Come nasce un progetto
Michele De Lucchi Conferenza stampa
10 . 09 . 2014
Come nasce un progetto
Michele De Lucchi Conferenza stampa
1. Unicredit Pavilion è un edificio “oggettoâ€?. Appoggia sopra il piano che fa da base ai grattacieli come un pezzo di legno arenato sulla sabbia. Non ha fondazioni. Una solida piattaforma distribuisce il peso sopra i piani sottostanti.
2. Sarà inaugurato nel periodo dell’Expo ma non è un padiglione temporaneo Expo. È un edificio permanente che porterà vitalità e dinamismo.
3. Ăˆ un elemento naturale. Sembra un seme pronto a radicare e germogliare. I semi cadono sulla terra e le radici si infiltrano nel terreno per crescere e vegetare. RadicherĂ nella cittĂ e produrrĂ grandi eventi per informare, istruire, divertire.
4. I semi rimangono fertili per anni e anni e conservano dentro la scorza un’incrollabile motivazione all’esistenza. Senza sapere quando succederà, quando la concomitanza di condizioni ambientali permetterà di germogliare.
5. Iniziare un progetto significa mettere il seme di un pensiero che si evolverĂ con il contributo di tanti, dei committenti, dei tecnici, degli utilizzatori e dei cittadini. Questo seme è oggi un edificio. Come tutti i semi è di legno e ha un interno fertile e operoso. Ăˆ un grande spazio organizzato per le assemblee della Banca UniCredit.
6. Il volume si allarga rispetto alla base. Ăˆ uno spazio attrezzato all’interno di un guscio in cui una costolatura in legno lamellare sostiene un tetto arrotondato.
7. Si trova al bordo di un grande parco cittadino e sembra messo lÏ a separare il prato con l’erba dalla piazza in granito.
8. Ăˆ un edificio operativo fortemente voluto da UniCredit che ha insediato il proprio Quartier Generale nella torre a fianco. La grande sala a piano terra è uno spazio libero per organizzare le assemblee degli azionisti e approvare i bilanci aziendali.
9. Ma il Salone delle Assemblee è solo una scusa perché la vera intenzione è mettere il Pavilion a disposizione della città di Milano, della amministrazione pubblica, delle aziende e delle organizzazioni culturali.
10. Al primo piano c’è un asilo nido per cinquanta bambini da zero a tre anni. Permette ai bambini di stare vicino ai genitori e vicino al parco, in un luogo protetto e sicuro e piÚ naturale possibile.
11. Il secondo è un piano tecnico con gli impianti che regolano e gestiscono il clima interno in tutte le condizioni. Non ci sono sotterranei e questo è un edificio estremamente confortevole che usa le piÚ avanzate tecnologie per non sprecare energia.
12. Il terzo piano è uno spazio aperto, con uffici di rappresentanza. Ăˆ una lounge per ricevere delegazioni, clienti, investitori e organizzare eventi aziendali.
13. L’interno verso la punta è uno spazio aperto, attrezzato e amichevole, con una passerella per le esposizioni e un palco montabile. Si possono organizzare eventi, presentazioni, conferenze, concerti, spettacoli, mostre, sfilate, manifestazioni sportive e culturali e quant’altro generi informazioni, conoscenza e svago.
14. Ăˆ una macchina teatrale con due enormi portelloni rotanti che si trasformano in grandi monitor visibili dal parco e dalla piazza.
15. Il volume arrotondato del seme è collocato in fronte alle alte torri di vetro specchiato e le sue curve morbide sorprendono in mezzo alle linee ortogonali e secche degli edifici adiacenti.
16. Si capisce subito che non è nÊ un condominio nÊ un edificio da uffici e si memorizza con la forza emozionale di un monumento. Un simbolo tra la natura del parco e gli uomini dei grattacieli.
17. Insomma. Ăˆ il padiglione delle meraviglie, carico di evocazioni. Ricorda i legni levigati sulla spiaggia, i semi pronti a germogliare, un insetto corazzato con le ali giganti dei coleotteri. All’interno sembra il ventre di una balena con gli enormi costoloni imperniati alla base. AccenderĂ la fantasia.
Stampato a Milano, nel settembre 2014