SE VUOI 1_2018 sfogliabile

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1 Gennaio - Febbraio 2018

SE VUOI


indice 6 18 27 A COLPO D’OCCHIO I giovani come VEDONO e cosa CHIEDONO alla Chiesa PAOLA BIGNARDI

BIBBIA

DOSSIER

LA CHIAMATA E LA MISSIONE DEI 12 APOSTOLI

L’InvIto che rIvoLUzIona La vIta Matteo, il pubblicano GIacoMo PereGo

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- IdentItàScoprire chi sono

DIRE “VOCAZIONE” OGGI / 7

LUCA GARBINETTO

cominciare... qual è il primo passo?

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SabrIna d’abbrUzzI

LETTERE E MESSAGGI @... MICHELE FALABRETTI

-13UNA DOMANDA PER TE che cercate?

-26LA CHIESA CHE VORREI Uno spazio per crescere e far crescere ANTHONY TOMA

FOTOLINGUAGGIO L. FAVETTA, M. DE LUCA

A proposito di... IDENTITÀ Meno male che anche Gesù è stato adolescente GIOVANNI BERTI

PRATICAMENTE ...esercizi di identità GIUSEPPE TRAMONTIN

ROBERTA LA DAGA

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FOCUS MINDFULNESS La mente consapevole

GIOVANI E LETTERATURA “L’acchiappabambini” del campo di segale

MARZIA ROGANTE

DOMENICO CAMBARERI


LIBRI & C. ROBERTA LA DAGA

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GIOVANI CONTROCORRENTE Una terra che chiama! FEDERICA CAMMARATA

MUSICA “ogni istante” di elisa PINO FANELLI

-48FILM: “Gifted” CATERINA CANGIÀ

-56L’ECO DI UNA VITA Padre Aleksandr Men’

testimone e profeta della ricerca spirituale ADALBERTO MAINARDI

-60-52WEB RESOURCES Si cade per rialzarsi! CARLO MENEGHETTI

VOCI DAL MONDO come essere felici Sr. deborah (aPoStoLIna)

La casa della Misericordia coMUnItà dI FaMIGLIe “betheSda”

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SE VUOI

...per giovani che cercano il meglio

bimestrale - anno 59 n. 1/2018 Gennaio/Febbraio sped. in abbon. postale direzione, redazione, amministrazione via mole 3 00073 caSTeL GanDoLFo/rm tel. 06.932.03.56 - fax 06.936.07.00 e-mail: sevuoi@apostoline.it www.apostoline.it/sevuoi/ direttore responsabile: Laura cenci gruppo redazionale: m. Beretti, T. cabri, m. De Luca, L. Favetta, c. Giacinti, r. La Daga, m. Peviani, G. Verani collaboratori ed esperti: P. Bignardi, G. Berti, D. cambareri, F. cammarata c. cangià, a. cencini, S. D’abbruzzi, L. D’ascenzo, n. Dal molin, m. Falabretti, L. Garbinetto, F. Lambiasi, a. mainardi, c. meneghetti, G. Perego, m. rogante, a. Toma, G. Tramontin, L. Vari progetto grafico e realizzazione L. cenci, r. La Daga responsabile diffusione: elena Ferrario ap editore: istituto regina degli apostoli per le vocazioni (Suore apostoline) autorizzazione del Tribunale di Velletri/rm n. 08 del 28/04/99 con approvazione ecclesiastica stampa: Grafica animobono via dell’imbrecciato, roma foto di copertina: Designed by stock-world-on / Freepik

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BIBBIA: LA CHIAMATA E LA MISSIONE DEI

12 APOSTOLI

L’INVITO CHE RIVOLUZIONA LA VITA

MATTEO il pubblicano di don Giacomo Perego biblista

S

« eguimi!» (Matteo 9,9). Quando questo invito sgorga dalle labbra di Gesù, e viene accolto con apertura di cuore e di mente, rivoluziona l’esistenza. noi diamo quasi per scontata questa parola nelle narrazioni dei Vangeli, eppure, a pensarci bene, essa ha chie-

sto a matteo tre cambiamenti radicali, tre passaggi sostanziosi.

