Itinerari Travel 39 - La vie en vert

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NU M E R O D A CO L L E Z I O N E

ANNO XIII - N. 39 - EURO 6,00

ITINERARI TRAVEL

ITALIA

La vie en vert EN PLEIN AIR: passeggiando tra i giardini più belli d’Italia 25 Alberghi di charme - 7 Hotel di mare - 18 Rifugi e mountain resort 14 Indirizzi gourmand - 8 Idee per il tempo libero - 7 Green holidays ... E INOLTRE: le top destination di Svizzera, Slovenia e Croazia







SOMMARIO

52 TOP SELECTION

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RUBRICHE ONDE

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EDITORIALE Emozioni en plein air

Dalle località balneari più mondane ai caratteristici borghi di pescatori, una lunga estate tutta da vivere sul bagnasciuga, per tuffarsi senza indugio nella vacanza dei propri sogni

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R I T R A T T O: G I A R D I N I A spasso tra i parchi più belli

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INDIRIZZI L’alfabeto dell’eccellenza

CULLATI DALLE Sapore di sale

RELAX IN VETTA A un passo dal cielo Tra boschi, pascoli d’alta quota e vette maestose l’ospitalità è il frutto di una tradizione secolare tramandata come un rito

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FUGA DALLA CITTÀ Orizzonti di pace Dimenticare il grigiore della routine quotidiana, lo stress e la noia è possibile: basta allontanarsi dal caos cittadino e immergersi nella quiete di colli, laghi e assolate campagne

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A TAVOLA Elogio del gusto Un itinerario dei sensi tra sapori, colori e soavi profumi che tentano gli occhi, stuzzicano l’olfatto e conquistano il palato

1 0 0 TEMPO LIBERO

La vacanza è servita Una carrellata di spunti per sfruttare al meglio tutto il tempo a disposizione e scoprire aspetti inediti di città e destinazioni

LA COPERTINA

Il Parco Giardino Sigurtà, a Valeggio sul Mincio, ha vinto il premio Il Parco Più Bello d’Italia 2013 per la sezione Parchi Privati. © WWW.ILPARCOPIUBELLO.IT

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ITALIA

EDIZIONI AVANT GARDE s.r.l. Direzione, Redazione e Amministrazione: corso del Popolo, 81 – 31100 Treviso tel. 0422 545528 – fax 0422 545414 info@edizioniavantgarde.com

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ITINERARI TRAVEL

EDITORIALE

MARCO GOTTARDI

Bellagio, villa Melzi d’Eril

MARINA MION EMANUELA PERUZZO IMPAGINAZIONE MARCO ZAMBELLI SEGRETERIA DI REDAZIONE ANTONELLA LO PRIORE FOTOGRAFIE L’EDITORE DESIDERA RINGRAZIARE PER LA COLLABORAZIONE: IL PARCO PIÙ BELLO GRANDI GIARDINI ITALIANI LAURA SAJEVA CHIARA PAOLUCCI ANTONELLA MACHET CURA INDIRIZZI CONSIGLIATI ANTONELLA LEONE MARIAROSA DE VITO PIETRO LAVORE PROGETTO EDITORIALE E GRAFICO CHRISTIAN RONCHIN

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IARDINO D’EUROPA: così i viaggiatori del Grand Tour chiamavano l’Italia, oasi di straordinaria ricchezza artistica, architettonica e, non ultimo, paesaggistica; un’associazione e una metafora, quella del giardino, alla quale già Dante aveva attinto definendo la patria terra “giardin de lo ‘mperio”. Con tali premesse, e con l’avvento della stagione estiva che invita a momenti di svago e relax en plein air, non poteva mancare un numero di Itinerari Travel dedicato ai giardini. Tema che, nella sua essenziale vocazione naturalistica e botanica, si intreccia con altri spunti che sempre con maggior forza tornano alla ribalta: dall’ecologico al biologico, dalla green economy alla lotta all’inquinamento. Anche se il giardino, in fondo, è storicamente legato più a un’idea e a una forma d’arte, un’arte complessa che intreccia scienza, botanica, architettura, storia e tecnologia, espressione di una concezione del bello che cambia nel tempo e nei luoghi ma che è in grado di passare indenne le mode, i gusti, le epoche, come una sorta di ponte tra mondo antico e modernità. Eppure il segreto del fascino di un giardino risiede anche, e forse soprattutto, in quella sua capacità e complicità di essere semplicemente bello, di farsi emozione, commozione dello sguardo e vagheggiamento dei sensi; le simmetrie, i giochi di colore, l’armonia e la serenità che un giardino comunica sono valori e capisaldi di un’estetica, per così dire, puramente contemplativa e per questo grande e meravigliosa: perché libera e autosufficiente come solo l’arte autentica sa essere. Ecco dunque che il consueto Ritratto di apertura conduce il lettore fra le più suggestive realizzazioni di questa particolare forma d’arte, sconfinando dall’Italia verso la Croazia, la Slovenia e la Svizzera: compagne di un viaggio che comincia idealmente dalla short list che compendia il meglio dell’ospitalità, tracciando un’imprescindibile mappa delle tipicità e delle eccellenze, del bello e del buono, per avere sempre a portata di mano un utile vademecum con tanti, sfiziosi spunti che spaziano dal mare alla montagna, dalla tavola al tempo libero. Pronti a partire, dunque, magari concedendosi, fra una tappa e l’altra, un po’ di meritato relax nella quiete rigenerante di un rigoglioso giardino. Marco Gottardi

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RITRATTO CAMPANO

UN CANGIANTE ARAZZO DI FORME [8]


GIARDINI L A MORTELLA

Epoca: 1956 Progetto: Russel Page Superficie: 2 ettari Località: Forio d’Ischia

Foto Dimitri Tereshchenko – Archivio Grandi Giardini Italiani

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D E A T I D A L L’ A R C H I T E T T O

paesaggista Russel Page nella seconda metà degli anni Cinquanta, i giardini La Mortella sono un tripudio di forme e colori che si inserisce armoniosamente fra i capricci di roccia vulcanica dell’isola d’Ischia, sfoggiando un corredo di fontane, ninfei e piccoli corsi d’acqua che decorano due ettari di soavi meraviglie naturali. La visione offerta dai giardini è a dir poco celestiale, tanto che sir William Walton – uno dei maggiori compositori inglesi del Novecento – e sua moglie Susan scelsero questo paradiso come cornice della loro storia d’amore. Palme, magnolie, felci delle foreste pluviali, camelie, fiori di loto, ninfee e decine di altre specie floreali e arboree si susseguono in un mosaico di rara bellezza, caleidoscopio dalle infinite suggestioni che omaggia i capolavori di madre Natura. Tra gli ambienti più belli di questa straordinaria enciclopedia botanica ci sono le tre serre tropicali – la Serra delle orchidee, il Tempio del sole e l’eccezionale Victoria House, dove cresce la ninfea gigante Victoria amazonica –, la sala Thai – luogo di quiete cinto da fiori di loto, peonie, bambù e aceri giapponesi – e la Cascata del coccodrillo, che quasi al sommo della collina si snoda fra ulivi e Agapanthus.

CON DOLCE VISTA SUL MARE [9]


RITRATTO EMILIANO

L’ECLETTICO CORREDO VEGETALE [ 10 ]


CASTELLO D I GRAZZANO VISCONTI

Epoca: inizio XX secolo Progetto: Giuseppe Visconti Superficie: 15 ettari Località: Grazzano Visconti

Foto Dario Fusaro – Archivio Grandi Giardini Italiani

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IACEVOLE FUSIONE

di atmosfere romantiche e fiabesca irrazionalità, di placida eleganza e sensuale tranquillità, il grande parco del castello di Grazzano Visconti offre al pubblico un’immediata sensazione di magia, favorita dalla presenza di un maniero medievale nel quale si aggira il fantasma di Aloisa, protettrice degli innamorati, e da un gioco di luci che varia i suoi toni col mutare delle stagioni. Esempio di giardino eclettico, nel quale convivono la pulita geometria dell’antica tradizione italiana e le linee sinuose dei vialetti che s’inselvano nelle zone a bosco, il parco è un inno alla fantasia e alla bellezza che non tralascia i riferimenti mitologici di una colta statuaria, la gorgogliante soavità di echi d’acqua, che da fontane decorate e piccoli fossi si propaga melodiosa fra alberi e piante, e quella scenografica disposizione di colonne, esedre, vasi e vasche che impreziosisce un paesaggio denso di armonia. La scelta delle piante asseconda la volontà di ottenere un effetto architettonico permanente: ecco allora i tanti sempreverdi e le essenze autoctone incolte, come gli olmi, i carpini, i pioppi neri e gli aceri campestri, oltre agli arbusti del sottobosco, al tiglio di 80 anni, al platano secolare e a un gruppo di cedri libanesi.

DI UN CASTELLO MEDIEVALE [ 11 ]


RITRATTO FRIULANO

VERDI SCENOGRAFIE DAL SAPORE [ 12 ]


PARCO CORONINI CRONBERG

Epoca: 1880 Progetto: Alfredo Coronini Superficie: 5 ettari Località: Gorizia

Foto Carlo Sclauzero, Gorizia - In gentile concessione da www.ilparcopiubello.it

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U PROPRIO NEL NOBILE

palazzo che si erge al centro del pittoresco parco Coronini Cronberg che il re francese Carlo X si spense nel 1836, durante un soggiorno di riposo nel Goriziano. Circa una quarantina di anni più tardi il conte Alfredo Coronini decise di trasformare il piccolo originario giardino all’italiana a pianta quadrata in un grande parco di gusto spiccatamente romantico, ridisegnando egli stesso l’intero complesso. Grazie alla naturale inclinazione del terreno il parco si sviluppa su differenti livelli, scanditi da scalinate, pergolati, terrazze panoramiche, fontane, specchi d’acqua e sculture che emergono scenograficamente dal verde. Percorrendo il viale principale si può raggiungere la collinetta artificiale realizzata con pietre e terra provenienti dal Carso goriziano, alla cui sommità posa un tempietto neoclassico. Il patrimonio botanico del parco si compone essenzialmente di specie arboree e arbustive mediterranee o tipiche delle zone calde, quali palme, pini marittimi, cedri, lauri, lecci e cipressi, affiancati da alcuni esemplari esotici come i nespoli giapponesi, il ginkgo biloba e il bambù, senza dimenticare le magnolie, gli oleandri, le rose e le camelie, tra le piante da fiore più apprezzate nell’Ottocento.

SPICCATAMENTE ROMANTICO [ 13 ]


RITRATTO LAZIALE

PASSEGGIANDO TRA I RUDERI DELLA [ 14 ]


GIARDINO D I NINFA

Epoca: 1578 Progetto: Francesco da Volterra Superficie: 8 ettari Località: Cisterna di Latina

Fondazione Caetani - In gentile concessione da www.ilparcopiubello.it

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U E L L A D I N I N F A,

antica cittadina posta al confine tra le province di Roma e Latina, è una vicenda lunga quanto tormentata, che alterna momenti di grande notorietà a periodi di abbandono e declino. Prospera e fertile nel Medioevo, nel 1382 Ninfa fu saccheggiata, distrutta e mai più ricostruita, acquisendo così la fama, specie durante l’Ottocento, di ‘Pompei del Medioevo’. La storia vera e propria del giardino di Ninfa, dichiarato nell’anno 2000 Monumento Naturale della Regione Lazio, ha inizio nel XVI secolo quando il cardinale Nicolò III Caetani, grande amante della botanica, incaricò Francesco Capriani da Volterra della costruzione a Ninfa di un hortus conclusus, destinato però a breve vita. Fu solo a inizio ’900 che la famiglia Caetani decise di bonificare l’area e di crearvi un giardino all’inglese, oggi considerato tra i più belli al mondo. All’interno degli otto ettari di parco, attraversati dalle acque del fiume Ninfa e da numerosi ruscelli, si possono ammirare circa 1.300 specie di piante, tra cui 19 varietà di magnolia decidua, molti ciliegi ornamentali, aceri giapponesi, iris acquatici, piante tropicali e una straordinaria ricchezza di rose che si arrampicano sui fusti degli alberi e sulle rovine.

‘POMPEI DEL MEDIOEVO’ [ 15 ]


RITRATTO LIGURE

UN SOAVE INTRECCIO TRA VERDE [ 16 ]


GIARDINI HANBURY

Epoca: 1867 Progetto: Thomas e Daniel Hanbury Superficie: 18 ettari Località: La Mortola

Foto Daniela Guglielmi – Archivio Grandi Giardini Italiani

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U THOMAS HANBURY

a comprare la proprietà della famiglia Orengo per farne, a partire dal 1867, uno dei giardini inglesi più celebrati al mondo. L’intreccio di vegetazione esotica e flora indigena è in gran parte effetto delle varie fasi di sistemazione: l’intento collezionistico connotò più spiccatamente l’intervento di Thomas, mentre la gestione del figlio Cecil e della moglie Dorothy tenne maggiormente conto dell’aspetto autoctono, ferma restando l’attenzione per l’estetica. Il catalogo Hortus Mortolensis classifica oltre seimila diverse specie di piante, tra cui agavi giganti, eucalipti, Yucca radiosa, Citrus, euforbie, succulente, rose e glicini: in tale mosaico s’inframmezzano la cupola in ferro del tempietto, orci, frantoi restaurati, fontane e l’incedere della scalinata che digrada verso l’azzurro, in una successione di fiorite terrazze panoramiche e ampie bordure intessute da mani abilissime. Dalla terrazza dei profumi, in cui trovavano posto le piante aromatiche, si raggiungevano i giardinetti mosaicati di rose, peonie e memorie della famiglia Hanbury; ideogrammi cinesi, la campana proveniente da un tempio buddhista e una statua a forma di drago nascosta tra i papiri auguravano felicità eterna alla sublime creazione.

