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Comune di Brennero: Stefania De Bettin nuova assessora

Comune di Brennero Stefania De Bettin nominata nuova assessora

A inizio aprile, durante la riunione del consiglio comunale di Brennero il sindaco Martin Alber ha presentato ai consiglieri la sua proposta per la sostituzione del membro in giunta, resa necessaria in seguito alla scomparsa di Bernardo Ponzano. Stefania De Bettin di Colle Isarco prenderà il suo posto.

Il sindaco Martin Alber ha sottolineato che sostituire il posto vacante è stata una sfida. Dopo la scomparsa di Ponzano all’inizio di gennaio, aveva chiesto alla ripartizione degli enti pubblici come procedere. Tuttavia, la risposta è arrivata a metà marzo. “Allora ho consultato esperti legali, in quanto il parere era enigmatico” così Alber. Da un lato, bisogna bilanciare il rapporto tra i gruppi linguistici in consiglio comunale dove conta il momento delle ultime elezioni comunali; per il calcolo della quota femminile, invece, vale la situazione effettiva di marzo, quando Verena Marcassoli è entrata in consiglio comunale. Tuttavia, poiché appartiene al gruppo linguistico ladino, non è eleggibile per la giunta. “Secondo il parere degli esperti, il posto deve essere occupato da una donna del gruppo linguistico italiano”, così Alber. “Anche se avessimo ridotto la giunta, un assessore avrebbe dovuto dimettersi e fare spazio a una donna del gruppo linguistico italiano”. Dopo intensi colloqui, la scelta è caduta su Stefania De Bettin. La trentenne, madre di due figli, viene da Vipiteno, vive da diversi anni a Colle Isarco e lavorava come commessa al DOB a Brennero. Nella sua presentazione, ha mostrato particolare interesse per temi come la gioventù e l’integrazione. Con De Bettin abbiamo trovato una buona soluzione di compromesso, non appartiene a nessuno schieramento politico e può quindi affrontare i suoi compiti in modo neutrale - così Alber. Giuseppe Sabatelli (Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni) ha criticato il fatto che Sandra Pederzini, la donna più votata della sua lista, non sia stata presa in considerazione per il posto. “Questo avrebbe anche rispettato la volontà degli elettori”, così Sabatelli. Edeltraud Zössmayr (Freie Liste Brenner) ha sottolineato che Beatrice Zanella - Freie Liste Brenner - è stata la rappresentante più votata del gruppo di lingua italiana in autunno. Tuttavia, la consigliera ha espresso il suo parere favorevole per evitare il commissariamento. Stefania De Bettin è stata infine nominata in giunta con 11 voti a favore, 3 astensioni e 1 voto contrario. Tra gli altri punti all’ordine del giorno è stato presentato da Silvia Simoni della società Mountain-eering di Bolzano il piano delle zone di pericolo come strumento interdisciplinare per la determinazione dei pericoli naturali nel territorio comunale. Successivamente Erwin Tötsch (Alpinplan) si è occupato del pericolo valanghe. Dalla presentazione è emerso che le due valanghe - la valanga Trommler e la valanga Kog - sono state classificate come grandi valanghe che possono colpire anche gli edifici. “Ci sono numerose valanghe, soprattutto a Fleres, ma gli edifici si trovano per lo più nelle zone blu”, ha sottolineato Tötsch. Per quanto riguarda i pericoli d’acqua causati dai torrenti Isarco e Fleres, sono state identificate diverse zone rosse, come ha spiegato Gianluca Vignoli (Mountain-eering), tra cui a Brennero, Terme di Brennero (Silbergasser), Colle Isarco (confluenza dei torrenti Isarco e Fleres) e Fleres, dove alcuni ponti in particolare rappresentano un pericolo. I movimenti di massa interessano principalmente il fianco sinistro della valle di Fleres, mentre il lato destro della valle è relativamente poco problematico. Come ha spiegato Daniel Ungerank (Geo3), sono stati mappati un totale di 47 fenomeni; essi riguardano la caduta di massi (36), le frane (7), le colate di detriti (3) e i movimenti di massa profondi (1). Sono state identificate diverse zone ad alto rischio a Sasso e a Fleres di Dentro. L’area intorno alla Malga Sasso sopra il Brennero era già stata messa in sicurezza con recinzioni protettive decenni fa, in modo che il pericolo potesse essere declassato. “Tuttavia, le recinzioni protettive dovranno essere mantenute e revisionate in futuro, dato che sono già in cattive condizioni in alcuni punti”, ha detto Ungerank. Silvia Simoni (Mountain-eering) ha concluso affrontando i pericoli dell’acqua dei torrenti laterali. “La maggior parte del territorio comunale è privo di pericoli”, ha detto Simoni. Tuttavia, in quattro zone il potenziale di pericolo è aumentato: Kog, Strange, Dax e Zirago. “La situazione sul nostro territorio comunale è migliore del previsto, ma non da sottovalutare”, ha riassunto il sindaco Martin Alber. Ha informato che ci sono molti punti pericolosi, soprattutto a Fleres e a Brennero, che rappresenteranno una grande sfida per i prossimi mesi e anni. Alber ha annunciato che il piano delle zone di pericolo sarà presentato al pubblico non appena le circostanze lo permetteranno.

