NUMERO 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019
INNOVAZIONE DIGISOFT RIVOLUZIONE DIGITALE
EVENTI SIGEP 2019 MARCA 2019
DAITALIA www.daitalia.it
TORREFATTORI INTERVISTA CON COVIM
Attenti a quei due È in arrivo una coppia irresistibile: la tecnologia di Opera Touch si abbina al nuovissimo Tango SL, il distributore Snack&Food ad alta capacità che lavora in modalità slave. Il risultato è entusiasmante: grazie all’interfaccia touch di Opera Touch, l’utente migliora la sua esperienza di consumo e dispone su Tango SL di selezione per categorie, immagini dei prodotti, informazioni e filtri per caratteristiche nutrizionali. Opera Touch e Tango SL: attenti a quei due!
necta.evocagroup.com
LA PASSIONE SI RINNOVA. Aulika Evo si accende di nuova luce grazie all’interfaccia capacitiva retroilluminata e alla zona di erogazione con LED blu e bianchi. Le icone foto-realistiche rendono ancora più facile selezionare la bevanda direct-to-cup desiderata, tra le tante disponibili. Ma Aulika Evo non si differenzia solo per il design. Progettata per contesti professionali, nella versione Top offre l’esclusiva funzionalità High-Speed Cappuccino, che riduce i tempi di erogazione delle bevande a base latte e assicura una perfetta consistenza della schiuma. Il doppio circuito idraulico e i capienti serbatoi di acqua e caffè sono ulteriori elementi che ne garantiscono l’efficienza e ne fanno la migliore opzione per i contesti OCS.
www.saecoprofessional.com
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EDITORIALE
L’INEVITABILE CENTRALITÀ DEL CONSUMATORE FINALE Il modello di business del vending ha sempre reso molto complicato il suo rapporto con il consumatore finale. Non si può infatti dimenticare che, per installare una macchina in una qualunque postazione, il gestore deve fare innanzitutto i conti con un decisore (solitamente un responsabile acquisti), che compie delle scelte in base a dei parametri che nulla hanno a che vedere con la soddisfazione di chi realmente accede al distributore automatico. Per cui: “mettere al centro il consumatore finale”, è sempre stata una bella frase ad effetto, ma poi nella realtà quotidiana si è sempre preferito investire tempo e risorse per soddisfare solo le richieste dei decisori, veri clienti della gestione. Non sarebbe giusto colpevolizzare qualcuno per questa scelta spesso obbligata, ma è chiaro che i risultati sono stati molto penalizzanti per il settore. Stagnazione del prezzo, aumenti dei ristorni, diminuzione della marginalità, standardizzazione dell’offerta, sono solo alcuni degli effetti di questa politica focalizzata sui decisori. Trovare una soluzione alternativa appariva anche complicato, basti pensare al caffè, principale driver del settore, con un’offerta che si basava su centinaia di migliaia di macchine con poco più di una decina di pulsanti. Grandissima capillarità, vicinanza al luogo di lavoro, ma una gamma molto limitata di proposte per il consumatore finale.
singoli ingredienti per preparare bevande personalizzate, aggiungere topping e sciroppi, abbinare alla bevanda calda anche un biscotto o altri prodotti di piccola pasticceria. Insomma, la rivoluzione è già iniziata. Il meccanismo è semplice: offrire molto di più per ottenere molto di più. Perché se si consente all’utente di avere sempre delle scelte aperte e con ampie possibilità di personalizzazione, se si arricchisce il prodotto base (caffè e derivati) con altri prodotti, è chiaro che il consumatore finale si sente al centro del processo decisionale ed è assolutamente disposto a La tecnologia nella spendere qualcosa in più pur di vendita automatica ottenere un’esperienza di conha fatto passi avanti sumo decisamente migliore molto evidenti ed è in ed adattabile alle sue reali grado di supportare esigenze. Vi sembra una cosa da poco?
modelli di vendita decisamente più accattivanti.
Fortunatamente oggi le cose sono cambiate e allo stesso tempo le scuse sono finite. La tecnologia nella vendita automatica ha fatto passi avanti molto evidenti ed è in grado di supportare modelli di vendita decisamente più accattivanti. Ricordo ancora i commenti di molti gestori quando si sono trovati di fronte ai primi totem di McDonald’s durante Expo 2015. La frase più ricorrente era: “sembrano delle macchine vending con un grande touchscreen”. Oggi questa tecnologia è ampiamente diffusa e consolidata e sta portando grandi benefici alla catena di fast food. Ampia scelta, possibilità di personalizzare i panini, più tempo per scegliere cosa ordinare, hanno portato ad un aumento consistente dello scontrino medio e della soddisfazione del cliente. Oggi questa tecnologia c’è anche nel vending. I vecchi pulsanti sono stati sostituiti da schermi touch, l’offerta è fortemente aumentata, c’è la possibilità di scegliere la dose dei
EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
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SOMMARIO
NUMERO 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR
3 EDITORIALE
LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR
ANTONIO VALESTRA GRAPHIC DESIGN DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE COMMERCIAL NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF LUCINI OFFICINA D’ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 ISCRIZIONE AL R.O.C. 31449 PERIODICITÀ MENSILE
L'inevitabile centralità del consumatore finale
6 MERCATO DEL VENDING Latest News
16 TORREFATTORI
COVIM Qualità e costanza garantiscono una continua crescita della torrefazione genovese
24 INNOVAZIONE
DIGISOFT Le nuove sfide del mondo del Vending nell’era del Digitale
30 EVENTI
EVOCA, Gaggia Milano, 80 anni di vero espresso italiano Milan Coffee Festival, il festival dedicato al caffè artigianale conquista Milano SIGEP 2019 MARCA 2019
48 APPROFONDIMENTI
La criminalità predatoria nel 2017. Gli attacchi ai distributori automatici
53 APPUNTAMENTO IN FIERA
EXPO VENDING SUD HOST 2019
EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA MARCANTONIO COLONNA 15 20149 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 UFFICIO COMMERCIALE commerciale@daitalia.it www.daitalia.it POSTA ELETTRONICA info@daitalia.it ABBONAMENTI abbonamenti@daitalia.it LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL
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È CAFFÈ BORBONE IL FORNITORE UFFICIALE DELLA CENA DI GALA PER LA PRIMA DELLA SCALA Con la stagione 2018/2019 Caffè Borbone diventa Partner e Fornitore Ufficiale del Teatro alla Scala e, il 7 dicembre scorso, ha messo il suggello finale alla Cena di Gala della Prima, oltre a permettere a spettatori e artisti di poter degustare nel corso della stagione teatrale l’aroma del caffè preparato nella sede di Napoli. L’energia dell’ ”Attila” di Giuseppe Verdi che ha inaugurato la stagione del teatro milanese troverà quindi piena corrispondenza nella bevanda energizzante per eccellenza, declinata in una delle cinque miscele di Caffè Borbone che potranno essere assaporate non solo nel Teatro del Piermarini, ma anche a casa, grazie alle cialde e capsule compatibili, ormai la forma più diffusa di consumo domestico di caffè. Caffè Borbone è da sempre ambasciatore della storia e del “vivere all’italiana” e attraverso questa partnership con uno dei simboli più iconici del Bel Paese nel mondo, rafforza i valori di eccellenza conosciuti e apprezzati anche all’estero. Sostenere i valori sociali, culturali e artistici italiani è uno degli impegni che Caffè Borbone ha da tempo adottato come valori di impresa responsabile, condividendoli con tutti i propri affezionati estimatori, unitamente alle politiche di sostenibilità ambientale che hanno portato alla realizzazione delle cialde compostabili.
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CDA FA SCUOLA: FORMAZIONE PER I TALENTI DEL FUTURO Prosegue l’impegno di CDA (Cattelan Distributori Automatici) di Talmassons (UD), nella generazione di valore per il territorio, con progetti che vedono protagonisti i giovani da introdurre nel mondo del lavoro. Ha preso il via un corso di formazione post diploma nel settore agroalimentare, in cui CDA è partner del MITS, Istituto Tecnico Superiore Malignani di Udine. L’obiettivo principale della Fondazione MITS è formare figure tecniche professionali di livello post-secondario che rispondano alle esigenze del mondo del lavoro e possano trovare un’immediata collocazione: CDA collabora all’iniziativa per il corso “Tecnico superiore per il settore agroalimentare” e, nell’ambito del progetto, mette a disposizione due manager per la formazione dei giovani partecipanti nell’arco dei tre anni di corso. L’impegno di CDA nella valorizzazione dei talenti si concretizza anche nello scouting e formazione diretta di nuove risorse specializzate. Quello con il mondo della scuola è un legame a doppio filo, di cui il corso MITS è solo l’ultimo approdo: negli ultimi anni, la collaborazione dell’azienda friulana con il tessuto formativo locale si è concretizzata anche con l’adesione al progetto di alternanza scuola-lavoro, che vede gli studenti delle scuole superiori ospitati alla CDA tre volte l’anno, e una collaborazione continuativa per gli stage delle Università di Udine e Trieste. Dal 2014 CDA è inoltre attiva con le ultime classi degli istituti superiori del Friuli Venezia Giulia sul fronte della sensibilizzazione al tema della Responsabilità Sociale d’Impresa, una collaborazione avviata sotto la guida di Animaimpresa (associazione no profit promotrice della CSR in FVG), con il primo percorso verso la comprensione del bilancio sociale e del bilancio di genere. Ad oggi sono oltre 200 studenti friulani che hanno potuto avvicinarsi al tema della Responsabilità Sociale d’Impresa in modo critico, attraverso le giornate di formazione periodicamente organizzate presso l’azienda. Da anni sensibile alle tematiche della sostenibilità e a quelle più ampie della Corporate Social Responsibility, l’azienda ha inoltre concretizzato l’inserimento in azienda e la formazione di una CSR Manager: Eleonora D’Alessandri arriva da un percorso di crescita interno all’azienda; già responsabile marketing, si è specializzata a Milano con il corso di Alta Formazione ALTIS dell’Università Cattolica. D’Alessandri si occuperà di accompagnare CDA nella strada già intrapresa, conciliando gli obiettivi economici con il contributo che l’impresa può dare alla comunità, al territorio e a tutti i portatori di interesse.
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MATIPAY DI SITAEL È STATA PREMIATA AL CONSUMER ELECTRONIC SHOW (CES) DI LAS VEGAS Una strana coppia, denaro contante da un lato e servizi digitali come Spotify, Amazon o Netflix dall’altro. Eppure a Bari, in Puglia, hanno pensato di unire questi due mondi apparentemente inconciliabili. L’idea negli Stati Uniti è piaciuta al punto che al Consumer Electronic Show, la grande fiera hi-tech di Las Vegas, hanno deciso di premiarla. Il sistema si chiama MatiPay e si può integrare in pochi minuti in una qualsiasi macchina vending. “Solo negli Stati Uniti un buon 30% della popolazione non ha una carta di credito e questa soluzione permetterà di accedere a tanti servizi oggi a loro preclusi”, racconta Matteo Pertosa, poco più di trent’anni, seconda generazione alla Sitael fondata dal padre a Mola di Bari dove si fabbricano aerei e satelliti. Le potenzialità di Matipay sono evidenti, non a caso la Sitael ha già avviato trattative con colossi di prima grandezza della Silicon Valley. Nell’est Europa, tanto per fare un esempio, la penetrazione delle carte di credito è sotto il 30% mentre in Italia il numero di quelle attive, bancomat inclusi, è di oltre 17 milioni. “Alla fine MatiPay rende molto più trasversale l’accesso a servizi ormai essenziali come il poter ordinare online”, prosegue Pertosa che guida la divisione Iot dell’azienda di Bari. Il tutto funziona grazie alla combinazione delle tecnologie Nfc, Bluetooth e iBeacon. La macchina si collega automaticamente allo smartphone dell'utente tramite un semplice tocco che consente l'identificazione. I fondi vengono inseriti in un portafoglio virtuale, abilitato anche per l'ecommerce, che può essere alimentato attraverso il contante come le carte di credito o altri metodi di pagamento virtuali. I clienti possono anche esprimere la loro preferenze riguardo ai prodotti e, sotto il loro consenso, il sistema raccoglie i dati comportamentali relativi agli acquisti (tempo, luogo, prodotti). Grazie a un algoritmo, i dati verranno poi utilizzati per fornire promozioni personalizzate.
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PARTE LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE TELEVISIVA NAZIONALE 2019 DI COVIM+ Domani andrà in onda sulle reti RAI il primo dei 419 spot previsti per l’intensa campagna di comunicazione nazionale di Covim, torrefazione genovese che nel 2019 ha deciso di aumentare i già importanti investimenti in comunicazione televisiva messi a budget negli scorsi anni. Tutti gli spot andranno in onda in chiaro su RAI1, RAI2, RAI3, RaiNews e RaiPremium a partire da mercoledì 23 gennaio e fino a sabato 30 marzo. Per il secondo anno consecutivo gli spot di Covim saranno trasmessi durante tutte le giornate del Festival di Sanremo, uno dei principali eventi mediatici italiani. Il resto della programmazione sarà come di consueto di alto profilo e gli spot di Covim saranno inseriti all’interno di trasmissioni televisive di successo, nel prime time e durante importanti eventi sportivi come la Coppa Italia di calcio.
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Durante la primavera 2019, Covim pianificherà l’inserimento della sua comunicazione televisiva anche sulle reti Mediaset e su La7, che si andrà ad affiancare a quella già in calendario sulle reti RAI. A breve partirà anche una campagna specificatamente dedicata al WEB, canale di comunicazione innovativo in cui Covim crede molto.
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CONFIDA PARLA DI PLASTICA IN REGIONE LOMBARDIA E PRESENTA SOLUZIONI GREEN Sabato 1 dicembre si è tenuto presso la sala Pirelli della Regione Lombardia il convegno “Patto Strategico del Territorio per l’Ambiente”, organizzato dall’associazione ambientalista Fare Ambiente, presieduta dal Prof. Vincenzo Pepe. Presenti diversi esponenti delle istituzioni, tra cui il Presidente della Commissione Ambiente della Regione Lombardia Riccardo Pase, il Sottosegretario regionale alla Rigenerazione e Sviluppo Area Expo Fabio Altitonante, il senatore Emanuele Pellegrini e diversi esperti. Nel corso del convegno è intervenuto il Presidente di CONFIDA Massimo Trapletti, che ha parlato del tema della plastica nella distribuzione automatica riportando le preoccupazioni delle imprese del comparto in merito alla Direttiva Europea in via di approvazione, auspicando un approccio meno ideologico e più orientato alla risoluzione del problema ambientale. “La direttiva europea che parte da una giusta esigenza di salvaguardia dei mari dell’inquinamento plastico”, ha spiegato il Presidente Trapletti, “vuole abolire alcuni prodotti monouso presenti anche nel vending (palette di plastica) e ridurne l’utilizzo di altri (bicchieri di plastica) senza considerare che tali articoli monouso vengono utilizzati al 97% all’interno di luoghi chiusi (aziende, ospedali, scuole e università) dove è presente la raccolta differenziata dei rifiuti e non generano pertanto inquinamento marino. Inoltre tali prodotti garantiscono la sicurezza alimentare del consumatore in particolare in ambienti come ospedali e aziende di produzione perché essendo studiati per essere alloggiati all’interno delle vending machine evitano contaminazioni. Pertanto l’applicazione di tale direttiva nel settore, senza una seria indagine preventiva di impatto, non solo non contribuirebbe alla salvaguardia dell’ambiente ma rischierebbe di avere conseguenze negative a livello imprenditoriale e occupazionale sulle aziende del settore, in primis sulle imprese che producono articoli monouso in plastica che sono prodotti italiani esportati in tutta Europa”, ha concluso il Presidente di CONFIDA. Il convegno è stato anche un’occasione per presentare alcune soluzioni di vending sostenibile tra cui il progetto RiVending, promosso da CONFIDA insieme a COREPLA e Unionplast, che mira a creare un circuito chiuso di raccolta e riciclo di bicchieri e palette di plastica avviate a nuova vita, creando un’economia circolare perfetta.