INDIGENO E FLORA ESOTICA [ 17 ]


RITRATTO LOMBARDO

UN MIX DI TRADIZIONE ITALIANA E [ 18 ]


VILLA SOMMI PICENARDI

Epoca: fine XVII secolo Superficie: 15 ettari Località: Olgiate Molgora

Archivio Grandi Giardini Italiani

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DAGIATA A I PIEDI

delle dolci Prealpi lombarde, villa Sommi Picenardi cela un tesoro naturalistico di quasi 15 ettari: un sinuoso giardino all’inglese che custodisce una moltitudine di essenze arboree di notevole pregio. Oltre l’elegante cancello in ferro battuto – nella parte antistante la villa, eretta come residenza di campagna della nobile famiglia Sala – si apre un imponente parco nel quale svettano esemplari superbi come il faggio asplenifolia, un secolare platano orientale e alcuni aceri libanesi, il tutto calato in un aggraziato trionfo di statue romaniche e fontane. Sul retro della villa, nascosto alla vista e in una posizione insolita, il giardino all’italiana si offre allo sguardo come una sorta di appendice della dimora, da contemplare attraverso le grandi vetrate dei saloni; questo angolo segreto è un equilibrato sistema di terrazze che ritma il pendio secondo un sapiente gioco prospettico di piccoli e verdi rilievi, scalinate e rampe. Un’altra ala della residenza è costeggiata da un verde teatro dedicato all’arte topiaria, con rigogliose quinte di carpini che fanno risaltare la prospettiva. Il parco fu ingrandito nel 1880 e trasformato in uno dei parchi paesaggistici all’inglese più belli che l’Italia possa vantare.

AUTENTICO STILE BRITISH [ 19 ]


RITRATTO MARCHIGIANO

LA STRABILIANTE REALIZZAZIONE [ 20 ]


PARCO SEGHETTI PANICHI

Epoca: 1875-1890 Progetto: Ludwing Winter Superficie: 5 ettari Località: Castel di Lama

Foto Dario Fusaro – Archivio Grandi Giardini Italiani

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E R D A R E U N’ I M P R O N T A

botanicamente colta alla propria residenza estiva, la famiglia Carfratelli Seghetti scelse di affidarsi alle sapienti mani di un maestro di caratura internazionale. Così, nella seconda metà del XIX secolo, giunse a Castel di Lama il grande paesaggista tedesco Ludwig Winter, già conosciuto per aver lavorato per i fratelli Hanbury nel giardino di villa La Mortola a Ventimiglia. Grande appassionato di piante esotiche, il teutonico realizzò un raro esempio di ‘paesaggio spostato’, con palmizi esotici e terrazzamenti di agrumi che rimandano al territorio ligure. Al centro del parco svetta una rara Jubaea spectabilis – nota anche come palma del Cile –, e moltissime altre palme, ma nel giardino sono state messe a dimora anche piante indigene come lecci, ippocastani, querce e faggi rossi, mentre a nord del parco si trova la firma tipica di Winter: tre straordinarie Washingtonia filifera, palma nativa dell’America centrale, con caschi di frutti ovoidali e grandi tronchi segnati dal gelo. Il parco si segnala anche come il primo giardino storico della Penisola a possedere sentieri bioenergetici che permettono, con una semplice passeggiata, di provare sul proprio corpo gli effetti benefici delle piante.

DI UN PAESAGGIO SPOSTATO [ 21 ]


RITRATTO PIEMONTESE

IL SOGNO DI UN CAPITANO SCOZZESE [ 22 ]


GIARDINI D I VILLA TARANTO

Epoca: 1931-1940 Progetto: Neil Mc Eacharn Superficie: 16 ettari Località: Pallanza

Foto scattata all’interno dei Giardini Botanici di Villa Taranto - In gentile concessione da www.ilparcopiubello.it

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N BEL GIARDINO

non ha bisogno di essere grande, ma deve essere la realizzazione di un sogno, anche se è largo un paio di metri quadrati e si trova su un balcone”. Così affermava il capitano scozzese Neil Mc Eacharn, ideatore dei giardini di villa Taranto, meraviglia botanica sulle sponde del lago Maggiore. Per dare vita al suo sogno, nel 1931 lo scozzese acquistò, sul promontorio della Castagnola presso Pallanza, la proprietà della marchesa di Sant’Elia, con il preciso intento di trasformarla in un superbo esempio di giardino all’inglese. Conciliando esigenze estetiche e botaniche, i giardini di villa Taranto, intitolati a un nobile antenato del proprietario, sono organizzati in diverse zone: il Giardino d’inverno e quello palustre, i Giardini terrazzati, – caratterizzati da cascatelle, una piscina e vasche per ninfee e fiori di loto –, svariate serre, aiuole, erbari e viali alberati, ritmati da fontane ornamentali e giochi d’acqua. Alla ricchezza scenografica fa pendant quella botanica: sono circa 20mila le varietà ritenute degne di nota e intorno a un migliaio le piante non autoctone. Tra le fioriture più spettacolari si segnalano quella dei tulipani ad aprile, con oltre 80mila piante in fiore, e quella delle dalie a fine luglio.

SULLE SPONDE DEL VERBANO [ 23 ]


RITRATTO PUGLIESE

UN PARADISO DI ULIVI MILLENARI, [ 24 ]


LAMA DEGLI ULIVI

Epoca: 2008 Progetto: Stefano Capitanio Superficie: 3 ettari Località: Monopoli

In gentile concessione da www.ilparcopiubello.it

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I A N T E, U L I V I M I L L E N A RI

e antiche testimonianze della storia locale sono le tappe di un viaggio unico al mondo, come quello proposto dal giardino Lama degli Ulivi: più di 2.500 specie vegetali provenienti da ogni angolo del pianeta che convivono con ulivi introdotti dai Greci, due chiese rupestri risalenti all’XI secolo, un frantoio ipogeo del V secolo avanti Cristo e un’infinità di stretti anfratti, grotte e cavità. Il percorso si snoda lungo un canalone carsico dove la sfilata dei cinque continenti si ritma su variazioni di colori, forme e profumi che incantano ad ogni passo: accostamenti di gialli, rosa, viola, arancio e cobalto si mescolano a fragranze di pepe, cioccolato, limone e menta e le bizzarrie fantastiche di madre Natura danno vita all’albero che prega, a un fiasco di legno, all’albero degli aeroplanini o alla mano di Buddha. Cactus, fichi d’India, agavi, opunzie e ancora agrumi, bouganville e sgargianti fiori di trichodiadema e di pimela cedono lentamente il passo al tipico habitat della Puglia, via via che la lama si spinge verso la costa, dove il paesaggio è vento, mare e sale. Qui i fiori bianchi del cappero si concedono al visitatore nel loro semplice fascino, esibendo filamenti viola che come fuochi d’artificio salutano il cielo.

CHIESE RUPESTRI E FRANTOI [ 25 ]


RITRATTO SICILIANO

UN COMPENDIO D’ARTE BOTANICA [ 26 ]


ORTO BOTANICO D I PALERMO

Epoca: fine XVIII secolo Progetto: Regia Acc. degli Studi Superficie: 10 ettari Località: Palermo

Archivio Grandi Giardini Italiani

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L L’ O R T O B O T A N I C O

più importante d’Italia si deve la diffusione del mandarino, del nespolo del Giappone e ancora della Ceiba speciosa, nota come falso kapok, albero munito di grosse spine addolcite da fiori simili a quelli dell’ibisco: una vocazione, quella divulgativa, che trova un’evidente riprova nel bicentenario esemplare di Ficus macrophylla columnaris, l’esemplare più grande fra gli abitanti dell’Orto botanico di Palermo. Oltre al giardino di Linneo, che si contrappone a quello di Engler, c’è il settore sperimentale, cuore dell’antico giardino coloniale: oggi in parte ridimensionato per fare spazio a collezioni sistematiche, come il complesso delle Cicadee, il settore delle piante officinali e aromatiche, il frutteto tropicale e il Palmetum; il settore delle piante utili è composto da un nutrito numero di piante da essenza, da corteccia, da resina e gomma, da caucciù, oleose e tessili. Tra i sistemi geografici e bioecologici si rintracciano il giardino delle succulente, in cui si può ammirare il puntuto Echinoactus grusonii, chiamato anche ‘cuscino della suocera’, la zona mediterranea e il piccolo arboreto australiano, dove fa bella mostra di sé un esemplare di Araucaria columnaris, ossia l’albero più alto di Palermo.

E SEDUZIONE SCULTOREA [ 27 ]


RITRATTO TOSCANO

SUBLIME ARMONIA TRA PARCO, VILLA [ 28 ]


GIARDINO L A FOCE

Epoca: 1925-1939 Progetto: Cecil Pinsent Superficie: 1.400 ettari Località: Chianciano Terme

In gentile concessione da www.ilparcopiubello.it

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N T O R N O A L 1 9 2 5 Antonio e Iris Origo acquistarono a Chianciano Terme, nella splendida campagna senese, la tenuta La Foce, una villa di età rinascimentale circondata da vasti possedimenti affacciati sulla val d’Orcia. I marchesi decisero fin da subito di creare un grande giardino intorno all’edificio e affidarono l’intero progetto all’architetto inglese Cecil Pinsent, già celebre per la pianificazione di altri parchi in Toscana e che proprio alla Foce realizzò il suo capolavoro. Concepito dai proprietari come luogo di piacere in cui accogliere gli amici e ripararsi all’ombra degli alberi dalla calura estiva, il giardino si caratterizza per un armonioso dialogo tra parco, palazzo rinascimentale e natura circostante. Seguendo il modello dei giardini rinascimentali, il parco si sviluppa ordinato e geometrico intorno alla villa e sul fianco della collina fino a inoltrarsi dolcemente nel bosco, oltre al quale si trova il cimitero di famiglia. Piante di limoni, roseti, aiuole di bosso, pergolati di glicine, siepi di lavanda e di alloro assecondano l’andamento naturale della collina, così da garantire una continuità tra parco e paesaggio unica nel suo genere, che rende il complesso senese uno dei più alti esempi dell’evoluzione architettonica e culturale toscana del Novecento.

E NATURA CIRCOSTANTE [ 29 ]


RITRATTO ALTOATESINO

FRA MONDI COLORATI SULLE ORME [ 30 ]


CASTEL TRAUTTMANSDORFF

Epoca: 1875-1890 Progetto: Ludwing Winter Superficie: 12 ettari Località: Merano

I Giardini di Castel Trauttmansdorff - In gentile concessione da www.ilparcopiubello.it

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STESI A DIGRADARE

su una superficie di 12 ettari, i giardini di Castel Trauttmansdorff sono uno straordinario anfiteatro naturale nel quale si alternano paesaggi esotici e mediterranei, scorci panoramici mozzafiato e splendide vedute della città di Merano. Oltre 80 ambienti botanici custodiscono piante e fiori provenienti da ogni dove, un patrimonio organizzato in quattro comode aree tematiche che facilitano la visita. I Boschi del mondo è la sezione dedicata ai verdi paesaggi forestali, che nella bella stagione si colorano grazie alle fioriture del ciliegio ornamentale e delle oltre 300 specie di rododendro. Il settore intitolato Giardini del sole, che occupa il versante meridionale, è un susseguirsi di arbusti nani e sempreverdi, di pini, cipressi, lecci e querce da sughero, senza dimenticare le piante da frutto, le centinaia di girasoli e l’ulivo di 700 anni, re dell’uliveto più settentrionale d’Italia. Rivoli d’acqua, laghi e scenografiche architetture vegetali con bossi a sfera, precise aiuole geometriche e labirinti animano i Giardini acquatici e terrazzati, mentre l’area consacrata ai Paesaggi dell’Alto Adige è un omaggio alle colture tradizionali locali, sapientemente allestito lungo un ruscello artificiale che tocca boschi, vigneti, orti e frutteti.

DELLA PRINCIPESSA SISSI [ 31 ]


RITRATTO UMBRO

UN VIAGGIO ONIRICO DELL’ANIMA [ 32 ]


L A SCARZUOLA

Epoca: 1958-1978 Progetto: Tomaso Buzzi Località: Montegiove

In gentile concessione da www.ilparcopiubello.it

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I NARRA CHE NEL

1218

san Francesco, giunto dove oggi sorge la ‘città ideale’ di Tomaso Buzzi, si fece una capanna con la cosiddetta ‘scarza’, una pianta lagunare. Per ricordare il passaggio del santo, alla fine del XIII secolo fu costruito un convento – La Scarzuola, appunto – nel quale i Frati minori vissero fino alla fine del Settecento, quando la proprietà passò interamente ai marchesi Misciattelli. Proprio uno dei discendenti dei nobili orvietani segnalò La Scarzuola al noto architetto e paesaggista Tomaso Buzzi, che in circa un ventennio di lavoro ne fece la sua ‘autobiografia di pietra’, creando un surreale percorso simbolico neoilluminista fitto di rimandi esoterici: “un’oasi di raccoglimento, di studio, di lavoro, di musica, di silenzio, di grandezza e di miseria, di vita sociale e di vita eremitica, di contemplazione in solitudine, regno della fantasia”, come egli stesso definì quella sua strana “opera classica, medioevale, rinascimentale, manieristica, e anche, perché no, decadente”. Questo anfiteatro di giardini e costruzioni rappresenta una grande metafora della vita, un viaggio iniziatico all’interno dell’anima, dove le sette scene di pietra e i numerosi cipressi diventano le quinte fantastiche di un grande spettacolo onirico.

