DA Italia 162

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NUMERO 162 MARZO/APRILE 2023 FABBRICANTI EPTA A EUROSHOP FABBRICANTI INTERVISTA CON RPE NORMATIVA WHISTLEBLOWING DAITALIA www.daitalia.it
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L’ONDA VERDE E L’ONDA BLU

Il 22 marzo si è celebrata come ogni anno la Giornata dell’Acqua, una ricorrenza dedicata alle risorse idriche del pianeta che, per la prima volta, ha assunto toni davvero drammatici. Nel nostro Paese, ad esempio, è stato pubblicato in questa data il Libro Bianco 2023 “Valore Acqua per l’Italia”, che prevede un rischio di perdita del 18% del PIL a causa della siccità.

Stiamo parlando di un buco di oltre 320 miliardi di euro generato dalle aziende idrovore e dalla filiera estesa dell’acqua. La cifra è così importante che il livello di attenzione della politica si è alzato all’improvviso, tanto che il Governo Meloni ha deciso di istituire una Cabina di regia per la crisi idrica, coinvolgendo tutti i ministeri interessati e gli Enti territoriali per definire un piano idrico straordinario nazionale.

Nel resto del mondo va persino peggio. L’Onu ha approfittato della ricorrenza per lanciare l’allarme e per confermare che il rischio crisi è imminente. il segretario generale Antonio Guterres ha affermato che: “il mondo sta ciecamente camminando su una strada pericolosa con l'insostenibile uso di acqua, l'inquinamento e il surriscaldamento climatico che stanno drenando la linfa vitale dell'umanità”.

Secondo un report Onu appena presentato, la scarsità di acqua sta diventando endemica e l'uso di acqua è aumentato a livello globale di circa l'1% ogni anno negli ultimi 40 anni e dovrebbe mantenere tassi di crescita simili fino al 2050.

Forse per la prima volta la politica si è resa conto di quanto le risorse idriche avranno un'importanza vitale per il futuro. In realtà i vari schieramenti, da destra a sinistra, pensano soprattutto all'agricoltura, alla produzione di energia idro-elettrica, ai problemi per alcune mete turistiche come Venezia e iniziano persino ad ipotizzare possibili razionamenti d'acqua alla popolazione.

Quello che però ancora manca, ma che arriverà ben presto, è l’effetto che tutto ciò avrà sulle tematiche legate alla sostenibilità. In pochi infatti si sono soffermati a valutare che in tutte le future analisi LCA del ciclo di vita dei prodotti (dato essenziale per stabilire quale materiale o abitudine di consumo sia più o meno sostenibile), la principale "categoria di impatto" sarà proprio la carenza d'acqua.

Ad esempio, il riuso dei contenitori, che ha così tanti sostenitori nella Commissione Europea, prevede un importante consumo d'acqua per la loro sanificazione e sarà quasi certamente messo in discussione.

Il vending, che oggi si trova nella scomoda posizione di trovare delle complicate soluzioni alla nuova normativa UE sugli imballaggi e guarda con legittima preoccupazione alla scadenza del 2040, quando l’Europa ci costringerà ad erogare almeno il 40% dei consumi attraverso il riuso dei contenitori, probabilmente vedrà profonde modifiche a questa impostazione legislativa che è stata concepita in chiara assenza di elementari considerazioni sull’inevitabile crisi idrica che tutti prevedono nel nostro continente nell’immediato futuro.

Nel vending automatico il riuso è praticamente irrealizzabile per una lunga serie di motivazioni tecniche, nonché fortemente sconsigliato per problematiche legate alla sicurezza alimentare. Nonostante ciò, l’onda verde cavalcata da un certo tipo di politica è sorda alla ragionevolezza e intende andare avanti con i suoi obblighi. La siccità però li fermerà, perché l’acqua sarà il tema del futuro e per salire sull’onda blu, dovranno scendere da quella verde e rivedere completamente i loro piani sul riuso.

Il riuso dei contenitori, che ha così tanti sostenitori nella Commissione Europea, prevede un importante consumo d'acqua per la loro sanificazione e sarà quasi certamente messo in discussione.

EDITORIALE • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023 EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
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Italian
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LA SOSTENIBILITÀ E GLI ESAMI DI RIPARAZIONE

Cominciamo a fare un po’ di chiarezza sul tema: chi sarà obbligato, tra non molto, a redigere un Bilancio di Sostenibilità?

Tutte le imprese con almeno 250 dipendenti, un fatturato superiore a 50 milioni di euro e un attivo superiore a 43 milioni di euro; se un’azienda è quotata -fatte salve le micro imprese- le imprese con meno di 10 dipendenti con un fatturato inferiore a 2 milioni di euro, poi la platea si allarga con i centri di volontariato, le imprese sociali, ecc.

Ora, come sempre succede nel nostro paese, tutte le aziende coinvolte faranno la corsa per mettersi in regola e ottemperare agli obblighi disposti dal legislatore. “Bene, era ora!” - direbbe qualcuno, “Male!” dico io, perché il tema è più complesso. Non si tratta, infatti, di compilare una dichiarazione per fini fiscali, o di mettersi in regola e osservare procedure amministrative che la legge ci impone, ma di avviare un processo mentale che, da qualche anno a questa parte, dovrebbe già far parte di noi imprenditori.

La responsabilità sociale d’impresa, nota come Corporate Social Responsibility (CSR) comprende tutti quegli interventi atti a conciliare il profitto dell’impresa con una particolare attenzione all’ambiente e al sociale, il tutto in maniera volontaria da parte dell’impresa. Capite bene che si tratta di un percorso che richiede tempo e soprattutto una mentalità predisposta. Negli anni mi sono sentito dire: “Ma è una cosa che costa, quali sono i vantaggi? Quali saranno i ricavi per giustificare il costo sostenuto?” Questo, in sintesi, l’approccio sbagliato di molti imprenditori, che dimostrano una visione miope e focalizzata solamente sul profitto senza considerare che lo stesso, giocoforza, passa anche da questi temi.

Ora saremo obbligati a cambiare mentalità, per tre grandi motivi:

1 - ce lo chiede il mercato. Tutti noi proviamo una gratificazione personale nel leggere che il pacco del prodotto alimentare è fatto con carta riciclata o sapere che si contribuisce a ridurre la deforestazione. Il consumatore sarà sempre più attento a scegliere prodotti maggiormente sostenibili.

2 - ce lo chiede il legislatore. Oggi le imprese rischiano di essere esposte a qualsiasi modifica legislativa, rimando il lettore all’inizio di questo articolo.

3 - ce lo chiede il mondo bancario e del credito che sta iniziando ad operare anche una diversa valutazione del merito creditizio a seconda dei piani di sostenibilità, non perché improvvisamente le banche siano diventate tutte Greta Thunberg, ma perché il processo di attenzione per la sostenibilità sta entrando, a pieno titolo, nei processi con cui la banca valuta il metodo creditizio di un’azienda.

Concludendo, non si può parlare di sostenibilità solo perché va di moda, così è solo “green washing”, quello che in Veneto definiscono “una mano di bianco”, ovvero aggiungere una fogliolina verde da qualche parte…la sostenibilità non può essere un’azione spot, come inaugurare un parco, comperare mille alberi o sposare l’iniziativa di una Onlus, pensando di essersi lavati la coscienza.

La sostenibilità è un processo che interessa il mercato, la finanza e, tra poco, anche il legislatore. Tutti ne siamo coinvolti, bene ha fatto chi è partito prima, ma bene anche chi parte adesso con la mentalità giusta. Anche per le nostre imprese -piccole medie o grandi che siano- esistono gli esami di riparazione.

SPEAKER’S CORNER DI MASSIMO FERRARINI • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023 5
SPEAKER’S CORNER

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SOMMARIO

NUMERO 162

MARZO/APRILE 2023

RENZO GABRIEL

BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF

ALESSANDRO

FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR

LAURA GUASPARRI

ART DIRECTOR

ANTONIO VALESTRA

GRAPHIC DESIGN

DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE COMMERCIAL

NOEMI MARGAROLI

REDAZIONE

EDITORIAL STAFF

ELENA FONTANA FOTO

HA COLLABORATO

MASSIMO FERRARINI

LUCINI OFFICINA

D’ARTE GRAFICA SRL

STAMPA PRINTERS

D.A.ITALIA IL PERIODICO DELLA

DISTRIBUZIONE AUTOMATICA

PUBBLICAZIONE ISCRITTA

AL TRIBUNALE

DI MILANO, NUMERO

DI REGISTRAZIONE 177

DEL 22 MARZO 2004

ISCRIZIONE AL R.O.C. 31449

PERIODICITÀ MENSILE

EDITORE ART&WORKS

SRL UNIPERSONALE

VIA ALESSANDRO

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20148 MILANO

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LA RIPRODUZIONE

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E DEGLI ARTICOLI

PUBBLICATI SU D.A.

ITALIA È PERMESSA SOLO

SE AUTORIZZATA DALLA DIREZIONE.

LA DIREZIONE

NON ASSUME

RESPONSABILITÀ PER LE OPINIONI ESPRESSE

DAGLI AUTORI DEI

TESTI REDAZIONALI E PUBBLICITARI.

CONCEPT BY ART&WORKS SRL

3 EDITORIALE

L' onda verde e l'onda blu

5 SPEAKER’S CORNER

La Sostenibilità e gli esami di riparazione

8 MERCATO DEL VENDING

Latest News

28 FANTAVENDING

Marzo 2023

36 FABBRICANTI

EPTA a Euroshop le soluzioni IARP per il vending del futuro RPE un’azienda di successo che scommette sul vending

46 NORMATIVA

Whistleblowing le novità nella Direttiva Europea e l’impatto sulle aziende

50 SOSTENIBILITÀ

World Water Day 2023 l’acqua e i cambiamenti climatici sotto i riflettori

54 FOCUS ON

D.A. Italia rinnova il suo sito web

57 APPUNTAMENTO IN FIERA

Cibus Connect presentato il programma completo dell'evento di Parma

TUTTOFOOD 2023 presenza internazionale all’insegna del cambiamento

A Vending Show la tecnologia al servizio della distribuzione automatica

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• DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

LA DISTINTIVITÀ COVIM PREMIATA

ALL’E-COMMERCE FOOD AWARD 2023

Covim ha ottenuto il prestigioso e-commerce Food Award, il premio che valorizza la distintività di un progetto e-commerce nel food e viene concesso solo a quelle realtà che perseguono questa strategia per competere sullo scenario nazionale e internazionale.

Questo riconoscimento certifica che un’azienda che utilizza il canale online per vendere con successo i suoi prodotti food, deve avere qualcosa che gli altri non hanno, un posizionamento unico e differenziante che lo distingua dai suoi concorrenti. Covim è davvero orgogliosa di aver ottenuto il premio come “Miglior e-commerce food con pack primario sostenibile”, non solo perché è autorevole, ma soprattutto perché viene riconosciuto un aspetto fondante dei suoi valori aziendali: la sostenibilità. La responsabilità sociale e ambientale è infatti parte integrante della politica d’impresa di Covim e la compostabilità del packaging è uno degli aspetti su cui si è maggiormente impegnata negli ultimi anni, anche attraverso importanti investimenti. Il comitato di selezione del premio e-commerce Food Award, composto dal Senior Staff di e-commerce School (la principale scuola di formazione manageriale sull’e-commerce in Italia), al fine di identificare le realtà meritevoli del riconoscimento, è partita da un elenco di oltre 5.000 e-commerce del food in Italia. Alle aziende premiate sono stati consegnati, in occasione di e-commerce Food Conference 2023, una pergamena di riconoscimento ed un badge digitale da poter apporre sul proprio sito.

GIORGIO NOTARO È IL NUOVO A.D. DI RISO SCOTTI SNACK

Giorgio Notaro è il nuovo Amministratore Delegato Riso Scotti Snack, Azienda del Gruppo Riso Scotti che, con i circa 21 milioni di prodotti base riso venduti all’anno (dati 2022), rappresenta un punto di riferimento sul mercato nazionale nelle categorie merceologiche degli snack dolci e salati, anche senza glutine, snack al cioccolato, risotti ed appetizers surgelati: prodotti con contenuti unici ed innovativi ed una precisa identità supportata da un marchio leader nel riso.

Era entrato in Azienda nel 2006 con il ruolo di Direttore Tecnico, e nel 2009 aveva assunto anche il ruolo di Responsabile Commerciale Ho.Re.Ca. e Vending, occupandosi dello sviluppo commerciale dei due canali attraverso progetti di innovazione prodotto a base riso, trasversali su tutte le categorie, e la costruzione di team di vendita dedicati ai principali canali del fuori casa.

Nato a Roma, classe 1969, Giorgio Notaro è laureato in Scienze delle Preparazioni alimentari presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dopo il diploma di Specializzazione in Biotecnologie Alimentari ad indirizzo chimico analitico, inizia la sua carriera professionale a 26 anni come Responsabile R&D e Qualità presso Delfino (oggi Althea, Gruppo La Doria) - azienda attiva nella produzione di sughi pronti e can food a marchio terzi, come Knorr e Star - gestendo l’innovazione di prodotto e i processi del controllo qualità a livello industriale. Nel 1997 entra nel Centro Ricerche del Gruppo Barilla, con il Ruolo di Project Manager nell’ambito dello sviluppo di sughi pronti, pasta e snack innovativi. Nel 2000 approda in Ipagel, società del Gruppo Roncadin, prima come R&D Manager e, un anno dopo, come Plant Manager occupandosi della gestione in toto dei progetti di ricerca e sviluppo e della gestione dello stabilimento produttivo. Successivamente all’acquisizione della società da parte di Arena Group, coordinerà le attività produttive e di ricerca e sviluppo sui due stabilimenti dedicati a piatti pronti e ittico lavorato.

8 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023
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CELLI GROUP CONTINUA AD INVESTIRE

E CONQUISTA LA LEADERSHIP NEL MERCATO SPAGNOLO

Il Gruppo Celli, azienda specializzata nella progettazione e produzione di impianti e accessori per l’erogazione di bevande, annuncia di avere finalizzato l’acquisizione strategica del 70% del capitale di Exclusivas JJL. L’operazione è la tredicesima acquisizione in nove anni e rappresenta un ulteriore passo strategico del Gruppo Celli, con l’obiettivo di crescere ulteriormente la propria presenza nel mercato spagnolo, dopo la creazione di Celli España e l’acquisizione nel 2022 del 100% di Reyvarsur, azienda specializzata nella progettazione e produzione di accessori per sistemi di erogazione di bevande.

JJL è un’eccellenza spagnola a conduzione familiare fondata nel 1989 a Getafe (Madrid), ed è leader nella progettazione e produzione di colonne personalizzate, raccogli gocce e lenti di alta qualità per il business della birra. Con 35 dipendenti opera in due sedi, rispettivamente di 3.300mq per la produzione e gli uffici, ed altri 2.200mq per la logistica e magazzino, per fornire tutti i principali marchi della birra in Spagna ed Europa. La famiglia Vázquez rimarrà alla guida di JJL con il compito di dare continuità alla gestione aziendale, continuare lo sviluppo commerciale e coordinare l’implementazione delle sinergie con il Gruppo Celli.

BIANCHI VENDING: ONLINE LA NUOVA PIATTAFORMA

DI FORMAZIONE DIGITALE BI-TRAINING

Sempre più digitale, sempre più easy. Non si ferma la “rivoluzione” in casa Bianchi Vending. Dopo aver lanciato sul mercato le attesissime Phygital Solutions, il brand bergamasco si concentra ora sui nuovi strumenti di lavoro a disposizione di clienti e gestori delle macchine. Tra questi, farà il suo debutto online nei prossimi giorni la piattaforma BI-Training, un centro di formazione digitale accessibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, attraverso qualsiasi device – pc, smartphone o tablet – connesso a Internet. “Design your learning” è lo slogan associato a BI-Training, che in effetti offre all’utente la possibilità di costruire e personalizzare l’esperienza di apprendimento secondo le proprie necessità e preferenze, all’insegna della massima semplicità ed intuitività. La proposta formativa della piattaforma si divide in due aree. La prima, dedicata alla cosiddetta Product Discovery, permette di conoscere e studiare nel dettaglio la gamma delle Phygital Solutions, che comprende distributori free standing per bevande calde Intuity e Agily e distributori a spirali per snack, prodotti freschi e bevande fredde, Flessy. Navigando tra le diverse schermate, l’utente può scoprire tutte le caratteristiche rivoluzionarie di queste macchine, capirne il funzionamento e valutare i vantaggi che possono offrirgli in termini di sviluppo del business. L’esperienza è totalmente digitale, consente di muoversi liberamente sullo schermo e interagire con le diverse aree di interesse della macchina, proprio come se ci si trovasse davanti ad essa.

La seconda area, dedicata all’Academy, ovvero la proposta di formazione tecnica all’interno di BI-Training, è anche ricca di contenuti e appagante dal punto di vista della UX. Accedendo alla propria area personale (è richiesto un login), l’utente trova una dashboard con la panoramica dei corsi che sta “frequentando” e di quelli che ha già completato, oltre a poter sfogliare il catalogo generale, suddiviso per argomenti.

Con un’ampia scelta di corsi, ciascuno dei quali strutturato in moduli, l’Academy è stata ideata per consentire agli operatori di seguire la formazione al proprio ritmo migliorando, semplificando e velocizzando il proprio lavoro quotidiano. Ciò non solo sul versante tecnico, ma anche a livello commerciale grazie a degli approfondimenti e suggerimenti ad hoc.

LATEST NEWS 9 LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023
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IL CONTANTE È USATO ANCORA DA 7 ITALIANI SU 10, MA IL MONDO STA CAMBIANDO

È davvero interessante l'ultimo studio sul Digital Payment di Statista. Entro i prossimi 4 anni si assisterà a un incremento del 165% dei pagamenti da smartphone nei punti vendita fisici, con un giro d’affari di quasi 60 miliardi di euro nel 2026. La strada del mobile payment è quindi ormai tracciata, però non si può dimenticare che il 69% degli italiani scelgono ancora di usare il contante (dati 2022 della BCEBanca Centrale Europea), ben 10 punti sopra alla media europea. La BCE ci dice che il 58% degli italiani dichiara di preferire il cashless e solo il 19% ammette di voler usare il contante, ma poi nei comportamenti reali la situazione si ribalta completamente e ben 7 su 10 pagano in contanti.

LO STANDARD E.S.E. FESTEGGIA I 25 ANNI DALLA FONDAZIONE

Il brevetto Easy Serving Espresso (E.S.E.) è nato a Trieste nel 1974 da un’idea di illycaffè. Nel 1996, una volta liberalizzato, al fine di creare un unico standard industriale per la facile preparazione del caffè espresso come quello del bar, sono iniziati i lavori per la costituzione di un Consorzio E.S.E. In questi giorni, l’Assemblea Generale dei Soci del Consorzio per lo Sviluppo e la Tutela dello Standard E.S.E. si è riunita per festeggiare il 25° anniversario dalla costituzione, avvenuta nella primavera del 1998.

