Camper Professional N. 1

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IL MAGAZINE PER GLI SPECIALISTI DEI VEICOLI RICREAZIONALI

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CAMPER PROFESSIONAL Miniatura:

Colori Utilizzati:

C=0 M=0 Y=0 K=100

CAMPER PROFESSIONAL

Tecnica e normativa • I riscaldatori che vengono dall’Est • Il bombolone GPL secondo Icom Aziende e persone • AL-KO Italia • Dometic • LCI Italy • Thetford Italia

N.1 TRIMESTRALE SETTEMBRE 2019

C=85 M=50 Y=0 K=0

Capitani d’industria • Pierre Rousseau • Harald Striewski

A tu per tu con • Vittorio Dall’Aglio

Consigli utili • Marketing e dintorni

IN COLLABORAZIONE CON

C=70 M=15 Y=0 K=0


Partite con noi per questa splendida avventura

Tourne Mobil cerca rivenditori in Italia Dopo aver conquistato il mercato scandinavo, il campervan sloveno Tourne Mobil è pronto per il suo lancio nel resto d’Europa. Per questo partecipa alle più importanti fiere europee in Germania, Svizzera e Italia!

La stampa italiana e internazionale ha già dedicato ampio spazio a questo nuovo brand proponendolo come una soluzione perfetta per i camperisti più esigenti. Una gamma di campervan che si rivolge a un pubblico alla ricerca di un prodotto di alto livello qualitativo, in grado di garantire affidabilità e comfort in ogni situazione. Tourne Mobil cerca la perfezione utilizzando materiali performanti, tecniche d’assemblaggio innovative e la miglior dotazione accessoristica possibile.

Venite a trovarci al Salone del Camper di Parma Padiglione 03 Stand A 028

Venite a scoprire Tourne Mobil ai saloni di Settembre o contatteci qui: SLOVENIA | Tourne Mobil | Ljubljanska 16 | 1 360 Vrhnika | Bruno B atic | +386 51 444 707 | info@tourne-mobil.com

www.tourne-mobil.com


n.1 settembre 2019

Che l’avventura abbia inizio… Questo progetto editoriale è la sintesi di una serie di iniziative di comunicazione che da tempo abbiamo in testa, ma che non avevano ancora trovato un’applicazione concreta. Avevamo in mente di creare una newsletter periodica rivolta ai nostri clienti, di collegarla alla sezione news del nostro sito e di amplificare queste attività di comunicazione con iniziative sui social media. Così abbiamo iniziato a raccogliere le idee e il materiale. L’idea di realizzare un vero e proprio magazine, ci è venuta parlando proprio con alcuni dei nostri clienti, che lamentavano l’eccesso di pubblicità, newsletter e posta indesiderata che riempie quotidianamente il loro account di posta elettronica. Così abbiamo pensato di smarcarci e creare una rivista cartacea, anche perché, nel settore del caravanning, un prodotto editoriale come questo mancava. Camper Professional è una testata giornalistica trimestrale dedicata ai concessionari, alle officine e agli allestitori italiani specializzati nel settore del camper, caravan e veicoli speciali. Si tratta di un organo d’informazione spedito gratuitamente ai professionisti del settore, che presenta novità di mercato, aggiornamenti tecnici, approfondimenti normativi, nuovi prodotti, interviste ai protagonisti, resoconti dalle fiere internazionali. Abbiamo chiesto a un amico, che ha già collaborato con noi diverse volte, di aiutarci a realizzare questa iniziativa: Antonio Mazzucchelli. Giornalista professionista con un passato e presente importanti nel nostro settore, sarà con lui che porteremo la nostra voce e quella di tanti protagonisti del comparto nei vostri showroom, nelle vostre officine, nei vostri negozi. Il progetto si è concretizzato nel mese di luglio. L’abbiamo realizzato un po’ di corsa, ma non volevamo mancare l’appuntamento di Parma. Siamo certi che Camper Professional - il magazine per gli specialisti dei veicoli ricreazionali - subirà delle modifiche e si evolverà nelle prossime edizioni anche grazie al contributo di tutti voi, clienti e fornitori, che siete sin d’ora invitati a partecipare per rendere questo periodico ancor più interessante e centrato sul suo target di lettori specializzato. Buona lettura

Franco e Rocco Guerrieri

Sommario

• 24 Eccellenze italiane: S.I.F.I. Una stirpe di “Guerrieri”

• 4 News e Fiere Titolo

• 26 Focus persone: Fabrizio Di Piazza Una rivoluzione iniziata otto anni fa

• 6 Approfondimenti: riscaldatori cinesi & co - Attenti al clone

• 28 Le aziende rispondono: AL-KO Italia La parola ad Alessandro Marco Butturini

• 8 Aziende e prodotti Il bombolone GPL secondo Icom

• 30 Focus aziende: LCI Italy Lippert Components parla italiano

• 10 Prodotti: novità in fiera Componenti e accessori in anteprima

• 32 Intervista doppia: Dometic Peter Kruk - Bernd Löher

• 16 A tu per tu con Vittorio Dall’Aglio Assocamp: presente, passato e futuro

• 34 Consigli utili: marketing e dintorni WhatsApp Business - Errori su Facebook

• 20 Report: conferenza annuale ECF I grandi si incontrano a Stoccolma

• 36 Capitani d’industria: Pierre Rousseau Rapido: da tre generazioni con passione

• 22 Statistiche: Europa 2018 Il mercato europeo RV a colpo d’occhio

• 40 Capitani d’industria: Harald Striewski Mister Caravan

Collaboriamo • Hai delle domande da rivolgere ai nostri esperti? • Vuoi condividere con gli altri lettori una tua esperienza? • Ti piacerebbe che affrontassimo qualche argomento particolare? Scrivici a: redazione@camperprofessional.com

Direttore responsabile: Antonio Mazzucchelli Team editoriale: Franco Guerrieri, Rocco Guerrieri, Enrico Bona, Elisabetta Croce, Giorgio Carpi, Andrea Cattaneo Progetto e realizzazione grafica: Federico Cavina Stampa: Pixartprinting - Quarto d’Altino VE Email: redazione@camperprofessional.com Editore: Fuori Media srl - Viale Campania 33 - 20133 Milano - Tel +39 02 58437693 o +39 02 58437051 - Numero REA MI - 2107599 - CF/P.Iva 09695690967 Periodicità: Trimestrale Registrazione del Tribunale di Milano n. 179 del 2/9/2019 La riproduzione e la ristampa, anche parziali, di articoli e immagini del giornale sono formalmente vietate senza la debita autorizzazione dell’Editore

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news e fiere

L’associazione produttori camper: il mercato e le nuove iniziative APC, l’Associazione Produttori Caravan e Camper ha organizzato nel mese di luglio 2019 una conferenza stampa a Roma per presentare l’ottava edizione del “Rapporto Nazionale sul Turismo in Libertà in Camper e in Caravan”. Alla presentazione hanno partecipato Simone Niccolai (Presidente di APC), Antonio Cellie (AD di Fiere di Parma) e il prof. Paolo Fiamma (Direttore Master BIM Università di Pisa). I dati dicono che continua il trend positivo del settore camperistico italiano: il 2018 per il comparto nazionale è stato infatti un altro anno in ascesa, come dimostrano i prodotti (perfettamente in linea con il 2017) e, soprattutto, i 6.135 nuovi immatricolati (+20,3% rispetto allo scorso anno e addirittura +78% rispetto al 2014). Con un fatturato annuo di oltre un miliardo di euro e oltre 7.000 persone impiegate, l’Italia si conferma tra i migliori produttori europei. Nel dettaglio, sono ancora le Regioni del Nord Italia a detenere la maggioranza del mercato dei Veicoli Ricreazionali con il 75,4% delle immatricolazioni totali. Nello specifico il Nord-Ovest registra ben 2.488 veicoli nuovi (+20,5% vs. 2017), mentre il Nord-Est totalizza 2.137 unità (+14,1% vs. 2017). Cresce il Centro che chiude il 2018 con 1.077 nuove immatricolazioni (+26,6% vs. 2017), trainato dalle performance della Toscana (496 unità; +40,9% vs. 2017) e Lazio (310 unità; +15,2%), mentre è l’Abruzzo a far registrare il maggior incremento con +48,7% rispetto al 2017. Buone notizie anche dal Sud, che con 233 veicoli fa registrare l’aumento più significativo: +57,4% rispetto all’anno precedente. Le Isole totalizzano un +21,2% con 200 unità. A livello regionale, Campania e Puglia ottengono i risultati migliori con rispettivamente 103 (+80,7%) e 93 unità (45,3%), mentre nelle Isole la Sicilia fa ancora meglio con 154 nuove immatricolazioni (+25,2%). Simone Niccolai (Presidente di APC) commenta così: «Analizzando il panorama europeo, si consolida il trend dello scorso anno registrando un netto incremento delle immatricolazioni di autocaravan rispetto a quelle delle caravan: ben 124.996 autocaravan immatricolati nel 2018 pari al +12,8% rispetto all’anno precedente (110.769 unità nel 2017) e 77.691 caravan immatricolate nel 2018, -1,7% rispetto al 2017 (79.038 unità). Germania, Francia e Regno Unito si confermano anche nel 2018 le nazioni con il maggior numero di immatricolazioni di autocaravan». Secondo i dati resi disponibili da Eurostat e da Banca d’Italia, circa 8,7 milioni di turisti stranieri e italiani hanno scelto di visitare il Belpaese in autocaravan, caravan o tenda nel 2017, pari al 7,8% degli arrivi totali nella nostra Penisola, con un incremento del +4,5% rispetto al 2016 e un fatturato indotto che si aggira intorno ai 2,6 miliardi di euro.

La Sostenibilità del Turismo in Camper

«Il turismo in libertà ha innati nel suo DNA i concetti di mobilità, di vita all’aria aperta e d’interazione con i territori. – aggiunge prof. Paolo Fiamma (Direttore Master BIM Università di Pisa) – Grazie alle sue caratteristiche di flessibilità e adattabilità, è capace di generare nell’utente un rinnovato stato di benessere e di equilibrio che permette, per osmosi, l’efficace acquisizione di una concreta mentalità sostenibile. Nel nostro Paese numerosi territori e Comuni minori di grande valenza culturale e ambientale sono difficilmente raggiungibili dai normali format turistici: il camper permette invece la fruizione di queste mete, realizzando un principio basilare del turismo sostenibile». E proprio per certificare la sostenibilità del Turismo in Libertà, è stata annunciata la realizzazione da parte di APC del primo “Libro della Sostenibilità del Turismo in Camper”, per il quale APC ha chiesto il patrocinio al Ministro dell’Ambiente Costa. Il Ministro Costa: “Sono al vostro fianco, proviamo ad andare più veloce” Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in occasione della presentazione dell’ottava edizione del Rapporto Nazionale sul Turismo in Libertà in Camper e in Caravan ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Noto dai dati del Rapporto Nazionale APC 2019, che è cresciuta molto la voglia degli italiani di acquistare camper, di utilizzare camper e di vivere questa dimensione turistica, ma anche ambientale, diversa. L’italiano è quindi maturo per fare un ulteriore salto di qualità. Come lo stiamo facendo per il trasporto locale, per il trasporto privato delle autovetture e come lo vogliamo fare per i mezzi pesanti, secondo me è il momento in cui anche APC faccia un salto ulteriore. Lo sta facendo: acceleri. E cioè quello di rendere sempre più ecocompatibili i camper. Ecocompatibili tecnologicamente, perché l’italiano che già utilizza il camper, già ha l’idea di vivere in modo più green. Quindi è il momento buono per dare un segnale ulteriore. E anche per acquisire uno spazio di mercato non solo italiano ma, sia motoristicamente sia dal punto di vista dell’allestimento del camper, che possa guardare anche oltre il confine Italia. Noi abbiamo tecnologie ambientali al top a livello mondiale, ce lo riconoscono tutti. Bene, il mio invito è questo: io vi sono affianco, proviamo ad andare più veloce, ad accelerare in questo senso. Spazi di mercato ci sono, la voglia c’è, la passione c’è, e voi avete le capacità per farlo. Grazie e buon lavoro a tutti”.

Le prossime fiere locali dedicate al turismo all’aria aperta FIERA

CITTÀ

DOVE

QUANDO

SITO WEB

A Tutto Camper

Torino

Lingotto Fiere

8 - 10 novembre 2019

www.lingottofiere.it/event/it-906/a-tutto-camper

Expocamper

Padova

Fiera di Padova

31 gennaio - 2 febbraio 2020

www.itinerandoshow.com

Vita all’Aria Aperta (Tourit)

Carrara

Carrarafiere

31 gennaio - 2 febbraio 2020* * date non confermate

tourit.it

BIT

Milano

Fiera Milano City

9 - 11 febbraio 2020

bit.fieramilano.it

Liberamente

Bologna

Bologna Fiere

28 febbraio - 1 marzo 2020

www.liberamentefiera.it

Italia Vacanze

Milano

Parco Esposizioni Novegro

28 febbraio - 1 marzo 2020

www.parcoesposizioninovegro.it/fiere/italia-vacanze

Tempo Libero

Bolzano

Fiera Bolzano

30 aprile - 3 maggio 2020

www.fierabolzano.it/tempolibero

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Il Gruppo Erwin Hymer continua a espandere il sito CAPRON per la produzione di camper Erwin Hymer Group sta per completare il suo ultimo progetto di espansione nell’impianto di produzione CAPRON a Neustadt, in Sassonia, nella Germania sud-orientale, che produce i suoi brand di camper Sunlight e Corado. Il progetto di espansione è per un nuovo capannone di produzione di 12.000 m2. La fabbrica CAPRON è stata fondata nel 2005 e ha prodotto oltre 50.000 veicoli dall’inizio della produzione nel 2006. Le precedenti estensioni includono una seconda linea di produzione nel 2014 e una nuova sala logistica lo scorso anno. Nel dicembre 2018 è stato aperto un nuovo sito di produzione indipendente per componenti di mobili nei locali della fabbrica. Toni, responsabile del Project Management presso il sito produttivo di CAPRON, affer-

Hobby produce la caravan numero 600.000! La 600.000ª caravan esce dalle linee di produzione Hobby, il prestigioso produttore di veicoli ricreazionali tedesco. Lo staff dei tecnici di linea Hobby ha trasportato con orgoglio fuori dal capannone di produzione, la caravan n° 600.000 per tornare immediatamente a lavorare sulla successiva. Grazie a oltre 50 anni di esperienza nel settore dei veicoli ricreazionali, Hobby produce fino a 13.500 caravan e circa 2.800 tra camper e van all’anno. “La mia squadra e io siamo molto orgogliosi che dalla linea di produzione sia uscita la caravan n° 600.000 e del fatto che i nostri prodotti siano presenti in tutti i campeggi d’Europa”, commenta il direttore di produzione Stefan Lühe. Quotidianamente, nella sede di Fockbek, Hobby produce mediamente circa 100 veicoli al giorno tra caravan, camper e van. A partire dai modelli entry-level per la coppia fino alle grandi caravan per famiglia, Hobby offre numerosi layout e svariate soluzioni abitative per ogni esigenza. Per questo è necessaria una squadra vincente: nel sito produttivo di Fockbek, infatti, sono ben 1.250 i dipendenti specializzati.

ma: “Siamo in dirittura d’arrivo. Questo progetto rappresenta una pietra miliare per il nostro sito, offrendo ai nostri dipendenti la possibilità di sviluppare i loro obiettivi e crescere con loro.” Sunlight e CARADO sono marchi di camper entry-level del gruppo Erwin Hymer. Il marchio Sunlight è proposto ad acquirenti più giovani, spesso famiglie, mentre CARADO si rivolge a un cliente leggermente più maturo. Il gruppo Erwin Hymer è stato recentemente acquisito da Thor Industries per creare il più grande gruppo di produzione globale di veicoli ricreazionali.

Knaus Tabbert collabora con Bosch per sviluppare energia a 48v per caravan Knaus Tabbert e Bosch Engineering stanno collaborando allo sviluppo di un sistema elettrico intelligente a 48 Volt per rendere i veicoli ricreazionali ancor più autosufficienti per la massima mobilità e libertà. Knaus Tabbert COO/Managing Director, Werner Vaterl ha dichiarato: “Come uno dei principali produttori europei di veicoli ricreazionali, ci consideriamo come punto di riferimento dell’innovazione nel settore. Bosch Engineering GmbH è il nostro partner ideale, in particolare per quanto riguarda i sistemi a 48 Volt. Lavoreremo insieme sul futuro del caravanning: il nostro MISSION TEC istituito 5 anni fa continuerà.” Frank Schmidt, Executive Vice President Bosch Engineering GmbH, ha aggiunto: “Con oltre 20 anni di esperienza come fornitore di servizi di ingegneria, abbiamo realizzato numerosi progetti di mobilità personalizzati con i partner e per i clienti. Siamo particolarmente lieti, quindi, di avere Knaus Tabbert GmbH come partner che condivide le nostre ambizioni e si unisce a noi per portare avanti questo progetto.” Con il sistema 48v, i proprietari di camper e roulotte potranno godere della solitudine di luoghi remoti per un tempo considerevolmente più lungo rispetto a prima. Un sistema a 48 Volt è anche considerato la tecnologia chiave sulla strada della mobilità elettrica. Per Knaus Tabbert, questa collaborazione rappresenta un’ulteriore pietra miliare nel MISSION TEC nel tentativo di rivoluzionare ulteriormente la progettazione di veicoli ricreativi. Il produttore di camper e caravan è quindi al passo con l’industria automobilistica sulla strada verso questa tecnologia lungimirante.

DESCRIZIONE Un vero e proprio Salone del caravaning e del turismo. Un’occasione, organizzata da Bea srl e promossa con Assocamp, per incontrare i concessionari dei più grandi marchi che illustreranno le novità delle collezioni 2020, oltre alle aziende specializzate in molti altri settori inerenti al turismo. Itinerando è il primo multisalone del viaggio, per tutti gli appassionati di nautica e sport acquatici, bicicletta e cicloturismo, camper e campeggio. Spazio all’Outdoor - montagna, trekking, turismo a cavallo e attività en plein-air - all’Offroad e alle Destinazioni dove vivere esperienze uniche. Dedicata all’outdoor e alle vacanze plein air, raccoglie i Marchi che rappresentano: Tour.it e TOURismo in Libertà. Oltre al settore camper: percorsi turistici, cammini e tutto ciò che riguarda il mondo outdoor, dagli sport all’attrezzatura necessaria per svolgere attività all’aperto. BIT – la Borsa Internazionale del Turismo, storica manifestazione organizzata da Fiera Milano che dal 1980 porta nel capoluogo lombardo operatori turistici e viaggiatori da tutto il mondo. Come nel 2019 si terrà a Fieramilanocity, nel centro di Milano. Dopo Ferrara l’evento si sposta a Bologna per avere spazi più ampi. Una giornata in più per presentare le aziende e per poter visitare con tranquillità la manifestazione, una giornata in più di proposte per il pubblico e per gli operatori. Confermato il raduno del Camper Club Italia. Nata nel 1975 la Mostra Italia Vacanze è sicuramente la più “storica” delle iniziative che si svolgono nel Parco Esposizioni Novegro, in quella “riviera” est di Milano oggi ancora meglio connotata nel programma del Grande Parco Forlanini, ideale contesto dell’abitar viaggiando. Anche dopo più di 40 anni, la fiera Tempo Libero non ha perso la sua attrattiva. 350 espositori - dal campeggio alle offerte di vacanza fino alle novità per la casa e il giardino - e un programma eventi vario per ogni età e per tutti i gusti.

