RASSEGNA STAMPA DEL 12 NOVEMBRE 2020

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XI

AgordinoValbelluna

Giovedì 12 Novembre 2020 www.gazzettino.it

Piasent al riparo da esondazioni con 87mila euro `Il Comune intanto

fa cassa con l’asta di un’area a Valcozzena AGORDO

IL CANTIERE Iniziati i lavori per creare una spiaggetta nel tratto di lago che ricade nel territorio di Rocca Pietore

Nasce una spiaggia ad Alleghe con la sabbia dragata dal lago In cantiere uno spazio turistico estivo `Il sindaco: «La pulizia del bacino è nel più panoramico tratto rocchesano un intervento enorme da 10 milioni» `

ROCCA PIETORE Una volta ultimata sarà una delle attrazioni turistiche di Rocca Piatore e della val Cordevole. Parliamo della spiaggetta che sta per sorgere sul la sponda destra del lago di Alleghe, versante rocchesano.

UN’OPERA VOLUTA «Tra i tanti lavori in corso sul territorio di Rocca- spiega il sindaco Andrea De Bernardin - si può già iniziare a intravedere la realizzazione di una spiaggetta voluta fortemente dall’amministrazione comunale che dal soggetto attuatore che in questo caso è Veneto Acque. Questa novità sarà una delle attrazioni turistiche che potrà offrire il nostro Comune in quanto ricordo che la zona del lago vicino all’ex Chalet al Lago, dove sorge la spiaggetta, è una delle più panoramiche e belle che il nostro territorio possa offrire assieme a tante bellezze naturali come la Marmolada e i Serrai di Sottoguda in via di ripristino». Ricordiamo che anche Alle-

ghe da anni, alla foce del torrente Zunaia possiede una piccola ansa sul lago che d’estate è una vera attrazione turistica. La spiaggetta viene realizzata ex novo attraverso l’apporto di una parte del materiale dragato dal lago di Alleghe nel corso delle operazioni di ripristino e di pulizia attraverso il prelevamento dei detriti e materiale alluvionale.

din - calcolati in circa cinquecento mila metri cubi. Per avere una vera e propria proporzione di quanto materiale sarà prelevato possiamo immaginare circa venti mila camion carichi. Al momento il materiale viene stoccato nella zona presso il Ru De Zentenin, corso d’acqua che sarà poi arginato e messo in sicurezza. Un po’ alla volta con-

I DANNI DI VAIA

SANATE TANTE FRAGILITÀ

Quello della pulizia del lago di Alleghe rimane uno dei cantieri post Vaia più importanti, come sottolinea lo stesso primo cittadino di Rocca. «Parliamo di un prelevamento di materiale dalle proporzioni veramente importanti - spiega De Bernar-

«DAL FONDO SARANNO PRELEVATI IN TUTTO 500MILA METRI CUBI DI MATERIALE CHE “CAMMINERÀ” SU 20MILA CAMION»

clude il sindaco De Bernardin stiamo continuando ad aprire cantieri, rimettendo a posto i danni creati dalla tempesta Vaia. In questo caso ricordiamo che per il lago di Alleghe sono stati stanziati dal Commissario per l’emergenza Vaia, ovvero il governatore Luca Zaia, ben dieci milioni di euro. Tantissimi soldi che stiamo cercando di spendere nel migliore dei modi».

AMMINISTRAZIONE Il sindaco Andrea De Bernardin

Investimenti importanti tra il lago di Alleghe e i Serrai che producono anche lavoro per tante imprese e questo è uno dei risvolti positivi nel quadro del disastro creato da Vaia, tempesta che ha avuto come epicentro proprio il territorio di Rocca Pietore. Gli interventi scattati con il post-tempesta hanno permesso di sanare anche fragilità e disastri creati da altre calamità, sicuramente meno impattanti di Vaia, ma che nel tempo hanno stratificato una serie di danni sul territorio. Dario Fontanive © riproduzione riservata

Il pitbull disperso “chiama” il Soccorso alpino LONGARONE C‘è voluta un po’ di pazienza per fargli prendere fiducia e poter avvicinare Pasticcio, il pitbull scappato martedì sera sera sopra Podenzoi durante una passeggiata con la sua proprietaria. Verso le 20.30 il Soccorso alpino di Longarone era stato allertato dalla Centrale del Suem contattata da un uomo del posto, la cui moglie non era rientrata dopo essersi allontanata con il cane a piedi nel bosco. La trentottenne era stata rinvenuta quasi subito illesa, sebbene fosse scivolata, ed era stata riaccompagnata a casa. Mentre Pasticcio, malgrado una squadra avesse proseguito la ricerca, non si trovava. Questa mattina un soccorritore è tornato a cercarlo assieme al conduttore di un’uni-

tà cinofila del Soccorso alpino. La squadra ha iniziato a perlustrare la zona, ma il cane, sicuramente impaurito, non si faceva vedere. Finché, quando i due soccorritori hanno deciso di rientrare, Pasticcio che li ha visti allontanarsi ha richiamato la loro attenzione guaendo. Si trovava più in alto rispetto a loro, sopra alcuni salti di roccia. Dopo averlo raggiunto arrampicandosi, il conduttore si è seduto abbastanza vicino, ha messo per terra qualche crocchetta e una ciotolina di acqua e ha atteso che, stando con lui, la bestiola capisse di non avere nulla da temere. E cosi è stato, il cane si è lasciato avvicinare e imbragare per essere riportato sulla strada. Alle 15.30 Pasticcio è stato riconsegnato ai suoi padroni. © riproduzione riservata

RECUPERO Il pitbull Pasticcio ha dato filo da torcere ai soccorritori

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Lavori idrogeologici in vista a Piasent mentre in Valcozzena viene posto in vendita all’asta un terreno. Due interventi, quelli messi in campo dal Comune di Agordo, che prenderanno vita a breve. Il primo consentirà di risolvere uno storico problema della frazione mentre il secondo permetterà di fare un po’ di cassa da “girare” poi a favore di altre operazioni. A seguire gli iter sarà il vicesindaco Giulio Favretti, in sostituzione del sindaco Roberto Chissalè ancora positivo al Covid - asintomatico dopo oltre dieci giorni dalla scoperta del contagio.

CAPTAZIONE DELLE ACQUE Il progetto predisposto dal Comune di Agordo per il paese di Piasent si riferisce alla realizzazione di interventi che interessano entrambi i rii posti a monte della strada frazionale. Corsi d’acqua che, in occasione di eventi meteorologici eccezionali, vengono caratterizzati da problemi di esondazione con consistenti apporti di materiale detritico sulla sede stradale. «Per questo - spiega l’assessore Favretti - abbiamo previsto due tombotti da posizionare sotto la strada che avranno il compito di intercettare l’acqua che giunge dall’alto e che in occasione di piogge un po’ più violente esonda. Una sorta di bypass per evitare danni alla strada, all’area contermine ma anche, come fu ad esempio durante Vaia, ad alcune case della zona». Il proget-

to, che sarà realizzato dalla ditta Edil Si.Bra di La Valle Agordina, prevede un costo di 87mila euro. «Ottantamila dei quali - specifica il vicesindaco - assegnateci dall’Unione montana Agordina per far fronte al dissesto idrogeologico».

