SIRIA
DIARIO EMOZIONI DI ADOLESCENTI CLASSE 2^G
I.C. CAVOUR Alla classe seconda G è stata proposta l’’unità didattica il “diario”, durante il secondo il secondo pentamestre. Lo scopo generale dell’unità è stato quello di approfondire alcuni aspetti di riflessione sulla lingua inserendoli in attività di tipo letterario e creativo e in un percorso strutturato. Si è così voluto tentare di mettere gli allievi nella condizione di applicare convenzioni linguistiche in contesti concreti e anche quotidiani. La docente di Lettere Angela Arena, ha proposto 1) La lettura di diversi testi di letteratura classica (Cecilia va alla guerra di L.Levi, Mi piaci così di Gungui, Diario di Anna Frank, etc) 2) La lettura di pagine d’antologia modello con esercizio di redazione legato alle esperienze dirette degli allievi per l’esplicitazione delle caratteristiche testuali. 3) La scrittura del Il diario “inventato” 4) Riflessione ed esercitazioni su alcuni elementi del linguaggio formale come la struttura del testo, i connettivi, la concordanza dei verbi, le scelte lessicali. 5) Trasformazione del diario “inventato” in un’autobiografia. Obiettivi - Riconoscere caratteristiche testuali e utilizzarle nei propri elaborati. - Capire l’importanza della fase di ideazione e di ricerca delle informazioni per la redazione. - Riflettere sulle caratteristiche del linguaggio formale e riuscire ad applicarle nello scritto. - Esercitare strutture grammaticali e sintattiche (concordanza dei verbi, uso dei connettivi) e metterle in atto nel proprio testo. - Adottare un punto di vista particolare, mettendosi nei panni di un personaggio. Caratteristiche del progetto - Valorizzare le esperienze e i vissuti degli alunni - Sviluppare l’attitudine all’ascolto e la voglia di comunicare - Sperimentare modalità di lavoro coinvolgenti e motivanti - Imparare a scrivere dagli autori
DIARIO DI ANNA 24 dicembre 2016 Caro diario, È arrivato l‘inverno, da un paio di giorni c’è sempre più freddo e la mamma la notte insiste per darmi la sua coperta, io rifiuto altrimenti lei morirebbe di freddo, qui tutti dobbiamo aiutarci, siamo una famiglia, in questi giorni mamma m’impedisce di uscire da casa per il freddo, ma quando lei è distratta, attenta non far rumore, perché la porta è parecchio cigolante, la ed esco apro fuori a prendere un po’ d’aria, perché qui dentro non si respira, non possiamo neanche aprire le finestre perché potrebbero entrare bombe o proiettili, ma da quando li ho visti, mi sono resa conto che potrebbero anche spaccare il vetro, o meglio quello che ne rimane. Ieri ho trovato i miei libri di scuola, pieni di racconti, sono molto impolverati ma sono ugualmente riuscita a leggerli. 27 dicembre 2016 In questi giorni si sentono urla, spari e crolli, non è diverso dal solito, ma fa più paura. Ieri, ero seduta sul davanzale della finestra sentivo fragori di bombe scoppiare; non erano cosi vicine e
quindi non mi spaventai ma in lontananza vidi una bambina con i suoi genitori, gli corsi incontro ma lei mi g uardo male, quasi inorridita, non capii perché, aveva un vestito e delle calze senza buchi, sui suoi abiti non c’era traccia di polvere a differenza dei miei, e allora? Mi accorsi che singhiozzava e le chiesi cosa stesse accadendo, mi disse che tremava dalla paura; allora le domandai; “ Ma nel tuo paese non ci sono le bombe?” Lei mi guardò e smise di singhiozzare “No” rispose Tutto era strano, molto strano, corsi via senza salutarla, allora era vero, era vero quello che avevo letto sui libri, ero l’unica a vivere in questo mondo orribile. E vero che c’è un altro mondo, dove le persone hanno case con dei tetti, hanno vestiti senza buchi, hanno cibo a sufficienza, non hanno la preoccupazione di poter perdere qualcuno cosi dal un giorno all’altro, e perché hanno il coraggio di piangere se sono gli unici che possono avere un sorriso e me lo chiedo ancora; perché io e quella bambina abbiamo tante cose in comune, la mamma mi chiama, sta urlando, forse sarà l ‘ultima volta che ti scrivo ma l’ultima domanda che ti faccio è….. “ perché lei si ed io no?
