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1 Settembre - Ottobre 2018

SE VUOI


indice 6 18 27 A COLPO D’OCCHIO Sete di amore: la SESSUALITÀ ANDREA E FRANZISKA SPIEZIO

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BIBBIA LA CHIAMATA E LA 12 APOSTOLI

MISSIONE DEI

simone lo zeloTa l’aposTolo soliDo

DOSSIER ...verso il Sinodo “GIOVANI E TECNOLOGIA”

Come una querCia D. giaComo perego

LETTERE E MESSAGGI @... D. MICHELE FALABRETTI

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DIRE “VOCAZIONE” OGGI / 11

UNA DOMANDA PER TE Che cosa devo fare, signore? (atti 22,10)

L’arte di riaLzarsi luCia orizio

ROBERTA LA DAGA

GIOVANI E AI (intelligenza artificiale) D. MARCO SANAVIO

FOTOLINGUAGGIO L. FAVETTA, M. DE LUCA

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A proposito di... TECNOLOGIA

FOCUS Che senso ha la comicità?

Tecnologia da Dio D. GIOVANNI BERTI

GIACOMO PORETTI

-26LA CHIESA CHE VORREI Come sale sciolto, non si vede ma Dà gusTo SOFIA BEVILACQUA

PRATICAMENTE Tecnologia “a parte...” GIUSEPPE TRAMONTIN

RISCOPRIAMO... ...un film, una canzone, un libro


GIOVANI E LETTERATURA “Qualcuno con cui correre/2” di D. grossman D. DOMENICO CAMBARERI

GIOVANI CONTROCORRENTE OpTIcal wheelchaIr: una sfida alla disabilità FEDERICA CAMMARATA

-44LIBRI & C. - R. LA DAGA

-46MUSICA “Il coraggio di andare” di Laura Pausini D. PINO FANELLI

-56L’ECO DI UNA VITA Paolo VI: il papa che amava i giovani ENRICA ROSANNA

-60-48FILM: “a quiet passion” CATERINA CANGIÀ

-52WEB RESOURCES “specchio, specchio delle mie brame...”

iNFOrMaTiVa

CARLO MENEGHETTI

VOCI DAL MONDO Cercatori di LavOro DaviD CuTieTTi (informatico)

-63La firma di Dio “C’È”! maTTeo TorriCelli (laico Consacrato, istituto s. gabriele arcangelo)

Nel rispetto dell’art. 13 del D.Lgs 196/03, La informiamo che la raccolta dei dati personali viene effettuata allo scopo di attivare gli abbonamenti richiesti e la diffusione della rivista; tali dati verranno custoditi in archivi informatici e cartacei, secondo principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della sua riservatezza e dei suoi diritti; oltre che per l’adempimento di obblighi di legge, li utilizzeremo per aggiornarLa sulle nostre iniziative promozionali e commerciali. solo se Lei desiderasse opporsi al trattamento dei dati che la riguardano, ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs 196/03, La preghiamo di barrare la casella e di rispedirci il tagliando debitamente sottoscritto. inoltre Lei ha il diritto di opporsi all’invio di informazioni commerciali e materiale pubblicitario qualora sia inviato separatamente dal periodico. Lei potrà chiedere l’aggiornamento, la verifica o la cancellazione dei suoi dati in ogni momento, scrivendo all’istituto regina degli apostoli per le vocazioni - via Mole, 3 - 00073 Castel Gandolfo /rM. ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs 196/03, Le comunichiamo che titolare del trattamento dati è l’istituto regina degli apostoli per le vocazioni nella persona della legale rappresentante.

