37 - EURO 6,00 ANNO XII - N. 36
ITINERARI TRAVEL
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NU M E R O D A CO L L E Z I O N E
ITINERARI TRAVEL
ITALIA
AGOSTO-DICEMBRE 2012 ANNO XII N. 37 – POSTE ITALIANE - SPED. ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. L. 46/2004) ART. 1, C. 1, DCB TV – EURO 6,00
EDIZIONI AVANT GARDE
Nobili Dimore DA NORD A SUD: Grand Tour fra le più belle ville patrizie 24 Mountain resort - 18 Alberghi di charme - 12 Hotel di mare 37 Indirizzi gourmand - 20 Wellness experience - 10 Shopping ideas ... E INOLTRE : le top destination di Svizzera, Slovenia e Croazia
SOMMARIO
62 TOP SELECTION
6 2 CULLATI DALLE ONDE Un’estate al mare
Dalla travolgente mondanità delle spiagge più gettonate alla quiete delle riviere più riservate e incontaminate, passando per pittoreschi borghi marinari e città da sogno, con la costante di strutture ricettive di prim’ordine per tuffarsi nel blu con la certezza di aver fatto centro
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WELLNESS Le stanze del benessere Una panoramica sui migliori hotel benessere e sui centri termali che offrono trattamenti all’avanguardia e personale altamente qualificato: perché la vacanza può diventare l’occasione perfetta per concedersi una remise en forme senza compromessi e tornare più sani e più belli che mai
9 8 RELAX IN VETTA Ai confini del cielo
Per rinfrescare anche l’estate più torrida è sufficiente salire: in montagna, fra verdi pascoli d’altura e cime che rasentano le nuvole, dove l’aria si fa pura e il senso della tradizione diviene un rito, si celano alcune fra le mete più suggestive del panorama europeo. Per puntare sempre più in alto...
1 2 2 LA
CITTÀ IN TASCA
A portata di mano Per chi nella vita e in vacanza non vuole rinunciare al lusso della comodità, non c’è niente di meglio di una sistemazione privilegiata fra le vie del centro
1 7 0 VIAGGI DEL GUSTO Tavolozza di sapori
Pennellate di deliziose bontà in un prezioso taccuino per veri gourmand, fra dolci destinazioni e regni della tradizione artigianale, per fare il pieno di prodotti tipici o regalarsi un prelibato souvenir
LA COPERTINA
Scenograficamente abbarbicata su un piccola penisola lambita dalle acque del lago di Como, villa del Balbaniello venne costruita alla fine del ’700 su commissione del cardinale Durini e oggi è proprietà del Fondo Ambiente Italiano. COURTESY BY FAI - FOTO © ALESSIO MESIANO
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SOMMARIO
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136
122
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TOP SELECTION
FOOD & BEVERAGE
1 3 6 GITA FUORI PORTA
1 4 8 RISTORANTI &
Dimenticare la città
Un ventaglio di spunti per lasciarsi alle spalle la noia, la monotonia e il grigiore della routine, per abbandonare il trambusto cittadino e immergersi in un paradiso fatto di dolci colli, borghi e laghi, scenari perfetti per una pausa di relax ma anche per divertirsi in totale spensieratezza.
1 7 8 SHOPPING D’AUTORE
CO
Invito a cena
Ricette tradizionali o piatti creativi? Tête-à-tête in pizzeria o a lume di candela? Tante idee in un menu di destinazioni da leccarsi i baffi
1 5 8 OSTERIE E
TRATTORIE
Bocconi e boccali
È tempo di regali
Un viaggio fra le tavole più golose, dove antiche ricette ed eccellenze da bere celebrano uno sposalizio di sapori che conquista il palato
Fra botteghe artigiane e boutique d’alta moda, negozi e laboratori artistici, ecco una mappa dei migliori indirizzi dove scovare un capo ricercato o fare un omaggio galante, dove concedersi uno sfizio o trovare un complemento d’arredo: un’autentica guida per inguaribili shopping addict
RUBRICHE I N U N C L I C K … Itinerari Travel vi dà appuntamento sul web con L i f e a n d t r a v e l . c o m, il portale di turismo e lifestyle per chi vive e viaggia con stile. Percorsi tematici nelle più belle destinazioni italiane ed europee, un aggiornatissimo calendario di eventi e il meglio dell’ospitalità: mille spunti e tante idee sfiziose da cogliere al volo.
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EDITORIALE
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R I T R A T T O:
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APPUNTI
VILLE
D I VIAGGIO
Come alive zone.
La Thuile – Le Vedette del Rutor
Scoprire La Thuile è un’esperienza a sé. Questo angolo di paradiso offre la possibilità di godersi una vacanza all’insegna dello sport e del totale relax, in un ambiente incontaminato e dalla bellezza selvaggia. Per maggiori informazioni visita lathuile.it
TRM Itinerari & Travel mars 2012 :2012
13/03/12
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Page 1
Un ambiente sofisticato che rievoca antiche atmosfere dei palazzi di fine secolo. Un’ infinita distesa di sabbia bianca finissima baciata da scintillanti acque turchesi. Un maggiordomo personale in bianca uniforme. I vostri bambini, coccolati come principini. Un raffinato e lussuoso Resort sulla spiaggia che interpreta alla perfezione un’eleganza senza tempo. Ogni dettaglio rende omaggio a uno stile di vita “affascinante”.
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EDITORIALE
ITINERARI TRAVEL EDIZIONI AVANT GARDE s.r.l. Direzione, Redazione e Amministrazione: corso del Popolo, 81 – 31100 Treviso tel. 0422 545528 – fax 0422 545414 info@edizioniavantgarde.com
DIRETTORE EDITORIALE CHRISTIAN RONCHIN DIRETTORE RESPONSABILE SANDRO RINALDINI COORDINAMENTO EDITORIALE LAURA ZAMPROGNA REDAZIONE ANDREA DE PIERI MARCO GOTTARDI LAURA GUERRA MARINA MION EMANUELA PERUZZO IMPAGINAZIONE MARCO ZAMBELLI SEGRETERIA DI REDAZIONE ANTONELLA LO PRIORE FOTOGRAFIE L’EDITORE DESIDERA RINGRAZIARE PER LA COLLABORAZIONE: APT BASILICATA, DOTT.SSA MARIATERESA LOTITO; ASSESSORATO TURISMO REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA, ANTONELLA MACHET; CONSORZIO LA VENARIA REALE; FAI, FRANCA E VALERIA GIACOSA, GEOM. ANDREA DORIA; ING. GIANNI CARLUCCIO; ISTITUTO REGIONALE VILLE VENETE; MUSEO CIVICO VILLA DEI CEDRI; SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI DELLA LIGURIA; SBAP PER L’ABRUZZO; SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI PER LE PROVINCE DI CAGLIARI E ORISTANO; STEFANO GIZZI, SOPRINTENDENTE BAPSAE DI NAPOLI E PROVINCIA; UFFICIO STAMPA ZÈTEMA PROGETTO CULTURA CURA INDIRIZZI CONSIGLIATI ANTONELLA LEONE ELISABETTA SERAFINI GIOVANNI DAL BO MARIAROSA DE VITO MONIA DA LOZZO PIETRO LAVORE PROGETTO EDITORIALE E GRAFICO CHRISTIAN RONCHIN
PUBBLICITÀ NAZIONALE EDIZIONI AVANT GARDE s.r.l.
corso del Popolo, 81 – 31100 Treviso tel. 0422 545528, fax 0422 545414 info@edizioniavantgarde.com DISTRIBUZIONE PER L’ITALIA MESSAGGERIE PERIODICI S.p.A.
via G. Carcano, 32 – 20141 Milano STAMPA AREAGRAFICA s.r.l.
via Monteli, 5 – 33092 Meduno (Pordenone) Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. L. 46/2004) art. 1, comma 1, DCB TV. Una copia € 6,00 Abbonamento annuale per l’Italia € 29,00 Anno XII – N. 37 Agosto - Dicembre 2012 Pubblicazione bimestrale registrata il 02/04/2001 presso il Tribunale di Milano, n° 192 ISSN 1592-744X Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana I servizi contrassegnati dal simbolo ■ contengono messaggi promozionali. Tutti i diritti sono riservati dalla legge sui diritti d’autore. È vietata la riproduzione anche parziale dei testi, fotografie e disegni o illustrazioni contenuti in questo numero senza l’autorizzazione scritta dell’Editore.
Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
ITALIA
Torino, Villa della Regina
T
frazionata in feudi, principati, signorie, ducati e staterelli, l’Italia ha assistito nel suo divenire all’affermazione di papi e imperatori, di nobili, principi e condottieri. Ognuno di essi ha celebrato i fasti del proprio potere erigendo sfarzose dimore, innalzando monumenti che dessero lustro al casato di appartenenza e superassero invitti la sfida del tempo. È così che il suolo italico si è via via arricchito di ville e palazzi, regge e residenze, costruzioni ora eleganti e raffinate, ora imponenti e austere, ma sempre ricche di fregi, decori, arredi e giardini che le rendono simili a paradisi terrestri. A questo inestimabile patrimonio, espressione di un’estetica senza eguali nel mondo, è dedicato il nuovo numero di Itinerari Travel, secondo speciale da collezione del nuovo corso della rivista inaugurato con I grandi Maestri della pittura. Il consueto Ritratto e la panoramica proposta negli Appunti di viaggio offrono un compendio di meraviglie architettoniche da conoscere e ammirare: dalle ville rinascimentali alle regge barocche, dalle grandi residenze settecentesche agli edifici liberty. Palazzi da sogno, realtà da mille e una notte che tutti possono, almeno per un giorno, vivere in prima persona: basta una visita per immergersi nel fascino di questi silenziosi teatri della storia, per concedersi una passerella fra i sontuosi ambienti che accolsero re e regine, principi e notabili. Questa sorta di miniguida ai tesori d’Italia fa il paio con quella dedicata al meglio dell’ospitalità nazionale, una summa di destinazioni con spunti di viaggio e indirizzi selezionati fra alberghi di charme e accoglienti bed and breakfast, ristoranti esclusivi e trattorie tipiche, fino a interessanti incursioni nel mondo dello shopping e della gastronomia d’eccellenza. Come da collaudata consuetudine, a far compagnia alle bellezze e alle bontà del made in Italy ci sono le top selection dei vicini di casa: Croazia, Slovenia e Svizzera, amiche di Itinerari Travel di lungo corso. Anche per le nazioni confinanti, abbiamo voluto proporre ai nostri lettori un nutrito carnet di mete e la presentazione, nel Ritratto, di un edificio simbolo presente nel territorio nazionale. Per un viaggio senza confini sulle orme del tempo fra mura principesche e atmosfere da fiaba... Marco Gottardi ERRA STORICAMENTE
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RITRATTO ABRUZZESE
RAFFINATA DIMORA PER VACANZE [8]
VILLA D E LANDERSET
1886-1890 Arch. Luigi Broggi Committente E. De Landerset Pescara
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo
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ILLA D E LANDERSET
rappresenta uno dei casi più emblematici di realizzazione di residenza per villeggiatura con torretta. Costruita per un committente facoltoso come il barone Ernesto De Landerset, fra il 1886 e il 1890, la villa fu progettata dal valente Luigi Broggi, architetto milanese che nella città natale firmò i disegni del palazzo della Borsa, della Banca d’Italia, del Credito Italiano e i magazzini Contratti. Inserita in un parco di ispirazione anglosassone, la villa presenta le caratteristiche planimetriche tipiche delle ville di fine Ottocento, anche se sono presenti elementi decorativi che risalgono al progetto del 1954 firmato dall’ingegnere Attilio Giammaria, che ripristinò le parti dell’edificio danneggiate in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Pareti intonacate alternate al cotto rosso creano una bicromia ancora ben visibile nei prospetti principali, mentre la torretta in posizione d’angolo è arricchita da eleganti bifore al primo e al secondo livello e rivela i decori più belli dell’intero complesso: raffigurazioni di maschere con corna d’ariete, capitelli corinzi con volte di foglie d’acanto con aquila al centro e medaglioni ritraenti Leonardo, Raffaello e Michelangelo sono un omaggio all’architettura rinascimentale.
