RASSEGNA STAMPA DEL 15 SETTEMBRE 2020

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XIII

Padova

Martedì 15 Settembre 2020 www.gazzettino.it

Salvini scende in piazza, ecco il suo sostegno a Zaia Ultimo incontro in Veneto stasera a Cittadella del leader della Lega, il centro storico sarà blindato `

L’APPUNTAMENTO CITTADELLA Se è scontata in Ve-

neto la vittoria per la presidenza della regione con la riconferma del governatore uscente Luca Zaia al terzo mandato, sembra che la vera sfida sia sulle percentuali che riceveranno Lega e lista Zaia. Ci sono anche Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lista Veneta Autonomia a supporto.

IL PROGRAMMA Oggi dalle 19 in piazza Luigi Pierobon a Cittadella, ultimo incontro in Veneto del presidente federale della Lega Matteo Salvini che inviterà al sostegno di Luca Zaia. I due leader incontrano gli elettori padovani e saranno presentati i candidati della provincia. Imponenti le misure di sicurezza, con il centro storico che dalle 17.30 sarà chiuso al traffico veicolare. Transennata la piazza con posti a sedere distanziati, registrazione degli ingressi e misurazione della temperatura. Ampi spazi all’esterno auspicando il rispetto del distanziamento e l’uso della mascherina. Sono gli ultimi quattro giorni di campagna elettorale, sabato il silenzio istituzionale, domenica e lunedì il voto per il referendum sulla riduzione

PADOVA La categoria Confimi In-

dustria Sanità si struttura ed elegge il suo primo presidente: è Massimo Pulin che guiderà la categoria per i prossimi tre anni. Pulin, imprenditore padovano di terza generazione, è presidente della Orthomedica Srl, azienda che da circa un secolo opera nel campo dei presidi sanitari e ausili ortopedici su misura. «La giunta che mi accom-

La Polfer ha denunciato all’Autorità Giudiziaria un 23enne ivoriano per rifiuto di generalità, false attestazioni sull’identità personale, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Lo straniero, notato nell’atrio della biglietteria della stazione perché privo della mascherina prevista dalla normativa anti covid, è stato poi fermato per un controllo. Da quel momento ha iniziato a manifestare insofferenza nei confronti degli agenti, apostrofandoli con frasi ingiuriose e poi spintonandoli con forza nel tentativo di sottrarsi al controllo. Accompagnato negli uffici Polfer, il giovane ha fornito le generalità che, però, a seguito degli accertamenti effettuati, sono risultate false.

VIA VALERI LITIGANO TRA LORO POI AGGREDISCONO I POLIZIOTTI

LA LEGA Matteo Salvini stringe la mano a Luca Zaia

dei parlamentari e poi il rinnovo delle cariche in regione come avviene in altre sei. I risultati avranno ripercussioni a livello nazionale anche se per ora pochi lo confermano. Facile immaginare che a Cittadella - punto centrale nel Veneto e baluardo del Carroccio che vi governa dal 1994, con elevate percentuali come anche in vari Comuni della zona - l’evento elettorale richiami diverse centinaia di persone. Accanto a militanti e sostenitori, anche

cittadini che vogliono ascoltare direttamente Salvini e Zaia. Massiccia la presenza di autorità della Lega: il segretario nazionale Lorenzo Fontana, il segretario provinciale di Padova parlamentare Alberto Stefani, il senatore Andrea Ostellari, il parlamentare Massimo Bitonci e l’ex ministro Erika Stefani. Previste almeno due ore di comizio con la riapertura dei varchi elettronici alle 22. Michelangelo Cecchetto © RIPRODUZIONE RISERVATA

Confimi, il neo presidente è Pulin CAMBIO AL VERTICE

STAZIONE FALSE GENERALITÀ UNA DENUNCIA

pagnerà in questi tre anni è espressione di un’industria sanitaria di spessore che darà lustro alla categoria» ha ricordato Massimo Pulin in occasione della sua nomina «Il nostro impegno e il nostro lavoro sarà rivolto alla valorizzazione delle imprese che sono all’interno della categoria, dando risalto a chi opera nel territorio nazionale, interloquendo con le istituzioni di riferimento contribuendo a migliorare il nostro sistema sanitario». L’elezione