Comune di Fortezza Anziani senza sede? Amort smentisce

La sala civica al pian terreno dello Josefinum, l’edificio che ospita il Municipio di Fortezza, verrà adibito a zona mensa per gli allievi delle scuole elementari, della scuola per l’infanzia e a mensa per gli impiegati comunali che sempre più spesso, nell’ottica di collaborazione tra Comuni limitrofi, vengono “da fuori”. La notizia, lanciata così, nuda e cruda, non ha mancato di sollevare qualche perplessità visto che la stessa sala (che, a richiesta, comunque viene utilizzata per riunioni, assemblee di gruppi politici, culturali e condominiali), è sede del club degli anziani del paese e proprio tra questi sono iniziati a serpeggiare mugugni, illazioni, e commenti di delusione. Al di là dell’attuale situazione dettata dal Covid, che impedisce ormai da un anno ed oltre il consueto ritrovo settimanale, il gruppo presieduto da Luciana Pivetta si è dimostrato attivo e compatto con numerose iniziative intraprese, e la prospettiva di rimanere senza sede è apparsa dettare un certo scoramento. “Non è così” afferma l’assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Richard Amort. “Innanzitutto si tratta solo di una prospettiva, visto che non sono ancora stati affidati incarichi e appaltati lavori. Poi l’idea è quella di coordinare il servizio di mensa scolastico, che oggi si svolge in una prospettiva piuttosto farraginosa: i bimbi dell’asilo hanno ad esempio bisogno di sedie e tavoli piccoli, quelli delle elementari, vengono inviati in un ristorante esterno convenzionato, ed ora si è aggiunta la problematica degli impiegati che di tanto in tanto vengono da un altro Comune a collaborare coi nostri uffici. La sala civica è dotata di cucina e l’apertura di una porta di comunicazione con la scuola d’infanzia risolverebbe il problema. E poi si tratterebbe di un’occupazione ridotta tra le 11 e le 13 di ogni giorno lavorativo o scolastico.” L’ipotesi ha un suo senso anche perché le situazioni sempre più “liquide” della gestione delle problematiche logistiche, impone uno sfruttamento razionale delle risorse. Tra gli anziani restano le perplessità sul probabile scaricabarile nelle pulizie e nella conservazione degli arredi.

