Itinerari Travel 41 - De gustibus

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NU M E R O D A CO L L E Z I O N E

ANNO XV - N. 41 - EURO 6,00

ITINERARI TRAVEL

ITALIA

De gustibus IN VIAGGIO tra i piatti della tradizione 1 0 Alberghi di charme - 14 Mountain pearls 7 Indirizzi gourmand - 11 Interesting places ... E INOLTRE : Svizzera, Slovenia e Croazia





SOMMARIO

12 TOP SELECTION

RUBRICHE

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EDITORIALE La buona tavola

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R I T R A T T O: R I C E T T E I piatti della tradizione

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INDIRIZZI L’alfabeto dell’eccellenza

NOTTI DA SOGNO Una pioggia di stelle Dalla montagna al mare, passando per città d’arte e borghi suggestivi distesi lungo le rive dei laghi, una carrellata di hotel esclusivi in cui farsi coccolare da servizi di prim’ordine, per continuare a sognare felicemente anche dopo essersi svegliati

7 0 MOUNTAIN PEARLS Immacolati paradisi

Una montagna tutta da vivere fra hotel e rifugi incastonati tra le vette, dove l’aria è più pura e madre Natura regala allo sguardo panorami mozzafiato da contemplare all’infinito

NU M E R O D A CO L L E Z I O N E

ANNO XV - N. 41 - EURO 6,00

ITINERARI TRAVEL

ITALIA

8 8 VIAGGI DEL GUSTO Dalla natura alla tavola

Un goloso itinerario per conoscere le infinite sfumature del gusto tra prodotti tipici d’eccellenza, ristoranti raffinati e antiche botteghe artigianali dove i sapori diventano arte

1 0 0 LUOGHI D A SCOPRIRE

De gustibus IN VIAGGIO tra i piatti della tradizione 1 0 Alberghi di charme - 14 Mountain pearls 7 Indirizzi gourmand - 11 Interesting places ... E INOLTRE : Svizzera, Slovenia e Croazia

Le meraviglie del mondo

Una suggestiva mappa del bello che l’uomo e la natura hanno disegnato insieme per regalare l’emozione di sapersi stupire, che sia di fronte a un’opera d’arte, a un paesaggio o a una città, in riva al mare cullati dalle onde oppure nel sottosuolo

LA COPERTINA

Il pancotto, piatto tipico lucano della cucina povera, è una zuppa di recupero a base di pane raffermo arricchita da verdure, uova e carne.

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EDITORIALE

ITINERARI TRAVEL ITALIA

EDIZIONI AVANT GARDE s.r.l. Direzione, Redazione e Amministrazione: corso del Popolo, 81 – 31100 Treviso tel. 0422 545528 – fax 0422 545414 info@edizioniavantgarde.com

DIRETTORE RESPONSABILE SANDRO RINALDINI

COORDINAMENTO EDITORIALE LAURA ZAMPROGNA

La bagna caòda è un intingolo a base di aglio e acciughe per condire verdure crude e lesse

REDAZIONE MARCO GOTTARDI EMANUELA PERUZZO

CURA INDIRIZZI CONSIGLIATI ANTONELLA LEONE PIETRO LAVORE

PUBBLICITÀ NAZIONALE EDIZIONI AVANT GARDE

s.r.l.

corso del Popolo, 81 – 31100 Treviso tel. 0422 545528, fax 0422 545414 info@edizioniavantgarde.com STAMPA CROMOGRAFICA ROMA

s.r.l.

via Tiburtina, 912 – 00156 Roma Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. L. 46/2004) art. 1, comma 1, DCB TV. Una copia € 6,00 Anno XV – N. 41 Aprile - Settembre 2015

Pubblicazione semestrale registrata il 02/04/2001 presso il Tribunale di Milano, n° 192 ISSN 1592-744X Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana I servizi contrassegnati dal simbolo n contengono messaggi promozionali. Tutti i diritti sono riservati dalla legge sui diritti d’autore. È vietata la riproduzione anche parziale dei testi, fotografie e disegni o illustrazioni contenuti in questo numero senza l’autorizzazione scritta dell’Editore.

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N’ITALIA TUTTA DA GUSTARE. È ciò che propone il nuovo numero di Itinerari Travel, dedicato ai piatti tipici regionali, alle ricette che non passano mai di moda perché sono diventate simbolo, elemento identitario di una comunità, in altre parole tradizione. E in un Paese dalla gastronomia così ricca come l’Italia, le interpretazioni culinarie non potevano che essere di assoluta eccellenza, sia che dietro i fornelli ci sia uno chef stellato, sia che ad armeggiare con mestoli e pentoloni sia quella custode del focolare domestico che si chiama casalinga. Perché, se cucinare è un atto d’amore, cucinare un piatto della tradizione diventa un omaggio alla propria terra e un modo per far conoscere le proprie radici e la propria cultura, un modo per raccontare un territorio e i suoi prodotti più rappresentativi. Ecco allora che la panoramica offerta dal Ritratto d’apertura è la fotografia di un’Italia straordinariamente variegata, legata a quel campanilismo buono che è difesa di usanze e valori specifici, diversi da regione a regione e per questo unici e inimitabili, dietro i quali una nazione si scopre unita attorno a una grande tavola in cui trionfano genuinità e tipicità. Un ritratto che sconfina in Svizzera, in Croazia e in Slovenia per arricchire di ulteriori sfumature una tavolozza del gusto che è un caleidoscopio di colori e profumi, di storie che si perdono nella notte dei tempi e riecheggiano in un presente ancora saldamente legato al proprio passato. Un tema, quello del cibo, che diventa spunto di viaggio per conoscere luoghi nuovi, vicini e lontani, partendo con i giusti consigli e un comodo carniere di indirizzi per fare centro al primo colpo; li abbiamo selezionati per offrire al lettore il meglio del meglio: dagli hotel più esclusivi ed eleganti ai rifugi d’alta quota abbarbicati fra cime incontaminate, dagli accoglienti e confortevoli alberghi di montagna agli agriturismi a conduzione familiare, completando il quadro con una golosa scelta di destinazioni gourmand – giusto per restare sul pezzo – e un piccolo ma significativo compendio di luoghi da visitare. Il banchetto è stato imbandito, non resta che partire. Meglio se a stomaco pieno. Marco Gottardi

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RITRATTO ABRUZZESE

LA CHITARRA CHE INTONA UN INNO [6]


CHITARRA AQUILANA CON RAGÙ BIANCO D I AGNELLO

Difficoltà: media Tempo di preparazione: 90 min. Vino: Montepulciano d’Abruzzo doc

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R A I P I A T T I che meglio rappresentano la cucina abruzzese c’è la tipica pasta all’uovo che prende il suo nome dallo strumento con il cui si ottiene: la chitarra. Niente a che vedere con la musica, anche le corde, d’acciaio, si sono pure in questo attrezzo da cucina e in effetti sembrano vibrare quando lo si usa. Si tratta di un telaio rettangolare di legno con diversi fili di acciaio posti uno accanto all’altro a pochissima distanza tra loro. Su questi fili taglienti le massaie abruzzesi stendono la sfoglia preparata con farina 00, uova e sale, ricavandone una sorta di spaghetti a sezione quadrata, spessi cira due o tre millimetri. Dell’uso di tagliare a listarelle la sfoglia, facendola scorrere su un telaio di fili, si trovano testimonianze di epoca medievale in alcune cronache, anche se il filo d’acciao è stato introdotto solo verso il 1860. Considerata la porosità della pasta, la chitarra è l’ideale per sughi ricchi e molto saporiti, come quello con le tre carni – manzo, maiale, agnello – o con funghi e tartufi. Una variante sfiziosa è quella con un ragù di solo agnello tagliato a coltello, senza pomodoro, impreziosito da timo, rosmarino, scorza di limone e bacche di ginepro; una volta scolata la pasta si chiude il piatto con una generosa dose di Parmigiano o di Pecorino.

ALLA CUCINA ABRUZZESE [7]


RITRATTO LUCANO

UNA ZUPPA DI RECUPERO NATA PER [8]


PANCOTTO

Difficoltà: bassa Tempo di preparazione: 30 min. Vino: Matera Bianco doc

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O C H I P R O D O T T I locali sapientemente accostati, una cucina essenziale e aromatica, piatti tipici di lunga tradizione e sapori autentici in grado di raccontare una terra e il suo popolo: la gastronomia della Basilicata si basa su tali ingredienti. Verdura, carne di agnello e pane sono la triade su cui ruotano diverse ricette lucane. Ciammotta e ciaudedda rappresentano alla perfezione il modo di usare le verdure tipico del popolo lucano, cutturidd e gnummareddi sono invece a base di agnello, mentre con il pane si preparano la panella e il pancotto. Quest’ultimo è un piatto di recupero dell’antica cucina contadina, nato per il bisogno di non sprecare il pane vecchio, come, del resto, nessun altro alimento. Non è altro che una zuppa di pane raffermo, la cui ricetta può variare in alcuni ingredienti a seconda delle zone in cui viene preparata. Oltre al pane, di solito c’è della verdura, cicoria o cime di rapa, le uova, il brodo e della carne di maiale, pancetta o salsiccia; spesso si usa insaporire con peperoncino e aglio. Si comincia mondando la cicoria e facendola lessare in acqua salata, dove poi si deve aggiungere il pane tagliato in grossi pezzi. Dopo una decina di minuti, si scola il tutto e si finisce con il soffritto di carne, le uova, il peperoncino e l’olio.

USARE IL PANE RAFFERMO [9]


RITRATTO CALABRESE

IL DOLCE SILANO PER FESTEGGIARE [ 10 ]


PITTA ’MPIGLIATA Difficoltà: media Tempo di preparazione: 90 min. Vino: Moscato di Saracena

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O N S O L O piccante: la Calabria sa essere anche molto dolce, come dimostra in modo speciale la pitta ’mpigliata, detta anche pitta ’nchiusa: un dolce tipico del periodo natalizio originario di San Giovanni in Fiore – in provincia di Cosenza – ma da tempo diffuso e apprezzato in tutta la regione. Un documento del 1728 racconta questo dolce come fine pasto da consumarsi in occasione dei matrimoni, che erano naturalmente celebrati in casa: “la famiglia dello sposo”, si legge, “dovrà offrire la pitta ’mpigliata curando che la stessa sia di finezza giusta.” Dolce da grandi eventi, la pitta è ancora preparata secondo la ricetta di un tempo e, anche se esistono alcune variazioni sul tema, le forme tradizionali sono sempre tre: quella piatta e tonda, quella a roselline e quella allungata. La base è una pasta fatta con farina, uova, lievito, sale, olio e vino dolce. La parte del ripieno è preparata con noci, mandorle tostate, pinoli, zucchero, uva passa e miele, oltre a un po’ di cannella e di scorza d’arancia. Con una parte della sfoglia si ricopre il fondo di una teglia da forno che si deve poi spennellare con del miele, un filo d’olio e un po’ di cannella e di zucchero. Si fanno poi delle roselline con la pasta rimasta e il ripieno e si cuoce a 180 gradi per un’ora.

IL NATALE E IL MATRIMONIO [ 11 ]


RITRATTO CAMPANO

IL PIATTO TIPICO CON I TRE COLORI [ 12 ]


PIZZA NAPOLETANA

Difficoltà: media Tempo di preparazione: 240 min. Vino: Falanghina del Sannio doc

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S I S T E Q U A L C O S A di più semplice e sfizioso della pizza? A chi non piace la pizza? Eppure la sua ricetta prevede pochissimi ingredienti: acqua, farina, lievito e sale per l’impasto, pomodoro, olio, fior di latte e basilico per farcirla e condirla. Questa è la ricetta dell’originale pizza napoletana o, per essere precisi, della pizza napoletana per eccellenza: la margherita. Così intitolata in onore della regina Margherita di Savoia nel 1889 su idea del pizzaiolo partenopeo Raffaele Esposito, questo tipo di pizza in realtà esisteva già prima di quella data. L’aveva descritta nel 1849 il filologo Emanuele Rocco e nel 1866, assieme agli altri tipi di pizza diffusi nella città di Napoli, Francesco De Boucard anche se la primissima citazione scritta, conservata nel duomo di Gaeta, risale al 997 ed è relativa a un contratto di locazione di un mulino per il quale gli affittuari dovevano ai proprietari “duodecim pizze” a Natale e a Pasqua. Oggi la pizza napoletana è riconosciuta quale specialità tradizionale garantita e le caratteristiche sono famose in tutto il mondo. Tonda, con un ‘cornicione’ alto e croccante ai lati, morbida al centro dove si fa sottile, con le tonalità del tricolore e i migliori prodotti tipici della regione per guarnirla: il simbolo dell’Italia.