è stata per Pulin anche l’occasione per porgere dei ringraziamenti Tra gli obiettivi del prossimo triennio, ha ricordato il presidente Pulin in sede d’insediamento, la promozione e la valorizzazione delle pmi del settore sanitario privato, la realizzazione dei contratti di lavoro, la rappresentanza nelle sedi istituzionali, l’organizzazione di momenti e occasioni di networking tra le aziende associate. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Nella mattinata di domenica un 28enne del Gambia ha cercato di sedare una lite tra una 18enne bellunese e una 32enne brasiliana in via Valeri. Lui ha sferrato uno schiaffo a una delle due che ha reagito cercando di picchiarlo a sua volta. La polizia, intervenuta su segnalazione, ha cercato di bloccare l’uomo che ha iniziato ad aggredire gli agenti. La giovane, capendo che il 28enne sarebbe finito nei guai, ha rincarato la dose arrivando a minacciare di morte i poliziotti e al contempo insultava l’altra donna. In Questura le donne hanno rifiutato le cure del medico: il 28enne e la 18enne sono stati denunciati.

PARCO MILKOVICH DROGA NEGLI SLIP, INDAGATO PUSHER DICIOTTENNE TUNISINO Domenica gli agenti hanno denunciato in parco Milkovich un 18enne tunisino: negli slip aveva nascoste diverse dosi di hashish.

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Lorenzoni, in ospedale un sit-in di solidarietà `Della Vedova: «Siamo ma Della Vedova - serve umiltà e

in campo per battere tutti i sovranismi» ELEZIONI PADOVA Benedetto Della Vedeva segretario nazionale di “Più Europa” e un gruppo di candidati consiglieri si sono ritrovati ieri davanti all’ospedale per un flash mob a sostegno di Lorenzoni, candidato alla presidenza del Veneto del centrosinistra, ancora ricoverato a causa del Covid 19. Lo stesso Lorenzoni è intervenuto telefonicamente all’incontro ringraziando per la vicinanza. «Purtroppo questo virus è inesorabile ma da ieri non ho più febbre spero di uscirne presto - dice Lorenzoni- siamo tutti pronti per lo sprint finale, la nostra è una proposta coerente con i bisogni del Veneto e dell’Italia, abbiamo contenuti democratici forti. Non possiamo accettare una destra che esclude e mette in discussione i diritti delle persone». «È mancata la voce del più quotato avversario di Zaia che così si è sottratto al confronto che invece dovrebbe fare con un candidato scelto da Lorenzoni, ma è più facile fare conferenza stampa quotidiane sfruttando il Covid evitando domande scomode - affer-

serietà da parte di Zaia che vincerà col il 200% ma è più pericoloso di Salvini. Si rischia di portare l’Italia sulla strada percorsa da Ungheria e Polonia ed il Veneto ad una deriva catalana. Siamo convintamente in campo per battere i sovranismi. Zaia non è il miracolo che vuol fra credere ai veneti». Della Vedova ha quindi lanciato una serie di domande al governatore uscente. «Zaia sei per il Si o per il No al referendum? Sei a favore del Mes che dà risorse aggiuntive a scuola e sanità o hai paura che Salvini si metta ad abbaiare? Come fa il Veneto ad essere protezionista? È un controsenso, l’economia della regione si basa sull’export. “Più Europa” c’è e ci sarà anche dopo le elezioni». Luisa Morbiato © RIPRODUZIONE RISERVATA

FLASH MOB Benedetto Della Vedova porta solidarietà in ospedale ad Arturo Lorenzoni

