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Focus aziende CBE
Protagonisti anche nell’aftermarket
Abbiamo incontrato Dorian Sosi, uno dei due amministratori delegati di CBE con responsabilità per il mercato italiano. A lui abbiamo chiesto di tracciare i contorni delle strategie del celebre brand con sede a Trento, ma entrato a far parte del Gruppo DexKo da quattro anni
Testo di Giorgio Carpi
CBE ha partecipato quest’anno sia al Caravan Salon di Düsseldorf sia al Salone del Camper presentando la sua vasta gamma di prodotti dedicati al primo impianto sui veicoli ricreazionali (pannelli di comando, quadri di distribuzione, caricabatteria, cablaggi) e all’aftermarket come moduli fotovoltaici, regolatori, sistemi di gestione controllo per batterie, prese e interruttori. Abbiamo incontrato Dorian Sosi, co-amministratore delegato di CBE, che ci ha tracciato un quadro generale della strategia di CBE, ponendo l’accento, per l’Italia sulla gamma Solar System dedicata al fotovoltaico. Attualmente CBE propone tre varianti di moduli fotovoltaici, con potenze che vanno da 100 a 165 Watt, a cui si affianca il kit Solar Booster, che include un modulo MFB90 da 90 Watt composto da 21 celle e il regolatore di carica dedicato PBS90. Moduli che offrono alte prestazioni grazie a uno speciale trattamento antiriflesso delle celle e a un vetro appositamente sviluppato temperato, con elevata trasmittanza e resistente agli urti e agli agenti atmosferici. A completare la gamma, poi, arriva il rinnovato regolatore PRM330 con tecnologia MPPT adatto a gestire potenze complessive fino a 330 Watt, che nella versione 2021 è stato ulteriormente migliorato nei rendimenti, aggiungendo un sistema di ventilazione forzata che ne consente un uso ottimale in tutte le situazioni.
Quali sono i vostri programmi nel settore aftermarket per il futuro?
Dorian Sosi: Anche se negli ultimi anni ci siamo dedicati a sviluppare nuovi prodotti per il primo impianto, non abbiamo mai perso di visto il mercato aftermarket, nel quale abbiamo sempre avuto un ruolo da protagonisti. E puntiamo a crescere nel mercato dei fotovoltaici, che è sovraffollato, ma da prodotti di fascia bassa. Noi vogliamo far comprendere al cliente finale l’importanza di un modulo di qualità, ma ancor di più di un’elettronica di qualità. È per questo che abbiamo ridimensionato e ridisegnato il PRM330, punta di diamante della nostra gamma di regolatori per moduli fotovoltaici con tecnologia MPPT che fa davvero la differenza rispetto ai regolatori più economici e meno performanti inseriti all’interno dei kit fotovoltaici in commercio. Puntiamo naturalmente anche alla nostra gamma di moduli fotovoltaici, sia monocristallini che policristallini, che parte da 100 Watt per arrivare a 165 Watt, passando dal modello da 90 Watt con Booster, studiato qualche anno fa per avere la massima resa con una dimensione ridotta.
Il Booster da 90 Watt ha avuto il successo che vi aspettavate?
Dorian Sosi: Possiamo dire che ha avuto il successo che ci attendevamo. Non avevamo delle aspettative troppo alte perché siamo consapevoli del fatto che non sia un prodotto semplice da far comprendere all’utente finale. In un mercato con un’offerta così ampia, per far capire il valore aggiunto di questo prodotto bisogna addentrarsi nelle sue caratteristiche tecniche, spesso non facili da comprendere.
Quali sono i nuovi prodotti che avete inserito nell’aggiornamento al catalogo 2021?
Dorian Sosi: Naturalmente il nuovo
PRM330. Ma anche i nuovi passacavi da tetto con design rinnovato, adatti a ospitare qualsiasi tipo di cavo: sia nella versione KT6-C, a forma di cuffia di protezione (senza dispositivo per attraversare il tetto), sia nella versione completa KT6, sono pratici nell’installazione e proteggono i cablaggi dagli agenti atmosferici. La novità è anche CSB2-LT, la versione per batterie al Litio del noto CSB2, dispositivo per ricaricare la batteria dell’auto sia dal modulo fotovoltaico sia dal carica batterie, una volta carica la batteria dei servizi. Consigliamo l’utilizzo specifico di questo prodotto per batterie di servizio al litio.
Quindi qual è il vostro prodotto di punta nel fotovoltaico?