TERRENO IN VENDITA «Intanto - prosegue l’assessore Favretti - il Comune ha indetto un’asta pubblica per la vendita di un terreno di sua proprietà in località Valcozzena. Si tratta di un cosiddetto relitto stradale di 820 metri quadrati al prezzo base d’asta di 35 euro al metro quadrato. Quindi, si parla di una cifra attorno ai 28mila euro. Soldi che, se riusciremo a incassare, utilizzeremo per altre opere. Quella in questione è un’area posta in zona industriale che, anche se non è edificabile, potrebbe essere utile per qualche confinante». L’offerta consisterà in una dichiarazione nella quale il concorrente dovrà indicare, in cifre e in lettere, il prezzo che intende proporre al metro quadrato unitamente al prezzo complessivo per l’acquisto. Le buste dovranno pervenire in municipio entro le 12 di giovedì 26 novembre tramite servizio postale o consegna a mano. Per maggiori dettagli è possibile consultare l’avviso che compare sul sito internet o contattare l’ufficio tecnico ai numeri 0437643092 o 0437641294. Raffaella Gabrieli © riproduzione riservata

VIENE ALIENATO UN RELITTO STRADALE LE OFFERTE DOVRANNO PARTIRE DA 35 EURO AL METRO QUADRO

D’Isep, l’operaio letterato ospite a Veneto Spettacoli SEDICO Marino D’Isep, sedicense, “un operaio con la passione della lettura e della scrittura, capace di costruirsi uno stile personale” sarà protagonista a distanza venerdì della rassegna Veneto Spettacoli di mistero che farà tappa per l’occasione a Sedico. Alle 20.30, infatti, il suo libro Ogni suo desiderio: venticinque racconti (tra i quali spicca La sorgente perduta) sarà presentato online anziché, come previsto inizialmente, in presenza. Per seguire i lavori basterà accedere al link https://www.youtube.com/channel/UCiIPEM3kr49OGv6fk8j7skg. «Vista la situazione emergenziale – ha spiegato in una nota la Pro loco di Sedico che organizza l’evento – grazie alla collaborazione dei ragazzi del gruppo FabLab Belluno che si sono occupati delle riprese video e della parte tecnica, trasmetteremo in streaming l’incontro con l’autore». La serata è organizzata con il concorso della Regione del Veneto, dell’Unpli Veneto e dell’Unpli di Belluno e gode anche del patrocinio del Comune di Sedico. «Marino D’Isep – spiegano alla Pro loco – è un operaio con la passione della lettura e della scrittura, capace di costruirsi uno stile personale di grande

efficacia e di offrire al lettore un quadro variegato di tanti aspetti e personaggi della vita, dei loro sentimenti e delle loro emozioni. Preferisce i registri dell’ironia, dell’illusorio, del grottesco, dello straordinario, del fantastico con i quali riesce a penetrare a fondo nei recessi più sensibili e segreti dell’animo umano. Con i suoi venticinque racconti, D’Isep propone una galleria di personaggi e situazioni straordinari. Tra questi, La sorgente perduta, ambientato nel Canale del Mis, creando una nuova intrigante leggenda». E.P. © riproduzione riservata

L’AUTORE Incontro venerdì sera con Marino D’Isep


VI

Primo Piano

Giovedì 12 Novembre 2020 www.gazzettino.it

Coronavirus, la sicurezza

Il piano del prefetto: «Pattuglie in piazza, mai più certe scene» Riunione operativa dopo la ressa: in campo tutte le forze dell’ordine `

LE DECISIONI PADOVA Un vertice in prefettura a mezzogiorno e poi una riunione operativa alle cinque e mezza del pomeriggio. Obiettivo: blindare il centro storico, evitare ogni tipo di assembramento, far sì che certe scene dell’ultimo fine settimana non si ripetano più. L’indicazione del ministro dell’Interno Lamorgese è stata chiara, così come quella del governatore Zaia: potenziare i controlli e sanzionare chi non rispetta le regole. Ciò significa che sabato e domenica a Padova le forze dell’ordine saranno impegnate in modo massiccio per scongiurare ogni situazione «imbarazzante» (la definizione è di Zaia) o «inaccettabile» (parola del prefetto Franceschelli). Ieri sono stati concordati i dettagli operativi, ma attenzione: per oggi è attesa un’ordinanza regionale che dovrebbe imporre, in ogni caso, ulteriori restrizioni.

IL COMITATO Il primo vertice di ieri è stato quello del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a cui hanno partecipato anche l’assessore alla Sicurezza Diego Bonavina e il delegato della Provincia Vincenzo Gottardo. «Al centro della riunione - scrive in una nota la Prefettura - il fenomeno degli assembramenti e la necessità di adottare efficaci misure idonei a contrastare il ripetersi di episodi analoghi a quelli ai quali si è

IN PROVINCIA TREBASELEGHE «Persone positive al Covid che non osservano l’obbligo di isolamento, girano tranquillamente per la città e si recano in luoghi frequentati aperti dalla gente. Un numero di casi positivi in costante crescita dall’ultima rilevazione sono 130 - e soprattutto la consapevolezza che i comportamenti assunti dai cittadini sono scorretti». La denuncia è sollevata dal sindaco di Trebaseleghe Antonella Zoggia. «Mi appello al senso civico di tutti perché vengano rispettate le norme anticontagio - insiste - La quarantena va rispettata anche dai contatti stretti indicati da Ulss o medico di base. Se una persona risulta positiva è pregata di avvisare i propri contatti in modo che possano mettersi in quarantena senza attendere il contact tracing, a salvaguardia della salute di tutti. Vi invito - prosegue - ad essere rigorosi nell’utilizzare correttamente la mascherina ogni qualvolta ci si avvicina alle persone, sia all’aperto che in famiglia, e pretendere lo stesso comporta-

Franceschelli: «Ora serve un’azione più incisiva anche con le sanzioni» `

assistito nello scorso fine settimana, che hanno dimostrato una totale incomprensione della gravità del momento». Sarà impiegata anche la Polizia Ferroviaria e sarà in campo anche la Protezione civile specialmente nei mercati. «Diamo maggiore incisività all’azione sanzionatoria» è stato il monito del prefetto, garantendo che i controlli riguarderanno non solo la città ma anche tutta la provincia.