Confartigianato, un progetto per rilanciare l’economia L’INIZIATIVA PADOVA È una riflessione di am-

pio respiro quella contenuta nel position paper (presa di posizione) redatto da Confartigianato, in vista della prossima scadenza elettorale. «Abbiamo voluto recapitare a tutti i candidati padovani un documento che raccoglie le nostre priorità, ambiti sui quali chiediamo un dialogo con chi governerà il Veneto nei prossimi anni» spiega Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Padova. Si tratta di un contributo al dibattito tra le forze sociali sulle strategie di rilancio so-

cio-economico, che individua macro-temi portanti per il governo della Regione nel quinquennio 2020-2025 e avanza proposte di specifiche politiche regionali che andranno a proiettarsi in un orizzonte di qui al 2050. Un documento pensato per il lungo periodo e quindi “aperto”, aggiornabile, ma che, a fronte di un calo del PIL per il Veneto stimato oggi al -7% per il 2020, lancia un messaggio: serve subito un ragionamento per la ripartenza. «Il documento - afferma Boschetto - guarda alla nostra regione all’interno del più ampio sistema nel quale costruire alleanze». © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Rovigo

Martedì 15 Settembre 2020 www.gazzettino.it

Lauree in piazza con cerimonia “all’americana” `Giurisprudenza

di Ferrara lancia l’iniziativa di sabato ISTRUZIONE ROVIGO Per la prima volta il

IRAS La struttura per anziani di Rovigo, al pari di tutte quelle pubbliche, soffre per un regime fiscale sfavorevole rispetto ai privati

«Case di riposo trascurate» `Sono 19 le strutture nella provincia La Uil va all’attacco della Regione sulla riforma delle Ipab attesa da 17 anni e i problemi nella pandemia ci sono stati `

SOCIALE ROVIGO Le sigle sindacali legate

al mondo dei pensionati sono sul piede di guerra con la Regione: «Le Case di riposo polesane sono state trascurate». Fabio Osti, polesano segretario regionale della Uil Pensionati, chiede giustizia per i morti delle Rsa e afferma: «Mi auguro che la magistratura capisca le responsabilità di cosa ha causato decine e decine di decessi. La commissione regionale voluta da Zaia, che sono convinto troverà parecchie cose non buone, si esprimerà solo tra mesi».

LA RIFORMA MAI FATTA Nelle 19 Case di riposo polesane, tra pubbliche e private, ci sono centinaia di anziani che il sindacato dichiara essere stati abbandonati in questo difficile momento dell’emergenza sanitaria Covid. Secondo Osti, non avere fatto la riforma regionale sulle Ipab danneggia il settore per più ragioni. «Voglio denunciare una situazione che è esplosa in tutta la negatività a causa del periodo che stiamo vivendo. Aspettiamo da 17 anni la riforma del-

le Ipab, è stata fatta dappertutto in Italia, qui ancora no. Questo, per esempio, abbasserebbe l’Irap che sono costrette a pagare le aziende pubbliche, che è al 9%, mentre per le private al 3%, costringendole a versare annualmente circa 400mila euro di tasse. Questa riforma permetterebbe di tenere in equilibrio i bilanci».

RITARDI DANNOSI In ambito assistenziale, Osti aggiunge che ci sono stati dei ritardi che hanno danneggiato la salute degli ospiti. «C’è stato un notevole ritardo nel chiudere le strutture e nel fornire tamponi e mascherine. I morti che ci sono stati non sono dovuti all’anzianità, ma al Covid. In tutto il Veneto 21.100 persone contagiate, 2.100 decessi di cui il 40% in casa di riposto. È un dato strabiliante in negativo, con un picco che non si giu-

FABIO OSTI: «MI AUGURO CHE LA MAGISTRATURA CAPISCA COSA HA CAUSATO DECINE E DECINE DI DECESSI»

stifica in provincia di Verona. Probabilmente i decessi sono avvenuti a causa di questi ritardi».

