ArciCaccia
È tempo d’ “Territorio e Caccia” - periodico Anno IX n°1 - 2009 Sped. Abb. Postale Comma 20/c Legge 662/69 filiale di Firenze Direttore Responsabile: Lorenzo Baldi Sede Legale: Via Mercadante, 28 Firenze Grafica: Cristina Baruffi - Aut.Trib. FI 4959 del 18/04/2000
...e ancora • Attività • Proposte • Cinofilia • Assicurazioni
I 40 anni di
Arci Caccia
Editoriale
Arci Caccia è dedizione al Paese Eradicare i quaquaraqua e vivere insieme felici Caro amico, la tua Associazione malgrado tanti “iettatori” è forte e viva e quest’anno compie 40 ANNI. Nasceva il 7/8 giugno 1969 in un altro mondo e oggi, più che mai, i fatti hanno dimostrato che il Paese e i cacciatori italiani non possono che essere grati ai Fondatori. E’ chiaro che senza la nostra Associazione la caccia sarebbe stata a pagamento nelle riserve. Grazie alla tua adesione, alla tua scelta, le cose sono andate diversamente. Come leggerai in queste pagine, le più alte cariche dello Stato, autorizzano l’Arci Caccia ad esprimerti riconoscimento e auguri. Di seguito troverai il messaggio che il Presidente, Carlo Fermariello, allora, inviò ai primi eroici iscritti della fondazione. Lo riproponiamo a quanti di noi hanno avuto
l’onore di conoscerlo ed ai più giovani per la sua attualità. Senza radici profonde il futuro è in balia del vento come, purtroppo, confermano gli ambigui e contraddittori comportamenti dei gruppi dirigenti di alcune altre Associazioni venatorie. Risorse per la gestione faunistica, lotta ai privilegi, caccia legata alla protezione della natura, attenzione delle esigenze dell’intera società civile: questa doveva essere ed è stata l’Arci Caccia. Una grande organizzazione, forte della sua autonoma, con una spiccata vocazione unitaria e democratica: ancora oggi, anche dopo quello che altri hanno fatto in questi giorni, è in campo per valori così importanti. Siamo orgogliosi di essere figli di quella cultura che, con Rosini, Fermariello e tanti altri, ha dato al Paese la legge 157/92 con la quale ancora vanno
Rosini e Fermariello, padri nobili e responsabili della caccia italiana.
a caccia i pensionati, i lavoratori e non solo i ricchi come auspicato da chi ci avversava già nel 1969. Si può migliorare, certo, ma in modo condiviso e, insistiamo, migliorare e non come si propone, peggiorare a danno dei cacciatori. Dopo anni di bugie la vera novità di questi mesi è che sono stati smascherati quei politici e quei portaborse delle associazioni venatorie che mentivano sapendo di mentire; prima di iniziare il lavoro parlamentare, delle proposte di riforma avanzate rimangono la confusione e le “fregature” assai costose nonchè tanti nemici che alcuni dirigenti del mondo venatorio hanno provocatoriamente aizzato a bella posta. Il Relatore “star” pluripubblicizzato ha già depennato – a suo dire – per ordini superiori, tradendo un suo grande sponsor, la caccia a 16 anni e l’utilizzo dei zimbelli vivi. Ora, ad essere insultati, rimangono solo i cacciatori. È stato sollevato un gran polverone sapendo già, come scritto e pubblicizzato riservato (vergogna di quello che si dice o pubblicità ingannevole!) che detta possibilità rischiava di non trovare accoglimento favorevole in Parlamento. Come è caduta in basso, rispetto ai “Padri Nobili” una parte della governance venatoria! Noi non ci stiamo ad essere correi di una caccia mercantile. Noi non permetteremo di prendere in giro i cacciatori! Il periodo è brutto, della propaganda fatta restano i pericoli e noi cacciatori rischiamo di avere più costi, meno libertà e forse dell’altro. Non arrendiamoci. Abbiamo idee e forza tutt’insieme per cercare alleati tra le donne e gli uomini di questo Paese. Noi già lo stiamo facendo e di più potremo fare anche con l’aiuto di tutti voi. Questa è la voce coerente, onesta dell’Arci Caccia di ieri, di oggi e d domani. Grazie a Fermariello, grazie ai Fondatori, grazie ai tanti valorosi costruttori. Loro hanno vinto e anche per loro continueremo a vincere. Al lavoro e alla lotta. L’Arci Caccia
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1969 - 2009
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I 40 anni dell’Arci Caccia
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I 40 anni dell’Arci Caccia
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I 40 anni dell’Arci Caccia Dott. Osvaldo Veneziano Presidente Associazione Nazionale Arcicaccia
Messaggio
In occasione del quarantesimo anniversario dell’Arcicaccia, desidero farVi giungere i più fervidi auguri di buon lavoro per il proseguimento delle Vostre iniziative volte alla difesa della natura e ispirate agli ideali di solidarietà e mutualismo. Fin dalla sua nascita, l’Arcicaccia ha svolto un significativo ruolo sociale, come testimoniato dal riconoscimento da parte del Ministero dell’Agricoltura e dalla sua attività nel quadro dell’Unione Europea.
t. Ocittadino svaldo rispettare, Ritengo sia dovere D diotogni e difendere il Venezianconservare o patrimonio paesaggistico e faunistico di una ricchezza Pre sidente del Paese come coscienza morale e ideale che appartiene a tutti gli italiani. Associazione N
azionale Arc
accia naturale E’ mio auspicio che tutti i soggetti interessati alla tutela del ic patrimonio cooperino per l’affermazione di una più consapevole etica ambientale.
Dott. Osvaldo
Veneziano P residente Associazione N azionale Arcic accia
In questo senso, è necessario che le Istituzioni attuino programmi di educazione ai grandi temi della difesa della natura avvalendosi della collaborazione con le Messaggio amministrazioni pubbliche e gli istituti scolastici. Nell’esprimere il mio apprezzamento per il serio lavoro prestato In occasione deinvio a tutti gli associati un fervido quotidianamente dalla Vostra associazione, l quarantesimo giundelle anniversario gereVostre augurio per il successo i piiniziative. ù fe
dell’Arcicaccia, rvidi auguri di desidero farVi buon lavoro pe iniziative volt e alla difesa r il proseguimen de ll to a mutualismo. delle Vostre natura e ispira te agli ideali di solidarietà Gianfranco Fini e Fin dalla sua nascita, l’Arcic accia ha svolto come testimon iato dal ricono un significativo scimento da pa ruolo sociale, dalla sua attivi rte del Ministe tà nel quadro de ro dell’Agricol ll’Unione Europ tura e ea. Ritengo sia do vere di ogni cittadino rispet patrimonio paes tare, conserva aggistico e faun re e difendere is tico del Paese morale e ideale il come coscienz che appartiene a di una ricche a tutti gli italia zza ni. E’ mio auspicio che tutti i sogg etti interessati al cooperino per l’affermazione la tutela del patr di una più cons imonio naturale apevole etica am bi en tale. In questo senso, è necessario ch e le Istituzioni ai grandi temi attuino program della difesa de mi di educazione lla natura avva amministrazioni lendosi della co pubbliche e gli llaborazione co istituti scolasti n le ci. Nell’esprimere il mio appr quotidianamen ezzamento pe te dalla Vostra r il serio la associazione, in voro prestato augurio per il su vio a tutti gli ccesso delle Vos associati un fe tre iniziative. rvido
Gianfranco Fin
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I 40 anni dell’Arci Caccia
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Attualità
In vista di una gestione integrata D
a tempo è nostra convinzione che la gestione deve essere omogenea su tutte le aree che rientrano nelle competenze di una provincia. Quindi ATC, AFV, Oasi e Parchi Regionali devono attuare delle gestioni fra loro compatibili, pur nel rispetto delle rispettive priorità. Manca, nel panorama delle figure tecniche del nostro territorio, un esperto che sappia gestire non solo tutta la selvaggina, ma, che sia anche in grado di capire quando l’ambiente è poco accogliente se non addirittura degradato, non solo per le specie cacciabili ma per tutta la fauna e anche per i pesci. Un tecnico che sia in grado di proporre soluzioni fattibili in linea con quelle che sono le direttive europee, nazionali e locali, a partire dalla direttiva Habitat 2000 e la direttiva Uccelli. Consci di ciò Arcicaccia Emilia Romagna ha ideato e progettato un profilo di tecnico adeguato a ciò. Lo ha portato in Regione e dopo un parto lungo e, a volte, un tantino periglioso, è nata la qualifica regionale superiore del “ Tecnico per gli interventi faunistico ambientali”. Gli obiettivi di questa figura sono: la configurazione ambientale del territorio, la programmazione faunistico ambientale, la pianificazione degli interventi faunistico ambientali e la sostenibilità ambientale. Questi tecnici infatti devono essere in grado di: mappare il contesto in cui si opera elaborando i dati ambientali, antropici di utilizzo del suolo e la distribuzione faunistica in rapporto alle caratteristiche del territorio; definire i bisogni e le risorse del territorio; elaborare strategie, priorità, obiettivi e linee di intervento; predisporre un programma
tecnico, economico, finanziario dei lavori da realizzare; organizzare i soggetti che realizzano gli interventi faunistico ambientali, coordinarli, monitorare lo stato di avanzamento dei lavori e valutare l’esito tecnico dell’intervento; collaborare nella definizione delle politiche e delle strategie concordate; partecipare alla programmazione di sistemi di gestione integrata del territorio. Bene….morale della favola: il corso per abilitare i tecnici è stato svolto in due sedi, una bolognese ed una reggiana, i bolognesi hanno già finito, compreso l’ esame finale, mentre i reggiani, a tutt’oggi, devono sostenere
le ultime due prove. Gli studenti erano di varia estrazione : alcuni venivano dall’ambiente venatorio, altri da quello biologico - universitario altri ancora dall’ambientalismo o dalle associazioni agricole. Il corso è stato sicuramente impegnativo ma interessante. Adesso si dovrà mettere in pratica quanto appreso. Riteniamo, a pieno titolo che tale figura possa e debba essere esportata, quindi restiamo anche a disposizione per eventuali informazioni o chiarimenti. Roberto Riva Arcicaccia Emilia Romagna
Maggio 2009: Arci Caccia e Federcaccia di Massa: “Stop alla “posta” alla beccaccia” I Presidenti provinciali di Arci Caccia e Federcaccia Ratti e Bertozzi vista la preoccupante recrudescenza, nel territorio dell’ATC (MS 13) , della caccia alla posta alla beccaccia e ricordando che si tratta di una modalità di prelievo non soltanto illegale, ma assolutamente deprecabile sia sotto il profilo etico sia sotto il profilo gestionale, con l’aggiunta che la bec-
caccia (Scolopax rusticola) è attualmente compresa tra le specie ritenute in declino (BirdLife International, 2006) e che la caccia all’aspetto serale è fra le cause che concorrono pesantemente a minacciare la conservazione della suddetta specie, hanno chiesto con forza al Comitato di Gestione di adottare i provvedimenti necessari affinchè venga applicata una spe-
cifica sanzione accessoria nei confronti di coloro che venissero sanzionati per l’infrazione di cui all’oggetto. La sanzione accessoria potrebbe consistere nella sospensione dall’attività venatoria all’interno dell’A.T.C. MS 13 per una durata minima di 1 mese e massima di 2 mesi. E’ questo un segnale necessario per arginare questo preoccupante flagello.
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Assicurazioni
Le Assicurazioni
dell’Arci Caccia La migliore Compagnia, le migliori coperture assicurative, i migliori servizi e tante possibilità sportive
Tessere a ricalco illegali Da quest’anno è obbligatorio iscriversi ed assicurarsi per la caccia esclusivamente con bollettino di conto corrente postale o bonifico bancario. Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (ISVAP). Provvedimento 22 ottobre 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 31 ottobre 2008. Disposizioni in materia di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile verso terzi derivante dall’attività venatoria e per gli infortuni. (Provvedimento n. 2643)
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Art. 1 Ambito di applicazione 1. Le disposizioni del presente provvedimento si applicano alle convenzioni stipulate dalle associazioni venatorie con le imprese di assicurazione in nome e per conto dei propri associati per la assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile verso terzi derivante dall’attività venatoria e per gli infortuni. Art. 2 Modalità di versamento dei premi 1. Le convenzioni di cui all’art. 1 prevedono che i premi siano versati dagli associati/assicurati esclusivamente mediante bollettino di c/c postale ovvero bonifico bancario.
