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TORREFATTORI

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EDITORIALE

EDITORIALE

COIND UN CAFFÈ ECCELLENTE ANCHE PER LA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA

LA STORIA DI COIND INIZIA NEL 1961 IN UNO STABILIMENTO A CASTEL MAGGIORE, IN PROVINCIA DI BOLOGNA, CON 5 DIPENDENTI. UNA PICCOLA IMPRESA DI TORREFAZIONE DI CAFFÈ, NATA SU INIZIATIVA DEL SISTEMA DELLA COOPERAZIONE DI CONSUMO, DEDICATA A RIFORNIRE DIRETTAMENTE I PICCOLI SPACCI COOPERATIVI CHE ESISTEVANO A QUEL TEMPO. OGGI, ESATTAMENTE DOPO 60 ANNI, QUELLA PICCOLA TORREFAZIONE È DIVENTATA UN GRUPPO INDUSTRIALE DI RILEVANZA NAZIONALE CHE ESPORTA CAFFÈ IN 60 PAESI IN TUTTO IL MONDO, CON OLTRE 230 DIPENDENTI E UN FATTURATO COMPLESSIVO DI 78 MILIONI DI EURO. LEADER NELLA PRODUZIONE DI CAFFÈ A MARCHIO DEL DISTRIBUTORE, CON 7MILA TONNELLATE TOSTATE OGNI ANNO E OLTRE IL 60% DI COPERTURA NEL SEGMENTO PRIVATE LABEL IN ITALIA, COIND È ATTIVO IN TUTTI I SEGMENTI DI BUSINESS: DALLE CATENE GDO E RETAIL AL CANALE VENDING, DALL’ECOMMERCE ALL’HO.RE.CA. COIND INOLTRE PRODUCE, IN FORMULA PRIVATE LABEL, CAPSULE COMPATIBILI CON I PRINCIPALI SISTEMI ESPRESSO COME: NESPRESSO®, NESCAFÉ

IL NOSTRO PRIMO IMPEGNO, IN QUESTI MESI, È STATO QUELLO DI SVILUPPARE UN PRODOTTO ADATTO AL VENDING E L’OBIETTIVO È STATO CENTRATO ATTRAVERSO MESETA INTENSO VENDING, LA MISCELA ESCLUSIVA CHE ABBIAMO PENSATO PER IL CANALE.

DOLCE GUSTO®, LAVAZZA A MODO MIO®, LAVAZZA BLUE®, LAVAZZA ESPRESSO POINT®, CAFFITALY® ED ESPRESSO TUO (FIOR FIORE COOP), CIALDE ESE, CAFFÈ IN GRANI E CAFFÈ MACINATO. COIND È MOLTO SENSIBILE VERSO LA TEMATICA DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: I PROCESSI DI PRODUZIONE, GLI IMBALLAGGI IMPIEGATI, LE CERTIFICAZIONI E L’ATTENTO RIUTILIZZO SIA DI ENERGIA CHE DI SCARTI INDUSTRIALI, RENDONO IL GRUPPO UN’AZIENDA ECOSOSTENIBILE. DA DIVERSI ANNI COIND È ATTIVA NEL MONDO DEL VENDING, CANALE CHE IL GRUPPO RITIENE SEMPRE PIÙ STRATEGICO. PER COMPRENDERE QUALI SONO I PROGETTI E LE ASPETTATIVE FUTURE NEL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA, LA REDAZIONE DI D.A. ITALIA HA INCONTRATO E INTERVISTATO PIETRO MANZINI, SALES MANAGER ITALIA DI COIND.

INTERVISTA CON

PIETRO MANZINI – SALES MANAGER ITALIA COIND

Quale percorso professionale ti ha portato ad entrare nel 2019 in Coind e che

ruolo svolgi oggi in azienda? Il mio ambito di competenza è il mondo del caffè. Ho lavorato dieci anni come responsabile Ho.Re.Ca. di Caffè Cagliari di Modena. In seguito sono stato Direttore Commerciale Italia di Caffitaly dal 2013 al 2016; dal 2017-2018 Direttore Commerciale del gruppo Daroma e poi, da febbraio 2019 sono entrato nella famiglia Coind, inizialmente come Responsabile vending e Product manager mentre dal primo gennaio 2021 ricopro il ruolo di Responsabile Commerciale Italia di tutte le divisioni (GDO, Vending, Ho.Re.Ca.).