FLO INAUGURA L'INNOVATIVO REPARTO PER I BICCHIERI DI CARTA VENDING

Il Gruppo FLO continua il suo percorso verso la sostenibilità che nel vending ha raggiunto il suo punto più alto grazie a Hybrid, una soluzione reale per l'abbattimento delle emissioni di CO2 nell'ambiente che conserva tutti i plus del bicchiere automatico in plastica riciclabile al 100%. Nei giorni scorsi ha infatti inaugurato il suo innovativo reparto interamente dedicato anche alla produzione di bicchieri in carta per la distribuzione automatica grazie a un investimento di 2 milioni di euro.

Tutta la produzione è destinata al mercato italiano, paese leader a livello europeo nel settore del vending. Con gli stabilimenti esteri in Francia ed Inghilterra la capacità produttiva di bicchieri in carta del Gruppo supererà entro fine 2023 i 3 miliardi di bicchieri annui.

“Flo negli ultimi 10 anni ha condotto un’intensa attività di ricerca e sviluppo – commenta Daniele Simonazzi, Amministratore Delegato di Flo – e negli ultimi 5 anni il gruppo ha investito oltre 30 milioni di euro, con l’obiettivo di diversificare la produzione e spostarci verso materiali derivati da risorse rinnovabili, in un’ottica di economia circolare. Questo processo di trasformazione, iniziato nel 2012 con l’acquisizione di Benders, azienda inglese produttrice di bicchieri in carta per vending e HORECA, e proseguito nel 2018 quando lo stabilimento francese di Flo Eu ha convertito la produzione da plastica a carta, ci ha permesso di anticipare le decisioni della Commissione Europea, che con la SUPD ha imposto un’importante riduzione dei packaging in plastica. L’inaugurazione del nuovo reparto è un ulteriore step in avanti e solo il primo del 2023.”

All’interno del nuovo comparto saranno prodotte due linee di bicchieri in carta di alta qualità e certificata PEFC proveniente da foreste gestite in modo sostenibile, che verranno sottoposte a frequenti controlli di qualità sistematici sia funzionali che dimensionali per garantire il rispetto di tutti i parametri tecnici e assicurare così il corretto funzionamento all’interno dei distributori automatici. Inoltre, i bicchieri sono personalizzabili con stampe fino a 8 colori direttamente in fase di produzione grazie a una macchina di ultima generazione che garantisce immagini ad alta definizione.

10 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023
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LAVAZZA, UN FINANZIAMENTO DA 600 MILIONI LEGATO A OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ

I molti che ancora stanno sottovalutando quando sia già centrale la tematica della sostenibilità, non nel futuro delle aziende ma già nel presente, forse si ricrederanno di fronte a questa notizia. Un pool di banche formato da BNL BNP Paribas, BNP Paribas Italian Branch, Banco Bpm, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Rabobank, ha sottoscritto un contratto di finanziamento con Lavazza per l’importo complessivo di 600 milioni di euro è articolato in una linea di credito Term Loan e una linea di credito Revolving, entrambe con durata di 5 anni.

Il Finanziamento è legato a specifici obiettivi ESG (Environmental, Social and Governance) di Lavazza, con la previsione di un meccanismo premiante collegato al raggiungimento di determinati parametri di sostenibilità.

SERENISSIMA

RISTORAZIONE SUPPORTA CHI SOFFRE DI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Gruppo Serenissima, leader nella ristorazione collettiva e commerciale in Italia, ha deciso di supportare finanziariamente il progetto creato insieme all’associazione no-profit Animenta e Unobravo, servizio di psicologia online e Società Benefit, donando delle sedute di psicoterapia alla community di Animenta. Con il loro supporto saranno avviati dei cicli di incontri di informazione, sensibilizzazione e confronto per i giovani in alcuni licei italiani e nel mese di marzo si terrà un webinar sui DCA per tutti i collaboratori di Serenissima Ristorazione Vicenza.

Oggi, infatti, in Italia aumentano sempre di più le persone che soffrono di un DCA 1, soprattutto tra i giovanissimi e sono ancora troppo poche le strutture specializzate per il trattamento di questo tipo di disturbi. Dall’inizio del progetto, Animenta e Unobravo hanno, peraltro, registrato un costante incremento nelle richieste di aiuto psicologico.

"Sono molto orgogliosa di sostenere questo importante progetto. Avviare questa collaborazione con Animenta è un’occasione fondamentale per sensibilizzare le persone sui disturbi del comportamento alimentare e sostenere chi sta vivendo, direttamente o indirettamente, questo tipo di problema”, ha commentato Giulia Putin, Chief Purchasing Manager di Serenissima Ristorazione: “È un tema che ci tocca da vicino ed essendo stati sempre impegnati nella promozione di corretti stili di vita e alimentari, abbiamo deciso di dare un aiuto concreto".

IL MINISTRO GIORGETTI VISITA GIMOKA PER PARLARE DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E TRASPORTO MERCI

Gruppo Gimoka sul tema della sostenibilità ambientale ha recentemente sollevato la questione delle carenze infrastrutturali valtellinesi: "La nostra materia prima arriva al porto di Genova ma da Milano ad Andalo viaggia su gomma. Riceviamo 7 container e spediamo 12 tir al giorno. Ci piacerebbe sfruttare maggiormente il trasporto ferroviario, ma non è possibile perché la linea ferroviaria Milano-Lecco è adibita solo al trasporto delle persone". Questo argomento è talmente forte che è stato oggetto di un confronto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, in visita in azienda. "Questo è un tema che mi viene sollevato per la prima volta in Valtellina - ha detto il ministro. La rete ferroviaria è oggetto di alcuni interventi di adeguamento, mi informerò per capire se può avviare anche un sistema di trasporto merci durante le ore notturne".

LATEST NEWS 11 LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023
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SIGEP, AIUTATE 190 FAMIGLIE RIMINESI

Nel corso di Sigep, il salone del gusto di Italian Exhibition Group dello scorso gennaio, grazie alla generosità di chi ha aderito con entusiasmo ai progetti “Il gusto della solidarietà” e “Sigep Solidale”, e a tutti i volontari coinvolti, sono stati raggiunti risultati importanti e anche quest’anno sono state aiutate molte famiglie, come sottolinea Ieg, la società nata dalla fusione delle Fiere di Rimini e di Vicenza. D’altronde, “questo è l’unico vero senso di una community”.

Più nel dettaglio sono state raccolte oltre 4.000 vaschette di gelato e 5.000 chilogrammi di prodotti alimentari. Inoltre sono stati “guadagnati” 18.500 euro attraverso la vendita presso il centro commerciale I Malatesta, in collaborazione con l’associazione Banco di Solidarietà, e coinvolti 72 studenti insieme alle squadre di volontari. Il cibo donato è stato distribuito dalla Mensa dei poveri, dalla Caritas e dalla comunità Papa Giovanni XXIII. Complessivamente sono state aiutate 190 famiglie del riminese.

COVIM QUANTIFICA LA CARBON FOOTPRINT DEL CAFFÈ

Covim spa ha sottoscritto, contestualmente all’offerta 2023-2024 del contratto di fornitura power, un accordo per la quantificazione della carbon footprint di prodotto.

L’accordo integrato nasce dal rapporto di fiducia reciproca pluriennale e dall’unità di intenti tra Covim Caffè ed Enel Energia, nella persona di Gisella Chiarlo, key account manager di Enel per Covim. La storica azienda con sede a Genova, ha rinnovato la fiducia accordata a Enel Energia per l’energia elettrica del proprio stabilimento, dei magazzini automatizzati e degli uffici, e ha deciso di affidarsi al Gruppo anche per iniziare un nuovo percorso in ambito sostenibilità.

Con la quantificazione della carbon footprint di prodotto sulla capsula solubili compatibili Dolce Gusto, per la quale Covim ha recentemente ottenuto un prestigioso riconoscimento aggiudicandosi il premio Ipls Award 2023 nell’ambito della fiera internazionale Marca, Enel X − in conformità con la norma internazionale Iso 14067 − quantificherà l’impronta di carbonio dei prodotti in termini di CO2 equivalente in un’ottica di life cycle assessment (Lca). Tale misurazione permetterà di creare una baseline da cui partire per migliorare le performance emissive, in un percorso di crescita in ambito decarbonizzazione e con una maggiore attenzione all’ambiente.

«Abbiamo intrapreso, insieme ad Enel Energia ed Enel X, un percorso di misurazione ed improving della nostra Carbon Footprint, che ci porterà ad una migliore consapevolezza sul nostro posizionamento in tema sostenibilità e sulla rotta verso la riduzione delle emissioni climalteranti − riferisce Luca Solari, a.d. di Covim. La scelta di intraprendere questo percorso con Enel X nasce dalla condivisione di obiettivi e dalla relazione con Enel Energia, capace in questi anni complessi di essere sempre al nostro fianco, compartecipe nelle scelte strategiche sulla commodity e propositiva nel generare valore condiviso» «Abbiamo trovato persone e professionalità che fanno della crescita continua il loro motivo di orgoglio, che hanno fiducia in un cammino condiviso che creerà ulteriore valore e che sposano come noi il concetto che il rispetto per l’ambiente passi anche dalla responsabilità individuale e sociale che ognuno di noi ha, come privato e come organizzazione – spiega Stefano Perrone, responsabile BtB canale diretto area Nord Ovest e Sardegna di Enel Energia – questo è un primo passo di un viaggio in cui costruiremo insieme ogni tappa, in un processo di decarbonizzazione assolutamente customizzato e dedicato».

«Covim è un cliente evoluto che vuole differenziarsi dai competitors del settore, riducendo sempre di più le proprie emissioni. L’azienda si è proposta come un partner completo, che offre supporto dalla consulenza iniziale, alla definizione di percorsi e di strategie verso un’azienda sempre più sostenibile», dice Fabio Grosso, responsabile BtB Italia di Enel X.

12 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023
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“SE SON DI PLASTICA, RIFIORIRANNO”: RIVENDING LANCIA LA NUOVA AWARENESS CAMPAIGN

Giornata Mondiale del Riciclo, sarà protagonista della campagna di sensibilizzazione “Se son di plastica, Rifioriranno”.

Il concetto di Rifioritura è alla base di questa campagna, che vuole essere simbolica ed evocativa volta a “raccontare” il processo di riciclo della plastica realizzato attraverso RiVending. L’obiettivo è quello di stimolare nel consumatore l’interesse per il riciclo e per l’economia circolare, proprio a partire dai materiali plastici utilizzati nei distributori automatici, a cui tutti siamo chiamati a contribuire anche col progetto RiVending. Ad oggi, grazie al progetto promosso da CONFIDA, COREPLA e UNIONPLAST sono stati già installati in aziende, scuole, università e uffici pubblici, in tutta Italia, oltre 13 mila cestini che raccolgono e riciclano la plastica dei distributori automatici consentendo un risparmio di oltre 1.000 tonnellate di CO2 all’anno.

La campagna ideata da Agenzia YES! S.p.A. si rivolge a 39 milioni di lavoratori e studenti italiani, attraverso un media plan digitale e innovativo: canali social, TikTokers, Google Display, attività di proximity tramite mobile ADV presso luoghi transito e università, audio advertising su piattaforme di streaming musicale, campagne OOH (Out of Home), sia offline che Digital.

“Questa campagna – spiega Ernesto Piloni, Presidente di Venditalia Servizi che gestisce il progetto - rappresenta appieno il concetto di Ri-Vending: la plastica di bicchierini e palette che viene raccolta in appositi cestini e poi riciclata “rifiorisce” in tantissimi altri prodotti. RiVending è nato infatti per proteggere il nostro pianeta e le generazioni future perché la sostenibilità ambientale è un tema di vitale importanza, e occorre perciò renderlo parte della quotidianità durante la pausa caffè. Il settore del vending, con i suoi 820 mila distributori automatici, è infatti uno dei principali punti di consumo di caffè in Italia e il progetto RiVending può renderlo totalmente sostenibile”.

IN ITALIA SI BEVONO 95 MILIONI DI CAFFÈ AL GIORNO, IL 10% NEL VENDING

L’Area Studi Mediobanca ha pubblicato un importante approfondimento sull’industria internazionale del caffè. L'Italia si conferma una nazione di "coffee lovers", è il settimo al mondo con 5,2 milioni di sacchi annui, circa 95 milioni di tazzine di caffè consumate ogni giorno, 1,6 in media per abitante.

La GDO italiana veicola oltre la metà dei volumi di caffè torrefatto venduti, con un ulteriore 20,6% canalizzato dal dettaglio tradizionale, dai negozi specializzati e dall’e-commerce. Il restante 25,2% si ripartisce tra alberghi, ristoranti, caffetterie e catering (15,4%) e distributori automatici e OCS (9,8%).

Sebbene in Italia il caffè macinato nelle classiche mattonelle resti il preferito con il 73,6% dei volumi totali venduti nella GDO, cialde e capsule vi incidono per il 16,2% e rappresentano il segmento maggiormente dinamico (+18,8% tra il 2020 e il 2021), anche grazie alla diffusione delle capsule compatibili.

Le torrefazioni italiane con giro d’affari superiore a 10 milioni di euro sono ben 49 e nel 2021 hanno fatturato 5,8 miliardi di euro. Di queste solo sei (605 milioni di vendite) sono riconducibili a proprietà straniera. Tra il 2019 e il 2021 il giro d’affari complessivo ha riportato una crescita media annua pari all’1% (+0,4% oltreconfine, +1,7% domestico.

LATEST NEWS 13 LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023
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MASSIMO BOTTURA È IL NUOVO CHEF AMBASSADOR DI ILLYCAFFÈ

Lo chef tre stelle Michelin Massimo Bottura è il nuovo chef ambassador di illycaffè. L’iniziativa prevede la realizzazione, insieme a una rosa di altri chef stellati, di un blend di caffè personalizzato per ognuno di loro.

Dopo Niko Romito, Viki Geunes, Antonia Klugmann, Ciccio Sultano, Rupert Blease, Felipe Rodrigues e altri nomi del fine dining internazionale, toccherà a Massimo Bottura a dar vita al suo caffè “su misura”: una variazione sul tema del blend unico illy a partire dai 9 ingredienti che lo compongono, combinati in quantità e proporzioni differenti sulla base dello stile e delle preferenze sensoriali, gustative e olfattive dello chef modenese.

Il risultato finale, realizzato grazie al personal blender (la macchina brevettata da illy, il cui prototipo era stato presentato nel Coffee Cluster a Expo Milano 2015) e con la consulenza dei docenti dell’Università del Caffè, sarà offerto a chiusura del percorso di degustazione ai clienti dell’Osteria Francescana, di Casa Maria Luigia, di Franceschetta58 e del Cavallino.

ELETTA EXPLORE, LA NUOVA AUTOMATICA DE’ LONGHI PER GLI AMANTI DELLE BEVANDE CALDE

Disponibile in Italia dal mese di marzo, Eletta Explore è la nuova macchina automatica per caffè in chicchi firmata De’Longhi pensata per preparare in casa un’infinita varietà di ricette calde e fredde, con oltre 50 bevande preimpostate a base di latte e caffè. Il lancio sarà sostenuto da campagna di comunicazione ad hoc sui canali social di De’Longhi, che avrà come protagonista, ancora una volta, l’ambassador globale Brad Pitt. La possibilità di scegliere tra caffè e bevande di tutto il mondo con la nuova macchina automatica per caffè in chicchi De’Longhi Eletta Explore, per scoprire il proprio gusto preferito ed esplorare un’infinita varietà di bevande diverse, calde e fredde, a partire dai chicchi di caffè macinati al momento. Con oltre 50 ricette preimpostate, Eletta Explore è pensata per soddisfare i gusti di tutti, aggiungendo un’ampia selezione di bevande fredde al classico ricettario di bevande calde. Eletta Explore è il modello De’Longhi dotato di tre esclusive tecnologie per preparare diversi tipi di bevande.

Dalla caraffa LatteCrema Hot, in grado di preparare una cremosa e densa schiuma di latte caldo al semplice tocco di un tasto, alla tecnologia LatteCrema Cool, un nuovo sistema di montatura del latte in grado di fornire una dolce e fredda schiuma. A queste si aggiunge la Cold Extraction Technology, pensata per l’estrazione a freddo, e quindi adatta per preparare il caffè cold brew in meno di 5 minuti, semplificando un processo di estrazione che normalmente richiede fino a 12 ore. Grazie al sistema di macinatura integrato, che può essere regolato fino a 13 livelli, con Eletta Explore è possibile assaporare il caffè macinato al momento, senza dover rinunciare alla freschezza e agli aromi dei chicchi. L’ampio display touch a colori della macchina permette di selezionare, in modo intuitivo, la propria bevanda preferita, memorizzando le selezioni più frequenti e, attraverso la connessione alla App Coffee Link, ci sarà la possibilità di gestire le preferenze direttamente dallo smartphone e scoprire fino a 100 nuove bevande da preparare.

La nuova macchina De’Longhi è progettata per soddisfare anche le abitudini di consumo dei più giovani e degli amanti del caffè da asporto, che potranno scegliere di preparare bevande To-Go, fino a 475 ml di volume, da portarsi fuori casa e consumare in qualsiasi momento della giornata.

14 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023 › ›

CDA PROMUOVE IL CAFFÈ SOLIDALE

Sono stati consegnati giovedì 26 gennaio, nella sede della Cda a Talmassons (Udine) i proventi della raccolta del progetto di fundraising “Caffè Solidale” promosso dalla gestione friulana. Beneficiari il Piccolo Cottolengo di Don Orione di Santa Maria La Longa e l’Associazione friulana famiglie diabetici Odv.

Nel 2022 le adesioni al progetto, arrivato all’ottavo anno consecutivo, sono state quasi un migliaio, confermando il trend degli anni precedenti nonostante il minor numero di consumazioni dovuto all’emergenza Covid e alle conseguenti restrizioni.

Un risultato che si traduce in 1.000 euro donati dall’azienda, che ha raddoppiato la cifra raccolta con fondi propri. Ispirandosi alla consuetudine napoletana del caffè sospeso –ossia pagare una tazza di caffè a chi non può permetterselola Cda ha voluto estendere questa azione di solidarietà dal bar ai propri distributori automatici.

Se la solidarietà è il motore di Caffè Solidale e del Microdono, progetto nato da un’idea dall’associazione no profit Animaimpresa che in Friuli Venezia Giulia promuove e diffonde la Responsabilità Sociale d’Impresa, lo caratterizza anche la trasparenza perché il destinatario (o i destinatari come nel caso della raccolta effettuata nel 2023) sono identificati e noti già ad avvio di ogni edizione.

