si inseriscono nella cute 49 microaghi, schermati da una guaina in silicone e oro che tiene libera solamente la parte terminale del microago dalla quale viene emessa la radiofrequenza. La profondità viene gestita dall’operatore determinando così un doppio effetto, meccanico e coagulativo-elettromagnetico. Il trattamento è del tutto indolore, preparando la paziente con una crema anestetica topica. Il protocollo prevede 2/3 trattamenti da ripetere ogni 3/4settimane. Il Laser a diodo 577 nm, vera novità internazionale, è stato utilizzato dal nostro gruppo per uno studio preliminare nel trattamento delle lesioni vascolari superficiali con l’obiettivo di verificare quali fossero i vantaggi nel trattamento delle lesioni vascolari superficiali trattate con tale laser paragonato al tradizionale laser KTP o NdYag duplicato in frequenza a luce verde 532 nm, in termini di maggiore selettività, minori effetti collaterali e maggiore efficacia del trattamento. Sono stati trattati 50 con i seguenti criteri di inclusione, età tra i 25 e i 60 anni, fototipo I-III della scala di Fitzpatrick, presenza di lesioni vascolari del viso classificate come Malformazioni Capillari Congenite a normale turnover endoteliale o Ectasie con dilatazione e normale turnover dell’epitelio endoteliale (secondo la classificazione

angiomatosi teleancectasica prima e dopo laser a diodi 577nm

di Mulliken), assenza di terapia topica 3 mesi antecedenti, assenza di terapie chirurgiche estetiche al volto nei 6 mesi antecedenti, non assunzione di isotretinoina nei 12 mesi antecedenti, assenza di terapie iniettive locali o altre metodiche tipo fotoringiovanimento o fotodinamica nei 6 mesi precedenti. I risultati ottenuti hanno mostrato che il trattamento laser diodico a 577 conduce a un end-point clinico significativamente migliore rispetto allo stesso trattamento effettuato con laser a luce verde 532nm, con una significativa riduzione degli effetti collaterali e del dolore percepito. Tale tecnologia rappresenta quindi un’evoluzione tecnica con indubbi


TECNICHE LASER PERCORSO BASE E PROPEDEUTICO

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso L’obiettivo del corso è fornire una preparazione specialistica complessa, implementabile successivamente con corsi superspecialistici. Gli argomenti monotematici verteranno sulle singole indicazioni che beneficiano di terapie Laser aggiornate al momento del loro svolgimento. Saranno esclusi dalla trattazione argomenti non avallati dalla “Evidence based medicine” e non supportati da riferimenti bibliografici ufficiali della letteratura mondiale. Saranno posti a disposizione dei discenti supporti informatici audio-visivi gestibili facilmente da PC. DOCENTI: DATE DEL CORSO: DURATA: ECM:

Dr. Domenico D’Angelo e Dr. Fabio Marini 6-7-8 Settembre 2013 1 stage di 20 ore 20 crediti

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: C PMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it

vantaggi. La maggiore affinità di questa lunghezza d’onda all’emoglobina, combinata a una minore affinità per la melanina e a una maggiore lunghezza di estensione, consente al medico di effettuare - anche su lesioni vascolari più profonde, come ad esempio le malformazioni capillari congenite trattamenti terapeuticamente efficaci tipo 2 sulle quali con la luce gialla è possibile fotocoagulare i vasi ectasici dilatati nel plesso vascolare orizzontale ad “anelli” che reagiscono scarsamente al laser 532nm. Inoltre, con tale sistema è possibile trattare con successo anche l’arteriola centrale più profonda e a maggior pressione degli spyder naevi, la cui non corretta coaprima e dopo endolight lift con fibra 1500

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gulazione è fonte di frequenti recidive. Quindi la possibilità di utilizzare con efficacia terapeutica picchi di fluenze più basse rispetto al 532 nm si traduce in una maggiore compliance da parte del paziente e una minore incidenza di effetti collaterali, con possibilità di trattare con tranquillità fototipi elevati o pazienti abbronzati. La metodica da noi denominata SKIN LASER LIFT consiste in una tecnica combinata mediante un laser resurfacing (ablativo o non ablativo, dipendente dalle indicazioni) con un endorimodellamento in fibra mediante Laser 1470 nm per il trattamento dei segni dell’aging cutaneo quali discromie, alterazioni della texture, rugosità, ma soprattutto della ptosi cutanea, causa della perdita dell’armonia dei contorni (doppio mento), riempimento delle linee naturali (angolo cervico-mentoniero) e accentuazione delle pieghe (solchi naso-genieni.) Tale combinazione sinergica laser per mezzo di uno stimolo termico localizzato nel derma, provoca una reazione infiammatoria moderata e controllata, con minima effrazione epidermica, prefiggendosi di colmare le perdite di sostanza della matrice, inducendo una modificazione intrinseca qualiquantitativa della struttura collagenica dermica, “effetto tightenig”. ENDORIMODELLAMENTO. Si ottiene con un’azione diretta sul derma per mezzo di una sottile fibra ottica del calibro di 100/200 micron (sterile-monouso o sterilizzabile pluriuso) con la quale riusciamo a porre la radiazione elettromagnetica direttamente a contatto