DIARIO DI ANDREA
23 Dicembre 2016, Aleppo Caro diario, non ti ho abbandonato, ma con questa maledetta guerra non sono riuscito a scriverti. Le cose iniziano ad andare un poco meglio, è già da una settimana che non cadono bombe, forse vogliono lasciarci un Natale tranquillo! Forse anche chi sgancia bombe, ha un cuore… Beh ripensandoci, non proprio! Però magari riesco a trascorrere un Natale in famiglia, con quella poca famiglia che mi è rimasta…Sento degli aerei che passano, vado ciao. 27 Dicembre 2016, Aleppo Caro diario, due giorni fa era Natale ho ricevuto qualche caramella e, beh nient’altro. Non possiamo permetterci nulla, neanche una barretta di cioccolata! Per lo meno niente bombe, per adesso… Non ricordo più neanche quando è stata l’ultima volta che sono andato a scuola, e pensare che molti miei compagni sono morti, piango al solo ricordo... Ancora aerei! Sento un fischio. AIU…
DIARIO DI CLAUDIA G. 02/02/2017 Caro diario, poco fa è successo un altro bombardamento; considerando che sono solo le 14:00 siamo stati fortunati era solo il terzo, anche se nel secondo ci stavo quasi per lasciare la pelle, e apposto di farlo io è stata un bambino di sei anni, che tenerezza vederlo urlare per scappare dalle macerie e un attimo dopo trovarlo sotto di esse senza vita. Carissimo unico amico mio che mi ritrovo in questa Terra; certe volte penso che sia meglio morire invece di stare qui a piangere, a pregare e a sperare di che tutto questo finisca presto. Ho fame … mangiare … speranza che ci sia da mangiare.
DIARIO DI MARCO Sabato, 28 Gennaio 2017 Caro Diario, come ti ho già detto, della mia città rimangono solo tantissime macerie e qualche casa mezza distrutta qua e là, la mia casa non esiste più e io vivo a casa del mio amico Salvo, i suoi genitori sono, o meglio erano, più ricchi di noi e si sono potuti permetter una caso più bella e più robusta, è anche vero che di questa non rimane tanto, metà casa non c’è più e il tetto è crollato, ma sempre meglio di casa mia che non esiste più materialmente. Ho paura, è già successo due volte e se succede un'altra volta non so se sopravvivrò, alcuni miei amici sono morti e ho paura per me e i miei genitori. Ora devo andare, dobbiamo andare a letto presto per poi svegliarci alle 5, così da andare tutti al mercato della città più vicina, che dista 8 km, che dobbiamo percorrere a piedi, quindi come ogni domenica, torneremo a casa esausti. Domenica, 29 Gennaio 2017 Caro Diario, oggi siamo andati al mercato, abbiamo portato a casa tutto il necessario per una settimana, come ogni domenica nuova, i prezzi erano ulteriormente aumentati, e probabilmente tra due settimane, non riusciremo più a comprare il cibo che ci serve, ho ancora paura, ma non è come alcuni ragazzi che hanno paura di qualcosa da cui si possono riparare, con quello che succede a noi, chi sopravvive è molto
fortunato e spesso si rimane senza parenti e amici. Ora vado, speriamo che tutto vada bene anche stanotte, ogni giorno mi chiedo il perché di tutto questo, ma soprattutto come è cominciato? Domenica, 29 Gennaio 2017 Caro Diario, è mattina e il cielo è nuvoloso, non bastava questa guerra, ci voleva anche il temporale! Non abbiamo dove ripararci e probabilmente stasera saremo tutti bagnati. Una cosa positiva c’è: con questo maltempo è improbabile che arrivino i cattivi, mi limiterò a ripararmi sotto la piccola parte di tetto che rimane. Sento un rumore strano, non capisco cos’è, sembra un rombo, di un aereo o di un elicottero, ma in cielo non si vede nulla. Come non detto! Girandomi ho notato un aereo con il portellone di sotto aperto, per favore no, fa che non stiano per lanciarci una bomba, ho le mani che tremano, sento il cuore che batte fortissimo, ho paura, ho tanta paura…
DIARIO DI GIORGIO 13/03/15