Partecipare al progetto è molto semplice: chiunque lo desidera, può prendersi un caffè con un prezzo maggiorato di 10 centesimi e trasformare un gesto quotidiano in un dono. «Con questa edizione, oltre che una donazione che può sembrare simbolica, desideriamo dare visibilità a due realtà che svolgono un fondamentale ruolo di supporto a tutte le persone e alle famiglie del territorio che si trovano a vivere percorsi difficili dovuta a problemi di salute dei propri cari. Una scelta condivisa con le persone che lavorano in Cda: è insieme a loro che è stato definita la rosa delle onlus che anche per questo 2023 sarà beneficiaria dell’iniziativa, secondo una sensibilità verso l’impegno e la responsabilità sociale condivisa al nostro interno”, ha commentato il Ceo di Cda Fabrizio Cattelan.

Il responsabile di struttura del Piccolo Cottolengo presente nella sede di Talmassons, Francesco Cojanz, afferma entusiasta: “Grazie al progetto Microdono di Cda il caffè non ha solo il sapore della convivialità, ma anche della solidarietà. È inebriante rendersi conto che basta davvero poco per fare la differenza”.

“La scelta della Cda di inserire l’Associazione friulana famiglie diabetici Odv nel progetto del “Caffè Solidale” come destinataria dei proventi 2022”,aggiunge Ilaria Paravano presidente dell’Associazione, “rientra in una visione sociale condivisa volta alla costruzione del bene comune e, nel nostro caso, si trasforma in un aiuto concreto. Ci auguriamo che questa iniziativa sia presa ad esempio anche da altre realtà del territorio”.

Per il 2023 i beneficiari saranno la Lega italiana fibrosi cistica FVG , che si occupa di dare sostegno alle persone affette da fibrosi cistica e alle loro famiglie e l’associazione Insieme per un sorriso Odv di Pocenia, che si occupa di raccolte fondi a favore di iniziative benefiche nel campo delle malattie oncologiche infantili.

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NASCE L'ACADEMY DI GRUPPO ILLIRIA

Prende vita un nuovo ambizioso progetto, l’Academy di Gruppo Illiria: un progetto formativo pilota per i giovani del Friuli Venezia Giulia. Academy nasce con l’obiettivo di creare una scuola d’impresa che faciliti l’introduzione dei giovani al mondo del lavoro in ambito meccatronico, la disciplina che studio il modo di far interagire tre sottodiscipline, la meccanica, l’elettronica e l’informatica al fine di automatizzare i sistemi di produzione, semplificando e sostituendo il lavoro umano.

L’Academy, in partenza lunedì 6 febbraio, in due settimane ha coinvolto 16 studenti iscritti all’ultimo anno dell’indirizzo “Tecnico dei servizi di manutenzione e assistenza tecnica” dell’ I.I.S. “J. Linussio” di Codroipo (UD), che hanno trascorso questo periodo in azienda, dove sono stati formati da un gruppo di collaboratori di Illiria e da tecnici specializzati delle principali società fornitrici di distributori automatici.

Gli studenti che hanno scelto di intraprendere questo percorso formativo, al termine del loro corso di studi devono possedere competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici.

Grazie all’esperienza in Academy potranno mettere in pratica quanto appreso a scuola vivendo un ambiente dove verranno messi in condivisione saperi, valori e comportamenti per la crescita dei loro talenti. Gruppo Illiria offre loro una comunità di lavoro “generativa” ed “educate” che assicuri coinvolgimento e passione con trasparenza e concretezza.

Un’esperienza formativa sia in forma teorica che pratica: i ragazzi hanno trascorso la prima parte della giornata in aula per le sessioni teoriche, proseguendo poi sperimentando quanto appreso facendo pratica in Area Tecnica. Molti gli argomenti trattati: l’organizzazione e le funzioni aziendali, il funzionamento teorico e pratico dei distributori automatici, il flusso di lavoro nelle aree operation e commerciale, pratica in area produzione. Al termine delle due settimane Gruppo Illiria ha scelto tre ragazzi per un’assunzione a tempo indeterminato, una a tempo determinato (contratto di 12 mesi) e una per uno stage curricolare.

SAN MARCO PASSA AI FRANCESI DI SEB, SEGAFREDO VENDE LE MACCHINE DA CAFFÈ

La storica azienda di macchine per caffè San Marco, pioniere e leader nel segmento del sistema a leva controllata all’85,3% dal gruppo Massimo Zanetti Beverage Group (Mzbg), sviluppa un fatturato su base annua di oltre 17 milioni di euro e impiega circa 100 dipendenti.

Mzbg, il gruppo che gestisce il marchio Segafredo, ha deciso di venderla a Groupe Seb, la multinazionale francese di piccoli elettrodomestici, per concentrarsi su attività di core-business inerenti alla produzione e distribuzione globale di caffè. Il presidente Massimo Zanetti ha commentato: "Siamo molto lieti di aver raggiunto l’accordo con SEB, rinomata azienda del settore, con cui è prevista una collaborazione funzionale a proseguire lo sviluppo globale de La San Marco per i prossimi anni. Questo accordo permetterà al nostro Gruppo, che nel 2022 ha superato 1.4 miliardi di fatturato, di focalizzarsi sul proprio core business, per cogliere le potenzialità di crescita dei nostri marchi internazionali, tra cui il marchio Segafredo, sinonimo dal 1960 del caffè espresso italiano, e parallelamente di sviluppare i nuovi trend dei mercati locali, grazie alla nostra identità capace di fondere la tradizione con le nuove tendenze di mercato".

16 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023
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IL CAFFÈ FA BENE ALLA PRESSIONE SANGUIGNA

Il caffè aiuta a mantenere bassa la pressione sanguigna Chi ne beve due o tre al giorno ha la pressione più bassa rispetto a chi ne beve una sola tazza o a chi non ne prende affatto. È quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista Nutrients, realizzata da studiosi dell’Università di Bologna e dell’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, Policlinico di Sant’Orsola

L’indagine ha analizzato l’associazione tra il consumo di caffè e i parametri della pressione periferica e centrale in un campione di italiani. “I risultati mostrano che chi beve regolarmente caffè ha una pressione sanguigna significativamente più bassa, sia a livello periferico che a livello centrale, rispetto a chi non ne beve”, spiega Arrigo Cicero, professore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna e primo autore dello studio. Si tratta del primo studio ad osservare questa associazione sulla popolazione italiana, e i dati confermano l’effetto positivo del consumo di caffè rispetto al rischio cardiovascolare.

Il caffè è una delle bevande più diffuse in Italia e al mondo: si stima che tra il 2020 e il 2021 ne siano stati consumati quasi 10 milioni di tonnellate a livello globale . Nonostante si sia temuto a lungo che potesse avere conseguenze negative per la salute, sono emersi invece da tempo diversi effetti benefici: tra chi ne beve abitualmente è stato osservato un minor rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete e alcune malattie neurodegenerative e del fegato.

Non è ancora chiaro però a che cosa siano dovuti questi effetti, e non sembra siano legati direttamente al ruolo della caffeina. “La caffeina è solo uno dei diversi componenti del caffè e certamente non è l’unico che ha un ruolo attivo: effetti positivi per la salute umana sono stati registrati infatti anche tra chi consuma caffè decaffeinato”, prosegue Cicero.

“Sappiamo che la caffeina può contribuire ad aumentare la pressione sanguigna, ma altri componenti bioattivi nel caffè sembrano controbilanciare questo effetto, con un risultato finale positivo rispetto ai livelli della pressione”. Per approfondire questi effetti, in particolare rispetto ai valori della pressione centrale, gli studiosi hanno preso in considerazione un campione di 720 uomini e 783 donne a partire da una sub-coorte del Brisighella Heart Study: uno studio osservazionale coordinato da Claudio Borghi, professore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Università di Bologna . Per ognuna delle persone individuate, sono stati confrontati i livelli della pressione sanguigna e le abitudini di consumo del caffè, insieme ad una serie di altri dati clinici.

I risultati sono molto chiari: la pressione arteriosa periferica è risultata decisamente più bassa nei soggetti che consumano da una fino a tre tazze di caffè al giorno rispetto ai non consumatori di caffè.

E, per la prima volta, i ricercatori hanno potuto confermare questi effetti anche rispetto alla pressione aortica centrale, quella vicina al cuore, dove si osserva un fenomeno quasi identico, con valori del tutto simili per chi beve abitualmente caffè rispetto ai non consumatori.

I dati mostrano infatti valori più bassi per i consumatori di caffè sia nella pressione sistolica che nella pressione di pulsazione, e sia a livello di circolazione periferica che per la pressione aortica centrale. Tutti risultati che confermano gli effetti positivi del caffè per la mitigazione del rischio di malattie cardiovascolari.

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L’Alleanza per il riciclo delle capsule in alluminio , fondata da Nespresso nel 2021 in partnership con illycaffè , si estende oggi con l’ingresso di Starbucks by Nespresso , che si unisce al progetto di economia circolare come nuovo aderente, contribuendo a favorire e incrementare il riciclo delle capsule esauste in alluminio in Italia. Un nuovo, importante risultato raggiunto dall’Alleanza per incentivare ancora una volta processi virtuosi per la salvaguardia dell’ambiente e la gestione responsabile di risorse e materiali lungo tutto il ciclo di vita delle capsule in alluminio.

Con l’ingresso di Starbucks si ampliano le possibilità per i consumatori di dare nuova vita alle proprie capsule esauste in alluminio: da oggi, infatti, anche le capsule usate in alluminio Starbucks by Nespresso , oltre a quelle di Nespresso (entrambi marchi del gruppo Nestlé) e illy, potranno essere riconsegnate indifferentemente nelle oltre 65 Boutique Nespresso dislocate da Nord a Sud, nei 10 illy Store (illy Shop e illy Caffè) e in oltre 75 isole ecologiche convenzionate , per un totale di oltre 150 punti di raccolta sul territorio nazionale.

Con l’Alleanza per il riciclo delle capsule in alluminio, Nespresso, illycaffè e il nuovo membro Starbucks offrono ai propri clienti la possibilità di prendere parte a un processo di economia circolare che garantisce una seconda vita alle capsule usate in alluminio, limitandone l’impatto sull’ambiente e permettendo di trasformare un residuo in risorsa, facendo sì che il ciclo di vita delle stesse non si concluda con l’erogazione del caffè, ma continui sotto nuove forme.

Una volta riconsegnate nelle Boutique Nespresso e negli illy Store le capsule in alluminio vengono ritirate in accordo con le aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata in tutta Italia, per poi essere trattate in un apposito impianto con un sistema che permette di separare i residui di caffè e l’alluminio, avviando i materiali a due differenti cicli di recupero. Mentre l’alluminio, materiale infinitamente riciclabile, viene destinato alle fonderie per essere trasformato in nuovi oggetti, il caffè viene riutilizzato per vari scopi e metodi di riuso, in differenti progetti sul territorio.

Un impegno da parte di Nespresso e illycaffè che ha permesso finora di raggiungere risultati di valore: dal 2021, anno di fondazione da parte di Nespresso dell’alleanza, infatti, sono state oltre 3.000 le tonnellate di capsule esauste in alluminio recuperate, per più di 180 tonnellate di alluminio rimesse in circolo.

Alla base del programma di economia circolare fondato da Nespresso nel 2011, è il protocollo sottoscritto con Cial (Consorzio Imballaggi in Alluminio), Utilitalia (Federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi pubblici per l’ambiente) e Cic, Consorzio Italiano Compostatori, cui ha aderito anche illycaffè e oggi Starbucks by Nespresso.

Oggi, con l’ingresso di Starbucks, l’Alleanza si pone nuovi obiettivi, puntando a raggiungere oltre 4.700 tonnellate di capsule recuperate entro il 2023 e 270 tonnellate di alluminio che potrà essere fuso e trasformato in nuovi oggetti.

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IL QUARTO RAPPORTO ANNUALE SULLO "STATE OF SNACKING™" DI MONDELĒZ

Il rapporto annuale State of Snacking™ di Mondelēz International è uno studio globale sulle tendenze dei consumatori che esamina anno dopo anno le informazioni su come i consumatori prendono le decisioni relative agli snack. Il report State of Snacking™, sviluppato in collaborazione con The Harris Poll, esperto di sondaggi sui consumatori, integra le diverse conoscenze proprietarie sugli snack di Mondelēz International, comprese le macro tendenze provenienti da più fonti. Il rapporto di quest'anno include ulteriori ricerche condotte da Ipsos, sviluppate in collaborazione con The Food Institute. Mentre i consumatori di tutto il mondo continuano ad affrontare tempi difficili, considerano i loro snack preferiti come indulgenze convenienti e necessarie. Il quarto rapporto annuale sullo stato degli snack evidenzia il ruolo ampliato degli spuntini, dal momento che gli snack sostituiscono sempre più i pasti tradizionali nella vita dei consumatori.

La sintesi dei risultati:

Tutti i giorni - Gli snack sono un alimento base: il 71% dei consumatori fa uno spuntino almeno due volte al giorno

Consapevolmente: il 78% dei consumatori dichiara di prendersi del tempo per assaporare snack golosi con il 61%

Frequentemente: i consumatori sostituiscono sempre più i pasti con gli spuntini, con il 55% che segnala una maggiore probabilità di consumare uno snack durante tutti e tre i pasti standard Sostenibilità: la riduzione dei rifiuti è una priorità assoluta, con sette consumatori su 10 che affermano di dare la priorità agli snack con meno imballaggi e il 72% afferma di riciclarli in genere.

COCA-COLA® MOVEMENT: ARRIVA IN ITALIA LA LIMITED EDITION IN COLLABORAZIONE CON ROSALÍA

Coca-Cola annuncia il lancio della limited edition Coca-Cola® Movement, realizzata in collaborazione con Rosalía, nuova protagonista della scena musicale, cantante e produttrice discografica vincitrice di un Grammy Award. Coca-Cola® Movement è la prima variante lanciata in Italia di Coca-Cola® Creations, lanuova piattaforma di comunicazione che vuole portare il brand verso nuove espressioni, frutto di collaborazioni, creatività e connessioni culturali. Creata insieme a Rosalia, artista all’avanguardia, che infrange i confini tra i generi e gli stili musicali, questa limited edition vuole celebrare il potere trasformativo della musica spingendo il gusto unico di Coca-Cola oltre i suoi limiti, rendendolo sorprendente. “Le nuove generazioni sono sempre alla ricerca di una trasformazione e di nuovi linguaggi per esprimere sé stessi e la loro unicità e la musica è il veicolo per eccellenza del cambiamento”, ha dichiarato Raluca Vlad, Direttore Marketing Coca-Cola Italia “La piattaforma globale Coca-Cola® Creations arriva in Italia per la prima volta e, attraverso la collaborazione con un’artista così ispirazionale come Rosalìa, vogliamo aprire nuovi orizzonti per il brand e spingere il nostro gusto unico verso nuove espressioni”. La collaborazione con Coca-Cola® Movementha ispirato Rosalìa a scrivere un esclusivo nuovo singolo “LLYLM”, già disponibile dal 27 gennaio. Prodotta da Columbia Records, la canzone è una novità assoluta anche per la stessa artista, con una commistione di linguaggi e un’intera sezione in inglese. Il singolo sarà la colonna sonora di un video di lancio con protagonista Rosalìa, esperienza ideata e prodotta da AKQA e dal team WPP OpenX. “Sono entusiasta di aver creato insieme a Coca-Cola questa nuova bevanda e spero che tutti possano gustare questo viaggio fatto di musica, sapori e creazione come ho fatto io. Mi sono davvero divertita a creare la nuova canzone “LLYLM” e in questa collaborazione con Coca-Cola”, ha dichiarato l’artista e produttrice vincitrice del Grammy Award, Rosalía.

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RHEA E QUESTIT PRESENTANO KAIROS CHE PREPARA UN CAFFÈ GRAZIE AD UN AVATAR

QuestIT, spin-off del gruppo di ricerca in intelligenza artificiale dell’Università di Siena, e Rhea, tra i più importanti produttori al mondo di distributori automatici, partecipano a WAICF (World AI Cannes Festival), evento mondiale dedicato all’Intelligenza Artificiale, in corso dal 9 all’11 febbraio al Palais des Festivals et des Congrès di Cannes.

Rhea ha realizzato la macchina da caffè automatica Kairos dove un’assistente virtuale interagisce con il consumatore e serve un caffè al comando vocale “Kairos, mi prepari un espresso?”. Questo grazie all’Intelligenza Artificiale sviluppata in collaborazione con QuestIT.

Questa collaborazione abilita un’evoluzione di Kairos, concept di esperienza e multisensorialità che ha già rivoluzionato l’immagine della macchina del caffè con il suo schermo televisivo che intrattiene il consumatore durante l’erogazione del caffè: infatti attraverso l’integrazione con l’Intelligenza Artificiale, Kairos si arricchisce oggi di un avatar, rendendo sempre più interattivo il rapporto uomo/macchina.

“Crediamo da sempre nell'importanza dell'innovazione basata sulle tecnologie all’avanguardia per migliorar non solo le prestazioni delle macchine, ma soprattutto l’esperienza del consumatore, per renderla più inclusiva e rispondente alle sue aspettative.” Commenta Andrea Pozzolini, CEO di Rhea.

KIT KAT È PORTAVOCE DI “THE RAP GAME ITALIA”

Con il suo “Have a break have a KitKat”, lo snack iconico oggi approda in un mondo in cui la musica è quella delle giovani generazioni che fanno del rap e della trap il proprio linguaggio.

KitKat è protagonista dei break del talent show più atteso dell’anno di RaiPlay: The Rap Game Italia, sottolineando in maniera evidente il legame con la Generazione Z e con i Millennials di cui vuole essere portavoce di un break che dà il giusto flow ai loro momenti di pausa e svago.

KitKat è un prodotto iconico e moderno. Emblema dell’inconfondibile break, ha sempre mostrato la sua anima divertente e da entertainer. Ecco perchè nel corso degli anni ha cavalcato i fenomeni più attuali, dal tech al gaming fino alla musica di cui il rap è la massima espressione contemporanea.

“Crediamo nella forza del break, nella capacità che ha di rilassare e ricaricare mente e spirito per ritrovare grinta e concentrazione.

