Custodire l'altro sevuoi 2 2017

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un racconto... Custodire, senza essere visti “PROTEGGERE, CUSTODIRE” L’ALTRO ella sua etimologia, “Proteggere” si compone del prefisso PRO (davanti) e del verbo TEGERE (coprire), rinviando immediatamente all’idea del mettere al riparo, del nascondere per difendersi da qualcosa. Nel proteggere, quindi, si potrebbe scorgere un che di istintivo e naturale comune a tutti, anche alle cose. Indagando più a fondo, però , l’idea del “porsi innanzi”, insita nel prefisso Pro, non rimanda soltanto al “farsi da scudo”, ma richiede piuttosto uno slancio premuroso verso tutto ciò che necessita di protezione. Proteggere, in tal senso, è l’atto meraviglioso dell’aprirsi all’altro, per accorgersi dei suoi bisogni e prendersi cura delle sue fragilità. È l’occasione di restare accanto a chi soffre, a chi è solo, a chi è sfiduciato, aiutandolo a riscoprire la preziosità dei suoi sogni, il valore dei suoi progetti, la speranza nel Futuro. Nel donare le sue attenzioni, allora, chi protegge sceglie di farsi compagno, per trasformare la gioia a c n c a t o e e r a dell’incontro con l’altro nell’occasione f t a rsi c ...res omp di lasciare un segno nella sua vita, all’altro ag custodendo la sua unicità .

no

di

mpre! o, se ggi via

di Martina Sardo (Agrigento)

S

e il figlio di un bravo dottore incontrasse sui suoi passi una pietra che lo facesse cadere e gli facesse rompere un braccio, subito correrebbe da suo padre. Sarebbe curato, fasciato. E il figlio dimostrerebbe subito il suo amore verso di lui. Ma facciamo un’altra supposizione: il padre, vedendo che sulla strada di suo figlio si trova una grossa pietra, si affretta a precederlo e la toglie, senza essere visto. Così il figlio, non sapendo nulla, lo amerà meno che fosse stato da lui guarito. Ma se viene a conoscere il rischio che ha appena potuto evitare, non lo amerà forse ancora di più? (da Santa Teresa di Lisieux, “Storia di un’anima”)

UN vIDEO... ...Per pensare, fermarsi e scegliere: “ Un

guarire tante fragilità...”

gesto di accoglienza può

https://www.youtube.com/watch?v=mybE7vIHh2Q

“ATTIvO NEl qUOTIDIANO”

L

ASCIO LA MIA IMPRONTA quando decido di prendermi cura di qualcuno, soprattutto di chi ha davvero bisogno di essere aiutato.

MI PRENDO CURA DI TE...

Allora, comincio da qui: trovo segni e gesti concreti che esprimano stima, tenerezza, sostegno, a chi so essere più debole e fragile. ...Un buon vademecum è il Vangelo!

«Tutto quello che avete fatto al più piccolo di questi miei fratelli, l’avete fatto a me»

Leggo Matteo 25,31-46 e scelgo la modalità più adatta per “costruire futuro” attorno a me

(Matteo 25,40)

«Perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te» (Franco Battiato) SE VUOI Marzo- Aprile 2017

Marzo - Aprile 2017

SE VUOI


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