LA POLITICA «Abbiamo fatto per settimane e mesi tutta la prevenzione e l’informazione possibile, ai cittadini come agli esercenti, e in ogni caso non abbiamo mai smesso di multare i trasgressori - ricorda l’assessore Bonavina - La grande maggioranza dei padovani rispetta le norme, a maggior ragione questo ampio patrimonio di buon senso e corretto comportamento civico merita un drastico intervento nel far rispettare le norme ai pochi che le trasgrediscono. In attesa delle misure annunciate dalla Regione Veneto per evitare gli assem-

IL QUESTORE FUSIELLO: «MOLTI NON SI SONO RESI CONTO DELLA GRAVITÁ DELLA SITUAZIONE E DEL NUMERO DI VITTIME»

bramenti rivolgo un appello accorato a tutti i padovani: sabato e domenica facciamo tutti uno sforzo e qualche rinuncia, serve prudenza e rigore per non andare incontro a scenari incontrollati anche in città». L’altro ieri il sindaco Giordani, dopo la riunione con Zaia e gli altri sindaci, aveva suonato note appartenenti allo stesso spartito: «È il momento di compiere insieme le scelte giuste e in particolare riguardo ai prossimi fine settimana, serviranno misure chiare ed omogenee per con-

tenere, e se possibile eliminare, il fenomeno degli assembramenti. Il mio invito già rivolto alla città è ad abbassare tutti i toni e lavorare in squadra. Intanto confermo che nel prossimo fine settimana aumenteremo in maniera drastica i controlli. Abbiamo creato le condizioni, in via straordinaria, per triplicare il personale in strada».

stura per definire i servizi e le zone d’azione. «Useremo pattuglie appiedate nelle zone più critiche - spiega il questore Isabella Fusiello - Se ci saranno cinque persone che parlano vicine in un

PIAZZA DELLE ERBE E IL PRATO Le foto sono di sabato pomeriggio. Adesso l’obiettivo di Governo, Regione e Comune è potenziare i controlli

A PIOVE DI SACCO CELEBRAZIONI DI SAN MARTINO CON I LOCALI CHIUSI: «DECISIONE DOLOROSA MA NECESSARIA»

ragazzi a giocare sui campetti pubblici senza alcun controllo creando assembramento - tuona il primo cittadino - non ci siamo. Nei giorni scorsi molti cittadini hanno giustamente chiamato le forze dell’ordine per segnalare una situazione di pericolo, la polizia locale ha mandato a

IL TAVOLO Polizia, carabinieri, guardia di finanza e vigili urbani si sono rivisti poi nel pomeriggio in que-

La rabbia del sindaco Zoggia: «Cittadini positivi che escono e girano nei luoghi pubblici» mento da chi incontriamo. Attualmente a Trebaseleghe abbiamo un aumento inaspettato e questo significa che i comportamenti sono scorretti». Sulla stessa linea il presidente dl consiglio comunale Devis Trevisanato: «Chiedo a tutti i cittadini di continuare con forza la lotta a questa malattia. Sta a ciascuno di noi in questo momento usare la testa. Gli egoismi non ci aiuteranno». Preoccupato delle situazione e polemico nei confronti dell’amministrazione è il consigliere pentastellato Fabio Fasci-

DURA PRESA DI POSIZIONE A TREBASELEGHE MA ANCHE A GALLIERA: «RAGAZZI ASSEMBRATI AL PARCO, ABBIAMO DOVUTO MANDARLI VIA»

na: «Le regole anti contagio devono essere rispettate da tuttisostiene il consigliere comunale dei 5 stelle-. Le cerimonie e gli eventi pubblici, come le riunioni gli incontri pubblici che si sono svolti nei giorni e mesi scorsi a Trebaseleghe e nelle frazioni, andavano annullati».

L’APPELLO

L’APPELLO ILa prima cittadina di Trebaseleghe Antonella Zoggia

Richiamo al rispetto delle regole anche da parte del sindaco di Galliera Veneta Italo Perfetti che fornisce i dati del contagio. Domenica i positivi erano 97 e martedì sono saliti a 120. «Senza contare le persone in quarantena fiduciaria che devono stare a casa e seguire le procedure date dal proprio medico curante sottolinea il sindaco - Le raccomandazioni sono le solite: mascherina indossata correttamente, sanificazione delle mani, distanze di sicurezza da altre persone. Ma se poi mandate i vostri

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VII

Primo Piano

Giovedì 12 Novembre 2020 www.gazzettino.it

L’assalto nel borgo di Arquà «Da sabato accessi limitati» Quattromila visitatori lo scorso fine settimana, scatta la nuova ordinanza del sindaco Callegaro: «Si sono creati affollamenti, non possiamo replicare» `

IL PROVVEDIMENTO ARQUÁ PETRARCA Troppa gente in centro nel fine settimana. Così il sindaco di Arquà Petrarca Luca Callegaro, per evitare assembramenti, ha deciso di limitare l’accesso dei visitatori nell’area pedonale durante il prossimo weekend. «In attesa di capire quali saranno le prossime decisioni di Regione e Governo, ho ritenuto opportuno adottare questa nuova misura per favorire il rispetto del distanziamento sociale – spiega il sindaco Callegaro – Lo scorso sabato e soprattutto la scorsa domenica le vie del Borgo sono state prese d’assalto, con circa 4mila visitatori nella sola giornata di domenica. Purtroppo con così tanta gente le strade risultano affollate. E ho constatato con grande amarezza che ci sono ancora persone che non si attengono alle regole basilari di contrasto della diffusione del contagio, cioè mascherina e distanziamento».

LA FIRMA

gruppetto, dovranno lasciare libero il passaggio e tenere le distanze. Non vogliamo più vedere nemmeno sette persone al tavolino del bar. Alcuni gestori dicono che non è compito loro fare i

poliziotti, ma la gestione della clientela sì che è loro competenza». Fusiello poi allarga il concetto: «In molta gente purtroppo non c’è consapevolezza di quello che sta accadendo e di tutte le vittime che ci sono. Agiremo anche con garbo, ma in modo efficace: i cittadini devono capire che se vogliamo evitare la zona rossa bisogna anche rinunciare a qualcosa». Gabriele Pipia © RIPRODUZIONE RISERVATA

NIENTE EVENTI

casa i ragazzi. Ed erano tanti. Se pensate che siano immuni e che a casa non portino nulla, vi sbagliate. Se volete che ci chiudano di nuovo, continuate così. Comprendo le difficoltà, ma non comprendo l’indifferenza o il mancato controllo in situazione che tutti conoscono».

Festeggiamenti di San Martino senza nessuna manifestazione esterna a Piove di Sacco, dove il Santo Patrono è stato ricordato solennemente in Duomo con una messa concelebrata e presieduta da Monsignor Gino Temporin. Il sindaco Davide Gianella, per evitare assembramenti pericolosi e possibili trasmissioni del Covid-19, ha disposto la chiusura per tutto il giorno dei bar e la somministrazione e la vendita di alcolici nei supermercati e negozi di alimentari; per lo stesso motivo non si è tenuto nè il mercato settimanale, nè la tradizionale Fiera franca, che si ripete a Piove da centinaia di anni. «Una scelta dolorosa quella della chiusura dei locali pubblici, fatta solo per salvaguardare la salute di tutti noi», ha ricordato Gianella, mentre da ieri è attivo il nuovo e più accogliente punto tamponi, realizzato all’interno dell’auditorium di via Ortazzi, grazie ad un accordo Comune e Ulss Euganea 6. Nicola Benvenuti Michelangelo Cecchetto Luca Marin © RIPRODUZIONE RISERVATA