KitKat per noi è l’emblema di questo, l’emblema del concetto di break… Have a break, have a KitKat, la nostra tag line dal 1989”, afferma Annalaura Giachetta, Marketing Manager Nestlé Italiana Siamo un prodotto che promuove la convivialità, condividibile, pratico by design… e assolutamente buono, nel gusto semplice di wafer e cioccolato e nelle azioni. KitKat supporta il programma Nestlé Cocoa Plan che, grazie alla collaborazione con Rainforest Alliance, contribuisce a migliorare le condizioni di vita e la qualità dei raccolti dei coltivatori della catena di approvvigionamento del cacao di Nestlé. The Rap GameItalia ci è piaciuto subito, perché molto nelle corde KitKat. Un gruppo di giovani, grintosi e creativi che si mettono alla prova con impegno e passione a ritmo di Rap. Crediamo nel talento, crediamo nelle nuove generazioni e nel loro futuro… e crediamo nel potere del break con KitKat” Ecco che a dare il flow a The Rap Game Italia quest’anno è anche KitKat che, tra una rima e l’altra, tra una performance e una prova, sarà il meritato break dei talenti all’interno del programma. KitKat sarà protagonista degli 8 episodi dello show televisivo visibile sulla piattaforma streaming RaiPlay a partire dal 24 febbraio, e online sui canali social con una campagna digital dedicata.

20 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023
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FERRERO TECHNICAL CENTER: UN NUOVO POLO DI INNOVAZIONE PER L’AZIENDA DI ALBA

Attivo a pieno regime l’innovativo Ferrero Technical Center di Alba, progettato da Frigerio Design Group, che rappresenta la nuova frontiera dell’architettura industriale, pensata nel nome della qualità totale per rispondere ai principi della manifattura 4.0 puntando a una produzione automatizzata e interconnessa, con una reciprocità tra uomo e macchina, in relazione con il suo ecosistema. La tecnologia, presente in ogni aspetto del nuovo polo è stata integrata armoniosamente in un’architettura riconoscibile e rassicurante, dove far convergere l’identità aziendale, la storia e il know-how del gruppo. Frutto di un concorso indetto nel 2017, la nuova sede nasce dall’esigenza di riunire e rendere complementari e interconnesse le attività di engineering dell’azienda, in particolare quelle destinate alla progettazione dei nuovi impianti di produzione, con l’officina dove gli stessi vengono pre-assemblati e testati: un know-how preziosissimo, che l’azienda ha voluto nella sede di Alba, città intrinsecamente legata alla sua storia. Ad Alba ha sede anche il più grande stabilimento italiano di Ferrero: lo studio approfondito del luogo, oltre a elementi quali il legame con il territorio, la natura e i suoi colori hanno ispirato il progetto architettonico, interpretato attraverso geometrie astratte nelle tonalità calde di un paesaggio autunnale. Capace di affiancare le funzioni direzionali a quelle operative, il nuovo polo, un edificio bioclimatico e nZEB (nearly Zero Energy Building) si estende su 12.700 mq e ospita oltre 200 dipendenti Un’architettura semplice e lineare che cela alla vista impianti e parti tecniche; dove il volume compatto massimizza tutti gli apporti passivi e limita le risorse per la sua gestione e manutenzione, ospitando nella parte inferiore le aree destinate alla produzione e in quella superiore gli uffici. La convivenza delle diverse funzioni si esprime attraverso superfici cieche in basso e trasparenti in alto. Sicurezza e comfort sensoriale sono i valori su cui si sviluppa l’intera architettura.

GLI STUDENTI DELL’UNIVERSITÀ SCOPRONO I SEGRETI DEL CAFFÈ ATTRAVERSO IL KNOW-HOW LAVAZZA

Torna in presenza l’attività di formazione portata avanti da Lavazza sul caffè, un viaggio tematico alla scoperta dei segreti relativi a tutta la filiera del caffè per gli studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l’Università nata e promossa nel 2004 dall’associazione Slow Food.

Dal 13 al 17 febbraio 2023 gli studenti del primo anno avranno la possibilità di assorbire la competenza ed esperienza dei manager e dei trainer Lavazza e potranno approfondire la loro conoscenza non solo della materia prima, ma anche apprendere l’arte e la cultura del caffè, così come addentrarsi nel vasto mondo della sostenibilità.

Giuseppe Lavazza (Vicepresidente Gruppo Lavazza) e Marcello Arcangeli (Direttore Training Center Lavazza) accoglieranno gli studenti nella prima giornata dello stage, illustrando la storia ultracentenaria del Gruppo e i progetti e gli obiettivi raggiunti negli anni. A seguire, i corsisti potranno conoscere la storia e la diffusione del caffè in Italia e nel mondo per poi passare alla classificazione botanica del caffè e alle fasi principali del ciclo produttivo, della raccolta e della lavorazione della materia prima, con un focus particolare sulle varietà Arabica e Robusta.

Per tutta la durata dello stage, ogni mattina gli studenti avranno modo di gustare la tipica colazione all’italiana, declinata a livello regionale: esploreranno la proposta piemontese, veneta, campana e siciliana. Queste colazioni traggono ispirazione dal libro “Colazione italiana” (volume della collana Bullipedia), nato dalla storica collaborazione tra Lavazza e lo chef Ferran Adrià, che grazie alla metodologia sapiens ha analizzato l’esperienza della colazione.

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LE “LAZZARELLE”: ONORIFICENZA AL MERITO DELLA REPUBBLICA PER IL CAFFÈ DELLE DETENUTE DI POZZUOLI

Conferita a Imma Carpiniello, fondatrice della coop sociale “Le Lazzarelle”, un progetto di lavoro all’interno di una struttura detentiva, l’onorificenza al Merito della Repubblica. A premiarla, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. La torrefazione Le Lazzarelle nasce dodici anni fa all’interno del carcere femminile di Pozzuoli, per offrire un’occasione di lavoro e riscatto alle detenute. Oggi la cooperativa omonima realizza 10 quintali di caffè all’ anno e il prodotto viene venduto principalmente tramite un’e-commerce sviluppato ad hoc. Nel 2020, inoltre, è stato aperto il bar-bistrot, con l’aiuto di alcune socie e il contributo di volontari, all’interno della Galleria Principe di Napoli, in pieno centro cittadino. Qui si gustano varie specialità tipiche della cucina partenopea oltre all’ormai noto caffè.

Imma Carpiniello, 49 anni, è entrata in contatto con la realtà carceraria nell’ambito del suo impegno con il terzo settore. Laureata in scienze politiche, con un master in politiche di genere e diritti umani, sognava un percorso di formazione che avviasse le detenute al circuito della legalità, all’interno di un’impresa che offrisse al mercato un prodotto artigianale, etico e legato al territorio. Superate le inevitabili difficoltà iniziali, anche grazie a un finanziamento della Regione Campania nell’ambito del sostegno alle start-up, ha potuto dare il via al progetto.

Sono state le stesse prime dieci detenute aderenti all’iniziativa a scegliere il nome “Le Lazzarelle”, e in dodici anni hanno lavorato alla torrefazione ben 72 recluse.

DEBUTTA IN ITALIA OLEATO®, LA LINEA DI BEVANDE STARBUCKS® A BASE DI OLIO D’OLIVA PARTANNA

Starbucks lancia in anteprima Italia Oleato, la nuova gamma di bevande a base di olio di oliva nata in partnership con Partanna, eccellenza siciliana nella produzione olearia. La nuova linea sarà disponibile a partire dalla primavera per il mercato statunitense.

L’innovativa gamma include Oleato™ Caffè Latte, Oleato™ Iced Shaken Espresso e Oleato™ Golden Foam™ Cold Brew. Le referenze sono state presentate lo scorso 22 febbraio presso Starbucks Reserve Roastery Milan insieme ad alcune bevande: Oleato™ Caffè Latte, Oleato™ Iced Cortado, Oleato™ Golden Foam™ Cold Brew, Oleato™ Deconstructed e Oleato™ Golden Foam™ Espresso Martini.

Le bevande della nuova linea includeranno inoltre un latte d’avena con olio extra vergine di oliva e una bevanda fredda condita con “schiuma dorata”, sempre a base di olio.

Partanna ha creato una miscela altamente curata di olio extra vergine di oliva dalle migliori olive mediterranee, comprese le olive di alta qualità Nocellara del Belice. La miscela è stata accuratamente selezionata per abbinarsi perfettamente al caffè Starbucks, che viene poi sapientemente infuso nella bevanda per regalare un’esperienza gustativa unica.

“Sarà il progetto più significativo e innovativo che abbiamo realizzato da decenni”, afferma l’amministratore delegato ad interim Howard Schultz, che spiega: “Durante il mio primo viaggio a Milano nel 1983, sono stato catturato dal senso di comunità, connessione e passione per il caffè che ho trovato nei bar della città. È stato quel viaggio che mi ha ispirato a portare il rito dell’espresso artigianale a Starbucks e in America. Oleato rappresenta la prossima rivoluzione nel caffè che riunisce un’alchimia dei migliori ingredienti della natura: i chicchi di caffè arabica di Starbucks e Partanna, olio extra vergine di oliva spremuto a freddo. Oggi mi sento ispirato come 40 anni fa, Oleato ci ha aperto gli occhi su nuove possibilità e su un modo trasformativo di gustare il nostro caffè quotidiano”, conclude Schultz.

22 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023
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L’IDEA: DISTRIBUTORI AUTOMATICI NELLE CABINE TELEFONICHE DI LONDRA

Le cabine telefoniche rosse di Londra sono un vero e proprio simbolo della città, anche se non vengono quasi più utilizzate dai londinesi per telefonare. Negli ultimi anni si sono però susseguiti tentativi di riutilizzo di diverso tipo: piccole librerie, caffetterie e teerie per il consumo “on the go” e così via. La proposta più recente viene da un giovane imprenditore, Nuriyeh Popalzi, che vorrebbe trasformare le iconiche cabine rosse in distributori automatici Nell’ambito del programma di sostegno ai giovani imprenditori, il progetto prevede inizialmente di ristrutturare due cabine telefoniche in Coventry Street, a Westminster. Popalzi propone di ridipingere le cabine, togliere gli sportelli e installare all’interno una vending machine di snack e bevande. Si tratta sicuramente di una proposta innovativa per preservare un vero e proprio oggetto di culto, riconoscibile in tutto il mondo, in qualcosa utile e funzionale. Popalzi ha inoltre affermato che eventuali profitti verrebbero devoluti in beneficenza, ma la sua idea rimane per ora solo una proposta suggestiva: il progetto, infatti, non ha ancora ottenuto il via libera dal Westminster City Council.

JAN PHILIPP HARTMANN È IL NUOVO DIRETTORE DI ANUGA

Cambio al vertice per Anuga: sarà Jan Philipp Hartmann il nuovo direttore della fiera di Colonia dedicata al food&beverage. Dal 1° aprile 2023 si occuperà della gestione e organizzazione della manifestazione organizzata da Koelnmesse, raccogliendo il testimone da Stefanie Mauritz, in carica dal dicembre del 2019. Hartmann è in Koelnmesse dal 2016 e vanta anni di esperienza come exhibitor sales manager per Ism Middle East e Ism contribuendo, dal 2019, in qualità di direttore al rebranding di Yummex Middle East in Ism Middle East. “Siamo certi che Anuga trarrà significativi vantaggi dall’expertise in campo internazionale di Hartmann e la sua passione per il mondo fieristico”, fa sapere Gerald Böse, Ceo di Koelnmesse.

Aggiunge Hartmann: “Il mio obiettivo è accelerare ulteriormente lo sviluppo di Anuga. A tal proposito, dobbiamo differenziarci dalla competizione, portando avanti il nostro ruolo di leader di settore”.

NESPRESSO® OTTIENE LA CERTIFICAZIONE UNI/PDR 125:2022 PER LA PARITÀ DI GENERE

In un mondo che cambia sempre più rapidamente, l'impegno per la parità di genere non deve essere espresso solo a parole, ma certificato. Per raggiungere questo traguardo oggi un'organizzazione deve intraprendere un percorso di valutazione piuttosto complesso che sfocia nella certificazione UNI/PDR 125:2022.

Nespresso l'ha ottenuta grazie anche al 67% di dipendenti donna, a un divario di compensi fra maschi e femmine che è inferiore all'1% e al baby leave, ovvero il congedo di tre mesi retribuito al 100% di cui possono usufruire i papà o secondi caregiver nei primi sei mesi dalla nascita o dall'adozione di un bambino.

Simona Liguoro, Direttrice HR di Nespresso Italiana., ha dichiarato "Aver ottenuto questa certificazione, che premia il lavoro che negli anni abbiamo portato avanti per valorizzare le diversità in ogni loro forma, ci rende molto fieri e ci sprona ad andare avanti nel nostro percorso per favorire concretamente un cambio di passo della società verso un futuro che possa offrire a ogni persona le stesse opportunità e aperto a tutti e a tutte".

LATEST NEWS 23 LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023
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SAN BENEDETTO PROTAGONISTA ALL’INTERNATIONAL HORECA MEETING 2023

Acqua Minerale San Benedetto ha partecipato all’International Horeca Meeting di Italgrob organizzata in collaborazione con Italian Exbition Group nel più ampio contesto di Beer & Food Attraction.

La manifestazione, giunta alla dodicesima edizione, rappresenta una vetrina d’eccellenza per presentare le novità di prodotto e i trend da lanciare in vista della stagione estiva. I principali esponenti di associazioni, istituti di ricerca e realtà produttive presentano in fiera il futuro del settore con particolare focus sulle attività formative.

La manifestazione si è volta dal 19 al 22 febbraio all’interno dell’area Expo Center di Rimini Fiera; San Benedetto ha preso parte all’evento con le principali referenze dedicate al fuori casa: un’occasione per raccontare i valori che caratterizzano il brand e far nascere nuove opportunità di business.

Protagonista tra i prodotti anche SB Energy Super Boost, l’energy drink di casa San Benedetto. La sua formula “strong energy”, con taurina, caffeina e vitamine del gruppo B, è adatta a chi ha bisogno di una carica in più nei momenti in cui la concentrazione e l’energia sono essenziali.

Questa bevanda a ridotto contenuto calorico, può contare sulle vitamine B12 e B6 che contribuiscono alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento. La lattina da 0,25L è il formato ideale per tempo libero, gaming, studio o attività fisica.

BWT A LET'S TALK COFFEE 2023 IN HONDURAS

BWT è orgogliosa di dare il proprio supporto a LET’S TALK COFFEE 2023, un evento unico di 3 giorni che unisce gli attori principali dell’industria del caffé in un luogo di origine eccezionale per condividere informazioni e consolidare collaborazioni. L’edizione di quest’anno si è svolta dal 20 al 25 febbraio in Copan Ruinas, Honduras. Durante l’evento, i partecipanti provenienti da tutto il mondo hanno avuto modo di interagire con persone chiave che influenzano l’industria del caffè e guidano i cambiamenti lungo tutta la filiera della fornitura del caffè.

Nella selezione dei presentatori presente Sergio Barbarisi, International Global Coffee Key Account Manager di BWT. Come componente originale del core team che ha fondato Water+More nel 2006, la sua conoscenza profonda della filtrazione acqua per l’industria del caffè è stata la ase della presentazione e discussione sull’acqua e caffè.

BWT è già attiva nella regione dell’Honduras grazie alla partnership con l’Accademia del Caffe Espresso, e Sergio stesso lavora da tempo partendo dalla qualità dell’acqua all’origine durante i momenti di processo e cupping, fino ad arrivare ai mercati locali quando il caffè viene trattato da torrefattori, baristi e amanti del caffè. Let’s Talk Coffee è gestito da Sustainable Harvest, un importatore di caffè verde di Portland, Oregon che ha come missione di supportare produttori e torrefattori con scambi tracciabili e trasparenti. Fondata nel 1997, Sustainable Harvest importa caffè specialty da tutto il mondo con particolare attenzione alla creazione di rapporti trasparenti che aumentino il valore attraverso tutta la filiera del caffè promuovendo contemporaneamente una maggior sostenibilità.

Il ruolo di Sergio Barbarisi, che rappresenta BWT, è perfettamente in linea con gli obiettivi dell’evento e i suoi creatori: migliorare la qualità dell’acqua all’origine durante i momenti di cupping fornisce valore aggiunto al prodotto e porta ad una migliore collocazione del prezzo di vendita, da cui traggono beneficio direttamente i lavoratori all’origine.

24 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023
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Da oggi prendi un caffè con la tua voce grazie a Breasy!

In tutte le macchine del Gruppo Evoca, predisposte per la selezione in app, ordinare la bevanda o lo snack ora si può fare con la propria voce.

I comandi vocali di Breasy facilitano la selezione per l’utente finale, e ne consentono l’accesso anche a persone ipovedenti.

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LF DIVENTA REPA ITALIA: REBRANDING STRATEGICO PER IL GRUPPO REPA

In un’azione volta a sottolineare l’innovazione e una gamma di ricambi OEM in costante aumento, i distributori leader nella fornitura di ricambi per cucine professionali LF, EPGC e GEV, sono stati protagonisti di un rebranding totale nell’ambito del Gruppo REPA, diventando un unico business in grado di garantire coerenza e affidabilità in tutta Europa. Le tre società che formano una divisione di Parts Town Unlimited, leader senza rivali nella distribuzione di ricambi per le attrezzature per la ristorazione, saranno rinominate REPA. Per LF, il rebranding in REPA Italia rafforza la nostra identità come parte del Gruppo internazionale REPA. Grazie al più grande database di ricambi del settore e all’esperienza maturata in oltre 40 anni di presenza sul mercato, i clienti REPA beneficiano di una rapida identificazione dei ricambi, soluzioni logistiche avanzate e tempi di spedizione rapidissimi. Fondata nel 1981, LF è un partner di fiducia per la fornitura dei ricambi da diversi decenni. Dopo la fusione con EPGC e GEV nel 2018 in un gruppo denominato REPA nel 2020, l’azienda è stata all’avanguardia nella distribuzione europea dei ricambi.

La ridenominazione della nostra azienda, acquisita da Parts Town nel 2022, in REPA Italia s.r.l. a socio unico è un’ulteriore pietra miliare per la nostra attività e i nostri clienti. In occasione della presentazione del rebranding, il CEO del Gruppo REPA, Alexander Wiegand, ha commentato:

“Siamo lieti di annunciare un nuovo ed entusiasmante rebranding per le nostre attività in Europa, che offre il più grande database di ricambi OEM del settore per il mercato delle attrezzature per la ristorazione. In qualità di partner di fiducia dei principali produttori di apparecchiature, il rebranding promuove l’innovazione e offre ai nostri clienti l’accesso a un numero ancora maggiore di ricambi in stock. Oltre a ciò, i nostri clienti continueranno a godere degli stessi vantaggi, quali sistemi di identificazione dei ricambi rapidi ed efficaci, webshop di facile utilizzo, applicazioni mobile e un team di persone estremamente competenti, sempre a disposizione per fornire assistenza in caso di necessità. Come gruppo, siamo impegnati nella continua innovazione, nella distribuzione ad alti livelli tecnologici e nella fornitura di un numero ancora maggiore di ricambi OEM di migliaia di produttori leader.” REPA Group, una società di Parts Town Unlimited, è il principale distributore europeo di ricambi, riferimento per tecnici e produttori in tutta Europa. L’azienda fa parte dello stesso gruppo di Parts Town, leader mondiale americano nella distribuzione high-tech di attrezzature e parti di ricambio fondamentali per la riparazione, così come di prodotti e servizi correlati per i settori della ristorazione, degli elettrodomestici e dell’HVAC. Oltre al cambio di nome, il logo dell’azienda è stato aggiornato per rafforzare il legame con la società madre, Parts Town Unlimited. Sul cambiamento della ragione sociale, Leonardo Raggi, CEO di REPA Italia aggiunge: “Pur essendo parte dal 2018 del Gruppo REPA, il rebranding a partire dal 1° marzo rappresenta un momento chiave nella storia della nostra azienda e rafforza ulteriormente la nostra posizione di fornitore di ricambi leader nel mondo. Il nome della nostra azienda cambia ma i clienti possono essere certi che il servizio e l’assistenza ad altissimi livelli rimarranno gli stessi, così come i loro contatti chiave, il sito web, i dati di accesso, le e-mail e altre informazioni cruciali. Il rebranding sottolinea il nostro impegno a fornire ricambi innovativi, soluzioni logistiche e una distribuzione internazionale. Siamo orgogliosi di avere una team di assistenza clienti dedicato, disponibile a supportarvi nella ricerca del pezzo giusto, al momento giusto, sempre”.