CON SPLENDIDA VISTA MARE [9]
RITRATTO LUCANO
GRAZIOSO AFFACCIO NEOGOTICO [ 10 ]
VILLA NITTI
1918 Arch. Vincenzo Rinaldo Maratea Potenza
Mondomaratea S. T. srl
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DIFICATA A PICCO
sul mare, villa Nitti è una costruzione di grande interesse architettonico, sorta dal restauro e profondo ampliamento della preesistente casina Marsicano. Nel 1918 il piccolo fabbricato rurale venne acquistato da Francesco Saverio Nitti – al tempo Presidente del Consiglio – che commissionò al veneziano Vincenzo Rinaldo un ambizioso progetto che portò cospicue modifiche strutturali e stilistiche: nacque una graziosa villa in chiave neogotica ma con elementi di derivazione liberty abilmente calati in un contesto composito di grande equilibrio. La costruzione si articola in un corpo allungato sviluppato su due livelli più una torretta sul lato destro che s’innalza per tre piani. La parte vecchia, di tinta diversa, presenta monofore di forma rettangolare riprese nel piano terra dell’ampliamento, mentre al piano nobile sono gli archi a tutto sesto a disegnare le aperture. Il tetto piano, chiuso da un cornicione dentellato, è adibito a solarium: una grande terrazza che dialoga con il mare e il paesaggio circostante. Agile e aggraziata, la torre costituisce l’elemento più caratteristico del complesso, con bifore, trifore e quadrifore distribuite in ordine crescente dal pianterreno e una splendida cornice sovrastata da una bella merlatura neogotica.
A PICCO SUL MAR TIRRENO [ 11 ]
RITRATTO CALABRESE
ECLETTICO E COMPLESSO GIOCO [ 12 ]
VILLA GENOESE ZERBI
1925 Ing. Domenico Zerbi Committente S. Genoese Zerbi Reggio Calabria
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CLETTICO EDIFICIO
sito sul lungomare di Reggio Calabria, la villa Genoese Zerbi costituisce un unicum rispetto alle altre architetture prospicienti la via Marina, una residenza capace di interrompere in modo vistoso l’omogeneità del fronte mare. La villa venne riedificata dopo che il terremoto del 1908 aveva distrutto la precedente dimora barocca; la famiglia nobiliare Genoese Zerbi, appartenente al patriziato reggino, affidò il progetto agli ingegneri Zerbi, Pertini e Marzars, che nel 1915 firmarono una prima stesura. La villa che oggi si ammira, il cui stile architettonico si rifà al Quattrocento veneziano, venne realizzata secondo il progetto ideato nel 1925 da Domenico Zerbi, ancora più elaborato e complesso di quanto non fosse il precedente. Spiccano elementi a torre, porticati, ampie logge che suggeriscono movimenti di luci e ombre, splendide aperture con arco a fiamma e agili contrasti cromatici ottenuti affiancando superfici a intonaco e parti con mattoni faccia a vista. La villa consta di un corpo centrale, su due livelli più un seminterrato, di due dépendance angolari e di un ampio giardino perimetrato da un muro in mattoni pieni. Dal 2004 la struttura è un centro di rappresentazione e divulgazione d’arte e cultura.
DI VOLUMI, SPAZI E CROMIE [ 13 ]
RITRATTO CAMPANO
L’ULTIMO SPETTACOLARE TRIONFO [ 14 ]
REGGIA D I CASERTA
XVIII secolo Arch. Luigi Vanvitelli Committente Carlo di Borbone Caserta
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ASTOSA RESIDENZA
progettata da Luigi Vanvitelli, la Reggia di Caserta è una magnificente celebrazione della dinastia dei Borbone e una delle massime espressioni del Barocco italiano. Eletta dall’Unesco Patrimonio dell’umanità, questa faraonica Versailles d’Italia misura 247 metri di lunghezza per 190 di larghezza e si articola in 1.200 stanze illuminate da ben 1.742 finestre. Il palazzo, costruito in laterizi e travertino di Santo Iorio, è impreziosito da pregiati marmi italiani e decorato in uno stile che coniuga Rococò e istanze classicheggianti; pittori, ebanisti e sapienti intagliatori crearono negli appartamenti reali la più fulgida espressione dell’arte dell’arredo del XVIII secolo. Le sale della biblioteca custodiscono un tesoro di oltre diecimila volumi, mentre nella sala ellittica si può ammirare il Presepe reale, con statuine di pastori e animali realizzate da famosi scultori fra Settecento e Ottocento. Il teatrino di corte, con rivestimenti in pietra rosa, colonne d’alabastro e cinque ordini di palchi, è fra le migliori architetture teatrali dell’epoca. All’esterno, su un’area di ben 120 ettari, si distende il parco: un armonico susseguirsi di prati, vasche e fontane ornate da sculture che completano un complesso unico ed eccezionale.
DELLA STAGIONE BAROCCA [ 15 ]
RITRATTO EMILIANO
UNO SCACCHIERE MONUMENTALE [ 16 ]
VILLA PALLAVICINO
XVI secolo Committente Matteo Marri Busseto Parma
U
N V I A L E A L B E R A T O,
lungo e scenografico, conduce fino all’arco trionfale del XVII secolo dal quale si accede, in un tripudio di stucchi, statue e terrecotte, a villa Pallavicino. Preceduta da un monumentale padiglione d’ingresso in stile rococò, la villa consta di cinque corpi disposti a scacchiera e collegati da loggiati passanti. Progettata forse dal Vignola per la committenza di Matteo Marri, la villa sorse agli inizi del XVI secolo e già negli anni Trenta del ’500 fu acquistata dai Pallavicino per farne una residenza estiva. Nel 1533 vi soggiornò l’imperatore Carlo V d’Asburgo, il quale fu talmente colpito dalla bellezza della villa che, come ricordo, ne richiese un disegno. Del resto, basta alzare lo sguardo verso la volta del grande atrio centrale per godere di uno spettacolo di grande suggestione: intrecci di putti, sirene e tritoni, divinità, scimmie ghignanti e volatili di ogni sorta, si avvicendano in un capolavoro di affreschi d’alta scuola; altri decori e i mirabili stucchi rococò eseguiti da Carlo Bossi nel XVII secolo ornano gli ambienti commissionati da Alessandro II Pallavicino e dai suoi successori. Qui, dove nel 1543 ci fu l’incontro fra Carlo V e papa Paolo III Farnese, è oggi ospitato il museo dedicato al compositore Giuseppe Verdi.
PER INCONTRI ECCELLENTI [ 17 ]
RITRATTO FRIULANO
LA RESIDENZA DEI DOGI VENEZIANI [ 18 ]
VILLA MANIN
XVI-XVII secolo Committente Antonio Manin Passariano di Codroipo Udine
E
EDIFICATA NEL XVII
secolo per glorificare la potente famiglia Manin, la villa di Codroipo è divenuta nel tempo il simbolo del turismo e della cultura del Friuli Venezia Giulia. Persino Napoleone ne fu impressionato, tanto che nel 1797, durante la campagna d’Italia, decise di utilizzare la villa come quartier generale delle truppe francesi. Il grande complesso è costituito da un corpo centrale destinato a residenza gentilizia e da alcune zone a perpendicolo con locali dove si svolgevano le principali attività agricole. Nell’atrio si possono ammirare gli affreschi di Louis Dorigny, mentre nel salone delle feste sono maestosi lampadari in vetro di Murano e raffinati stucchi settecenteschi a creare un’atmosfera di regale bellezza. Fa parte del complesso anche la cappella dedicata a Sant’Andrea apostolo, al cui interno, ideato dall’architetto Domenico Rossi, fra stucchi e decorazioni barocche si trovano le sculture realizzate fra il 1719 e il 1723 da Giuseppe Torretti e due importantissimi dipinti a tempera su tavola di Francesco Fontebasso. Fuori, un parco di 18 ettari immerge in un mondo incantato fatto di ammalianti scorci naturalistici e sculture di pregio: un ambiente suggestivo che, con la villa, Goldoni definì un “soggiorno degno di un re”.
CHE INCANTÒ NAPOLEONE [ 19 ]
RITRATTO LAZIALE
LA SPETTACOLOSA CELEBRAZIONE [ 20 ]
VILLA TORLONIA
XIX secolo Arch. Giuseppe Valadier Committente Giovanni Torlonia Roma
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M M E R S A N E I F A S T I di uno dei rari parchi paesistici all’inglese di Roma, villa Torlonia è la più recente fra le ville nobiliari che abbelliscono la Capitale. Il suo particolare fascino risiede in quell’originale commistione di edifici e arredi artistici dislocati nel giardino, frutto di continui ampliamenti operati negli anni, a partire dal 1802: anno in cui l’architetto Giuseppe Valadier, incaricato da Giovanni Torlonia di dare lustro alla preesistente tenuta agricola dei Pamphilj, convertì l’edificio padronale in elegante palazzo, costruì le scuderie e si dedicò a una risistemazione del parco. I lavori di ampliamento continuarono dopo la morte di Giovanni Torlonia con il figlio Alessandro, che nella zona sud della villa creò una rete di viali serpentinati, laghetti e piante esotiche, disseminando edifici e arredi di gusto fantastico; altri villini sorsero per volontà del figlio di Alessandro. Dal 1925 al 1943 la villa fu la residenza personale di Mussolini, finché, nel 1944, venne occupata dalle truppe alleate. Di proprietà del Comune di Roma dal 1977, la villa è oggi visitabile e accoglie importanti collezioni museali: dalle sculture acquistate dai Torlonia alle opere degli artisti della cosiddetta Scuola romana, passando per un meraviglioso compendio di vetreria artistica.
DELLA NOBILTÀ CAPITOLINA [ 21 ]
RITRATTO LIGURE
LA SORPRENDENTE MAGNIFICENZA [ 22 ]
PALAZZO REALE
XVII secolo Arch. M. Moncino e P. F. Cantone Committente Stefano Balbi Genova
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria - Vietata ogni ulteriore duplicazione o riproduzione con qualsiasi mezzo
S
PLENDIDA DIMORA
patrizia edificata e poi ampliata da due grandi dinastie genovesi fra il Sei e il Settecento, Palazzo Reale è il più vasto e prezioso complesso architettonico di Genova che abbia conservato i suoi interni di rappresentanza, completi sia delle decorazioni fisse – stucchi e affreschi – sia di quelle mobili – sculture, dipinti, suppellettili e arredi. Il cantiere prese il via, per volontà di Stefano Balbi e progetto di Michele Moncino e Pier Francesco Cantone, il 4 febbraio 1643, per concludersi nel 1650. Nel 1679 Eugenio Durazzo acquistò la residenza e cominciò quell’ampliamento che ancora oggi configura gran parte del palazzo. I più grandi artisti del Barocco e del Rococò firmarono gli stupendi affreschi che decorano salotti e gallerie, mentre le oltre 200 opere che impreziosiscono i piani nobili comprendono tele dei migliori pittori genovesi del Seicento e capolavori del Bassano, di Luca Giordano, del Tintoretto, del Guercino, di Antoon Van Dyck e di Ferdinand Voet. Bellissime anche le sculture, sia antiche sia moderne, fra le quali si possono ammirare quelle del Parodi, fra i maggiori scultori della Genova barocca. La visita conduce fino all’appartamento nobile, dove attendono, ricchi e scenografici, gli ambienti di rappresentanza.
