NUMERO 109 OTTOBRE 2016
RIVENDITE ERGO VENDING R. FATONE
PRODUTTORI CLEMENTIMEG. F. RIZZO
D.A.ITALIA www.daitalia.it
ACQUAFAIR WATERCOOLERS ITALIA
the next generation of vending machines
here comes tomorrow
TA VI O N
Non farai in tempo a caricarli!
La forza di un brand unico entra nel vending, con il formato esclusivo a 2 barrette.
✓ Dimensioni compatte per facilitare il caricamento delle spirali da 60mm ✓ L’83% degli Italiani conosce il brand Kinder Maxi (Fonte dati IPSOS Connect, febbraio 2016)
✓ Campione di rotazioni: 2° snack Kinder & Ferrero venduto nei bar (rilevazione interna su punti vendita trattanti prodotti Kinder & Ferrero)
✓ Shelf-life 195 giorni ✓ Naturalmente senza conservanti, coloranti e senza glutine
D.A.ITALIA 109 OTTOBRE 2016
CORRISPETTIVI VENDING E LA CORSA CONTRO IL TEMPO Mancano poco più di due mesi ad un cambiamento epocale nel vending: il primo gennaio 2017 entreranno infatti in vigore le nuove norme sulla memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi. Quello che per l’Agenzia delle Entrate è un nuovo passo avanti sulla strada della digitalizzazione, per moltissimi gestori è un salto in avanti, senza rete, verso una meta ancora non ben definita. Fare una seria programmazione dei costi e dei tempi di adeguamento alla normativa non è difficile, è impossibile. Quindi gli imprenditori del settore faranno una delle cose che gli riesce meglio: navigare a vista e sperare che vada tutto bene. Con questi presupposti molti imprenditori si avvicinano piuttosto sperduti alla data prevista per l’inizio del ballo. La loro fame d’informazioni non si è placata, hanno potuto nutrirsi a piccoli bocconi e in modo approssimativo durante gli incontri organizzati nell’ultimo anno. Prima si sentivano solo dire: “non ci sono ancora i decreti attuativi!” e poi, quando sono usciti, la
situazione non è cambiata come era lecito attendersi e molti dubbi sono rimasti. Orfani della cosiddetta “fase due” (ancora avvolta in un alone di mistero), i gestori si avvicinano timidamente e sostanzialmente impreparati alla “fase transitoria”, una versione light della norma che permette allo Stato di usare espressioni ad effetto come “fiscalizzazione graduale”. Sarà anche graduale, ma la maggior parte dei gestori non ha ancora censito il proprio parco macchine e non ha idea nemmeno di quali sistemi master abbiano a bordo. Saranno compatibili? Dovranno essere upgradati? Se li compro nuovi andranno bene per la fase due? Queste sono solo alcune delle domande ancora senza risposta che aleggiano nell’aria. Poi devono decidere quale sarà il dispositivo di rilevazione e invio. Gli smartphone con un’APP dedicata sembrano la soluzione più semplice ed economica, soprattutto per chi non usa i palmari e il software gestionale che li accompagna (sono sistemi validissimi, ma ci vogliono mesi per implementarli
da zero in azienda). I cellulari però sembrano un po’ fragili per resistere alla dura vita a fianco di un ARD e di certo non possono svolgere la doppia funzione telefono e sistema rilevatore. Ricevere una foto su facebook mentre si sta spedendo all’agenzia dell’Entrate un file in EVA-DTS, non sarebbe molto professionale. Anche questi tracciati preoccupano non poco. Su alcuni vecchi sistemi si rilevano tracciati molto lontani da quelli richiesti dal fisco. Fare una trascodifica software per renderli compatibili è molto più complesso di quello che sembra e in molti casi bisogna issare bandiera bianca. Un altro problema che va affrontato con urgenza. Nonostante tutto questo non siamo così pessimisti, il vending ha sette vite e si
EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
è storicamente districato da situazioni altrettanto difficili in passato. È chiaro però che la mobilitazione deve essere immediata, il censimento dei master non può aspettare un giorno di più e che i gestori devono iniziare a intraprendere rapporti molto stretti e continuativi con i loro fornitori di fiducia. È l’unico modo di agire affinché la maggior parte dei dubbi venga risolta in tempi ragionevolmente brevi. In bocca al lupo a tutti.
QUELLO CHE PER L’AGENZIA DELLE ENTRATE È UN NUOVO PASSO AVANTI SULLA STRADA DELLA DIGITALIZZAZIONE, PER MOLTISSIMI GESTORI È UN SALTO IN AVANTI, SENZA RETE, VERSO UNA META ANCORA NON BEN DEFINITA.
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SOMMARIO
NUMERO 109 OTTOBRE 2016 RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR NEMO BOTTARI GRAPHIC DESIGN DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE/ COMMERCIAL NOEMI MARGAROLI REDAZIONE EDITORIAL STAFF LUCINI OFFICINA D'ARTE GRAFICA SRL STAMPA PRINTERS D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA PUBBLICAZIONE ISCRITTA AL TRIBUNALE DI MILANO, NUMERO DI REGISTRAZIONE 177 DEL 22 MARZO 2004 ISCRIZIONE AL R.O.C.: 11412 PERIODICITÀ MENSILE EDITORE ART&WORKS SRL UNIPERSONALE VIA MARCANTONIO COLONNA 15 20149 MILANO P.IVA 04234310961 TEL +39 02 48958566 FAX +39 02 89694472
3 EDITORIALE
Corrispettivi vending e la corsa contro il tempo
6 MERCATO DEL VENDING Latest News
18 RIVENDITE
Ergo Vending Intervista con Riccardo Fatone
26 PROGETTI
Caffè Galeotto Intervista con Mauro Mariani
32 EVENTI
Acquafair Intervista con Marzia Mariotti (WI)
40 MERCATO DEL VENDING - PRODUTTORI ClemenTime Intervista con Francesco Rizzo
48 MONDO ASSOCIAZIONE
CONFIDA: La distribuzione automatica, i dati Confcommercio
53 APPUNTAMENTO IN FIERA EU’VEND+Coffeena 2017 TUTTOFOOD
UFFICIO COMMERCIALE COMMERCIALE@ DAITALIA.IT WEB WWW.DAITALIA.IT POSTA ELETTRONICA INFO@DAITALIA.IT ABBONAMENTI ABBONAMENTI@ DAITALIA.IT LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DELLE ILLUSTRAZIONI E DEGLI ARTICOLI PUBBLICATI SU D.A. ITALIA È PERMESSA SOLO SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE. LA DIREZIONE NON ASSUME RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE DAGLI AUTORI DEI TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI. CONCEPT BY ART&WORKS SRL 5
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L IL MERCATO DEL VENDING » LA PLASTICA DEL FUTURO DALLE PROTEINE DEL LATTE La lotta alla plastica per alimenti non conosce tregua e si moltiplicano gli sforzi per trovare qualche prodotto sostitutivo che possa essere compatibile con una legislazione sempre più restrittiva. Uno dei progetti che sta riscuotendo maggiore interesse sono le pellicole ottenute con le proteine del latte, che non solo non inquinano, ma che sono commestibili. Questa particolare tecnologia è stata messa a punto presso il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti e presentata a Philadelphia, nel congresso della Società Americana di Chimica. » SEMESTRALE IVS, PUBBLICATI I NUMERI Resa nota l’attesa semestrale di IVS. Il fatturato consolidato nei primi sei mesi del 2016 ammonta ad Euro 183,1 milioni (di cui Euro 168,9 milioni derivanti dall’attività caratteristica del vending), con un incremento del 5,6% rispetto ai 173,4 milioni al 30 giugno 2015 (di cui 160,2 milioni nel vending) e con un incremento del margine commerciale del 4,4%. I ricavi aumentano del 5,6% circa in Italia, del 5,2% in Francia, del 4,4% in Spagna e calano del 9% in Svizzera (ancora molto ridotta in dimensioni assolute). In aumento anche il fatturato dell’attività di gestione moneta (Coin Service +17,6%). L’aumento dei ricavi del vending nel primo semestre deriva dal consolidamento delle acquisizioni, ma anche da una crescita organica del fatturato per effetto dell’aumento prezzo medio delle erogazioni, salito del 0,8% circa rispetto al 1° semestre 2015. Il fatturato a perimetro costante, escludendo le acquisizioni, cresce del 1,1% e del 1,8% escludendo il segmento OCS-Office Coffee Service; i volumi, sempre a perimetro costante, crescono dello 0,5% escludendo il segmento OCS e calano dello 0,2% incluso l’OCS. Il segmento OCS segna un -9,5% in fatturato e -9,2% in volumi: è un segmento sempre meno rilevante per IVS (meno di Euro 9,5 milioni di fatturato complessivo nel semestre), che sta per converso sviluppando notevolmente le vendite di capsule di caffè on-line, tramite le partecipate Cialdamia in Italia (controllata al 50% e consolidata a patrimonio netto) e MB Web in Francia (controllata a sua volta da Cialdamia), con circa 8,3 milioni di capsule vendute complessivamente nel primo semestre 2016. » LA SCOMPARSA DI SILVANO CORSINI Caffè Corsini Spa, nella persona del presidente, del consiglio di amministrazione e di tutti i dipendenti, ha dato notizia con commozione della morte di Silvano Corsini avvenuta a Siena per complicazioni di salute. Silvano Corsini era nato ad Arezzo il 7 febbraio 1922, figlio di Corsino, che ha fondato la torrefazione nel 1950. Ha svolto per un lungo arco di tempo un importante ruolo nel mondo associativo, impegnandosi per la tutela e lo sviluppo del comparto caffè, ricoprendo per più mandati la carica di Presidente del Gruppo Caffè AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari) di Presidente del Comitato Italiano Caffè e del Consorzio Promozione Caffè, di Presidente dell’ANT (Associazione Nazionale Torrefattori).