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approfondimenti riscaldatori cinesi & co

Attenti al clone Da qualche tempo anche in Italia sono arrivati degli articoli non omologati CE che sono copie di prodotti presenti da anni sul nostro mercato, come, per esempio, i riscaldatori a gasolio di Eberspächer e Webasto. Gli utenti si sono organizzati in gruppi di acquisto e montano con installazioni fai da te questi prodotti irregolari, modificando l’impianto elettrico del camper e innestando il prelievo di gasolio dal serbatoio. Talvolta sono aiutati da installatori professionisti. Questi ultimi, però, dovrebbero considerare meglio le possibili noie legali, in caso di incidenti dovuti al prodotto installato non omologato. testo di Antonio Mazzucchelli

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“Cinebasto”, come li chiamano gli utenti, sono ormai una realtà anche in Italia. Su Internet esistono addirittura dei gruppi di acquisto e su Facebook ci sono istruzioni dettagliate su come montare sul proprio camper questi riscaldatori a gasolio, privi di marchio CE, cioè del Marchio di Conformità Europea. Questo marchio è obbligatorio per giocattoli, dispositivi medici, dispositivi elettrici, occhiali da sole, occhiali da vista, dispositivi a gas, macchine, radio e TV, segnaletica stradale e in generale per tutti i prodotti che espongono l’acquirente a rischi anche molto gravi durante l’utilizzo. Un riscaldatore a gasolio è un dispositivo che ha componenti alimentati elettricamente e altri alimentati da combustibile liquido. Come si può pensare di montare un oggetto, potenzialmente pericoloso perché non conforme alle leggi europee, su un camper dove dormono, vivono e soggiornano delle famiglie? Eppure il prezzo molto conveniente sta spingendo molti verso questa scelta e talvolta l’installazione viene effettuata sotto banco da professionisti e officine. I rischi sono molteplici: l’impianto elettrico inadeguato può andare in cortocircuito e innescare un incendio e, altrettanto pericoloso, i gas di scarico possono finire nell’abitacolo se la tenuta dei componenti non è perfetta. I marchi storici europei, che hanno investito milioni di euro nella progettazione, ricerca e sviluppo dei riscaldatori a combustibile stanno prendendo atto del fenomeno, e c’è chi ha mandato una comunicazione alle sue officine autorizzate diffidandole dall’associare il suo marchio a prodotti extra europei. In questo documento si legge: “A tutela dei nostri Clienti e del nostro marchio, l’azienda diffida tutte le officine autorizzate dall’installare imitazioni dei nostri prodotti, particolarmente se privi delle necessarie certificazioni, riservandosi di rimuoverle con effetto immediato dalla nostra Rete di Installazione e Assistenza qualora venisse a conoscenza di episodi di questo tipo. Si ricorda inoltre che danni a cose o persone conseguenti all’installazione di prodotti non certificati possono comportare il coinvolgimento dell’installatore in sede civile e penale, anche in presenza di una esplicita liberatoria da parte del cliente finale”. Quest’ultimo punto ci pare particolarmente rilevante: anche un’installazione effettuata senza fattura o con liberatoria da parte del cliente non mette al riparo da eventuali inchieste della magistratura in caso di

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gravi incidenti, come, per esempio, un camper che prende fuoco con morti o feriti. Abbiamo chiesto a un avvocato di studiare la materia e torneremo sull’argomento con un parere ufficiale sul prossimo numero. Ci pare evidente però, che nessun utente, messo alle strette da un’inchiesta si prenderebbe la responsabilità dell’accaduto. “Io non ne sapevo niente. Mi sono recato da un installatore ufficiale e lui mi ha montato un prodotto diverso” oppure “non sono un tecnico, mi sono lasciato guidare da un professionista, è colpa sua”. È giusto e doveroso che le case europee prendano le distanze affinché un marchio su cui continuamente investono e che rappresenta per l’officina un attestato di competenza tecnica e di credibilità e, in ultima analisi, una garanzia per il cliente, non venga utilizzato per attirare clienti e generare false sicurezze riguardo a prodotti pericolosi. Abbiamo ottenuto i risultati di un test eseguito in laboratorio che ha comparato un riscaldatore Airtronic S2D2L Eberspächer con una prodotto simile proveniente dall’oriente e oggi facilmente reperibile online anche in Italia. Il “Cinebasto” (come lo chiamano su Facebook) ha evidenziato diverse difformità e problematiche. Innanzitutto la temperatura alla bocchetta di uscita è di 155° in funzionamento normale (rispetto ai 108° dell’Airtronic cioè +43,5%) ed è rischiosa per i componenti del sistema di distribuzione aria. Ma questa temperatura, in condizioni di surriscaldamento supera addirittura i 300°. I connettori e cablaggi elettrici sono poco isolati con la possibilità di cortocircuiti che possono dare luogo a un principio di incendio. Il prodotto clone presenta anche un’inefficace protezione elettrica del dispositivo di comando tramite un unico fusibile da 20A, con il rischio di sovracorrenti nel relativo cavo di alimentazione (rischio di innesco di incendio). Non è stato possibile effettuare una prova di tenuta ai gas dello scambiatore di calore: si segnala tuttavia che, trattandosi di un dispositivo a combustibile, un’eventuale porosità dello scambiatore, ad esempio per via di uno scarso controllo del processo di produzione, comporta l’ingresso in abitacolo dei relativi gas di scarico con il conseguente rischio di intossicazione.

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Il test di laboratorio Parametri di funzionamento

Differenze costruttive Differenze costruttive

Parametri di funzionamento Descrizione Potenza termica dichiarata (Kw) Controllo della potenza

AIRTRONIC

RISC. EXTRAEUROPEO

850 / 2.2 kW

2 kW

Stepless

Massimo / Minimo

Max T (°C) rilevata sulla bocchetta di uscita

108°c

155°c

Max T (°C) rilevata sulla bocchetta di uscita in condizioni di surriscaldamento

220°c

>300°c

Motore brushless

Motore a spazzole

Tipo di motore Massima altezza di funzionamento Certificazioni (CE – R10 - R122)

!

3.000 mt

< 1.500mt

Sulla targhetta CE- R10- R122

Nessuna certificazione CE presente sulla targhetta di identificazione

© Eberspächer

AIRTRONIC

Descrizione Centralina di comando Note: I componenti interni della centralina risultano a vista e non protetti. I connettori di collegamento dei sensori, della candela e del motore non hanno alcuna protezione con conseguente rischio di cortocircuito. Si notano anche saldature a vista tra cavo pricipale e centralina

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Punti di Punti diconfronto confronto

Punti di confronto © Eberspächer

AIRTRONIC

Descrizione

Cablaggio principale e fusibili di protezione

Note: Il tubo di scarico è lungo solo 60/70 cm e spiralato in modo grossolano. Le fascette in dotazione non sono adeguate a gestire gas di scarico.

Note: Il cavo principale è molto più corto e con 1 solo fusibile di protezione. Riscaldatore e dispositivo di comando sono protetti da un unico fusibile: di fatto, non esiste protezione per il dispositivo di comando.

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AIRTRONIC

Descrizione

RISC. EXTRAEUROPEO

Tubo scarico e silenziatore

4 mt /al dispositivo di comando 4 mt /all’alimentazione (+ e --) 6 mt /pompa combustibile

© Eberspächer

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AIRTRONIC

Descrizione

RISC. EXTRAEUROPEO

Tubo fiamma

Connettori/connessioni

Note: Il tubo fiamma risulta essere più lungo di circa 2 cm, misura che si ripercuote sulla lunghezza totale del riscaldatore che risulta 2 cm più lungo dell’ AIRTRONC D2L

Note: dalle fotografie risulta evidente la scarsa qualità nel lavoro di immissione dei cavi, comprensivi di isolatori, nelle proprie sedi del connettore. Possibilità di cortocircuito a seguito dell’ingresso di acqua.

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AIRTRONIC

RISC. EXTRAEUROPEO

AIRTRONIC

RISC. EXTRAEUROPEO

Punti di confronto

© Eberspächer

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AIRTRONIC

RISC. EXTRAEUROPEO

© Eberspächer

Descrizione

Candela

Pescante/Bocchette/Tubo

Note: I poli della candela sono crimpati anzichè saldati. In combinazione con un isolamento inadeguato potrebbero dare luogo a cortocircuito.

Note: dalle fotografie risulta evidente l’utilizzo di un pescante proveniente dal settore veicolo industriale, di bocchette da cruscotto, di vecchia generazione e di un tubo aria calda non della stessa qualità proposta da Eberspächer

Elettrico inadeguato potrenne

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3 mt /al dispositivo di comando 3 mt /all’alimentazione (+ e --) 2 mt /pompa combustibile

© Eberspächer

Descrizione

Punti di confronto

RISC. EXTRAEUROPEO

1 solo fusibile di protezione

Punti di confronto

Punti di confronto

Descrizione

RISC. EXTRAEUROPEO

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© Eberspächer

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aziende e prodotti

Il bombolone GPL secondo Icom Icom Italia produce da più di 30 anni componenti GPL per auoveicoli ed è un nome ben noto anche nel settore del camper dove produce serbatoi omologati R67/01 per servizi di bordo. Si tratta di un serbatoio cilindrico “doppia camera” assemblato con capacità da 30 litri fino a 65 litri. Il serbatoio doppia camera è indicato per veicoli con servizi di bordo perché opera nella massima sicurezza poiché preleva in fase gassosa. Mentre le automobili prelevano il gpl in fase liquida, i camper utilizzano il gas in fase gassosa. Per ottenere questo stato, il gas attraversa le camere e se non è ancora allo stato gassoso lo diventa durante questo passaggio. Abbiamo intervistato il General Manager dell’azienda Luciano Cippitani per avere qualche delucidazione sul tema. Riteniamo utile segnalare ai nostri lettori che è opportuno evitare l’installazione di serbatoi o prodotti non omologati o non idonei all’utilizzo per i servizi di bordo per evitare spiacevoli inconvenienti sia al professionista sia all’utente finale. DECRETO 20 aprile 2018 testo di Antonio Mazzucchelli (GU n.102 del 4-5-2018)

Luciano Cippitani

Modifiche ed integrazioni all’allegato A del decreto del Presidente della Repubblica 24 ottobre 2003, n. 340 e successive modificazioni, recante la disciplina per la sicurezza degli impianti di distribuzione stradale di G.P.L. per autotrazione. (18A03064)

Intorno al tema del bombolone GPL c’è sempre stata un po’ di confusione. Talvolta i distributori si rifiutano di fare il pieno di GPL alle autocaravan dotate di bombolone. Quali sono i motivi e quali sono le normative che fugano ogni dubbio? Valgono in tutta Europa? Luciano Cippitani: Intanto iniziamo indicando che il serbatoio GPL Icom è l’unico serbatoio doppia camera con omologazione Europea R67/01 e pertanto completa delle necessarie autorizzazioni per l’utilizzo indicato. La normativa ministeriale del 3/8/2018 Prot. N. 19042 regolarizza l’utilizzo dei serbatoi per i servizi di bordo e stabilisce che il collaudo dovrà essere effettuato dalla Motorizzazione Civile. Il DECRETO 20 aprile 2018 è risolutivo di ogni problema? Ci pare che ci sia stata molta confusione tra direttive europee e decreti legge italiani. Come sono andate le cose e qual è lo stato dell’arte? Luciano Cippitani: La normativa ministeriale indicata al punto 1 e la Gazzetta Ufficiale n. 102 del 4/5/2018 sono risolutive e tolgono ogni dubbio in merito Qual è la durata legale di un bombolone e quali sono i controlli che un concessionario o un’officina dovrebbe operare periodicamente? Luciano Cippitani: 10 anni. Ogni 2 anni un controllo del serbatoio sarebbe opportuno per verificare lo stato del serbatoio, i supporti e il gruppo valvolare. 8

Art. 1. Integrazioni alla regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di distribuzione stradale di G.P.L. per autotrazione. 1. All’allegato A del decreto del Presidente della Repubblica 24 ottobre 2003, n. 340, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al titolo II, punto 15.3. - Operazioni di erogazione, dopo il comma 3 è aggiunto il seguente: « 3 -bis . È ammesso il rifornimento dei serbatoi inamovibili di GPL conformi insieme ai relativi accessori al regolamento UNECE 67, installati per l’alimentazione dei sistemi diversi dalla propulsione dei veicoli conformi al regolamento UNECE 122. È, altresì, ammesso il rifornimento dei serbatoi inamovibili di GPL conformi insieme ai relativi accessori al regolamento UNECE 67 installati per l’alimentazione dei sistemi diversi dalla propulsione dei veicoli immessi in circolazione prima dell’entrata in vigore obbligatoria del regolamento UNECE 122. Prima dell’effettuazione del rifornimento, il personale addetto agli impianti di distribuzione stradale di gas di petrolio liquefatto per autotrazione verifica l’ammissibilità del rifornimento dei serbatoi inamovibili di GPL di cui sopra sulla base delle indicazioni contenute nella carta di circolazione del veicolo.»; b) al titolo IV, punto 18 - Generalità, al comma 2, dopo le parole «dell’utente.», sono aggiunte le seguenti: «Per il rifornimento dei serbatoi inamovibili di GPL di cui al punto 15.3, comma 3 -bis , il personale addetto deve verificare che il veicolo sia in possesso dei requisiti richiesti per il rifornimento, indicati al citato punto 15.3, comma 3 -bis »; c) al titolo IV, punto 18 - Generalità, al comma 3, dopo le parole «non presidiati» sono aggiunte le seguenti: «, ad esclusione dei serbatoi di cui al punto 15.3, comma 3 -bis,».

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MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI - DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI, LA NAVIGAZIONE, GLI AFFARI GENERALI ED IL PERSONALE Direzione generale per la motorizzazione - Divisione 3 - Prot. N 19045 - Roma, 3 agosto 2018 OGGETTO: Installazione su autocaravan di serbatoi fissi per il contenimento di GPL, non destinato all’alimentazione del motore. È stato richiesto se sia possibile installare stabilmente a bordo delle autocaravan serbatoi per il contenimento di GPL, non destinati all’alimentazione del motore. In proposito si richiama il Regolamento n. R 122 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UN/ECE) concernente l’omologazione degli impianti di riscaldamento dei veicoli delle categorie M, N e O, che al punto 1.1.2. dell’allegato 8 prevede la possibilità di installare permanentemente un contenitore di GPL purché conforme alle prescrizioni tecniche del regolamento n. R 67, destinato all’alimentazione del dispositivo di riscaldamento. Sull’argomento, con DM del 20 aprile 2018, per consentire il riempimento dei suddetti serbatoi presso gli impianti di distribuzione stradale di gas di petrolio liquefatto per autotrazione, sono state introdotte modifiche all’allegato A al decreto del Presidente della Repubblica 24 ottobre 2003, n. 340. Il succitato DM 20 aprile 2018 prevede, tra l’altro, che per effettuare il rifornimento, il personale addetto agli impianti di distribuzione stradale di gas di petrolio liquefatto per autotrazione, deve verificare l’ammissibilità del rifornimento dei serbatoi inamovibili di GPL sulla base delle indicazioni contenute nella carta di circolazione del veicolo. Ciò premesso, al fine di consentire le succitate verifiche da parte del personale degli impianti di distribuzione, si impartiscono le seguenti istruzioni per provvedere all’annotazione sulla carta di circolazione dei veicoli, della presenza di serbatoi atti al contenimento di GPL non destinato all’alimentazione del motore.

AUTOCARAVAN CONFORMI AL REGOLAMENTO R 122 DOTATI DI SERBATOI PER IL CONTENIMENTO DI GPL NON DESTINATI ALL’ALIMENTAZIONE DEL MOTORE, INSTALLATI FIN DALL’ORIGINE. Per le autocaravan dotate di serbatoi di GPL rispondenti al Regolamento n. R 67 installati sin dall’origine, ed asserviti ad impianti di riscaldamento conformi al regolamento R 122, o alla precedente Direttiva 2001/56/CE, a richiesta dell’utenza, potrà essere annotata sulla relativa carta di circolazione la presenza del serbatoio. La richiesta, (da presentare presso un UMC utilizzando il modello DTT 2119 con allegati i versamenti di 10.20 sul ccp. 9001 e 16.00€ sul ccp 4028), dovrà essere corredata da una dichiarazione resa dal costruttore dell’autocaravan. Sulla base della dichiarazione acquisita l’UMC provvederà alla stampa di un’etichetta di aggiornamento amministrativo, da applicare sulla carta di circolazione, riportante la seguente annotazione: “Veicolo dotato sin dall’origine di un serbatoio rispondente al Regolamento n. R 67 non destinato all’alimentazione del motore.” AUTOCARAVAN GIÀ IMMATRICOLATI SU CUI SI INTENDA INSTALLARE UN SERBATOIO DI GPL NON DESTINATO ALL’ALIMENTAZIONE DEL MOTORE. I proprietari di autocaravan già immatricolati, che intendano installare permanentemente sul veicolo un serbatoio di GPL rispondente al Regolamento n. R 67 da asservire ad impianti di riscaldamento conformi al regolamento R 122, debbono provvedere all’aggiornamento della car-

Il bombolone va trascritto sulla carta di circolazione? Luciano Cippitani: Sì. La trascrizione sul libretto di circolazione è richiesta dalla Gazzetta Ufficiale del 4/5/2018 n. 102 art. 1 punti (a) e (b). Qual è esattamente la tipologia di bombolone adatta all’autocaravan e perché? Luciano Cippitani: Il serbatoio camper a doppia camera Icom è stato appositamente progettato per l’utilizzo dei servizi di bordo garantendo la massima sicurezza. Questo serbatoio è costruito con una doppia camera interna che permette il prelievo del GPL in fase gassosa evitando un eventuale prelievo in fase liquida non idonea per i servizi di bordo. Qual è il vostro prodotto dedicato all’autocaravan e che caratteristiche lo contraddistinguono rispetto alla concorrenza? Luciano Cippitani: Il serbatoio doppia camera Icom per i servizi di bordo è l’unico nel suo genere progettato, omologato e garantito per l’utilizzo dei servizi di bordo per i veicoli camper, ristorazione e veicoli industriali in genere. Quanto conta per voi il mercato dell’autocaravan in termini percentuali sul vostro fatturato? Distribuite il vostro prodotto anche

ta di circolazione del veicolo presso l’UMC territorialmente competente in riferimento alla sede dell’installatore. Alla richiesta di aggiornamento della carta di circolazione del veicolo dovrà essere allegata la dichiarazione di installazione del serbatoio e di tutti i componenti accessori, a perfetta regola d’arte ed in conformità al Regolamento n. R 122, secondo lo schema in allegato, resa dal titolare dell’officina di autoriparazione installatrice, riconosciuta idonea per l’installazione di impianti di alimentazione con combustibili gassosi a pressione ai sensi della circolare n. 190/84 del 20.10.1984 ed iscritta alla C.C.I.A.A. quale esercente attività di autoriparazione, nella sezione di meccatronica nonché Nulla Osta del costruttore dell’autocaravan. In alternativa al Nulla Osta del Costruttore sarà possibile produrre una relazione tecnica comprendente lo schema di montaggio, la componentistica ed i materiali da utilizzare, redatti da un Perito Meccanico o Ingegnere iscritto al pertinente Albo professionale. L’UMC provvederà, sulla base della documentazione acquisita agli atti, alla stampa di un’etichetta, con la procedura amministrativa in uso, riportante la seguente annotazione: “Aggiornamento per il montaggio di un serbatoio per GPL, rispondente al Regolamento n. R 67 non destinato all’alimentazione del motore (Marca ...... Numero di serie...... Capacità litri......). Il DIRETTORE GENERALE dott. Ing. Sergio Dondolini

all’estero? Avete anche clienti di primo impianto? Luciano Cippitani: Il serbatoio doppia camera rappresenta circa il 20% del comparto produzione serbatoi GPL della Icom. Il prodotto viene distribuito principalmente in Italia e in Europa ed è fornito nel settore After Market. L’installazione è possibile solo presso i vostri centri autorizzati? Come si diventa centro autorizzato? Luciano Cippitani: L’installazione in After Market è possibile presso i centri autorizzati Icom che sono installatori professionisti in possesso di firma depositata presso le motorizzazioni civili di competenza. Per diventare un centro autorizzato Icom bisogna contattare la Icom che valuterà l’officina verificando che sia in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa e una volta stabilita l’idoneità, si procederà con la formazione per il prodotto specifico con relativo rilascio di attestato di qualifica.