LAVORATORI PENALIZZATI Il segretario provinciale della Uil Funzione Pubblica, Cristiano Pavarin, infine, punta il dito sulla situazione lavorativa all’interno delle strutture residenziali. «Tutto questo ha ripercussioni non solo sugli ospiti assistiti, ma anche sui lavoratori. Se è vero che da un lato le strutture Covid sono state

la prova che il sistema sanitario di queste è parte del Sistema sanitario nazionale, la Regione ha obbligo di garantire le impegnative a tutti gli ospiti non sufficienti. I contratti di lavoro, poi, vanno adeguati per garantire professionalità e bloccare l’esodo di lavoratori. C’è una carenza incredibile di personale ed è giunta l’ora di trovare un modo per applicare un contratto di lavoro simile a quello del pubblico». Alberto Lucchin © RIPRODUZIONE RISERVATA

centro di Rovigo ospiterà una cerimonia pubblica con i nuovi laureati che ricorderà un po’ quella dei college americani. L’evento è in calendario sabato 19 in piazza Garibaldi a partire dalle 11. L’approccio sarà sobrio, darà priorità assoluta al rispetto delle norme anti-Covid e soprattutto sarà l’occasione di celebrare finalmente, dopo il lockdown, un traguardo fondamentale per gli studenti della sede rodigina del Dipartimento di Giurisprudenza dell’università di Ferrara, che durante la quarantena hanno completato i propri studi a distanza. Avranno la possibilità, nel cuore del centro cittadino, di ricevere dai propri docenti la pergamena di laurea, insieme ai compagni di corso e ai propri familiari.

RICONOSCIMENTO «Il conseguimento della laurea è una meritata conquista, che nell’eccezionalità dei mesi scorsi molti studenti non hanno potuto condividere con le famiglie e i loro compagni di studio - spiega il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Daniele Negri - perciò abbiamo ritenuto fosse giusto dare a tutti i nostri studenti la possibilità di celebrare ufficialmente questo traguardo. Sarà un evento

gioioso, pubblico e sicuro, realizzato anche grazie al sostegno del Comune, che ha immediatamente incoraggiato questo ulteriore passo verso la normalità della vita accademica». Nelle settimane successive, infatti, riprenderanno anche le lezioni del nuovo anno accademico, con momenti sia in presenza sia a distanza, secondo un calendario già comunicato agli studenti. Sarà massima l’attenzione a garantire la sicurezza di tutti e un’esperienza formativa all’altezza del Dipartimento di Giurisprudenza dell’università di Ferrara, riconosciuto ufficialmente dal ministero dell’Università e della Ricerca come “Dipartimento di eccellenza”.

L’ORGANIZZAZIONE Per il momento, il ritorno verso la normalità sarà scandito dall’evento d’eccezione in calendario sabato prossimo. L’accesso all’area della cerimonia sarà consentito a un numero limitato di ospiti per ciascun laureato e soltanto su prenotazione. Chi darà conferma rispondendo alla e-mail che è stata inviata nei giorni scorsi agli account personali degli studenti, riceverà l’invito definitivo con tutti i dettagli (luoghi, orari e documenti) e le norme di sicurezza da seguire. Chi non potrà essere presente, potrà ricevere la propria pergamena di laurea seguendo le indicazioni disponibili sul sito internet dell’ateneo. In caso di maltempo la cerimonia si sposterà al teatro Don Bosco. Nicola Astolfi © RIPRODUZIONE RISERVATA

Forum dei Giovani

Giovedì l’assemblea, ma solo via web Giovedì si svolgerà l’assemblea del Forum dei Giovani di Rovigo. L’appuntamento è stato fissato in prima convocazione per le ore 20, in modalità virtuale, collegandosi al seguente indirizzo: hiips://meet.google.com/bof-wmhu-zgf. All’ordine del giorno vi sono prima le procedure di verifica dei presenti con la verifica dell’organo esecutivo, quindi verrà fatta una riflessione

sulle dimissioni pervenute, per passare poi all’analisi delle proposte e dei progetti in materia di Politiche giovanili, in città, con lo spazio finale per le cosiddette varie ed eventuali. Chiunque può partecipare collegandosi al link prima citato. L’eventuale seduta di seconda convocazione è fissata per lo stesso giorno alle 21 e sono identiche le modalità di partecipazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PALAZZO ANGELI Una delle aule della facoltà di Giurisprudenza dell’università di Ferrara che sono ospitate in centro città