prima e dopo endolight lift con fibra 1500

della zona target con il fine di ottenere un idoneo incremento della T del derma superficiale e medio. In tal modo si evitano danneggiamenti termici epidermici (down time ed effetti indesiderati secondari ridotti). Seguendo i principi della fotobiologia, due sono i parametri importanti: la lunghezza d’onda e l’energia da rilasciare. 1470 nm ci sembra la lunghezza d’onda giusta per l’affinità elevata all’acqua e al tessuto adiposo, di conseguenza l’impiego più basso di E per il raggiungimento della temperatura ottimale dello “Skin tightening” limita il rischio di un danno termico. Gli studi condotti da Mordon con modelli di analisi matematica sulle temperature cutanee indicano che, per raggiungere un effetto ottimale di denaturazione del collagene e conseguente thightenig, la temperatura del derma deve raggiungere i 48/51 gradi. Quindi deve essere considerata sicura ed efficace una temperatura superficiale di 38/41 gradi monitorizzabile mediante un termometro a infrarossi. Esami istologici supportano tali tesi con formazione di nuove fibre collagene. Ricordiamo che tale sistema Laser 1500 per lo sopracitate caratteristiche è estremamente fruibile e duttile e viene utilizzato per Laserlipolisi, Laser resurfacing non ablativo con sistema di scannerizzazione, Chirurgia flebologica endovasale, Trattamento delle striae distensae albae (in combinazione scanner/fibra). ✘ 55


LA DIFFERENZA È LIVE

SIMPOSIO LASER

Non un semplice Congresso dedicato all’utilizzo delle tecnologie laser ed elettro ottiche in Medicina e Chirurgia Estetica, ma un evento capace di coinvolgere “dal vivo” tutti gli iscritti… on un semplice Congresso dediN cato all’utilizzo delle tecnologie laser ed elettro ottiche in Medicina e

Chirurgia Estetica. Di quelli, chi opera in questo settore lo sa bene, ce ne sono già tanti. No, la SIES non voleva né mischiarsi con gli altri né dichiarare guerra a ipotetici competitors che in effetti non esistono. La SIES, forte delle professionalità che la innervano, voleva ritagliarsi un proprio ambito in questo settore, differenziarsi da tutte le altre Società Scientifiche. E l’ha fatto, organizzando il primo Simposio Internazionale dal tema “Laser e Tecnologie Elettro Ottiche in Medicina e Chirurgia Estetica”. Coinvolta per l’organizzazione il proprio “braccio operativo” consolidato,

la VALET di Bologna, la SIES ha poi affidato le redini dell’organizzazione scientifica a Fabio Marini e Domenico D’Angelo docenti presso la Scuola di Bologna e professionisti di acclarata fama. Marini, D’Angelo e la VALET si sono messi d’impegno e così l’8 e 9 novembre, presso l’Hotel Relais Bellaria di San Lazzaro di Savena, comune alle porte di Bologna, andrà in scena la prima edizione di questa kermesse che intende ribadire fin dalla premessa la propria originalità rispetto a tutti gli altri appuntamenti “laseristici” che affollano il calendario. Al Simposio, infatti, non si assisterà alla semplice esposizione di pur interessanti relazioni, come accade in altri consessi. Qui si partirà da una

LIVE SESSION, in collegamento diretto con il Poliambulatorio MULTIMED, durante la quale gli iscritti interagiranno con i colleghi che stanno operando. Le discussioni dei vari casi clinici, in questo modo, saranno molto più vivaci, coinvolgenti, e riusciranno a sviscerare tutti gli aspetti dei vari trattamenti, arrivando a “coprire” persino eventuali complicanze (mai auspicabili, ma purtroppo possibili) e il decorso post trattamento del paziente. Appuntamento, quindi, l’8 e il 9 novembre prossimi all’Hotel Relais Bellaria: la differenza tra il primo Simposio Internazionale “Laser e Tecnologie Elettro Ottiche in Medicina e Chirurgia Estetica” e gli altri simposi è LIVE… ✘