DEL SEICENTO GENOVESE [ 23 ]
RITRATTO LOMBARDO
OASI LUDICA FRA GIOCHI D’ACQUA [ 24 ]
VILLA BORROMEO VISCONTI LITTA
XVI secolo Arch. Martino Bassi Lainate (Milano)
Foto: fotoclub FotoinFuga
P
E R L A VICINANZA
con Milano, Lainate è stata storicamente eletta dall’aristocrazia milanese a meta ideale di vacanza. È qui che il conte Pirro I Visconti Borromeo scelse di edificare, nel 1585, una costruzione ispirata al modello delle ville medicee di Toscana. L’obbiettivo era quello di trasformare il possedimento agricolo lainatese in un luogo di delizie e per lo scopo arruolò le migliori maestranze attive in area lombarda e intorno alla fabbrica del Duomo: giunsero così a Lainate l’architetto Bassi, gli scultori Francesco Brambilla il Giovane e Marco Antonio Prestinari e pittori di talento come Camillo Procaccini e Pier Francesco Mazzucchelli. Oltre alla villa, il conte volle costruire anche un fiabesco palazzo delle acque, noto come Ninfeo: luogo paradisiaco di frescura, ricco di decorazioni a mosaico, ciottoli dipinti a tempera, spettacolari giochi d’acqua e sculture. Nel 1720 la villa venne ampliata per volontà di Giulio Visconti, che fece edificare un massiccio corpo in laterizio con finestre a modanatura eclettica. Oggi si possono ammirare le stupende sale affrescate della costruzione cinquecentesca e del palazzo del Settecento, i graziosi balconcini dei musici nella sala delle Feste, il giardino all’italiana, il parco e le fontane che lo abbelliscono.
E VERDEGGIANTI GIARDINI [ 25 ]
RITRATTO MARCHIGIANO
UNA CORTE RINASCIMENTALE FRA I [ 26 ]
VILLA IMPERIALE
XV-XVI secolo Committente Alessandro Sforza Pesaro Pesaro e Urbino
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RMONIOSAMENTE
inserita nella dolce cornice del monte San Bartolo, villa Imperiale è un autentico monumento del Rinascimento. La residenza fu fatta edificare nel XV secolo da Alessandro Sforza e venne ampliata nel ’500 per volere del duca Francesco Maria I della Rovere e di sua moglie Eleonora Gonzaga, che elessero Pesaro come sede della corte. La parte sforzesca è costituita da un edificio rettangolare di due piani con una torre nell’ala di ponente. Il portale d’ingresso – sormontato da un’imponente torre sulla quale campeggia lo stemma degli Sforza – immette su un grande cortile porticato. Il pianterreno era destinato agli ambienti di residenza e ai locali di servizio, mentre la loggia e le ampie stanze del primo piano fungevano da appartamento. L’ampliamento voluto dai della Rovere, affidato a Girolamo Genga, si concretizzò in una ricca decorazione degli edifici esistenti – che coinvolse artisti del calibro di Dosso e Battista Dossi, Francesco Menzocchi, Raffaellino del Colle e Agnolo Bronzino – e nell’aggiunta di un corpo quadrangolare con murature in laterizio a vista. Dietro la vecchia costruzione fu allestito uno splendido sistema di giardini terrazzati arricchiti da scenografici giochi d’acqua.
DOLCI COLLI DEL PESARESE [ 27 ]
RITRATTO PIEMONTESE
UNA RESIDENZA DI CAMPAGNA PER [ 28 ]
REGGIA D I VENARIA REALE
XVII-XVIII secolo Committente Carlo E. II di Savoia Venaria Reale Torino
Consorzio La Venaria Reale
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N O STRAORDINARIO
complesso che fonde il fascino suadente della regalità con la seduzione di un ambiente naturalistico a dir poco paradisiaco: la Reggia di Venaria Reale è una delle espressioni più eleganti della magnificenza sabauda. I lavori iniziarono nel 1658, facendo seguito a un desiderio di Carlo Emanuele II di Savoia che volle implementare la Corona di Delizie – il sistema di palazzi di corte edificato a Torino dai suoi predecessori – con una residenza destinata alla caccia. Il progetto fu dapprima affidato ad Amedeo di Castellamonte, che creò il borgo, il palazzo coi suoi servizi, i giardini e i boschi di caccia, e successivamente a Michelangelo Garove, Filippo Juvarra, Benedetto Alfieri e Giovanni Battista Piacenza. Nucleo di tutto il complesso era la reggia di Diana, alla quale si aggiunsero i grandi padiglioni ideati da Garove, la cappella di Sant’Umberto, la citroneria, la galleria di Diana e le scuderie progettate da Filippo Juvarra, il maneggio, le nuove scuderie, il belvedere e le gallerie realizzate dall’Alfieri, fino ai lavori di riarredo e restauro eseguiti dal Piacenza. A metà del ’700 i viaggiatori francesi parlavano di questa reggia barocca come della più grande e importante residenza di campagna del re.
UN SOLLAZZO PRINCIPESCO [ 29 ]
RITRATTO PUGLIESE
NOBILITAZIONE SETTECENTESCA [ 30 ]
VILLA MELLONE
1795 Appartenuta alla fam. Mellone Rudiae Lecce
© Ing. Gianni Carluccio
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ASO SIGNIFICATIVO
di trasformazione di complesso masserizio in villa, secondo l’uso del ’700, figlio di un rinnovato interesse per la produzione agricola e la vita agreste, villa Mellone fu terminata verosimilmente nel 1795, come riporta l’iscrizione lapidea sul portale d’ingresso. La famiglia Mellone la acquisì tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo: da lì in poi la dimora passò di mano in mano, mutando anche la destinazione d’uso e con essa la disposizione interna degli ambienti, finché, intorno alla metà del ’900, la villa sembrava destinata a un inesorabile degrado. Nel 1984 l’inclusione di villa Mellone nell’elenco filatelico delle Ville d’Italia, riportò l’attenzione su un patrimonio da salvare e da valorizzare: l’edificio, già sotto vincolo, venne ulteriormente tutelato dallo Stato nel 1987 e a marzo del 2009, in occasione della XVII Giornata Fai di Primavera, riaprì al pubblico. Il prospetto presenta due corpi laterali terminanti con torretta e un elegante blocco centrale su due livelli, ingentilito da giochi cromatici tipici dell’architettura salentina. Le decorazioni del piano nobile sono un garbato trionfo di ornamenti vegetali, amorini alati e medaglioni con figure femminili che rievocano le fluide danzatrici di Pompei.
DI UNA REALTÀ MASSERIZIA [ 31 ]
RITRATTO SARDO
L’ELEGANZA E LA SOBRIETÀ DELLA [ 32 ]
VILLA POLLINI
1812 Costruttore Giovanni B. Franco Committente Gaetano Pollini Cagliari
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano - Foto di Andrea Doria
T
E R R A D I N U R A G H I,
castelli e palazzotti, la Sardegna propone ai suoi visitatori anche piccole e preziose perle di architettura residenziale: tesori come villa Pollini di Cagliari. Situata ai piedi del colle di San Michele, la residenza deve il suo nome al conte Gaetano Pollini – agiato mercante di origine ligure – che la fece erigere in un sobrio stile neoclassico nel 1812. L’edificio era il cuore di un piccolo nucleo urbano comprendente anche la cappella dell’Immacolata, oggi distrutta, e i locali destinati al personale e alle attività rurali. Fra i proprietari illustri, villa Pollini vanta anche Francesco Zedda Piras – noto industriale vinicolo – il quale la ribattezzò col nome di villa Doloretta in onore della consorte. La facciata ha uno sviluppo orizzontale che evidenzia una tripartizione ben segnalata dai due corpi laterali, sporgenti e terminanti con un timpano triangolare, ai quali si inframmezza il corpo centrale con un bel frontone curvilineo. Di fronte si sviluppa un ampio giardino all’italiana, del quale restano solo alcune palme e una vasca circolare, mentre sul retro un grande cortile era destinato ad accogliere i locali produttivi. Gli interni erano sontuosi, con eleganti saloni impreziositi da mobili di pregio e pavimenti a mosaico di grande raffinatezza.
BORGHESIA OTTOCENTESCA [ 33 ]
RITRATTO SICILIANO
IL FASCINO UN PO’ BRITISH DI UNA [ 34 ]
VILLA NISCEMI
XVIII secolo Committenti principi Valguarnera di Niscemi Palermo
Foto di Stefano Patania - Operatore fotografico Ufficio Stampa Comune di Palermo
A
NTICAMENTE ERA
solo una spartana torre quadrata con funzione difensiva, eretta nel XVI secolo all’interno di una tenuta dell’agro palermitano; intorno a questa torre nacque, per progressivi accrescimenti, villa Niscemi. Fu nel XVIII secolo, ovvero quando la tenuta passò ai principi Valguarnera di Niscemi – nobile famiglia imparentata nientemeno che con Pietro d’Aragona – che la residenza subì le modifiche più sensibili, assumendo l’attuale aspetto di villa di campagna. Ulteriori interventi avvennero verso fine ’800 per volontà del principe Corrado Valguarnera e della principessa Maria, che diedero al complesso quell’aria anglosassone e romantica che tutt’oggi lo caratterizza. Anche gli interni sono rimasti per lo più com’erano nel XIX secolo, specie i grandi saloni del piano nobile: quello di Santa Rosalia si distingue per i meravigliosi affreschi trompe l’oeil, mentre quello delle Quattro Stagioni si segnala per la ricchezza degli arredi, per la bellezza dei decori allegorici e per la grande scena di fondo che ritrae l’imperatore Carlo Magno mentre consegna ai Valguarnera lo stemma di famiglia. Attualmente la villa è di proprietà del Comune di Palermo, che l’ha eletta a sede di eventi e di rappresentanza.
ROMANTICA VILLA AGRESTE [ 35 ]
RITRATTO TOSCANO
UN BUEN RETIRO PER PRINCIPESSE [ 36 ]
VILLA REALE
XVII secolo Committente famiglia Orsetti Marlia di Capannori Lucca
Studio Professionale Marco Benucci
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INTA D A U N AMPIO
parco, la villa Reale di Marlia è il frutto dei vari interventi susseguitisi nei secoli. Fin dal IX secolo, nel luogo dove oggi sorge la dimora c’era il fortilizio longobardo del duca di Tuscia, passato poi alla famiglia Avvocati, ai Buonvisi e, nel 1651, agli Orsetti, i quali rifecero gran parte del palazzo precedentemente fatto costruire: la famiglia Orsetti realizzò lo splendido giardino barocco, oggi rimasto pressoché inalterato, e la palazzina dell’Orologio. Nel 1806 villa e parco divennero di proprietà di Elisa Bonaparte Baciocchi, che modificò in modo sensibile il palazzo, nella parte esterna e nella distribuzione dei volumi, rialzando la villa a tre piani segnalati da una doppia cornice e addossando un portico alla facciata a monte. L’avvento della sovrana di Lucca, a cui si deve l’appellativo Reale dato alla villa, coincide con ulteriori modifiche: fu aperta la lunga sala da musica – dove si esibì anche Niccolò Paganini –, si ordinarono stucchi e affreschi ai più importanti pittori locali e si impreziosirono le stanze con raffinati lavori di ebanisteria, statue e sontuosi caminetti. La successiva proprietaria, Maria Luisa di Borbone, fece costruire all’architetto Lorenzo Nottolini una magnifica stanza del caffè e un osservatorio astronomico.