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IVS ACQUISTA MONEYNET, SOCIETÀ DI PAGAMENTO AUTORIZZATA DALLA BANCA D’ITALIA Fare un bonifico o pagare un bollettino postale direttamente dai distributori automatici di IVS sarà presto possibile, grazie all'acquisizione da Nexi (ex CartaSì), del 100% di Moneynet, società specializzata nell’erogazione di servizi di monetica e di pagamento autorizzata dalla Banca d’Italia. Attraverso l'app CoffecApp, saranno infatti circa 15.000 le macchine abilitate ad un pacchetto di servizi evoluti molto più vicini al mondo bancario che al vending tradizionale. Antonio Tartaro, Amministratore Delegato di IVS Group, ha commentato al Sole 24 Ore: "Con questa operazione confermiamo la nostra attitudine a innovare e a fare uso delle nuove tecnologie grazie all’opportunità offerta dal fintech. Entriamo nel mondo dei pagamenti digitali e puntiamo a crescere nello shopper marketing. Tutte carte in più per conquistare il mercato".
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RISTORA PRESENTA UNA GAMMA COMPLETA DI SOLUBILI BIO PER IL VENDING Il valore delle vendite di prodotti biologici in tutti i canali nel 2018 è superiore a 3,5 miliardi di euro, con un incremento dell'8% rispetto all'anno precedente. Numeri molto interessanti che però, nonostante le continue crescite degli ultimi anni, rappresentano solo il 3% del totale del comparto. Nel vending il mercato del BIO è ancora più di nicchia, ma Prontofoods, in una logica di servizio al cliente, ha deciso di offrire a tutti i suoi clienti ben 5 nuovi prodotti solubili biologici a marchio Ristora: Latte, Cioccolato, The verde, The nero e Ginseng. Tutti i prodotti sono stati già testati in laboratorio e hanno un alto profilo qualitativo. Nel settore della distribuzione automatica sono sempre più frequenti le aziende che chiedono dei prodotti BIO all'interno delle zone ristoro automatiche e numerose Pubbliche Amministrazioni li inseriscono nei bandi di gara, premiandoli con un maggior punteggio nella parte tecnica, quindi la richiesta da parte dei gestori è in aumento.
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CONTINUA A CRESCERE IL MERCATO DELL'ACQUA IN BOTTIGLIA (DI PLASTICA): +6,3% I dati pubblicati dall’annuario Bevitalia di Beverfood.com fotografano un mercato dell’acqua in bottiglia in grande salute. Nel 2017 sono stati acquistati in Italia ben 13.450 milioni di litri (contro i 12.650 del 2016, +6,3%) e un giro d’affari di 3 miliardi (+7,1%). L’acqua naturale non gasata domina il mercato (quasi il 70% delle vendite) mentre crescono le effervescenti naturali a sfavore delle frizzanti. Nei canali di vendita, ovviamente stravince la GDO con il 70% delle vendite (era il 69% nel 2016), mentre Dettaglio tradizionale e Door to door sono in flessione al 9%. Horeca, catering e vending restano stabili al 21%. Le Leggi europee promulgate di recente sembrano non tenere conto di questi numeri: come si imbottiglieranno oltre 13 miliardi di litri (solo Italia) in caso di una forte stretta sulla plastica? Il consumo nel mondo cresce moltissimo, soprattutto per motivi legati alla sicurezza alimentare (garantiti dal monouso) e al benessere e si stima inoltre che entro il 2024 la domanda globale sarà di oltre 500 miliardi di litri.
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REGIONE LIGURIA: NIENTE MERENDINE NELLE SCUOLE. PUBBLICATE LE LINEE GUIDA PER IL VENDING Con un Decreto del Direttore Generale, la Giunta Regionale della Liguria ha approvato le "Linee guida per le offerte di alimenti e bevande salutari con distributori automatici nelle scuole" Frutta e verdura, alimenti freschi e locali, prodotti DOP, IGP, da agricoltura biologica, a Km0 e equosolidali gli alimenti concessi. Sul banco degli imputati tutti i prodotti con contenuto energetico superiore alle 150 Kcal per singola porzione (la maggior parte dei prodotti che hanno alta rotazione nei distributori automatici). Inoltre, sono da evitare: grassi sopra i 9 grammi a porzione, oli vegetali (palma e cocco), zuccheri semplici aggiunti e alto contenuto di sodio (contenuti in molti altri prodotti alto battenti). Ovviamente, da evitare bevande con aggiunta di zuccheri semplici e dolcificanti o ad alto contenuto di teina, caffeina, taurina e similari. Punteggio superiore per chi offre bicchieri biodegradabili e compostabili; caffè minimo 8 grammi di Arabica 100%.
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PER UNA PAUSA GUSTOSA E DI QUALITÀ: PARTNERSHIP NEL VENDING TRA PERFETTI VAN MELLE E BALCONI SPA Al via dal 14 Gennaio 2019 la partership nel canale vending machine tra Perfetti Van Melle Italia e Balconi S.p.a. Balconi è un'azienda italiana specializzata nella produzione di merende, roll, torte, wafer e biscotti di qualità. La società, fondata nel 1953 da Michele Balconi, che trasforma la sua pasticceria nella società industriale Dolciaria Balconi S.p.A. con sede a Nerviano (MI), dal maggio del 2015 è diventata parte del Gruppo multinazionale irlandese Valeo Foods. Da sempre, l’azienda dedica massima attenzione alla qualità e alla sicurezza, selezionando accuratamente le materie prime e proponendo prodotti genuini, senza olio di palma, coloranti, grassi idrogenati e additivi conservanti. Nel canale vending, saranno distribuiti i Wafer, al cacao e alla nocciola, le merendine Mix Max, gli Snack, al latte e al cacao, il Trancetto al cacao e le Crostatine Integrali Bio.
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I DISTRIBUTORI SCATTOLIN A FAVORE DELLA COMUNITÀ "DOPO DI NOI" Grazie all'impegno di un gestore veneto, Scattolin Distribuzione Automatica e dell’associazione genitori “La Nostra Famiglia”, è nato a Noale l'importante progetto di solidarietà "Diamo ali ai sogni”. A partire dal 2019, una quota delle consumazioni effettuate presso i loro distributori verrà destinata al finanziamento di un servizio di accompagnamento e di trasporto delle famiglie e delle persone con disabilità, ospiti della comunità alloggio “Dopo di noi”, consentendo loro di partecipare ai laboratori e alle attività socio-culturali promossi in città. "Da tempo siamo impegnati a promuovere consapevolezza nei consumi, attenzione al benessere e alla salute, oltre ad azioni sociali di sostegno al territorio e comportamenti virtuosi nel rispetto dell’ambiente. La sostenibilità è la chiave del nostro fare impresa", spiegano i titolari della gestione veneta.
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DAL 1° GENNAIO 2019 IL CONTRIBUTO CONAI È AUMENTATO DEL 62% Dal 1° gennaio 2019 sono entrati in vigore i nuovi valori delle fasce contributive CONAI per gli imballaggi in plastica. I prodotti monouso del vending sono stati inseriti in fascia C, con un contributo di 369 euro a tonnellata (contro i precedenti 228). Alla luce di questo ennesimo aumento, destinato a crescere a tassi esponenziali nel 2020 e negli anni successivi, si rivela sempre più importante il progetto RiVending, promosso anche da Confida. In presenza di un circuito efficace di selezione e riciclo, si passerebbe quanto meno in fascia A (150 euro/tonn), con un risparmio per il sistema vending notevolissimo. Vale davvero la pena farlo diventare un obiettivo prioritario per il prossimo anno.
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UBER E STARBUCKS IL CAFFÈ IN UFFICIO IN SOLI 30 MINUTI Obiettivo dichiarato di Starbucks per il 2019 sarà riuscire a consegnare il suo caffè direttamente sulle scrivanie degli uffici nordamericani. L'idea è resa possibile grazie all'accordo con UberEats, un colosso del food delivery. Starbucks, dopo l'esperienza di successo in Cina (partner Alibaba), ha annunciato che ben 2.000 suoi punti vendita negli Stati Uniti offriranno il servizio. I piani di Starbucks per l'Italia sono quelli di aprire molti nuovi punti vendita nei prossimi anni ed è molto probabile che nell'immediato futuro, nelle principali città italiane, sarà attivato anche il servizio di consegna agli uffici.
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IVS ACQUISISCE ROMA DISTRIBUZIONE 2003 E OTTIENE UNA LINEA DI CREDITO DA 150 MILIONI Chiusura d’anno dell'anno da protagonista per IVS Group che ha acquistato il ramo d’azienda della società Roma Distribuzione 2003, attiva nel vending nella regione Lazio ed attualmente controllata dal gruppo Supermatic SpA. La gestione romana fattura circa 4 milioni di euro ed è stata spesso al centro delle dinamiche vending della Capitale. La notizia che ha destato più interesse è però l'ottenimento di una nuova linea di credito da 150 milioni di euro da parte di IVS. Il finanziamento è suddiviso in due linee: una da 50 milioni, destinata al rifinanziamento di linee di credito esistenti; una da 100 milioni, destinata ad operazioni di acquisizione, che prevede un periodo di utilizzo fino a 18 mesi. Per entrambe le linee, il rimborso avverrà in un’unica soluzione (bullet) al 15 ottobre 2022. L’operazione è finalizzata a supportare la strategia di crescita di IVS, che si realizzerà prevalentemente mediante ulteriori acquisizioni, in Italia e in altri mercati in Europa.
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PROROGATO L'IPERAMMORTAMENTO AL 270% FINO A 2,5 MILIONI. NO AL SUPERAMMORTAMENTO. Come previsto, si è dovuto attendere il 31 dicembre per sapere se l'iperammortamento sarebbe stato prorogato anche nel 2019. La norma ha avuto un cammino davvero tortuoso. Alla fine ecco la nuova norma: viene prorogata la maggiorazione in favore dei soggetti che usufruiscono dell’iperammortamento 2019, con riferimento gli investimenti effettuati fino al 31 dicembre 2019 ovvero fino al 31 dicembre 2020, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Per tali investimenti, la maggiorazione è così rimodulata dalle nuove disposizioni della Legge di Bilancio 2019: 170% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro 100% per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro 50% per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro Attenzione: i dati si riferiscono alla maggiorazione, quindi sono del 270%, 200% e 150%. Il superammortamento, invece, non viene rinnovato. La misura ha cessato di esistere al 31 dicembre 2018.
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CARREFOUR APRE A PARIGI IL SUO PRIMO SUPERMERCATO AUTOMATICO EUROPEO Una delle più grandi sfide mai portate a termine negli ultimi dieci anni è quella di trovare un punto d'incontro tra la Grande Distribuzione Organizzata e il vending. Oggi, grazie alla tecnologia, Carrefour ha allestito, appena fuori Parigi, un supermercato “pilota” che aprirà i battenti nel marzo del 2019 con un sistema basato sul riconoscimento facciale, la tecnica più adatta a tracciare, attraverso telecamere, tutti i prodotti che entrano nel carrello e di regolare la transazione a fine percorso. Viene dunque totalmente eliminata la barriera casse e il punto vendita sarà protetto da un sorvegliante digitale. Carrefour, dopo l'esperienza di Shangai, dove ha aperto nella primavera 2018 il suo primo supermercato automatico, intende portare in Europa il progetto, rispondendo alle aperture di punti vendita automatizzati dei competitor, come i negozi fisici “Amazon Go”.
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SOLIDARIETÀ VENDING “UN'ALZATA PER LA VITA” PER FESTEGGIARE I 45 ANNI DI LIOMATIC La scorsa settimana al PalaBarton di Perugia, si è tenuta la partita di beneficenza “UN’ALZATA PER LA VITA” tra Sir Safety Perugia Volley e Bartoccini Perugia Volley, promossa da Liomatic Spa, in occasione del 45esimo anniversario dalla sua fondazione. Il ricavato è stato interamente devoluto in beneficenza all’Associazione di Giacomo Sintini, “Forza e coraggio”, che si occupa di raccogliere fondi per la ricerca medica contro leucemie e linfomi e per l’assistenza in campo onco-ematologico. “Per il 45esimo anniversario, abbiamo voluto dare un significato più profondo all’evento”, ha affermato Ilaria Caporali, amministratore delegato di Liomatic Spa, “trasformandolo in una vera e propria occasione di incontro che valorizza lo sport, come vettore di coesione sociale e di solidarietà. Ci è sembrato perfetto condividere questo grande evento con tutti, organizzando la partita di beneficenza”.
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CANNABIS LIGHT, GESTORE DENUNCIATO PER SPACCIO E DETENZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI Era nell'aria una stretta molto incisiva sul fiorente mercato della cannabis light, che è andata perfino oltre le attese. I Militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Taranto hanno eseguito un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti di 48 esercizi che commercializzano derivati della canapa sativa (la cosiddetta “cannabis light”, ndr). Questo ha portato al sequestro preventivo di circa 9 kg della sostanza presso un distributore automatico “H24”, ubicato nelle vicinanze di due plessi scolastici della città e che aveva scatenato le ire della popolazione locale. Sei persone (il titolare del distributore automatico ed i responsabili delle società che commercializzano il prodotto), sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per il reato di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. L’ipotesi accusatoria è stata avallata anche dal gip di Taranto e dal Tribunale del Riesame, che hanno confermato i provvedimenti di sequestro. Il reato? La canapa aveva una percentuale di THC superiore allo 0,5%. La stessa sorte dovrebbe quindi toccare agli altri 47 gestori che hanno acquistato la cannabis dallo stesso fornitore.
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INGENICO DARIO SCACCHETTI È SALES, MARKETING AND BUSINESS DEVELOPMENT DIRECTOR PER L’ITALIA Ingenico Group annuncia l’ingresso in azienda di Dario Scacchetti in qualità di Sales, Marketing and Business Development Director per l’Italia. Scacchetti si è unito al team italiano dal 1° gennaio scorso con l’obiettivo di contribuire all’ottimizzazione delle attività commerciali dell’azienda e riporterà direttamente a Cristiano Viganò, Managing Director di Ingenico Italia. Scacchetti, classe 1974, è ingegnere meccanico con Master in Business Administration e ha maturato oltre venti anni di esperienza in società di servizi su diversi settori, sia in Italia che all’estero. Dopo alcuni anni di consulenza direzionale in Accenture e Value Partners, ha lavorato nel Gruppo Atlantia, prima come responsabile dello sviluppo delle aree di servizio di Autostrade per l’Italia, poi come direttore marketing e sviluppo business di Telepass, contribuendo ad avviare numerose iniziative di prodotto, di servizio e di digital marketing. In seguito, Scacchetti è stato in Vodafone Italia come direttore commerciale per clienti sia business, che privati, lavorando su canali di vendita diretti e indiretti. Le sue esperienze più recenti sono state in Ansa, in qualità di Direttore New Business per l’Italia e l’estero, e in Qui!Group come Direttore Commerciale di Gruppo.
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Client: INGENICO Date : 10 DEC 2013 Utilisation: Impression quadri. Ne pas utiliser pour application écran.