Caro Diario, oggi mi sono alzato più o meno alle 6:05, siamo andato al rifugio segreto e appena arrivato o cercato di contattare la nonna che vive un Francia ma non ci sono riuscito, alle 10 ho fatto alcuni compiti che mia assegnato la mamma e alle 12:20 io e mio padre siamo andati a cercare del cibo purtroppo oggi non abbiamo trovato molto per cui credo che non ceneremo,ho portato un chilo e mezzo di pasta e un pò di pesce, credo che come frutta oggi utilizzeremo qualcosa dalla scorta(alla fine non abbiamo cenato). Qualche ora dopo mangiato ho giocato con tre elastici e una corda. Più tardi c'è stato un bombardamento e la casa del mio migliore amico è stata distrutta. Ho paura. Non so se tutto ciò finirà mai.. P.S. credo che tra non molto ci trasferiremo dalla nonna in Francia
DIARIO DI MARTINA Giorno 12 Gennaio 2016
Caro diario… oggi è stato un giorno molto difficile per fortuna accanto a me avevo la mia famiglia, che mi ha aiutato ad affrontare questo momento. E’ un sabato come tanti se non fosse che improvvisamente sento sopra la mia testa rumori assordanti e distruttivi, si trattava di bombe e spari. Non riuscivo a crederci, ma è iniziata la guerra, dalla finestra della mia stanza vedevo fumo e sentivo gridare aiuto. Soltanto quando un alito di vento spazzò via questa nube di polvere, mi resi conto della devastazione totale che mi circondava, palazzi distrutti, persone a terra sanguinanti, bambini che camminavano senza meta, confusi, smarriti. In questo momento, caro diario, sto aspettando, davanti alla porta di casa, che i miei genitori finiscano di sistemare le ultime cose per andare in un luogo sicuro. Spero di rivedere i miei amici e compagni di scuola. Vivo nella speranza che questa terribile guerra finisca presto e che tutto torni come prima.
DIARIO DI RICCARDO 13 Dicembre 2014 Caro Diario Oggi è stata una brutta giornata! A scuola la maestra di storia ci ha parlato della situazione politica nella nostra nazione in questo momento. Sono tornato a casa con le lacrime agli occhi, ma come al solito, la mamma mi ha consolato. Sono poche le volte che vedo la mamma senza il Burka. Per fortuna non le copre gli occhi. Sono l’unico modo per comunicare nei luoghi pubblici. Papà dice che devo andare a letto, vado ciao! 14 Dicembre 2014 Caro Diario Non ti ho ancora detto che io vivo ad Aleppo: una città nel nord-ovest della Siria. Domani è il mio compleanno, non vedo l’ora! Sono già le otto di sera, mancano solo poche ore. Oggi a scuola abbiamo avuto educazione fisica, mi sono divertito molto. Ma che succede? Sento dei fischi, non sarà mica… Oh no ho pau…
DIARIO DI GIUSEPPE Siria, 22/05/2016 Caro diario, Stiamo tutti bene per fortuna ma, non sopporto i rumori dei giocattoli che lanciano!!... Sento degli aeroplani volare sopra il mio quartiere, che lanciano anche loro tanti “giocattoli” che fanno tanto Rumpre quando arrivano a terra,, ho paura. Siria, 23/05/2016 Ok, mi sono appena alzato dal letto, sono le sei e 1/4 non sono riuscito a chiudere occhio stanotte, tutta l' altra metà della mia famiglia e sotto le coperte, sono ancora con il pigiama, si sente ancora il rumore dei giocattoli insopportabili, non ne posso più. Ultimamente sto vedendo tanti ma tanti di quei giocattoli, che non ci sto capendo più niente. Ieri i miei fratelli erano usciti insieme ai miei genitori .
Ma all’improvviso èè arrivata un pallina chè ha coplpito il mio papoè . … Mio papaè èra caduto a tèrra con dèl pomodoro sulla schièna comè nèi film , ma si èè riuscito a rialzarè èd èè scappato tutto dolorantè, èd èè èntrato a casa, insièmè ai miè duè fratèllini, è la mia mamma
Siria, 26/05/2016 Si lo so, sono passati trè giorni, ma non ho avuto tèmpo pèr scrivèrè. Papaè sta bènè pèr fortuna ma io cosìè non posso andarè avanti...!