Il nuovo trattamento per contrarre i tessuti e stimolare il collagene

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Prima

Dopo

Prima

Dopo

Ridisegna il volto del tuo paziente

Impianto in polilattico completamente riassorbibile

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MEDICINA ESTETICA di Giorgio Maullu Medico Chirurgo Specialista in Scienza dell’Alimentazione - Oristano Docente CPMA VALET - Bologna

MEDITERAICA™: MANGIARE BENE ED ESSERE IN FORMA

Il protocollo coniuga un corretto apporto alimentare con una minima ma adeguata quantità di attività fisica. Dopodiché, i trattamenti estetici che si effettuano daranno risultati più veloci, più eclatanti e soprattutto più duraturi

a troppi anni avere “qualche chilo D di troppo” invece che essere considerato un problema da affrontare con

le giuste motivazioni e adeguati mezzi viene considerato un “inestetismo” e come tale affrontato nei modi peggiori a cui la pubblicità miracolistica ci ha abituati. Essendo l’uomo un essere vivente complesso e quindi non in grado di produrre energia da se stesso, come fanno ad esempio i vegetali, per mantenersi deve assumerla dall’esterno, questa energia. Che ovviamente sta nel cibo. Parte di questa energia proveniente dal cibo viene utilizzata per far vivere tutte le cellule del nostro organismo (metabolismo basale), per svolgere il lavoro di tutta la giornata (dispendio energetico) e, in ultimo, per poter tramutare in energia il cibo che noi introduciamo nell’organismo attraverso la digestione (termogenesi alimentare). Quando la quantità di cibo introdotto è minore della somma delle tre componenti prima elencate si dimagrisce; quando invece è superiore si ingrassa. Se si considera che il metabolismo basale in

genere cambia poco ma rappresenta il 70% del totale, ben si capisce che per avere “un risultato” bisogna agire sulle altre due componenti, e cioè termogenesi alimentare e soprattutto dispendio energetico. Il 50% del dispendio energetico viene utilizzato per mantenere costante la temperatura corporea, la restante parte per il lavoro muscolare durante il giorno. Da questo breve spunto ben si capisce la stoltezza di certe letture “mai più chili in eccesso”, oppure l’efficacia di certi espedienti come la “dieta dell’anguria” o ancora peggio “senza sacrifici”. Oggettivamente il benessere e la tecnologia del nostro tempo hanno portato a due grandissimi risultati: l’abbondanza di alimenti e la riduzione del movimento. Questi due eventi epocali hanno portato quindi ad avere più difficoltà a spendere “enegeticamente” e quindi si tende facilmente ad aumentare di peso, di poco nei casi più fortunati, tanto da farlo sentire solo un problema estetico, ma purtroppo anche di tanto: in quest’ultimo caso diviene un proble-

SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE (PROPEDEUTICO A DIETOTERAPIA DELL’OBESITÀ)

corso teorico-pratico

Obiettivo del corso L’obiettivo del corso è fornire una preparazione completa nel campo della Scienza dell’Alimentazione, dalle nozioni di biochimica e di fisiologia della nutrizione alla digestione, assorbimento, trasporto e trasformazioni biochimiche dei nutrienti energetici, con particolare attenzione al reale fabbisogno energetico (basale e di riposo; di utilizzazione degli alimenti; di svolgimento delle comuni attività di vita, professionali e sportive), fino ad arrivare alla personalizzazione della dieta.. DOCENTE: DATE DEL CORSO: DURATA: ECM:

Dr. Giorgio Maullu Marzo 2014 1 stage di 20 ore 21 crediti

RICHIEDI PROGRAMMI DETTAGLIATI SEGRETERIA E SEDE: C PMA - VALET Divisione Didattica - Bologna Tel: 051 63.88.334 - www.valet.it - info@valet.it