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SE VUOI

...per giovani che cercano il meglio

bimestrale - anno 59 n. 5/2018 Settembre/Ottobre sped. in abbon. postale direzione, redazione, amministrazione via Mole 3 00073 CasTEL GaNDOLFO/rM tel. 06.932.03.56 - fax 06.936.07.00 e-mail: sevuoi@apostoline.it www.apostoline.it/sevuoi/ direttore responsabile: Laura Cenci gruppo redazionale: F. Bellucci, M. Beretti, T. Cabri, M. De Luca, L. Favetta, C. Giacinti, r. La Daga, M. Peviani, G. Verani collaboratori ed esperti: G. Berti, D. Cambareri, F. Cammarata, C. Cangià, M. Falabretti, P. Fanelli, C. Meneghetti, G. Perego, G. Poretti E. rosanna, M. sanavio, a. e F. spiezio, M. Torricelli, G. Tramontin, L. Vari

progetto grafico e realizzazione L. Cenci, r. La Daga responsabile diffusione: Elena Ferrario ap editore: istituto regina degli apostoli per le vocazioni (suore apostoline) autorizzazione del Tribunale di Velletri/rM n. 08 del 28/04/99 con approvazione ecclesiastica stampa: Grafica animobono via dell’imbrecciato, roma foto di copertina: Wiesia Klemens

ABBONAMENTI

annuale (6 numeri): € 20,00 una copia: € 3,50 cumulativo: minimo 3 abbonamenti anche a indirizzi diversi: € 18,00 l’uno di amicizia: € 50,00 estero (via aerea): € 28,00 versamento su CCP. 16566044 oppure a mezzo bonifico bancario iBan: IT09K0760103200000016566044 BiC/sWiFT: BPPIITRRXXX (per l’estero) intestato a: “sE VUOi periodico bimestrale” per il cambio di indirizzo o altre comunicazioni: ufficio abbonamenti: Letizia Codazzi ap abbonamenti@apostoline.it associato all’Unione stampa Periodica italiana issN 0036-9950


LETTERE E MESSAGGI

@...

don MICHElE FAlABRETTI, responsabile del servizio nazionale per la pastorale giovanile. è appassionato del vangelo e gli stanno a cuore le scelte dei giovani. se hai qualche domanda o qualche dubbio da sottoporgli scrivi a: SE VUOI, Rubrica “lettere e messaggi @...” via Mole 3 - 00073 Castel Gandolfo/RM; sevuoi@apostoline.it; FB “SE VUOI rivista”; sito SE VUOI: www.apostoline.it/sevuoi/

Caro don Michele ti ali sono gli elemen lle scelte di vita? Qu ne e” pr m se er “p il osa regge à dell’amore? ) permettono la fedelt (aDriaNa, Da aNDria e le condizioni che

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re” abbiamo e attorno al “per semp ch , na ria ad ra ca o, alizzarti se ti dico ualche volta pens prometti di non scand mi to. mi rio op pr e mini e donne (e socostruito un vero ci riguarda come uo e ch ciò : di lla nu , ? voglio dire questo che, secondo me davvero “per sempre” è i) no ni da og de o, en rp co dip prattutto che rio. il nostro stesso rso fragilità e di transito ento che lo porta ve tutto di noi parla di processo di invecchiam un ia ce ch ris bis si su i, a, no vit di lla istante de esta parte ciamo i conti con qu di) fac n an gr no o se ole to. cc en (pi im i il disfac e interruzion inare nulla: cadute di non riuscire a comb parte... ra alt D’ o fin dall’inizio. o per devanno messe in cont ernità che noi finiam ’et un era sid de e o at e tir at è i, po do che sia im rtant Tutto, dentro di no esta dimensione cre qu ere re” viv r mp pe . se re” er “p finire “per semp one intenzioni. C’è un ppo sulle proprie bu pre” di Dio. m se er “p il è non appoggiarsi tro : re dobbiamo crede te en m ta lu amore non so o as su nel quale animare: il grande che ci deve più a zz e di fedeltà rte on ce izi la è nd Questa ai. questa co m à er on nd ba ab ci n di non spavenverrà mai meno e no rmette – anzitutto – pe ci re no sig l de è ntenere sempre che non è nostra, ma tto ci permette di ma tu at pr so e e. ich fat volta – che è semtarci delle nostre à – la nostra, questa elt fed a un de rso ve ne é qualcuno ci atten viva quella tensio artire. proprio perch rip ter da po e di iar e on inc izi om a di poter ric pre nella cond abbiamo la certezz i no fare, la ve mp se do r ne pe e a dimensio da sempre gere un giorno quell iun ra gg ra mb di se a o. nz Di era di e sp capo e la sulle spall definitivamente solo io nD nn ra Co sa Ca ità ni gil l’u fra è tica e la e all’amore, er eD Cr sì: co è a m un gioco di parole, l’amore. e er viv r pe ne zio