Per il cacciatore Tessera - c/c postale Assicurazione tipo “A” Attività assicurate: tiro a volo, tiro a segno e con l’arco; incontro accidentale con viperidi; piani di controllo autorizzati dagli Enti competenti; Furto e scoppio del fucile: indennizzo annuo fino a € 520,00 a presentazione fattura (Per scoppio: franchigia € 52,00). INFORTUNI/MORTE Caso Morte € 52.000,00 Caso Invalidità Permanente € 52.000,00 franchigia assoluta 3% Diaria da ricovero € 21,00 max 90 gg Diaria in caso d’ingessatura € 21,00 max 60 gg franchigia 5 gg
A caccia con la sicurezza di avere in tasca la polizza assicurativa giusta per qualsiasi tipologia di pratica venatoria e di attività sportiva
(Prevista diaria giornaliera anche per la frattura delle costole). Si precisa che le diarie previste non sono cumulabili. RESPONSABILITÀ CIVILE TERZI € 1.033.000,00 per sinistro con il limite di € 414.000,00 per persona e € 130.000,00 per danni a cose ed animali. RCT per danni provocati dai tuoi cani a caccia: esclusivamente riferita al periodo del calendario venatorio ed alle attività di addestramento , allenamento e partecipazone a gare, così come previsto dalla Legge n. 157/92 e dalle Leggi regionali e provinciali.
Per il cacciatore più giudizioso e responsabile (verso se stesso, la sua famiglia, gli altri)
Tessera - c/c postale Assicurazione tipo “B” Attività assicurate: tiro a volo, tiro a segno e con l’arco; incontro accidentale con viperidi; piani di controllo autorizzati dagli Enti competenti; Furto e scoppio del fucile: indennizzo annuo fino a € 520,00 a presentazione fattura (Per scoppio: franchigia € 52,00); Pesca sportiva (esclusa pesca subacquea); ricerca funghi e tartufi; caccia fotografica. Attività di salvaguardia ambientale e servizio di protezione civile comandato dagli Enti preposti. Funzioni GG.VV. dell’Associazione, per gli infortuni aumento 20% dei capitali assicurati. INFORTUNI/MORTE Caso Morte € 150.000,00 Caso Invalidità Permanente € 150.000,00 franchigia assoluta 3% Diaria da ricovero € 30,00 max 120 gg (dal 31° al 60° giorno € 40,00; dal 61° al 90°giorno € 45,00; daI 91° al 120° giorno € 50,00 franchigia 3 gg
Diaria da gesso o immobiliz. € 30,00 max 90 gg franchigia 5 gg (Prevista diaria giornaliera anche per la frattura delle costole) Si precisa che le diarie previste non sono cumulabili. Infortuni in servizio GG.VV.: aumento 20% dei capitali assicurati RESPONSABILITA CIVILE TERZI € 1.550.000,00 unico per sinistro. RCT per danni provocati dai tuoi cani a caccia, in prove, addestramento ed allenamento: € 1.550.000,00 per danni riferiti alle attività previste dalla Legge 157/92 e Leggi regionali. RCT estesa inoltre, per un solo sinistro per annualità derivante dalla proprietà dei cani da caccia in ogni periodo dell’anno (escluse razze pericolose), per € 500.000,00 unico. La garanzia è operante anche in caso di affidamento del cane dal padre al figlio e viceversa, dal marito alla moglie e viceversa e da fratello a fratello. TUTELA LEGALE: € 10.330,00 per sinistro e per anno assicurativo
Assicurati e assistiti tutti i soci per vivere indimenticabili giornate di caccia e di sport all’aria aperta
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Assicurazioni Le opzioni cane Oggetto dell’assicurazione: morsi di vipere e shock anafilattico da punture di insetti escluse le malattie trasmissibili dagli stessi, annegamento, avvelenamento, lesioni prodotte da cinghiali, investimento da veicoli, scatti di lacci e tagliole. Massimo risarcimento annuo € 1.300,00 con i seguenti sottolimiti: € 1.300,00 in caso di morte del cane iscritto ai registri genealogici dell’ENCI con qualifica di almeno Eccellente ENCI o CSAA – ARCI CACCIA. € 650,00 per cane iscritto ai registri genealogici dell’ENCI e per cani non iscritti all’ENCI, ma che abbiano ottenuto una qualifica di almeno Molto Buono in una fase del campionato italiano CSAA – ARCI CACCIA.
Le migliori garanzie assicurative per i nostri fedeli compagni di caccia e di tante avventure
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€ 350,00 per tutti gli altri cani
Opzione cane bis
€ 150,00 massimo rimborso annuo per Spese veterinarie a prescindere dall’abbattimento dell’animale
Puoi integrare con un secondo pacchetto l’Opzione Cane (Opzione Cane Bis) in cui non sarà operante la limitazione per lesioni prodotte da cinghiale. Il massimo esborso annuo garantito per ciascun Associato sarà elevato complessivamente a € 2.600,00 indipendentemente dal numero dei cani.
N.B. In caso di morte di cani di età inferiore ai 2 anni e superiore a 8 le somme si intendono ridotte del 50%. In caso di lesioni da cinghiale indennizzo previsto per un solo cane. R.C.T. per tutti i cani di proprietà: estesa per tutto l’anno € 500.000,00 unico (escluso razze pericolose) La garanzia è operante anche in caso di affidamento del cane dal padre al figlio e viceversa, dal marito alla moglie e viceversa e da fratello a fratello.
Modalità liquidative e sottolimiti: max € 1.300,00 in caso morte (max esborso annuo € 2.600,00 comprensivo spese veterinarie) e € 150,00 per spese veterinarie (max esborso annuo € 300,00). Il versamento deve essere effettuato contestualmente all’iscrizione.
NOTIZIE UTILI
Ricorda che la licenza di caccia e’ valida per sei anni Documentazione per il rinnovo del porto di fucile da caccia 1) certificato medico della ASL o medico militare in bollo (farne due copie), rilasciato previa presentazione del certificato anamnestico del proprio medico di base; 2) 2 fotografie (una verrà autenticata al Commissariato); 3) autocertificazione di residenza con copia documento; 4) autocertificazione di Stato di famiglia con copia documento; 5) versamento di € 1,23 per i costo del libretto sul c.c.p. n° ……................…….. intestato alla Questura della propria provincia 6) versamento sul c.c.p. n° 8003 Tasse Concessione Governative di €. 173,16 - indipendentemente dal numero dei colpi del fucile (Causale del versamento: Rinnovo Licenza caccia €. 168,00 - Addizionale Legge 157/92 € 5,16); 7) versamento di € ….....……. sul c.c.p. n° ……............................…per Tassa di Concessione Regionale intestato a ………………..................................................................................................................... 8) 2 marche da bollo di € 14,62
Smarrimento In caso di smarrimento del c/c postale rivolgetevi alla direzione nazionale Tel. 06/4067413 che provvedera’ ad inviarvi il duplicato.
Giusta compilazione Al fine della regolarità delle tessere
E’ IMPORTANTE
che siano riportati sulle stesse il
CODICE FISCALE
ed il numero e la data di rilascio della
LICENZA DI CACCIA
Per espletare le pratiche di rinnovo della licenza di caccia ci si può rivolgere tutto l’anno ai circoli e alle sedi provinciali, regionali e nazionale dell’associazione
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Assicurazioni Le assicurazioni del Centro Sportivo e delle Attività per l’Ambiente Associazione federata all’ARCI Caccia Il CSAA si propone di conservare l’ambiente, la fauna e la flora, oltre al patrimonio storico, artistico, culturale, territoriale e paesaggistico del nostro Paese, anche attraverso specifiche attività. Favorisce l’attività di protezione civile con particolare riguardo alla difesa dei boschi. Promuove le attività e le manifestazioni sportive e motorie all’aria aperta che maggiormente si caratterizzano per il rapporto fra l’uomo e l’ambiente con particolare riguardo alla cinofilia, al tiro sportivo e con l’arco, alla caccia fotografica, all’escursionismo a piedi, a cavallo e con mezzi di locomozione, alla micologia, alla falconeria, alla speleologia, alla raccolta di tartufi, al trekking.
Tessera CSAA Coperture assicurative per le seguenti attività: tiro sportivo con l’arco, caccia fotografica, escursionismo a piedi, micologia e trekking. INFORTUNI/MORTE Caso Morte € 41.300,00 Caso Invalidità Permanente € 52.000,00 franchigia assoluta del 10% RESPONSABILITÀ CIVILE TERZI € 26.000,00 per sinistro con il limite di € 15.500,00 per persona e € 5.200,00 per danni a cose ed animali franchigia cose ed animali € 1.033,00
Cinofilia senza sparo e tartufi Scegli la Tessera CSAA con annessa formula Opzione cane, ti garantisce in caso di morte e ferimento del tuo cane (c/c postale di € 55,00 che puoi ritirare presso le nostre sedi). Oggetto dell’assicurazione: morsi di vipere e shock anafilattico da punture di insetti escluse le malattie trasmissibili dagli stessi, annegamento, avvelenamento, lesioni prodotte da cinghiali, investimento da veicoli, scatti di lacci e tagliole. Massimo risarcimento annuo € 1.300,00 con i seguenti sottolimiti: € 1.300,00 in caso di morte del cane iscritto ai registri genealogici dell’ENCI con qualifica di almeno Eccellente ENCI o CSAA – ARCI CACCIA. € 650,00 per cane iscritto ai registri genealogici dell’ENCI e per cani non iscritti all’ENCI, ma che abbiano ottenuto una qualifica di almeno Molto Buono in una
Con il Csaa tutelate e assicurate la gran parte delle attività sportive che si possono svolgere nell’ambiente naturale
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fase del campionato italiano CSAA – ARCI CACCIA € 350,00 per tutti gli altri cani € 150,00 per rimborso annuo Spese veterinarie a prescindere dall’abbattimento dell’animale N.B. In caso di morte di cani di età inferiore ai 2 anni e superiore a 8 le somme si intendono ridotte del 50%. In caso di lesioni da cinghiale indennizzo previsto per un solo cane. R.C.T. per tutti i cani di proprietà: estesa per tutto l’anno € 500.000,00 unico (escluso razze pericolose). La garanzia è operante anche in caso di affidamento del cane dal padre al figlio e viceversa, dal marito alla moglie e viceversa e da fratello a fratello.
Assicurati i danni del tuo cane Sei proprietario di cani? Fatti socio CSAA: per te l’Assicurazione più adatta ad un prezzo esclusivo: Tessera – c/c postale CSAA di € 50,00 RESPONSABILITÀ CIVILE TERZI derivante dalla proprietà dei cani. Sono escluse le razze pericolose. Non sono assicurati danni causati dal cane durante l’attività venatoria o la ricerca di tartufi. La copertura assicurativa è estesa per tutto l’anno e in ogni occasione, operante anche in caso di affidamento del cane dal padre al figlio e viceversa,
dal marito alla moglie e viceversa e, da fratello a fratello: € 500.000,00 per ogni sinistro, qualunque sia il numero delle persone decedute o che abbiano riportato lesioni personali o abbiano sofferto danni a cose od animali di loro proprietà, ma con il limite di: € 500.000,00 per ciascuna persona deceduta o che abbia subito lesioni personali e di: € 500.000,00 per danni a cose e/o animali, anche se appartenenti a più persone.
Garanzie Con le convenzioni assicurative per i cani è prevista anche la copertura dei rischi Infortunio e RCT per il titolare alle condizioni e per le attività previste dalla Tessera e nello Statuto CSAA.
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Le nostre proposte
Dalla parte della Caccia, al servizio del Paese
C’è bisogno dell’Arci Caccia, della sua autonomia dalle lobbies e dai potentati, per dare prospettiva alla caccia popolare e responsabile e per rafforzare l’immagine del cacciatore e la sua cultura millenaria 16
Vogliono solo i soldi dei cacciatori! Alcuni articoli del ddl proposto al Senato che scardinano la caccia sociale Art. 12 1. Dopo l’articolo 12 della legge n. 157 del 1992 è inserito il seguente: “Art.12-bis (Forme di prelievo venatorio specialistico) 1. Sono forme di prelievo venatorio specialistico: a) la caccia di selezione agli ungulati; b) l a caccia al cinghiale (sus scrofa) mediante battuta, braccata e girata; c) la caccia alla selvaggina migratoria da appostamento; d) la caccia alle specie opportunistiche ed invasive; e) la caccia in forma vagante con l’ausilio del cani da ferma; f) la caccia con il falco; g) l a caccia con l’arco; h) la caccia alla lepre con l’ausilio di cani da seguita.