ma medico con gravi ripercussioni sulla salute. Seguendo le linee internazionali di nutrizione, chiaramente il consiglio più corretto è quello di avere una dieta ipocalorica normobilanciata e un adeguato dispendio energetico, ma spesso questo corretto consiglio non può essere messo in pratica per molteplici motivi. Considerando poi che l’alimentazione deve essere il più varia possibile, ricca di fibre, vitamine, probiotici, elementi essenziali, non sempre si riesce a soddisfare questa richiesta. LA STORIA Il prof. Blackburn, dell’università di Harvard, introdusse negli Anni 70 il primo protocollo della dieta proteica, che fu ripreso e perfezionato dal canadese Marineau nel 1975. Quest’ultimo distinse per primo questo regime dietetico dalle cosiddette “diete iperproteiche”, intendendo che la dieta proteica non aveva un carico di proteine troppo dissimile dalla fisiologica introduzione giornaliera. Nel 1993 il protocollo è stato convalidato dal Ministero della Salute degli Stati Uniti. Fino ad oggi sono stati trattati in tutti il mondo oltre 8 milioni di pazienti senza riscontrare conseguenze negative. LE INDICAZIONI TERAPEUTICHE Se ne possono giovare obesi e grandi obesi, soggetti in sovrappeso con o senza fattori di rischio e anche pazienti con adiposità localizzata anche se non presentano modifiche significative di peso corporeo. La dieta proteica è una terapia globale, nel senso che associa all’obiettivo del dimagramento anche e soprattutto il raggiungimento di un corretto comportamento alimentare, garanzia per un mantenimento nel tempo del peso ideale raggiunto. Prendendo a cuore questa situazione, 57


MEDITERAICA™: MANGIARE BENE ED ESSERE IN FORMA

Mediteraica™ vuole offrire a tutti coloro che hanno qualche chilo di troppo, e che intraprendono trattamenti estetici total body, la possibilità di ottenere in maniera mirata, scientificamente corretta, la risoluzione del problema e di mantenere l’integrazione tra dieta libera e alcuni preparati di Mediteraica™ qualora lo si volesse.La domanda può sorgere spontanea o indotta: perché Mediterraica? La risposta è semplice:

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perché riesce a coniugare in maniera completa l’assunzione delle proteine assieme a tutte le vitamine e i componenti essenziali di cui l’organismo necessita in pasti preparati ad alta appetibilità con ottimi gusti. L’aumento del contenuto proteico con la relativa diminuzione dei carboidrati e l’aumento dell’acqua che si deve bere durante il giorno, permettono un maggior consumo dei grassi (trigliceridi) che ha come conseguenza il mantenimento della massa muscolare, che è quella metabolicamente attiva, e la diminuzione dei grassi che vengono “bruciati dai muscoli” con conseguente perdita di peso. Infatti l’assunzione in persone sane di una quota proteica pari a 1,2 – 1,5 gr per Kg di peso corporeo determina la formazione di alcuni composti detti “corpi chetonici” che vengono utilizzati al posto degli zuccheri per produrre energia. Inoltre, mantenuti a questi livelli determinano un senso di sazietà naturale e aumentano il tono dell’umore. Questi due elementi sono molto importanti, in quanto permettono di affrontare nelle migliori condizioni il trattamento. Il tempo di utilizzo è di 20 giorni in quei casi in cui la perdita di peso da ottenere sia inferiore ai 5 Kg, per un tempo più lungo ma seguito

accuratamente dal medico per perdite superiori ai 10 kg. Per facilitarne l’utilizzo, la confezione presenta un calendario di massima che il paziente può scegliere di seguire. Una settimana tipo, come correlata dalla scheda, permette di preparare tutto molto facilmente con un minimo di attenzione. L’altro parametro indispensabile è l’attività fisica, per cui è abbastanza facile incrementare il dispendio energetico con l’aumento dell’attività fisica. Parcheggiare più lontano, fare le scale invece di prendere l’ascensore, alzarsi dalla scrivania per bere piuttosto che avere la bottiglia dell’acqua vicina sono piccoli trucchi che permettono un aumento discreto del consumo calorico. Mediterraica, per agevolare questo importante e fondamentale aspetto, fornisce un conta passi dove per essere in linea con le “Raccomandazioni Nutrizionali” devono essere almeno 10.000 (diecimila), traguardo molto più facile da ottenere di quanto si creda. Coniugando allora un corretto apporto alimentare con una minima ma adeguata quantità di attività fisica ai trattamenti estetici che si effettuano, i risultati di questi ultimi saranno più veloci, più eclatanti e soprattutto più duraturi. ✘


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MEDICINA ESTETICA di Roberto Pelliccia Medico Chirurgo - Roma