E ALTOLOCATE NOBILDONNE [ 37 ]
RITRATTO ALTOATESINO
UNA RESIDENZA PER VESCOVI FRA [ 38 ]
PALAZZO VESCOVILE
XVI-XVII secolo Arch. Alberto Lucchese Bressanone Bolzano
© Museo Diocesano Palazzo Vescovile di Bressanone
A
NTICAMENTE SEDE
del capitanato della città, il palazzo che ospita il Museo Diocesano di Bressanone ha perduto nei secoli l’austera conformazione di fortezza medievale, andando via via assumendo un aspetto più elegante e aggraziato, figlio delle modifiche rinascimentali e barocche. Le forme attuali sono ascrivibili alla tarda rinascenza e sono state ideate da Alberto Lucchese, l’architetto personale del vescovo, principe e cardinale Andrea d’Austria. Il cortile è indubbiamente uno degli spazi più scenografici del palazzo: le logge rinascimentali disposte su due piani, le facciate barocche, le statue alloggiate nelle nicchie dei pilastri e raffiguranti i più importanti esponenti del casato d’Asburgo, il portale in marmo e il picccolo campanile ne fanno una delle corti più belle di tutto l’Alto Adige. Fra gli ambienti interni spiccano la cancelleria aulica, con gli arredi originali e stemmi che rappresentano un vero monumento dell’araldica, l’appartamento imperiale, con esposte l’argenteria da tavola di casa Asburgo e le porcellane di fattura imperiale della corte di Vienna, e l’appartamento del vescovo, che custodisce preziose insegne vescovili e una stufa in maiolica del 1546 con formelle decorate: uno dei pezzi d’arredo più pregiati dell’intero palazzo.
BAROCCO E RINASCIMENTO [ 39 ]
RITRATTO UMBRO
BELLEZZE TERRAZZATE E GIARDINI [ 40 ]
VILLA FIDELIA
XVI secolo Committente famiglia Urbani Spello Perugia
Foto di Enrico Mezzasoma
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DIFICIO RISALENTE
al XVI secolo, villa Fidelia fu costruita, su commissione della famiglia Urbani, su un insieme sacrale di epoca classica che determinò fortemente disposizione e forma della nuova costruzione. Sopra un sacello laterale del santuario romano, gli Urbani edificarono una casa padronale che, con gli altri edifici agricoli, gli uliveti e i vigneti, rappresentava il cuore dell’azienda agricola familiare. Di quella villa è sopravvissuta solo qualche struttura muraria, mentre molti elementi presenti tutt’oggi sono da ascrivere allo spirito mecenatesco di Teresa Pamphili Grillo, aristocratica di origini romane che subentrò agli Urbani: a lei si devono la ristrutturazione del complesso secondo uno schema a gradoni, il giardino all’italiana e il muro con nicchie e fontane; a questi interventi si aggiunsero quelli del proprietario successivo, il facoltoso Gregorio Piermarini: fra i più rilevanti la costruzione del Casino di villeggiatura. La famiglia Costanzi, ultima fra i proprietari privati della villa, fu protagonista di un riassetto generale del complesso, grosso modo corrispondente all’attuale conformazione che, fra siepi di bosso e fontane barocche, chiese e galoppatoi, parco e palazzi, si estende su un’area di 60mila metri quadrati di rara bellezza.
IN POSIZIONE PANORAMICA [ 41 ]
RITRATTO VALDOSTANO
UN CASTELLETTO PER LE VACANZE [ 42 ]
CASTELLO SAVOIA
1899-1904 Committente Umberto I di Savoia Gressoney-Saint-Jean Aosta
Assessorato Turismo Regione Autonoma Valle d’Aosta - Foto di Enrico De Santis
A
RROCCATO I N UNA
splendida posizione panoramica, alle pendici del colle della Ranzola, castello Savoia è una villa di fine ‘800 dalle tipiche fattezze medievali. L’architetto Emilio Stramucci, che parlò per questa costruzione di “stile lombardo del secolo XV”, ideò la dimora secondo il gusto allora diffuso in Francia e nella Savoia. La villa consta di un corpo centrale e di cinque torrette cuspidate l’una diversa dall’altra. Si sviluppa su tre piani: il pianterreno con i locali da giorno, il piano nobile, che accoglie gli appartamenti reali, e il secondo piano, che era destinato agli uomini di corte; nei sotterranei, invece, trovano spazio le cantine. L’ingresso dà su un vasto atrio colonnato con soffitto a cassettoni dipinti, dal quale si accede alle sale da gioco e ai salottini, da una parte, alla sala da pranzo dall’altra, dove il ricco apparato decorativo e la boiserie con raffinati intagli a pergamena creano un’atmosfera di nobile eleganza. Un sontuoso scalone ligneo porta agli alloggi reali; quello della regina gode di una superba vista panoramica sul Monte Rosa e sulla vallata, mentre i finti drappi dipinti fra le finestre rimandano ai decori della sala baronale del castello di Issogne. Ai piedi della villa, un giardino roccioso propone un ricco compendio di flora alpina.
DELLA REGINA MARGHERITA [ 43 ]
RITRATTO VENETO
UN’IDEA PALLADIANA DIVENTATA [ 44 ]
VILLA CONTARINI
XVI-XVII secolo Arch. Andrea Palladio Piazzola sul Brenta Padova
Archivio fotografico Istituto Regionale Ville Venete - Foto di Sergio Sutto
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ARAONICA DIMORA
patrizia risalente al Cinquecento, per le sue dimensioni villa Contarini è nota anche come la ‘reggia di Piazzola sul Brenta’: simbolo della grande civiltà della villa veneta, questo sontuoso edificio ha infatti una lunghezza di ben 180 metri. Il corpo centrale fu edificato su disegno del Palladio nel 1546, ma fu nella seconda metà del Seicento che la villa acquisì, per volontà di Marco Contarini, procuratore di San Marco, quelle caratteristiche di complessità architettonica che la contraddistinguono. Dimora dei Contarini, prima, e poi dei Giovannelli, dei Correr e infine dei Camerini, nel 1969 la villa divenne del professor Giordano Emilio Ghirardi, che ne fece un prestigioso centro culturale; dal 2005 il complesso è diventato proprietà della Regione Veneto. Villa Contarini rappresenta la cornice perfetta per importanti eventi culturali, concerti o feste; i decori manieristici della sala delle Conchiglie, la grandiosa esuberanza pittorica della sala da ballo – con dipinti di Carlo Saraceni e affreschi secenteschi di Gerolamo Pellegrini –, i rari pezzi del Museo lapidario, la pregiata vera da pozzo del XV secolo, fino alle sculture della sala di Proserpina: tutto fa di questa villa una straordinaria celebrazione dell’arte e del bello.
UN MAESTOSO COMPLESSO [ 45 ]
RITRATTO CROATO
UN NIDO DI PACE E RISERVATEZZA [ 46 ]
VILLA ANGIOLINA
1844 Committente Iginio Scarpa Opatija Quarnaro
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UEN RETIRO CALATO
nella colorata cornice di un museo botanico che si stende per oltre tre ettari, villa Angiolina è un’autentica oasi di pace situata a Opatija, cittadina croata scelta da Iginio Scarpa – patrizio originario di Fiume – per costruire un nido di serenità lontano dai clangori cittadini. Eretta nel 1844, la residenza porta il nome della moglie di Scarpa, donna molto bella deceduta un anno prima dell’edificazione della dimora. Splendido esempio di residenza in stile neoclassico, improntata a un diffuso senso di armonia e proporzione, villa Angiolina è un capolavoro che è stato amato e frequentato da ospiti illustri, fra i quali l’imperatrice Maria Anna, moglie dell’imperatore Ferdinando I d’Austria, che in questa dimora soggiornò per tre mesi nel 1860. La notizia diede lustro a Opatija, che fu in seguito frequentata da altri celebri personaggi: James Joyce, D’Annunzio e l’imperatore Francesco Giuseppe; è per tale motivo che villa Angiolina è considerata il luogo di nascita del turismo croato, affascinante incentivo alla visita che non ha certo perso il suo charme. Villa Angiolina è ancora un piccolo e prezioso sogno fatto di capitelli corinzi, affreschi e pavimenti ricoperti di mosaici che creano un’atmosfera antica e fiabesca.
DALLO STILE NEOCLASSICO [ 47 ]
RITRATTO SLOVENO
NEL CUORE DELL’ISTRIA SLOVENA [ 48 ]
PALAZZO PRETORIO
XV secolo Committente Repubblica di Venezia Koper Istria
Fonte: www.slovenia.info - Foto di Matej Vraniˇc
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RIONFO DEL GOTICO
veneziano e anima di Titov trg, il palazzo Pretorio di Koper è uno dei più sontuosi edifici profani di tutta la Slovenia. Eretto intorno alla metà del XIII secolo e più volte modificato e ricostruito fino ad arrivare alla ristrutturazione del 2001, che lo ha trasformato nella nuova sede del Comune di Koper, il palazzo consta di due torri laterali raccordate a un corpo centrale che s’innalza per due piani. Dopo la distruzione da parte dei genovesi nel 1380, l’edificio venne ricostruito nella metà del secolo successivo e fino al 1797 fu sede del potere civile della Serenissima Repubblica di Venezia. La bella merlatura che incornicia la facciata risale al 1664 e nella parte centrale si interrompe per lasciare posto alla statua della Giustizia con la spada. Il prospetto principale accoglie gli stemmi dei podestà veneziani, i caratteristici leoni marciani e iscrizioni varie, una sorta di storia della città scritta nella pietra. Il grande scalone, i pilastri, le logge al pianterreno e la bocca di leone, anticamente usata per introdurvi le denunce anonime, completano l’esterno del palazzo, mentre all’interno si possono ammirare la sala del Consiglio e del Gran Consiglio, abbellite da arredi in stile che conferiscono agli ambienti quel senso antico di regale eleganza.
LE IMPRONTE DI SAN MARCO [ 49 ]
RITRATTO SVIZZERO
SOAVE VILLETTA SUBURBANA PER [ 50 ]
VILLA DEI CEDRI
XIX secolo Committente famiglia Bonzanigo Ravecchia di Bellinzona Canton Ticino
© Museo Civico Villa dei Cedri, Bellinzona - Foto di Tonatiuh Ambrosetti
S
ITA NEL VILLAGGIO
di Ravecchia, celebre per la sua posizione panoramica che offre una vista impareggiabile sulla bassa valle del Ticino, villa dei Cedri sorge in un’assolata località svizzera tradizionalmente scelta dal patriziato bellinzonese per la costruzione di ville suburbane, solitamente frequentate dalla tarda primavera alla stagione autunnale. Nata verso la metà dell’Ottocento con sobrie forme tardoneoclassiche, la dimora ha cambiato volentieri proprietà, adeguandosi di volta in volta ai gusti degli acquirenti. L’aspetto attuale si deve all’ampliamento progettato, negli anni Trenta del Novecento, dall’architetto Nelusco Mario Antoniazzi, che adeguò la villa ai criteri più rappresentativi della borghesia costruendo alcune terrazze, una veranda, una loggia palladiana e una torre belvedere, autentico status symbol dell’architettura residenziale del periodo. Tutti gli interventi contribuirono a rompere la rigidità dell’edificio per dar vita a un più armonico dialogo fra villa e parco esterno. Questa estetica del pittoresco si ritrova nel giardino all’inglese, dove trovavano spazio anche la vigna, l’orto, i frutteti e le serre. All’interno della villa, parquet e soffitti con decori a stucco si abbinano a rilassanti pannelli con vedute lacustri e fluviali.