2. Il cacciatore che si avvale di tale facoltà di accesso ad ambiti territoriali di caccia fuori dalla regione di residenza è tenuto al versamento tramite bollettino postale su apposito conto corrente indicato dal Ministero delle politiche agricole e forestali della somma equivalente al 15 per cento della tassa di concessione governativa, nonché a comunicare le giornate agli organi di gestione degli ambiti territoriali di caccia o alla provincia in cui ritiene di recarsi per l’esercizio della mobilità venatoria a mezzo di fax, mail o lettera raccomandata da riceversi entro tre giorni antecedenti l’esercizio della mobilità. Gli ambiti territoriali di caccia sono, a tal fine, tenuti a pubblicizzare in ogni modo ritenuto utile, gli indirizzi anche telematici a cui inviare le prenotazioni.
2. Le province, gli ambiti territoriali di caccia e comprensori alpini anche su applicazione di norme regionali possono regolamentare l’esercizio delle singole forme di prelievo venatorio specialistico. La caccia di cui alla lettera f), qualora riguardi il prelievo di ungulati, ne segue le specifiche disposizioni”.
Art. 17 1. L’articolo 16 della legge n. 157 del 1992 è sostituito dal seguente: Art. 16 (Aziende faunistico-venatorie e aziende agri-turistico-venatorie) 3. Le province per motivate ragioni gestionali e su richiesta dei gestori possono limitare l’accesso del pubblico alle aziende qualora insistano su aree liberamente accessibili da soggetti privi di specifico diritto. Art. 20 14. Le funzioni svolte dagli ambiti territoriali di caccia e dei comprensori alpini sono svolte, nelle aree protette di cui alla legge n. 394 del 1992 dai rispettivi organi di gestione salva la possibilità di convenzioni con gli ATC e CA confinanti con il territorio delle aree protette. Gli organi di gestione delle aree protette possono
Art. 14 1. L’articolo 14 della legge n. 157 del 1992 è sostituito dal seguente: “Art. 14 (Gestione programmata della caccia) 13. Gli ambiti territoriali di caccia e i comprensori alpini ha natura di fondazione di diritto privato. Art. 15 1. Dopo l’articolo 14 è inserito il seguente: “Art. 14 –bis (Mobilità per l’esercizio della caccia alla fauna migratoria)
richiedere ai cacciatori un contributo economico per l’esercizio del controllo faunistico degli ungulati sul loro territorio rapportato alle singole tipologie di capi assegnati. Art. 22 1. All’articolo 21, comma 1, della legge n. 157 del 1992 sono apportate le seguenti modificazioni: e) la lettera m) è sostituita dalla seguente: “m) cacciare su terreni coperti in tutto o nella maggior parte da neve, salvo che la caccia da appostamento, salvo che nelle aziende agrituristico venatorie e faunistico venatorie sulle specie oggetto di immissione ad opera delle aziende stesse …. f) la lettera n) è sostituita dalla seguente: “n) cacciare negli stagni, nelle paludi e negli specchi d’acqua artificiali in tutto o nella maggior parte coperti da ghiaccio e su terreni allagati da piene di fiume, salvo che nelle aziende agrituristiche e faunistico venatorie sulle specie oggetto di immissione ad opera delle aziende stesse”;
Arci Caccia. Da sempre al fianco dei cacciatori La nostra autonomia dalle lobbies e dai potentati economici, dai partiti è la garanzia di un lavoro associativo esclusivamente rivolto alla tutela dei cacciatori e dell’ambiente naturale senza il quale la caccia
è destinata a perire. Siamo sempre stati contro ogni demagogia e contro l’uso strumentale del consenso dei cacciatori e sempre dalla parte dei diritti di chi ama la caccia seria e responsabile.
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Le nostre proposte C’è sempre piu’ bisogno dell’Arci Caccia Tirati per la giacchetta, usati, illusi quando si avvicinano le elezioni: così, in Italia, vengono trattati i cacciatori. Manca “un sistema Paese”, manca una gestione faunistica seria, manca un impegno vero. Dopo anni di politica subalterna alle posizioni più estremiste da una parte e dall’altra, sembrava che il cambiamento fosse vicino. Sbagliavamo. E lo dimostrano i fatti, i mancati risultati. Dai politici sedicenti amici della caccia, tante chiacchiere propagandistiche, pericolose e nient’altro: che delusione.
Parole, parole, parole… ma i soldi che dovevano tornare alla caccia, dove sono finiti? Dove finiscono i nostri soldi? Le tasse che pagano i cacciatori devono tornare ai cacciatori, attraverso le Regioni e gli ATC. L’Arci Caccia, con forza, continua a chiederlo, incontrando l’appoggio delle altre associazioni venatorie ma anche di agricoltori, ambientalisti ed enti locali. La nostra organizzazione continua a pressare il Governo. Ma di questi soldi non si hanno più notizie.
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Con l’Arci Caccia per guardare al futuro
Quando si tratta di modificare per migliorare, tutti fermi Abbiamo chiesto di inserire lo “storno” nell’elenco delle “specie cacciabili”. Una richiesta assurda? Non proprio: il Parlamento sostiene questa proposta e sono d’accordo anche Regioni (non tutte) e parte degli ambientalisti. L’Arci Caccia chiede questa estensione già dalla prossima stagione venatoria ma il Governo è fermo.
Chiediamo di mettere uno stop alle “deroghe”, usate dalle Regioni in modo improprio e a fini
elettorali. Certe forzature l’Europa le ha già condannate e, ancora una volta, saranno i cittadini a pagarne le conseguenze finanziarie. Anche sul fronte di Zps e Sic: tante – false - parole da politici e associazioni venatorie ma a caccia si va sempre alle stesse condizioni.
L’Arci Caccia ha chiesto al Governo di inserire lo storno nell’elenco delle specie cacciabili già a partire dalla prossima stagione venatoria. Perchè non viene fatto?
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Le nostre proposte Tempi e specie cacciabili: la grande menzogna Hanno promesso più tempi e più specie cacciabili. Un bluff! Il Parlamento- con parere favorevole del Governo- ha approvato lo stralcio di un emendamento alla “Legge comunitaria” che prevedeva complesse quanto pericolose possibilità interpretative a danno dei cacciatori. Succedeva, tanto per fare un esempio, che per far cacciare qualcuno una settimana in più (riducendo, di contro, i tempi per diverse specie) in molti avrebbero dovuto rinunciare alle pre-aperture. Ma il voto del Parlamento del 20 maggio 2009 ha ribadito che i tempi di caccia restano dal 1° settembre al 31 gennaio.
Vogliono privatizzare la caccia e non riescono più a nasconderlo. Se passano quelle proposte di legge a rimetterci saranno i cacciatori.
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E per il futuro c’è qualche novità? Nessuna illusione positiva allo stato attuale, ma forse più pericoli in vista. Ad oggi esiste solo un disegno di legge unificato in Commissione Ambiente del Senato: un vero e proprio specchietto per le allodole. E’ l’unico provvedimento sul quale si incardinerà la discussione e può ricevere emendamenti entro il 20 luglio. Non ne esistono altri: quelli sbandierati al bar, nei circoli o sui siti servono ad acchiappare tesserati. I parlamentari- è vero- possono presentare nuove proposte alla Camera dei deputati ma verranno discusse- a voler essere generosi- nel 2010. Tutto il resto sono solo parole vuote che illudono i cacciatori su obiettivi impossibili. Quanta differenza, insomma, tra i dirigenti di oggi e i “padri nobili” della caccia italiana: gente che riuscì a costruire proposte vere. E anche nella difficile stagione referendaria raccolse, per impegno di tutte le Associazioni venatorie, un milione e settecento mila firme autenticate. Il lavoro parlamentare allora portò alla legge 157/92.
Le nostre proposte Perchè dire No alla proposta Orsi Secondo Arci Caccia il ddl in discussione al Senato va bloccato. Perché? Noi pensiamo che abbia il diritto di cacciare anche chi non ha uno stipendio da … Onorevole. Se passasse questa legge, la nostra diventerebbe una passione per ricchi. I vantaggi legati a questo ddl sono ridicoli rispetto ai danni che causerà: le provocazioni che contiene (tassidermia libera, caccia nelle riserve, sulla neve, ATC che diventano Fondazioni private, otto licenze di caccia - una per specie!! - invece di una, caccia a pagamento nei parchi, mobilità con aumento del 15% delle tasse di concessione e meccanismi più burocratici degli attuali) aizzeranno l’opinione pubblica contro i cacciatori che di contro la legge esclude e punisce con più tasse e più vincoli burocratici.
Le proposte dell’Arci Caccia consentono di migliorare l’attuale legislazione e consentono di mantenere un equilibrio con le altre forze interessate alla gestione dell’ambiente e della fauna
Crisi e furbetti: attenti al portafogli dei cacciatori Vogliamo una caccia sociale e popolare. Per questo l’Arci Caccia continua a criticare esternazioni acritiche di produttori d’armi e associazioni venatorie e animaliste: chi vive di onesto e faticoso lavoro e di pensione non deve essere lasciato in balia di “interessi di bottega”. Perché - è bene ricordare sempre - in Italia è in atto una manovra precisa: se verrà realizzata, la gran parte di noi non potrà più permettersi una caccia che sarà solo a pagamento. Un “golpe” che potrebbe riuscire boicottando contestualmente gli ATC, la gestione, occupando con associazioni ambientaliste strumentali poltrone nei consigli, continuando a sprecare soldi per il “pronta caccia”, facilitando il mercato nero dei tesserini e “foraggiando” strumentali società di “comodo” per consulenze..
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Le nostre proposte Dagli altri tante ambiguità, dall’Arci Caccia la vera riforma Anche in attesa della Relazione sullo stato di applicazione della legge occorre: ✦ semplificare sui punti essenziali e condivisi della legge; ✦ migliorare il sistema amministrativo della materia ambientale faunisticovenatoria; ✦ consolidare la ripartizione del territorio nelle percentuali previste dalle leggi (157/92 – 394/91) assicurarne la contestuale applicazione e prevedere che siano le Regioni ad elaborare i Piani faunistico-venatori; ✦ confermare la dimensione sub-provinciale degli ambiti territoriali di caccia e dei comprensori alpini, con la previsione di distretti gestionali per talune specie. La certa definizione della natura giuridico-associativa degli ATC e dei CA al fine di migliorarne l’attività gestionale in termini di efficacia, operatività e trasparenza;
✦ realizzare la sostenibilità del prelievo venatorio nel rispetto del rapporto cacciatore–territorio fissato dai piani faunistici anche come riferimento di una mobilità nazionale programmata per l’attività venatoria sulla fauna migratrice (teleprenotazione); ✦ superare le “opzioni di caccia”; ✦ definire le competenze tra Stato e Regioni e rivedere il sistema sanzionatorio con misure amministrative e con la responsabilità agli enti gestori anche per provvedimenti di sospensione della possibilità di caccia. ✦ legiferare per una diversa destinazione dei proventi delle tasse di concessioni governative e regionali che consenta tra l’altro: ✦ di contrastare i ripopolamenti “pronta caccia”;
✦ di istituire un fondo a sostegno dell’impresa agricola il cui lavoro sia finalizzato alle attività di miglioramento ambientale e faunistico; ✦ di ripristinare e sostenere l’autonomia dell’INFS finanziandolo, garantendo il ruolo paritetico di direzione alle Regioni anche con la definizione di un atto di indirizzo tra Istituto e Conferenza delle Regioni in merito alle modalità tecniche di intervento sull’intero territorio agrosilvo-pastorale; ✦ l’istituzione e il finanziamento del Consiglio Nazionale per la Protezione della Fauna Selvatica e il Prelievo Venatorio; a. la coerente e completa applicazione delle Direttive Comunitarie b. la lotta al bracconaggio c. la valorizzazione del volontariato e una più intensa e capillare azione informativa e di sensibilizzazione.
I danni all’agricoltura, altra nota dolente Una legge da fare subito L’Arci Caccia è contraria a progetti che mortificano e impediscono specifiche forme di caccia. Siamo contrari alla mutilazione dei calendari e al ripopolamento di “cinghiali”. Regioni e Province hanno il dovere di controllare che la gestione della fauna sia fatta nell’interesse di tutti. Arci Caccia chiede una legge specifica anche con l’applicazione di metodi ecologici per la prevenzione dei danni da fauna selvatica. La vogliamo rigorosa, pratica e rapida nei risarcimenti che consenta alle associazioni agricole e venatorie, agli enti gestori di affrontare con efficacia il problema nei territori interessati, anche in quelli protetti, per interventi finalizzati al contenimento e alla riduzione dell’impatto delle specie presenti in numero non sostenibile dall’agricoltura. Chiediamo al Parlamento di lavorare sul tema, partendo - per tagliare sensibilmente i tempi- dai disegni di legge già depositati alla Camera.