UN PROTOCOLLO COMBINATO PER GLI INESTETISMI CUTANEI Una combinazione di trattamenti crea un nuovo metodo per trattare in modo semplice ed efficace i principali inestetismi cutanei

he cosa c’è di nuovo, oggi, nella C medicina estetica? La prima risposta può essere “tante cose”: la medicina rigenerativa con i fattori di crescita, grasso e staminali, nuovi filler rivolumizzanti, evoluzione del mondo laser e così via. Tutte metodiche invasive che comunque offrono ottimi risultati, ma non sempre ben accettate dai pazienti che per una serie di motivi, anche legati al particolare momento socio-economico, ci richiedono trattamenti semplici, efficaci e non per ultimo abbordabili economicamente.

sere levigata o con esiti acneici e l’abbinamento dell’acido mandelico con i chelanti, acido tiolattico, per il trattamento delle discromie e del

foto-invecchiamento sono ormai protocolli noti e consolidati. L’elettroporazione è una metodica di veicolazione transdermica di sostanze

Mani prima e dopo trattamento con trattamento combinato

IL PROTOCOLLO DI SHANGAI Recentemente ho messo a punto un protocollo, presentato anche a un congresso internazionale a Shangai e destando notevole interesse, che unisce tecniche e metodiche ampiamente sperimentate e che ben si prestano a un trattamento combinato e sinergico della maggior parte degli inestetismi del volto, senza essere aggressive e invasive e sicuramente più abbordabili economicamente. Si tratta di metodiche note e sperimentate, ma che abbinate e modificate offrono panorami nuovi nei trattamenti degli inestetismi cutanei. Parliamo di peeling con acido mandelico in sinergia di sostanze, abbinato in un protocollo combinato con elettroporazione con nuovi sieri e gel conduttivi di mia personale e recente formulazione. Il peeling all’acido mandelico in sinergia con acido piruvico nel trattamento dell’acne e della cute seborroica, l’acido mandelico con l’acido salicilico nella cute che necessita di es60

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ionizzabili che per le caratteristiche proprie delle correnti riescono a penetrare nei tessuti e nelle cellule per attivarne il metabolismo e migliorarne le funzioni. TUTTE LE NOVITÀ L’innovazione della metodica è quella di aver creato protocolli specifici di trattamento con l’abbinamento nella stessa seduta del peeling e dell’elettroporazione. L’altra novità sono proprio i gel e i sieri elettroconduttivi specifici per l’inestetismo da trattare. I gel sono stati formulati in modo specifico per il trattamento del foto aging, con sostanze rivitalizzanti e anti ossidanti, dell’acne e della cute seborroica, abbinando la niacinamide ad antiossidanti e delle discromie sempre sfruttando le caratteristiche, ampiamente documentate dalla bibliografia, della niacinamide in sinergia con antiossidanti e arbutina. Sono stati messi a punto anche sieri

sempre dedicati all’inestetismo da trattare, che oltre al trattamento antiaging o depurativo per cute seborroiche e quindi dedicati al volto, prevedono pure protocolli per il trattamento coadiuvante, con veicolazione transdermica, degli inestetismi del corpo come rilassamento, lipodistrofie localizzate, PEFS “cellulite”, strie cutanee “smagliature”. Il protocollo prevede una preparazione della superficie cutanea con detersione e un pre-peeling per ottimizzare il Ph cutaneo e favorire la penetrazione del peeling all’acido mandelico. Applicazione della formulazione peeling al mandelico sinergica dedicata all’inestetismo e una azione con durata variabile fra 10 e 20 minuti. Seguirà la disattivazione dell’acido, la rimozione con lavaggio con acqua fredda o tiepida, accurata asciugatura della superficie cutanea. Si procede poi all’applicazione con l’elettroporazione del siero o gel specifico per l’inestetismo e il pro-

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Obiettivo del corso Dare una corretta conoscenza dello stato dell’arte nel campo dei peelings chimici, con una completa ma non noiosa illustrazione degli agenti a nostra disposizione, con le indicazioni terapeutiche, le modalità di utilizzo e i possibili eventi avversi. Non abbiamo dimenticato la parte pratica che, in questo corso base, riteniamo debba essere svolto sulle modelle dai docenti per permettere ai colleghi di osservare i momenti dell’esecuzione di un peeling chimico, tutti parimenti importanti per un risultato terapeutico ottimale. La mission del corso è fare in modo che il discente sia in grado di iniziare immediatamente a praticare i peelings chimici nel suo ambulatorio.