DELLA BANDIERA ITALIANA [ 13 ]


RITRATTO EMILIANO

L’OMBELICO DI VENERE RACCHIUDE [ 14 ]


TORTELLINI I N BRODO

Difficoltà: alta Tempo di preparazione: 180 min. Vino: Lambrusco di Sorbara doc

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E R F E T T O e tondeggiante: proprio come l’ombelico di Venere. A Bologna lo si serve in compagnia di un nugolo di fratelli che si trovano a navigare per strane, placide acque: quelle di un buon brodo di carne, caldo e corroborante. Nei ristoranti della Dotta si narra che la nascita del mitico tortellino alla bolognese sia da attribuire alla creatività di un oste emiliano che, ispirandosi all’opulento ombelico della dea Venere, avrebbe voluto evocarlo inventando una novella pasta ripiena. Genealogia alquanto articolata per una specialità semplice e gustosa, che rende merito a un piatto che necessita di maestria nella preparazione e di un palato raffinato nella degustazione. I tortellini sono ghiotti involucri di pasta fresca tirata sottile e poi impreziosita da una farcia che è un’autentica delizia: mortadella, prosciutto crudo, maiale, uova, Parmigiano Reggiano e un pizzico di noce moscata. Tuffati in un brodo di manzo e gallina o di manzo e cappone, vanno incontro a una morte serena galleggiando nel mare dorato per essere pescati da un capiente cucchiaio da minestra, portati alla bocca e finalmente accolti nel paradiso dei ricordi dei gourmet. Piaceri che a Bologna si rinnovano ogni giorno: nelle case, nei ristoranti e nelle tante trattorie tipiche.

UN RICCO RIPIENO DI CARNE [ 15 ]


RITRATTO FRIULANO

IL PRANZO DEI BOSCAIOLI A BASE DI [ 16 ]


FRICO

Difficoltà: bassa Tempo di preparazione: 60 min. Vino: Refosco dal Peduncolo Rosso doc

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O R B I D O oppure croccante, cone le cipolle o senza, il frico è indubbiamente il piatto simbolo del Friuli. Di questa prelibatezza si parla già verso la metà del ’500 nel Libro de arte coquinaria di Martino da Como, capocuoco a Roma del patriarca di Aquileia Lodovico Trevisan; in quest’opera viene chiamato “caso in patellecte”, ossia formaggio nel padellino. Proprio il formaggio costituisce l’ingrediente principe di questo saporito piatto originario della Carnia, nato per i boscaioli che lo portavano nella loro saccoccia ricavandone la dose d’energia necessaria per affrontare il duro lavoro. Il formaggio che si usa nella preparazione è di solito il Montasio, tipico proprio del Friuli. L’ideale sarebbe usarne di due stagionature differenti, di quattro e sei mesi, in modo da avere la giusta consistenza. Si parte, però, dalle patate, che devono essere tagliate sottili e fatte rosolare lentamente nella padella con burro od olio, salate e portate a cottura; quando sono ben cotte, si schiacciano con una paletta di legno e si aggiunge il formaggio tagliato fine, avendo cura di rimuovere il grasso che il formaggio stesso rilascia in cottura. Si cuoce rigirando fino a ottenere una bella crosticina dorata su entrambi i lati e si serve con della polenta calda.

PATATE E BUON FORMAGGIO [ 17 ]


RITRATTO LAZIALE

UNA RICETTA EBRAICA PER IL PIÙ [ 18 ]


CARCIOFI ALLA GIUDIA

Difficoltà: bassa Tempo di preparazione: 20 min. Vino: Castelli Romani Bianco doc

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N C R O C I O di culture diverse e di differenti stili culinari, la gastronomia laziale ha assorbito il meglio di ciascuna tradizione. Testaccina, ebraica o castellana che sia, a Roma la cucina è sacra e deve essere ricca e saporita. Quella del Ghetto è fatta di arte pasticcera e grandi fritti: tra questi ultimi i carciofi alla giudia rappresentano un must imperdibile che esalta al meglio un prodotto tipico locale come il cimarolo – detto anche ‘mammola’ –, ossia la migliore varietà di carciofo romanesco. Questa tipologia, infatti, oltre a essere particolarmente tenera, è priva di spine e peluria, il che significa che una volta cotto il carciofo si mangia interamente, senza alcuno scarto. La ricetta, che è legata alla ricorrenza del Kippur, quando gli ebrei, dopo 24 ore di digiuno e preghiera, mangiavano i carciofi, è molto semplice: si mondano i carciofi dalle foglie esterne e si mettono in acqua fredda e limone, poi si sgocciolano e, tenendoli per il gambo si pressano su un piano da lavoro in modo che le foglie si allarghino, quindi si salano e pepano. Vanno poi fritti in olio per 10-12 minuti, ritirati con una schiumarola e asciugati su carta assorbente, quindi fritti di nuovo per tre-quattro minuti, finché le foglie si aprono come petali e non assumono un colore dorato e la giusta croccantezza.

ROMANESCO DEI CARCIOFI [ 19 ]


RITRATTO LIGURE

LA DANZA DI MORTAIO E PESTELLO [ 20 ]


TROFIE A L PESTO

Difficoltà: bassa Tempo di preparazione: 20 min. Vino: Colli di Luni Vermentino doc

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E M B R A la cosa più ovvia e semplice che esista, a volte è sufficiente aprire il barattolo appena acquistato nel supermercato proprio sotto casa; invece, la preparazione di una vera pasta al pesto richiede molta attenzione. Per il pesto, naturalmente, perché se si vuole seguire la tradizione e gustare aromi e profumi dell’autentico pesto genovese bisogna scordarsi il frullatore e soprattutto non improvvisare in ardite varianti, anche se in Liguria ne esistono molte e con radicate tradizioni. La ricetta messa a punto dal Cosorzio del Pesto Geneovese è l’unica garantita da un antico retaggio regionale e da ricerche storiche. Gli ingredienti sono sette e vanno lavorati solo con il tradizionale mortaio di marmo con pestello in legno: Basilico Genovese dop, possibilmente quello di Pra’, un quartiere di Genova; olio extravergine di oliva Riviera Ligure dop, che è delicato e non pizzica; pinoli italiani; aglio, meglio quello di Vessalico, nell’Imperiese, che è meno forte; Pecorino Sardo dop e Parmigiano Reggiano dop; sale grosso. Si pestano prima il sale e l’aglio fino a ottenere una crema, poi i pinoli, il basilico – con un movimento rotatorio che deve stracciare e non tranciare le profumate foglioline –, i due formaggi e l’olio: il pesto è ora pronto per condire le trofie.

PER UNA SALSA PROFUMATA [ 21 ]


RITRATTO LOMBARDO

IL SIMBOLO PER ECCELLENZA DELLA [ 22 ]


PANETTONE TRADIZIONALE MILANESE

Difficoltà: alta Tempo di preparazione: 24 ore Vino: Franciacorta docg

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L P A N E T T O N E è così tanto milanese che nel 2003 la Camera di Commercio di Milano e il Comitato tecnico dei Maestri pasticceri milanesi hanno ufficialmente pubblicato il disciplinare di produzione del cosiddetto Panettone Tipico della Tradizione Artigiana Milanese. Le sue origini, anche quelle milanesi naturalmente, sono però molto più antiche e si fanno risalire a due racconti, a metà tra storia e leggenda, avvenuti alla corte di Ludovico il Moro. Il primo è una storia d’amore e narra di un cavaliere che si finge garzone del fornaio Toni per conquistare la bella Adalgisa e crea un dolce detto ‘pan de Toni’. Il secondo vede come protagonista Toni che, dopo essere stato assunto come sguattero nelle cucine di corte, crea con gli avanzi lasciati dal cuoco reale un dolce simile al panettone. Gli ingredienti sono: acqua, farina, zucchero, uova, latte, burro, burro di cacao, uva sultanina, scorza di arancia candita, cedro candito, lievito naturale e sale; il disciplinare ammette come facoltativi anche miele, malto, vaniglia e aromi naturali. Il resto lo fa la lunga lievitazione, scandita in molte fasi di impastamento e riposo, oltre alla formatura per dargli la tipica forma cilindrica e alla cottura, fino a ottenere il dolce morbido che tutti conoscono.

PASTICCERIA MENEGHINA [ 23 ]


RITRATTO MARCHIGIANO

UN GRANDE MIX DI PESCE CHE PORTA [ 24 ]


BRODETTO A L L’ A N C O N E T A N A Difficoltà: media Tempo di preparazione: 60 min. Vino: Verdicchio dei Castelli di Jesi doc

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N A R E G I O N E con una lunga fascia costiera non poteva certo non sviluppare un’eccellente cucina di mare. Nelle placide acque del mar Adriatico abbondano crostacei, frutti di mare, pesce azzurro e altre specialità ittiche che trovano nel brodetto la loro consacrazione: di questo piatto ogni città marchigiana possiede la propria ricetta e la versione anconetana prevede addirittura 13 varietà di pesce. Nato come piatto di recupero fra i pescatori che lo preparavano la sera con il pesce invenduto, il brodetto è una zuppa molto densa con salsa di pomodoro e aromi vari. La ricetta anconetana – la più antica – richiede i seguenti tipi di pesce: seppie, calamari, cozze, vongole, gamberoni, palombo, coda di rospo, nasello, sogliole, san pietro, canocchie, lumaconi di mare e razza. Si parte con un soffritto di olio, cipolla e aglio, che si sfuma con un po’ di aceto; si aggiunge quindi un trito di prezzemolo e i pomodori pelati, allungando con acqua salata. Il pesce va messo in un ordine ben preciso basato sui diversi tempi di cottura: prima le seppie, poi le canocchie, gli scampi, le teste grosse e via via gli altri tipi; il fuoco va tenuto dolce e alla fine l’intingolo deve risultare denso e di un bel colore rosso cupo. Si serve il brodetto nei piatti con qualche fetta di pane casereccio.

L’ADRIATICO IN TAVOLA [ 25 ]


RITRATTO PIEMONTESE

IL PIATTO COLLETTIVO PER MOMENTI [ 26 ]


BAGNA CAÒDA

Difficoltà: bassa Tempo di preparazione: 90 min. Vino: Barbera d’Asti docg

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M B L E M A autentico della gastronomia piemontese e della cultura regionale, la bagna caòda è un piatto che nel mondo contadino si usava preparare per celebrare momenti di vita collettiva festosi, come la fine della vendemmia. Molte città del Piemonte si contendono la paternità di questo piatto, ma in realtà nasce sulla coste della Provenza – dove era chiamato Anchoiade – e viene importato dai mercanti astigiani durante il Medioevo, che si recavano in Provenza per rifornirsi di sale e acciughe. I contadini astigiani hanno poi fatta loro la ricetta e l’hanno adattata alle usanze e ai prodotti del loro territorio. Questa bagna è un intingolo a base di aglio – la vera anima del piatto – e acciughe, in cui si bagnano verdure crude e lesse come cardi, peperoni, patate, cavolfiori, zucchine, cippollotti e topinambur. Per preparare la salsa si deve anzitutto tagliare l’aglio finemente e lasciarlo in acqua fredda per qualche ora; lo si fa poi sciogliere a fuoco lento in un tegame con un po’ di olio e abbondante burro, facendo attenzione a rimestare spesso fino a ottenere una crema che deve essere soffice e omogenea. A questo punto si aggiungono le acciughe e il resto dell’olio e si cuoce a fuoco basso creando una cremina marrone chiaro.

DI ALLEGRA FRATERNITÀ [ 27 ]


RITRATTO PUGLIESE

UN TRIONFO DI ABILITÀ MANUALE E [ 28 ]


ORECCHIETTE CON L E CIME D I RAPA

Difficoltà: bassa Tempo di preparazione: 30 min. Vino: Locorotondo doc

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E O R E C C H I E T T E sono il formato di pasta che fa pensare subito alla Puglia, anche se le loro origini sono dubbie e forse non pugliesi. Un’ipotesi accreditata le vuole inventate nella Provenza degli Angioini che, dominando nel Medioevo anche il sud Italia, le avrebbero introdotte anche nell’attuale territorio pugliese. Un’altra teoria le vede nascere a Sannicandro di Bari, ispirate alle ‘orecchie di Amman’, dolce di tradizione ebraica preparato nel Barese già fra XII e XIII secolo. Non manca chi, invece, associa le orecchiette ai tetti dei trulli. Quale che sia l’origine di questa pasta, è certo che dal XVI secolo le orecchiette sono attestate in maniera diffusa in Puglia e oggi sono un emblema di questa regione. L’impasto è a base di semola di grano duro, acqua e sale. Dopo averlo fatto riposare, si ricavano filoncini sottili e da questi gnocchetti di circa un centimetro, che vanno trascinati sulla spianatoia con l’ausilio di un coltello speciale; dal coltelllo si solleva il petalo di pasta e si capovolge sul dito pollice ottenendo l’orecchietta. Tradizionalmente si cuociono in acqua salata assieme alle cime di rapa. Per rendere più gustoso il piatto, si fanno appassire le cime di rapa in un soffritto di olio, acciughe, peperoncino e aglio e si saltano le orecchiette.