Il rebranding del Gruppo REPA rafforzerà la visione dell’azienda di essere leader nella distribuzione high-tech di ricambi fondamentali per la riparazione delle attrezzature e di operare nel modo giusto, ogni giorno, concentrandosi sulle persone, sull’innovazione e sulle partnership a lungo termine.

Per maggiori informazioni su REPA Italia: www.lfricambi724.it

26 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

KQ PRESENTA ARK, IL RIVOLUZIONARIO MODELLO DI VIRTUAL SECURE NETWORK

KQ, l’azienda di soluzioni innovative e trasversali per i mercati vending, cashless, ristorazione collettiva lancia un nuovo prodotto per la sicurezza informatica, basato sulla tecnologia SElink™ di Blu5 Group

Nel mondo si sta combattendo un conflitto parallelo a quello geopolitico: si tratta della guerra informatica

Secondo il Rapporto Clusit 2022, gli attacchi cyber nel primo semestre del 2022 sono stati 1.141, in aumento del 8,4% rispetto al 2021, con una conseguente crescita della gravità dei danni nei confronti degli obiettivi colpiti. A livello globale, inoltre, la crescita dei cyber attacchi alle aziende è del 79% da un anno a quello successivo.

Per valutare la severity di questi attacchi, il Rapporto Clusit utilizza una scala di quattro valori: basso, medio, alto e critico. Nel 2020 gli attacchi più gravi (con valore alto o critico) rappresentavano il 49% dei casi totali, mentre nel 2021 sono diventati il 79% (di cui il 47% di valore alto, con effetti molto importanti, e il 32% di valore critico, con effetti devastanti), numeri che nel 2022 rimangono sostanzialmente invariati.

Nell’ottica di costruire un piano di difesa adeguata, ARK è l’innovativa soluzione di KQ per proteggere aziende e privati dai cyber rischi che rivoluziona l’approccio alla protezione dei dati informatici, superando il modello secondo il quale VPN e Firewall siano gli unici mezzi di difesa a disposizione delle organizzazioni per diminuire il rischio di attacchi informatici.

ARK è la soluzione di cyber security che unisce all’approccio

ZTNA – Zero Trust Network Access e l’innovazione del Virtual Secure Networking. Il sistema è basato sulla tecnologia SElink™ di Blu5 Group, con il quale KQ ha stretto una partnership come centro di ricerca e sviluppo oltre che di commercializzazione.

ARK è ideale per applicazioni in cui dispositivi interconnessi necessitano di uno scambio dati in tempo reale tra di loro, verso un centro stella o data center, e consente di superare le forti limitazioni di cui soffrono le reti IT/OT in termini di raggiungibilità, controllo, gestione e sicurezza.

ARK prevede una componente (agent) installata o integrata nel dispositivo e una componente server (gateway) installata nel data center in cloud o in-house.

Per la massima flessibilità, ARK prevede installazioni fisiche (hardware), virtuali (software) o ibride (hardware/software).

Il sistema di gestione di ARK consente, oltre alla distribuzione delle regole di controllo secondo l’approccio ZTNA, di disporre di una visione estremamente granulare della propria infrastruttura, individuando con precisione ogni singolo servizio, i suoi utilizzatori e le varie modalità di accesso.

I benefici a livello di efficienza sono una volta di più evidenti. ARK porta naturalmente le imprese verso il consolidamento e la virtualizzazione della rete, massimizzando efficienza e risparmio, senza trascurare la sicurezza.

Ne conseguono un miglioramento della connettività, una gestione del rischio implementata e un’ottimizzazione dei costi.

ARK, infatti, è in grado di abbattere del 200% la banda dati utilizzata e di garantire un risparmio energetico tra il 40 e il 60% se paragonato al consumo delle tecnologie Firewall e VPN.

ARK è applicabile nei più complessi settori (Sanità, Education, Hospitality, Building Automation, Logistica) senza vincoli di installazione (hardware, software o ibride) e perfettamente scalabile a piccole e medie infrastrutture che non si vogliono dotare di un data center e di un sistema stratificato di tecnologie, ma che vogliono controllare e mettere in sicurezza i propri dispositivi con un servizio virtuale, efficiente e inattaccabile.

LATEST NEWS 27 LATEST NEWS • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

FANTAVENDING

FANTAVENDING MARZO 2023

FANTAVENDING È UN BLOG INFORMATIVO PRESENTE

NEL SETTORE DEL VENDING DA BEN 14 ANNI, UN

TEMPO LUNGHISSIMO PER UN’ESPERIENZA DI

SOCIAL MEDIA. FIN DAL SUO ESORDIO È DIVENTATO

IL CENTRO INFORMATIVO DEL SETTORE.TUTTE

LE PRINCIPALI AZIENDE DELLA FILIERA DELLA

DISTRIBUZIONE AUTOMATICA SONO QUOTIDIANAMENTE

CONNESSE AL SITO (WWW.FANTAVENDING.IT) E

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• DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

MIGLIAIA DI UTENTI OGNI GIORNO LEGGONO E SPESSO COMMENTANO LE NOTIZIE PUBBLICATE

TUTTI I GIORNI FERIALI, 12 MESI ALL'ANNO E SENZA INTERRUZIONI PER ALMENO 50 SETTIMANE.

A PARTIRE DA QUESTO NUMERO, D.A. ITALIA PUBBLICHERÀ UNA SINTESI DELLE NOTIZIE

RECENTI DI FANTAVENDING PIÙ LETTE IN RETE.

FANTAVENDING GOSSIP
29 • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

LE BORRACCE CONTENGONO 40MILA VOLTE PIÙ BATTERI DELLA TAVOLETTA DEL WC

Un articolo del New York Post ripreso dal Corriere della Sera mette davvero in chiaro cosa si intenda per sicurezza alimentare, uno dei capisaldi del vending nella distribuzione dell'acqua da bere. Invitiamo i lettori a stampare l'articolo e a mostrarlo ai clienti!

Un recente studio realizzato per conto del sito waterfilterguru. com dimostra che le borracce e le bottiglie riutilizzabili sono più sporche della tavoletta del wc. Nello specifico, il volume di batteri presente è 40.000 volte superiore. Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno effettuato tre prelievi diversi su alcune parti di queste bottiglie riutilizzabili - compreso il beccuccio, la cannuccia e il coperchio a pressione — e hanno così rilevato la presenza di due tipi di batteri: i Gram-negativi (che possono causare infezioni resistenti agli antibiotici) e i bacilli (che provocare problemi gastrointestinali).

Lo studio dice chiaramente che è più sicuro e igienico bere dalla ciotola del cane che da una borraccia, visto che quest'ultima contiene 14 volte i germi presenti nel contenitore dell'acqua usato dagli animali domestici.

Chissà cosa penseranno quei simpatici sindaci, anche di grandi città, che hanno regalato migliaia di borracce cinesi ai bambini delle scuole per bullarsi con la stampa della loro anima green. Speriamo solo che prima o poi un magistrato faccia giustizia, perché la gestione dell'acqua è una cosa seria e la possono fare solo le aziende serie attraverso soluzioni serie. Il politico di turno non ha nemmeno ascoltato il gestore quando gli proponeva soluzioni alternative, con tanto di sanificazione delle macchine e formazione sul corretto uso e lavaggio delle borracce, ha detto solo: "Togliete subito la plastica, che ci pensiamo noi!". Sarebbe quindi l'ora che, per una volta, si prendessero non solo il merito delle loro azioni, ma anche le responsabilità...

CARPI IN VENDITA: SPARISCE UN PEZZO DI STORIA DEL VENDING

Ve lo confesso… Quando mi hanno segnalato che lo storico capannone di Gruppo Argenta a Carpi era stato messo in vendita e che un imprenditore cinese aveva già mostrato interesse per l’immobile, ho pensato ad una bufala.

L’annuncio però era anche on-line sul portale Immobiliare.it, e quindi ho dovuto accettare il fatto.

Ricordo una mia visita in quella sede di circa 20 anni fa, quando intervistai Epaminonda Scaltriti, il Presidente e fondatore di Gruppo Argenta e mi aveva fatto una grande impressione il suo legame con la città di Carpi. La sua lunghissima avventura professionale era iniziata proprio lì quando, ancora minorenne, aveva cominciato a lavorare in un noto bar fino a diventarne il gestore.

Poi, nel 1968, assieme ai due soci, Orazio Lugli e Ferdinando Meliani, si lanciò nell’avventura della distribuzione automatica, fino ad arrivare nel 2005 ad essere il primo grande gruppo di gestione in Italia. Un impero che, allora, aveva consolidato 12 aziende e 15 sedi operative e che aveva come indiscussa capitale Carpi.

Dopo 55 anni di storia, la distribuzione automatica carpigiana adbica, abbandonando volontariamente il trono. Che tristezza…

LA GUERRA DELL'ACQUA. L'INCREDIBILE VICENDA

Ci scusiamo in anticipo per la lunghezza del post ma, coinvolgendo due brand presenti anche nel nostro settore, ci sembrava opportuno dare la giusta visibilità e cercare di ricostruire fin dal principio questa incredibile vicenda.

Nell'aprile del 2018 usciva sul sito www.mercatoalimentare. net un articolo dal titolo: "Inchiesta: Acqua Eva è un brand di proprietà Lidl?" . La notizia faceva scalpore tanto che, poco dopo, il Gruppo COOP Italia inoltrava ad Acqua Eva una e-mail con cui si chiedeva “con estrema urgenza” una nota ufficiale di chiarimento. Ma non solo: secondo la società Fonti Alta Valle Po (il cui principale prodotto è Acqua Eva), questa voce portò all’interruzione dei rapporti commerciali di fornitura da

ACQUA EVA - SANT'ANNA ARRIVA IN TRIBUNALE
30 • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

parte di alcuni illustri esponenti della Grande Distribuzione Organizzata, con il ritiro del prodotto Acqua Eva dai supermercati di riferimento. In secondo luogo sono naufragate le serie e avanzate trattative instaurate nella primavera 2018 per un ingresso nella compagine societaria del noto imprenditore italiano Renzo Rosso, che si sono improvvisamente interrotte con un messaggio di posta elettronica, nel quale si evidenzia che una delle principali cause del sopravvenuto disinteresse per FAVP, è data dalle possibili conseguenze negative sul business di Acqua Eva, derivanti dalla divulgazione delle notizie sui presunti legami col Gruppo Lidl.

Dal memorandum che abbiamo ricevuto sulla vicenda si evince che gli accertamenti investigativi svolti dalla Procura di Cuneo hanno fatto emergere i seguenti dati:

• la titolare del dominio attraverso il quale è stato costruito il sito internet era una donna residente in provincia di Asti che risultava deceduta sin dal 2011;

• la donna aveva due nipoti, uno dei quali si chiama Davide Moscato;

• il predetto Davide Moscato nella primavera 2018 risulta aver percepito redditi da lavoro dipendente dalla società Mia Beverage s.r.l., appartenente al Gruppo di Fonti di Vinadio (oggi Sant’Anna S.p.A), di cui Alberto Bertone era unico socio;

• attraverso rogatoria internazionale, è emerso che la carta di credito utilizzata per il pagamento degli oneri di gestione del dominio web, appoggiata su banca lussemburghese, era intestata proprio al citato Davide Moscato, esperto in marketing aziendale e laureato in Economia;

• il signor Moscato ha reso dichiarazioni confessorie, ammettendo di aver creato ad arte il sito Mercatoalimentare.net al solo scopo di gettare discredito su Acqua Eva, su esplicite e dirette indicazioni di Alberto Bertone e Luca Cheri, i quali avevano interesse a screditare l’impresa concorrente senza che l’iniziativa fosse a loro riconducibile, documentando la circostanza con una serie di messaggi scambiati tra i vari soggetti;

• le attività di mistery shopping e di indagine svolte da personale della Società presso alcuni supermercati che avevano interrotto i rapporti con Fonti Alta Valle Po, hanno fatto emergere che gli spazi precedentemente assegnati sugli scaffali ad Acqua Eva erano stati occupati dall’Acqua MIA, prodotto appartenente al Gruppo Sant’Anna di Vinadio;

• Inoltre, quando ancora non erano concluse le indagini della Procura di Cuneo, a seguito delle difficoltà incontrate dalla Società nel mantenere i rapporti commerciali con parte degli operatori della GDO, lo stesso Alberto Bertone ha presentato ai soci di Fonti Alta Valle Po una serie di offerte per rilevare le loro quote ed acquisire così la società concorrente, tutte quante respinte al mittente.

Alla luce di tali fatti, la Procura di Cuneo ha contestato a Bertone, Cheri e Moscato i reati di turbata libertà dell’industria e del commercio (art. 517 c.p.) e diffamazione (art. 595 c.p.) in danno di Fonti Alta Valle Po. Il procedimento pende nella fase del giudizio di primo grado davanti al Tribunale di Cuneo.

Vi terremo informati e pubblicheremo qualunque replica ci dovesse arrivare dalle controparti.

Siamo davvero stufi di certe iniziative politiche. I gestori sono dei piccoli imprenditori da tutelare, pagano le tasse, pagano l'affitto, offrono un servizio, sono dei protagonisti del commercio locale allo stesso modo di tutti le altre insegne, eppure sono sempre sul banco degli imputati.

Il sindaco Enzo Ferrandino ha infatti firmato un’ordinanza con la quale si vieta l’installazione di nuovi distributori di alimentari e bevande nel centro di Ischia e si limita l’apertura di quelli già installati dalle ore 7 alle ore 21 con la seguente motivazione: "il controllo del territorio, soprattutto nelle ore notturne, a causa della presenza di giovani avventori spesso minorenni che all’uscita dei locali nelle ore serali e fino all’alba sono soliti intrattenersi in prossimità dei distributori automatici spesso al fine di consumare alcolici, con conseguente disturbo della quiete pubblica mediante schiamazzi ed assembramenti che meritano di essere disincentivati a tutela dell’interesse pubblico".

È una presa in giro? Se si vuole contrastare il fenomeno è sufficiente un'ordinanza che vieti il consumo di alcol dalle 23 alle 7 del mattino per tutti gli esercizi commerciali, mentre vietare nuove aperture di H24, facendole passare per una misura a tutela dei minori, è solo pericolosa demagogia.

LA SOLITA PRESA IN GIRO: IL SINDACO DI ISCHIA VIETA I D.A. NEL CENTRO CITTADINO
31 • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023 FANTAVENDING GOSSIP

MA QUANTO VALGONO STUDI

E SONDAGGI SUL FUORI CASA?

Pochi giorni fa a Rimini è stato presentato un articolato Rapporto Italgrob-Censis sul mondo dell' "away from home". Da questo studio emerge che il 93% degli italiani ritiene fondamentale mangiare e bere fuori casa. Un'altra recente analisi dell'Istat certifica che per oltre 5 milioni di italiani è irrinunciabile fare colazione al di fuori delle mura domestiche. Siccome il vending è un canale che intercetta una parte abbastanza rilevante di questi consumi, onestamente non si spiega perché i numeri del 2023 non mostrino lo stesso entusiasmo che emerge da questi illustri studi.

Per spiegarlo forse è bene andare a vedere alcuni dati emersi nella ricerca Censis. Ad esempio il 91,9% degli italiani dichiara di essere fortemente interessato ai temi della sostenibilità, quindi premia quei gestori che comunicano pratiche sostenibili come la lotta allo spreco e la corretta gestione del rifiuto. Se una stragrande parte della popolazione ritiene fondamentale avere queste particolari attenzioni, ci si aspetterebbe di non vedere una cartaccia per terra e una diffusa educazione ambientale. Così come metà della popolazione dice di andare a far serata nei luoghi della movida e un altro 40% piacerebbe uscire di più la sera... Non si spiega allora l'ampia connotazione negativa nei confronti del mondo della movida che appare di continuo sui media...

Insomma si ha il sospetto che agli italiani piace molto la movida, ma solo se ne sono i protagonisti, non se la fa qualcun altro sotto casa loro e che le regole della sostenibilità ambientale vadano rispettate o meglio che le devono assolutamente rispettare gli altri...

Quindi iniziamo a pensare che rispondere bene ai sondaggi sia un obbligo, essere coerenti con quanto si è dichiarato, un'opzione...

IL CARTELLO DELLA DISCORDIA, QUANDO NEL "TUTTI CONTRO TUTTI" PAGA IL VENDING

Ma perché ci va sempre di mezzo la pausa caffè? Siamo davvero perplessi di fronte a quello che è successo in una fabbrica tessile trentina, dove è stato esposto nella bacheca interna il messaggio in foto qua sotto.

Secondo i sindacati l'azienda ha istaurato un clima pessimo con carichi di lavoro eccessivi, accanimenti fuori luogo, una serie di procedimenti disciplinari per banalità, è stata tolta pure la possibilità di sedersi ogni tanto durante il pesante turno di lavoro e occorre anche chiedere il permesso per andare in bagno... Quindi limitare l'accesso alle vending machine è solo un tentativo dei capi di innervosire i dipendenti e impedirgli di ritrovarsi per parlare tra di loro.

L'azienda smentisce tutto e anzi accusa dell'affissione qualche dipendente buontempone (già noto alla direzione) che vuole solo generare scompiglio e strumentalizzare l'episodio.

Non vogliamo entrare nelle dinamiche del conflitto aziendale, ma perché a pagare deve essere chi fa l'indispensabile servizio di ristoro all'interno della fabbrica? Entrambe le parti vogliono essere rispettate... Se ci deve essere rispetto, che inizino con il gestore che ci lavora in quella locazione. Fargli perdere battute solo per un regolamento di conti fra le parti è davvero tristissimo...

