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ENERGIA
from 36 Professione Immobiliare Ottobre Novembre Dicembre 2021
by APAC Associazione Professionale Amministratori di Condominio
delle risorse naturali. Tre gli obiettivi principali di E.ON in questo ambito: ridurre l’impatto ambientale attraverso la decarbonizzazione, aumentare l’efficienza energetica, contribuendo alla riduzione della carbon footprint, e rendere l’energia verde la fonte primaria in tutti i settori. Tramite il proprio operato, il Gruppo vuole prevenire l’emissione di 100 milioni di tonnellate di anidride carbonica ogni anno. E.ON stessa si è prefissa ambiziosi target di riduzione della CO2: meno 100% di emissioni dirette entro il 2040 e di indirette entro il 2050. Per affrontare i consistenti investimenti necessari al raggiungimento di questi obiettivi, E.ON ha emeso green bond per un volume complessivo pari a 4,6 miliardi di euro.
I risultati dell’impegno di E.ON nello sviluppo di un modello di business più responsabile e sostenibile.
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Recentemente E.ON Italia ha pubblicato la prima edizione del Profilo di Sostenibilità che racconta i principali traguardi economici, ambientali e sociali conseguiti nel 2020 dall’azienda e identifica le priorità da cui partire per progettare e programmare le principali iniziative in termini di sostenibilità ambientale e sociale, non solo dei prossimi mesi, ma anche dei prossimi anni. Nel documento E.ON spiega anche come l’azienda si sia allineata all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e individua 4 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile prioritari, al cui raggiungimento l’azienda può contribuire in modo significativo grazie alle sue attività: • Obiettivo n.7 - energia pulita ed accessibile • Obiettivo n.11 - città e comunità sostenibili • Obiettivo n.12 - consumo e produzione responsabili • Obiettivo n.13 - lotta contro il cambiamento climatico Nel Profilo di Sostenibilità sono evidenziati i risultati ottenuti nel 2020 grazie al proprio modello di business sostenibile: • Nel 2020 E.ON ha evitato la produzione di emissioni indirette per oltre 400.548 tonnellate di CO2 grazie alle nostre soluzioni come ad esempio Future Energy Home e le nostre offerte Green. Il nostro obiettivo per il 2021 è risparmiare oltre 500.000 tonnellate di CO2. • Oltre 900.000 sono i clienti residenziali e business a cui E.ON fornisce soluzioni energetiche che consentono di agire insieme per costruire un futuro sostenibile di mettersi in gioco come comunità, per sviluppare un potenziale di progresso illimitato. • Oltre 640.000 MWh di energia elettrica sono stati forniti nel 2020 al segmento residenziale. • 306.000 tonnellate di CO2 sono le emissioni evite grazie all’energia verde erogata nel 2020, incluse quelle derivanti dall’installazione di impianti
fotovoltaici domestici. • 4.500 sono gli impianti fotovoltaici residenziali installati negli ultimi 3 anni, di cui 1.700 solo nel 2020. Singolarmente possono arrivare a coprire il 75% del fabbisogno
energetico annuale medio di una
famiglia. • 73 edifici a emissioni quasi-
zero (NZEB) sono stati realizzati dal 2018: una concreta applicazione della “Future Energy Home”
attraverso la Casa X- Lam, realizzata da E.ON attraverso la combinazione di tutte le soluzioni volte a ridurre il costo e l’impatto ambientale della vita domestica dei clienti. • 60.000 tonnellate di CO2 sono
state risparmiate nel 2020 grazie agli impianti di cogenerazione attivi, che diventeranno 100.000 entro il
2022, quando entreranno a regime gli impianti attualmente in fase di costruzione. I progetti integrati che E.ON realizza per le grandi aziende con cui lavora garantiscono un risparmio annuo sui costi energetici mediamente compreso tra il 20% e il 40%, grazie alla combinazione delle tecnologie più all’avanguardia. • Il 60% di chi ha utilizzato
l’energia di E.ON ha scelto nel 2020 di ricevere la bolletta in formato
elettronico, con un grande risparmio di carta, men- tre più di 148.000 clienti hanno utilizzato i servizi online. In ambito business, invece, oltre 19.000
imprese hanno sfruttato il servizio
di smart metering per monitorare i propri consumi energetici in modo intelligente. Tra i principali progetti di sostenibilità ambientale e sociale portati avanti dall’azienda, si evidenza il progetto educativo promosso da E.ON per le scuole #Odiamoglisprechi che, nell’edizione 2020, ha coinvolto 4.500 alunni di 180 classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado in un percorso di educazione civica a supporto dei programmi scolastici e con il lancio a breve dell’edizione 2021. Il progetto Boschi E.ON ha raggiunto il traguardo dei 100.000 alberi piantati in Italia, coprendo un’area di 100 ettari e assorbendo oltre 74.000 tonnellate di CO2 grazie al coinvolgimento degli oltre 100.000 clienti, tra cui Amministratori di condominio, che hanno scelto un’offerta GasVerde consentendo la piantumazione di un albero sul territorio italiano. Energy4Blue è invece il progetto di sostenibilità che vuole contribuire alla tutela dell’ecosistema marino e alla lotta contro l’inquinamento degli oceani. Nato nel 2019, nei primi due anni ha contribuito a ripulire circa 300km di spiagge italiane dai rifiuti e dalla plastica al fianco di Legambiente, oltre a sostenere l’attività dei Centri Recupero Tartarughe Marine di Manfredonia (FG); recentemente prosegue insieme a UNESCO e altre associazioni impegnate nella tutela del mare sostenendo il ripristino della Posidonia oceanica, pianta dal ruolo fondamentale per l’ecosistema marino, e il Pronto Soccorso Marino di Filicudi, nell’arcipelago eoliano.
