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Pallavolo: le vipitenesi mostrano impegno e costanza
from ERKER 01 2023
by Der Erker
Pallavolo Vipiteno – Polisportiva Vipiteno L’U20 della pallavolo femminile verso il girone finale per la conquista del titolo
La squadra di pallavolo femminile della Polisportiva Vipiteno, guidata da Renato Covi, ha perso l’incontro casalingo contro il Brunico Blu per 3 a 1 in una partita valida per il campionato Under 20. Si è trattato dell’ultimo incontro prima delle vacanze natalizie che sicuramente le nostre pallavoliste avrebbero voluto vincere a giudicare dall’impegno che hanno messo in campo, ma hanno trovato di fronte una compagine più forte di loro che hanno concesso un solo set alla squadra di casa, facendo entrare tutta la folta panchina, 14 giocatrici che si sono date il cambio contro le 9 della Polisportiva. Dicevamo una vittoria meritata da parte del Brunico località dove lo sport della pallavolo è particolarmente sentito e dove gli allenatori hanno molta gioventù a disposizione potendosi permettere anche squadre maschili e non solo femminili. Nelle nostre scuole si preferisce praticare altri sport, come la pallamano, e non la pallavolo che rimane in piedi solo grazie alla
Le formazioni della Polisportiva AVI (in nero) e del Brunico Blu Under 20.
passione del nostro Renato Covi. Arbitro dell’incontro Francesco Vanzo, segnapunti Mauro Mauloni, due vecchie glorie della pallavolo vipitenese. Negli anni ’80 con la maglia del Jolly hanno militato, insieme allo stesso Covi, nel campionato di serie D per tre anni con il “palazzetto” sempre pieno, nel ‘91, con la Polisportiva, in 1ª divisione sino al 1994. Dopo di loro, il vuoto, la pallavolo non era più uno sport ambito e praticato e la situazione è quella attuale, unica squadra al femminile con pochissime atlete senza nessuna garanzia di continuità. Per questo motivo il comportamento dell’unica nostra formazione è ancora più meritevole nonostante le sconfitte. Le prossime due partite contro il Latzfons, una si tratta di un recupero, dopo di che, in base al piazzamento degli altri gironi di Merano, Bolzano, Terlano, verrà redatto un unico girone che si contenderà il titolo. Siamo certi che i 40 e più tifosi che sostengono la squadra non resteranno delusi dal comportamento delle nostre atlete che sarebbero ben felici, insieme al nostro allenatore, di vedere una maggiore presenza e partecipazione sugli spalti e, magari, il prossimo anno anche in campo.
Il 4 dicembre si è svolto a Bressanone il Torneo di San Nicolò dello Yoseikan Budo. I Budoka della Polisportiva AVI di Vipiteno hanno ottenuto ottimi risultati nelle competizioni a squadre. Nella categoria U12, Leonie Braunhofer, Nathan De March e Riduan Stullca hanno ottenuto il terzo posto. Martin Volgger e Alexander Telemaco hanno ottenuto il 4° posto nella categoria U14. Le gare a squadre di questa giornata comprendevano le discipline Emono, Randori e Kata. Gli atleti si stanno ora preparando per le gare di qualificazione in primavera.