DIARIO DI SIMONA” Cipro: 14/11/2016 Che freddo! Un vento gelido ricopre la città da più di una settimana. La zia sta preparando la cioccolata calda per tutti, tranne per Papà, lui preferisce il tè. I visi dei miei genitori adesso sono più sereni ,vedo più allegria e più tranquillità nei loro occhi. Ho ripreso a sorridere ,a giocare, dal momento in cui ci hanno portato via da quella triste città : Aleppo. Certo mi manca la mia Maestra,Il mio pupazzo preferito,ma per il resto posso dire che sto BENE,sto finalmente BENE. Non ti ho scritto per un po’ di tempo,perché ti avevo perso,ma ora ti ho ritrovato. Prima di arrivare qui (a casa degli zii) ho visto cos’è la guerra,l’ho provata e l’ho sofferta. Mi nascondevo a casa mia,tutto era come a nascondino: gli uomini cattivi contavano e noi bambini innocenti ci nascondevamo,solamente che non era un gioco. Un giorno mia madre disse che era arrivata l’ora di evadere da quella specie di prigione. Non potevo portare niente con me ,infilai te nella mia sacca,e scappai con i miei genitori. Uscita dalla mia casa corsi,vedevo solo fumo,come un vulcano in eruzione,gente che scappava,urlava,piangeva,e io che non capivo niente. Dopo 5 ore di fila davanti a un autobus ,salimmo,vi era una folla smisurata e cattivo odore. Le facce delle
persone erano incredule,avevamo tutti un pensiero in comune “Dove andremo?”. Interminabili ore di viaggio riuscì ad addormentarmi in braccio a mio padre e mi risvegliai su una piccola imbarcazione. Avevo fame, sete , la mamma mi diede del pane duro, promettendomi che presto avremmo mangiato cioccolata. In quel momento non mi sembrava vero… Arrivammo a Cipro,li ci attendevano gli zii. E lì capì dai sorrisi delle persone,che eravamo SALVI!!! Adesso che ti ho detto tutto vado a bere la mia cioccolata,che ormai sarà diventata fredda.
DIARIO DI LETIZIA Damasco, 01/02/2017 Caro diario, oggi è il mio compleanno, peccato che non posso festeggiarlo …..... Il mio paese è invaso da uomini con la barba lunga ed una maschera nera. Siamo in condizioni bruttissime, molti miei parenti sono morti di fame …..... non c'è molto cibo. Damasco, 02/02/2017 Caro diario, oggi, sono scoppiate diverse bombe, ho avuto molta paura, la mamma mi ha stretto la mano ed ha pregato insieme a me. Papà è tornato a casa, per fortuna, è riuscito a procurare del cibo. Damasco,03/02/2017 Caro diario, mi sono svegliata, ho sentito sparare .. urlare e piangere......... Oh! C'è una persona fuori con un giocattolo lungo e nero in mano, vado a vedere cosa vuole, a do...............
DIARIO DI FRANCESCO Mercoledì, 18 Gennaio 2014 Caro Diario, Sono Francesco e vengo dalla Siria più precisamente da Aleppo, oggi è la prima volta che ti scrivo. Sai che il mio paese è in crisida un pò di tempo e io ormai sono abituato a continui bombardamenti. Ora vado a letto notte. Giovedì, 19 Gennaio 2016 Caro Diario, ti scrivo perché, oggi hanno rapito i miei genitori e io sonogiù di morale, oggi sono a casa con mia nonna a non fare niente, non ho neanche pranzato e cenato. Ho tanta paura . …
DIARIO DI CLAUDIA P. Giovedì 2 febbraio 2017 Caro diario oggi hanno lanciato una bomba sulla casa della mia amica Ada, così è venuta a stare con la sua famiglia da me, tranne suo padre che è rimasto bloccato sotto le macerie della loro casa. Nella nostra casa c’è un sottoscala rinforzato ed è li che ci mettiamo quando fanno cadere dagli elicotteri le bombe. Ora devo andare la mamma mi chiama per andare nel sottos…
Venerdì 3 febbraio 2017 Caro diario hanno lanciato una bomba nella mia casa, e ora ci troviamo con la mia famiglia e con la famiglia di Ada in delle tende dove ci danno da mangiare e un posto per dormire, il mio papà sta bene ma la mia mamma è stata ricoverata. Nel frattempo fuori continuano a uccidere e ferire persone con le armi, e a lanciare bombe. Sabato 4 febbraio 2017 Caro diario la mia mamma si è ripresa, ora sta di nuovo insieme a noi, ma la situazione qui in Siria peggiora ogni minuto. La dottoressa ci ha detto che
verrĂ a prenderci un elicottero, e che ci porterĂ in Europa, ma la mamma dice che non accadrĂ mai.