Fatiguso al vertice delle Fiamme gialle rodigine Il latinista Ivano Dionigi GUARDIA DI FINANZA ROVIGO Cambio al vertice della

Compagnia di Rovigo della Guardia di Finanza, con il capitano Francesco Rizzo che arrivato tre anni fa, saluta il Polesine per trasferirsi sulla costa pesarese, come comandante della Compagnia di Fano e con il testimone che passa al maggiore Marcello Rosario Fatiguso, che arriva dal Friuli dove ha ricoperto prima il ruolo di comandante della Compagnia di Latisana, poi di comandante del Gruppo di San Giorgio di Nogaro, sempre in provincia di Udine. La cerimonia di avvicendamento si è tenuta ieri mattina, nella caserma di via Badaloni, alla presenza del comandante provinciale delle Fiamme gial-

le, il colonnello Dario Guarino, e del comandante del Gruppo di Rovigo, il tenente colonnello Sebastiano Mario Rizzo, da cui dipende il reparto. Il comandante provinciale ha voluto ringraziare il capitano Rizzo «per il proficuo lavoro svolto al comando della Compagnia di Rovigo nei tre anni di permanenza», formulando nei confronti dell’ufficiale in partenza «i migliori auspici per il nuovo e prestigioso incarico di comandante della Compagnia di Fano». Al neo arrivato maggiore Fatiguso, invece, il colonnello Guarino ha espresso, nel saluto di benvenuto, «i più fervidi sentimenti augurali per un brillante periodo di servizio alla sede di Rovigo». F.Cam. © RIPRODUZIONE RISERVATA

racconta le parole e la vita L’INCONTRO SAN MARTINO Proseguono gli

SALUTI Il colonnello Dario Guarino insieme ai capitani Francesco Rizzo in partenza e Marcello Rosario Fatiguso

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appuntamenti organizzati a San Martino di Venezze dall’Unità pastorale del paese rivierasco e della frazione di Beverare. Dopo l’apertura offerta con il concerto del gruppo The Twisters with Alice Violato e la serata vissuta con “La libertà del viaggio”, una lettura di testi con Giuseppe Cederna e l’accompagnamento musicale di Luciano Chillemi, questa sera, alle 21 in chiesa, ci sarà l’incontro intitolato “Parole che allungano la vita”, che avrà come protagonista Ivano Dionigi.

L’ospite odierno è una figura di alto spessore nella vita culturale italiana. Pesarese 72enne, è professore ordinario di letteratura latina ed è stato Magnifico Rettore dell’Alma mater studiorum università di Bologna dal 2009 al 2015. È membro dell’Accademia delle Scienze di Bologna e del Centro studi Ciceroniani. Nel 2012 è stato nominato da papa Benedetto XVI presidente della neonata Pontificia Accademia di Latinità. L’ultimo appuntamento è fissato venerdì 25 settembre per “Fragilità e umanità” con Luciano Manicardi, priore della comunità di Bose. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Primo Piano