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prodotti novità in fiera

Componenti e accessori in anteprima IN COLLABORAZIONE CON

Vario X AL-KO presenta il nuovo telaio per caravan Vario X: leggero, innovativo, stabile, sostenibile ed economico. Una struttura in acciaio della massima leggerezza che consente un risparmio di peso fino al 30%. I vantaggi che ne derivano sono molti: maggiore carico utile, maggiore efficienza, maggiore sostenibilità. La struttura ha un look moderno e snello, progettato ispirandosi alla natura: grazie alla struttura a nido d’ape, infatti, è possibile risparmiare fino a 35 chilogrammi, a seconda delle dimensioni e del peso totale ammesso della caravan.

ATC di nuova generazione AL-KO sviluppa ATC per rimorchi e caravan fino a 3,5 tonnellate disponibile a partire dal primo trimestre 2020. Il nuovo ATC reattivo, veloce e sensibile, quando rileva anche una leggera oscillazione, attiva direttamente la “modalità attenzione” senza, però, rallentare se i movimenti ondeggianti non cambiano in modo critico: in quell’istante ATC interviene immediatamente. Con un peso di soli 4,5 chilogrammi, l’unità, dotata di una nuova elettronica all’avanguardia può comunicare con il sistema di connettività AL-KO 2LINK.

HY4 si aggiorna A partire da ottobre 2019, AL-KO renderà disponibile una versione aggiornata del sistema di piedini idraulici autolivellanti AL-KO HY4 con funzione di pesatura. Per garantire la massima precisione e il corretto confronto tra il peso effettivo specifico del veicolo e il peso massimo consentito, il sistema viene registrato durante l’installazione. I punti di misurazione si trovano sugli assi longitudinale e trasversale e forniscono al conducente informazioni sul peso totale e sui carichi cui sono sottoposti gli assi, sia su veicoli a 2 che a 3 assi. Ma non è tutto. Oggi AL-KO HY4, grazie a AL-KO 2LINK Box dotata di interfaccia Bluetooth, può anche essere controllato dallo smartphone attraverso l’app gratuita 2LINK, disponibile per Android e iOS.

Nuovo CB522-LT

Più potenza nella linea Solar System

CBE presenta il nuovo carica batterie switching CB522-LT, destinato ai camperisti che cercano un sistema performante ed espressamente dedicato alle batterie al litio, con una sola linea di ricarica con valori e tempi ottimizzati per questa tecnologia. CB522-LT è protetto da sovratemperatura e le uscite a 12V sono protette da corto circuito e da inversione di polarità. Il sistema di ricarica automatico avviene in 4 fasi. • Fase 1: Bulk - Carica della batteria con la massima corrente fino al raggiungimento della tensione di fine carica. • Fase 2: Absorption - Completamento della carica della batteria con tensione di fine carica costante per un tempo massimo di 1h (o 30 minuti con I<5A). • Fase 3: Float - Carica di mantenimento a tensione costante di 13,5V per un tempo massimo di 240 ore. Se l’inserimento di un carico elevato abbassa la tensione della batteria sotto i 12,7V, il ciclo riparte dalla fase Bulk. • Fase 4: Refresh - La batteria viene caricata alla tensione di 14,5V per un tempo massimo di 30 minuti (o fino a I<5A). Successivamente la carica riparte dalla fase di Float.

Il fotovoltaico è la soluzione, economica e soprattutto eco sostenibile, al sempre crescente fabbisogno energetico a bordo dei veicoli ricreazionali. Alla gamma attuale che include tre versioni, da 100 Watt, da 135 Watt e da 90 Watt (in versione “booster”), CBE affianca ora il nuovo 165 Watt. Dotato di un vetro temperato ad elevata trasmittanza, resistente agli urti e agli agenti atmosferici e sottoposto a uno speciale trattamento antiriflesso che garantisce massime prestazioni, il nuovo modulo fotovoltaico da 165 Watt aiuta a far fronte al fabbisogno energetico di un veicolo ricreazionale di dimensioni medio-grandi. Ma si può andare oltre, naturalmente, abbinandogli anche un altro modulo. CBE sta, infatti, progettando il nuovo regolatore di carica PRM 330 adatto fino a una potenza di 330 Watt. Il nuovo regolatore dispone anche del sistema MPPT (Maximum Power Point Tracker), che rileva continuamente i valori di tensione e corrente, prelevando in ogni situazione la massima potenza disponibile dal modulo fotovoltaico. Con questa tecnologia il rendimento del sistema può aumentare fino al 20% rispetto al sistema tradizionale.

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RMD 10.5 con apertura su entrambi i lati

RC 10.4 a compressore per furgoni da campeggio

Dometic presenta il nuovo frigorifero ad assorbimento da incasso con innovativa apertura su entrambi i lati. Soluzione brevettata ed esclusiva che rivoluziona la refrigerazione a bordo dei veicoli ricreazionali. La porta con doppia cerniera assicura la possibilità di aprire le porte del frigorifero da entrambi i lati senza bisogno di cambiare la cerniera. Insignito del prestigioso “European Innovation Award 2018” per il design innovativo, il frigorifero RMD 10.5 propone nuovi comandi, nuovo scomparto per le verdure e nuovo gruppo refrigerante. Due misure disponibili: 153 l e 177 l, entrambi con luce LED a barra per illuminare l’intero vano refrigerante. Funzionamento completamente silenzioso a 12 V DC, 230 V AC e gas.

I frigoriferi a compressore Dometic RC 10.4 offrono tutta l’indipendenza desiderata. Nonostante le dimensioni compatte, assicurano una notevole potenza refrigerante con cella freezer. I nuovi frigoriferi a compressore RC Serie 10 sono perfetti per Fiat Ducato e modelli similari. Una serie di caratteristiche innovative li rendono ideali per qualsiasi avventura: offrono un raffreddamento e un congelamento affidabili in tutti i climi, la cella freezer brevettata può essere facilmente rimossa per ampliare lo spazio disponibile, ed impostare il livello di raffreddamento è molto semplice: il pannello di comando è integrato frontalmente per un comodo accesso. Si può anche impostare la modalità notturna o attivare la funzione boost per un raffreddamento rapidissimo. Disponibile in due modelli, da 70 o 90 litri.

PLB40: la batteria portatile di nuova generazione Leggera, compatta e potente, la batteria Dometic PLB40 permette di restare a lungo immersi nella natura grazie alla sua affidabilità. Appositamente progettata per alimentare dispositivi 12 V, accessori USB e perfino un frigorifero portatile Dometic CFX per un weekend, vanta una struttura robusta e una connessione sicura; grazie al litio-ferro-fosfato (LiFePo4) assicura una potenza stabile più a lungo rispetto alle batterie agli ioni di litio attualmente disponibili sul mercato. Un’altra innovazione di PLB40 è costituita dalle fonti di alimentazione multiple: presa 12 V del veicolo, pannello solare o rete AC. In questo modo, è possibile ricaricare la batteria durante la guida, risparmiando tempo ed eliminando la necessità di una batteria aggiuntiva.

FAP è pronta ad affrontare la nuova stagione 2020 con tante novità, alcune presentate al Caravan Salon di Dusseldorf.

La serratura motorizzata a pressione È di particolare interesse la serratura motorizzata a pressione: è automatica, si comprime e si chiude automaticamente grazie ad un piccolo motore elettrico. Volendo, può essere collegata alla chiusura centralizzata del camper. Oltre al sistema automatico di chiusura, in opzione può essere dotata di un pulsante per l’automatismo anche in fase di apertura.

La nuova serratura a scatto per i portelloni C’è poi una nuova serratura a scatto per i portelloni, con due o anche tre punti di chiusura. Appositi cavi, di lunghezza desiderata, uniscono i punti di chiusura, quindi il sistema è adattabile a sportelli di varie dimensioni. La maniglia di apertura si posiziona nel punto voluto, quindi è confortevole per persone di qualsiasi altezza e si comanda solo con una mano, lasciando l’altra mano libera.

Chiusura per tetto sollevabile a soffietto Vale la pena segnalare anche un prodotto molto particolare, creato per il gruppo Rapido. Si tratta di un sistema di chiusura per il tetto sollevabile a soffietto dei van. È composto da una maniglia al centro del tetto e da una serratura con chiusura a scatto. Il sistema, che permette di chiudere dall’interno il tetto sollevabile, verrà adottato da vari brand del gruppo Rapido, a cominciare da Westfalia. Si tratta di un progetto su richiesta, customizzato, che testimonia la capacità di FAP di rispondere a specifiche richieste del singolo costruttore: una problematica particolare viene analizzata dall’azienda e viene offerta la migliore soluzione in base a costi e tecniche di assemblaggio.

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prodotti novità in fiera

Carry-Bike Frame Ducato

Carry-Bike VW Caddy

Fiamma amplia la sua gamma di portabici proponendo una versione specifica per i furgoni Ducato. In questo modo anche gli appassionati del van, una tendenza ormai consolidata e in continua crescita, potranno installare un portabici Fiamma sul loro veicolo. Carry-Bike Frame Ducato è un portabiciclette che permette di trasportare fino a 3 bici in tutta sicurezza su Fiat Ducato furgonato con doppia porta posteriore. È proposto in due versioni: in alluminio anodizzato o totalmente nero.

Caddy, il minivan di Volkswagen è un veicolo versatile e adatto alla vita di tutti i giorni quanto alla vacanza. Un veicolo multiuso che offre fino a sette posti e ha un grande capienza interna. Per questo Fiamma ha sviluppato un portabici specifico per il minivan Volkswagen Caddy in grado di trasportare fino a quattro bici. Con una struttura in alluminio anodizzato leggero ma solido e regolabile, questo portabici si fissa al portellone posteriore e ha una sporgenza di 55 cm quando in uso.

Room Van Premium Ora il tendalino a tetto specifico per i minivan, F40VAN, particolarmente adatto per Volkswagen T5 e T6, si può abbinare alla nuova veranda che crea uno spazio chiuso ma luminoso, grazie alla porta e alle finestre con zanzariere. F40VAN è un tendalino dal design compatto che si integra esteticamente con il minivan anche grazie alle staffe di fissaggio a scomparsa. Si fissa sulla parte superiore del minivan con un ingombro ridotto grazie alle staffe integrate. Molto curato nei dettagli con finiture automobilistiche è disponibile con cassonetto nero Deep Black e telo Royal Grey. Ora con la nuova chiusura Room Van Premium, che si installa facilmente senza alcuna paleria, semplicemente tramite canaline di serie integrate e fissaggio sulle braccia il comfort e la privacy sono i migliori di sempre.

Nuovo LOCTITE HY 4070 Henkel presenta l’adesivo strutturale LOCTITE HY 4070. Si tratta di un adesivo innovativo che grazie ad una nuova tecnologia ibrida brevettata combina le migliori caratteristiche di due tecnologie già esistenti per ottenere resistenza adesiva, velocità di polimerizzazione e durata, in un unico prodotto. Questo prodotto si rivolge ai professionisti di settore della riparazione e manutenzione di veicoli. L’adesivo universale LOCTITE HY 4070 supera di gran lunga le capacità degli adesivi tradizionali e apre le porte a nuove applicazioni e nuove soluzioni. Ha un tempo di fissaggio inferiore a 60 secondi sulla maggior parte dei materiali, come metallo, plastica, gomma e pelle. LOCTITE HY 4070 è particolarmente efficace quando l’applicazione richiede elevate capacità di riempimento giochi, fino a 5 mm. La caratteristica chiave è la capacità dell’adesivo di effettuare riparazioni molto resistenti agli urti e alle vibrazioni. È un adesivo ideale per le carrozzerie: un unico prodotto adatto a molteplici applicazioni. Comporta minori rischi per gli operatori ed è più sicuro da utilizzare rispetto a molti prodotti alternativi in quanto non è infiammabile e non è corrosivo. E‘ privo di isocianato ed a basso odore. Le applicazioni tipiche vanno dalla riparazione dei supporti del cofano e dei fanali, alla riparazione di paraurti e griglie di fissaggio. LOCTITE HY 4070 può anche essere usato per riempire graffi, anche profondi su cerchi in lega, prima della riverniciatura. LOCTITE HY 4070 offre prestazioni elevate in condizioni difficili. Le sue caratteristiche e i suoi vantaggi includono un’elevata resistenza agli urti e alle vibrazioni. Una buona resistenza all’umidità, temperatura, raggi UV e sostanze chimiche con un tempo di fissaggio ultra rapido eccellente per qualsiasi riparazione. Confezione pratica pronta all’uso da 11 g. Un prodotto multiuso, veloce, semplice, da tenere sempre nella cassetta degli attrezzi.

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Restyling della gamma di gradini elettrici

Gamba Tavolo Robocosmo

La gamma di scalini Lippert Components ha beneficiato di un restyling che prevede un nuovo colore per i fianchetti, etichette di nuovo design e un nuovo colore del forex per la chiusura. I colori sono nero e anodizzato. Anche il motore ha subito modifiche specifiche per soddisfare le normative che sono state introdotte da Fiat e Citroën. La riprogettazione dello scalino ha ridotto la profondità dello stesso – senza alterare la dimensione della pedata - per adattarsi alle nuove geometrie degli scarichi Euro 6D. Sono state introdotte ulteriori migliorie che semplificano il montaggio. Lo scalino elettrico doppio è stato riprogettato: cambiano i profili dei traversini e tutto il sistema di movimentazione. La messa a punto del nuovo modello prevede anche una variante con i profili dei traversini in colore nero, più in linea con le attuali tendenze.

Lippert Components presenta Robocosmo, una nuova gamba più attraente nel design e nella usabilità che consente di alzare e abbassare facilmente il tavolino della dinette per realizzare una postazione letto. Lavorando sulla già conosciuta gamba telescopica Cosmo, ma ispirandosi alle forme della Rainbow, i tecnici di Lippert Components hanno realizzato questa nuova soluzione che coniuga la forma curva della Rainbow con la cinematica della Cosmo. L’interazione dell’utente con il meccanismo per settare le posizioni alta e bassa è ora molto più user friendly. La cinematica è gestita interamente da molle a gas che permettono al tavolo di abbassarsi e alzarsi, mantenendo la stessa orizzontalità. La gamba descrive un arco e si abbassa finché non tocca il supporto inferiore, variando l’altezza del tavolo da 80 cm a circa la metà. Per riportarlo verso l’alto la molla a gas aiuta nella spinta.

Tavolo Gioconda Sviluppato da Lippert Components in alternativa ai soliti tavoli e per salvare spazio sui van, Gioconda è un tavolo fruibile senza gamba d’appoggio con la possibilità di scomparire a parete. Il tavolo è fissato su un telaio metallico, agganciato alla parete, e può scorrere sopra di esso per potersi ampliare. La mensola di sostegno è robusta e regge senza problemi un’estensione del tavolo fino a 80 cm. Per mezzo di un sistema di sgancio rapido, il tavolo con il suo telaio si può ribaltare verso il basso, adagiandosi contro la parete. Ma vi è anche un meccanismo di abbassamento assistito: il tavolo può scendere parallelamente al pavimento, quando serve per trasformare la dinette in letto. Gioconda è disponibile in due versioni: con due guide e due mensole che sorreggono il tavolo o nella versione light con una sola guida e un’unica mensola. Optional l’estensione del tavolo, ma la prolunga necessita di una gamba.

Smart Charger La nuova linea Smart Charger amplia la gamma di dispositivi già molto apprezzati dalla clientela NDS comprendendo adesso SCS2 (12V/2A), SCS4 (12V/4A), SCS8 (12V/8A), SCS15 (12V/15A), SCM25(12V/24V 25A/12,5A). Questi caricabatterie di semplice ed immediato utilizzo sono ideali per tutte le tecnologie di batteria e rivolti principalmente ad un pubblico consumer, vista l’interfaccia semplificata, ma costruiti con componentistica di pregio, quindi adatti anche ad uso professionale nelle versioni più prestanti. Le pinze di connessione alla batteria sono state completamente ridisegnate secondo specifici parametri richiesti dall’ufficio tecnico NDS, per offrire maggiore sicurezza all’operatore e durata nel tempo. Il cervello del dispositivo è un microcontrollore dotato del nuovissimo firmware con algoritmo Opticharge in grado di monitorare costantemente i valori degli accumulatori per gestire al meglio le funzioni di ricarica e mantenimento che il dispositivo gestisce in automatico eseguendo fino a 9 step per la ricarica ottimale di tutte le tecnologie di batteria, anche Litio LiFePO4.

SunControl2

3LION System da 20,30 e 60 Ah

Dall’esperienza maturata con SunControl nasce il nuovo SunControl2. Il progetto è completamente nuovo con due differenti modelli SC 320M e SC 350M (con ventola di raffreddamento) che supportano rispettivamente 320W e 350W di potenza con due ingressi per i pannelli solari e due uscite dedicate alla ricarica delle batterie, sia servizi, sia avviamento. Il dispositivo è stato disegnato con il nuovo concept NDS ed è pronto per le connessioni del futuro LIN Bus e CI-Bus. Anche in questo caso, come per Smart Charger, il nuovo microcontrollore con algoritmo Opticharge garantisce una ricarica ottimale di tutte le tecnologie di batteria. Entrambi i modelli possono essere controllati da display opzionale per la visualizzazione dello stato di carica dei pannelli e un’indicazione dello stato delle batterie.

La gamma 3LION System che comprende batterie con formulazione Litio Ferro Fosfato (LiFePO4) nelle capacità 100Ah e 150Ah si amplia. Da oggi le Batterie 3LION possono essere utilizzate anche per sistemi che definiamo Utilities, ovvero piccoli motori elettrici: caravan movers, sollevatori, verricelli e via dicendo. Disponibili nelle versioni L-20 da 20Ah, L-30 da 30Ah, L-60 da 60Ah, queste batterie sono in grado di azionare un caravan mover rispettivamente per 40, 60 e 120minuti, svolgendo in maniera più efficiente e pratica (1/3 del peso) quello che prima era compito delle batterie al piombo.

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prodotti novità in fiera

Faretto flessibile art. 90U

Faretto fisso art. 1029-R

Il faretto di lettura art. 90U è provvisto di presa USB (2A) e di accensione mediante sensore Touch su tutta la superficie della base. Disponibile in due versioni con finitura cromo lucido. Il fissaggio avviene mediante viti non visibili grazie al sistema coprivite. Omologato R10 per la Compatibilità Elettromagnetica nel settore Automotive, ulteriore garanzia di qualità e affidabilità.

Ofolux presenta l’ultimo aggiornamento del faretto art. 1029-R: è ora disponibile, oltre che con accensione dimmerabile, anche con memoria dell’ultimo livello di luminosità impostato. Questa novità va ad aggiungersi alle sue molteplici caratteristiche che lo rendono adattabile a disparate applicazioni: è disponibile sia con base piana, sia ad incasso con minima sporgenza (solo 2 mm); realizzabile senza interruttore, oppure con accensione Touch, sia ON/OFF che dimmerabile. Il suo design lineare a pulito lo vede realizzato in ABS (la base), schermo in policarbonato e cornice magnetica disponibile in diverse finiture, facilmente intercambiabile, il che lo rende ulteriormente camaleontico. Omologato R10 per la Compatibilità Elettromagnetica nel settore Automotive, ulteriore garanzia di qualità e affidabilità.