SEMPLICITÀ D’INGREDIENTI [ 29 ]


RITRATTO SARDO

IL RAVIOLO DOLCE CON UN’ANIMA DI [ 30 ]


SEADAS

Difficoltà: media Tempo di preparazione: 65 min. Vino: Moscato di Cagliari doc

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I F F U S E e apprezzate in tutta la regione, le seadas sono un dolce nato nelle aree maggiormente legate alla pastorizia. E forse non come fine pasto, né come dolce. Un tempo, infatti, non venivano accompagnate con il miele come si servono oggi e la loro forma era grande quanto un piatto: pertanto, potevano costituire un pasto. Descrizioni di dolci molto simili alla seadas di oggi – a base di formaggio e miele – abbondano in diverse opere latine, testimoniando un abbinamento dolce-salato che doveva avere un’ampia schiera di estimatori. Gli ingredienti sono pochi ma il risultato che deriva dal loro accoppiamento è davvero sorprendente. Per ciò che riguarda l’impasto, è a base di farina, semola, strutto, uova e scorza di limone grattugiata. Il ripieno, invece, è costituito da un solo ingrediente: dell’ottimo pecorino fresco, naturalmente sardo, che deve essere acidulo. Dopo aver lasciato riposare la pasta, la si stende sottilmente e si ricavano dei dischi, sui quali si adagia il pecorino, un po’ di sale e un po’ di scorza di limone grattugiata; si chiude con un alro disco di pasta sovrapposto, formando una sorta di raviolo tondo. Si frigge in abbondante olio caldo e si serve guarnendo con del miele riscaldato così da averlo fatto liquefare per bene.

OTTIMO PECORINO FRESCO [ 31 ]


RITRATTO SICILIANO

UNA CIALDA CROCCANTE RIPIENA DI [ 32 ]


CANNOLI SICILIANI

Difficoltà: alta Tempo di preparazione: 120 min. Vino: Moscato di Siracusa doc

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R A L E S P E C I A L I T À più famose della pasticceria siciliana, il cannolo è in grado di riassumere al meglio il particolare intreccio di culture che distingue l’isola a tre punte. Nato da una ricetta romana rielaborata dagli arabi, forse a Caltanisetta, e diventata infine patrimonio dei pasticceri della Trinacria: sono tanti e diversi i contributi che hanno portato alla creazione di un dolce unico. Il “tubus farinarus” citato dal console Marco Tullio Cicerone come cibo dolcissimo è forse più un progenitore che altro del vero cannolo siciliano, che assume i connotati moderni nel periodo della dominazione saracena in Sicilia, fra IX e XI secolo: forse in un convento di Caltanisetta, dove le suore lo preparavano per il Carnevale, forse in uno degli harem saraceni, dove le maliose concubine del sultano avrebbero inventato questa prelibatezza dalla forma fallica con lo scopo di omaggiare la virilità del loro signore. Sacra o profana che sia la sua origine, resta il fatto che il cannolo è diventato, assieme alla cassata, il dolce più famoso della Sicilia. È una cialda fritta che viene farcita con un ripieno a base di ricotta di pecora, a sua volta arricchito da ingredienti che possono variare a seconda della zona: cioccolato, granella di mandorle, pistacchio, frutta candita, ciliegine oppure zucca.

VOLUTTUOSA CREMOSITÀ [ 33 ]


RITRATTO TOSCANO

LA MERAVIGLIOSA RICCHEZZA DELLA [ 34 ]


ZUPPA D I FARRO E FAGIOLI

Difficoltà: bassa Tempo di preparazione: 225 min. Vino: Bolgheri Rosso doc

L

A C U C I N A toscana non ha bisogno di fronzoli per farsi stimare anche dai palati più esigenti, visto che l’eccellenza delle materie prime e l’intelligenza nella semplicità degli accostamenti trasformano ogni ricetta in un successo. Gli ingredienti e le ricette vengono quasi sempre dalla tradizione contadina e proprio la cucina povera di un tempo costituisce ancora oggi uno dei capisaldi della gastronomia regionale. Fra i piatti più legati all’antico mondo rurale ci sono le zuppe, dalla pappa al pomodoro alla ribollita, fino alla forse meno nota ma altrettanto saporita zuppa di farro e fagioli. Per la preparazione di questo piatto, si comincia mettendo in ammollo i fagioli secchi per 12 ore; poi si lessano per circa tre ore, quindi si sgocciolano, tenendo da parte il brodo di cottura. Si scalda un po’ d’olio in un tegame e vi si insaporiscono lardo e pomodori spellati e senza i semi, insieme a sedano, cipolla, carota, aglio, salvia e rosmarino, tutto tritato finemente; si aggiungono poi i fagioli lessati, si mescola e si frulla il composto. A parte si cuoce del farro nel brodo in cui si sono lessati i fagioli, quindi si trasferisce la minestra in una zuppiera e si serve in tavola con abbondante pepe macinato, uno o due giri d’olio versato a filo e una spruzzata di pecorino.

CUCINA POVERA TOSCANA [ 35 ]


RITRATTO TRENTINO

IL BUONO DELLA NATURA TRENTINA [ 36 ]


STRUDEL D I MELE

Difficoltà: media Tempo di preparazione: 130 min. Vino: Trentino Vino Santo doc

A

C O L A Z I O N E o per merenda, oppure dopo cena, appena tiepido o caldo, con la panna o senza o accompagnato da una pallina di gelato alla vaniglia: lo strudel è un piacere in ogni modo e in ogni momento della giornata, spece se è preparato con le genuine mele delle valli trentine. Proprio qui lo strudel è diventato un dolce tipico, che fa la sua comparsa a settembre, con l’inizio della raccolta delle mele Renetta, la varietà più idonea per questo tipo di dolce. Ma lo strudel arriva da molto lontano: è considerato l’erede del baklava, un dolce bizantino con un involucro di pasta fillo ripieno di sciroppo di zucchero e frutta secca, discendente a sua volta da una ricetta assira che si data all’VIII secolo avanti Cristo. Giunto in Ungheria il baklava iniziò a essere farcito con le mele e nel 1699, con la conquista da parte dell’impero austriaco dell’Ungheria, entrò a Vienna e da lì in Germania e in Alto Adige, dove prese il nome di strudel, che vuole dire semplicemente ‘vortice’. Ogni nonna trentina oggi ha la sua ricetta segreta, ma alcune cose sono fisse: la pasta ‘matta’ che deve essere fatta solo con acqua, farina e olio e stesa così sottile che ci si possa leggere attraverso una lettera d’amore; e poi il ripieno: mele, pinoli e uvetta.

NEL DOLCE DELLE NONNE [ 37 ]


RITRATTO ALTOATESINO

GLI SOSTANZIOSI GNOCCHI DI PANE [ 38 ]


CANEDERLI

Difficoltà: bassa Tempo di preparazione: 60 min. Vino: Alto Adige Lagrein doc

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I A T T O S I M B O L O della cucina tipica tirolese e della cultura contadina, i canederli sono il primo ideale per scoprire il gusto autentico dell’Alto Adige. Dai masi di alta montagna ai ristoranti più raffinati, questi grossi gnocchi di pane non mancano mai sulle tavole altoatesine, soprattutto nel periodo invernale in quanto sono particolarmente calorici e sostanziosi. La ricetta è molto antica, visto che in un affresco all’interno di una cappella di Castel d’Appiano – databile al XIII secolo – è raffigurata una donna intenta a mangiare proprio un canederlo. Del resto, questo piatto povero è talmente radicato nella tradizione locale che i contadini di un tempo lo mangiavano secondo una regola precisa: i canderli si gustavano esclusivamente martedì, giovedì e domenica, ma solo nei giorni di festa si poteva aggiungere lo speck, che oggi è un ingrediente costante della preparazione. Si procede ammollando del pane raffermo nel latte e nelle uova sbattute. A parte si prepara un soffritto di cipolla e speck che si lascia poi raffreddare, quindi si unisce al pane completando con erba cipollina, prezzemolo e un po’ di farina. Si formano delle grosse polpette che si cuociono in acqua salata bollente: vanno servite in brodo caldo oppure con abbondante burro fuso.

DELLA CULTURA CONTADINA [ 39 ]


RITRATTO UMBRO

LA PERFETTA COMBINAZIONE TRA [ 40 ]


PANPEPATO

Difficoltà: bassa Tempo di preparazione: 40 min. Vino: Sagrantino di Montefalco Passito docg

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O L C E T I P I C O delle regioni dell’Italia centrale e diffuso in modo particolare in Umbria, il panpepato ha probabilmente le sue origini in Oriente e arriva in suolo italico con le carovane che nel ’500 trasportavano le spezie dai territori asiatici; in Italia, poi, è stato ‘corretto’ con ingredienti locali come le noci, gli agrumi e soprattutto il mosto cotto, che a Terni si imbottiglia proprio per la preparazione del panpepato. Quello ternano si confeziona per tradizione l’8 dicembre e rappresenta il dolce che accompagna da sempre le festività natalizie. Anche se la ricetta può variare leggermente a seconda della zona, una cosa non cambia mai: la forma, che deve essere tondeggiante. Gli ingredienti sono numerosi ma la loro combinazione assicura un sapore unico e inimitabile. Sostanzialmente si deve creare un impasto con pinoli, nocciole, noci, mandorle, uva sultanina e cedro candito, al quale va unito del cioccolato fondente sciolto e arricchito con miele, zucchero e caffè; naturalmente non deve mancare il pepe nero in polvere, altrimenti non sarebbe un pan pepato, e volendo un pizzico di cannella e noce moscata; solo alla fine si aggiunge un po’ di farina. Si cuoce a 180 gradi per dieci minuti e si serve con una piccola spolverata di pepe nero.

DOLCE, PICCANTE E AMARO [ 41 ]


RITRATTO VALDOSTANO

UN UMIDO DI CARNE CHE RISCALDA [ 42 ]


CARBONADA

Difficoltà: bassa Tempo di preparazione: 120 min. Vino: Valle d'Aosta Torrette doc

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A R E G I O N E delle nevi perenni, dei picchi e dei valichi d’alta quota, non poteva che identificarsi con una cucina ricca ed energetica, fatta di prodotti calorici come carne e formaggi, salumi e corroboranti zuppe per affrontare con spirito rinfrancato i rigori dell’inverno. Proprio per la stagione fredda è raccomandato un piatto ricco a base di carne noto con il nome di carbonada, un umido tipico della Valle d’Aosta e dell’area fiamminga, un ‘gemmellaggio’ dovuto all’antica funzione di transito fra Europa del nord e Italia svolta per secoli dal passo del Gran San Bernardo, luogo di incontri e inevitabili scambi gastronomici. Le varianti della carbonada valdostana possono essere moltissime, ma relative a lievi differenze nell’uso o meno di un aroma piuttosto che un altro. L’ingrediente principale è la carne di manzo, che prima di tutto deve essere tagliata a dadini e lasciata marinare per alcune ore nel vino rosso e nelle spezie – in genere aromi come timo, alloro, salvia, rosmarino, prezzemolo, bacche di ginepro e chiodi di garofano più verdure quali sedano, carota e cipolla. La carne va rosolata nel burro o nel lardo, infarinata, salata e pepata, quindi ricoperta con il vino della marinata e portata a cottura dolcemente. Si serve con dell’ottima polenta fumante.

I RIGIDI INVERNI ALPINI [ 43 ]


RITRATTO VENETO

IL MERLUZZO SECCO CHE DIVENTA [ 44 ]


BACCALÀ ALLA VICENTINA

Difficoltà: media Tempo di preparazione: 340 min. Vino: Breganze Vespaiolo doc

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R A L E R I C E T T E di pesce della cucina veneta ce n’è una talmente famosa da aver portato all’istituzione di un sodalizio a sua tutela: la Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina, che si impegna a difendere la storia e il valore culturale dell’omonimo piatto. Un piatto che, volendo essere precisi, non è a base di baccalà ma di stoccafisso, come del resto sanno bene i veneti e per primi i vicentini. Il pesce è sempre il merluzzo, quello dei mari del nord Europa, solo che il baccalà viene messo in barili e conservato sotto sale, mentre lo stoccafisso viene essiccato ai venti freddi esposto sui graticci di legno della Norvegia. Gli stessi che vide verso la metà del ’400 Piero Querini, mercante veneziano che portò in Italia quel pesce secco e legnoso che i vicentini trasformarono in uno dei piatti simbolo della cucina veneta. Per prima cosa il pesce va ammollato in acqua fredda per due o tre giorni, cambiando l’acqua ogni quattro ore. Una volta deliscato, si taglia a pezzi che vanno infarinati e disposti su una teglia da forno ricoperti da un soffritto a base di cipolla, sarde sotto sale e prezzemolo; si aggiungono quindi latte, Grana Padano grattugiato, sale e pepe, coprendo tutto con molto olio. Si cuoce lentamente per cinque ore circa e si serve con polenta.