Martedì 15 Settembre 2020 www.gazzettino.it

Il ritorno del Cavaliere L’intervista Silvio Berlusconi

È

appena uscito dalla «prova più pericolosa della sua vita», ma nemmeno in ospedale si è fermato: Silvio Berlusconi ha solo rallentato i giri per qualche giorno, e già dal pomeriggio è “sul pezzo”. Dal suo “isolamento domiciliare” ad Arcore telefona, sprona i candidati, rilascia interviste: «Purtroppo non potrò partecipare ad incontri pubblici. Cercherò, da remoto, di partecipare comunque alla campagna elettorale». È ottimista, come suo solito: per il centrodestra, ma anche per Forza Italia. La brutta esperienza del Covid non ha lasciato segno: ha solo rafforzato l’idea che si era fatto fin dai primi giorni della pandemia: «Nelle fasi iniziali il Governo ha indugiato troppo ad ascoltare il grido d’allarme dei Governatori del Nord, come se il problema fosse il razzismo nei confronti dei cinesi e non la tutela della salute degli italiani. Ma guardiamo davanti a noi...». Davanti a noi, presidente Berlusconi, ci sono le elezioni regionali. In Veneto Luca Zaia sembra avviato a un’ampia riconferma, in particolare con la “sua” lista. La convivenza con una personalità “forte” è un problema per Forza Italia? Ha “cannibalizzato” consensi tra i moderati... «Non vedo il problema. Sosteniamo lealmente il Presidente Zaia, che è stato un ottimo governatore e merita la riconferma. Forza Italia porta un contributo di numeri, di persone, di idee, sulla base dei valori cristiani e dei principi liberali, garantisti ed europeisti di cui siamo i soli coerenti portatori». Da più parti il governatore veneto è indicato come possibile candidato premier per il

L’AUTONOMIA È UNA RICHIESTA SACROSANTA, NON DIVIDE L’ITALIA. I NUOVI SONO INCOMPETENTI, MA NON RIMPIANGO I VECCHI POLITICANTI

«Con gli aiuti dell’Europa si possono tagliare le tasse» Il leader di Forza Italia: «Usiamo i soldi `«Nessuna probabilità che il Governo cada: per un grande piano casa e infrastrutture» le 4 sinistre legate da un pattto di potere» `

centrodestra. Che cosa ne pensa? «Non entro in questa discussione. Il candidato premier che il centro-destra proporrà al Capo dello Stato sarà indicato dal partito della coalizione che avrà ottenuto più voti». Lei, Salvini e Meloni avete firmato un patto che vi impegna a una serie di riforme nel caso andiate al governo. Tra queste c’è l’autonomia regionale, attesa in Veneto da decenni. Davvero pensa che i parlamentari di Forza Italia del Sud la voteranno? «Certamente sì: l’Autonomia è una sacrosanta richiesta dei Veneti come di cittadini di altre regioni, ma non è un provvedimento per dividere l’Italia. Il principio di sussidiarietà, che consiste nel portare il livello delle decisioni il più vicino possibile alla gente è uno dei cardini della nostra cultura politica». Quante probabilità ci sono che Conte si dimetta in caso di sconfitta dell’area di governo alle regionali? Probabilità, non speranze... «Credo nessuna: il patto di potere su cui si fonda il Governo delle quattro sinistre prescinde dalla volontà dei cittadini. Proprio perché sanno di essere in minoranza rimangono incollati alle posizioni che non riotterranno mai più». La scuola è iniziata con il fiatone: che cosa avrebbe dovuto fare (tre mesi fa, non oggi), il governo? «Scelte chiare, coerenti, razionali, seguendo le indicazioni degli scienziati. Invece i ministri interessati si sono divisi e

contraddetti su tutto, lasciando famiglie, studenti e insegnanti nell’incertezza e nella preoccupazione». Quali sono le prime 3 cose sulle quali investirebbe i soldi che l’Europa ci presterà? «Un profondo taglio delle tasse, un grande piano casa e infrastrutture, importanti investimenti nella sanità utilizzando le risorse del MES».

«Mi sono personalmente occupato di sollecitare l’approvazione del Recovery Fund presso i principali leader politici europei, e posso assicurare che nessuno ha mai neppure preso in considerazione uno scambio di questo tipo. Questo naturalmente non esclude che abbia ragione Salvini nel chiedere un maggiore impegno dell’Europa di fronte al dramma dell’immigrazione clandestina».

pale sia il crescente disinteresse e disgusto dei moderati per la politica. È un disgusto che comprendo ma che porta a un disimpegno anche dal voto che potrebbe avere effetti disastrosi per l’avvenire del nostro Paese e dei nostri figli. Sta a noi farlo capire agli Italiani, ai sette milioni di italiani che annunciano di non voler votare ma che sui contenuti si dichiarano di centro-destra».