TRA FIABA ED ESOTERISMO [ 33 ]


RITRATTO VALDOSTANO

UNO SQUISITO GIARDINO ROCCIOSO [ 34 ]


GIARDINO BOTANICO D I CASTEL SAVOIA

Epoca: 1990 Superficie: 1.000 metri quadri Gressoney-Saint-Jean, Aosta

Foto R. Cilenti - Assessorato Regionale del Turismo Valle d’Aosta

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O M M I S S I O N A T O dalla regina Margherita all’architetto Emilio Stramucci nel 1898, Castel Savoia è una villa ottocentesca dalle tipiche fattezze medievali arroccata in splendida posizione panoramica alle pendici del colle della Ranzola, nel comune di Gressoney-Saint-Jean, a oltre 1300 metri di altitudine. All’interno del grande parco del maniero, ai piedi delle alte mura che cingono l’edificio, nel 1990 è stato inaugurato un piccolo giardino botanico tutto consacrato alla flora alpina. A differenza degli altri esempi valdostani, il giardino di Castel Savoia si contraddistingue per un’impostazione prettamente estetica, che ha privilegiato la scelta di piante di origine alpina dalla fioritura rigogliosa e di specie floristiche dallo spiccato valore ornamentale. Ecco allora l’epilobio, specie molto diffusa in tutta la Valle d’Aosta lungo sentieri, scarpate e sponde di ruscelli e torrenti, la sassifraga, l’arnica, l’elegantissimo giglio martagone, la stella alpina, l’aquilegia, la genziana, il botton d’oro doppio e il rododendro ferrugineo. I fini scientifici e didattici del giardino sono invece garantiti dalla catalogazione precisa delle piante presenti, alle quali viene applicata un’etichetta con indicato nome, origine ed eventuale cultivar.

A 1350 METRI DI ALTEZZA [ 35 ]


RITRATTO VENETO

UNA STRAORDINARIA TAVOLOZZA [ 36 ]


PARCO GIARDINO SIGURTÀ

Epoca: 1978 Progetto: Carlo ed Enzo Sigurtà Superficie: 60 ettari Località: Valeggio sul Mincio

Archivio Grandi Giardini Italiani

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ORTO DALLA PERFETTA

fusione tra un parco storico – il cosiddetto ‘brolo cinto de muro’, ovvero il giardino di villa Maffei – e un giardino moderno, il Parco Giardino Sigurtà è il risultato di un quarantennio di amorose cure da parte del dottor Carlo Sigurtà, che nel 1941 acquistò una tenuta agricola facendone una delle meraviglie ecologiche più apprezzate al mondo. Il suo fascino si deve soprattuto alle fioriture che, come cangianti pennellate di madre Natura, si avvicendano sulla scena delle stagioni con soave eleganza. Si comincia a fine marzo con un milione di tulipani che colorano il parco con macchie che vanno dal giallo-arancio al rosso, dal ciclamino al bianco, fino al nero e al viola. Dalla fine di aprile a meta maggio la scena è tutta degli iris, che con i loro petali gialli, arancioni e viola tingono il viale delle Fontanelle e degli Iris. La fioritura più celebre del parco è però quella delle rose, che a partire da maggio regala ai visitatori uno spettacolo di rara bellezza. Nei mesi estivi sono le ninfee a danzare leggere sulle acque dei 18 laghetti del giardino, sfoggiando tonalità che vanno dal rosa al ciclamino, dal bianco al rosso, mentre a settembre tocca all’azzurro e al viola degli aster concludere questa variopinta passerella.

DI VARIOPINTE FIORITURE [ 37 ]


RITRATTO CROATO

IL BUCOLICO REGNO DELLA CAMELIA, [ 38 ]


VILLA ANGIOLINA

Epoca: 1885 Progetto: Carl Schubert Superficie: 3,5 ettari Località: Opatija

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E PRIME TESTIMONIANZE

storiche relative alla costruzione di un parco in prossimità della bella villa Angiolina a Opatija risalgono alla metà dell’800, quando l’edificio era proprietà di Iginio Scarpa – lo stesso che aveva commissionato la realizzazione della villa –, nobile originario di Rijeka e fine amante della natura. Sfruttando il clima estremamente mite di cui gode Opatija, fin da subito vennero importate numerose piante dal Giappone, dalla Cina, dal Sud America, dall’Australia e da molte altre parti del mondo, che andarono a comporre un vero e proprio museo botanico a cielo aperto destinato ad ampliarsi negli anni. L’aspetto odierno del parco è opera del viennese Carl Schubert, che intorno al 1885 rimodellò e allargò gli spazi intorno alla villa secondo un’ottica più paesaggistica. Tra le oltre 150 specie di piante presenti – tra cui palme, cedri, datteri, banani, magnolie e bambù –, il posto d’onore spetta senza alcun dubbio alle camelie, a suo tempo importate dalle Filippine e oggi diventate uno dei simboli della città stessa: dal mese di dicembre ad aprile regalano ai fortunati visitatori lo spettacolo di una fioritura che esplode in una strepitosa tavolozza di colori dalle mille sfumature di rosso, rosa e bianco.

FIORE SIMBOLO DI OPATIJA [ 39 ]


RITRATTO SLOVENO

IN CENTRO CITTÀ, UNO DEI LUOGHI [ 40 ]


PARCO TIVOLI

Epoca: 1813 Progetto: Jean Blanchard Superficie: 5 ettari Località: Lubiana

Foto D. Wedam - Ljubljana Turizem

P

R O P R I O N E L C U O R E di Lubiana, e in costante dialogo con il centro cittadino, parco Tivoli è il più grande e curato dei numerosi giardini della capitale slovena. Il progetto originario spetta all’ingegnere francese Jean Blanchard, che nel 1813 unificò i due preesistenti parchi che circondavano il castello Podturn e il palazzo Cekinov in una sola area verde, successivamente ampliata e arricchita di nuove attrazioni. Ma il parco porta anche la firma di Joz ˇ e Plecˇnik, – autore di svariate altre opere architettoniche e urbanistiche in città – che tra il 1921 e il 1939 realizzò la passeggiata Jakopicˇ, tra le più amate dai lubianesi. Su disegno di Stanka Bloudek fu invece costruita la grande piscina all’aperto Ilirja e al suo nome venne intitolato il parco sportivo che si estende ai piedi del palazzo Cekinov. L’edificio ospita al suo interno il Museo di Storia moderna della Slovenia, mentre l’antico castello Tivoli, cui si giunge attraverso la monumentale passeggiata Jakopicˇ, è sede del Centro internazionale di Arte Grafica. Percorrendo i lunghi viali alberati del parco Tivoli si raggiunge anche il giardino zoologico cittadino, nel quale hanno trovato dimora 800 esemplari di 150 specie animali provenienti da tutto il mondo.

PIÙ AMATI DAI LUBIANESI [ 41 ]


RITRATTO SVIZZERO

DUE OASI TROPICALI SULLE ACQUE [ 42 ]


PARCO BOTANICO DEL TICINO

Epoca: 1950 Progetto: R. e A. Fleming de St. Léger Superficie: 3,3 ettari Località: isole di Brissago

Archivio Grandi Giardini Italiani

S

ITUATE SULLE ACQUE

del lago Maggiore, in territorio svizzero, le isole di Brissago sono la sede del Parco botanico del Cantone Ticino: due piccole oasi di pace che regalano appaganti attimi di tranquillità all’insegna della natura. Assolate e ben protette dalle Alpi, Sant’Apollinare e San Pancrazio – questi i nomi delle isole – godono di un clima subtropicale, perfetto per far prosperare le 1.700 specie di piante provenienti da aree con clima mediterraneo e da zone con clima subtropicale umido, in particolare Asia e Oceania, ma anche America del Nord e del Sud. L’idea di trasformare le isole in un grande giardino botanico fu dei baroni Richard e Antoinette Fleming de Saint Léger, che nel 1885 divennero proprietari di queste due perle lacustri. Grazie a dei barconi, portarono in loco terra buona e concime, iniziarono a piantare specie subtropicali e a tracciare viali, creando con l’andare del tempo un riposante giardino. Nel 1927 la proprietà venne ceduta a Max Emdem, che vi costruì la sontuosa dimora in cui visse fino al 1940, anno della sua morte. Nove anni più tardi le isole furono acquistate dal Cantone Ticino e così, il 2 aprile 1950, la mattina della domenica delle Palme, il parco aprì le porte ai primi visitatori.

CHETE DEL LAGO MAGGIORE [ 43 ]


CULLATI DALLE ONDE

SAPORE

DI SALE Una calda estate da vivere sul lungomare delle più belle località balneari, abbandonandosi al piacere di una vacanza che trascorre lieta tra bagni di sole, rigeneranti tuffi nel blu e qualche peccato di gola

A F F O L L A T O di splendidi edifici gotici e rinascimentali, barocchi e in stile veneziano, il centro di Piran ospita d’estate importanti eventi musicali fra i quali il Tartini Festival.


SLOVENIA

Hotel Tartini Piran Vicinissimo al mare sloveno, nel suggestivo centro storico di Piran, l’hotel Tartini offre camere dalla vista spettacolare, alcune affacciate su Tartinijev trg, altre sul porto di Piran, altre ancora sulle antiche mura cittadine. Al ristorante Altana si servono piatti tipicamente mediterranei, tra cui la specialitĂ della casa, il piatto di pesce misto Tartini, insieme ai cavalli di battaglia della cucina slovena. La terrazza del locale è ideale per organizzare cocktail, feste e matrimoni (Tartinijev trg 15, tel. 00386 5 6711000, www.hotel-tartini-piran.com).


CULLATI DALLE ONDE

R I C E R C A T A meta turistica, Funtana, che deve il suo nome alle sorgenti d’acqua qui presenti, è situata nella zona più frastagliata della costa istriana, dove il clima caldo permette il prolungarsi della stagione balneare da maggio a ottobre.


CROAZIA

Marina Funtana Funtana Chi solca il mare croato e cerca un porto sicuro e ben equipaggiato dove attraccare per riposare o passeggiare in un meraviglioso centro storico, può contare sulla marina di Funtana. Posizionata lungo la costa occidentale dell’Istria e attrezzata con 180 posti in acqua e 40 in terraferma, è una struttura all’avanguardia con tutti i servizi per una buona sosta: colonne di servizio per luce e acqua, parcheggio privato, punto internet, servizio charter e lavanderia, ristorante, bar, un fornitissimo negozio di nautica e un’officina (Ribarska 11, tel. 00385 52 428500, www.montraker.hr).


ITALIA

Campania Hostaria di Bacco Furore (Sa) Vedi recensione qui accanto.

Sardegna Hotel Dolce Vita Porto Cervo (Ot) L’incontro tra roccia bianca e mare cristallino, immagine tipica della Costa Smeralda, è anche la visione offerta ai frequentatori dell’hotel Dolce Vita, e più in particolare agli ospiti delle camere superior, arredate secondo la tradizione gallurese. Le stanze classic offrono letti queen size e si distinguono per le ceramiche da bagno dai colori pastello, prodotte da artigiani locali. Al di là della terrazza privata con vista mozzafiato, questo hotel a pochi passi dallo yacht club di Porto Cervo concede a tutti il vantaggio di un’ampia e silenziosa piscina, circondata da verdi sprazzi di macchia mediterranea (località Liscia di Vacca, tel. 0789 91855, www.hotel-dolcevita.it).

Sicilia Hotel Cupola Bianca Lampedusa (Ag) A soli 500 metri dal mare, un rigoglioso tripudio di palme, ulivi, ibiscus e altre piante mediterranee cela un esclusivo scrigno di comfort ed eleganza: l’hotel Cupola Bianca.

Impreziosito da una piscina di 500 metri quadri, con idromassaggio e music bar, e immerso nella tipica atmosfera isolana, offre un amabile compromesso fra cordialità e privacy. Le costruzioni emanano il calore caratteristico della pietra locale e gli arredi completano un ambiente di classe. Il ristorante propone il meglio della cucina siciliana con specialità di pesce (contrada Madonna, tel. 0922 971274, www.hotelcupolabianca.it).

CROAZIA

Marina Funtana Funtana Vedi recensione a pag. 47. SLOVENIA

Hotel Tartini Piran Vedi recensione a pag. 45.

Europa Hostel Portorozˇ Portorozˇ Vedi recensione a pag. 50.

7 CULLATI DALLE ONDE ITALIA

CROAZIA

Hostaria di Bacco Furore, pag. 49 Hotel Cupola Bianca Lampedusa, pag. 48 Hotel Dolce Vita Porto Cervo, pag. 48

Marina Funtana Funtana, pag. 47

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SLOVENIA

Hotel Tartini Piran, pag. 45

L A R E G A L E facciata del cinque stelle Kempinski Palace Portorozˇ.