Il Coro Cima Bianca: ampi e meritati consensi dopo la pausa forzata dovuta dalla pandemia
Il Coro Cima Bianca di Vipiteno, dopo il periodo di sosta forzoso dovuto alla pandemia, ha ripreso la sua attività partecipando a vari eventi dedicati al Natale riscuotendo ovunque ampi e meritati consensi. Da ultimo a Brunico dove nell’evento organizzato dal CAI durante il quale oltre agli auguri natalizi sono stati premiati i soci con 25 e 50 anni di iscrizione, il Coro Cima Bianca è stato l’attrazione della serata non deludendo le aspettative di tutti i presenti. Una ripartenza più che mai convinta da parte del sodalizio che, nato nel 1985 come coro maschile, dopo 30 anni di attività nei quali si è esibito nella nostra zona, nelle regioni limitrofe arrivando anche in Sardegna ed all’estero in Austria e Germania, nel 2016 ha dovuto prendere una decisione importante. Molti coristi, infatti, sia per ragioni di salute che di età hanno dovuto abbandonare venendo a mancare vocalità fondamentali come i soprani. Di qui la decisione di trasformare il coro alpino da voci pari a voci miste attraverso l’inserimento delle donne. Dopo la scomparsa di Gianfranco Bogana, che dalla sua nascita sino al 2015 ha diretto il coro con grande entusiasmo e passione oltre che competenza, a Verena Palfrader, già direttrice del coro parrocchiale di Terento, è toccato il compito di superare tutte le difficoltà che comportava una tale scelta mantenendo il repertorio tradizionale del coro e, possibilmente, perfezionarne l’esecuzione. Un’impresa, grazie alle sue capacità, sicuramente ben riuscita che nel 2018 si è interrotta a causa della pandemia e delle sue dimissioni. Il consiglio direttivo del coro, nella persona del suo Presidente Luigi Rossi, ha affidato l’incarico della direzione artistica, a partire dal 1° gennaio 2019, a Roberta Baviera, nata a Bologna e diplomata in Pianoforte e in Didattica della Musica presso il Conservatorio del capoluogo emiliano che, dopo un periodo di affiancamento alla Palfrader, ha con entusiasmo accettato l’incarico. La stessa gioia che ha saputo riversare sui coristi che oggi sono più che mai convinti di continuare il cammino intrapreso 38 anni fa. Un cammino che ha lo sguardo rivolto verso il futuro con progetti ambiziosi che seguono la linea intrapresa dalla Federazioni Cori dell’Alto Adige della quale fa parte il nostro coro Cima Bianca. Si sta infatti studiando la possibilità, con progetti mirati ed in attività curricolare, di coinvolgere la scuola nell’individuare quelle voci bianche idonee a costituire cori giovanili. La musica, infatti, è fondamentale per il benessere del bambino e questo lo sa molto bene Roberta Baviera tra le altre cose insegnante di educazione musicale nel plesso
Il Coro Cima Bianca di Vipiteno. scolastico di Vipiteno. Si verrebbe a creare un serbatoio che garantirebbe la continuità dei nostri cori, come del resto avviene nella nostra zona con le bande musicali che attingono giovani dalle scuole di musica. Un altro grande dono per il Coro Cima Bianca è quello di avere oggi un maestro in grado di accompagnarli, nelle prove ovviamente, anche al pianoforte. La nostra nuova direttrice ha anche nel suo curriculum quello di aver accompagnato molti cantanti lirici del teatro comunale di Bologna. Ed allora ci sono tutte le premesse perché il Coro Cima Bianca continui la sua splendida e frizzante attività che vede coinvolti, oltre che al suo direttore artistico 24 coristi e precisamente 6 soprani, 6 contralti, 7 tenori e 5 bassi, più naturalmente il suo Presidente e staff amministrativo. Non è escluso che insieme a loro si possa un giorno vedere cantare un coro proveniente dalla nostra scuola.
