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Focus sul tema del lavoro
si conferma motore del Made in Italy, rimarcata la necessità di semplificare il rapporto imprese-fisco e fatto appello a un modello di incentivi efficaci e sostenibili con un orizzonte di lungo periodo
Dedicata al tema del lavoro in tutte le sue declinazioni, l’assemblea 2023 dell’Ance ha celebrato il futuro e l’impegno delle nuove generazioni che, dopo il lungo periodo di crisi post pandemia, possono finalmente rialzare la testa e riprendere in mano il futuro del Paese. L’Assemblea, presidiata da industriali, tecnici e giovani professionisti del settore, si è aperta con un videomessaggio della premier Giorgia Meloni, che ha definito gli imprenditori edili “costruttori di cose”, ma anche “costruttori di conoscenze e di sapere”, grazie all’aiuto dei quali si riescono a trovare soluzioni efficaci a problemi complessi. Meloni afferma poi che serve “un fisco alleato dello Stato e di chi fa impresa” e per il 2023 promette una “rivoluzione fiscale”. Successivamente, la presidente di Ance, Federica Brancaccio, ha evidenziato come nel biennio 2021-2022 la crescita italiana sia stata di quasi l’11%, vale a dire un punto e mezzo sopra alla media UE e il doppio della Germania, trainata per oltre la metà dal settore delle costruzioni. Ora il comparto ha il compito di rilanciare il Paese, in nome della sostenibilità, dell’innovazione e dei giovani. “Con il Pnrr
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— sostiene Brancaccio - l’Italia ha deciso di diventare protagonista. Alcune riforme attese da anni sono in dirittura d'arrivo. Speriamo non si fermino all'ultimo miglio dei decreti attuativi. Si torna ad aprire cantieri e tante opere bloccate da tempo stanno finalmente per essere realizzate". Sul Superbonus spiega che per Ance è sempre stata una misura straordinaria con un tempo limitato. “Non possiamo rinnegare i benefici di strumento sull’economia” precisa. “Ci sono stati abusi e il numero delle imprese nate in un anno per approfittare del nuovo business insegna che non si può prescindere in futuro da una qualificazione del settore e del mercato, tutelando le imprese con un'elevata professionalità ed esperienza”. Brancaccio conclude il suo intervento sottolineando che Ance riparte “da un nuovo modello di incentivi fiscali efficaci e sostenibili con un orizzonte di lungo periodo e la giusta dose di risorse pubbliche che vanno previste già nella prossima legge di bilancio”.
Il Ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, si è soffermato, invece, sulle difficoltà legate al caro materiali.
“Per affrettare i rimborsi alle imprese— dichiara - sarà sufficiente l’autocertificazione fornita dall’impresa di costruzione, mentre per il Codice appalti, ogni mese, ci sarà un monitoraggio per appuntare cosa funziona e cosa no”, precisando che il Governo ha agito seguendo il principio della fiducia nella Pa e nelle imprese, in sintonia con Ance e Anci.
Nel cuore di Toscolano Maderno, in via Benamati 79, all’intersezione con via San Pietro, un maestoso portale consente di scorgere, aprendosi tra le alte mura di cinta, le magnifiche architetture e gli splendidi giardini di un edificio cinquecentesco che fu convento dei Padri Serviti di San Pietro Martire prima di passare in mano, nella metà del Seicento, dei Gonzaga di Mantova (o più probabilmente di nobili famiglie insignite del titolo di Conte dalla prestigiosa casata italiana) e nel 1712 degli Asburgo d’Austria. Conosciuta come Villa Lucia, e storicamente come Palazzo Bulgheroni, la proprietà fu in seguito venduta a un commerciante di immobili e passò infine al Conte Rizzardi di Maderno. Oggi, dopo una transazione milionaria conclusasi nel buio periodo segnato dall’emergenza sanitaria Covid-19, l’edificio ritrova nuova luce per merito di un investitore tedesco, che pare abbia avanzato da subito l’intenzione di destinarla a uso ricettivo. Negli ultimi anni il suo parco è stato aperto per eventi e concerti grazie al Comune di Toscolano, ma per Villa Lucia il futuro pare riservare una trasformazione completa, partendo dalla messa in sicurezza della struttura, da molti anni in disuso e caratterizzata da preoccupanti fenomeni di degrado. L’ipotesi è la conversione degli ampi ed eleganti spazi in un hotel 5 stelle lusso, con ambienti riservati a uso residenziale.
Ammirato tra gli edifici più prestigiosi e antichi di Maderno, tutelato e sottoposto a vincoli di natura