Affinché la situazione non si ripeta il prossimo fine settimana, il primo cittadino ha firmato una nuova ordinanza che prevede l’accesso limitato al centro storico per i giorni 14 e 15 novembre. Ad ogni ingresso dell’area pedonale sarà posizionata probabilmente una barriera, con controllo delle persone in entrata da parte di carabinieri, agenti della Polizia Locale e volontari. La zona interessata dal nuovo provvedimento è quella compresa tra gli incroci di via Costa e Piazza Petrarca, di via Fontana e Piazza Petrarca, e di Piazza San Marco e via Jacopo d’Arquà. Qui l’accesso sarà consentito ad un massimo di 1.400 persone, «fatta salva – come specifica l’ordinanza - la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni

L’INTERVENTO CAMPODARSEGO Arrivano i carabinieri, mandano di traverso l’aperitivo a cinque clienti del bar e soprattutto sanzionano pesantemente il titolare. L’uomo faceva passare la gente da una porta laterale convinto che le forze dell’ordine non si accorgessero di nulla, mentre il portone principale era invece regolarmente chiuso. E’ finito nei guai il titolare del bar “Lo Sfizio” di via Antoniana a Campodarsego. L’altro ieri sera alle 19 i carabinieri della stazione di Campodarsego impegnati in un servizio di controllo sul territorio sono stati attirati dalla presenza di più auto nel parcheggio del bar. Non essendoci nelle vicinanze attività commerciali e palazzi, hanno intuito che quelle vetture fossero di proprietà di avventori del locale. Si sono avvicinati alla porta e hanno sentito rumori provenire dall’interno. Hanno così deciso di fare irruzione dalla porta secondaria e hanno colto in flagranza il barman mentre serviva aperitivi ai cinque clienti. La

IL SINDACO Luca Callegaro ha firmato un’ordinanza per evitare assembramenti nel borgo

private».

LO SCOPO «Inizialmente l’idea era di attuare questa nuova disposizione nella sola giornata di domenica, – precisa ancora il primo cittadino Callegaro – ma alla fine ha prevalso la convinzione che sia necessario intervenire anche di sabato». Le favorevoli condizioni meteorologiche di questi giorni, infatti, hanno portato a un vero assalto di turisti e visitatori al Borgo del Poeta, soprattutto nei fine settimana, durante i quali si è registrato il maggior flusso di

persone. «Abbiamo ritenuto opportuno e necessario attivare tutte le misure idonee a garantire il distanziamento sociale e, a maggior ragione, le occasioni di assembramento di persone. – spiega ancora Callegaro nell’ordinanza – Soprattutto considerati l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento dei casi di contagio sia a livello nazionale sia a livello comunale».

IN AUTONOMIA L’incertezza data dal non sa-

Il locale è chiuso, i clienti entrano dal retro: scoperto

I CARABINIERI Una pattuglia ha scoperto gli illeciti nel locale

APERITIVO DOPO LE 18: I CARABINIERI HANNO SANZIONATO IL TITOLARE DI UN LOCALE DI CAMPODARSEGO

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“festa” è finita sul nascere. Gli avventori, dopo essere stati identificati, sono stati invitati ad abbandonare il bar. Il titolare dell’esercizio commerciale, identificato in J.L. di 36 anni è stato invece sanzionato per inottemperanza al decreto del Governo che impone dal 3 novembre scorso la chiusura dei

pere se verranno adottate misure più stringenti a livello regionale o addirittura nazionale nelle prossime ora ha spinto quindi l’amministrazione Callegaro a muoversi autonomamente adottato la nuova ordinanza a tutela della propria comunità. «È stata una decisione necessaria, – conclude il sindaco - con la quale voglio tutelare soprattutto i miei cittadini, ma allo stesso i visitatori». Carabinieri e agenti della Polizia Locale vigileranno sul rispetto dell’ordinanza. Camilla Bovo © RIPRODUZIONE RISERVATA

bar alle 18. I militari dell’Arma hanno anche disposto la chiusura del locale. Toccherà poi alla Prefettura esaminare il caso e decidere quanti giorni le serrande del bar dovranno rimanere abbassate. Dopo aver ascoltato alcuni testimoni, gli inquirenti sarebbero convinti che il barman abbia totalmente trascurato la restrizione e anche nei giorni passati abbia continuato a somministrare cocktail ben oltre le 18. I controlli serrati proseguiranno ad oltranza in tutto il territorio provinciale e vedranno oltre ai carabinieri anche la polizia e la polizia locale impegnate a far rispettare le restrizioni che partono dalle 18 e vanno avanti fino alle 5 del mattino. Oltre al controllo dei locali si susseguono posti di blocco lungo le principali arterie padovane dalle 22 in poi per verificare se gli automobilisti ancora in transito abbiano o meno un’autocertificazione corretta. Le multe in tal senso stanno iniziando a fioccare nonostante i continui appelli alla prudenza e al rispetto delle regole. Cesare Arcolini © RIPRODUZIONE RISERVATA


IX

Delta

Giovedì 12 Novembre 2020 www.gazzettino.it

Cavane distrutte, pronti 150mila euro La notte tra il 12 e il 13 novembre la violenta mareggiata `Il presidente del Consorzio: «Grazie per questo sostegno devastò strutture e barche nella Sacca degli Scardovari dal conto corrente solidale, ma mancano i soldi dallo Stato» `

PORTO TOLLE A un anno di distanza dalla mareggiata che nella notte tra il 12 e il 13 novembre scorso spazzò via quasi tutto ciò che c’era nella Sacca degli Scardovari sono stati distribuiti i quasi 150.000 euro raccolti attraverso il conto corrente dedicato all’emergenza cavane aperto dall’amministrazione comunale. A renderlo noto in una nota di ringraziamento è Luigino Marchesini, presidente del Consorzio pescatori del Polesine che dichiara: «A nome di tutti i presidenti che compongono il consiglio di amministrazione vorrei dire grazie a quanti hanno partecipato alla raccolta fondi in favore della ricostruzione delle cavane che i nostri pescatori usano per il ricovero dei propri mezzi di lavoro e per la lavorazione delle cozze».

LA RIPARTIZIONE Sono state tante le attestazioni di solidarietà di privati o aziende che hanno deciso di sostenere i pescatori che erano stati colpiti al cuore del proprio lavoro. La cifra totale è stata quindi ripartita alle varie cooperative che formano il Consorzio in base al numero di soci che avevano subito danni, le coop a loro volta hanno poi provveduto a liquidare la cifra ai propri pescatori. La Sacca è quasi ritornata al suo splendore, è stato infatti quasi interamente ricostruito quel villaggio quasi incantato che conferisce un aspetto di suggestiva bellezza al territorio grazie a quei capanni che sono veri e propri strumenti di lavoro per chi li utilizza.

