Notiziario ANUSCA 2016 - 01 - Gennaio

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NOTIZIARIO ANUSCA Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e Anagrafe

Viale Terme, 1056 • 40024 Castel San Pietro Terme (BO) • tel. + 39 051/944641 • www.anusca.it • e-mail: segreteria@anusca.it • sped. in abb. post. AP 45% art. 2. comma 20/b legge 662/96 - DCI Umbria - Reg. Trib. BO n. 5270 il 10/06/1985 • Dir. Resp. Primo Mingozzi - Vice Dir. Paride Gullini

Anno XXX, n. 1 • Gennaio 2016

Copia € 3,50 (stampato da Maggioli Editore - Santarcangelo RN)

INTERVISTA AL PRESIDENTE ANUSCA

GULLINI: “IL FUTURO È DELLA FORMAZIONE” Paride Gullini - Presidente ANUSCA

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l Convegno Nazionale ANUSCA 2015 ha segnato non solo la celebrazione dei trentacinque anni di storia dell’Associazione, ma anche un momento di formazione e di confronto con le Istituzioni, cui centinaia di operatori di tutto il Paese non hanno voluto mancare, cogliendo l’unicità dell’occasione sul piano della varietà dei temi, la qualificazione degli oratori e la vivacità del dibattito. A evento terminato, facciamo un bilancio della intensa quattro giorni con il Presidente di ANUSCA Paride Gullini. D: Presidente, già il titolo scelto per il Convegno 2015 “La Pubblica Amministrazione tra riforme e semplificazione. I Servizi Demografici protagonisti del cambiamento” ha (continua a pag. 4)

GLI ESPERTI ANUSCA SI FORMANO SULL’ANPR

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a formazione 2016 inizia…dai formatori. In attesa di iniziare la didattica su tutto il territorio nazionale, ANUSCA ha organizzato nei giorni 7 e 8 gennaio, una due giorni di approfondimento sul tema, attualissimo, dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, riservata agli esperti dell’Associazione, che saranno chiamati a presenziare agli eventi di formazione presto proposti in tutto il Paese nel corso del 2016. Obiettivo del seminario allineare conoscenze ed interpretazioni, su temi collocati in un quadro in continua evoluzione. Presenti, oltre 40 collaboratori, assenti

giustificati una decina. Ha aperto i lavori il Presidente Paride Gullini, ringraziando gli intervenuti per aver accettato l’invito ad un momento di formazione, per il quale sono stati scelti come docenti due relatori (Alessandro Francioni e Romano Minardi) che conoscono l’ANPR da vicino, in quanto, oltre che apprezzati esperti ANUSCA, appartengono ai primi due Comuni sperimentatori, Cesena e Bagnacavallo. Gullini ha inoltre tracciato un bilancio delle attività relative all’anno appena terminato, che ha visto ANUSCA battere tutti i propri record, sia sul piano del tesseramento (con numeri da

primato sia per gli Enti sia per i soci individuali, incrementati del 10% rispetto al 2013), sia sul piano delle iniziative organizzate, con 396 corsi e seminari promossi in tutto il Paese, di cui circa il 50% a titolo gratuito. Il Presidente, a questo proposito, ha ricordato ai docenti la necessità, in occasione delle attività formative, di sottolineare l’importanza di aderire all’ANUSCA e il valore delle proposte dei servizi assicurativi. È poi passato ad illustrare la grande novità 2016: dopo svariati momenti di accurata riflessione, (continua a pag. 12)


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IL REGISTRO DEI CREDITI FORMATIVI AL VIA

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di Silvia Zini - Ufficio Stampa ANUSCA

l 2016 si apre all’insegna di una novità assoluta per il mondo demografico: il Registro dei Crediti Formativi ANUSCA. Dalla sua costituzione, l’Associazione ha fatto della formazione e dell’aggiornamento professionale la propria mission, adattando le iniziative ai temi via via proposti dal Legislatore. Gli operatori demografici sono sempre più, norme alla mano, inquadrabili come veri e propri professionisti della Pubblica Amministrazione, cui sono richieste competenze specifiche, quali operatori del diritto.

efficacia alle istanze del cittadino e delle altre Pubbliche Amministrazioni, l’aggiornamento professionale diviene un elemento di grande importanza e di impegno per gli operatori. ANUSCA, che fin dall’inizio della sua storia, ha indicato nella formazione professionale lo strumento chiave per la promozione della figura degli operatori, e la necessità di un riconoscimento ancora più solido rispetto all’impegno degli operatori. In questa ottica, dopo le doverose riflessioni, è nata l’idea di istituire un

durata garantirà l’attribuzione di crediti formativi nella misura indicata nella brochure dell’iniziativa, a tutti coloro che sono in regola con il tesseramento individuale per l’anno 2016. Il tesseramento acquista dunque una ulteriore valenza: si consolida il rapporto fiduciario tra gli operatori e l’Associazione, sempre più punto di riferimento in una fase di profondi cambiamenti organizzativi che investono il settore. Ogni socio, tramite i propri dati

In un quadro così delineato, è evidente che il momento didattico riveste un ruolo di primo piano per la professionalità dei funzionari demografici, chiamati a novità importanti sia per quanto riguarda gli adempimenti nello stato civile sia nell’anagrafe. Possiamo affermare, senza timore di smentita, che il Legislatore abbia in qualche modo riscoperto la centralità dei Servizi Demografici, per il corretto funzionamento non solo della macchina comunale, ma anche dell’intera Pubblica Amministrazione italiana. Per essere al passo coi tempi ed essere in grado di rispondere con efficienza ed

registro dei crediti formativi legati alla partecipazione agli eventi formativi promossi o organizzati da ANUSCA (seminari, giornate e pomeriggi di studio). ANUSCA, identificata dal DPR 396/2000 quale associazione rappresentativa della categoria degli ufficiali di stato civile, ha inteso quindi aprire una strada mai battuta in precedenza, nonostante tante categorie professionali vedano ormai consolidato l’obbligo di acquisire ogni anno un definito numero di crediti formativi. A partire da gennaio, la partecipazione ad eventi di varia

di account, avrà la possibilità di accedere ad un’area riservata del sito www.anusca.it e consultare, in tempo reale, il proprio status formativo: sarà possibile rintracciare, a partire da gennaio 2016, avere disponibilità di uno storico delle iniziative di formazione cui si è partecipato, con indicazione di titolo, località e data di svolgimento, nonché dei crediti formativi attribuiti per il singolo evento. Inoltre un ulteriore contatore, declinato per le materie di anagrafe, stato civile ed elettorale, assicurerà (continua a pag. 20)


(continua da pag. 1: Gullini...)

posto in luce due elementi: da un lato, la peculiarità del momento, all’insegna di novità normative importanti e dall’altro la centralità del settore demografico per la realizzazione di questo impianto voluto dal Legislatore. A evento terminato, quali riflessioni è possibile compiere? R: In effetti, la nostra ricorrenza si è collocata in un momento storico particolare, nel quale una serie di normative delega agli operatori demografici nuovi adempimenti, che non si riferiscono solo all’informatizzazione dell’anagrafe, ma vanno oltre. Si pensi ai nuovi compiti in materia di separazione e divorzio davanti all’ufficiale di stato civile: parliamo di procedure e atti fino ad oggi di competenza dei magistrati. Questo per sottolineare la complessità delle attività cui sono chiamati gli ufficiali di stato civile, ma non solo: parliamo di novità normative sul tema della cittadinanza, di trascrizione di atti provenienti dall’estero, come quelli riguardanti persone dello stesso sesso, fonte di discussioni riportate dalla stampa nazionale. L’ufficiale di stato civile è al centro di questi cambiamenti che stanno coinvolgendo la nostra società e deve attrezzarsi per rispondere ai nuovi bisogni che un Paese come il nostro, che vede l’8% della popolazione essere di nazionalità straniera presente regolarmente sul territorio, con la conseguente necessità di redigere corretti atti di nascita, di celebrare matrimoni, attribuire i giusti cognomi. D: Stato civile sugli scudi dunque…. R: Nei mesi precedenti il Convegno Nazionale, come ANUSCA abbiamo provato, coinvolgendo i capoluoghi di provincia, a raccogliere i dati relativi all’applicazione della legge 162/2014. Le informazioni che si legano alla risposta di 35 capoluoghi sono particolarmente indicative: 302 sono state le pratiche elaborate dagli ufficiali di stato civile di questi Comuni che rappresentano, come popolazione, più di 5 milioni di

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cittadini. Se li rapportiamo al contesto nazionale di 60 milioni, vediamo che le pratiche trattate dagli ufficiali di stato civile assumono un rilievo importante. Ricordiamo che le forze politiche hanno approvato questa legge con la finalità di semplificare e alleggerire il lavoro dei tribunali; i risultati dimostrano che siamo andati in questa direzione e soprattutto si rileva come la grande campagna di formazione promossa da ANUSCA, nei mesi passati all’entrata in vigore del decreto, sull’intero territorio nazionale abbia dato esiti positivi. Non ci risultano contestazioni, a testimonianza della preparazione degli Ufficiali di Stato Civile: credo che lo spirito della legge abbia trovato una

bisogno di formazione per gli operatori demografici, se vogliamo rispondere alle sfide che la società attuale presenta. Come ANUSCA rivendichiamo la grande attività di formazione che nel 2014 e 2015 abbiamo organizzato sull’intero territorio nazionale e vogliamo spezzare una lancia a favore degli operatori, a volte relegati in uffici che non godono di grande attenzione, per l’impegno ed il ruolo che svolgono a servizio della nostra società civile.