Comune di Fortezza Al gruppo sportivo la gestione del nuovo bar

Il bar del piccolo complesso sportivo ricostruito a fianco della centrale di teleriscaldamento è stato affidato alla gestione del Gruppo Sportivo, società nata qualche anno à sulle ceneri della vecchia e gloriosa “US Fortezza”. Una decisione questa, che ha scatenato le perplessità di molti fortezzini che hanno vissuto da spettatori, il progressivo declino di quello che fu il vecchio bar lasciato “nelle mani di tutti e di nessuno” e ridotto negli ultimi tempi a magazzino-discarica. L’alternativo alla decisione, latente da tempo ma ufficializzata solo pochi giorni fa, era quella di un bando pubblico, per qualcuno che intendesse prendere in affitto la nuovissima struttura e farla funzionare a regime quotidiano garantendo, nel contempo, anche il ristoro a chi giocherà a tennis o a calcetto servendosi delle due altrettanto nuovissime strutture sportive. Il “niet” del Comune a questa prospettiva è stato netto. “Impossibile pensare all’emissione di una licenza di apertura dalle 6 alle 22” afferma il vicesindaco Amort che motiva questa decisione con una serie di valutazioni: “In paese abbiamo già tre esercizi – sottolinea – e se, dovesse riaprire anche il buffet della stazione sarebbero quattro. Il bar del nuovo tennis, non ha parcheggi dedicati ed anche i ciclisti (l’esercizio si trova proprio a fianco della pista ciclabile n.d.r.) lo supererebbero in velocità. C’è inoltre, se vogliamo avere una prospettiva generale, il nodo ancora irrisolto del bar-ristorante del forte per qualcuno con intenzioni gestionali”- così Amort. Ora ognuno può farsi l’opinione che crede: i più maliziosi vedono “indicazioni esterne” al Comune al non concedere nuove licenze per non alimentare la concorrenza, i più catastrofisti indicano per il nuovo bar lo stesso destino di quello vecchio e abbattuto. In mezzo ci sta tutto. Solo una riflessione “storica”: di bar, negozi, ristoranti, a Fortezza ce n’erano tanti prima di Schengen. Oggi, i potenziali clienti, sono generati dal Bbt e sono ancor più di allora anche se il raffronto quantitativo dev’essere adeguato ai tempi e alle possibilità di mobilità e di spesa deli stessi. La concorrenza poi ha sempre generato qualità e prezzi migliori ma soprattutto ha scardinato l’immobilismo, vera piaga del nostro tempo.

A.N.C.R. Elezioni del direttivo dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci della sezione di Vipiteno

Nel mese di marzo 2021 si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci della sezione di Vipiteno. Nonostante le difficoltà incontrate nell’organizzazione dell’evento dovute alla pandemia tuttora in corso, tutti i soci si sono prodigati per l’eccellente riuscita delle elezioni. Il nuovo Consiglio direttivo è formato dal Presidente Giuseppe Ceola, il Vicepresidente Luigi Bozzi, il segretario Debora Luigina Bruni, il sindaco controllore Adriano Mani, i consiglieri supplenti Livio Pacher e Richard Niederkofler e come consigliere supplente aggiunto Paul Hofer. Il consiglio resterà in carica fino al 2024.

Gruppo A.N.A Vipiteno Eletto il nuovo direttivo

Il gruppo Alpini di Vipiteno ha recentemente eletto il nuovo Capogruppo e Direttivo. A causa delle normative sanitarie imposte dall’emergenza coronavirus, non si è potuta tenere il 06 gennaio 2021 come da programma, la tradizionale assemblea che questo anno sarebbe stata elettiva. Gli ottanta soci sono stati quindi interpellati tramite lettera con allegata scheda di votazione.