UNA CREMOSA SPECIALITÀ [ 45 ]


RITRATTO CROATO

LA FINTA CRÊPE DA FARCIRE CON [ 46 ]


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PALACINKE Difficoltà: media Tempo di preparazione: 30 min. Vino: Muskat Momjanski

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A C U C I N A della Croazia può fare affidamento su una grande quantità di prodotti d’eccellenza: dal pesce alla carne, dall’olio al vino ai liquori, senza scordare verdura e frutta, ogni ingrediente recita un ruolo da protagonista nelle tante ricette locali che riflettono una varietà di influenze pari alla qualità dei piatti proposti. La tradizione mediterranea e quella austro-ungarica sono i cardini su cui ruota un’offerta gastronomica che ha saputo nel tempo diventare una testimone fedele delle usanze e dei gusti del popolo croato. Ne sono un perfetto esempio le palacinke, un dolce antichissimo – noto già alla civiltà ellenica – tipico dell’area mitteleuropea, simile alla più famosa crêpe francese, ma senza burro; gli ingredienti, infatti, sono solo farina, acqua, latte, zucchero e uova, perché quello che conta è la farcitura, che solitamente è dolce ma può essere anche salata – in questo caso nell’impasto al posto dello zucchero si mette un po’ di sale. Nei ristoranti croati è il più classico dei dessert: si impiatta piegando in quattro parti la crêpe e accompagnandola con marmellata di ciliegie o prugne e un’abbondante porzione di panna montata e, volendo, un po’ di zucchero a velo. È ideale anche a colazione con del caffè turco o una tazza di tè caldo.

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UN TRIONFO DI DOLCEZZA [ 47 ]


RITRATTO SLOVENO

UN PIATTO COMPLETO E NUTRIENTE [ 48 ]


JOTA

Difficoltà: bassa Tempo di preparazione: 180 min. Vino: Kraski Teran

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E R I C E T T E tipiche che contribuiscono a dare una fisionomia specifica alla cucina slovena sono molte: piatti di pesce e di carne, dolci e soprattutto zuppe delineano un mosaico di sapori variegato e di qualità, capace di esaltarsi negli abbinamenti con i grandi vini che questa terra sa offrire, senza dimenticare l’eccellenza di condimenti come sale e olio che proprio nel litorale sloveno si esprimo ai massimi livelli del loro profilo organolettico. Tra i piatti più antichi e diffusi c’è la jota, una zuppa probabilmente di origini balcaniche a base di crauti, fagioli e patate, che può essere arricchita con carni di maiale – salsiccia e/o costine – per un energetico piatto unico. La preparazione è lunga ma abbastanza semplice. Prima di tutto si mettono in ammollo in acqua fredda i fagioli secchi per una notte, poi si procede con la bollitura dei legumi con l’alloro per un paio d’ore circa. Intanto, in una padella con olio e aglio trito si rosolano i crauti con il cumino e, in un altro tegame, si prepara una crema con farina e olio che servirà a insaporire la zuppa. A questo punto vanno aggiunte ai fagioli le patate, si lascia cuocere a fuoco lento per mezz’ora, quindi si uniscono i crauti, aggiustando alla fine di sale e pepe. Si serve ben calda con un giro d’olio a crudo.

DI ESTRAZIONE POPOLARE [ 49 ]


RITRATTO SVIZZERO

IL PIACERE CHE FONDE LENTAMENTE [ 50 ]


RACLETTE

Difficoltà: bassa Tempo di preparazione: 60 min. Vino: Petite Arvine du Valais

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I L T E R M I N E raclette indica sia un formaggio tipico del canton Vallese sia il piatto che da esso si ricava. In verità, più che una ricetta, la raclette è una procedura, un metodo di gustare il formaggio che era già noto allo scadere del Duecento, come testimoniano fonti scritte custodite nei monasteri di due cantoni svizzeri: l’Obvaldo e il Nidvaldo. La raclette è il piatto a base di formaggio più diffuso nella cucina popolare vallese e pare che a inventarlo furono i pastori che battevano i monti svizzeri i quali, per scaldarsi la sera davanti al fuoco, solevano sciogliere alla fiamma mezze forme di formaggio, raschiando la parte esterna a mano a mano che questa fondeva. La tecnica oggi è rimasta identica: si pone davanti al camino acceso mezza forma di raclette – il formaggio ad alta proprietà fondente del canton Vallese – fino a quando la parte esterna non comincia a liquefarsi; a questo punto si fa scivolare nel piatto la parte fusa e si gusta tradizionalmente con patate al cartoccio e sottaceti come cipolline e cetriolini; si può arricchire la portata con salumi e affettati misti. Va da sé che la raclette è tutt’altro che un fast food: al contrario, è un piatto da ritmi lenti, da amici e buongustai che conoscono l’arte dell’attesa e del piacere unico di una genuina condivisione.

DAI PASCOLI DI MONTAGNA [ 51 ]


NOTTI DA SOGNO


UNA PIOGGIA

DI STELLE Eleganti suite in cui i sogni diventano realtà, atmosfere esclusive e servizi d’eccellenza, cene a lume di candela e faraoniche spa: benvenuti nel mondo dell’hôtellerie di lusso

L ’ U N I V E R S O acquatico della spa del Lefay Resort si estende anche all’esterno, nel parco naturale di 11 ettari che regala una splendida vista sul Garda (info a pag. 58).


L ’ I M P E R I A L S U I T E dell’hotel Ancora è impreziosita da quadri e decorazioni in stile veneziano ed è completa di sauna e vasca jacuzzi private (info a pag. 58).


NOTTI DA SOGNO


NOTTI DA SOGNO


I S P I R A T E ai fasti della corte medicea, le Royal suite dell’elegante hotel St. Regis di Firenze presentano colonne in legno decorate a mano, uniche nel loro genere fra arte e antiquariato (info a pag. 58).


NOTTI DA SOGNO

ITALIA

Campania Caesar Augustus Anacapri (Na) Un nome imperiale battezza questa ammaliante villa a strapiombo sul mare, rendendo conto della lussuosa dotazione delle sue suite: arredamento in stile caprese e grandi archi e colonne affacciate sul mare caratterizzano la Cesare, letti a baldacchino e vista mozzafiato sulla Penisola Sorrentina e sul golfo di Napoli distinguono la Tiberio, mentre la Farouk, storico alloggio del re d’Egitto, custodisce mobili antichi (via Orlandi 4, tel. 081 8373395, www.caesar-augustus.com).

Lombardia Lefay Resort & SPA Gargnano (Bs) Esclusivo resort cinque stelle lusso del lago di Garda, offre tremila metri quadri di spa, articolata in tre aree tematiche che immergono in un mondo d’acque, in uno spazio fitness e in un ampio parco, oltre ai trattamenti Lefay SPA Method; foto a pag. 52 (via Feltrinelli 118, tel. 0365 241800, www.lefayresorts.com).

Sardegna Hotel Dolce Vita Porto Cervo (Ot) L’incontro tra roccia bianca e mare cristallino, immagine tipi-

ca della Costa Smeralda, è anche la visione offerta agli ospiti dell’hotel Dolce Vita e più in particolare agli ospiti delle camere superior, arredate secondo la tradizione gallurese. Al di là della terrazza privata con vista mozzafiato, questo hotel a pochi passi dall yacht club di Porto Cervo concede a tutti il vantaggio di una languida piscina, circondata da sprazzi di macchia mediterranea, oltre a convenzioni con i migliori ristoranti della zona (località Liscia di Vacca, tel. 0789 91855, www.hotel-dolcevita.it).

Toscana The St. Regis Florence Firenze Sontuosi affreschi d’ispirazione rinascimentale, lampadari di cristallo, eleganti broccati e soffitti a cassettoni e ovunque un’opulenza e un fascino dal sapore: al St. Regis Florence

non si soggiorna da turisti, si vive da re. Camere e suite sono ispirate ai fasti della saga medicea, mentre le sale per riunioni, banchetti e cene di gala – compreso uno straordinario e fiabesco salone delle feste – offrono un impareggiabile tripudio di dettagli decorativi; foto a pag. 56 (piazza Ognissanti 1, tel. 055 27161, www.stregisflorence.com).

Veneto

l’eccellenza della cucina, premiata dalla guida Dove. Il riposo è incorniciato da suite con jacuzzi e suggestive vedute panoramiche mentre relax e mondanità si fondono nella terrazza viennese in stile Biedermeier; foto a pag. 54 (corso Italia 62, tel. 0436 3261, www.hotelancoracortina.com).

Hotel Ancora

SVIZZERA

Cortina d’Ampezzo (Bl) Affacciato sull’area più in e alla moda di Cortina d’Ampezzo, l’hotel Ancora – gestito dalla stessa famiglia da ormai quattro generazioni – coniuga il tipico stile ampezzano con il fascino di un lusso discreto ed elegante. Scelto tra i migliori alberghi d’Italia dal Touring Club Italiano e dal Gambero Rosso Editore, si segnala anche per

10 NOTTI DA SOGNO ITALIA

Caesar Augustus Anacapri, pag. 58 Lefay Resort & SPA Gargnano, pag. 58 Hotel Dolce Vita Porto Cervo, pag. 58 The St. Regis Florence Firenze, pag. 58

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Hotel Ancora Cortina d’Ampezzo, pag. 58 SVIZZERA

Kurhaus Cademario Hotel & Spa Cademario, pag. 60 Hotel Federale Lugano, pag. 62

L ’ A R E A lounge a bordo piscina regala agli ospiti dell’hotel Dolce Vita preziosi momenti di relax.

Villa Principe Leopoldo Lugano, pag. 64 Villa Sassa Hotel, Residence & Spa Lugano, pag. 66 Esplanade Hotel Resort & Spa Minusio, pag. 69

Kurhaus Cademario Hotel & Spa Cademario Vedi recensione a pag. 60.

Hotel Federale Lugano Vedi recensione a pag. 62.

Villa Principe Leopoldo Lugano Vedi recensione a pag. 64.

Villa Sassa Hotel, Residence & Spa Lugano Vedi recensione a pag. 66.

Esplanade Hotel Resort & Spa Minusio Vedi recensione a pag. 69.


L A LUSSUOSA

suite Cesare dell’hotel Caesar Augustus di Capri è stata progettata per riprodurre le antiche architetture romane.


NOTTI DA SOGNO

SVIZZERA

Kurhaus Cademario Hotel & Spa Cademario Il Kurhaus Cademario Hotel & Spa, edificato nel 1914, ha riaperto di nuovo i battenti nell’aprile 2013 a seguito di un totale rinnovamento durato alcuni anni. A soli 12 chilometri da Lugano, con vista mozzafiato sul lago e sulle montagne circostanti, offre 82

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eleganti camere e suite, due ristoranti panoramici e la DOT.Spa, un’oasi di benessere di 2.200 metri quadrati con piscine interne ed esterne, idromassaggi, saune, palestra e anche reparto estetico. Caratterizzata da un’aura speciale, la DOT.Spa è stata concepita integrando i cinque elementi: l’acqua è rappresentata dalle cascate, il legno dai tronchi e dalle betulle, il fuoco è evocato dai camini

scoppiettanti e dall’intima luce delle candele, la terra è simboleggiata dalle pareti in tufo e pietra, mentre il ferro e il rame incarnano l’elemento metallo. I ristoranti La Terrazza e La Cucina conducono gli ospiti in un indimenticabile viaggio all’insegna del buon gusto attraverso la cucina ticinese e del Nord Italia. Qui i piatti tradizionali e regionali vengono preparati giornalmente con alimenti di stagio-

S O P R A , dopo un lungo restauro l’hotel è tornato a nuovo splendore. S O T T O , la piscina interna offre vasche e panche idromassaggio.

ne sempre freschissimi. Uno speciale programma è stato concepito per gli allergici e per la nutrizione su misura. Nell’elegante ed esclusiva cornice dell’Agra bar, inoltre, è possibile sorseggiare ottimi cocktail e degustare uno dei pregiati vini ticinesi presenti nella fornita lista dei vini. Solidamente ancorato alla sua tradizione centenaria, il Kurhaus Cademario Hotel & Spa offre l’ambiente perfetto per indimenticabili giornate di benessere, con le sue camere eleganti, l’ineguagliabile posizione panoramica e la moderna spa. Un vero paradiso nel verde, immerso un un meraviglioso parco di circa tre ettari a 850 metri di altitudine, nel quale dimenticare per sempre lo stress quotidiano e rigenerarsi (via Kurhaus, tel. 0041 91 6105111, www. kurhauscademario.com).