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Chiediamo al Parlamento una corsia preferenziale per l’approvazione della norma sulla prevenzione dei danni
Le nostre proposte Con Arci Caccia per essere protagonisti Un messaggio libero, forte, coerente: Arci caccia non s’inchina alla “casta”. Lo lasciamo fare ad altri. A chi ci somiglia, ai cacciatori chiediamo una nuova stagione di unità, per non essere più preda di “sciacalli elettorali”. Lavoriamo assieme alla passione “caccia” e ai cacciatori offriamo una tessera, un’unica assicurazione un servizio tecnico e sportivo a disposizione di tutti. Dalla
dannosa concorrenza di ieri alla comunione dell’assistenza di domani. Lavoriamo per avere più amici che nemici. E’ il lavoro di tanti dirigenti dell’Arci Caccia e dei volontari che gestiscono zone di ripopolamento e fanno ripristini ambientali della vigilanza che migliora la qualità della vita delle nostre campagne.
Viva la caccia popolare! 23
Notizie
La Gestione degli ungulati selvatici
danni e prevenzione all’agricoltura le proposte dell’Arci Caccia
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a gestione della fauna selvatica è innanzi tutto un problema culturale e sociale. Infatti, il problema così sentito della questione danni all’agricoltura causati dalla fauna, in particolare dagli ungulati, è attualmente percepito a questi livelli principalmente per una responsabilità culturale e politica delle amministrazioni e delle associazioni venatorie, che dalla nascita (1992) della 157, legge – ricordiamolo – che stabilisce le norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, hanno rivolto lo sguardo al passato e non hanno lavorato per superare un gap culturale, sacrificando in primis la crescita del mondo venatorio e la buona gestione di territorio e fauna per ottenere facili consensi. Arcicaccia ha colto questa sfida proponendo un documento che indica i presupposti normativi necessari per una corretta gestione del cinghiale e degli altri ungulati selvatici, cercando così una soluzione a un’emergenza sociale sentita che può arrivare soltanto da un’azione congiunta e dalla concertazione tra le parti interes-
sate, in questo caso agricoltori, cacciatori e ambientalisti. Per contrastare la ‘deregulation venatoria’ i cui effetti sono percepibili dai tentativi di stravolgimento nei principi fondamentali della legge 157/92, Arcicaccia vuole e deve fare sentire la sua voce, che rappresenta quella di chi sente la necessità sì di discutere, ma su dati certi e non sulla scia dell’emotività o di interessi politici, con l’obiettivo di arrivare a delle soluzioni realistiche e soprattutto condivise per una strategia di gestione unitaria, almeno nelle sue linee guida, su tutto il territorio nazionale”. Queste le parole di Osvaldo Veneziano, presidente di Arcicaccia Nazionale, a conclusione di una giornata di lavori organizzata da Arcicaccia Piemonte e Liguria, che si è svolta sabato 11 luglio a Mornese, in provincia di Alessandria. Il convegno “La gestione degli ungulati selvatici – Danni e prevenzione all’agricoltura. Le proposte dell’Arcicaccia” è stato un importante momento di discussione intorno alla “questione danni”, ma soprattutto ha evidenziato la volontà di Arcicaccia di porta-
re un contributo concreto per la soluzione di un problema, quello della corretta gestione di fauna e territorio, che è oggi al centro di importanti dibattiti e che richiede certamente un intervento immediato e mirato. Solo un’approfondita conoscenza di ciò su cui si discute può portare a delle conclusioni realistiche, che abbiano come primo interesse la conservazione e la tutela della fauna e del territorio, e quindi la possibilità di mettere in atto un prelievo venatorio sostenibile. Questo è quanto emerso dalla relazione introduttiva ai lavori del dott. Giovanni Giuliani, segretario del Gruppo di lavoro Arcicaccia Ungulati, che ha inoltre indicato le linee generali del documento elaborato da Arcicaccia “Indicazioni per la gestione del cinghiale e degli altri ungulati selvatici”. Nel corso della giornata si sono poi succeduti gli interveti di qualificati relatori, quali il dott. Silvano Toso, dirigente ISPRA, che ha illustrato l’impatto del Capriolo sulle produzioni agricole, la dott.ssa Maria Luisa Zanni, tecnico faunistico della Regione Emilia Romagna, che ha evidenziato i punti
Occorrono soluzioni realistiche e condivise nonchè solide strategie unitarie per affermare il ruolo della caccia nella società
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più innovativi del regolamento regionale per la gestione degli ungulati, il dott. Giuseppe Panizza del Parco Capanne di Marcarolo, la dott.ssa Laura Gola del Parco fluviale del Po e dell’Orba, la dott.ssa Sabrina Carolfi della Provincia di Alessandria, il dott. Silvio Borrelli, tecnico faunistico della Provincia di Genova ed un rappresentante dell’Osservatorio Faunistico della Regione Piemonte che hanno illustrato con una dettagliata esposizione di dati le scelte gestionali intraprese sul territorio. Non sono mancate importanti testimonianze su ciò che accade in altri territori dello Stivale attraverso i contributi del neo presidente del Circolo Friulano Cacciatori, Danilo Vendrame, del dott. Ettore Zanon, responsabile comunicazione dell’Associazione Cacciatori Trentini, e dell’avv. Fausto Bongiorni, presidente Urca Nord. A testimoniare la necessità di una
concertazione tra tutte le parti interessate al problema, sul tavolo dei relatori anche il dott. Antonino Morabito, responsabile nazionale fauna di Legambiente, che, da tempo a fianco di Arcicaccia in questa battaglia culturale, ha sottolineato la necessità di percorrere strade che non contribuiscano ad inasprire gli animi, ma che aiutino a fare fronte comune affinché si arrivi a una soluzione condivisa per una corretta gestione del patrimonio faunistico. La presenza di rappresentanti delle principali associazioni di agricoltori ha portato un ulteriore contributo alla discussione, cui hanno partecipato anche l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Alessandria dott. Lino Rava e l’assessore all’Agricoltura Tutela Fauna e Flora della Regione Piemonte dott. Mino Taricco, che ha illustrato le criticità relative alla questione nel territorio di Piemonte e Liguria, evidenziando le soluzioni che la Regione ha messo in atto per affrontare il problema dei danni, non mancando però di sottolineare come non si possa pensare che la fauna non sia un’importante risorsa e che, come tale, vada tutelata e gestita correttamente.
XI Trofeo di Caccia al Femminile “Amiche di Artemide”
Ottimi risultati al raduno per donne cacciatrici a Montepilli in provincia di Firenze
Ancora alla grande il Campionato toscano Arci Caccia riservato alle donne cacciatrici che si è svolto domenica 28 giugno nell’Area Addestramento Cani di Montepilli, a Bagno a Ripoli (FI), dopo il rinvio per maltempo nella domenica precedente. Il temporale che non aveva permesso lo svolgimento della gara il giorno prestabilito ha però consentito agli organizzatori di arricchire il programma con una nuova prova, il tiro a palla su bersaglio fisso, che si è aggiunta alle tradizionali gare su quaglie, tiro alla ruzzola, tiro a tempo e tiro al piattello. Una difficoltà in più che le ragazze hanno però saputo affrontare da par loro, in una competizione serrata che ha esaltato le qualità di tiratrici e di cacciatrici delle concorrenti. Le vincitrici delle varie gare sono state: - Gara su quaglie: Valentina Ballini
- Tiro alla ruzzola: Francesca Lorenzi - Tiro a palla su bersaglio fisso: Emanuela Catarzi - Tiro a tempo: Patrizia Mariani - Tiro a Piattello: Angela Giannelli Quest’ultima gara tra l’altro ha avuto bisogno di un lungo spareggio molto emozionante tra la vincitrice e Patrizia Mariani che, pur giungendo seconda, ha potuto ottenere i punti necessari per laurearsi Campionessa Regionale Arci Caccia. La bella giornata ha esaltato i colori della bellissima Area Addestramento Cani di Montepilli, gestita dall’Arci Caccia di Bagno a Ripoli, sotto la guida attenta anche al dettaglio di Ettore Michelacci, meglio conosciuto come Giotto, direttore di una affiatata orchestra di volontari. Bella la struttura, ottima l’organizzazione, bravissime le concorrenti: un mix ottimale per il continuo successo della manifestazione che si protrae da ormai undici anni e che continua a crescere nel tempo.
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Notizie IN FASE DI MODIFICA LA LEGGE REGIONALE
Nuove prospettive
per la caccia in Toscana L’intenso lavoro dell’Arci Caccia per giungere all’obiettivo riformatore
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opo un lungo lavoro preparatori, con due pre-conferenze tecniche e la Conferenza Regionale sulla caccia tenuta il 13 e 14 febbraio 2009 ad Arezzo, prende corpo la modifica alla legge regionale sull’attività venatoria. Intenso il lavoro dell’Arci Caccia Toscana che, alla Conferenza Regionale, era giunta con un corposo documento tecnico e di proposta di cui molto poi si ritrova nel protocollo di indirizzo assunto dalla Regione. L’intenso lavoro preparatorio che ha visto la nostra associazione in prima linea con le migliori energie messe in campo per l’occasione, ora è tradotto in una bozza di modifica della legge regionale sulla caccia, la 3/94, e del calendario venatorio che, secondo la tabella di marcia, saranno approvate nei prossimi mesi per diventare
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operative la prossima stagione venatoria. Le modifiche proposte vanno comunque in una giusta direzione, portando con se molto del lavoro dell’Arci Caccia Toscana. A grandi linee i punti salienti delle modifiche riguardano la natura giuridica ed il funzionamento degli ATC, con l’intento di rendere questi Istituti più snelli nel funzionamento e più operativi nella gestione. Un altro punto importante è il ruolo della Regione nella pianificazione che dovrà essere più spinto, dando a questo Ente il ruolo di dettare gli indirizzi per la pianificazione provinciale, modifiche che mirano a rilanciare la gestione faunistica e la caccia conservativa. Un’attenzione particolare è stata messa nella gestione del cinghiale che, in questi ultimi anni ha creato notevoli problemi verso l’agricoltura. Con le proposte di modifi-
ca si sancisce il concetto che questa specie va gestita (ed abbattuta se necessario) su tutto il territorio, anche nei divieti di caccia e nelle aree protette, responsabilizzando in modo diretto i gestori delle varie porzioni di territorio. A questo proposito si rivedrebbe anche la parte della legge che riguarda gli abbattimenti di specie in esubero, favorendo queste azioni e precisando il ruolo dell’ISPRA in modo che la richiesta di pareri a questo Istituto non diventi di fatto un ostacolo alla necessità di risolvere vere e proprie emergenze. Tuttavia rimane, mentre scriviamo, un punto controverso e che ci vede in disaccordo con la Regione e riguarda la destinazione dei fondi derivanti dalle tasse regionali pagate dai cacciatori. Il punto di disaccordo (che trova unanimi tutte le componenti del mondo venatorio) è che la destinazione dei soldi pagati dai cacciatori deve essere, secondo noi, stabilita per legge: nero su bianco deve essere scritto che i fondi pagati dal mondo venatorio (unica attività in Italia che di fatto si autofinanzia) non vadano nel calderone della fiscalità generale! Molto verrà rimandato ai regolamenti, secondo il concetto che la legge stabilisce
solo i criteri cardine, sviluppati poi in forma pratica nei regolamenti da verificare e discutere per rivedere, tra le altre, le regole per la gestione e la caccia degli ungulati, cinghiale in testa e le norme di accesso agli ATC. L’intenzione, infatti, è di favorire il legame del cacciatore con l’Ambito (o gli Ambiti) in cui pratica la propria attività. Quindi aumentare la possibilità di iscriversi a più ATC mentre la mobilità sarebbe solo per la caccia alla migratoria da appostamento. Aspetto importante nella legge è
A scuola con l’Arci Caccia Ancora molte soddisfazioni nel rapporto con le scuole e moltissimo l’entusiasmo di alunni ed insegnati Con la fine dell’anno scolastico arriva a conclusione anche l’attività di educazione ambientale organizzata dal Comitato Regionale. Una cavalcata di molti mesi che ha visti impegnati gli esperti ed i numerosi volontari dell’Arci Caccia che, di volta in volta sul territorio, si sono impegnati per la riuscita di tutte le attività. Un sentito ringraziamento va senz’altro alla Regione Toscana, la Provincia di Pisa e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena che hanno contribuito al finanziamento del Progetto. Quest’anno l’offerta formativa è stata quanto mai ampia prevedendo oltre il tradizionale modulo “Conoscere la fauna delle nostre campagne”, in cui i ragazzi sono stati accompagnati, tra l’altro, ad assistere alle catture nelle Z.R.C., sono stati predisposti programmi riguardanti la caccia con l’arco e la falconeria che hanno ottenuto un fantastico riscontro. Inoltre anche la Federazione Provinciale di Siena ha contribuito con il progetto “Piccoli Robinson al Lecceto”, che ha previsto la visita all’omonima A.A.C. su cinghiale durante la quale gli alunni hanno potuto assistere a prove di cani da seguita su cinghiale, provare il tiro con l’arco, vedere i falchi da caccia e conoscere i segreti di una bellissima area a pochi passi da Siena. Un impegno che ha visto attivi protagonisti decine di volontari dell’Arci Caccia ed entusiasmato le scuole partecipanti, sia gli alunni che il corpo insegnante. Questi i numeri di un anno straordinario: • 11 classi • Circa 250 alunni • 90 ore tra lezioni e gite
il sostegno al volontariato attraverso il riconoscimento della prestazione d’opera volontaria, anche attraverso una riduzione sulla quota di iscrizione all’ATC e la volontà di rafforzare la gestione della piccola fauna stanziale attraverso un potenziamento del ruolo degli Istituti faunistici e norme che regolamentano in modo più stringente la funzione ed il ruolo degli Istituti privati (AFV e AAV). Conforta la sostanziale unità delle associazioni venatorie toscane fin qui dimostrata
quando si è trattato di fare le scelte strategiche (e spesso anche nei dettagli); preoccupa la posizione populistica e di protesta di parte degli agricoltori e certe posizioni del mondo ambientalista che pare piano piano tenda a scivolare su posizioni più oltranziste che credevamo messe all’angolo. Da buone speranze il fatto che la serietà nella proposta, e non l’estremismo, la linea politica chiara, e non il gattopardismo, fin qui hanno pagato: l’Arci Caccia toscana intende continuare su questa strada.