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. .. le e h ic M n o d Caro

ulti: «i falsa teoria degli ad ne divincolarsi dalla va ace..», gio ap un inc ò è pu ne e om nuova generazio la re, ca gio lo so o l modo di vigiovani d’oggi sann ro che la risposta de alt o m sia n no i an un giovane per quando noi giov sa dovrebbe fare co fa? ne zio ra ne vere di una ge i adulti? (NiCOLa) ia del mondo degl riprendersi la fiduc e nicola: io penso ch e le domande, caro ar gir i di de ia na ve uc in fid la no ggi so r riprendersi il condizione di dove lla ale ne qu ti il r ul pe ad i to gl siano riconoscimen are una stima, un ticamente giovani, riguadagn qualcosa di auten e dir ra co an ò pu o di un ruolo nel racconto evangelic in cerca di senso e ni zio ra ne ge e ov Tolano il vanumano per le nu i quelli Che sven an um o an Br m are e soTTo al mondo. Ti se no in mezzo al m ia sC la i po e za gelo in piaz Tà? aTello in DiFFiCol ecesole CoCenTe il Fr o) le generazioni pr nn me tu hai acce at (co é atrch lle pe de de za ca tez ac questo non è all’al iato un mondo che e ch ch i rec ult pa ad ap o gli nn no ha denti a umana. so vit lla de de on of pr ciò e i”, dove tese più importanti “paese dei balocch uno stile di vita da su i apparire at a, rd ta vit at lla no de so ri si dere dei piace go , se co e nt ta ere ventura difficile e che conta è av ntare grandi è un’av ve Di è. si n no e ch tutto è un’impresa anche per ciò , intrigante e soprat lla be e ch ran è a m , rca di essere una pe impegnativa vrebbe sottrarre. Ce do si la na e ia rso uc pe fid na la a cui nessu erano averne quale gli altri desid ti che sona davanti alla per te e per gli adul on qualcosa di bu o o nd ce fa i ra sta a: stim incontri!

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vignetta di Emanue

le Fucecchi

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C’è una storia una storia che tutti vediamo, di furore. e, or di sangue, di rum invisibile: a, et gr E ce ne è una se carità, è la storia della r l’uomo dell’amore di Dio pe e per i suoi fratelli. e dell’uomo per Dio

(A. Frossard)

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DIRE “VOCAZIONE” OGGI

PASSI VERSO UNA SCELTA DI VITA

foto Designed by Freepik

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foto C. Pietrocarlo

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na fiducia tradita, un’accusa ingiusta, un insuccesso, il dolore per la morte di una persona cara, una malattia che rivoluziona le prospettive desiderate... sono alcune delle situazioni che possono lasciarci nel totale smarrimento, perfino riguardo la nostra identità, e scuoterci come una canna al vento suscitando una forte carica di rabbia, voglia di rifarsi cercando un capro espiatorio, o lasciarci rassegnati e bloccati da un Settembre - Ottobre 2018

forte scoraggiamento. rialzarsi è nOn lasciarsi dominare né inquinare dalla forza brutale degli eventi. Può succedere anche di scoprirsi, a un certo punto, spenti dentro, senza passione, completamente resettati, a causa di scelte non fatte o situazioni protratte troppo a lungo come: la ricerca a vuoto di un lavoro, una relazione che toglie respiro ai sogni, attrazioni e legami che disorientano, eccessi che a poco a poco