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » IL CAFFÈ DEGLI ITALIANI È PERSONALIZZATO
Sono stati resi noti i dati del mercato italiano del caffè al bar. Il comparto si mostra in salute e vale ben 6 miliardi di tazzine l’anno, con un consumo di 47 milioni di Kg di miscela. Cresce moltissimo il caffè biologico, ormai presente nel 15% dei bar e i cappuccini con latte di soia, riso o avena al posto del latte tradizionale (ormai il 30% delle richieste al bar). Buoni i risultati del gingsen e delle creme fredde al caffè. Ormai il trend futuro del caffè si fonda su una parola: personalizzazione. Chi saprà farlo anche nel vending potrebbe ottenere risultati migliori del previsto » CONSERVE ITALIA LANCIA INSALATISSIME RIO MARE NEL VENDING
Rio Mare, leader nel mercato delle conserve ittiche e Conserve Italia, leader nella produzione e commercializzazione di succhi di frutta e primaria industria conserviera europea, hanno siglato un importante accordo di sviluppo commerciale per il mercato del vending: a partire da luglio, infatti, le Insalatissime Rio Mare Cous Cous e Tonno e le Insalatissime Rio Mare Delizia di Mais e Tonno saranno disponibili in numerose vending machine su tutto il territorio nazionale. L’accordo offrirà ai tanti consumatori che si rivolgono al settore della distribuzione automatica l’opportunità di trovare e gustare le Insalatissime Rio Mare in viaggio, al lavoro e nelle diverse occasioni fuori casa, per rispondere alle esigenze di praticità e velocità di acquisto. Le Insalatissime Rio Mare mettono infatti a disposizione, nella versione da 160g, una forchettina e un packaging funzionale » LE PAROLE “CIALDE CAFFÈ” NEI MOTORI DI RICERCA La ricerca su internet della parola chiave “cialde caffè” continua la sua incessante crescita, da 10 anni a questa parte non accenna a diminuire. In questo campo gli italiani dimostrano di avere un atteggiamento assolutamente standard: quando sono interessati all’argomento utilizzano un motore di ricerca, che nel 94% dei casi è Google. La regione italiana da cui partono maggiori richieste è la Sicilia, seguita a brevissima distanza dalla Campania. In alto in classifica anche Lazio, Piemonte e Toscana. E’ invece cambiato il trend quando si inserisce nel campo di ricerca anche la marca. Dal 2004 al 2011 c’è stato un dominio assoluto e incontrastato di Lavazza, poi nel 2012 ha fatto al sua comparsa il termine Nespresso, che ha guadagnato posizioni fino quasi affiancare Lavazza nel 2015. Nel 2016 sono stati entrambi superati da Caffè Borbone, in crescita esponenziale negli ultimi 12 mesi. » MASSIMO ZANETTI BEVERAGE GROUP ACQUISISCE LA PORTOGHESE NUTRICAFÉS Massimo Zanetti Beverage Group ha siglato un accordo per comprare il 100% di Nutricafés, tra i principali operatori nel mercato del caffè portoghese. Ne dà notizia il sito internet di Segafredo. Nutricafés è il terzo operatore nel mercato del caffè in Portogallo con una quota di mercato del 9% in tutto il Paese (22% nella capitale Lisbona), Opera con due marchi: storici e pluricentenari: Nicola Cafés e Chave d’Ouro. Nel mercato delle capsule compatibili, l’azienda ha una quota del 37% e una crescita del 139% tra il novembre 2013 e quello 2015. Nel 2015, Nutricafés ha venduto 4.304 tonnellate di caffè e conta 182 dipendenti. 7
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L » INVESTIMENTI IN ITALIA PER GRUPPO SAN PELLEGRINO Tornano gli investimenti in Italia nel segmento dell’imbottigliamento acqua: è stato infatti inaugurato il nuovo stabilimento del Gruppo San Pellegrino (Nestlé Waters) per la produzione di acqua minerale a marchio Nestlé Vera, un progetto industriale da 16 milioni di euro realizzato in provincia di Frosinone. La produzione prevista per il primo anno è di 220 milioni di litri. Il nuovo stabilimento sarà in grado di conciliare sostenibilità ambientale e sviluppo economico (assunzioni). Oltre ad avere zero emissioni di CO2 grazie all’uso di energia da fonti rinnovabili, tutti i materiali di scarto verranno differenziati e riciclati. » DAVID FLOCHEL NUOVO CEO DI SELECTA Sei mesi dopo il passaggio di proprietà di Selecta al Fondo americano KKR, Remo Brunschwiler, Amministratore Delegato del grande gruppo di gestione lascia l’azienda per essere sostituito da David Flochel, manager proveniente da MARS Drinks North America. Il nuovo CEO, nato in Francia, ma laureato all’Università di Cincinnati, ha maturato diverse esperienze internazionali (Unilever, L’Oreal, Bonduelle) e si troverà nella difficile posizione di risollevare la marginalità di un gruppo che, soprattutto nel mercato francese, sconta un periodo davvero complesso. CREMONA È UNA CITTÀ PER DISTRIBUTORI AUTOMATICI Cremona è la città che registra la maggiore crescita di distributori automatici destinati ai passanti. Ormai il numero di macchine installate è arrivato a quota 100 (comprese farmacie e tabacchi), un aumento del 100% in 3 anni. Il boom dei negozi alternativi al commercio tradizionale è un trend ormai inarrestabile in Lombardia: negli ultimi sei mesi c’è stato una crescita del 45% nel comparto. GRUPPO SANPELLEGRINO CEDE BRAND RECOARO Gruppo Sanpellegrino ha comunicato in agosto alle rappresentanze sindacali l’intenzione di cedere lo stabilimento di Recoaro Terme e il marchio Recoaro a Refresco, leader europeo nell’imbottigliamento di bevande analcoliche e succhi di frutta per aziende di marca e retailers. L’accordo comprende anche l’avvio di una partnership tra le due aziende per Acqua Brillante e Gingerino, che rimarranno di proprietà di Sanpellegrino e, nell’ambito di un contratto a medio-lungo termine, continueranno a essere prodotte nel sito insieme agli altri aperitivi a marchio Sanpellegrino attualmente realizzati a Recoaro. LA PASSIONE PER IL CAFFÈ È UNA QUESTIONE DI DNA Si chiama PDSS2 ed è un gene del nostro DNA. è lui il responsabile della passione umana per il caffè e alcuni ricercatori dell’Università di Edimburgo hanno dimostrato la sua chiara correlazione con il popolo italiano. Altre popolazioni hanno invece nel loro DNA una variante del gene che non attiva a sufficienza un regolatore del metabolismo della caffeina che così viene smaltita lentamente, annullando il desiderio di bere altro caffè. La rivista Scientific Report ha pubblicato le differenze tra italiani ed olandesi e i risultati non lasciano dubbi: la tendenza a bere più caffè è regolata dai geni.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L ARGENTA E DESALL.COM, UN CONCORSO DI DESIGN PER IL VENDING
Gruppo Argenta e Desall.com hanno lanciano un contest per dare un volto nuovo al distributore per il caffè, con una grafica innovativa e funzionale. Gruppo Argenta si affida alla creatività dei progettisti per il design del frontale del distributore automatico per caffè e bevande calde, invitando ad approfondire gli aspetti legati alla grafica e alla user experience, per rendere i loro distributori vere e proprie icone del brand. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti i creativi (di età uguale o maggiore ai 18 anni), che possono inviare i propri lavori fino all’11 ottobre 2016. Al primo classificato andrà un premio di 5.000 euro La selezione dei vincitori sarà il risultato della valutazione insindacabile da parte di Gruppo Argenta, che premierà originalità, fattibilità e coerenza con il brief. COCA-COLA ENTRA NEL MONDO DEL CAFFÈ MACINATO La Multinazionale americana ha deciso di entrare direttamente nel segmento del caffè macinato, attraverso un suo brand specifico, Café Leao. Il debutto della nuova miscela è previsto in Brasile, primo produttore al mondo di caffè, ma anche forte consumatore. Il processo di diversificazione di Coca-Cola diventa sempre più ampio e articolato. L’ingresso nel mondo del macinato, (quindi non solo in quello delle bevande a base caffè, già presidiato), denota un forte interesse per questo mercato.
www.desall.com | design on demand
COVIM, ENTRO L’ANNO IL SISTEMA A CAPSULE AUTOPROTETTE Covim, per andare incontro alle esigenze dei gestori vending e per proteggere i loro investimenti nei sistemi OCS, sta progettando un sistema esclusivo a capsule autoprotette. Il distributore sarà prodotto da Capitani con componenti “made in Italy”, un gruppo caffè esclusivo e un nuovo design. La nuova capsula autoprotetta sarà prodotta e brevettata da Covim grazie alla grande esperienza acquisita in questo campo. Con questo nuovo progetto, Covim intende immettere sul mercato OCS un prodotto specifico, di qualità e di semplice utilizzo.La diffusione sul mercato del nuovo sistema chiuso (la cui capsula potrà anche essere compatibile con un altro sistema OCS molto noto) è prevista entro la fine dell’anno. GLUTEN FREE, LE NUOVE REGOLE PER L’ETICHETTATURA DEI PRODOTTI PER CELIACI Prodotto “senza glutine, specificamente formulato per celiaci” e alimento “senza glutine, specificamente formulato per persone intolleranti al glutine”: sono queste le nuove etichette che secondo un recente decreto ministeriale e in conformità con le normative europee, identificheranno dal 20 luglio 2016 gli alimenti per celiaci. Non è solo questione di diversa etichettatura, anche le azioni pubblicitarie e di sensibilizzazione al consumo di determinati prodotti, non potranno più asserire all’alimento in questione proprietà preventive, terapeutiche o di altra natura, bensì riferiranno esclusivamente l’indicazione al consumo in soggetti con problemi cui sono specificatamente destinati.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L NO ALLE VENDING MACHINE NEI LUOGHI FREQUENTATI DA BAMBINI: LA PROPOSTA DEL PD
Presentata ieri alla Camera dei Deputati dai proponenti Umberto D’Ottavio, Massimo Fiorio e Luigi Dallai, una norma che recita: “è vietata la somministrazione, mediante distributori automatici situati negli istituti scolastici e in altri luoghi pubblici abitualmente frequentati da minori, di alimenti e bevande contenenti un elevato apporto totale di acidi grassi saturi, di acidi grassi trans, di zuccheri semplici aggiunti, di sodio, di nitriti e di nitrati utilizzati come additivi, di dolcificanti, di teina, di caffeina, di taurina e di altre sostanze”. La proposta di legge del Pd, presentata in Commissione Affari sociali, prevede quindi la messa al bando di alimenti e bevande non in linea con gli standard della corretta alimentazione e, se approvata, non verrà applicata solo nelle scuole, ma si estenderà anche ai luoghi pubblici frequentati da minori.