VACANZIERI D’ALTO RANGO [ 51 ]
APPUNTI DI VIAGGIO
ANGOLI
D’EDEN Luoghi di piacere e di delizia immersi in splendidi giardini secolari, le ville sono mondi incantati sospesi nel tempo
M
ETA ROMANTICA
per antonomasia, il lago di Como ha rappresentato, fin dall’età imperiale, una location d’eccezione per lo sviluppo di quella cosiddetta civiltà della villa che nel corso dei secoli interesserà lo Stivale da nord a sud. Tra i luoghi più suggestivi del Lario, la penisola di Lavedo, piccolo promontorio proteso verso il blu presso il paesino di Lenno, accoglie villa del Balbianello, incastonata in un punto tanto scenografico quanto appartato. La costruzione della villa comincia a fine Settecento a opera del cardinale Durini, intenzionato a farla diventare una dimora di villeggiatura e svago letterario, dove invitare uno
stretto circolo di ospiti scelti, per disquisire di arte e letteratura. Cuore dell’edificio è la splendida loggia, edificata parallelamente alla costa, nel punto centrale della penisola: da qui lo sguardo può spaziare in entrambe le direzioni del lago, offrendo un colpo d’occhio di grande effetto. Alla morte del cardinale la proprietà passa al nipote e patriota Luigi Porro Lambertenghi; all’indomani dell’esilio questi la vende all’amico Giuseppe Arconati Visconti, che la trasforma nuovamente in cenacolo letterario, ospitando anche intellettuali del calibro di Manzoni. Con l’estinzione del casato, però, la villa viene abbandonata e, dopo una breve parentesi di ge-
© Giorgio Majno. Fotografo
TESTO D I MARINA MION
stione americana, è acquistata da Guido Monzino, imprenditore, collezionista e appassionato di viaggi. A lui si devono il Museo delle spedizioni, la sala del cartografo e la biblioteca. Oggi la residenza è proprietà del Fondo Ambiente Italiano.
NAPOLI
Villa Pignatelli Affacciata sulla riviera di Chiaia con la sua elegante architettura neoclassica, nell’omonimo quartiere di Napoli, villa Pignatelli, oggi Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, si presenta come una tipica casa-museo: il percorso espositivo, infatti, si snoda tra i raffinati ambienti del piano terra – nel secondo, invece, trova posto la pinacoteca del Banco di Napoli –, ancora arredati con mobili e suppellettili appartenuti alla famiglia Pignatelli.
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TORINO
Villa della Regina Edificata all’inizio del ‘600 sulla collina di Torino prendendo a modello le ville romane, villa della Regina è una delle Residenze sabaude piemontesi dichiarate Patrimonio Unesco. Il progetto, curato anche da Filippo Juvarra e da Giovanni Pietro Baroni di Tavigliano, vedeva la villa al centro del complesso, costituito da giardini all’italiana con padiglioni aulici, grotte, giochi d’acqua, aree boscose, vigneti e orti.
BAGHERIA (PA)
GARDONE RIVIERA (BS)
Villa Palagonia
Vittoriale degli Italiani
Anche nota con il nome di villa dei Mostri – per la presenza, lungo i muri esterni delle costruzioni più basse, di statue raffiguranti animali fantastici, figure antropomorfe e caricaturali – villa Palagonia è un gioiello del Barocco siciliano. Citata anche da Goethe nel suo Viaggio in Italia, venne commissionata intorno al 1715 a Tommaso Maria Napoli dal principe di Palagonia Francesco Ferdinando Gravina Cruyllas.
Definirla semplicemente una villa sarebbe riduttivo: il Vittoriale degli Italiani è un complesso monumentale costituito da diversi edifici – tra cui un teatro all’aperto e un mausoleo –, fatto edificare da Gabriele D’annunzio sulle sponde del lago di Garda a memoria della sua “vita inimitabile”.
© Matteo Danesin
LUVIGLIANO DI TORREGLIA (PD)
Villa dei Vescovi Tra gli armoniosi paesaggi dei colli Euganei, villa dei Vescovi, oggi proprietà del Fondo Ambiente Italiano, fu dimora del vescovo di Padova Francesco Pisani, che la trasformò in importante cenacolo di intellettuali. Affacciati sulla campagna circostante, interni e logge sono stati riccamente affrescati dal fiammingo Lambert Sustris.
SANTA CESAREA TERME (LE)
Villa Sticchi Su uno sperone roccioso in riva al mare, villa Sticchi è un’elegante dimora signorile in stile Moresco edificata tra il 1894 e il 1900 su progetto di Pasquale Ruggieri. Molti i richiami all’architetture islamica, dalla grande cupola con motivi geometrici ai preziosi decori esterni che ornano porte e finestre.
Su concessione della SBAP per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo
TIVOLI (RM) Se l’inclusione nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco non dovesse bastare, basti dire che lo spettacolare sistema di terrazze verdi che caratterizza il parco della villa è stato paragonato addirittura a una delle sette meraviglie del mondo antico, i giardini pensili di Babilonia. Costruita attorno alla metà del Cinquecento su progetto dell’architetto Pirro Ligorio e su commissione del cardinale Ippolito II d’Este, villa d’Este rappresenta uno degli esempi più alti di giardino all’italiana, con un sistema unico di fontane, giochi d’acqua, vasche, grotte, ninfei, vialetti e perfino stupefacenti suoni prodotti da artifici idraulici.
© Gianni Carluccio
Villa d’Este
APPUNTI DI VIAGGIO
ROMA Villa suburbana voluta da papa Giulio III per godere della pace della campagna alle porte di Roma e intrattenere gli ospiti in un ambiente di grande raffinatezza, dagli inizi del Novecento ospita il Museo Nazionale Etrusco. La costruzione attuale è solo parte del ben più ampio complesso cinquecentesco, che comprendeva anche tre vigne ben curate e vasti giardini. Cuore dell’edificio era il ninfeo, dove il pontefice poteva cenare al fresco in compagnia dei suoi invitati.
Città di Torino - Redazione web
Villa Giulia
TORINO
Villa La Tesoriera Appartenuta al consigliere e tesoriere dello Stato Sabaudo Ayme Ferrero di Cocconato – da cui l’origine del nome –, La Tesoriera è un eccellente caso di villa
suburbana piemontese eretta nei primi anni del Settecento. Le linee architettoniche riprendono lo stile dei palazzi barocchi torinesi, mentre all’interno il primo piano è dominato dal grande salone d’onore cir-
condato da quattro sale laterali, più piccole ma non meno sontuose, collegato al secondo livello da uno scalone laterale. Oggi il complesso è adibito a biblioteca musicale e sede di rappresentanza della città di Torino.
ZEMONO (SLO)
Villa Zemono
Francesco del Cossa, Trionfo di Venere. Ferrara - Palazzo Schifanoia, Salone dei Mesi. Foto: Ferrara, Fototeca Civici: foto Ghiraldini-Panini
FERRARA
Palazzo Schifanoia Eretto a fine ’300 da Alberto V d’Este, palazzo Schifanoia è la Delizia estense meglio conservata. Fiore all’occhiello è il Salone dei Mesi, che conserva uno dei cicli pittorici più importanti del Rinascimento, realizzato da diversi artisti della scuola ferrarese, tra cui Francesco del Cossa e de’ Roberti. Causa i recenti terremoti il palazzo è momentaneamente chiuso al pubblico.
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Dopo le battute di caccia, in inverno, nei suoi saloni si organizzavano grandi feste, mentre in autunno il pianterreno era utilizzato per produrre il vino: villa Zemono, a nord-est di Vipava, fu la residenza di campagna di Francesco Antonio Lantieri che nel 1689 si fece costruire questo bel palazzo per potervi trascorrere qualche ora lieta in compagnia degli amici. Attualmente ospita concerti, mostre d’arte e un rinomato ristorante.
APPUNTI DI VIAGGIO
BAGHERIA (PA)
TORINO
Villa Cattolica
Villa d’Agliè
L’aspetto ricorda un castello medievale a base quadrangolare con mura di cinta merlate, ma il movimento della facciata, formata da due esedre parallele, tradisce un’influenza barocca. Eretta nel 1736 da Francesco Bonanno, principe di Cattolica e pretore di Palermo, villa Cattolica ospita il Museo Renato Guttuso, che raccoglie un cospicuo numero di opere dell’artista nativo di Bagheria, donate al Comune dal pittore stesso.
Una raffinata atmosfera settecentesca avvolge ancora oggi villa d’Agliè, a pochi chilometri dal centro storico, sulla collina torinese: rimasta pressoché intatta in tutto il suo charme, è immersa in un parco che la Regione Piemonte ha inserito nell’elenco dei giardini storici e di interesse botanico.
SANT’OLCESE (GE)
Villa Serra Un grande parco all’inglese esteso per nove ettari tra laghi, ruscelli, cascate e svariate specie di piante esotiche circonda il complesso architettonico di villa Serra, classificato come Parco Storico dalla Soprintendenza ai Beni Culturali. L’area comprende la settecentesca villa Pinelli e la palazzina in stile Tudor dalle curiose forme neogotiche.
Massimo Forchino
TREVI (PG)
Villa Fabri Sede dell’omonima fondazione, villa Fabri è ubicata tra il borgo di Trevi e la campagna umbra dove viene coltivato il celebre sedano nero, in posizione dominante sui colli. Incorniciata da un bel giardino, presenta una facciata esterna curata, sale riccamente decorate e una cappella con l’unico esempio italiano della scuola di Beuron.
CESANO MADERNO (MB) Storica dimora nobiliare edificata a partire dal 1626 per la famiglia Arese, palazzo Arese Borromeo si inserisce nel sistema delle Ville Gentilizie Lombarde, circuito che raccoglie le più belle ville di delizia e di rappresentanza del territorio regionale. Eccellente prototipo di residenza suburbana, nata dalla trasformazione di una precedente villa di campagna, si caratterizza per diverse sale di rappresentanza e ambienti interni affrescati dai migliori artisti dell’epoca; all’esterno viali prospettici, statue e fontane scandiscono il piacevole giardino all’italiana.
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Pierpaolo Metelli
Palazzo Arese Borromeo
SPALATO (HR)
Palazzo di Diocleziano Per costruire questo palazzo, sorta di grande villa fortificata, Diocleziano non badò a spese: fece arrivare pietra bianca dall’isola di Brac, marmi pregiati dall’Italia e dalla Grecia, colonne e sfingi dall’Egitto. Fortezza militare, residenza imperiale e cittadella fortificata, il palazzo di Diocleziano, dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1979, mostra una pianta ispirata al modello del castrum romano, con mura di cinta alte fino a 26 metri, torrioni e porte monumentali, ispirando a sua volta il complesso dei palazzi imperiali del Palatino.
VICENZA
Villa Almerico-Capra Forse più conosciuta con il nome di Rotonda, villa Almerico-Capra è senza dubbio la più famosa e decantata fra le creazioni di Andrea Palladio, nonché esempio insuperato di equilibrio com-
positivo. In posizione lievemente sopraelevata e perfettamente inserito nel contesto paesaggistico – nella ridente campagna vicentina, ma a un passo dalla città – all’esterno l’edificio si presenta con quattro facciate identiche tra loro, caratterizzate
da un pronao sporgente di ordine ionico, ornato da statue di ispirazione classica. La costruzione della cupola centrale, incompleta alla morte del Palladio, fu portata a termine da Vincenzo Scamozzi, su incarico del nuovo proprietario Odorico Capra.