DIARIO DI DAVIDE 23 maggio 2016 Caro diario, è la prima volta che appoggio la mia penna sul tuo volto liscio e bianco, avevo troppa voglia di esprimere i miei sentimenti a qualcuno che non mi contraddisse. Oggi mi sono svegliato con dei grandi rumori, ho camminato per il corridoio della casa e affacciandomi alla finestra ho visto degli uomini vestiti di nero con un’arma nelle mani che tutti chiamano ISIS, non era una novità dato che quelle cattive persone che uccidevano la gente si vedevano da due settimane. Ho paura che da un momento all’altro possano entrare in casa. Molte volte provai a chiamare dei miei amici, chissà perché non risposero, era ovvio “erano stati uccisi”. Sto incominciando a temere che prima o poi non ci sarò più! ..Ma tanto andrò in cielo, dove troverò tutti i miei compagni. Non ti ho ancora parlato dei miei genitori, sono fantastici mi accontentano in tutto. Gioco solo …ormai non si può neanche più uscire di casa. Il mio unico divertimento è diventato quello di distendermi nell’acqua calda e immaginare un mondo migliore. Sinceramente non so perché questi uomini massacrino
così tanta gente, l’ho chiesto tante volte a papà ma lui non vuole dirmelo. Non sono così tanto piccolo da non poter capire. Ormai ho undici anni. Ogni tanto mi viene la voglia di uscire fuori e provare a gridare: perché fate questo? Smettetela!
24 maggio 2016 Caro diario, questa mattina hanno suonato al campanello, mio padre ha aperto ed era una famiglia con due bambini della mia età che chiedevano aiuto. Non avevano più la casa perché distrutta dalle bombe e chiedevano un posto sicuro dove trovare riparo. Ora abitano con noi , forse ho trovato dei nuovi amici.
DIARIO DI VALERIA 8/12/2015 Damasco Caro diario, scusa se non ti ho potuto scrivere in questi due lunghi mesi, ma nella mia città c’è la guerra. Come sai dalle precedenti pagine ti ho raccontato delle frequenti lotte, però quel maledetto giorno il 22/9/2015 c’è stata una rappresaglia molto forte: da lontano arrivarono degli uomini vestiti di nero incappucciati che avanzavano con delle armi, non so quali tipi di fucili…. cosa vuoi che ne sappia una bambina di nove anni?! Gridavano ad alta voce “Allah-Allah”però nel Corano non c’è scritto che l’uomo può uccidere! Perché lo fanno? Sai, avrei tante domande ma non sapreia chi porle. È notte fonda senza luna e sento un sparo, due cinque bombe …. e poi…
DIARIO DI ADA Caro diario, Sono appena tornata da scuola. E' stato un po’ stancante ma allo stesso tempo interessante perchè la maestra ha spiegato un nuovo argomento di matematica: la divisione. Sono molto contenta perchè oggi l’insegnante ci ha concesso 2 ore per poter anticipare i compiti. Li ho già finiti quindi ,dopo aver pranzato, io e altre 2 mie compagne andremo al parco giochi. Ora vado a cambiare canale, non ho voglia di ascoltare il telegiornale. Ho anche fame, a domani. 13-03-15 Caro diario, Ieri mi sono divertita tantissimo, anche perchè dopo aver giocato siamo andate al centro commerciale e la mamma mi ha comprato dei nuovi vestiti. Probabilmente era un modo per scusarsi perchè ,come ti ho detto ieri, quando sono andata a cambiare canale la mamma mi ha sgridato dicendomi che doveva ascoltare un fatto importante appena accaduto nel nostro paese. Mi sono messa a piangere e mi sono arrabbiata. L’importante è che sia tutto risolto.