Gli iscritti si sono espressi in forma anonima riguardo al capogruppo, relazione morale, relazione finanziaria e consiglio direttivo. Tali schede sono state depositate dagli stessi soci e sempre in forma anonima, nella cassetta postale antistante la sede entro il 31.03.2021. Il giorno 01 aprile 2021 gli scrutatori, nelle persone di Roberto Rambelli e Sandro Covi, hanno proceduto allo spoglio delle 53 schede pervenute e decretato il nuovo Capogruppo e Consiglio Direttivo che resteranno in carica fino al gennaio 2023. Paolo Carosi è stato eletto Capogruppo; il Consiglio Direttivo è composto da Raffaele Borri, Ciro Coppola, Marco Fornari, Alberto Vezzoli, Rosario Coppola, Graziana Crestani, Fulvio Cola, Iridanio Barison, Daniele Bernini, Stefano Orsini; Revisori dei conti sono Covi Sandro Covi e Walter Fleckinger. Un grazie particolare va a Raffaele Borri che dal 2008 ha assolto in modo impeccabile e con grande maestria l’incarico di capogruppo festeggiando tra l’altro nel 2018, i 70 anni di rifondazione dell’A.N.A Vipiteno. Grazie anche a Luigi Bozzi per l’ottimo lavoro svolto in tutti questi anni in qualità di cassiere. Il gruppo Alpini che è parte attiva del Comitato di Educazione Permanente, nel corso del 2020 nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, ha partecipato alla vita associativa presenziando con il proprio servizio d’ordine pubblico alla presentazione del libro “Vipitenesi”; ha collaborato con il Comune in occasione dei test antigenici dello screening di massa sulla popolazione; ha contribuito alla raccolta delle “Carte Regalo”, il cui valore è destinato al Banco Alimentare; ha fatto manutenzione alla via pedonale Maria Schutz, tagliando l’erba, raccogliendo i rifiuti e tutt’ora si occupa della cura di questa via che gli è stata affidata dal Comune e, misure sanitarie permettendo, sta continuando nella ristrutturazione della propria sede con l’aiuto dei soci volontari. Purtroppo, a causa dei motivi sopra espressi sono venuti meno parte delle attività sociali, il ricordo di coloro che sono andati avanti, gli incontri culturali, ricreativi, culinari caratteristici dell’associazione alpina. Il nuovo Capogruppo con l’aiuto del Direttivo e dei soci si propone di poter svolgere il proprio compito nel rispetto delle tradizioni alpine, continuando il cammino sulla strada della solidarietà e della convivenza, partecipando attivamente alla vita della comunità ed auspica che vecchi e nuovi Alpini ed amici degli Alpini possano iscriversi e partecipare alla vita del Gruppo A.N.A di Vipiteno.

Comunità Comprensoriale Visita all’impianto di depurazione

La nuova giunta comprensoriale entrata in carica nel dicembre 2020 ha visitato tutti i reparti e le strutture del comprensorio per farsi un‘idea delle varie aree di responsabilità e dei processi di lavoro. È stato visitato anche l’impianto di depurazione acque.

Recentemente, i rappresentanti politici della Comunità Comprensoriale, accompagnati dal responsabile del settore ambiente e dei servizi tecnici, Geom. Massimiliano Grendele, hanno visitato l’impianto di depurazione acque. „È molto importante per i politici vedere come funziona l‘impianto, come è organizzato il servizio e come lavora il personale in loco“, ha spiegato Grendele. Per lui è importante scambiare idee e discutere misure concrete. I visitatori sono rimasti stupiti di ciò che è stato accuratamente pianificato e costruito più di 20 anni fa. Le cosiddette „acque nere“ della Wipptal tra Brennero e Campo di Trens (all‘altezza dell‘impianto di depurazione), comprese tutte le valli laterali, vengono convogliate all’impianto, separate dalle sostanze organiche grossolane nella cosiddetta stazione di grigliatura, dopo di che vengono separate dalle sabbie e dagli oli. Successivamente le “acque nere” vengono liberate dai composti organici nocivi per mezzo di colture batteriche e infine scaricate come acqua purificata nell’Isarco che scorre nelle vicinanze. I fanghi derivanti dai processi suddetti vengono disidratati e trasportati al Consorzio Acque di scarico Pusteria e avviati a recupero energetico. Ciò che sembra semplice, tuttavia, è piuttosto complicato e richiede una costante supervisione esperta e un attento monitoraggio. Questo è assicurato da quattro addetti all’impianto di depurazione. I costi di gestione dell‘impianto di depurazione sono sostenuti dai comuni associati. „Nessuno mette in discussione l‘impianto di depurazione oggi. Le acque reflue purificate e i fiumi puliti sono un bene inestimabile. Una zona residenziale ed economica senza un impianto di depurazione non è più immaginabile“, così la presidente del comprensorio Monika Reinthaler. Per lei, l‘impianto di depurazione è un‘importante struttura comprensoriale e tale deve rimanere. Benno Egger, referente responsabile per le acque di scarico, si è informato sul complesso sistema di trattamento delle acque e lo stato tecnico dell‘impianto. „Grazie alla continua buona manutenzione da parte degli addetti, l‘impianto è pienamente funzionale anche dopo molti anni di servizio. Affronteremo i futuri lavori del programma di ottimizzazione.” cm

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