conferma in questi primi risultati e abbia testimoniato l’impegno degli operatori di stato civile nell’approfondire la tematica e soddisfare le esigenze dei cittadini che si sono recati in Comune per queste pratiche. A questo aggiungiamo che il tema delle coppie di fatto all’attenzione del Legislatore porterà quanto prima a nuove soluzioni normative che coinvolgeranno anch’esse gli ufficiali di stato civile: tutti poi ricordiamo le polemiche sugli atti di matrimonio contratti all’estero da persone dello stesso sesso. Credo valga ricordare come nessun ufficiale di stato civile abbia trascritto quegli atti in quanto la legge italiana non lo consente. E ancora, il tema della cittadinanza: testimonia come anche in questo settore ci sia un grande

pilota. R: Anni fa quando cominciammo a parlare per primi, forti anche del patrimonio conoscitivo grazie alle nostre esperienze di confronto con vari Stati europei, del futuro dell’anagrafe nel senso di una progressiva centralizzazione, sottolineavamo che questo ce lo imponeva, tra le altre motivazioni, anche la sicurezza del nostro Paese. Ritengo che tutti gli Stati dell’Unione dovranno indirizzarsi verso questa decisione per un corretto controllo della popolazione residente. Il successo del progetto dipenderà anche dai tempi con cui riusciremo a realizzare questo sistema: la tecnologia cambia velocemente, per cui tardare a realizzare

D: Tema di assoluta centralità anche l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, ormai entrata nella fase di sperimentazione del subentro, a partire dai Comuni

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significa adattarci su tecnologie che, fra qualche anno, sarebbero superate. Mi auguro pertanto che i tempi previsti per il subentro siano quelli dettati dalla legge. ANUSCA farà tutto il possibile perché i Comuni e gli operatori siano professionalmente preparati ai compiti a loro richiesti. A livello centrale, non si può pensare di affrontare un progetto di questa portata, senza destinare un minimo di risorse per la formazione e l’aggiornamento professionale. Mi auguro che il Governo affronti presto il tema della sostenibilità economica, che possiamo sintetizzare così: ogni euro speso ora farà risparmiarne decine, una volta completato il progetto. D: In ogni caso, ANUSCA è in prima fila per assicurare agli operatori la formazione che il momento richiede, garantendo anche tante iniziative gratuite, su tutto il territorio nazionale. Il Convegno Nazionale idealmente ha chiuso un anno da record per numero di eventi organizzati e si propone come viatico per un 2016 altrettanto intenso. Soddisfatto di come è andata questa trentacinquesima edizione? R: Come Presidente dell’Associazione che ha organizzato questo ennesimo

Convegno Nazionale non possiamo che dirci soddisfatti per la larghissima partecipazione, parliamo di oltre novecento presenze che di questi tempi, rappresentano, crediamo, un grandissimo risultato. Se poi guardiamo ai contenuti del programma e agli interventi di eminenti studiosi della materia, rappresentanti ministeriali e tanti nostri esperti, credo che il Convegno di quest’anno abbia rappresentato e rappresenterà una pietra miliare nella nuova organizzazione dei Servizi Demografici. Le recenti normative nelle nostre materie fanno prefigurare un mondo nuovo dove la professionalità avrà sempre un impatto maggiore e dove soprattutto si potrà contribuire a snellire la Pubblica Amministrazione di tutto il nostro Paese. Non è la località che privilegia la nostra manifestazione, ma l’entusiasmo di imparare che dimostrano gli operatori. La formazione diviene sempre più indispensabile perché ogni operatore della PA deve diventare un vero professionista. Istituiremo, a partire dal 2016, un registro dei crediti formativi attribuiti per ogni iniziativa a seconda di durata ed argomenti: una sorta di tabella ufficiale che ogni operatore si porterà dietro nella propria carriera a testimonianza di un impegno per migliorare la propria professionalità.

L’auspicio che esprimiamo è che, un domani, lo Stato riesca ad ufficializzare questo sistema dei crediti formativi. Agli inizi della storia di ANUSCA, il Prefetto Pietro Lacommare, divenuto poi nostro Presidente Onorario, era scettico sul fatto che ogni anno potessimo organizzare un evento di questa portata. Ci siamo sempre ripetuti che finchè gli operatori continueranno a presenziare ai lavori significa che il nostro Convegno ha una attrattiva particolare e risponde a precise esigenze professionali a testimonianza del bisogno di imparare che hanno gli operatori, molti presenti a proprie spese e un preciso impegno verso le comunità locali. Auspichiamo che, sempre più, le Amministrazioni Comunali si rendano conto che, se vogliono assicurare ai loro cittadini risposte corrette, volte al soddisfacimento dei loro bisogni, occorre che gli operatori siano sempre più professionalizzati. Il futuro, da un lato, grazie alle nuove tecnologie, porterà ad una semplificazione dei procedimenti, ma, parallelamente, ci sarà sempre più bisogno di personale con elevata professionalità per applicare consapevolmente non solo la nostra legislazione, ma anche quella dei cittadini stranieri presenti sul nostro territorio.

SUL SITO INTERNET www.anusca.it, NELLA SEZIONE DEDICATA AL CONVEGNO NAZIONALE, È POSSIBILE LEGGERE LA RELAZIONE DI APERTURA DEL PRESIDENTE ANUSCA IN FORMATO INTEGRALE


ANPR E CIE: LO STATO DELL’ARTE - FACCIAMO IL PUNTO CON IL DIRETTORE CENTRALE SS.SS. CINZIA TORRACO

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nagrafe Nazionale della Popolazione Residente al centro di molti interventi al 35° Convegno Nazionale. Il momento è topico: conclusa una prima fase di attività normativa e progettuale, si passa al subentro. In sostanza, i Comuni, partendo dal gruppo pilota, passeranno nei prossimi mesi al sistema dell’anagrafe centralizzata. Nuova struttura, nuove relazioni fra le Pubbliche Amministrazioni, nuovi adempimenti per gli operatori. A Chianciano, molti momenti di discussione si sono incentrati proprio su questi temi, con la partecipazione dei rappresentanti istituzionali coinvolti in questo progetto: il Ministero dell’Interno in primis, Sogei, AGID, Anci e naturalmente anche di esperti ANUSCA che in questi mesi di fervida attività non hanno mancato di fornire il loro contributo. Sul tema della nuova Anagrafe Nazionale abbiamo raccolto alcune considerazioni del Direttore Centrale dei Servizi Demografici, il Prefetto Cinzia Torraco. “Importante novità di questo dicembre è l’avvio della sperimentazione di ANPR: il 14 dicembre è la volta dei primi due Comuni, Cesena e Bagnacavallo, che danno l’avvio a una fase di sperimentazione che durerà circa un paio di mesi e che coinvolge 26 Comuni, individuati dall’ANCI e dall’Agenzia per l’Italia Digitale. Terminata questa fase di sperimentazione inizierà il subentro di tutti gli altri 8057 Comuni e pensiamo di farcela, entro il 2016, a completare il primo subentro, quindi di avere l’ANPR completa”. All’orizzonte però si prospettano novità anche per quanto riguarda lo stato civile: “Le altre novità derivano dal DL 78 della scorsa estate che ha previsto, all’art. 10, l’implementazione di ANPR, che avverrà tramite una informatizzazione dello stato civile e delle liste di leva. Abbiamo già iniziato a lavorare sullo stato civile: c’è un tavolo di coordinamento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in particolare presso il Dipartimento della Funzione Pubblica. Gli esperti

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ANUSCA stanno collaborando. Abbiamo già esaminato tutti i procedimenti relativi ai quattro registri dello stato civile, che ricordo sono nascita, morte, cittadinanza e matrimonio. Abbiamo cercato, oltre a fare una ricognizione, anche di procedere ad una semplificazione di questi procedimenti e una standardizzazione dei relativi certificati. Abbiamo creato una struttura che dovrà essere quella su cui partirà l’informatizzazione dei registri di stato civile. Si creerà un registro nazionale dello stato civile che andrà ad integrarsi all’anagrafe nazionale”. Negli ultimi mesi, si è tornato anche a parlare di Carta di Identità Elettronica. Il Direttore Torraco si sofferma anche su questa novità: “L’articolo 10 del D.L. 78/2015 ha previsto l’abrogazione dell’articolo che disciplinava il documento digitale unificato, avente, sullo stesso supporto, sia tessera sanitaria sia carta di identità elettronica. Per vari motivi non si

FORMAZIONE IN ACCADEMIA

23 - 24 - 25 Febbraio 2016 2016: ANAGRAFE ANNO “ZERO” L’A.N.P.R. prima, durante e dopo il subentro La “nuova” Anagrafe Nazionale: cosa resta e cosa cambia L’esperienza dei Comuni già subentrati

Alessandro Francioni, Romano Minardi, Liliana Palmieri

è potuto realizzare, per cui si è pensato ad una nuova carta di identità elettronica, con sistemi di anticontraffazione e sicurezza standard che siano quelli internazionali europei. Il documento avrà un microchip nel quale sarà contenuta una serie di dati, non solo quelli presenti sulla tessera, ma anche l’impronta digitale, la fotografia digitalizzata e la firma digitalizzata, nonché dati opzionali che il cittadino vorrà inserire, come la dichiarazione relativa alla donazione degli organi e tessuti. Recentemente, in merito, abbiamo stipulato anche un accordo con il Ministero della Salute, per cui questo può essere un elemento che, a discrezione del cittadino, potrà comparire. Il documento elettronico, inoltre, cambierà nelle modalità di emissione. Oggi c’è una sperimentazione in 140 Comuni: il documento viene emesso a livello decentrato, quindi dai Comuni. Si è ripensato al tipo di emissione: il cittadino si reca in Municipio, fornisce i propri dati, che vengono trasmessi al sistema di sicurezza del circuito di emissione. I dati forniti vengono certificati attraverso ANPR (quindi assistiamo in questo modo ad una integrazione perfetta dei progetti) e trasmessi, una volta certificati, con canale di sicurezza, al centro di produzione del Poligrafico. Una volta prodotta dal Poligrafico, la carta verrà trasmessa al cittadino o al Comune. Questi due progetti (ANPR e CIE) devono correre assieme, come risulta dal Piano di Crescita Digitale e in base ai progetti strategici dell’Agenda Digitale. Stiamo lavorando al decreto delle regole tecniche della carta di identità elettronica insieme al decreto che determinerà il costo per il cittadino, insieme al Dipartimento della Funzione Pubblica e al Ministero dell’Economia. Speriamo di riuscire a completarli entro fine anno, in modo da partire nei Comuni sperimentatori ANPR già anche con la sperimentazione nell’emissione della CIE secondo le nuove regole tecniche. Anche per la nuova Carta di Identità è aperto un tavolo di coordinamento presso la Funzione pubblica, cui partecipano Ministero dell’Interno, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e Agid”.


