Notiziario n. 0

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MAGGIO 2007

Abbiamo voluto inaugurare la serie dei Notiziari degli “Amici di Angal” con un ritratto dell'Associazione, giovane in quanto tale, ma con radici lontane nel tempo e nello spazio, che si diramano da quel 14 dicembre 1966, in cui ebbe inizio il primo viaggio di Mario e Claudia Marsiaj alla volta dell’Uganda … e di Angal, appunto. Il Notiziario avrà cadenza semestrale e sarà ritmato sui periodi di permanenza ad Angal

L’Associazione “Amici di Angal” Quando, come, perché è sorta L'Associazione è stata fondata nel 2001 dal dr. Mario Marsiaj, che da 40 anni segue le sorti di un Ospedale rurale, il St. Luke's Hospital di Angal, situato nel Nord Ovest dell'Uganda, zona di savana molto povera e molto densamente popolata.

a cura della sezione torinese dell’Associazione “Amici di Angal”

di Mario e Claudia e dei Soci e Volontari che volta per volta li avranno accompagnati: al loro ritorno raccoglierà dai protagonisti il resoconto della missione appena compiuta, così che gli amici ed i sostenitori possano essere costantemente aggiornati sulla situazione e seguire da vicino l'andamento dei vari progetti (invitiamo comunque tutti coloro che ne hanno la possibilità a consultare il sito web dell'Associazione www.amicidiangal.org). Ma la nostra fantasia ed il nostro entusiasmo ci hanno spinti ancora più in là: a partire dal prossimo numero, che uscirà intorno al mese di ottobre 2007, il Notiziario accoglierà due rubriche “speciali”:

fase di africanizzazione dell'Ospedale, trascorrendo circa quattro mesi all'anno ad Angal, a fianco dei Colleghi africani, per aiutarli a rendersi progressivamente autonomi nella gestione e nell'amministrazione, traguardo per ora ancora lontano.

I fili delle donne: Klaùdia racconta, uno spazio in cui Claudia Marsiaj rievocherà fatti, episodi, persone che hanno lasciato particolare traccia in lei, o farà parlare le donne di Angal che ha conosciuto, dando voce alla loro storia, ai problemi, ai desideri, ai sogni di cui è intessuta. L'angolo della fiaba, dedicato ai bambini (ma non solo!), in cui pubblicheremo racconti della tradizione scritta e orale ugandese e più in generale africana, con un breve commento della nostra antropologa Silvia Zaccaria, che ci aiuterà a comprendere il significato simbolico della storia e a riconoscervi i riflessi della cultura e del sistema di valori africani.

Tutto questo in nome di un ideale di fratellanza, da condividere fra tutti coloro che danno e ricevono aiuto e sostegno.

Il funzionamento dell’Ospedale

Non avendo più una ONG alle spalle, per poter reperire i fondi necessari a "far vivere" l'Ospedale e portare avanti i vari progetti avviati nel frattempo, la costituzione di una Associazione è diventata indispensabile, anche per assicurare una continuità nel lavoro di supporto ai medici africani, che sono in numero assolutamente insufficiente.

L’Associazione oggi L'Associazione (ONLUS dal 2004) è una struttura ancora piuttosto limitata (una cinquantina di Soci, per lo più medici che hanno lavorato ad Angal), praticamente senza spese di gestione e facilmente controllabile da parte dei soci e dei donatori.

Il St. Luke's è sorto per opera dei Padri Missionari Comboniani e delle Pie Madri della Nigrizia negli anni '60 del secolo scorso ed è stato seguito dal punto di vista sanitario dal CUAMM-Medici con l'Africa (ONG di Padova), che vi ha inviato medici italiani volontari per un programma di cooperazione. Mario Marsiaj è stato fra i primi e, dopo numerosi anni di permanenza ininterrotta ad Angal (dal 1966 al 1973), ha continuato a tornarvi per periodi più o meno lunghi, accompagnato e coadiuvato nella sua attività dalla moglie Claudia. Da quando nel 2000 il programma di cooperazione del CUAMM si è concluso, il dr. Marsiaj segue personalmente la delicata

Sue finalità specifiche sono: - sopperire alle necessità dell’Ospedale, in particolare dei bambini ricoverati perché affetti da malnutrizione; - provvedere all’assistenza degli orfani da AIDS; - creare una rete di medici generici o specialisti e di professionisti con qualifiche utili al buon funzionamento dell’Ospedale, disponibili a prestare gratuitamente la loro opera ad Angal per periodi brevi (ad esempio il periodo delle ferie); - organizzare ad Angal stages di studio per medici italiani sulle realtà sanitarie in Africa; - favorire l’invio di medici o di tecnici ugandesi in Italia, per approfondire particolari tecniche che possono essere applicate ad Angal a vantaggio della qualità dell’assistenza agli ammalati degenti nell’Ospedale.

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L'Ospedale ha un raggio d’azione di circa 50 km, con un bacino d'utenza di 123000 persone. Attualmente dispone di 280 posti letto (51 nel Reparto maschile, 39 nel Reparto femminile, 113 in Pediatria, 56 in Maternità, 21 nel Reparto Isolamento); è dotato di un Laboratorio di analisi chimiche e microbiologiche, di una Sala di Radiologia e di una Sala operatoria. Il tasso medio di occupazione dei letti è superiore al 100% (molti pazienti giacciono in terra su delle stuoie). L'Ospedale impiega 151 persone, fra cui 3 medici, che devono fronteggiare più di 10000 ricoveri all’anno, svolgendo la loro attività in un posto disagiato, lontano dalla capitale, senza possibilità di contatti sociali e culturali. La carenza di personale medico rappresenta un aspetto di particolare criticità. I fondi a disposizione dell’Ospedale provenivano per il 52% dal Governo ugandese, per il 14% dalle rette ospedaliere (che l'Amministrazione cerca di contenere al massimo) e per il 34% dalle donazioni.


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