Condivisione di merito tra Urca ed Arci Caccia sulle modifiche alla legislazione regionale Si è tenuto lo scorso 18 giugno a Siena un incontro tra l’Arci Caccia Toscana, con il Presidente Regionale Massimo Logi, e l’URCA di Siena, rappresentata dal Presidente Loriano Masini, a cui erano presenti anche il Presidente Regionale Romano Zampi al fine di discutere sulle proposte di modifica alla legislazione regionale (L. 3/94 e calendario venatorio) sulla base del documento predisposto dall’URCA di Siena e delle proposte già avanzate dall’Arci Caccia in più occasioni. Dalla riunione è emersa una coincidenza di intenti e di propositi su aspetti concreti delle proposte di modifica alla legislazione sugli aspetti della caccia di selezione. Le due associazioni hanno concordato sul fatto di eliminare il pacchetto delle giornate, almeno nel periodo 1° agosto – 3^ domenica di settembre e 1° febbraio – 15 marzo, sulla necessità di cancellare l’opzione d) oltre che sulla necessità di estendere la gestione dei
cervidi e bovidi sull’intero territorio, comprese ZRC e ZRV, come peraltro riportato nel documento programmatico della Regione. Inoltre l’URCA ha sollevato il problema dei talvolta troppo numerosi cacciatori extra regionali che vengono in Toscana per praticare la selezione. L’Arci Caccia ritiene questo un problema da affrontare seriamente al fine di individuare le migliori soluzioni che, scevre da campalinismi, garantiscano però un flusso controllato. Già l’Arci Caccia aveva autonomamente presentato proposte in questa direzione che, oggi, alla luce della condivisione con l’URCA, trovano una maggiore forza. L’incontro è stato anche l’occasione per rilanciare il dialogo e la collaborazione tra Arci Caccia ed URCA sulle tematiche della caccia di selezione e, più in generale, sugli aspetti del prelievo venatorio sostenibile, di cui, la selezione è il migliore esempio nella regione.
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Legislazione
Incidenza delle nuove normative per l’utilizzo di munizioni non tossiche nella pratica venatoria sulle armi di vecchia e nuova produzione Dalle aziende del settore ci si attende una svolta tecnologica per rendere sempre più efficace e meno costoso il nuovo munizionamento
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on l’entrata in vigore della normativa per l’impiego di pallini in acciaio o comunque non tossici (quali zinco, tungsteno, bismuto e loro leghe) si viene a creare un impatto nella logica di ricerca, di progettazione, di sviluppo e di industrializzazione sia di armi che di munizioni. Le aziende si trovano ad affrontare un argomento con l’obbiettivo di raggiungere razionali soluzioni che mantengano inalterato un elevato livello di prestigio, tradizione e qualità riconosciuto indiscutibilmente in tutto il mondo. Errore strategico sarebbe quello di esercitare solo degli accorgimenti per compensare sulle armi i diversi valori di sollecitazione o stress che i nuovi pallini determinano sui vari componenti meccanici e in special modo sulle canne. L’utilizzo di cartucce e pallini non tossici è un importante novità rivolta al futuro della caccia, ed è il tiro a volo; di una caccia al passo con i tempi, ecocompatibile e nel rispetto dell’ambiente. E’ altrettanto giusto
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o logico che soprattutto le armi seguano al meglio, e siano al meglio ottimizzate per questo nuovo utilizzo. Essendo il peso specifico dell’acciaio inferiore del 30% rispetto al piombo, il caricamento delle cartucce è orientato ad ottenere alta velocità iniziale con conseguenti alte pressioni e tempi di canna più corti al fine di mantenere da una parte uno stress sull’arma contenuto ancora in termini accettabili e dall’altra di mantenere una energia ancora sufficiente per fermare l’animale a 25-30 metri. Essendoci come logica conseguenza una riduzione più o meno accentuata della distanza di tiro rispetto al piombo si sono ricercati alcuni caricamenti, decisamente più forti, di cartucce e pallini in acciaio denominati “ad alta prestazione” con parametri superiori comunque regolarizzati da norme internazionali C.I.P. Tali cartucce possono essere sparate in sicurezza solo su armi che abbiano superato la
prova speciale prevista dalla C.I.P. per pallini in acciaio alla pressione di 1370 bar. I fucili sottoposti a tale prova vengono punzonati sulla canna con un marchio a forma di giglio. Le cartucce invece “ordinarie” o a bassa prestazione, comunque sempre soggette a normative internazionali, ma con parametri inferiori rispetto alle cartucce ad “alta prestazione”, possono essere invece sparate in tutti quei fucili che sono stati sottoposti almeno alla prova minima del banco nazionale di prova di 900 atm. (il che significa la quasi totalità dei fucili vecchi e nuovi presenti sul mercato) Naturalmente le performance delle cartucce ordinarie è ridotta nel tiro utile rispetto a quelle ad alta prestazione. La prima conseguenza per l’arma e soprattutto per la canna, sparando pallini in acciaio, riguarda i notevoli stress cui sono sottoposte durante l’attraversamento dei pallini. Il maggiore colpo d’ariete sviluppantosi in seguito all’ur-
to della colonna di pallini contro i coni della camera cartuccia e della strozzatura (o strozzatori) produce un primo disturbo al tiratore in termini di rinculo e una minore stabilità dell’arma. Il binomio alta pressione - alta velocità, con l’aggiunta della maggiore rigidità della borra e dei pallini in acciaio determina un attrito sulla parte interna della canna con fenomeni di usura, di possibile formazione di laccature specialmente se in presenza di materiali non sufficientemente resistenti, o di spessori troppo sottili e di cromatura a bassa durezza e spessore. I pallini in acciaio, caratterizzati da una superiore durezza rispetto al piombo (sono infatti 4 volte più duri) al passaggio nello strozzatore (o strozzatura fissa) producono una spinta verso l’esterno tanto elevata quanto lo strozzatore (o il tratto di strozzatura) è corto. Conseguenza di questo fenomeno possono essere danneggiamenti che possono rendere difficile se non addirittura impossibile lo smontaggio degli strozzatori ed è pure possibile la presenza di gonfiature facilmente visibili. Oltre agli effetti meccanici appena esposti, vi sono risvolti anche sulla balistica esterna con performance ridotte sia per quanto può riguardare l’omogeneità della rosata che per potere vulnerante. L’effetto vulnerante è inferiore a causa della minore energia residua del pallino in acciaio, in considerazione del suo minore peso specifico. Si può, anche se solo in parte, compensare la minore letalità utilizzando pallini di due numeri più grossi rispetto al piombo, in questo caso ogni singolo pallino avrebbe un peso pressochè uguale a quello del piombo e a parità di grammatura il numero totale di pallini sarebbe più o meno lo stesso. Considerando le mutate e superiori sollecitazioni, stress e altri parametri balistici risulta evidente quanto i fucili di vecchia generazione risultino assolutamente inadatti sia per l’integrità dell’arma stessa ma anche da un punto di vista della sicurezza. Tutte queste armi potrebbero continuare a sparare le tradizionali cariche con pallini di piombo mentre per l’utilizzo dei pallini in acciaio si dovrebbero impiegare solo cartucce ordinarie, cartucce a bassa carica che se da una parte provocano minori stress meccanici e balistici dall’altra penalizzano il cacciatore che deve ridurre la distanza di tiro a causa della minore letalità. Si tratta di un handicap non certo accettabile e se non si tiene
conto di questo, e se si continuasse a sparare alle distanze con qui si spara con il piombo, si determinerebbe un numero considerevole di animali feriti contravvenevdo a un’etica venatoria che ogni cacciatore dovrebbe comunque perseguire. L’obbiettivo industriale per chi produce armi non dovrebbe essere solo quello di aumentare la sicurezza e la resistenza dei fucili sovra-dimensionando i componenti. Questo produrrebbe da una parte un risultato positivo ma dall’altra si farebbe un passo indietro penalizzando l’arma in tutte quelle sue caratteristiche ergonomiche così da tempo ricercate ed ottenute e si fornirebbe all’utente un prodotto nel suo complesso inferiore a quello ormai ampliamente consolidato. Ricordo che le caratteristiche di ergonomia, leggerezza e design, hanno posto i fabbricanti italiani ai massimi livelli internazionali. Obbiettivo reale ed ambizioso è quello invece di mantenere se non migliorare tutte quelle caratteristiche così affinate e che siano razionali e valide anche con il nuovo munizionamento decisamente più potente. In questo caso il percorso di una ricerca è irrinunciabile poichè investe tutte le attività di un’industria che produce un manufatto completo che è figlio di diverse tecnologie (da quelle dei materiali, ai trattamenti termici superficiali, all’utilizzo di leghe leggere ad alta resistenza, alle nano-tecnologie, ecc.). A tutto questo non possono che aggiungersi impegni di progetto vero e proprio ed innumerevoli test con apparecchiature dell’ultima generazione affinchè con un prodotto così innovativo si ottengano sia ottime performances balistiche, alti livelli di sicurezza e riduzioni del rinculo in termini accettabili per il tiratore. L’investimento in uomini, tecnici, ricercatori non può prescindere da corsi specialistici organizzati ad hoc
all’interno delle organizzazioni del settore che dovrebbero essere promosse e perseguite. L’introduzione dei pallini in acciaio o comunque di munizioni non tossiche sarebbe anche l’occasione da parte delle fabbriche italiane di fare uno scatto deciso in avanti in termini di qualità ed affidabilità per distanziare (o ri-distanziare come lo era un tempo) quei paesi indiustrializzati emergenti quali Turchi, Cina, India ecc. e rafforzare e riaffermare il made in Italy di cui credo sentiamo una forte necessità. Voglio ricordare che prodotti stranieri si stanno ormai presentando sui mercati nazionali ed internazionali anche con una qualità accettabile ma che fanno del prezzo contenuto la loro vera ragione di essere sul mercato. Le fabbriche italiane per non vivere di sola rendita del passato devono quanto mai investire ed innovare in uomini, ricerca, industrializzazione e tecnologie a 360°. Questo avviene però in un periodo di recessione e con un mercato abbastanza saturo. L’utilizzo delle munizioni non tossiche potrebbe dare il via ad una nuova tipologia produttiva con una forte componente ecologica. Sarebbe quanto mai auspicabile, anche per dare una spinta alle aziende, poter agevolare, per chi lo richiedesse, la sostituzione delle innumerevoli armi vecchie e in molti casi poco sicure, con altre se non altro più moderne ed al passo con i tempi. Mi sembra abbastanza logico paragonare l’introduzione delle munizioni non tossiche a quanto sta avvenendo nel settore automobilistico per risvolti eco-ambientali. Le automobili euro 0 - 1 - 2 sono state di fatto superate dalle recenti euro 4 - 5 dove la componente costruttiva ecologica è determinante e dove si sono viste anche per questi motivi incentivazioni alla sostituzione con l’acquisto di nuove vetture. Naturalmente anche per le fabbriche di munizioni e pallini ci si attende, e già ci sono segnali in questo senso, una svolta tecnologica dove mescole di materiali leggeri e pesanti tra loro possono fornire caratteristiche non tossiche e funzionalmente più valide. Se allo stato attuale i prezzi di tali innovazioni sono ancora proibitivi per un uso di massa, non si deve di certo escludere che ulteriori ricerche e tecnologie possano portare a importanti soluzioni dove il binomio con le armi nonchè il binomio prezzo - qualità raggiunga la sua espressione ottimale e di massima divulgazione con alta qualità e prezzo contenuto.