È purtroppo venuto a mancare Franco Pavero, co-fondatore nel lontano 1963 di Sellmat, ancor oggi (dopo ben 60 anni di attività) gestione di primissimo piano nel panorama vending nazionale. Pavero era una delle figure chiave del nostro settore. Quando ho scritto il libro “Mezzo Secolo di vending” non ho avuto alcun dubbio nel scegliere una sua foto, insieme a Valente e Foglia, per aprire il capitolo “I PIONIERI DELLA GESTIONE”

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LUTTO NEL MONDO DEL VENDING: LA SCOMPARSA DI FRANCO PAVERO
• DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

Il suo contributo al vending italiano è stato davvero immenso e molto si deve sue intuizioni e alla dedizione che ha sempre dimostrato per il nostro settore. Fra i tantissimi episodi che si possono citare, mi piace ricordarne uno. Negli anni ’80 la SoPiMa dell'Ing. Piana era arrivata vicino alla bancarotta dopo aver investito in stampi e attrezzature per realizzare un’innovativa produzione di capsule e macchine erogatrici dedicate al mercato domestico. Solo la lungimiranza di Franco Pavero, assieme al suo inseparabile socio Adriano Foglia, cambiò radicalmente la situazione: finanziarono la produzione, chiamarono la nuova società UNOPER e decisero di rivolgersi al mondo degli uffici.

Nasceva così un intero nuovo segmento di mercato: l’OCS, che così tante soddisfazioni avrebbe riservato ai gestori italiani.

Lo staff di Fantavending esprime le più sentite condoglianze a Carlo e Renato e alla loro famiglia.

FINALMENTE EVA SI MUOVE...

Lo confessiamo, siamo rimasti sbalorditi dal video di lancio della campagna europea “Vending4Future” diffuso ieri da Erwin Wetzel, Direttore di EVA, la nostra associazione europea. Nel video si mostrano due diversi momenti di consumo di caffè vending e in entrambi fa bella mostra di sé una tazza: niente monouso.

Ma sa di cosa sta parlando? Per spiegarglielo gli racconteremo una storia risalente al 2017 dal titolo "la tazza di Generali", perché sia chiaro, non è un caso che l'Italia sia leader indiscussa del vending europeo e quando da queste parti si prende una posizione, lo si fa con professionalità, sulla base dell'esperienza e con il fermo desiderio di difendere il futuro del settore.

Nel 2017 veniva inaugurata la nuova avveniristica sede di Generali a Milano (170 metri altezza e 44 piani). Anche tutte le postazioni vending furono studiate con estrema attenzione, in ogni piano l'area break aveva una struttura diversa per adattarsi alle curve del progetto architettonico. Inoltre, a qualche manager venne in mente l'idea geniale di resuscitare un vecchio progetto di due anni prima nato in una loro filale in Veneto e cioè di fornire a tutti i dipendenti una tazza rossa con il logo Generali da utilizzare nelle vending machine: Il trionfo del riuso!

Già dopo una settimana iniziarono i problemi. I bagni dell'avveniristica struttura erano un disastro. C'era il dipendente che lavava la tazza e poi ripuliva il lavandino, ma anche tanti, forse per la fretta, che lasciavano le tracce del caffè un po' dappertutto. In molti buttavano i resti delle bevande calde anche nel WC e si sa, il colore del caffè è bellissimo, ma in un water non fa un grande effetto. All'improvviso in molti piani scomparve la carta igienica, perché finite le tovagliette per le mani, qualcosa per asciugare la tazza serviva. C'era chi si portava a casa la tazza per lavarla (acqua/ detersivo/energia... ma lasciamo perdere in questo momento) e poi se la dimenticava e allora la condivideva con il collega... e lì sono iniziati i primi litigi per la pulizia della tazza. Poi sono arrivate le proteste per il gusto del caffè, perché erogato in una tazza fredda di dimensioni non idonee per l'espresso…impossibile non alterarne la qualità. Qualcuno poi ha iniziato a sollevare dubbi sulla sicurezza alimentare di questa soluzione e aveva ragione, visto che due anni dopo sarebbe uscito uno studio che ha dimostrato come il 20% delle tazze usate in ufficio nella civilissima Inghilterra contenesse materiale fecale, perché molti dipendenti non si lavano le mani dopo aver fatto i loro bisogni. Alla fine della seconda settimana, diverse filiali scrivevano al gestore perché fossero ripristinati i bicchieri in plastica. A meno di un mese dall'inizio del progetto, il vending riprendeva al 100% il monouso e le tazze venivano usate sopra le scrivanie per metterci dentro le penne e le matite. E lì restarono per sempre.

Oggi, se a qualcuno in Italia venisse la balzana idea di inserire le tazze nel vending, questa storia viene raccontata, come si fa con i bambini. In alcuni appalti pubblici, dove è comunque obbligatorio dare questa alternativa, si trova la soluzione tecnica, ma entro pochi giorni l'utilizzo della tazza è ovunque inferiore

MA VA DALLA PARTE
SBAGLIATA!
LA TAZZA DI GENERALI
33 • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023 FANTAVENDING GOSSIP

all'1% dei consumi. Ora, se EVA vuole promuovere il Vending Sostenibile, parli di Rivending, un ciclo virtuoso di economia circolare che esprime un modello imbattibile a livello di impatto ambientale. Trovi soluzioni che non costringano i gestori a costosi investimenti -perché non pensate che un sensore risolva la questione! Per erogare le bevande in modo corretto la macchina deve conoscere la volumetria del contenitore in cui va a versare il liquido. Un incubo progettuale, se chiunque può usare una sua personale mug.

Ma chi ha approvato questo video? Da quanto risulta a Fantavending, l’austriaco direttore dell’EVA avrebbe fatto tutto da solo senza l'approvazione del Presidente e dell’Executive Committee dell’Associazione. Per noi è del tutto evidente che il Direttore EVA vada dalla parte sbagliata. Invece, bisognerebbe iniziare a spiegare ai politici europei le problematiche del riuso nel vending e mitigarne gli effetti, prima del 2040, quando in parte bisognerà adottarlo, non certo adottarlo nel 2023 senza conoscerne i tantissimi punti deboli e le disastrose case history a cui si andrà inevitabilmente incontro.

LE MAMMELLE DELLE MUCCHE ORMAI SONO SUPERATE. CHE

TRISTEZZA LA DECISIONE USA!

Negli Stati Uniti è un trionfo per i vegani. Le bevande a base di soia, avena e mandorle possono essere chiamate “latte”. Lo ha stabilito la mitica Food and Drug Administration statunitense, mettendo così fine alla lunga battaglia legale tra l'industria lattiero-casearia e i nuovi produttori a base vegetale.

La battaglia contro gli assassini divoratori di mucche è da tempo superata negli Stati Uniti, da qualche anno gli attivisti per i diritti degli animali si sono concentrati nel dipingere la mungitura in allevamento come intrinsecamente crudele. Quindi è meglio migrare verso le alternative vegetali più etiche, digeribili e salutari come il latte d'avena.

Quindi la soluzione diventa il litro di latte d'avena composto da circa il 90% di acqua e il 10% d'avena, con in aggiunta olio di semi di girasole, sale, stabilizzante: gomma gellano; vitamine: riboflavina (B2), B12, D2, E, sali minerali: fosfato tricalcico.

Chissà adesso quanti politici salteranno sul carro anche in Europa, per indirizzare i nuovi consumatori con pulsioni etiche, smanie salutistiche e intolleranze (vere o presunte) a migrare verso le bevande del futuro...

LA GERMANIA VUOLE VIETARE

GLI SPOT DELLE MERENDINE DALLE 6 ALLE 23

Siamo alle solite. E' arrivato un altro fenomeno del "proibire è meglio che insegnare". Questa volta tocca alla Germania, dove il Ministro per l'Agricoltura e l'Alimentazione, il Verde Cem Özdemir, ha annunciato di voler vietare la pubblicità indirizzata ai bambini di snack, patatine, cioccolata o qualsiasi altra merendina troppo zuccherata, grassa o salata. Il divieto dovrà valere per gli spot di tutte le emissioni radio-televisive e piattaforme web, dalle 6 di mattina alle 23 di sera. In più dovrà essere vietata anche tutta la pubblicità diretta ai più giovani in riviste cartacee o quotidiani. Via anche tutta la cartellonistica fino ad un arco di 100 metri da scuole, asili e parchi giochi...

Chiunque studi a fondo la materia sa benissimo che le cause del sovrappeso dei bambini sono molteplici, Vi sono fattori biologici, genetici e sociali. Nello specifico, nei fattori sociali gioca un ruolo rilevante il cosiddetto ambiente obesogenico, determinato dalla somma di diversi fattori ambientali, quali: spazio urbano, disponibilità e accesso alle aree verdi, abitudini di trasporto, abitudini di svago, produzione alimentare, disponibilità e facilità di accesso ad alimenti di scarsa qualità nutrizionale e marketing alimentare.

Quindi è senz'altro vero che la pubblicità aggressiva delle aziende produttrici di alimenti dal basso valore nutrizionale possa avere un impatto negativo, ma è comunque una sotto categoria di un lungo complesso dei fattori. La politica dovrebbe trovare delle risposte organiche, non dare la colpa a qualcuno e pulirsi la coscienza.

La cosa che ci fa sorridere è che, oltre alle abitudini alimentari e all'attività fisica praticata (altra fondamentale questione) sta emergendo sempre più l'influenza della qualità del sonno dei bambini. E' infatti accertato che un sonno di breve durata si traduce in cambiamenti metabolici che contribuiscono allo sviluppo dell’obesità. Il divieto del Ministro tedesco di spot fino alle 23, fa capire quanto sia campata per aria la sua battaglia. Un bimbo che alle 11 di sera guarda ancora YouTube, anche senza "pubblicità spazzatura", sta già attuando un comportamento che avrà più influenza del marketing alimentare...

Visto che parliamo di fenomeni, sapete come è stata divulgata questa notizia in Italia? "Il Fatto Quotidiano" ha messo in grande evidenza una bella foto di un distributore automatico!! Senza alcuna attinenza con l'intero articolo che parla solo della proposta tedesca e dei danni del marketing alimentare. Evidentemente per qualcuno ogni occasione è buona per mettere il vending alla gogna, perfino quando non c'entra nulla. Che vergogna...

34 FANTAVENDING GOSSIP • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

FABBRICANTI

EPTA A EUROSHOP LE SOLUZIONI IARP PER IL VENDING DEL FUTURO

GRUPPO EPTA, CON I SUOI MARCHI COSTAN, MISA, BONNET NEVÉ, EUROCRYOR, KYSOR WARREN E IARP, BRAND STORICO DEL MONDO DEL VENDING, È SINONIMO DI REFRIGERAZIONE COMMERCIALE A

TUTTI I LIVELLI

ANCHE QUEST’ANNO, EPTA È STATA TRA I

PROTAGONISTI DI EUROSHOP UN EVENTO

TRIENNALE CHE SEGNA UNA SVOLTA, SVELANDO LE ULTIMISSIME TENDENZE E NOVITÀ PER IL SETTORE

RETAIL A LIVELLO INTERNAZIONALE.

ATTRAVERSO IL SUO RIVOLUZIONARIO STAND, EPTA SI È FATTA INTERPRETE DI UN PENSIERO RESPONSABILE PER PROGETTARE LO STORE DEL FUTURO ATTRAVERSO IL CLAIM: “INNOVATION

RELOADED. THE EPTA SUSTAINABLE SYSTEM”. UN CONCEPT CHE ESPRIME L’ANIMA SOSTENIBILE, PIONIERISTICA E PROATTIVA DEL GRUPPO NEI CONFRONTI DELLE TRASFORMAZIONI ECONOMICHE E SOCIALI CHE GLI OPERATORI SI TROVANO AD AFFRONTARE.

LA NOSTRA REDAZIONE HA INTERVISTATO WILLIAM PAGANI, CMO DEL GRUPPO, PER TRACCIARE UN BILANCIO DELLA PARTECIPAZIONE DELL’AZIENDA A EUROSHOP E PER CONOSCERE LE SOLUZIONI DEDICATE AL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA, PENSATE PER SEMPLIFICARE L’ATTIVITÀ DEL GESTORE E L’INTERAZIONE MACCHINA-UTENTE FINALE.

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• DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

RESTORE YOUR FUTURE, INNOVATION RELOADED: THE EPTA SUSTAINABLE SYSTEM. UN CLAIM PENSATO PER RAPPRESENTARE IL VIAGGIO DI EPTA E DEI SUOI CLIENTI VERSO UN’INNOVAZIONE RESPONSABILE

INTERVISTA CON IL WILLIAM PAGANI - CMO DI EPTA

In occasione di Euroshop, Epta ha presentato nuovi prodotti e soluzioni in linea con la filosofia aziendale, che coniuga innovazione e sostenibilità: siete soddisfatti dei riscontri ottenuti? Siamo entusiasti di essere stati, anche quest’anno, tra i principali player di Euroshop, un’edizione che si è riconfermata essere fonte d’ispirazione per l’intero settore. Lo stand di Epta è stato perfetta espressione della promessa del Gruppo verso i Retailer: REstore your future, Innovation

Reloaded: The Epta Sustainable System. Un claim pensato per rappresentare il viaggio di Epta e dei suoi clienti verso un’innovazione responsabile, dove le parole chiave sono sostenibilità ed efficienza. In tale scenario, Epta risponde alle esigenze del mercato con una gamma di banchi a refrigerante naturale posizionati nelle migliori classi energetiche, ovvero A e B, per performance superiori rispetto agli standard del comparto. Un’offerta che si combina con un ventaglio di servizi per supportare i retailer durante l’intero ciclo di vita degli arredi, con una particolare attenzione al Total Cost of Ownership (costo totale di proprietà, ndr).

FABBRICANTI IARP EPTA
37 • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

Epta pubblica fin dal 2012 il proprio Bilancio di Sostenibilità: cosa è cambiato in questi anni a livello di sensibilità verso l’ambiente e cosa racchiude il concetto “Green Facts”, a cui avete dedicato anche un’area del vostro stand? Negli ultimi anni, la sensibilità verso i temi ambientali ed economici è aumentata, insieme alla necessità di mettere in campo azioni concrete. I Green Facts a cui abbiamo voluto dedicare il cuore del nostro stand sono esattamente questo: fatti tangibili con cui Epta riduce la carbon footprint sia dei suoi processi e prodotti, sia dell’intera filiera. I continui investimenti in ricerca e sviluppo, la partecipazione a tavoli governativi e partnership con realtà esterne hanno permesso al Gruppo di realizzare soluzioni avanzate come il sistema patent pending XTE, potenziare ulteriormente le prestazioni dei banchi ed infine, progettare arredi secondo i principi dell’economia circolare.

Quanto è ancora importante investire nelle fiere in presenza? Le fiere rappresentano un’importante occasione di crescita per le aziende. Nel corso di questi eventi, ogni realtà ha la possibilità di presentare nuovi prodotti, incontrare di persona i clienti e creare network, incrementando così la

propria visibilità. Per Epta, Euroshop è uno degli eventi di riferimento. Ogni tre anni, la manifestazione segna la svolta nel mondo del retail, rivelando le ultime tendenze e innovazioni. Essere tra i partecipanti significa essere parte attiva in questo processo di trasformazione.

Quali sono le novità a marchio Iarp che avete presentato ad Euroshop? Nel corso della fiera, Epta ha esposto una vasta selezione di plug-in a marchio Iarp. Tra questi, spicca Trocadero, la vending machine presentata in anteprima a Venditalia. Top di gamma della famiglia CoolDistrict, il modello 10 spirali è ideale per bevande, snack e gelati. Il banco è connotato da un’illuminazione LED e una porta full glass senza cornice, che assicura la perfetta visibilità delle referenze. Inoltre, il display touch concorre a potenziare la customer experience e incrementare le vendite.

VIPay è la tecnologia digitale Epta che trasforma i plug-in dei brand in smart vending. Come è nata l’idea di sviluppare una tecnologia propria che prevede questo tipo di applicazione? Dietro alla progettazione di VIPay, c’è la volontà del Gruppo di anticipare l’evoluzione del mercato. Nel dettaglio, sono due i principali

driver che hanno guidato lo sviluppo della tecnologia: la digitalizzazione, sempre più presente nella vita di tutti i giorni e la ricerca di comodità da parte dei consumatori, declinata sia in termini di pasti ready-to-eat, sia di pagamenti digitali. Con VIPay, Epta garantisce praticità e affidabilità: banchi hitech, adatti anche nelle caffetterie, stazioni, aeroporti, università, strutture sanitarie o ancora luoghi di intrattenimento, che permettono di sapere quale prodotto viene prelevato, grazie a un sistema di riconoscimento tramite telecamere ed effettuare pagamenti in modo semplice e veloce, avvicinando la carta di credito, il badge, oppure tramite App.

In che modo queste soluzioni possono essere un valore aggiunto per il gestore e un vantaggio per l’utente finale? VIPay è uno strumento strategico sia per i consumatori, che per i retailer. Ai primi, propone una nuova esperienza d’acquisto tech, rapida ed intuitiva, che ottimizza i tempi. Ai secondi consente di essere costantemente aggiornati grazie alla possibilità di ricevere dati aggregati relativi alle performance di vendita e alle referenze preferite dagli utenti, garanzia di una gestione puntuale dell’assortimento esposto all’interno del mobile.

38 FABBRICANTI IARP EPTA

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FABBRICANTI

RPE UN’AZIENDA DI SUCCESSO CHE SCOMMETTE SUL VENDING

RPE SRL CON SEDE A CARBONATE (CO) È UN PUNTO DI RIFERIMENTO NEL MERCATO DELLE ELETTROVALVOLE A LIVELLO INTERNAZIONALE, GRAZIE ALLE TECNOLOGIE SVILUPPATE E ALLA CONTINUA EVOLUZIONE NEL MONDO DELLE CERTIFICAZIONI ALIMENTARI ED ELETTRICHE. I PRODOTTI SONO DISTRIBUITI IN ITALIA E NEL MONDO DA OLTRE QUARANT’ANNI.

RPE È UNA REALTÀ FAMILIARE DI GRANDE SUCCESSO DIVENTATA NEGLI ANNI UN’AZIENDA CONSOLIDATA,

SEMPRE PIÙ SPECIALIZZATA NELLE SOLUZIONI CUSTOM. NATA DA UN’IDEA DI GIULIANO RAVAZZANI, ATTUALE PRESIDENTE DELL’AZIENDA, OGGI È GUIDATA

DAI FIGLI FILIPPO E FLORINDA.