fanno rotolare sempre più in basso. sono davvero tanti, variegati e, per lo più, imprevedibili gli avvenimenti dell’esistenza che mettono a rischio ciò che abbiamo messo a fondamento della nostra vita. rialzarsi è nOn aver paura di veder vacillare le nostre certezze, anche quelle della fede. i colpi della vita nessuno se li va a cercare e tanto meno possono essere considerati punizioni divine: i

ay ab Pix

di LUCIA ORIZIO, apostolina

foto

L’arte di riaLzarsi


f ot oC . Pietr ocarlo

progetti di Dio sono sempre di vita e di libertà. Piuttosto, alcune situazioni si potrebbero evitare con un po’ di esperienza e... qualche “istruzione d’uso” in più sulla vita! Ma in un evento ci può essere anche l’inaspettato che ci viene a cercare per darci nuove prospettive, nuove luci e sguardi su noi stessi, sugli altri, su Dio. Una nuova chia-

mata!

a questo punto forse dovrei dirti cosa fare nelle situazioni descritte, ma a me piace parlarti di qualcuno che prima di tutto ti dice: “io sono con te, non temere”. Dio lo dice 366 volte nella Bibbia, una per

ogni giorno dell’anno! E lo fa davvero! sta “con te” come Parola che salva, Pane che trasforma, spirito che consola. Lo senti anche attraverso la vicinanza - discreta e forte quando serve - di un amico vero, il dono di una persona significativa che ti accompagna, una gentilezza inaspettata, una luce che ti illumina il passo successivo... Lui c’è, non ti molla, non si sostituisce a te, alla tua responsabilità. si fida delle risorse che ha messo in te e delle capacità che tu hai sviluppato. sei tu che devi volere il suo aiuto, devi volerti rialzare davvero. Tanti personaggi dei Vangeli hanno avuto a che fare con Gesù. ricordi l’impe-

tuoso Pietro quando addirittura ha l’audacia di camminare sulle acque, come Gesù? Ma affonda perché dubita, forse più di se stesso che del Maestro... anche a te, che non sai come risalire dal dolore che affossa, Gesù tende la mano e ti afferra, ma c’è bisogno che anche tu gli rivolga il tuo grido, fatto di rabbia, di paura, di delusione... (cf Matteo 14,24-33). «noi non ci salviamo da soli, ma da noi può partire un grido di aiuto: “signore salvami, signore insegnami la strada, signore accarezzami, signore dammi un po’ di gioia” ... Dio non ci ha chiamati alla vita per rimanere oppressi, ma per essere liberi e vivere nella gratituSettembre - Ottobre 2018

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dine» (Papa Francesco, udienza, 27-6-2018 ). Gesù ti salva afferrandoti, ma anche invitandoti a sperare oltre ogni speranza, rafforzando la fiducia in te stesso, nei tuoi reali punti di forza, e in Lui che realizza in te la sua Parola. rialzarsi è un’arte e, per quanto difficile e lenta nel suo procedere, rappresenta la possibilità di rinascere, più luminosi di prima, sempre più rispondenti al proprio vero volto, “a immagine e somiglianza del Creatore”. Non è cosa da poco saper ricominciare, radunare i propri cocci, riordinare il cuore, riprendere in mano

la direzione della propria vita, scegliere o riscegliere consapevolmente la propria strada e, magari, cambiare radicalmente, per diventare meglio se stessi, entrando in una relazione più profonda con gli altri. Imparare l’arte del rialzarsi non è cosa da eroi, per i forti che resisteranno alle dure prove della vita, è una risorsa per tutti, da coltivare giorno dopo giorno. alcune piste: - rialzarsi ogni giorno. Lo dice bene silvia F. che prova a vivere proprio questo: “C’è un alzarsi dall’abitudine, dal solito tran tran per vedere le cose dall’alto. relazioni, impegni, mete, motivazioni. a volte ci si immerge così tanto nelle

un alTro passo Del Cammino... ✔ “riaLzarsi”, OGGi, ha QUEsTO siGNiFiCaTO:... ✔ FaCCiO MiE LE ParOLE DEL saLMO 30: “Ti EsaLTErò, siGNOrE, PErChé Mi hai risOLLEVaTO...”