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Attività sportiva
La lunga ed esaltante
stagione d’amore con la cinofilia
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i siamo lasciati, lo scorso anno, dandoci appuntamento a Colle Val d’Elsa, a fine agosto, momento questo che in qualche modo chiude e riapre l’attività cinofila del Csaa. Di fatto la nostra è una programmazione e quindi un susseguirsi di eventi e di date senza soluzione di continuità. Infatti già il 12 ottobre successivo (e siamo ancora nel 2008) c’è la Finale del Campionato Italiano di Bellezza che chiude centinaia di esposizioni che, partendo dall’Invernale dei primi di marzo, si dipanano per tutta l’estate fino ad Ottobre. In questo, da poco passato, 2008 la Finale Expò si è svolta ad Isola del Liri (FR) con grande successo e, tra le centinaia di cani presenti ha prevalso su tutti uno splendido Cocker Spaniel inglese, Francini’s Rodolfo Valentino del sig. Bracaloni di Roma. Con ancora nelle orecchie il fragore degli applausi della folla presente al Best in Show di Isola del Liri, sempre ad ottobre, a Colleoli di Palaia, in provincia di Pisa, nell’omonima Azienda Faunistica si è svolto il Campionato Italiano per i cani da cerca (Springer e Coker). I 60 soggetti a catalogo si sono dati battaglia sui terreni di queste colline pisane Flohystori’s Can di Simone Licari, Flohystori’s Mirflo Ben di Saverio Marini, Francini’s Fifth Avenue di Angela Francini e Lugi’s Rago di Fiorino Battaglia sono i vincitori, nelle rispettive categorie (nell’ordine: giovani springer, libera springer, giovani cocker e libera cocker). Anche qui, per dirla con una battuta senza un attimo di tregua, sempre ad Ottobre, appuntamento a Firenzuola, vicino al passo appenninico della Futa, presso l’Azienda “Il Palasaccio”, accolti dal team dei “Naldoni” (dal patron Walter a Sabrina, da Leonardo a Gabriele e a Giacomo), si è svolta una prova speciale a selvatico abbattuto che, come primi attori, ha visto i cosiddetti “cani d’argento”: i Weimaraner. Organizzata dal Weimaraner Club Italia in collaborazione con l’Arci Caccia. Giudici: Sergio Bianconi e Marco Ragatzu. Gran numero di cani (ben 22) e manifestazione importantissima da punto di vista tecnico. Il giorno successivo, sempre al “Palasaccio”, un centinaio di cacciatori cinofili che, dopo aver superato le selezioni regionali, si sono presentati alla Finale del
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Campionato Italiano dell’Arci Caccia Csaa per contendersi gli ambiti titoli tricolore di caccia pratica con abbattimento del selvatico e il Trofeo Artemide, una prova combinata che somma i punteggi conseguiti dai cani nel lavoro e nell’esposizione. In dettaglio: Aldo Brachini con lo spinone Dante, Marcello Fortini con il cocker Amir, Riccardo Sanesi con il drathaar Ulla, Salvatore Dalise con il setter inglese Tor sono i neo campioni nella prova di caccia. A loro si aggiungono le squadre dell’Umbria nella cerca, delle due formazioni toscane nei continentali italiani ed esteri e del Molise negli inglesi. Il “più bello del reame” nella prova espositiva è risultato il pointer Astor di Andrea Girelli che ha “relegato” al secondo e al terzo posto il bracco italiano Alceo di Gabriella Pittaro e il cocker Amir di Marcello Fortini. Il trofeo Artemide è stato assegnato nei cani da cerca, nei cani continentali italiani e nei cani continentali esteri ai già citati cani di Fortini, Brachini e Sanesi con Fortini che ha vinto il primo premio anche negli inglesi con il setter Zara. Si arriva in questo excursus, dove si possono elencare gli eventi e i risultati ma non le emozioni che possiamo garantire sono state infinite, a Dicembre con il 20° Trofeo “Angelo Massimino”. Si è svolto nell’Azienda “Borghetto” di Tirio Profili a Civita Castellana. L’organizzazione è stata curata alla perfezione dall’Arci Cacci, il Gruppo Cinofilo Capitolino e la Delegazione Lazio del Cisp. Patrocinata dall’Amministrazione Provinciale di Viterbo e Sponsor l’Azienda Top Energy. Bei nomi in questa 20a edizione: 142 soggetti iscritti di cui 90 bracchi e 52 spinoni. L’anno (quello del calendario ma non quello cinofilo) si chiude con “Bau Natale”. La kermesse musicalcinofila che da una parte rappresenta una bella festa del Csaa e dall’altra raccoglie fondi in aiuto di tante realtà che operano in campo cinofilo. La regia, la conduzione e le scelte delle musiche sono opera di Roberto Sciorilli che non Mauro Annovazzi, Domenico Napoleoni e tanti altri hanno contribuito ad allietare la serata, quest’anno si ren-
deva omaggio a Gabriella Ferri e alla canzone e alla poesia romana. Si arriva a marzo con tre appuntamenti di notevole portata. L’expo invernale che si è svolta a Terranova Bracciolini e che, nonostante la giornata piovosa, ha toccato quasi i 150 cani e ha visto vincitore Uncar del Sig. Ardì, uno splendido soggetto di terranova. Il IV Campionato Italiano su Beccacce senza sparo organizzato dall’Arci Caccia Csaa di Città di Castello. Campionato preceduto da un incontro dibattito su “Ambiente, fauna e caccia in Europa”. Si laureano Campioni italiani per i continentali esteri l’Epagneul Breton Dream di Ricci, per gli inglesi Nelelia di Brunelli, setter inglese e per i cani da cerca Carmen di Giappesi. Sempre a marzo, infine, il Campionato Italiano su starne (senza sparo) che si è svolto a Borghetto, che abbiamo già citato e che per l’occasione è stata designata dall’Enci “prova doc”. Questo grazie al lavoro del patron Profili ma anche all’Arci Caccia e al Gruppo Cinofilo Capitolino che hanno sempre creduto a questa zona ed alle prove che vi si potevano svolgere. Aprile si inaugura con la 7a Coppa dei Campioni per cani da seguita su lepre (singo-
Attività sportiva lo, coppie e mute) a Montefiascone (VT). Puntuale l’organizzazione. Splendidi i luoghi e numerosa la presenza delle lepri. Alla Rocca dei Papi, l’assegnazione dei trofei ai migliori semifinalisti: il vincitore della VII Coppa offerta dal Gruppo Cinofilo Viterbese, per la categoria singolo va ad Umberto Mattei veterano di questa competizione e sempre protagonista; la IX Coppa offerta dal Comune di Montefiascone categorie coppie è andata ai Fratelli Tozzi; il IX Trofeo offerto dalla Provincia di Viterbo per la categoria mute a Giovanni Petruccioli. Nella Finale di domenica 5 aprile vincono su tutti: nella categoria mute Giovanni Montersino con la qualifica ECC. CAC; nella categoria coppie si classifica 1° con qualifica ECC. CAC Carlo Tozzi; nella categoria singolo 1° classificato con MB Giannerini; infine nella caegoria Lady 1a classificata Mary Pastorelli con MB. Il sole di maggio illumina un altro grande successo organizzato dal Gruppo Cinofilo Capitolino e dal Csaa: l’Expo Internazionale di Roma/Trofeo Royal Canin. Ecco i numeri: 1.200 cani per oltre 150 razze rappresentate. Risultati ottenuti avendo a catalogo solo due raduni (peraltro riuscitissimi): weimaraner e mastini napoletani. E’ il Parco dei Daini di Villa Borghese, lo straordinario scenario dell’evento. La sensibilità e la determinazione dell’Assessore alla Cultura del II Municipio, Gloria Pasquali e di Giulio Buffo, fondatore e dirigente di Fare Verde, hanno permesso di raggiungere l’obiettivo. Pubblico delle grandi occasioni e grande partecipazione attorno ai ring. Sul gradino più alto del podio sale un zwergschnauzer nero: Dreamkiss Trump Card di Sevastianova Kaptsova. Per loro anche il Trofeo della Royal Canin. Alle importantissime piazze d’onore (nell’ordine) Xantudd’s Red Passion, lo shihtzu di Gaetano Macchia e Caelestis Rendezvous della Luna Caprese, bassotto nato a pelo lungo dell’Allevamento della Luna Caprese. Anche questo giugno 2009 è denso di avvenimenti sportivi. La prima Domenica del mese sugli altopiani di Colfiorito tra Marche e Umbria si svolge la 7a edizione della Coppa dei Campioni prova attitudinale su quaglie. Bellissime performance queste di Colfiorito, altissimo il valore dei partecipanti: per i continentali italiani su tutti Ulisse di Villa Carta di Pucciatti; per i continentali esteri al primo posto Dero di Casa Bosco un epagneul breton di Lascialfari. Tra gli inglesi la lotta è durissima ed alla fine il campione è Rissa di Val di Chiana, un setter inglese condotto da Alessio Borgnoli che ha avuto la meglio su Pianegianis’ Colt di Stefano Pianigiani (setter inglese) e sul pointer Brullo di Enzo Codini e solo le sfumature hanno permesso di stilare la gra-