Plafoniera per esterno art. 176 Ofolux presenta la nuova plafoniera art. 176 per l’illuminazione esterna. Grazie alla struttura realizzata in co-estruso, base e schermo sono un unico corpo impermeabile all’acqua con grado di protezione IP67. Lo speciale materiale di co-estrusione funge anche da dissipatore del modulo LED, garantendo così la massima efficienza di illuminazione. Il profilo offre la doppia funzione di illuminazione e gocciolatoio ed il design molto compatto la rende particolarmente adatta per l’installazione sotto veranda oppure sopra porta dei van. Omologato R10 per la Compatibilità Elettromagnetica nel settore Automotive, ulteriore garanzia di qualità e affidabilità.

Incollaggio vetro

Incollaggio e sigillatura del tetto

Sigillatura interna ed esterna

Soluzioni per incollaggio, sigillatura, insonorizzazione, rinforzo e protezione Gli utilizzatori di caravan e motorhome sono sempre più alla ricerca di veicoli esteticamente piacevoli e di grande affidabilità. Sika, in qualità di partner della quasi totalità dei principali produttori mondiali, è in grado di soddisfare le esigenze dei costruttori: facilità applicativa, resistenza meccanica, basso impatto ecologico, durata nel tempo, riduzione dei costi di produzione. La medesima qualità può essere ottenuta nella riparazione e manutenzione di caravan e motorhome. Sika è presente nel mercato dei trasporti da oltre 25 anni. Produttori di camper e motorhome si affidano alla più ampia scelta di soluzioni per incollaggio, sigillatura, insonorizzazione, 14

Modanature interne Incollaggio struttura Assemblaggio pannelli sandwich

rinforzo e protezione. Le soluzioni Sika incontrano le richieste, da parte dei clienti, di elevata sicurezza, comfort e minori costi operativi, aggiunti ad una maggiore durata. La gamma degli adesivi Sikaflex®è utilizzata per l’incollaggio diretto dei vetri: automotive OEM, centri di di installazione vetro, autobus truck, treni, veicoli speciali, caravan e motorhome utilizzano i nostri prodotti. A prescindere dall’elevata qualità dei prodotti, l’organizzazione Sika, mirata al Cliente, offre un supporto completo con la presenza in tutto il mondo di servizi tecnici e forza vendita in grado di prestare assistenza e pianificare senza problemi produzioni in serie e riparazioni.

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Nuovo control Box

CLIMA e-VAN

Il nuovo control box per antenne satellitari sviluppato e prodotto da Teleco permette l’aggancio dei satelliti in modo veloce e automatico. Con il nuovo puntatore i satelliti in memoria salgono da 10 a ben 16, scelti tra quelli più utilizzati. L’elettronica è stata aggiornata con l’utilizzo di microchip di ultima generazione. La nuova scocca, più sottile e compatta, amplia le possibilità d’installazione del control box che ora può essere installato anche in spazi ridotti. Sulla parte superiore, inoltre, è stato inserito un display oled per la gestione del puntamento ed è stata aggiunta un’interfaccia Bluetooth per il collegamento alla Teleco APP. Il nuovo puntatore è compatibile con le antenne precedenti dotate di tecnologia DVB-S2 e sarà disponibile sul mercato a partire da settembre sia in kit con le antenne sia acquistabile separatamente in aftermarket.

CLIMA e-VAN è un condizionatore compatto lungo solo 71 cm e alto 23 cm. Queste dimensioni contenute ne fanno oggi il condizionatore da tetto più piccolo del mercato. Progettato soprattutto per i camper Van, è la soluzione ideale per essere installato sui tetti di piccole dimensioni, anche senza dover rinunciare all’oblò. Silenzioso, leggero e di facile installazione, utilizza un gas refrigerante R32 che ha il più basso Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP 675) attualmente esistente sui condizionatori per mezzi mobili, riducendo del 70% il potere di inquinamento ambientale rispetto ai gas utilizzati fino ad ora. Due i modelli disponibili con differente potere refrigerante ed entrambi dotati di pompa di calore. Il Modello CLIMA e-VAN 5400H è stato progettato per un basso consumo e può essere anche collegato a una batteria attraverso un inverter a onda sinusoidale pura di almeno 1500W (a regime). Il diffusore interno ha solo circa 4 cm di spessore.

PhoneBoosterVan

TELECO grazie alla collaborazione con Huaptec, il colosso cinese di tecnologia per cellulari con sedi in Usa, Europa e India, presenta TELECO PhoneBoosterVan. Si tratta di un sistema in grado di amplificare fino a 400 volte il segnale del cellulare e di ritrasmetterlo all’interno del camper o della caravan, ma anche nei suoi dintorni, e offrire 4 o 5 barre di segnale 4G o LTE per navigazioni ultraveloci. Un buon segnale, inoltre, preserva le batterie del telefonino, poiché evita al dispositivo di cercare continuamente la rete migliore, risparmiando così energia e allungando le prestazioni della batteria. TELECO PhoneBoosterVan non richiede nessun costo aggiuntivo, poiché non necessita di alcuna scheda SIM ed è compatibile con tutti gli operatori di telefonia mobile. Il kit è composto da una antenna esterna molto compatta e aerodinamica (95x85 mm) da fissare sul tetto del camper, un dispositivo booster (116x98 mm) e una antenna omnidirezionale da installare all’interno del camper che ripete il segnale amplificato dal booster.

Grey Water Fresh Concentrated Una ricerca di mercato indica che in molti casi gli utenti devono fronteggiare i cattivi odori provenienti dalle acque grigie e che molto spesso sono persino peggiori di quelli provenienti dalle acque nere. Grey Water Fresh Concentrated è la soluzione ideale per eliminare questo tipo di cattivi odori. È sufficiente versarlo nei tubi di scarico della doccia o del lavandino subito dopo aver svuotato il serbatoio delle acque grigie. Grey Water Fresh Concentrated riduce la formazione di depositi e assicura una vacanza al riparo dai cattivi odori. Come gli altri prodotti della famiglia, il nuovo Grey Water Fresh è formulato in versione concentrata. Bastano 80 ml di prodotto per il normale serbatoio delle acque grigie da 100 litri. Quindi un flacone leggero e compatto contiene 10 dosi.

Nuova carta igienica Aqua Soft

Nuova serie di frigoriferi N4000

Thetford presenta la nuova carta igienica Aqua Soft, creata espressamente per le toilette portatili e a cassetta, evita gli intasamenti e facilita lo svuotamento del serbatoio di scarico. Una ricerca ha messo in evidenza che quando i camperisti acquistano una carta igienica specifica per camper, prediligono la carta igienica Thetford. Va detto però che ancora in molti non usano la carta igienica specifica ma una normale di tipo domestico. Di conseguenza rischiano di far fronte a problemi meccanici con la cassetta e di avere difficoltà nella fase di svuotamento della stessa. Per questo motivo Thetford ha deciso di offrire al mercato una nuova Aqua Soft, più conveniente che mai. Grande rapidità di scioglimento, ottima resistenza e tanta morbidezza. ‘La nuova Aqua Soft è facile da riconoscere per la scritta “NEW” sulla confezione, ma anche per il logo Thetford inserito nella parte interna del rotolo’. A questo nuovo prodotto è stata assegnata l’etichetta ECO Label.

Thetford presenta ai saloni di settembre la nuova serie di frigoriferi ad assorbimento N4000. Una gamma ad alte prestazioni rinnovata anche negli interni. In caso di calo di tensione in ingresso, il frigorifero mantiene una performance ottimale e costante: la nuova elettronica intelligente brevettata assicura l’autoregolazione dell’alimentazione. Tutti i modelli N4000 sono predisposti per il protocollo CI-BUS, che permette di controllare dalla centralina del veicolo le principali funzionalità del frigorifero.

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a tu per tu con vittorio dall’aglio

A

ssocamp è l’associazione di riferimento dei concessionari e noleggiatori del settore caravanning. Rappresenta oramai più del 90% dei dealer e in questi anni, grazie alle tante iniziative, è sicuramente diventata uno dei punti di riferimento del mercato. Le motivazioni per le quali i concessionari si iscrivono sono molteplici. Innanzitutto è impegnata nella divulgazione della cultura del turismo all’aria aperta e lo fa in diversi modi: attraverso la sua partecipazione attiva a fiere di settore ed extrasettore tra cui, naturalmente, il Salone del Camper; mediante video promozionali pubblicati su YouTube e i social media mirati a incentivare l’acquisto del nuovo e dell’usato presso i centri associati, a video divulgativi su come si utilizza il camper a noleggio, a campagne di sensibilizzazione come la recente “In Vacanza con il tuo amico a 4 zampe?”. Passando alle attività dirette ai centri vendita e assistenza, Assocamp si occupa di informare i suoi associati su norme e dati statistici del settore, di offrire consulenza per l’elaborazione di contratti e mettere a disposizione i consulenti legali e fiscali convenzionati con l’associazione. Ma svolge anche un’attività di tutela degli interessi dei suoi associati, cosi come è accaduto con iniziative rivolte alla promozione del noleggio professionale per contrastare il fenomeno del noleggio tra privati o con l’interrogazione presentata in parlamento sulla lunghezza della procedura di immatricolazione per autocaravan di importazione. E non manca un aspetto di formazione con corsi tecnici e giornate formative gratuite, come il seminario condotto da Roberto Pirola e dedicato ai rivenditori dal titolo “Il Plus Valore nel comunicare la qualità al cliente camperista”. Ecco cosa ci ha rac16

contato Vittorio Dall’Aglio durante un incontro informale avvenuto presso la sede di Ascom Confcommercio Parma, (di cui Dall’Aglio è presidente) e che ha messo in campo diverse iniziative interessanti con Assocamp. Qual è il vostro rapporto con l’Associazione Produttori Caravan e Camper, APC? Vittorio Dall’Aglio: In generale è abbastanza buono anche se abbiamo presentato diverse istanze e molte non state recepite. Abbiamo chiesto, per esempio, di ridurre le grandi promozioni previste per il Salone del Camper. Sono sconti che penalizzano la rete distributiva perché così le vendite si concentrano sempre di più solo in occa-

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Assocamp: presente, passato e futuro Abbiamo incontrato Vittorio Dall’Aglio, da quasi vent’anni alla guida di Assocamp (Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli da Campeggio) per fare il punto sulla situazione del mercato, della normativa e delle problematiche che affliggono il settore. testo di Antonio Mazzucchelli

Abbiamo proposto anche ad APC di partecipare a delle campagne comunicative che si rivolgono a ristretti gruppi di utilizzatori per avvicinarli maggiormente al settore: ciclisti, proprietari di animali, portatori di disfunzioni alimentari, utilizzatori con disabilità sono solo esempi. La risposta di APC è stata negativa, non investono in questo tipo di comunicazione. Ma noi andiamo avanti con i nostri obiettivi. Abbiamo promosso una campagna di rottamazione “fatta in casa” cioè un accordo a tre (costruttori, dealer ed Agos) che avrebbe potuto portare un buon risultato e permesso così di alienare alcuni veicoli datati e nello stesso tempo accontentare sia privati che concessionari. Si trattava di trovare insieme i fondi per rottamare i veicoli pre euro 2, circa 120mila attualmente. Agos, nostro partner di fiducia e di vecchia data, era disposta a investire ma APC no. Questo mi preoccupa perché il nostro mercato è formalmente fermo. Che cosa dovrebbe cambiare per migliorare la situazione? Vittorio Dall’Aglio: La mia sensazione, a livello nazionale, è che non stia funzionando niente, in particolare la marginalità. Ho altresì la sensazione che tutti siamo consapevoli che il mercato va sempre più verso il ribasso, ma che nessuno voglia fare niente per contrastare il fenomeno. I numeri degli incrementi, rispetto ai numeri delle vendite, sono ingannevoli, per quanto abbiano un segno positivo. Non vedo, oggi, la volontà da parte dell’industria di investire nel lungo termine. Per uscire da questa situazione, a mio avviso, ci vuole un’azione forte, sinergica e che coinvolga tutte le forze in campo. Da parte nostra ci fanno difetto, del resto, le risorse economiche, quasi a zero. Tanti piccoli concessionari, isolati e con budget alla loro misura, non possono certo avere grandi ambizioni comunicative. Ma avverto solo, devo ripetermi, da parte di APC, la mancanza di una volontà concreta di collaborare tra noi.

A livello normativo, quali sono le problematiche più rilevanti? Vittorio Dall’Aglio: Il nodo più importante da risolvere ora, per noi, è l’immatricolazione dei veicoli esteri. Per i veicoli di importazione, infatti, adesso c’è una procedura IVA che provoca sistematicamente gravi ritardi sulle immatricolazioni. Questo provoca dei grossi problemi ai concessionari, sugli anticipi di denaro, e anche ai clienti, per le ovvie ragioni di disagio che subiscono. Dopo un incontro al Ministero dei Trasporti, “Ho la sensazione che tutti siamo consape- il direttore generale ha riconosciuto sione della fiera. Riducendo, in parte, voli che il mercato va sempre più verso il il problema e si è impegnato per una soluzione entro gennaio 2020. Siamo questi sconti noi potremmo vendere ribasso, ma che nessuno voglia fare niente riusciti anche a fare arrivare la nostra tutto l’anno. Inoltre, il nostro settoper contrastare il fenomeno.” voce in Parlamento e ci pare che il re ha bisogno di uscire all’esterno e settore stia prendendo un po’più di deve attivare alcuni nuovi canali, per esempio quello della bicicletta o degli animali domestici. Una fami- visibilità nel mondo politico italiano. Una cosa è certa: non è faciglia su due ha un animale domestico, una su 3 un cane: come As- le mettere insieme costruttori, distributori e consumatori. Però da socamp abbiamo realizzato una campagna pubblicitaria e sui social sole, è altrettanto vero che tutte queste categorie non contano nulla. media importante, che aveva come oggetto il veicolo ricreazionale come strumento da vacanze perfetto per chi ha animali domestici. Lei aveva promosso anni fa un progetto di collaborazione tra tutIl settore deve andare a cogliere quelle nicchie di utilizzatori, diversi te le forze di settore. Secondo lei c’è ancora qualche possibilità milioni, che, per esempio, possiedono un cane o un altro animale. di far sedere tutti i protagonisti intorno a un tavolo operativo?

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a tu per tu con vittorio dall’aglio Vittorio Dall’Aglio: Tecnicamente sì, non so quanto sia realizzabile a livello pratico, per la mancanza di coesione e di volontà. Oggi nel settore abbiamo dei grandissimi dirigenti, ma non sono più le famiglie originarie a essere proprietarie dei marchi, ma gruppi e grandi fondi d’investimento. E la libertà e la creatività dei dirigenti sono molto inibite dalle inevitabili logiche di profitto di queste aziende. Cos’è Assocamp oggi e qual è il vostro livello di penetrazione nel mondo dei concessionari cosa offrite ai vostri membri? Vittorio Dall’Aglio: Ormai Assocamp rappresenta circa il 90% degli oltre 200 concessionari italiani, certamente siamo presenti quasi ovunque. Siamo riconosciuti all’interno del mercato ma anche all’esterno, facciamo promozione e azione sindacale, forniamo assistenza di qualità, soprattutto in campo legale, fiscale e normativo e abbiamo portato a termine numerose attività di cooperazione esterna per andare sempre più incontro alle esigenze dei nostri associati. Forniamo, inoltre, assicurazione sugli interventi di manutenzione, accordi per le finanziarie, convenzioni con campeggi, organizziamo corsi di aggiornamento quasi sempre gratuiti. E facciamo tutto questo soltanto con le nostre poche risorse: la nostra prossima sfida, infatti, è trovare dei contributi.

Cosa non ha funzionato, secondo lei, per la seconda fiera a Parma denominata TOF? Vittorio Dall’Aglio: Forse ci si aspettava un grande afflusso di aziende di turismo, un’idea valida considerando il camper come mezzo per fare turismo in un sistema industriale più ampio. Invece i grandi tour operator e grandi promotori turistici non sono arrivati, relegando l’evento alla dimensione di una fiera del camper ma di dimensioni ridotte. L’idea di uscire dal settore era certamente buona, però.

Come vede il fenomeno del camper sharing? Vittorio Dall’Aglio: Come associazione, noi siamo sempre stati contrari. Ci sono, innanzitutto, grossi problemi di carattere assicurativo: il vuoto si crea nel momento in cui il noleggio viene denominato come cessione in uso. In caso di incidente non c’è dubbio che ci sarebbero dei problemi da parte delle assicurazioni tra responsabilità del condu“Non vedo, oggi, la volontà da parcente e di chi affitta. Il cliente deve essete dell’industria di investire nel lunre consapevole delle differenti coperture, go termine. Per uscire da questa situainferiori, rispetto al noleggio vero e proprio. E ci sono problemi anche di carattere zione, a mio avviso, ci vuole un’azione normativo perché è difficile, per esempio, forte, sinergica e che coinvolga tutte le per gli operatori di Polizia Stradale, capire forze in campo.” a che titolo il conducente si possa trovare alla guida del veicolo: in prestito o noleggiato? Infine c’è il discorso fiscale. Chi prende soldi perché noleggia il suo veicolo dovrebbe anche dichiararli. È un fenomeno che va regolato, senza dubbio. Per la tutela del cliente ma anche delle professionalità serie e responsabili che lavorano nel settore. Perché è finito l’esperimento del noleggio low cost al Salone del Camper di Parma? Vittorio Dall’Aglio: Eravamo favorevoli all’iniziativa Rental Pack. La formula, secondo noi, poteva avvicinare molti nuovi utilizzatori al settore, sulla scia dell’entusiasmo della fiera. Si trattava di cambiare leggermente la procedura e nel contempo continuare ad investire. Molti dei visitatori potevano essere così intercettati e maggiormente coinvolti. Purtroppo è terminata per mancanza di fondi, annoso problema del mercato in generale. Sotto: alcuni frame della videoguida Assocamp per il corretto utilizzo del camper a noleggio