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Dott.ssa Licia Albertazzi – abilitata all’esercizio della professione forense, ex dottoranda di ricerca in diritto pubblico presso l’Università di Pavia, specializzata in diritto delle assicurazioni. Autrice di articoli giuridici per web e non, tra cui www.studiocataldi.it e www.laleggepertutti.it
Danni alle parti comuni: chi risarcisce?
Tra le molteplici attività espletate dall’amministratore di condominio può capitare che lo stesso si debba interfacciare con una compagnia di assicurazione per richiedere, in nome e per conto del condominio amministrato, il
risarcimento dei danni provocati a una parte comune.
E’ il caso, ad esempio, del danneggiamento del muro perimetrale condominiale ad opera di un automobilista imprudente che, a causa di un precedente urto (es. tamponamento a catena) o per perdita del controllo della propria auto finisce contro la parete di un edificio che affaccia su strada – in questo caso, proprio contro la facciata condominiale.
Chi risarcisce il danno?
In Italia i veicoli a motore circolanti su strada devono obbligatoriamente essere assicurati per i danni che potrebbero essere causati a terzi - soggetti, cioè, esterni ed estranei.
L’assicurazione responsabilità
civile auto, appunto, ha la funzione di tutelare i soggetti terzi dai potenziali pregiudizi che potrebbero essere loro cagionati da chi, alla guida di un’autovettura, con o senza colpa, provoca un sinistro. Nel caso in cui un soggetto alla guida di un’auto, regolarmente assicurata per la r.c. auto, magari in stato di ebbrezza, perda il controllo del mezzo e finisca per impattare la facciata di un condominio quest’ultimo maturerà il diritto a richiedere il
risarcimento dei danni nei confronti del responsabile
civile: il conducente e il proprietario del mezzo incriminato e, per effetto della copertura assicurativa,
direttamente nei confronti della compagnia di assicurazione.
Il procedimento
E’ onere del danneggiato, in questo caso del condominio per tramite del proprio amministratore o altro rappresentante legale, agire per ottenere il ristoro del danno patito. Pur vigendo l’obbligo a carico dell’assicurato di denunciare il sinistro stradale entro tre
giorni dall’avvenimento (art. 1913 codice civile) è comunque onere del condominio avanzare formale
richiesta di risarcimento danni alla compagnia di assicurazione.
Raccolta la richiesta del danneggiato, la compagnia apre e istruisce il sinistro: alla pratica viene assegnata una numerazione progressiva, viene nominato un perito che quantificherà il danno provocato dal veicolo assicurato e verranno inviate le comunicazioni di rito. La compagnia avrà sessanta giorni di tempo per risarcire il danno. Da parte sua, è possibilità del condominio inoltrare alla compagnia le proprie pretese risarcitorie, ad esempio allegando un preventivo o una fattura di riparazione. Al termine della fase istruttoria il liquidatore – il soggetto rappresentante la compagnia di assicurazione che ha in gestione la pratica – prenderà contatti con il rappresentante legale del condominio per tentare una “definizione bonaria” della vertenza.
L’amministratore potrà quindi trovarsi a gestire e a trattare stragiudizialmente una pratica
assicurativa con un liquidatore. E’ bene dunque che lo stesso acquisisca e comprenda gli strumenti negoziali di base per poter gestire al meglio questo tipo di situazioni e, almeno per i danni meno ingenti, senza necessariamente dover ricorrere ad un professionista – legale o agenzia di infortunistica che sia – con conseguente aggravio di spese a carico dei condomini. E’ importante quindi conoscere
a fondo l’intero procedimento
liquidativo, ivi compresa la normativa di riferimento (contenuta sia nel codice civile che nel codice delle assicurazioni) al fine di poter “chiudere” al meglio, sia in termini temporali che monetari, una pratica di risarcimento danni.
Licia Albertazzi
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