DOCENTI: DATE DEL CORSO: DURATA: ECM:

Dr. Giuseppe Maria Izzo Dr.ssa Paola Tarantino 5-6 ottobre 2013 1 stage di 12 ore 12 crediti

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tocollo che si sta praticando. L’apparecchiatura per l’elettroporazione che uso è dotata di programmi precostituiti che si autoadattano al gel usato e all’inestetismo da trattare. Il tempo di applicazione del gel veicolabile varia fra i 10 e i 15 minuti,

secondo le zone o i protocolli scelti. Al termine si applica una crema professionale a base di acido ialuronico a basso peso molecolare, aminoacidi, antiossidanti e precursori dei componenti della matrice dermica. Tale associazione, trovando ancora

permeabile la superficie cutanea, penetra fornendo ulteriore potenziamento al protocollo. Prescrivo terapia domiciliare con creme e gel con sostanze antiaging e acido mandelico da applicare nell’intervallo fra una seduta e l’altra. La cadenza delle sedute mediamente è di una ogni una o due settimane per quattro volte e una seduta ogni due o tre settimane per due volte, secondo il tipo e l’entità dell’inestetismo che stiamo trattando. Sulla base di questa esperienza, incoraggiato dai risultati, ho formulato e sono in corso di verifica nuovi gel, sieri e creme basati sulle recenti conoscenze della medicina rigenerativa utili al bioringiovanimento dermoepidetrmico e al trattamento delle discromie. I primi risultati sono incoraggianti e avremo modo di farli conoscere a breve per ulteriori protocolli idonei al trattamento dell’invecchiamento cutaneo. ✘

La panetteria per il piacere della dieta proteica. 62

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PER IL SOCIALE

A PROPOSITO DI METODO VANNONI Un servizio de Le Iene ha riportato sotto i riflettori dell’attualità questo tipo di cura basato sulle cellule staminali. Secondo il suo scopritore, potrebbe servire a battere una sessantina di patologie, ma l’Agenzia Italiana del Farmaco non è dello stesso avviso… A lanciare il sasso sono stati gli inviati de Le Iene, che nei mesi scorsi hanno realizzato un servizio riguardante il Metodo Vannoni sulle cellule staminali, Metodo che nel novembre 2012 è stato oggetto dell’inchiesta del procuratore Guariniello. Giulio Golia, inviato “in nero”, ha parlato della storia della piccola Celeste, che è affetta da Sma1 (atrofia muscolare spinale), malattia degenerativa per la quale al momento non esistono cure ufficiali. Celeste è stata sottoposta a iniezioni di cellule staminali col metodo Vannoni, dopodiché sono comparsi piccoli ma significativi segnali di miglioramento nella piccola bambina. I medici, una volta diagnosticata alla bambina questa patologia, avevano consigliato ai genitori di “lasciarla andare” perché non ci sarebbero state possibilità di guarigione. Nel servizio, gli stessi genitori di Celeste hanno affermato che da quando la figlia è stata sottoposta al metodo Vannoni non ci sono mai stati problemi di nessun tipo, anzi hanno assistito a miglioramenti miracolosi. Poi Golia ha intervistato direttamente Vannoni: “Se a una lucertola tagli la coda, le ricresce grazie alle staminali, allo stesso modo in cui fanno crescere in noi i capelli, le unghie e tengono giovani i nostri organi. Noi prendiamo questo meccanismo, lo amplifichiamo e lo andiamo a inserire sulle malattie gravi che la natura non riesce a riparare col suo bagaglio e il suo ritmo di sviluppo delle cellule staminali. Il mio è un metodo per estrarre le staminali in modo attivo. Noi le prendiamo dalla parte spugnosa dell’osso del bacino, il pezzettino lo lavoriamo e riusciamo a estrarre 5 tipi di staminali diverse: ognuna ha le sue funzioni e le sue utilità. Del nostro serbatoio di cellule staminali noi ne prendiamo una piccola parte, le moltiplichiamo e le rimettiamo nel nostro organismo in quantità molto maggiore. Con questa cura si possono trattare più di sessanta patologie. Tutte gravissime”. Poi Vannoni ha spiegato il problema burocratico che si è venuto a creare a livello europeo perché le cellule staminali sono state definite farmaci: “È come dire che la tua automobile da domani, per mia decisione, è una verdura. Non ha senso. Continueremo la battaglia affinché si possa attuare davvero questa cura senza più ostacoli. Se ciò accadesse, ci sarebbero molte meno persone costrette sulla sedia a rotelle”. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) non è a favore delle cure condotte con questo metodo poiché non si conoscono gli effetti collaterali legati a queste iniezioni di cellule staminali, così i Nas hanno bloccato le cure compassionevoli in corso perché ritengono questo tipo di terapie “potenzialmente pericolose”. La cura è gestita