23-04-15 Caro diaro, È da un po’ che non ti scrivo, ma proprio non ho avuto tempo…comunque non è successo nulla di speciale… non è vero, sono preoccupata perchè pochi giorni fa hanno cominciato a sorvolare il cielo degli elicotteri che mi incutono molta paura. Non so a cosa servano ma sono davvero spaventosi… 18-05- 15 Caro diario, in questi ultimi tempi non ti scrivo spesso perché la maestra ci assegna molti compiti e la sera sono stanca. Stavolta non posso dirti che non sia accaduto niente. Infatti, qualche giorno fa, poco lontano da casa mia, uno di questi elicotteri di cui ti parlavo, ha lanciato una specie di giocattolo nero che però quando ha toccato terra è esploso e con esso tutti i palazzi e le persone intorno. Sono spaventata perché ho paura che possa accadere di nuovo. Tua Ada 20-05-15 Caro Diario, non so se essere felice o triste perché la maestra ci ha detto che oggi era il nostro ultimo giorno di scuola e che ci saranno delle “vacanze”. Ma qual è la festività di questo periodo? In Siria nessuna, non mi stancherò più per i compiti ma non vedrò ogni giorno i miei compagni, sono stranita da un altro fatto…La mamma
vuole andare via per trasferirsi dalla nonna in Francia. Non so quando, non so perché, ma è cosi.
23-06-15 Caro diario, Non ho più compiti da svolgere, ne’ appuntamenti con le mie amiche. È proprio questo che mi da fastidio. Che ho fatto io per non poter vedere più i miei amici? Ti chiederai perché non posso più stare con loro…beh! La risposta è molto semplice, sai quei giocattoli neri di cui ti parlavo? Ecco, nella prima settimana in cui non ti ho scritto hanno continuato a esplodere in giro per il mio paese, e uno di questi ha colpito la mia casa. Adesso come ti ho scritto mi trovo dalla nonna. L’unico problema è che sono arrivata solo io e la mamma è dovuta rimanere in Siria a combattere per il paese. Spero di poterla rivedere presto e spero soprattutto che non sia successo niente di brutto.
DIARIO SILVIA 24 DICEMBRE 2016 Finalmente ti ho trovato! Scusami ma l’ultima volta che ti ho scritto e ti stavo raccontando un po' della guerra, nel nascondiglio, è scoppiata una bomba proprio lì vicino e siamo dovuti scappare. Sfortunatamente correndo mi sei scivolato dalle mani e sei caduto in mezzo a tutte quelle macerie, ma per fortuna la gente che era dietro, ti ha preso. Non ho avuto molto tempo per scriverti, perché sono stata in ansia ogni secondo che passava. Eravamo e siamo tutti nascosti e vicini nella cantina della signorina Bianchi che fortunatamente ci ha fatto entrare subito, stiamo aspettando che questi rumori finiscano e che le persone vestite di nero e verde se ne vadano. Mia mamma è molto spaventata e con le sue mani calde e soffici mi scalda il viso, non so proprio dove sia mio papà, ma sono certa che abbia trovato un riparo. Ormai sono stufa di queste stupide bombe e di cambiare rifugio tutte le volte. 27 DICEMBRE 2016 Caro diario sono proprio stanca. Tutti i miei parenti e i miei genitori non fanno più caso a me come quando ero piccola. Oggi 27 Dicembre è il mio compleanno ma nessuno se ne è ricordato, sono tutti a pensare ad altro tranne che a me. Capisco che non posso festeggiare come tutti gli altri anni, amici, festa, giochi e regali ma almeno un
“auguriâ€? mi basterebbe come pensiero. Ora non ho voglia di fare nulla tranne che pensare a tutti i compleanni trascorsi con serenitĂ e in compagnia delle persone care.