Europa hostel Portorozˇ Portorozˇ, pag. 50 Kempinski Palace Portorozˇ Portorozˇ, pag. 48

Kempinski Palace Portorozˇ Portorozˇ Unico cinque stelle superior in Slovenia, il Kempinski Palace dispone di 164 camere di categoria superior e deluxe, 17 suite esclusive tra cui una lussuosa suite Presidenziale di 230 metri quadri e due Laguna suite situate all’ultimo piano con vasca idromassaggio all’aperto. Al Sophia, ristorante dedicato a Sophia Loren, si gustano creazioni di alto livello, mentre al Fleur de Sel è di scena una cucina moderna con deliziosi dolci. La Crystall Hall un tempo era la sala da ballo dell’aristocrazia austroungarica (Obala 45, tel. 00386 5 6927000, www. kempinski.com/it/portoroz).


CULLATI DALLE ONDE CAMPANIA

Hostaria di Bacco Furore (Sa) Posta su una collina a 450 metri sul livello del mare, l’Hostaria di Bacco regala ai balconi di ognuna delle sue camere un’invidiabile vista sulla Costiera Amalfitana. L’albergo è noto anche per il suo ristorante da intenditori e la sua romantica terrazza panoramica, dove gustare una cucina raffinata – frutto della riscoperta dei sapori antichi della tradizione culinaria del territorio – e ammirare l’incantevole paesaggio di Furore (via Lama 9, tel. 089 830360, www.baccofurore.it).


CULLATI DALLE ONDE

SLOVENIA

Europa hostel Portorozˇ Portorozˇ A soli 50 metri dalla spiaggia più frequentata di Portoroˇz, l’Europa hostel Portoroˇz è una sistemazione pratica ed economica particolarmente indicata per giovani, famiglie e gruppi di amici. L’ostello di-

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spone infatti di 49 posti letto suddivisi in nove camere da tre, quattro, sei o 12 persone, alcune con il proprio bagno privato, altre con i servizi in condivisione. Ogni stanza è dedicata a un Paese o a una grande città dell’Europa, con stampe e quadri che ne richiamano gli scorci e i paesaggi più evocativi. Al mattino nella sala comune con recep-

tion e bar viene servita la prima colazione, compresa nel prezzo del pernottamento, mentre alla sera è possibile usufruire del grande schermo per guardare la televisione o un film. A disposizione degli ospiti anche un’ampia terrazza in cui fare colazione d’estate, sorseggiare una bibita fresca o un buon bicchiere di vino locale. La struttura è particolar-

S O P R A , la stanza Netherland ha sei posti letto e bagno condiviso. S O T T O , la camera intitolata alla Grecia può ospitare tre persone.

mente indicata per i ciclisti, ai quali l’Europa hostel Portoroˇz riserva un apposito deposito di biciclette, grazie alla presenza di numerose piste ciclabili nei dintorni, prima fra tutte la Parenzana, un suggestivo itinerario che da Portoroˇz conduce a Trieste lungo l’antica linea ferroviaria a scartamento ridotto. In alternativa alla spiaggia è anche possibile effettuare piacevoli passeggiate nell’entroterra o in riva al mare. A pochi metri dall’ostello si trova la fermata degli autobus e a soli sei chilometri il piccolo aeroporto di Portoroˇz dove i più coraggiosi possono sperimentare il volo panoramico. Per quanto riguarda la scelta della spiaggia si può optare a seconda della preferenza per la sabbia, l’erba o per gli scogli (Sencˇna pot 2, tel. 00386 5 9032574, www.ehp.si). n



Alto Adige Marketing - Helmuth Rier

RELAX IN VETTA


I L G I R O delle Tre Cime di Lavaredo, tra le cartoline più celebri delle Dolomiti, è un percorso ad anello di grande fascino adatto anche a escursionisti poco esperti.

A UN PASSO

DAL CIELO Dove l’aria è più frizzante e pura, tra spettacolari scenari di roccia e verdi distese di pascoli, alberghi di lunga tradizione, wellness hotel e rustici rifugi trasformano in realtà i desideri dei propri ospiti


RELAX IN VETTA


Alto Adige Marketing -Stefano Scatà

U N A D O L C E P A U S A tra un trattamento benessere e l’altro all’hotel Lüsnerhof di Luson. In Alto Adige sono moltissime le strutture alberghiere dotate di centri wellness all’avanguardia con saune, piscine, area massaggi e beauty.


L A G R A N D E terrazza del curato residence Chris Appart è ben attrezzata con tavoli, sedie e sdraio.

Hotel Bergblick

ITALIA

Trentino-Alto Adige Rifugio Goma Antermoia (Bz) Vedi recensione a pag. 61

Albergo bar Wastl Appiano sulla Strada del Vino (Bz) Vedi recensione a pag. 60.

Hotel Kircher Sepp Barbiano (Bz) All’hotel Kircher Sepp di Barbiano è normale sentirsi a casa, vista l’atmosfera familiare: partecipando alle escursioni

alla scoperta dei fiori dell’Alpe di Barbiano, oppure assaggiando i deliziosi piatti tipici preparati della padrona di casa coi prodotti dell’orto, serviti nella bella stube in cembro. Molte camere sono complete di balcone panoramico: la vista sulle Dolomiti è davvero magnifica e prendendo il sole nel prato o in terrazza sembrerà proprio di trovarsi fuori dal mondo; foto a pag. 63 (via Rosengarten 27, tel. 0471 650074, www.kirchersepp.com).

Hotel Mühlener Hof Molini di Tures (Bz) Vedi recensione a pag. 64.

Residence Chris Appart Nova Levante (Bz) Una vacanza di divertimento, sport e salute, al centro della zona sciistica ed escursionistica di Carezza, nei pressi di un campo da golf a 1700 metri: grazie alla sua incantevole posizione, il residence soddisfa tutte le esigenze degli appassionati di montagna, offrendo confortevoli appartamenti in versione bi o trilocale. Oltre al giardino con barbecue e sala giochi, gli spazi comprendono sauna, bagno turco, solarium, cabina a infrarossi e area relax (via Carezza 131, tel. 0471 612159, www.chrisappart.it).

18 RELAX IN VETTA ITALIA

Rifugio Goma Antermoia, pag. 61 Albergo bar Wastl Appiano sulla Strada del Vino, pag. 60 Hotel Kircher Sepp Barbiano, pag. 56 Rifugio Bellevue Chamois, pag. 63 Rifugio Averau Cortina d’Ampezzo, pag. 72 Rifugio Lagazuoi Cortina d’Ampezzo, pag. 75

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Hotel Michela Malè, pag. 67 Hotel El Laresh Moena, pag. 63 Hotel Mühlener Hof Molini di Tures, pag. 64 Residence Chris Appart Nova Levante, pag. 56 Sporthotel Romantic Plaza Pinzolo, pag. 68 Hotel Bergblick Racines, pag. 56 Rifugio Graffer Ragoli, pag. 71

Osteria Plazores San Vigilio di Marebbe, pag. 56 Rifugio Monte Cavone Tires, pag. 65 SVIZZERA

Hotel Des Alpes Airolo, pag. 63 Hotel Edelweiss Sils-Maria, pag. 74 Hotel San Gian St. Moritz, pag. 74

Racines (Bz) Situato all’incontro con la val Ridanna e la valle di Giovo, l’hotel offre un confortevole rifugio per incursioni sciistiche e appassionanti sessioni di trekking. Grazie alla tranquilla posizione, le camere, attrezzate anche con mini cucina, soddisfano appieno il bisogno di relax insieme all’oasi benessere equipaggiata con piscina coperta, sauna e letti ad acqua, all’area fitness e al solarium. L’esperienza gastronomica trova il suo culmine nelle serate di gala dedicate alla cucina tirolese, siglate da un buon drink presso il bar della struttura (frazione Racines di Dentro 5a, tel. 0472 659197, www.hotelbergblick.com).

Osteria Plazores San Vigilio di Marebbe (Bz) Parte integrante del patrimonio culturale altoatesino, il maso della famiglia Ties – una casa fortificata del ’300 attentamente restaurata – è fra i più antichi di San Vigilio di Marebbe. Posizionato a soli 500 metri dal centro e a cinque minuti dalle piste, dispone di due romantici appartamenti intrisi di arcaiche atmosfere rurali, circondati dal verde e da una variopinta comunità di animali, capitanata dai simpatici asinelli simbolo del luogo. Nel ristorante, tra volte medievali e legni antichi, Roman e Uli orchestrano un tributo alla cucina contadina, sempre a base di freschi prodotti locali (strada Plazores 14, tel. 0474 506168, www.plazores.com).


RELAX IN VETTA Q U I S O P R A , la calda stube in legno di pino dell’osteria Plazores risale al XVIII secolo. S O T T O , le camere dell’hotel Bergblick di Racines si completano di vista panoramica.



D O C I L I e tranquilli, i cavalli avelignesi sono particolarmente adatti ai bambini alla loro prima esperienza.

Alto Adige Marketing -Alessandro Trovati

RELAX IN VETTA


RELAX IN VETTA

Albergo bar Wastl Appiano sulla Strada del Vino (Bz) Scoprire il risveglio dei meli in fiore e luccicanti laghi di montagna tra boschi ombrosi, gustare i nettari della Strada del Vino dell’Alto Adige intrecciandoli ai piatti più irresistibili della gastronomia tipica: un’immersione completa nella natura e nelle tradizioni dell’Oltradige merita una degna ospitalità, come

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quella offerta dall’albergo bar Wastl. Qui il mattino inizia con una colazione abbondante e genuina per tutti gli ospiti: confetture fatte in casa con i frutti freschi di Cornaiano, buon pane croccante appena sfornato, ottimo succo di mele, dolci tipici e tanta cordialità, in un’atmosfera amichevole e familiare. I piaceri della gola si rinnovano presso l’accogliente speckstube Wastl, dove si possono

gustare piatti e prodotti tipici della cucina altoatesina: la minestra di gulash, le mezzelune agli spinaci, i wurstel meranesi, lo speck dell’Alto Adige e l’immancabile strudel di mele caldo e ancora canederli, salsicce, buoni arrosti e ottimo formaggio con polenta, il tutto accompagnato dai rinomati vini del territorio. Arredate all’insegna della sobrietà e provviste di servizi privati e balcone con vista

S O P R A , il Wastl è circondato dai vigneti della Strada del Vino. S O T T O , A S I N I S T R A , la nota speckstube dispone di spazi esterni. S O T T O , A D E S T R A , il soffio della natura pervade le camere.

sulle meraviglie naturali di Cornaiano, le camere assicurano comfort e comodità. Per rinfrescarsi e rilassarsi durante la stagione estiva, sono a disposizione una piscina immersa nel verde e un grande giardino attrezzato con sedie a sdraio. Il tempo libero trascorre tra visite al centro storico di Bolzano e al Messner Mountain Museum a Castel Firmiano, nuotate ai laghetti di Monticolo, gite in bicicletta tra i vigneti, escursioni, lezioni di equitazione e golf e, naturalmente, degustazioni lungo la Strada del Vino (via Cornaiano 42, tel. 0471 662412, www.wastl.it).


Rifugio Goma Antermoia (Bz) Situato a circa 40 minuti di cammino dal passo Erbe, poco dopo la suggestiva città dei Sassi, il rifugio Goma è il luogo ideale per ristorarsi dopo un’escursione fra gli scenari della val Badia. Ubicato sotto il Sass de Putia, il rifugio offre dal 1986 un ambiente familiare e tante squisite bontà come il tris di gnocchi, il piatto Goma, con gulash, funghi, polenta, formaggio e salsicce alla griglia, o la saporita polenta con formaggio e speck di montagna (San Martino in Badia, frazione Antermoia, passo Erbe, cell. 347 4186136, e-mail iwan.foppa@gmail.com).


DALLA TERRAZZA

del rifugio Bellevue, aperto sia d’estate che d’inverno, si ammirano i meravigliosi scenari della Valtournenche.


RELAX IN VETTA

Rifugio Monte Cavone Tires (Bz) Vedi recensione a pag. 65.

Sporthotel Romantic Plaza Pinzolo (Tn) Vedi recensione a pag. 68.

Hotel Michela Malè (Tn) Vedi recensione a pag. 67.

Rifugio Graffer Ragoli (Tn) Vedi recensione a pag. 71.

Hotel El Laresh Moena (Tn) Storia e leggenda si contendono la scena in questo hotel gestito da una famiglia di grandi professionisti dell’alpinismo. Se la componente leggendaria ricorre in particolare nelle suite, rivestite di affreschi dedicati alla mitologia ladina, l’eredità familiare si riflette nel programma di attività curate dal padrone di casa Riccardo. Presso il ristorante dell’albergo, La stua de Re Laurin, si rileggono le specialità tradizionali all’insegna della leggerezza, mentre al centro benessere Enrosadira si dispensano impacchi al fieno e speciali trattamenti antietà ai frutti di bosco (strada de Even 21, tel. 0462 574346, www.laresh.com). S O P R A , l’hotel El Laresh è ideale per famiglie e amanti dei monti. A D E S T R A , la stube di cembro antico accoglie le bontà dell’hotel Kircher Sepp (info a pag. 56).

Valle d’Aosta Rifugio Bellevue Chamois (Ao) Locanda dalle atmosfere semplici e ospitali, la casa rifugio Bellevue è meta ideale per chi cerca una sistemazione comoda per raggiungere le piste o per chi, nella bella stagione, ama rilassarsi fra i sentieri che disegnano quest’angolo incontaminato di

Valtournenche. La struttura, a conduzione familiare, dispone di 14 camere, tutte dotate di servizi igienici privati e di un bar dove trascorrere qualche piacevole attimo di libertà. La cucina casalinga non delude di certo, proponendo le più gustose specialità tipiche valdostane (frazione Corgnolaz, tel. 0166 47133, www. casarifugiobellevue.com).

