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Nuoto: Campionati italiani a Maso della Pieve
from ERKER 05 2021
by Der Erker
Nuoto Campionati italiani di categoria su base provinciale a Maso della Pieve
La Polisportiva Vipiteno, nei campionati italiani di categoria su base provinciale di nuoto che si sono svolti a Maso della Pieve, ha conquistato ben 16 medaglie tutte al femminile. Quelle dal colore più pregiato sono giunte da Elyssa Hofer (2004) nei 50 metri delfino, Jana Gasparini (2004) nei 400 misti, Emily Sigmund (2005) nei 100 e 200 metri rana. Gli argenti sono stati conquistati da Jana Gasparini nei 100 rana e nei 200 misti, Cristina Niccolai (2003) nei 50 e 200 metri dorso, Elyssa Hofer (2004) nei 100 metri delfino ed Emily Sigmund nei 50 metri rana. A queste si aggiungono le sei medaglie di bronzo appese al collo di Chiara Novelli (2007) nei 100 metri misti, Cristina Niccolai nei 50 e 400 metri stile libero, Giulia Pergher (2006) nei 200 dorso ed una medaglia conquistata dalla staffetta 4 X 100 misti composta da Cristina Niccolai, Jana Gasparini, Elyssa Hofer e Selina Ferri (2004). Buona anche la prestazione di Pia Gasparini (2007) nei 50 metri stile libero e Noemi De Marco (2007) nei 100 dorso. Come si può notare dai risultati una piccola “cascata rosa” che, soprattutto in questo non facile periodo, ha riempito di grande soddisfazione la Società della Polisportiva ed in particolar modo il loro allenatore Alessandro Goffredo e la responsabile del settore nonché allenatrice Charlotte Hartung. A questa “cascata” si aggiungono le ottime prestazioni, nel settore esordienti, di Hanna Abram (2011) e delle 4 nuotatrici facente parti la staffetta Marie Ungerank (2010), Elina Hofer (2010) Johanna Piccolruaz (2009) e Lara Minzoni (2009). Il nuoto, in questa triste e dolorosa esperienza pandemica, ha sicuramente consentito ai giovani, attraverso l’attività agonistica e mantenendo sempre alto il livello precauzionale, di continuare a socializzare. Praticare uno sport, soprattutto per i giovani, può essere la chiave per uscire da questo periodo caratterizzato da paure ed incertezze. Per questo, la Società della Polisportiva aiutata dall’Amministrazione comunale che mantiene aperta la piscina per consentire gli allenamenti, merita sicuramento un grosso plauso. Dietro ogni atleta ci sono genitori coscienti e scrupolosi che collaborano affinchè tutte le norme di sicurezza anti Covid siano rispettate. Le gare, come qualsiasi altra attività agonistica, si svolgono senza pubblico che nel nuoto è costituito, prevalentemente, da genitori, fratelli, sorelle, nonne, nonni tutti a tifare per i loro beniamini. Nonostante la loro assenza le atlete e gli atleti impegnati danno il massimo per riuscire ed i risultati ottenuti sino a questo momento ne sono la prova. Bravi. bm
Racines Mountain Trail 2021
L’estate di corsa in montagna della Wipptal non è ancora iniziata, ma gli appassionati di corsa in montagna possono esultare: con il Mountain Trail-Ratschings, l’ASV Ratschings mette in scena alla fine di giugno un nuovo format. È previsto un evento di tre giorni, con l’apertura ufficiale il 25 giugno, un workshop per i corridori interessati il 26 giugno e la corsa principale il 27 giugno. “Il Ratschings Mountain Trail è destinato a diventare il più grande evento podistico della Wipptal e ad attirare a Racines numerosi corridori da tutta la regione alpina”, così Hanspeter Schölzhorn, presidente del comitato organizzatore. “Non vogliamo una corsa trail che sia esclusivamente per atleti professionisti. Vogliamo aprire la nostra area escursionistica a un pubblico ampio e sportivo, in altre parole, offrire un evento per tutti. Questo è particolarmente importante per noi”. Per questo motivo, si terrà anche una corsa per bambini e giovani, che sarà valida come tappa della “Wipptaler Berglauf Cup”. L’evento ha anche lo scopo di affermare la regione turistica di Vipiteno-Racines come destinazione per la corsa. Il percorso del sentiero di montagna di Racines porta da Colle via Flading alla malga Klamm e attraverso il sentiero delle malghe a Racines alla stazione a valle dello skilift malga Rinner. Con una lunghezza di 17,7 km e un dislivello di 950 m, è impegnativo. Se la distanza è troppo lunga è possibile gareggiare in una squadra di due persone. Dopo aver meritatamente e con orgoglio raggiunto i quarti di finale nel campionato Alps Hockey League, la squadra dei Broncos ha dovuto arrendersi alla formazione del Ljubljana che, con tre risultati positivi, si è garantita l’accesso alle semifinali. Nonostante il coraggio e la tenacia dimostrati per i nostri “cavalli selvaggi” non c’è stato niente da fare contro questa squadra che, senza ombra di dubbio, è la più forte del campionato e la probabile vincitrice del torneo. Basti pensare che nelle 30 partite della stagione regolare ha realizzato ben 83 punti ed a questi si aggiungono, sino ad ora, le cinque vittorie consecutive degli ottavi e dei quarti di finale. Un vero e proprio rullo compressore che sta consentendo alla squadra slovena di avere un campionato tutto per sé. A parte questo quella dei Broncos è stata un’ottima prestazione al di fuori di ogni aspettativa e in una stagione “incredibilmente difficile”. A questo punto la Società sta già pensando al futuro e come poter fare allenare, oltre alla prima squadra, gli altri 160 atleti del settore giovanile che provengono un po’ da tutte le zone e paesi del nostro comprensorio. Sentito in proposito il responsabile della comunicazione Stefan Troyer, quello che si sta attendendo è il dissequestro del palazzetto del ghiaccio crollato da parte della magistratura al fine di poter iniziare i lavori per la realizzazione di un nuovo manufatto. Si partirebbe subito con la rimozione delle macerie e la messa in opera di una pista ghiacciata per consentire la ripresa degli allenamenti. Successivamente si procederà alla copertura con una nuova struttura che tenga conto anche di quello che è accaduto alla precedente. Procedere in tal senso è indispensabile perché, come affermato dallo stesso Troyer, non si può continuare ad allenarsi e disputare incontri presso strutture di altre Società come quella di Bressanone o Stilves, alle quali i responsabili dei Broncos non smettono mai di rivolgere infiniti ringraziamenti per l’aiuto che è stato loro offerto. Sarebbe oltremodo difficoltoso pensare di realizzare la struttura in altro luogo della zona sportiva. Ecco perché è importante il dissequestro della Magistratura che, considerati gli esami tecnici che devono essere eseguiti da parte dei periti, non ha strada facile per risolvere nel breve periodo la situazione. La Provincia, da parte sua, è disposta a finanziare fino al 50% della spesa, il resto sarà a carico del Comune o dei Comuni interessati. Speriamo che si comprenda che il palazzetto del ghiaccio è un’opera che interessa tutta la nostra zona visto che viene frequentato da atleti, sportivi ed appassionati che provengono da tutto il circondario. Più soldi saranno messi a disposizione, migliori saranno i risultati che si otterranno.