duatoria. Segue a ruota il Campionato Italiano per cani da seguita su cinghiale che si è svolto a Orvieto che, con i vari centri di addestramento consente uno svolgimento uniforme dei finalisti e così si sono qualificati: nella categoria mute, i Beagle condotti da Giovanni Luciani hanno avuto la meglio per un soffio sui segugi maremmani di Rinaldo Cenci: Nelle coppie, alta prestazione dei segugi maremmani di Renzo Cittadini che l’ha spuntata di poco sull’altro equipaggio di “maremmani” del marchigiano Primo Marcaccini. Nei singoli Fulvio Penserini ha sbaragliato tutti, per l’azione, con Camilla, Briquet Griffon Vendeen mentre al secondo posto si è piazzato Silvano Milli con un segugio “meticcio” di nome Lampo. Sempre in questo mese e nella ormai consueta cornice del Palasaccio si è svolto il 2° Campionato di caccia e tiro con fucili ad Avancarica organizzato da l’Arci Caccia e Csaa e per il quale la ditta Davide Pedersoli ha messo in palio una splendida doppietta. Il Campionato si è svolto attraverso prove di caccia pratica, tiro alla sagoma su cinghiale e tiro al piattello. Ha vinto, sommando tutti i relativi punteggi delle prove citate Moreno Bani, davanti ad Enrico Siclari e a Eugenio Ciuffi. A Roccaraso, infine, sempre a Luglio, il Campionato Italiano di prove classiche su quaglie per cani da ferma. Con la regia impeccabile di Luca Simone, davanti alle competenti giurie hanno corso i migliori cani per questo tipo di prova. Alla fine di una lunga giornata 1° ECC CAC e titoli tricolori per l’epagneul breton Pongo dei Monti Sicani di Fabio Lascialfari, il pointer Rolan di Angelo Testa e il setter Inò di Gruma di Corrado Zamboni. Nei giovani setter la spunta Ravano Alvaro di Paolo Scudiero e nei giovani pointer guida la classifica finale Axel della Galluccia
di Luigi Tacon. Desideriamo ricordare che abbiamo elencato i momenti centrali della nostra attività di un intero anno. Negli spazi vuoti tra un Campionato e l’altro o una Coppa dei Campioni e l’altra, tra una finale del Campionato di bellezza e una expo invernale è bene dire, per dare la dimensione reale della mole di iniziative che come Associazione riusciamo a mettere in campo, di tutte le centinaia di iniziative, gare, manifestazioni, feste che le nostre organizzazioni di base, i nostri circoli, le realtà sportive affiliate organizzano sul territorio. Dalle Alpi alla Sicilia. Il ringraziamento va a tutti i nostri soci, volontari, affiliati che sostengono e portano avanti questa grande avventura annuale. E rieccoci di nuovo a Colle Val d’Elsa. Come un giro, un ritmo circadiano ci siamo lasciati lì e da questo grande appuntamento ripartiamo. Quest’anno l’appuntamento è il 28/29/30 agosto. Sarà, ancora di più dei precedenti (ed è tutto dire) un nuovo grande evento di cui riportiamo per motivi di spazio solo i “titoli” degli eventi principali: Prove di caccia su selvaggina naturale, Prove speciali, Raduni, il “Bello e Bravo” del CISP, Convegno sui Weimaraner, Assognazione dell’Oscar della Cinofilia, l’assegnazione del 4° Trofeo Franco Logi. Insomma un programma che se letto nei dettagli, farà ricordare l’Edizione 2009. Mentre stiamo andando in tipografia stanno giungendo iscrizioni da tutte le parti d’Italia e da gran parte dell’Europa. Un evento sta per nascere. A voi cinofili, sportivi, appassionati appuntamento a Colle Val d’Elsa e a tutti, cacciatori e non, un particolare e affettuoso “in bocca al lupo!”. Benedetto Valente
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Indirizzi Arci Caccia Direzione Nazionale L.go Nino Franchellucci, 65 - 00155 Roma Tel: 06/40.67.413 - Fax 06/40.80.03.45 E_mail: info@arcicaccia.it Sito: www.arcicaccia.it
Piemonte ARCI CACCIA Comitato regionale e Federazione Provinciale Piazza Torriani,21 15100 Alessandria Tel: 0131/22.53.98 - Fax: 0131/22.53.98 E_mail: mauropiemonte@live.it E_mail: arcicaccia.al@libero.it ARCI CACCIA TORINO Via dei Platani, 11 - 10156 FALCHERA - TO Tel: 011/26.20.552 - Fax: 011/26.20.552 E_mail: brunopeinetti@virgilio.it ARCI CACCIA ASTI Via Roma, 1/B - 14051 BUBBIO – AT Tel. 0144/83452 ARCI CACCIA NOVARA C.da Comunità 1 28064 Carpignano Sesia (No) Tel: 0321/824241 - Fax: 0321/824241 ARCI CACCIA VERCELLI c/o Tosi Rinaldo Fraz. Prati di Cervarolo, 4 - 13019 Varallo Sesia - VC Fax 0163/560774 E_mail: pestort@inwind.it ARCI CACCIA BIELLA c/o Giorsa Elio Via Provinciale 1 - 13867 PRAY (BI) ARCI CACCIA CUNEO c/o Ezio Cardinale Via Abelloni, 8/a - 12055 Diano d’Alba - CN E_mail: eziocardinale@gmail.com ARCI CACCIA VERBANIA Via Verdi, 5 - 28844 Pallanzeno – VB E_mail: danilomanfrin@alice.it ARCI CACCIA LA SELVA c/o Elio Costamagna Corso Francia, 191 - Cascine Vila 10098 Rivolto Tel: 335/64.12.849 E_mail: elioco@live.it
Valle d’Aosta ARCI CACCIA Comitato regionale e Federazione Provinciale c/o CRAL Cogne Corso Battaglione Aosta, 18 11100 AOSTA Tel: 0165/26.23.19 - Fax: 0165/40.432 E_mail: m.monteleone@regione.vda.it
Liguria ARCI CACCIA Comitato Regionale e Federazione provinciale Via Cerusa, 29/Rosso 16156 - GENOVA VOLTRI (GE) Tel: 010/690365 - Fax: 010/690365 E_mail: arcicacciage@libero.it
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ARCI CACCIA IMPERIA Via S.Lucia, 55 - 18100 ONEGLIA (IM) Tel: 0183/299683 - Fax: 0183/299683 E_mail: ingmar62@libero.it ARCI CACCIA LA SPEZIA Via XXIV Maggio, 351 - 19125 - La Spezia Tel: 0187/50.17.75 - Fax: 0187/50.17.70 E_mail: laspezia@arci.it ARCI CACCIA SAVONA Via Giacchero 22/2 - 17100 SAVONA Tel: 019/82.06.00 - Fax: 019/82.57.44 E_mail: maristella@arciliguria.it
Lombardia ARCI CACCIA Comitato regionale e Federazione provinciale Via Veronese 37/E - 25124 BRESCIA BS Tel: 030/23.10.936 - Fax: 030/23.12.708 E_mail: arcicaccia.bs@libero.it Sito: www.arcicaccialombardia.it ARCI CACCIA COMO Via Magni, 23 - 22100 COMO CO Tel: 031/59.21.36 - Fax: 031/59.21.36 ARCI CACCIA CREMONA Via Castelleone 7 - 26100 CREMONA CR Tel: 0372/20.645 E_mail: ivanm26@fastpiu.it ARCI CACCIA MANTOVA Via Tom Benetollo, 1 46100 MANTOVA MN Tel: 0376/28.53.211 - Fax: 0376/28.53.235 E_mail: arcicaccia.mantova@gmail.com ARCI CACCIA MILANO c/o Edoardo Viganò Via Pontaccio 2 - 20121 - Milano Tel: 02/80.54.832 E_mail: edozebrawinken@virgilio.it ARCI CACCIA PAVIA Via Ponte Vecchio, 1 - 27100 PAVIA Tel: 0382/30.47.10 - Fax: 0382/30.47.10 E_mail: arcicaccia1@virgilio.it ARCI CACCIA VARESE Via Madonna in Campagna, 10/a 21013 GALLARATE VA Tel: 0331/79.81.00 E_mail: ARCIA08@arcicacciaepesca.191.it E_mail: botta.vincent@libero.it ARCI CACCIA LODI c/o Parmoli Alberto Via dello Zocco 23 - 20073 CODOGNO (LO) Tel: 0377/30.309 - Fax: 0377/76.70.95 ARCI CACCIA LECCO c/o Lindo Colombo Via delle Rose, 5 - 22067 MISSAGLIA (LC) Tel: 0362/23.00.80 Fax: 0362/32.86.98 ARCI CACCIA BERGAMO c/o Giuseppe Rossi Via Rimembranze, 281 24059 URGNANO (BG) Tel: 035/89.80.11 - Fax 035/89.14.84
Trentino Alto Adige ARCI CACCIA BOLZANO Piazza Walter, 1 - 39100 BOLZANO Tel: 0471/23.329
Veneto ARCI CACCIA Comitato regionale e Federazione provinciale Stadio Euganeo - Tribuna Ovest Viale Nereo Rocco, 60 35131 PADOVA PD Tel: 049/61.80.58 - Fax: 049/864.17.56 E_mail: lepre.insalsa@gmail.com ARCI CACCIA VICENZA c/o Gianemilio Coltro Via Palladio 15 36030 Villaverla (VI) Tel: 0445/350268 - Fax: 0445/350268 E_mail: gsvillaverla@libero.it ARCI CACCIA BELLUNO c/o Battorti Elio Via G. Dassi, 7 - 32100 BELLUNO Tel: 0437/93.22.58 - Fax: 0437/27.108 E_mail: batelio@aliceposta.it ARCI CACCIA ROVIGO Viale Argine Valle, 2088 45039 - STIENTA (RO) Tel: 0425/75.33.16 ARCI CACCIA TREVISO Via Colonna, 87 31010 MARENO DI PIAVE (TV) Tel: 0438/28.611 - Fax: 0438/28.611 E_mail: icra@libero.it ARCI CACCIA VERONA Via Olivè, 61 - 37141 MONTORIO (VR) E_mail: francio@libero.it ARCI CACCIA VENEZIA c/o Sandro Niero Via Porara, 166 35035 - MIRANO (VE) Tel: 041/43.47.11 - Fax: 041/43.47.11 E_mail: guerrieriraffaele@libero.it E_mail: niero_luca@libero.it
Friuli Venezia Giulia ARCI CACCIA Comitato regionale e Federazione provinciale Via San Martino, 8/2 33010 Osoppo (Ud) Tel. 0432/975927 - Fax 0432/989363 E_mail: busettini@gmail.com E_mail: valerio.pituelli@tele2.it ARCI CACCIA PORDENONE C/O Tome’ Egidio Via Collalto, 11 - 33170 SACILE – PN ARCI CACCIA TRIESTE Via Biasoletto 4 - 34100 TRIESTE – TS ARCI CACCIA GORIZIA c/o UISP - Corso Verdi, 109 34170 GORIZIA Tel. 0481/50202
Emilia Romagna ARCI CACCIA Comitato regionale e Federazione provinciale Via Corticella, 145 - 40129 BOLOGNA BO Tel: 051/35.79.13 - Fax: 051/35.57.32 E_mail: regionale@arcicaccia-bo.191.it ARCI CACCIA FERRARA Via Giovanni Verga, 4 - 44100 FERRARA - FE Tel: 0532/90.76.25 - Fax: 0532/90.76.01 ARCI CACCIA FORLI’ VIA P. Maroncelli, 24 - 47100 FORLI’ - FO Tel: 0543/30.861 - Fax: 0543/30.861 E_mail: arcicacciafo@libero.it ARCI CACCIA MODENA Via IV Novembre, 40/L - 41100 - MODENA (MO) Tel: 059/29.24.767 - Fax: 059/29.24.770 E_mail: info@arcicacciamodena.it ARCI CACCIA PARMA Strada Baganzola n°7 - 43100 PARMA -PR Tel: 0521/94.10.62 - Fax: 0521/94.10.62 E_mail: arcicacciapr@libero.it ARCI CACCIA PIACENZA Via Serravalle Libarna, 5 29100 PIACENZA - PC Tel: 0523/49.91.99 - Fax: 0523/49.96.01 ARCI CACCIA RAVENNA c/o Bassi Elio Via Dismano, 56 - 48100 Ravenna Tel: 0544/64.152 ARCI CACCIA REGGIO EMILIA Via Martiri della Bettola, 45 42100 REGGIO EMILIA RE Tel: 0522/32.65.02 - Fax: 0522/32.63.42 E_mail: arcicacciare@libero.it ARCI CACCIA RIMINI Via dei Forzieri 6 - 47037 RIMINI RN Tel: 0541/54.570 - Fax: 0541/54.570 E_mail: arcicaccia-rn@libero.it ARCI CACCIA CESENA Via Mura Porta Fiume, 33 - 47023 CESENA - FO Tel: 0547/61.18.18 - Fax: 0547/61.18.18 ARCI CACCIA IMOLA Via Tiro a Segno, 2 - 40026 IMOLA Tel: 0542/31.725 E_mail: arcicacciaimola@infinito.it