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ANPR: LA SFIDA È INIZIATA FRA TANTE DIFFICOLTÀ MA CON LA CERTEZZA DI RAGGIUNGERE IL RISULTATO

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di Romano Minardi - Responsabile Servizi Demografici Comune di Bagnacavallo

iciamo subito che le difficoltà erano ampiamente previste e che la realtà non ha smentito le previsioni. Si tratta di un progetto ambizioso e complesso, la cui realizzazione, come è noto, interessa tutti gli oltre 8.000 comuni italiani che entro il 2016 dovranno transitare la propria banca dati anagrafica comunale nell’unica banca dati anagrafica nazionale ANPR. Nessuno poteva pensare che non si trattasse di un progetto molto complesso e, forse, il primo errore è stato quello di ritenere che l’ostacolo principale da superare fosse proprio il “subentro” in ANPR e cioè il trasferimento delle posizioni anagrafiche degli iscritti in 8.000 banche dati locali ad un’unica banca dati nazionale. Ebbene, occorrerà subito sfatare questa convinzione; il subentro presenta effettivamente una serie di problemi che ciascun comune dovrà individuare, ma che sono sicuramente superabili, fino al punto da consentire il transito in ANPR di tutte le posizioni anagrafiche attualmente registrate nelle APR locali. Ciò che ci preoccupa maggiormente, alla luce delle prime esperienze dei comuni di Bagnacavallo e Cesena, che hanno assunto il ruolo di “comuni pilota e sperimentatori” anche per gli altri comuni pilota, non è dunque il subentro, bensì la gestione dei dati anagrafici subentrati. Del resto, era evidente fin dall’inizio a tutti coloro che conoscono bene la complessità gestionale dell’anagrafe, quanto fosse impegnativa la realizzazione di un software gestionale in grado di garantire la corretta applicazione dell’ordinamento anagrafico su base nazionale e, di conseguenza, la funzionalità del sistema delle iscrizioni, cancellazioni, variazioni, annullamenti, ripristini, storicizzazione dei dati, servizi di certificazione, visura e accesso ai dati, oltre ai necessari collegamenti funzionali alla gestione di tutti gli altri servizi demografici e degli altri servizi comunali. Date queste premesse, forse oggi possiamo dire che probabilmente vi è

stata una sottovalutazione iniziale delle difficoltà che ha portato a registrare qualche ritardo che, tuttavia, si può recuperare avendo sempre come obiettivo la conclusione del progetto entro il 2016. Da quanto fin qui evidenziato si possono trarre alcune conclusioni riassuntive.

1) I Comuni di Bagnacavallo e Cesena hanno transitato, nei termini prestabiliti, tutti i propri iscritti in ANPR (rispettivamente, oltre 17.000 e oltre 96.000). 2) Al momento (primi giorni del mese di gennaio 2016) non sono ancora disponibili né i servizi di registrazione, cancellazione, iscrizione, certificazione tramite il sito Web di Sogei (webapplication), né i servizi di integrazione in cooperazione applicativa tra i software in uso presso gli enti (il software gestionale fornito dalla propria software house) e ANPR. Ciò significa che i comuni di Bagnacavallo e Cesena si trovano ancora in una fase che potremmo definire di “presubentro” e sperimentazione. 3) Gli altri 23 “comuni pilota”, individuati con la precisa e condivisibile finalità di consentire a tutte le principali software houses di sviluppare e testare i propri prodotti applicativi (web services), stanno lavorando alla ripulitura della loro banca dati anagrafica, al fine di

rendere più agevole e rapida la fase del subentro che, tuttavia, subirà qualche ritardo rispetto alle date previste. 4) I Comuni di dimensioni metropolitane, che fra i Comuni pilota sono rappresentati dai Comuni di Torino e Venezia, seguono un proprio specifico percorso seppure parallelo, in quanto portatori di problematiche particolari; fanno parte di questo gruppo ristretto anche i Comuni di massima dimensione e cioè Roma e Milano. Non ci sono, almeno per ora, finanziamenti destinati ai Comuni né per le spese che, inevitabilmente, le amministrazioni locali dovranno sostenere per poter gestire l’ANPR tramite il software gestionale (web service) fornito dalla propria azienda informatica, né per affrontare i costi della formazione, indispensabile per tutti gli ufficiali d’anagrafe interessati. Saranno quindi i Comuni a doversi accollare le spese necessarie. Per quanto riguarda il programma gestionale aggiornato e in grado di interfacciarsi con il programma elaborato da Sogei per la gestione di ANPR, si ha motivo di ritenere che, salvo casi eccezionali, i Comuni non possano rinunciare al programma fornito dalla propria azienda informatica, opportunamente rielaborato per essere funzionale alle nuove necessità derivanti dall’ANPR. Per quanto riguarda la formazione e tutta la necessaria assistenza professionale indispensabile per affrontare le nuove sfide poste dalla digitalizzazione su base nazionale dell’anagrafe e, a seguire, di tutti i servizi demografici, i Comuni e tutti gli operatori demografici potranno contare, come sempre, sulla professionalità e serietà di ANUSCA e sui costi estremamente contenuti che l’Associazione rappresentativa degli operatori demografici mantiene da sempre, al fine di favorire la massima partecipazione e di consentire a tutti la possibilità di accedere ai propri canali formativi e informativi.


UN PRIMO BILANCIO DELLA COMUNICAZIONE TELEMATICA TRA COMUNI IN MATERIA ELETTORALE Per ragioni di spazio, pubblichiamo un accenno alla prima parte dell’intervento del Vice Prefetto Fabrizio Orano, riportando in forma integrale la seconda

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ome ricorderete, circa un anno fa, con la circolare n. 43 del 13 novembre 2014, partirono le prime direttive ministeriali sulle nuove modalità di comunicazione telematica tra Comuni in materia elettorale. Dal 1° gennaio di quest’anno, i Comuni hanno avuto l’obbligo - in caso di trasferimento di residenza di un elettore – di sostituire la tradizionale trasmissione postale del fascicolo elettorale con l’invio telematico di un apposito modello (il famoso 3d nel nuovo formato elettronico .xml), contenente, in maniera schematica e sintetica, tutte le informazioni strettamente necessarie al Comune di nuova residenza per iscrivere l’elettore nelle liste elettorali. Quindi, già dalla prima revisione dinamica ordinaria di quest’anno così come in tutte le prossime revisioni dinamiche ordinarie e straordinarie - si è dovuto, e si dovrà, inviare telematicamente per ogni singolo elettore trasferito esclusivamente il nuovo modello 3d, evitando assolutamente di trasmettere per posta al Comune di immigrazione tutti gli altri documenti presenti nel tradizionale fascicolo cartaceo. A distanza di un anno dall’emanazione della circolare risulta opportuno tentare di ribadire ulteriormente alcuni punti e di stilare un primo bilancio sull’attuazione della normativa, attuazione che può definirsi non perfettamente uniforme nelle varie zone del nostro territorio. … omissis … In alcuni Comuni vi è stata una certa resistenza al cambiamento, talvolta adducendo motivazioni di carattere tecnico, o legate alla ristrettezza dei tempi o a motivi economici; con il passare dei mesi la situazione può dirsi comunque nettamente migliorata. … omissis … Le innovazioni introdotte non sono comunque da sottovalutare; esse hanno imposto la predisposizione in tempi brevi di applicativi informatici,

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ma comportano innegabilmente, a regime, un notevole risparmio di spesa (non inviandosi più nulla tramite la tradizionale corrispondenza); la riforma, tra l’altro, viene incontro alla pressante esigenza di semplificazione amministrativa e di dematerializzazione documentale; essa garantisce anche la sicurezza e la tracciabilità dei relativi flussi informativi. Occorre, quindi, in questo momento, perfezionare il sistema, imponendo anche ai più restii il nuovo sistema di comunicazione e sgombrando

definitivamente il campo da residue preoccupazioni dovute, in alcuni Comuni, a diffidenza nei nuovi strumenti informatici. Se mi ponessero la domanda…il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?...Io risponderei che è quasi pieno!!!!!!; ciò, perché la riforma è andata bene, è stata attuata in tutto il territorio nazionale in virtù dell’ottimale collaborazione della maggior parte dei Comuni; occorre, ora, solo perfezionare qualche dettaglio in alcune limitate zone del Paese. Il sostanziale successo del progetto di comunicazione telematica tra Comuni credo che possa a questo punto autorizzarci a valutare possibili ulteriori semplificazioni sulla tenuta delle liste elettorali, utilizzando sempre meglio i moderni strumenti informatici a nostra disposizione. Ciò, beninteso, anche in temporanea assenza di modifiche normative del

testo unico n. 223/67 sulla tenuta delle liste. È probabilmente il momento di un altro passo in avanti, utilizzando opportunamente questo periodo autunnale ed invernale relativamente tranquillo, non svolgendosi elezioni di particolare rilievo. Da molto tempo ci pervengono numerose richieste di alcune Commissioni elettorali circondariali e Comuni, tendenti ad essere autorizzati a superare, nel periodo non elettorale ed in via sperimentale, l’obbligo di tenuta delle due tradizionali copie cartacee delle liste sezionali. Come detto, la riuscita del progetto di comunicazione telematica tra Comuni ci incoraggia positivamente, favorendo una valutazione positiva delle suddette richieste, nell’ottica della semplificazione amministrativa, della dematerializzazione documentale e dell’economia di spesa. Come è noto, già da vari anni, nelle zone a più elevato grado di informatizzazione, si è passati, anche su direttive ministeriali, alla compilazione delle liste di sezione in duplice esemplare; inoltre, l’articolo 37 del d.P.R. n. 223 del 1967 prevede che le liste “vanno sottoscritte dall’Ufficiale elettorale e devono recare il bollo dell’ufficio comunale”; non vi è quindi alcuna disposizione espressa che ne impone la perdurante stampa cartacea. Pertanto, i comuni più informatizzati, d’intesa con la Commissione elettorale circondariale, ben potrebbero produrre i prescritti due esemplari delle liste sezionali in formato elettronico non modificabile (pdf). Apposito programma, infatti, potrebbe prevedere la creazione dei pdf delle liste sezionali con lo “storico” delle variazioni effettuate progressivamente; in pratica, comparirebbero in lista, barrate con una X, le posizioni cancellate con relativo numero di verbale e data dello stesso, mentre in coda vi sarebbero le (continua a pag. 9)