BRUGNERA (PN)
Fondazione Ente Ville Vesuviane/Makers
Villa Varda
ERCOLANO (NA)
Villa Campolieto In posizione panoramica sul mare, villa Campolieto è una tra le più suntuose delle 122 ville vesuviane del Miglio d’Oro, ossia l’insieme delle dimore fatte costruire intorno al Settecento dalla famiglia reale dei Borbone e dai nobili partenopei nella zona di Ercolano, San Giorgio a Cremano, Portici e Torre del Greco, ai piedi, appunto, del vulcano. Il progetto della costruzione, affidato inizialmente a Mario Gioffredo, fu poi continuato da Luigi Vanvitelli, che ne supervisionò anche le decorazioni interne, imprimendo il suo inconfondibile tocco all’edificio.
Si deve alla famiglia bergamasca dei Mazzoleni, nella seconda metà del XV secolo, l’edificazione di questa grande villa padronale a San Cassiano di Livenza, immersa in un parco esteso per 18 ettari sulle sponde del fiume Livenza. Strettamente connessa al contesto paesaggistico circostante attraverso percorsi che lambiscono il fiume e attraversano la campagna dattorno, è meta di romantiche passeggiate in tutte le stagioni dell’anno.
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APPUNTI DI VIAGGIO
BORDIGHERA (IM)
Villa Regina Margherita Intitolata alla prima sovrana d’Italia, e costruita secondo le sue precise volontà, villa Regina Margherita sorge a Bordighera, nella fiorita riviera di Ponente, lungo l’elegante via Romana. La storia della residenza è strettamente legata a quella di due personalità: quella della regina Madre, committente dell’opera, e quella dell’architetto Luigi Broggi, molto stimato dalla famiglia reale. Nel 1913 Sua Maestà commissionò a Broggi, già famoso in ambito milanese, la costruzione di una casa di villeggiatura a Bordighera, dove trent’anni prima aveva soggiornato per due mesi, serbandone ancora un roseo ricordo. Nel progettare la costruzione l’architetto tenne conto delle esigenze e del gusto della sovrana, dando vita a un edificio che rappresenta un unicum non solo rispetto al contesto ligure, ma anche rispetto alle tendenze del momento. Il parco della villa fu dotato, sempre su indicazione della sua committente, di varie specie di alberi e piante rare – come la parti-
colarissima rosa Reine Marguerite d’Italie – oltre a ulivi secolari, agavi, palme e pitosfori. Oggi la villa, tornata agli antichi fasti dopo il restauro del 2009 a cura della famiglia Teruzzi e gestita dalla Fondazione Teruzzi Villa Regina Marghe-
rita, è stata adibita a percorso museale: nelle antiche sale in cui Margherita di Savoia trascorse gli ultimi anni della sua vita sono esposti i dipinti, i mobili e le pregiate porcellane che compongono la prestigiosa collezione Teruzzi.
MASER (TV)
Villa Barbaro Opera di Andrea Palladio, villa Barbaro a Maser, in provincia di Treviso, rappresenta un importante punto di arrivo nella definizione di una nuova tipologia di dimora di campagna, con la residenza padronale allineata alle barchesse. Al suo interno la villa, commissionata all’architetto da Daniele e Marcantonio Barbaro come luogo dedicato ai piaceri intellettuali, conserva uno dei cicli di affreschi più importanti del ’500, realizzato dal Veronese.
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ANCONA
Villa Favorita Situata sulla sommità di una collina, villa Favorita fu edificata tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX dal commerciante anconetano Luigi Ricotti. Fulcro dell’edificio, incorniciato da un parco di 16mila metri quadri e affiancato da una scuderia, è il salone al piano nobile sovrastato da una grande cupola centrale. Attualmente è sede dell’Istituto superiore di studi economici Adriano Olivetti.
LUGANO (CH)
PALERMO
Villa Ciani
Villa Alliata Cardillo
Sede della più prestigiosa istituzione culturale cittadina, il Museo di Belle Arti di Lugano, villa Ciani è legata alle vicende dei fratelli Giacomo e Filippo Ciani, originari della valle di Blenio, che fecero erigere l’edificio attuale al posto di un preesistente palazzo secentesco. Quando nel 1912 la costruzione, comprensiva anche di un grande parco, passò a proprietà pubblica, il Comune la destinò a sede espositiva e museale.
Quella che oggi è conosciuta come villa Alliata Cardillo, nella borgata palermitana di Cardillo, in origine era un baglio secentesco, trasformato in dimora residenziale nel corso del Settecento dal giudice Domenico Cardillo. Passata poi alla famiglia Alliata, oggi è sede del centro d’arte Piana dei Colli.
PESCIA (PT)
Villa Garzoni In posizione sopraelevata rispetto al paese, nella frazione di Collodi, villa Garzoni si distingue per l’equilibrio tra monumentalità architettonica della costruzione e leggerezza delle decorazioni rococò. Una passeggiata è d’obbligo nello Storico Giardino Garzoni, dove perdersi tra fontane, scalinate, grotte, giochi d’acqua e statue di squisita fattura.
Foto di Rori Palazzo
NAPOLI
Palazzo Reale Centro e immagine del potere di Napoli per oltre quattro secoli, Palazzo Reale fu tra le principali residenze utilizzate dai Borbone durante il Regno delle Due Sicilie e, dopo l’Unità d’Italia, dai Savoia. L’appartamento reale, trasformato in museo, conta trenta sale e un teatrino di corte.
Ufficio fotografico della Soprintendenza di Napoli e provincia
Comune di Milano. Galleria d'Arte Moderna, Milano. Foto di Artur Dudka
MILANO
Villa Reale L’ubicazione strategica fra il centro di Milano e corso Venezia, storicamente punto di accesso obbligato per chi proveniva da Vienna, fu scelta dallo stesso conte Lodovico Barbiano di Belgiojoso, che sul finire del ’700 qui si fece erigere una sontuosa residenza in stile Neoclassico milanese. La razionalità e l’eleganza degli esterni, progetto dell’architetto austriaco Leopoldo Pollack, trovano corrispondenza in una funzionale e moderna organizzazione degli spazi interni, che dal 1921 accolgono le collezioni di arte moderna della città, offrendo ai visitatori un suggestivo percorso di continuità tra contenitore e contenuto.
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APPUNTI DI VIAGGIO
CASTELFRANCO EMILIA (MO)
FIRENZE
Villa Sorra
Poco distante dalla Petraia, altro celebre possedimento mediceo, Villa Medicea di Castello si trova ai margini di Firenze, nella zona collinare di Castello. Sede dell’Accademia della Crusca e dell’Opera del Vocabolario Italiano, è celebre soprattutto per il suo parco, considerato tra i giardini all’italiana meglio conservati, mirabile sintesi di elementi quattrocenteschi e manieristi.
Tra le più pregevoli ville storiche del Modenese, villa Sorra è un vasto complesso formato da un edificio residenziale principale, da alcuni edifici rustici – la serra, la scuderia, la ghiacciaia e il caseificio – e da un vasto giardino romantico. Presso la villa, in puro Barocchetto emiliano, trova posta una collezione etnografica di circa 9mila reperti, gestita dal Museo civico Archeologico-Etnologico di Modena.
Villa Medicea di Castello
CASTELLAZZO DI BOLLATE (MI)
Villa Arconati Nota nel ’700 come ‘piccola Versailles’ per la ricchezza delle decorazioni e degli arredi interni, villa Arconati era la prestigiosa dimora di delizia della famiglia Arconati. Oltre all’edificio principale – dove un tempo era conservato il celebre Codice Atlantico di Leonardo – il complesso comprende anche gli splendidi giardini alla francese.
© Turismo - Provincia di Firenze
PESARO (PU)
Villa Caprile La costruzione di villa Caprile, all’interno del Parco naturale del monte San Bartolo, presso Pesaro, risale al 1640, quando venne edificata come residenza estiva del marchese Giovanni Mosca. Assai conosciuta per il giardino all’italiana, caratterizzato da complessi giochi d’acqua ancora funzionanti, si dota anche di un originale teatro ligneo all’aperto, sede di importanti manifestazioni culturali. Oggi ospita il prestigioso Istituto d’Istruzione Superiore A. Cecchi per periti agrari. BOTTENICCO DI MOIMACCO (UD)
Villa de Claricini Dornpacher Ai margini dell’abitato di Bottenicco, poco distante da Cividale del Friuli, villa de Claricini Dornpacher fu edificata nel Seicento dai conti Claricini, nobile famiglia friulana. Il complesso si compone dell’edificio centrale – anticipato dal cortile d’onore con pozzo centrale – ,dell’oratorio, di una limonaia, di due fabbriche minori rustiche, di un giardino all’italiana arricchito da statue e fontane e della barchessa, che ospita la mostra permanente del pittore Guido Tavagnacco. Oggi la villa è sede della Fondazione de Claricini, la cui attività culturale si dispiega tra organizzazione di convegni di studi, concerti e mostre d’arte.
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SLOVENIA
Hotel Tartini Piran Vicinissimo al mare sloveno, nel suggestivo centro storico di Piran, l’hotel Tartini offre camere dalla vista spettacolare, alcune affacciate su piazza Tartini, altre sul porto di Pirano, altre ancora sulle antiche mura cittadine. Al ristorante Altana si servono piatti tipicamente mediterranei, tra cui la specialità della casa, il piatto di pesce misto Tartini, insieme ai cavalli di battaglia della cucina slovena. La terrazza del locale è ideale per organizzare cocktail, feste e matrimoni (Tartinijev trg 15, tel. 00386 5 6711000, www.hotel-tartini-piran.com).
A F F O L L A T O di splendidi edifici gotici e rinascimentali, barocchi e in stile veneziano, il centro di Piran ospita d’estate importanti eventi musicali fra i quali il Tartini Festival.
CULLATI DALLE ONDE
UN’ESTATE
AL MARE Mondanità o pace assoluta. Servizi alberghieri di prim’ordine o contatto diretto con la natura. Sulla spiaggia o in centro storico. Un ventaglio di opzioni per tuffarsi nella vacanza dei sogni
CULLATI DALLE ONDE
SARDEGNA
Hotel ristorante Baga Baga Castelsardo (Ss) Tre stelle superior di recente costruzione, l’hotel ristorante Baga Baga trova spazio su una collina che domina il nucleo medievale di Castelsardo, a picco sul golfo dell’Asinara, tra sprazzi di macchia mediterranea e scenari incontaminati. Il panorama da cartolina e le seduzioni gastronomiche contribuiscono a farne la meta perfetta, anche grazie alle doti di privacy delle sue dieci camere, tutte in tipico stile sardo e complete di veranda e giardino esclusivo (località Terra Bianca, tel. 079 479125, www.hotelbagabaga.it).
I L B O R G O di Castelsardo, il limpido orizzonte del mare e il verde della macchia mediterranea: sono i panorami da cartolina offerti dall’albergo ristorante Baga Baga.
R I C E R C A T A meta turistica, Funtana, che deve il suo nome alle sorgenti d’acqua qui presenti, è situata nella zona piÚ frastagliata della costa istriana, dove il clima caldo permette il prolungarsi della stagione balneare da maggio a ottobre.
CULLATI DALLE ONDE
CROAZIA
Marina Funtana Funtana Chi solca il mare croato e cerca un porto sicuro e ben equipaggiato dove attraccare per riposare o passeggiare in un meraviglioso centro storico, può contare sulla marina di Funtana. Posizionata lungo la costa occidentale dell’Istria e attrezzata con 180 posti in acqua e 40 in terraferma, è una struttura all’avanguardia con tutti i servizi per una buona sosta: colonne di servizio per luce e acqua, parcheggio privato, punto internet, servizio charter e lavanderia, ristorante, bar, un fornitissimo negozio di nautica e un’officina (Ribarska 11, tel. 00385 52 428500, www.montraker.hr).
CULLATI DALLE ONDE
I L M A N D R A C C H I O di Novigrad, un tempo centro delle attività commerciali e ancora oggi piccolo porto dei pescatori, è animato da ristoranti, bar e locali affacciati direttamente sul mare, dove la sera anche i piÚ giovani possono dedicarsi a una frizzante night life.