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Il metodo “STA cooperante” Assocamp ha promosso un’interrogazione parlamentare presso il Ministero delle Finanze, con l’obiettivo di ridurre i tempi di immatricolazione per i veicoli di importazione. Il Ministero ha risposto, ma sostanzialmente nulla è cambiato. Si attendono ora gli sviluppi di un’interrogazione sottoposta a Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti che dovrebbe rispondere entro i primi mesi del 2020. Estratto dagli atti parlamentari della seduta del 18 dicembre 2018. Assocamp ha promosso alla fine del 2018 un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’economia e delle finanze presentata dagli onorevoli Cavandoli, Centemero, Covolo, Ferrari, Gerardi, Gusmeroli, Alessandro Pagano, Paternoster e Tarantino. Nel documento si legge che: “gli associati di alcune categorie di rivenditori di caravan e camper sono afflitti da problematiche riguardanti l’immatricolazione con il metodo “STA cooperante”, nonché l’immatricolazione di veicoli nuovi e usati oggetto di acquisto intracomunitario. I sudetti concessionari sono importatori ufficiali di case costruttrici estere di camper o caravan nonché costruttori dotati di regolare documento di immatricolazione denominato Coc ma non di codice di antifalsificazione, per tale motivo i concessionari sono obbligati alla procedura di immatricolazione tramite modello F24, per obblighi IVA ovvero appunto “STA cooperante”. Tuttavia la procedura in questione ostacola enormemente la regolare messa in circolazione dei veicoli nonché l’uscita delle targhe in quanto spesso le procedure arrivano a tempi che oscillano tra 20 e 40 giorni a seconda degli uffici della motorizzazione civile. Chiaramente la problematica relativa alle tempistiche dell’Agenzia delle entrate lede gravemente i rapporti di fiducia tra clientela e concessionaria, rischiando spesso di creare cause legali, soprattutto in prossimita‘ di festività o date di vacanza e non ultimo crea differenze ingiustificate e discriminanti con le procedure di immatricolazione italiane. Tutto ciò può essere regolarmente dimostrato controllando 1 tempi di trasferimento, da parte dell’Agenzia delle entrate, dei modelli F24 alla motorizzazione e alla conseguente uscita delle targhe nei vari Umc regionali. Quali iniziative di competenza intenda adottare il Ministro interrogato affinch l’Agenzia delle entrate accorci i lunghi tempi di trasferimento dei modelli F24 alla motorizzazione, ovvero se si intenda modificare la procedura richiamata in premessa. La risposta del Ministero delle Finanze –

dicembre 2019 Con il documento in esame gli Onorevoli interroganti, dopo aver evidenziato le problematiche di alcune categorie di rivenditori di caravan e camper derivanti dalla lunghezza della procedura di immatricolazione dei veicoli (tra 20 e 40 giorni), chiedono di conoscere quali misure si intendano adottare affinché l’Agenzia delle entrate accorci i lunghi tempi di trasferimento dei modelli F24 alla Motorizzazione Civile nei casi in cui i rivenditori, non in possesso del codice di antifalsificazione, siano costretti a ricorrere alla procedura di immatricolazione tramite F24. Al riguardo, sentiti gli uffici competenti, si rappresenta quanto segue. Al fine di contrastare il fenomeno delle frodi IVA nel settore del commercio intracomunitario dei veicoli, l’art. 1, commi da 9 a 11, del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262, ha previsto che l’immatricolazione in Italia dei veicoli ai quali si riferisce l’interrogazione sia subordinata alla dimostrazione dell’avvenuto versamento dell’IVA. L’Agenzia delle entrate, dunque, mette a disposizione della Motorizzazione Civile modelli F24 comprovanti il pagamento dell’imposta rappresentando questo un requisito necessario ai fini dell’immatricolazione dei veicoli. Con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 25 ottobre 2007, sono state approvate le modalità operative per l’applicazione delle citate disposizioni, prevedendo, tra l’altro, che il versamento dell’IVA avvenga tramite modello F24 nel quale è indicato anche il numero di telaio del Veicolo in modo da correlare univocamente al medesimo veicolo il pagamento dell’IVA dovuta. In proposito, il medesimo provvedimento, al punto 1.2, prevede che i versamenti debbano essere effettuati entro il nono giorno lavorativo antecedente alla richiesta di immatricolazione del veicolo individuando sostanzialmente in nove giorni lavorativi Il tempo per procedere al trasferimento dei dati alla Motorizzazione. Al riguardo, si fa presente che la procedura di verifica del pagamento dell’IVA da parte dell’Agenzia delle entrate non può che iniziare dopo che gli intermediari della riscossione (banche, Poste, agenti della

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riscossione e altri prestatori di servizi di pagamento) abbiano trasmesso all’Agenzia delle entrate i flussi informativi telematici contenenti i dati analitici dei modelli F24 presentati dai contribuenti. Ai sensi dell’articolo 21 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, la trasmissione dei suddetti flussi informativi deve avvenire entro il quinto giorno lavorativo dalla data di presentazione del modello F24 da parte del contribuente. L’elaborazione dei modelli F 24, la verifica della congruità del pagamento dell’IVA e lo scambio dati con la Motorizzazione Civile da parte dell’Agenzia delle entrate vengono effettuati entro i due giorni lavorativi successivi alla trasmissione dei flussi da parte degli intermediari. Pertanto, lo svolgimento della procedura è effettuato complessivamente, di norma, in sette giorni lavorativi, meno, dunque, dei nove giorni individuati dal provvedimento citato. La tempistica descritta non può, pertanto, essere ulteriormente ridotta in quanto cinque giorni lavorativi sono riservati, come precisato, alla rendicontazione dei modelli F24 da parte degli intermediari e gli altri due giorni lavorativi rappresentano tempi tecnici incomprimibili per lo svolgimento delle procedure informatiche.

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report conferenza annuale ecf

I grandi si incontrano a Stoccolma

L

a conferenza annuale dell’ECF è un forum di rappresentanti europei di tutto il settore veicoli ricreazionali che si riunisce per discutere argomenti che spaziano dalle questioni tecniche alle iniziative di marketing. Ad ospitare la conferenza, quest’anno, è stata la Swedish Caravan Industry Association, Husvagnsbranschens Riksforbund (HRF), mentre tra i partecipanti c’erano i principali produttori di caravan, importatori, fornitori e associazioni in Europa, oltre a ospiti provenienti da tutto il mondo. La conferenza, come era immaginabile, ha toccato molti punti sensibili e condiviso molte informazioni significative per il mercato.

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Ne riassumiamo alcune, tra le più significative. Panoramica del mercato François Feuillet, presidente dell’ECF, ha aperto la conferenza individuando i fattori positivi e negativi che in questo momento influenzano il settore. I fattori positivi includono la crescita del segmento campervan che attira nuovi clienti, giovani e meno giovani, che non vogliono guidare veicoli di grandi dimensioni; i fattori negativi principali, invece, sono, secondo ECF, un’atmosfera politica ed economica in Europa che influenza fortemente le intenzioni d’acquisto e preoccupazioni per le legislazioni

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su inquinamento e ambiente. Il timore di non poter viaggiare in aree abitate con un camper sta facendo desistere potenziali clienti dall’acquisto, ma uno studio del professor Paolo Fiamma, direttore Master BIM Università di Pisa, ha dimostrato che le vacanze a bordo di veicoli ricreativi non creano più inquinamento rispetto ad altre forme di turismo. Infatti, secondo lo studio, una vacanza in camper può ridurre le emissioni di CO2 fino al 52% rispetto a una vacanza tradizionale, o il 65% rispetto alla combinazione di una classica vacanza nella formula auto + hotel. François Feuillet ritiene, inoltre, necessario migliorare l’immagine del settore veicoli ricreazionali e del turismo in camper e caravan. Il consiglio di amministrazione di ECF ha deciso, per questo motivo, di sciogliere l’esistente comitato Pan European Marketing (PEM) e di creare una piattaforma che migliori lo scambio di informazioni tra i membri dell’Associazione, oltre a studiare le nuove proposte per le regole di finanziamento provenienti dai membri dell’organizzazione. Il presidente Feuillet ha, inoltre, ringraziato Jan Peter Veeneman, CEO di Polyplastic Group BV, per il suo lodevole lavoro come presidente del disciolto gruppo PEM.

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John-David Pozzi Chairman ECF Pan European Suppliers Nel mese di maggio abbiamo partecipato ala 41a conferenza di ECF, European Caravan Federation, al General Annual Meeting della federazione e al 25° MELVI, Meeting of the European Leisure Vehicle Industry, a Stoccolma, in Svezia.

John-David Pozzi , presidente dei fornitori europei dell’ECF, ha analizzato la situazione dei mercati esterni, mostrando un calo del mercato americano del camper del 26%, in discesa per l’ottavo mese consecutivo. John-David Pozzi osserva che il mercato statunitense di solito reagisce violentemente quando gli andamenti economici si fanno critici ma gestisce la situazione molto meglio dell’Europa quando l’economia torna a crescere. A quanto risulta, infatti, i player europei hanno trascurato la crisi, non hanno gestito correttamente la produzione di stock, mantengono in vita rivenditori che dovrebbero, invece, chiudere e, perciò, il mercato ha bisogno di molto tempo per recuperare e vedere aumentare di nuovo i numeri. “Non credo che dovremmo imitare gli Stati Uniti, ma certamente dovremmo studiare come reagiscono” dice Pozzi. La sua analisi del rapporto tra produzione e immatricolazioni ha mostrato che nel 2018 sono stati prodotti 220.500 veicoli ricreativi, ma le immatricolazioni sono state solo 202.600. Considerando le esportazioni verso i paesi extraeuropei, si può concludere che circa il 7% della produzione non è stato venduto. Per questo motivo, si prevede che, nel 2019, la produzione di camper calerà almeno del 5% e la produzione di caravan dell’8%, rispetto all’anno precedente. “Il 2019 per i fornitori non sarà così buono” è stata la conclusione di John-David Pozzi.

testo di Antonio Mazzucchelli foto di Enrico Bona

Jost Krüger - Segretario Generale ECF

Forecast registrazioni - Crescita a una cifra

Jost Krüger ha presentato alcuni dati che dimostrano come le immatricolazioni di veicoli ricreazionali, nel 2018, abbiano superato nuovamente la soglia delle 200.000 unità, riallineando gli incrementi al periodo d’oro di circa 10 anni fa. Negli ultimi 40 anni, questo settore ha, infatti, vissuto momenti sia di fortuna sia di crisi. I livelli più alti sono stati registrati nei primi anni ‘80, nei primi anni ‘90 e poi nel 2006 e nel 2018. L’indagine ha anche evidenziato che il divario tra le vendite di camper e caravan è in costante crescita e che le vendite di campervan aumentano, invece, ovunque. L’analisi dei dati per il 2017 e il 2018 ha mostrato una flessione nel settore caravan (-2,6 per cento) e una crescita a doppia cifra dei camper (+12,9 per cento). I dati provvisori di aprile 2019, rispetto allo stesso periodo del 2018, hanno mostrato un recupero delle vendite di caravan (+4,6 per cento) e anche buone prestazioni per il settore camper (+5,6 per cento). Per la prima volta, le immatricolazioni di veicoli usati nel 2018 hanno mostrato più

Nuove registrazioni

2018

2019

variazione

Caravan

77.000

77.800

+1,0%

Motorcaravan

125.100

129.900

+3,9%

Veicoli ricreazionali

202.100

207.700

+2,8%

camper (320.529 unità) rispetto alle caravan (308.974 unità). La previsione per il 2019 è una variazione del +1% per la caravan (77.800 unità) e del 3,9% (129.900 unità) per il camper.

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statistiche europa 2018

Il mercato europeo RV a colpo d’occhio Abbiamo rielaborato i dati delle registrazioni dei veicoli ricreazionali in Europa degli ultimi 10 anni. I nostri grafici permettono di capire chi sale e chi scende a colpo d’occhio. L’Italia non va male.

2018

125.064

77.012

+12,9%

-2,6%

EUROPA

Var. 2017 - 2018

I

l mercato europeo dei veicoli ricreazionali ha registrato uno straordinario successo nel 2018. Rispetto all’anno precedente, le vendite di nuovi RV in Europa sono aumentate del 6,7%, a 202,076 unità - è la prima volta dal 2007 che le vendite hanno superato le 200.000 unità. Come negli anni passati, la Germania è in testa con 71.186 nuovi ve-

2018

46.859

24.327

+15,5%

+7,2%

14.691

20.480

+4,5%

-14,8%

2018

REGNO UNITO

Var. 2017 - 2018

22

2018 Var. 2017 - 2018

23.878

8.124

+11,9%

0,0%

FRANCIA

GERMANIA

Var. 2017 - 2018

icoli ricreazionali venduti - un aumento del 12,5% rispetto all’anno precedente. Anche in Francia, che è il terzo più grande mercato di RV in Europa, è stato registrato un forte aumento delle vendite dell’8,6% (32.002 veicoli). Con 35,171 nuovi veicoli ricreazionali venduti, il Regno Unito rimane il secondo mercato più grande in Europa - sebbene le vendite siano diminuite del 6,2% rispetto all’anno precedente. “L’incertezza sulle ripercussioni economiche della Brexit sembra avere un effetto frenante sulla domanda dei consumatori in Gran Bretagna” ha dichiarato Jost Krüger, General Secretary dell’European Caravan Federation (ECF). Tuttavia, le vendite di nuovi veicoli per il tempo libero sono aumentate in tutti i mercati nazionali, a parte il caso speciale costituito dalla Gran Bretagna, e un calo marginale delle vendite in Svizzera. Le vendite in Germania e Belgio hanno raggiunto nuovi record. I tassi di crescita più evidenti nelle vendite sono stati registrati nei mercati chiave dell’Europa meridionale, in Italia e in Spagna, dove le vendite, in linea con lo slancio dell’anno precedente, sono aumentate rispettivamente del 17,3% e del 16,9%. La forte crescita delle vendite registrata nel 2017 nei quattro mercati scandinavi è continuata, con tassi di crescita che vanno dal 6,6 al 10,5%.

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Grafici basati su dati numerici pubblicati da ECF (European Caravan Federation)

1.480

956

+20,3%

+1,7%

592

2.358

2018

+70,6%

+1,6%

4.613

1.177

+12,2%

+1,7%

2018

1.573

681

Var. 2017 - 2018

+13,2%

+4,4%

2018

2.005

6.628

Var. 2017 - 2018

+14,5%

-1,3%

FINLANDIA

DANIMARCA

Var. 2017 - 2018

6.156

772

+20,7%

+1,0%

2018

4.166

2.779

Var. 2017 - 2018

+14,8%

-3,6%

2018

7.212

3.349

Var. 2017 - 2018

+12,6%

-2,6%

ITALIA

PAESI BASSI

2018 Var. 2017 - 2018

2018

4.857

1.829

Var. 2017 - 2018

+22,9%

+3,5%

2018

4.460

1.659

-1,2%

+1,3%

SPAGNA

NORVEGIA

Var. 2017 - 2018

SVIZZERA

SVEZIA

2018 Var. 2017 - 2018

BELGIO

AUSTRIA

2018 Var. 2017 - 2018

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eccellenze italiane s.i.f.i.

S.I.F.I., una stirpe di “Guerrieri” domina il mercato distributivo italiano A

Marzabotto, tra le colline del bolognese, nasce nel 1976 S.I.F.I. Srl (Societa’ Italiana Forniture Industriali), oggi storica azienda nella distribuzione di componentistica e accessori per il primo impianto e l’aftermarket per il settore camper, caravan e campeggio. Fondata da Antonio Guerrieri come gruppo d’acquisto che riuniva diverse realtà produttive della zona, con il passare degli anni, e grazie alla guida dei figli Franco e Rocco Guerrieri, subentrati nel 1993, oggi S.I.F.I. si è riservata, con passione, lavoro e qualità, un posto in prima fila nel panorama distributivo italiano. L’azienda, nel tempo, ha raddoppiato i magazzini e quintuplicato la loro superficie, grazie all’apertura di un secondo sito a Sasso Marconi, oggi sede principale di S.I.F.I.. Agli storici 800mq di Marzabotto, infatti, si sono aggiunti gli oltre 3000 mq dell’impianto di Sasso Marconi. In totale, oggi, S.I.F.I. impiega 15 persone, tra magazzino e area commerciale, serve un portfolio di circa 2000 clienti attivi e ha in catalogo oltre 10.000 ricambi e circa 7.000 prodotti finiti. Circa l’85% dei prodotti, inoltre, è sempre disponibile in magazzino e S.I.F.I. è in grado di consegnare nel giro di 12-48 ore in tutta Italia. “Non è facile operare nel settore distributivo, soprattutto non lo è stato in questi anni di difficoltà per l’economia del nostro Paese e per il settore del turismo all’aria aperta” – racconta Rocco Guerrieri, uno dei due fratelli titolari dell’azienda – “Tuttavia siamo riusciti a crescere grazie a una strategia imprenditoriale mirata a offrire un servizio molto efficiente, centrato su un magazzino sempre estremamente fornito e su tempi di consegna molto rapidi”. L’efficienza del servizio S.I.F.I. è determinata, inoltre, dai quattro magazzini verticali in grado di rendere quanto mai veloci le procedure di stoccaggio e recupero dei prodotti. Recentissimo è, anche, l’aggiornamento del sito web aziendale, www.sifisrl.com che,

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Sopra: il corso di formazione tecnica S.I.F.I. che si è svolto il 4 febbraio 2019 nella suggestiva cornice del Centro Congressi Ca’ Vecchia presso Bologna

Da 43 anni SIFI srl opera con successo nel mondo della distribuzione di accessori e attrezzature per il settore outdoor e dei veicoli ricreazionali. L’azienda bolognese opera con i più importanti marchi europei e ha investito negli anni per incrementate efficienza e reattività diventando leader sul mercato italiano nel suo comparto. testo di Enrico Bona

grazie a un’interfaccia intuitiva e semplice, permette ora di effettuare or- alla didattica, infatti, preparano sempre interventi tecnici di altissimo dini online ed è integrato con il gestionale interno così da aggiornarsi livello offrendo un’occasione unica di aggiornamento professionale, in tempo reale in base alle disponibilità di magazzino. Inoltre, grazie ai secondo noi unica nel nostro mercato”. “Crediamo nei nostri clienti e suoi 43 anni di attività ed esperienza, vogliamo supportare i nostri fornitori” “Siamo riusciti a crescere grazie a una stra- – aggiunge Rocco Guerrieri – “i nostri S.I.F.I., organizza dei corsi biennali di formazione tecnica per la propria clientegia imprenditoriale mirata a offrire un eventi sono la cartina di tornasole della tela, un vero e proprio fiore all’occhiello nostra filosofia aziendale: superare il servizio molto efficiente, centrato su un ruolo di semplice distributore per dinel settore. I corsi, sempre organizzati magazzino sempre estremamente fornito e ventare un vero partner tecnico di riin collaborazione con importantissimi ferimento. Il nostro team di assistenza player del mercato e partner tecnici di su tempi di consegna molto rapidi.” è preparato per rispondere a ogni riS.I.F.I., come AL-KO, CBE, FIAMMA, THETFORD, NDS, DOMETIC, HENKEL, e LIPPERT COMPONEN- chiesta della clientela sui prodotti in catalogo. Se il quesito oltrepassa le TS, rappresentano un’occasione irrinunciabile di aggiornamento per nostre competenze diventiamo il punto di collegamento tra produttore tutti i professionisti del settore. Gli eventi, che ogni due anni si svolgono e cliente finale, tutto per offrire un sempre migliore servizio a 360 gradi”. in un antica e suggestiva villa settecentesca a Sasso Marconi, accolgono a ogni edizione circa 200 partecipanti tra officine, rivenditori e ricambisti. Le giornate di formazione tecnica tipo, i cui costi sono interamente sostenuti da S.I.F.I., si svolgono in un clima di convivialità, ancorchè di professionalità, alternando i seminari tecnici con momenti celebrativi dei successi di S.I.F.I. o di confronto sulle sue strategie aziendali, un delizioso pranzo alla bolognese, la tradizionale foto di gruppo e una visita finale ai magazzini con aperitivo. “Le nostre giornate di formazione tecnica hanno sempre segnato un numero di adesioni davvero straordinario” racconta Franco Guerrieri, contitolare di S.I.F.I. – “Sono, infatti, un’occasione di confronto e di scambio utilissima sia per gli operatori, Partecipanti alle sia per noi come azienda, sia per i prestigiosi partner tecnici che ci supgiornate di formazione tecnica portano in questa iniziativa. Le aziende che raccolgono il nostro invito

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focus persone fabrizio di piazza

Una rivoluzione iniziata otto anni fa Fabrizio di Piazza è arrivato in Thetford Italia nel gennaio 2011. Con il ruolo di Sales Manager per il nostro mercato, ha concentrato la sua azione non solo sui rapporti con i costruttori e con il mondo della distribuzione ma anche sul customer service e sulla clientela finale. Un cambio di marcia che ha visto anche intensificarsi le attività di marketing, comunicazione e formazione tecnica. testo di Antonio Mazzucchelli

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l nuovo corso di Thetford in Italia coincide con l’arrivo di Fabrizio Di Piazza, nel gennaio del 2011. Laureato in ingegneria meccanica all’Università La Sapienza di Roma, il nuovo direttore vendite per l’Italia, proviene da una lunga esperienza lavorativa in Renault Italia, dove dal 1996 al 2010 ha ricoperto i ruoli di Sales Manager, Team Manager, Brand Manager (alto di gamma) e Business Manager (carrozzeria). Tra le prime attività messe in campo c’è stato il consolidamento dei rapporti con i costruttori, i distributori e con la stampa, dopo un periodo di 8 mesi durante il quale l’azienda era rimasta senza direttore vendite nel nostro Paese.