L’UPAD conclude l’anno con un concerto lirico ben riuscito
La Sezione UPAD di Vipiteno ha concluso l’anno con un riuscitissimo concerto lirico organizzato, nell’ambito dei Sabati Letterari Musicali, in collaborazione con la Scuola di Musica “A. Vivaldi” di Bolzano. Ad esibirsi la classe di canto lirico della prof.ssa Sabrina Bizzo composta dal tenore Mauro Pedrazzoli, dai soprani Priska Lafogler, Irene Maschick, Silvana Campo e dal mezzosoprano Christiane Raich. Al pianoforte Paolo Valenti, che ha studiato organo diplomandosi come privatista in pianoforte presso il Conservatorio di Bolzano. Da molti anni è impegnato con la classe della prof.ssa Bizzo presso la Scuola Vivaldi ove è anche docente di pianoforte. A fare gli onori di casa la responsabile del sodalizio UPAD di Vipiteno Norma Corti che nel porgere il benvenuto a tutto il folto pubblico presente nella splendida sala Vigil Raber ha sottolineato come nel gruppo “strepitoso” della Bizzo nessuno di loro sia un cantante professionista ed il canto per loro rappresenti unicamente piacere, gioia, dando prova che anche i “nonni” possono raggiungere, se dotati di una bella voce e ben guidati, risultati eccellenti. Nel sottolineare l’importanza di queste iniziative che rappresentano un modo per stare insieme e che fanno pensare ad una comunità che ha voglia, tra l’altro, di fare festa, ha rivolto parole di ringraziamento a Beppe Mora organizzatore UPAD di eventi culturali in periferia ed alla direttrice del Coro Cima Bianca, anche lei presente in sala, Roberta Baviera. Fondato nel 1985 il coro ha sempre riscosso nelle località dove si è esibito notevoli consensi ed è stato grazie all’ingresso al suo interno delle donne, che è stato possibile superare anni difficili
e garantirne la continuità. Ed è proprio alle figure femminili presenti nell’opera lirica che è stata dedicata la serata attraverso l’esecuzione delle più celebri romanze d’opera. Un ruolo musicale delle donne molto sofferto se si pensa che i cori sacri del ‘400 e ‘700 non accettavano donne perché considerate oltre che meno colte, strumento di peccaminosa distrazione. Al loro posto nell’era barocca si faceva uso di castrati o evirati che con abili trucchi assumevano fattezze e vocalità femminili. Solo nel ‘700, grazie a W.A. Mozart le cose cambiarono al punto che le donne, travestite a dovere, arrivarono ad interpretare anche personaggi maschili. Non a caso il programma presentato è iniziato con le “Nozze di Figaro” dove la figura del giovanetto Cherubino è interpretato dalla vocalità del contralto o dal soprano secondo. Una novità, rispetto alla precedente edizione dell’anno scorso, la presenza di un moderatore che ha avuto il compito di “affiancare il nostro cuore all’idea che ha avuto il compositore” e come
queste idee, queste immagini si trasformino con la musica in parole, in poesia. “Il cuore di questo concerto - ha evidenziato il prof. Augusto Faggioli - è la figura della donna ed in quanti modi è stata portata in palcoscenico nell’opera lirica. Donna che non è solo una vittima e come persona ha una storia, ha vissuto delle circostanze e che si troverà, a fine d’opera, in una certa situazione. C’è chi muore, chi canterà, chi si sposerà, c’è chi si salverà, chi avrà riconquistato un marito. In altre parole tutto quello che può essere, visto da un’angolazione ben precisa, come un frammento della vita di tutti i giorni”. Tutto il repertorio in programma ha rappresentato trame e vicende al centro delle quali c’è sempre un personaggio femminile, per lo più forte, passionale, determinato, intelligente ricco di fascino ed astuzia. Un programma senza ogni sorta di dubbio gradito ad un altro personaggio illustre presente in sala che è stato presentato con parole appropriate da Beppe Mora. Si tratta di Mario Castiglione, una sorta di istituzione vivente che da più di 40 anni è l’anima dell’associazione Pro Cultura di Bressanone dove, grazie alla passione per la lirica condivisa con la moglie (soprano)ha portato nella città i più grandi nomi e le opere più famose. Una persona, a suo dire, fissata con la musica sempre nella sua testa cosa che gli ha permesso di coinvolgere anche il pubblico tedesco nelle iniziative che ha organizzato negli anni. Una passione per la musica lirica operistica che è nata accompagnando al pianoforte la moglie e cantanti locali ai concerti per la Pro Cultura nei piccoli teatri o al circolo ufficiali della Brigata Tridentina. Un personaggio che tra le altre cose ha fatto la fortuna della Olivetti. Nella nostra zona non c’è ufficio pubblico o privato che non abbia adoperato materiale per ufficio acquistato dalla Castiglione di Bressanone. La serata si è conclusa con un calorosissimo applauso che veniva dal cuore così come ci ha insegnato a fare il professor Augusto Faggioli.