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AUTISTA MESSAGGIA MENTRE GUIDA: PER LA CASSAZIONE È LEGITTIMO IL LICENZIAMENTO

Le distrazioni alla guida sono causa di incidenti, anche gravi. La Suprema Corte ha rilevato che l’uti-

Non perché sia necessariamente una novità il fatto che la condot ta di un lavoratore, nei differenti particolari ambiti in cui viene svolta la propria prestazione lavorativa, ha una rilevanza che non sempre resta relegata all’ambito disciplinare. Quella della di strazione alla guida è sempre stata, pur troppo, una grave criticità dal momen to peraltro che spesso si sottovaluta la conseguenza di una distrazione di anche pochi secondi.

Basti pensare che scrivere un messaggio, mentre si guida, equivale a 10 secondi di distrazione e a percorrere 300 metri strae dalla guida per 14 secondi. Per con sultare un social network ci vogliono 20 cinque campi da calcio al buio). Il rischio di incidente per chi utilizza il cellulare o volte superiore rispetto a chi non ne fa uso. I tempi di reazione di chi guida e contemporaneamente usa un dispositivo elettronico si riducono del 50%. Per fermare il proprio veicolo (e non parliamo di autobus in questo caso) mentre si sta parlando al telefono con il cellulare o smartphone in mano occorrono 39 metri a fronte di 8 se invece si usa l’auricolare o il kit vivavoce (in sostanza 31 metri in più). Usare un dispositivo elettronico abbassa la soglia di attenzione rendendola simile a quella di chi guida con un tasso alcolemico di 0,8 g/litro (il limite è 0,5). Quando poi, questa mal prassi viene usata nell’espletamento della propria mansione ha conseguenze ben più gravi. Lo ha ricordato la Suprema Corte di Cassazione, con una pronuncia dello scorso autunno n.30271/2022 della Sezione lavoro, in base alla quale inviare messaggi al cellulare mentre si guida un veicolo aziendale è un comportamento che porta al licenziamento per giusta causa, e non a una semplice sanzione disciplinare. E, ancora di più, rischia il licenziamento l’autista che causa il tamponamento perché

Visto il suo ruolo, la violazione è molto grave tantore”. La Corte ha quindi respinto il ricorso del lavoratore che aveva contestato tamponamento avvenuto nel novembre 2015, sostenendo che si trattava di un provvedimento “discriminatorio”. In primo grado il Tribunale di Frosinone aveva convalidato il licenziamento, così come, nel 2018, la Corte di Appello di Roma. Per i giudici chattare alla guida diventa una porto di lavoro”. Per i giudici di legittimità, il motivo è fondato e, al riguardo, hanno ricordato che alle mansioni svolte integrasse una negli- ritenendoli gravi al punto da sorreggere la

Non sarà certo un caso isolato, ma le ripercussioni che una simile condotta possono avere – non solo e non tanto sulla propria persona, quanto ai terzi, attentando alla sicurezza personale delle persone e non ultimo elidendo la responsabilità stessa del datore di lavoro, il veicolo per l’esercizio della prestazione. Ma anche in questo caso è bene non fare di Cassazione ha in altre occasioni statuito (ordinanza 27.8.2021 n.23527) che se l’infrazione del Codice della Strada commessa dal dipendente alla guida dell’auto aziendale integra la fattispecie del c.d. rischio elettivo, va esclusa la responsabilità datoriale. Trattasi infatti in questi casi di una condotta personalissima del lavoratore che, come tale, risulta avulsa dall’esercizio dell’attività lavorativa e ad essa non riconducibile, in quanto intrapresa volontariamente in base a ragioni e motivazioni esclusivamente personali. Un comportamento del genere, prescindendo totalmente dalla prestazione lavorativa, non può che essere idoneo ad interrompere il nesso eziologico tra prestazione ed attività assicurata.