Dorian Sosi: Senza dubbio il regolatore PRM330 con tecnologia MPPT. Il nostro approccio, che vogliamo comunicare ai nostri rivenditori, agli
Migliore rendimento per la versione 2021 del regolatore PRM330
Il regolatore di carica PRM330 è frutto di un intenso lavoro di sviluppo del reparto R&D di CBE. Questo dispositivo si basa sulla tecnologia MPPT (Maximum Power Point Tracker) e rileva continuamente i valori di tensione e corrente, prelevando in ogni situazione la massima potenza disponibile dai moduli fotovoltaici. Con questa tecnologia il rendimento dell’impianto può aumentare fino al 20% rispetto a una soluzione tradizionale con tecnologia PWM. Nonostante la prima versione del PRM330 presentata nel 2020 fosse già un prodotto altamente innovativo e performante, CBE ha continuato lo sviluppo tecnologico per potenziarne ulteriormente le prestazioni. La versione 2021 è stata migliorata nei rendimenti, aggiungendo un sistema di ventilazione forzata che ne consente un uso ottimale in tutte le situazioni. Di conseguenza anche l’aspetto estetico è stato modificato con l’utilizzo di una scocca diversa che include un foro per la ventilazione. Adatto a gestire potenze complessive fino a 330 Watt, il regolatore PRM330 può essere collegato al pannello test PT642 per il controllo della tensione di batteria e della corrente erogata dai moduli fotovoltaici. PRM330 è in grado di caricare batterie al piombo (liquido, gel e AGM) e Litio a 12V in modo automatico controllando e limitando l’energia fornita dai moduli fotovoltaici collegati. Dispone di un sistema MPPT (Maximum Power Point Tracker) che gli consente di prelevare in ogni situazione la massima potenza erogabile dal modulo fotovoltaico.
La ricarica avviene in automatico e in 3 fasi: • Fase 1: Bulk - carica della batteria con la massima corrente fino al raggiungimento della tensione di fine carica. NB: Il fine carica è raggiunto solo se la batteria è efficiente. • Fase 2: Absorption - Completamento della carica della batteria con tensione di fine carica costante per il tempo definito dalla linea di carica con progressiva riduzione della corrente. • Fase 3: Float - Carica di mantenimento a tensione costante. Un elevato assorbimento dalla batteria comporta la ripartenza dalla fase Bulk. PRM330 può essere dotato di tecnologia CL-BUS (CBE LIN BUS), un protocollo specifico sviluppato dall’azienda italiana. Anche questo nuovo regolatore, come tutto il resto della gamma CL-BUS nasce per essere espandibile con altri protocolli, sia già esistenti come il CI-BUS, sia altri che potranno essere introdotti in futuro, senza che il costruttore di camper debba modificare i codici del prodotto. Alla base del progetto c’è la volontà di fornire un sistema flessibile che può connettersi con qualunque apparecchiatura di bordo, ma la scelta di quali sistemi o dispositivi far dialogare tra loro è lasciata al costruttore che ha la massima libertà. Al PRM330 è possibile anche collegare il sensore di temperatura della batteria (mod.”CTCB” L=3m) che modifica i valori di tensione di carica in funzione della temperatura rilevata.
utenti, ai partner di CBE è quello di considerare PRM330 un regolatore in grado di offrire un incredibile guadagno in termini di potenza rispetto a qualsiasi altro regolatore standard. Non è necessario cambiare i moduli fotovoltaici, ma è importante ottimizzarne la resa e garantire la massima autonomia energetica al camper. Il nostro regolatore è davvero un prodotto straordinario in questo senso. E ci aspettiamo che sia il cliente a richiedere al dealer il PRM330 e ci auguriamo che il dealer sia pronto a fornirlo.
Mancano materie prime, scoppiano casi di Covid, non arrivano i container dall’Asia: qual è lo scenario che riguarda CBE proprio per quanto riguarda il fotovoltaico? Avete strategie per garantire l’approvvigionamento e la produzione?
Dorian Sosi: Il problema delle materie prime è molto sentito negli ultimi mesi anche perché acquistiamo i componenti dai fornitori del settore automotive. Quindi se le grandi case automobilistiche hanno problemi a reperire le materie prime, è ovvio che questo riguarda anche noi, anche se facciamo parte di un grande Gruppo come DexKo. Come abbiamo reagito? Lavorando sul progetto. CBE, magari a svantaggio dei costi di industrializzazione del prodotto, sta cercando di differenziare i componenti utilizzati per non dipendere da singoli fornitori. Acquistando i microprocessori da diversi fornitori abbiamo meno rischi di rimanere senza il prodotto. Nei nostri uffici e laboratori di sviluppo abbiamo creato procedure per montare componenti di una marca piuttosto che un’altra. Ovviamente ci sono anche costi importanti di sviluppo, perché in alcuni casi i firmware dei microprocessori devono essere rifatti. Ma per noi è più importante essere affidabili verso i nostri clienti e garantire la continuità del rapporto.
CBE si è sempre contraddistinta per un’assistenza post-vendita d’eccellenza. Quali sono i punti fermi del vostro customer care nel servizio aftermarket?
Dorian Sosi: In questi anni, pur incrementando il volume di prodotti venduti, non c’è stata alcuna variazione nel volume di prodotti difettosi. E lo dico con orgoglio, mi riferisco non alla percentuale, ma al numero di prodotti che rientrano perché difettosi: è rimasto uguale a quello che avevamo quando vendevamo molto meno. In questi anni, invece che migliorare il servizio clienti che in ogni caso è già molto efficiente, abbiamo cercato di migliorare il prodotto per ridurre i resi. E ci siamo riusciti, perché i risultati ci danno ragione.