Dal potere forte alla via debole matteo era uno che aveva scelto i “poteri forti” come suoi alleati. i pubblicani lavoravano per l’im-

pero e, con il loro impiego, contribuivano a perpetuare lo stato di oppressione dei propri fratelli. non per nulla erano malvisti dagli altri giudei ed erano presi di mira dai pugnali degli zeloti che, silenziosamente, colpivano durante i grandi assembramenti di popolo.

Giacomo Andrea

giovanni Matteo

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esù chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli:

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Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello;

Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo,

Matteo, Tommaso;

Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. (Luca 6,13-16)

i più consideravano i pubblicani come dei rinnegati, molti come delle sanguisughe. Per matteo il tavolo delle imposte evocava la garanzia di un’assunzione a tempo indeterminato, di uno stipendio sicuro che si poteva arrotondare in eccesso, di un’assicurazione sulla vita in caso di guerra. come durante l’esilio molti erano caduti nella tentazione di appoggiarsi al potere forte dell’egitto, così ai tempi in cui dominano i discendenti di erode, matteo punta sul potere forte di roma. Quando Matteo viene chiamato, il Maestro di Galilea è già un uomo che suscita controversie, che non gode di simpatia presso i poteri forti e

genera sospetti presso le autorità religiose. Lo seguono i piccoli e i poveri, i malati e gli impuri, e la via che Gesù propone è una via debole. matteo deve rischiare.

Dal tavolo delle imposte alla mensa del pane matteo era uno che sapeva contare e aveva fatto del calcolo una delle sue abituali disposizioni: bilanci, investimenti, budget previsionali, consuntivi, verifiche, trend. il tavolo al quale era seduto coincideva con una sorta di “postazione di controllo”: entrate e uscite, costi e ricavi, più e meno. nessuno poteva sottrarsi. Tutto era sotto controllo.

filippo

pietro

Natanaele

5 Gennaio - Febbraio 2018

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Detto in altri termini, era uno che prima di muoversi voleva vederci chiaro e non si sarebbe mai alzato da quella sedia senza prima essersi accertato che i conti tornassero e che i risultati corrispondessero alle attese (o, meglio, le superassero). L’invito di Gesù spezza i sistemi di sicurezza: non gli mostra obiettivi e non gli offre nemmeno particolari garanzie alla luce delle quali giocarsi la vita. È un deciso imperativo che richiede un coinvolgimento a 360°, senza stipendi, assicurazioni, budget. ma soprattutto esige da lui di consegnare il timone della propria esistenza a qualcun altro. Si trattava di abbandonare la poltrona sulla

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quale si era ben posizionato, con tutto quello che questa poteva evocare. matteo deve osare.

Dalla compagnia degli amici alla comunione dei chiamati “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. i proverbi sanno esprimere in poche parole scorci di vita complessi. Quello che abbiamo citato è un’ottima porta d’ingresso nella seconda parte della scena che vede coinvolto matteo. Pochi attimi dopo l’incontro con Gesù, matteo non abbandona la sua rete di relazioni e le sue abitudini, come hanno fatto i chiamati che lo

hanno preceduto, ma accoglie il maestro di Galilea coinvolgendolo in un mondo composto da pubblicani e peccatori. Questo è l’ambiente vitale di matteo, il luogo in cui lui si sentiva a proprio agio: il suo tessuto di relazioni diventa come una grande tovaglia che viene distesa sulla mensa alla quale Gesù è invitato. e Gesù si accomoda, la condivide. e da quella posizione lo fa riflettere su un altro livello di condivisione: quello impostato sull’ascolto e sull’accoglienza, non sul controllo; sul dono e sullo spezzare il pane, non sugli incassi; sul rapporto con Dio, non sulle relazioni interessate. È significativo che marco