Ente turistico di Novigrad Novigrad Un tempo villaggio di pescatori e oggi rinomata meta turistica, grazie alla sua particolare posizione Novigrad è uno dei più interessanti centri istriani, seducente per chi desidera sperimentare la vivacità mediterranea così come per chi ricerca il contatto autentico con la natura. Un prezioso patrimonio culturale e un bagaglio gastronomico incentrato sul pesce e sui buoni vini locali si affiancano a un’offerta ricettiva di qualità, composta di campeggi in riva al mare, intimi boutique hotel ed eccellenti ristoranti (Mandracˇ 29a, tel. 00385 52 757075, www.novigrad-cittanova.hr).
ITALIA
Campania Whales rent a boat Capri (Na) Vedi recensione a pag. 72.
Hotel Royal Prisco Positano (Na) Vedi recensione qui accanto.
Hostaria di Bacco Furore (Sa) Vedi recensione a pag. 73.
Liguria Camping River Ameglia (Sp) Vedi recensione a pag. 74.
Locanda Tramonti Campiglia (Sp) Situata nella piazzetta di fronte alla chiesa di Campiglia, la locanda Tramonti è un piccolo hotel di charme ricavato da una villa dell’800. Per la sua particolare posizione gode di una splendida vista su due mari: il golfo della Spezia e il mare aperto delle Cinque Terre e, quando l’aria è limpida, si riconoscono la Corsica, l’Elba e la costa francese. Lontana dal turismo di massa, offre la possibilità di effettuare passeggiate immersi nei profumi della macchia mediterranea e di raggiungere le incontaminate spiagge di Navone e Persico (via della Chiesa 56, tel. 0187 758514, www.tramontidicampiglia.it).
Sardegna
Ente turistico di Novigrad
Hotel ristorante Baga Baga
Novigrad Vedi recensione a pag. 69.
Castelsardo (Ss) Vedi recensione a pag. 65.
Slovenia
Croazia
Hotel Keltika
Marina Funtana Funtana Vedi recensione a pag. 67.
Izola Graziosa residenza isolana ubicata a soli 300 metri dalla spiaggia, l’hotel assicura sonni
10 CULLATI DALLE ONDE ITALIA
Camping River Ameglia, pag. 74 Locanda Tramonti Campiglia, pag. 70 Whales rent a boat Capri, pag. 72 Hotel ristorante Baga Baga
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Castelsardo, pag. 65 Hostaria di Bacco Furore, pag. 73 Hotel Royal Prisco Positano, pag. 71 CROAZIA
Marina Funtana Funtana, pag. 67
Ente turistico di Novigrad Novigrad, pag. 69 SLOVENIA
Hotel Keltika Izola, pag. 70 Hotel Tartini Piran, pag. 62
U N S O T T I L E charme storico avvolge la Locanda Tramonti.
cullati dalle onde e risvegli baciati dal sole. L’offerta ricettiva comprende anche due appartamenti, ricavati da un edificio del centro storico di Izola recentemente restaurato. La colazione è self-service, mentre per il pranzo e la cena è possibile usufruire di un servizio di mezza pensione o di pensione completa presso il ristorante vicino all’albergo. Per il relax dei propri ospiti il Keltika ha allestito anche una piccola area benessere con vari tipi di massaggi, thailandesi e non (cesta v Jagodje 1, tel. 00386 5 6419777, www.keltika.si).
Hotel Tartini Piran Vedi recensione a pag. 62.
CULLATI DALLE ONDE CAMPANIA
Hotel Royal Prisco Positano (Na) Sofisticate scelte stilistiche, balconi panoramici, pavimenti maiolicati e capolavori dell’artigianato locale accomunano le luminose camere dell’hotel Royal Prisco, rinnovato nel 2008: nelle suite e nelle camere deluxe, arredate con mobili in arte povera ed equipaggiate anche con salotto interno e jacuzzi, c’è una terrazza panoramica dove poter gustare una genuina colazione osservando il mare. Non mancano un american bar e un salone dove intrattenersi per l’aperitivo (via Pasitea 102, tel. 089 8122022, www.royalprisco.com).
CULLATI DALLE ONDE
Campania Whales rent a boat Capri (Na) Quale modo migliore per scoprire un’isola, se non dal mare? Se poi l’isola in questione è un piccolo paradiso pieno di fascino e malia come Capri, allora la prospettiva marina regalerà di certo emozioni indimenticabili: insenature e piccole baie, grotte e acque cristalline fra le quali si rivelano fondali ricchi di flora e fauna, bellezze naturali che risplendono dei riflessi del sole caprese. Insomma, il giro dell’isola di Capri è un’avventura ricca di sorprese, un’esperienza fiabesca che ogni turista può regalarsi grazie al servizio di noleggio barche offerto da Whales. Ubicato a Marina Grande, a pochi passi dalla funicolare e dalla Capitaneria di Porto, questo rent a boat offre la possibilità di fare il giro dell’isola in barca
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e di visitare tutte le grotte di Capri. Il tour completo dell’isola dura circa un paio d’ore, ma nel servizio è compresa una sosta che consente di tuffarsi in mare e godersi un rilassante bagno fra le acque isolane. Tra le grotte, la più famosa è senza dubbio la grotta Azzurra, nota per la sua colorazione tipica e per i riflessi argentei che assumono gli oggetti immersi nelle sue profondità. L’ingresso alla grotta è un esiguo anfratto che deve essere superato distendendosi sulla barca: un picco-
lissimo sacrificio per uno spettacolo che si rivela infinitamente suggestivo. Altra tappa imperdibile del giro dell’isola sono i celebri Faraglioni, tre isolotti rocciosi che emergono scenograficamente dalle acque del mare, ormai entrati a far parte delle migliori cartoline capresi. Whales dispone sia di barche sia di gommoni, comodi e confortevoli. Le prime, di lunghezza variabile fra i sei e i dieci metri, si possono affittare con o senza marinaio; i secondi, che vanno grossomodo dai quattro metri
S O P R A , un gozzo, imbarcazione da pesca tipica della tradizione marinara campana e italiana. S O T T O , tour di Capri a bordo di una delle barche di Whales, con i Faraglioni a fare da sfondo.
e mezzo ai cinque metri e mezzo, si noleggiano per almeno due ore, ma con una prenotazione giornaliera – dalle 9 alle 19 – si ricevono maschere e pinne per due persone: perché Capri è tutta da scoprire anche sott’acqua (via Colombo 79, tel. 081 8375833, whales72@libero.it).
Hostaria di Bacco Furore (Sa) Bando all’appiattimento e ai virtuosismi sulle tavole dell’Hostaria di Bacco, per lasciare spazio alle ricette della tradizione in un vero trionfo di specialità locali. Posto su una collinetta a 450 metri sopra il livello del mare, l’hotel regala ai balconi di ognuna delle sue camere, e a quelli delle due suite, un'invidiabile vista sulla Costiera Amalfitana. L’Hostaria di Bacco dispone inoltre di un rigoglioso giardino, di un solarium e di un bar-caffetteria dove concedersi una chiacchierata in compagnia (via Lama 9, tel. 089 830360, www.baccofurore.it). ■
L A POSIZIONE
panoramica dell’hotel, situato a picco sul mare, offre romantici paesaggi da gustare nell’intimità della propria camera.
www.MOUSEartigrafiche.com | Ph: Emilio Canu
Ognuno immagina il paradiso come vuole, noi gli abbiamo dato un nome. Una terra che non assomiglia a nessun altro luogo, una terra che è come la libertà stessa. La spiaggia bianca incastonata tra la scogliera regala sin dal primo momento i colori e l'emozioni del mare Mediterraneo. Udite il dolce suono del mare e avvertite quella sensazione di benessere che si prova quando la pelle è accarezzata da una lieve brezza che profuma di salsedine. WWW.HOTELPUNTANEGRA.IT
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favorisce una pulizia profonda della pelle rendendola piĂš luminosa, migliora la circolazione e combatte efficacemente lo stress.
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LE STANZE DEL
BENESSERE PerchÊ concedersi soltanto una semplice vacanza quando si può fare il pieno di bellezza rigenerando il proprio corpo e armonizzando il proprio spirito? Ecco dove regalarsi una remise en forme senza eguali
WELLNESS
ITALIA
Campania Giardini Poseidon Terme Forio (Na) Affacciato sulla baia di Citara e incorniciato da uno dei panorami più sontuosi dell’isola d’Ischia, Giardini Poseidon Terme è un parco termale costituito da un complesso di 22 piscine, spiaggia privata, tre ristoranti, bar e boutique. Il percorso si snoda tra le piscine, quasi tutte
alimentate da acqua termale, con una temperatura variabile dai 15 ai 40 gradi, la sauna naturale scavata nella roccia, il bagno giapponese e il centro benessere (via Mazzella 87, tel. 081 9087111, www. giardiniposeidonterme.com).
Hotel Sorriso Thermae Resort & Spa Forio (Na) Cinque piscine idromassaggio, quattro termali, un nuovo reparto estetico, l’Elisir, tempestato di mosaici, una gran-
de terrazza panoramica, sciccose sale e, intorno, un giardino mediterraneo che cade a picco sulle acque cristalline della baia di Citara: da più di mezzo secolo l’hotel Sorriso Thermae Resort & Spa è il posto ideale per trascorrere una vacanza esclusiva a Ischia. A cena il ristorante Il Tufo e il ristorante pizzeria Oasis servono, in un’atmosfera elegante e di classe, squisite pietanze di mare (via Provinciale Panza 209, tel. 081 907227, www.sorrisoresort.it).
17 WELLNESS ITALIA
Hotel Principe Terme Abano Terme, pag. 97 Hotel Fanes Badia, pag. 86 Hotel Genziana Castelrotto, pag. 85 Giardini Poseidon Terme Forio, pag. 78 Hotel Sorriso Thermae Resort & Spa Forio, pag. 78 Spöl Hotel Charme & Relax Livigno, pag. 79
Hotel Bergschlössl Luson, pag. 89 Majestic Mountain Charme Hotel Madonna di Campiglio, pag. 95 Hotel Fanes Moena, pag. 96 Hotel Mühlener Hof Molini di Tures, pag. 88 Hotel Angelo Engel Ortisei, pag. 90 Garden Park Hotel Prato allo Stelvio, pag. 92
Centro termale Antica Querciolaia Rapolano, pag. 78 Hotel Tratterhof Rio di Pusteria, pag. 93 Palazzo del Capitano wellness & relais San Quirico d’Orcia, pag. 81 Hotel Wolkenstein Selva di Val Gardena, pag. 94 Pippo hotel Terzolas, pag. 82
I L M A R E ischitano rende ancora più belli i Giardini Poseidon Terme.
Lombardia Spöl Hotel Charme & Relax Livigno (So) Vedi recensione qui accanto.
Toscana Centro termale Antica Querciolaia Rapolano (Si) Il sistema termale, unico al mondo, offre la possibilità di bagni freddi, temperati e caldi: la temperatura delle diverse piscine può variare dai 25 ai 26 o dai 37 ai 39 gradi. Per ristabilire un perfetto equilibrio psicofisico è possibile fare affidamento sull’acqua sulfurea-bicarbonatocalcica delle sorgenti e anche sui checkup completi proposti dal centro, in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Sono inoltre a disposizione i fanghi macontinua a pagina 82
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LOMBARDIA
Spöl Hotel Charme & Relax Livigno (So) Tra le opere realizzate negli anni Cinquanta da Rocco Silvestri per Livigno – accanto al transito invernale lungo il passo Foscagno – e tra i primi hotel del paese, lo Spöl Hotel Charme & Relax ha conservato immutati i principi della sua ospitalità fregiandosi anche dell’originale centro benessere Al laghèt: fiore all’occhiello della struttura, è ispirato all’architettura dell’Engadina ed equipaggiato con un lago piscina completo di giochi d’acqua, idromassaggio e cielo stellato (via della Gesa 245, tel. 0342 996105, www.hotelspol.it).