dalla Stamina Foundation e, appunto, si basa sull’utilizzo delle cellule staminali. Per funzionare, secondo Vannoni, bastano “1 o 2 iniezioni di staminali” che permettono di fermare o debellare molte malattie per anni e anche se “in alcuni casi dopo alcuni anni ci possono essere delle piccole recidive si fa un’altra endovena”. Per dovere di cronaca, bisogna aggiungere che questo metodo e il suo scopritore sono da tempo al centro di critiche, indagini e blocchi giudiziari soprattutto perché Vannoni non ha scelto la strada della sperimentazione, come richiesto dal Consiglio Superiore di Sanità, ma ha preferito percorrere la strada delle “cure compassionevoli”, tentativi per apportare benefici in situazioni che non hanno alcuna speranza di essere guarite. I detrattori di questo Metodo, però, ribattono che “è pericoloso per la salute, perché a volte ai pazienti è inoculato materiale biologico prelevato dallo stesso malato, ma altre volte vengono iniettate cellule prelevate da terze persone, con il rischio di contagio batterico e virale che ciò comporta. Le metodologie di preparazione dei preparati sono grossolane, con errori marchiani, e del tutto fuorilegge. I laboratori sono in luoghi non adatti. Sui vasetti che conservano i tessuti prelevati ci sono etichette scritte a matita, per lo più incomprensibili. Quelli di Stamina, poi, hanno detto che con le loro cellule vogliono fare alcune cose, in realtà quelle cellule possono avere effetti collaterali imprevisti. Hanno fatto confusione con i brevetti e non hanno mai pubblicato un risultato delle loro ricerche nelle pubblicazioni scientifiche”. Fin qui, il dibattito scientifico. Chissà se un giorno avrà il giusto peso pure il parere dei malati…


MASSAGGIO di Piera Bitelli Medico Chirurgo Specialista in Fisiatria Docente CEDA VALET - Bologna

uesta tecnica, sviluppata da Q Kabat negli anni tra il 1946 ed il 1951, è stata completata ed ar-

ricchita in seguito all’esperienza di due Fisioterapiste: Margaret Knott e Doroty E. Voss. Ha avuto origine dall’osservazione dei movimenti compiuti nello sport e nella danza. Infatti le prerogative affinché un movimento possa dare, nell’ambito di queste attività, un risultato qualitativo sono soprattutto l’armonia, la coordinazione, la forza, la velocità e la precisione; Kabat osservò che per esprimere queste qualità nel modo migliore, i movimenti venivano compiuti nella maggior parte seguendo delle linee diagonali rispetto all’asse sagittale del corpo e che, in questi movimenti diagonali, avveniva una rotazione. Egli dimostrò clinicamente, e ciò fu confermato in va sperimentale da Gellhorn e collaboratori, che i muscoli delle stremità e del tronco sono raggruppati insieme funzionalmente in schemi specifici composti da movimenti diagonali-spirali che combinano tra loro flesso-estensioni, abduzione-abduzione e rotazioni. Un singolo muscolo o un movimen-

TECNICHE NEUROMOTORIE SECONDO KABAT to isolato non è praticamente mai usato nel compimento dell’attività volontaria. Inoltre si può facilitare la risposta volontaria di un muscolo deficitario per mezzo di patterns globali di tutto un arto posto sotto resistenza. Bombardare di eccitazioni un muscolo paralizzato attraverso un pattern globale provoca una risposta simile a quella dell’irradiazione dei riflessi. La facilitazione di un pattern globale può avvenire non soltanto bombardando dai muscoli prossimi validi, quelli distali deficitari ma anche viceversa. Es.: i flessori dell’anca e del ginocchio possono facilitare la flessione dorsale del piede e viceversa una flessione dorsale del piede combinata con una flessione del ginocchio può facilitare una risposta in flessione dell’anca. Schemi complessi vengono continuamente usati nelle attività quotidiane in cui occorra un certo sforzo. Una analisi accurata di questi movimenti rivela che la direzione del movimento non è in linea diretta ma diagonale-spirale. È stato inoltre sperimentato che i movimenti globali in diagonalità e spiralità ottengono una migliore facilitazione che non i movimenti diritti; ad es. è maggiormente facilitata la risposta dei peronieri sollecitando a livello dell’anca un movimento diagonale di flessione, abduzione ed intrarotazione e non solamente con una abduzione sul piano frontale. Questi schemi, che formano secono Kabat «l’alfabeto del movimento», hanno anche il pregio di porre tutti i gruppi muscolari che vi agiscono, nella fase iniziale, in uno stato di massimo allungamento e quindi di farli contrarre secondo le loro linee di forza migliori, esprimendo così la loro potenza ed armonia, per farli arrivare al massimo accorciamento. Nell’esercizio terapeutico infatti i fattori determinanti della risposta