Veneto Rifugio Averau Cortina d’Ampezzo (Bl) Vedi recensione a pag. 72.

Rifugio Lagazuoi Cortina d’Ampezzo (Bl) Vedi recensione a pag. 75.

SVIZZERA

Hotel Des Alpes Airolo Un’accoglienza di tutto rispetto, migliorata dalla recente ristrutturazione, connota questo hotel, che è una delle strutture più antiche di Airolo; situata nel centro cittadino, offre inoltre la comodità di avere tutti i servizi a portata di mano. Fiore all’occhiello dell’hotel è la proposta gastronomica, che si destreggia abilmente fra pietanze svizzere, piatti della tradizione sarda e pizze. Per il riposo sono a disposizione 27 camere con balcone panoramico; foto a pag. 74 (via Stazione 35, tel. 0041 91 8691722, www.hoteldesalpes-airolo.ch).


RELAX IN VETTA TRENTINO-ALTO ADIGE

Hotel Mühlener Hof Molini di Tures (Bz) L’hotel Mühlener Hof incarna contemporaneamente le caratteristiche di un raffinato hotel a quattro stelle e di una calda pensione familiare: dispone di centro wellness all’avanguardia e di camere che comunicano un senso di intimità casalinga; il ristorante offre specialità culinarie internazionali e antiche ricette altoatesine; nell’area benessere la sapienza alpina incontra la tradizione orientale. Interessanti proposte a misura di bambino, per una vacanza che fa felice tutta la famiglia (via del Canale 16, tel. 0474 677000, www.muehlenerhof.com).


Rifugio Monte Cavone Tires (Bz) Gestito dalla famiglia Lunger da tre generazioni, il rifugio Monte Cavone – Tschafon Hütte in tedesco – sorge a un’altitudine di 1737 metri su uno spettacolare punto panoramico affacciato sullo Sciliar e sul Catinaccio: la media quota, il paesaggio idilliaco in cui è immerso e la genuinità della cucina proposta lo rendono destinazione prediletta di famiglie ed escursionisti. L’ambiente è tipicamente familiare così come del tutto casalinga è l’offerta gastronomica, che trae i suoi sapori caratteristici – crescione, rucola e biete tra gli altri – dal vicino orto e dalla natura circostante valorizzando funghi, mirtilli e selvaggina. In tavola giungono solo prodotti naturali al cento per cento e materie prime di provenienza locale, come la carne, acquistata dai contadini della zona. Le

S O P R A , gli splendidi colori dell’arcobaleno incorniciano il rifugio e i monti circostanti. A D E S T R A , l’orto offre le materie prime per genuine ricette.

mucche della famiglia Lunger forniscono latte fresco di giornata, dal quale si ricava burro, latticello e altri derivati; la natura mette a disposizione i suoi frutti per squisite marmellate fatte in casa e torte dal sapore unico, come quella alle fragoline di bosco. I menu variano secondo le stagioni: se in primavera è il momento delle ortiche – con le quali si realizza una buonissima frittata – e degli spinaci selvatici, l’autunno porta con sé l’inconfondibile sapore dei funghi, preziosa base di numerose ricette ar-

ricchite dagli aromi di montagna. All’ombra di un acero, tra gli scampanii delle mucche, oppure al tepore della stufa, costruita nel 1884, si divorano gulash e minestroni, canederli e frittate con ortiche e spinaci selvatici aromatizzati con erbe di montagna. Nelle camere, rischiarate dalle candele e dove ci si lava ancora con il catino, il

tempo sembra essersi fermato. Ma l’ospitalità spartana è ampiamente ripagata dall’affabilità del cordiale padrone di casa Josef, sempre pronto a intrattenere i suoi ospiti e a suggerire i migliori itinerari escursionistici per scoprire le bellezze naturali di questa zona (Lavina Bianca 43, cell. 347 8131152, www. schutzhaus-tschafon.com).

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RELAX IN VETTA

Hotel Michela Malè (Tn) La famiglia Gusmeroli gestisce l’hotel Michela da quarant’anni con cura e attenzione e propone una vacanza rilassante e tranquilla, oppure, per gli ospiti più dinamici e sportivi, un soggiorno attivo da vivere nello splendido paesaggio trentino. L’albergo e il luogo dove è situato offrono infatti entrambe le alternative: si tratta del grazioso paese di Malè, capoluogo della val di Sole, idea-

le per vivere il doposcì passeggiando tra gli innumerevoli negozietti. La struttura è calda e accogliente e dotata di un centro benessere perfetto per rinfrancare corpo e spirito: a disposizione degli ospiti ci sono bagno turco, sauna, idromassaggio e area fitness. Una calda atmosfera avvolge l’ospite fin dall’arrivo nella hall, arredata in tipico stile montano come il resto della struttura, e si diffonde all’interno delle spaziose camere dotate di bal-

cone panoramico, perfetta base d’appoggio per rigeneranti escursioni o momenti benessere al centro wellness o in palestra. L’ambiente, una fusione di familiarità e buon gusto, è stato pensato per un turismo formato famiglia, con un occhio di riguardo per i più piccoli. Svariati sono gli svaghi che i bambini trovano in giardino o nella sala giochi, luoghi dove il divertimento è di casa. Grandi e piccini trovano soddisfazione nei numerosi comfort

S O P R A , il benvenuto dell’hotel è una sintesi di affetto e tradizione. I N B A S S O A S I N I S T R A , legno e comfort caratterizzano le camere. I N B A S S O A D E S T R A , il caldo abbraccio firmato hotel Michela.

e nelle prelibatezze di una proposta gastronomica curata nei particolari; il menu comprende ricette tipiche trentine e piatti per celiaci, il tutto preparato con le premure di una cucina casalinga. I più dinamici, sia in inverno che in estate, possono praticare numerose attività, dalle escursioni in alta quota a rafting, hydrospeed e canyoning. A pochi chilometri dall’hotel sono situati gli impianti di risalita che collegano Daolasa, Folgarida, Marilleva e Madonna di Campiglio, un totale di 140 chilometri di piste mozzafiato. Nelle vicinanze del paese è possibile praticare il pattinaggio su ghiaccio, lo sci di fondo, arrampicare sul ghiaccio e fare escursioni con le ciaspole (via degli Alpini 12, tel. 0463 901366, www.hotelmichela.com).

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RELAX IN VETTA

Sporthotel Romantic Plaza Madonna di Campiglio (Tn) Vuoi per l’emozionante bellezza delle Dolomiti di Brenta o per il fascino glamour di Madonna di Campiglio, vuoi per la comodità di avere un centro benessere di lusso nel cuore del paese o per le irresistibili tentazioni gourmet di un ristorante famoso fin dal

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1956, fatto sta che lo Sporthotel Romantic Plaza è – al pari della famiglia Maffei, che da oltre mezzo secolo lo gestisce con professionalità e cordialità – il punto di riferimento per una vacanza senza compromessi fra gli scenari della val Rendena. La sobria eleganza di questo biohotel luminoso e accogliente si percepisce in ogni singolo

ambiente, a partire dalle calde stanze da letto in legno naturale, dove un pizzico di raffinata rusticità si unisce all’equilibrio di un lusso discreto, reso ancora più prezioso dalle mille piccole attenzioni e dai servizi esclusivi che rendono il soggiorno speciale: dal servizio di couverture alla vasca idromassaggio delle camere Classic

S O P R A , la sofisticata reception dello Sporthotel Romantic Plaza. S O T T O , pregiato legno d’abete caratterizza le camere Superior.

fino al romantico salottino bow window delle Panoramic, con spettacolare vista sulle Dolomiti di Brenta. Una cura altrettanto sapiente caratterizza le sopraffine proposte del ristorante, regno dei più genuini sapori trentini esaltati da prodotti locali e biologici che accompagnano gli ospiti dal mattino, col ricco buffet della colazione, fino alle eccellenti degustazioni serali. Il centro benessere è un’oasi dove ogni dettaglio è scolpito da maestri artigiani tirolesi per donare relax e bellezza a corpo, mente e spirito: il percorso di purificazione passa attraverso bagno turco alle essenze, sauna finlandese, tepidarium, frigidarium, Kneipp, doccia emozionale, idropiscina e calm zone (piazza Brenta Alta 12, tel. 0465 443100, www.sporthotelplaza.it).




RELAX IN VETTA

Rifugio Graffer Ragoli (Tn) Intitolato a uno dei nomi simbolo dell’arrampicata dolomitica, il rifugio Graffer si trova sul pian del Grostè, a quota 2261 metri. La sua ospitalità, semplice e severa, riscaldata da una deliziosa cucina casalinga a base di specialità trentine e dolci fatti in casa, accoglie i frequentatori dei vicini impianti da sci, ma anche alpinisti solitari che solcano le Dolomiti di Brenta. Struttura polivalente aperta nei mesi estivi e invernali, il rifugio è dotato di bar interno ed esterno, terrazza e solarium, offrendo un totale di 70 posti letto (casella postale 74, tel. 0465 441358, www.graffer.com).


www.bandion.it

RELAX IN VETTA VENETO

Rifugio Averau Cortina d’Ampezzo (Bl) Situato a 2416 metri di quota, direttamente sulle piste da sci, il rifugio Averau, da poco rinnovato, offre una cucina di altissimo livello, nota anche oltre confine, da gustare nella splendida terrazza panoramica con vista sul Civetta e sulla Marmolada, oppure in occasione delle cene organizzate, con salita in motoslitta e discesa notturna. Si dorme in deliziose camerette mansardate da due posti letto o in camerate in grado di accogliere da sei a dieci persone (forcella Averau, tel. 0436 4660, cell. 335 6868066, rifugio.averau@dolomiti.org).



RELAX IN VETTA

Hotel Edelweiss Sils-Maria Lo stesso Nietzsche, la cui casa si trova accanto all’hotel, amava rifocillarsi all’Edelweiss durante i suoi ritiri in Engadina. Oggi, tra gli affreschi dello spettacolare salone in stile Art Nouveau si assaggiano classici come lo Chateaubriand o il carré d’agnello, serviti anche

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nell’accogliente stube in cembro. Pause eleganti si susseguono nel salone con angolo bar, pianoforte e caminetto, oppure nella terrazza panoramica. Uno charme sottile ricorre anche nelle camere in gembro e presso il centro wellness con massaggi (via da Marias 63, tel. 0041 81 8384242, www.hotel-edelweiss.ch).

S O P R A, S O T T O,

l’elegante hotel Edelweiss sorge nel centro di Sils Maria dal 1874. l’hotel Des Alpes, tra i più antichi di Airolo (info a pag. 63).

Hotel San Gian St. Moritz Con una breve passeggiata si raggiunge l’impianto di risalita, ma per sognare le piste innevate basta affacciarsi da uno dei balconi delle camere che rivelano nell’arredo una

sobria eleganza riecheggiata anche dagli ambienti comuni della struttura. Tra questi, la sala ristorante dove sfilano cene di cinque portate ad alto tasso qualitativo, completando la ricca colazione a buffet e la proposta gastronomica del più informale The Royal Mongolian restaurant, particolarmente indicato per le famiglie. Per muoversi in tutta comodità nei dintorni la fermata dell’autobus attende proprio di fronte all’hotel, mentre per immergersi nel benessere il centro wellness comprende sauna, bagno turco, sanarium, area relax, percorso Kneipp e sala massaggi. Nelle immediate vicinanze si trovano anche le terme di St. Moritz, il casinò e il lago, che d’estate invita a piacevoli gita in barca o a rigeneranti passeggiate lungo le sue sponde (via San Gian 23, tel. 0041 81 8370909, www.sangian.ch). n


Rifugio Lagazuoi m. 2752

DOLOMITI PATRIMONIO NATURALE DELL’UMANITÀ UNESCO www.rifugiolagazuoi.com


FUGA DALLA CITTÀ

ORIZZONTI

DI PACE In campagna o al lago, tra colli che si rincorrono a perdita d’occhio e scorci panoramici mozzafiato, si riscopre il più alto significato della parola lusso: quello di prendersi del tempo da dedicare a se stessi


paesaggio dell’Italia centrale: sono gli scenari in cui opera il consorzio Umbria in Campagna, selezionando i piÚ autentici agriturismi (info a pag. 81).

U N TIPICO


ITALIA

Toscana Albergo ristorante Da Remo Fivizzano (Ms) Immerso nel verde della Lunigiana, ai piedi delle Apuane e a una trentina di chilometri dal mare, Da Remo rappresenta una scelta particolarmente azzeccata, in termini di gusto e di scenario, per assaporare ottime specialità a base di funghi e cacciagione. Attiva nel campo dell’ospitalità da fine ’800, la struttura assicura un soggiorno di pieno ristoro anche grazie alle confortevoli camere e alla vicinanza alle terme di Equi; foto a pag. 81 (via Cesare Battisti 57, tel. 0585 97933, www.hotelristdaremo.it).

