DA Italia 161

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powered by Charm à la française, Italian style, in the middle of Europe 2023 21-23 JUNE PORTE DE VERSAILLES HALL 3.2 PARIS VENDING SHOW will be one of the most important events of the year 2023, a high-level exhibition that will host the main actors of the market and offer to the Professionals of the sector a complete and detailed panorama of the technologies and innovations of the sector. info@vendingshow.eu www.vendingshow.eu FRANCE VENDING FRANCE PARIS FOOD COFFEE WATER SHOW SNACK ENJOY BREAK ONE WAY ITEMS READY MEALS PAYMENT SERVICES LOGISTIC FRESH VENDING FOOD SECURITY MACHINES PRODUCTS INGREDIENTS TRADE EQUIPMENT BUYING TECHNOLOGY SERVICES GROUPS SUSTAINABILITY AUTOMATION INTERNATIONAL FRESH FOODS HOT OCS WATER COOLERS READY PRODUCTS
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2023 L’ANNO DELLA FENICE

Ci siamo spesso chiesti quali pensieri passassero per la testa degli imprenditori del vending all’inizio degli anni ’70 quando, all’improvviso, a causa della crisi petrolifera, da un giorno all’altro sono letteralmente spariti i bicchieri di plastica. Oggi sembra incredibile, ma nel 1972 molti distributori automatici erano tristemente incappucciati con un cartello che recitava: “MANCANZA DI BICCHIERI!”.

Allo stesso modo, nel dicembre del 1975 la Zecca di Stato si rese conto di non essere più in grado di coniare monete da 50 e 100 lire, un problema che riuscì a risolvere solo nel 1978, lasciando gli Italiani con in mano dei pezzi di carta chiamati “mini assegni” che non potevano essere in alcun modo utilizzati per le macchine del vending.

Nel 2022 capitò ancora di peggio, con la sostituzione in tempi molto rapidi della Lira con l’Euro. Non solo il vending ha dovuto investire senza nessun aiuto (credito d’imposta o altro) oltre 150 milioni di euro, ma si è trovato con la moneta da 500 lire, la più utilizzata per acquistare un caffè alla macchinetta, senza un suo omologo. I 20 centesimi erano fisicamente troppo bassi e i 50 centesimi troppo alti.

In ciascuno di questi momenti, i gestori hanno passato mesi di giustificate preoccupazioni, pensando che forse il settore da loro così tanto amato e che li aveva tenuti impegnati tutto l’anno, sette giorni su sette, fosse arrivato al capolinea.

In ognuna di queste storiche crisi il vending, invece di capitolare, come l’Araba Fenice è sempre risorto dalle sue ceneri, non solo riprendendo il suo cammino virtuoso, ma ritornando a crescere anche a doppia cifra, grazie a nuove soluzioni, nuove tecnologie e nuovi mercati.

Non c’è dubbio che la pandemia, con la chiusura di gran parte di fabbriche, uffici, scuole ed ospedali, sia stato un altro evento che ha colpito duramente il settore e che, probabilmente, ci troviamo ad iniziare il 2023 con gli stessi dubbi che altre generazioni di imprenditori e manager hanno dovuto affrontare nel 1972, 1975 e 2002.

Se è vero che la storia tende a ripetersi, dobbiamo essere per forza ottimisti, perché il vending ha dimostrato tante volte una capacità di resilienza decisamente superiore alla media e siamo convinti potrà trovare un’altra volta la strada per risorgere.

La crisi del 1972 si è risolta attraverso l’aumento della capacità produttiva, creando da zero nuovi impianti per la produzione specifica dei bicchieri per la distribuzione automatica. Nel 1975 sono stati inventati i gettoni, nel 2002 si sono diffuse le chiavette elettroniche, che potevano consentire pagamenti frazionati al centesimo e non vincolati all’errato conio delle nuove monete.

Quest’anno forse ci sarà il definitivo salto verso la digitalizzazione del settore o comunque prenderà piede qualche altra iniziativa che consentirà una robusta ripartenza delle vendite o dei margini. È presto per predire il futuro, ma siamo convinti che un futuro ci sarà per questo comparto e che, tra qualche anno, guarderemo a questo periodo allo stesso modo dei tre precedenti, considerando il 2023 un altro Anno della Fenice.

Pare ormai certo che verrà rimandata e poi abolita la plastic tax, un’imposta che era destinata ad avere un forte impatto sul vending.

EDITORIALE • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023 EDITORIALE DI ALESSANDRO FONTANA
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Vending la scelta intelligente

Acquistare un prodotto al distributore automatico è sempre una buona idea.

Vuoi un buon motivo? Te ne diamo 8

1 il caffè è di qualità e macinato al momento 2 i distributori automatici sono certificati 3 c’è un’offerta alimentare sempre più ampia 4 puoi pagare le consumazioni anche con l’app 5 schermi touch per una migliore esperienza d’acquisto 6 i negozi automatici sono aperti h24

7 il vending è attento alla sostenibilità e all’ambiente 8 i distributori automatici sono “made in italy”

#sceltaintelligente

Ci siamo, è arrivato il 2023 e come ogni anno siamo pieni di buoni propositi. Lasciamo perdere quelli privati: ognuno, pochi o tanti che siano, ha i suoi e concentriamoci su quelli vicini al nostro lavoro o strettamente collegati, senza però scendere nel dettaglio, poiché ogni impresa ha una storia a sé.

Cominciamo:

1 - Lavorare di meno.

Eh sì, gli anni passano, qualche ora in più per noi stessi è sacrosanta.

2 - Lavorare meglio.

Selezioniamo le cose da fare, preoccupiamoci di quelle più importanti e aggiungo, più divertenti…

3 - Deleghiamo di più.

Se facciamo meno noi, qualcuno si dovrà pur occupare di ciò che tralasciamo. Finiamola di essere accentratori. Non dimentichiamoci però che “la delega presuppone il controllo”.

4 - Fidiamoci dei collaboratori.

Aiutiamoli ad aiutarci, sono la risorsa più importante che abbiamo, fidiamoci: qualche errore non modificherà i risultati di bilancio.

5 - Guardiamo di più al sociale e all’ambiente.

La responsabilità sociale d’impresa è un aspetto sempre più importante per la credibilità e la competitività della nostra impresa. Dobbiamo restituire alla società una parte dei benefici, ma va fatto veramente, non dobbiamo sembrare sostenibili a tutti i costi senza esserlo.

6 - Stiamo di più nel mercato.

Non restiamo confinati solo nel recinto della nostra azienda, incontriamo partner, fornitori, colleghi e, perché no, anche concorrenti. Il confronto tra imprese arricchisce, si impara sempre da chiunque, anche dai più piccoli. La nostra Associazione aiuta a questo scopo, ma è sano allargare la visione anche ad altri settori.

7 - Ottimizziamo il nostro tempo. Il Covid ci ha lasciato in eredità il lavoro “a distanza”, un danno per le nostre imprese: almeno usiamolo per limitare i nostri spostamenti. Facciamoci un esame di coscienza: quanti km in auto avremmo potuto evitarci nel 2022? Io tanti, e lo dice uno che preferisce che alcuni incontri avvengano in presenza.

8 - Non diventiamo schiavi della tecnologia. Usiamola a nostro vantaggio, oggi ne siamo troppo dipendenti. Dove sta scritto che uno deve essere perennemente reperibile? Rispondere subito ad un sms, whatsapp, o una mail non da prova di efficienza, va fatto quando si può, non deve diventare una regola. Pensate che, statisticamente, il 70% delle persone legge le mail di lavoro entro sei secondi dall’arrivo.

Ci sarebbero molti altri buoni propositi, ma lo spazio che mi viene concesso è finito. Alcuni di voi penseranno che ho scoperto l’acqua calda, ma se sarò riuscito a stimolare in qualcuno che legge almeno qualche spunto di riflessione potrò ritenermi soddisfatto.

Buon 2023.

SPEAKER’S CORNER • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023 5

I BUONI PROPOSITI PER L’ANNO NUOVO SPEAKER’S CORNER DI MASSIMO FERRARINI

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ORIENTIAMO LA CRESCITA

La squadra, attualmente composta da oltre 10 consulenti, costituisce un riconosciuto gruppo di eccellenza che è in grado di orientare la crescita e offrire soluzioni in diversi ambiti della distribuzione automatica.

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NUMERO 161

GENNAIO/FEBBRAIO 2023

RENZO GABRIEL BONIZZI DIRETTORE RESPONSABILE EDITOR IN CHIEF

ALESSANDRO FONTANA DIRETTORE EDITORIALE EDITORIAL DIRECTOR

LAURA GUASPARRI ART DIRECTOR

ANTONIO VALESTRA GRAPHIC DESIGN

DANIELA BISCOTTI COMMERCIALE COMMERCIAL

NOEMI MARGAROLI REDAZIONE

EDITORIAL STAFF

ELENA FONTANA

FOTO

HA COLLABORATO

MASSIMO FERRARINI

LUCINI OFFICINA

D’ARTE GRAFICA SRL

STAMPA PRINTERS

D.A.ITALIA

IL PERIODICO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA

PUBBLICAZIONE ISCRITTA

AL TRIBUNALE

DI MILANO, NUMERO

DI REGISTRAZIONE 177

DEL 22 MARZO 2004

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3 EDITORIALE 2023 l’Anno della Fenice

5 SPEAKER’S CORNER

I buoni propositi per l’anno nuovo

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30 FABBRICANTI

Vesticolor, il sistema innovativo per la colorazione dei polimeri

34 EVENTI

Stati Generali del Vending 2022 “La sfida sostenibile e digitale” Marca by BolognaFiere 2023, successo oltre le aspettative

51 APPUNTAMENTO IN FIERA

Vending Show, charme à la française, stile italiano, al centro dell’Europa

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GESTORI Your Best Milk. IVS presenta al mercato una macchina che utilizza latte liquido
MERCATO DEL VENDING Latest News
• DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023
SOMMARIO

PERFETTI VAN MELLE ACQUISISCE TRIDENT E DENTYNE

Il Gruppo Perfetti Van Melle ha comprato dal colosso statunitense del food Mondelez le gomme da masticare Trident, Dentyne, Stimorol, Hollywood, V6, Chiclets, Bubbaloo e Bubblicious tra Europa, Stati Uniti e Canada Nell’acquisizione pari a 1,35 miliardi di dollari, il gruppo italiano ha valorizzato i chewing gum americani ben 15 volte l’EBITDA.

Perfetti Van Melle acquista anche i marchi europei di caramelle Cachou Lajaunie, Negro e La Vosgienne, arricchendo così il portafoglio e affiancandoli ai brand Mentos, Chupa Chups, Alpenliebe, Vigorsol, Vivident, Big Babol e Brooklyn, che fanno del gruppo fondato dalla famiglia Perfetti un leader mondiale di caramelle e dolciumi, con presenza in 150 paesi e ricavi netti totali di 2,5 miliardi di euro nel 2021.

COVIM PRESENTE A MARCA 2023

Covim partecipa alla diciannovesima edizione di Marca by BolognaFiere, in calendario il 18 e 19 gennaio 2023 nel quartiere fieristico del capoluogo emiliano.

Marca è la principale manifestazione nazionale dove espone la Distribuzione Moderna Organizzata (DMO). Per Covim è un’opportunità unica per incontrare buyer e category manager provenienti dalle principali catene nazionali e presentare le sue innovative proposte per i progetti di private label. I prodotti alimentari sono i protagonisti della grande vetrina di Marca, dove viene esposta l’eccellenza del made in Italy e una delle principali categorie merceologiche esposta è proprio il caffè.

La torrefazione genovese ha maturato grande esperienza nel segmento DMO, creando strette relazioni di partnership con primarie catene distributive come: Agorà, Casa Alì, Crai, Eurospin, Lidl, Penny Market, Primia, Q Maiuscola, Selex, MD, Bennet e, per ognuna di esse, trovando sempre soluzioni specificatamente dedicate alle loro necessità.