C 67/M 54 J 47/N 43
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TORREFATTORI A SSOCIATI S.p.A. ®
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SINCE 1953
SINCE 1903
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TORREFATTORI
COVIM QUALITÀ E COSTANZA GARANTISCONO UNA CONTINUA CRESCITA DELLA TORREFAZIONE GENOVESE
COVIM È DA ANNI UNO DEI LEADER INDISCUSSI DEL MERCATO DEI GRANI NEL VENDING E SEMPRE PIÙ PROTAGONISTA ANCHE NEL SEGMENTO DEL MONOPORZIONATO. LA CRESCITA COSTANTE DEI VOLUMI DI VENDITA E DEL FATTURATO HA PORTATO LA TORREFAZIONE GENOVESE A PROGETTARE UN IMPORTANTE AMPLIAMENTO DEL POLO LOGISTICO DI TRIBOGNA (GE), SEDE 16
STORICA DELLO STABILIMENTO PRODUTTIVO. PER CONOSCERE NEI DETTAGLI LA PORTATA DI QUESTO NUOVO PROGETTO E FARE IL PUNTO SULL’ATTIVITÀ DI COVIM NEL SETTORE DEL VENDING, LA NOSTRA REDAZIONE HA INCONTRATO A GENOVA CLAUDIO PICCI, AMMINISTRATORE DELEGATO E SIMONE REBOLLINI, RESPONSABILE COMMERCIALE VENDING ITALIA.
• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019
ABBIAMO UNA GRANDE PASSIONE PER IL NOSTRO LAVORO CHE SI TRADUCE IN UNA FORTE ATTENZIONE AL CLIENTE E ALLA QUALITÀ DEI PRODOTTI.
INTERVISTA CON CLAUDIO PICCI E SIMONE REBOLLINI
sule monoporzionate hanno ottenuto risultati persino al di sopra delle previsioni. Questo ha comportato naturalmente un notevole incremento dei volumi e degli ingombri, tanto
Covim sta per realizzare a Tribogna (GE) nuovi silos per
da farci sentire la necessità di ampliare la parte logistica
la ricezione e lo stoccaggio del caffè verde ed un grande
del magazzino merci in entrata e quella destinata al pro-
deposito per l’immagazzinamento automatico dei pro-
dotto finito. Così abbiamo deciso di acquistare un’area di-
dotti finiti. Quando è nata l’esigenza di un polo logistico
smessa di 8.500 mq, adiacente lo stabilimento, per ristrut-
supplementare? Negli ultimi cinque anni siamo cresciuti
turarla. È stato già progettato un magazzino automatico da
molto, i nostri volumi sono aumentati con una media annua
circa 6.000 posti pallet in cui avremo un nuovo sistema di
del 15%. La crescita è dovuta soprattutto al vending, con il
pallettizzazione e stoccaggio del prodotto finito, pronto per
prodotto porzionato e con i grani e alla GDO, dove le cap-
la spedizione.
TORREFATTORI COVIM
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Si tratta di un investimento importante.
logistica e della lavorazione del caf-
da 50 ad oltre 100 dipendenti, in tut-
Quali conseguenze avrà nell’opera-
fè significa non solo essere più com-
ti i ruoli aziendali: dagli addetti alla
tività dello stabilimento di Tribogna
petitivi sul mercato, ma soprattutto
produzione, agli impiegati e ai com-
e sulla qualità del prodotto finito?
garantire l’altissima qualità e l’eccel-
merciali.
Abbiamo scelto di fare un investimen-
lenza delle nostre miscele. La situazione della viabilità a Tribo-
to in prospettiva, perché lo riteniamo fondamentale per lo sviluppo della
L’apertura del nuovo polo logistico
gna è migliorata o è ancora comples-
nostra attività e per continuare a per-
automatizzato influirà sul numero di
sa? Avete mai pensato di spostare in
seguire una qualità costante del pro-
persone impiegate in azienda? Anche
altra sede lo stabilimento?
dotto.
se l’automazione del nuovo polo po-
Purtroppo la viabilità è ancora com-
Dal momento che lo spazio lo consen-
trebbe ridurre il carico di lavoro dei
plessa e non sono previsti miglio-
tirà, realizzeremo un nuovo impianto di
magazzinieri, non influirà in ogni caso
ramenti nel breve periodo. Tutta la
ricezione del caffè verde per una capa-
sui posti di lavoro, perché crediamo
provincia di Genova ha, per confor-
cità di 1.400 tonnellate dotato di mac-
che lo sviluppo di questa azienda pas-
mazione
chinari (tavole densimetriche e sele-
si prima di tutto dalle persone e dalle
problema legato al trasporto, le vie di
zionatrici ottiche) in grado di eliminare
loro competenze.
comunicazione non sono agevoli e gli
qualsiasi tipo di impurità dal prodotto
Al contrario, non escludiamo che,
investimenti che stiamo facendo qui,
in arrivo prima della tostatura.
in futuro, potremmo aver bisogno di
agli occhi di alcuni, possono sembra-
Questo nuovo impianto ci darà la pos-
incrementare il personale a livello
re spropositati. Sarebbe più semplice
sibilità di poter ricevere direttamente
commerciale o amministrativo.
spostarci e investire in un’area vicina
geografica,
un
oggettivo
agli accessi autostradali, ma siamo
i containers in stabilimento e scaricare rapidamente il caffè nei silos,
Attualmente quante sono le persone
fortemente legati al nostro territorio.
potendo così snellire il processo che
che lavorano in Covim? Negli ultimi
Covim è nata nel 1991 e fatturava 9
riguarda il caffè in arrivo. Controlla-
cinque anni abbiamo letteralmente
miliardi di lire. Oggi siamo arrivati a
re completamente questa parte della
raddoppiato il personale, passando
50 milioni di euro e lo stabilimento si
18
TORREFATTORI COVIM
è sviluppato qui, a Tribogna, dove ne-
gliamo continuare su questa strada,
caffè tostato che è comunque dotato
gli anni molte aziende hanno chiuso e
possibilmente migliorando ancora.
di valvola di degasaggio per una migliore conservazione.
dove siamo una presenza importante. questa
Qual è il segreto per ottenere questo
strada e, nonostante le difficoltà, non
risultato in un mercato vending così
Quanto conta la leva del prezzo in
abbiamo mai pensato davvero di spo-
complesso? Abbiamo una grande pas-
questo settore? Riteniamo che la
starci.
sione per il nostro lavoro che si tra-
“politica del prezzo”, adottata da mol-
duce in una forte attenzione al cliente
ti, alla lunga non ripaghi. Noi siamo
Il caffè in grani nel vending continua
e alla qualità dei prodotti. Siamo una
la dimostrazione che la qualità porta i
a crescere? Il mercato è sempre più
squadra affiatata: con i nostri respon-
veri risultati nel tempo. Il nostro pro-
difficile, perché con le acquisizioni
sabili commerciali Simone Rebollini e
dotto può vantare un ottimo rapporto
e le aggregazioni, i principali grup-
Francesco Pazzi, la generosa disponi-
qualità/prezzo e non abbasseremo ul-
pi di gestione guadagnano sempre
bilità del mio socio Federico jr Solari
teriormente i prezzi di vendita, lieve-
più quote di mercato e alcuni nostri
e l’intenso lavoro quotidiano profuso
mente superiori a quelli dei competi-
clienti sono stati acquisiti, cambiando
dal nostro ufficio commerciale che fa
tor, sacrificandone la qualità. I clienti
di fatto fornitore. Dove restiamo, ri-
da riferimento per la ricezione degli
lo hanno capito e, se siamo riusciti a
usciamo a mantenere il quantitativo,
ordini e la soluzione dei problemi,
trasmettere questo valore, significa
ma non sempre il prezzo. Nonostante
siamo sempre presenti sul territorio
che abbiamo lavorato bene.
questo, siamo riusciti ancora a cre-
e pronti a soddisfare le richieste della
scere, acquisendo a nostra volta nuo-
clientela. Le consegne vengono effet-
Quanto è cresciuta la consapevolezza
vi clienti, grazie al fatto che puntiamo
tuate direttamente con nostri mez-
dei consumatori e degli operatori nei
su un prodotto di qualità e costante.
zi su tutto il territorio nazionale con
confronti del brand Covim? Sicura-
Siamo da anni un’azienda riconosciu-
regolarità a cadenza bisettimanale,
mente molto. C’è sempre più richie-
ta e apprezzata dal mercato, con mol-
in modo da garantire la migliore co-
sta di prodotti di marca da parte degli
ta esperienza nel canale vending e vo-
stanza anche nella maturazione del
operatori. Il nostro brand è sempre
Intendiamo
proseguire
su
TORREFATTORI COVIM
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129 GENNAIO/FEBBRAIO DICEMBRE 2018 2019 • DAITALIA 130
più riconosciuto e apprezzato e ar-
continueremo a farlo, perché credia-
dali negli scorsi mesi: “4 caffè x 1
rivano sempre più richieste da parte
mo nel valore di una comunicazione
cena”e #UNCAFFÈPERILPONTE.
dei gestori per personalizzare le loro
efficace e i risultati in termini di brand
Ce ne volete parlare? Nelle setti-
aree ristoro con il logo Covim. Questo
reputation ci stanno dando ragione.
mane precedenti il Natale abbiamo
ci fa enormemente piacere.
Quest’anno siamo già partiti con
partecipato al progetto “4 caffè x 1
Questa fiducia, economicamente par-
un’intensa programmazione sulle reti
cena”, nato su iniziativa di Helpco-
lando, si traduce nella possibilità di
RAI: 419 spot in onda in chiaro a par-
de, Gruppo Carige, Meloria e Covim,
garantire un prodotto eccellente al
tire da mercoledì 23 gennaio e fino a
che hanno deciso di dare il proprio
consumatore, dalla scelta delle mi-
sabato 30 marzo. Per il secondo anno
contributo e sostenere un progetto
gliori origini ad un processo di lavo-
consecutivo, gli spot di Covim saran-
di solidarietà sociale in favore delle
razione controllato e ottimale in tutte
no trasmessi durante tutte le giornate
famiglie in difficoltà del territorio.
le sue fasi.
del Festival di Sanremo, uno dei prin-
Acquistando
Naturalmente incidono anche i no-
cipali eventi mediatici italiani. Il resto
fee Box con quattro capsule Covim
tevoli investimenti che realizziamo
della programmazione sarà come di
Pressò nelle filiali Gruppo Carige,
nell’ambito della comunicazione, ma
consueto di alto profilo e gli spot di
era possibile contribuire ad aiutare
la fiducia del cliente verso il brand
Covim saranno inseriti all’interno di
un nucleo famigliare, garantendogli
Covim è supportata innanzitutto dalla
trasmissioni televisive di successo, nel
un’adeguata alimentazione.
qualità delle nostre miscele.
prime time e durante importanti eventi
cavato è stato devoluto all’iniziativa
sportivi come la Coppa Italia di calcio.
“C’era una volta la cena”, promosso
Parlando di comunicazione televisi-
Stiamo inoltre definendo la pianifica-
da Helpcode con la collaborazione
va nazionale, Covim ha investito in
zione della messa in onda dei nostri
scientifica dell’Ospedale Gaslini.
modo significativo negli ultimi anni,
spot per i mesi successivi e su altre
Questo progetto ha individuato, con
andando in controtendenza in un mo-
reti nazionali quali Mediaset e LA 7.
il contributo dei servizi sociali, al-
mento di crisi generale. Cosa vi ha
un
Christmas
Cof-
Il ri-
cune famiglie che hanno aderito su
convinti a farlo?
A favore di Genova, Covim si è resa
base volontaria. I beneficiari hanno
Sì, abbiamo investito moltissimo e
protagonista di due iniziative soli-
ricevuto dei voucher virtuali, che
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TORREFATTORI COVIM
permettono loro di scegliere gratu-
Cosa è cambiato, dal 1991 ad oggi,
sulla macchina perché lo ritiene, in-
itamente una serie di prodotti (sele-
nel vending italiano? Sono cambiate
sieme ai prodotti erogati e alla cura
zionati dai nutrizionisti del Gaslini)
molte cose: il mercato allora era fra-
dell’area ristoro, un aspetto impor-
in negozi convenzionati. I bambini
zionato in aziende di piccole e medie
tante per comunicare la qualità del
coinvolti, inoltre, sono entrati a far
dimensioni ed “esplodeva” il caffè
suo servizio. Quindi anche per questo,
parte di un sistema di monitoraggio
porzionato che ha fatto la fortuna di
oltre che per tutti gli altri nostri cana-
sul loro stato di salute.
molti operatori del vending ed ha con-
li commerciali, crediamo molto negli
tribuito allo sviluppo di piccole realtà
investimenti in comunicazione.
#UNCAFFÈPERILPONTE,
è
invece
del settore. Oggi invece, in un merca-
un’importante iniziativa di Covim a
to maturo, assistiamo alla continua
Quanto conta il vending nel business
favore della città di Genova. Tra di-
crescita di grandi gruppi ben organiz-
di Covim? Il vending rappresenta il
cembre e gennaio, per ogni foto del-
zati a livello territoriale nazionale che
35% del nostro fatturato ed assieme
la propria pausa caffè pubblicata dai
acquisiscono medi e piccoli operatori,
al 35% del mercato GD costituisce
followers sui social, con l’hashtag
mentre la continua crescita del mer-
l’asse portante sul quale sta crescen-
#UNCAFFÈPERILPONTE, Covim ha
cato del caffè porzionato sta causan-
do il nostro business. In Italia siamo
donato un euro alla città di Genova.
do una veloce decrescita dell’OCS per
tra i principali player del settore (il
Un piccolo gesto che non potrà cam-
volume e per valore a causa degli ef-
20% della quota di mercato, ndr), con
biare le cose, ma che vuole trasmet-
fetti derivanti dalla multicanalità di-
250 tonnellate/mese prodotte, ovve-
tere un po’ di speranza e ottimismo
stributiva.
ro 3.000 tonnellate/anno delle 9.000
ai nostri concittadini colpiti dalla
Dall’altra parte tra i consumatori sta
totali. Un risultato di cui andiamo
tragedia del Ponte Morandi.
migliorando il livello di percezione e
fieri perché tra i nostri diretti compe-
Tengo a sottolineare che le iniziative
gradimento del settore: oggi vengono
titor, vale la pena ricordarlo, oggi ci
sono state ideate e seguite dai miei
riconosciuti il lavoro di una società
sono grandi Brand nazionali ed esteri
soci Paola Macoggi e Federico jr So-
di gestione e il servizio offerto dal
dell’industria del caffè.
lari, da sempre preziosissime risor-
distributore automatico. Il cliente ri-
Esportiamo circa il 18% del nostro
se in questa azienda.
chiede anche il brand del torrefattore
fatturato principalmente in Europa,
TORREFATTORI COVIM
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129 GENNAIO/FEBBRAIO DICEMBRE 2018 2019 • DAITALIA 130
soprattutto Francia, Portogallo, Bul-
degli spedizionieri ingenti quantità di
suo sistema chiuso. Abbiamo progettato
garia, Romania, Slovenia, Croazia,
materia prima in modo da evitare che
una speciale capsula e messo a punto
Polonia, Russia e Ucraina; ma anche
eventuali ritardi nelle consegne dall’o-
una macchina, la Covim Superba 100
in paesi extraeuropei come Sudafrica,
rigine possano metterci in difficoltà e
(CS100), insieme ad un noto costruttore
Arabia Saudita, Libia, Marocco e India.
crearci problemi per la composizione
italiano.
delle nostre miscele di caffè.