Corso di Formazione Tecnica

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Missione uno: conoscere il mercato Con l’obiettivo di potenziare il dialogo con i centri vendita e supportarli nelle loro attività commerciali, Fabrizio Di Piazza ha avviato nel gennaio 2012 un progetto che lo ha portato insieme al suo collaboratore Valerio Martini ad incontrare oltre 300 esercizi a quel tempo presenti nel database di Thetford. Ad ogni visita è stata compilata una scheda per raccogliere tutti i dati utili per una conoscenza più approfondita dell’azienda: la superficie dedicata a showroom, market accessori e all’officina; il numero di veicoli venduti nuovi e usati; il numero di dipendenti, ecc… “Il mio obiettivo era quello di potenziare il dialogo con i centri vendita e supportarli nelle loro attività commerciali - dice Fabrizio Di Piazza - Naturalmente senza scavalcare o sovrappormi al lavoro dei nostri distributori ufficiali”. Parola d’ordine: comunicare La filiale italiana di Thetford Italia si è attivata subito, anche sul fronte della comunicazione. Grazie al supporto di un’agenzia di comunicazione esterna specializzata nel settore (Mazzucchelli & Partners) sono stati approntati una serie di strumenti per informare sia la rete vendita, sia il cliente finale sulle attività e le novità di Thetford. Si è intensificato il dialogo con i media italiani attraverso un lavoro di ufficio stampa continuativo che prevede l’invio di informazioni durante l’anno e un’occasione di incontro, anche con i manager della sede centrale olandese, durante la conferenza stampa del Salone del Camper. Dedicata alla rete vendita, invece, la newsletter Thetford, che viene spedita via mail due volte l’anno e contiene le notizie più

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rilevanti su attività e nuovi prodotti. Ma la comunicazione con il cliente finale è stata anche di tipo diretto. Thetford Italia, infatti, ha iniziato a proporre alcuni contenuti dei suoi seminari tecnici anche al pubblico finale. Questo è avvenuto e avviene durante alcuni porte aperte presso i concessionari, durante alcuni eventi organizzati da club e associazioni, e in occasione di fiere di settore, come l’iniziativa “VivaVoce” alla fiera di Novegro o L’Agorà della Tecnica al Salone del Camper. La formazione continua Dal 2012 Thetford ha avviato un progetto di formazione organizzando corsi tecnici in azienda e invitando tutto il database di contatti, aggiornato grazie all’attività di cui abbiamo detto sopra. La risposta è stata importante e nel tempo è stata consolidata una rete di circa 140 Fabrizio di Piazza (a destra) service partner, dei quali circa la metà è costituita da concessionari premia il “Miglior Dealer Thetford” 2019 di veicoli ricreazionali. «Per noi il servizio di assistenza post vendita e la soddisfazione del cliente sono obiettivi primari – dice ancora Fabrizio Di Piazza – Sin dall’inizio ho riorganizzato il servizio di ne marketing centrale crea dei materiali promozionali per il punto assistenza alla clientela concentrandomi sulla formazione tecnica di vendita ed è un piacere per me consegnare anche personalmente dei nostri Service Center e Service Dealer. In questo modo abbiamo questi kit a tutti coloro che ne facciano richiesta. Ho voluto legare creato una rete di assistenza seria e professionale che è attualmente la consegna dei kit a un’animazione specifica, invitando i negozi a costituita da circa 40 Service Center e da 100 Service Dealer distri- competere amichevolmente per l’allestimento più riuscito”. L’iniziabuiti su tutto il territorio nazionale e costantemente aggiornati sui tiva si chiama Miglior Dealer Thetford e premia chi riesce a presentare i prodotti Thetford alla propria prodotti Thetford”. E quali sono i requisiti per diven“Per noi il servizio di assistenza post vendita clientela nel modo più accattivante, chiaro e completo possibile, utiliztare un service partner Thetford? e la soddisfazione del cliente sono obiettivi zando al meglio il materiale esposiInnanzitutto un’officina moderna primari. Sin dall’inizio ho riorganizzato il tivo messo a disposizione gratuitae ordinata, non necessariamente grande. La presenza di almeno due servizio di assistenza alla clientela concen- mente. Il vincitore, oltre a divertirsi e a migliorare l’estetica e l’efficacia tecnici di riferimento e l’obbligo di trandomi sulla formazione tecnica dei nostri della sua esposizione, esce con una frequentare il corso di formazione Service Center e Service Dealer.” pagina pubblicitaria sul mensile iniziale e partecipare a quelli di agPlein Air. Nel 2019 il “Miglior Deagiornamento tecnico almeno ogni due anni. Thetford organizza due sessioni ogni anno, a Febbraio e a ler Thetford è stato assegnato non solo a chi ha meglio interpretato e comunicato la qualità dei prodotti Thetford ma, allo stesso tempo, al Novembre, per un totale di 7-8 giornate di didattica all’anno. dealer che ha espresso il maggior impegno nella raccolta di adesioni alla community Thetford Friends, che premia i campeggiatori iscritti Quando il marketing entra nel market Da circa 6 anni, il team di Theford Italia visita nei mesi di aprile, con iniziative dedicate. maggio e giugno un panel di 50 concessionari ponendo particolare attenzione alla presentazione dei prodotti Thetford sugli scaffali del Assistenza alla rete vendita I professionisti che hanno bisogno di assistenza da Thetford possomarket accessori. “Siamo soddisfatti, in generale, di come i market accessori espon- no rivolgersi a un team formato da tre persone: Fabrizio Di Piazgono i prodotti Thetford nei propri scaffali, il nostro impegno è za, Massimiliano Poetini e Valerio Martini. Thetford ha creato un di fornire loro i materiali marketing forniti dalla sede centrale per sito espressamente dedicato a tutti i service partner dove è possibile uniformare quanto più l’identità visuale del brand - dice Fabrizio reperire ogni tipo di informazione tecnica. I service partners sono Di Piazza – Siamo convinti, infatti, che quanto più la presentazione autorizzati ad effettuare le lavorazioni in garanzia per conto della dei prodotti sullo scaffale riesce a rimandare al brand rappresentato, Thetford e ricevono le parti di ricambio dalla sede Italiana. Genetanto più il cliente finale riconoscerà il prodotto desiderato ed il suo ralmente Thetford è in grado di consegnare il materiale ai service processo di acquisto risulterà più immediato. Ogni anno la direzio- partner e entro 48 ore dalla richiesta.

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le aziende rispondono al-ko italia

La parola ad Alessandro Marco Butturini Il direttore commerciale di AL-KO Italia risponde alle domande di Camper Professional. Un’intervista a tutto tondo che passa dalla revisione dei rimorchi, alle problematiche tecnico-normative e al rapporto con la formazione. testo di Antonio Mazzucchelli

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uali sono i problemi più rilevanti per chi deve far revisionare torizzazioni. una caravan oggi? C’è una soluzione secondo lei? Alessandro Marco Butturini: Tema non molto di attualità per lo meno Alessandro Marco Butturini: Dopo anni di oblio sono finalmente tor- in Italia, dove il mercato caravan è decisamente sotto dimensionato. In nate obbligatorie le revisioni periodiche per i rimorchi. Sicuramente un ogni caso il Codice della strada e le Normative europee sono chiare: le disagio per l’utente, ma un fattore di sicurezza importantissimo per la masse e le dimensioni dei veicoli e dei loro rimorchi vengono definiti del circolazione stradale in genere, visto che spesso e volentieri l’utente fi- regolamento UE 1230/2012, riportato anche nel CDS / Motorizzazione, nale “dimentica” che il rimorchio è un veicolo a tutti gli effetti. Problemi Prot n. 10470 - 2013/263. In questo regolamento una tabella esaustiva di revisione normalmente sono dati soprevede portabici rimovibili solo per lamente dalla difformità di applicazione “Sulle revisioni periodiche per i rimorchi, veicoli della classe M1 e N1, quindi per i delle norme previste per la revisione rimorchi (classe O) non sono ammessi. direi che ormai abbiamo superato la fase Abbiamo sviluppato per un noto coda parte delle diverse Motorizzazioni, ma soprattutto dall’età del nostro parco critica – a parte i tempi lunghi necessari struttore europeo di Caravan un portacircolante, decisamente molto “anziana”. – e ci stiamo avviando verso una routine.” bici a sbalzo che in questo momento è Tra i principali problemi che abbiamo all’esame delle autorità competenti per riscontrato c’è l’adeguamento dell’impianto elettrico e relativo impianto avere una approvazione univoca. luci con presenza o meno della luce retronebbia, alcune interpretazioni errate sull’uso del freno a mano, presenza dei limiti di velocità sul retro In Italia manca un po’ la cultura del rimorchio come alternativa al del rimorchio e altri. Direi comunque che ormai abbiamo superato la sovraccarico posteriore sui camper. Secondo lei, c’è una linea di confase critica – a parte i tempi lunghi necessari – e ci stiamo avviando fine oltre la quale, per esempio, sarebbe consigliabile dotarsi di un verso una routine della revisione. carrello invece che di un portamoto a sbalzo? E quali altri impieghi potrebbe avere un rimorchio, per alleviare il carico posteriore di un In altri Paesi europei si possono montare portabici a sbalzo sulle autocaravan? caravan. In Italia la normativa non è molto chiara… o forse non è Alessandro Marco Butturini: Devo essere molto categorico…. L’utente molto chiara l’applicazione della normativa da parte di talune mo- italiano deve dimenticarsi di poter portare moto di qualsiasi peso sul 28

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portamoto. Non è tanto una questione di “resistenza” del portamoto in sé ma quanto di capacità di carico dell’assale posteriore. Le case costruttrici danno con chiarezza questo dato e visti i pesi finali dei camper in circolazione, questo limite è spesso ampiamente già superato. Di conseguenza personalmente reputo che già con moto da 150 kg si dovrebbe pensare seriamente al rimorchio. Per moto con cilindrate importanti è indispensabile il rimorchio, anche perché l’operazione di carico di una moto sul portamoto viene spesso sottovalutata negli aspetti della sicurezza. Non dimentichiamo infine che il carrello immatricolato porta cose può essere utilizzato anche per trasporto di altri oggetti, scaricando così il garage posteriore e alleggerendo il famoso carico sull’assale posteriore, favorendo una maggiore motricità. Sappiamo che AL-KO si è impegnata in prima linea per cercare di ottenere Tempo 100 anche in Italia. Che cosa non ha funzionato fino ad ora? Alessandro Marco Butturini: AL-KO ed io personalmente è dal 2011 che tentiamo di far approvare questa normativa anche in Italia. Ci siamo sempre imbattuti in poca considerazione da parte della parte “politica”

AL-KO Mammut

AL-KO CDA Verona

e ogni volta che sembravamo essere vicini alla meta, intervenivano una crisi di governo, delle nuove priorità o nuove elezioni. È veramente avvilente vedere come il mondo del rimorchio sia poco considerato a livello politico e l’ottusità di certe posizioni cozzi contro la logica e il buon senso. Siamo per l’ennesima volta in discussione in questa legislatura per ottenere questa norma che rilancerebbe sicuramente anche il settore, ma dubito fortemente che si potrà ottenere qualche cosa. L’ufficio Motorizzazione Civile di Parma - sezione di Modena - questa estate ha diramato una circolare che evidenzia dei problemi in sede di revisione per le caravan dotate di movimentatore. Come vi state muovendo? Alessandro Marco Butturini: la questione è nota e con i nostri amici di Truma ci siamo subito mossi interpellando tramite APC – Associazione Produttori Camper – direttamente il Ministero della Motorizzazione a Roma nella persona dell’Ing. Fausto Fedele – Dirigente Div. 3 – Nel lungo e cordiale colloquio le nostre motivazioni per controbattere la Circolare di Parma sono state accettate e l’Ing. fedele ha telefonato direttamente a Parma chiedendo di non tener conto di questa Circolare. Riteniamo quindi la questione risolta e abbiamo preparato una dichiarazione che è a disposizione di quanti ne abbiamo eventualmente necessità. Come si concilia l’esistenza di un Centro di Assistenza AL-KO con le officine che installano prodotti AL-KO? Siete concorrenti dei vostri stessi clienti b2b? Alessandro Marco Butturini: Abbiamo chiarito sempre molto bene con i nostri clienti che il nostro CDA non si poneva come loro concorrente diretto ma anzi al contrario come supporto anche per loro. Nel nostro CDA si effettuano solamente interventi di manutenzione e montaggio sui nostri prodotti, e quindi non togliamo spazio ai nostri clienti per la maggioranza degli interventi. Inoltre alcune specificità dei nostri

prodotti, ad esempio il telaio ribassato a 3 assi, necessitano di particolare attenzione nel montaggio di alcuni accessori e preferiamo curare direttamente noi per avere la completa tracciabilità delle operazioni. Abbiamo già praticato diversi interventi in collaborazione con i nostri Rivenditori, con clienti finali mandati direttamente a Verona per l’assistenza ma sotto la completa responsabilità del Rivenditore stesso. Ultimo fatto da non sottovalutare, questo ci permette quel contatto e colloquio diretto con l’utente finale per ascoltare le sue esigenze e portare continua innovazione nei nostri prodotti. Voi organizzate diversi corsi di formazione tecnica sia in modo diretto sia in modo indiretto, come, per esempio, è avvenuto quest’anno con il corso di aggiornamento organizzato da SIFI. Quali sono gli errori più comuni commessi dagli installatori e quali sono i temi più difficili da trasmettere? Alessandro Marco Butturini: Riteniamo fondamentale, come detto anche precedentemente, avere il contatto sia con l’utente finale che con i nostri centri assistenza sul territorio per sviluppare un dialogo proficuo e dare il massimo del supporto. Questi corsi ci permettono di incontrarli, ascoltarli e formarli. Il ricambio del personale nelle officine è continuo, e quindi ripetere i corsi è fondamentale. Certo, il livello di preparazione è molto diseguale, ma cerchiamo di portare la nostra cultura sempre più in profondità. Errori ne facciamo tutti, l’importante è imparare da questi errori e crescere! Altro punto un po’ dolente è l’attrezzatura a disposizione dei centri. Spesso è veramente limitata. Ponti di sollevamento adeguati, bilance e chiavi dinamometriche sono alla base di qualsiasi intervento di meccanica. Il camper è un veicolo estremamente complesso e necessità di conoscenze approfondite in molti campi! AL-KO ha svariati prodotti after market dedicati tanto alla caravan quanto alle autocaravan. Quali sono i vostri best seller e quali invece quelli meno compresi, dagli utenti e forse anche dalla rete vendita? Cosa dovrebbero capire i rivenditori per migliorare le perfomance di vendita su tali prodotti? Alessandro Marco Butturini: Il portafoglio dei prodotti AL-KO è veramente ampio e con le acquisizioni degli ultimi anni si è ancora allargato. Possiamo veramente proporre soluzioni adeguate per ogni situazione particolare nel settore dei rimorchi e dei camper. Nei Camper sicuramente sospensioni integrative e portatutto sono i due prodotti che ci hanno e dato e che tutt’ora ci danno molte soddisfazioni. Nelle caravan il nostro nome è una garanzia e, nonostante il mercato limitato, abbiamo successo con tutta la nostra gamma: dai movimentatori all’ATC. Quello che non riusciamo bene a trasmettere ai nostri Rivenditori è l’importanza del rimorchio nel nostro mercato, con numeri decisamente interessanti e circa 20 mila nuove immatricolazioni ogni anno. In questo settore chi presenta una gamma di accessori centrata e soprattutto assortimento di ricambi può diventare un punto di riferimento per molti utenti finali. La controprova è la crescita della vendita Online di ricambi per i rimorchi e le telefonate giornaliere di utenti finali esasperati per la mancanza di prodotti e soprattutto di informazioni da parte dei Rivenditori.

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focus aziende lci italy

Lippert Components, il colosso americano che parla italiano

Dal 2014 a oggi sono ben cinque le aziende italiane del settore caravanning che sono state acquisite da Lippert Components: Project 2000, Metallarte, RVDoors, ST.LA e Lavet. La sede centrale del gruppo per tutta l’Europa è a San Casciano. Il rebranding farà sparire i marchi. testo di Antonio Mazzucchelli

Cinque anni fa in Italia abbiamo sentito parlare per la prima volta di Lippert Components, quando il Gruppo americano ha comprato Project 2000, azienda fiorentina celebre per la produzione di gradini elettrici, letti ad altezza variabile e porta tv. Da allora in poi di Lippert Compontents, abbreviato LCI, si è parlato sempre più spesso. Infatti, ha deciso di partire alla conquista dell’Europa proprio dall’Italia e ha acquisito alcune delle aziende più importanti nella produzione di componenti per il primo impianto dei veicoli ricreazionali come Metallarte, RVDoors e ST.LA. Chi è Lippert Components Con un fatturato di 2,1 miliardi di dollari, Lippert Componets ha 65 stabilimenti di produzione e distribuzione situati negli Stati Uniti e in Canada, Irlanda, Italia e Regno Unito. Fornisce una vasta gamma di componenti ingegnerizzati per i principali produttori di apparecchiature originali per veicoli ricreazionali e case prefabbricate e, in misura minore, fornisce componenti per mercati similari compresi gli autobus, rimorchi per il trasporto di barche, di bestiame, di attrezzature e di altre merci, chiatte, contenitori modulari e uffici mobili pre-fabbricati. I prodotti LCI includono telai in acciaio, assali e soluzioni per sospensioni, meccanismi e sistemi slide-out, prodotti

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per bagno, cucina, finestre, impianti elettrici ed idraulici, sistemi stabilizzatori e di livellamento, componenti per chassis, mobili e materassi, gradini di accesso elettrici e manuali, verande e verande per pareti scorrevoli, televisori a LED e sistemi audio, sistemi di

Produzione giornaliera

5.000+ 24.000+ 2.000+ Arredi

1.300+

Telaio trainabile

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Finestre

3.100+

Porte ingresso Assi rimorchio

3.500+

Porte gavone

2.800+ Materassi

700+

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Tende

3.000+ Meccanismi slide-out

300+

Sistemi di livellamento


navigazione, telecamere per retromarcia senza fili, altri accessori e componenti elettronici. La sede italiana Nel mese di gennaio 2019 è nato il quartier generale di Lippert Components in Europa, nel territorio di San Casciano, in Toscana, in uno stabilimento da 5400 mq dove è anche stata spostata la produzione di porte. Tutta la produzione Metallarte si è spostata, infatti, in questo nuovo edificio caratterizzato da una sola fila di pilastri di sostegno: l’ambiente ideale per organizzare gli spazi e adatto a qualsiasi realtà produttiva. Anche questo stabilimento, come avviene già negli USA, è stato identificato con un numero. Si tratta del Plant 304. La produzione di Project 2000 (letti, supporti e scalini), rimane a Calenzano nel Plant 302, i sistemi letto e le gambe tavolo di STLA rimangono in produzione a Pontedera nel Plant 307 e le porte cabina di RV Doors vengono ancora prodotte nel Plant 303 di Mirano. Lo stabilimento dispone anche di 1200 mq di uffici, che ospitano sia la gestione tecnica dello stabilimento produttivo, sia il management e i responsabili amministrativi e commerciali di LCI RV Europe. Nasce così un quartier generale in Europa di Lippert Components, con un team commerciale strutturato e organizzato secondo logiche contemporanee. A guidare LCI Italy è Michele Checcucci con il ruolo di CEO non solo di LCI Italy srl, ma anche di tutta la divisione LCI RV Europe. Michele Checcucci (48 anni) ha 25 anni di esperienza nel settore RV e precedentemente è stato CEO di Metallarte e RVDoors. Tutte e cinque le unità aziendali del settore caravanning (LCI UK, Metallarte, RV Doors, Project 2000 e STLA) vengono poste sotto la guida di un unico team.