Lungo le sommità arginali è possibile vedere ancora qualche rifiuto, ma anche lo smaltimento delle macerie è quasi ultimato. Se da un lato sono oltre 70 le cavane che sono state ricostruite, dall’altro all’appello ne mancano ancora una decina poiché alcuni pescatori hanno deciso di aspettare l’arrivo dei finanziamenti statali che risultano ancora fermi al palo.

ne». Da un lato quindi la gratitudine come espresso dal presidente: «Grazie all’amministrazione che si è attivata per sostenerci, anche rivolgendosi alla Regione per un finanziamento mirato allo smaltimento delle macerie». Dall’altro, invece, c’è la delusione per i ritardi: «I nostri pescatori sono molto preoccupati non solo per la crisi produttiva che stiamo attraversando, anche a causa dell’emergenza sanitaria. Molti di loro confidavano nell’arrivo di questi contributi, tenendo conto che ricostruire un capanno comporta una cifra abbastanza importante. Per questo motivo auspico che entro l’anno si possa sbloccare l’istruttoria per dare un po’ di sollievo ai nostri soci». Anna Nani

SOLDI INCAGLIATI «Una parte di capanni sono stati ultimati in tempi celeri da chi aveva necessità di utilizzarli per la campagna delle cozze in primavera – sottolinea Marchesini -. Altri sono ancora fermi perché in attesa dei finanziamenti per la riparazione dei danni tramite i fondi che il Governo dovrebbe aver trasferito alla Regio-

PORTO TOLLE La devastazione della Sacca degli Scardovari avvenuta esattamentte un anno fa

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Porto Tolle

Dopo 12 mesi ricostruiti ben 70 ricoveri, dando priorità a quelli per la raccolta delle cozze Era la notte tra martedì 12 e mercoledì 13 novembre di un anno fa quando una mareggiata di proporzioni mai viste si abbatté sulla Sacca di Scardovari portando via tutto ciò che incontrava. Fu pura fortuna non registrare vittime, perché la perturbazione si manifestò nelle ore notturne quando gli operatori ittici erano tutti a casa. Da quella notte sono trascorsi 12 mesi che hanno visto manifestazioni di solidarietà provenire da più parti, il popolo dei pescatori

rimboccarsi immediatamente le maniche, promesse di sostegni economici più o meno mantenute, una ricostruzione partita al rallentatore per via dell’inverno prima e del Covid dopo. Una ricostruzione che però è quasi giunta al termine con quasi la totalità delle cavane ricostruite, alcune in tempi record perchè i coltivatori di cozze potessero portare avanti la propria campagna produttiva. Rimangono ancora alcuni capanni da ripristinare perchè

i loro proprietari sono in attesa dei contributi statali che a maggio il Governo avrebbe rilasciato alla Regione che a sua volta avrebbe dovuto distribuire alle aziende colpite, ma l’istruttoria risulta ancora bloccata, a quanto è dato sapere dall’emergenza sanitaria in corso. Un anno fa si registravano i giorni dei record dell’acqua alta a Venezia (187 centimetri), nell’estremo Delta c’era un’alta marea di circa un metro e mezzo, a potenziare il tutto

arrivò il vento Ostro da Sud-ovest, dando vita ad una combinazione con onde altissime che distrusse oltre il 90 per cento delle cavane. Alla conta dei danni che iniziò al mattino si aggiunsero inoltre barche affondate e pontili distrutti, nonché numerosi danneggiamenti agli allevamenti delle cozze sia dentro la laguna che a mare. Il sindaco Roberto Pizzoli fece aprire un conto corrente apposito per raccogliere donazioni e chiese l’attivazione

dello Stato di crisi alla Regione che a sua volta inoltrò la richiesta al Governo di calamità naturale. Nacquero numerose iniziative di solidarietà volte a raccogliere fondi per aiutare i pescatori, mentre sulle sponde della Sacca oltre al presidente del Veneto Luca Zaia arrivarono il ministro Federico D’Incà e il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Andrea Martella. A.Nan. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Allestita una tenda per effettuare i tamponi Intensificati gli esami a insegnanti e studenti PORTO VIRO Con la realizzazione da parte della Protezione civile di una tensostruttura nel parcheggio della scuola media Pio XII, di fronte alla palestra di via Gramsci, la campagna di screening che sta coinvolgendo i plessi scolastici procederà in maniera più celere e sicura. E sarà anche una soluzione più pratica, visto che il crescente numero di interventi dell’Ulss 5 polesana nelle scuole comportava ogni volta l’igienizzazione e sanificazione dei locali utilizzati. Alla data di ieri, in

Natale, luminarie in arrivo ma pista di pattinaggio in forse PORTO VIRO La seconda ondata della pandemia non impedirà l’installazione delle luminarie nelle piazze municipali e degli alberi natalizi nei principali snodi cittadini. Sulla falsariga degli anni scorsi, tra aggiustamenti e nuove idee, il piano per illuminare e abbellire la città è praticamente già definito. «I punti fermi saranno l’angelo realizzato sulla meridiana di piazza della Repubblica a Contarina, la palla in piazza Marconi a Donada e i tre grandi alberi natalizi davanti alla chiesa di Scalon, in piazza Matteotti e nella rotatoria di via delle industrie vicino al palasport - spiega Cinzia Braghin,

PORTO VIRO Luminarie in arrivo

consigliere comunale con delega agli eventi- la novità che abbiamo studiato con la Luminal Service di Adria, invece, riguarderà le luminarie in piazza Repubblica che saranno realizza-

te con grandi palle da un metro per un metro. Sicuramente ci saranno poi le luminarie in via Roma a Donada grazie all’impegno di Pro Loco e commercianti, mentre per corso Risorgimento vedremo se esercizi ed attività vorranno riproporre l’iniziativa dell’anno scorso». Incertezza c’è anche sulla pista di pattinaggio che l’anno scorso si era rivelata un’attrazione in grado di vivacizzare piazza della Repubblica e di portare in città molta gente con un buon ritorno per le attività commerciali. L’impianto dovrebbe avere una dimensione doppia e si voleva aprire la pista già a metà novembre. «Purtroppo la situazione ha imposto di fermare il programma ma speriamo si tratti solo di un rinvio di qualche settimana, e che a dicembre si possa installare ed aprire la pista ». Enrico Garbin © RIPRODUZIONE RISERVATA

città risultavano 92 persone positive. Un dato che il sindaco Maura Veronese ha corretto al ribasso rispetto ai 110 inizialmente comunicati da Ulss, poiché nell’elenco dei nominativi sarebbero state rilevate diverse ripetizioni. Di questi, solo due persone sarebbero attualmente ricoverate, una per altre patologie e una esclusivamente per Covid. Il trend è comunque in rapida crescita, visto che solo i contagiati erano 85 e giovedì scorso 57, mentre i risultati tamponi effettuati nelle scuole dopo la scoperta di alcune positività, è facile immaginare faranno aumentare ancora il numero. Nella speranza che intercettando i soggetti asintomatici si venga a spezzare la catena della diffusione.