Recentemente alcuni aspetti tecnici del
Come gestite le continue fluttuazioni
gruppo della macchina sono stati rivisti,
del prezzo del caffè verde? Noi chiu-
I gestori continuano a lamentare una
il design è stato perfezionato e stiamo
diamo i contratti di caffè verde con i
contrazione sensibile dell’OCS. In che
per presentare la nuova versione, la
vari paesi di origine per imbarchi pro-
modo avete pensato di affrontare que-
CS100R, che si affiancherà alla CS200
grammati fino a 18 mesi e cerchiamo di
sto particolare segmento di mercato?
con cappuccinatore.
chiudere i prezzi sui futures delle bor-
La contrazione del mercato OCS ha di-
se di Londra e New York con un certo
verse cause. Le macchine costano sem-
Avete intenzione di conquistare anche
anticipo per mantenere un minimo di
pre meno e il prodotto è reperibile ovun-
il mercato domestico con Superba?
autonomia rispetto alle fluttuazioni del
que, soprattutto nei negozi specializzati
SIMONE REBOLLINI - Abbiamo un
mercato. Così facendo riusciamo nel li-
e su internet. Quindi in ufficio spesso
progetto dedicato alla famiglia attra-
mite del possibile a mantenere stabile
nascono dei piccoli gruppi di acquisto
verso la CS80, una macchina che sta
il prezzo del caffè tostato nei confronti
che si rendono autonomi dal gestore.
piacendo molto e che sta dando risul-
della clientela e ad essere sempre ben
Ma anche chi continua a mantenere
tati soddisfacenti. Con questo piccolo
approvvigionati con caffè selezionati
il servizio, frequentemente utilizza la
sistema espresso le capsule di caffè
e appositamente preparati all’origine
macchina di proprietà del gestore con
Superba “entrano” anche nelle case
per le nostre specifiche necessità, così
capsule acquistate da soggetti terzi.
degli italiani, ma vengono gestite da-
da garantire al mercato un prodotto di
Per offrire un’alternativa reale e vali-
gli agenti vending, perché per noi la
qualità costante nel tempo. Allo scopo
da su cui il gestore possa investire, un
cosa più importante è proteggere l’in-
teniamo in stock presso i magazzini
anno e mezzo fa Covim ha lanciato il
vestimento dei gestori.
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TORREFATTORI COVIM
• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019
Attraverso il sistema Superba ave-
Continuate a credere ed investire sul
te, guidata dall'esclusivo interesse nei
te anche attivato per un importante
monoporzionato nel mercato auto-
confronti della qualità e dall'aumentata
progetto di solidarietà sociale con il
matico? SIMONE REBOLLINI - Sono
consapevolezza che sono sempre di più
carcere di Bollate. La manutenzione
ormai cinque anni che siamo entrati in
le persone che intendono, con le proprio
delle CS100 viene infatti svolta da
questo segmento e abbiamo affrontato
scelte individuali, fare qualcosa per l'am-
detenuti opportunamente formati.
e risolto le problematiche legate alle
biente circostante. Poi, pochi mesi fa,
Ce ne puoi parlare?
macchine e all’erogazione. Stiamo in-
abbiamo ottenuto anche la certificazione
SIMONE REBOLLINI - Sì. Si tratta di
vestendo con un impianto nuovo, che
Halal, necessaria per proporre il nostro
un progetto in cui crediamo forte-
sarà attivo a giorni, in cui inizieremo a
caffè nei paesi del Nord Africa, che si
mente. Attraverso il lavoro, il dete-
produrre le capsule con il vuoto com-
sono dimostrati interessati a Covim. Le
nuto acquisisce un’abilità che può
pensato, per riuscire a stabilizzare la
altre certificazioni che possediamo sono:
aiutarlo nel reinserimento una volta
capsula e quindi migliorare ulterior-
UNI EN ISO 9001 - Azienda certificata per
scontata la sua pena. Inoltre, un terzo
mente la qualità del prodotto.
il sistema qualità aziendale; UNI EN ISO
del suo compenso viene dato al car-
Nel 2018 sono state oltre 203 milioni
14001 - Stabilimento certificato per la tu-
cere, con una diminuzione reale delle
le capsule prodotte, di cui 70 milioni
tela dell'ambiente; UTZ Better Farming
spese di detenzione sostenute dai i
destinate al vending italiano ed estero,
Better future - Covim si impegna per un
contribuenti.
con 7 miscele diverse di porzionato.
pianeta sostenibile.
Questa iniziativa ha anche un im-
Gli agricoltori certificati UTZ coltivano
portante valore sociale, perché ridu-
Covim ha sempre creduto molto nella
caffè nel rispetto dell'ambiente e in ar-
ce sensibilmente i reati: la recidiva
certificazione della qualità dei suoi pro-
monia con la natura; IFS Food Version
scende infatti da 80% (media nazio-
dotti. Quali sono ad oggi le certificazioni
6 - Azienda e stabilimento certificati
nale) a 20%, nel caso degli ex detenu-
che avete conseguito? Ne avete aggiun-
come fornitori Food a marchio della GDO;
ti di Bollate che hanno svolto attività
te altre di recente? Nel 2017 Covim ha
DTP114 - Certificazione per la qualità
lavorative all’interno della struttura
conseguito la Certificazione per produrre
funzionale delle miscele di caffè in
carceraria.
Caffè Biologico. Una scelta importan-
grani destinate al Vending.
TORREFATTORI COVIM
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• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019
INNOVAZIONE
DIGISOFT LE NUOVE SFIDE DEL MONDO DEL VENDING NELL’ERA DEL DIGITALE
IL SETTORE DEL VENDING HA ATTRAVERSATO DIVERSE FASI DI SVILUPPO, DALLA TECNOLOGIA MECCANICA A QUELLA ELETTRONICA, PER POI ENTRARE NELLA COSIDDETTA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE, QUELLA DELL’INFORMATICA. OGGI, IN PIENA INDUSTRIA 4.0, SIAMO DI FRONTE AD UNA NUOVA SFIDA: LA DIGITALIZZAZIONE DI GRAN PARTE DEGLI ACCESSI DELL’INFORMAZIONE. 24
L’ARGOMENTO È DI GRANDISSIMO INTERESSE E, PER AVERE UN’IDEA PIÙ PRECISA SUI PIÙ RECENTI SVILUPPI DI QUESTA VERA E PROPRIA RIVOLUZIONE DIGITALE, ABBIAMO CHIESTO A CECILIA D’AGUANNO, MARKETING MANAGER DI DIGISOFT (AZIENDA PIONIERA NEL CAMPO DELLA DIGITALIZZAZIONE PER IL SETTORE DEL VENDING), DI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO PER I NOSTRI LETTORI ATTRAVERSO UN ARTICOLO.
• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019
Digisoft
FOCUS SU STRATEGIE E STRUMENTI CHE MUTANO IL MODO DI INTENDERE LE AZIONI DI MARKETING. QUANDO L’INNOVAZIONE GUIDA LA CRESCITA DEL FATTURATO DI UN’AZIENDA
COME È CAMBIATO IL MONDO DEL MARKETING E DELLE VENDITE CON L’AVVENTO DEL DIGITALE La rivoluzione digitale si è fatta… e pare si sia anche sparsa la voce. Etichettare come “nuove” le più audaci frontiere del marketing, della comunicazione on-line o del commercio elettronico è un mero esercizio retorico, soprattutto se guardiamo alla realtà che ormai viviamo.
Oggi, infatti, anche se in maniera un po’ timida, iniziamo a registrare quella piccola tendenza che ci porta a poter parlare di responsabilità delle aziende nel campo della Digital Transformation. Di cosa stiamo parlando? Dell’utilizzo semplificato delle tecnologie e delle strategie all’interno di tutti (o quasi) i processi aziendali. In sostanza, oggi, non mettere on-line un e-commerce, per alcune imprese potrebbe voler dire rinunciare a una fetta di mercato in continua crescita.
INNOVAZIONE DIGISOFT
Per altri, invece, non attuare strategie di remarketing o implementare sistemi di comunicazione efficace (come DEM, Newsletter e altro), significa non fidelizzare i propri clienti e non fare nulla (o quasi) per trovarne di nuovi. Più in generale, al di là dei singoli esempi, porre il cliente al centro di tutti gli step dei processi di Digital Transformation di un’azienda - promuovendo l’integrazione tra mondo on-line e off-line - è un processo irreversibile, con buona pace per 25
• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019 PIL reale
2,9%
Mercato Digitale 2,3%
2,6%
1,8% 1%
0,1%
0,8%
0,9%
1%
1,2%
1,2%
-1% 2014
2015
2016
tutte quelle idee di stampo reazionario che ancora oggi circolano. Molti di voi saranno d’accordo sul fatto che la maturità del mondo digitale è ormai giunta a un livello tale da “costringerci” a seguire una traccia di sviluppo più che consolidata. E i dati a nostra disposizione parlano chiaro. Di fatto, nel 2016 si è registrata una crescita del Mercato digitale, confermata in previsione per il lasso di tempo che va dal 20172019. In questo senso, è anche bene esplicitare che cosa si intende per mercato digitale, o meglio, che cosa si comprende all’interno di questa espressione: stiamo parlando di quattro macro aree suddivise in Dispositivi e sistemi, Software e soluzioni on-premise, Servizi ICT e Pubblicità on-line. Come notiamo dal grafico, tassi di crescita via via più consistenti, a partire dal 2,3% previsto per il 2017, per arrivare al 2,9% del 2019. Sottolineando il fatto che, a partire dal 2015, il divario tra i tassi di sviluppo del mercato e la crescita del PIL nazionale è previsto incrementare significativamente fino al 2019, ovvero quando lo scostamento tra l’uno e l’altro registrerà 1,7 punti percentuali.
2017E
2019E
Ma come inserirsi all’interno di questa realtà in continua crescita? Come produrre valore all’interno di una già consolidata traccia di sviluppo economico? La sfida di Digisoft - come quella di molte altre aziende che operano in altri settori è quella di confrontarci con la frammentarietà e con la complessità che il mondo digitale ci prospetta. Ma il primo passo, a nostro avviso, è quello di colmare un certo gap di cultura di digitale (digital divide, per gli anglofoni) che ci separa dai competitor internazionali (e, in parte, nazionali). Una linea da seguire che registra, a sua volta, una certa carenza di “cultura del budget” da destinare a questo settore. Esistono ormai delle buone pratiche standardizzate che consentono alle imprese di acquisire maggiore visibilità e maggiore prospezione per i prodotti e i servizi offerti. E in questo articolo ne vedremo alcune, partendo dal presupposto che ogni primo passo non può non essere accompagnato dalla previsione di un budget che alimenti una certa predisposizione all’investimento nel marketing digitale.
GLOSSARIO (MINIMO) DEL WEB MARKETING BRAND AWARENESS: misura la notorietà di un marchio e presenta un ciclo evolutivo importante per l'azienda; BRAND REPUTATION: si occupa della gestione della reputazione dell'Azienda on line e risulta un'attività molto delicata che va gestita con costanza; GOOGLE ADS: piattaforma di Google per la pubblicità testuale e visual a pagamento nel noto motore di ricerca; LANDING PAGE: letteralmente "pagina di atterraggio”. SI tratta di una pagina web che consente di richiedere le informazioni di un visitatore, attraverso un form, in modo da poterlo convertire in lead. Una buona Landing Page è finalizzata a un particolare flusso di traffico ed è capace a convertire in lead una percentuale di visitatori più elevata. 26
2018E
Fonte: NetConsulting cube, ISTAT per dati storici e MEF Documento Programmatico di Bilancio 2017 per le previsioni sul PIL. Andamento del PIL e del Mercato digitale in Italia a confronto, 2014-2019E.
COME VENDERE DI PIÙ ATTRAVERSO IL MARKETING DIGITALE. RICETTE PER IL MONDO DEL VENDING SOLUZIONI DIGITALI PER IL VENDING Se vi state chiedendo se esistono delle best practice, delle soluzioni digitali da applicare subito al mondo del vending, eccone alcune. La domanda che dobbiamo sempre porci è: “Come trovare un cliente in rete?”. Beh, immaginate un dipendente di un ufficio qualsiasi, intento a cercare una certa tipologia di caffè; chiedetevi che cosa cercherà, quali parole userà per compiere questa azione e che cosa riuscirà a trovare in rete. Durante la sua navigazione - sui Social o su Google - troverà il vostro annuncio? Si imbatterà nel vostro form di contatto per richiedere un preventivo? Simile è il principio che riguarda il mantenimento di un cliente: dovrà sempre essere informato sulle nuove offerte, i nuovi prodotti, oppure sulle agevolazioni di cui può usufruire rimanendovi fedele. Mantenere un dialogo sempre attivo aiuta. Ma ecco alcune soluzioni che è possibile sfruttare immediatamente:
LEAD GENERATION: la conversione di un visitatore in un contatto. Si tratta in poche parole della generazione di un nuovo contatto nel tuo database aziendale. MARKETING INTEGRATO: quella specifica tecnologia e/o insieme di metodi che con diverse forme consente l’integrazione tra dati, fonti, media e metodi. SEM: Acronimo di Search Engine Marketing. Sarebbe il Marketing per i motori di ricerca. Racchiude tutte quelle operazioni e strategie organizzate dal SEO (Search Engine Optimization) finalizzate alla massimizzazione degli investimenti per l’ottenimento di predeterminati risultati su un sito web. CUSTOMER EXPERIENCE (CX): il modo in cui i clienti percepiscono le loro interazioni con l'azienda, cosa che dipende dai vari touchpoint con cui si entra in contatto, dal contesto digitale al negozio fisico, dall'interazione con il personale ai canali di comunicazione.