TRANSIZIONE AMBIENTALE, TECNOLOGICA E DIGITALIZZAZIONE SUL TAVOLO DELLA COMMISSIONE AFFARI TECNICI IRU

Sotto la lente le transizioni energetica e digitale. E poi uno sguardo alla guida autonoma. Grandi rivoluzioni che, secondo IRU, devono essere approcciate con pragmatismo e responsabilità

A destra, un rendering di un sistema a guida autonoma. Una soluzione ancora lontana e astratta, che con buona probabilità, assumerà concretezza in futuro ma che attualmente pone diversi interrogativi.

Si è svolta lo scorso 16 febbraio, finalmente in presenza dopo molto tempo a causa della crisi pandemica, una delle due riunioni annuali della Commissione per gli Affari Tecnici dell’IRU, di cui ANAV fa parte e ricopre la vicepresidenza. Vari i temi trattati, soprattutto riguardanti le macro aree della transizione ambientale e tecnologica e quella della digitalizzazione. In particolare un focus importante è stato fatto sul tema delle nuove sfide della sostenibilità ambientale, con un intervento finalizzato a illustrare il progetto green compact , che IRU sta portando avanti proprio per sviluppare al meglio queste tematiche, per una migliore azione di lobbying e advocacy. Il progetto incentra il suo sviluppo in particolare su 5 pillars (pilastri): alimentazioni alternative, logistica efficiente, trasporto collettivo di persone, veicoli sempre più efficienti, formazione conducenti.

Come si vede dalla definizione dei 5 pillars , l’intenzione principale del programma IRU è quella di approcciare il tema della mobilità sostenibile non settorialmente, ma in tutte le sue sfaccettature. I lavori della Commissione tecnica IRU sono serviti proprio a illustrare ai componenti il programma e i primi risultati del lavoro. Su questi temi della sostenibilità ambientale, l’IRU ha inoltre colto l’occasione per dare ulteriori aggiornamenti riguardo a importanti proposte di regolamenti e direttive attualmente in discussione in seno all’UE, in particolare quella riguardante i nuovi standard emissivi euro VII e la più recente proposta di taglio delle emissioni di anidride carbonica sui veicoli pesanti, che fissa obbiettivi di riduzione del 45% al 2030, 65% al 2035 e 90% al 2040. Target riconosciuti da tutti i partecipanti alla riunione troppo ambiziosi e irrealizzabili, anche in considerazione della mancanza di tecnologie a oggi disponibili per i servizi che richiedono lunghe percorrenze. Sarà compito dell’ IRU, supportata da ANAV, portare avanti azioni che permettano un disegno di queste future novità normative rispondente alle reali esigenze dei settori rappresentati. Sul tema della digitalizzazione, l’attenzione è stata concentrata sui veicoli autonomi, con l’intenzione da parte di IRU di pubblicare un position pape r su quella che sembra essere a oggi una tematica ancora lontana e astratta, ma che con buona probabilità assumerà concretezza in futuro e che attualmente pone diversi interrogativi. Molti sono infatti gli aspetti da tenere in considerazione secondo l’International Road Transport Union. Per esempio la responsabilità di incidenti non dovrà ricadere sul conducente né sull’operatore di trasporto nel caso di evento avverso causato da un non corretto comportamento del veicolo in fase di guida automatica. È inoltre molto importante approfondire il tema della cybersicurezza, perché è evidentemente cruciale proteggere i veicoli da attacchi informatici, soprattutto, come ha voluto sottolineare ANAV nel paper, nei casi di trasporto collettivo, dove le conseguenze a bordo ricadrebbero su molte decine (anche più di cento) passeggeri.