Covim è uno dei principali player italiani in grado di offrire alla Distribuzione Moderna Organizzata una gamma completa di cialde e capsule compatibili (in carta, compostabili, in polipropilene o alluminio), di caffè in grani e macinato. Covim produce circa 8.000 tonnellate di caffè tostato all’anno, ma ha una capacità produttiva ancora superiore di circa 12.000 tonnellate, grazie alle 3 tostatrici industriali. Quanto alle line di produzione: 21 macchine di confezionamento per caffè in grani, caffè macinato sottovuoto, cialde in carta e capsule.

L’azienda, certificata IFS, ha un reparto R&D e Controllo Qualità interno, che supervisiona ogni singolo passaggio di produzione, fondamentale per il processo di innovazione continua sia a livello produttivo che nello sviluppo di nuovi prodotti.

Lo stabilimento – che si sviluppa su un’area di circa 30.000 m2 di cui 12.000 m2 coperti – vanta un nuovissimo magazzino automatizzato alimentato da un impianto fotovoltaico

Quest’anno Covim presenta anche la sua linea di bevande solubili in capsule compostabili che ha ricevuto un importante riconoscimento all'edizione 2022 del Brands Award, di fronte ad una platea di oltre 200 tra produttori di marche di largo consumo, buyer e retailer italiani.

8 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023
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EVOCA GROUP FIRMATO IL CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE PER IL TRIENNIO 2023-25

È stato siglato il rinnovo del contratto integrativo aziendale del triennio 2023-2025 tra la Evoca Group, le Rsu e le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm, a seguito del referendum che ha concluso un percorso democratico di consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo.

Il contratto risponde alle richieste presentate in piattaforma, soddisfacendo gli elementi di innovazione: è rafforzato il ruolo delle commissioni paritetiche, in ambito Ecos e Active-Ageing e dell’Esecutivo; valorizzato il sistema delle reazioni sindacali, con apertura di spazi contrattuali significativi; si introduce una sperimentazione operativa dei break formativi nell’ottica della formazione continua su salute e sicurezza; si avvia un confronto sul riconoscimento della professionalità e sviluppo di eventuali nuovi profili professionali, nell’ambito del nuovo sistema definito nel CCNL del 5 febbraio 2021.

Vengono inserite nuove postazioni part-time, viene incrementato al 50% il trattamento economico del congedo parentale, aumentato il monte ore per permessi visita medica e assistenza ai figli fino a 12 anni, regolamentata la futura applicazione dell’istituto della banca ore solidale, introdotta una tutela economica dell’aspettativa per motivi di salute.

In tema di smart working si è definita l’assegnazione di uno specifico kit di strumentazione, funzionale all’esecuzione del lavoro in modalità agile.

Dal punto di vista economico è stato incrementato il montante complessivo teorico del premio di partecipazione, commisurato a indicatori, ad un valore di 5.430,00 euro.

L’incremento complessivo sale al 15% dell’attuale se consideriamo l’aumento della quota di welfare aziendale, in aggiunta al welfare del CCNL. Infatti nel triennio si passerà da 100 euro a 300 euro aggiuntive al CCNL. Aumentata anche la quota Cometa a carico dell’azienda, nella logica di rafforzare e far crescere l’adesione alla previdenza complementare.

Sull’anno corrente sono state contrattate ed erogate, in aggiunta a quanto previsto, 500 euro di Welfare, a cui si sono aggiunte ulteriori 900 euro erogate dall’azienda con l’obiettivo di rispondere nell’immediato al caro vita.

CORRISPETTIVI VENDING , RINVIATA LA FASE A REGIME

A seguito delle interlocuzioni di CONFIDA con l’Agenzia delle Entrate è stato pubblicato un provvedimento del Direttore dell’Agenzia che rinvia la fase a regime prevedendo l’utilizzo delle attuali soluzioni tecniche anche dopo il 31 dicembre 2022.

Resta impregiudicata la volontà dell’Agenzia di modificare le specifiche tecniche verso una soluzione evoluta di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi delle VM, ma viene meno il vincolo temporale del 31/12/2022.

Sulla base delle richieste dell’Agenzia delle Entrate, CONFIDA ha già inviato una proposta per la fase a regime su cui si lavorerà per la definizione delle nuove specifiche che verranno predisposte sempre confrontandosi preventivamente con l’Associazione e che comunque prevedono un adeguamento graduale.

LATEST NEWS 9 LATEST NEWS • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023
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LA NUOVA VERSIONE DEL CESTINO RIVENDING PER LA RACCOLTA DEDICATA AL PET

L’educazione degli utenti al corretto conferimento dei rifiuti è probabilmente il più importante risultato raggiunto da RiVending, il progetto voluto da CONFIDA, COREPLA e UNIONPLAST, che prevede il posizionamento di cestini per la raccolta dedicata di PS e PET nelle aree break delle aziende che aderiscono all’iniziativa.

Per ottimizzare ancora di più l’intero processo, il cestino Rivending PET è stato oggetto di un nuovo importante upgrade. Pur mantenendo la stessa capacità, il cestino è stato ribassato (riducendone l’ingombro) ed è stato creato un fondo che consente una maggiore stabilità alla struttura

Anche questa nuova versione è realizzata con pannelli polionda, un materiale attento all’ambiente, riciclabile più volte, molto leggero e con un bassissimo impatto sui consumi da trasporto.

Di ambiente si può parlare in molti modi, anche attraverso progetti creativi capaci di coinvolgere i più giovani. È quello che è stato fatto da Gruppo Illiria insieme a ENAIP FVG con il concorso “Vesti il distributore in chiave green”. Un’iniziativa che è nata con il preciso scopo di diffondere una sempre maggiore consapevolezza sull’importanza - specialmente tra i giovani - di offrire il proprio personale contributo alla salvaguardia dell’ambiente, attraverso piccoli gesti quotidiani “sostenibili” che si possono compiere anche a scuola.

Ai ragazzi è stato chiesto di interpretare, attraverso immagini e videoclip, i progetti messi in campo da Gruppo Illiria nel suo percorso di sostenibilità.

Inoltre, per sensibilizzare i più giovani al tema della sostenibilità, quest’anno, in tutte le sedi ENAIP FVG, è stato implementato RiVending , il programma virtuoso che prevede un ciclo chiuso di raccolta, riciclo e riutilizzo dei rifiuti plastici provenienti dai distributori automatici (bicchieri in plastica e bottiglie PET). Gli stessi bicchierini utilizzati per il caffè sono stati sostituiti da Hybrid, un innovativo bicchiere 100% riciclabile e a basso impatto ambientale, grazie l’emissione di CO2 nell’ambiente durante il suo ciclo di vita inferiore del 40% rispetto al bicchiere tradizionale.

“L’identità di un’azienda si riconosce dai fornitori che sceglie – ha affermato la Direttrice di ENAIP FVG Paola Stuparich – e Gruppo Illiria è titolare di valori, di principi e di una modalità di lavoro che ci sono molto vicini. Una realtà che opera sul territorio, valorizzandolo e guardando sempre oltre, puntando all’innovazione e alla sostenibilità”.

Mario Toniutti , Amministratore Delegato di Gruppo Illiria, ha poi dichiarato “Siamo molto orgogliosi di questa partnership che da molti anni portiamo avanti con ENAIP. Un rapporto che nasce tra scuola e impresa e che punta a far conoscere ai ragazzi il mondo del lavoro, e viceversa a portare in azienda tutta l’innovazione che i ragazzi possono dare”. “Sul tema della sostenibilità - ha aggiunto Mario Toniutti - ci impegniamo quotidianamente mettendo in pratica, nonostante le difficoltà, comportamenti etici e scelte aziendali volte a ridurre gli sprechi e l’utilizzo della plastica, a promuovere il riciclo e molte altre iniziative nelle quali crediamo molto. Credere in quello che facciamo, è proprio ciò che permette di fare la differenza”.

10 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023
GRUPPO ILLIRIA VESTI IL DISTRIBUTORE IN CHIAVE GREEN
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SIDINVEST PUNTA SULLE SMART VENDING MACHINE E INVESTE IN VADO

Gruppo Sidinvest, holding con focus sul Venture Capital, annuncia il suo investimento in Vado, startup dedicata al quick commerce che supporta i piccoli retailer tramite smart vending machine attive 24/24 7 giorni su 7.

L’idea, nata da 5 ragazzi under 35 torinesi e incubata da uno dei principali acceleratori europei come Wise Guys. Con questo investimento Sidinvest punta a sviluppare le potenzialità di una delle startup digitali a più alto potenziale: grazie anche a questa iniezione di capitali, entro la fine del 2023 Vado prevede di chiudere i primi contratti con aziende e penetrare il mercato americano grazie alla nuova tecnologia sviluppata che permette alla startup di collegarsi a qualsiasi vending machine con un hardware plug and play.

Alexandre Campra, CEO di Sidinvest dichiara: “Investire nella tecnologia e supportare la crescita delle startup significa investire nella crescita dell’ecosistema del nostro Paese. Nel primo semestre del 2022 in Italia abbiamo sfiorato il miliardo di finanziamenti: un dato significativo che stimola a continuare ad accelerare l’innovazione in settori strategici. Mai come questi ultimi anni l’innovazione digitale sta cambiando i modelli di business di molti comparti industriali, rivelandosi la chiave di successo per molte realtà come Vado”.

Vado, il primo delivery automatico europeo, ha lanciato un software per l’e-commerce 3.0 che sostituisce il classico ritiro e consegna dell’ordine da parte dei rider con distributori automatici e smart fridge, permettendo ai piccoli commercianti di competere con le grandi multinazionali e aumentare il proprio fatturato di più del 25% al mese riducendo i costi di gestione dell’ordine dell’80%.

Alessandro Ursino, CEO di Vado sottolinea: “Sempre più retailer stanno adattando i propri store per effettuare consegne nello stesso giorno o in meno di un’ora. Il Qcommerce è qui per restare e l’automazione è la chiave che farà diventare questo modello sostenibile. In un futuro non troppo lontano vedo ogni vetrina del mondo anche con un'area dedicata alle consegne automatiche”.

PARLAMENTO UE , ADDIO AI BICCHIERI DI CARTA NON CERTIFICATI

Il Parlamento europeo ha raggiunto un accordo preliminare con i governi europei sulla legge che vieta l'importazione di prodotti che contribuiscono alla deforestazione . La norma renderà obbligatorio per le aziende verificare e rilasciare una cosiddetta dichiarazione di "due diligence", che verifichi che i beni immessi sul mercato dell'Ue non abbiano portato alla deforestazione e al degrado delle foreste in qualsiasi parte del mondo, a partire dal 31 dicembre 2020. Verranno compresi nella norma molti i prodotti di frequente utilizzo nel vending: cacao, caffè, legno e i prodotti di carta stampata e tutti gli snack che contengono olio di palma. In particolare usciranno dal mercato tutti i bicchieri di carta privi della certificazione PEFC o FSC , che dopo l’ondata "plastic free" hanno inondato il mercato italiano. Il Parlamento e il Consiglio devono adesso approvare formalmente l'accordo. La nuova legge entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Ue, ma alcuni articoli verranno applicati dopo 18 mesi.

LATEST NEWS 11 LATEST NEWS • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023
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LA SOFTWARE HOUSE ITALIANA ZUCCHETTI INVESTE IN DIGISOFT SPA

Zucchetti , azienda lodigiana eccellenza del made in Italy, conosciuta in tutto il mondo per le sue soluzioni software, ha concluso un accordo per l’acquisizione di una quota significativa di Digisoft Spa , società molto nota nel settore del vending soprattutto per VEGA, software leader di mercato nel comparto del controllo gestionale.

Zucchetti da diversi anni continua la sua strategia di crescita, sia organica che per acquisizioni, che la porterà nel 2022 a chiudere il proprio bilancio all’impressionante quota di 1,5 miliardi di euro.