INNOVAZIONE DIGISOFT
Digisoft
a) cercate nuovi clienti tramite il vostro canale Facebook (campagna organica e/o a pagamento) geolocalizzati; b) studiate i vostri contatti, selezionando alcuni di essi e lanciate una promozione; c) cercate nuovi clienti con Google Ads; d) create una Landing Page e promuovete un prodotto/servizio; e) trasformate i vostri prospect e lead in clienti con la Marketing Automation (complesso); f) incrementate la vostra visibilità su Google; g) lanciate alcuni survey per verificare la felicità/soddisfazione dei vostra clientela; Tenete bene a mente che ciò che fa la differenza in questo campo è l’integrazione tra strumenti e strategie digitali: in sostanza, non si tratta di soluzioni usa e getta, ma ottimizzate per un certo periodo di tempo. Soltanto a medio/lungo termine sarà possibile ottenere risposte concrete, anche, naturalmente, in termini di verifica del ROI (Return On Investment)
COSA OFFRE DIGISOFT PER RISPONDERE A QUESTE ESIGENZE (WR) L’ESPERIENZA DI DIGISOFT E WHITE RABBIT: LA SUITE INTEGRATA PER IL TUO BUSINESS ON-LINE Sino a oggi, Digisoft ha supportato i propri clienti nel settore del vending attraverso soluzioni verticali in grado di gestire (e controllare) tutte le attività più critiche e tutti gli aspetti legati al business. Da qualche anno a questa parte, l’area delle vendite e del prospecting è stata integrata attraverso lo sviluppo e il rilascio di APP capaci di offrire un tool completo per la gestione delle vendite dei prodotti, delle offerte e delle varie modifiche dei servizi in corso d’opera. Un semplice sito e-commerce oggi consente di gestire le vendite dei singoli prodotti ma è solo l’inizio. Assieme ai nostri clienti abbiamo iniziato ad esplorare nuove possibilità. La nostra riflessione ha preso il
via da un elenco di strumenti e opzioni tra cui scegliere in ottica di Digital Transformation. Solo per citarne alcune, ci siamo chiesti come a) generare prospect utilizzando tutti gli strumenti digitali più avanzati; b) qualificare lead generati da attività di marketing e pubblicità su Google, Facebook o LinkedIn; c) lanciare campagne mail moderne e di qualità, tracciando tutte le azioni compiute dai destinatari; d) testare Landing Page, questionari e promozioni on line, misurandone l’efficacia; e) gestire tutti i contenuti istituzionali e social in modo semplice ed integrato; f) gestire al meglio i follower e creare brand awareness su Internet; g) proporre attività multicanale ed integrare tutte le azioni digital dei propri clienti in un’unica base dati; h) integrare siti eCommerce Ovviamente, abbiamo implementato ognuna delle possibilità sopra elencate, in ottica integrata e connessa all’ecosistema Digisoft. Quali risultati possono essere raggiunti? Partiamo proprio dagli obiettivi: • aumento di clienti tramite prospezione con nuovi strumenti e gestione semplificata del processo di acquisizione (dal lead al cliente); • cross selling e up selling per mezzo di nuovi prodotti, nuovi servizi o comunicazioni istituzionali di qualsiasi genere, rivolti al parco clienti già esistente; • aumento del fatturato relativo al tuo e-commerce; • l’aumento della Brand reputation attraverso una comunicazione integrata, efficace ed elegante; Crediamo fortemente nel fatto che una cultura digitale non possa consolidarsi senza l’ausilio di strumenti innovativi: per citare una nota frase di Henry Ford: “l’illuminazione elettrica non è il risultato del miglioramento continuo delle candele”, furono altri i fattori che portarono a una semplificazione così grande della nostra vita. Ma senza voler scomodare un gigante come Ford, Digisoft ha
INNOVAZIONE DIGISOFT
compreso l’importanza di investire in innovazione digitale e, da oggi, distribuisce - in esclusiva per il settore del Vending - la suite White Rabbit: pensata per ideare, implementare e sviluppare strategie di vendita on-line con l’ausilio di strumenti tra loro integrati. Storicamente, abbiamo pensato che i migliori strumenti controllo potessero garantire ai nostri clienti le migliori performance rispetto agli standard definiti. Oggi, siamo convinti che questa sia ancora una condizione necessaria ma non sufficiente per essere competitivi sul mercato. Se fino a pochi anni fa, in Digisoft eravamo convinti che il controllo fosse tutto (vedi claim nell’immagine di una nostra vecchia pubblicità), oggi crediamo che per vincere bisogna necessariamente vendere di più (e vendere meglio). Dunque, per tirare le somme, chiediamoci: “Qual è il mercato con cui dobbiamo confrontarci oggi?” Di certo, possiamo dire che ci troviamo in un contesto costretto a fare i conti con i limiti geografici e che, potenzialmente, si prospetta sempre più orizzontale e illimitato. In questo senso, possiamo tranquillamente affermare che i vincitori saranno coloro che riescono a raggiungere più velocemente e più efficientemente il panel dei potenziali clienti che - noterete - sono ovunque; ma comunque sempre in un unico posto: in rete! Le aziende del Vending che hanno e gestiscono una pagina Facebook e Linkedin sono ancora poche. Quelle che utilizzano questi canali per generare dei lead e dei prospect, ancora meno. Il potenziale è immenso, le competenze da sviluppare. Capito il primo, le seconde vengono a seguire. Ed è qui che Digisoft intende offrire la propria esperienza ed i propri servizi. Ci riteniamo profondamente persuasi nel raccogliere questa sfida, quasi un upgrade di quanto ci eravamo proposti di fare soltanto qualche anno fa. Il nostro punto di partenza sarà, come sempre, il cliente: proveremo a conoscerlo meglio, per servirlo nel migliore dei modi e con gli strumenti più innovativi. 27
• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019
BEST PRACTICE: METHODO “DIGITAL METHODO” INTERVISTA A STEFANO MAGGI La Methodo Srl è una delle aziende più importanti e innovative del settore del Vending. Da sempre, pionieri delle nuove tecnologie a supporto di un successo evidente anche sul piano delle strategie di mercato. Di questo - e di tanti altri temi ne abbiamo discusso con Stefano Maggi, titolare di Methodo, che gentilmente ha risposto ad alcune domande che gli abbiamo posto. Sig. Maggi, perché un’azienda come la sua ha deciso di investire le proprie risorse nel Marketing Digitale? Con la trasformazione digitale, branding, tecnologia e comunicazione sono diventate il fulcro della corporate identity. L'interazione con la clientela è sempre più frequentemente focalizzata su servizi digitali. In un settore come quello del vending, poi, l'importanza dell'esperienza e della percezione non può esimersi dalle nuove tecnologie. Quali sono i possibili vantaggi per una gestione? Le rispondo con un piccolo esempio: negli USA ormai la spesa in tecnologie informatiche di un'impresa non è più controllata dalla figura del Chief 28
information officer ma dal direttore marketing... credo basti questo ad evidenziare i possibili vantaggi per ogni settore di mercato. Nelle future strategie di marketing di Methodo, che ruolo occuperà il mondo digitale? La tecnologia ci accompagna costantemente nell'organizzazione aziendale, nella strutturazione delle attività e, soprattutto, nella comunicazione verso il cliente esterno ed il cliente interno. In questo senso penso di poter dire che il mondo digitale già ci appartiene. A suo avviso, quanto pesa la brand awareness come fattore critico di successo per una azienda del vending, e quali sono a vostro avviso i canali più efficaci in tal senso? Sul Web lo sviluppo della Brand Awareness avviene generalmente attraverso campagne pubblicitarie sui motori di ricerca e sui social media e la relativa apertura e gestione di profili e pagine. Tema estremamente complesso sia a livello tecnico sia sul piano degli investimenti. Francamente, credo di più all'importanza della Brand Reputation e all'apprezzamento da parte dei consumatori. Su Internet è possibile trovare qualsiasi informazione e opinione e proprio per questo è importante mantenere alto il livello della propria reputazione su tutti i canali».
INNOVAZIONE DIGISOFT
Capitolo social: sulla base della vostra esperienza, pensa siano degli strumenti utili per creare dei lead? Pianificando le giuste attività di lead generation, i social media rappresentano uno strumento performante e in grado di generare contatti di qualità. Si tratta, però, di un mix che va calibrato attentamente per attirare nuovi contatti nel funnel di vendita dell'azienda. Quanto pesa avere una attenzione sugli analytics derivanti da questo mondo (Google, Facebook Insight, ecc...) e, in tal senso, uno strumento che aiuti a “decifrarli”? Uno dei principali vantaggi di utilizzare i social media per generare lead è la capacità di concentrarsi su profili altamente qualificati, grazie al targeting avanzato. Infatti, permettono di entrare in contatto con un pubblico vastissimo e con una miriade di informazioni, che sono condivise in maniera spontanea. Chiaramente gli strumenti di lettura diventano una grande necessità». Ritiene che nel mondo del Vending muoversi ora e attivamente con strumenti di Marketing Digitale possa portare subito a dei vantaggi? Assolutamente sì; affacciarsi nel virtuale significa approcciare quello che è il mondo reale di oggi. E del resto - come sosteneva John Keats - "nulla diventa mai reale finché non viene vissuto".
Fabrizio Barbarossa, CEO di White Rabbit, consulente di digital marketing autore di “Google Marketing – guida al più grande mercato del mondo”, edito da Franco Angeli.
LA SUITE DI WHITE RABBIT Se il mondo del web marketing appare vi in maniera complessa e frammentata la suite di White Rabbit è lo strumento digital che prospetta una soluzione completa e compatibile alle esigenze di qualsiasi PMI. Una piattaforma con al suo interno tutti i tool necessari alla gestione del business on-line: tutto in un unico account, all’insegna dell’integrazione tra strategie, strumenti, dati e metodi di vendita. Nato da un’idea di una start-up tutta italiana e dal suo CEO Fabrizio Barbarossa (nella foto), White Rabbit riunisce tutte le micro-applicazioni (o tool) necessarie per gestire un qualsiasi sistema di business digitale. Piccoli e grandi software, essenziali per fare progetti, siti e eCommerce, invio di newsletter, gestione dei dati dei clienti, statistiche e tanto altro, riunite come semplici funzionalità di un’unica potente suite, capace di minimizzare il numero delle operazioni da compiere, risparmiando tempo e fatica. Scegliendo White Rabbit diviene possibile gestire le proprie Pagine Social, il proprio sito o eCommerce, inviare Newsletter, creare Landing Page, organizzare il lavoro del team aziendale, conservare i propri file, ricevere insight dalla Content Machine, e molto altro; il tutto integrato con un CRM, elaborando i propri big data aziendali.
La suite può rispondere a domande fondamentali al business online, quali: • qual è il prodotto che il tuo cliente ha acquistato prima di quest’ultimo? • a quali segmenti / target-group appartiene? • è probabile che questo cliente sia prossimo ad abbandonarti? • per cosa a mostrato ultimamente un certo interesse? • quali sono i suoi intenti di acquisto? • qual è l’attuale valore (e quello futuro) di questo cliente? • in quali contesti preferisce interagire? • quali sono le sue preferenze e qual è la sua customer journey? • e molte altre. Mettendo assieme un potente CRM, i marketing tools, una content machine, la gestione dei siti, degli eCommerce e delle pagine social, White Rabbit si presenta come una vera e propria Customer Data Platform (CDP). L’idea di questa nuova piattaforma sviluppata per il commercio elettronico si incentra sulla felicità cliente e, di conseguenza, su quella di ogni azienda: un circolo virtuoso chiamato Happy Business. Per ulteriori info: www.whiterabbit.cloud www.digisoft.it
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• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019
EVENTI
EVOCA GAGGIA MILANO, 80 ANNI DI VERO ESPRESSO ITALIANO
EVOCA, LEADER NELLA PRODUZIONE DI MACCHINE DA CAFFÈ PROFESSIONALI, HA CELEBRATO LO SCORSO 28 NOVEMBRE L’OTTANTESIMO ANNIVERSARIO DI GAGGIA MILANO, SINONIMO DELL'ESPRESSO ITALIANO. L’EVENTO HA SEGNATO IL 30
RITORNO DEL BRAND, CON LA PRESENTAZIONE DI UNA NUOVA GAMMA DI MACCHINE PROFESSIONALI CHE CONIUGA LA TRADIZIONE DI GAGGIA MILANO CON L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E L’EXPERTISE DEL GRUPPO EVOCA.
• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019
LA NUOVA GAMMA GAGGIA MILANO, PRESENTATA DURANTE L’EVENTO, SARÀ INTRODOTTA SUL MERCATO NEL CORSO DEL 2019, CON UNA PRESENZA A TUTTE LE PRINCIPALI FIERE E GLI APPUNTAMENTI DI SETTORE
La storia del marchio parte da un’idea innovativa del fondatore Achille Gaggia, che nel 1938 inventò la crema caffè, rivoluzionando il modo di estrarre l’espresso. La tradizione tipicamente italiana dell’espresso si diffuse rapidamente in tutto il mondo negli anni ’50, portando alla produzione su larga scala delle macchine da caffè professionali Gaggia Milano. La celebrazione dell’anniversario nella magnifica cornice di Palazzo Bovara -dove è stata presentata la nuova gamma di macchine da caffè professionali Gaggia Milano - ha costituito l’occasione per ripercorrere la storia del marchio e celebrarne il ritorno in grande stile: “La presentazione della nuova gamma è stata un vero successo”, ha dichiarato Andrea Zocchi, Chief Executive Officer di EVOCA S.p.A.: “Siamo molto contenti di aver avuto l’opportunità di condividere la
visione del Gruppo EVOCA per il marchio Gaggia Milano; questo evento segna l’inizio di una nuova ed entusiasmante avventura”. Per rafforzare la sua presenza nel settore dell’Ho.Re.Ca., due anni fa il gruppo Evoca ha acquistato la licenza del marchio Gaggia Milano, con l’obiettivo di rilanciarlo attraverso un adeguato piano di investimenti e riaffermarne la storica leadership nel mercato professionale. “Ci sono tutte le premesse perché un marchio conosciuto in tutto il mondo come Gaggia Milano torni con successo nel segmento Premium”, ha proseguito Zocchi: “Abbiamo lavorato per due anni con un team dedicato per impostare il suo rinnovo e per la creazione di una nuova gamma di macchine professionali, ponendo il focus sulla tradizione italiana del caffè e sulla migliore innovazione tecnologica del Gruppo EVOCA”.
EVENTI 80° GAGGIA
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Sfruttando la sua potente brand reputation, il gruppo ha integrato tutti i valori di Gaggia Milano nello sviluppo delle nuove macchine che ne guideranno il rilancio: • un design moderno che riprende elementi stilistici dei mitici anni '50, quando Gaggia ha iniziato la sua scalata verso il suo successo; • un posizionamento premium, coerente con gli standard di qualità e affidabilità che ci si aspetta dal brand; • una tecnologia innovativa, che rispetta la grande cultura e l’importante tradizione dell’espresso italiano; L’interpretazione dello spirito italiano del brand è stata affidata alla firma del Bonetto Design Center, che ne ha ideato il design proponendo eleganza nelle linee e materiali metallici per dichiarare apertamente l’affidabilità del brand. La gamma si compone di due macchine tradizionali e una superautomatica, la prima a marchio Gaggia Milano, proponendo un’offerta completa. La nuova gamma Gaggia Milano, presentata durante l’evento, sarà introdotta sul mercato nel corso del 2019, con una 32
presenza a tutte le principali fiere e gli appuntamenti di settore. Il rilancio del brand proseguirà nel biennio successivo con il completamento dell’offerta e l’introduzione sia di modelli extra-premium, sia di altri mainstream e altre superautomatiche. La macchina professionale top di gamma “la Reale” è disponibile a partire dal mese di gennaio, mentre gli altri due modelli – la superautomatica “la Radiosa” e la macchina tradizionale “la Giusta” – saranno introdotti nella seconda parte dell’anno. Inoltre, a seguito del grande ritorno del marchio, verrà costituito un Club Storico Gaggia Milano che raccolga tutti gli afecionados e promuova interessanti attività attorno alla cultura del caffè al bar, per continuare a celebrare il rinascimento dell’espresso italiano. La Reale è il modello tradizionale premium a cui è affidato il capitolo del rilancio. Capace di coniugare al meglio tradizione e innovazione, con le sue linee decise e i riflessi di luce sulla carrozzeria brillante richiama alla mente la lunga storia di Gaggia Milano nei
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migliori bar di tutto il mondo, mentre la tecnologia avanzata la rende adatta alla moderna cultura del caffè nei diversi mercati. I primi 100 esemplari saranno in edizione limitata e numerata, a rimarcare l’inizio di una nuova era, di cui anche i clienti e gli affezionati sono chiamati a sentirsi parte. Un’importante novità è costituita dalla superautomatica la Radiosa, con connettività integrata e una cornice di LED multicolore. Completa infine la gamma un’altra macchina tradizionale, la Giusta, dalle prestazioni eccellenti e con uno stile chiaramente riconducibile allo spirito originario del marchio. Tutta la gamma si basa su una tecnologica avanzata, in termini di sistemi di infusione, che trae vantaggio dall’esperienza e dalla ricerca del gruppo Evoca e rende le macchine eccellenti non solo per il mercato italiano, ma anche per i Paesi del resto del mondo. Il lancio delle macchine sarà supportato dalla piattaforma commerciale del gruppo e dal sistema di servizi al cliente attraverso il network Evoca.
