...verso il Sinodo: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”
DIRE “VOCAZIONE” OGGI
PASSI VERSO UNA SCELTA DI VITA
7 COMINCIARE...
qual è il primo passo?
C
Cominciare
è il verbo delle possibilità e delle speranze, della prova e del rischio... del necessario e dell’imprescindibile, in molti casi. Alcuni inizi arrivano, altri sono obbligati, i più importanti li scegliamo. Così può arrivare il giorno tanto preparato nel cuore, tanto atteso, tanto desiderato, nel quale prendiamo coscienza che, se cominciamo una cosa nuova, di conseguenza ne scartiamo altre. Oppure si comincia qualcosa casualmente o tanto per provare, e ci si ritrova den-
tro una situazione, un percorso, un impegno... o un guaio! Per non parlare di quel momento che tanto temiamo e di cui abbiamo una paura paralizzante: quando si sta concludendo una tappa del proprio curriculum e si vorrebbe restare lì, non iniziare affatto un nuovo percorso. Cominciare implica lasciare, perdere, terminare. E dunque cosa ci dà il coraggio di osare, di provare, di uscire da un’impasse, di partire? È quel formidabile movimento del cuore che si chia-
ma desiderio, voglia di vita, di pienezza, di realizzazione. Il desiderio che ci mette in ricerca, legato ad una speranza, a un sogno o a un’inquietudine, è lo stesso che poi ci spinge oltre, ci muove a dei passi che mai avremmo immaginato. Come è successo a quel tale Zaccheo, che desiderava tanto vedere chi era Gesù ma non riusciva, perché era piccolo di statura: allora «corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là» [leggilo nel Vangelo secondo Luca
1 Gennaio - Febraio 2018
SE VUOI
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19,1-10]. E che dire di quei due giovani che si misero a pedinare Gesù come degli stalker perché desideravano conoscerlo? «Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: “Che cosa cercate?”. Gli risposero: “maestro, dove dimori?”. disse loro: “venite e vedrete”» [Giovanni 1,35-40]. questa decisa volontà di mettersi in gioco, oggi si riconosce nel volto di tanti di voi, giovani capaci di scelte e gesti inaspettati, capaci di tirar fuori straordinarie risorse anche dove in apparenza non sembrerebbe possibile. Giovani appassionati che accettate il
rischio, nonostante le paure, le incertezze, le incognite del futuro; giovani che tentate e ritentate, che provate e riprovate, che fallite e poi ce la fate... Giovani che volete scrivere la vostra storia insieme a dio, che cercate nella verità il dono che lui ha seminato dentro di voi, che volete seguire la vostra vocazione...
“I primi nodi della vita”: ho letto queste parole su un manifesto che mostra un bambino che sta allacciando le sue scarpe da ginnastica. si trova sulla parete di una casa di formazione per giovani... è al posto giusto! Infatti, chi comincia
UN ALTRO PASSO DEL CAMMINO... ✔ RIPEnsA Ad AlCunE sCEltE ImPORtAntI ChE hAI dECIsO dI COmInCIARE E A COmE lE hAI AFFROntAtE.
sI sOnO COnCREtIzzAtE In mOdO sPOntAnEO E CAsuAlE, OPPuRE sOnO stAtE FRuttO dI unA ElAbORAzIOnE IntERIORE?
C’È un ElEmEntO ChE ACCOmunA quEstE sCEltE? ✔ quAndO OssERvI ChI GIà CAmmInA su unA stRAdA vERsO CuI tI sEmbRA dI EssERE ChIAmAtO/A, ChE COsA tI PIACE?
quAlI sOnO I nOdI ChE tI PREOCCuPAnO dI PIù? FERmAtI In PREGhIERA AlCunI mInutI...