ACQUA MINERALE SAN BENEDETTO CERTIFICATA LEADER ASSOLUTO DEL BEVERAGE ANALCOLICO ITALIANO Canadean, prestigiosa società internazionale di ricerca e consulenza di mercato, con sede principale a Londra, accreditata come specialista per lo studio e l’analisi dei mercati globali relativi all’industria delle bevande, ha certificato il Gruppo Acqua Minerale San Benedetto come leader assoluto del mercato Italiano del beverage analcolico nel 2015 con una quota a volume del 15,1% e la migliore performance in termini di guadagno di quota (+1.1 % Vs 2014). Oltre alla leadership di Gruppo, Canadean certifica San Benedetto come: • Brand più venduto nell’intero mercato delle bevande analcoliche in Italia con una quota a volume del 15%; • Brand più venduto nel mercato delle acque minerali con il 10,7% di quota a volume; • Brand più venduto nel mercato del thè freddo con il 28,9% di quota a volume; • Leading Group nel segmento delle bibite gassate senza zuccheri aggiunti con una quota a volume del 30,5%; • Energade, marchio prodotto e distribuito in Italia da San Benedetto su autorizzazione di Schweppes Int. Limited, è il primo brand nel mercato degli sport drinks con una quota a volume del 34,5%. ETHICAL BEAN COFFEE, LA CAPSULA 100% COMPOSTABILE ARRIVA DAL CANADA La canadese Ethical Bean Coffee ha annunciato pochi giorni fa il lancio di una capsula certificata 100% compostabile. Realizzata in pula chicco di caffè e altri materiali rinnovabili. Erogato il prodotto, l’intero involucro può essere gettato direttamente tra i rifiuti compostabili e sarà completamente biodegradabile in meno di 84 giorni. Una soluzione ideale per l’annoso problema dello smaltimento delle capsule, spesso a carico delle amministrazioni locali o del consumatore che, in questo modo, può acquistare contestualmente prodotto e servizio. Le capsule 100% compostabili monodose Ethical Bean Coffee sono disponibili nelle miscele Superdark, Lush e Classic, tra le più amate dai consumatori del brand e sono acquistabili on line, direttamente sul sito dell’azienda o su Amazon.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L DANIEL VALERIUS NOMINATO PROJECT MANAGER DI SUZOHAPP
SUZOHAPP ha annunciato la nomina di Daniel Valerius a Project Manager, con effetto immediato. Valerius vanta un’esperienza ventennale nel campo della gestione del denaro e nel suo nuovo ruolo in SUZOHAPP farà valere il suo ampio bagaglio di conoscenza e competenza nell’ambito del project management. Il suo ruolo primario sarà quello di fornire supporto ai team di progetto del gruppo allo scopo di incrementare l’efficienza operativa e ottimizzare il flusso del lavoro per raggiungere gli obiettivi prefissati. Inoltre si occuperà di nuovi progetti e supporterà i Key Account Manager di SCAN COIN nei settori CIT e Retail. SISTEMI DI PAGAMENTO, IL FUTURO È ARRIVATO
Il mondo dei sistemi di pagamento è in rapido mutamento. Non c’è solo l’attesa dei corrispettivi e di fornire la strumentazione hardware e software adeguata ai gestori, si avverte sempre di più l’imminenza di un balzo tecnologico in avanti, in cui smartphone, telemetria e internet of things la faranno da padroni. Ingenico, ad esempio, ha appena chiuso un accordo con Banca Sella attraverso il quale attiverà il pagamento direttamente via smartphone in 80 mila negozi italiani. Sarà possibile pagare il conto attraverso un’app (Hype, un’applicazione già disponibile su Google Play, Apple Store e per Windows Phone), senza più bisogno di avere con sé denaro contante o carte di pagamento, una tecnologia che presto potrebbe fare breccia anche nel vending. Nayax invece ha appena acquisito VendSys, un’azienda americana produttrice di software vending, con soluzioni dedicate che integrano sistemi di gestione, palmari e telemetria. APRE IL MULTISHOP DEL VENDING N&W lancia Mambo, il nuovo distributore automatico che può erogare un alto numero di prodotti, non solo food. Basta un’occhiata per rendersi conto della novità assoluta per il segmento Premium: Mambo si presenta subito come un vero multishop, capace di erogare un alto numero di prodotti (fino a 84 selezioni e xx vassoi) in una grande varietà di formati, con un canale di caduta maggiorato e vani di prelievo XL. Il frontale è di grande effetto, e cattura subito con le sue vetrine e l’interfaccia centrale, appositamente progettate per differenziare l’offerta e definire con facilità le configurazioni delle due celle; una gestione flessibile delle temperature consente di avere fino a 4 zone termiche diverse in un’unica macchina. Mambo offre ai clienti la comodità di una mensa automatica e di un multishop con prodotti non solo food. Puoi trovarci tutto quello che vuoi: uno spuntino e un pasto completo, uno spazzolino da denti o un accessorio da viaggio. Basta guardare nelle due vetrine: è tutto lì, a portata di mano. Agli operatori del Vending, Mambo offre anche nuove possibilità di comunicazione: sullo schermo video centrale da 5’’ possono scorrere a rotazione contenuti dedicati a intrattenimento, promozioni e informazioni nutrizionali. Mambo è infatti dotato di ETL (etichette elettroniche), un’innovazione che garantisce molteplici opportunità: facilita l’operatore nel caricamento e nella gestione della macchina e stimola l’utente finale a un maggior consumo tramite informazioni interessanti, come le promozioni per vendite combinate o la segnalazione di prodotti senza glutine. Da ricordare, infine, i costi di manutenzione ridotti al minimo e le funzioni di connettività per aggiornare e scaricare i dati da remoto. Per le sue caratteristiche innovative, Mambo è il modello che si candida a diventare un punto di riferimento nella categoria delle locazioni semi pubbliche (aeroporti, hotel, luoghi di grande passaggio): ambienti dove robustezza e capacità, associate alla varietà dell’offerta, risultano qualità vincenti. Mambo sarà disponibile sul mercato nel quarto trimestre 2016.
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# L AT E S T N E W S # L AT E S T N E W S L OPEM INAUGURA UNA NUOVA FILIALE DI SAO PAULO, BRASILE
La storica azienda di Parma fondata nel 1974 da Fabio Binacchi è divenuta punto di riferimento nel mercato internazionale per la progettazione e realizzazione di impianti industriali. La nuova filiale OPEM BRASIL, inaugurata venerdì 16 SETTEMBRE 2016 alla presenza del management aziendale, delle autorità locali e di tanti clienti ed operatori del settore rappresenta una nuova sfida che la casa madre ha inteso intraprendere per favorire l’internazionalizzazione di OPEM ed il consolidamento della sua presenza in Brasile e Sud America, avvenuta nei decenni passati con la vendita di impianti di packaging nel sottovuoto caffè. Oggi OPEM è leader nella progettazione e costruzione di impianti per cialde e capsule di ogni forma e materiale per il caffè, solubili, latte, cioccolato e quanto il marcato del single server richiede attualmente. OPEM è pronta alle innovazioni che questo settore così dinamico continua a richiedere da aziende leader come Illy, Lavazza, Cafe Noire, Vergnano, Bialetti, GMCR, Segafredo, Mondelez, Roestfain e tantissime altre che Opem ha avuto e ha l’onore di servire. Dopo il consolidamento di OPEM in Europa, l’espansione nei principale mercati mondiali come esportatore e una prima esperienza positiva con una filiale negli USA la GPI Solution, l’apertura della seconda filiale in Brasile rappresenta la prossima tappa di un percorso di crescita, che segnerà per OPEM il graduale passaggio da dell’esportazione all’internazionalizzazione, che prevedere una conoscenza più approfondita di un Paese con anche l’utilizzo di risorse umane del posto. OPEM ha deciso di investire e per farlo ha scelto il BRASILE, nonostante la situazione economica non sia tra le più favorevoli. Ma è proprio in queste situazioni, ha dichiarata Ombretta Sarassi Direttore Generale di Opem SpA che gli imprenditori danno il meglio di loro stessi. Non è un salto nel buio, perché come detto prima, OPEM gode già di una notevole ed importante clientela che come OPEM guarda alle nuove tecnologie e ai nuovi prodotti soprattutto nel settore del caffè. Ci sono quindi le basi per poter crescere in un nuovo e grande paese. Obiettivo dell’azienda è avviare la commercializzazione e parziale produzione degli impianti in OPEM BRASIL, mantenendo la totale centralità dell’attività nella casa madre di Parma.
MDS ELECTRONICS INAUGURA IL NUOVO SETTORE CAR WASH
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L’Autunno si tinge di novità per MDS Electronics. L’ azienda leader da 30 anni nella vendita di sistemi di pagamento con soluzioni già consolidate per i settori Vending, Kiosk Retail Transportation, Gaming e Office Automation, inaugura la nuova divisione Car Wash. MDS, infatti, presenta al mercato del Car Wash Italiano, la linea di sistemi di pagamento multifunzione firmata Cartadis. La solida e pluriennale partnership tra la francese Cartadis e MDS, ha reso possibile l’inizio di una nuova avventura all’insegna dell’innovazione, proponendo starter lavaggi/ piste ad alta pressione e cambiamonete, dagli elevati standard qualitativi pronti a soddisfare ogni esigenza del cliente. La lunga esperienza internazionale, ricerca e sviluppo ai massimi livelli fanno di Cartadis, anche nel Car Wash, il partner ideale per i più importanti operatori del settore. L’attivatore di Portale TL12, il Cambiamonete DJ3, l’attivatore di piste ad alta pressione TL14 e tutte le varie applicazioni, sono la nuova proposta a disposizione di tutti i clienti alla ricerca di sistemi studiati per fare crescere il proprio business in totale sicurezza ed efficienza. “Siamo orgogliosi di presentare per la prima volta in Italia i sistemi Car Wash Cartadis, un marchio da sempre sinonimo di eccellenza”, commenta Salvatore Albanese, Sales Manager MDS Electronics, “Non vediamo l’ora di far scoprire ai nostri clienti i numerosi vantaggi che la nuova gamma può offrire alla loro attività”.
marcolucaferri.com
L’arte dell’espresso.