La presentazione dei nuovi modelli Gaggia Milano è stata introdotta da Andrea Zocca, CEO EVOCA Group che ha spiegato, nel corso del suo intervento, cosa abbia spinto Evoca all’acquisizione e al rilancio dell’iconico marchio dell’espresso italiano: “EVOCA Group è leader mondiale di fabbricazione di macchine professionali di caffè e, due anni fa, ha avuto la possibilità di acquisire una società che deteneva i brand Saeco e Gaggia. Questo evento vorrei riassumerlo in una frase: “Gaggia è il marchio che ha concesso la crema di caffè al mondo”. Una frase semplice, che spiega però perfettamente come Achille Gaggia, ottant’anni fa, non soddisfatto del tipo di caffè che veniva servito nelle caffetterie milanesi, un caffè ottenuto con un metodo di estrazione non ottimale e che risultava amaro al gusto, quasi bruciato, decise, con la passione e la perseveranza che lo ha contraddistinto e che sentiamo di condividere con lui, di trovare un modo diverso per estrarre il caffè. Nel 1938 riuscì a sviluppare un brevetto (per questo oggi ne celebriamo gli 80 anni), messo poi in atto sulle prime macchine nel secondo dopoguerra, per ovvie ragioni e riuscì a raggiungere l’obiettivo che si era dato: avere il miglior caffè di Milano e avere clienti che andassero nel suo bar in viale Pre-
muda, 14 (dove oggi c’è un ristorante nel quale vorremmo installare una di queste macchine…). Da lì, sostanzialmente è partita la storia dell’espresso, una storia prima italiana, poi europea e, ancora oggi, in giro per il mondo. Non più solo l’espresso “classico”, corto, nella tazzina single serve che amiamo soprattutto noi italiani, ma anche l’espresso come base per la preparazione di bevande più sofisticate che vegono distribuite in tantissime caffetterie in tutto il mondo. La storia del caffè è una storia interessante e davvero accattivante, testimoniata dal fatto che il consumo di caffè ha un trend secolare in crescita, nonostante le crisi economiche: le recessioni non influiscono sui consumi di caffè che, negli ultimi 40 anni, è passato a 80 milioni a 160 di consumato.Tutti conoscono e amano Gaggia, anche le nuove generazioni quindi, quando due anni fa abbiamo avuto l’occasione di avvicinarci a questa realtà, ci siamo detti che avremmo dovuto riportare noi in superficie questa storia. Possiamo vantare una presenza importante nel mondo, un gruppo solido, un fatturato vicino ai 450 milioni, circa 10.000 clienti nel mondo, operiamo in 140 paesi, 2000 dipendenti: abbiamo tutte le caratteristiche per raccontare questa storia e vogliamo farlo, con la stessa passione con cui l’ha realizzata Achille Gaggia. Abbiamo anche la responsabilità di raccontare
EVENTI 80° GAGGIA
Gaggia. EVOCA nasce nel 2000, quando Necta e Wittenborg (le più importanti nel vending) si uniscono e, mano a mano, cresce. Una crescita significativa si ha dal 2017, quando abbiamo aggiunto al gruppo alcune società e alcuni brand prestigiosi, come Caffection, Saeco, Gaggia e Vendor Exchange. EVOCA Group è un leader mondiale nella produzione di macchine professionali per il caffè e uno dei principali operatori internazionali nei settori Ho.Re.Ca. e OCS, commercializza i suoi prodotti attraverso otto brand (Necta, Wittenborg, Saeco, Gaggia, Ducale, SGL, Newis, Cafection, Futurmat e Visacrem), ognuno con la sua identità individuale ed altamente sinergici con la mission del gruppo. Oggi EVOCA conta più di 10.000 clienti in oltre 140 Paesi in tutto il mondo, 2.000 dipendenti e ricavi superiori a 450 milioni di euro. Con sede a Valbrembo, EVOCA è presente a livello globale con 9 siti produttivi, 6 centri di ricerca e sviluppo e ha registrato oltre 600 brevetti. Quando facciamo le cose, le facciamo con passione: quando sviluppiamo delle macchine pensiamo sempre al consumatore finale, a colui che andrà davanti alla macchina e pretenderà un prodotto che dovrà rappresentare il massimo della qualità. Vogliamo rendere ideale l’esperienza di queste persone e siamo molto contenti che, da domani, avremo una carta in più per poterlo fare, attraverso le macchine Gaggia”. 33
• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019 A concludere la presentazione, le parole di Marco Bonetto, CEO Bonetto Design Center, “Oggi sono qui per rappresentare un’azienda, Bonetto Design Center, che proprio quest’anno ha raggiunto il traguardo di 60 anni di attività. Da noi sono “usciti” circa 1400 prodotti dei più disparati settori industriali: dalle automobili ai treni fino ad arrivare agli elettrodomestici e poi, in particolare, macchine da caffè. Quando un designer riceve un incarico da un marchio come Gaggia per il rilancio dei suoi prodotti, vi assicuro che tremano le mani, perché Gaggia ha una storia straordinaria, è un’icona nel settore delle macchine da caffè. Noi abbiamo cercato innanzitutto di assorbire la storia, quelle che erano le linee Gaggia e abbiamo cercato di reinterpretarle in una chiave moderna. Il primo risultato è stato la Reale, una macchina dall’impatto di design forte, con delle linee e delle superfici che abbiamo trattato come le carrozzerie delle auto, con lo stesso metodo. Per noi una macchina del caffè deve essere il cuore del bar, il centro, deve essere l’orgoglio del barista che la utilizza e anche qualcosa che il cliente osserva con ammirazione, in qualche modo orgoglioso di bere il caffè da una macchina bella, di design. Io credo che gli ambienti del bar si stiano evolvendo sempre di più: giro il mondo, quindi di locali ne vedo e credo che, in questo
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caso, la Reale possa diventare davvero il punto di attrazione centrale del locale. Vorrei descrivervi personalmente alcune parti di questa macchina: innanzitutto il vassoio porta-tazza sospeso dal corpo della macchina: sono sicuro che siamo stati i primi a farlo, quindi si tratta di una forte innovazione. Nella parte centrale, abbiamo cercato di rispettare e migliorare tutto quello che riguarda l’utilizzo da parte dell’operatore, con una parte dei comandi dei gruppi molto chiara, intuitiva e poi abbiamo curato in modo maniacale tutti i dettagli: interruttori, tasti, addirittura la leva per il vapore. Tutto ha un sapore “automobilistico”. Uso l’automobile come paragone perché l’automobile rappresenta spesso il lusso, la perfezione nel design e dei dettagli. Una ricerca di una nota casa automobilistica nostra cliente ha rivelato che la percezione di qualità di un prodotto, qualsiasi esso sia, non è fatta dal “corpo” del prodotto ma dall’insieme dei dettagli. Quindi, se i dettagli sono curati, ben disegnati e definiti, l’insieme di essi genera l’idea di qualità e questo è molto importante per chi acquista il prodotto. Abbiamo poi lavorato molto sulla caratterizzazione del fianco della macchina, con questo grande elemento, una sorta di “spoiler” e un corpo illuminante. Ma non ci siamo fermati qui. Abbiamo voluto nobilitare molto anche la parte
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posteriore con questo “taglio” tipico di Gaggia nella sua storia dei prodotti, evidenziando la scritta “Gaggia Milano”. La Reale è una macchina che va vissuta a 360°, ecco perché dico che, in un bar, una macchina così andrebbe posizionata al centro del locale, non nascosta in una nicchia. E credo che i baristi, i proprietari dei locali, ma anche gli architetti che progetteranno questi spazi, cominceranno a creare proprio un’isola che possa valorizzare queste macchine nel modo che meritano. Infine, l’illuminazione, un aspetto tecnologico che dà alla macchina il giusto fascino e, ovviamente, nella parte di erogazione permette anche un’ottima visibilità; per quanto riguarda il colore, il lavoro si è concentrato su colori caldi, che evocano quello che è il mondo del caffè. Credo che questo rappresenti l’inizio di un grande rilancio: Io sono davvero onorato di aver lavorato con tutti i tecnici Gaggia. La passione per il vostro lavoro, credetemi, si percepisce. Come designer, insieme al mio team, di aziende con cui lavorare ne abbiamo conosciute tante, ma raramente hanno la passione nello sviluppare un prodotto, raramente troviamo la passione per innovare, per fare meglio e, in Gaggia, in Andrea Zocchi, Giancarlo Strada e nei loro collaboratori, abbiamo conosciuto un ambiente straordinario. Questo è l’inizio. E non finisce qua”.
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EVENTI
MILAN COFFEE FESTIVAL, IL FESTIVAL DEDICATO AL CAFFÈ ARTIGIANALE CONQUISTA MILANO
PER LA SUA PRIMA EDIZIONE, CHE SI È SVOLTA DAL 30 NOVEMBRE AL 2 DICEMBRE 2018, MILAN COFFEE FESTIVAL HA SCELTO LO SPAZIO PELOTA DI VIA PALERMO A MILANO, UNA LOCATION STORICA DELLA “MILANO DA BERE”. LA PELOTA JAIALAI, SPAZIO FUNZIONALE POPOLARE E CONTEMPORANEO PER EVENTI, HA RADUNATO PER L’OCCASIONE OLTRE 60 ESPOSITORI, TRA CUI ALCUNI BRAND MOLTO VICINI AL VENDING, IMPEGNATI AD OFFRIRE DEGUSTAZIONI, DIMOSTRAZIONI INTERATTIVE, WORKSHOP, PERFORMANCE DI BARISTI, CONFERENZE E DIBATTITI LIVE. ORGANIZZATO SULLA SCIA DEL SUCCESSO DELLE EDIZIONI DI LONDRA, AMSTERDAM E NEW YORK, IL FESTIVAL È UNA CELEBRAZIONE DEL VIVACE PANORAMA ITALIANO DEL CAFFÈ, UN EVENTO PENSATO PER TUTTI GLI ESTIMATORI E PER GLI OPERATORI DI 36
SETTORE. UN FESTIVAL CHE TIENE CONTO DELLE PIÙ RECENTI TENDENZE DI CONSUMO, IN CUI IL CAFFÈ È ESPRESSO MA NON SOLO E CHE PONE SOTTO I RIFLETTORI IL CONCETTO DI “SPECIALTY COFFEE”. LA TRE GIORNI MILANESE DEDICATA AL CAFFÈ ARTIGIANALE SI È CONCLUSA REGISTRANDO UNA GRANDE AFFLUENZA DI PUBBLICO: OLTRE 4.000 VISITATORI PER UNA PRIMA EDIZIONE CHE HA VALORIZZATO IL CAFFÈ IN OGNI SUA DECLINAZIONE. TRA LE PROPOSTE AI VISITATORI ROASTERY, MIXOLOGY (COCKTAIL A BASE DI CAFFÈ), LATTE ART, VEGAN COFFEE BAR, OLTRE ALLE ATTIVITÀ E AI LABORATORI DEL TRADE DAY, LA GIORNATA DEDICATA ESCLUSIVAMENTE AI PROFESSIONISTI DEL SETTORE HO.RE.CA.
• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019
LA TAPPA ITALIANA DI COFFEE MASTERS È STATA SICURAMENTE UN PEZZO SIGNIFICATIVO DEL SUCCESSO DEL “MILAN COFFEE FESTIVAL”, CHE HA FATTO REGISTRARE OLTRE 4.000 VISITATORI PER PIÙ DI 50 ESPOSITORI.
Ad assicurare lo spettacolo, l’avvincente gara CMx™ - ITALIA, la prima competizione nazionale per baristi legata al rinomato format di Coffee Masters. Otto concorrenti, un vincitore: è il 28enne Carlos Alvarado, originario di El Salvador ma in Italia dal 2013, a trionfare al termine di tre giorni di contest dal ritmo serrato. Carlos, in forza alla caffetteria Checchi Downtown di Brescia, l’ha spuntata sugli altri finalisti in gara superando una serie di avvincenti sfide testa a testa, a eliminazione diretta che hanno tenuto il pubblico con il fiato sospeso fino all’ultimo. Il giovane barista latino-americano ha letteralmente conquistato gli esperti della giuria dimostrando abilità e competenza nelle sette discipline-chiave in cui i concorrenti sono stati chiamati a cimentarsi: il Cupping, il Brewing, la Latte Art, l’Ordine, il Signature Drink, la Mistery Box e l’Origine, ovvero la capacità del barista di riconoscere le origini del caffè dal suo gusto.
Nella finalissima, Alvarado ha battuto il suo avversario Matteo Pavoni (Peacocks Coffee – Monza) grazie al suo signature drink “Not il solito”, in cui è riuscito a sintetizzare mirabilmente il suo percorso umano e professionale. Alla base del cocktail il caffè El Cipres di El Salvador, in omaggio alle sue origini, miscelato con uno sciroppo allo zafferano - ingrediente rappresentativo di Milano, città in cui ha collezionato le prime esperienze lavorative più significative –, un tocco di “Guelfo” - un amaro prodotto a Brescia, dove Carlos attualmente vive e lavora, composto per il 20% di brandy, con l’aggiunta di 20 erbe aromatiche e invecchiato per 36 mesi in botti di rovere – e, dulcis in fundo, un pestato di ribes. Un drink estremamente bilanciato, caratterizzato da un equilibrio di acidità e dolcezza, con una leggera nota alcolica che lo rende perfetto come “after dinner”, e, dunque, particolarmente apprez-
EVENTI MILANO COFFEE FESTIVAL
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• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019 zato dalla giuria presieduta da Kris Schakman (co-fondatore, CEO e green buyer di Five Elephant Coffee Roastery & Cake Shop di Berlino) e composta da Chiara Bergonzi (pluricampionessa di Latte Art, trainer SCA e consulente per start-up nel mondo del caffè), Vittorio Barbera (Import & Export Manager e Product Manager di Barbera 1870 Spa e Q grader di Arabica) e Dario Fociani (proprietario e barista al Faro di Roma, il primo caffè ‘specialty’ indipendente della capitale). “Partecipare a questo contest”, ha dichiarato Carlos Alvarado “è stata un’occasione per mettermi in gioco a prescindere dalla gara in sé. Sono consapevole di essere soltanto all’inizio del mio percorso nel mondo del caffè ed è mia intenzione continuare a crescere. Questa competizione mi ha aiutato a capire quali sono gli aspetti in cui devo ancora migliorare. Detto questo, mi ritengo estremamente soddisfatto perché ho gareggiato con dei professionisti di alto livello ed è stato un bellissimo risultato riuscire a classificarmi al primo posto”. Oltre al titolo di “Campione CMx™ - Italia”, Carlos si è aggiudicato un premio di 1.000 euro e la qualificazione alla finale mondiale di Coffee Masters, in programma a Londra il prossimo marzo. Ludovic Rossignol-Isanovic, fondatore del format Coffee Festival insieme a Jeffrey Young, ha commentato: “Per diventare Coffee Master il barista deve dimostrare un grande livello di bravura in tutte le discipline, dal cupping al brewing, per arrivare infine alla creazione del proprio ‘signature drink’. Carlos Alvarado si è rivelato estremamente talentuoso e nel weekend appena trascorso ha dimostrato competenza, abilità e creatività da vendere. A lui vanno le mie più sentite congratulazioni. Mi fa piacere constatare che il movimento sorto
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intorno agli ‘specialty coffee’ stia prendendo piede anche in Italia accanto alla cultura tradizionale dell’espresso. Carlos è il perfetto ambasciatore di questa nuova onda. Toccherà ora a lui rappresentare l’Italia alla finale mondiale di Coffee Masters nel marzo del prossimo anno. Non vediamo l’ora di vederlo gareggiare a livello internazionale”. La tappa italiana di Coffee Masters è stata sicuramente un pezzo significativo del successo del “Milan Coffee Festival”, che ha fatto registrare oltre 4.000 visitatori per più di 50 espositori. Un grande successo per l’iniziativa di Allegra Events che celebra il caffè artigianale in tutte le sue declinazioni e che, dopo le edizioni di Londra, Amsterdam, New York e Los Angeles, è approdata per la prima volta a Milano, sfidando il retaggio culturale di un Paese, come l’Italia, ancora saldamente legato alla tradizione dell’espresso. Particolarmente affollate le degustazioni, le dimostrazioni di coffee mixology, ma anche gli spettacoli di latte art, in virtù di una fitta line-up con la partecipazione dei campioni italiani e mondiali di questa singolare disciplina, le conferenze e i dibattiti del Lab, con l’intervento di ospiti illustri, tra cui lo chef spagnolo Ferran Adrià, e, infine, gli aperitivi con musica, pizza, cocktail al caffè, birre artigianali e vini biologici.
BWT WATER+MORE A MILAN COFFEE FESTIVAL Milan Coffee Festival ha portato una vera e propria esplosione di professionalità e di gusto nel mondo del caffè e BWT Water+More Italia, presente con il proprio stand, ha contribuito a questo mondo affascinante con uno degli ingredienti fondamentali per ottenere un buon caffè: l’acqua di altissima qualità.