TAMPONI A SCUOLA Dopo lo screening previsto per domani su insegnanti e scolari della scuola elementare Tiozzo di Donada, sono fissati per lunedì quelli per i docenti e gli studenti del corso A della scuola media Pio XII sempre di Donada. Da martedì la Tiozzo è chiusa in via precauzionale per la positività di un insegnante e di un alunno, con l’immediato avvio della didattica a distanza tanto in modalità sincrona che attraverso l’assegnazione di compiti e materiali attraverso la mail istituzionale di ciascuno studente. Sempre in via precauzionale è stata disposta la quarantena per alcune classi della scuola media San Domenico Savio, mentre per il solo corso A della scuola media Pio XII, da oggi e fino almeno a lunedì 16 è stata avviata la didattica a distanza. Enrico Garbin © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Fioravanti: «Fondamentali coloro che si sacrificarono» TAGLIO DI PO Senza cerimonie ufficiali a causa della pandemia, nel pomeriggio di domenica l’amministrazione comunale ha ricordato la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Doveva esserci il sindaco, Francesco Siviero, in prima persona, ma poichè era stato impegnato tutta la notte nelle ricerche del cacciatore poi trovato morto, è stato sostituito dal vice Alberto Fioravanti con l’assessore Davide Marangoni. A Gorino Sullam ed Oca Marina le corone di alloro sono state deposte con un sacerdote dell’Unità pastorale di Ca’ Tiepolo mentre nella frazione di Mazzorno Destro c’è è stata la benedizione impartita da don Stefanio Nardelli, vicario dell’Unità pastorale. Alle 18, le corone di alloro, ai Monumenti ai Caduti di piazza IN Vovembre e all’Asilo Monumento di via Dante oltre che alla lapide dell’eroe di guerra,

Gesù Carlo Crepaldi sono state deposte con la benedizione di don Giuseppe Cremonese, vicario dell’Unità pastorale che ha detto: «Benediciamo e ringraziamo i tanti giovani, uomini e donne, che hanno dato la loro vita per vivere la nostra libertà; storie e volti che rappresentano il passato per la realtà di oggi, per il perenne ricordo alle generazioni future affinchè raccolgano l’esempio di coloro che hanno creduto nei valori della Patria, della giustizia e della libertà».

SIGNIFICATO «A differenza degli anni scorsi - ha aggiunto Fioravanti - le celebrazioni in tono minore non sono meno importanti perchè, anche con questi gesti semplici ma doverosi, vogliamo ricordare la nostra storia e le persone che hanno sacrificato la loro gioventù per la propria nazione, per la pace e la libertà tra i popoli». Giannino Dian © RIPRODUZIONE RISERVATA


Rovigo Giovedì 12, Novembre 2020

LE LEGGENDE DEGLI GNOMI: ROVIGO FONDATA PRIMA DEL 920 DALLA MOGLIE DI CARLO MAGNO Fraccon a pagina XV

San Giosafat (Giovanni) Kuncewicz. Vescovo di Polotzk e martire, spinse con zelo il suo gregge all’unità cattolica, crudelmente assalito morì per l’unità della Chiesa e la verità cattolica.

Cultura Anniversario dell’alluvione: un docufilm al Microfestival A Pagina XIV

8°C 14°C Il Sole Sorge 7:04 Tramonta 16:46 La Luna Sorge 3:09 Cala 15:38

Calcio

Union Vis regina del gol tra gli juniores regionali Il punto delle polesane alla sospensione dei campionato giovanili regionali di calcio: Union Vis seconda e regina del tra gli juniores. Garbo a pagina XIII

Gaffeo: «Plateatici dei bar a rischio» Il sindaco minaccia il divieto di utilizzo dei tavolini esterni `Lo stop annunciato ai mercati rionali nel weekend dei bar nei fine settimana nel caso di nuovi assembramenti colpirebbe le bancarelle del sabato nel quartiere Commenda `

Arriverà tra meno di 24 ore l’ordinanza regionale con la stretta a spostamenti e assembramenti durante il fine settimana. Ad annunciarlo, ieri, il sindaco Edoardo Gaffeo, dopo un incontro in videoconferenza con il governatore del Veneto Luca Zaia e l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, alla presenza dei sindaci del resto dei capoluoghi veneti. «Abbiamo condiviso una serie di azioni da mettere in atto già a partire dal prossimo fine settimana. La situazione, infatti, è fuori controllo sul fronte degli assembramenti, il tutto mentre gli ospedali si stanno riempendo di malati Covid». Merlin a pagina II

L’allarme È la più grande casa di riposo di Rovigo

La scuola

«Un’impresa fare attività di laboratorio» Il dirigente dell’Iis Levi di Badia Polesine, Amos Golinelli segnale le difficoltà: «Cercheremo di trovare soluzioni per consentire alcune attività di laboratorio in presenza: lo scoglio maggiore è il calendario delle lezioni. Non possiamo chiedere agli studenti di venire a scuola per un’ora di laboratorio, anche perchè si è ridotto il servizio di trasporto pubblico e concentrare tante ore di laboratorio significherebbe mettere mano all’orario». Rossi a pagina XI

Rugby

In tre col Covid, ma i Bersaglieri giocano lo stesso

Adria

Terzo giocatore positivo, più quattro in isolamento in attesa dei tamponi, ma la FemiCz Rugby Rovigo annuncia: «Sabato andremo in campo lo stesso».

Ecocentro, proteste per code e attese

Malfatto a pagina XII

Pazienti positivi

L’Ulss cerca hotel per l’isolamento degli asintomatici L’Ulss pubblica un bando per la ricerca di un albergo da mettere a disposizione dei pazienti positivi senza sintomi che ancora devono stare in isolamento. A pagina II

Primo contagiato: il virus entra all’Iras IL BOLLETTINO Positivo un operatore del centro anziani Iras di Rovigo: è il primo caso nella struttura

Campi a pagina V

Code e proteste in viale Risorgimento per i rifiuti “verdi”. Chi non vuole attendere la raccolta quindicinale della frazione verde, preferisce conferire rami, ramaglie e gli ultimi tagli dell’erba direttamente in discarica ingombrando il piazzale. Protestano le aziende e i manutentori del verde che non riescono a lavorare o sono costretti a rallentare di molto la loro attività. Sui disservizi pesa un picco di malattie nel personale. A pagina VIII

Porto Tolle

Lendinara

Cavane distrutte a Scardovari: arrivano i ristori

FdI: «Boicottati: addio Viaro e maggioranza»

A un anno di distanza dalla mareggiata che nella notte tra il 12 e il 13 novembre scorso spazzò tutto ciò che c’era nella Sacca degli Scardovari, sono stati distribuiti i 150.000 euro raccolti attraverso il conto corrente aperto dal Comune. A renderlo noto in una nota di ringraziamento è Luigino Marchesini, presidente del Consorzio pescatori del Polesine.