muscolare risiedono in meccanismi centrali e non nel muscolo stesso. Si sa che l’unità-motoria è fondamentale nell’attività neuromuscolare; essa comprende la cellula delle corna anteriori del midollo spinale, i suoi motoneuroni, la placca mio neuronale e un centinaio e più di fibre muscolari innervate da una singola fibra nervosa. Questa unità funziona secondo la legge «del tutto o del nulla», questi significa che in condizioni normali, se la cellula delle corna anteriori è stimolata sufficientemente, per scaricare l’impulso, tutte le fibre muscolari dell’unità motoria ci contraggono al massimo. Essa inoltre risponde allo stimolo al massimo delle se capacità o non risponde affatto. La forza della contrazione muscolare di ogni movimento volontario o di una attività riflessa dipende in gran parte dal numero delle unità motorie in azione. Un altro fattore che determina la risposta muscolare è la frequenza degli impulsi nel nervo motore. Nel corso verranno illustrate le tecniche di base del metodo Kabat che si basano su: LO SCHEMA Deve essere eseguito in modo estremamente esatto, deve rispettare i presupposti di diagonalità, di rotazione, di massimo allungamento e di armonia di esecuzione. 65


corso teorico-pratico

TECNICHE NEUROMOTORIE

Obiettivo del corso La patologia neurologica di tipo centrale o periferica occupa un grande spazio nell’ambito della riabilitazione e in particolare la tecnica neuromotoria offre al paziente un miglioramento delle sue capacità di recupero. La parte pratica sarà eseguita in collaborazione con T.d.R. dell’equipe della Dr.ssa Bitelli DOCENTE: DATE DEL CORSO: DURATA:

Dr.ssa Piera BItelli 18-19 Gennaio 2014 1 stage di 12 ore

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LA RESISTENZA MASSIMALE Intesa come quella resistenza sopportata dal paziente senza che il suo movimento ne venga a soffrire in armonia, in scioltezza, deve in ogni momento servire da guida allo schema per cercare di facilitarlo e mai di inibirlo. È attraverso la resistenza, data ai fulcri forti, che il Terapista trae l’irradiazione per facilitare la risposta in quelli più deboli. COMANDO VERBALE È uno stimolo importante sia per enfatizzare la risposta che per spiegare il movimento, sia per stimolare il Paziente e render viva l’azione e l’attenzione.

maggior parte delle volte, è sufficiente lo stimolo di stiramento per provocarla senza necessariamente arrivare al riflesso; è determinate che venga fatta sempre all’iniizo di ogni schema. Queste stimolazioni di base acquistano significato ed importanza nella misura in cui il Terapista riesce a portarle al paziente contemporaneamente e nel maggior numero possibile. La scelta di escluderne qualcuna deve essere cosciente e riguardare problemi terapeutici specifici. Solo un bombardamento massimo di questi stimoli può a volte scatenare una risposta che in altro modo sarebbe impossibile procurare. ✘

COORDINAZIONE VISIVA Di fondamentale importanza, come già detto, nel disturbi sensitivi, gnosici ed uditivi. Immagini istologiche al microscopio delle giunzioni neuromuscolari

LA POSIZIONE DELLE MANI Precisa e dolce, deve però controllare tutte le componenti del movimento ed essere in grado di dare la resistenza massimale. A questo contatto manuale è estremamente legata la posizione che assume il Terapista, poiché la maggior parte di queste resistenze verranno date usufruendo del peso del corpo che deve trovarsi sempre « in diagonale», per non portare il movimenti fuori direzione. 66

TRAZIONE O APPROSSIMAZIONE Stimoli specifici, propriocettivi ed articolari che il Terapista deve usare a seconda del tipo di contrazione muscolare che vuole ottenere. È importantissimo tenerli presente per la loro, azione determinante nella riuscita di certe manovre,come vedremo inseguito. STIRAMENTO È una manovra estremamente stimolante che facilita l’inizio del movimento. La risposta può essere ottenuta per via riflessa ma, la

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