Come valuti questa esperienza professionale svolta in un periodo molto complesso e caratterizzato dalle problematiche legate all’emergenza sanitaria?

Nel 2019 sono entrato in azienda molto motivato, con l’obiettivo di rafforzare la divisione vending e ho trovato un’azienda, con una forte volontà di strutturarsi in una dimensione coerente con quelli che sono i tempi e le dinamiche attuali, uscendo da certe logiche legate al mondo cooperativo. Coind è un’azienda dinamica che sta vivendo un cambiamento radicale, molto “privata” a livello di mentalità. Il 2019 è stato un buon anno, ma poi è arrivata la pandemia, con le difficoltà che tutti, non solo noi, si sono trovati ad affrontare, soprattutto nel comparto Ho.Re.Ca.

Coind opera in diversi canali e con un por-

tafoglio diversificato di brand. Il Gruppo ha due principali divisioni: la prima, che fa base a Castel Maggiore (BO), è focalizzata sul caffè; l’altra, che fa base a Noale, in Veneto, di occupa di cosmesi. All’interno dell’universo caffè, il conto terzi rappresenta il core business dell’azienda, ma esiste una divisione Ho.Re.Ca. attiva da molti anni che vanta, in portafoglio, i tre marchi dell’azienda: Caffè Meseta, Caffè Attibassi e Caffè Carracci, con i quali siamo operativi in Emilia e in una parte della Toscana. Siamo presenti anche nella GDO come produttori del caffè a marchio Coop e Conad in primis. A questo si aggiunge la divisione vending, che è sempre esistita ma che negli ultimi due anni è stata sviluppata ed ha conosciuto una forte trasformazione, perché l’azienda si è impegnata per far crescere questo segmento. Coind è senz’altro conosciuta come produttore di private label, ma al suo interno ci sono delle divisioni storiche che occupano una posizione di mercato sempre più interessante.

Quanto è importante oggi la distribuzione automatica nel business di Coind e quanto lo sarà nell’immediato futuro?

Per essere precisi, a seguire il canale Ho.re.Ca. e il vending è Coind Trading, una società riconducibile al Gruppo. L’Ho. re.ca. riveste la parte più consistente di questo business, ma consideriamo il vending un canale strategico, nel quale abbiamo investito e continueremo ad investire. Il nostro primo impegno, in questi mesi, è stato quello di sviluppare un prodotto adatto al vending e l’obiettivo è stato centrato attraverso Meseta Intenso Vending,

la miscela esclusiva che abbiamo pensato per il canale. Siamo convinti sia il prodotto giusto per questo mercato e ci sono gestori che l’hanno già adottato. Inoltre, da poche settimane, abbiamo lanciato un sistema chiuso, “Touch Coffee System”, composto da macchina e capsula prodotta da noi, con l’obiettivo di posizionarci nel mercato del monoporzionato.

Quali considerazioni vi hanno spinto a scegliere di entrare nel canale OCS con un si-

stema chiuso? Abbiamo ritenuto di seguire quella che sembra la direzione presa degli operatori di settore. Sulla scorta di questa tendenza che abbiamo colto e che volgiamo soddisfare, pensiamo ci sia una buona fetta di mercato da occupare.

Si tratta di un investimento importante per un sistema chiuso: tre miscele di espresso, un decaffeinato e tre solubili.

Sì, siamo convinti che, per posizionarsi sul mercato e scontrarsi con brand già presenti, sia necessario disporre di una gamma più ampia possibile. Questo sistema è giovane e non si può partire con “tutto e subito”, perché rischi di non essere credibile, ma una discreta scelta devi offrirla, altrimenti non vieni preso in considerazione.

Con quali prodotti affrontate il canale vending? State pensando a qualche no-

vità? Ad oggi Meseta Intenso Vending è il nostro prodotto principale per il canale. In realtà abbiamo completato il percorso anche per un’altra miscela ma, prima di lanciarla, vorremmo capire l’impatto dell’Intenso Vending sul mercato.