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SANTI: “L’UFFICIALE ELETTORALE FIGURA ATIPICA” “La figura dell’ufficiale elettorale – ha spiegato Sergio Santi a Chianciano - è una figura immaginata e sostenuta da ANUSCA in sostituzione di una commissione ormai anacronistica e costosa. Abbiamo definito l’ufficiale elettorale una figura atipica: siamo, infatti, arrivati oggi ad un funzionario comunale che ha come referenti soltanto organi esterni. Le sue decisioni vengono cioè verificate e controllate solo dalla Prefettura tramite la commissione elettorale circondariale e dalla Procura della Repubblica. L’ufficiale elettorale agisce in base alla legge, assume decisioni che sottopone quindi a questi organi esterni: nel momento in cui, come ufficiale elettorale, decide se iscrivere o cancellare qualcuno dalle liste elettorali, nessuno può intervenire e la decisione viene tradotta in un verbale inviato all’esterno dell’Amministrazione. Non ci sono invece controlli interni, da parte di un dirigente: come dipendente comunale a tutti gli effetti, ha una struttura gerarchica cui deve rispondere per l’attività quotidiana e del rispetto delle regole. Ma per il resto si tratta di un ruolo peculiare: non ci può essere un incarico diffuso. L’ufficiale elettorale è uno, può avere al più un sostituto in caso di assenza o impedimento. Questo perché in capo all’ufficiale elettorale c’è una responsabilità personale sulla regolarità degli adempimenti affidati dalla legge”.

(continua da pag. 8: Un primo...)

pagine con i nominativi aggiunti. Tali “code”, ovviamente anch’esse in formato pdf, potrebbero essere aggiunte al file originario dopo ogni revisione, fino alla nuova ricompilazione con ristampa in pdf delle liste “pulite” in occasione della seconda semestrale dell’anno, come di consueto; il programma potrebbe riprodurre anche le diciture previste dalla circolare n. 2600/L del 1° febbraio 1986, con le varie

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formule, come quelle di cancellazione e di “chiusura” delle liste. In ogni caso, si esprime l’avviso che la sottoscrizione dell’ufficiale elettorale e l’apposizione del bollo dell’ufficio comunale previste dal suddetto art. 37 possono avvenire certamente in forma digitale. Una copia informatizzata della lista sezionale potrà essere inviata alla Commissione elettorale circondariale mediante strumento informatico. Quanto poi agli adempimenti di cui all’articolo 40 del d. P.R. n. 223 /67, ed

FORMAZIONE IN ACCADEMIA 16 - 17 - 18 Febbraio 2016

LAVORARE NEI SERVIZI DEMOGRAFICI: DALLA TEORIA ALLA PRATICA IL SERVIZIO ELETTORALE CONOSCENZE DI BASE ED APPROFONDIMENTI Iginio Del Vecchio, Roberta Mazza, Sergio Santi

in particolare all’approvazione e vidimazione di una copia delle liste sezionali da parte della Circondariale con la firma del presidente ed il bollo della commissione, può ritenersi legittimamente che anche tale sottoscrizione ed il timbro possano essere riportati in forma digitale. Alle liste in formato elettronico andrebbe poi apposta la marcatura temporale, al fine di fornire data certa alle relative autenticazioni effettuate come detto con firma e timbro digitale. In sostanza, tali innovative modalità, nell’ottica di sperimentare nuove forme di semplificazione amministrativa e dematerializzazione, ci forniscono comunque importanti garanzie sulla regolarità del procedimento e sull’avvenuto aggiornamento delle liste, con le successive, prescritte verifiche della Circondariale; ciò, anche se non vengono più apposte le tradizionali firme a mano ed il bollo cartaceo. Per ciò che concerne la conservazione dei file in pdf con le varie versioni delle liste - garantendo doverosamente l’autenticità, l’immodificabilità, l’integrità e l’interoperabilità dei dati ivi contenuti – tali file verrebbero (continua a pag. 10)


(continua da pag. 9: Un primo...)

archiviati in un repertorio informatico secondo le regole tecniche vigenti in materia di conservazione sostitutiva dei documenti informatici, rimettendo le soluzioni tecnicooperative all’autonomia organizzativa delle singole amministrazioni comunali. Ovviamente, le liste sezionali verranno poi stampate in forma cartacea in occasione di elezioni o referendum; i relativi file pdf, comunque, devono essere stampabili in qualunque momento. In definitiva, la gestione dematerializzata delle liste sezionali presenta rilevanti vantaggi, che possono sinteticamente così definirsi:

1) notevolissimo risparmio sui materiali di stampa; 2) automaticità e snellimento delle operazioni di cancellazione/iscrizione attraverso l’applicativo che gestirà le revisioni, con grande semplificazione

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del lavoro degli uffici comunali e delle Commissioni e sottocommissioni elettorali circondariali impegnate attualmente nel lavoro spesso defatigante di aggiornamento delle liste; 3) eliminazione della possibilità di errori ed omissioni durante le operazioni di annotazione manuale sugli originali cartacei delle liste. L’art. 30 del d. P.R. n. 223/67 prevede il deposito delle liste rettificate con la semestrale nella segreteria comunale, perché ogni cittadino possa prenderne visione; a tal fine, potrebbe essere installata una postazione informatica a disposizione del pubblico, che permetta di visualizzare agevolmente il file pdf con le liste aggiornate. Ciò detto, vi rappresento che non è in previsione, in materia, una circolare della Direzione centrale dei servizi elettorali; dovete comunque considerare che, d’ora in poi, potranno essere considerate favorevolmente istanze di dematerializzazione delle liste

sezionali formulate dalle prefetture per i comuni più informatizzati, ovviamente sul presupposto di una previa richiesta da parte dei comuni stessi. Gli Enti interessati, pertanto, come del resto già da tempo avviene per l’informatizzazione dello schedario, potranno formulare tali istanze alla prefettura, previa intesa anche nelle vie brevi con la Commissione o Sottocommissione elettorale circondariale, allegando alla domanda un progetto anche sintetico, che sia sostanzialmente in linea con quanto rappresentato oggi. Con la vostra professionalità di funzionari comunali ed un pizzico di coraggio da parte di ognuno di noi, io credo che tutto questo sarà alla fine un altro gradino superato dalla macchina organizzativa comunale, tendendo sempre di più, nonostante l’assenza di modifiche normative, alla migliore semplificazione e ad un intelligente snellimento del nostro lavoro, al fine di rendere il servizio elettorale sempre più al passo coi tempi.


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XXXV CONVEGNO NAZIONALE ANUSCA

LA VOCE DEI GIURISTI SUI TEMI PIÙ ATTUALI Risoluzione della crisi coniugale: novità normative C’è un’apertura all’autonomia dei coniugi di risolvere fuori dalla sede giurisdizionale le controversie che possono insorgere all’esito della crisi coniugale – ha dichiarato il professor Balestra - quindi di una maggiore disponibilità di autonomia, anche per quanto concerne le disposizioni patrimoniali. L’ufficiale di stato civile, che fino ad un recente passato aveva compiti di certificazione di quello che avveniva nelle aule di tribunale, diviene protagonista della crisi coniugale, essendo colui che può essere chiamato a redigere un atto di scioglimento del matrimonio o di modifica delle condizioni precedentemente concordate. Un riconoscimento di un ruolo che mi sento di sottolineare. Il ruolo dell’avvocato resta, ai sensi dell’articolo 6 oppure in una dimensione di assistenza facoltativa davanti all’ufficiale di stato civile: il suo compito è quello di rendere edotte le parti di quelle che sono le implicazioni in termini giuridici Luigi Balestra degli effetti scaturenti dalla crisi. Nel frattempo c’è stata anche questa riduzione Avvocato e ordinario di diritto civile dei tempi, assai significativa tenuto conto che il sistema italiano è assolutamente Università degli Studi di Bologna peculiare, dato che prevede nella quasi totalità dei casi un passaggio attraverso la separazione personale prima di poter giungere allo scioglimento del vincolo matrimoniale. Rimane ancora il doppio passaggio, suscettibile ad essere poi posto in discussione nella prospettiva di una legislazione futura, ma che, al momento, agevola comunque i coniugi comunque nell’attuale prospettiva per conseguire l’obiettivo dello scioglimento. Questi interventi legislativi hanno significative ricadute sia per quanto riguarda l’alleggerimento delle procedure sia in termine di risparmio.

Atti di nascita formati all’estero: trascrizione e ordine pubblico È il caso delle coppie che si recano all’estero per avere un figlio, situazioni variamente declinate, fino a vedere il coinvolgimento di cinque genitori: i due genitori biologici, la madre che porta a termine la gestazione e i genitori committenti. Ma i contratti di maternità surrogata, che prevedono che il bambino può nascere da una madre gestante diversa, a seguito di inseminazione omologa o eterologa, sono proibiti in Italia. Nel momento in cui le coppie italiane si recano all’estero e, tornando in Italia, chiedono la trascrizione del certificato di nascita, cominciano i problemi. L’ufficiale di stato civile rifiuta la trascrizione, scatta un procedimento penale per il reato di alterazione di stato e la coppia spesso si Roberta Clerici rivolge al giudice ordinario, che talvolta ordina questo tipo di trascrizione. Gli Ordinario di diritto internazionale ordinamenti dei vari Stati europei non sono uniformi sulla questione quindi ciò Università degli Studi di Milano che è lecito in un Paese è illecito in un ordinamento come il nostro: attenzione però perché è intervenuta la Corte Europea dei diritti dell’Uomo che, in tre occasioni, ha statuito con una certa chiarezza che è vero che gli Stati sono liberi di adottare le norme che ritengono più opportune ma bisogna anche garantire il superiore interesse del minore, ciò significa anche garantire una continuità del suo status personale.