L’operazione finanziaria realizzata con Digisoft lascerà invariata la Governance dell’azienda bergamasca, che continuerà ad operare con lo stesso marchio ed il medesimo staff operativo e dirigenziale.

BWT PORTA L’ESPERIENZA NELLA FILTRAZIONE ACQUA AL COFFEE TECHNICIANS GUILD 2022

Oltre alla sponsorizzazione dell'evento che vede BWT e SCA in partnership attiva da anni, BWT ha partecipato attivamente alle attività che si sono svolte nei due giorni del CTG ospitato dall'Accademia del Caffè Espresso di Firenze, fornendo attivamente conoscenza con il proprio team internazionale e intrattenendo i presenti con una piccola lezione provocatoria sui test dell’acqua.

La cultura e la conoscenza del trattamento dell'acqua sono argomento di discussione e di approfondimento da anni e proprio grazie a SCA l'acqua per la perfetta estrazione del caffè è stata recentemente studiata e sviluppata da molti attori nell’industria del caffè, in primis proprio BWT che ne ha alzato il livello con la propria ricetta a base di magnesio: baristi, torrefattori, costruttori delle macchine per caffè, tutti ormai hanno capito l’importanza di questo elemento essenziale per ottenere il gusto ottimale dall’estrazione.

Durante questo appuntamento del Coffee Technicians Guild in Accademia , BWT ha posto l'attenzione sul ruolo del tecnico delle macchine per caffè, figura fondamentale e chiave di volta per il rispetto dei parametri fondamentali dell'acqua per il caffè e per il corretto funzionamento dei sistemi di filtrazione disponibili.

È essenziale che il tecnico rispetti alcuni passaggi fondamentali nella misurazione dei parametri fisico chimici dell’acqua, analizzando correttamente i risultati e comportandosi di conseguenza.

Solo così possiamo essere sicuri che tutti i risultati degli studi e i sistemi di filtrazione sviluppati lungo vengano applicati correttamente ad ogni singola installazione.

BWT ha trascorso i due giorni di lavoro al CTG attirando l’attenzione dei tecnici sfidandoli e accompagnandoli per mano nella misurazione di differenti acque preparate ad hoc per l'evento; il corretto utilizzo degli strumenti per l’analisi è l’unico modo di garantire che l'acqua venga poi trattata in modo corretto attraverso le tecnologie disponibili sul mercato.

In questo modo il tecnico può svolgere in modo professionale il proprio lavoro, per il bene del torrefattore e del barista che riescono così a generare un’estrazione ottimale, e per il bene delle attrezzature come le macchine per caffè che stanno diventando sempre più precise ma anche più complicate proprio nelle parti interne interessate dal passaggio dell'acqua.

12 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023
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ARRIVANO NEL VENDING LE CAPSULE DI BEVANDE JOLLY COLOMBANI

È un accordo fortemente innovativo per l’intero settore del Vending quello sottoscritto da Conserve Italia con Italbedis per la produzione delle nuove bevande alla frutta in capsule Jolly Colombani, nuova frontiera sostenibile all’interno di un mercato dinamico e pronto a importanti sfide. Il Gruppo cooperativo leader nella produzione di succhi di frutta e l’azienda veneta punto di riferimento nella produzione di refrigeratori, hanno infatti stretto una partnership commerciale finalizzata allo sviluppo di un esclusivo elettrodomestico a capsule: basterà infatti inserirne una nell’erogatore alimentato con acqua microfiltrata e – proprio come accade con il caffè – in pochi secondi il succo sarà pronto per essere consumato durante la pausa in ufficio o in qualsiasi altro momento. Proposte in quattro gusti (Arancia, Arancia Rossa, ACE, Ananas) e in confezioni da 16 unità, le bevande alla frutta in capsule Jolly Colombani assicurano una migliore fruibilità e velocità di preparazione, soddisfano al 100% i requisiti di sicurezza alimentare e consentono una riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale lungo tutta la filiera, dal packaging plastic-free alle fasi di trasporto dove sono possibili importanti azioni di efficientamento grazie agli imballi di minori dimensioni. A firmare questa innovazione, davvero unica nella categoria dei succhi di frutta, è Jolly Colombani, marchio storico di Conserve Italia che nel 2024 festeggerà il centenario ed è stato inserito nell’apposito Registro Speciale dei Marchi Storici d’Interesse Nazionale istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

“Con le bevande alla frutta in capsule Jolly Colombani – spiega Roberto Fanelli, responsabile Vending di Conserve Italia –proponiamo un servizio esclusivo rivolto in particolare alle locazioni con meno di 30 dipendenti, utenze che solitamente non vengono raggiunte dal servizio dei distributori automatici. Questa innovazione è in linea con la filosofia di riduzione dell’impatto ambientale dei nostri processi produttivi, che stiamo portando avanti da tempo lungo tutta la filiera”.

Va infatti considerato l’importante risparmio che queste capsule consentono di ottenere sia nella riduzione degli imballi in termini di plastica utilizzata, sia nelle efficienze generate a livello logistico, con evidenti effetti positivi a beneficio dell’ambiente. “Una confezione contenente 16 capsule Jolly Colombani – sottolinea Roberto Fanelli – pesa meno di 500 grammi ed equivale a circa 3 litri di prodotto finito. Di conseguenza, per trasportare i box delle capsule ai clienti servono molti meno tir o furgoni rispetto alle classiche confezioni di bottiglie e brik”.

LA CAMPAGNA “VENDING, LA SCELTA INTELLIGENTE” PARLA ANCHE DI SCHERMI TOUCH

Si parla ancora di nuove tecnologie nella campagna di comunicazione di CONFIDA “Vending, la scelta intelligente”. Gli schermi touch sono infatti al centro della quinta comunicazione della campagna di reputazione del settore lanciata dalla nostra associazione.

Attraverso l’uso della tecnologia digitale e degli schermi touch, i consumatori possono facilmente reperire una serie di informazioni utili sui prodotti, come gli ingredienti e gli allergeni o anche intrattenersi con video o giochi digitali in attesa dell’erogazione della consumazione. Inoltre i distributori automatici con schermi touch possono anche offrire una bevanda personalizzata mixando gli ingredienti di base (come ad esempio: caffè, latte, cacao, topping e granelle). Un altro motivo per cui il Vending è una scelta intelligente!

LATEST NEWS 13 LATEST NEWS • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023
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GRUPPO AZKOYEN ACQUISISCE VENDON, SPECIALISTA DELLE SOLUZIONI IOT

Il Gruppo Azkoyen, multinazionale spagnola che fornisce prodotti e servizi automatizzati, ha recentemente completato l'acquisizione del 100% della società lettone Vendon, parte del Gruppo Draugiem, leader nelle soluzioni di connettività e IoT per i pagamenti digitali e la telemetria in Europa centrale.

L'azienda, fondata nel 2011 e con sede a Riga vede tra i suoi mercati più importanti Francia, Germania, Benelux e Regno Unito e può vantare oltre 45.000 distributori automatici connessi. Durante questi 11 anni, l'azienda è passata dall’essere un operatore di livello europeo a qualificarsi come un rispettato attore globale, con macchine connesse in più di 82 paesi. Il potenziale di Vendon risiede nel suo alto livello di competenza e ricerca e sviluppo, motivo per cui sia il team dirigenziale che i dipendenti dell'azienda sono ora entrati a far parte del Gruppo Azkoyen.

L’acquisizione di Vendon consente di rafforzare la divisione Payment Technologies del Gruppo Azkoyen ed in particolare i marchi Coges e Cashlogy, grazie allo sviluppo di nuovi sistemi di pagamento integrati con soluzioni hardware ed intelligence sul Cloud.

Commentando l'acquisizione, Juan José Suárez, Presidente del Gruppo Azkoyen, ha dichiarato: “Siamo molto lieti dell'acquisizione di Vendon, non solo perché è una grande azienda dotata di una straordinaria competenza, talento ed una vasta esperienza nella ricerca e sviluppo, ma anche perché le tante sinergie generate avranno un impatto importante sui nostri piani di crescita e sui nostri ricavi nei segmenti payment, connettività e IoT, così importanti per il nostro sviluppo. Le innovazioni e le soluzioni che Vendon apporta al Gruppo andranno a vantaggio dei nostri clienti migliorandone la redditività a breve, medio e lungo termine”.

Daniele Ioriatti, Sales Manager di Coges, ha aggiunto: “La strategia di Coges negli ultimi anni è stata decisamente orientata allo sviluppo di soluzioni di pagamento integrate con il Cloud, senza trascurare i sistemi cashless tradizionali e quelli a contante. L’integrazione con Vendon nel Gruppo Azkoyen contribuirà a rafforzare ulteriormente la nostra crescita in questa direzione e saremo fieri di collaborare a questa sinergia decisiva.”

SUBWAY SCEGLIE LE VENDING MACHINE PER AMPLIARE IL BUSINESS

Subway, noto franchising di panini da comporre, si affida alle vending machine per ampliare il suo business. Nel 2020, l’azienda ha iniziato a vendere panini preconfezionati in normali frigoriferi posti in locazioni come casinò, distributori di benzina e aeroporti e, poiché un numero sempre maggiore di consumatori cerca esperienze food sempre diverse, da soddisfare “sul momento”, Subway ha deciso di estendere il progetto ad altre 400 locazioni negli USA, installando vending machine brandizzate. Si tratta di uno dei tanti nuovi programmi recenti di Subway, poiché la società sta rimodellando la propria immagine e la selezione del marchio: di recente ha svelato un nuovo menu, il più ampio nei quasi 60 anni di storia dell’azienda, pensato per semplificare il servizio ed incrementare gli ordini digitali. I franchiser locali prepareranno e consegneranno i panini alle vending machine, dotate di intelligenza artificiale ed “elaborazione del linguaggio naturale”, in modo che i clienti possano scegliere di ordinare verbalmente e vivere un’esperienza totalmente contactless. I primi feedback sono stati estremamente positivi, afferma l’azienda in un comunicato.