NOTTI DA SOGNO

SVIZZERA

Hotel Federale Lugano Il palazzo che ospita l’albergo risale al 1890 circa e nel corso della sua storia è stato più volte ristrutturato. L’ospitale famiglia Galliker ne ha acquisito la proprietà nel 1923 e a tutt’oggi lo conduce. L’edificio

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sorge nel centro della città di Lugano – proprio accanto alla cattedrale di San Lorenzo – ed è molto comodo da raggiungere grazie alla sua vicinanza con la stazione ferroviaria. Tra l’anno 2003 e il 2009 tutte le stanze sono state rinnovate e attualmente l’hotel dispone di sei singole e ben 42 doppie. Qui anche le famiglie più nu-

merose possono soggiornare comodamente grazie alle camere predisposte per quattro persone o a quelle divise da porte comunicanti, ideali soprattutto per i gruppi. A disposizione delle aziende c’è una sala riunioni, pensata per incontri di 35 persone. Nelle stagioni più miti è invitante trascorrere la pausa caffè, o

Q U I S O P R A , l’hotel è situato in pieno centro storico a Lugano. S O T T O , le camere doppie sono dotate di ampi terrazzi panoramici.

addirittura i pasti, nel grazioso giardino. Il menu proposto dal ristorante dell’hotel Federale è preparato dallo chef Thomas Galliker, che crea veri capolavori culinari ripresi dalle tradizioni svizzere e norditaliane. Gli antipasti cambiano in base alla stagione: in primavera, ad esempio, il pasto si apre con un’insalata di verdure fresche, asparagi e sfiziose crocchette di formaggio. Da qualche tempo Pierre Yves, massaggiatore che vanta anni di esperienza termale, dispensa cure e consigli presso il centro benessere del Federale; la zona wellness mette a disposizione sauna, idromassaggio e una sala fitness con cyclette e tapis roulant (via Regazzoni 8, tel. 0041 91 9100808, www.hotel-federale.ch).


I L LUNGOLAGO

di Lugano è una sorta di linea di demarcazione tra la pace dello specchio d’acqua e la frenesia che caratterizza il centro.


NOTTI DA SOGNO

SVIZZERA

Villa Principe Leopoldo Lugano Villa Principe Leopoldo è un boutique hotel a cinque stelle, membro della catena Relais & Châteaux, dove classe ed eleganza si affiancano a una vista mozzafiato sul lago e sulle montagne circostanti. La villa, lo storico edificio principale, propone 37 camere e suite in stile mediter-

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raneo, con vista sul lago o sul giardino. Il ristorante gastronomico Principe Leopoldo è una pietra miliare dell’hotel con una cucina che rivela autenticità, passione e rispetto per i suoi ingredienti, senza dimenticare il territorio e le tradizioni. Guidato da più di vent’anni dal pluripremiato chef Dario Ranza, il ristorante vanta ottime citazioni in autorevoli guide internazionali come Les Grandes Tables de Suisse, la Gault&Millau e

S O P R A,

la scenografica piscina esterna con solarium e vista mozzafiato. l’elegante villa si erge in posizione panoramica. S O T T O , A D E S T R A , una raffinata junior suite con terrazza fronte lago. S O T T O, A S I N I S T R A,

la Guida Oro Veronelli. È il luogo ideale per passare le prossime festività in famiglia o con amici in un ambiente elegante ed esclusivo. Al piano-bar Principe, in un’atmosfera chic e amichevole, vengono serviti cocktail speciali, grandi etichette di vino, champagne o whisky di malto, accompagnati da mu-

sica dal vivo tutte le sere. Il gioiello dell’albergo è Kiso, una spa celestiale che offre lusso, privacy e trattamenti su misura con prodotti cosmetici a base naturale rielaborati con formule hi tech, per una sensazione veramente regale (via Montalbano 5, tel 0041 91 9858855, www.leopoldohotel.com).



SVIZZERA

Villa Sassa Hotel, Residence & Spa Lugano Villa Sassa Hotel, Residence & Spa è un resort quattro stelle superior a pochi passi dal centro di Lugano, con vista mozzafiato sul lago, sulla città e sulle montagne circostanti. Sviluppato attorno a un’antica villa di fine Ottocento

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elegantemente ristrutturata, il complesso dispone di 49 camere e suite e di 71 appartamenti ammobiliati con servizio alberghiero. Il ristorante Ai Giardini di Sassa spazia da una sana cucina mediterranea a quella internazionale e locale, proponendo piatti di stagione accostati a un’ottima scelta di etichette, selezionate all’insegna della qualità e dell’originalità. L’ambiente

suggestivo e romantico è reso ancor più speciale dalla scenografica cornice del monte Bré. Il bar Sassa Lounge propone piatti caldi e freddi e specialità giapponesi, nei mesi estivi serviti sull’ampia terrazza estiva con vista panoramica. Indicata anche per chi si reca a Lugano per un viaggio d’affari, Villa Sassa è un raffinato centro per seminari e incontri di lavoro

S O P R A , la splendida piscina con solarium e vista panoramica. S O T T O , l’incantevole giardino si affaccia sul quieto lago di Lugano.

grazie alla dotazione di cinque sale conferenza e due salette riunioni, equipaggiate con tutto il materiale tecnico necessario. L’amore per la natura, la luce di Lugano e la voglia di realizzare uno spazio ideale per chi ama prendersi cura di sé hanno ispirato la creazione del Wellness Club Sassa e Aurum Spa, una vera oasi di benessere di tremila metri quadri, raffinata ed elegante. In un’atmosfera rilassante offre trattamenti personalizzati e ayurvedici, programmi viso e corpo, due piscine e una moderna palestra, tempio dello sport e del dolce far niente. Villa Sassa è il luogo ideale per trascorrere un giorno, un weekend, un ponte festivo o un’intera settimana all’insegna del benessere (via Tesserete 10, tel. 0041 91 9114111, www.villasassa.ch).


NOTTI DA SOGNO

L E S P A Z I O S E suite di Villa Castagnola regalano allo sguardo impareggiabili vedute sul lago di Lugano, offrendo comodi spazi per un soggiorno da cinque stelle superior.



NOTTI DA SOGNO SVIZZERA

Esplanade Hotel Resort & Spa Minusio L’Esplanade Hotel Resort & Spa, quattro stelle superior ricco di charme, si erge maestoso sopra Minusio, quartiere residenziale di Locarno a soli 300 metri dal lago Maggiore. Circondato da un parco esotico di 40mila metri quadri con piÚ di mille palme e vista panoramica sul lago e sulle montagne, offre eleganza, raffinatezza e atmosfere mediterranee. I buongustai vengono viziati nel ristorante La Belle Époque e sulla sua terrazza panoramica, mentre il Wellness & Beauty Le Palme assicura a tutti relax e bellezza (via delle Vigne 149, tel. 0041 91 7358585, www.esplanade.ch). n


MOUNTAIN PEARLS


IMMACOLATI

PARADISI

A T T I M I D I P I A C E R E da condividere con gli amici lontani dai ritmi frenetici della città, immergendosi nella contemplazione del paesaggio delle Tre Cime di Lavaredo.

M. Schönegger/Consorzio turistico Alta Pusteria

Pascoli d’alta quota e cime incontaminate, boschi ovattati in un silenzio di fiaba e aperte valli attraversate da torrenti d’acqua cristallina disegnano i panorami di un’emozione irreale



I L F I E N O dell’Alpe di Siusi, tagliato la sera tardi o la mattina presto e subito essiccato, è utilizzato per le sue benefiche proprietĂ curative nei tradizionali bagni.


TRENTINO-ALTO ADIGE

Hotel Genziana Castelrotto (Bz) Una nuova giovinezza, grazie alla ricca proposta wellness, insieme a un lusso mai stucchevole, capace di coniugare il tradizionale charme alpino al gusto per l’innovazione: tra le più suggestive declinazioni di questo connubio tra soluzioni architettoniche ricercate e materiali di pregio ci sono le camere e la sala ristorante, regno dell’abile chef Werner Khun. Il fiabesco soggiorno può contare anche su tuffi in piscina, coccole beauty e una sala riposo vetrata con vista sul giardino e cima Santner (frazione Siusi, piazza Wolkenstein 2, tel. 0471 705050, www.enzianhotel.com).


MOUNTAIN PEARLS


MOUNTAIN PEARLS

ITALIA

Trentino-Alto Adige Hotel Genziana Castelrotto (Bz) Vedi recensione a pag. 74.

Hotel Gstatsch Castelrotto (Bz) Vedi recensione pagina a fianco.

Residence Chris Appart Nova Levante (Bz) Una vacanza di divertimento, sport e salute, al centro della zona sciistica ed escursionistica di Carezza, nei pressi di un campo da golf a 1700 metri: grazie alla sua incantevole posizione, il residence soddisfa tutte le esigenze degli appassionati di montagna, offrendo confortevoli appartamenti in versione bi o trilocale. Oltre all’ampio giardino con barbecue e alla sala giochi, offre sauna, bagno turco, solarium, cabina a infrarossi e area relax (via Carezza 131, tel. 0471 612159, www.chrisappart.it).

Hotel Schneeberg Resort & Spa Racines (Bz) Vedi recensione a pag. 78.

Hotel Rinner Renon (Bz) Ubicato sull’altopiano del Re-

non, l’hotel Rinner sorge su un incantevole giardino di diecimila metri quadri. Ideale per una vacanza all’insegna del relax e del divertimento, propone una cucina molto curata e genuina, basata sulle tradizioni locali e arricchita dalle erbe coltivate direttamente nell’orto dell’hotel. L’hotel offre compresa nel prezzo del soggiorno la RittenCard, che rega-

la l’utilizzo gratuito dei mezzi pubblici, del trenino del Renon e della cabinovia del Corno del Renon, l’ingresso in oltre 80 musei e castelli e molte altre agevolazioni (Soprabolzano, via Costalovara 7, tel. 0471 345156, www.hotel-rinner.it).

Hotel Fontanella San Martino in Badia (Bz) Vedi recensione a pag. 82.

14 MOUNTAIN PEARLS ITALIA

Hotel Genziana Castelrotto, pag. 74 Hotel Gstatsch Castelrotto, pag. 77 Residence Chris Appart Nova Levante, pag. 76 Hotel Schneeberg Resort & Spa Racines, pag. 78 Hotel Rinner Renon, pag. 76

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Hotel Fontanella San Martino in Badia, pag. 82 Osteria Plazores San Vigilio di Marebbe, pag. 76 Sporthotel Monte Pana Santa Cristina Valgardena, pag. 84 Hotel Bellavista Canazei, pag. 85

Hotel Valacia Pozza di Fassa, pag. 80 Golden Pause agriturismo Toss di Ton, pag. 80 Albergo Baita Velon Vermiglio, pag. 80 Rifugio Averau Cortina d’Ampezzo, pag. 86 Rifugio Lagazuoi Cortina d’Ampezzo, pag. 87

I N A L T O , al Chris Appart ci si può rilassare in un’ampia terrazza. S O P R A , i fioriti terrazzini che colorano l’accogliente hotel Rinner.

Osteria Plazores San Vigilio di Marebbe (Bz) Parte integrante del patrimonio culturale altoatesino, il maso della famiglia Ties – una casa fortificata del ’300 attentamente restaurata – è fra i più antichi di San Vigilio di Marebbe. Posizionato a soli 500 metri dal centro e a cinque minuti dalle piste, dispone di due romantici appartamenti intrisi di arcaiche atmosfere rurali, circondati da un verde rasserenante e da una variopinta comunità di animali. Nel ristorante, tra volte medievali e legni antichi si assaporano ottimi piatti caserecci (strada Plazores 14, tel. 0474 506168, www.plazores.com).


Hotel Gstatsch Castelrotto (Bz) Calato nel verde del Sassolungo, l’hotel Gstatsch offre agli amanti della montagna una valida commistione di natura e svago: recentemente ampliato e arricchito di nuovi servizi, mette a disposizione camere con vista panoramica sulle Dolomiti e una piacevole area wellness con sauna tirolese, idromassaggio, bagno turco e aromaterapia. A tavola ricchi menu di piÚ portate soddisfano tanto chi intende assaggiare le delizie tirolesi, quanto chi ama i classici della cucina italiana (via Alpe di Siusi 38, tel. 0471 727908, www.hotel-gstatsch.com).


MOUNTAIN PEARLS

Hotel Schneeberg Resort & Spa Racines (Bz) La più ampia e stellata tra le strutture a marchio Schneeberg in val Ridanna vanta anche una delle più vaste oasi acquatiche con sauna dell’intero Alto Adige: un paradiso di seimila metri quadri dove sperimentare tuffi e trattamenti beauty. Questo gioiello per vacanze benessere formato famiglia include un lago naturale, splendide suite con idromassaggio, comodi appartamenti e genuine proposte gastronomiche. Non mancano un grande parco giochi, una cantina privata e un discopub (frazione Ridanna, località Masseria 22, tel. 0472 656232, www.schneeberg.it).



MOUNTAIN PEARLS

Sporthotel Monte Pana Santa Cristina Valgardena (Bz) Vedi recensione a pag. 84.

Hotel Bellavista Canazei (Tn) Vedi recensione a pag. 85.