Per i richiedenti asilo, gli operatori hanno bisogno di regole certe

Paolo Morozzo della Rocca Ordinario di diritto privato Università degli Studi di Urbino

Con la ricevuta della richiesta di protezione che adesso è inquadrato come permesso di soggiorno, i richiedenti asilo possono avere l’iscrizione anagrafica, importante per avere assistenza sanitaria. La difficoltà degli ufficiali di anagrafe è quella di ricevere direttive univoche e chiare. Al di sotto delle norme, si crea una sorta di nebbia: il problema non è l’affollamento, ma la sicurezza delle regole. Questa chiarezza è compito del Legislatore e, laddove non riesca, dell’Esecutivo con lo strumento delle circolari. Credo sia giusto attendersi uno sforzo di chiarificazione che tenga presente che oggi, per una maggiore sicurezza, dobbiamo avere maggiore accoglienza. Si tratta di far funzionare bene il sistema, per raggiungere una cittadinanza virtuosa assieme. Di questo l’anagrafe è uno strumento.”


(continua da pag. 1: Gli esperti...)

gli operatori in regola con il proprio tesseramento, a partire da gennaio, vedranno il riconoscimento di crediti formativi (in misura diversa rispetto al tema e alla durata dell’evento) a fronte della loro partecipazione a iniziative promosse o organizzate da ANUSCA in Accademia o sul territorio. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di porre le basi per un riconoscimento dell’impegno nella formazione da

e Cesena. Intanto è significativo che i primi due Comuni a dichiararsi disponibili sono state due realtà segnalate dall’Associazione e che collaborano da anni in diversi progetti innovativi. Gli interventi di Romano Minardi e Alessandro Francioni hanno chiarito il punto della situazione che possiamo riassumere in questi passaggi: - Innanzitutto ANPR mette a disposizione due soluzioni. Un sito web in cui sono previsti i servizi di

di popolamenti di 1000 cittadini andato a buon fine e il pre-subentro di tutta la popolazione (17.000 abitanti di Bagnacavallo e 96.500 di Cesena), anch’esso andato a buon fine. - A livello anagrafico sono emerse delle discordanza nei confronti tra APR (Anagrafe Comunale della Popolazione Residente), INA (Indice Nazionale delle Anagrafi) e AT (Anagrafe Tributaria) che ha comportato un minimo livello di bonifica. Chiaramente la bonifica delle posizioni

Da sinistra Romano Minardi, Alessandro Francioni (relatori della due giorni), il Presidente ANUSCA Paride Gullini e uno dei Vice Presidenti nazionali Sergio Santi

parte degli operatori a livello statale, quantificato dai crediti formativi, al pari di altri ordini professionali. E anticipa il riconoscimento di crediti formativi anche per gli esperti, legate alla partecipazione ad eventi come questa due giorni, affinchè i formatori, paradossalmente, non siano privi di riconoscimento del loro impegno nell’aggiornamento professionale. La due giorni di Castel San Pietro era concentrata nel confronto tra esperti sull’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente che sta in questo momento attraversando la sua fase sperimentale, avviata ufficialmente il 14 dicembre con il presubentro dei Comuni di Bagnacavallo

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registrazione, cancellazione, iscrizione, subentro, certificazione (webapplication) e servizi di integrazione in cooperazione applicativa tra i software in uso presso gli enti e ANPR - Sia il portale che i servizi di cooperazione applicativa sono in corso di sviluppo e ancora entrambe le soluzioni non consentono una completa sperimentazione delle procedure amministrative. I primi servizi disponibili sono state le iscrizioni per nascita. - Si sono effettuati i primi test di connettività con esito positivo con la nuova architettura predisposta da SOGEI - Si è effettuato un primo test

non sarà per tutti uguale e questo dipenderà da diversi fattori specifici per ogni Comune. Il messaggio che è stato esplicitato agli esperti è l’importanza fondamentale che in questi mesi occorre dare alla “pulizia” della propria anagrafe in quanto determinate discordanze non sono bonificabili in due settimane come richiede il DCPM 194 in quanto presuppongono l’avvio di un procedimento con l’interazione con il cittadino. Si sono esplicitati alcuni punti di attenzione. - Il completamento del progetto (continua a pag. 13)


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(continua da pag. 12: Gli esperti...)

di certificazione ISTAT dei civici e toponimi (ANNCSU) che deve anche comportare per l’ufficiale d’anagrafe il passaggio dei dati in APR con immediata ricaduta sulla certificazione - L’allineamento tra AT e INA - Le relazioni di parentela (nipote, avo, adozione non legittimante) - Le codifiche delle cittadinanze e stati - Le codifiche dei Comuni soppressi e che hanno cambiato denominazione nel tempo Nella giornata del 8 gennaio si è concentrata l’attenzione sulle modifiche al regolamento anagrafico intervenute a seguito del DPR 126/2015 che recepisce l’introduzione dell’ANPR. Su questo argomento ha relazionato in particolare il dott. Romano Minardi che ha illustrato a tutti i colleghi esperti e docenti ANUSCA presenti le nuove disposizioni normative introdotte dal DPR n. 126 del 2015, già in vigore, ma che dovranno essere applicate da ciascun Comune al momento del suo subentro in ANPR.

Si è così aperto un confronto fra tutti gli esperti presenti che avranno l’importante compito di formare gli ufficiali d’anagrafe nel corso del 2016 che si preannuncia come un anno cruciale per tutti gli oltre 8.000 comuni italiani chiamati a gestire una vera e propria rivoluzione amministrativa: attraverso l’unificazione della banca dati anagrafica nazionale, porterà alla digitalizzazione dei principali servizi resi ai cittadini dalla Pubblica Amministrazione, a cominciare dalla effettiva realizzazione della CIE e per terminare con l’informatizzazione dello Stato Civile. L’incontro ha avuto come fondamentale risultato quello di “uniformare” l’interpretazione delle nuove disposizioni anagrafiche conseguenti all’introduzione dell’ANPR. Si sono poste le basi per poter parlare agli operatori del servizio anagrafe con “una sola voce”, almeno sulle novità introdotte dal DPR n. 126 del 2015; in questo modo, ANUSCA si è fatta interprete di una delle esigenze più sentite da tutti i soci e da tutti gli operatori demografici. ANUSCA, grazie alla sua consolidata

collaborazione con gli organi istituzionali protagonisti di questo progetto strategico per l’Italia Digitale, si pone a fianco degli operatori demografici come l’unica fonte di formazione e aggiornamento per una guida sicura alla corretta e legittima applicazione delle nuove norme e procedure introdotte dalla normativa sull’ANPR. Mai come in questo momento, si avverte l’estrema necessità di affidarsi con fiducia a chi può garantire conoscenza, competenza, e affidabilità. Le slides predisposte da Romano Minardi, peraltro già oggetto di numerosi corsi di formazione organizzati da ANUSCA nel corso del 2015, integrate con gli aggiornamenti più recenti frutto anche dell’esperienza di subentro già iniziata dai comuni di Bagnacavallo e Cesena, sono state messe a disposizione di ANUSCA e, pertanto, di tutti i docenti ed esperti che potranno utilizzarle e anche personalizzarle per i corsi di formazione che ANUSCA sarà chiamata a tenere presso l’Accademia di Castel S. Pietro e presso tutti i Comuni interessati.


IL RICONOSCIMENTO DELLA CITTADINANZA IURE SANGUINIS CRITICITÀ E PROPOSTE DI SEMPLIFICAZIONE Pubblichiamo in forma integrale l’intervento del Sen. Fausto Guilherme Longo a Chianciano Terme il giorno 26 novembre 2015: “Buonasera a tutti e grazie dell’invito da me particolarmente gradito in quanto italiano – e fiero di esserlo - benché nato all’estero, perché discendente da nonni italiani. Quindi primo beneficiario di un diritto che in questo momento purtroppo viene negato a moltissimi potenziali concittadini. Le cifre impressionanti dei flussi migratori dall’Africa e dal Medio Oriente verso l’Italia impongono oggi una particolare attenzione al fenomeno degli ingressi in questo Paese, ma è altrettanto importante ricordare che il fenomeno delle migrazioni è sempre stato bilaterale e che le trasmigrazioni sono state, e lo sono ancora oggi, anche dall’Italia verso gli altri Paesi. Il mio attuale incarico di Senatore eletto all’estero mi pone di fronte alla grande responsabilità di rappresentare - insieme ai miei colleghi anch’essi eletti all’estero - i circa 80 milioni di persone, tra oriundi e discendenti, con cittadinanza italiana presenti in tutto il mondo. Un numero impressionante, maggiore degli stessi residenti in Italia, che concorrono a tenere alto il prestigio di questa Nazione, attraverso la diffusione della lingua e alla promozione dell’immenso bagaglio culturale italiano, dall’America, al Canada, al Brasile, all’Europa. E non mi riferisco solo al noto fenomeno storico, risalente ai primi decenni del Novecento. Infatti, nel 2014 gli italiani all’estero sono aumentati in numero maggiore degli immigrati in Italia. Per la prima volta negli ultimi vent’anni, sono stati registrati 154mila nuovi italiani emigrati all’estero, contro i 92mila immigrati in Italia. È importante ragionare su nuove regolamentazioni dei flussi in entrata, nel rispetto dei diritti umani di qualsiasi individuo costretto a lasciare la propria patria e i propri affetti alla ricerca di una vita più dignitosa. E per questo ho accolto con estremo favore la proposta recentemente varata dalla Camera

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dei Deputati di un “ius soli temperato”, ossia la concessione della cittadinanza ai minori nati in Italia da genitori stranieri in possesso di un permesso di soggiorno UE di lungo periodo. Ma va assolutamente evitato il parossismo di ottemperare ai diritti dei nuovi residenti senza prima, o parimenti, aver garantito i diritti degli

burocrazia e una rete consolare sempre più sottodimensionata per la spending review, rendono necessario e urgente un ammodernamento dell’attuale disciplina. I più recenti censimenti - dell’Aire, della Fondazione Migrantes, della Caritas - denunciano univocamente come le Rappresentanze Consolari italiane,

italiani fuori dai confini del loro paese di origine. Attualmente esiste un’ottima legge, la numero 91 del 1992, che prevede, per lo ius sanguinis vigente in Italia, lo Status Civitas ai figli di almeno un genitore italiano e ai discendenti che riescano a dimostrare la catena parentale fino al capostipite cittadino italiano. Ma l’ingente numero di legittime richieste di cittadinanza, a fronte di una elefantiaca

soprattutto nelle nazioni americane, non possano oggettivamente far fronte a tutte le richieste e in tempi accettabili. Le conseguenti inottemperanze, oltre a ledere diritti sanciti costituzionalmente, hanno permesso l’originarsi di zone d’ombra, crocevia di fenomeni criminosi e di irregolarità amministrative. Soprattutto negli ultimi due decenni,