Michele Checcucci

Un nuovo referente per l’after market Dal 1 settembre 2019, Lippert Components ha un nuovo referente per l’after market. Si chiama Tommaso Gasparrini

Spariscono i marchi, si chiama tutto Lippert Components Il futuro dei prodotti Lippert Components è quello di perdere la denominazione del brand e confluire nel brand LCI. In un’ottica in cui la multinazionale americana vuole presentarsi anche sul mercato RV europeo come fornitore di componenti riconosciuto e facile da identificare, è stata avviata un’operazione di re-branding delle società acquisite. Come accaduto in passato sul mercato d’oltreoceano, LCI ha riunito sotto un unico marchio tutte le società controllate. Un processo che in Europa è stato più lento, dato che in Europa il brand Lippert Components non era conosciuto. Ora i tempi sono maturi per iniziare, anche in Europa, a spostare il focus su LCI, trasformando i brand storici in linea di prodotto (Project 2000 product line, STLA product line, Metallarte product line, etc). I loghi, di conseguenza, andranno a sparire anche su tutti i prodotti e i componenti accessori per lasciare spazio al solo marchio Lippert Components.

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intervista doppia dometic

Peter Kruk

Bernd Löher

CEO Dometic per l’Europa

Direttore commerciale Dometic RV OEM

Attraverso nuovi e innovativi frigoriferi, progressi nella connettività, acquisizioni e molto altro, Dometic è in una fase di grande ed eccitante espansione e sviluppo sul mercato. Abbiamo incontrato Peter Kruk, CEO di EMEA, and Bernd Löher, Head of Sales RV OEM Europe, per capirne di più. testo di Terry Owen

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uali sono i trend che riuscite a intravedere nel mercato, cosa discutete con i vostri clienti OEM quando li incontrate? Peter Kruk: Penso che una tendenza significativa sia la crescente aspettativa, da parte dell’utente finale, di sperimentare gli stessi livelli di efficienza e comfort che trova nella propria casa. Questa, insieme alla continua evoluzione della connettività, ci pare la tendenza principale del momento. Bernd Löher: Un’altra tendenza che individuiamo è la diversa velocità di sviluppo dei mercati del camper e del van. Il settore van presenta, oggi, il 40% di nuove registrazioni e, insieme ai motorhome, questo settore di mercato sta crescendo piuttosto rapidamente. Il mercato della caravan, invece, si è stabilizzato senza diminuire. Anzi, in alcune aree, vediamo una sorta di ripresa della domanda. Un fattore trainante delle vendite di van è rappresentato da un crescente gruppo di utilizzatori più anziani che desiderano ridimensionare il veicolo rispetto a nuove esigenze, ma senza rinunciare a molti dei comfort che avevano precedentemente. In confronto anche solo a due anni fa, questo settore del mercato ha ora una segmentazione molto più ampia, con prodotti rivolti a gruppi di clienti più specifici. Ne sono testimoni, per esempio, alcuni dei prodotti più piccoli costruiti su piattaforme Citroën e la crescente richiesta e proliferazione di modelli 4x4. Di recente Dometic ha lanciato il sistema di controllo Dometic IoT (Internet of Things). È simile al pannello di controllo Smart D che avevate 32

fornito a Kabe qualche anno fa? Sarà disponibile per il mercato aftermarket? Peter Kruk: Il sistema può essere visto come un’evoluzione di Smart D. Dometic, infatti, è stata una delle forze trainanti nello sviluppo della connettività e nella creazione di alcuni degli standard di settore in Europa. Dallo Smart D abbiamo anche derivato “Dometic Connect” e ci stiamo preparando al futuro con questa nuova piattaforma IoT, che offrirà ulteriori vantaggi di scala. Sarà disponibile per gli OEM e potenzialmente anche per l’aftermarket. In Europa arriverà con il nome Dometic Connect 2.0. Vedremo questa tecnologia già a Düsseldorf? Peter Kruk: Sarà disponibile per gli OEM in Nord America quest’anno e lo lanceremo in Europa all’inizio del 2020. Sarà anche presentata a Düsseldorf, ma non ancora commercializzata. Bernd Löher: Quando abbiamo iniziato a percorrere questa strada, tutto era basato sulla tecnologia LINbus. Dopodiché il mercato si è frammentato in una costellazione di diverse tecnologie. Questo

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stava iniziando a rendere difficile la manutenzione per i rivenditori, quindi abbiamo coinvolto un grande OEM e iniziato a collaborare con Hella. Come ha sottolineato Peter, siamo tra le aziende leader nel processo di creazione degli standard industriali del settore. Un risultato raggiunto attraverso l’associazione di costruttori di camper e caravan tedesca (CIVD) nella forma del CI-BUS (Caravanning Industry-BUS). C’è stata una grande discussione nella scelta tra tecnologia CAN o LIN ma LIN ha prevalso, a nostro avviso, perchè è più semplice come manutenzione. CI-BUS è stato ampiamente accettato come standard dal settore. È una tecnologia che semplifica la vita sia agli OEM sia ai rivenditori. A seguito della recente acquisizione da parte di Dometic, prevedete che i prodotti Kampa siano commercializzati in nuovi paesi, oltre al Regno Unito? Peter Kruk: Kampa aveva già messo piede nell’Europa continentale e Dometic ora costituisce un’ottima vetrina per i suoi prodotti. Abbiamo in progetto una grande espansione di Kampa e vogliamo far crescere il suo business ben oltre il Regno Unito. Siamo alla ricerca di opportunità per sviluppare mercati e, anche al di fuori dell’Europa, abbiamo già riscontrato grande interesse. Dometic ha appena vinto l’ambito premio Red Dot con il suo nuovo battery pack portatile. Cosa potete dirci al riguardo? Peter Kruk: Il PLB40 è progettato per soddisfare uno stile di vita mobile e outdoor, con elevato fabbisogno energetico. È la batteria più leggera e potente della sua categoria e utilizza la tecnologia litio-ferro fosfato per fornire alimentazione a 12 volt e USB. Può essere ricaricata dalla rete elettrica, direttamente dal veicolo o tramite energia solare. Siamo orgogliosi che abbia vinto un premio così prestigioso, assegnato solo ai prodotti che presentano un concept e un design straordinari. È non è altro che l’ennesimo esempio delle innovazioni che stiamo introducendo sul mercato. Il PLB40 si sta dimostrando molto popolare tra i nostri clienti finali, per esempio per alimentare le nostre unità di raffreddamento mobili, cosa che può fare per un intero fine settimana. La soluzione con porte a doppia anta, lanciato da Dometic, per i frigoriferi mobili si sta rivelando molto popolare tra gli OEM e gli utenti finali. È un brevetto Dometic? Peter Kruk: Penso che abbiamo introdotto sul mercato una grande nuova tecnologia, apprezzata sia dai produttori OEM, sia dai clienti finali e sì, Dometic possiede una serie di brevetti relativi a questa soluzione. In quali mercati sono attualmente presenti questi frigoriferi? Peter Kruk: Abbiamo iniziato con EMEA ma nel prossimo anno o poco più in là, introdurremo nuovi mercati. Bernd Löher: La tecnologia è stata presentata anche alla fiera RVX di Salt Lake City e i nostri clienti,in diverse parti del mondo, stanno testando i nostri prodotti. In Europa ha avuto successo tra tutti i principali costruttori e si sta facendo largo modello per modello, gamma per gamma. Alcuni clienti desiderano anche un layout speciale che preveda il frigorifero vicino alla porta d’ingresso, di facile accesso sia dall’esterno sia dall’interno del veicolo. Una soluzione, questa, che si vedrà molto nelle prossime fiere autunnali. L’anno scorso abbiamo fatto una promozione al Caravan Salon di DÜsseldorf, offrendo questo modello al pubblico, in sostituzione dell’unità attuale: ha avuto un grande successo e molti cam-

peggiatori hanno voluto sostituirlo immediatamente. Da dove nasce l’idea della doppia anta? Peter Kruk: Dometic è sempre stato un innovatore in numerosi settori, incluso quello dei veicoli ricreazionali. Ricorderete che, nella nostra precedente generazione di frigoriferi, abbiamo introdotto, per esempio, la tecnologia dei congelatori rimovibili. I nostri frigoriferi sono installati in spazi in cui l’accesso è spesso limitato e l’idea è nata dalle discussioni sia con i nostri clienti OEM sia con i nostri clienti finali. Qual è la tecnologia alla quale non rinuncereste mai e perché? Peter Kruk: il prodotto Dometic che preferisco davvero è l’unità di raffreddamento mobile. Trovo che sia estremamente versatile, sia quando viaggio in macchina, sia quando lo tengo in giardino. Bernd Löher: È il mio smartphone ma questo mi rimanda all’Internet of Things. Siamo, infatti, tutti dipendenti dalle informazioni e dalla possibilità di accedere ad esse da qualsiasi luogo. Penso che questa sia la chiave per il nostro settore: rendere le cose più comprensibili e accessibili per i nostri utenti finali. Direi che la connettività è l’anello mancante nella catena del valore, oggi. Vedo enormi opportunità, in questo settore, per i nostri prodotti in futuro. Possedete o utilizzate un camper? Peter Kruk: Sfortunatamente no. Sono cresciuto sulla costa occidentale svedese, trascorrendo tutte le estati della mia infanzia su una piccola isola a nord di Göteborg. Ora possiedo una barca e passo la maggior parte del mio tempo libero a bordo. Bernd Löher: Grazie ai miei contatti nel settore, posso prendere in prestito o noleggiare un camper ogni volta che lo desidero. Sono abituato a utilizzarlo, infatti, anche quando mi trovo in Sud Africa. Abbiamo in azienda, inoltre, due camper di proprietà di Dometic: oltre a essere utilizzati per i nostri test, sono a disposizione dei dipendenti per le loro vacanze.

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consigli utili marketing e dintorni

WhatsApp Business: può essere utile per la tua attività?

Idee, consigli e soluzioni per gestire al meglio gli strumenti di web marketing nell’ambito businness. Una rubrica a cura di Elisabetta Croce, Communication and Marketing Consultant, esperta di new media, Head of Social Media e Digital PR dell’agenzia di comunicazione Mazzucchelli&Partners. La prima puntata è dedicata a WhatsApp Business e agli errori da evitare su Facebook. a cura di Elisabetta Croce

L

’utilizzo delle app di messaggistica sta crescendo e WhatsApp si posiziona al secondo posto tra le piattaforme social più attive in Italia. Tutti inviamo messaggi, dai più giovani ai più maturi, che siano due righe con un emoticon o un messaggio vocale di dieci minuti. Ciascuno di noi si districa quotidianamente tra gruppi di scuola, lavoro, amicizia e chat private.

Una funzione valida di WhatsApp Business è la possibilità di configurare messaggi “out of office”. Inoltre è possibile inserire risposte automatiche standardizzate ma personalizzate come un primo saluto. Oltre a questo è possibile impostare le risposte alle domande più frequenti e configurare ‘risposte rapide’ che possono essere inserite nelle conversazioni con una parola chiave.

Stando a una ricerca di Business Insider le app di messaggistica hanno superato i social più conosciuti per numero di utenti attivi al mese, configurandosi come lo strumento preferito soprattutto tra i millennials (Millennials= nati tra il 1981 e il 1996 che rappresentano l’ultima generazione del XX secolo. Oggi hanno dai 23 ai 38 anni).

Una delle grandi novità di WhatsApp Business è il fatto di poter essere utilizzato sia da numero di cellulare, sia da numero fisso. Grande fattore di differenziazione rispetto all’app più conosciuta e strumento molto utile per le realtà aziendali che potranno così creare un canale ufficiale senza appoggiarlo su numeri personali.

Whatsapp business: le funzionalita’ Questo trend non è certo passato inosservato a chi si occupa di proporre e pianificare strategie di customer care o di promozione mirata one2one. La chat di WhatsApp sta diventando infatti sempre di più uno strumento molto utile per connettersi con i propri cliente e proprio per favorire questo utilizzo a metà gennaio 2018, è stato rilasciato WhatsApp Business che permette di installare una app (anch’essa gratuita) diversa e separata da quella personale, completamente dedicata alla propria attività e quindi utile soprattutto per fornire in modo rapido e diretto informazioni ai propri clienti grazie a strumenti che permettono di automatizzare, organizzare e rispondere velocemente ai messaggi.

Quali sono i vantaggi di utilizzare WhatsApp Business?

Le funzioni offerte attualmente sono: • Profilo dell’attività, per fornire importanti informazioni, come indirizzo, email e sito web. • Statistiche, per vedere quanti messaggi sono stati inviati, ricevuti e letti. • Strumenti di messaggistica, per rispondere velocemente ai clienti • Possibilità di scaricare WhatsApp Business da Google Play o dall’App Store. 34

1. Puoi comunicare con il tuo cliente: un canale diretto e veloce per fare comunicazioni ai tuoi clienti che ti permetterà di essere anche meno formale, più veloce e diretto migliorando così l’engagement. 2. Puoi dare supporto al cliente: WhatsApp Business può essere un grande strumento per il customer care, importante però scegliere questa via di comunicazione solo se c’è la certezza di rispondere al volume di messaggi previsti. 3. Puoi fare azioni di marketing e promozione: puoi usare WhatsApp per inviare immagini, files audio, video dei tuoi prodotti e messaggi di testo a utenti di tutto il mondo. Senza fare spam però! Se no risulteresti fastidioso e potresti essere bloccato. Queste comunicazioni devono rappresentare un valore aggiunto per il cliente e non un fastidio. 4. Puoi fare domande: se sei in dubbio se introdurre o meno un nuovo servizio puoi chiedere un parere ai tuoi clienti.

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7 errori da evitare su Facebook S

e hai un’attività, avrai sicuramente già valutato l’opportunità di aprire una pagina aziendale su Facebook. Le motivazioni per farlo sono numerose, prima fra tutte la possibilità di offrire un servizio di customer care immediato e veloce oltre al vantaggio di poter utilizzare gli strumenti messi a disposizione per l’advertising, che permettono di raggiungere le persone che si trovano nei pressi del punto vendita a costi relativamente contenuti. Inoltre Facebook permette di raccontare la propria azienda in tempo reale mantenendo vivo il rapporto con i clienti già acquisiti, stimolando il passaparola positivo. È però importante, nel momento in cui si decide di percorrere questa strada, di non cadere in errori comuni che potrebbero rendere la gestione approssimativa e poco professionale. Scopriamoli insieme. 1.

Apri una pagina aziendale e non un profilo personale! - Ancora oggi si vedono profili personali che portano nomi di aziende… questo è un grave errore che va anche contro la policy di Facebook. Avere una pagina aziendale ti permette di usufruire di tutti gli strumenti messi a disposizione dalla piattaforma advertising e avere numerosi vantaggi che con il profilo personale non avresti.

2.

Non limitarti a pensare che “tanti fan = tanto successo” - Con il cambiamento che ha subito l’algoritmo di Facebook con il passare degli anni, molte delle metriche che un tempo si pensavano importanti, stanno perdendo di valore. Puoi avere una pagina con anche un milione di fan (persone che hanno messo mi piace) ma se nessuno interagisce con i tuoi contenuti non possiamo certo parlare di successo.

3.

Non invitare i tuoi amici se non sono interessati alla tua attività - Anche se il concetto di tanti fan = grande successo è ormai superato, perché sono le interazioni che contano, in molti si accaniscono a invitare amici e parenti a diventare fan della propria pagina aziendale creando una fan base di non interessati che non interagiranno mai con i contenuti. Meglio avere pochi fan ma buoni.

4.

Facebook non è gratis - Il mito che Facebook sia gratis è stato sfatato già da un pezzo. La gestione professionale della pagina richiede tempo, competenza e continuità sia per la creazione dei contenuti, sia per la gestione dell’advertising che ha grandissime potenzialità che bisogna saper sfruttare al massimo.

5.

Non usare un grey account per gestire la pagina - Ci sono

aziende che hanno aperto anni fa la propria pagina attraverso un account personale fake a nome azienda o attraverso un grey account creato ad hoc per lo scopo. Non c’è niente di più sbagliato. Chi ha il compito di gestire la pagina Facebook deve farlo con il proprio account personale, con nome e cognome, o attraverso il Business Manager aziendale (sempre collegato al proprio account). È fondamentale che sia sempre identificabile chi ha fatto cosa e che i compiti siano attribuiti in modo chiaro. 6.

Non avere un account pubblicitario con dati di fatturazione aziendale - Lo sapevi che i costi dell’advertising di Facebook si possono scaricare? È semplicissimo e sarebbe poco furbo non farlo. Basta creare un account pubblicitario riferito all’azienda, il Business Manger ti verrà in aiuto. Qui potrai inserire tutti i dati di fatturazione e a fine mese scaricare comodamente la fattura da passare al commercialista.

7.

Non rispondere ai messaggi, ai commenti e alle recensioni anche e soprattutto se negative - Se sei su Facebook con la tua azienda è anche per creare un dialogo più diretto con i tuoi clienti e i potenziali tali. Questo però ti mette anche nella situazione di poter ricevere critiche. Sia in caso di commento positivo sia in caso di quello negativo, è sempre importante rispondere con gentilezza e spiegare la situazione cercando di risolverla. Un cliente insoddisfatto con un po’ di gentilezza e disponibilità può diventare il tuo fan numero uno!

Oggi vi segnaliamo… alcuni gruppi Facebook interessanti

Camperisti Italiani +96.500 membri

Viaggi in roulotte 2.0 +9.300 membri

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Campeggiatori tendaroli +6.100 membri

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capitani d’industria pierre rousseau

Rapido: da tre generazioni con passione

È

il 1961 quando Constant Rousseau crea la società Rapido, in Francia, come divisione della sua fabbrica di mobili. Nelle vesti di abile maestro falegname, pochi anni prima, il signor Rousseau aveva brevettato una speciale caravan estensibile che aveva immediatamente catturato l’interesse del pubblico. Questo modello pluripremiato è stato continuamente perfezionato e aggiornato nel tempo, fino a giungere alla creazione di una nuova gamma con pareti fisse e tetto sollevabile. Rapido si inserisce nella crescente in“La tipologia del van, per il clien- dustria dei veicoli ricreazionali di quete finale, sembra essere molto gli anni creando prodotti innovativi e di attraente per la sua semplicità qualità. Nel 1985, alla morte prematura di Constant Rousseau, il figlio Pierre rid’utilizzo, soprattutto grazie alle leva la società, e più recentemente, nel dimensioni contenute. Rapido 2014 il figlio di questo, Nicolas, assume è largamente presente in questo il ruolo di direttore delle vendite. Pierre Rousseau, nel tempo, ha perseguito una settore di mercato e possiamo costante crescita perché il gruppo Radire che siamo stati tra i pionieri pido restasse tra i leader in un mercato europeo sempre più competitivo. in questo segmento.” Dal 1993 al 2017 Rapido si concentra sulla creazione di nuovi marchi e sull’acquisizione di aziende esistenti, procedendo gradualmente a costruire quello che ora conosciamo come il Gruppo Rapido. Ciò ha incluso la creazione del marchio Itineo nel 2006, che per Rapido ha assunto un ruolo importante nel settore camper, oltre a Rapidhome, specializzato nelle case mobili, e ai marchi Fleurette e Florium. Rapido, inoltre, ha sviluppato una forte presenza nel segmento dei furgoni con i suoi marchi Campereve e Dreamer, 36

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oltre all’acquisizione, nel 2010, del grande e iconico marchio tedesco Westfalia. Altre acquisizioni includono la società italiana P.L.A. nel 2016 (con la controllata Giottiline) e altri due produttori di furgoni nel 2017, il marchio francese Stylevan e il marchio britannico WildAx. Ultima, ma non meno importante acquisizione, è quella del marchio nordamericano Roadtrek. Attualmente il Gruppo Rapido impiega 1.300 persone, di cui 500 a Mayenne, in Francia, il sito produttivo originario creato nel 1975. La produzione annuale totale è di circa 16.000 unità, delle quali circa il 50% viene esportato.