Albergo ristorante Il Giardinetto Fivizzano (Ms) Atmosfera familiare di stampo lunigiano e tutto il fascino di una dimora Liberty di fine Ottocento: è questo il suggestivo contesto che accoglie l’albergo ristorante Il Giardinetto, da cui si può ammirare un giardino sopraelevato popolato di cedri secolari. Una ventina le stanze, posizionate tra il secondo e il terzo piano, da cui si accede al solarium, affacciato sulla vallata di Fivizzano. Tra i piatti forti della cucina, la bomba di riso al forno con piccione e porcini; foto a pag. 81 (via Roma 155, tel. 0585 92060, www.hotelilgiardinetto.com).

Country relais Laticastelli Rapolano Terme (Si) Eretto nel XIII secolo come fortificazione periferica in difesa di Siena, oggi Laticastelli è un fascinoso relais di campagna, collocato in posizione appartata sulla sommità di un colle da cui si gode una strabiliante vista sulla campagna circostante. Un’inconfondibile atmosfera medievale pervade ogni ambiente, dalle camere e suite

arredate con mobili di origine rurale e d’antiquariato, alla taverna ricavata dalle antiche grotte, dove assaporare piatti caserecci e una selezione di vini impreziosita da pregiate varietà di Brunello di Montalcino, Chianti, Vernaccia e Nobile di Montepulciano. Lunghe cavalcate attendono gli ospiti nei boschi che circondano la proprietà (località Laticastelli, tel. 0577 724419, www.laticastelli.com).

7 FUGA DALLA CITTÀ ITALIA

Consorzio Umbria in Campagna Amelia, pag. 81 Agriturismo Il Noceto Umbro Assisi, pag. 78

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Albergo ristorante Da Remo Fivizzano, pag. 78 Albergo ristorante Il Giardinetto Fivizzano, pag. 78 Hotel Bellevue

San Lorenzo Malcesine, pag. 82 Country relais Laticastelli Rapolano Terme, pag. 78 Borgo della Marmotta Spoleto, pag. 81

U N R O M A N T I C O baldacchino per le camere del relais Laticastelli.

Umbria Agriturismo Il Noceto Umbro Assisi (Pg) Calato nella quiete delle campagne nei dintorni di Assisi, Il Noceto Umbro assicura pace e gusti autentici, racchiusi nei prodotti tipici dell’agriturismo, dalle marmellate al tartufo, dal miele ai salumi, dai formaggi al pane fatto in casa. I piatti offrono le stesse sensazioni rustiche degli arredi delle camere. Di recente costruzione, l’agriturismo è circondato da un giardino con campo da pallavolo e grande piscina (frazione Petrignano, via Campagna 43, tel. 075 8003070, www.ilnocetoumbro.com).


FUGA DELLA CITTÀ P R E Z I O S I momenti di relax ai bordi della piscina dell’agriturismo Il Noceto Umbro, con vista sul monte Subasio e sul borgo di Assisi.


FUGA DALLA CITTĂ€

L ’ I N T I M O giardinetto privato di uno dei sette appartamenti del Borgo della Marmotta, farm resort nato dal restauro di un paese medievale.


Borgo della Marmotta Spoleto (Pg) Ambientata nella tenuta che nel Seicento fu della nobile famiglia della Genga, la country house celebra lo sposalizio tra progresso e tradizione nella magia rurale di un antico borgo medievale. L’attento restauro, che ha valorizzato lo spirito agreste della proprietà vestendolo al contempo di un raffinato charme, ha permesso di ricavare 12 camere e sette appartamenti. Le prime sono un trionfo di tinte pastello, di panneggi dai colori tenui, di elementi architettonici e d’arredo – come grandi camini in pietra o letti a baldacchino – che immergono in un’atmosfera di regale benessere. Gli appartamenti, il cui stile è consacrato alla medesima eleganza delle camere, dispongono di ampi e luminosi sogS O P R A , atmosfere d’antan di fine Ottocento all’albergo ristorante Il Giardinetto (info a pag. 78). S O T T O , il ristorante dell’albergo Da Remo (info a pag. 78).

giorni – anch’essi impreziositi da antichi focolari – e di una comoda cucina, con una pergola che dà sul giardino e suggerisce incantevoli scorci della campagna umbra. Gli spazi comuni del Borgo della Marmotta comprendono una piscina scoperta immersa nel verde, una moderna palestra con sauna, una sala conferenze con 60 posti a sedere e una biblioteca multimediale con connessione internet wi fi, stampante e fax (località Poreta 1, tel. 0743 274137, www.leterrediporeta.it).

Consorzio Umbria in Campagna Amelia (Tr) L’Umbria santa e quella guerriera, l’Umbria verde, l’Umbria sana e genuina: un’incredibile diversità e un patrimonio artistico e culturale senza eguali si annidano in una delle regioni più piccole d’Italia, capace di custodire intatte le tracce del proprio passato preservandone le antiche tradizioni. Da vent’anni il consorzio seleziona le più autentiche espressioni dell’alleanza tra gusto e paesaggio, certificando l’espe-

rienza del ‘lusso dell’ecologico’: in questi agriturismi si viene accolti come ospiti e si riparte come amici, insieme a mille prodotti tipici disponibili in forma scontata grazie alla speciale Agricard gratuita; foto a pag. 77 (strada San Cristoforo 16, tel. 0744 988249, www.umbriaincampagna.com).

Veneto Hotel Bellevue San Lorenzo Malcesine (Vr) Vedi recensione a pag. 82. n


HOTEL BELLEVUE SAN LORENZO Perla in stile Belle Époque, questo raffinato hotel affacciato sul Garda conquista con il fascino dei dettagli: dai ferri battuti alle trifore alla bizantina fino agli affreschi, ma anche per le eleganti camere, piccoli gioielli di relax. Meravigliosa la piscina esterna corredata di terrazza panoramica vista lago. Hotel Bellevue San Lorenzo via Gardesana 164 - 37018 Malcesine (Verona) tel. 045 7401598 info@bellevue-sanlorenzo.it

www.bellevue-sanlorenzo.it


FUGA DELLA CITTĂ€

genuine, quasi sempre preparate con i prodotti aziendali o di origine biologica, sono tra i punti di forza dell’offerta agrituristica.

COLAZIONI


A TAVOLA

ELOGIO DEL

GUSTO Raffinate specialità di pesce e sostanziosi piatti di carne, formaggi tradizionali e vini d’eccellenza: uno stuzzicante viaggio tra ristoranti, trattorie, cantine e caseifici con l’unico fil rouge della qualità

A P O C H I P A S S I dalla mitica piazzetta di Capri, l’elegante ristorante bar Capri’s dispone di una splendida terrazza con vista spettacolare sull’intero golfo di Napoli.



A TAVOLA

ITALIA

Emilia Romagna Ristorante Angiol d’Or Parma La location privilegiata, con vista su piazza Duomo dove si stagliano la Cattedrale e il Battistero, è fra le carte vincenti di questo raffinato ristorante situato nel cuore di Parma. Materie prime selezionate e chef esperti assicurano il successo di un’offerta gastronomica che ai grandi classici della tradizione emiliana miscela le specialità dell’alta cucina italiana. Un trionfo di salumi tipici, pasta fresca, piatti di carne e pesce e dolci casalinghi fanno di ogni pasto un luculliano banchetto da re (vicolo Scutellari 1, tel. 0521 282632, www.angioldor.it).

Friuli Venezia Giulia Gastronomia trattoria L’Arc di San Marc Tricesimo (Ud) I sapori della cucina casalinga e l’affidabilità dei prodotti naturali convivono nella proposta culinaria dell’Arc di San Marc, ambiente informale e raccolto a Tricesimo, poco lontano da Udine, dove gli amanti della qualità incontrano la doppia garanzia del gusto e del benessere. Alla trattoria – con ingre-

dienti certificati biologici –, dove gustare colazioni, pranzi, cene, menu per ricorrenze e spuntini con attenzione per vegetariani, vegani e intolleranti, si affiancano un bar, una fornita gastronomia e un negozio biologico. Nel punto vendita si possono acquistare alimentari, frutta, verdura, cosmetici, arti-

coli per la pulizia della casa e capi di vestiario (via San Giorgio 60, tel. 0432 884140, www.larcdisanmarc.it).

Bar ristorante du Soleil Ayas, pag. 90 Osteria alla Pasina Dosson di Casier, pag. 91 Ristorante pizzeria Gulp Milano, pag. 86 Ristorante Angiol d’Or Parma, pag. 86 Ristorante Dal Falco Pienza, pag. 91 Locanda Lorena

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Portovenere, pag. 88 Trattoria Da Gianni Teulada, pag. 91 Ristorante Conte Matto Trequanda, pag. 91 Gastronomia trattoria L’Arc di San Marc Tricesimo, pag. 86 SLOVENIA

Cantina Kavcˇicˇ Dobravlje, pag. 92

Lombardia

Liguria

Ristorante pizzeria Gulp

Locanda Lorena

Milano Filiera corta e prodotti freschi e naturali guidano la proposta gastronomica del Gulp, ristorante con cucina mediterranea e, al tempo stesso, pizzeria di chiara impronta napoletana. L’offerta in tema di pizza propone sia preparazioni al piatto che al trancio e menu a partire da sette euro, mentre il ristorante si fa apprezzare soprattutto per le buone specialità alla griglia e gli immancabili classici della tradizione milanese, come la cotoletta e la frittura di pesce; foto a pag. 92 (corso Lodi 72, tel. 02 5390050, www.ristorantepizzeriagulp.it).

Portovenere (Sp) Vedi recensione a pag. 88.

14 A TAVOLA ITALIA

L O S F O R M A T I N O di porro su fonduta dell’Arc di San Marc.

Pizzeria Foculus Lubiana, pag. 94 Ristoranti Pavel e Pavel 2 Piran, pag. 96 SVIZZERA

Vini e distillati Angelo Delea Losone, pag. 92 Antica osteria del Porto Lugano, pag. 98



Liguria Locanda Lorena Portovenere (Sp) Giuseppe Basso ha solo 14 anni quando si imbarca sulle navi dell’armatore genovese Paolo Scerni, con le mansioni di aiuto cuoco, per poi continuare la sua carriera in mare da cuoco e cambusiere. Dopo 13 anni di peripezie marinare Giuseppe sceglie la terraferma e, nel 1965, apre a Vernazza un proprio ristorante. All’inaugurazione del Belforte ci sono le gemelle Kessler, Catherine Spaak con l’allora fidanzato Johnny Dorelli e il jet set che in quegli anni frequentava le Cinque Terre. Ma non è che l’inizio: negli anni Settanta questo cuoco imprenditore prende le redini del ristorante Iseo di Portovenere e con i suoi manicaretti conquista personaggi del calibro di Paolo Villaggio, Adriano Celentano, Gino Paoli, Walter Chiari e la contessa Vacca Agusta. Il segreto di tanto successo? A

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S O P R A , Giuseppe Basso, chef e patron della locanda Lorena, nell’isola Palmaria. A D E S T R A , tavolo con vista sul mare e sulla bella spiaggia.

detta dello stesso patron Giuseppe è che i suoi clienti “entravano nel ristorante seriosi e ne uscivano sorridenti”. Nel 1997 l’ultima geniale intuizione: una struttura nel Parco naturale dell’isola Palmaria. Nasce così la locanda Lorena. Definito anche la ‘perla del golfo’, il locale di Giuseppe è un edificio fronte mare, un tempo adibito a ufficio postale e punto di ristoro per i marinai. In un ambiente fresco, colorato e con una terrazza dall’impareggiabile vista sul mare, si possono gustare le specialità di una cucina che ha sedotto generazioni di buongu-

stai. I piatti a base di pesce sempre fresco sono creazioni ineguagliabili, un’estasi di sapori, profumi e colori che non si dimentica facilmente. Per la notte la locanda dispone di camere confortevoli nelle quali addormentarsi cullati dal suono delle onde; in alternativa è possibile riservare un grazioso villino immerso nel verde al sommo di un piccolo promon-

torio, un bijou accogliente e spazioso, cinto da ulivi secolari e da un panorama unico. Per raggiungere la locanda Lorena, situata nell’isola Palmaria, di fronte a Portovenere, si può usufruire del servizio gratuito di taxi d’acqua messo a disposizione dal locale ai propri ospiti (Isola Palmaria, via Cavour 4, tel. 0187 792370, www.locandalorena.com).


P O M O D O R O , basilico, olive, filetti di acciuga, una fetta di pane tostato, qualche spicchio d’aglio e olio extravergine di oliva: ecco gli ingredienti della bruschetta alla ligure.

A TAVOLA


A TAVOLA

C I R C O N D A T O da un paesaggio favoloso, il ristorante è ideale anche per organizzare battesimi, matrimoni, cerimonie ed eventi.

VALLE D’AOSTA

Bar ristorante du Soleil Ayas (Ao) Situato nel comprensorio Monterosa Ski all’arrivo della funicolare Frachey-Alpe Ciarcerio, a quota 1990 metri, il ristorante Du Soleil diventa d’estate un importante crocevia di passeggiate, grazie al trenino che nei mesi di luglio e agosto proietta le famiglie in un’oasi di tranquillità incontaminata. Meta ambita per lo splendido panorama, propone un’ottima cucina regionale e nazionale, nonché generose grigliate di carne all’aperto. Solarium attrezzato e piccolo parco giochi all’esterno (frazione Frachey, località Ciarcerio, cell. 333 3271882).