14 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023 › ›

LAVAZZA ALLE NITTO ATP FINALS CON UN CAMPO NATO DAGLI SCARTI DI CAFFÈ

Per il secondo anno, Torino si è trasformata nella capitale del tennis internazionale con le Nitto ATP Finals. Anche per questa edizione, come per i prossimi tre appuntamenti fino al 2025, non è potuto mancare il sostegno di Lavazza alla manifestazione, in qualità di Platinum Partner, a fianco di organizzatori e istituzioni nazionali e territoriali. Il matrimonio di Lavazza con questo sport è iniziato oltre dieci anni fa nel tempio del tennis – a Wimbledon – per poi arrivare a tutti i tornei del Grande Slam raggiungendo col tempo risultati straordinari: ogni anno Lavazza entra in contatto con più di 3 milioni di persone e, negli anni, ha offerto agli appassionati di tennis un’esperienza di gusto straordinaria servendo più di 10 milioni di caffè. “Siamo orgogliosi di essere presenti anche quest’anno agli Atp Finals. Abbiamo collaborato fin da subito con le istituzioni e gli altri stakeholder per la realizzazione di questo evento. In continuità con la scorsa edizione abbiamo lavorato per arricchire l’evento con iniziative dirette sulla città che aggiungano valore all’esperienza dei visitatori. Torino potrà beneficiare della visibilità che il grande evento porta con sé e noi puntiamo a far vivere agli appassionati di tennis la cultura del vero espresso italiano. Un connubio perfetto”, dichiara Marco Lavazza, Vicepresidente Lavazza Group e membro del Comitato d’Onore di Nitto ATP Finals. All’interno del percorso di innovazione del Gruppo Lavazza, la sostenibilità ambientale gioca un ruolo fondamentale, guidando lo sviluppo dei processi e dei prodotti, al fine di ridurre l’impatto sull’ambiente e dare un contributo positivo nel lungo periodo, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU. 4 Circol-UP è uno strumento per la misurazione del livello della circolarità di aziende operanti nei settori Home & Personal Care, Food & Beverage e Retail realizzato da GS1 Italy in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Si tratta di un’analisi della distanza rispetto ad una situazione “ideale” (100%) di economia circolare applicata dall’azienda, in cui si cerca di stabilire effettivamente “quanto è circolare” l’impostazione delle attività aziendali, delle scelte di approvvigionamento, delle strategie di distribuzione dei prodotti, etc. I livelli di performance sono 4, in ordine crescente: principiante (beginner), impegnato (concerned), proattivo (proactivist) e circolare (circular). Uno studio sui livelli di circolarità realizzato da GSI1 in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa attraverso il metodo CircolUP4 conferma l’impegno virtuoso di Lavazza, che ha intrapreso un percorso di sviluppo con buona consapevolezza del ruolo dell’economia circolare nella propria organizzazione e come leva per il proprio sviluppo economico nel rispetto dell’ambiente. Lo studio afferma come la strategia e la visione di medio termine vengano sviluppate coinvolgendo una rete di collaborazioni continuative, che portano all’individuazione di soluzione innovative. La collaborazione con le Nitto ATP Finals non fa eccezione e testimonia l’impegno di Lavazza nel promuovere l’applicazione dei principi dell’economia circolare. In occasione della manifestazione torinese, infatti, l’azienda ha allestito in La Centrale Nuvola Lavazza un vero campo da tennis prodotto con caffè destinato al macero e successivo recupero e riciclo del materiale utilizzato per l’allestimento del campo stesso, grazie alla collaborazione con Spazio Meta, start-up milanese che si propone di limitare gli sprechi incentivando il riciclo creativo. Il campo da tennis in caffè di scarto sarà inoltre oggetto di un’iniziativa benefica da parte di Fondazione Lavazza in collaborazione con le Nitto ATP Finals e FIT a favore di Save the Children. Il 10 novembre scorso, infatti, in occasione del Dinner Show che si è tenuto in La Centrale Nuvola Lavazza, i giocatori delle Nitto ATP Finals hanno autografato ciascuno una porzione di campo; i lotti autografati saranno messi all’asta dal 14 al 30 novembre sulla piattaforma di CharityStars e il ricavato sarà destinato al progetto “Connessioni Digitali” dell’Organizzazione. In particolare, l’azienda concentrerà i suoi sforzi supportando l’intervento a favore degli studenti delle scuole del quartiere Aurora di Torino, dove dal 2018 risiede la sede del Gruppo Lavazza.

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LAVAZZA PRESENTA UN’OFFERTA D’ACQUISTO PER LA FRANCESE MAXICOFFEE

Gruppo Lavazza annuncia di aver presentato un’offerta per l’acquisizione del 100% del capitale sociale della società francese MaxiCoffee, attiva nel settore del caffè. L’attività del Gruppo Maxicoffee si rivolge sia a clienti privati che ad attività commerciali attraverso la sua piattaforma e-commerce, una rete di 60 punti commerciali presenti in tutta la Francia, la sua École du Café e i suoi “Concept Store”. MaxiCoffee offre una varietà di 8.000 prodotti tra più di 350 marchi differenti di caffè (in grani, macinato e in capsule) e un’ampia gamma di macchine da caffè espresso, caffettiere, macinacaffè e accessori.

L’operazione è soggetta alla preventiva procedura di informazione e consultazione del Comitato economico e sociale delle società del gruppo MaxiCoffee e, successivamente, sarà sottoposta all’approvazione della Direzione generale per la concorrenza, i consumatori e il controllo delle frodi (DGCCRF).

Antonio Baravalle, CEO di Lavazza, ha dichiarato: "L’acquisizione di MaxiCoffee ci consentirà di consolidare il nostro posizionamento in Francia, da sempre un mercato chiave per il Gruppo, e di rafforzare la nostra presenza nell’e-commerce accrescendo il presidio nel mercato B2C/consumer. L’operazione si inserisce perfettamente nella nostra strategia di sviluppo internazionale e, in particolare, ci permette di estendere la nostra già eccellente e capillare rete di vendita e di partner distributivi con una realtà solida e leader nel proprio mercato di riferimento, che condivide con Lavazza gli stessi valori: qualità del prodotto, una vision di lungo termine e forte attenzione verso i propri dipendenti e stakeholder.” – – “La nostra strategia prevede di supportare l’ulteriore sviluppo di MaxiCoffee, che manterrà il suo profilo di piattaforma e-commerce multibrand e resterà indipendente. Il nostro ingresso non andrà a modificare in alcun modo il suo modello di business di successo, al contrario ne favorirà la crescita grazie all’attivazione dei nostri piani di sviluppo internazionale".

Con MaxiCoffee, il Gruppo Lavazza continuerà a valorizzare e accrescere la propria presenza in tutti i segmenti del caffè nei mercati di riferimento.

AL VIA UNA CAMPAGNA DI PREVENZIONE DEL GIOCO

D’AZZARDO ATTRAVERSO

I DA

“5 euro e nemmeno fa il caffè!”, è questo il semplice e ironico messaggio stampato sui bicchieri per riflettere sui pericoli del gioco d’azzardo, mentre si beve un buon caffè al distributore automatico. È il cuore della nuova campagna di prevenzione del gioco d’azzardo promossa dal Ser.D. (Servizio per le Dipendenze) dell’Ulss 7 Pedemontana in collaborazione con la cooperativa sociale Adelante, il gestore Bsn Group e il mandamento di Confindustria di Bassano del Grappa.

La campagna di prevenzione vedrà la realizzazione e distribuzione di 350 mila bicchieri da caffè, inseriti nei distributori automatici installati in un centinaio di aziende del territorio. I bicchieri, pensati appositamente per la campagna, prevedono una grafica che gioca in chiave ironica sulla somiglianza tra la slot machine e la macchinetta del caffè: entrambe necessitano delle monete per funzionare, ma se da una parte la moneta permette di trascorrere il tempo assieme e bersi un buon caffè in compagnia, con la slot machine si prospetta, invece, la solitudine spesso portata dall’azzardo e che caratterizza chi vive quest’ultimo in maniera problematica. La distribuzione dei bicchieri, inoltre, sarà accompagnata da locandine e brevi spot video che avranno proprio l’obiettivo di spiegare e contestualizzare il significato dell’iniziativa.

16 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023
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BAULI HA PUBBLICATO PER LA PRIMA VOLTA IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ

Oltre al Bilancio dell’esercizio 2021/22, il Gruppo Bauli ha anche pubblicato, per la prima volta, il Bilancio di Sostenibilità All’interno del documento il Gruppo racconta i propri valori e l’impegno profuso per la protezione dell’ambiente, il controllo della filiera, il miglioramento della qualità dei prodotti e la cura delle persone e del territorio in cui opera.

Tra le principali tematiche affrontate

I PRODOTTI

L’azienda ha proseguito a espandere il proprio portafoglio prodotti, studiando nuove gamme per offrire al mercato decine di nuove referenze ogni anno. Molte di queste mettono al centro il benessere e la salute grazie a ingredienti semplici, naturali, senza aromi, conservanti, coloranti e realizzati attraverso una filiera di qualità, costantemente controllata con analisi e verifiche di tracciabilità in linea con i più aggiornati standard di settore.

IL CODICE ETICO

L’azienda si è impegnata a rinnovare il Codice Etico, intensificando l’ascolto e il dialogo con gli stakeholder che ruotano attorno al Gruppo e coinvolgendo oltre 300 tra dipendenti, clienti e referenti del mondo media e degli istituti di ricerca, al fine di aggiornare la matrice di materialità e avvicinarsi sempre più agli obiettivi in ambito di CSR.

I DIPENDENTI

Il Gruppo ha messo in atto diverse iniziative tese a migliorare il benessere dei dipendenti, anche in ottica di consentire il giusto equilibrio tra vita lavorativa e personale. Con questo intento nasce la nuova Policy di Smart Flexibility, che si affianca ad un incremento costante di servizi di welfare aziendale, oltre che a programmi di formazione e sviluppo.

L’AMBIENTE

L‘impegno per la riduzione degli impatti ambientali ha permesso al Gruppo Bauli di raggiungere risultati importanti, diminuendo le emissioni climalteranti di oltre 1.000 tonnellate di CO2 negli ultimi due anni, grazie a continui investimenti in efficientamento energetico e all’utilizzo di fonti rinnovabili, che oggi rappresentano l’83% dei consumi totali di energia elettrica.

X9 IPERESPRESSO, LA NUOVA MACCHINA

A CAPSULE DI DESIGN DI ILLY

Illy presenta la nuova macchina per il caffé a capsule X9 Iperespresso. Compatta, solida e facile da utilizzare grazie al sistema frontale per le capsule è caratterizzata da un design realizzato con materiali pregiati. Il design della nuova macchina è nato da un complesso processo produttivo che ha visto impiegata una barra di alluminio lunga ben 6 metri. La barra è stata lavorata e trasformata a regola d’arte in una inedita forma a ellisse. Il design si presenta, inoltre, elegante al punto da poter essere considerato un complemento d’arredo, essendo dotato di rifinuture di pregio con scocca in alluminio cromato disponibile in tre colori: variante inox, nero e nel classico rosso illy. Grazie alle sue dimensioni ridotte, la X9 Iperespresso è adatta a qualunque angolo della casa o dell’ufficio. Inoltre, la macchina si presenta come un gioiello tecnologico, essendo dotata di scheda elettronica, illuminazione in tazza durante l’erogazione di caffè e comandi di facile utilizzo, che permettono di memorizzare e selezione due volumi di espresso, per un risultato sempre perfetto. X9 Iperespresso è disponibile sull’e-shop illy, nei punti vendita monomarca illy Caffè e illy Shop e presso rivenditori selezionati.

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EVOCA GROUP ANNUNCIA IL PROPRIO IMPEGNO ESG

EVOCA Group, leader mondiale nella produzione di macchine professionali per il caffè, formalizza purpose e valori e dà l’avvio a un processo di trasformazione verso la sostenibilità

Andrea Zocchi, Amministratore Delegato di Evoca, ha comunicato oggi a tutti i dipendenti l’inizio di un nuovo percorso di evoluzione sostenibile del Gruppo.

Nel contesto socio-economico attuale, segnato da profondi cambiamenti, Evoca ha ritenuto importante riflettere sullo scopo dell’azienda e delle proprie attività, in relazione alle persone che vi lavorano e ai propri stakeholder.

Questa indagine ha portato a una evoluzione dell’identità del Gruppo e dei suoi piani d’azione: ha così preso l’avvio un progetto di transizione sostenibile che coinvolgerà gli aspetti ambientali, sociali e di governance e che verrà guidato e misurato secondo criteri ESG (Environment, Social, Governance).

Il progetto, denominato “The Taste of Sustainability”, identifica e promuove internamente ed esternamente tutte le azioni del Gruppo per lo sviluppo sostenibile, con l’intento di generare una concreta cultura della sostenibilità per il personale e gli stakeholder di Evoca.

“The Taste of Sustainability” rappresenta per Evoca un impegno di lungo periodo i cui risultati emergeranno progressivamente e costantemente, accompagnando l’azienda fino alla sua piena evoluzione sostenibile.

"Abbiamo scelto di dare questo nome al progetto – commenta il Ceo Andrea Zocchi – per un semplice motivo: desideriamo collegare l’eccezionale esperienza sensoriale che offriamo ogni giorno ai nostri consumatori con il gusto, la passione e il coinvolgimento con cui svolgiamo e continueremo a svolgere le nostre attività. In un mondo che rispetta l’ambiente, con principi e valori saldi e avendo sempre a cuore il benessere delle persone che ci circondano".

Contemporaneamente all’annuncio del lancio del progetto è stato introdotto anche il nuovo purpose aziendale, ovvero lo statement scelto per identificare la finalità che guida le azioni Evoca: Great coffee to inspire a better world, anywhere and anytime.