Salvini sospetta che il Recovery fund nasconda un do ut des: l’Europa ci dà i soldi, noi ci teniamo le ondate di migranti. È possibile?

Perché in Italia lo spazio “moderato” oggi è più esiguo? Perché fanno più presa gli slogan e i temi più divisivi? «Credo che la questione princi-

I sondaggi dicono che nel carro del centrodestra Forza Italia è il terzo partito. Dica la verità: non è mai stato tentato dall’idea di scompaginare

MILANO «Anche questa volta l’ho scampata. È stata la prova più pericolosa della mia vita». Berlusconi è uscito ieri mattina dall’ospedale San Raffaele. Abito blu di ordinanza, camicia azzurra, cravatta blu a pois colorati ma più che altro ha subito indossato i panni del testimonial della lotta contro il Covid. Il messaggio che ha voluto diffondere è quello della responsabilità, di chi ha temuto per la propria esistenza soprattutto nei primi giorni e ora invita tutti a non sottovalutare il virus. Ecco un’altra “resurrezione” del presidente di Forza Italia. Da mercoledì notte nel reparto Diamante dell’ospedale milanese, positivo al tampone e ricoverato per un principio di pol-

monite bilaterale, le prime 48 ore le più delicate. «Non è stato per niente facile» ha confidato. Del resto aveva già sottolineato di essere finito in “un inferno”. Ora è in isolamento ad Arcore. Era tutto pronto per il ritorno a casa a villa San Martino, sanificata già dalla settimana scorsa. Per il poco personale presente tamponi giornalieri, per l’ex presidente del Consiglio che dovrà rifare quotidianamente i controlli medici previsto un pe-

IL CAV LASCIA L’OSPEDALE DOPO LA GRANDE PAURA: «È STATA LA PROVA PIÙ PERICOLOSA DELLA MIA VITA»

Ha deciso se voterà Si o No al referendum sul taglio dei parlamentari? E perché? «Sono molto perplesso. È un taglio che fa male alla libertà e limita spazi di democrazia. Ridurre i Parlamentari è giusto, andrebbe però fatto con una riforma organica come quella che noi avevamo varato nel 2005 ma che poi è stata cancellata dalla sinistra». Che cosa ha pensato quando ha letto di Di Maio che propone per la Libia il piano Berlusconi del 2008? «Che i nostri rapporti con la Libia e il nostro ruolo nel Mediteraneo nascevano da un lungo e paziente lavoro di relazioni, anche mie personali, con gli Stati e con i principali leader dello scacchiere mediterraneo. Tutto questo non si recupera in un giorno». Di fronte alla qualità della classe politica di questi ultimi anni, per caso rimpiange i suoi vecchi avversari? Prodi, Veltroni, D’Alema... «No, non li rimpiango. Non amo dare giudizi sulle persone, alcune delle quali certamente stimabili, ma non mi sono mai trovato in sintonia né con i vecchi professionisti della politica né con i nuovi ambiziosi improvvisati che fanno dell’incompetenza e dell’inesperienza il loro tratto distintivo». Ario Gervasutti © RIPRODUZIONE RISERVATA

GUARITO Silvio Berlusconi ieri mattina all’uscita dall’ospedale San Raffaele di Milano dove era stato ricoverato 12 giorni fa dopo essere risultato positivo al Covid19

ZAIA MERITA LA RICONFERMA: MA SIAMO NOI AZZURRI I SOLI PORTATORI DEI VALORI CRISTIANI E DEI PRINCIPI LIBERALI

Quarantena ad Arcore dopo la tempesta: «L’ho scampata bella» LA GUARIGIONE

il quadro e costruire un altro “carro” al centro con Renzi e altri? «Ovviamente no, anche perché questo sì che porterebbe a un fallimento elettorale e politico. Ho stima per Renzi ma giochiamo in metà-campo opposte».