ESPRESSO
ITALIANO
D.A.ITALIA 109 OTTOBRE 2016
RIVENDITE
ERGO VENDING LA RIVENDITA ROMANA INVESTE IN UNA NUOVA STRUTTURA A GUIDONIA
IL MERCATO DEL VENDING RIVENDITE
RIVENDITA
PROGRESSIVA NOTORIETÀ DELL’AZIENDA GUIDATA DA
ROMANA CHE, GRAZIE AI SUOI PROGETTI INNOVATIVI,
RICCARDO FATONE, GIOVANE IMPRENDITORE SEMPRE
HA SAPUTO AFFERMARSI NON SOLO NEL SUO
IMPEGNATO IN NUOVE SFIDE PROFESSIONALI.
ERGO
VENDING
È
UNA
DINAMICA
TERRITORIO, MA ANCHE NEL CONTESTO NAZIONALE. LA RIVENDITA ON-LINE, UNA PRESENZA DAVVERO IMPORTANTE DURANTE VENDITALIA 2016 (SUO LO
LA NOSTRA REDAZIONE LO HA INTERVISTATO IN OCCASIONE DELL’APERTURA DELLA NUOVA SEDE
STAND DI MAGGIORE DIMENSIONE DELL’INTERA
ERGO VENDING DI GUIDONIA E DELLA PRESENTAZIONE
FIERA INTERNAZIONALE) E L’APERTURA DI NUOVE
A D.A. ITALIA DI UN PROGETTO OCS ALL’INTERNO DEL
FILIALI, HANNO CONTRIBUITO NON POCO ALLA
CARCERE ROMANO DI REBIBBIA.
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INTERVISTA CON RICCARDO FATONE Ergo Vending è una rivendita che si è affermata rapidamente sul mercato e che da oggi ha una nuova sede. A cosa è dovuto il trasferimento da Settecamini a Guidonia? Nella struttura precedente gli spazi erano occupati anche dalla DAG – Distribuzione Automatica Generale, ramo d’azienda dedicato al mondo della
gestione che ho ceduto per focalizzare tutto il mio impegno sulla rivendita e la torrefazione. L’attività di rivendita ha creato l’esigenza di avere un ampio magazzino e, più in generale, spazi maggiori. Rispetto alla gestione, i volumi di merce che movimentiamo sono nettamente superiori. Oltre alla necessità di avere una struttura più grande, pur rimanendo fuori dalla città abbiamo voluto concentrare tutta l’atti-
vità in un’unica struttura vicino a Roma, anche per ottimizzare i costi. Basti pensare che il trasporto del solo caffè in grani da Pomezia a Roma incide per circa 4.000 euro al mese. La nuova sede ha una superficie coperta di 700 mq più grande rispetto alla precedente, oltre ad avere un’area esterna davvero ampia. La struttura è più funzionale per il lavoro a cui è dedicata e il maggiore spazio a 19
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disposizione ci aiuta nello stoccaggio delle merci e nella gestione delle consegne, che diventano più rapide. La nuova sede è facilmente raggiungibile dai gestori romani? Sì, con lo spostamento abbiamo voluto semplificare anche questo aspetto. Ergo Vending è a Guidonia, per arrivare da noi si esce al casello di Sette Camini, come prima, ma invece di entrare a Roma si esce in direzione del CAR e, anche grazie ad una nuova bretella stradale di recente costruzione, il percorso è molto rapido e agevole. La sede, in questo modo, si raggiunge facilmente ed è fuori dal traffico della capitale. Quali considerazioni ti hanno portato ad allestire un cash&carry all’interno della nuova struttura Ergo Vending? Penso che il cash&carry sia una modalità di vendita che funziona, perché alcuni gestori non hanno un loro magazzino, ma a volte solo un furgone. Grazie alla possibilità 20
che gli offriamo, questi piccoli imprenditori possono venire da noi tutte le mattine, caricare il furgone e fare il loro giro, con una spesa media di 300€ al giorno. Da noi trovano le macchine, i ricambi e il prodotto, così non sono costretti ad affrontare l’investimento oneroso che comporta la gestione di una propria struttura. Questi gestori spesso hanno bisogno anche di assistenza tecnica. Garantite anche questo servizio? Naturalmente qui il gestore trova un’officina in grado di revisionare e aggiustare macchine sia OCS che dell’automatico tradizionale, un servizio conto terzi. Siamo anche in grado di operare direttamente nella locazione del gestore. Lui ci segnala il cliente e noi ci occupiamo di tutto, installando la macchina riparata o revisionata, già rifornita e fatturando a lui quanto eseguito. La tua figura è stata quella del gestore (DAG), del rivenditore (Ergo) e del torre-
fattore (Caffè Renoir). Anche nel prossimo futuro manterrai questo triplice ruolo? No, sto dismettendo completamente la gestione, ad eccezione dell’OCS, dove siamo presenti con il brand Caffè Renoir. La vecchia sede DAG è stata acquisita da Roma Distribuzione 2003. Inoltre credo sia meglio scindere le due cose, per questo mi dedico all’attività di rivendita e, contemporaneamente, sto dando sempre più spazio alla torrefazione. La nuova torrefazione produrrà capsule di tutti i formati? Stiamo proseguendo nell’investimento di macchine performanti per la produzione di cialde e capsule. In questo momento abbiamo due TME di dimensioni medie, una per la carta-filtro e una per le capsule, ma a breve avremo anche una capsulatrice top di gamma, che dedicheremo alle linee compatibili Nespresso® e A Modo Mio. Nel frattempo, la produzione prosegue a
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pieno ritmo a Pomezia, ma presto saremo operativi al 100% a Guidonia. La nuova sede ha implicato anche nuove assunzioni? Per il momento no, ma sono riuscito ad impiegare una parte dei dipendenti della gestione in questo nuovo progetto. Ne sono contento, perché si tratta di persone valide e fidate, che hanno lavorato con me per oltre dieci anni e che non avrei voluto lasciare a casa. Ergo prosegue nell’offerta di programmi di formazione? Sì, quello della formazione per gli operatori è un tema a cui teniamo moltissimo. Mediamente ogni sei settimane riusciamo a concentrare una ventina di persone e organizziamo un corso di due giorni che tratta diversi temi, dalla contrattualistica fino alla parte commerciale. Per i gestori quest’anno abbiamo creato tre tessere: base, media e premium e ognuna di queste dà diritto a servizi legali
e fiscali, come ad esempio l’assistenza per la partecipazione ad un bando di gara d’appalto. Questo tipo di servizio è ben percepito in particolare da quei gestori medio-piccoli (100-130.000 battute) perché a quelli di minore dimensione non interessa e i medio-grandi hanno già figure legali di riferimento. Sei stato uno dei pionieri della rivendita on line: come sta andando questo tuo progetto? Benissimo e, a partire da ottobre, avremo un social media manager, esperto di web, per sviluppare tutte le potenzialità di questo canale, con l’obiettivo di far crescere ulteriormente le vendite on line. La presenza di Caffè Renoir a Venditalia non è passata inosservata, avete investito in uno spazio espositivo davvero ampio, che ha comportato un investimento coraggioso. Qual è il bilancio della vostra partecipazione alla fiera?
RIVENDITE ERGO VENDING
Ho avuto dei riscontri estremamente positivi. Sono migliorati i rapporti con i fornitori, abbiamo aumentato il parco clienti e il fatturato con quelli esistenti che, magari per lontananza geografica, non ci conoscevano di persona. A soli tre mesi da Venditalia, circa il 75% di quanto investito è già rientrato nelle nostre casse, al netto dei possibili frutti degli accordi, quindi sono molto soddisfatto. Venditalia è una vetrina importante anche per l’estero. Avete avuto contatti anche da parte di operatori internazionali? Sì. Siamo stati avvicinati dai rappresentanti di almeno quindici paesi che oggi, a seguito della fiera, comprano da noi: Emirati Arabi, Slovenia, Germania, Russia, Spagna, Francia, Marocco, sono solo alcuni tra quelli che hanno scelto di avvicinarci e di acquistare il nostro caffè. L’applicazione del decreto relativo alla 21
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trasmissione dei corrispettivi, a tuo parere, come influirà sul settore? Sono convinto che si innescherà un meccanismo positivo per il settore. Si realizzerà una selezione naturale, si alzeranno i prezzi e questo favorirà la nascita di nuovi gestori. Noi quest’anno abbiamo avviato l’attività di 75 nuovi piccoli imprenditori e 46 lo scorso anno; potenzialmente sarebbero potuti essere molti di più, ma di molti di loro non si sono nemmeno avvicinati a questo settore, perché lo vedono disorganizzato e lo associano al negozio automatico, che purtroppo, come sappiamo, spesso non è in mano ad operatori vending.
ziare. Anche in questo caso l’offerta prevede tre livelli, ovvero: base (macchine e arredamento) medium (macchine, arredamento e telecamere) e premium (macchine, arredamento, telecamere e telemetria).
Al mondo dei negozi automatici serve professionalità. Avete pensato a qualche pacchetto studiato ad hoc? Sì, abbiamo creato per i gestori di negozi automatici un pacchetto di prodotti e servizi per ini-
Come è nato il progetto all’interno del carcere di Rebibbia? Mauro Pellegrini, il proprietario di Caffè Galeotto, marchio creato dalla cooperativa Panta Coop per la partnership con il carcere di Rebibbia, si è inizialmente rivolto a noi per la produzione conto terzi di capsule e cialde OCS. Con lui è nata un’amicizia e mi ha incuriosito parlandomi del progetto di lavoro con i detenuti del carcere. Ho visto da subito delle potenzialità in questo progetto, sia dal punto di vista sociale che economico e, sapendo che i detenuti si occupano anche di laminati e infissi, ho proposto di creare un “centro OCS” all’in-
22
RIVENDITE ERGO VENDING
terno del carcere. Per un imprenditore si tratta di una struttura ideale, già attrezzata per il lavoro e con manodopera a basso costo, spesso formata e specializzata. Il sistema dà inoltre la possibilità, a mio parere molto importante, di introdurre dei dipendenti nel carcere durante i turni di lavoro dei detenuti: questo permette di istruirli con i nostri tecnici direttamente sul campo. Siamo partiti quattro mesi fa e produciamo circa 600 macchine al mese, sistemi OCS che poi vengono venduti con il caffè abbinato. Ho coinvolto qualche altro imprenditore e metterei volentieri in contatto altri operatori con il proprietario di questa cooperativa, proprio perché il mio interesse è portare sempre più lavoro ed assumere sempre più detenuti e mi piacerebbe avviare all’interno del carcere anche un progetto di revisione delle macchine del vending tradizionale.