"Il significato del purpose – conclude Andrea Zocchi - è il desiderio che abbiamo di garantire una magnifica esperienza sensoriale a ogni persona che gusta un prodotto erogato dalle nostre macchine. Ci impegniamo affinché questa esperienza sia sempre valida, in qualunque momento e in qualunque luogo del mondo, senza dimenticare che questo impegno sottintende il massimo rispetto per l’ambiente, per gli individui, per la società di oggi e di domani".

CULLIGAN HA ACQUISITO LA BRESCIANA ACQUAMATIC (GRUPPO OVDAMATIC)

Culligan, azienda leader mondiale nel trattamento dell’acqua residenziale, ufficio, commerciale e industriale, prosegue nella sua strategia di acquisizione di aziende italiane operanti nel segmento dei water coolers.

Negli scorsi giorni ha infatti concluso l'acquisizione della bresciana Acquamatic, azienda del gruppo Ovdamatic da 25 anni specializzata nel comparto erogatori acqua, boccioni, refrigeratori a rete idrica, per azienda, Ho.Re.Ca. e Casa.

18 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023
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POZ COFFEE EXPERIENCE HA SCELTO RHEA PER TRASFORMARE LA PAUSA CAFFÈ

POZ Coffee Experience, nata dalla collaborazione con Rhea, è una start up che promuove la pausa caffè aziendale più innovativa ed appagante attualmente sul mercato. Il rito del caffè è tradizionalmente uno dei principali elementi relazionali, anche nel mondo del lavoro, che POZ Coffee Experience conta di valorizzare ed innovare offrendo una pausa caffè unica e sartoriale, ideata e sviluppata specificamente per ogni occasione di business.

Grazie alle macchine innovative e di design di Rhea per l’erogazione del caffè e la distribuzione di prodotti, il consumatore può scegliere tra un’ampia selezione di caffè di elevata qualità, accompagnata da una vasta offerta di sfizi dolci e salati che attinge al meglio delle ricette tradizionali di tutta Italia, frutto di un’accurata ricerca tra i migliori produttori artigianali italiani d’eccellenza che utilizzano esclusivamente ingredienti naturali e materie prime pregiate, come farine di grani antichi, prodotti DOC, DOP e Presidi Slow Food.

La qualità in tazza è garantita dalle miscele studiate dai coffee expert Andrea Lattuada e Mariano Semino per le macchine automatiche di Rhea che, grazie alla tecnologia proprietaria Variplus di cui sono dotate, garantiscono un’estrazione ottimale. Inoltre, le macchine Rhea hanno un esclusivo sistema di riscaldamento a induzione brevettato, che permette un notevole risparmio nel consumo di energia, a differenza dei tradizionali sistemi a caldaia.

Il viaggio tra i sapori d’Italia, che si rinnova ogni mese e disponibile in monoporzione, comprende canestrelli genovesi al burro, dolcetti ai pistacchi di Bronte, baci di dama del Piemonte, croccanti di mandorla siciliana, Pan Schiavonesco molisano, Focaccia genovese, biscottini salati veneti all’Amarone della Valpolicella e Asiago, cioccolatini piemontesi al Gianduja e siciliani al cioccolato di Modica.

Nei primi mesi del 2023 sarà inoltre disponibile l’App POZ Coffee Experience per scegliere e acquistare i propri prodotti preferiti anche a distanza, dalla propria scrivania, e l’e-commerce POZ. shop per continuare l’experience anche in smart working o per il consumo in famiglia.

COGES CAMBIA CASA E SI TRASFERISCE IN UNA NUOVA SEDE

L’azienda vicentina Coges S.p.A. annuncia l’imminente trasferimento della propria sede da Schio a Caldogno. Il trasferimento nasce dall’esigenza di una sede più adeguata all’attuale struttura aziendale e dalla volontà di avvicinarsi ulteriormente alle principali arterie di traffico italiane.

“Allontanarsi da quello che è stato il quartier generale per gli ultimi vent’anni della nostra storia è stata una decisione importante.” osserva Alberto Conte, Site Manager di Coges

“Così come la tecnologia, anche le esigenze aziendali cambiano e si evolvono nel tempo per offrire sempre il miglior servizio ai clienti. Ciò che rimane costante è l’identità di Coges, che con la sua esperienza e spirito innovativo rimane un leader indiscusso nella progettazione di sistemi di pagamento per il vending e continua a crescere anche con le nuove soluzioni software e di connettività.”

Il trasferimento presso la nuova sede sarà ultimato entro le prossime settimane e verrà tempestivamente comunicato a clienti e fornitori per tutte le esigenze logistiche. Coges precisa che rimarranno invariati tutti gli altri riferimenti relativi all’anagrafica societaria (Partita IVA, codice fiscale, sito web, indirizzi e-mail e PEC).

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NESPRESSO ANNUNCIA LE CAPSULE NESPRESSO ORIGINAL IN CARTA

Nespresso dopo tre lunghi anni di ricerca e sviluppo, ha annunciato di essere riuscita a creare una capsula a base di carta adatta al compostaggio domestico.

La capsula è caratterizzata per diversi aspetti da una tecnologia proprietaria, ottenuta combinando un processo di formazione di polpa di carta estremamente preciso con uno strato biodegradabile protettivo contro l'ossidazione per preservarla durante il trasporto, la conservazione e l'estrazione ad alta pressione nelle macchine.

Guillaume Le Cunff, CEO di Nespresso, ha affermato che: "spingersi oltre i confini dell'esperienza del caffè è parte dell'innovazione Nespresso e, da quando siamo diventati una B-Corp all'inizio di quest'anno, siamo più impegnati che mai ad ampliare le scelte sostenibili offerte ai nostri clienti. Siamo entusiasti di annunciare la nostra prima capsula a uso domestico compostabile a base di carta, che andrà a completare la nostra offerta di capsule in alluminio, riciclabili e realizzate con l'80% di alluminio riciclato. Si tratta di un'ulteriore scelta sostenibile, senza compromessi sulla qualità."

Nespresso ha inoltre creato quattro nuove miscele, tra cui un caffè biologico, prodotte nell'ambito del Programma AAA Sustainable Quality, appositamente creati per combinarsi perfettamente con queste nuove capsule in carta. La nuova gamma sarà sperimentata inizialmente in Francia e in Svizzera con il sistema Nespresso Original. Entro un anno sarà lanciata anche in altri Paesi europei.

VENDING, YOGA 100% FRUTTA ALLARGA LA GAMMA

Tre nuovi gusti per ampliare e qualificare l’offerta di Yoga nel canale Vending, dove il marchio storico dei succhi di frutta italiani punta a consolidare la sua leadership intercettando sempre di più le tendenze del mercato. Vanno in questa direzione le novità della gamma Yoga 100% Frutta, che si allarga con tre nuovi gusti pronti a fare il debutto nelle prossime settimane all’interno di migliaia di distributori automatici presenti in tutta Italia: parliamo di ACE, Pera dell’Emilia-Romagna IGP e Pesca e Nettarina di Romagna.

L’elevata componente di frutta (e verdura, nel caso di ACE) unita alla filiera corta e tracciata per la Pera dell’EmiliaRomagna IGP e la Pesca e Nettarina di Romagna IGP, assicurano un prodotto di assoluta qualità che valorizza le coltivazioni dei soci agricoltori di Conserve Italia (il consorzio che detiene il marchio Yoga) e, in forza di una apposita certificazione, garantisce la piena tracciabilità e italianità della materia prima.

Questa novità amplia l’offerta della gamma Yoga 100% Frutta che, a fianco dei gusti Ananas e Arancia di Sicilia già presenti, può ora proporre ai clienti anche uno tra i gusti più richiesti sul mercato come ACE, e promuovere la garanzia e l’affidabilità di una filiera corta composta da aziende agricole selezionate che rispettano i disciplinari della Pera dell’Emilia-Romagna IGP e della Pesca e Nettarina della Romagna IGP.

20 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023
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DIDIESSE LANCIA LA LINEA BABY FROG COLLECTION

A poche settimane dal lancio della Baby Frog, l’upgrade della storica Frog identica nell’aspetto ma più piccola, Didiesse l’azienda napoletana specializzata nella produzione di macchine espresso a cialde, in grado di combinare efficienza, design ed eccellenza, lancia la linea Baby Frog Collection. La gamma di macchine espresso a cialde pensata per gli amanti del buon gusto, in tutte le sue declinazioni. Infatti, la “baby machine” che garantisce un espresso a prova di bar già dalla prima erogazione grazie al nuovo “diffusore brevettato” che amplifica aroma, gusto e corpo dell’espresso napoletano, sarà disponibile in sette coloratissime versioni: Procida, Disco Dance ’80, Jazz Love, Couleur, Silver, Nero Soft, Gold. Piccole, pratiche e dal design unico le Baby Collection sapranno conquistare gli amanti non solo del buon espresso ma anche del design con le accattivanti texture firmate Didiesse. Il concept delle nuove Baby Frog Collection Procida è la texture dedicata alla “Capitale della Cultura 2022” e che prende spunto dai “mille culure” di Napoli ammiccando, nelle forme geometriche e nei colori pastello, alle tonalità del borgo della Corricella, un mosaico di case, cupole e strade che sono simbolo da sempre della piccola isola del golfo napoletano. Per gli appassionati della buona musica invece Didiesse ha ideato nuove texture dal gusto vintage che si rifanno alla musica internazionale: “Jazz Love” è la limited edition che tra chiavi di violino, strumenti musicali stilizzati e colori sgargianti rievoca la fluidità del genere Jazz, tra gli stili musicali più apprezzati al mondo. Ancora c’è “Disco Dance anni 80” e già il nome è evocativo; un’esplosione di colori pronta a catapultare chi la guarda nei favolosi anni ’80 per scatenarsi con la Discomusic. Una vera esplosione di vitalità è “Couleur” un omaggio all’artista inglese Banksy che ha consacrato la street art, la texture richiama nei colori e nelle forme il tratto di bombolette spray, stencil, colori acrilici, le principali tecniche utilizzate nell’arte di strada. Nero Soft, perché si sa con il total black non si sbaglia mai, non a caso è il colore che più di tutti rappresenta l’eleganza. Per i più romantici c’è Silver, il colore della luna, che rappresenta il suo continuo cambiamento. Luminosa ed elegante è la Gold, la Baby Frog più preziosa, una speciale idea regalo per rendere unico il Natale di chi si ama. Non a caso il color oro, da sempre rappresenta il Natale donando stile ai decori natalizi, e che allo stesso tempo, identifica la ricchezza. Un buon augurio insomma, da mettere sotto l’albero.

FOODCOMMUNITY AWARDS

PROCLAMATI I VINCITORI DEL 2022

Presso l’hotel Principe di Savoia di Milano, i Foodcommunity Awards 2022 hanno premiato chef, format, concept, ristoranti e insegne del settore food & beverage che si sono contraddistinti nell’ultimo anno per la crescita del business.

L’evento, giunto alla sesta edizione, è il risultato di un processo di analisi di dati redazionali e di risultati emersi dalle ricerche effettuate nel corso degli ultimi 12 mesi dalla redazione di Foodcommunity.it, la cui valutazione ha tenuto conto delle informazioni pubbliche di natura economica, industriale e commerciale riguardanti i candidati nel periodo di riferimento.

Nella categoria: RIQUALIFICAZIONE, ha vinto il Mercato Comunale Isola , per aver saputo riportare agli antichi splendori uno dei mercati comunali e rionali più caratteristici del capoluogo meneghino.

Bruno Mazzoleni, fondatore di Serim, che lavora al progetto di riqualificazione dal 2019, ha ritirato il premio.

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INGENICO E IZICAP ANNUNCIANO UNA PARTNERSHIP STRATEGICA

Ingenico , leader nelle soluzioni di accettazione dei pagamenti, e Izicap , fintech francese con sede a Nizza che supporta il business degli esercenti elaborando i dati di pagamento provenienti dai POS, hanno annunciato una partnership strategica focalizzata su PPaaS , l'innovativa piattaforma in cloud di Ingenico per la gestione dei servizi di pagamento.