LA NOSTRA REDAZIONE, PER APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DI QUESTA INTERESSANTE REALTÀ IN CRESCITA CONTINUA, SEMPRE PIÙ ORIENTATA

A SVILUPPARE IL PROPRIO BUSINESS ANCHE NEL MONDO DEL VENDING, HA INTERVISTATO FILIPPO RAVAZZANI, CEO DI RPE

40 • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

INTERVISTA CON IL FILIPPO RAVAZZANI - CEO RPE

Quale percorso vi ha portato a diventare un’eccellenza del made in Italy in un settore tecnologico come quello delle elettrovalvole? RPE è stata fondata da mio padre nel ‘72 e inizialmente si occupava di ricambi e riparazione ricambi di elettro serrature per l’industria del bianco. Negli anni successivi sono stati realizzati i primi stampi per valvole di ricambio per quel comparto e, piano piano, abbiamo costantemente aumentato i nostri volumi di crescita. A quel punto abbiamo realizzato che

QUELLO CHE INTENDIAMO CREARE È UN VERO E PROPRIO MANIFESTO DEL VALORE, LA RIVENDITA POTRÀ BEN COMUNICARE QUALI SONO I LIVELLI DI PROFITTO CHE CON LE SOLUZIONI MESSEGLI A DISPOSIZIONE SI POTRANNO CONSEGUIRE.

c’erano opportunità di sviluppo all’interno di alcune nicchie di mercato e, piuttosto che sviluppare un’azienda di produzione di prodotti di massa (che avrebbe comportato numeri elevati e una gamma limitata), abbiamo scelto di sviluppare soluzioni custom per applicazioni specifiche.

Questo percorso negli anni si è incrociato con diversi altri partner, abbiamo fornito tecnologia di bobinatura, di sovrastampatura e la nostra azienda, avendo una struttura verticalizzata, ha tutte le tecnologie al suo interno. Acquisiamo materie prime come il granulato di plastica, il rame e qualche componente di metallo: il resto viene prodotto da noi, internamente.

FABBRICANTI RPE
41 • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

Quali sono i mercati a cui si rivolge RPE?

Quando abbiamo scelto di specializzarci nei prodotti tailor made abbiamo iniziato un percorso che, con tutte le sue difficoltà, ci ha portato oggi ad avere molti mercati di riferimento, dall’agricoltura al sanitario, dal vending alla filtrazione. RPE produce componenti per qualsiasi comparto che si occupa della gestione di un fluido. L’altra caratteristica è che abbiamo scelto di produrre componenti utilizzando materiali plastici. Non deriviamo quindi dalla pneumatica come molti altri produttori di elettrovalvole, con parti di prodotto in acciaio, i nostri prodotti sono interamente in plastica. Questo oggi è un aspetto estremamente importante perché, essendo specializzati in ambienti in cui le certificazioni alimentari sono fondamentali, l’utilizzo di tecnopolimeri certificati food rappresenta un grande vantaggio competitivo.

Il percorso di questi cinquant’anni di attività ci porta ad essere una realtà che vanta un’immensa quantità di modelli e di prodotti, una competenza tecnologica molto elevata dal punto di vista elettri-

co, elettromeccanico e fluido-dinamico, con un campo di applicazione a 360 gradi nell’ambito della gestione dei fluidi.

In un mondo dominato dalle multinazionali è ancora possibile essere protagonisti del mercato attraverso un’impresa ad impronta familiare? Ritengo sia possibile. Far parte di un’azienda a conduzione familiare significa soprattutto una rapidità decisionale senza pari. Oggi io e mia sorella Florinda rappresentiamo la seconda generazione, gestiamo l’azienda con il prezioso aiuto di nostro padre e siamo una realtà estremamente dinamica, quindi le decisioni vengono prese molto rapidamente e, soprattutto, non dipendono da nessun partner finanziario esterno. Un’azienda familiare inoltre lavora con le proprie risorse, è molto legata alle competenze interne e ai dipendenti. Questi aspetti sono molto sfidanti, da un certo punto di vista, perché mantenere le stesse persone per molti anni rappresenta un’eccezione nel mondo del lavoro, ma questo stesso aspetto ci permette un’unità e una continuità che ci rende stabili ed

estremamente competitivi. Ovviamente, però, siamo un’azienda italiana, con tutti i pro e i contro che questo comporta. Siamo un’azienda produttiva, energivora, in territorio italiano, quindi è ovvio che il business debba essere gestito con una logica differente, con investimenti tecnologici molto spinti proprio perché il costo del lavoro deve essere abbattuto non intervenendo sui salari e sulle risorse umane, ma grazie all’aspetto tecnologico. Ci dobbiamo confrontare a livello globale ed essere competitivi. Siamo comunque una realtà di dimensioni medio-piccole: il mercato globale è immenso, a noi basta poco per poter fare dei numeri considerevoli.

In un periodo complesso come questo avete comunque intrapreso la sfida di aprire un nuovo stabilimento di produzione. Cosa vi ha spinto a farlo? Una realtà italiana familiare, come la nostra, per poter competere a livello internazionale deve essere cosciente che investire è fondamentale. Se noi non investissimo in tecnologia e linee produttive, nel giro

42

di qualche anno spariremmo, relegati in un angolo tra produttori come tanti, che competono solo sul prezzo. Siamo obbligati a investire continuamente e soprattutto fare strategia di lungo termine, perché non abbiamo un fondo di investimento che dopo qualche anno deve calcolare l’EBTDA e incassare utili.

Il nostro obiettivo è portare avanti questa realtà e lasciarla alle prossime generazioni, i nostri investimenti sono fatti guardando a quell’orizzonte.

Il periodo Covid è stato una sfida, ma per noi è stato incredibilmente positivo, da un punto di vista professionale, perché in questa situazione siamo riusciti a performare molto bene, venendo anche nominati tra i 200 best performer tra le aziende italiane. L’azienda si è rimboccata le maniche e ha lavorato per mantenere servizi e funzionalità ai clienti e questo ci è stato ampiamente riconosciuto.

Le nostre produzioni sono passate da due a tre turni, con il capannone che ha raddoppiato (quasi triplicato) la capacità produttiva. Una parte è già satura, abbiamo un polmone di crescita del 30% e il

nuovo capannone ci serve perché la crescita è stata estremamente importante, vicina al 20%. Aumentando il lavoro, sono aumentati i dipendenti, non abbiamo più scrivanie! L’investimento è stato pensato e realizzato per continuare a mantenere questo tasso di crescita, per lasciare in eredità alle nuove generazioni un’azienda che si è saputa sviluppare: una filosofia totalmente orientata all’impresa familiare.

Recentemente è entrato a far parte del vostro staff Riccardo Venturella, storico responsabile tecnico-commerciale di primarie aziende del vending. È un segnale di interesse per questo settore?

Sì, il vending è senz’altro un settore che ci interessa in modo particolare. La strategia aziendale è legata alla crescita e alla specializzazione e l’ingresso di Riccardo nel nostro team ci permette di essere ancora più puntuali all’interno di quello che io chiamo il “mercato del vapore”, dell’alta temperatura, che va dal vending all’OCS, dal professionale al tradizionale, quindi applicazioni oltre i 100 gradi. L’in-

gresso di Riccardo ci dà una competenza più specifica verso il settore e quindi la possibilità di sviluppare prodotti ad hoc e ampliare il portafoglio clienti in questo ambito di applicazione.

L’organizzazione aziendale si è ampliata, quindi a divisione caffè è diventata la divisione vapore e dedicata a questo mercato, che noi toccavamo in maniera marginale, ma sul quale oggi stiamo investendo tanto.

Quali prodotti della vostra gamma di offerta sono attualmente disponibili per il vending? RPE ha una gamma di offerta che include circa 15.000 referenze, che spaziano dall’agricoltura al medicale, fino al vapore e al caffè, quindi all’alta temperatura. Tra questi, i prodotti sviluppati per la gestione dei fluidi ad alta temperatura rappresentano una parte importante della nostra gamma attuale e lo saranno sempre più in futuro, visto che continuiamo a sviluppare prodotti specifici.

Il mercato del vending è molto esigente, con caratteristiche tecniche molto alte ed è una sfida continua andare a implemen-

43 FABBRICANTI RPE

tare e migliorare i nostri prodotti. La scelta aziendale di dedicargli una business unit ci dà la possibilità di essere ancora di più vicini a questo mercato, più dedicati e di cogliere in modo molto più preciso quelle che sono le reali necessità del comparto. Naturalmente il range di prodotti destinato al vending rappresenta solo una parte del totale che RPE produce.

In un periodo di crisi degli investimenti in macchine, il mondo dei ricambi ha un peso sempre più importante nel settore della distribuzione automatica. Intendete focalizzarvi sempre di più in futuro e offrire sempre più referenze? Come dicevamo, noi partiamo nel mondo del ricambio e lo abbiamo poi abbandonato nel corso della nostra evoluzione. Trenta anni fa mio padre vendeva ricambi e prodotti per la ricambistica, quindi conosciamo bene quelle dinamiche. Oggi abbiamo una gamma di prodotti utilizzabile per il ricambio e, grazie al range molto ampio di cui parlavamo, possiamo fornire valvole di applicazione standard, di primo impiego come di ricambio. La

nostra caratteristica però sta nel fatto di realizzare prodotti unici quindi, oltre allo standard, noi ci caratterizziamo per applicazioni molto particolari, dove il ricambio sostanzialmente non esiste perché per svolgere determinate funzioni deve essere dedicata allo stesso modo. Questo ci permette di affrontare il mercato del ricambio come quello del primo impiego, ma con lo stesso prodotto. Dove c’è più specificità non c’è ricambio compatibile ma solo prodotto originale. I prezzi sono comunque assolutamente accessibili.

Intendete partecipare in futuro anche a fiere del settore come Venditalia? Ho sempre partecipato a Venditalia in veste di visitatore, per il semplice fatto che non c’è un’area dedicata alla componentistica. Se ci fosse, saremmo sicuramente interessati ad esserci anche come espositori, come già succede con Host e con altre fiere, la maggior parte delle quali all’estero. Non nascondo infatti che Venditalia per noi avrebbe il plus di essere vicina e di permetterci di dialogare con tutti gli operatori di settore radunati nello stesso luogo e momento.

Quanto del vostro business riguarda l’Italia e quanto l’estero? Da sempre la nostra vocazione è internazionale, il mercato estero vale per noi oltre l’80% (quest’anno toccheremo l’84%) mentre quello italiano circa il 20%. Non abbiamo purtroppo la possibilità di presidiare direttamente l’estero, abbiamo un ufficio commerciale negli USA e siamo molto attivi nei business asiatici, in forte crescita proprio nel vending, che però non possiamo seguire come vorremmo. Quello che conta è che lavoriamo, che ci mettiamo serietà, impegno e passione: solo così i risultati arrivano.

RICCARDO VENTURELLA

Sono molto felice e orgoglioso di far parte di RPE, ho voglia di fare e di lavorare, si tratta di una bella sfida e non vedo l’ora di mettermi in gioco. A spingermi ad accettare questa proposta sono state sicuramente la fiducia in questa azienda e la conoscenza di questo settore…ci sono tutti gli elementi per fare bene.

44 FABBRICANTI RPE • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

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NORMATIVA

WHISTLEBLOWING LE NOVITÀ NELLA DIRETTIVA EUROPEA E L’IMPATTO SULLE AZIENDE

ARRIVA ANCHE IN ITALIA LA DIRETTIVA EUROPEA SUL WHISTLEBLOWING, OVVERO LA SEGNALAZIONE DI COMPORTAMENTI IRREGOLARI O ILLECITI

ALL'INTERNO DI UN'ORGANIZZAZIONE PUBBLICA O PRIVATA. RECEPITA CON IL DECRETO LEGISLATIVO 24 DEL 10 MARZO 2023, LA NORMATIVA RAPPRESENTA UN IMPORTANTE CAMBIAMENTO RISPETTO ALLE LEGGI PRECEDENTI E HA UN IMPATTO RILEVANTE NEL SETTORE PUBBLICO COME IN QUELLO PRIVATO.

PER ENTRARE NEL MERITO DELLA NUOVA NORMATIVA, D.A. ITALIA SI È RIVOLTA AD ALBERTO DI NOIA, ESPERTO DI CYBER SECURITY E AMMINISTRATORE DI NET PATROL ITALIA, AZIENDA

LEADER NEL SETTORE CHE HA SVILUPPATO ACARA, UNA PIATTAFORMA DI SEMPLICE UTILIZZO PER LA SEGNALAZIONE E LA GESTIONE DI CONDOTTE ILLECITE, IN LINEA CON LE RICHIESTE DELLA DIRETTIVA.

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• DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

LA NUOVA NORMATIVA SI APPLICA ALLE ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE E PRIVATE CON OLTRE 50 DIPENDENTI O CON UN FATTURATO ANNUO SUPERIORE A 10 MILIONI DI EURO.

Con il termine “whistleblowing” si intende la segnalazione di comportamenti irregolari o illeciti all'interno di un'organizzazione pubblica o privata, operata da un soggetto segnalante. I profili del soggetto segnalante (whistleblower) possono essere diversi: dipendenti, collaboratori esterni, azionisti, soci o volontari che abbiano rapporti con l’organizzazione. Il fenomeno del whistleblowing avrà sicuramente un impatto positivo all’interno delle aziende, in quanto permetterà la segnalazione di illeciti o irregolarità, con la conseguenza di gestire tali criticità e così prevenire danni alle aziende stesse ed ai loro stakeholders. Tuttavia, il whistleblowing ha una duplice implicazione: da un

lato la privacy del segnalante, dall’altro la confidenzialità delle informazioni aziendali. Per questo, prima la Direttiva europea e poi la normativa italiana di recepimento, hanno previsto specifici standard e obiettivi di protezione del segnalante e delle informazioni che transitano sui canali attivati per le segnalazioni. Infatti, se risulta fondamentale proteggere l’identità e la riservatezza del segnalante, è anche necessario evidenziare che nei canali di whistleblowing possono transitare informazioni aziendali molto sensibili come segreti industriali, informazioni contrattuali confidenziali e comunicazioni riservate.

NORMATIVA WHISTLEBLOWING
47 • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

La nuova normativa si applica alle organizzazioni pubbliche e private con oltre 50 dipendenti o con un fatturato annuo superiore a 10 milioni di euro.

Il principale nuovo adempimento per le aziende è quello di dotarsi di canali di segnalazione sicuri, tali da garantire, anche attraverso la crittografia, la riservatezza dell’identità della persona segnalante, delle persone coinvolte e menzionate nella segnalazione nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione.

Il consiglio è quindi di evitare soluzioni “fatte in casa”, come ad esempio l’uso della posta elettronica come canale di segnalazione, da cui potrebbero derivare situazioni di insicurezza e rischi sanzionatori, alla luce della normativa privacy e della nuova normativa sul whistleblowing. La nuova normativa prevede sanzioni da 10.000 a 50.000 euro quando l’azienda non istituisce canali di segnalazione, non adotta procedure per l’effettuazione e la gestione delle segnalazioni, oppure quando l’adozione delle procedure non è conforme alle misure di trasparenza e sicurezza previste. A questo devono aggiungersi le ben più salate sanzioni (fino a 10 o 20 milioni di euro, o 2%-4% del fatturato) previste in caso di violazione della normativa privacy o in caso di scorretta gestione del processo di segnalazione.

Come previsto dalla normativa italiana di recepimento, il canale di segnalazione dovrà essere affidato a una persona o a un ufficio interno dedicato e con personale specificatamente formato per sua la gestione. In alternativa, i soggetti del settore privato con un numero di dipendenti inferiore a 250 potranno condividere il canale di segnalazione interna e la relativa gestione.

A prescindere dalla condivisione o meno dei canali di segnalazione e della loro gestione, bisogna però porre attenzione ai ruoli dei soggetti coinvolti nel trattamento di dati personali e dei requisiti previsti dalla normativa privacy (Reg. UE 2016/679), anche in ambito contrattuale.

La nuova normativa rappresenta anche un'opportunità per le aziende, che potranno promuovere una maggiore trasparenza e responsabilità nella propria attività. I canali di segnalazione interni possono infatti consentire alle aziende di individuare e risolvere tempestivamente eventuali violazioni di legge o irregolarità, prevenendo così il rischio di sanzioni e danni all'immagine aziendale. Secondo alcuni studi (Report to Nations, ACFE – Associations of Certified Fraud Examiners, 2020) le aziende con un sistema di segnalazione individuano gli illeciti con sei mesi di anticipo rispetto alle aziende che non hanno strumenti di questo tipo e riescono quindi a ridurre le

possibili conseguenze negative (sanzioni, danni all’immagine, eccetera) di almeno il 50%. Inoltre, un sistema di whistleblowing sicuro e conforme alla normativa privacy incentiva i dipendenti a segnalare anche illeciti come accessi abusivi o danneggiamenti di dati e sistemi informatici, con la conseguenza per le aziende di poter mitigare rischi sanzionatori derivanti da violazioni di dati personali.

Le disposizioni del decreto avranno effetto quattro mesi dopo la data di pubblicazione (10 marzo 2023) e le disposizioni attuali cesseranno definitivamente entro il 17 dicembre 2023.

Fortunatamente, il mercato già offre soluzioni tecniche per dotarsi di canali di segnalazione sicuri e conformi alla nuova normativa e nel rispetto della normativa privacy. Uno di questi è Acara, una piattaforma di whistleblowing sviluppata da Net Patrol Italia. La piattaforma è stata sviluppata nel rispetto della Direttiva europea sul whistleblowing e nel rispetto del GDPR, raggiungendo una serie di obiettivi importanti ai fini dei nuovi standard europei: sicurezza dei dati e dei documenti trasmessi grazie alla crittografia, protezione totale della riservatezza dei segnalanti, trasparenza dei processi e delle azioni degli operatori grazie e piena libertà di configurazione di ogni aspetto, per adeguarlo alle necessità aziendali.

48 NORMATIVA WHISTLEBLOWING • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

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SOSTENIBILITÀ

WORLD WATER DAY 2023 L’ACQUA E I CAMBIAMENTI CLIMATICI SOTTO I RIFLETTORI

“SENZA ACQUA NON C’È FUTURO“ (N. MANDELA)

SI È CELEBRATA IL 22 MARZO LA GIORNATA

MONDIALE DELL’ACQUA (WORLD WATER DAY), RICORRENZA ISTITUITA DALLE NAZIONI UNITE NEL 1992 E PREVISTA ALL'INTERNO DELLE DIRETTIVE

DELL'AGENDA 21, RISULTATO DELLA CONFERENZA DI RIO.

NEL 2015 IL MONDO SI È IMPEGNATO A RAGGIUNGERE

L’OBIETTIVO DI SVILUPPO SOSTENIBILE - N. 6 DI

AGENDA 2030 - CON LA PROMESSA CHE TUTTI

AVREBBERO GESTITO IN SICUREZZA L’ACQUA E I SERVIZI IGIENICO-SANITARI, MA AL MOMENTO

L’OBIETTIVO SEMBRA DIFFICILE DA REALIZZARE.

• DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023
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Il tema della ricorrenza quest'anno è il legame tra acqua e cambiamenti climatici. L'obiettivo della giornata è sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.