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O C I A L
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PROGETTI
UN LABORATORIO OCS PER IL REINSERIMENTO LAVORATIVO DEI DETENUTI DEL CARCERE DI REBIBBIA
IL MERCATO DEL VENDING PROGETTI
DA POCHI MESI È ATTIVO UN IMPORTANTE
LA NOSTRA REDAZIONE, PER APPROFONDIRE
PROGETTO
DEL
QUESTA VALIDA INIZIATIVA DI REINSERIMENTO
UN
LAVORATIVO DEI DETENUTI, HA INCONTRATO
LABORATORIO COMPLETAMENTE ATTREZZATO
RICCARDO FATONE, IMPRENDITORE CHE HA
PER L’ASSEMBLAGGIO, LA REVISIONE E LA
INVESTITO NEL PROGETTO VENDING, MARIO
RIPARAZIONE DELLE MACCHINE DA CAFFÈ OCS.
PELLEGRINI, PRESIDENTE DALLA COOPERATIVA
CIRCA 20 DETENUTI SONO IMPEGNATI IN QUESTA
PANTA COOP (CAFFÈ GALEOTTO) E INTERVISTATO
ATTIVITÀ, CHE SI AFFIANCA ALLA TORREFAZIONE
MAURO MARIANI, DIRETTORE DEL CARCERE DI
“CAFFÈ GALEOTTO”, GIÀ ATTIVA DA CIRCA 2 ANNI.
REBIBBIA.
CARCERE
26
VENDING ROMANO
ALL’INTERNO DI
REBIBBIA,
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INTERVISTA CON MAURO MARIANI Quale percorso personale e professionale l’ha portata a dirigere il carcere di Rebibbia? Ho conseguito la laurea in giurisprudenza a cui è seguita una iniziale pratica forense e poi, per uno strano gioco delle casualità, ho partecipato ad un concorso nell’ambito del sistema carcerario e, anche su consiglio dei miei familiari,
sono entrato in questa amministrazione nel 1984, a Ravenna. Dopo quattro anni sono tornato a Roma, dove ho lavorato in diversi Istituti, a partire da Rebibbia, per sei anni; ho seguito l’apertura del centro terapeutico Terza Casa di Rebibbia (un programma sperimentale per il recupero dei tossicodipendenti), un progetto particolarmente significativo dopo l’emanazione del Testo Unico sugli stupefacenti, in un periodo in cui la tematica della droga
era molto sentita e il Paese ne prendeva atto come problema sociale e penale, da affrontare sia negli aspetti repressivi che nella detenzione. In seguito, presso la Casa di Reclusione mi sono occupato a lungo di collaboratori di giustizia, per i quali il centro era specializzato. Dal 2000 sono stato Direttore di Regina Coeli, impegnandomi da subito dell’organizzazione del Giubileo nelle carceri, con i detenuti e il personale, alla presenza di papa 27
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LA FORMAZIONE È ESSENZIALE. COME PER COSTRUIRE UNA CASA CI VOGLIONO DELLE BUONE FONDAMENTA, COSÌ PER LAVORARE SERVONO ABILITÀ PROFESSIONALI. ALL’INTERNO DELLA NOSTRA STRUTTURA SIAMO ORGOGLIOSI DI PORTARE AVANTI UN PROGRAMMA DI LAVORO AL QUALE PARTECIPANO UN CENTINAIO DI DETENUTI CHE SONO STATI FORMATI AD HOC
Wojtyla, il 9 luglio di q u e l l’ a n no. Nel 2012 sono stato ric h i a m a to a dirigere Rebibbia oltre a Regina Coeli (le due s t r u t t u re sono un unicum) e dal 2014 sono qui nel nuovo complesso di Rebibbia. Quanti detenuti ospita la struttura carceraria che Lei dirige? Questo è un carcere molto grande, al momento ospita 1.400 detenuti e si qualifica per gli aspetti del trattamento, quindi per la possibilità concreta di dare opportunità reinseritive. Questo è molto importante perché significa realizzare quello che, secondo il dettato costituzionale, è lo scopo della pena, ovvero non solo scontare una 28
condanna, ma impiegare questo tempo per permettere alle persone di cambiare vita, atteggiamento. Una delle opportunità più importanti, ovviamente, è quella di un’attività lavorativa o comunque che permetta di acquisire delle abilità specifiche professionali che poi, una volta rilasciati, possano essere utili per proseguire una vita all’insegna della legalità, avendo la possibilità di trovare più facilmente un’occupazione, cosa che per un ex detenuto non è mai facile per ovvie diffidenze e quant’altro. Avere delle competenze può essere molto utile, basta guardare le offerte di lavoro e le richieste di esperienze pregresse. Il lavoro, per sua esperienza, è un utile strumento di riabilitazione sociale? Il lavoro è citato tra i primissimi articoli della nostra Costituzione, quindi è evidente che viene messo tra i primi mezzi per la realizzazione economico-sociale dell’individuo. Esercitare una professione è sicuramente il modo migliore per far esprimere le potenzialità della pro-
pria persona. Il lavoro non è il solo, ma è senza dubbio il principale strumento di reintegrazione sociale. Anche la cultura, l’istruzione, la formazione professionale sono molto importanti per affrontare il percorso di ritorno alla società, poiché la crescita personale spesso si traduce nella possibilità di rientrare nella società sociale. Spesso è proprio attraverso il lavoro che questo reinserimento avviene, perché significa crescita, sviluppo di capacità e competenze che migliorano la persona, permettendole anche di integrarsi meglio nel tessuto sociale. Per lavorare, oggi, serve professionalità: la formazione è possibile in carcere? Esiste un programma di formazione per i detenuti all’interno della struttura di Rebibbia? La formazione è essenziale. Come per costruire una casa ci vogliono delle buone fondamenta, così per lavorare servono abilità professionali. All’interno della nostra struttura siamo orgogliosi di portare avanti un programma di lavoro al quale partecipano un centinaio di de-
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tenuti che sono stati formati ad hoc, oltre a duecento detenuti che sono impiegati nelle cosiddette attività domestiche, ossia poco professionalizzate. Di questi cento detenuti, alcuni lavorano nella torrefazione del caffè; altri nelle riparazioni e assemblaggio delle macchine del caffè; altri sono occupati nella digitalizzazione di atti cartacei per conto della magistratura (a breve lo faremo per gli atti del processo Moro, per l’Archivio di Stato) e per Società Autostrade; gestiamo il call center per il CUP dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma. Si tratta di una serie di attività diversificate che implicano una formazione professionale, naturalmente in collaborazione con partner esterni che svolgono l’attività di formazione qui in carcere. Per i detenuti acquisire nuove abilità durante il periodo della pena può significare trovare più facilmente un impiego, una volta scarcerati? Sì, talvolta la formazione si conclude con una prima esperienza lavorativa per i detenuti, una volta all’esterno. Molto spesso il livello
di abilità è molto alto e sostanzialmente c’è poca o nessuna differenza tra l’attività svolta all’interno del carcere rispetto a quella che si svolge all’esterno. Questo inserimento nel mondo del lavoro viene inoltre agevolato dalla legge, che aiuta le aziende e le unità produttive che impiegano detenuti: il lavoro svolto in carcere ha necessariamente ritmi produttivi diversi e penalizzanti rispetto al lavoro esterno per un produttore, quindi quest’ultimo va incentivato. L’accesso al lavoro in carcere è garantito a tutti o solo a chi ha pene detentive più basse? No, al contrario, in genere noi preferiamo impiegare chi deve scontare pene detentive più alte, perché garantiscono maggiore continuità e ha senso formare qualcuno che poi resti per un certo numero di anni in questo ciclo produttivo; un altro criterio che noi applichiamo è l’affidabilità delle persone, che valutiamo insieme ai responsabili dell’azienda che gestisce la produzione e poi, naturalmente, influisce sulla scelta la capacità del
PROGETTI CAFFÈ GALEOTTO
soggetto rispetto alla formazione, per cui attiviamo degli stage formativi al fine di testare i possibili collaboratori. Il progetto “Caffè Galeotto” è attivo da circa due anni. La valuta un’esperienza positiva? Quali risultati avete ottenuto? Sono stati due anni positivi, perché ci hanno consentito innanzitutto di mettere al lavoro diverse persone e con risultati davvero buoni. L’attività lavorativa è stata portata avanti nel rispetto delle regole, degli orari, dei tempi e dei rapporti interpersonali e professionali. Questo è già di per sé un ottimo risultato. Qualcuno dei detenuti impiegati nel progetto è anche uscito per fine pena o altri motivi e non ci risulta nuovamente incarcerato, quindi possiamo dire che si è trattato di un’esperienza positiva anche sotto il punto di vista del reinserimento sociale nel rispetto della legalità. Questo progetto si sta allargando alle macchine del caffè? Oltre alla torrefazione, la collaborazione con la cooperativa 29
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Pantacoop e con Ergo Vending si è allargata all’assemblaggio di macchine per caffè, per cui abbiamo potuto impiegare un numero ancora maggiore di uomini e questo è un buon segno. Può un imprenditore fare business attraverso questi progetti? All’apparenza per un imprenditore il carcere non è la situazione ideale in cui investire, però l’attività è andata avanti, si è molto ingrandita e procede molto bene, quindi si è rivelata vantaggiosa anche per chi investe e principalmente deve fare il suo business, non l’elemosina. Qui non c’è solidarietà gratuita, questa è un’attività che riesce a stare sul mercato e ciò induce a riflessioni positive, in quanto il mercato obbliga a osservare regole e ritmi precisi. Potremmo definire questo progetto di lavoro per i detenuti come un percorso di legalità, perché insegna la cultura del vivere secondo la legge. Non si promette di cambiare a parole, si dimostra con i fatti di essere cambiati.
la percentuale di recidiva solo per il 15% circa. Il lavoro è un aspetto fondamentale di tutte le nostre vite, questo è indiscutibile. È sostentamento. La nostra difficoltà nasce dal fatto di avere a che fare con persone che fuori dal carcere svolgevano spesso attività (illecite) che procuravano loro guadagni facili. Ci scontriamo con il fatto di dover fare accettare una retribuzione che esiste, ma è molto lontana dai profitti a cui erano abituati. La torrefazione e il nuovo progetto intrapreso con Ergo Vending quanto personale impiegano? Il lavoro di torrefazione richiede cinque addetti, mentre l’assemblaggio e la riparazione macchine occupa al momento a venti addetti. Abbiamo un capannone a norma, predisposto, con potenzialità di espansione che speriamo di sfruttare presto per ampliare l’attività.