DIARIO DI SALVATORE G. 15/02/16 Caro diario, sono sempre io, Salvatore. Da un paio di giorni con la mia famiglia viviamo in dei tendoni, perché il mio paese è stato bombardato, sono morte tantissime parsone e ci sono stati tantissimi feriti. Tutto questo è colpa di quegli uomini grandi e grossi armati fino ai denti vestiti interamente di nero,coperti fino al naso per non farsi riconoscere. I miei genitori non vogliono che esco dalla tenda, perché ultimamente stanno scomparendo molti bambini, papà mi ha detto che vengono rapiti da delle persone che poi le rivendono e la gente per fargli fare tutto ciò che vogliono,mi ha detto anche che alcuni di loro vengono uccisi per poi sottrarne gli organi per venderli al”mercato nero”, un posto dove i criminali vendono di tutto. Ho molta paura, non riesco più a dormire. Mi vengono in mente quei momenti terribili. Sento ancora le grida e i pianti di tutte le persone che hanno perso i loro cari. Quando finirà tutto questo orrore? 16/02/16 Caro diario, i miei genitori dicono che non siamo più al sicuro e tra poco quegl’uomini brutti e violenti torneranno, quindi dobbiamo fuggire altrimenti rischiamo un morte certa. Un signore, con la barba bianca e gli occhiali neri, ha promesso a mio padre di portarci via, lontano, ma vuole tanti soldi, troppi. I miei genitori hanno preso tutto quello che avevano e l’hanno consegnato all’uomo barbuto. il luogo della destinazione è l’Italia, precisamente Lampedusa, una città della Sicilia. Partiremo stasera, arriverà un furgone che verrà a prenderci per condurci al porto e imbarcarci su un
barcone. Cosa troveremo li? Cosa faremo? Dove andremo a vivere? Nonostante i miei timori è meglio andar via. Ora devo andare, i miei genitori mi stanno chiamando, devo salire in quella grande macchina grigia. 29/02/16 Caro diario, scusa se in questi giorni non ti ho potuto scrivere, non potevo perché eravamo in un grande barcone pieno zeppo di persone, ammassati come animali da macello. Il viaggio è andato bene, nessuno si è fatto male. Sono da poco sbarcato in Sicilia e dei medici, gentili, hanno controllato la nostra salute. Fortunatamente nessuno di noi aveva malattie. Ci hanno accolto e portati in un hotel. Qui tutto è accogliente, i letti sono comodissimi, le persone molto disponibili, il cibo è buono, ma mi manca molto la mia amata terra, la mia casa, la mia vita, i miei amici, ogni singolo luogo, ogni singola persona, mi manca tutto del mio paese nativo. Ma non posso andare lì, ancora c’è guerra, odio e morte. Devo restare qui ad aspettare che tutto finisca.
DIARIO DI REBECCA Damasco 1/02/2015 Caro diario, oggi è un giorno stupendo per la mia classe, a mezzogiorno andremo tutti insieme a fare una piccola gita con l’autobus nella nostra città. Purtroppo la gita non durerà più di un’ora perché la mia mamma dice che a tanta gente sono caduti troppi petardi per capodanno nelle case della gente. Sono le 10:00 e stiamo facendo storia, io mi annoio tanto quindi per passare il tempo, ti scrivo. Ore 11.00 : è l’ora di arte sembra non passre mai…ma perché non è già mezzogiorno!?! Finalmete è arrivata l’ora giusta! Sono le 12:00! Sei il mio migliore amico Non ti lascio e vedrai Damasco con me …ti continuerò a scrivere…momento per momento… Stiamo uscendo prorprio ora dalla classe, quindi ci vediamo dopo. Siamo nell’autobus e ci vorrà mezz’oretta prima di arrivare alla nostra meta, “Il Centro Di Damasco” anche se distrutto…sempre di Damasco si parla! Caro diario, c’è una cosa che in realtà devo rivelarti, in fondo all’autobus c’è una bambina che mi fa paura… il motivo? Semplice! Si veste sempre di nero, non parla mai e non ha neanche un’amichetta, buhhh. Sono le 12:30 e io sto notando che la bambina in fondo al bus si sta mettendo una cintura strana, questa cintura è circondata da dei cilindri rossi con dei fili sopra, nella mia testa penso… non è che sono pericolosi?
Infatti, ho avuto ragione la bambina sta urlando, “ Morite tutti” e un secondo dopo scintille da tutte le parti, ….…
Al termine dl Percorso in occasione degli ultimi fatti accaduti in Siria gli alunni della seconda G sotto la guida della professoressa Angela Arena si sono cimentati nella scrittura “Siria Diario” immaginandosi adolescenti che vivono questi terribili giorni … e in poche righe ogni alunno si racconta… da sirianao/a, che è al tempo stesso cronista della tragedia del suo popolo.