VaI al SITO dI SE VUOI www.APOSTOlInE.IT/ARCHIVIO-SEVUOI/ MUlTIMEDIA-VOC/VOC-ACTIVITIES/ e TrOVeraI la Scheda cOn aTTIVITà e rIfleSSIOnI che cOmpleTanO l’arTIcOlO

SE

cose di tutti i giorni da sentirsene soffocati, svuotati. e spesso si perde il senso, il gusto. rialzarsi nel quotidiano significa ritagliarsi momenti per sé, per fare il punto. momenti brevi. una canzone, una birra con un amico, una passeggiata”. - decidere oggi qual è la “roccia incrollabile” su cui vuoi piantare quel chiodo a cui poter sempre aggrappare il tuo moschettone per risalire e non perderti, anche in caso di tempesta, di nebbia o di buio. - rialzarsi da una sofferenza importante più forti e migliori di prima è un’abilità oggi riscoperta e chiamata rEsiLiENza: la capacità dell’uomo di non perdere di vista e di non soffocare la sete di infinito che Dio ha seminato in lui. C’è in noi questo alleato alla Crescita che ci ritira su, non ci fa desistere, mollare.


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ove andiamo? Sempre verso CASA

(NOVALIS)

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Fotolinguaggio di l. Favetta e M. De luca, ap

foto e frasi per dire...

foto Pixabay

ho fatto in tempo ad avere un futuro che non fosse soltanto per me. Più che un’ipotesi era sicuro era per tutti, era con te... ho fatto in tempo ad avere un futuro che fosse molto più grande di me. (luciano ligabue)

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Nella tecnica si esprime e si conferma la signoria dello spirito sulla materia. (antonio spadaro)

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R Settembre -

“Orologio astronomico” partic., Praga

TECNOLOGIA


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La vera bellezza

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è comunione con gli altri e apertura alla realtà (alessandro D’avenia)

foto Wiesia Klemens, Taizé

foto Pixabay

io posso fare cose che tu non puoi fare, tu puoi fare cose che io non posso fare, insieme possiamo fare grandi cose. (madre Teresa di Calcutta)

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miei spazi, oramai sono i suoi!

“Gino” di Marzia Romagna

dipende da noi: se siamo autentici lo siamo faccia a faccia, ma anche quando postiamo dei messaggi su twitter, ecc... Non è la tecnologia che costruisce relazioni... Questa tecnologia funziona bene perché noi siamo relazione: allora possiamo valorizzare queste opportunità di connessione e quindi cOSTruIre prOSSImITà. (Chiara giaccardi, sociologa)

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Giovani

ortnoccorrente

IL BENE C’È E SI PUO’ FARE! di FEDERICA CAMMARATA

OPTiCaL WHEELCHair: una sfida alla disabilità nata dall’amicizia autore: Roberto Lucchisani - età: 20 anni professione: rappresentante nel campo dell’automazione industriale attività/interessi: amo il mare, questo mi ha spinto a fare il bagnino di salvataggio per due anni. mi piace viaggiare e questo progetto mi ha aiutato a scoprire realtà che probabilmente non avrei avuto occasione di conoscere.

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icholas, Federico ed io ci conosciamo dalle elementari, siamo molto amici: insieme abbiamo dato vita, nel 2017, al progetto Optical Wheelchair. L’idea è nata dopo che un nostro amico, in seguito a un incidente stradale, ha perso l’uso degli arti inferiori. Ci siamo chiesti:“cosa possiamo fare noi per lui e per persone con graSettembre - Ottobre 2018

vi disabilità motorie?”. Così è nato il nostro progetto, con l’obiettivo di aiutare queste persone, per semplificare loro gli spostamenti e quindi renderli più autonomi. La scuola (tutti e tre eravamo studenti all’ultimo anno del medesimo istituto) ci ha supportato in questa idea e il Fablab romagna, con competenze e strumentazioni “extra-

scolastiche”, ci ha aiutato a realizzarla. siamo stati aiutati da professori che hanno creduto in noi. Gradino dopo gradino siamo riusciti a salire la scala che ci ha portato a vedere il nostro progetto realizzato: partiti da una macchina comandata con filo, siamo passati al collegamento bluetooth e infine abbiamo disegnato il design - in scala ridotta - a