La partnership contribuirà ad accelerare il rollout di Izicap presso nuovi clienti e i loro merchant, oltre a migliorare la flessibilità e le funzionalità delle soluzioni in essere, confermando la posizione di Ingenico come partner tecnologico e abilitatore dell’ecosistema dei pagamenti. PPaaS consente di offrire e gestire soluzioni di pagamento all'avanguardia a beneficio dei propri clienti merchant sfruttando tutti i canali, dal fisico all’on-line. È un ecosistema aperto che combina servizi sviluppati in modo nativo, con connessioni ad applicazioni di terze parti. PPaaS permette di attivare molteplici nuovi servizi, come quelli di Izicap, che aiutano a migliorare il business e l'esperienza dei merchant. Progettata per essere indipendente dai dispositivi connessi e dai partner che la utilizzeranno, la soluzione può operare sia su dispositivi Android che su altri device di Ingenico e di altri produttori. Izicap offre ai piccoli e medi esercenti un vantaggio competitivo, monetizzando i dati relativi alle transazioni di pagamento, aiutandoli a generare nuove fonti di reddito e a migliorare la fidelizzazione dei clienti. Ai merchant locali fornisce strumenti solitamente accessibili solo alle grandi aziende e ai grandi brand, consentendo di inviare offerte personalizzate ai clienti tramite buoni, voucher e cashback.

Reda El Mejjad, co-fondatore e presidente di Izicap , ha dichiarato: "Crediamo che PPaaS contribuisca ad accelerare il cambiamento e l'innovazione nel mondo dei pagamenti. Siamo quindi lieti di offrire ai piccoli esercenti di tutto il mondo la nostra innovativa soluzione Data-Driven Loyalty & CRM tramite la piattaforma PPaaS. Questa partnership con Ingenico rafforza ulteriormente la strategia di distribuzione di Izicap presso acquirer e banche internazionali."

Izicap ha già stretto una partnership con diversi acquirer e con i principali gruppi bancari francesi ed europei e la soluzione è già operativa presso 10.000 esercenti e due milioni di titolari di carta. Nell'attuale contesto economico, caratterizzato dall'impennata dei tassi di inflazione in molti Paesi europei, queste opportunità possono contribuire anche ad alleviare gli effetti negativi dell'erosione del potere d'acquisto.

Parlando dell'accordo, Michael Balzer, vicepresidente responsabile delle partnership strategiche per PPaaS , ha dichiarato: "PPaaS mira a consentire ai suoi clienti di rendere disponibili nuovi servizi di pagamento in modo rapido e semplice per gli esercenti. Izicap si adatta perfettamente a PPaaS, perché è una proposta solida per le banche e gli acquirer, che consente di portare un valore tangibile ai merchant e di aiutare le piccole imprese locali a coinvolgere meglio i clienti. Siamo lieti di poter supportare i nostri clienti nell'implementazione di Izicap, che conferma il nostro ruolo di abilitatori dell'ecosistema dei pagamenti per i nostri clienti."

22 LATEST NEWS LATEST NEWS • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023

“DA CHICCO A CHICCO”: NESPRESSO E BANCO ALIMENTARE ANCORA INSIEME PER I PIÙ BISOGNOSI

530.000 piatti di riso destinati ai più bisognosi in Lombardia grazie alle capsule esauste di caffè: in occasione della Giornata internazionale della Solidarietà umana, il 20 dicembre, Nespresso ha rinnovato il suo impegno al fianco di Banco Alimentare Lombardia e, con il progetto ‘Da Chicco a Chicco’, quest’anno ha donato all’associazione 475 quintali di riso, da destinare alle 1.200 strutture caritative e oltre 200.000 persone in difficoltà. A queste cifre si sommano i 310 quintali erogati a Banco Alimentare di Lazio e Piemonte, per un totale di 785 quintali di riso offerti alle tre regioni, equivalenti a 875mila piatti, per più di 2.000 strutture caritative: sono oltre 400.000 le persone complessivamente raggiunte. Obiettivo dell’azienda è sostenere con il progetto 1 milione di persone entro il 2025. Dalle capsule restituite dai clienti, l’alluminio viene trasformato in nuovi oggetti mentre il caffè esausto viene trasformato in compost e successivamente ceduto a una risaia in Italia. Il riso prodotto viene poi riacquistato da Nespresso e donato. La consegna di riso Nespresso quest’anno è particolarmente atteso spiega Anna Clerici, Relazioni Esterne e Fundraising per Banco Alimentare della Lombardia: “Dai primi mesi del 2022 abbiamo registrato una flessione nel recupero di cibo per l’aumento dei costi, mentre il bisogno alimentare è in continua crescita. In particolare – sottolinea- scarseggia il riso, dall’inizio dell’anno le quantità di prodotto recuperato sono state estremamente ridotte”.

Si tratta di un’iniziativa, sottolinea la Sustainability & SHE Manager di Nespresso Italiana, Silvia Totaro, che “anno dopo anno, ci impegniamo a far crescere, con investimenti che hanno finora superato i 7 milioni di euro”. Nel 2021 sono state recuperate oltre 1.500 tonnellate di capsule esauste in tutta Italia e nel primo semestre 2022 ne sono state già raccolte oltre 900 tonnellate, che corrispondono ad un +17% rispetto allo stesso periodo del 2021.

ESPRESSO ITALIANO CHAMPION, IL MIGLIOR ESPRESSO ITALIANO È DI NICO BREGOLIN PER ESSSE CAFFÈ

Quattro espressi e quattro cappuccini in undici minuti, tarando macchina e macinadosatore: una sfida che ha visto in campo le aziende che compongono lo IEI, Istituto Espresso Italiano, nel corso dell’Espresso Italiano Champion andato in scena il 30 novembre e 1° dicembre scorsi a Milano, presso “Saporè” in Piazza Duomo. E a trionfare è stato il veneto Nico Bregolin che ha scelto l’unicità di Miscela Masini, Miscela Premium di Essse Caffè: una soddisfazione per il vincitore e per l’azienda bolognese, a riconferma di eccellenza, passione e rigore che contraddistinguono la storica torrefazione. Non a caso Essse Caffè è membro fondatore dell’Istituto Espresso Italiano (IEI), la cui missione è tutelare e promuovere la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. “Ho 43 anni e da 19 anni gestisco il mio ‘Baribal’ a Rovigo. – racconta Nico – La mia passione vera e propria nei confronti del caffè è arrivata all’inizio del 2016 quando ho conosciuto Essse Caffè. Da lì è nato un vero amore nei confronti di questo ‘rituale’ e ora voglio solo continuare a crescere in questo settore così bello e sempre in evoluzione”.

Al campionato dedicato all’espresso, hanno partecipato più di 400 concorrenti da tutto il mondo. La gara ha previsto una giura tecnica e una sensoriale, quest’ultima con assaggi blind secondo gli standard dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac).

LATEST NEWS 23 LATEST NEWS • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023
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YOUR BEST MILK IVS PRESENTA AL MERCATO UNA MACCHINA CHE UTILIZZA LATTE LIQUIDO

FIN DALL’INTRODUZIONE DELLA E61 DI FAEMA

NEL LONTANO 1963, LE MACCHINE DEL VENDING HANNO EROGATO IL CAFFÈ ESPRESSO CON UNA

TECNOLOGIA DEL TUTTO SIMILE A QUELLA DEL BAR, PARTENDO DAL PRODOTTO IN GRANI MACINATO AL MOMENTO. QUESTO È STATO UNO DEI PRINCIPALI

MOTIVI DEL SUCCESSO DI QUESTO CANALE

DISTRIBUTIVO, ANCHE SE SORPRENDENTEMENTE

SEMBRA CHE IL CONSUMATORE, NEL TEMPO, SE NE SIA DIMENTICATO INVECE, PER QUANDO RIGUARDA

IL MONDO DELLE BEVANDE COMPLEMENTARI A BASE LATTE, A CIRCA 60 ANNI DALL’USCITA DELLA

E61, NON È ANCORA PRESENTE SUL MERCATO UNA

MACCHINA CHE EROGHI IL PRODOTTO PARTENDO

DAL FORMATO LIQUIDO, O MEGLIO MONTATO, COME

È INVECE STANDARD NEL MONDO BAR. IVS GROUP, SOCIETÀ DI GESTIONE LEADER IN ITALIA E SECONDO OPERATORE A LIVELLO EUROPEO, DA SEMPRE AZIENDA DI RIFERIMENTO DELL’INTERO SETTORE A LIVELLO TECNOLOGICO, STA PER SUPERARE ANCHE QUESTO IMPORTANTE CONFINE E PRESENTA AL MERCATO UNA MACCHINA AUTOMATICA CHE PREPARA BEVANDE CALDE UTILIZZANDO LATTE LIQUIDO.

PER CONOSCERE NEI DETTAGLI QUESTO IMPORTANTE PROGETTO E LE SUE PRINCIPALI CARATTERISTICHE, LA REDAZIONE DI D.A. ITALIA HA INCONTRATO E INTERVISTATO ANTONIO TARTARO CEO DI IVS GROUP.

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GESTORI

MILK-IT Formula

INTERVISTA CON ANTONIO TARTARO

Quali considerazioni strategiche vi hanno portato a investire in un progetto così complesso come il latte liquido in un distributore automatico? A convincerci a sviluppare questo progetto è stata la tendenza, soprattutto tra i consumatori più giovani, a scegliere bevande alternative o complementari al caffè, espresso o meno che sia. Come società di gestione, Il nostro compito è soddisfare le richieste dei nostri clienti, quindi bicchiere più grande e un’ampia offerta di bevande anche a base di vero latte. Le

QUELLO CHE INTENDIAMO CREARE È UN VERO E PROPRIO MANIFESTO DEL VALORE, LA RIVENDITA POTRÀ BEN COMUNICARE QUALI SONO I LIVELLI DI PROFITTO CHE CON LE SOLUZIONI MESSEGLI A DISPOSIZIONE SI POTRANNO CONSEGUIRE.

soluzioni sino ad oggi adottate dal settore invero non garantivano il medesimo risultato del bar, accentuando il già ampio gap di qualità purtroppo percepito dal consumatore finale quando consuma ai distributori automatici. Chiaro che una bevanda di alta qualità, se ben presentata al consumatore può anche innescare dinamiche più che profittevoli in termini di prezzo richiedibile.

Come siete riusciti a vincere la sfida di gestire la macchinabilità di un prodotto liquido e altamente deperibile? Abbiamo valutato se questo tipo di prodotto fosse macchinabile e la risposta è stata positiva. Siamo riusciti a utilizzare il latte liquido in

GESTORI IVS ITALIA
25 • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023

due modi: un primo metodo lo abbiamo sviluppato con Evoca, l’altro lo abbiamo messo a punto da soli, importando una tecnologia europea, quella di Lattiz® della FrieslandCampina , sulla macchina Ducale, l’unica che si presta immediatamente a livello tecnico, avendo un braccetto meccanico che posiziona il bicchiere direttamente sotto il gruppo erogatore. Evitando così l’utilizzo di tubi e convogliatori che espongono la soluzione alla proliferazione batterica, imponendo scomodi e costosi cicli di sanificazione e pulizia. Abbiamo preferito esplorare i due metodi – sviluppati in parallelo - perché non è stato semplice convincere i nostri partner olandesi che era possibile rispettare i loro stringenti requisiti sanitari di igiene e sicurezza alimentare all’interno del distributore automatico. I due sistemi hanno in comune tra loro solo la macchina che li ospita: la Ducale City, la tecnologia adottata in uno e nell’altro è completamente differente.