Tuttora saldamente nelle mani della famiglia fondatrice, Rapido si è sempre più strutturata come un gruppo per competere alla pari con i più forti player del mercato. Pierre Rousseau, da noi intervistato, è oggi l’uomo che ne è al comando. testo di Antonio Mazzucchelli

Dopo un lungo periodo trascorso esclusivamente nello sviluppo di prodotti di fascia alta, Rapido ha deciso di aumentare il proprio raggio d’azione orientandosi anche verso segmenti di mercato più bassi. Con il marchio Itineo e con l’acquisizione di P.L.A., infatti, il gruppo ha completato la propria offerta con la proposta anche di gamme entry level. Continuerete in questa direzione? Non vi preoccupa che il Gruppo Rapido possa perdere la sua identità e che il marchio possa venire associato a prodotti a basso costo? Pierre Rousseau: Rapido è sicuramente un marchio premium che offre veicoli di qualità, in particolare tra i motorhome e i mansardati; i nostri veicoli si distinguono per la finitura di qualità del mobilio, per la cura della progettazione, per la tecnologia e le attrezzature di bordo di alto livello, senza dimenticare il design moderno e coinvolgente. Nel 2005 abbiamo verificato che non c’erano prodotti, nel segmento degli integrali, a prezzi relativamente bassi. Poiché il motorhome, come tipologia, è già percepito dal cliente finale come un prodotto di fascia alta di prezzo, questo passaggio strategico non ha significato un cambio d’immagine, se non quello di essere i primi a proporre motorhome dai prezzi particolarmente attraenti. L’acquisizione di PLA, una fabbrica e un marchio italiano, ci ha permesso di offrire modelli più convenienti in Europa e di diventare un player europeo che manterrà l’identità dei suoi marchi su ogni mercato. Con l’acquisizione di PLA, tutto ciò che rimane da fare è sviluppare la rete di vendita e quindi la penetrazione in determinati mercati o Rapido ha anche obiettivi relativi alla produzione? Pierre Rousseau: I marchi PLA e Giottiline sono prodotti in due piccoli stabilimenti. Abbiamo deciso di concentrarne la costruzione in una sola struttura e di espandere l’impianto PLA, per il quale abbiamo previsto un investimento di circa 6 milioni di euro nei prossimi due

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capitani d’industria pierre rousseau anni. Ovviamente, con l’espansione del sito produttivo, aumenterà anche la capacità produttiva. Per completare l’accordo PLA e dare all’azienda una direzione specifica, vi siete largamente confrontati con il mercato italiano: quali sono le sue principali differenze rispetto al mercato francese? Pierre Rousseau: In Italia tutti i marchi europei sono presenti, anche se le vendite sono solo di circa 5000 veicoli all’anno. I costruttori locali sono molto attivi. Pertanto è un mercato molto competitivo. Il prezzo medio di vendita dei veicoli è inferiore a quello sul mercato francese. La nostra sfida è, quindi, produrre veicoli attraenti a prezzi accessibili. In Europa, il mercato del van ha raggiunto livelli inaspettati: perché, secondo lei, e quale sarà la risposta di Rapido? Pierre Rousseau: La tipologia del van, per il cliente finale, sembra essere molto attraente per la sua semplicità d’utilizzo, soprattutto grazie alle dimensioni contenute. Rapido è largamente presente in questo settore di mercato, con Campérêve, Dreamer, Stylevan, Westfalia e Wildax in Inghilterra. Possiamo dire che siamo stati tra i pionieri in questo segmento. In passato, il marchio Rapido era famoso per le sue caravan pieghevoli, con le quali avete raggiunto una produzione annuale di 3.500 unità nel 1983. Successivamente, avete lanciato la serie di camper itineranti Golf and Club, con il tetto sollevabile. Quindi, avete abbandonato il segmento negli anni ’90. Pensa che, in Europa, non ci sarà più spazio per tali prodotti speciali e per le caravan in generale? Pierre Rousseau: Il dato di fatto è che il mercato della caravan è completamente cambiato negli ultimi anni: la concorrenza del camper e delle case mobili, specialmente in Francia, ne ha rallentato lo sviluppo. È un mercato che, con ogni probabilità, rimarrà difficile.

Rapido si espande in Nord America Rapido Group ha ricevuto l’approvazione della Corte superiore di giustizia dell’Ontario per acquisire tutte le attività relative al marchio Roadtrek RV una divisione operativa di Erwin Hymer Group North America Inc. L’acquisizione di Roadtrek significa il ritorno di Rapido con Westfalia nel mercato nordamericano dei veicoli per il tempo libero. Il Nord America è un territorio familiare per il Gruppo Rapido, in quanto Westfalia era un marchio ben noto in Nord America negli anni ‘60 e ‘70. Il presidente del gruppo Rapido, Pierre Rousseau, ha dichiarato: “Siamo entusiasti dell’opportunità di rilanciare l’attività di Roadtrek e siamo orgogliosi del nostro impegno per la città di Cambridge e la provincia dell’Ontario, dove baseremo le nostre attività in Nord America e impiegheremo oltre 100 lavoratori locali entro la fine dell’estate del 2019. “

in particolare? Pierre Rousseau: Ci saranno certamente delle conseguenze anche per il nostro gruppo, l’economia britannica dovrebbe rallentare e stiamo già notando un calo nelle vendite dei camper. Il mercato inglese non rappresenta più del 10% della nostra attività, quindi dovremo adattarci e attendere. Avere, però, un marchio e una struttura inglesi è un vantaggio importante che dovrebbe consentirci di sopportare meglio le conseguenze della Brexit.

Pensate che a breve termine i possibili sviluppi della meccanica, a partire da motori alternativi, porteranno a cambiamenti significativi nei prodotti? Pensate che il camper van subirà un’evoluzione in Europa nei pros- Pierre Rousseau: La risposta è probabilmente sì, nonostante i pesi lasimi anni? scino prevedere che, come per i camion, non si verificheranno grandi Pierre Rousseau: Non credo, poiché i rivoluzioni nell’immediato futuro delvantaggi del suo utilizzo, come econo“Spetta a noi convincere i nostri clienti che le motorizzazioni dei nostri veicoli. mia e libertà, esistono già. Credo che i nuovi motori Diesel sono la soluzione giu- Spetta a noi convincere i nostri clienti solo la tecnologia delle motorizzazioche i nuovi motori Diesel sono la solusta per i nostri camper e che la loro applica- zione giusta per i nostri camper e che ni potranno cambiare le cose nel lungo periodo. la loro applicazione avrà ancora lunga zione avrà ancora lunga vita.” vita. Quando anche le motorizzazioni Europa, America e Asia resteranno tre mercati separati o divente- ibride avranno raggiunto il nostro mercato affronteremo il problema ranno sempre più vicini? posto dal peso sui nostri mezzi. Pierre Rousseau: Credo che la meccanica del veicolo potrebbe costituire la caratteristica chiave, in futuro, per avvicinare i continenti. In un mercato sempre più globale, c’è ancora spazio per le aziende Attualmente lo sviluppo della base meccanica varia notevolmente da guidate dalla famiglia fondatrice? un continente all’altro: il processo di incontro tra diverse realtà con- Pierre Rousseau: Se guardiamo quali sono i proprietari delle grandi industrie europee, possiamo verificare che tante sono le famiglie foncettuali richiederà tempo. datrici ancora al timone di quelle società. Forse non sono tutte un faQuali sono e quali potrebbero essere le relazioni tra il gruppo Ra- mily business al 100% come noi, ma abbiamo anche visto, nel passato pido e i mercati asiatici? più recente, che i fondi di investimento avevano difficoltà a gestire gli Pierre Rousseau: Saremo presenti negli eventi fieristici in Cina con il andamenti del nostro settore in presenza di fluttuazioni del mercato nostro marchio PLA, ma temo che i cinesi abbiano già il know-how così significative. I fatturati, infatti, non sempre sono sufficienti a rimper realizzare i propri prodotti e renderli competitivi. borsare il debito. Sì, penso che sia ancora possibile gestire un’azienda in famiglia nel mercato dei veicoli ricreazionali e in realtà è tutto ciò La Brexit avrà conseguenze importanti sul settore e sul suo gruppo che spero per mio figlio, dato che il nostro è un lavoro straordinario. Lo stabilimento RAPIDO a Mayenne - Francia

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capitani d’industria harald striewski

Mister Caravan. Intervista con Harald Striewski

H

arald Striewski è uno degli ultimi imprenditori in questo settore che ha fondato e ancora conduce e possiede completamente la propria azienda. Da giovane ingegnere, Harald Striewski costruì la sua prima caravan in garage, nelle ore libere dal lavoro e, in seguito, fondò Hobby a Fockbek, in Germania, insieme alla moglie Inge, il 1 aprile del 1967. Ora, 51 anni dopo, questo family business è diventato il più importante creatore di occupazione nello Schleswig-Holstein, con 1200 posti di lavoro, ed è il produttore numero uno in Europa di caravan e camper. Hobby ha prodotto oltre 600.000 veicoli e, insieme al brand

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Fendt, che fa sempre parte del gruppo, raggiunge le circa 22.000 unità all’anno. Nel 2018 la produzione di Hobby è stata di 12.000 caravan e 2.000 camper, con un fatturato di 275 milioni di Euro, con un atteso incremento del 10% rispetto al 2017, generato per 190 milioni dalla caravan e per 85 milioni dal comparto camper. Hobby ha un sito produttivo, destinato alla produzione di entrambe le tipologie di veicoli, che copre un’area di 262.000 metri quadrati. Del gruppo Hobby Wohnwagenwerk fanno parte, inoltre, i marchi tedeschi Fendt-Caravan GmbH, Rendsburger Feuerver- zinkerei, Formlight GmbH e Warburg.

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ordini nel mio tempo libero, chiesi al mio datore di lavoro un’aspettativa non pagata di un anno. Volevo tornare in cantiere navale come ingegnere, ma non è mai successo dopo che ho fondato Hobby. Così è nata la storia di questa azienda, quasi per hobby. Quali sono state le difficoltà di questa lunga carriera e cosa l’ha guidata nel percorso? Harald Striewski: Quando sei stato sul mercato, come ho fatto, per 50 anni, per forza hai conosciuto alti e bassi. Però posso dire, oggi, con orgoglio che non ho mai avuto perdite. Sono sempre riuscito a creare profitto per le mie aziende. Ho dovuto licenziare dei dipendenti, una volta, ed è stato molto difficile per me, ma sono riuscito a sopravvivere a quella fase. Se diciamo Hobby, tutti pensiamo immediatamente “caravan”: perché i vostri camper sono rimasti in secondo piano per così tanti anni e come vede la relazione tra caravan e camper, in Hobby, nel futuro? Harald Striewski: Io sono particolarmente forte nel settore caravan. Come lei sa, io sono il leader di mercato e questo è il motivo per il quale ho una grande rete di vendita. Nel comparto camper sono, invece, piuttosto piccolo come costruttore e non dispongo di una gamma vasta come quella, per esempio del Gruppo Hymer. Se produco 2000-2500 camper con un unico marchio, gli altri produttori sono in grado di immetterne sul mercato 20.000 con l’insieme dei loro brand. I nostri camper trovano successo particolarmente nella fascia dei profilati ma, sfortunatamente, ho solo una piccola rete di concessionarie per i motorizzati. Se un venditore di caravan ha un parcheggio pieno di caravan, ma solo pochi camper, di solito non funziona.

Abbiamo intervistato il proprietario e fondatore di Hobby Wohnwagenwerk, l’ingegnere Harald Striewski, che, all’età di 81 anni ancora tiene saldo in mano il timone della propria azienda. Harald Striewski ha portato Hobby a diventare il più grande costruttore di veicoli ricreazionali europeo ed è stato un pioniere di questa industria.

Qual è la sua visione del futuro, tenuto conto che in questo momento le vendite in Germania sono a livelli mai visti? Harald Striewski: Non penso che il mercato continuerà a crescere come ha fatto finora. C’è stata una forte accelerazione ma non sarà lo stesso quest’anno. Il settore si aspetta una crescita intorno al tre o quattro per cento rispetto alle già alte cifre attuali, ma probabilmente si stabilizzerà. Io penso, però, che il mio brand possa mantenere un alto livello.

testo di Antonio Mazzucchelli

Sono passati 50 anni dalla fondazione di Hobby: cosa la ha inspirato e come ha iniziato questo lavoro? Harald Striewski: Vidi una caravan in un campeggio, in Danimarca. Era equipaggiata molto semplicemente e io pensai di essere capace di fare di meglio: così ho costruito la mia prima caravan. Quindi l’ho venduta e ne ho costruita un’altra. Questa seconda doveva essere per me, ma vendetti anche questa immediatamente. Abbiamo avuto molta richiesta sin dagli inizi, io, però, continuavo a mantenere il mio lavoro come ingegnere navale. Arrivato al punto di non riuscire a soddisfare gli

Tutti i costruttori, oggi, puntano molto sul segmento Van: secondo lei è una moda passeggera oppure un trend destinato a durare? Harald Striewski: Lo sviluppo del segmento Van continuerà e io prevedo che il numero di unità prodotte continuerà ad aumentare. Sono veicoli pratici anche in città e si possono usare anche come seconda macchina e veicolo ricreazionale. Senza dubbio il Van ha un futuro, anche in Hobby. Nel mercato globale, Cina e altri Paesi non europei potrebbero rappresentare un’occasione di espansione? Harald Striewski: Per me un’espansione in America è fuori discussione. Riguardo ad altri Paesi come Cina, Corea, Giappone, Cile, e altri abbiamo da anni un rapporto commerciale di fornitura. Sono più preoccupato che la Cina continui a produrre sempre più veicoli.

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capitani d’industria harald striewski

A sinistra: Harald Striewski con il Primo Ministro dello Stato di Schelswig-Holstein, Daniel Günther. A destra: il fondatore di Hobby Caravan con la Cancelliera tedesca Angela Merkel. Sotto: Mr. Striewski durante l’intervista con Antonio Mazzucchelli e Stefano Bonometti, agente Hobby e Fendt per l’Italia e distributore per Cina e Corea del Sud.

Se parliamo della sua azienda, c’è un sogno che non è riuscito a rea- le aree. Quando hai molti fornitori, questo è un loro problema. Adesso lizzare? devo, invece, fare fronte agli incrementi di costi salariali da solo. Un Harald Striewski: Quando mia moglie era viva desideravamo ritirarci grande vantaggio è che io sono estremamente flessibile e posso reagire in serenità. Purtroppo questo sogno non si è avverato perché mia mo- prontamente con la mia produzione. glie è mancata circa tre anni fa. Ho sofferto molto, ma ora ho il coraggio e il desiderio di vivere ancora. Avevamo un sogno comune: abbiamo co- Qual è il ruolo del design nella vostra azienda? struito una bella casa a Maiorca e volevamo ritirarci lì insieme. La morte Harald Striewski: Io non ho designer né un ufficio stilistico esterno. di mia moglie ha cambiato tutto. Mi piace navigare e mi piace andare Io procedo da solo allo sviluppo e porto le mie idee in azienda. Quea Maiorca, ma mi piace anche stare sta è sempre stata la nostra forza. “Le piccole aziende e i piccoli gruppi non in azienda perché è lì che ho le mie In futuro il mio successore potrà sipersone. Questo mi fa stare bene e curamente assumere una società di hanno chance di sopravvivenza. Questa è questa è, adesso, la mia vita. design ma, per ora, mi sono sempre possibile solo in un grande gruppo. In passato occupato da solo di questo aspetto c’erano oltre 70 costruttori di caravan in Considera più efficace l’outsoured ha sempre funzionato bene. cing o la produzione interna? Germania. Oggi ne sono rimasti tre.” Harald Striewski: Io sono l’azienda La sua foto insieme ad Angela Mercon la più verticale linea di produzione interna, ciò significa che sono in kel ha fatto il giro del mondo. Com’è stata quell’esperienza? grado di produrre tutto da solo. Vale anche per il telaio, per il quale ho Harald Striewski: Angela Merkel conosce il mio lavoro. Non era la persino un impianto di zincatura a caldo. Io realizzo tappezzeria e tende prima ma già la seconda volta che ci incontravamo. Lei sa chi sono e nei miei laboratori di cucitura. Ho anche la mia fabbrica di mobili con la cosa faccio. Non ha avuto parole di lode solo per i veicoli, ma anche per quale fornisco le mie linee. Naturalmente la produzione fortemente ver- me come essere umano. La signora Merkel ama venire a trovarci, e non ticale presenta vantaggi e svantaggi. Sono stato in grado di creare molti solo lei. Mi fa visita anche il primo ministro dello Schleswig-Holstein posti di lavoro nella mia regione. Non c’è industria in questa regione e c’è Daniel Gunther e anche il suo predecessore Peter Harry Carstensen vemolta gratitudine nei nostri confronti per aver dato lavoro a tante perso- niva a colazione da me. Ho buone relazioni con i primi ministri dello ne. Ovviamente ci sono anche gli svantaggi. Se c’è un aumento salariale, Schleswig-Holstein, Peter Harry Carstensen ha persino celebrato il suo per esempio, questo deve essere corrisposto a tutti i dipendenti e in tutte 60° compleanno nella nostra hall, nonostante non sia un ristorante. Anche Angela Merkel era invitata all’evento. In quell’occasione la signora Merkel ha conosciuto me e il mio lavoro. Il CDU una volta ha tenuto un congresso da noi, in una hall che abbiamo sistemato e decorato per l’evento. Le politiche di grandi acquisizioni e di concentrazione di numerosi brand in pochi gruppi industriali non sembrano aver coinvolto particolarmente Hobby, in confronto con gli altri marchi europei. Harald Striewski: Le piccole aziende e i piccoli gruppi non hanno chance di sopravvivenza. Questa è possibile solo in un grande gruppo. In passato c’erano oltre 70 costruttori di caravan in Germania. Oggi ne sono rimasti tre: Erwin Hymer Group, Knaus Group e Hobby Group. Non c’è speranza di sopravvivere come piccolo costruttore. Non hai le capacità di acquisto che ti consente un Gruppo. Noi compriamo materiali a condizioni economiche completamente differenti e abbiamo delle migliori opportunità. 42

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ASSOCAMP: 00153 ROMA • P.za G. G. Belli, 2 Sede Amministrativa e Segreteria di Presidenza: 43126 PARMA • Via Abbeveratoia, 63/A • Tel. 0521/298.815 • Fax 0521/298.888 E-mail: segreteria@assocamp.com • P.IVA 09974231004 • C.F. 92043500286 www.assocamp.com


Componenti e Accessori per Caravan e Autocaravan

I partecipanti al corso di formazione tecnica SIFI di febbraio 2019

Si ripete anche nel 2019 il successo dell’utile corso di formazione che, con scadenza biennale, S.I.F.I. dedica ai propri clienti. “Investiamo in formazione perché crediamo nei nostri clienti e vogliamo supportare i nostri fornitori – dicono i titolari Rocco e Franco Guerrieri – Il nostro ruolo va oltre quello di semplice distributore per diventare un vero partner tecnico. Il nostro team è preparato per rispondere ai più svariati quesiti dei clienti sui prodotti a catalogo. Quando le richieste vanno oltre le nostre competenze ci poniamo come ponte di collegamento con le aziende fornitrici per aiutare, comunque, a risolvere i problemi”. S.I.F.I. è un’azienda specializzata nella distribuzione di componentistica e accessori di primo impianto per rivenditori e allestitori di camper e caravan. Con i suoi 42 anni di attività oggi è un punto di riferimento dell’industria italiana del settore. Dispone di due magazzini in provincia di Bologna con una superficie totale di circa 5.000 mq, ha 10.000 prodotti in catalogo e un portafoglio clienti che supera le 2.000 unità.

S.I.F.I. S.r.l. - Sasso Marconi (BO) - Tel. +39 051 6750924 - www.sifisrl.com


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