C’è una correlazione tra il fatto di partecipare a una delle vostre proposte formative e occupazionali e la minore possibilità di essere nuovamente incriminati? Non voglio vendere fumo. Per parlare di riscontro in termini di recidiva dovremmo basarci su tempi più lunghi e noi non abbiamo attività che vanno avanti da così tanto, ma i dati statistici nazionali e i nostri parziali parlano di detenuti che non svolgono attività lavorative in carcere e poi tornano a delinquere (recidiva dell’80%) mentre quelli che hanno lavorato durante la detenzione rientrano nel-
Questo esperimento, a suo parere, potrebbe essere replicato all’interno di altri penitenziari? Assolutamente sì, anzi, dovrebbe. Noi abbiamo avuto riscontri estremamente positivi sia a livello istituzionale, sia in termini di risposta da parte delle persone che vi lavorano, ma alcune tipologie di attività presuppongono che l’istituto abbia anche delle zone dove poter sviluppare questi progetti, come un’unità produttiva regolare, attrezzata adeguatamente e messa in sicurezza secondo le normative. Noi ci siamo informati preventivamente e abbiamo adeguato gli spazi, quindi possiamo garantire ad un imprenditore una strut-
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PROGETTI CAFFÈ GALEOTTO
tura predisposta secondo la legge e periodicamente verificata da noi che siamo comunque soggetti, come tutti, ai controlli a campione da parte di ASL, NAS e Ispettorato del Lavoro. Il fatto di avere un controllo costante da parte dell’autorità amministrativa consente di avere un rapporto più lineare, più trasparente e credo sia una garanzia anche per chi investe, soprattutto se decide di collaborare con un penitenziario per la prima volta. Il progetto ha coinvolto un imprenditore romano. È un valore in più per un carcere del territorio? Non è solo romano, questa è un’iniziativa particolare perché ha coinvolto un imprenditore di questa zona specifica della capitale, la Tiburtina. Mi sono recato pochi giorni fa al IV Municipio e abbiamo parlato con il Presidente di recente nomina di quello che è rimasto della “Tiburtina Valley”, un’area che aveva conosciuto grandi investimenti negli scorsi decenni per poi cadere sotto i colpi della crisi, quindi la presenza di una realtà produttiva locale che sceglie anche il carcere come territorio produttivo credo sia in sé una buona notizia. Lo stesso Municipio, venuto a conoscenza del progetto, è rimasto favorevolmente impressionato, anche perché venire a fare business in carcere non è così scontato. Per un imprenditore è dura mettersi in gioco, cambiare, rischiare i propri soldi, anche investendo in idee del tutto nuove, come in questo caso. Ci vogliono iniziativa e coraggio, non sono tanti quelli che oggi hanno la visione e la capacità di saper innovare dimostrata da Riccardo Fatone.
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D.A.ITALIA 109 OTTOBRE 2016
wi
EVENTI
ACQUAFAIR
WATERCOOLERS ITALIA PRESENTA ACQUAFAIR
EVENTI
WATERCOOLERS ITALIA (WI) È L’ASSOCIAZIONE DI
UNA MANIFESTAZIONE, ACQUAFAIR, IN CALENDARIO
CATEGORIA CHE RAGGRUPPA I RAPPRESENTANTI
A VENEZIA IL PROSSIMO MARZO, CHE COINVOLGE
DEL SETTORE DELLE ACQUE DA BERE. NATA COME
TUTTI GLI ATTORI DEL MONDO DELL’ACQUA DA BERE.
AIABO (ASSOCIAZIONE ITALIANA ACQUA IN BOCCIONI)
PER APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DI WI,
E SUCCESSIVAMENTE GRUPPO MERCEOLOGICO
DELLE ATTIVITÀ RISERVATE AGLI ASSOCIATI E PER
CONFIDA, OGGI WI HA UNA NUOVA COMPOSIZIONE
CONOSCERE MEGLIO IL PROGETTO ACQUAFAIR, LA
E RIFLETTE TUTTE LE EVOLUZIONI DEL COMPARTO.
REDAZIONE DI D.A. ITALIA HA INTERVISTATO MARZIA
CON L’OBIETTIVO DI DARE SPAZIO E VOCE A TUTTE LE
MARIOTTI, MARKETING & COMUNICATIONS MANAGER
COMPONENTI DELLA FILIERA, WI HA ORGANIZZATO
CULLIGAN E PRESIDENTE DI WATERCOOLERS ITALIA.
32
D.A.ITALIA 109 OTTOBRE 2016
INTERVISTA CON MARZIA MARIOTTI WI (Watercoolers Italia), dopo una parentesi come gruppo merceologico all’interno di CONFIDA, oggi è -di nuovoun’associazione di categoria indipendente: a cosa è dovuta questa scelta? Negli ultimi tre anni i membri dell’Associazione avevano costituito il “Gruppo dei refrigeratori a boccione e collegati alla
rete idrica” all’interno di Confida, per essere più vicini al settore della Distribuzione Automatica. Nel periodo trascorso in seno a Confida è sorta però la necessità da parte dell’Associazione di ritrovare la propria identità per poter sviluppare iniziative legate direttamente al mondo dell’acqua e accrescere il livello di fidelizzazione dei propri membri. Quali sono gli obiettivi e i progetti di WI
nel prossimo futuro? La nostra volontà è di costruire una base solida di associati e organizzare progetti insieme a loro per far crescere il livello di professionalità di tutto il settore. Il fine ultimo è riuscire a essere riconosciuti come settore specifico. Come è nato il progetto ACQUAFAIR? Per riuscire ad aumentare il numero di membri, il direttivo dell’Associazione ha 33
*I marchi Lavazza® A Modo Mio®, Lavazza® Blue Plus®, Lavazza® Espresso Point®, Nestlé® DolceGusto® e Nespresso® non sono di proprietà di Gruppo Gimoka né di aziende ad esso collegate.
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D.A.ITALIA 109 OTTOBRE 2016
pensato di organizzare la prima fiera italiana sull’acqua chiamandola semplicemente “ACQUAFAIR”. L’organizzazione della prima edizione della fiera è stata tutt’altro che semplice con tempistiche piuttosto brevi. È stato necessario ricostituire la struttura di WI e organizzare una fiera di settore dal nulla, con tutte le difficoltà organizzative, amministrative e commerciali che comporta. Per fare ciò l’Associazione si è avvalsa
nuovamente del prezioso aiuto di Daniela Biscotti come organizzatrice dell’evento e ha coinvolto di tutti i membri, creando apposite commissioni di lavoro. A chi si rivolge e quali obiettivi si propone questa prima edizione della manifestazione? La manifestazione si svolgerà a Venezia venerdì 10 e sabato 11 marzo 2017 e coinvolgerà non solo il settore dei refrigeratori di acqua, ma
EVENTI ACQUAFAIR
tutto il comparto del settore dell’acqua da bere. La scelta del sabato come secondo giorno di fiera è stata voluta, per permettere ai visitatori di godere a pieno della magnifica città di Venezia. ACQUAFAIR propone una panoramica completa di soluzioni e sistemi innovativi presentati dalle aziende leader, in grado di rispondere alle esigenze del mercato. Visitando ACQUAFAIR, si avrà 35
D.A.ITALIA 109 OTTOBRE 2016
l’occasione di scoprire servizi, prodotti e le ultime novità tecnologiche, con la possibilità di valutare proposte commerciali di sicuro interesse. Per quanto riguarda gli espositori, le condizioni economiche proposte sono estremamente convenienti. La formula, particolarmente vantaggiosa sia per quanto riguarda i costi dell’esposizione sia per il soggiorno, è stata appositamente studiata per attirare il maggior
numero di espositori e visitatori, considerando anche l’elegante contesto lagunare. La location è stata scelta per l’appeal che può avere sia sugli espositori nazionali sia su quelli stranieri, che potranno così godersi anche un fine settimana tra i canali veneziani.
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EVENTI ACQUAFAIR
Oggi la fiera è ancora un format di promozione e di business efficace? Dal
nostro punto di vista lo è ancora, perché è l’unico modo per riunire soggetti facenti parte dello stesso mercato ed interessati agli stessi prodotti. Ovviamente in internet si può trovare tutto ciò che può essere utile al proprio business, ma vedere e toccare con mano i prodotti è molto più d’impatto per far risaltare le differenze degli uni verso gli altri. Inoltre, il contatto personale con le aziende fa ancora la differenza nel
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D.A.ITALIA 109 OTTOBRE 2016
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campo della vendita. In che modo ACQUAFAIR si differenzia da altre manifestazioni di settore (nazionali ed internazionali)? ACQUAFAIR è la prima fiera italiana rivolta direttamente e solamente al settore dell’acqua da bere, in quanto nelle altre manifestazioni presenti sul mercato (ad esempio Venditalia), l’acqua ha sempre avuto un ruolo marginale, relegata 38
ad una posizione di minoranza rispetto al core business della fiera. Con questo evento vogliamo dare ampio spazio a tutto quello che vuol dire e rappresenta il settore dell’acqua da bere, non solo a livello espositivo ma anche congressuale, con interventi specifici nell’ambito di questo business. ACQUAFAIR si presenta con una veste grafica e un sito web creati ad hoc:
EVENTI ACQUAFAIR
quanto è importante per voi la qualità della comunicazione? La comunicazione è fondamentale per informare visitatori ed espositori e per attirarli a partecipare alla manifestazione. Al giorno d’oggi una comunicazione efficace può essere determinante per il successo di qualsiasi attività, a maggior ragione di un evento fieristico nuovo e focalizzato su un settore specifico come ACQUAFAIR.
