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Il ruolo del Rup nel processo di progettazione

Il percorso di digitalizzazione, in particolare quello inerente alla progettazione attraverso il Bim, coinvolge e stravolge il ruolo del Responsabile unico del procedimento (Rup). Il Rup, dunque, si presenta come il centro unitario di imputazione delle funzioni di scelta, controllo e vigilanza, essendogli stati attribuiti i compiti di un vero e proprio Project manager nell’esempio di un modello organizzativo molto diffuso all’estero. Occorre far presente che a ciò si aggiunge una resistenza radicata, nella pubblica amministrazione, nei confronti di una nuova cultura manageriale, la quale oggi diventa essenziale per adeguare i processi alle esigenze in ordine di tempi e costi, nonché di oggettiva capacità di individuare e provvedere ai rischi sin dalla fase di offerta, per proseguire poi con un’adeguata metodologia gestionale di Project management, Project control e digitalizzazione dell’intero processo costruttivo.

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Il Rup opera con il supporto dei responsabili delle fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione di-

La proposta di Dihcube

Una sfida che date le premesse si presenta sempre più ardua. Occorre per tale ragione il supporto di un esperto che sia in grado di indicare alle Pubbliche amministrazioni l’iter da seguire per imparare a gestire digitalmente il processo di realizzazione dell’opera. Alcuni strumenti sono già attivi come il percorso formativo organizzato da Dihcube, dedicato alle Pubbliche amministrazioni con lo scopo di dare le competenze necessarie per gestire la progettazione dell’opera digitalmente.

Partendo dal presupposto che la progettazione in materia dei lavori pubblici si articola in due livelli: il progetto di fattibilità tecnico economica e il progetto esecutivo. Questi rappresentano rispettivamente una prima fase di analisi dei costi e specifiche del progetto e la seconda parte riferita all’organizzazione delle lavorazioni. Nel documento di progettazione dovrà essere presente anche il capitolato informativo che contiene la parte descrittiva dei metodi e strumenti digitali utilizzati per la gestione. L’obiettivo è assicurare le attività di progettazione e le verifiche annesse attraverso l’uso progressivo di metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni. Per redigere un buon piano di gestione informativa può aiutare porsi alcune domande. La prima è cosa si desidera fare attraverso i modelli informativi. Il secondo quesito è quali informazioni occorre venendo una figura sempre più trasversale, secondo le norme Uni Iso 21502 2021, e confermando ancora di più il proprio ruolo centrale nel progetto. Il Rup deve essere dotato di competenze professionali adeguate all’incarico da svolgere. Per i lavori e i servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura deve essere un tecnico. Ove non sia presente tale figura professionale, le competenze sono attribuite al dirigente o al responsabile del servizio nel cui ambito di competenza rientra l’intervento da realizzare. Negli altri casi, la stazione appaltante può individuare un dipendente anche non in possesso dei requisiti richiesti. estrarre per raggiungere l’obiettivo fissato e infine come poter verificare che i dati ricavati siano effettivamente quelli necessari. Ma prima di arrivare a questo occorrono un piano di formazione specifica del personale, disporre degli strumenti e dispositivi necessari e infine redigere e adottare un programma di organizzazione analitica per le procedure di controllo.

Il settore però evidenzia una carenza di tali figure, divenute ormai rare e introvabili. Sempre più spesso di sceglie quindi di formare una risorsa con le conseguenti carenze che possono poi scaturire. Dall’intervista svolta nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale Rup, istituito dalla PNRR Academy, i soggetti intervistati hanno espresso la propria difficoltà ad operare innanzitutto con il Bim. Altri aspetti presentati sono stati assenza di incentivi economici alla progettazione interna e l’acquisizione dei pareri e ulteriori atti delle amministrazioni terze coinvolte nei procedimenti autorizzativi.

L’acquisizione di tali parametri costituiscono requisiti premianti per la qualificazione delle Stazioni appaltanti.

Il percorso gratuito di Dihcube, di cui Ance è capofila, rivolto alle Pubbliche amministrazioni individua le necessità di competenze digitali avanzate per fornire una formazione completa finalizzata all’utilizzo autonomo e consapevole delle tecnologie offerte dal mercato. L’affiancamento di esperti garantisce l’implementazione di strumenti digitali innovativi facendo leva sul potenziale delle risorse interne, favorendo lo sviluppo di nuove competenze e il consolidamento di quelle esistenti. La proposta prevede inizialmente un percorso introduttivo di ventiquattro ore articolato in quattro livelli di acquisizione della cultura del dato. Il primo step fornisce ai partecipanti il quadro essenziale per aiutare a comprendere il significato della gestione informativa digitale e le sue ripercussioni nel funzionamento quotidiano delle pubbliche amministrazioni. I corsi successivi si calano nell’ambito dell’attività presentando gli attori del processo quali i Rup e le figure professionali del Bim per le Pa e le fasi per la comprensione elementare del tema della gestione informativa digitale. In chiusura, l’ultimo corso permette ai partecipanti di iniziare a familiarizzare con i metodi e gli strumenti fondamentali. A seguito della frequenza del corso introduttivo Dihcube propone una vasta gamma di servizi mirati per approfondire specifiche aree tecniche, dalla scrittura del capitolato informativo sino alla digitalizzazione del cantiere, e aumentare il grado di maturità digitale. Sul sito di Ance Brescia è disponibile il modulo di iscrizione ai corsi gratuiti proposti da Dihcube per i tecnici delle Stazioni appaltanti.

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