Hotel Valacia Pozza di Fassa (Tn) Ai piedi delle cime Undici e Dodici, fra boschi misteriosi e silenziose distese di verde, si erge l’hotel Valacia, squisita struttura a gestione familiare che offre una memorabile esperienza delle meraviglie di Pozza di Fassa, grazie alla sobria raffinatezza degli arredi e all’accoglienza di ambienti suggestivi tra cui il fornitissimo bar, la tranquilla sala lettura e il salotto. Le camere, curate nei dettagli, si distinguono in standard e superior e sono arredate in stile alpino, avvolte da tanto legno. Curata personalmente dai padroni di casa, la cucina si esprime anche in occasione di cene tipiche e serate con musica dal vivo. A disposizione anche un piccolo centro benessere con idromassaggio, sauna finlandese, bagno turco, doccia rivitalizzante, doccia abbronzante (strada Ruf de Ruacia 42, tel. 0462 764875, www.hotelvalacia.it). L ’ A L B E R G O Baita Velon sorge tra i quieti boschi della val di Sole.

[ 80 ]

Golden Pause agriturismo Toss di Ton (Tn) Dall’esterno appare come un piccolo castello in mezzo ai meleti, con una torretta svettante posta su un fianco. A colazione si viziano i sensi con le golosità preparate in azienda: strudel appena sfornato, marmellate, torte di rose e genuini succhi di frutta, con protagoniste le mele della val di Non. Autentica chicca di questo grazioso agritur è il nuovo centro wellness, una piccola e curatissima oasi del benessere attrezzata con sauna, bagno turco e sala relax. Per le famiglie più nume-

rose c’è un caldo e accogliente appartamento dalle cui finestre entra il profumo dei meli in fiore (via Verdi 16, tel. 0461 657688, www.goldenpause.it).

Albergo Baita Velon Vermiglio (Tn) Si respira aria di casa in questo caratteristico albergo di montagna, amato dai bambini e molto apprezzato per la sua posizione strategica: circondato dalle vette dell’Adamello, ammirabili da tutte le camere, il Baita Velon si trova a due passi dal Parco nazionale dello Stelvio e poco distante dalle stazioni sciistiche del passo del Tonale, di

I N A L T O , il bar dell’hotel Valacia con soffitti ornati e stufa in maiolica. Q U I S O P R A , l’agritur Golden Pause, nel cuore della val di Non.

Folgarida, Marilleva e Peio. Ottima la cucina tipica del ristorante, curata direttamente dai padroni di casa, che utilizza prodotti locali (località Velon 3, tel. 0463 758279, www.hotelbaitavelon.com).

Veneto Rifugio Averau Cortina d’Ampezzo (Bl) Vedi recensione a pag. 86.

Rifugio Lagazuoi Cortina d’Ampezzo (Bl) Vedi recensione a pag. 87.



MOUNTAIN PEARLS TRENTINO-ALTO ADIGE

Hotel Fontanella San Martino in Badia (Bz) La maestosa bellezza del Sass de Putia, offerta alla vista di camere e appartamenti, è la prima delle portate servite dall’hotel Fontanella agli ospiti più affamati di relax, seguita dall’area benessere, dove distendere corpo e mente con l’aiuto di sauna, solarium e idromassaggio. La sfilata di piatti forti continua con la cucina, seguita personalmente dalla famiglia Irsara – da 40 anni alla guida dell’albergo –, dove a saporiti piatti di selvaggina e salumi si affiancano oltre 40 tipi di pizza (frazione Antermoia, strada St. Antone 101, tel. 0474 520042, www.hotel-fontanella.com).

I D R O M A S S A G G I O , sauna e bagno turco regalano agli ospiti del Fontanella il meritato relax.


BAUR TEXTIL Via Sesto 7 - 39038 San Candido (Bz) - tel. 0474 913215

Da oltre quarant’anni Baur Textil è il punto di riferimento per i tessuti per la casa. Qui si trovano tendaggi, tappeti e biancheria, sia da tavola che da letto, il tutto confezionato in modo artigianale. Su misura si imbottiscono mobili e si confezionano piumini d’oca.

baur.andreas.kg@dnet.it


Sporthotel Monte Pana Santa Cristina Valgardena (Bz) Siamo a Santa Cristina e lo scenario è inconfondibile: sul cielo terso della val Gardena si stagliano le cime più famose delle Dolomiti. È qui che, incorniciato da panorami mozzafiato, ha trovato posto lo Sporthotel Monte Pana, esclusiva struttura alberghiera a quattro stelle capace di essere, al tempo stesso, estremamente raffinata e deliziosamente accogliente. Si tratta

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di un luogo versatile ed elegante, perfetto per la settimana bianca di famiglie e gruppi di amici, ma anche per la romantica fuga di due innamorati. L’hotel dispone di fiabesche camere e suite, di un curato ristorante tirolese – gestito dalla fenomenale chef Ivana, che ogni giorno si prodiga per proporre menu genuini e prelibati – e di una nuovissima piscina con centro benessere, affacciata sui magici scenari silenti del Sassolungo. Il residence, invece, che na-

sce dall’idea di offrire un’alternativa a chi desidera vivere la vacanza in tutta libertà, offre piacevoli bilocali e trilocali ben arredati, a pochi passi dagli impianti sciistici di risalita e nei pressi di un parco giochi, di campi da tennis e minigolf. Naturalmente anche gli ospiti del residence possono scegliere di accedere alla Wellness Spa Valgardena Beauty Center dell’hotel – attrezzata con piscina, solarium, sauna, hammam e centro fitness –, capace di regala-

S O P R A , in val Gardena si pratica il paraski, nuovo sport invernale. S O T T O , A S I N I S T R A , giochi sulla neve tra piccoli ospiti dell’hotel. S O T T O , A D E S T R A , l’elegante ristorante dell’hotel Monte Pana.

re momenti di dolcissimo relax. Avvolti dalla magia della natura circostante, sedotti e coccolati da meravigliosi trattamenti e massaggi, anche i più stanchi possono qui recuperare l’energia perduta durante una giornata trascorsa all’insegna di sport e attività all’aperto o alla scoperta della storia e delle tradizioni di questo territorio meraviglioso. Per accontentare i bambini dai quattro ai 12 anni l’hotel ha pensato a un eccellente servizio di mini club, con giochi di gruppo, laboratori creativi, percorsi avventura e attività sportive (Strada Pana 45, tel. 0471 793600, www.montepana.it).


MOUNTAIN PEARLS D ’ E S T A T E l’hotel offre l’accesso diretto alla prospicente pista di downhill, una delle varianti più estreme della mountain-bike.

Hotel Bellavista Canazei (Tn) Impreziosito dai gruppi dolomitici del Catinaccio, del Sassolungo, del Sella e del Pordoi, l’hotel Bellavista della famiglia Fosco garantisce un panorama impagabile e una calda ospitalità tradizionale. Perfetto ritrovo per tutti gli appassionati della montagna estiva, è anche l’ideale punto di partenza per arrampicate, escursioni a piedi o in mountain-bike, nonché di diversi tour motociclistici. Davanti all’albergo si trova una pista di downhill (streda de Pordoi 12, tel. 0462 601165, www.bellavistahotel.it).


www.bandion.it

MOUNTAIN PEARLS VENETO

Rifugio Averau Cortina d’Ampezzo (Bl) Situato a 2416 metri di quota, direttamente sulle piste da sci, il rifugio Averau, da poco rinnovato, offre una cucina di altissimo livello, nota anche oltre confine, da gustare nella splendida terrazza panoramica con vista sul Civetta e sulla Marmolada, oppure in occasione delle cene organizzate, con salita in motoslitta e discesa notturna. Si dorme in deliziose camerette mansardate da due posti letto o in camerate in grado di accogliere da sei a dieci persone (forcella Nuvolau, tel. 0436 4660, cell. 335 6868066, rifugio.averau@dolomiti.org). n


Rifugio Lagazuoi m. 2752

DOLOMITI PATRIMONIO NATURALE DELL’UMANITÀ UNESCO www.rifugiolagazuoi.com


VIAGGI DEL GUSTO

DALLA NATURA

ALLA TAVOLA Un Grand Tour per esigenti e raffinati gourmand che si snoda fra tradizione e innovazione, alla ricerca di sapori antichi e moderne interpretazioni del gusto, per vivere momenti preziosi all’insegna della bontĂ


S I M B O L O per eccellenza della dieta mediterranea, l’olio extravergine di oliva è un condimento sano e molto digeribile, ricco di antiossidanti e con bassa aciditĂ .


VIAGGI DEL GUSTO

ITALIA

Emilia-Romagna Salumificio Ziveri Claudio Montechiarugolo (Pr) Vent’anni di esperienza, materie di prima qualità e una particolare attenzione per il singolo pezzo, prerogativa tipica dell’azienda familiare, sono le carte vincenti di questo salumificio: stagionati per 12 o, su richiesta, per 20 mesi, i prosciutti qui prodotti sono dolci voluttuosità tutte da assaporare. Per conoscere i segreti che fanno del Prosciutto di Parma un culto per le tavole di mezzo mondo, l’azienda organizza tour guidati con degustazione (via Solari 64, tel. 0521 686473, www. salumificiozivericlaudio.com).

Consorzio del Prosciutto di Parma Parma Un’indescrivibile bontà come il Prosciutto di Parma, tra i cibi più rappresentativi del Made in Italy, è il frutto di un rigido disciplinare che, dalla selezione delle materie prime alla delimitazione della zona di produzione, non lascia nulla al caso. Tradizione, passione e pazienza caratterizzano i prodotti che portano il marchio della corona a cinque punte, garanzia di un prosciutto che, privo di conservanti e additivi, sprigiona profumi inconfondibili, regalando all’assaggio una dolcezza ineguagliabile (largo Cala-

mandrei 1a, tel. 0521 246211, www.prosciuttodiparma.com).

Umbria

G U S T O S E degustazioni presso il salumificio Ziveri Claudio.

Pasticceria Muzzi Lazio Gastronomia Volpetti Roma Vedi recensione a pag. 92.

Trentino-Alto Adige Agriturismo maso Zanon Tesero Vedi recensione a pag. 94.

Foligno (Pg) La passione dolciaria di casa Muzzi nasce in un piccolo laboratorio nel lontano 1795. Dopo oltre 200 anni di esperienza, la pasticceria Muzzi è diventata il punto di riferimento di tutti coloro che amano il dolce ricercato e la raffinatezza delle confezioni. Un goloso estro artigianale che sa

coniugare tradizione e innovazione, proponendo creazioni in cioccolato e finissima pasticceria, tipici dolciumi pasquali, proposti anche nella versione light, panettoni, torroni e pandori, disponibili anche in formato strenna (viale Roma 38, tel. 0742 340380, www.pasticceriamuzzi.com). CROAZIA

7 VIAGGI DEL GUSTO ITALIA

Salumificio Ziveri Claudio Montechiarugolo, pag. 90 Consorzio del Prosciutto di Parma Parma, pag. 90 Gastronomia Volpetti Roma, pag. 92

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Agriturismo maso Zanon Tesero, pag. 94 Pasticceria Muzzi Foligno, pag. 90

Ristorante Belveder

SLOVENIA

Novigrad Vedi recensione a pag. 96.

Ristoranti Pave e Pavel 2 Piran, pag. 98

SLOVENIA

CROAZIA

Ristoranti Pavel e Pavel 2

Ristorante Belveder Novigrad, pag. 96

Piran Vedi recensione a pag. 98.



VIAGGI DEL GUSTO

Lazio Gastronomia Volpetti Roma Dal 1973 i fratelli Volpetti, originari di Norcia, firmano a quattro mani l’enciclopedia del buon mangiare, selezionando tutto il meglio della gastronomia nazionale e internazionale, con particolare dedizione per gli antichi sapori e le tradizioni in via di estinzione. In questa celebre gastronomia, dove il prezioso consiglio e la cordiale accoglienza non vengono mai meno, si trova un’infinita varietà di prodotti gustosi, genuini e di qualità, un ventaglio di squisite bontà che soddisfa ogni esigenza, dall’antipasto al dessert, contemplando anche

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una ricca offerta di condimenti, salse, sughi pronti, vino e distillati. Questo antro dei sapori schiude le porte a prodotti d’eccellenza provenienti da ogni parte del mondo, proponendo un invitante tour del gusto il cui itinerario si snoda tra formaggi tipici o

di nicchia e pregiati salumi, tra pani e dolci fatti in casa e specialità al tartufo, passando per una vasta scelta di pesce, pasta, pizze, caffè e persino accessori professionali. Un efficiente laboratorio per la produzione di specialità gastronomiche per-

mette di scegliere fra un’ampia gamma di piatti pronti: stuzzichini, primi e secondi a base di carne o di pesce assicurano a chi ha poco tempo per cucinare la possibilità di allestire un goloso banchetto su misura. La pizzeria tavola calda Volpetti Più – ultima creazione dei fratelli buongustai – consente di consumare un pasto veloce o di cenare con ottime pizze al piatto, proponendo in aggiunta sfiziose degustazioni a base di salumi e formaggi (via Marmorata 47, tel. 06 5742352, www.volpetti.com). S O P R A , i fratelli Volpetti fra i salumi della gastronomia. A F I A N C O , l’ottima ricotta romana per un break sfizioso.