C’è voluto un anno solo per chiudere l’accordo con FrieslandCampina e abbiamo dovuto replicare totalmente i loro algorit-

mi, i loro cicli di sicurezza e di sterilizzazione, molto attenti all’assenza totale di ogni minima contaminazione nel prodotto. Dopo una fase molto intensa di lavoro del nostro reparto di Ricerca & Sviluppo, siamo riusciti a raggiungere i requisiti richiestici e questa soluzione si è rivelata la migliore in termini di macchinabilità del latte liquido. Un aspetto che abbiamo considerato prioritario nello sviluppo di questo progetto è aver fatto in modo che questa innovazione fosse economicamente sostenibile per il gestore. L’abbiamo ottenuto – e brevettato! – e questo fa davvero la differenza.

Quale pensiate sia la capacità ideale di un box contenitore di latte liquido all’interno di un distributore automatico? Il box fa parte della tecnologia importata. Non abbiamo volumi tali da giustificare, per ora, un formato diverso e quindi ci adattiamo a quelli che sono già sul mercato. Quella della scelta e dell’implementazione nel progetto del contenitore è stata la difficoltà principale, una sfida non da poco che, sin dalle primissime

fasi, abbiamo cercato di risolvere. Abbiamo ideato e brevettato il montaggio di due BiB (Bag in Box) in serie. Sfruttando questa tecnologia, siamo riusciti a creare un sistema per cui l’operatore, quando si trova a rifornire la macchina, rimuove o sostituisce solo il BIB esaurito. Questo evita da un lato la dispersione del prodotto residuo (se l’operatore va a rifornire la macchina e si trova 25cc di latte ancora nel BIB ha solo due scelte: rimuoverlo e buttar via il residuo, oppure rischiare che ad un certo punto il latte finisca e dunque arrivi una chiamata per un ulteriore rifornimento). La shelf-life del BiB garantita da Lattiz® è di 10 giorni, anche se secondo i nostri test potrà arrivare tranquillamente a 20 giorni.

La sostituzione è intuitiva o l’ARD viene istruito in modo particolare? C’è una procedura corretta per farlo, un’istruzione di caricamento: il contenitore non si deve prendere dal beccuccio, ma dalla manichetta interna. È un’accortezza che va osservata dal caricatore. Abbiamo preferito, per ragioni di igiene e sicurezza,

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per ora, non utilizzare scatole di cartone ma di metallo, poi valuteremo un’eventuale evoluzione. In ogni caso l’operazione di sostituzione è molto semplice, non ci vuole una particolare formazione, è sicuramente più difficile caricare la campana del sottovuoto!

Abbiamo comunque formato gli operatori e pensiamo di realizzare un video per istruire nel modo migliore i nostri addetti. Lo faremo già per la prima installazione, prevista a Torino.

Il trasporto del latte liquido nel furgone richiede condizioni particolari? No, il latte può essere trasportato tranquillamente con altri prodotti, senza particolari temperature di conservazione e questa è una grossa agevolazione che vale anche per la macchina: non si devono aggiungere gruppi refrigeranti (salvo che non si vogliano anche servire bevande fredde…).

Aver importato una tecnologia collaudata ed esistente ci ha dato tutti vantaggi, così come importare procedure già esistenti e sperimentate su volumi importanti in tutta Europa. Non è immediato trasferire

tutto questo all’interno di un distributore automatico, ma hai il vantaggio di non partire da zero. Anche l’HACCP, lo abbiamo ereditato per gran parte dai nostri partner olandesi. Dal punto di vista tecnico non è stato banale, perché abbiamo dovuto comunque integrare il sistema sul distributore automatico.

Il beccuccio deve essere pulito? Il beccuccio viene semplicemente gettato e sostituito. Inoltre non c’è il tubo, un elemento che generava criticità. La soluzione Lattiz va messa a cavallo del punto erogazione evitando tubi, perché ogni collegamento, quando si eroga il latte liquido, comporta altrimenti un ciclo di sanificazione.

In occasione di Venditalia, Necta ha presentato un distributore che erogava anche latte liquido freddo. Credete anche in questo segmento o vi concentrerete solo sul latte a temperatura ambiente per il mondo del caldo? Sì, pensiamo di implementare nel progetto anche il latte liquido freddo. L’obiettivo è avere una macchina completa, che offra entrambe

le scelte. Ovviamente la priorità era quella di dotare un distributore automatico della possibilità di erogare latte liquido nelle bevande calde. Ma nel frattempo, abbiamo già iniziato a lavorare sulla seconda parte del progetto che riguarda le bevande fredde.

Usare il latte comporta un costo. Quale previsione di prezzo avete per questo tipo di erogazione? Ci proporremo al mercato con varie fasce di prezzo, per capire l’elasticità dell’utente di fronte a questo tipo di bevanda; quindi la misureremo sulla fascia di prezzo 1,5 - 2,5 euro (ma anche fino a 3 euro in determinate locazioni e per alcune tipologie di prodotto). Ovviamente dovremo valutare la rotazione del prodotto. La questione è molto dibattuta al nostro interno, ma bisogna uscire sul mercato per capire davvero la propensione di acquisto dei consumatori. Quello che abbiamo già visto, con i primi test, è che il consumo si sposta notevolmente sul latte liquido e che non è un tabù pagare un significativo aumento di prezzo rispetto agli attuali standard.

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Il latte in polvere sparirà dalle macchine attrezzate con i BiB Lattiz o verrà usato per altre preparazioni? Dipenderà molto da dove verrà installata la macchina. Ad esempio, in Spagna, dove siamo più avanti data l’incidenza più elevata della richiesta di latte, abbiamo deciso di provare una doppia introduzione. Questo ci permette anche un confronto. In questo mercato la concorrenza si gioca sul cosiddetto cortado, non sull’espresso, quindi la macchina deve necessariamente erogare il latte.

La selezione di un unico fornitore non è un punto critico del progetto? In caso di aumenti siete obbligati ad adeguarvi. Lo è già stato. Nella sperimentazione con Evoca siamo incappati in una carenza di produzione. Noi abbiamo scelto di affidarci al secondo produttore mondiale di latte, proprio per assicurarci qualità e un certo equilibrio nei costi. Nel caso di un giustificato aumento della materia prima, spiegheremo all’utente finale il perché della crescita dei prezzi. Per ora, inoltre, la tecnologia più economica e che permette sicurezza alimentare oltre a una gestione lunga del prodotto, appartiene a loro. Il latte esce già montato dalla valvola, senza problematiche di ristagno, perché la vera problematica del latte nel vending è quella legata alla sterilizzazione dei tubi.

Avete pensato a come comunicare al consumatore la presenza di latte fresco nella macchina? Nella maggior parte delle macchine "Vision” la presenza del latte si può vedere chiaramente, perché il liquido esce dal beccuccio e finisce direttamente nel bicchiere. In ogni caso, le scatole contenitive hanno una grafica che rimarca la forma liquida del latte e i touch riporteranno chiaramente l’informazione.

Quello che è stato sorprendente, quando abbiamo cominciato ad utilizzare questa macchina con la porta “Vision”, è stato l’impatto. Il sottovuoto è un grandissimo argomento di vendita.

Il latte non farà eccezione, sarà un argomento con il buyer, proprio come il sottovuoto e va mostrato al consumatore, che potrà seguire l’erogazione. Per questo motivo abbiamo anche fatto un po’ di versioni concept della macchina con una vetrina totalmente trasparente, anche se per farlo abbiamo “sacrificato” una colonna bicchieri. In futuro troveremo un’altra collocazione per le colonne e lasceremo la parte anteriore della macchina totalmente visibile.

Nei bar la richiesta dell’aggiunta di latte nelle bevande calde è davvero molto variegata. Nel vending le consumazioni saranno preimpostate o ci sarà la possibilità di gestire la quantità di prodotto? Al momento le quantità e le proporzioni nelle dosi sono standard, anche se il bicchiere è disponibile in tre formati: 110, 160 e 250 ml. Prossimamente però, con dei nuovi kit sviluppati da N-and, arriveremo a dare istruzioni molto più complesse alle macchine e quindi lasceremo al consumatore, entro dei limiti prefissati, la possibilità di comporre la propria bevanda perché, nel momento in cui selezioni sul touchscreen o fai login con l’applicazione mobile CoffeecApp, puoi scegliere il tuo caffè goloso, il tuo caffè macchiato, il tuo Frappuccino ecc., con le dosi che vorrai.

Il microclima interno della macchina è compatibile con questo progetto? Sì, lo abbiamo provato sul campo. Nei test condotti dagli olandesi sono state collaudate cinque macchine, messe in batteria in laboratorio anche con una temperatura molto elevata e i BIB hanno resistito un mese. Dopo 15-16 giorni abbiamo registrato soltanto un leggero cambiamento nel colore del latte ma, a livello microbiologico, non è proliferato nulla. Abbiamo fatto analisi chimiche e batteriologiche da laboratori accreditati e ci hanno certificato la sicurezza di questo prodotto, anche quando “stressato” da condizioni climatiche estreme.

Quanto tempo ha richiesto mettere a punto tutti gli aspetti di questa nuova macchina? Circa due anni. Un anno per convincere gli olandesi, mentre sviluppavamo il progetto, e altri dodici mesi per mettere a punto la macchina.

Questo prodotto sarà gestito in esclusiva da IVS? L’esclusiva è di IVS ed è anche coperta da brevetto. Ovviamente la macchina potrà anche essere messa a disposizione delle plurime attività che oramai lo caratterizzano. Siamo ben consci che con le operazioni perfezionate quest’anno il Gruppo IVS ha modificato il suo assetto e deve anche modificare il suo tradizionale modo di stare ed affrontare il mercato. L’ingresso nel perimetro del Gruppo delle rivendite impone di rivisitare le strategie di approccio e siamo pronti a fare sistema con coloro i quali intuiranno il valore di uno strumento di questo genere e con tutti gli operatori, piccoli e grandi che sono consci che la cre-

azione del valore è centrale per stare sul mercato ….e per fortuna sono tanti! Pensiamo infatti che, soprattutto in un momento critico come quello attuale, in cui si devono coprire degli incrementi di costo, questa possa essere una grande opportunità per i gestori illuminati. Avere un’arma commerciale per uscire dal paradigma dei 30/40 centesimi per una consumazione, è un’opportunità per tutti. Il nostro mondo è fatto da persone intelligenti così come di persone che puntano ad obiettivi nel breve periodo: noi ci rivolgiamo a chi ha una visione imprenditoriale evoluta e lungimirante.

È vero: IVS, dopo le recenti importanti acquisizioni, è diventato contemporaneamente rivenditore e gestore. Come gestirete questa delicata situazione? IVS ha sempre avuto sul territorio decine persone incaricate di sviluppare il mercato portando soluzioni tecnologiche di successo, quindi offrendo un vero e proprio cambiamento al cliente. Questo è il motivo per cui il Gruppo è sempre in crescita sia come margine che come volumi Non dimentichiamoci che a seguito delle recenti operazioni di business combination abbiamo avuto la fortuna di conoscere i manager e i collaboratori delle rivendite - che sono stati tutti confermati nei loro fondamentali ruoli – e, se possibile, ne abbiamo ulteriormente accentuato le rispettive autonomie decisionali in seno alla Business Unit B2B. I manager ai vertici delle business unit B2B e B2C, sanno di poter contare sulle risorse condivise che la Holding di controllo mette loro a disposizione (come nel caso della macchina oggi in commento), ma ognuno di loro ha i propri obiettivi, che saranno però sempre ispirati alla crescita complessiva del settore. Da quello che percepiamo gli effetti positivi di questa collaborazione si stanno già percependo soprattutto nel sud-Italia. E’ sempre utile sottolineare come una bevanda venduta al prezzo corretto realizza la giusta marginalità (pensiamo a Starbucks), crea valore e permette di coprire costi che sono sempre crescenti. Basta guardare all’EBTDA delle migliori gestioni, grandi o piccole che siano: i numeri parlano chiaro: creare valore premia in termini di stabilità e di guadagni. È possibile avere oltre il 20% di margine operativo lordo, reale e, tenendo sotto controllo investimenti (capex per dirla all’inglese) e ovviamente i ristorni anche una generazione di cassa ragguardevole. Perché non farlo?