Roberto forma di una vera sedia a rotelle. abbiamo sviluppato una TecnOlOgIa in grado di movimentare tramite espressioni facciali, movimento degli occhi e movimento del volto, il dispositivo sul quale la tecnologia è installata. L’abbiamo installata sul nostro prototipo di sedia a rotelle per permettere di guidarla senza utilizzare arto alcuno: utilizzando solamente i movimenti della testa. Così anche persone con disabilità motorie gravi come i tetraplegici possono guidarla. Oltre a muovere una sedia a rotelle, questo sistema di controllo sarà in grado di aiutare persone disabili anche in altre attività legate alla loro quo-

tidianità all’interno delle loro abitazioni, grazie a un sistema in grado di comunicare con la domotica installata in casa. il primo concorso cui abbiamo partecipato è: “i giovani e le scienze” a Milano. Lì abbiamo vinto l’accreditamento per partecipare a mostratec, fiera internazionale della tecnologia, in Brasile. abbiamo visto che le grandi sfide possono essere vinte anche da ragazzi giovani. infatti, a dicembre, abbiamo vinto il primo premio del contest makeToCare di sanofi, dedicato alle soluzioni hi-tech per aiutare le persone con disabilità. Questa vittoria ci ha consentito di volare in silicon valley per un’esperienza di conoscenza uni-

ca: abbiamo avuto la possibilità di incontrare le più grandi aziende ed esperti che lavorano nel settore tecnologico. Ora siamo in contatto con uno studio di avvocati per il brevetto del progetto e stiamo valutando come andare avanti per terminare lo sviluppo. abbiamo visto che ci sono occasioni e opportunità e che, con l’entusiasmo e la tenacia, ne nascono sempre più: come si suol dire “da cosa nasce cosa”. una delle cose più belle di chi lavora in ambito health-care è che aiuta sempre - le altre persone: lavorando per garantire proprio a tutti un futuro migliore!

Basta crederci e i sogni si realizzano. Settembre - Ottobre 2018

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IL CORAGGIO DI ANDARE di PINO FANELLI, cantautore

“Fatti sentire” è il titolo del 13° album della carriera di laura pausini, uscito nella doppia versione italiana e spagnola in occasione dei 25 anni di carriera della cantante. il disco contiene 14 nuove canzoni che raccontano storie in cui la stessa pausini si riconosce. sono un invito a essere coraggiosi, ad andare avanti e a non aver paura di essere giudicati; a cercare nuovi confini e a tenere viva la speranza che tutto può cambiare, come in “Non è detto”, che è anche il singolo di lancio dell’album, presentato in anteprima mondiale a sanremo 2018. la canzone che chiude il disco è “il coraggio di andare”, presentata così dalla stessa pausini: «Il brano parla di forza. Invita tutti a trovare il coraggio di andare avanti nonostante tutto, di ricominciare da zero, di lottare per se stessi, per i sogni e il futuro, perché nessuna occasione vada sprecata, nessuna traccia passi inosservata, nessun ricordo giri a vuoto». “il coraggio di andare” racchiude anche il titolo dell’album “Fatti sentire”. Farsi sentire, sempre e comunque, perché ne vale la pena, perché ognuno di noi, ogni storia, ogni vita vissuta conta e fa la differenza.