Sardegna Trattoria Da Gianni Teulada (Ca) Un’antica casa di pescatori a pochi metri dal mare, dove il profumo della cucina si unisce a quello della salsedine: la trattoria Da Gianni è un locale semplice dall’atmosfera informale, conosciuto e frequentato per la freschezza dei piatti proposti. Il pesce è assoluto protagonista del menu, dagli antipasti ai secondi piatti che variano in base alla disponibilità quotidiana, passando per spaghetti alle vongole, alla bottarga, al nero di seppia e con gli scampi (località Porto Budello, tel. 070 9283015, www.trattoria-dagianni.it).

Toscana Ristorante Dal Falco Pienza (Si) Passione per le ricette di una volta e amore per il territorio: S O P R A , alla trattoria da Gianni di Teulada si pranza e si cena nel curato giardino con vista mare. A D E S T R A , l’ampia sala in stile rustico del ristorante Conte Matto.

da oltre trent’anni incentrata sulle ricette tipiche della val d’Orcia, la proposta del ristorante Dal Falco, il più antico di Pienza, riecheggia le qualità fondanti della cucina toscana armonizzando in un sublime accordo gusto e qualità. In un caratteristico cortile a ridosso della trecentesca porta al Prato si assaporano crostini e salumi locali, pecorini, paste fatte in casa, carne alla brace, arrosti e altri piatti di carne in compagnia di funghi e tartufi. Ad allietare il simposio, una lista di vini composta da circa 300 etichette; foto a pag. 92 (piazza Alighieri 3, tel. 0578 748551, www.ristorantedalfalco.it).

Ristorante Conte Matto

Valle d’Aosta

Trequanda (Si) Al Conte Matto è di casa la cucina toscana doc e più in particolare quella di Trequanda, dove si conservano ricette tipiche e tradizioni ormai dimenticate. I piatti più rappresentativi del territorio, tra cui panzanella, ribollita, pasta fatta in casa, carne Chianina e di Cinta Senese, sono esaltati da 300 pregiate etichette. È possibile anche soggiornare in camere con vista su Siena e Montalcino o godersi un rilassante aperitivo sulla terrazza panoramica (via Taverne 40, tel. 0577 662079, www.contematto.it).

Bar ristorante du Soleil Ayas (Ao) Vedi recensione qui accanto.

Veneto Osteria alla Pasina Dosson di Casier (Tv) Dalle mura di un antico cascinale del XIX secolo è nata una pluridecorata fucina del gusto che ha già fatto abbondantemente parlare di sé. L’offerta gastronomica, imperniata su una cucina stagionale di chiara impronta veneta, vanta eccellenze tra cui il Radicchio Rosso di Treviso, protagonista


A TAVOLA

di imperdibili specialità come il petto di faraona al melograno e radicchio. Le ricercate creazioni dell’osteria possono contare su due splendide cantine, una dedicata ai vini rossi italiani, francesi, americani, australiani, cileni e l’altra per i vini bianchi. L’ex fienile è utilizzato come sala per convegni, corsi di degustazione e buffet aziendali, mentre l’antico granaio ospita sette graziose camere con travi a vista (via Marie 3, tel. 0422 382112, www.pasina.it).

SLOVENIA

Cantina Kavcˇicˇ Dobravlje Dalla Malvasia al Merlot, dalla Ribolla al Cabernet Sauvignon, dal Moscato Giallo al Barbera passando per il Riesling, lo Zelén, il Pinot Bianco e Nero e l’autoctono Klarnica, la cantina annovera tra le sue produzioni tutti i grandi classici della valle della Vipava, la più estesa zona vitivinicola della Slovenia, che offre 2.300 ettari di vigneti e uve di

qualità eccellente. Ottima occasione per saggiarne i migliori frutti sono le degustazioni proposte in cantina, situata tra le colline di Brje (Brje 84, tel. 00386 5 3647675, www.vina-kavcic.si).

Pizzeria Foculus Lubiana Vedi recensione a pag. 94.

Ristoranti Pavel e Pavel 2 Piran Vedi recensione a pag. 96.

S O P R A , la terrazza del ristorante tipico Dal Falco (info a pag. 91). S O T T O , il ristorante pizzeria Gulp a Milano (info a pag. 86).

SVIZZERA

Vini e distillati Angelo Delea Losone Forte di una strategica selezione di vigneti situati in aree particolarmente favorevoli del Ticino, l’azienda estende il proprio raggio d’attività a quattro tenute: la fattoria L’Amorosa di Gudo, l’antica masseria Castello di Cantone a Rancate, la Tenuta Paleari di Quartino e i vigneti di Cavigliano. Lo spirito innovativo del titolare è protagonista nella distilleria e nella produzione dell’aceto balsamico di uva Fragola ticinese. Gli stabilimenti di Losone ospitano un museo della vinificazione (via Zandone 11, tel. 0041 91 7910817, www.delea.ch).

Antica osteria del Porto Lugano Vedi recensione a pag. 98.

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A TAVOLA

SLOVENIA

Pizzeria Foculus Lubiana Un locale aperto 365 giorni all’anno che sforna croccanti pizze fino quasi alla mezzanotte, per tutti coloro che, specie quando sono in vacanza e si tratta di mangiare bene, tendenzialmente non conoscono orari. La qualità è sempre assicurata, così come la quantità:

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le pizze del Foculus vantano grandi dimensioni, un aspetto molto scenografico e una tecnica di cottura capace di accontentare anche chi, in fatto di pizza, è abituato a fare i dovuti distinguo, senza necessariamente accontentarsi del primo locale incontrato lungo il tragitto. Le ricche farciture sono proposte in una gamma particolarmente ampia di varianti, mentre a conferire un

tocco in più al pasto è anche un ambiente decisamente piacevole, molto apprezzato dalla clientela del posto, nonché dai turisti meglio informati: prenotare il tavolo in anticipo, specie se si ha in programma qualche concerto o una delle numerose attività culturali messe in calendario dalla frizzante Capitale, potrebbe non essere una cattiva idea, visto che il Foculus è normalmente piutto-

S O P R A , il forno a legna assicura alla pizza un’eccellente fragranza. S O T T O , l’interno del Foculus si distingue per i bei soffitti a volta.

sto affollato. L’eventuale attesa è comunque ben ricompensata, come sanno gli avventori più affezionati. Sfogliando il menu l’occhio può cadere, ad esempio, sulla pizza Forest con porcini e finferli, sulla Carnica, con salsiccia di maiale speziata, oppure su opzioni più delicate come la pizza con uova di quaglia, brie e pomodorini, sulla variante al tartufo o su quella al tofu, pensata soprattutto per vegetariani e amanti della cucina salutista. Un’energica Tombalabomba con carne macinata, funghi, capperi, asparagi e parmigiano fa invece al caso di chi a tavola non ama fare troppo rinunce e, nel dubbio, opta per la varietà e l’abbondanza. Ricche anche le insalate, preparate con petto di pollo, crostacei freschi e un tripudio di saporite verdure (Gregorcˇicˇeva ulica 3, tel. 00386 1 4219295, foculus@siol.net).



A TAVOLA

Ristoranti Pavel e Pavel 2 Piran L’atmosfera è quella giusta: una terrazza in riva al mare, un personale gentile ed efficiente e un pescato succulento, freschissimo, che ravviva con i suoi ammalianti colori la ricca tavola. Da Pavel e Pavel 2 si compie un viaggio indimenticabile attraverso il gusto del pesce. Appena

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entrati negli ampi locali già si odora la fragranza dei crostacei o degli sfiziosi molluschi provenienti direttamente dal mare di Piran; in forno sfrigolano le cappesante, divina entrée per un banchetto principesco, mentre in pentola stanno rosolandosi le cozze, saltate al sugo o in bianco: un tripudio di pesce che raggiunge altissimi vertici con l’entrata in scena del carpaccio di

branzino, specialità della casa servita con una coreografia unica; i riflessi rosa e scarlatti della portata, uniti al tocco di colore di una corona di aranci tagliati a rondelle e delle fragole che adornano il tutto, ammaliano i buongustai ed esaltano maggiormente un piatto dal sapore sorprendente. Dagli acquari dove nuotano le gustosissime aragoste e gli astici i commensali posso-

S O P R A , tanto pesce da Pavel, fra crostacei, molluschi e altre delizie. S O T T O , la soleggiata terrazza del ristorante si affaccia sul mare.

no scegliere personalmente il pesce che più li aggrada, mentre i camerieri sfilano sulla veranda con vassoi di prelibati scampi, gamberi e gamberoni, fritture miste e pesce grigliato o al forno: orate, rombi, scorfani, sogliole, branzini e tante altre varietà di squisitezze per tutti i palati. Da Pavel si possono assaporare anche sfiziosità della cucina internazionale e succulente carni di altissima qualità. Le prelibatezze presentate dai ristoranti sono valorizzate da etichette di prima qualità oppure da ottimi vini sfusi, sia sloveni sia internazionali. Grazie alla tessera del Club della Buona Cucina, i clienti abituali possono usufruire di interessanti sconti per le loro cene di pesce (Preˇsernovo Nabreˇzje, tel. 00386 5 6747101-6747102, www. pavel.sloveniaholidays.com).



A TAVOLA

SVIZZERA

Antica osteria del Porto Lugano Alla foce del fiume Cassarate, di fronte al parco Ciani, dove un tempo aveva sede la pesa pubblica per i carri che trasportavano in città i materiali che provenivano dal fiume e dal lago, fin dai primi del Novecento ha sede questo storico locale. Oggi l’Antica oste-

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ria del Porto è tappa obbligata per chi desidera provare le specialità della cucina ticinese e lombarda rivisitate con saggezza e attenzione alla stagionalità degli ingredienti. Rinnovata più volte nel corso degli anni, si compone di quattro accoglienti sale – La Foce, Enoteca, Cassarate e Fiume – arredate con mobili di arte povera dell’inizio del ’900, di un giardino d’inverno e di un wine bar con un’otti-

ma scelta di vini al calice, in particolare del Canton Ticino e italiani. Nella bella stagione la spaziosa terrazza, protetta da due platani secolari, diventa fresco punto d’incontro per pranzi e cene di lavoro o tra amici. L’offerta gastronomica punta al territorio, concedendo ampio spazio ai pesci di lago – persico e lucioperca su tutti, protagonisti dell’intero menu, dagli antipasti ai secondi – senza per questo

S O P R A , la soleggiata veranda dell’Antica osteria del Porto. S O T T O , il filetto di lucioperca in carpione, piatto forte della casa.

trascurare la carne, alla griglia, al forno, spadellata o al coccio, con specialità come tagliata di filetto di manzo su letto di funghi porcini e scaglie di formaggio stagionato della Leventina, costolette d’agnello spadellate con fagioli cannellini cotti nel vasetto o nodino di vitello flambé con Ascona Single Malt Whisky e bacche di bosco. Particolarmente interessanti le rassegne mensili, basate sulla proposta di specialità stagionali in abbinamento a vini scelti tra le più prestigiose realtà vinicole della zona e non solo, alle quali spesso prendono parte anche chef ospiti. Spazio poi alle ricette delle varie regioni d’Italia o di altri Paesi, che variano, come il resto del menu, durante l’arco dell’anno (via Foce, tel. 0041 91 9714200, www.osteriadelporto.ch). n



TEMPO LIBERO

LA VACANZA

È SERVITA Una passeggiata alla scoperta di monumenti e musei, un’escursione a piedi o in battello, un po’ di shopping e, perché no, una puntata al casinò. Tanti spunti per un soggiorno di sicuro successo.

U N R O M A N T I C O tour in gondola tra i canali della città è un classico di ogni vacanza veneziana: forse non alla portata di tutti, è un’esperienza indimenticabile.



TEMPO LIBERO

ITALIA

UNO SPLENDIDO

Trentino-Alto Adige

esemplare di flora alpina nei pressi di Kranjska Gora.

Baur Textil San Candido (Bz) Da oltre quarant’anni Baur Textil è il punto di riferimento per i tessuti per la casa. Laboratorio specializzato nella creazione di divani, poltroncine e cuscini, si occupa anche dell’imbottitura di mobili ed esegue su misura piumini in piuma d’oca. Nel negozio di Andreas Baur, nel cuore di San Candido, si possono trovare anche tendaggi, tappeti e biancheria, da tavolo e da letto, confezionata artigianalmente (via Sesto 7, tel. 0474 913215, baur.andreas.kg@dnet.it).

SLOVENIA

Venko casinò hotel restaurant Dobrovo Vedi recensione a pag. 107.

Ufficio turistico di Kranjska Gora

Glamour Santa Cristina Valgardena (Bz) Il nome dato a questi due negozi di abbigliamento – Glamour Uomo e Glamour Donna – già spiega quale sia lo stile che ne caratterizza l’offerta: tra le eleganti scaffalature in legno trovano posto solo capi dei marchi più prestigiosi, prodotti di ricerca e abiti dai tagli raffinati e accattivanti. L’arredamento tipico montano e l’atmosfera familiare creano un ambiente molto accogliente, in cui è possibile avvalersi anche del servizio di personal styling per l’analisi e l’integrazione del guardaroba personale (strada Dursan 27, tel. 0471 790248, www.glamourshops.it).

Veneto Navigazione Stefanato Casale sul Sile (Tv) In lenta processione verso la laguna veneziana, il fiume Sile, suggestiva via verde costeggiata da nobili residenze, non conosce segreti per Navigazione Stefanato: antica famiglia di barcaioli da secoli impegnata nell’attività fluviale, scorta i turisti a bordo di capienti motonavi e taxi veneziani, trasfor-

mando la navigazione in un affascinante percorso naturalistico, etnografico e culturale che conduce alla scoperta della via dei burci, delle suggestive isolette della laguna e della magia inconfondibile della Venezia notturna (via Garibaldi 11, tel. 0422 788663, www.navigazionestefanato.it).