T I P I C O della zona dei Catelli Romani il carciofo romanesco è un prodotto igp senza spine e peluria interna e il suo peso può raggiungere i tre etti.


VIAGGI DEL GUSTO

Agriturismo maso Zanon Tesero (Tn) Del maso trecentesco è rimasta una graziosa saletta con pavimento in lavagna e l’originale soffitto a volta, ma all’agriturismo Zanon, tra i boschi e i prati della val di Fiemme, l’antica tradizione contadina è di casa. I proprietari, con decenni di esperienza di malga alle spalle, hanno aperto nel 1998 que-

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sto ambiente dalle atmosfere rustiche, dove gusto e semplicità si incontrano per offrire al pasto un genuino sapore familiare, all’ombra della splendida catena del Lagorai. La cucina è casalinga e propone un menu che varia al succedersi delle stagioni, con ingredienti sempre freschi coltivati o prodotti in casa: il maso Zanon, infatti, comprende una stalla con circa 75 capi di bestiame che, ol-

tre alla carne, regalano il latte che confluisce al caseificio di Cavalese per tornare sulle tavole dell’agriturismo sotto forma di formaggio; dalla quindicina di maiali allevati in malga nel periodo estivo si ricava un ottimo speck e quei salumi che costituiscono un eccellente antipasto; dall’orto, infine, arrivano le verdure che danno vita alle zuppe o accompagnano le specialità della casa, prime fra tutte il

S O P R A , il bestiame è allevato nel rispetto della tradizione. S O T T O , una graziosa saletta interna dall’atmosfera familiare.

brasato di manzo e il coniglio arrosto. Sulla tavola del maso Zanon, insomma, arrivano solo quei prodotti che possono totalmente definirsi a ‘chilometro zero’: è questo uno dei requisiti per i quali l’azienda è iscritta all’albo nazionale dei punti vendita di Campagna Amica, la prima grande rete nazionale di punti per la vendita diretta dal produttore al consumatore, nata a garanzia e tutela dei prodotti agricoli italiani e della loro qualità. La stessa attenzione alla genuinità delle materie prime si ritrova nell’allevamento: il bestiame è nutrito solo con alimenti non contenenti ogm e sempre nel rispetto del benessere dell’animale stesso, che non subisce alcuna forzatura alimentare (via Cerin 15, tel. 0462 814215, e-mail bertoluzza.luisa@gmail.com).



Il profumo della tradizione Sinfonia di sapori made in Istria

Il Belveder propone un ricco assortimento di specialitĂ di mare esaltate da ottimi vini istriani. Da non perdere il pesce grigliato, al sale, in umido, al gratin, fritto oppure al forno, ma anche i deliziosi piatti tipici locali come lo scorfano alla dalmata, gli scampi alla busara piccanti e i vari bolliti.

Ristorante Belveder Karigador 51 - 52466 Novigrad tel. 00385 52 735199, fax 00385 52 722158 dalibor.sirol@gmail.com


VIAGGI DEL GUSTO A N O V I G R A D,

considerato il più bel paese di pescatori dell’Istria croata, la pesca è un’arte che si pratica fin dal tempo degli Histri e il mare offre oltre 400 specie di pesci.


SLOVENIA

Ristoranti Pavel e Pavel 2 Piran Una terrazza sul mare, anzi più d’una: arredata con aragoste, astici, scampi, molluschi, tartufi e il carpaccio di branzino fatto al momento, assoluto re della scena. Sul lungomare della bella Piran, i ristoranti Pavel e Pavel 2 offrono un viaggio indimenticabile attraverso il gusto del pesce, reso ancor più memorabile dalla cordiale gestione familiare e dagli ottimi vini. Da Pavel si possono gustare anche piatti della cucina internazionale e carni di alta qualità (Preˇsernovo nabreˇzje, tel. 00386 5 6747101, www. pavel.sloveniaholidays.com). n



LUOGHI DA SCOPRIRE

LE MERAVIGLIE

DEL MONDO Tra opere d’arte dipinte dalla mano sapiente di madre Natura e tesori architettonici e culturali, la mappa dell’eterna belllezza conduce lungo le strade che svelano all’uomo il fascino unico dell’universo

L A P R I M A V E R A è uno dei momenti di massimo splendore dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, con circa 130mila fiori di ogni colore che sbocciano (info a pag. 104).



LUOGHI DA SCOPRIRE

Campania Giardini Poseidon Terme Forio d’Ischia (Na) Giardini Poseidon Terme è un parco termale situato a Ischia, affacciato sulla splendida baia di Citara, già nota ai Romani per le sue straordinarie acque bollenti, e incorniciato da uno dei panorami più belli dell’isola. Un complesso di 20 piscine con temperature variabili dai 28 ai 40 gradi, alimentate con acqua termale attinta dal sottosuolo che cura malattie reumatiche, artriti, artrosi, postumi di fratture, sindromi dolorose della colonna vertebrale, sciatalgie e malattie dell’apparato respiratorio. Oltre ai bagni termali, all’interno del parco vi sono una sauna naturale scavata nel tufo e il bagno giapponese: un percorso alternato caldofreddo disseminato di ciottoli sui quali camminare per riattivare la circolazione degli arti inferiori e per donare al corpo un senso di benessere generale. A disposizione degli ospiti del giardino una lunghissima spiaggia dorata, un attrezzato centro benessere riconosciuto a livello internazionale come sede operativa per la terapia Matrix-Rhythmus, tre ristoranti interpreti della migliore tradizione mediterranea e una boutique dove poter acquistare giornali, tabacchi, cuffie, costumi e abiti griffati. Tutto questo e altro ancora all’interno di un parco di oltre sei ettari modellato a gradoni, con un affascinante sistema di scalinate e viali sinuosi circondati di verde e di fiori colorati (via Mazzella 87, tel. 081 9087111, www. giardiniposeidonterme.com). I L P A R C O è aperto dal 30 marzo al 31 ottobre, tutti i giorni dalle 9 alle 19 e con il biglietto di ingresso si accede a piscine, sauna, bagno giapponese, spiagge e spogliatoi.

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ITALIA

Campania Giardini Poseidon Terme Forio d’Ischia (Na) Vedi recensione a pag. 102.

Trentino-Alto Adige Giardini di Sissi a Castel Trauttmansdorff Merano (Bz) Premiati come Parco più bello d’Italia nel 2005, i Giardini di Sissi a Castel Trauttmansdorff

si estendono su un anfiteatro naturale terrazzato di 12 ettari. Suddivisi in quattro aree tematiche, presentano più di 80 ambienti botanici di tutto il mondo, al cui interno si contano stazioni sensoriali, padiglioni artistici, attrazioni botaniche e belle vedute su Merano; foto a pag. 100 (via San Valentino 51a, tel. 0473 235730, www.giardinidisissi.it).

Alidosi Taxi & Bus Service Ortisei (Bz) La comprovata affidabilità del team e un parco auto compo-

C O M F O R T E A F F I D A B I L I T À sono le garanzie del team Alidosi Taxi & Bus Service, che dispone anche di un pulmino full optional a otto posti.

sto da autovetture di lusso, confortevoli pulmini e pullman Gran turismo garantiscono l’alta qualità delle prestazioni offerte. La ditta è specializzata nel servizio transfer da e per aeroporti, stazioni ferroviarie, porti, abitazioni private e strutture turistiche, ma è disponibile anche per consegne di bagagli e documenti, matrimoni, viaggi di lavoro e manifestazioni di ogni genere (via Meisules 74, tel. 0471 797097, www.alidosi.it).

11 LUOGHI DA SCOPRIRE ITALIA

CROAZIA

Giardini Poseidon Terme Forio d’ischia, pag. 102 Giardini di Sissi a Castel Trauttmansdorff Merano, pag. 104 Alidosi Taxi & Bus Service Ortisei, pag. 104 Collezione Peggy Guggenheim Venezia, pag. 104

Marina di Funtana Funtana, pag. 112 Marina di Vrsar Vrsar, pag. 112

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SLOVENIA

Centro d’informazioni turistiche di Bovec Bovec, pag. 111

Kobarisˇki muzej Kobarid, pag. 108 Ufficio turistico di Kranjska Gora Kranjska Gora, pag. 108 Parco Sˇkocjanske jame Sˇkocjan, pag. 106 SVIZZERA

Isole di Brissago Brissago, pag. 114

Veneto Collezione Peggy Guggenheim Venezia La pregiata Collezione Peggy Guggenheim è il museo più importante in Italia per l’arte europea e americana della prima metà del XX secolo, creato dall’ereditiera americana Peggy Guggenheim che acquisì la maggior parte delle sue opere tra il 1938 e il 1947, nel vecchio continente e a New York. La collezione, che annovera inestimabili capolavori del Cubismo, del Futurismo, dell’Astrazione europea, dell’Espressionismo astratto americano e del Surrealismo – con opere, tra gli altri, di Picasso, di Pollock, Kandinsky, Miró, de Chirico e Dalí – ospita anche il Giardino delle sculture Nasher e la collezione Gianni Mattioli e organizza importanti mostre temporanee (Dorsoduro 701, tel. 041 2405404, www.guggenheim-venice.com).


LUOGHI DA SCOPRIRE

I N A U G U R A T O nel 1980, il museo Guggenheim ha sede nel Palazzo Venier dei Leoni, in quella che fu l’abitazione della mecenate americana.


Parco Sˇ kocjanske jame Sˇkocjan

Giudicate dall’Unesco Patrimonio dell’umanità, le grotte di Sˇkocjan si trovano nel Carso Classico, a pochi chilometri dal confine italiano. Il fiume Reka, inabissandosi sottoterra presso Divacˇa, ha creato un articolato sistema di caverne, pozzi, inghiottitoi, doline di crollo e ponti naturali lungo oltre sei chilometri. La parte più suggestiva della visita è il percorso attraverso il canyon sotterraneo che dalla ‘grotta del silenzio’ (Tiha jama), ricca di concrezioni calcaree, arriva alla Sˇumecˇa jama, dove scorre impetuoso il Reka (Sˇkocjan 2, tel. 00386 5 7082104, psj.info@psj.gov.si, www.park-skocjanske-jame.si).


LUOGHI DA SCOPRIRE

C I Ò C H E R E N D E uniche le grotte di Sˇkocjan patrimonio Unesco dall’86, è la presenza del fiume Reka che scorre sottoterra tra suggestivi scenari di roccia.


LUOGHI DA SCOPRIRE

CROAZIA

Marina di Funtana Funtana Vedi recensione a pag. 112.

Marina di Vrsar Vrsar Vedi recensione a pag. 112.

La Sala nera racconta gli orrori della guerra attraverso foto e ritratti dei soldati, l’esposizione di un cannone e della porta d’ingresso di una prigione militare con le scritte dei soldati; foto a pag. 110 (Gregorˇcicˇeva ulica 10, tel. 00386 5 3890000, www.kobariski-muzej.si).

SLOVENIA

Centro d’informazioni turistiche di Bovec Bovec Vedi recensione a pag. 111.

Kobarisˇki muzej Kobarid Inaugurato nel 1990, già nel 1992 venne insignito del premio Valvasor e l’anno successivo di quello del Consiglio d’Europa: istituito al fine di rappresentare la storia della cittadina slovena con particolare riferimento al periodo della prima guerra mondiale, il Kobarisˇki muzej, pur essendo classificato come museo militare, è soprattutto un museo sull’uomo e sui drammi della sua storia. La visita comincia al pianterreno dalle mostre tematiche temporanee.

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Ufficio turistico di Kranjska Gora Kranjska Gora Aria purissima di montagna e tanto divertimento per tutti, non solo per gli amanti dell’azzardo: la splendida località di Kranjska Gora promette adrenalina a tutto spiano anche per gli sportivi, invitandoli ad assistere alle gare di Coppa del Mondo di salto con gli sci, alle discese di sci nordico, alle sfide di fondo o con la slitta e a lanciarsi alla

P E R L A S U B A L P I N A della Slovenia, Radol’ca offre un grazioso centro storico medievale, ottima cucina e molte possibilità di escursioni nel verde.

conquista di cascate ghiacciate e della vetta del Triglav. Verdi tour in bicicletta, amene passeggiate tra la natura e un ricchissimo calendario di appuntamenti tradizionali assicurano il pieno di diverti-

mento e relax anche per le famiglie. Nell’Alta valle della Sava a conquistare anima e corpo dei turisti sono anche un’allettante offerta wellness e la gustosa cucina casereccia (Kolodvorska ulica 1b, tel. 00386 4 5885020, www.kranjskagora.si).

Parco Sˇ kocjanske jame Sˇkocjan Vedi recensione a pag. 106. SVIZZERA

Isole di Brissago Funtana Vedi recensione a pag. 114. L A F L O R A alpina colora la ridente località di Kranjska Gora, nota soprattutto per lo sci e gli sport invernali.