Un MESSAGGIO per te Nella vita sono diversi i motivi per cui si può perdere “il coraggio di andare”: delusioni affettive, mancanza di lavoro, paura del futuro... Una recente indagine Eurostat ci fornisce dati sui cosiddetti neet, ossia quei giovani (il 25,7%) compresi tra i 15 e 24 anni che non studiano e non lavorano e che sono lo specchio della crisi motivazionale che attraversa una buona parte del mondo giovanile. Molti giovani si

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LAURA PAUSINI NELL’ATTESA DI UNO SGUARDO CHE ARRIVI ANCHE IN RITARDO QUANTE VOLTE QUESTO TEMPO CI HA RUBATO UN RICORDO CHE COMUNQUE TUTTO PASSA ANCHE QUANDO NON VORRESTI E TI RITROVI COI TUOI ANNI E CON I SOGNI PIÙ STRETTI. DIO MA COME SI FA A TROVARE IL CORAGGIO DI ANDARE ANCHE QUANDO VORRESTI RESTARE. DIMMI COME SI FA A RIALZARSI ANCHE QUANDO FA MALE E CONTINUARE AD ALLACCIARSI LE SCARPE E RIPARTIRE DA ZERO A RICORDARE CHE NIENTE E NESSUNO PUÒ RUBARTI IL FUTURO. È IMPORTANTE TU SEI IMPORTANTE E RICORDATI DI TE QUANDO IL MONDO TI DIMENTICA LASCIA SEMPRE UNA TRACCIA SU UN CUORE CHE PASSA


CHE COMUNQUE TUTTO RESTA. ANCHE SE NON TE NE ACCORGI PUOI TROVARLI NEGLI OCCHI QUEI RICORDI MAI SCRITTI... È IMPORTANTE TU SEI IMPORTANTE FATTI SENTIRE... AD ALLACCIARSI LE SCARPE E RIPARTIRE DA ZERO A RICORDARE CHE NIENTE E NESSUNO PUÒ RUBARTI IL FUTURO. È IMPORTANTE TU SEI IMPORTANTE…

accorgono che “tutto passa, anche quando non vorresti, e ti ritrovi coi tuoi anni e con i sogni più stretti” che sembrano ormai irrealizzabili, e si chiedono: “Ma come si fa ad avere il coraggio di andare” avanti? in realtà la vita ci chiede continuamente atti di coraggio. senza coraggio non si va avanti e non si cresce. il coraggio bisogna trovarlo dentro di sé, perché ognuno ha risorse nascoste che possono permettergli sempre di rialzarsi e combattere, seppur con qualche sconfitta, perché i suoi sogni diventino realtà (“come si fa a rialzarsi”). Bisogna imparare ad “allacciarsi le scarpe e ripartire”, “bisogna avere una dose di coraggio, bisogna decidersi a cambiare il divano con un paio di scarpe che ti aiutino a camminare su strade mai sognate e nemmeno pensate...”. (papa Francesco, gmg 2016). Non permettere che nessuno ci “rubi il futuro” ci impegna a credere nei nostri ideali e a difenderli con coraggio. E avere coraggio significa coltivare la capacità di guardare lontano e saper rischiare, consapevoli che il rischio fa parte dell’essere umano. Chi non insegue, infatti, i propri sogni e non si impegna a raggiungere i suoi obiettivi ha già fallito in partenza! Ognuno di noi “è importante” ed è chiamato a lasciare un segno, “una traccia su ogni cuore che passa”. Ed è ancora Papa Francesco a sottolinearlo: “siamo venuti al mondo per lasciare un’impronta... un’impronta che segni la storia, la tua storia e la storia di tanti” (gmg 2016). È un chiaro invito a vivere la nostra vita come una grande chance che è messa nelle nostre mani e che non dobbiamo sprecare.

DA ASCOLTARE

ermal meTa DAll’ AlBA Al TRAMOnTO 2018

emma MI PARlI PIAnO, 2018 BOB SInclar, I BElIEVE, 2018 15

giuseppe.fanelli@stpauls.it - pagina fb:- Pino Settembre OttobreFanelli 2018 SE VUOI


L’entusiasta

è un infaticabile sognatore, un inventore di progetti, un creatore di strategie, che contagia gli altri con i suoi sogni. F. Alberoni 16 via Mole Settembre 3 - 00073 CASTEL GANDOLFO/RM - sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Roma - Ottobre 2018 SE VUOI


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