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TOSCANA, IL TRASPORTO PUBBLICO AL CENTRO DELLA STRATEGIA DI CRESCITA

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BUS magazine

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Circa un miliardo di investimenti per la mobilità e le infrastrutture. Autolinee Toscane

Il 22 dicembre scorso, a Firenze, si è tenuto il convegno: “La mobilità e le infrastrutture tra emergenza e PNRR”. Appuntamento annuale organizzato dalla Regione per fare il punto sulle politiche in materia di mobilità, infrastrutture e trasporti, che quest’anno si è focalizzato sull’attuazione del Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM). Un convegno in cui si è dibattuto sulle sfide che la Regione e il Paese stanno affrontare per dare nuovo impulso alla realizzazione delle opere pubbliche, anche grazie agli investimenti strategici, e per rispondere ai rinnovati bisogni di mobilità di cittadini e imprese, mutati anche a seguito dell’emergenza epidemiologica. Il totale degli investimenti destinati alla Toscana per il finanziamento delle opere a favore della ripresa economica post pandemia ammontano a 967 milioni di euro. Di questi, 837 milioni dal Pnrr e dal Pnc, il Piano nazionale complementare e per 130 milioni di euro dal Fesr, il Fondo regionale per lo sviluppo regionale. «Con queste risorse – ha commentato il presidente della Regione, Eugenio Giani – contiamo di dare una spinta decisa allo sviluppo della Toscana. Ma la Regione interviene anche direttamente con fondi propri per garantire la mobilità a tutto tondo. Penso al trasporto pubblico e al notevole rinnovo delle flotte dei bus (con 173 veicoli nel solo 2022) e dei treni che viaggiano sulle linee regionali. Si tratta di un complesso di interventi che, oltre ad avere effetti positivi su mobilità ed infrastrutture, si calcola, dia lavoro ad oltre 17.500 persone ogni anno, con un contributo notevole anche sul fronte occupazionale».

A dare un contributo a questa rivoluzione della mobilità toscana c’è, ormai da più di un anno, Autolinee Toscane che dal primo di novembre 2021 gestisce il servizio di trasporto con autobus per l’intera Regione. In poco pi di 12 mesi l’azienda ha realizzato un nuovo sistema di bigliettazione digitale con oltre 300 mila passeggeri registrati, acquistato circa 200 nuovi bus, assunto di 312 nuovi conducenti, creato l’Accademia per autisti ed ha realizzato un nuovo customer care nonché avviato nuovi processi di gestione e manutenzione. Numeri e azioni enormi nonostante un subentro alla cieca, senza una transizione ordinata, frenato e reso complicato dalla mancata consegna di dati completi su tratte e passeggeri e dal mancato passaggio di 191 mezzi e 307 conducenti, ereditando un parco macchine vecchio (media di 12 anni) e in parte da rottamare, con inevitabili disservizi, aggravati dalle ondate Covid, dalla crisi internazionale e dalle difficoltà dovute al caro energia.

Vista la centralità del trasporto pubblico con autobus per la costruzione di un sistema di mobilità sostenibile al convegno ha partecipato anche il Presidente ANAV, Nicola Biscotti. Ospite della tavola rotonda: “Una nuova visione della mobilità e del trasporto pubblico nel periodo post-covid”. Biscotti ha ribadito la centralità e l’importanza del trasporto con autobus ed ha auspicato che tale tematica diventi prioritaria nell’agenda politica dei prossimi anni.

Centrale anche il tema infrastrutturale, un tema su cui ha puntato il dito l’assessore regionale alla mobilità e trasporti, Stefano Baccelli. «Abbiamo svolto e continuiamo a svolgere - ha detto Baccelli – una costante azione di sollecitazione nei confronti di

Anas, Rfi e Autostrade affinché rispettino i tempi previsti e garantiscano un servizio all’altezza delle aspettative dell’utenza. Quella che abbiamo presentato oggi è la fotografia di una Toscana che vuole dare una spinta in più al suo sviluppo e che lo fa anche in modo diretto. Lo testimoniano i 600 milioni di euro che destiniamo ogni anno al trasporto pubblico locale, sia su ferro, che su gomma, che via mare. E lo confermano i 200 milioni di euro che gestiamo direttamente in interventi sulle strade regionali come la Fi-Pi-Li. la Cassia, la Val d’Elsa, la 69 del Valdarno, la Maremmana, la 325 delle valli di Setta e di Bisenzio, la Francesca, la 70 della Consuma, la umbro casentinese romagnola e la pisana livornese. Insomma stiamo davvero intervenendo in ogni parte della nostra regione ed in ogni settore, dalle grandi opere, alla sicurezza stradale, al trasporto pubblico locale»

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