EVENTI MILANO COFFEE FESTIVAL
I prodotti BWT rappresentano, con una vasta gamma di sistemi di filtrazione, la continua e spasmodica ricerca tecnologica. Insieme alle rinomate cartucce filtranti, di varie dimensioni e tipologie, non può mancare Besthead Flex, la nuova testa di connessione unica per tutte le cartucce disponibili. Una testa di connessione davvero versatile, che permette a chi installa la massima flessibilità di connessione con un’ampia gamma di accessori e la facile intercambiabilità di ogni elemento. In occasione del Festival, esposto anche Bestsoft 4, il più piccolo degli addolcitori della gamma BWT, compatto ed estremamente funzionale, ideale per spazi ridotti. Ma la vera rivoluzione in termini tecnologici è la nuova BWT BESTAQUA ROC, il sistema ad osmosi inversa che finalmente arriva a livelli di prezzo accessibili a tutti, per offrire ai clienti la soluzione vista fino ad oggi come la “più estrema”, ma sicuramente la più adatta alle aree con acque problematiche, senza dimenticare tutta l’esperienza de gustativa, che rimane un aspetto di primaria importanza e che soprattutto i protagonisti della scena Specialty tengono in grande considerazione. Con BWT, “ROC YOUR WATER”. Lo staff BWT si è dimostrato ancora una volta pronto a rispondere sempre alle esigenze dei clienti con un’offerta tecnologicamente avanzata e che soddisfa anche le richieste più particolari, offrendo prodotti che non solo salvaguardano le attrezzature ma che regalano ai clienti un valore aggiunto in tazza che possa esaltare i loro prodotti. Sempre a disposizione dei clienti anche il Training Center di Bergamo, che permette di “assaggiare” in anteprima (e in prima persona) il risultato dei vari tipi di filtrazione, oltre a proporre una formazione corretta e aggiornata attraverso personale altamente qualificato nel campo alimentare.
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EVENTI
SIGEP 2019, IL SALONE DEL FOOD SERVICE DOLCE DI RIMINI CHIUDE SUPERANDO LE 200.000 PRESENZE
UN OSSERVATORIO COSTANTE SUL BUSINESS DOLCE, FILIERE LUNGHE E COMPLETE, TUTTE LE DESTINAZIONI DELL’EXPORT, CONTATTI COMMERCIALI CONCRETI DA UN PUBBLICO QUALIFICATO, UN MATCHING ASSIDUO FRA PROFESSIONISTI CHE PARLANO UN LINGUAGGIO GLOBALE, UN LUOGO D’INFORMAZIONE E FORMAZIONE PER IL SETTORE, UN TERRENO PER MERCATI CONTIGUI E NUOVI. QUESTO È STATO IL 40° SIGEP DI ITALIAN EXHIBI40
TION GROUP (IEG) CHE SI È CONCLUSO OGGI ALLA FIERA DI RIMINI. NELLE CINQUE GIORNATE, SIGEP HA OSPITATO ANCHE QUEST’ANNO OLTRE 200.000 PRESENZE COMPLESSIVE, DI CUI 32.848 BUYERS ESTERI PROVENIENTI DA 185 PAESI. GERMANIA E SPAGNA I PAESI DI PRIMARIA AFFLUENZA, SEGUITI DA FRANCIA, POLONIA E INGHILTERRA. RILEVANTE LA PARTECIPAZIONE ANCHE DAI GRANDI MERCATI QUALI STATI UNITI, FEDERAZIONE RUSSA E CINA.
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IL CAFFÈ TRA I PROTAGONISTI INDISCUSSI DI SIGEP, CHE HA REGISTRATO LA PRESENZA, COME OGNI ANNO, DI PLAYER DI ALTO PROFILO NEL MONDO DELLA TORREFAZIONE E NEL VENDING.
“Il Ministro Centinaio”, sottolinea l’Amministratore Delegato di IEG, Ugo Ravanelli “nel dare il via al SIGEP lo scorso 19 gennaio ha riassunto con efficacia il valore del Salone, dicendo che quanto vedeva in fiera era un esempio straordinario di alleanza virtuosa tra l’eccellenza delle aziende e la capacità di rappresentare il Made in Italy nel mondo. Ecco il dato strutturale che emerge dal 40° SIGEP, la sua capacità di attrarre operatori esteri, in crescita rispetto allo scorso anno del 2% e provenienti da tutti i continenti grazie alle forti azioni di promozione che hanno visto anche la partnership strategica di ICE: con delegazioni da 10 Paesi stranieri”.
Il Salone mondiale del dolciario artigianale, che ha visto protagoniste le filiere della gelateria, pasticceria, panificazione, caffè e cioccolato si è concluso con ulteriori numeri da leader: 1.250 espositori hanno occupato interamente il quartiere fieristico di 129.000 metri quadrati, 1.294 gli eventi organizzati nel palinsesto ufficiale e a cura delle imprese, 925 giornalisti accreditati dei quali 138 esteri per uno sviluppo, ad oggi, di oltre 200 milioni di contatti media. SIGEP protagonista anche sui social network: oltre 10.000 foto su Instagram con hashtag #SIGEP2019. Il profilo ha generato 1.334.738 impressions nell’ultima settimana.
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Lunedì 21, la copertura totale su Facebook è stata di 1.211.438 persone, quasi 600.000 le interazioni con i post. Dalle arene di SIGEP sono state diffuse 90 ore di collegamento live con 51.700 contatti video da 110 paesi nel mondo (in primis Francia, Germania, India, Usa, Federazione Russa, Spagna, Uk, Svizzera e Croazia). Oltre 9.000 i download della App SIGEP2019. SIGEP si conferma quindi piattaforma di business mondiale, sulla quale si connettono le cinque filiere protagoniste, sempre più rappresentate - a partire anche dai paesi di origine dei prodotti - e integrate fra loro. Palcoscenico delle tendenze, reunion dei grandi professionisti internazionali, concentrato di innovazione tecnologica al servizio della creatività e della qualità made in Italy del food service dolce.
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L’edizione del quarantennale ha pienamente soddisfatto gli operatori italiani ed esteri, concentrati senza sosta su un’agenda di appuntamenti di business con operatori qualificati, ritmata da una domanda crescente, organizzata anche grazie alla piattaforma digitale SIGEP, che ha garantito 10.000 incontri programmati con i buyers, l’accesso ai dossier sui mercati in maggiore espansione e l’esplorazione di nuovi settori per una platea di investitori attenti a un mercato così globale e dinamico. La capacità di essere fonte di informazioni di business è un’altra peculiarità di SIGEP che col suo Osservatorio offre al mercato una lettura attuale degli scenari e delle prospettive di crescita. In questa edizione, va ricordato l’evento di apertura – centrato su innovazione e internazionalizzazione, tendenze e nuovi format, oltre a case history di
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successo – che ha attirato l’attenzione degli operatori internazionali. Tra l’infinita panoramica di eventi ricordiamo il Campionato Mondiale di Pasticceria Juniores con la vittoria dell’Italia su Francia e Singapore, il World Coffee Roasting Championship che ha voluto essere a SIGEP nel suo 40° del salone dopo la tappa cinese, SIGEP Gelato d’Oro che ha individuato la squadra italiana per la Coppa del Mondo della Gelateria che a SIGEP 2020 (18-22 gennaio) sfiderà altre 12 nazioni, il progetto internazionale Coffee & cocoa growing regions che SIGEP ha presentato insieme a IILA (Organizzazione Internazionale Italo Latino-Americano) con ospiti istituzionali e imprese da Ecuador, El Salvador, Venezuela e Honduras. Il caffè tra i protagonisti indiscussi di Sigep, che ha registrato la presenza, come ogni anno, di player di alto profilo nel mondo della torrefazione e nel vending.
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EVENTI
MARCA 2019, LA MARCA DEL DISTRIBUTORE HA CONQUISTATO I CONSUMATORI
LA MARCA DEL DISTRIBUTORE (MDD) RIVELA PIÙ DINAMICA DELLE MARCHE INDUSTRIALI NELL’ANTICIPARNE I BISOGNI, RISPONDE A SEVERI PROTOCOLLI DI TRACCIABILITÀ E SICUREZZA, NEL SETTORE DEL FRESCO ORMAI RAPPRESENTA LA PRIMA 44
SCELTA NEI SUPERMERCATI E HA ADDIRITTURA LA FORZA DI TENERSI STRETTI CLIENTI, CHE ALLUNGANO IL PERCORSO VERSO L’ESERCIZIO COMMERCIALE, PUR DI METTERE NEL CARRELLO LA MARCA DEL DISTRIBUTORE A CUI SI È ABITUATI.
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LA 15MA EDIZIONE DI MARCA SI È SVOLTA IL 16 E 17 GENNAIO A BOLOGNA E SI CHIUDE CON UNA CONFERMA: LA MARCA DEL DISTRIBUTORE (MDD) HA OTTENUTO LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI.
Inoltre, la MDD è trainante nell’evoluzione nella Distribuzione Moderna. Lo si deduce non solo dai dati economici, ma anche tastando il polso agli utenti finali. Lo ha fatto Nomisma, che, insieme con IRI, ha curato per MarcabyBolognaFiere il XV Rapporto Marca sull’evoluzione dei prodotti a Marca del Distributore in Italia, presentato giovedì 17 gennaio, seconda giornata della manifestazione organizzata da BolognaFiere in collaborazione con ADM, Associazione Distribuzione Moderna. I ricercatori di Nomisma inquadrano un consumatore che, nella scelta del prodotto MDD, è particolarmente attento a valori quali attenzione agli sprechi (40%, nell’indagine a rispo-
ste multiple), qualità del prodotto (30), promessa di benessere (32%), garanzie specifiche di sicurezza (28%) e rispetto dell’ambiente (22%); dallo scaffale preleva più volentieri prodotto italiano (citato dal 40% degli intervistati), guarda ai contenuti dell’etichetta, metodo di produzione e tracciabilità della filiera (mediamente 1 consumatore su 4) e si rivolge con favore crescente alle produzioni biologiche. L’indagine Nomisma spiega che non è più soltanto il prezzo a determinare la scelta: si acquista MDD soprattutto per la qualità che riesce ad incorporare nel prodotto (per materie prime e processi produttivi), nel caso degli alimentari e per la rispondenza ai propri bisogni, nel caso del non-food.
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• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019 Soprattutto, lo si fa con sempre maggiore consapevolezza: il Rapporto evidenzia che negli ultimi dodici mesi il 72% delle famiglie ha acquistato consapevolmente almeno un prodotto con Marca del Distributore, ormai prima scelta nel campo del fresco per Carne (63% vs. 19% della marca industriale) e Frutta e Verdura (49% vs. 16%).
Una fidelizzazione senza dubbio forte, che spiega la crescita del settore (+2,5% rispetto al 2017) con la conquista di quote - viaggia verso il 20% - e vendite 2018 per 10,3 miliardi di fatturato all’interno di un panorama dei consumi nella grande distribuzione che complessivamente segna il passo, registrando un +0.2% (fonte: IRI).
La fiducia che si sviluppa nei confronti dei prodotti MDD diventa addirittura determinante per la scelta dell’insegna presso cui fare la spesa: due consumatori su tre decidono soprattutto in base a qualità e assortimento dei prodotti a Marca del Distributore; quasi la metà di chi acquista è addirittura disposta ad allungare il percorso se occorre raggiungere il supermercato con i prodotti MDD preferiti; il 40% cambierebbe insegna se il punto vendita in cui fa la spesa smettesse di vendere quei prodotti.
I risultati lusinghieri tracciati dal XV Rapporto MarcabyBolognaFiere trovano riscontro nell’evoluzione dei copacker, le imprese fornitrici dei prodotti, che - scandagliate da Nomisma - in grande maggioranza vedono nel rapporto con la Grande Distribuzione un fattore di crescita sotto numerosi aspetti, dall’ampliamento degli assortimenti all’evoluzione del packaging, dall’etichettatura alle certificazioni.
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In quest’ultimo ambito, in particolare, dall’esperienza con i con-
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tratti di fornitura alla GDO, derivano scelte d’investimento in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, miglioramento delle garanzie di qualità e sicurezza sia verso le insegne clienti che verso i consumatori. Insomma, la Marca del Distributore, come è stato già sottolineato nella prima giornata di questa edizione 2019 di MarcabyBolognaFiere, fa bene all’intera industria alimentare, ne stimola la crescita strutturale e culturale, le apre prospettive. Nomisma e IRI, nelle conclusioni del XV Rapporto, indicano le prossime sfide per l’ulteriore salto di qualità del settore MDD: l’allargamento della base di heavy user e l’approccio alla comunicazione, per consolidare la conoscenza delle tipologie e dei bisogni dei consumatori finali, acquisire sempre maggiore consapevolezza e poter agire sull’evocazione emotiva -e non solo razionale- dei clienti.
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APPROFONDIMENTI
LA CRIMINALITÀ PREDATORIA NEL 2017. GLI ATTACCHI AI DISTRIBUTORI AUTOMATICI
A FINE NOVEMBRE, CONFIDA HA PRESENTATO A ROMA, NEL CONTESTO DEGLI STATI GENERALI DELLA SICUREZZA ORGANIZZATI DALL’OSSIF (CENTRO DI RICERCA SULLA SCUREZZA ANTICRIMINE DELL’ABI – ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA), I DATI EMERSI DA UN’INDAGINE REALIZZATA CON LA COLLABORAZIONE DI ACCENTURE SUI FURTI E SCASSI AI DANNI DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI, UN FENOMENO DI MICROCRIMINALITÀ CRESCENTE. DA MOLTI ANNI, INFATTI, LE SOCIETÀ DI GESTIONE VENDING DENUNCIANO I FURTI CHE SUBISCONO NELLE VARIE POSTAZIONI IN CUI SONO PRESENTI CON I LORO DISTRIBUTORI AUTOMATICI. CONFIDA HA COMMISSIONATO AD ACCENTURE UNA RICERCA FINALIZZATA A PORRE ALL’ATTENZIONE DELLE AUTORITÀ COMPETENTI IL FENOMENO. DAI 48
DATI DELLA RICERCA EMERGE CHE LA PERCENTUALE DI FURTI E/O ATTI VANDALICI SUL PARCO MACCHINE DEL PANEL INTERVISTATO È DEL 2,1% E IL VALORE MONETARIO DI EVENTI PREDATORI NEL 2017 È STATO PARI A 5,9 MILIONI DI EURO, CHE RAPPRESENTA CIRCA L’1% DEL FATTURATO DELLE IMPRESE DEL SETTORE CHE VIENE EROSO DA QUESTO FENOMENO. PER TALE MOTIVO CONFIDA HA RIVOLTO ALLE AUTORITÀ COMPETENTI, DUE RICHIESTE: 1) CHE VENGANO GARANTITI MAGGIORI CONTROLLI, SOPRATTUTTO NEI LUOGHI PIÙ COLPITI (IN PRIMIS SCUOLE E OSPEDALI); 2) CHE, AL FINE DI SEMPLIFICARE GLI ADEMPIMENTI BUROCRATICI, SI VALUTI LA FATTIBILITÀ DI INDIVIDUARE MODALITÀ SEMPLIFICATE DI PRESENTAZIONE DELLE DENUNCE DEI REATI.
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NEGLI ULTIMI ANNI SI È REGISTRATO UN INTENSIFICARSI DI AZIONI CRIMINOSE, IN PARTICOLARE DI ATTIVITÀ PREDATORIE CONSISTENTI IN MANOMISSIONI, SCASSI E FURTI AI DISTRIBUTORI AUTOMATICI.