P E R U N A V A C A N Z A da innamorati le Romantic wellness suite offrono letto a baldacchino e vasche idromassaggio con set da bagno agli aromi del vino e dell’olio.
WELLNESS
TOSCANA
Palazzo del Capitano wellness & relais San Quirico d’Orcia (Si) Un soggiorno da favola e le suggestioni di un’esclusiva dimora d’epoca: questo può offrire l’hotel Palazzo del Capitano wellness & relais, superba struttura quattrocentesca trasformata in raffinata oasi di benessere e bellezza. Il relais offre un centro wellness da sogno: seducente la grotta di Venere – scavata nella pietra e impreziosita da un romantico camino – dove oli ed essenze profumate regalano sensazioni meravigliose, attimi speciali da condividere con la persona amata (via Poliziano 18, tel. 0577 899028, www.palazzodelcapitano.com).
WELLNESS
continua da pagina 78
turati in acqua termale, efficace rimedio contro l’artrite e altre infiammazioni. Il parco è ideale per rilassanti passeggiate tra una cura e l’altra (via Trieste 22, tel. 0577 724091,www.termeaq.it).
Palazzo del Capitano wellness & relais San Quirico d’Orcia (Si) Vedi recensione a pag. 81.
Trentino-Alto Adige Hotel Fanes Badia (Bz) Vedi recensione a pag. 86.
Hotel Genziana Castelrotto (Bz) Vedi recensione a pag. 85.
Hotel Bergschlössl Luson (Bz) Vedi recensione a pag. 89.
Hotel Mühlener Hof Molini di Tures (Bz) Vedi recensione a pag. 88.
Hotel Angelo Engel Ortisei (Bz) Vedi recensione a pag. 90.
Hotel Wolkenstein
Pippo hotel
Selva di Val Gardena (Bz) Vedi recensione a pag. 94.
Terzolas (Tn) Meta ideale per chi ama la montagna d’estate e d’inverno e per chi predilige una vacanza dove sport, divertimento e benessere sono opportunità da cogliere in ogni momento, il Pippo hotel offre un ambiente caldo e accogliente e i piatti semplici e gustosi di una cucina tradizionale e genuina.
Garden Park Hotel
Majestic Mountain Charme Hotel
Prato allo Stelvio (Bz) Vedi recensione a pag. 92.
Madonna di Campiglio (Tn) Vedi recensione a pag. 95.
Hotel Tratterhof
Hotel Fanes
Rio di Pusteria (Bz) Vedi recensione a pag. 93.
Moena (Tn) Vedi recensione a pag. 96.
S O P R A , un massaggio a bordo piscina per ritrovare l’equilibrio. S O T T O , il family hotel Pippo è situato nel cuore della val di Sole.
Per rilassarsi non c’è niente di meglio che lasciarsi coccolare da sauna, bagno turco e idromassaggio o, meglio ancora, tuffarsi nella piscina dell’ampio giardino. Ci si diverte con un vasto programma di escursioni accompagnate per gli amanti della mountain-bike, del nordic walking e del trekking, ma anche con semplici e rilassanti passeggiate (via don Pietro Silvestri 32, tel. 0463 901207, www.pippohotel.it).
Veneto Hotel Principe Terme Abano Terme (Pd) Vedi recensione a pag. 97.
A P P L I C A T I per circa una ventina di minuti, i fanghi possono aiutare l’apparato locomotore e la cute e sono efficaci contro i reumatismi.
WELLNESS TRENTINO-ALTO ADIGE
Hotel Genziana Castelrotto (Bz) Una nuova giovinezza, grazie alla ricca proposta wellness, insieme a un lusso mai stucchevole, capace di coniugare il tradizionale charme alpino al gusto per l’innovazione: tra le piÚ suggestive declinazioni di questo connubio tra soluzioni architettoniche ricercate e materiali di pregio ci sono le camere e la sala ristorante, regno dello chef Werner Khun. Il fiabesco soggiorno può contare anche su tuffi in piscina, coccole beauty e una sala riposo vetrata con vista sul giardino e cima Santner (frazione Siusi, piazza Wolkenstein 2, tel. 0471 705050, www.enzianhotel.com).
WELLNESS
Hotel Fanes Badia (Bz) Questo quattro stelle superior è un boutique hotel che eccelle per la qualità e la quantità dei servizi della sua faraonica spa: una vasta serie di saune, una piscina con ugelli massaggianti, una vasca con acqua salata e musica subacquea si affiancano a un ampio ventaglio di trattamenti estetici dispensati in collaborazione con team di prim’ordine e prodotti d’alto rango e a bagni al fieno, alle erbe, con crema e olio di enotera, al siero di latte, all’olio minerale o al latte e miele (frazione San Cassiano, strada Pecëi 19, tel. 0471 849470, www.hotelfanes.it).
U N’ A R E A
wellness di 2mila metri quadri e l’appartenenza al famoso circuito Belvita Leading Wellnesshotels dell’Alto Adige sono garanzia di una vacanza rigenerante.
Hotel Mühlener Hof Molini di Tures (Bz) L’hotel Mühlener Hof incarna contemporaneamente le caratteristiche di un raffinato hotel a quattro stelle e di una calda pensione familiare: dispone di centro wellness all’avanguardia e di camere che comunicano un senso di intimità casalinga; il ristorante offre specialità culinarie internazionali e antiche ricette altoatesine; nell’area benessere la sapienza alpina incontra la tradizione orientale. Interessanti proposte a misura di bambino, per una vacanza che fa felice tutta la famiglia (via del Canale 16, tel. 0474 677000, www.muehlenerhof.com).
Hotel Bergschlössl Sotto lo sguardo imponente del Sass Putia, l’hotel Bergschlössl arricchisce la permanenza in val di Luson con suite da sogno, una preziosa dotazione benessere e un tripudio di stube. Arredate con legno e pietra naturale, camere e suite collezionano incantevoli panorami sui monti, sull’idilliaca chiesetta di Valletta e su un fresco torrente. A disposizione ben due piscine, una coperta e una in pietra naturale all’aperto, terrazza con hot whirlpool e un ricco mondo di saune. Via Luson 24 - 39040 Luson (Bz) - tel. 0472 413933 - www.bergschloessl.com
WELLNESS
Hotel Angelo Engel Ortisei (Bz) Questa raffinata struttura dall’inconfondibile charme altoatesino nasce come osteria nel lontano 1547: una lunghissima tradizione che, nell’ultimo secolo, la famiglia Demetz ha perfezionato e portato ai fasti di un’ospitalità senza compromessi. Circondato da 2.500 metri quadri di giardino, l’hotel Angelo Engel conquista per lo stile ricercato dei suoi ambienti e l’esaustività dell’offerta wellness: non solo relax, ma programmi benessere specifici e una ricca proposta beauty attendono gli ospiti che vogliano viziarsi (strada Petlin 35, tel. 0471 796336, www.hotelangelo.net).
di autentico benessere e relax sono garantiti da un personale qualificato e dalla possibilitĂ di prenotare in anticipo sedute wellness e trattamenti di bellezza.
MOMENTI
Garden Park Hotel Prato allo Stelvio (Bz) Primo hotel a quattro stelle di Prato allo Stelvio, il Garden Park Hotel è una struttura di recentissima costruzione ispirata al non plus ultra dell’ospitalità alberghiera, in termini di finiture, arredi, wellness e offerta enogastronomica. La piscina, completa di zona relax con vista panoramica, si associa a una sala fitness e a un’area beauty & wellness dove sottoporsi a trattamenti cosmetici, massaggi e fanghi, con la possibilità di scegliere programmi personalizzati di bellezza e benessere (via Pineta 35a, tel. 0473 618228, www.gardenparkhotel.com).
WELLNESS
Hotel Tratterhof Rio di Pusteria (Bz) Non importa se in estate o in inverno: il panorama che si può ammirare dall’hotel Tratterhof, gestito con calore dalla famiglia Gruber, rimane unico ed emozionante in ogni momento dell’anno. Anche dietro le finestre si nasconde sempre qualcosa di veramente affascinante: suite in legno naturale e tipiche stube invitano a stare insieme, mentre una delicata e raffinata cucina gourmet esaudirà ogni desiderio gastronomico. Lo spazioso centro benessere con piscine, reparto beauty e vari tipi di sauna regala momenti rilassanti. In estate è possibile usufruire dell’utilizzo gratuito dei tre impianti di risalita della regione-vacanze Gitschberg Jochtal e di tutti i mezzi pubblici regionali, nonché dell’ingresso libero in più di 80 musei (frazione Maranza, tel. 0472 520108, www.tratterhof.it).
WELLNESS
Hotel Wolkenstein Selva di Val Gardena (Bz) Testimone di due guerre e crocevia di nobili e filosofi, questo pregevole albergo annovera fra i suoi visitatori anche Sigmund Freud e promette una vacanza di classe a prezzi contenuti, con camere di qualità ineccepibile e raffinate suite, in affiancamento a un’offerta benessere d’avanguardia che comprende il nuovo lifting senza aghi Meso beauty lift. Chef d’alto rango sanno accontentare anche i palati più esigenti, mentre per chi non vuole rinunciare al divertimento c’è la discoteca Heustadl (via Plan da Tieja 14, tel. 0471 772200, www.wolkenstein.it).
MAJESTIC MOUNTAIN CHARME HOTEL Albergo storico di Madonna di Campiglio, con oltre 50 anni di tradizione, il Majestic Mountain Charme Hotel emoziona con un’offerta benessere di grande seduzione: dallo Sky Wellness panoramico, con vista sulle Dolomiti, allo Sky Beauty, oasi di relax e bellezza che propone trattamenti all’avanguardia. L’esclusivo Majestic Gourmet, ristorante à la carte, è il regno dello chef Andrea Alfieri, mentre il dopocena al lounge trascorre fra sigari e liquori pregiati davanti al caminetto. Piazza Righi 33 - 38086 Madonna di Campiglio (Trento) - tel 0465 441080 - www.majesticmchotel.com
Hotel Fanes Un soggiorno all’insegna del relax e del benessere, senza rinunciare ai piaceri della buona tavola e a un pizzico di eleganza: ecco la nuova ricetta proposta dall’hotel Fanes di Moena che, dopo i lavori del 2011, offre agli ospiti servizi di categoria superiore e ambienti rinnovati, tra cui un ampio reparto wellness e innovative camere con spa privata. Compreso nel prezzo del soggiorno l’accesso a sauna, bagno turco, docce emozionali e piscina con idromassaggio e cascata. Strada Dolomites 5b - 38035 Moena (Tn) - tel. 0462 573264 - www.hotelfanes.com
WELLNESS VENETO
Hotel Principe Terme Abano Terme (Pd) Un sistema di piscine comunicanti, alimentate con acqua proveniente da sorgenti termali a 87 gradi, fa da sfondo ai trattamenti benessere praticati presso l’hotel, tra cui preziosi fanghi monitorati dall’Università di Padova. Esaustiva anche la rassegna di delizie culinarie, così come la serie di trattamenti massoterapici, fra cui massaggio con le pietre, riflessologia plantare e massaggio indiano. Un’attenzione particolare, fatta di programmi specifici, è riservata all’estetica (viale delle Terme 87, tel. 049 8600844, www.principeterme.com). ■