2016

(continua a pag. 15)

FORMAZIONE IN ACCADEMIA 5 - 6 - 7 aprile 2016

IL PASSATO, IL PRESENTE ED IL FUTURO NELLA CITTADINANZA ITALIANA Grazia Benini, Marina Caliaro, Nadia Patriarca


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ANUSCA DONA TRE DEFIBRILLATORI AL COMUNE DI CASTEL SAN PIETRO TERME ANUSCA ha festeggiato nel migliore dei modi il Natale, all’insegna della solidarietà, regalando al Comune di Castel San Pietro Terme, tre defibrillatori che saranno destinati a palestre scolastiche della città. Alla cerimonia di consegna, avvenuta nella sala del Consiglio Comunale, erano presenti il Sindaco Fausto Tinti, il Vice Sindaco Cristina Baldazzi, l’Assessore all’Economia del territorio e lavoro (attività produttive, commercio e turismo) Tomas Cenni, il Presidente del Consiglio Comunale Stefano Trazzi ed il Consigliere (con delega allo sport) Andrea Bondi. Presenti invece per ANUSCA, oltre al Presidente Paride Gullini, la Giunta Esecutiva dell’Associazione e il Direttore Bianca Severi. Il Sindaco Tinti ha ringraziato “ANUSCA e il Presidente Gullini per questo piccolo-grande gesto, che è un segno di civiltà”. “ANUSCA è un punto di riferimento a livello nazionale, che porta lustro e opportunità al nostro territorio, un partner importante con cui vogliamo continuare a collaborare” – ha concluso il Sindaco. “Con questo dono vogliamo affermare che ci sentiamo parte integrante di questo territorio – sono state le parole del presidente Gullini – e ringraziamo l’Amministrazione Comunale che ha consentito che in questi anni che ANUSCA facesse importanti investimenti a Castel San Pietro Terme. Abbiamo ancora energia ed entusiasmo per fare insieme altre cose importanti”.

(continua da pag. 14: Il riconoscimento...)

si sono verificate, infatti, numerose forzature in Italia, dove lo spostamento della residenza in Italia da parte del residente all’estero - pur mantenendo il luogo abituale di vita nel Paese straniero - strumento che permette una maggiore celerità nell’ottenere la cittadinanza, perché la richiesta viene presentata direttamente al Comune italiano e non al Consolato - è stato utilizzato in maniera impropria, generando abusi e distorsioni del diritto. La Proposta di legge di revisione della normativa vigente, a firma mia e del Senatore Zin, si ripropone, quindi, di fornire un nuovo strumento per le persone che hanno il pieno diritto di

vedersi riconosciuto lo Status Civitatis italiano; di superare i gravi limiti imposti dall’attuale normativa; di ridurre i fenomeni criminosi connessi alle attuali procedure e, infine, di poter contribuire al rilancio dell’economia nazionale, incrementando le presenze turistiche in Italia. Non entro nei particolari legislativi, che verranno illustrati nel dettaglio dai successivi interventi dall’avvocato Christian Zovico e dal dottor Renzo Calvigioni, esperto ANUSCA, entrambi coestensori del Disegno di legge da noi presentato in Senato. L’obiettivo primario di questo mio intervento è quello di promuovere il messaggio, qui e in ogni luogo mi sia possibile, che gli italiani all’estero rappresentano una enorme ricchezza e una grande

opportunità spesso dimenticata. Il riconoscimento della cittadinanza non deve rappresentare solo un atto formale dovuto, ma l’impegno a impiegare il maggior numero di risorse possibili, finanziarie e umane, nel mantenere vive le radici e le tradizioni in coloro che risiedono lontano ma tutti ambasciatori del “made in Italy” nel mondo. Senza poi sottovalutare, come sopra ho detto, che, favorendo il legame tra gli oriundi e le terre di origine, si otterrebbe un vantaggio economico, attraverso la crescita del turismo e di tutto il suo indotto, nonché un incremento degli scambi commerciali e dell’export di prodotti tipici locali”.


ANCHE NEL LAZIO TANTE CONVENZIONI PER I SOCI ANUSCA CONTINUA IL NOSTRO VIAGGIO VIRTUALE LUNGO LO STIVALE ALLA SCOPERTA DEI VANTAGGI RISERVATI AI SOCI ANUSCA. CI FERMIAMO NEL LAZIO, CHE OFFRE TANTE OPPORTUNITÀ AGLI ISCRITTI DELLA REGIONE O A COLORO CHE VI SI RECHINO PER TURISMO A proposito di turismo, segnaliamo subito la convenzione con il tour operator “Viaggi Oggi”, che propone le destinazioni di Grecia, Croazia e Nord Europa. Inoltre, novità 2016, crociere nell’Egeo e tour organizzati in Spagna. Viaggi Oggi offre ai soci ANUSCA uno sconto del 15% sui prodotti sia da programmazione visualizzabili sul sito internet www.viaggioggi.it, sia per richieste ad hoc da qualsiasi aeroporto italiano. Non mancano neppure occasioni di divertimento: partiamo con il Rainbow MagicLand. L’elemento dominante è la magia, che avvolge ogni angolo del Parco rendendo la struttura unica nel suo genere: 38 attrazioni originali assicurano brividi e adrenalina per i più coraggiosi, e per i bambini 4 aree giochi attrezzate per un divertimento in tutta sicurezza. Un’ambientazione da sogno, attrazioni spettacolari per tutta la famiglia, show dal vivo unici, grandi aree ristorazione e shopping, montagne russe, giochi acquatici e giostre per bambini, sono solo alcune delle attrazioni che rendono unico il Parco divertimenti di Roma. ANUSCA offre vantaggiosi sconti per tutti gli iscritti che vorranno approfittare della variegata offerta di divertimento del Parco, terzo in Italia per estensione con i sui 600.000 mq di superficie!

Per chi ama il cinema il consiglio è quello di non perdere l’opportunità di viaggio nei segreti del grande schermo, con uno sconto sul prezzo di ingresso, presentando la tessera dell’Associazione. Cinecittà World, parco tematico divertente per grandi e piccoli alle porte di Roma, vi aspetta. Oltre alla possibilità di trovarsi catapultati su set cinematografici (come quello di Ben Hur), i visitatori potranno assistere a spettacoli ambientati nella New York dei gangster o fra i gladiatori dell’antica Roma, mentre nell’aria si diffondono le inconfondibili note di Ennio Morricone. Ma abbiamo pensato anche agli appassionati di animali. A Pomezia, si aprono le porte, con uno sconto sul biglietto di ingresso (acquistato anche on line) per il parco Zoomarine. Il parco ospita una dimostrazione di delfini giudicata tra le migliori al mondo, ma non solo: leoni marini e foche, uccelli rapaci e tropicali, oltre a specie acquatiche quali pellicani, fenicotteri e pinguini, ospitati in varie aree zoologiche (L’Isola dei Delfini, La Baia dei Pinnipedi, La Foresta dei Pappagalli, La Piana dei Rapaci e La Passeggiata dei Laghetti) per un totale di 155 animali di 36 specie diverse. Completano l’offerta spettacoli acrobatici, piscine e attrazioni meccaniche.

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ED INFINE, MA NON CERTO ULTIME, DUE BELLE OPPORTUNIÀ PER FARE SHOPPING RISPARMIANDO! Prima fermata, al Castel Romano Designer Outlet: marchi della moda uomo e donna di altissimo livello, ma anche prodotti per la casa e accessori di tante marche rinomate aspettano i soci ANUSCA per tanti, vantaggiosi acquisti. Sconto del 10% nei negozi del circuito della Privilege Card, che verrà rilasciata all’infopoint dell’outlet, ogni volta che i nostri soci vi si recheranno presentando la tessera associativa in corso di validità.

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E ancora tanto shopping anche al Valmontone Outlet. Sconti dal 5% al 20% dal lunedì al venerdì (al di fuori dei periodi dei saldi). In occasione della prima visita al centro, il Socio munito di tessera ANUSCA valida per l’anno 2016 potrà ottenere la card nominativa e l’elenco dei negozi ove è riconosciuto lo sconto. Oltre 180 punti vendita, per tutti i gusti e tutte le esigenze.

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ANPR NEXT, IL PORTALE WEB CERTIFICATO DA ANUSCA CHE AGEVOLA IL PASSAGGIO ALL’ANAGRAFE NAZIONALE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) è il nuovo sistema centralizzato di anagrafe che verrà costituito presso il Ministero dell’interno. Si tratta di un cambiamento profondo delle logiche di gestione delle anagrafi italiane, che impone agli Enti Locali l’adeguamento agli standard - integrità e sicurezza, validità e univocità, aggiornamento – che caratterizzano la nuova base dati istituita centralmente. Per supportare gli Enti in tale percorso, ANUSCA ha recentemente certificato la soluzione ANPR Next di DEDAGROUP un portale web per la verifica e la validazione dei dati anagrafici del Comune e della loro compatibilità con le strutture e le logiche di ANPR. Tale strumento è stato ideato per supportare tutti gli Enti che desiderano dotarsi di un tool con cui bonificare la propria base dati di anagrafe residenti allineandola, al contempo, con le logiche di controllo implementate da ANPR. Il portale consente la centralizzazione del sistema di validazione delle anagrafiche, garantendo all’Ente un allineamento rapido e semplice con ANPR e sollevandolo dalla necessità di ricevere assistenza o manutenzione. Dal punto di vista funzionale, la soluzione permetterà all’Ente un percorso anticipato di bonifica della banca dati rispetto a quanto previsto dal piano di subentro, che prevede tale fase nei 15 giorni antecedenti alla data ufficiale di avvio in ANPR. In questo modo il portale consente all’Ente di anticipare le operazioni di verifica e di bonifica già a partire da gennaio 2016, garantendo così all’Amministrazione la possibilità di gestire in un arco temporale più agevole tutte le fasi di preparazione al passaggio a ANPR.