IL RAPPORTO INTERSETTORIALE SULLA CRIMINALITÀ PREDATORIA 2017
L’idea di estendere l’attività di monitoraggio del rischio rapina oltre i confini del mondo bancario è stata accolta con favore da Poste Italiane e dalle associazioni di categoria più sensibili al
OSSIF, il Centro di Ricerca dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) sulla Sicurezza Anticrimine, ha avviato nel 2008, in collaborazione con il Servizio Analisi Criminale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, l’Osservatorio Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria che ha l’obiettivo di monitorare l’evoluzione dei fenomeni criminosi e condividere con i settori di attività economica più esposti informazioni, strategie e best practice per la prevenzione.
tema: Assovalori, Confcommercio-Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma e Unione Petrolifera. L’Osservatorio si propone di: • monitorare l’intensità e la distribuzione del rischio e delle perdite per le categorie interessate; • fornire strumenti di valutazione per la migliore allocazione degli investimenti per la prevenzione;
APPROFONDIMENTI FURTI AI DISTRIBUTORI AUTOMATICI
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• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019 • misurare l’efficacia delle strategie di prevenzione adottate; • monitorare e prevenire il possibile spostamento del rischio verso segmenti di attività economica “meno protetti”. Annualmente viene redatto un Report di analisi che, oltre ad approfondire il modus operandi dei reati ai danni di ciascun settore, mette in luce le aree territoriali a più alto rischio, evidenziando le diverse iniziative di prevenzione e contrasto messe in atto da ciascuna categoria. Il Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria, giunto alla ottava edizione, focalizza l’attenzione sui dati del 2016 comparandoli, ove possibile, con la situazione degli anni precedenti, evidenziando il trend in atto. Ha come obiettivo primario di analizzare la distribuzione complessiva dei reati appropriativi ai danni dei singoli comparti esposti al rischio. Solo in questo modo è possibile studiare i fenomeni rapina e furto nella loro accezione più ampia: le strategie di prevenzione avviate in uno specifico settore, piuttosto che determinare una riduzione assoluta del fenomeno, possono indurre un
semplice “spostamento” del rischio verso altri comparti ugualmente esposti e meno protetti. Un monitoraggio trasversale del rischio-rapina, pur nella difficoltà di far dialogare fonti statistico-informative autonome e non coordinate, è il primo e fondamentale passo per la costruzione di un linguaggio e di una base conoscitiva comune. Le rapine denunciate in Italia nel corso del 2016 sono state 32.788, pari ad un decremento del 6,5% rispetto al 2015, in questo approfondimento però si analizzeranno solo i numeri relativi al vending, presentati all’interno del capitolo 7 (le rapine ai danni degli esercizi commerciali).
GLI ATTACCHI AL DISTRIBUTORE AUTOMATICO (Fonte: capitolo 7.4 del rapporto intersettoriale OSSIF)
Fra i fenomeni in crescita relativi alle attività predatorie è infatti da segnalare quello relativo agli attacchi ai distributori automatici. Il settore della distribuzione automatica conta 3.000 imprese e 33.000 lavoratori, un fatturato di quasi
3,5 miliardi di euro con 805.431 macchine installate in Italia che forniscono annualmente quasi 11 miliardi di consumazioni a 30 mln di persone. Ben il 36% delle consumazioni del vending avvengono all’interno di industrie e grandi aziende. Nel comparto del lavoro privato si concentra il 17% dei consumi, mentre quello commerciale si attesta al 13%. Gli spazi deputati all’istruzione (scuole e università) e alla sanità valgono ciascuno l’11%. Le erogazioni dei distributori collocati nei luoghi pubblici (sale giochi, centri commerciali, biblioteche, associazioni e circoli, oratori…) invece, valgono il 6% dei consumi complessivi. I luoghi di svago e quelli di transito (aeroporti, stazioni, metropolitane…) il 3% a testa. I dati relativi alla localizzazione delle apparecchiature è indicativo anche della funzione “sociale” del servizio soprattutto in quei casi in cui la presenza di un distributore automatico costituisce l’unica possibilità di ristoro per utenti con particolari necessità - in luoghi di interesse pubblico, o con un’utenza “assistita”, quali le scuole ma anche e soprattutto ospedali e strutture di pronto soccorso, dove i familiari dei degenti hanno necessità di approvvigionarsi di generi di con-
Numero di furti e scassi ai distributori automatici presso pubblico/privato. Anni 2015-2016 1800 1600 1400
2015
1200
2016
1000 800 600 400 200 0
50
Pubblico
Privato
2015
741
666
2016
1.634
1.413
APPROFONDIMENTI FURTI AI DISTRIBUTORI AUTOMATICI
• DAITALIA 130 GENNAIO/FEBBRAIO 2019 forto essenziali - o come nel caso delle infrastrutture per la mobilità (stazioni, porti e aeroporti) dove in talune fasce orarie non vi sono altri punti di ristoro per i viaggiatori in transito. Ai danni di tali apparecchiature negli ultimi anni si è registrato un intensificarsi di azioni criminose, in particolare di attività predatorie consistenti in manomissioni, scassi e furti ai distributori automatici ubicati prevalentemente proprio presso immobili pubblici o strutture di pubblica utilità, causando un danno alla collettività con l’interruzione di un servizio, come abbiamo visto, in taluni casi, essenziale. Un fenomeno che si inserisce nel trend già riscontrato in settori quali quello bancario, delle poste e dei distributori di carburante che nel corso degli anni hanno visto una diminuzione delle rapine e un aumento degli attacchi agli ATM o erogatori automatici di carburante. È inoltre indubbio che l’intensificarsi di tali fenomeni, o la concentrazione di episodi in determinati territori o contesti, possa essere considerato un indicatore (reato spia) di devianza e disagio sociale nonché di degrado urbano da tenere in considerazione da parte delle forze dell’ordine poiché laddove i responsabili
di tali attacchi sono stati individuati è stato verificato che provenivano da contesti “difficili” (“bande” di quartiere e/o strutture di accoglienza temporanea, quartieri degradati, etc.). Gli attacchi ai distributori automatici sono prevalentemente finalizzati più che alla sottrazione dei prodotti o ad atti di vandalismo al prelevamento del denaro contante contenuto in ogni distributore, pari a circa 100 euro (ad una media di 30 euro di incassi vanno aggiunte le monete che devono essere caricate nel “rendi resto”, pari ad un ammontare compreso fra i 40 e i 70 euro). La modalità è quella di un vero e proprio furto con scasso, pertanto nell’ammontare del danno bisogna considerare, oltre al valore della merce e/o del contante sottratto, i costi della riparazione dell’apparecchio (se non della totale sostituzione) e il mancato guadagno per “fermo macchina”, le ore lavoro del personale addetto, etc. I danni all’apparecchiatura generalmente sono stimabili fra i 600 e i 700 euro, fino a 1000 euro se viene sottratta e portata via la gettoniera. Un ulteriore danno è quello arrecato dal dispendio di tempo, risorse umane e quindi economiche da destinare agli
adempimenti collegati alla denuncia del reato, che coinvolgono diverse figure professionali interne all’azienda (dall’addetto che si reca sul luogo a verificare e certificare tramite foto lo scasso, rilevando posizione e codice identificativo, al Gestore di Filiale competente, fino all’ufficio legale) ed esterne (il “cliente” presso il quale è ubicata l’apparecchiatura). Per tale motivo Confida, l’Associazione di settore, aderente a Confcommercio – Imprese per l’Italia, che rappresenta l’intera filiera della distribuzione automatica, richiede che al fine di alleggerire il peso degli adempimenti si valuti la fattibilità di individuare delle modalità semplificate di denunce dei reati mediante una piattaforma online, quale quella già attivata con l’Agenzia delle Entrate. Il fenomeno degli attacchi ai distributori automatici è stato monitorato da Confida attraverso l’invio di appositi questionari a 350 aziende associate. I risultati ottenuti hanno evidenziato che fra il 2015 e il 2016 il fenomeno è più che raddoppiato, sia per quanto riguarda il numero di furti e scassi (da 1.407 a 3.407), sia per quanto riguarda l’ammontare globale del danno subito (da434.028 a 869.902 euro).
Ammontare sottratto e danni per riparazioni derivanti da furti e scassi ai distributori automatici. Anni 2015-2016 700.000 600.000 500.000
2015 2016
400.000 300.000 200.000 100.000 0
Rubato
Danno per riparazioni
TOTALE
2015
130.706
303.322
434.028
2016
268.101
601.801
869.902
Fonte: Elaborazioni Confcommercio su Monitoraggio Confida - Associazione Italiana Distribuzione Automatica
APPROFONDIMENTI FABBRICANTI FURTI AI DISTRIBUTORI BWT AUTOMATICI
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E R N A D D E E R M I A N R G K
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APPUNTAMENTO IN FIERA
EXPO VENDING SUD CATANIA, AL VIA IL 24 MAGGIO L'OTTAVA EDIZIONE NOVITÀ SUGLI ORARI: VENERDÌ 24 MAGGIO 2019 ORE 14.00/18.00 - APERTURA MANIFESTAZIONE SABATO ORE 10.00/18.00 DOMENICA ORE 10.00/16.00*
ASSO FIERE SICILIA CAMBIA SEDE E RICONFERMA IL CENTRO FIERISTICO "LE CIMINIERE", NEL CUORE DELLA CITTÀ DI CATANIA, PER L'OTTAVA EDIZIONE DELL' EXPO VENDING SUD, DAL 24 AL 26 MAGGIO 2019. LO STORICO QUARTIERE FIERISTICO, CON IL SUO SUGGESTIVO SEGNO ARCHITETTONICO, SARÀ NUOVAMENTE LA SEDE PER L'OTTAVA EDIZIONE DI UN APPUNTAMENTO ESCLUSIVAMENTE DEDICATO AI PROFESSIONISTI DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA DI SICILIA, CALABRIA E MALTA. NUMEROSI ESPOSITORI PARTECIPANTI ALLE PASSATE EDIZIONI, HANNO GIÀ RICONFERMATO LA PROPRIA PRESENZA. Le aziende interessate potranno prendere contatto da oggi con la segreteria organizzativa per assicurarsi spazi in modalità pre-allestita (pronto esposizione) e in modalità area-nuda (spazio delineato a pavimento con fornitura di energia elettrica), nelle seguenti metrature: 8-12-16 mq e multipli. Visitando il sito www.expovendingsud.it, alla sezione “Esporre”, gli interessati potranno scoprire una formula espositiva dedicata che riserva costi di partecipazione stilati per rimanere in linea con le aspettative del mercato. La location offre accessi facilitati per i visitatori, tutti operatori del settore e un ampio piazzale antistante, adibito a parcheggio. Inoltre, il Centro "Le ciminiere" dispone di un ampio parcheggio sottostante il padiglione in uso alla fiera, interamente riservato agli espositori. Questa sede, assume una collocazione strategica in quanto collegata alle principali arterie stradali ed autostradali: posta nel
cuore della città, adiacente la stazione centrale e la nuova fermata della Metropolitana, si trova ad appena 3 chilometri dal porto di Catania e a 10 minuti dall'aeroporto. L'obiettivo è consentire, come sempre, agli operatori del settore di Sicilia, Calabria, Malta e più in generale del Sud Italia, di poter visionare quanto di più innovativo propone ed offre il mercato raggiungendo, le proprie aziende di riferimento in un tempo breve e in un contesto più agevole. Punto di incontro privilegiato, Expo Vending Sud si conferma infatti quale prima grande e completa manifestazione del Sud Italia. Expo Vending Sud si rivolge alle seguenti categorie merceologiche: Aziende che producono e commercializzano distributori automatici - Produttori e rivenditori di macchine e ricambi per l'erogazione del caffè espresso - Torrefattori e confezionatori di caffè in cialda e capsula - Produttori di refrigeratori d'acqua a fontanella e a boccione - Produttori e confezionatori di acqua minerale Imprese che si occupano della fabbricazione di prodotti per la D.A. - Aziende che gestiscono distributori automatici - Imprese di servizi e vendita - Stampa specializzata. L'ingresso sarà gratuito e riservato esclusivamente agli operatori del Settore o a quanti in possesso di biglietto di invito. Per informazioni: Segreteria organizzativa Expo Vending Sud info espositori: 320 0437522 * L’apertura alle 14.00 del primo giorno, che rappresenta una novità di questa edizione, agevolerà gli espositori che vorranno giungere a Catania in mattinata, accedendo in fiera poche ore prima del suo inizio.
APPUNTAMENTO IN FIERA EXPO VENDING SUD
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APPUNTAMENTO IN FIERA
HOST 2019, COUNT DOWN PER LA 41MA EDIZIONE, CAFFÈ TRA I PROTAGONISTI IL CAFFÈ, CRESCE E – IN UN PERCORSO CHE LO AVVICINA SEMPRE PIÙ AL VINO - DIVENTA GOURMET, RICERCATO, SI DIVERSIFICA, CON UN’ATTENZIONE SEMPRE PIÙ SPICCATA VERSO I MONORIGINE E I BIOLOGICI.
A MENO DI UN ANNO DALL’APERTURA DELLA 41° EDIZIONE, CHE SI TERRÀ A FIERAMILANO DAL 18 AL 22 OTTOBRE 2019, I MOTORI SONO GIÀ CALDISSIMI. LA MANIFESTAZIONE, LEADER PER TUTTE LE FILIERE DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE E DIRETTAMENTE ORGANIZZATA DA FIERA MILANO, REGISTRA GIÀ 1426 AZIENDE CHE HANNO CONFERMATO LA LORO PARTECIPAZIONE, DELLE QUALI IL 44,39% INTERNAZIONALI DA 48 PAESI - TRA CUI LE NEW ENTRY ALBANIA, LETTONIA E COLOMBIA - E IL 55,61% DALL’ITALIA. TRA LE NAZIONI PIÙ RAPPRESENTATE SI SEGNALANO GERMANIA, SPAGNA, FRANCIA, STATI UNITI, REGNO UNITO, PAESI BASSI E PORTOGALLO. Grazie alla collaborazione con ICE Agenzia inoltre saranno presenti oltre 1.500 hosted buyer da 80 Paesi, con l’80% di turnover e provenienti principalmente da USA, Canada, Medio Oriente, UAE, Cina e Russia. La copertura dei media sarà assicurata anche grazie ad almeno 100 giornalisti invitati e a una pianificazione su oltre 75 realtà editoriali internazionali da Europa, Asia, America e Medio Oriente. Come sempre, non mancheranno proficui accordi istituzionali con importanti associazioni internazionali quali FCSI (Foodservice Consultants Society International), Restaurants Canada, CEDA (UK) e AFEHC (Spagna), oltre che con autorevoli associazioni italiane.
Nel 2019 si conferma il concept per macro-aree, grande punto di forza della manifestazione che consente di attivare importanti sinergie tra filiere affini, in linea con le dinamiche di mercato. In prima fila spicca la macro-area Ristorazione che vale per il 48,32% delle aziende e registra la forte crescita del reparto Pane-Pizza-Pasta. Un settore in cui oggi convivono tendenze diverse, dai food truck ai locali monoprodotto agli etnici stellati, tutti accomunati da un format curato nei minimi dettagli. Altro storico punto di forza è la macro-area Bar-Macchine Caffè-Vending – Caffè-Tea – Gelato-Pastry con il 34,43% delle aziende. E il mantra di questo settore è sempre più “ibridazione”. Se l’incontro fra gelateria-pasticceria e mondo del caffè è ormai un dato acquisito, il prossimo passo è il matrimonio con la mixology, che sta aprendo nuove occasioni di consumo, come il dopocena. Il gelato, da par suo, dopo avere conquistato nella versione artigianale spazi nei cinque continenti è sempre più presente anche in albergo e al ristorante. Il caffè, cresce e – in un percorso che lo avvicina sempre più al vino - diventa gourmet, ricercato, si diversifica, con un’attenzione sempre più spiccata verso i monorigine e i biologici, anche proposti con estrazioni complementari all’espresso come il Syphon, il dripper, il Chemex e l’aeropress.
APPUNTAMENTO IN FIERA HOST 2019
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