2,17 e Luca 5,27 ci ricordino che, in origine, la compagnia di matteo era probabilmente leggermente diversa: il suo nome originario, Levi, ci sussurra che era di stirpe sacerdotale e proveniva da ambienti più avvezzi alle norme di purità e agli usi della sinagoga che non a frequentare peccatori e tavole delle imposte. non sappiamo cosa abbia portato matteo ad abbandonare quell’ambiente originario... sta di fatto che ora Gesù lo riconduce alla sua vocazione più profonda, facendo della sua vita il luogo d’incontro tra Dio e l’uomo. non partendo dai sacrifici che ogni figlio di Levi avrebbe dovuto in qualche modo

gestire, ma partendo dalla misericordia che sempre sorprende e si accomoda alla nostra mensa. matteo deve consegnarsi. Tutto inizia con un Gesù che va, che vede, che chiama... Tutto si conclude con un matteo che rischia, che osa, che si consegna. L’esperienza vissuta inciderà a tal punto da trasformare matteo in un evangelista che testimonia a prezzo del sangue la buona notizia. La città di Salerno ha l’onore di custodirne le spoglie: da lì matteo si fa compagno di viaggio di tutti coloro che nella vita sono chia-

mati ad alzarsi dalla sedia in cui si sono accomodati, ad abbandonare la via del calcolo, per abbracciare orizzonti nuovi e sorprendenti come quelli che solo Dio sa offrire.

«

a volte, è sufficiente un cambiamento di prospettiva per vedere la luce

»

d. brown

Per approfondire la storia di Matteo La chiamata Matteo 9,9-13; Marco 2,13-17; Luca 5,17-32

Le liste dei dodici Matteo 10,1-4; Marco 3,13-19; Luca 6,12-16; Atti degli Apostoli 1,13

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UNA DOMANDA PER TE...

Che cercate? di ROBERTA LA DAGA

Che cercate?

Apostolina

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O

gni social network che si rispetti ha, da qualche parte, il simbolo per cercare persone, luoghi, pagine d’interesse. anche quando entri in un negozio la commessa ti viene incontro per chiederti di cosa hai bisogno. Siamo insomma abituati, consapevolmente o meno, a lasciarci accompagnare da questa domanda... Forse, però, dovremmo imparare a mettere questa lente d’ingrandimento anche sul nostro cuore, per andare in profondità e lasciarci spiazzare. «Che cercate?» è la domanda che Gesù fa ai primi discepoli (Gv 1,3639), la loro risposta è particolare: «maestro dove abiti?» dove vivi, dove possiamo trovarti? Gesù non lascia indirizzo: «Venite e vedrete», quasi a dire che lui non è un “po-

sto” dove poter andare ogni tanto, non il conforto del momento, ma la totalità della vita. Seguendolo possiamo trovarlo. abitando con lui ne scopriamo la dimora. e tu? COSA CERCHI? Fatti scandalizzare dal reale orientamento che stai dando alla tua vita! Se avrai il coraggio di farti domande, potrai dirti la verità, perché il cuore è come un hashtag che accumula parole, esperienze, sbagli, aneliti e ti mostra poi una sintesi. coraggio! Va bene così, ovunque tu sia, lascia che questa domanda spacchi il guscio che ti sei creato per difesa e fai entrare la Luce. Veniamo tutti al mondo con una Verità da incontrare, molla l’armatura, indossa l’abito della festa. in ciò che cerchi vibra già lo sguardo di Dio sulla tua vita.


LETTERE E MESSAGGI

@...

don MICHELE FALABRETTI, responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale Giovanile. È appassionato del vangelo e gli stanno a cuore le scelte dei giovani. Se hai qualche domanda o qualche dubbio da sottoporgli scrivi a: SE VUOI, Rubrica “Messaggi e domande @...” via Mole 3 - 00073 Castel Gandolfo/RM; sevuoi@apostoline.it; FB “SE VUOI rivista”; sito SE VUOI: www.apostoline.it/sevuoi/

Caro don Michele ti

per come sei? Che aro don Michele, c uno che ti accetti alc qu ra co an a cambiare re va fetti... e non ti vogli come si fa a tro