TUTTE LE INFORMAZIONI SU www.anusca.it


IL GIURAMENTO DI CITTADINANZA DELLO STRANIERO INCAPACE: SOLUZIONI E PROCEDURA

A

di Renzo Calvigioni - Responsabile Servizi Demografici Comune di Corridonia

lcuni ufficiali di stato civile hanno chiesto come fare nel momento in cui si presenti un cittadino straniero per rendere il giuramento per l’acquisto della cittadinanza italiana, quando l’interessato si trovi in situazioni di incapacità o per essere stato dichiarato interdetto, o per essere soggetto ad amministrazione di sostegno, o per una oggettiva ed evidente impossibilità di comprensione e di svolgimento della vita di relazione. Ricordiamo che l’art. 10, della legge 91/1992 prevede che «il decreto di concessione della cittadinanza non ha effetto se la persona a cui si riferisce non presta, entro sei mesi dalla notifica del decreto medesimo, giuramento di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato», e che l’art. 15 della stessa legge dispone che “L’acquisto o il riacquisto della cittadinanza ha effetto, salvo quanto stabilito dall’articolo 13, comma 3 (che prevede la possibilità di inibire il riacquisto della cittadinanza, con apposito decreto del Ministro dell’Interno, facendo venire meno, per quei casi specifici, gli effetti dell’art. 15: “Nei casi indicati al comma 1, lettera c), d) ed e), il riacquisto della cittadinanza non ha effetto se viene inibito con decreto del Ministro dell’Interno, per gravi e comprovati motivi e su conforme parere del Consiglio di Stato. Tale inibizione può intervenire entro il termine di un anno dal verificarsi delle condizioni stabilite”), dal giorno successivo a quello in cui sono adempiute le condizioni e le formalità richieste.” Ancora, l’art. 23, 1° comma, legge 91/1992 dispone che «le dichiarazioni per l’acquisto [ ] della cittadinanza e la prestazione del giuramento previste dalla presente legge sono rese all’ufficiale dello stato civile del comune dove il dichiarante risiede o intende stabilire la propria residenza, ovvero, in caso di residenza all’estero, davanti all’autorità diplomatica o consolare del luogo di residenza». La procedura del giuramento è ulteriormente disciplinata dall’art. 7

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del DPR 572/1993 che prevede: il giuramento deve essere prestato entro 6 mesi dalla notifica; • il giuramento deve essere prestato in Italia dinanzi all’ufficiale dello stato civile del Comune di residenza, all’estero di fronte alla nostra autorità diplomatica o consolare; • trascorsi 6 mesi dalla data della notifica del decreto, l’interessato non

Il fatto che la normativa vigente disciplini in maniera così dettagliata la prestazione del giuramento, non può che confermare che tale adempimento costituisce condicio sine qua non per l’acquisto della cittadinanza italiana, tanto è vero che deve essere prestato entro 6 mesi dalla notifica e che, trascorso inutilmente tale termine, l’interessato non potrà più prestarlo ma

è più ammesso a giurare se non previa nuova istanza; • il giuramento deve essere preceduto dalla regolarizzazione dell’imposta di bollo. Infine, l’art. 25, 1° comma, DPR 396/2000, Regolamento dello stato civile, dispone che «l’ufficiale dello stato civile non può trascrivere il decreto di concessione della cittadinanza se prima non è stato prestato il giuramento prescritto dall’art. 10, l. 5.2.1992, n. 91», precisando poi all’art. 27 che «l’acquisto della cittadinanza italiana ha effetto dal giorno successivo a quello in cui è stato prestato il giuramento, ai sensi di quanto disposto dagli artt. 10 e 15, l. 5.2.1992, n. 91, anche quando la trascrizione del decreto di concessione avviene in data posteriore».

dovrà presentare una nuova istanza, in sostanza avviando una nuova procedura, come se la precedente non fosse mai stata fatta. Ricordiamo che il giuramento è considerato atto personalissimo (art. 2737 c.c.), incompatibile con l’istituto della rappresentanza, alla stregua di altri atti giuridici quali il matrimonio (art. 85 c.c.), il testamento (art. 591 c.c.), la donazione (art. 774 c.c.). In effetti, le soluzioni proposte dalla giurisprudenza, non smentiscono il fatto che il giuramento non possa reso da altro soggetto diverso dall’interessato, ma dispongono semplicemente che del giuramento si possa fare a meno. Ad esempio, il Giudice Tutelare del

(continua a pag. 19)


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(continua da pag. 18: Il giuramento...)

Tribunale di Mantova (Giudice Tutelare Dr. Luigi Pagliuca, Mantova 2 dicembre 2010), esaminata l’istanza del tutore dell’interdetto affinché fosse esonerato dall’onere di prestare il giuramento necessario ai fini dell’efficacia del decreto di concessione della cittadinanza e della sua trascrizione nei registri di stato civile, dispone che l’interessato “...deve ritenersi esonerato dall’onere di prestare il giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato previsto dalla legge legge 91/92, sicché … il relativo decreto avrà efficacia immediata e potrà immediatamente essere trascritto nei registri di stato civile”. A sostegno di tale decisione, viene richiamato un parere del Consiglio di Stato del 13 marzo 1987 n. 261/85, nel quale viene dato parere favorevole alla concessione della cittadinanza italiana all’interdetto, esonerandolo dall’obbligo di prestare giuramento “...ritiene che l’interdizione costituisca un legittimo impedimento a prestarlo (non avrebbe senso se il giuramento fosse prestato dal rappresentante), la cui constatazione consente di procedere senz’altro alla trascrizione del decreto di concessione nel registro di cittadinanza”. Ad analoghe conclusioni, era giunto il Giudice Tutelare di Bologna con decreto del 18/6/2007 nei confronti di un soggetto beneficiario di amministrazione di sostegno “... estende a S.V. l’esonero dal giuramento di fedeltà alla repubblica previsto per gli interdetti in caso di ottenimento della cittadinanza italiana”. Le sopra esposte soluzioni giurisprudenziali possono sicuramente essere di aiuto all’ufficiale dello stato civile chiamato a ricevere il giuramento, non nel senso che possa autonomamente applicarle a qualsiasi altro caso si presenti, ma quale indirizzo da suggerire ai familiari o al tutore o all’amministratore di sostegno dell’interessato: sarà cura dei medesimi, attivarsi presso il Giudice Tutelare per ottenere un provvedimento analogo, al

fine di superare l’obbligo normativo di prestazione del giuramento. È il caso di ricordare, infatti, che il parere del Consiglio di Stato del 13 marzo 1987, frequentemente richiamato nelle sentenze o provvedimenti inerenti il modo con il quale un soggetto incapace possa acquistare la cittadinanza italiana, a conclusione dell’orientamento espresso, non lascia all’ufficiale dello stato civile la responsabilità di decidere da solo, ma precisa “Tuttavia, poiché i registri di stato civile sono sottoposti alla vigilanza del Procuratore della Repubblica, è bene che l’ufficiale dello stato civile, ai fini della trascrizione del decreto di concessione della cittadinanza, corrisponda preventivamente con l’indicata Autorità (art. 13 R.D. n. 1238

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cit.)”. Ora sappiamo che la vigilanza dei registri di stato civile è competenza del Prefetto, ai sensi dell’art. 9 del dpr 396/2000 e, quindi, se volessimo applicare fino in fondo quel parere del Consiglio di Stato, l’ufficiale dello stato civile dovrebbe corrispondere preventivamente con tale autorità amministrativa, anche se, trattandosi di un chiaro obbligo normativo, si è dell’avviso che per poterlo superare, per poter fare a meno del giuramento della persona incapace, occorra comunque un provvedimento dell’autorità giudiziaria, come dimostrato dalle decisioni dei giudici tutelari di Mantova e Bologna sopra richiamate.

FORMAZIONE IN ACCADEMIA 3 - 4 - 5 Febbraio 2016

LAVORARE NEI SERVIZI DEMOGRAFICI: DALLA TEORIA ALLA PRATICA LO STATO CIVILE INSEGNAMENTI DI BASE ED ESERCITAZIONI PRATICHE Grazia Benini, Renzo Calvigioni, Antonia De Luca

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A BOLOGNA SI PARLA DI ANAGRAFE, TRA WELFARE E ACCOGLIENZA Il momento è topico per gli uffici anagrafici. Non solo tempo di ANPR, ma anche di grandi fenomeni migratori che presentano delicate peculiarità e coinvolgono varie strutture del Comune, proponendosi oramai come casi frequenti nell’attività degli operatori. In considerazione di tutto questo, il Comune di Bologna ha incaricato ANUSCA lo scorso 3 dicembre di organizzare una giornata di studio dal titolo paradigmatico: “L’anagrafe tra welfare e accoglienza”. Una occasione per una riflessione approfondita e di confronto, cui sono stati invitati sia funzionari degli uffici anagrafe dell’Area Metropolitana, sia operatori, pubblici e privati, in ambito sociale. Il programma ha visto i saluti introduttivi da parte di Amelia Frascaroli (Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Bologna) e di Rita Stentella (Vicario del Prefetto di Bologna). A seguire, è intervenuta Paola de Rubeis della Prefettura di Bologna, quindi Annalisa Faccini (Responsabile Unità Intermedia Minori, Famiglie, Tutele e Protezioni Comune di Bologna) ha trattato il tema dell’assetto attuale dell’accoglienza dei migranti nell’area metropolitana. Per gli aspetti tecnici legati alla gestione anagrafica (in particolare, stranieri e cittadini europei in anagrafe, i ricoverati in strutture socio assistenziali e la gestione dei minori) ha svolto docenza, per ANUSCA, Donatella Signore che ha dialogato, nel corso della giornata, con Marco Maria Melotti della Questura di Bologna e Dario Vinci dell’Ufficio Minori, Famiglie, Tutele e Protezioni del Comune, ognuno per i temi di competenza. La vasta platea degli intervenuti, che hanno gremito, in oltre cento unità, per tutta la durata del seminario, la sala Marco Biagi del capoluogo felsineo, ha testimoniato la validità della scelta dei temi, in un momento in cui l’emergenza accoglienza è all’ordine del giorno ed occorre quindi un puntuale allineamento delle iscrizioni anagrafiche, ai fini dell’erogazione delle prestazioni socio sanitarie. Ringraziamo la dr.ssa Sara Palmieri dell’Ufficio Tutele e Protezioni del Comune di Bologna per la collaborazione nella felice realizzazione dell’iniziativa. (continua da pag. 3: Il registro...)

