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UNO STRUMENTO DA MIGLIORARE

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BUS magazine

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Prorogato il bonus trasporti. ANAV è intervenuta presso i Ministeri

Lo scorso gennaio con una misura introdotta nel DL 14 gennaio 2023, n. 5 (DL carburanti) è stata prevista l’istituzione dito del cd. “bonus trasporti”. Il testo della norma che istituisce il fondo per il 2023 è analogo alle disposizioni disciplinanti il riconoscimento del contributo per il 2022 con la sola differenza che viene abbassato da 35.000 euro a 20.000 euro il reddito complessivo delle perso -

L’ammontare del fondo istituito per il 2023 nello stato di previsione del Ministero del lavoro è pari a 100 milioni di euro. Il valore massimo del al 100% della spesa sostenuta per l’acquisto dell’abbonamento. Di fatto, nella sostanza, a parte qualche differenza soprattutto nella platea di precedente bonus che, operativo nel periodo settembre-dicembre dello scorso anno, ha riscosso un notevole successo tra gli utenti con l’emissione di circa 2,7 milioni di bonus e un costo complessivo di circa 140 mln € per il 2022.

Misura che però ha comportato notevoli problemi, molti dei quali a oggi ancora permangono (almeno al momento in cui si scrive questo articolo), sia di natura operativa che- ne alle aziende del rimborso del bonus. La situazione su questo fronte si è peraltro aggravata nel mese di dicembre e gennaio, relativamente al rimborso dei bonus di novembre e dicembre. Ed è per questo che ANAV, insieme ad Asstra, a inizio febbraio è intervenuta presso i Mi - vini auspicando un intervento volto a favorire la pronta erogazione alle aziende di TPL interessate dai rimborsi relativi ai bonus trasporti dei citati periodi. Contestualmente, l’Associazione ha ritenuto opportuno fornire indicazioni circa migliorie operative del bonus in divenire per l’anno 2023. In particolare è stato sottolineato come la spendibilità del bonus andrebbe preferibilmente circoscritta all’acquisto di abbonamen -

- ti annuali e plurimensili ai servizi, là dove presenti nella gamma tariffaria dei gestori presso i quali il bonus viene riscattato, e, ove non disponibili, per l’acquisto di abbonamenti mensili. Il maggiore incentivo all’acquisto di abbonamenti annuali ai servizi di trasporto pubblico avrebbe, infatti, impatti positivi sulla domanda strutturale di mobilità collettiva come strumento di contrasto all’eccessivo ricorso alla mobilità motorizzata privata e leva importante per l’abbattimento delle emissioni inquinanti e climalteranti. Inoltre, dal punto di vista operativo, la concentrazione delle risorse disponibili sul sostegno all’acquisto di abbonamenti annuali ai servizi di trasporto pubblico, avrebbe un operativi, di gestione e di rendicontazione a carico degli operatori di trasporto. Come segnalato da molte aziende infatti, la fase amministrativa di gestione del bonus ha richiesto uno sforzo importante.

Il sostegno privilegiato all’acquisto degli abbonamenti annuali consentirebbe una più agevole programmazione delle attività di vendita dei titoli di viaggio, evitando nei primi giorni di ogni mese e favorendo una migliore distribuzione delle richieste nel tempo.

Indicazioni interessanti sui risultati dei mesi in cui nel 2022 il bonus è rimasto operativo sono emerse anche da un’in- dagine che l’Associazione ha promosso nei confronti delle proprie aziende, in cui di fatto si è sondato, confrontando il periodo settembre-dicembre 2022 con i medesimi periodi 2019 e 2021, circa la variazione di vendita dei titoli di viaggio, l’effetto del bonus sull’evasione tariffaria, chiesto circa la condivisione o meno della proroga del bonus. Ciò che è emerso di interessante è che rispetto a quest’ultima domanda, si è registrata una sostanziale parità tra quanti avrebbero auspicato una proroga e quanti invece avrebbero preferito chiudere l’esperienza a dicembre. In termini di vendite poi, considerando il confronto con il 2021, si è veri- dei titoli di viaggio. Ma solo nella metà dei casi l’azienda ha ritenuto che la causa fosse del bonus trasporti e in una parte davvero minoritaria di questi il motivo prevalente. D’altra parte, come era da aspettarsi, il progressivo miglioramento della situazione sanitaria è evidentemente stato il driver principale dell’incremen- poi il confronto tra il periodo settembre-dicembre 2022 con il periodo set-co riferimento alla domanda relativa ai passeggeri trasportati, prevalgono i casi di una riduzione, anche se non mancano le realtà dove questi sono un po’ trasporti, seppur in qualche caso sia da casi portato a un recupero dei passeggeri rispetto ai valori pre-pandemia. Riguardo poi al contrasto all’evasione tariffaria, quanto dichiarato da coloro che hanno risposto all’indagine è che nella maggior parte dei casi non ha inla riduzione si è attestata su pochi punti percentuali, segno che, al di là di qualche caso, la radice profonda di questo fenomeno che toglie continue risorse al settore non è da ricercarsi in linea generale sul costo dei titoli di viaggio. Comunque, al di là o meno della reale necessità di prorogare il bonus, ora che la vita di questa misura è stata prolungata, si può dire che prioritario in questo momento (almeno mentre si scrive l’articolo) è risolvere le problematiche

Problematiche che sono principalmente ricadute sulle aziende di trasporto, il - nel tempo è stato certamente rodato, ma ancora, come segnalato dall’Associazione, molto rimane da fare.

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