«Fratelli d’Italia esce dalla maggioranza, il sindaco ha stracciato gli accordi e non intende affidarci il posto in Giunta lasciato dalla nostra Irene Sasso che si è dimessa per il clima ostile». Ad annunciare l’uscita del partito dalla coalizione è il referente della sezione lendinarese Marco Dabbizzi. «Il nostro assessore boicottato subito per fare spazio a Icm che piagnucolava sin dall’inizio»

Nani a pagina IX

Bellucco a pagina X

Redazione Rovigo: 45100 - Rovigo, via Giuseppe Verdi 19 - Tel. 0425.422246 - fax 041.665178 rovigo@gazzettino.it

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II

Primo Piano

Giovedì 12 Novembre 2020 www.gazzettino.it

Coronavirus, l’emergenza GIRO DI VITE ROVIGO Arriverà tra meno di 24 ore l’ordinanza regionale con la stretta a spostamenti e assembramenti durante il fine settimana. Ad annunciarlo, ieri mattina, lo stesso sindaco Edoardo Gaffeo, dopo un incontro in videoconferenza, martedì pomeriggio, con il governatore del Veneto Luca Zaia e l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, alla presenza dei sindaci del resto dei capoluoghi veneti. Quello con la Regione è stato il primo appuntamento ufficiale del sindaco dopo l’assenza per motivi di salute che lo hanno tenuto lontano dal Comune per qualche giorno. Tornato a palazzo Nodari, Gaffeo si è trovato subito ad affrontare l’allarme assembramenti del finesettimana, con piazze e locali, dopo lo stop ai centri commerciali, presi d’assalto dai rodigini e da famiglie e giovani provenienti da tutta la provincia. «Assieme al presidente Zaia e all’assessore Lanzarin – ha spiegato – noi sindaci dei capoluoghi veneti abbiamo condiviso una serie di azioni da mettere in atto già a partire dal prossimo fine settimana. Provvedimenti condivisi anche con i presidenti delle Regioni Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. La situazione, infatti, è fuori controllo sul fronte degli assembramenti, il tutto mentre gli ospedali si stanno riempendo di malati Covid».

CONFINI CHIUSI Tra i provvedimenti al vaglio della Regione che hanno trovato il via libera dai sindaci dei sette capoluoghi veneti, in attesa di essere confermati dalla Regione; la chiusura nel finesettimana dei confini comunali e lo stop ai mercati rionali che si svolgono al sabato e alla domenica. «Alcuni sindaci – fa sapere Gaffeo – durante la riunione con Zaia hanno anche chiesto la chiusura dei plateatici dei locali durante il fine settimana. Una misura estrema che non mi ha trovato, assieme ad altri colleghi, per il momento, d’accordo. Questo provvedimento non sarà dunque contenuto nell’ordinanza regionale, in quanto andrebbe a colpire pesantemente una categoria già in ginocchio dalle chiusure anticipate». «Nel caso però di un peggioramento degli assembramenti anche nelle piazze di Rovigo – avverte il sindaco -, non ho intenzione di oppormi a questo tipo di iniziativa. Se la situazione si aggraverà ulteriormente sul fronte degli assembramenti, si procederà dunque alla chiusura dei plateatici il sabato e la domenica». Plateatici che, nei mesi scorsi, erano stati, tra l’altro, ampliati

Il sindaco: «Pronti a intervenire sui bar» Gaffeo: «La situazione è fuori controllo, troppi assembramenti fuori dai locali e ospedali pieni: se si ripetono certe scene chiuderemo i plateatici» `

gratuitamente con il via libera del Comune. Non imminente, invece, il passaggio del Veneto alla zona arancione che prevederebbe, in questo caso, lo stop a bar e ristoranti anche durante il giorno, salvo il servizio per asporto.

dicazioni in merito, anche se non escludo nulla perché la situazione è in continua evoluzione». «Ciò che preoccupa maggiormente – ha ribadito il sindaco sono gli assembramenti e la situazione degli ospedali. Come città, probabilmente siamo stati meno interessati da fenomeni importanti di assembramento, ma tutti abbiamo visto le immagini di alcune città del Veneto con situazioni non accettabili. È necessario essere chiari su questo: stiamo scherzando con la salute delle persone. Non c’è alcuna volontà di chiudere, però è fondamentale rendersi conto che in questo momento la situazione è veramente critica». «Non è il momento delle polemiche – aggiunge Gaffeo - ma di lavorare insieme sapendo esattamente come stanno le cose. Conosciamo i numeri dell’epidemia. Al di là dell’enorme preoccupazione per i contagi - e riba-

ESTREMA PREOCCUPAZIONE «C’è sicuramente un’estrema preoccupazione, ma non vi è alcuna fondatezza di passaggio da zona gialla a zona arancione – fa sapere il sindaco -. Questa decisione spetta al ministero e al momento non abbiamo ricevuto in-

«SIAMO PRONTI A DISPORRE LA CHIUSURA DEI PLATEATICI PER IL SABATO E LA DOMENICA»

L’Ulss cerca un hotel per la “quarantena” dei positivi L’APPELLO ROVIGO Mentre i ricoveri crescono, l’Ulss gioca un’altra carta per arginare la marea montante del contagio. Visto che gran parte dei contagi possono essere ascrivibili a micro-focolai domestici e che molte famiglie, soprattutto le più numerose, non hanno spazi adeguati per affrontare isolamenti all’interno della propria casa senza correre i rischio di contagiare i familiari, si ricorre a un “Rovigo Covid Hotel”, dove ospitare le persone contagiate ma che non necessitino di ricovero e che abbiano invece bisogno di uno spazio separato rispetto ai propri familiari dove trascorrere la propria quarantena. Inizialmente a questo scopo era stato dedicato, come

ospedale di comunità, uno dei quattro “petali” del quarto piano dell’ospedale San Luca di Trecenta, così come sono definiti i blocchi da 25 posti letto ciascuno. Ma i 75 posti degli altri tre petali sono già stati tutti occupati. Ieri i pazienti dell’Area medica e subintensiva Covid sono arrivati a 78, senza contare che ci sono altri 10 pazienti in Malattie infettive all’Ospedale di Rovigo. Con il reparto di Medicina del San Luca già chiuso da tempo, per recuperare personale medico e infermieristico da dedicare all’assistenza dei pazienti Covid positivi, al terzo piano, c’è un’altra sessantina di posti letto eventualmente utilizzabili, ma vista la crescita incessante dei i ricoveri in area non critica, per l’ospedale di comunità servono altri spazi.

BANDO PER CINQUE MESI Ecco allora che l’Ulss Polesana, in collaborazione con la Conferenza dei sindaci, ha avviato un’indagine di mercato “per l’individuazione di operatori economici per l’affidamento del servizio alberghiero, per la durata di 5 mesi, finalizzato alla gestione dell’accoglienza volontaria di soggetti risultati positivi per Covid, autosufficienti e asintomatici, destinatari di un provvedimento di isolamento fiduciario da parte delle autorità sanitarie”. «Il progetto sperimentale – spiega l’azienda sanitaria - attivato per il periodo dicembre 2020-aprile 2021, sulla base di un finanziamento straordinario dei Comuni, prevede l’integrazione di più soggetti: la struttura ricettiva metterà a disposizio-

VERIFICHE CON I TAMPONI Il ritorno alla positività viene verificato da una serie di tamponi successivi fatti da personale specializzato

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ne le attività alberghiere, adattate alla particolare condizione del paziente Covid positivo; l’Ulss curerà i criteri di inserimento e garantirà le stesse attività sanitarie che la persona avrebbe ricevuto al proprio domicilio; i Comuni svolgeranno le eventuali attività sociali a loro connesse». L’avviso per la ricerca di una struttura a Rovigo con specifiche caratteristiche strutturali e di dotazioni, servono fino ad un massimo di 20 camere, percorsi e spazi separati, la consegna dei pasti sulla porta della camera con stoviglie monouso e altri servizi specifici, è pubblicato nella sezione “bandi” del sito www.aulss5.veneto.it e scade il 20 novembre. F.Cam. © RIPRODUZIONE RISERVATA