I problemi legati ai cambiamenti climatici e al ciclo dell’acqua si traducono in freno ai progressi su tutte le principali questioni: salute, alimentazione, uguaglianza di genere istruzione, industria, ambiente, pace globale.

La celebrazione della Giornata Mondiale dell’Acqua quest’anno

ha coinciso con la Conferenza ONU sull’Acqua, di scena a New York e promossa da Olanda e Tagikistan: un’opportunità unica per cercare una soluzione alla crisi idrica e igienico-sanitaria che colpisce l’intero pianeta, con aree maggiormente colpite, come le zone dell’Africa Orientale.

Il pianeta sta conoscendo la più grave e lunga siccità degli ultimi 40 anni e la crisi non sta risparmiando nemmeno il nostro paese. Secondo i ricercatori Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in Italia si registra un calo sensibile della disponibilità di risorsa idrica. Nell’ultimo trentennio climatologi-

SOSTENIBILITÀ WORLD WATER DAY 2023
51 • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

co (1991–2020) con un valore che ammonta a più di 440 mm, la disponibilità di acqua è diminuita del 20% rispetto al valore di riferimento storico di 550 mm. Anche le stime sul lungo periodo (1951–2021) evidenziano una riduzione significativa, circa il 16% in meno rispetto al valore annuo medio storico. Questa riduzione, dovuta agli impatti dei cambiamenti climatici, è da attribuire non solo alla diminuzione delle precipitazioni, ma anche all’incremento dell’evaporazione dagli specchi d’acqua e dalla traspirazione dalla vegetazione, per effetto dell’aumento delle temperature, oltre che allo spreco di risorse.

Cinque miliardi di persone a rischio di carenza di acqua pulita entro il 2050: il nuovo rapporto dell’Onu dal titolo The State of Climate Services 2021: Water è preoccupante e richiede sforzi e mobilitazione di tutti. I rischi legati all’acqua come inondazioni e siccità, sono in aumento a causa dei cambiamenti climatici, si prevede che il numero di persone che soffrono di stress idrico aumenterà, esacerbato dall’aumento della popolazione e dalla diminuzione della disponibilità. Ma la gestione, il monitoraggio, le previsioni e gli allarmi precoci sono frammentati e inadeguati, mentre gli sforzi di finanziamento globale per il clima sono insufficienti secondo il nuovo rapporto multi-agenzia.

“L’aumento delle temperature sta causando cambiamenti delle precipitazioni globali e regionali, portando a cambiamenti nei modelli

di precipitazioni e nelle stagioni agricole, con un impatto importante sulla sicurezza alimentare e sulla salute e sul benessere umano. L’anno scorso ha visto una continuazione di eventi estremi legati all’acqua. In tutta l’Asia, le precipitazioni estreme hanno causato enormi inondazioni in Giappone, Cina, Indonesia, Nepal, Pakistan e India. Milioni di persone sono state sfollate e centinaia sono morte. Ma non è solo nei paesi in via di sviluppo che le inondazioni hanno portato a gravi disagi. Le inondazioni catastrofiche in Europa hanno portato a centinaia di morti e danni diffusi”, ha affermato il Segretario Generale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale Prof. Petteri Taalas: “La mancanza di acqua continua ad essere una delle principali cause di preoccupazione per molte nazioni, specialmente in Africa. Più di due miliardi di persone vivono in paesi stressati dall’acqua e non hanno accesso all’acqua potabile sicura e ai servizi igienico-sanitari”

Secondo il rapporto, la gestione integrata delle risorse idriche è fondamentale per raggiungere il benessere sociale, economico e ambientale a lungo termine. Ma, nonostante alcuni progressi, 107 paesi rimangono fuori strada per raggiungere l’obiettivo di gestire in modo sostenibile le loro risorse idriche entro il 2030. Nel 2020, 3,6 miliardi di persone non disponevano di servizi igienico-sanitari gestiti in modo sicuro, 2,3 miliardi mancavano di servizi igienici di base e oltre 2 miliardi vivono in paesi stressati dall’acqua con mancanza di accesso all’acqua potabile sicura. 75 paesi hanno riportato livelli di efficienza idrica inferiori alla media, di cui 10 con livelli estremamente bassi.

La buona notizia è che le nazioni sono determinate a migliorare la situazione. Secondo la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), l’acqua e il cibo sono le due questioni prioritarie dei contributi determinati a livello nazionale (NDC) all’accordo di Parigi, con i paesi che sottolineano la necessità di rafforzare i servizi climatici per l’acqua. Il rapporto è stato coordinato dall’OMM (l’Organizzazine Meteorologica Mondiale) e contiene contributi di oltre 20 organizzazioni internazionali, agenzie di sviluppo e istituzioni scientifiche ed accompagnato da una Story Map.

WORLD WATER DAY E VENDING

Nel settore della distribuzione automatica l’acqua riveste un ruolo centrale, non solo come prodotto in sé, ma come ingrediente essenziale per il rituale più amato e diffuso: il caffè. Un’acqua di qualità è alla base di un ottimo espresso e di molte altre bevande fredde e calde, rappresenta il 90% della “tazzina” e il 98% nelle preparazioni a filtro e ne determina il gusto finale.

Nella giornata del 22 marzo -e non solo- sono state molte le iniziative da parte delle aziende operanti nel vending per richiamare l’attenzione sul tema acqua e cambiamento climatico, come quella promossa da BWT che, attraverso il progetto “Be the Change” persegue l’obiettivo di limitare l’uso di bottiglie e con il claim “Cambia il mondo – sorso dopo sorso” comunica l’obiettivo a lungo termine di garantire l’acqua perfetta da bere in ogni parte del mondo.

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“THE STATE OF CLIMATE SERVICE 2021”: IL RAPPORTO DELL’ONU
SOSTENIBILITÀ WORLD WATER DAY 2023

FOCUS ON

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• DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

Novità di carattere tecnico all’interno della sezione Abbonamenti e la nuova sezione Advertising, per le richieste di inserzioni pubblicitarie sul sito e all’interno della rivista, con tutte le informazioni editoriali, il media kit, i listini e un form di contatto dedicato.

Rimangono invariate le sezioni Contatti, Chi Siamo, oltre all’accesso diretto alla landing page di Fantavending.

Diverse novità anche all’interno delle sezioni Archivio e News, in cui sarà possibile impostare un termine o un nome nel campo

“cerca”, caratterizzato dal simbolo convenzionale della lente o restringere il campo della ricerca grazie alla suddivisione dei numeri della rivista e delle notizie per anni. Una funzione pensata per chi intende recuperare un articolo o realizzare una rassegna stampa sul proprio sito aziendale.

Le news, la parte dinamica e costantemente aggiornata del sito, offriranno uno sguardo attento rivolto alle curiosità riguardanti la distribuzione automatica e alle principali novità di settore. Vengono selezionate e aggiornate settimanalmente dalla redazione e comunicate attraverso lo strumento tempestivo della newsletter.

FOCUS ON DA ITALIA
55 • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023 VANTAGGI PER GLI ABBONATI: • NEWSLETTER • RIVISTE CONSULTABILI IN .PDF • ARTICOLI SCARICABILI PER RASSEGNA • ACCESSO ALL’ARCHIVIO STORICO DI DA • INVITI AD EVENTI ORGANIZZATI DA ART&WORKS • AGGIORNAMENTI SULLE PRINCIPALI NOVITÀ ¨ ABBONAMENTO CARTACEO (+ DIGITALE ¨ ABBONAMENTO DIGITALE: EURO 20,00 * Durata degli abbonamenti: 12 mesi VAI SUL SITO WWW.DAITALIA.IT ABBONATI A D.A. ITALIA

CIBUS CONNECT PRESENTATO IL PROGRAMMA COMPLETO DELL'EVENTO DI PARMA

I NUMERI DI CIBUS CONNECTING ITALY 2023, IN SCENA A PARMA DAL 29 AL 30 MARZO, SONO

INTERESSANTI: 20.000 VISITATORI ATTESI IN FIERA

DA 90 DIVERSI PAESI ESTERI, TRA CUI 1.300 TOP BUYER, IN ARRIVO A PARMA GRAZIE AL PROGRAMMA

DI INCOMING SVILUPPATO IN COLLABORAZIONE

CON AGENZIA ICE. CIRCA UN MIGLIAIO I BRAND DEL FOOD MADE IN ITALY RAPPRESENTATI.

L’AMBIZIOSO PROGETTO CHE IL SALONE

INTERNAZIONALE DELL’ALIMENTAZIONE PORTA

AVANTI È CONVOGLIARE ESIGENZE ED ESPERIENZE

DI PRODUZIONE, INDUSTRIA E DISTRIBUZIONE

ATTORNO A UN UNICO TAVOLO, CHE LAVORI ALLA

DELINEAZIONE DI NUOVI SCENARI PER IL MONDO

DEL FOOD. SCENARI CHE VEDONO MODELLI DI APPROVVIGIONAMENTO DI FILIERA PIÙ PROSSIMI

MA DISCONTINUI, MA ANCHE LA MAGGIORE

VALORIZZAZIONE DEL LEGAME TERRITORIALE E DI CONTINUA RISCOPERTA DI PRODUZIONI, TRADIZIONI E CULTURA DEL VIVERE E MANGIARE ALL’ITALIANA.

RUOLO CHIAVE ALL’INTERNO DI CIBUS CONNECITNG ITALY È RISERVATO AL CANALE FOODSERVICE: IL SALONE, INFATTI, DEDICA AMPIO SPAZIO ALLA RICERCA DI QUALITÀ, ALLO SCOUTING DI MATERIE

PRIME TIPICHE E AD ATTIVITÀ DI EDUCATION

DESTINATE AGLI OPERATORI DEL SETTORE. IL SENSO PROFONDO DI TUTTO QUESTO È TRASFORMARE I MONDI HÔTELLERIE, RISTORAZIONE E CATERING IN VETRINE IDEALI PER PROMUOVERE L’ECCELLENZA ITALIANA FUORI DAI CONFINI NAZIONALI.

APPUNTAMENTO IN FIERA CIBUS CONNECT 57 • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

In quest’ottica, tra le conferme della prossima edizione di CIBUS, troviamo Horeca “The Hub”, uno spazio fisico dedicato al canale all’interno della manifestazione in calendario il 29 e 30 marzo a Parma, all’interno del Padiglione 6 . L’Hub ospiterà, tra le altre iniziative, Foodservice Connections : ristorazione, hôtellerie, confectionery, oltre a gelateria e pasticceria artigianale: tutti i mondi del Fuori Casa si ritrovano a Cibus Connecting Italy, all’interno del percorso Foodservice Connections. Sul tavolo della discussione, c’è la principale – e forse più concreta – sfida che oggi il settore si trova a vivere e affrontare: adattare i vecchi modelli commerciali (a forte trazione quantitativa) alle nuove esigenze di qualità e salubrità dell’esperienza

Cibus ha potenziato nel corso del tempo i rapporti con i professionisti e operatori provenienti dal settore del food service e Horeca, per fornire nuove opportunità di sviluppo commerciali e nuovi mercati di sbocco alle aziende del settore agroalimentare italiano. Dal 2021 Cibus dedica un’area espositiva e di networking specifica, dove espongono i key players del comparto di impulso, degli snack e del food service. In partnership con Dolcitalia. È questo un Cibus che marca l’accento sui temi della naturalità dei prodotti e della sostenibilità dei processi. Anche Horeca “The Hub” , la lounge

LA SOLUZIONE PAY TOUCHLESS DI KQ

Digitalizza i sistemi di pagamento e migliora la customer experience per grandi eventi, impianti sportivi, parchi tematici e di divertimento.

riservata a operatori e grossisti del mondo confectionery e impulso, affronta il tema in modo non convenzionale. “Le apparentemente improbabili immagini di vegetali, create su mia indicazione dagli abili studenti del NID di Perugia pongono in primo piano l’importanza di ribaltare ruoli e valori conosciuti per attivare nuove vincenti battaglie commerciali”. Così presenta l’area il progettista Simone Micheli, Architectural Hero. In questo filone s’inserisce una fitta batteria di cooking show, dal forte sapore esperienziale, firmati Cooperativa Italiana Catering. Non solo esperienza gastronomica e sensoriale: CIC porta in fiera la sua ambiziosa mission, che punta a promuovere tramite attività educational pochi, chiari principi: ricerca della qualità a partire dalla materia prima, lotta al food waste tramite una maggior attenzione alla resa e alle dosi, sostenibilità dei packaging e trasferimento di valore a tutti i livelli della filiera.

Temi dell’area:

Superamento delle dinamiche quantità-prezzo-prodotto Programmi di education e nuovi modelli per la ristorazione commerciale

Naturalità delle produzioni

Sostenibilità dei processi

L’esperienza sensoriale come veicolo di valore

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• DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

TUTTOFOOD 2023 PRESENZA INTERNAZIONALE ALL’INSEGNA DEL CAMBIAMENTO

LE COLLETTIVE ESTERE PORTANO IN MANIFESTAZIONE UNA VENTATA DI INNOVAZIONE SOSTENIBILE, CHE AFFIANCA E COMPLETA L’OFFERTA ITALIANA. IN PRIMO PIANO L’EUROPA, UN GIGANTE DEL FOOD & BEVERAGE MONDIALE.

TUTTO FOOD È LA MANIFESTAZIONE FOOD & BEVERAGE PIÙ INTERNAZIONALE IN ITALIA E ANCHE

QUEST’ANNO NON FARÀ ECCEZIONE: A OGGI SONO GIÀ REGISTRATI OLTRE 2.000 BRAND DA ALMENO 40

PAESI E SONO ATTESI BUYER DA TUTTO IL MONDO. A RAFFORZARE ULTERIORMENTE QUESTO PROFILO

INTERNAZIONALE, NELL’EDIZIONE DI QUEST’ANNO – A FIERAMILANO DALL’8 ALL’11 MAGGIO 2023

SARANNO PRESENTI NUMEROSE COLLETTIVE ESTERE

APPUNTAMENTO IN FIERA TUTTOFOOD 59 • DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023

In primo piano c’è l’Europa, uno dei principali attori delle filiere agroalimentari mondiali: secondo dati UE, il food & beverage è il più grande settore manifatturiero in Europa in termini di posti di lavoro e valore aggiunto. Negli ultimi dieci anni le esportazioni europee sono raddoppiate in valore, superando i 90 miliardi di euro e con un surplus di oltre 30 miliardi.

finiti come yogurt greco, formaggi, specialità pronte, oltre che su prodotti salutistici e sostenibili, per esempio a base di frutta secca”

L’EUROPA IN PRIMO PIANO FRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

L’Europa è guardata da consumatori di tutto il mondo come una patria del mangiar bene. E la Grecia è sicuramente uno dei Paesi più celebri, anche grazie alla dieta mediterranea. “La Grecia è da sempre un esportatore di prodotti alimentari, ma negli ultimi anni qualcosa è cambiato”, sottolinea Alkis Kalabokis, Managing Director di Great Trade Exhibitions “Soprattutto dopo la crisi finanziaria che ha colpito il Paese nel 2011, i produttori greci hanno capito che non era possibile crescere senza potenziare l’export. Da allora le esportazioni sono cresciute costantemente, fino a superare i 20,5 miliardi di euro con tassi di crescita superiori al 20% in alcuni settori. È aumentata anche la diversificazione: oggi la Grecia non punta più solo sull’olio d’oliva, ma anche su prodotti

Accanto ai Paesi storici, a TUTTOFOOD 2023 avranno visibilità anche esportatori emergenti come la Romania. Ne presenta l’offerta Andreea Varvoreanu, Marketing & Communication Director di Aaylex One, uno dei brand presenti nella collettiva romena: “La Romania è caratterizzata da un paesaggio ancora quasi intatto in molte regioni e questo ci consente di proporre prodotti naturali e sostenibili. La nostra azienda adotta un approccio responsabile ‘from farm to fork’ nei nostri prodotti a base di pollo, con una particolare attenzione al contenuto proteico. Per poter mantenere al massimo le qualità nutrizionali del pollo abbiamo adottato delle tecniche di lavorazione innovative, quindi l’innovazione riguarda anche il processo oltre che il prodotto. Ad esempio, abbiamo implementato un impianto che produce energia dai rifiuti, nel segno della circolarità”

Sul valore della presenza a TUTTOFOOD 2023, i responsabili delle collettive estere sostanzialmente concordano: una manifestazione non solo globale, ma anche focalizzata sull’innovazione, piattaforma ideale per incontrare buyer da tutto il mondo a partire dalle grandi insegne retail.

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A VENDING SHOW LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA

Per oltre 300 milioni di cittadini europei i distributori automatici sono ormai un’abitudine consolidata. Il vending con circa 4,4 milioni di punti vendita nell’intero continente è infatti un rilevante punto di acquisto per bevande, snack e moltissimi altri prodotti, anche non strettamente legati al mondo del food.

Oggi questo capillare sistema distributivo, per continuare ad avere successo, deve essere sempre più dinamico nelle proposte, nella gamma di prodotti e nei servizi, perché le abitudini di consumo sono sempre in trasformazione e il vending deve seguire i trend di cambiamento dei suoi utenti, adeguando la sua offerta.

L’incredibile evoluzione che il settore del vending sta attraversando nasce proprio da questo, un grande sviluppo della tecnologia, basata su distributori automatici sempre più smart che possono soddisfare al meglio le mutevoli esigenze dei consumatori

Le ultime generazioni di distributori automatici stanno infatti vivendo una rivoluzione digitale. Al posto delle pulsantiere, nei più recenti modelli sono installati degli schermi touch che consentono una maggiore interazione col consumatore. Attraverso l’uso della tecnologia, le vending machine possono anche offrire una bevanda personalizzata, mixando gli ingredienti di base e lasciando

al consumatore la composizione della propria bevanda preferita.

Inoltre, poiché gli obblighi di dare corrette informazioni ai consumatori stanno diventando sempre più stringenti in Francia e presto anche in Europa, i nuovi schermi sono anche il mezzo ideale per conformarsi più facilmente alle nuove esigenze normative.

La vetrina ideale dove vedere gli ultimi sviluppi di queste ed altre tecnologie sarà senz’altro Vending Show, dove i primari costruttori di hardware e software esporranno le loro innovative proposte dal 21 al 23 giugno 2023 nel quartiere fieristico di Porte de Versailles a Parigi.

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L’EVOLUZIONE DEL SETTORE DEL VENDING AL CENTRO DELLA KERMESSE PARIGINA, CON SISTEMI SEMPRE PIÙ INTELLIGENTI ED EFFICIENTI CHE SFRUTTANO TUTTE LE POTENZIALITÀ DELLE TECNOLOGIE DI OGGI
• DAITALIA 162 MARZO/APRILE 2023 APPUNTAMENTO IN FIERA VENDING SHOW

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