[a cura di Roberta Proietti]

INGRESSO NELL’EUROZONA E VIA I CONTROLLI ALLE FRONTIERE CROAZIA:

La Croazia, membro dell’Unione europea già dal 2013 , è entrata a far parte dell’eurozona (sostituendo quindi la “kuna” con l’euro) e dell’area Schengen. Non sono stati ammesse invece nell’area Schengen di libera circolazione Romania e Bulgaria, per il veto dell’Austria. Dal 1° gennaio 2023 sono stati quindi rimossi i controlli alle frontiere sia terrestri che marittime, almeno per quanto

P aesi dell’area Schengen e quindi anche con l’Italia. I controlli aerei, invece, termineranno il 26 marzo 2023. Oltre alla rimozione delle frontiere e del controllo dei documenti delle persone, gli Stati membri dell’area Schengen sono anche obbligati a rimuovere tutti gli ostacoli per con - stradale. Di conseguenza, il controllo alle frontiere tra la Croazia e gli altri membri dell’UE di Schengen, tra cui Slovenia e Ungheria, sarà eliminato. I controlli rimangono in vigore per con i Paesi non appartenenti all’area Schengen: Serbia, Montenegro e Bosnia-Erzegovina.

AUMENTANO LE TARIFFE DEI PEDAGGI AUTOSTRADALI FRANCIA:

Dopo quelle dei trafori del Monte Bianco e del Frejus, aumentate nell’ordine del 7,36%, aumentano anche le tariffe dei pedaggi sulle principali autostrade in Francia.

Nel dettaglio, il costo del pedaggio, per via dell’inflazione, segna un incremento medio del 4,75%. Sarà possibile calcolare il costo delle tariffe attraverso il sito di ASFA, l’associazione che riunisce i concessionari francesi. Sono previsti sconti per chi percorre almeno 10 volte al mese, andata e ritorno, la stessa tratta.

Sicurezza Stradale

La Roadpol, la rete di cooperazione tra le Polizie Stradali europee, ha pubblicato il calendario delle attività finalizzate ad incrementare i livelli di sicurezza sulle strade, previste per il nuovo anno, in cui saranno previsti controlli mirati sui veicoli pensanti, camion e autobus. Le operazioni sono infatti rivolte ai veicoli per il trasporto merci e agli autobus sia d’immatricolazione nazionale sia straniera. Le settimane della campagna per il 2023 si svol -

CAMPAGNA “TRUCK AND BUS”:

IL CALENDARIO 2023 DEI CONTROLLI geranno in tre diversi momenti: dal 13 al 19 febbraio, dall’8 al 14 maggio e dal 6 al 12 novembre. Le campagne Truck & Bus sono azioni coordinate che impegnano in maniera massiccia la Polizia Stradale di ciascun Paese facente parte del progetto europeo. Per quel che riguarda le iniziative che si svolgeranno nel mese di febbraio e di novembre, parteciperà anche l’Autorità europea del lavoro (ELA) e quindi sarà rivolta un’attenzione

SCUOLABUS PER L’UCRAINA SOLIDARIETÀ UE:

La Commissione europea ha avviato una nuova iniziativa per raccogliere scuolabus per l’Ucraina. Si stima che in Ucraina 5,7 milioni di bambini in età scolare siano stati colpiti dall’aggressione della Russia e che migliaia di scuole e strutture siano state danneggiate. L’Esecutivo ha nuovamente invitato gli enti pubblici e privati dell’UE a unire le forze in un’azione di solidarietà, donando nei prossimi mesi particolare alle norme sul lavoro. Inoltre, verranno effettuati controlli sulle condizioni tecniche, le dimensioni e il peso dei veicoli, sullo stato psicofisico dei conducenti, sul rispetto dei tempi di guida e riposo, sull’uso del tachigrafico e sui documenti di accompagnamento. La rete sviluppa una cooperazione per ridurre il numero delle vittime della strada e degli incidenti stradali in adesione al Piano d’Azione europeo 2021/2030. autobus essenziali per riportare i bambini ucraini nelle loro scuole in sicurezza. I potenziali donatori possono farlo attraverso il meccanismo di protezione civile dell’UE (UCPM).

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