riodo di riposo. Niente campagna elettorale dal vivo, nessuna manifestazione di piazza. Soggiorno “blindato”. Escluso qualsiasi “blitz” anche a ridosso delle elezioni, anche per volere della famiglia. Solo brevi telefonate per le iniziative di partito e qualche intervista. Per sostenere i candidati del centrodestra e i coordinatori azzurri impegnati alle Regionali ma anche per ripetere che la sua esperienza dovrà servire per mantenere alta l’attenzione. «Rinnovo a tutti l’appello alla massima responsabilità personale e sociale. Il mio pensiero va prima di tutto ai tanti ammalati di Covid e alle loro famiglie», le prima parole del Cavaliere davanti a taccuini e telecamere, «avevo una carica virale altissima. Ce l’ho fatta con l’aiuto del Cielo e del dottor Zangril-

lo». E poi quell’esclamazione – «che Dio ci dia una mano a risolvere questa situazione» – come segnale di una volontà di tornare a sperare che le cose migliorino. «Stiamo dimostrando che questo virus è più aggredibile», ha detto il medico curante di Berlusconi. L’ex presidente del Consiglio ha invitato a rispettare «rigorosamente le regole e le prescrizioni sanitarie». Si tratta – ha affermato, sorriso sul volto ma sguardo sofferente – «di un dovere verso noi stessi e verso la collettività». «Ho provato in prima persona che fino a quando la circolazione di questo virus non sarà debellato, ognuno di noi, pur agendo con la più grande prudenza è esposto al rischio di essere contagiato e contagiare gli altri. E questo – ha aggiunto - è tanto più grave per le persone fragili per età e

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condizioni di salute. L’80% dei malati oltre gli 80 anni colpiti dal virus non ce l’ha fatta». Ad Arcore – ma in un’altra ala della residenza - c’è anche Marta Fascina, anche lei positiva al Covid e asintomatica. Nella sua villa milanese è confinata la figlia Marina e anche Luigi e Barbara restano isolati. La prima ad aver contratto il virus è stata proprio quest’ultima ma non è detto che sia stata proprio lei ad aver causato il “cluster fa-

ORA L’ISOLAMENTO IN ATTESA DEL RISULTATO DEI TAMPONI GLI AUGURI DI MELONI: «È UN LEONE E LO HA DIMOSTRATO ANCORA»

miliare”. Di sicuro Berlusconi ha lasciato la Sardegna il 19, dopo aver incontrato tra gli altri l’imprenditore Briatore e diversi esponenti forzisti. La prima telefonata dopo le dimissioni dall’ospedale alla figlia Marina che quando è scoppiata la pandemia lo ha protetto nella sua villa in Francia. Ma a chiamarlo sono stati in tanti. «Non avevamo alcun dubbio che avrebbe superato anche questa difficilissima sfida. È un leone e lo ha dimostrato ancora una volta», le parole della Meloni. Ad inviargli un abbraccio anche Salvini mentre dal partito azzurro la notizia del ritorno a casa del proprio leader è stata accolta come una sorta di liberazione: «Primo giorno di scuola. Suona la campanella: Berlusconi presente. Bentornato presidente!», ha scritto sui social Giacomoni. «Un’altra battaglia vinta insieme», l’esultanza della fedelissima Ronzulli. Berlusconi ha voluto ringraziare per la vicinanza prima di tutto il presidente della Repubblica Mattarella. © RIPRODUZIONE RISERVATA


15-SET-2020 Estratto da pag. 18

ARTICOLO NON CEDIBILE AD ALTRI AD USO ESCLUSIVO DI MINISTERO DELL'INTERNO

3043

a cura dell'Ufficio Stampa e Comunicazione


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15-SET-2020 Estratto da pag. 28

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