la conoscenza del numero di crediti formativi ottenuti, fino a quel momento, in una materia specifica. Questa possibilità si lega alla scelta di ANUSCA, anche questo aspetto è esplicitato nel regolamento pubblicato sul sito dell’Associazione, di riconoscere agli operatori tre livelli di preparazione professionale, nelle singole materie, così individuati: base (50 crediti), intermedio (75 crediti), avanzato (100 crediti). L’Associazione dà anche la possibilità, a richiesta, di una certificazione, secondo le risultanze del registro dei crediti conseguiti da far valere ai sensi della circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 10/2010, in tema di valutazione

delle performance, valorizzazione del merito ed incentivazione dell’impegno dei dipendenti pubblici. Inoltre, aspetto ancora più importante, i dati saranno in ogni momento a disposizione della Direzione Centrale dei Servizi Demografici: l’obiettivo di ANUSCA è infatti quello, con l’iniziativa del registro dei crediti per i soci ANUSCA, di porre le basi per un sistema generale dei crediti formativi riconosciuti dallo Stato. L’Associazione, che nei suoi trentacinque anni di storia, è stata pioniera per tanti temi normativi e legati all’innovazione tecnologica, ha inteso farsi promotrice di questa iniziativa, che auspica sia soltanto il primo passo verso un riconoscimento istituzionale dell’impegno nella formazione e nell’aggiornamento professionale degli

operatori. Si tratta di un modo anche per consolidare e rafforzare il proprio rapporto con gli associati, che vengono individuati quali primi protagonisti di questa nuova dimensione della formazione targata ANUSCA. Essere soci ANUSCA, dunque, dal gennaio 2016, ha un valore in più. Ancora una volta, le quote di tipo A e B sono rimaste invariate: anche questo un segnale importante in una fase in cui le difficoltà economiche non riguardano solo le Amministrazioni, ma anche tante famiglie. Dopo aver battuto il record assoluto nella propria storia del numero degli enti e degli operatori associati, ANUSCA inizia dunque il nuovo anno con rinnovato impegno ed energia, nonchè quella vitalità necessaria ad affrontare, aspirando al successo, ogni nuova sfida.

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Pag. 21 COMUNI IN VETRINA

MARINO: UN VIAGGIO AFFASCINANTE NELL’ANTICHITÀ

I

l Comune di Marino è stato uno dei primi Comuni ad essere iscritto ad ANUSCA sin dalla sua nascita nel 1980. Ha ospitato molteplici giornate di formazione ed è stato, inoltre, scelto, in passato, dalla Prefettura di Roma come sede per i corsi di abilitazione alle funzioni di Ufficiali di Anagrafe e Stato Civile. Attualmente sono iscritti a titolo individuale n. 5 Ufficiali di Anagrafe e Stato Civile. Le Amministrazioni, succedutesi negli anni, hanno sempre accolto positivamente le richieste formative da parte del personale operante nel Servizio Demografico che, anche grazie ad ANUSCA, è stato in grado di rendere un servizio efficiente alla cittadinanza, anche a seguito dell’adozione di innumerevoli e complesse innovazioni normative. Basti pensare a quanto disposto dal legislatore in materia di separazioni e divorzi con conseguente necessità di instaurare immediatamente un servizio che recepisse le significative innovazioni introdotte. Attualmente il Commissario Straordinario, Vice Prefetto dr.ssa Enza Caporale ed il Sub Commissario, Vice Prefetto dr.ssa Serafina Mascolo, nominati il 18 settembre 2015, a seguito dello scioglimento del Comune, hanno rivolto una particolare attenzione alle materie delegate ai Comuni, quali quelle demografiche ed elettorali, in considerazione della necessità di rendere ai cittadini servizi sempre più efficienti. I Commissari, dimostrando particolare sensibilità per tutte le problematiche del Servizio Demografico, hanno ritenuto naturale accogliere l’invito ad organizzare una giornata formativa, in collaborazione con ANUSCA, ritenendola, non solo un punto di riferimento qualificato per gli operatori del settore, ma anche un ente di provata esperienza nel campo della formazione.

Ciò è stato possibile anche grazie alla volontà del Dirigente del Servizio Demografico – dr. Vincenzo Montenero, il quale, pur essendo da poco stato incaricato in tale Servizio, ha recepito prontamente la proposta del Responsabile del Servizio Demografico – sig.ra Francesca De Angelis, iscritta ANUSCA dal 2007 e componente del neo nato Comitato provinciale ANUSCA Roma e Area Metropolitana, che ha inteso inserire nei primi giorni del 2016 una giornata formativa nel Comune di Marino, approfittando della presenza autorevole di Commissari Straordinari qualificati anche in materia anagrafica. Il territorio di Marino fu abitato fin dalla preistoria da popolazioni latine, stanziatesi circa tremila anni fa intorno ai laghi e sulle alture dei Monti Albani. Da segnalare il centro storico che è uno dei più antichi e meglio conservati dei Castelli Romani. Sorge in un’area abitata fin dall’VIII secolo a.C., come testimoniano, ad

Mitreo

esempio, i rinvenimenti presso le località “Riserva del Truglio” e “Costa Caselle”. Parte del centro storico corrisponderebbe con il sito dell’antica Castrimoenium, colonia e poi municipio romano. Richiamo importante per i turisti è senza dubbio il Mitreo, unico nel suo genere. Il santuario mitraico custodisce al suo interno un notevole affresco raffigurante la scena della tauroctonia, circoscrivibile alla seconda metà del II secolo a.C. Il Museo Civico conserva i materiali archeologici del territorio evitandone la continua dispersione e promuovendone la conoscenza. Come sede è stato scelto il complesso monumentale di notevole pregio storico-artistico della ex chiesa medioevale di Santa Lucia, conosciuta localmente come “Tempio Gotico” o “Chiesone”. La chiesa, costruita nei pressi dell’antica Rocca dei Frangipane, sorgeva sul punto più alto dell’abitato medioevale, e la sua fondazione viene tradizionalmente fatta risalire al 1102, mentre nel 1225 si segnalano i primi restauri. Esiste, altresì, un insolito percorso sotterraneo di Piazza Matteotti che si snoda attraverso una porzione delle ben note gallerie scavate nel peperino che da sempre caratterizzano l’intero sottosuolo della città. Le gallerie venivano utilizzate principalmente per la conservazione del vino, prodotto tipico di Marino, e sono servite da rifugio anti-aereo nell’ultimo conflitto mondiale.Infine può essere percorso un tracciato quale quello dell’Appia Antica che, tra il X e l’XI miglio dell’antica strada, là dove con dolcezza inizia a salire verso i Castelli Romani, interessa il territorio del Comune e corrisponde al lembo estremo del Parco Regionale dell’Appia Antica. Il tratto fino ai Colli Albani è costellato da diverse tipologie di sepolcri, a tumulo o a blocchi sovrapposti, che con la loro notevole mole in opera cementizia costituiscono, da sempre, degli elementi caratterizzanti del paesaggio suburbano.


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VISURE ANAGRAFICHE NAZIONALI ON-LINE IN COMUNE: GRAZIE ALL’ANAGRAFE È REALTÀ Al 35° Convegno di Chianciano la STESEI di Torino ha presentato, tra le altre sue realizzazioni riguardanti l’ANPR, INDAGOR, un interessante ed utile strumento per l’inoltro di richieste di visure anagrafiche e di residenza sul territorio nazionale.

Con INDAGOR si sfruttano strutture già esistenti in Comune (in Anagrafe: i collegamenti agli archivi anagrafici centrali) facilitando il lavoro degli operatori di molti Uffici perché tramite la propria postazione di lavoro possono richiedere e ricevere autonomamente dati anagrafici e di residenza su soggetti residenti su tutto il territorio italiano. Gli operatori di Anagrafe vedono diminuite drasticamente le richieste di informazioni provenienti dai colleghi di altri uffici comunali e gli amministratori centrali hanno un valore aggiunto con l’utilizzo delle loro banche dati istituzionali. Il funzionamento di INDAGOR è semplice. Gli operatori dei vari uffici Comunali (Ufficio Tributi, Notifiche, Polizia Municipale, Servizi Sociali, Servizi Educativi, Edilizia Privata, l’Avvocatura, la stessa Anagrafe, etc.) che, nell’espletamento delle proprie funzioni istituzionali, hanno l’esigenza di acquisire informazioni anagrafiche e di residenza su soggetti residenti in Italia, con proprie credenziali da utenti STANDARD caricano le richieste di visure anagrafiche inserendo a video

• il Codice Fiscale del soggetto (richiesta puntuale) oppure • Nome, Cognome, Sesso del soggetto (richiesta sinonimi). Le richieste di visura così caricate interagiscono, attraverso INDAGOR, con le banche dati INA/ANPR ed Anagrafe Tributaria restituendo un documento informatico (in PDF) che evidenzia le informazioni anagrafiche essenziali compresi gli ultimi 5 indirizzi di residenza registrati in Anagrafe Tributaria. Tutte le visure passano al vaglio dell’utente ADMIN - che è di norma il Responsabile dell’Ufficio Anagrafe - il quale le valida, autorizzandole. ANUSCA, consapevole del ruolo che anche in questo caso svolge l’Ufficio di Anagrafe e consapevole dei benefici che la Circolarità Anagrafica assicura al sistema Italia - Approva il sistema INDAGOR e ne consiglia l’uso - Suggerisce l’attivazione del sistema Indagor già in uso da tempo presso diversi Comuni, anche di grandi dimensioni, per gli innegabili risparmi gestionali che assicura STESEI nella sua qualità di partner dell’Associazione, riserva agli associati una particolare attenzione nell’inserire proficuamente INDAGOR nel tessuto organizzativo comunale. Per ulteriori informazioni: www.anusca.it


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