L’innovazione tecnologica è una caratteristica fondamentale per il successo di una torrefazione, anche se prevede investimenti molto consistenti e continui nel tempo. Quanto Coind si è recentemente impegnata nell’ammodernamen-

to degli impianti? L’azienda ha iniziato un processo di investimento già alcuni anni fa. Il trend è andato avanti perché, l’aspettativa di volumi di una certa entità, sollecitata anche dalle previsioni dei player, ci ha imposto di essere in grado di rispondere alla domanda. Solo con un ammodernamento e un potenziamento delle linee di produzione sarebbe stato possibile far fronte ad un certo tipo di richiesta e Coind ha deciso di affrontarlo.

Il caffè in Italia non è solo innovazione, ma anche tradizione, rispetto dei precet-

ti. Cosa significa qualità per Coind? Per noi la qualità è fondamentale. L’azienda ha standard qualitativi alti, che derivano poi dalle richieste dei player principali. È diffusa l’idea che nella GDO la qualità venga un po’ messa in secondo piano, invece non è affatto così: siamo letteralmente sommersi di richieste e verifiche di qualità del prodotto da parte di chi gestisce questo aspetto nella GDO. Non puoi permetterti di fare errori in questo percorso, altrimenti vieni messo in discussione. Per noi fare qualità significa soprattutto mantenere l’elevato standard concordato con il cliente.

Lo sviluppo sostenibile e la responsabilità d’impresa sono temi sempre più centrali per le imprese. Qual è l’impegno di Coind su questi temi? Coind è da sempre

attenta ai temi ambientali e sociali. Questo lo si può facilmente percepire appena si entra negli stabilimenti. Quest’anno abbiamo presentato per la prima volta un Bilancio Sociale di Sostenibilità e abbiamo aderito al programma di certificazione Climate Neutral, cominciando proprio dal mondo delle capsule. La scelta di presentare il Bilancio Sociale testimonia la volontà del Gruppo Coind di fare della sostenibilità un elemento fondante del proprio modello di business, orientato a rafforzare il senso di responsabilità nei confronti dei nostri interlocutori, dei lavoratori e dei paesi con cui operiamo.

Quanto è importante investire nello sviluppo sostenibile in tempi di pandemia?

La pandemia ha provocato una crisi senza precedenti, costringendo all’isolamento milioni di persone e mettendo in ginocchio l’economa mondiale. Uno scenario inimmaginabile che ci ha stimolato a riflettere con maggiore attenzione sulla crucialità del nostro ruolo sociale di impresa che si relaziona con una molteplicità di stakeholder, garantendone il soddisfacimento e la tutela degli interessi e prefiggendosi, nel medesimo tempo, l’obiettivo di generare un impatto sociale positivo sul territorio. Da sempre, nel perseguire i nostri obiettivi aziendali non ci limitiamo ad agire nel massimo rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti negli ordinamenti giuridici di tutti i paesi con cui ci relazioniamo, ma operiamo in ottemperanza dei principi di lealtà, correttezza, responsabilità, libertà della persona umana e rispetto della diversità, rifiutando ogni tipo di discriminazione, di sfruttamento e di diseguaglianza sociale. L’impegno del Gruppo si è tradotto anche nella valorizzazione dei nostri soci e dipendenti e nello sviluppo di iniziative volte alla formazione e al potenziamento della cultura aziendale, così come è costante lo sforzo intrapreso per garantire la tutela dei diritti dei lavoratori, dei consumatori e dell’ambiente, promuovendo la visione del commercio orientata fortemente all’equo e solidale.

Il prodotto Fair Trade®, spesso richiesto dai bandi delle gare d’appalto, è disponi-

bile anche per il vending? Si tratta di un segmento in cui siamo attivi e, a richiesta, possiamo renderlo disponibile ai gestori vending. Si tratta di una nicchia di mercato e di un prodotto che ha suo mercato, con le sue logiche di prezzo, ma noi lo trattiamo da molti anni.

Quanto incidono le esportazioni per il

vostro gruppo? Molto. L’azienda ha un forte orientamento al commercio verso i mercati internazionali. Abbiamo investito molto sulla struttura commerciale estero e la direzione intrapresa ci sta portando ad essere sempre più un’azienda globale. L’export continua ad aumentare in quota e c’è una prospettiva di sviluppo per il prossimo triennio davvero importante, una crescita che sarà fondamentale per lo sviluppo di Coind.

Parteciperete all’edizione 2022 di Vendi-

talia? Sì, ci saremo. Eravamo già iscritti come espositori a Venditalia 2020, poi rinviata a causa della pandemia e abbiamo confermato la nostra partecipazione per l’edizione 2022.

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