LUOGHI DA SCOPRIRE

ALCUNI MILITARI

in un raro momento di riposo, ritratti in una foto storica che si può ammirare assieme ad altri cimeli al Kobariski muzej.(info a pag. 108).

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SLOVENIA

Metka Belingar, archivio LTO Bovec

Nel cuore delle Alpi Giulie, dove si estende il Parco nazionale del Triglav, è situato il paese di Bovec, dove storia, natura, gastronomia, eventi, sport e adrenalina si fondono nell’armonia del paesaggio. Da qui nasce il fiume Socˇa che con il suo corso color smeraldo attira gli amanti della natura e gli avventurieri che in kayak o nelle discese con il gommone – il famoso rafting sul Socˇa –, praticando hydrospeed o canyoning si cimentano con le sue rapide; ma anche i viaggiatori che scoprono le bellezze naturali e culturali lungo le sue bellissime vallate: come la valle di Trenta, dove il tempo sembra essersi fermato e gli escursionisti trovano il loro paradiso. Bovec ha mantenuto vive le sue usanze e la cucina tradizionale: dalle pecore, che ancora oggi pascolano libere fra i monti circostanti, le donne locali ricavano prodotti di lana, mentre gli uomini producono un gustoso formaggio pecorino tipico proveniente dalle malghe d’alta montagna. La storia che ha segnato la vita del posto attende di essere scoperta nelle collezioni museali dell’associazione 1313, nella fortezza Kluˇze e in molti altri monumenti dedicati alla Grande guerra che nel 2014 saranno protagonisti di molti eventi. Il sentiero della Pace conduce attraverso i luoghi dove il conflitto bellico ha reclamato numerose vite e lun-

Alesˇ Frelih, archivio LTO Bovec

La terra di Bovec

go i musei all’aperto. Verso nord, passando la fortezza Kluzˇ e, si raggiunge il paese di Log pod Mangartom e il passo del Predel, dove si trova un leone di ferro in memoria dei caduti

nella lotta contro Napoleone. Oltre alle imponenti Alpi Giulie, gli escursionisti possono incamminarsi lungo la via Alpe Adria Trail o sull’altopiano carsico del massiccio del Kanin.

Dalla sua cima l’occhio si stende sulle anse del fiume Socˇa, su Bovec e sui monti; il panorama alpino rivela il suo controcanto nel mare Adriatico, che luccica all’orizzonte: un’altra delle sorprese di questa splendida località slovena (trg Golobarskih ˇ Zrtev 8, tel. 00386 5 3841919, www.bovec.si). S O P R A , kayak sul fiume Soˇca, dal caratteristico colore smeraldino. D A S I N I S T R A , fortezza sul passo del Predel, produzione del formaggio pecorino presso la malga del Mangart e la piazza di Bovec.

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CROAZIA

Marina di Funtana Funtana Nella costa occidentale istriana, il borgo peschereccio di Funtana vanta una marina turistica ben attrezzata, dotata di circa 180 posti in mare e 40 a terra per imbarcazioni da cinque a 25 metri, tutti con attacchi doppi. Ben protetto dai venti e circondato da numerosi isolotti, il complesso di-

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spone di bagni e docce sempre puliti, parcheggio privato, supermercato, punto internet con rete wlan, oltre ad ambienti conviviali come il ristorante e il caffè bar. Offre servizio charter e di lavanderia, centro di immersioni subacquee e un ben fornito negozio di nautica. Il servizio di assistenza meccanica si avvale di una gru da 15 tonnellate (Ribarska 11, tel. 00385 52 428500, www.montraker.hr).

Marina di Vrsar Vrsar Situata di fronte a uno degli arcipelaghi più belli della zona, composto da 18 isolotti disabitati raggiungibili anche a bordo di piccoli natanti, la marina di Vrsar sorge in corrispondenza del porto naturale, favorendo così l’approdo delle imbarcazioni nel rispetto della natura circostante. Perfettamente organizzata e ben protetta dai venti dall’isola di San

S O P R A , la marina di Vrsar sorge in posizione panoramica e protetta. S O T T O , più piccola ma sempre ben curata, la marina di Funtana.

Giorgio, la marina offre al diportista 220 ormeggi in mare e 40 postazioni a terra, accogliendo anche gli yacht fino a 50 metri di lunghezza, grazie a una profondità delle acque variabile tra i quattro – in corrispondenza del distributore di carburante – e i 14 metri. Tra i servizi offerti si segnalano quelli igienici, climatizzati e molto curati, un’efficiente agenzia charter e un ristorante molto frequentato, per il quale si consiglia la prenotazione con sufficiente anticipo. Per chi necessitasse di assistenza tecnica è a disposizione l’ausilio di una gru di 30 tonnellate, mentre il noleggio dell’attrezzatura sportiva si può effettuare presso il fornito negozio di articoli nautici che offre anche servizi d’immersione (obala Marˇsala Tita 1a, tel. 00385 52 441052, www.montraker.hr).


LUOGHI DA SCOPRIRE

LIBURNIA RIVIERA HOTELS

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al 2013 i Liburnia Riviera Hotels hanno introdotto sul mercato internazionale del turismo il marchio Remisens. Questo significa che i primi sei hotel della prestigiosa società turistico-alberghiera croata – l’hotel Ambasador, la Villa Ambasador, gli hotel Admiral e Kristal a Opatija, l’hotel Excelsior a Lovran e l’hotel Marina a Moscenicka Draga – si fregiano del nuovo marchio, un nome strettamente legato alla storia e alla tradizione di Opatija, sinonimo di un’esperienza alberghiera altamente appagante. Non c’è stagione in cui la riviera di Opatija non sia meta turistica ideale per il riposo, il relax e il divertimento. È qui che la catena Liburnia

Riviera Hotels lavora e si impegna per offrire soggiorni da sogno ai visitatori. Esempio ne sono l’hotel Ambasador a Opatija e l’hotel Marina a Moscenicka Draga che in primavera propongono i versatili pacchetti Five Elements, per godere appieno dei rigeneranti trattamenti proposti dai loro fantastici centri wellness & spa. L’estate è riservata al mare, al sole e al divertimento, con le spiagge di Moscenicka Draga e Medveja, ben attrezzate e ricche di attività ricreative. Ai diportisti l’hotel Admiral offre tutto l’anno, proprio nel cuore di Opatija, una riparata marina per la custodia delle imbarcazioni, distinguendosi anche

come punto di partenza per le belle isole di Cres, Losˇinj e Krk. Tra le mete degli amanti dello sport e della natura ecco invece il monte Ucˇka – da scoprire effettuando arrampicate, escursioni a piedi e in bicicletta –, la vasta macchia mediterranea di Moscenicka Draga e il campeggio sul mare di Medveja. Imperdibili infine i sapori stagionali: in primavera gli asparagi, a maggio le ciliegie, d’estate il pesce fresco e gli scampi e, da settembre a dicembre, le castagne e il tartufo. n

Tel. 00385 51 710444 - www.liburnia.hr - www.remisens.com - reservations@liburnia.hr


LUOGHI DA SCOPRIRE SVIZZERA

Isole di Brissago Brissago Un lussureggiante angolo subtropicale protetto dalle Alpi, dove albergano 1.700 specie di piante provenienti da Mediterraneo, Asia subtropicale, Sud Africa, Americhe e Oceania. In virtù del clima assai mite, il Parco botanico delle isole di Brissago offre un contesto decisamente esotico per ambientare seminari, grazie alla presenza di sale attrezzate presso villa Emden, ma anche cerimonie religiose o aperitivi, con scenari privilegiati il bagno romano, il prato degli eucalipti e il tetto della darsena (tel. 0041 91 7914361, www.isolebrissago.ch). n

L E I S O L E di Brissago sono composte dalla più ampia isola Grande o di San Pancrazio e dall’isola Piccola o di Sant’Apollinare.


NEI RIGOGLIOSI

giardini dell’isola Bella, una delle Isole Borromee, piccolo arcipelago del lago Maggiore, rarità botaniche si alternano a statue, terrazzamenti e decori architettonici.


INDIRIZZI L’ALFABETO DELL’ECCELLENZA DALLA A ALLA ZETA, TUTTE LE STRUTTURE APPARSE IN QUESTO NUMERO,

PARCO SˇKOCJANSKE JAME Sˇkocjan (SLOVENIA) info a pag. 106 RISTORANTI PAVEL E PAVEL 2 Piran (SLOVENIA) info a pag. 98 UFFICIOTURISTICO DI KRANJSKA GORA Kranjska Gora (SLOVENIA) info a pag. 108

ORDINATE PER PROVINCIA E CORREDATE DEL RIMANDO ALLA PAGINA DI RECENSIONE: UNA BUSSOLA PER ORIENTARSI RAPIDAMENTE IN UN MARE

SVIZZERA

OTTIMI RISTORANTI E AGRITURISMI ALL’INSEGNA DELLA TRADIZIONE.

ESPLANADE HOTEL RESORT & SPA Minusio (SVIZZERA) info a pag. 69

BELLUNO BELLUNO

OLBIA TEMPIO

HOTEL FEDERALE Lugano (SVIZZERA) info a pag. 62

HOTEL DOLCE VITA Porto Cervo (OT) info a pag. 58

ISOLE DI BRISSAGO Brissago (SVIZZERA) info a pag. 114

DI PROPOSTE E IDEE DI VIAGGIO, TRA ALBERGHI DI CHARME PER UNA FUGA ROMANTICA E RIFUGI INCASTONATI COME PERLE TRA LE VETTE ALPINE,

HOTEL ANCORA Cortina d’Ampezzo (BL) info a pag. 58 RIFUGIO AVERAU Cortina d’Ampezzo (BL) info a pag. 86 RIFUGIO LAGAZUOI Cortina d’Ampezzo (BL) info a pag. 87

B OLZANO ALIDOSI TAXI & BUS SERVICE Ortisei (BZ) info a pag. 104 GIARDINI DI SISSI A CASTEL TRAUTTMANSDORFF Merano (BZ) info a pag. 104 HOTEL FONTANELLA San Martino in Badia (BZ) info a pag. 82

RESIDENCE CHRIS APPART Nova Levante (BZ) info a pag. 76 SPORTHOTEL MONTE PANA Santa Cristina Valgardena (BZ) info a pag. 84

PARMA

BRESCIA

CONSORZIO DEL PROSCIUTTO DI PARMA Parma (PR) info a pag. 90

LEFAY RESORT & SPA Gargnano (BS) info a pag. 58

SALUMIFICIO ZIVERI CLAUDIO Montechiarugolo (PR) info a pag. 90

CROAZIA CROAZIA

PERUGIA

MARINA DI FUNTANA Funtana (CROAZIA) info a pag. 112

PASTICCERIA MUZZI Foligno (PG) info a pag. 90

MARINA DI VRSAR Vrsar (CROAZIA) info a pag. 112

REGGIO EMILIA

KURHAUS CADEMARIO HOTEL & SPA Cademario (SVIZZERA) info a pag. 60 VILLA PRINCIPE LEOPOLDO HOTEL & SPA Lugano (SVIZZERA) info a pag. 64 VILLA SASSA HOTEL, RESIDENCE & SPA Lugano (SVIZZERA) info a pag. 66

TRENTO AGRITURISMO MASO ZANON Tesero (TN) info a pag. 94

RISTORANTE BELVEDER Novigrad (CROAZIA) info a pag. 96

CONSORZIO DEL FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO Reggio Emilia (RE) info a pag. 91

FIRENZE

ROMA

GOLDEN PAUSE AGRITURISMO Toss di Ton (TN) info a pag. 80

HOTEL SCHNNEEBERG RESORT & SPA Racines (BZ) info a pag. 78

THE ST. REGIS FLORENCE Firenze (FI) info a pag. 58

GASTRONOMIA VOLPETTI Roma (RM) info a pag. 92

HOTEL BELLAVISTA Canazei (TN) info a pag. 85

NAPOLI

SLOVENIA SLOVENIA

HOTEL RINNER Renon (BZ) info a pag. 76

GIARDINI POSEIDON TERME Forio d’Ischia (NA) info a pag. 102

CENTRO D’INFORMAZIONI TURISTICHE DI BOVEC Bovec (SLOVENIA) info a pag. 111

OSTERIA PLAZORES San Vigilio di Marebbe (BZ) info a pag. 76

CAESAR AUGUSTUS Anacapri (NA) info a pag. 58

HOTEL GENZIANA Castelrotto (BZ) info a pag. 74 HOTEL GSTATSCH Castelrotto (BZ) info a pag. 77

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KOBARISˇ KI MUZEJ Kobarid (SLOVENIA) info a pag. 108

ALBERGO BAITA VELON Vermiglio (TN) info a pag. 80

HOTEL VALACIA Pozza di Fassa (TN) info a pag. 80

VENEZIA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM Venezia (VE) info a pag. 104




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