Terminal Fusina Fusina (Ve) Vedi recensione a pag. 105.

8 TEMPO LIBERO ITALIA

SLOVENIA

Navigazione Stefanato Casale sul Sile, pag. 102 Terminal Fusina Fusina, pag. 105 Baur Textil San Candido, pag. 102 Glamour Santa Cristina Valgardena, pag. 102

Venko casinò hotel restaurant Dobrovo, pag. 107 Ufficio turistico di Kranjska Gora Kranjska Gora, pag. 102

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Ufficio turistico di Radovljica Radovljica, pag. 106

Kranjska Gora Aria di montagna e divertimento per tutti, non solo per gli amanti dell’azzardo: Kranjska Gora promette adrenalina a tutto spiano anche per gli sportivi, invitandoli ad assistere alla Coppa del Mondo di salto con gli sci, alle gare di sci nordico, di fondo e di slitta e a lanciarsi alla conquista di cascate ghiacciate e della vetta del Triglav. Verdi tour in bicicletta, passeggiate tra la natura e un ricco calendario di appuntamenti tradizionali assicurano il pieno di divertimento anche per le famiglie. Nell’alta valle della Sava a conquistare i cuori sono anche un’allettante offerta wellness e la gustosa cucina casereccia (Kolodvorska ulica 1b, tel. 00386 4 5885020, www.kranjska-gora.eu).

Ufficio turistico di Radovljica Radovljica Vedi recensione a pag. 106. SVIZZERA

SVIZZERA

Museo nazionale del San Gottardo Airolo, pag. 108

Museo nazionale del San Gottardo Airolo Vedi recensione a pag. 108.



PASSEGGIANDO

tra le case colorate di Burano: leggenda vuole siano stati i pescatori a dipingerle per poter riconoscere la propria abitazione da lontano durante le battute di pesca.


TEMPO LIBERO VENETO

Terminal Fusina Fusina (Ve) Efficiente centro servizi pensato per riattualizzare l’antica vocazione di Fusina come porta storica della Serenissima, gestisce un grande parcheggio custodito per auto e pullman nonché le linee di navigazione Fusina-Zattere, Fusina-Alberoni e Zattere-Alberoni (Circolare LineafusinA). Da Fusina si può raggiungere Venezia in una ventina di minuti e in tutto relax, senza traffico né code, a bordo di comodi motoscafi. Il collegamento Fusina-Zattere è attivo tutto l’anno, come la linea Fusina-Alberoni, che collega in mezz’ora la terraferma con la splendida spiaggia degli Alberoni e con l’ospedale San Camillo. Presente anche in centro storico a Venezia con un ufficio informazioni, cambiavalute, internet point e biglietteria, Terminal Fusina vanta nella sua flotta motonavi in grado di trasportare fino a 300 passeggeri ed eleganti motoscafi per gite e cerimonie a Venezia, alle isole lagunari e lungo la Riviera del Brenta (tel. 041 5470160, www.terminalfusina.it).


TEMPO LIBERO SLOVENIA

Ufficio turistico di Radovljica Radovljica Una terra che vive in simbiosi con la natura e la tradizione, dove si viene accolti da un dolce benvenuto, dolce come il nettare delle sue celebri api: è Radol’ca, perla subalpina della Slovenia. A visite culturali nel centro medievale della cittĂ , ricco di musei e gallerie, si affiancano escursioni e gite in bicicletta nel verde e percorsi gastronomici alla scoperta della genuina cucina e del salutare miele locale, della cioccolata e dei prodotti tipici delle fattorie della zona (Linhartov trg 9, tel. 00386 4 5315112, www.radolca.si).


Situato a soli sei chilometri da Cormons, il complesso riserva un casinò attrezzato con adrenaliniche roulette e slot machine a disposizione 24 ore su 24, un hotel quattro stelle con 32 confortevoli camere doppie e un ristorante à la carte dove assaggiare squisite proposte mediterranee. Ogni weekend il casinò propone musica dal vivo e animazione. Venko casinò hotel restaurant - Neblo 11 - 5212 Dobrovo - tel. 00386 5 3988750 - www.venko.si


SVIZZERA

Museo nazionale del San Gottardo Airolo Corrieri, ospitalieri, messaggeri, somieri, viandanti e guerrieri, e ancora muli, cavalli, carri e diligenze, fino ai veicoli a motore e ai convogli ferroviari: nel corso dei secoli il Passo del San Gottardo ha rappresentato una via di comunicazione di fondamentale importanza per il transito delle mer-

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ci e lo scambio delle idee, una via strategica al centro di interessi politici ed economici, teatro di aspre battaglie e di lotte continue fra l’uomo e la natura, dove la fatica quotidiana sottraeva all’ostilità di un paesaggio impervio un prezioso valico fra sud e nord Europa, la cosiddetta Via delle genti. La straordinaria vicenda di questo snodo cruciale, che s’inerpica fra le vette del massiccio del San Gottardo, è rievo-

cata con vivida reminiscenza fra le stanze del Museo nazionale del San Gottardo, ubicato proprio sul passo che ha visto ‘in prima persona’ l’arduo passaggio di uomini e mezzi. Inaugurato nel 1986 quale coronamento dell’impegno intrapreso dalla Fondazione Pro San Gottardo, il museo ha il dichiarato intento di conservare e valorizzare l’importanza storica del Passo del San Gottardo. Per lo scopo sono

S O P R A , una ricostruzione storica e una carrozza d’epoca originale. S O T T O , i locali dell’antico hotel San Gottardo ospitano il museo.

stati ristrutturati i locali della Vecchia Sosta, ossia l’antico albergo San Gottardo, eretto fra il 1834 e il 1837. Le sale coniugano rigore didattico e dinamismo espositivo in una varietà di input informativi mai banali e, anzi, sempre puntuali nel proporre un messaggio pluriprospettico avvincente e storicamente attendibile. Ricostruzioni fedeli, documenti originali, minerali preziosi, oggetti rari e veicoli antichi, esposizioni di armi e uniformi, ma anche opere d’arte e scenografiche proiezioni multimediali, si fondono in un caleidoscopico viaggio della memoria, dove passato e presente si pongono come pilastri di una vicenda che anela, come indicato dalla Fondazione Pro San Gottardo, a un futuro di ospitalità e solidarietà (Airolo, tel. 0041 91 8691525, www.gotthard-hospiz.ch). n


TEMPO LIBERO del monte Generoso, la vetta pi첫 panoramica del Canton Ticino, si raggiunge con un affascinante viaggio a bordo di un trenino elettrico a cremagliera. Giunti in quota la vista abbraccia Alpi, Pianura Padana e Appennini. L A CIMA



INDIRIZZI

COUNTRY RELAIS LATICASTELLI Rapolano Terme (SI) info a pag. 78

HOTEL EDELWEISS Sils-Maria (SVIZZERA) info a pag. 74

RISTORANTE CONTE MATTO Trequanda (SI) info a pag. 91

HOTEL SAN GIAN St. Moritz (SVIZZERA) info a pag. 74

SALERNO

TERNI

HOSTARIA DI BACCO Furore (SA) info a pag. 49

CONSORZIO UMBRIA IN CAMPAGNA Amelia (TR) info a pag. 81

SLOVENIA SLOVENIA

TRENTO

CANTINA KAVCˇ ICˇ Dobravlje (SLOVENIA) info a pag. 92

HOTEL MICHELA Malè (TN) info a pag. 67

PRESTIGIOSE, AGRITURISMI, RIFUGI, ECOHOTEL E BIORESORT.

VENKO CASINÒ HOTEL RESTAURANT Dobrovo (SLOVENIA) info a pag. 107

HOTEL EL LARESH Moena (TN) info a pag. 63

A GRIGENTO

UFFICIO TURISTICO DI KRANJSKA GORA Kranjska Gora (SLOVENIA) info a pag. 102

L’ALFABETO DELL’ECCELLENZA DALLA A ALLA ZETA, TUTTE LE STRUTTURE APPARSE IN QUESTO NUMERO, ORDINATE PER PROVINCIA E CORREDATE DEL RIMANDO ALLA PAGINA DI RECENSIONE: UNA BUSSOLA PER ORIENTARSI RAPIDAMENTE IN UN MARE DI PROPOSTE, TRA ALBERGHI DI CHARME, OTTIMI RISTORANTI, CENTRI WELLNESS ALL’AVANGUARDIA, BOUTIQUE, OSTERIE TIPICHE E CANTINE

HOTEL CUPOLA BIANCA Lampedusa (AG) info a pag. 48

A OSTA OSTA BAR RISTORANTE DU SOLEIL Ayas (AO) info a pag. 90 RIFUGIO BELLEVUE Chamois (AO) info a pag. 63

BELLUNO BELLUNO RIFUGIO AVERAU Cortina d’Ampezzo (BL) info a pag. 72

RESIDENCE CHRIS APPART Nova Levante (BZ) info a pag. 56 RESIDENCE ROSARELA Pedraces (BZ) info a pag. 58 HOTEL BERGBLICK Racines (BZ) info a pag. 56 BAUR TEXTIL San Candido (BZ) info a pag. 102 LATTERIA TRE CIME San Candido (BZ)) info a pag. 87

MASSA C ARRARA ALBERGO RISTORANTE DA REMO Fivizzano (MS) info a pag. 78 ALBERGO RISTORANTE IL GIARDINETTO Fivizzano (MS) info a pag. 78

MILANO GASTRONOMIA TRATTORIA RISTORANTE PIZZERIA GULP Milano info a pag. 86

OLBIA TEMPIO

GLAMOUR Santa Cristina Valgardena (BZ) info a pag. 102

CAREDDU PARRUCCHIERI OIbia (OT) info a pag. 103

RIFUGIO GOMA Antermoia (BZ) info a pag. 61

OSTERIA PLAZORES San Vigilio di Marebbe (BZ) info a pag. 56

HOTEL DOLCE VITA Porto Cervo (OT) info a pag. 48

ALBERGO BAR WASTL Appiano sulla Strada del Vino (BZ) info a pag. 60

RIFUGIO MONTE CAVONE Tires (BZ) info a pag. 65

RISTORANTE ANGIOL D’OR Parma info a pag. 86

HOTEL KIRCHER SEPP Barbiano (BZ) info a pag. 56

C A GLIARI

PERUGIA

TRATTORIA DA GIANNI Teulada (CA) info a pag. 91

AGRITURISMO IL NOCETO UMBRO Assisi (PG) info a pag. 78

CROAZIA CROAZIA

BORGO DELLA MARMOTTA Spoleto (PG) info a pag. 81

RIFUGIO LAGAZUOI Cortina d’Ampezzo (BL)) info a pag. 75

B OLZANO

RISTORANTE MATHIASKELLER Colfosco (BZ) info a pag. 93 BERGHOTEL SCHOPFENHOF Dobbiaco (BZ) info a pag. 66 HOTEL MÜHLENER HOF Molini di Tures (BZ) info a pag. 64

MARINA FUNTANA Funtana (CROAZIA) info a pag. 47

LA SPEZIA LOCANDA LORENA Portovenere (SP) info a pag. 88

PARMA

PIZZERIA FOCULUS Lubiana (SLOVENIA) info a pag. 94 PERLA, CASINÒ & HOTEL Nova Gorica (SLOVENIA) info a pag. 110 HOTEL TARTINI Piran (SLOVENIA) info a pag. 45 RISTORANTI PAVEL E PAVEL 2 Piran (SLOVENIA) info a pag. 96 EUROPA HOSTEL PORTOROZˇ Portorozˇ (SLOVENIA) info a pag. 50 KEMPINSKI PALACE PORTOROZˇ Portorozˇ (SLOVENIA) info a pag. 48 UFFICIO TURISTICO DI RADOVLJICA Radovljica (SLOVENIA) info a pag. 106 TERME ROGASKA Rogaska Slatina (SLOVENIA) info a pag. 95

SPORTHOTEL ROMANTIC PLAZA Pinzolo (TN) info a pag. 68 RIFUGIO GRAFFER Ragoli (TN) info a pag. 71

TREVISO NAVIGAZIONE STEFANATO Casale sul Sile (TV) info a pag. 102 OSTERIA ALLA PASINA Dosson di Casier (TV)) info a pag. 91

UDINE L’ARC DI SAN MARC Tricesimo (UD) info a pag. 86

VERONA HOTEL BELLEVUE SAN LORENZO Malcesine (VR) info a pag. 82

VENEZIA TERMINAL FUSINA Fusina (VE) info a pag. 105

SVIZZERA

EXPLICIT

HOTEL DES ALPES Airolo (SVIZZERA) info a pag. 63

L’editore desidera ringraziare le strutture citate per aver permesso la realizzazione di questo numero e per aver così contribuito a mostrare un piccolo ma prezioso spaccato del Paese più bello del mondo e dei suggestivi territori che lo circondano. Buon Viaggio!

SIENA

MUSEO NAZIONALE DEL SAN GOTTARDO Airolo (SVIZZERA) info a pag. 108

RISTORANTE DAL FALCO Pienza (SI) info a pag. 91

ANTICA OSTERIA DEL PORTO Lugano (SVIZZERA) info a pag. 98

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