III

Primo Piano

Giovedì 12 Novembre 2020 www.gazzettino.it

L’Ascom: «Più severi con chi sgarra invece di chiudere i locali» Meneghini: «Troppe penalizzazioni nei confronti di chi gestisce bar e ristoranti: molti saranno costretti a chiudere» `

LE CATEGORIE

BANCARELLE A RISCHIO Il mercato del sabato in Commenda potrebbe non tenersi più già da questo fine settimana: è attesa infatti un’ordinanza regionale che vieta i mercati rionali che si tengono il sabato e la domenica in tutto il Veneto.

diamo per l’ennesima volta che non è un’influenza, ma un virus molto più serio -, c’è grande preoccupazione anche per tutti gli altri malati che non possono essere seguiti come dovrebbero, perché un certo numero di operatori sanitari, si sta ammalando e altri sono spostati dal proprio settore per seguire l’emergenza». «Non c’è alcuna “dittatura sanitaria” - ha concluso Gaffeo stiamo affrontando la situazione sapendo che è complicata, che ne va della vita delle persone, con un problema enorme per chi in questo momento sta facendo sacrifici, ma dobbiamo remare tutti dalla stessa parte». Roberta Merlin © RIPRODUZIONE RISERVATA

«PREOCCUPANO GLI OSPEDALI DOVE UN CERTO NUMERO DI OPERATORI SANITARI SI STA AMMALANDO»

DECRETO RISTORO Nel frattempo, in questi giorni una parte dei locali pubblici della provincia ha ricevuto il bonifico del Decreto Ristori. «Entro la fine del mese – spiega Meneghini – dovrebbe arrivare il bando per coloro che non avevano fatto precedentemente domanda del contributo e che il Decreto-bis ha compreso nell’aiuto a bar e ristoranti». E Meneghini torna a parlare delle possibili nuove strette al settore della ristorazione: «Non serve chiudere tutto nel fine settimana, ma san-

MENEGHINI: «RESTRIZIONI INUTILI: NON C’È PROVA DEL RISCHIO DI CONTAGIARSI AL BAR O A TAVOLA»

zionare i locali che non rispettano le regole – sottolinea il funzionario dell’Ascom - Se ci fosse stata un’intensificazione dei controlli durante il weekend con provvedimenti severi nei confronti dei trasgressori, probabilmente non saremmo qui a discutere di chiusura dei plateatici durante il fine settimana».

MERCATI RIONALI A RISCHIO Tra le misure restrittive in arrivo dalla Regione, potrebbe esserci anche o stop ai mercati nel fine settimana. Un ulteriore colpo anche per i bar delle aree vicine a quelle in cui si svolgono i mercati del sabato che proprio grazie alle bancarelle riescono a recuperare parte degli incassi settimanali perduti a causa dello smart-working. A rischiare, in caso la Regione decidesse nelle prossime ore di fermare i mercati rionali del weekend, il mercato che si svolge in Commenda, ma anche l’appuntamento con i mercati di Adria, Castelmassa, Lendinara, Porto Tolle e Rosolina. R.Mer. © RIPRODUZIONE RISERVATA

STOP PLATEATICI

Conguaglio Tari

«No a benefici a pioggia: chi può, paghi» « È giusto paghi interamente la tassa sui rifiuti chi non ha subito conseguenze economiche a causa del Covid». Il sindaco Edoardo Gaffeo, ieri mattina, è intervenuto dopo le lamentele di qualche cittadino, proteste dell’opposizione e qualche uscita della maggioranza, sul fatto che il Comune non ha pensato a una riduzione complessiva della Tari il cui conguaglio, a famiglie e imprese, è arrivato proprio in questi giorni. «Ci sono attività e famiglie che non hanno subito una riduzione delle entrate - ha spiegato il sindaco -, altre, invece, che sono state fortemente penalizzate dalle chiusure per il Covid. Il Comune non può prevedere sconti a pioggia : è un servizio per cui palazzo Nodari versa ogni anno ben 9 milioni di euro a Ecoambiente.

ROVIGO «Chiudere i plateatici nel weekend? Provvedimento inutile. Non c’è alcuna fonte scientifica che dimostri che il Covid si può prendere al bar o al ristorante». Bruno Meneghini, il numero uno dell’Ascom Confcommercio - Pubblici esercizi, commenta così le restrizioni che hanno colpito e che, nelle prossime ore, colpiranno locali e ristoranti del Polesine. Circa 200 in tutto le attività con cui il funzionario settimanalmente si interfaccia per fare il punto della situazione in merito a nuove misure e restrizioni. «Mentre abbiamo dei dati che ci indicano che i posti a maggiore rischio di contagio sono i trasporti e le scuole – spiega Meneghini -, non è, al contrario, mai stato dimostrato che un bar o una pizzeria abbia originato un focolaio di Covid. Ecco che eccessivi provvedimenti restrittivi nei confronti dei pubblici esercizi portano solo a conseguenza disastrose sul fronte dell’economia del territorio».

sa eccellenza delle pietanze espresse al ristorante. Alcuni ristoratori hanno deciso dunque di chiudere le cucine in attesa della conclusione dell’emergenza».

Dato che circa 1 milione di euro non ci ritornano a causa delle insolvenze della Tari, non possiamo permetterci di sacrificare altre voci del bilancio per fare sconti del 20% a chi durante la pandemia ha mantenuto le stesse entrate. Le famiglie che non riescono a pagare la Tari possono rivolgersi al Comune dimostrando le effettive difficoltà. Riguardo le attività colpite dal Covid, invece, avevamo emesso un bando di circa 460 mila euro per richiedere la riduzione relativamente al periodo di lockdown. Ci sono arrivate poche richieste, quei soldi dunque saranno rimessi nell’emergenza attraverso iniziative a favore del commercio». R.Mer. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel caso si arrivasse alla chiusura dei plateatici nel fine settimana, secondo l’Ascom molti imprenditori del settore potrebbero decidere di chiudere il locale. «La categoria che sta pagando il prezzo più alto delle restrizioni, oltre alle palestre, sono i ristoratori – spiega Meneghini - Questi ultimi, infatti, si sono visti cancellare la pausa pranzo e la cena. Non riescono a restare in piedi, troppe le spese di gestione. Inevitabili saranno dunque i drastici tagli al personale con ripercussioni drammatiche anche sull’occupazione giovanile». «Molti ristoranti del Polesine - fa sapere il funzionario dell’Ascom – hanno deciso di non offrire ai propri clienti il servizio dell’asporto per non rischiare di rovinare l’immagine che si sono creati lavorando, nel tempo, con una certa professionalità. Il cibo infatti da asporto, per quanta cura ci si metta, non può avere la stes-

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PUBBLICI ESERCIZI Bruno Meneghini, resposabile Ascom di settore


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