D.A.ITALIA 109 OTTOBRE 2016
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CLEMENTIME LO SNACK SALUTARE E GUSTOSO A BASE DI CLEMENTINE
IL MERCATO DEL VENDING PRODUTTORI
L’AZIENDA CLEMENTIME NASCE DAL MATRIMONIO DI DUE AZIENDE STORICHE CALABRESI CHE SI TROVANO NEL CUORE ANTICO E FECONDO DELLA PIANA DI SIBARI: FAVELLA SPA CHE VANTA PIÙ DI 80 ANNI DI STORIA, OLTRE LA METÀ DEI QUALI DEDICATI ALL’AGRUMICOLTURA E UNA DELLE ORGANIZZAZIONI PRODUTTORI PIÙ IMPORTANTI DELLA PIANA. SITUATA A CORIGLIANO CALABRO, NEL CUORE DELLA COLTIVAZIONE DELLA CLEMENTINA, LA GIOVANE NEWCO SI OCCUPA DI SELEZIONARE, CONFEZIONARE E DISTRIBUIRE NEL MERCATO 40
EUROPEO QUESTO AGRUME SECONDO MODALITÀ E STRATEGIE ASSOLUTAMENTE INNOVATIVE. CLEMENTIME, UN PROGETTO UNICO NEL SUO GENERE, È INFATTI IL PRIMO SNACK A BASE DI CLEMENTINE, PENSATO APPOSITAMENTE PER I DISTRIBUTORI AUTOMATICI. PER PRESENTARE AI NOSTRI LETTORI QUESTA DINAMICA AZIENDA, LA NOSTRA REDAZIONE HA INTERVISTATO FRANCESCO RIZZO, AGRICOLTORE CALABRESE CHE, ASSIEME ALL’AMICO ANTONIO BRAICO, GEOLOGO, HA IDEATO CLEMENTIME.
D.A.ITALIA 109 OTTOBRE 2016
INTERVISTA CON FRANCESCO RIZZO Come nasce un progetto originale come ClemenTime? Il progetto è nato durante una cena con un amico, Antonio Braico, geologo calabrese, che mi ha raccontato come molti agricoltori del nostro territorio avessero l’abitudine di lasciare marcire le clementine sulle piante, perché i costi di raccolta e distribuzione erano troppo alti
rispetto ai potenziali guadagni della loro vendita. Quindi abbiamo iniziato a valutare quale potesse essere una valida soluzione per rivalutare uno dei prodotti più caratteristici della nostra regione. Da qui l’idea di trovare un canale distributivo nuovo e innovativo come il vending e un packaging particolare per permettere la macchinabilità del prodotto. Che rapporti avevi con il mondo del ven-
ding prima di iniziare questo progetto? Più o meno nello stesso periodo in cui iniziavamo a definire i contorni del progetto ClemenTime, mi zio Nicola stavo contattando alcune aziende del vending per ritirare i fondi del caffè che utilizzavamo nell’impianto delle biomasse della famiglia. I numeri di questo mercato mi hanno impressionato fin da subito: in Italia consumiamo 500 snack al secondo con due milioni e mezzo di distributori automatici. 41
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Che tipo di packaging avete pensato di proporre alla distribuzione automatica? Abbiamo ideato un packaging di cartone per uso alimentare, appositamente studiato e adatto alla refrigerazione. Ogni confezione contiene due clementine di qualità, naturali, intere e con buccia. Attraverso i distributori automatici un break o una merenda si trasforma in un momento di salute, vitalità e freschezza. In qualsiasi istante, per placare la sete e la fame, sarà possibile “raccogliere” una clementina fresca, completamente integra e non trattata.
Hai un’esperienza specifica in campo agricolo o provieni da un altro settore? La famiglia ha un’azienda specializzata in produzione agrumicola, ma io ho deciso di intraprendere un’altra strada. Ho studiato presso l’Accademia di Cinecittà a Roma e ho preso un master a Vancouver, per poi maturare diverse esperienze da regista. Quando sono ritornato a casa ho mollato tutto e ho deciso di tornare alle mie origini. Mia nonna mi ha mostrato un tema che avevo scritto quando ero bambino e lì dicevo che un giorno sarei tornato in Calabria a piantare i miei semi.
Il vostro progetto ha avuto un grandissimo successo a livello mediatico e ha vinto anche alcuni premi. Il successo dell’iniziativa ha superato anche le nostre più rosee aspettative. Moltissime testate hanno dato ampio risalto al progetto ClemenTime e abbiamo vinto la finale regionale dell’Oscar Green 2016 di Coldiretti per la categoria “Campagna Amica”.
Ma il mondo della regia e quello dell’agricoltura non sono mondi troppo diversi tra loro? Sono certamente mondi differenti, ma la mia esperienza lavorativa è stata comunque utilissima. Quando sei regista hai di fronte una troupe da gestire, a volte anche di 80 persone. E lo stesso discorso vale per un’azienda. Per ottenere risultati devi conoscere chi lavora per te, sporcarti le mani, andare
con loro a raccogliere la frutta, mangiare con loro. Il business non si fa a tavolino e per “gestire” le persone devi prima conoscerle. Altrimenti ogni tentativo di fare impresa si rivela inutile. Per uno che ha viaggiato molto e conosciuto mondi e culture diverse dalla nostra, come è stato lavorare in un’azienda agricola del Sud italia? Nel mondo agricolo del Sud manca quel dinamismo che ho notato in altre zone del mondo. Si resta legati alle tradizioni e si ha paura di innovare. Quello che ho fatto è cercare fin da subito di dare una nuova impronta all’azienda di famiglia e di scommettere su nuovi prodotti, come le bacche di goji e sul miglioramento dell’aspetto produttivo, dai sistemi di potatura all’irrigazione. Nel settore del vending il tema della sana alimentazione sta diventando sempre più centrale. Cosa offre ClemenTime al consumatore finale? L’at-
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tenzione alla salute è molto più alta che in passato ed è quindi il momento giusto per mettere sul mercato un prodotto come il nostro. ClemenTime è un modo per offrire agli utilizzatori dei distributori automatici un prodotto salutare, al posto dei soliti snack e perfino alla frutta, che quasi sempre è lavorata e non fresca. La clementina è ricca di acidi organici, oltre alla vitamina C, A e in misura minore B1, B2 e B3.
Come è stato il primo impatto con il mondo del vending? Hai avuto molte difficoltà? Le difficoltà, come in tutte le newco non sono mancate, ma più che altro perché abbiamo la sede operativa in una città della Calabria, un particolare che non ha certo semplificato le cose. I servizi non sono all’altezza, basti pensare che da Corigliano Calabro non c’è un treno o un aereo che arrivi da qualsiasi parte. Per andare in altre città devo per forza
fare lunghi spostamenti in auto. Per non parlare delle burocrazia. In Italia siamo davvero indietro rispetto all’estero e in Calabria la situazione è ancora peggiore della media nazionale. Nonostante questo, sono convinto che in questa regione ci siano molte più opportunità che svantaggi. C’è una ricchezza incredibile e i terreni che abbiamo qui se li sognano ovunque. Qual è la shelf life del prodotto? Stiamo 43
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lavorando molto per offrire ai nostri clienti una shelf life compatibile con il canale della distribuzione automatica. Oggi possiamo affermare che è di circa 30 giorni per un prodotto assolutamente naturale: le clementine vengono infatti raccolte e confezionate senza subire alcuna lavorazione, mantenendo così inalterate le proprietà organolettiche.
mesi, da ottobre a febbraio e dà la possibilità di offrire al consumatore un prodotto invernale, aumentando così le vendite in un periodo solitamente negativo per la frutta snack.
mette dunque al consumatore finale di poter gustare il suo snack di frutta senza ausilio di coltello e senza dover lavare ne frutto ne mani dopo il consumo. Nonostante tutto, per Francesco è proprio dal Sud che può e deve ripartire la riscossa dell’Italia. “Credo fortemente, e lo sto vivendo sulla mia pelle, che in questa terra ci siano molte più opportunità. Se hai voglia di fare, se hai le palle, se capisci, puoi farcela. C’è una ricchezza incredibile, i terreni che abbiamo qui
La clementina è un frutto stagionale? La clementina viene prodotta per circa 5
Una curiosità. Le vostre clementine hanno i semi? No, il nostro prodotto ha due importanti caratteristiche che lo rendono perfetto per un consumo immediato: il frutto si sbuccia facilmente ed è del tutto privo di semi. Tutto questo per-
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CLEMENTIME LO SNACK A BASE DI CLEMENTINE
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* Secondo i dati espressi da Il Vending in Italia – Studio sul mercato della domanda (CONFIDA, 2015), l’assortimento dei prodotti erogati non è abbastanza stimolante.
Per incrementare il numero di prelievi prodotti? L’innovazione* è la soluzione. La nuova LEI700 PLUS 2CUPS TOUCH32” aumenta la redditività: il touchscreen assicura più coinvolgimento; i due formati di bicchiere soddisfano le esigenze di tutti; la possibilità di arricchire le bevande con cioccolato in scaglie, muesli, sciroppi e tanto altro aumenta la spesa media. Inoltre, il modulo Coffee-to-go eroga pratici coperchi e gustosi mini-snack da abbinare alle bevande. In sintesi: più assortimento, più soddisfazione, più guadagno. Problema risolto.
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se li sognano ovunque”. Su un punto, però, il giovane imprenditore è intransigente. “Dovremmo cominciare a capire la ricchezza che abbiamo. E, soprattutto, dovremmo smetterla di fare gli imprenditori agricoli senza sporcarci le mani. Sono il primo ad andare nei campi, ed è anche questa, spesso, la parte più divertente”. L’azienda ha solo 4 mesi di vita, ma sta crescendo a un ritmo inaspettato. “Non ho fatto altro che imitare tutti quelli che
vendono.Parlare con le persone giuste, raccontare una storia, valorizzare un prodotto“. Le clementine, fresche, completamente integre e non trattate dopo la raccolta, vengono vendute e distribuite molto più al Nord Italia, “forse perché al Sud la gente preferisce come merenda ancora un panino”, sorride Francesco. Dalla Piana di Sibari, comunque, le clementine raggiungeranno l’intera Europa: nelle ultime settimane sono arrivate proposte per la distri-
buzione in Inghilterra e Germania. E il progetto è pronto ad ampliarsi. Le idee, insomma, non si fermano. “Il segreto è avere un’azienda molto smart”, conclude Francesco. E sono proprio quelle che funzionano oggi, “con poco capitale e tanta liquidità”. “Non abbiamo macchinari, magazzini o dipendenti”, aggiunge, “Ci appoggiamo completamente su servizi esterni. È tutto così semplice che non ci aveva pensato nessuno”.