Marche ARCI CACCIA Comitato regionale e Federazione provinciale Via Marina, 52 63018 Porto S. Elpidio (AP) Tel: 0734/90.19.79 - Fax: 0734/90.19.79 E_mail reg.le: sauro.marinozzi@tiscali.it Email prov.le: domenico.verdecchia@libero.it ARCI CACCIA ANCONA Circolo di Vittorio Via del Fornetto, 7 60100 ANCONA Tel: 071/44.658 Fax: 071/44.658 E_mail: arcicaccia.ancona@libero.it
ARCI CACCIA MACERATA C/O Di Giulio Tonino - C.da Macchia San Genesio 62026 MACERATA - Fax: 0733/66.34.81/2 E_mail: t.digiulio@auditmarche.it ARCI CACCIA PESARO Via Diaz, 23 - 61100 PESARO PS Tel: 0721/68.593 - Fax: 0721/37.58.04 Email: dir.pesaro@arcicaccia.it
Toscana ARCI CACCIA Comitato reg. TOSCANA Via Mercadante, 28 50144 FIRENZE FI Tel: 055/36.88.13 - Fax: 055/36.84.87 E_mail: info@arcicacciatoscana.it Sito: www.arcicacciatoscana.it ARCI CACCIA FIRENZE Via Campofiore, int.106 - 50100 FIRENZE FI Tel: 055/65.50.841 - Fax: 055/65.50.841 E_mail: arcicacciafirenze@libero.it ARCI CACCIA AREZZO Corso Italia, 205 - 52100 AREZZO AR Tel: 0575/35.15.30 - Fax: 0575/40.97.83 E_mail: arcicacciaarezzo@email.it ARCI CACCIA GROSSETO Via Ravel, 19 - 58100 GROSSETO - GR Tel: 0564/29.205 - Fax: 0564/29.205 E_mail: arcicaccia.gr@tin.it Sito: www.arcicacciagr.it ARCI CACCIA LIVORNO Via delle Sorgenti, 250 57121 LIVORNO LI Tel: 0586/40.92.72 - Fax: 050/40.92.72 E_mail: arcicaccialivorno@supereva.it ARCI CACCIA LUCCA Viale Puccini, 591 - 55100 - S.ANNA (LU) Tel: 0583/41.97.33 - Fax: 0583/41.97.33 E_mail: arcicacciapesca@interfree.it ARCI CACCIA MASSA CARRARA Via provinciale Avenza Sarzana, 56 54031 Avenza di Carrara - MS Fax: 0585/88.70.19
Umbria ARCI CACCIA Comitato regionale e Federazione provinciale Via Santini, 8 06123 - PERUGIA (PG) Tel: 075/46.748 - Fax: 075/46.748 Tel./Fax 0743/52.03.29 E_mail: tigrerossa2001@tele2.it ARCI CACCIA SPOLETO Via Pietro Conti, 22 - 06049 SPOLETO - PG Tel: 0743/22.09.90 - Fax: 0743/44.722 ARCI CACCIA TERNI Via Curio Dentato, 16/A - 05100 TERNI - TR Tel: 0744/58.384 - Fax: 0744/58.384 E_mail: arcicacciaterni@libero.it ARCI CACCIA CITTA’ DI CASTELLO Parco dei Cigni Rignaldello 06012 CITTA’ DI CASTELLO - PG Tel: 075/85.21.558 - Fax: 075/85.27.567 E_mail: caccia.altotevere@libero.it ARCI CACCIA FOLIGNO Via Gramsci 58 06034 FOLIGNO - PG Tel: 0742/35.47.38 - Fax: 0742/35.47.38 E_mail: info@arcicacciafoligno.org ARCI CACCIA ORVIETO Via I Maggio, 95 - 05018 ORVIETO SCALO - TR Tel: 0763/34.15.68 - Fax: 0763/34.15.68 E_mail: arcicacciaorvieto@libero.it
Lazio ARCI CACCIA Comitato regionale Largo Nino Franchellucci, 65 00155 ROMA - RM Tel: 06/40.63.258 - Fax: 06/40.800.345 E_mail: albevol@libero.it ARCI CACCIA ROMA Largo Nino Franchellucci, 65 00155 ROMA – RM Tel: 06/40.63.258 - Fax: 06/40.800.345 E_mail: claudio.terribili@arcicaccia.it
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ARCI CACCIA FROSINONE c/o CIA - Via Brighindi, 39 03100 - FROSINONE (FR) Gesuale Giuseppe tel. 328/8269238 E_mail: g.gesuale@cia.it E_mail: arcicaccia.fr@alice.it
ARCI CACCIA PISTOIA Via Giovanni da Verrazzano, 1 51032 - BOTTEGONE (PT) Tel: 0573/94.64.82 - Fax: 0573/94.64.64 E_mail: arcicacciapt@yahoo.it
ARCI CACCIA LATINA Via Valle Viola, 28 04020 MONTE S. BIAGIO - LT Elio Trani 393/6826511 E_mail: eliotra@libero.it
ARCI CACCIA PRATO Via Galeotti, 67 - 59100 PRATO PO Tel: 0574/69.24.37 - Fax: 0574/69.24.37 E_mail: arcicaccia.prato@virgilio.it
ARCI CACCIA RIETI Via Mameli, 45 02040 Poggio Mirteto (RI) Tel: 0765/41.12.43 - Fax: 0765/44.60.02
ARCI CACCIA SIENA St. Massetana Romana, 18 - Lotto 3 53100 SIENA SI Tel: 0577/27.15.71 - Fax: 0577/27.11.51 E_mail: arcicaccia@interfree.it
ARCI CACCIA VITERBO Via della Pettinara, 4 01100 VITERBO - VT Tel: 0761/22.34.89 - Fax: 0761/22.34.89 E_mail: arcicaccia.vt@virgilio.it
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Indirizzi Arci Caccia Campania
Puglia
Sicilia
ARCI CACCIA Comitato Regionale e Federazione Provinciale Via Rossi, 194 - 1° piano - 80040 - VOLLA (NA) Tel: 081/77.46.813 - Fax: 081/77.46.813 E_mail: arcicacciacampania@yahoo.it E_mail: sorrentino.ser@libero.it
ARCI CACCIA Comitato Regionale e Federazione Provinciale Via Leverano, 86 - 73010 VEGLIE - LE Tel: 0832/966826 E_mail: arcicacciapuglia@arcicaccia.it giuseppedebartolomeo@libero.it
ARCI CACCIA Comitato regionale e Federazione provinciale Via Vittorio Emanuele, 78 - 90030 ALTOFONTE - PA Tel: 091/61.24.128 - Fax 091/61.24.128 E_mail: arcicacciasicilia@libero.it Sito: www.arcicacciasicilia.it
ARCI CACCIA AVELLINO Corso Vittorio Emanuele II, 249/A 83100 AVELLINO - AV Tel: 0825/37.150 - Fax: 0825/37.150 E_mail: arcicaccia.av@caltanet.it
ARCI CACCIA BARI c/o Donato Lagalante Via Tenente Caracciolo, 8/b 70010 casamassima (BA) E_mail: arcicaccia.bari@tin.it
ARCI CACCIA AGRIGENTO c/o Tornambè Mario - Via Cairoli, 23/25 92029 Ravasa - Tel: 320/8984298
ARCI CACCIA BENEVENTO Viale Libertà, 10 - 82020 - PADULI (BN) Tel: 0824/92.80.09 - Fax 0824/927628 Luongo Luigi 333/1926836 E_mail: benevento.paduli@cia.it
ARCI CACCIA BRINDISI Via Mascagni, 22 - 72013 - CEGLIE MESSAPICA (BR) Tel: 0831/38.51.69 - Fax 0831/30.26.66 E_mail: vivavitale@libero.it
ARCI CACCIA CASERTA Via Matteotti, 31 - 81031 - CESA (CE) Tel: 081/89.05.525 E_mail: arcicaccia.caserta@virgilio.it ARCI CACCIA SALERNO Via F. Spinelli, 90 - 84088 SIANO - SA Tel: 081/51.44.919 - Fax: 081/51.44.919 E_mail: arcicacciasalerno@libero.it
Abruzzo ARCI CACCIA Comitato regionale e Federazione provinciale Via Vico dell’Ariete, 1 - 64100 TERAMO TE Tel: 0861/24.32.39 - Fax: 0861/24.32.39 E_mail: camillorastelli@virgilio.it ARCI CACCIA L’AQUILA C/O UISP - Via del Gatto, 2 67100 L’AQUILA Tel: 0862/22.707 - Fax: 0862/22.707 - 976461 ARCI CACCIA CHIETI CASELLA POSTALE 174 - 66054 - VASTO (CH) Tel: 338.35.08.980 E_mail: angelopessolano@gmail.com ARCI CACCIA PESCARA Via dei Peligni 22 65100 PESCARA PE Tel: 085/62.724 - Fax: 085/62.724 E_mail: l.camerano@virgilio.it
Molise ARCI CACCIA Comitato Regionale Via Monte Grappa, 33 86100 - CAMPOBASSO (CB) Tel: 0874/64.085 - Fax: 0874/64.085 E_mail: costruzioni.simone@tiscalinet.it ARCI CACCIA CAMPOBASSO Via Achille Grandi, 7 86100 - CAMPOBASSO Tel. 330/31.13.87 - Fax: 0874/66.626 E_mail: arcicacciacb@gmail.com ARCI CACCIA ISERNIA c/o Dante Leva Via L. Da Vinci, 7 - 86170 Isernia E_mail: danteleva@libero.it
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ARCI CACCIA FOGGIA C/O Giuseppe Mastrodonato Via Febo, 17/B - 71016 S.SEVERO - FG Cell. 328/8354392 E_mail: giuseppe.mastrodonato@bancaditalia.it ARCI CACCIA TARANTO Viale Magna Grecia, 285 - 74100 TARANTO - TA Tel: 099/59.00.655
Basilicata ARCI CACCIA Comitato regionale e Federazione provinciale Via Tirreno, 52 - 85100 POTENZA - PZ Tel: 0971/57.356 - Fax: 0971/57.356 E_mail: arciacacciabasilicata@tiscali.it ARCI CACCIA MATERA Via Duni, 24 - 75100 MATERA Tel: 0835/33.47.29 - Fax: 0835/33.47.29
Calabria ARCI CACCIA Comitato regionale e Federazione Provinciale Via Matarazzo 2 88046 LAMEZIA TERME/Sambiase- CZ Tel: 0968/43.73.71 - Fax: 0968/43.73.71 E_mail: arcicacciacalabria@libero.it ARCI CACCIA COSENZA Via Popilia 13 - 87100 COSENZA - CS Tel: 0984/41.34.88 - Fax: 0984/41.34.88 ARCI CACCIA REGGIO CALABRIA Strada Statale 112 - Pellegrina 89011 BAGNARA CALABRA - RC Tel: 0966/33.73.64 E_mail: spoletigiuseppe@libero.it ARCI CACCIA VIBO VALENTIA Viale Giovanni XXIII Coop. Eugenia Pal. B - PT 6 89900 VIBO VALENTIA - VV Tel: 0963/42.731 E_mail: domenico.pitimada@alice.it ARCI CACCIA CROTONE Via Capo Rizzuto 88841 Isola Capo Rizzato – KR Calabretta Antonio Cell.: 328/8733585 E_mail: antoniocalabretta@virgilio.it
ARCI CACCIA CALTANISSETTA Piazza Pirandello, 5 - 93100 CALTANISSETTA - CL Tel: 0934/22.721 - Fax: 0934/56.59.62 E_mail: leo@ricambilongobardo.it ARCI CACCIA CATANIA Piazza Agostino Pennisi, 24 - 95024 ACIREALE - CT Tel: 095/76.36.105 - Fax: 095/76.36.105 E_mail: nupc@tele2.it ARCI CACCIA ENNA C/O Puzzo Filippo - Via Riva, 49 - 94016 PIETRAPERSIA (EN) - Tel: 320/89.85.033 ARCI CACCIA MESSINA Via Salita Porta, 150 - 98064 LIBRIZZI Massimino Antonino cell. 329/90.16.889 ARCI CACCIA RAGUSA Via Giudice Salvatore, 35 - 97010 - SCOGLITTI (RG) Amarù Giuseppe cell: 331/74.51.878 ARCI CACCIA SIRACUSA c/o Vacante Rosario - Via A. Da Messina, 4 PALAZ. 2 R5 - 96016 LENTINI - SR Vacante Rosario cell. 320/89.84.185 ARCI CACCIA TRAPANI Via C/da F. Michele Rifugio, 236/a 91025 - MARSALA (TP) Milazzo Nicolò cell. 328/68.63.756 E_mail: arcicacciatp@libero.it
Sardegna ARCI CACCIA Comitato Regionale e Federazione Provinciale Viale Umberto, 88 - 07100 SASSARI - SS Tel: 079/27.23.11 - Fax: 079/27.23.110 E_mail: scaco@tiscali.it ARCI CACCIA CAGLIARI Via Mario Aramu, 4/b - 09030 - ELMAS (CA) Tel: 070/24.32.96 - Fax: 070/24.32.96 E_mail: giansoli@libero.it ARCI CACCIA CAGLIARI Via Lamarmora, 49 - 09025 SANLURI - CA Tel: 070/93.07.289 ARCI CACCIA NUORO Piazza Vittorio Emanuele 25 - 08100 NUORO - NU Tel: 0784/36902 - Fax: 0784/20.83.45 E_mail: nuoro@arci.it ARCI CACCIA ORISTANO Via Martiri del Congo, 125 09170 LOCALITA’ SILI ORISTANO - OR Fiori Salvatore cell. 340/8235882 Email: tofio@tiscali.it