2 SE VUOI
Gennaio - Febraio 2018
a focalizzare verso dove orientare i sogni e i desideri, il cuore e le forze, i propri doni e le possibilità che gli si aprono, chi muove i primi passi del suo cammino, fa proprio questo: impara ad allacciarsi le scarpe che sta decidendo di indossare! A volte si formano nodi difficili da sciogliere e ogni tanto capita di incartarsi, ma intanto si può cominciare a dare un volto ai propri sogni partendo da scelte concrete che orientano già verso ciò che ci sembra di desiderare, verso ciò che ci appassiona e che potrebbe diventare il senso della nostra vita. Piccole scelte di campo, che ci “costringono” a orientare il cuore e a non disperderci, a verificare se davvero abbiamo cominciato a camminare nella direzione più adatta a noi, se ci dà gioia e trepidazione indossare certe “scarpe” e non altre. Perché non cercare di conoscere più direttamente cosa sia una scelta e un genere di vita che ci attira? I primi amici di Gesù si portavano dentro curiosità e domande e hanno avuto il coraggio di esprimerle, hanno potuto vedere di persona come viveva questo maestro... grazie a questo loro primo passo, hanno veramente incontrato, conosciuto e amato Gesù e il vangelo.
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un FILM Tutto quello che vuoi (2017) di Francesco bruni trailer: https://www.youtube.com/watch?v=w7lnumn-0Wm Il film termina con i giovani protagonisti che cominciano a fare delle scelte
VEDERE, SENTIRE, LEGGERE...
una CANZONE Fiorella mannoia, In viaggio (dall’album sud, 2012) video Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=zrfvFEftAFI
un LIBRO Alessandro d’Avenia, Ciò che inferno non è, mondadori 2014
COMINCIARE per me significa...
Ognuno può fare questo passo...
PENSARE
L
dal libro Sequela di d. bonhoeffer, ed. queriniana, brescia 2004, pp. 50-51
L’intera vita di Pietro è compresa tra queste due chiamate. La prima volta, in seguito all'appello di Gesù, Pietro sul lago di Genezaret aveva abbandonato le sue reti e il suo lavoro, e lo aveva seguito fidando sulla sua parola. L'ultima volta il risorto lo incontra mentre nuovamente esercita il suo antico lavoro, ancora sul lago di Genezaret, e di nuovo gli dice: se3 Gennaio - Febraio 2018
SE VUOI
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L
L’uomo che ha
spostato la montagna è lo stesso che ha cominciato portando via
piccole pietre (Proverbio cinese)
guimi! Fra le due chiamate c'era tutta la vita del discepolo alla sequela di Cristo. Al centro di questa vita stava la confessione di fede in Gesù come il Cristo di Dio. Per tre volte, all'inizio, alla fine e a Cesarea di Filippi, a Pietro viene annunciata un'unica, medesima cosa, e cioè che Cristo è il suo Signore e il suo Dio. E la stessa e unica grazia di Cristo che lo chiama: seguimi!, e che gli si rivela nella confessione di fede nel Figlio di Dio. Si è trattato di una triplice sosta della grazia sul cammino di Pietro, l'unica grazia annunciata per tre volte in modi diversi; essa fu così la grazia di Cristo stesso, non certo una grazia che il discepolo abbia accordato a se stesso. È stata sempre l'unica grazia di Cristo, che ha vinto il discepolo inducendolo ad abbandonare tutto per amore della sequela, che ha operato in lui una confessione di fede che al mondo non poteva sembrare che blasfema, che ha chiamato l'infedele Pietro alla comunione estrema del martirio, rimettendo così ogni suo peccato. Per la vita di Pietro, grazia e sequela sono inscindibili. Egli aveva ricevuto la grazia a caro prezzo [...]. Solo chi obbedisce crede. Si deve prestare obbedienza ad un comando concreto perché si possa credere. Si deve fare un primo passo dell'obbedienza, perché la fede non si riduca a un pio autoinganno, a grazia a buon mercato. Tutto sta nel primo passo. Esso è qualitativamente diverso da tutti gli altri successivi. Il primo passo dell'obbedienza deve strappare Pietro alle sue reti, farlo uscire dalla barca, deve staccare il giovane ricco dai suoi beni. Solo in questa nuova esistenza posta in atto dall'obbedienza è possibile credere. Ora questo primo passo va considerato in primo luogo come opera esteriore, consistente nel cambiare un modo di esistere con un altro. Ognuno può fare questo passo. [...]. Pietro non può convertirsi, ma può lasciare le reti. Sul piano dei contenuti, nei vangeli con questo primo passo si esige già un agire che riguarda la totalità della vita.
Posso fare questo passo...
testo a cura di SABRINA D’ABBRUZZI (Suore Apostoline) sevuoi@apostoline.it
4 SE VUOI
Gennaio - Febraio 2018