e di n tutti i tuoi pregi re, che possano ami esattamente co ancora persone ve re va tro a fa si e om lla libertà e nel ricome desidera lui? c accanto all’altro ne o un re ina m m ca i e verso le persone. arricchirti e con cu do storico di delusion rio pe un è e, m r pe , (VaLenTina, Di roma) spetto? Questo potrebbero fare gli la domanda: come o m ria egi Gi a. tin len Facciamo così, Vasei una persona che ama esattamente con tuttistai latuoicoprnosci po tu altri a capire se me desideri tu? La ris a cambiare l’altro co io di esporsi a e difetti... e non vogli esto prevede il risch Qu ! rti sce no co a e ovar un pc e mi sto chiegià: bisognerebbe pr dando lo schermo di ar gu do sen nd po ris è? Sarà piacevole pa una delusione. ti sto che tipo di persona a? i tin tre len po i va ot rà nd av tra Ma solo incon dendo: che faccia o. iar ch è , so lo n lei? no sare del tempo con amo una persona, . scoprirlo curi. Quando avvicini os sì co e pr sem no so sione di intuire qualcerto, i segnali non abbiamo avuto l’occa do mo quehe alc qu in é . Forse (e mi pare che lo facciamo perch rebbe in noi interesse tte are sca alz n ad no ti ne en di tu rim bi alt cosa di lei. biamo perso l’a ab gi og te) abe en ch qu fre persona sto accada troppo di effettivamente la se re pi ca a e ar ov le antenne per pr . merita attenzione e persone e sibiamo incrociato asta delusa da alcun rim sia tu e ch e pir ca di valutarli. sso rca po ce a: e ” tin cara valen e da quei “perché tir ar rip a rva Pro é. rch attenta a ciò che ce curamente tu sai pe uttarti”, ma se sarai “b di rzo sfo i. lo e rch ce far e ti toccherà ancora e forse trovare ciò ch modo meno ingenuo e appoggiano i ch ne rso pe mo chi, potrai esporti in sia o: non idealizzare tropp evede la canceldimenticavo, vedi di e dell’amore non pr tro on nc ll’i de ivo sit po nostante le sue frapiedi per terra e il dis are una persona no am di à cit dato pa ca la ma r te, ma non ti sarà lazione dei difetti, che stai cercando pe to es qu rio op pr è gilità. In fondo e fiducia agli altri. se tu non saprai offrir

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SE VUOI


Fotolinguaggio di L. Favetta e M. De Luca, ap

foto e frasi per dire...

foto M. Rossi

il bambino conosce sé attraverso la relazione... Le relazioni, con la loro fatica e gioia, portano a una definizione profonda e a una fioritura del proprio sé. (alessandro d’avenia)

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ciascuno di noi è la sintesi delle persone incontrate e amate... questa mescolanza ci rende pienamente umani, pieni di sfumature e di colori. (elena Granata)

O

SS

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IE R

foto R. Rodrigues

identità


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il Vangelo è la trama segreta di tutta la nostra vita.

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(rosanna tabasso del Sermig)

Viviamo alle frontiere di noi stessi, in superficie, mentre nel nostro intimo uno spazio sorprendente resta incolto... (andré Louf)

“Gino” di M. Romagna

Sono io!

Far crescere è aiutare l’altro a modellarsi nella sua propria identità. Per questo l’amore è artigianale... L’amore fa sì che uno aspetti l’altro, ed eserciti la pazienza propria dell’artigiano che è stata ereditata da Dio. (Papa Francesco, amoris laetitia, n. 221)

11 Gennaio - Febbraio 2018

SE VUOI


OGNI

ISTANTE di PINO FANELLI cantautore

La cantautrice friulana Elisa, conosciuta per i suoi 10 album in studio e per i 3 milioni e mezzo di dischi venduti, nel 2017 ha festeggiato i suoi 20 anni di carriera. Per l’occasione dal 12 al 15 settembre 2017 ha organizzato all’arena di verona l’evento “together here We are”, tre serate in cui ha proposto dal vivo il suo repertorio di successo, con tre diverse chiavi di lettura: acustica, pop-rock e con orchestra sinfonica. Il nuovo singolo “Ogni istante” (“Yours to keep” è la sua versione inglese) è stato eseguito dal vivo come apertura di ogni serata, ed è il regalo che elisa ha voluto fare a quanti in questi anni l’hanno seguita e sostenuta. “ogni istante” è anche il brano che anticipa il suo prossimo lavoro discografico che vedrà la luce nel 2018 e parla della vita come un percorso che avviene tra i dubbi e la paura che prima o poi comunque si sgretola. a vincere, infatti, è la convinzione di voler vivere questa vita fino in fondo. nel brano c’è la delicatezza di elisa, testimoniata dal suo continuo ricorso al falsetto, e contemporaneamente c’è la sua energia e un perfetto arrangiamento che unisce pop, rock ed elettronica.