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CLEMENTIME LO SNACK A BASE DI CLEMENTINE
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MONDO ASSOCIAZIONE
VENDING, UN MERCATO IN CRESCITA +6,1% PER IL SETTORE DELLE “MACCHINETTE”
MONDO ASSOCIAZIONE
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Distributori automatici: pratici, veloci e sempre aperti, dal biglietto last minute alla stazione al medicinale urgente quando la farmacia è chiusa, al salvagente per tappare un buco allo stomaco. Gli italiani fanno crescere il settore dei 24 ore del 6,1% in un anno, con oltre 5.800 attività tra sedi di impresa e unità locali. Roma (429, +5%), Milano (384, +3%) e Torino (316, -4%) sono le prime tre. Sempre più automatica Bari con 199
(+29,2%), ma cresce l’acquisto a gettoni anche a Napoli (+175, +19,9%), Cagliari (138, +7%) e Genova (135, +6,3%). I dati emergono da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al primo trimestre 2016 e 2015 su sedi e unità locali. Oltre un distributore su sei è lombardo: la Lombardia in un anno registra un incremento del 2,3% ed è la prima regione italiana per numero di imprese che
credono nel vending (896). Milano (384, +3%), Brescia (88, +19%), Bergamo (79, -7%) e Monza e Brianza (74, - 1%) sono le aree che più apprezzano una modalità di acquisto in velocità. Seguono la Lombardia Lazio e Piemonte, che rappresentano rispettivamente il 10,2% e il 9,3% del totale nazionale. Il settore della Distribuzione Automatica sta crescendo. CONFIDA, l’unica asso49
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ciazione di categoria che rappresenta i diversi comparti merceologici dell’intera filiera della Distribuzione Automatica, conferma i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Milano relativi alla crescita del numero delle imprese del settore. “Il mercato della Distribuzione Automatica in Italia”, ha spiegato Piero Angelo Lazzari, presidente di CONFIDA, “vale 3,4 miliardi di euro e anche il fatturato è in crescita del + 3,1% con 10,5 miliardi di consumazioni erogate all’anno da oltre 800 mila vending machine installate in tutta la penisola. I dati della Camera di Commercio di Milano mostrano come il vending sia un mercato dinamico, in grado di attrarre nuove iniziative imprenditoriali e start up. Il mercato è costituito da alcune medie e grandi aziende, ma soprattutto da moltissime PMI che operano prevalentemente in territori circoscritti per le modalità del servizio che comprende l’installazione della macchina, la sua manutenzione e
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pulizia periodica e il rifornimento dei prodotti”. Prosegue Lazzari: “La Lombardia si conferma come il primo mercato per la Distribuzione Automatica. Le motivazioni sono storiche: il mercato della distribuzione automatica, infatti, nasce nel Dopoguerra e si diffonde a partire dagli anni 60 all’interno delle grandi imprese del Nord Italia dove si sviluppano sia le imprese di fabbricazione delle vending machine, che oggi sono un vanto del Made in Italy perché vendono in tutto il mondo, sia le società di gestione che si occupano del servizio”. Da allora la distribuzione automatica è cresciuta anche nell’offerta dei prodotti. “Il settore è nato col caffè e con alcune bevande fredde, ma oggi i distributori automatici sono in grado di offrire una vastissima gamma di prodotti: dalle bevande calde, a quelle fredde, agli snack, fino ai pasti pronti. Si sta sviluppando anche un’offerta specifica di prodotti con
attenzione alle diverse esigenze nutrizionali e alimentari”, ha aggiunto il presidente di CONFIDA. Due ulteriori aree sviluppo sono: l’offerta del non-food, ossia la vendita tramite distributori automatici di altri prodotti (dai prodotti farmaceutici da banco, abbigliamento e altre merceologie) e l’integrazione del vending col canale fisico dei negozi che, attraverso la vending machine, possono offrire i propri prodotti 24 ore al giorno e 7 giorni su 7. Infine, da una ricerca commissionata da CONFIDA il 52% degli italiani dichiara di aver utilizzato un distributore automatico di cibi e bevande nell’ultimo anno. Di questi il 27% li utilizza quotidianamente; il 30% da una a tre volte alle settimana; un ulteriore 19% da una a tre volte al mese. La fascia di età più rappresentata tra gli utilizzatori del vending è quella tra i 25 e i 54 anni, senza particolare distinzione tra uomini e donne. Il 77% si dichiara soddisfatto del servizio.
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APPUNTAMENTO IN FIERA
TUTTOFOOD 2017 OLTRE IL 60% DI SPAZI GIÀ PRENOTATI
La prossima edizione di TUTTOFOOD in programma in fieramilano a Rho da lunedì 8 a giovedì 11 maggio si preannuncia da record. Oltre il 60% della superficie espositiva risulta infatti già prenotato e sono più di 600 le aziende italiane e internazionali (oltre a padiglioni istituzionali, regionali e presenze multiple di marchi e referenze) che confermano con largo anticipo la biennale milanese come il loro appuntamento food & beverage per eccellenza. Nel dettaglio dei settori, esordisce alla grande con oltre il 70% di spazi occupati TUTTOGREEN, il nuovo settore dedicato a prodotti macrobiotici, erboristici, prodotti vegani, da agricoltura biologica, funzionali e free-from. Merito di un concetto che abbraccia un benessere a tutto campo,
fino alla nutraceutica, con la presenza di aziende come Alce Nero, Sarchio, Viva e anche grazie alle nuove partnership qualificate con Federbio e con Akesios che organizza in sinergia Spazio Nutrizione, il convegno scientifico patrocinato da Istituzioni di primaria importanza (tra cui l’Università Statale di Milano) dedicata all’incontro fra le frontiere della nutrizione ‘che verrà’ presentati da professori ed esperti di fama internazionale e operatori, ricercatori, medici, farmacisti, dietologi. Performance sopra il 70% di superfici prenotate anche per TUTTOOIL, l’area che si focalizza in particolare sull’olio extravergine d’oliva, sull’onda di un successo che non conosce soste per questo protagonista della dieta mediterranea. Distintività e biodiversità sono infatti i punti di forza di quello italiano, un vero e proprio
benchmark mondiale che in questo settore si incontra con un’ampia e diversificata offerta non solo dal nostro Paese, grazie anche ad una delle più storiche e proficue partnership di TUTTOFOOD, quella con Unaprol. Soglia del 70% superata anche dai settori multiprodotto, che spaziano lungo una vasta gamma di proposte gourmandise. Come i ricettati, che coniugano una qualità sempre più elevata degli ingredienti con i packaging innovativi e, in generale, con la comodità e velocità d’uso richiesta dagli stili di vita contemporanei. O come i prodotti regionali o etnici, in una fase in cui l’origine delle materie prime, la fedeltà al territorio e la tradizione, che reinterpretata con gusti o presentazioni innovative, sono ancora più richiesti dai 53
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consumatori. Molto bene anche TUTTOFROZEN – primo spazio espositivo espressamente ideato e dedicato ai surgelati in Italia – che registra prenotazioni superiori al 60% degli spazi disponibili. Top player del settore quali Italpizza, Roncadin, Surgital presenteranno in quest’area le infinite possibilità di questa modalità salubre, versatile e sostenibile di conservare gli alimenti coniugando la freschezza e la naturalità con la comodità, richiesta dai consumatori di domani. Altrettanto di rilievo comparativamente, considerando la grande estensione, è il 60% di spazi già prenotati a TUTTOMEAT, il settore che presenta l’offerta di carni e salumi: un comparto che sta vivendo una profonda trasformazione, in linea con le nuove abitudini alimentari ed esigenze salutistiche, all’insegna del controllo di filiera, del grass-fed e del bio, della rivalutazione delle territorialità e delle specificità. E che, con nomi quali Citterio o Fiorucci SSS_Adv_Vending_DA_Italia_set016_240x160_PRINT.pdf
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tra gli italiani e Vandrie Group, PGI Welsh Beef & Welsh Lamb e Giraudi Meats tra gli internazionali, trova in TUTTOFOOD lo scenario ideale per le proprie proposte più innovative. Fedele alla sua filosofia e al contempo flessibile, il concept di TUTTOFOOD continua ad evolversi anche in vista del 2017. Grazie a un accordo strategico con Veronafiere il vino sarà per la prima volta protagonista indiscusso a TUTTOFOOD: l’evento Wine Discovery curato direttamente dalla Vinitaly International Academy, con il meglio della produzione italiana e internazionale, esperti del mondo vitivinicolo e sommelier impegnati in eventi di promozione e formazione professionale rivolti agli operatori presenti alla rassegna milanese, promette di essere una delle aree più visitate dai buyer internazionali che da tempo chiedevano una presenza sinergica tra food&wine. Sempre a seguito dell’accordo con Veronafiere, inoltre, debutterà Fruit&Veg 06/09/16
Innovation, appuntamento milanese in contemporanea con TUTTOFOOD che ne integra l’offerta con il fresco, focalizzandosi soprattutto sul prodotto finito, e che sarà sinergico con le edizioni tenute a Verona negli anni pari, dove il focus sarà soprattutto sui sistemi e le tecnologie in tutte le fasi della filiera, pre e post raccolto. I dati in linea con le prenotazioni per la scorsa edizione nello stesso periodo, confermano che lo slancio acquisito nell’anno di EXPO è strutturale e consacra Milano come la capitale internazionalmente riconosciuta per l’incontro fra domanda e offerta internazionali in Italia. Un risultato ottenuto anche grazie alla formula espositiva, capace di riunire sotto uno stesso tetto i produttori di nicchia e le eccellenze dei territori con le grandi realtà industriali, per offrire a ciascuno le più efficaci opportunità di business matching con oltre 2.100 top buyer altamente profilati da tutto il mondo.
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APPUNTAMENTO IN FIERA
EU’VEND & COFFEENA RITORNA A COLONIA LA FIERA DEL VENDING TEDESCO
Si rinnova a Colonia, dal 27 al 29 aprile 2017 l’appuntamento con Eu’Vend & coffena, la fiera internazionale per il settore vending e caffè. Soluzioni innovative, nuovi canali e gli ultimi trend sul tema vending, bevande calde, prodotti, snack, drink, sistemi di pagamento, servizi: il binomio Eu’Vend & 56
coffeena si rivela la piattaforma ideale per il networking e il business degli operatori specializzati. Grande internazionalità e alta qualità dei visitatori specializzati hanno caratterizzato la passata edizione: 186 espositori da 59 Paesi, degli oltre 5.000 visitatori il 40% era proveniente dall’estero e l’88% quali
aveva forte potere di acquisto. Eu’Vend & coffeena può inoltre contare sulla piattaforma Koelnmesse e sulla sua expertise, oltre che beneficiare della posizione strategica del polo espositivo di Colonia, situato nel cuore d’Europa e crocevia per nuove opportunità di business e incontri di livello internazionale.
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