Un MESSAGGIO per te

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La vita è fatta di tanti momenti legati l’uno all’altro come tessere di un mosaico che alla fine vengono a costituire la nostra identità e raccontano agli altri chi siamo stati in quel percorso spazio/temporale che ci viene concesso per realizzare i nostri progetti e i nostri sogni, e, per chi crede, il sogno di Dio su di noi. Per diventare ciò che vogliamo/dobbiamo siamo chiamati ogni giorno a “scegliere che ci sia luce nel disordine” e Gennaio - Febbraio 2018

ELISA E CoSì... SCEgLIErE ChE CI SIA LuCE nEL dISordInE è un rACConto oLtrE LE pAgInE. SpIngErSI AL LImItE, non pEnSArE SIA ImpoSSIbILE CAmmInArE SuLLE ImmAgInI E SEntIrCI un po’ pIù LIbErI SE SI può trEmArE E pErdErSI è pEr CErCArE un’ALtrA vIA nELL’AnImA StrAdA ChE SI ILLumInA LA pAurA ChE SI SgrEtoLA pErChé AdESSo SAI LA vErItà quEStA vItA tu vuoI vIvErLA vuoI vIvErLA. E CoSì, SorrIdErE A quELLo ChE non SAI ComprEndErE pErChé IL mondo può AnChE ILLudErCI ChE non SIAmo dEI mIrACoLI E SE CI SEntIAmo FrAgILI è pEr CErCArE un’ALtrA vIA nELL’AnImA StrAdA ChE SI ILLumInA... E vIvI SEmprE ognI IStAntE vIvI SEmprE


ognI IStAntE ognI IStAntE... è pEr CErCArE un’ALtrA vIA nELL’AnImA StrAdA ChE SI ILLumInA E LA pAurA ChE SI SgrEtoLA pErChé AdESSo SAI LA vErItà quEStA vItA tu vuoI vIvErLA...

QR video ufficiale della canzone https://www.youtube. com/watch?v= CnBqkbvQQ7w

a fissare quelle priorità da privilegiare affinché possiamo raggiungere più speditamente il nostro obiettivo evitando sprechi di tempo. occorre evitare di “pensare (che) sia impossibile” raggiungere la meta della nostra piena realizzazione e credere invece che è possibile “sentirci un po’ più liberi”. Liberi di fare scelte responsabili e consapevoli. “Se ci sentiamo fragili è per cercare un’altra via nell’anima” e per vivere più profondamente la nostra vita dandole un senso. ed è quello di cui oggi la nostra società, tutta ripiegata sull’avere e poco orientata verso l’essere, ha bisogno. “Il mondo può anche illuderci che non siamo dei miracoli”, ma noi crediamo in noi stessi e crediamo nei miracoli, perché prima o poi si avverano. il mondo potrà cambiare in meglio quando ritroverà la sua anima, quando avrà come indicatori di crescita non solo il suo PiL, ma anche la sua profondità spirituale. il segreto per rendere migliore il nostro mondo è quello di vivere la vita fino in fondo (“questa vita tu vuoi viverla”) e viverla “ogni istante... sempre”, non semplicemente come uno scorrere cronologico di attimi ma con quell’intensità e quella profondità che sono il segno della nostra partecipazione attiva a un futuro migliore per tutti. quello che scegli, quello che pensi • “ogniegiorno, quello che fai è ciò che diventi” (eraclito) a un uomo se, dopo aver • “che gioverà guadagnato tutto il mondo, perde poi la sua anima?” (Marco 8,36)

dA ASCoLtArE

GIORGIA & MARCO MEnGOnI COME NEVE, 2017

JOvAnOTTI VIVA LA LIBERTÀ , 2017 FRAnCESCA MICHIELIn IO NON ABITO AL MARE, 2017 13

giuseppe.fanelli@stpauls.it - pagina fb:- Febbraio Pino Fanelli Gennaio 2018 SE VUOI


Udii la voce del Signore

voce

che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?».

chi io Eccomi, manda me! eccomi E

risposi:

«

»

Profeta Isaia 6,8

14 Mole 3 Gennaio - 00073 CASTEL GANDOLFO/RM - sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB Roma - Febbraio 2018 SEvia VUOI


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