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Dopo la macchina del latte, verranno rese disponibili anche le altre tecnologie sviluppate da IVS? La macchina del latte sarà l’occasione per implementare anche tutta una serie di altre soluzioni e tecnologie. Quello che intendiamo creare è un vero e proprio manifesto del valore, nel senso che la rivendita potrà ben comunicare quali sono i livelli di profitto che con le soluzioni messegli a disposizione si potranno conseguire. Ci rivolgiamo a quegli imprenditori che intendono investire nella propria azienda nel lungo periodo, che sono attenti al valore. Sono sicuro che molti gestori aderiranno a questo manifesto e tutte le tecnologie che IVS svilupperà saranno nel tempo messe a disposizione per questo fine.

L’azienda investe davvero molto in tecnologia. Quanto è importante questo aspetto per IVS e per il futuro dell’intero settore? Per noi investire in tecnologia è fondamentale, anche se non sempre è facile spiegare questo tipo di investimento. Ad esempio, quando è arrivata la tecnologia del touchscreen, non siamo riusciti a far convergere i fabbricanti su un’unica piattaforma, spiegando loro che sarebbe stata invece un plus per il settore. Adesso più o meno tutti hanno capito che il vantaggio non sta nel touch in sé, perché è una tecnologia standard, importata e che ogni tre anni sostanzialmente cambia. Bisogna entrare nell’ottica del progetto

aperto in cui più consumatori “prendi”, maggiore sarà l’interesse del brand che vende i prodotti in quel canale distributivo, quindi maggiore sarà la possibilità si innescare engagement con il consumatore finale. Dividere quei ricavi in funzione dei consumatori che ognuno porta, non dovrebbe essere un problema. La piattaforma però la sviluppa solo chi ne ha le capacità ed è per questo per cui noi abbiamo preso la nostra app e tutta la tecnologia che c’è dietro e l’abbiamo affidata a N-and, affinché diventasse un’azienda propria, che sviluppasse le sue soluzioni, che sono aperte al mondo delle gestioni. È un’azienda che vive di vita propria e che ne sono convinto avrà una rapida crescita ed uno sviluppo interessante e – perché no? – anche sbarcare in uno dei mercati finanziari che sempre di più apprezzano le fintech ..e, lasciatemi aggiungere in questo caso persino profittevoli! CoffeecApp® è arrivata ad un milione di download, con poco meno di 300.000 utenti che tutti i giorni la utilizzano. Quando arriveremo a mezzo milione di utenti costanti, riteniamo che sarà arrivato il momento di utilizzare quello strumento come un vero e proprio media. È un lavoro che non puoi fare all’interno di una gestione; quindi, è passato ad una legal entity indipendente, che la gestisce come azienda in senso proprio, perché deve fare profitto, non solo fornendo servizi ai gestori, ma principalmente attivando una serie di linee di ricavo che provengono dal

mondo di chi ha il brand da e per comunicare con gli utenti. Il vending è uno dei pochissimi canali che consente alla Marca di avere una comunicazione vera, quotidiana e diretta con l’utente finale.

IVS può contare su collaboratori con competenze così specifiche? Altri competitor possono permetterselo? L’R&D è costoso e richiede competenze. Puoi crearlo solo all’interno di un conto economico in grado di sostenere gli investimenti che richiede, altrimenti devi fare ricorso al capitale e comportarti come una start-up. IVS è sempre stata leader, questa è l’eredità di Cesare Cerea: è vivo, è la testa di IVS. IVS inventa, spende, ma poi prima o dopo porta a termine i progetti, al momento giusto, aumentando il suo conto economico. Basta guardare l’esempio del sottovuoto: quando è stato proposto sul mercato non ha avuto particolare successo. IVS invece l’ha adottato, anche se i primi sei mesi sono stati da incubo per la messa a punto e ci sono stati problemi ogni giorno. Poi però abbiamo trovato la quadra e siamo passati subito dal primo modello City 600, alla City 700 con l’approccio vision. La macchina teoricamente era sovradimensionata e il sottovuoto posizionato dove tecnicamente non serviva, ma noi eravamo interessati all’approccio con il buyer e poi con il consumatore. Quello ha fatto la vera differenza e ne ha decretato il successo.

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FABBRICANTI

VESTICOLOR IL SISTEMA INNOVATIVO PER LA COLORAZIONE DEI POLIMERI

LE MATERIE PLASTICHE SONO UN ELEMENTO ESSENZIALE PER LA COSTRUZIONE DI NUMEROSI

COMPONENTI DEL SETTORE OCS E DEL VENDING, LE CARATTERISTICHE UNICHE DI QUESTO TIPO DI MATERIALE NE HANNO DECRETATO IL SUCCESSO E L’IMPLEMENTAZIONE IN QUALUNQUE PROGETTO COSTRUTTIVO DEL NOSTRO SETTORE, SINO A DIVENTARNE UNA CARATTERISTICA DISTINTIVA.

SI PENSI AD ESEMPIO A TUTTA LA GAMMA DI MACCHINE PER IL SEGMENTO OCS. L’ELEMENTO CHE LE DISTINGUE AGLI OCCHI DEL CONSUMATORE È LA FORMA ED IL COLORE DELLA SCOCCA E DELLA VASCHETTA. TUTTI I PROGETTI DI DESIGN DELLE MACCHINE REALIZZATE NEGLI ULTIMI ANNI, SONO SEMPRE PARTITI DA LÌ.

OGGI, PERÒ, UN MODELLO CON DELLE LINEE E COLORI ACCATTIVANTI, NON È PIÙ SUFFICIENTE PER COSTRUIRE UN PROGETTO DI SUCCESSO,

PERCHÉ GLI STAKEHOLDER PRETENDONO ANCHE UN’ATTENZIONE MOLTO SPINTA ALLA SOSTENIBILITÀ DELLE PRODUZIONI INDUSTRIALI. LA COLORAZIONE DELLE MATERIE PLASTICHE GIOCA UN RUOLO FONDAMENTALE IN QUESTO AMBITO ED È PROPRIO SU QUESTO ASPETTO CHE VESTICOLOR, UN’INNOVATIVA AZIENDA VICENTINA, GRAZIE AD UN TEAM COMPETENTE E DINAMICO, HA TROVATO UNA SOLUZIONE ESTREMAMENTE FLESSIBILE (POSSIBILITÀ DI CAMPIONATURA IN QUALSIASI QUANTITÀ, SENZA MINIMO D’ORDINE, E IN QUALUNQUE COLORE) E SOSTENIBILE, CON IL 90% DI RISPARMIO ENERGETICO GRAZIE AD UNA BASSISSIMA CARBON FOOTPRINT.

PER CONOSCERE MEGLIO QUESTA REALTÀ, LA NOSTRA REDAZIONE HA INTERVISTATO FILIPPO FOCHESATO COLOMBANI , CO FOUNDER AND GENERAL MANAGER DI VESTICOLOR

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• DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023

INTERVISTA CON IL DR. FILIPPO FOCHESATO COLOMBANI

Creare innovazione in un settore come quello delle materie plastiche non è affatto semplice. Come ci siete riusciti? Vesticolor è un’azienda giovane e improntata all’innovazione e il nostro team ha letteralmente inventato un nuovo metodo di colorazione dei materiali. All’apparenza i granuli Vesticolor® sono simili a quelli colorati per estrusione, ma in realtà internamente rimangono neutri. Ogni singolo granulo viene ricoperto di uno strato di colore, fissato sulla superficie. In

VESTICOLOR È TRA LE PRIME AZIENDE ITALIANE NEL CAMPO DELLA COLORAZIONE DEI POLIMERI AD AVER OTTENUTO LA CERTIFICAZIONE ISCC+

fase di stampaggio, la pressa fonde il granulo, conferendo all’articolo stampato un colore pieno e privo di imperfezioni. È un metodo unico e brevettato sviluppato internamente, frutto di anni di esperienza e di competenza nel settore delle materie plastiche.

Quali vantaggi offre il vostro nuovo metodo? Il nostro sistema di colorazione dei granuli si avvale di importanti plus. Innanzitutto il materiale è essiccato e pronto da stampare, grazie alla tecnologia Vesticolor, i granuli di materiale vengono forniti già deumidificati e imballati in sacchi con anima di alluminio.

FABBRICANTI VESTICOLOR
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Inoltre abbiamo una scelta di colori infinita, Pantone, RAL, NCS, o semplicemente un campione da imitare. Effetti metallizzati, perlescenti, fumè, tinte trasparenti, colori ad interferenza e tutto quello che la fantasia può suggerire. Facciamo anche una valutazione delle proposte su placchette illustrative stampate con il materiale del cliente.

La velocità di esecuzione degli ordini è un fattore spesso decisivo, le vostre forniture personalizzate sono rapide?La velocità è una delle nostre caratteristiche fondanti. Il nostro cliente ha finalmente la possibilità di ordinare sul venduto migliorando il livello del suo servizio e la gestione del magazzino. Con Vesticolor i tempi di studio del colore e la fornitura delle campionature sono brevissimi, gli ordini vengono così sbrigati in pochissimi giorni lavorativi. Utilizziamo soltanto materiali di prima scelta. Il tipo, il nome commerciale ed il numero di lotto del produttore

di polimero sono sempre riportati in etichetta per una completa tracciabilità. Vesticolor è quindi non solo veloce ma anche sicuro.

È possibile realizzare anche piccoli lotti di materiale con colori personalizzati? Vesticolor permette di colorare materiale omologato anche in bassi volumi, senza dover sottostare ai lotti minimi dei produttori o essere costretti a masterizzare a bordo macchina. Attraverso il nostro metodo non ci sono sprechi o avanzi di magazzino inutilizzati né di materiale colorato né di masterbatch.

Oggi la sostenibilità ha un peso davvero importante nei processi produttivi. Il vostro metodo presenta dei vantaggi anche in questo campo? Il nostro metodo richiede una minima quantità di energia, circa il 10% di quella “tradizionale”: ciò ci consente di presentarci al mercato con una Carbon Footprint bassissima.

Stiamo infatti conseguendo la ISO 14067 che definisce i principi, i requisiti e le linee guida per la quantificazione e il reporting della CFP (Carbon Footprint di prodotto), basandosi sugli standard internazionali di riferimento per gli studi LCA (ISO 14040 e ISO 14044).

Oltre a questa certificazione ne avete conseguite altre? Sì, sempre in ambito di sostenibilità, Vesticolor e’ tra le prime aziende italiane nel campo della colorazione dei polimeri ad aver ottenuto la certificazione ISCC+, che copre le principali famiglie di polimeri utilizzate nel settore OCS e nel vending, e che, in abbinamento al CFP piu’ basso del settore rende la nostra azienda una eccellenza per le metriche di sostenibilità.

32 FABBRICANTI VESTICOLOR
Inoltre Vesticolor è un’azienda certificata TUV UNI EN ISO 9001

STATI GENERALI DEL VENDING 2022

IL 16 NOVEMBRE A ROMA, PRESSO LA SEDE DI CONFCOMMERCIO, SI SONO TENUTI GLI STATI GENERALI DEL VENDING 2022, IL PIÙ IMPORTANTE

APPUNTAMENTO CON LE ISTITUZIONI PER IL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA, ORGANIZZATO DA CONFIDA.

INTRODOTTO DAL PRESIDENTE DI CONFCOMMERCIO

CARLO SANGALLI E DAL PRESIDENTE DI CONFIDA

MASSIMO TRAPLETTI, L’EVENTO HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI NUMEROSI ESPONENTI

POLITICI DEL NUOVO GOVERNO E PARLAMENTO TRA CUI IL VICE PRESIDENTE DELLA CAMERA ON.

GIORGIO MULÉ, IL VICEMINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA ON. VANNIA GAVA, IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE FINANZE ON. MARCO OSNATO E IL VICE PRESIDENTE ON. ALBERTO

BAGNAI. PRESENTI ANCHE GLI ONOREVOLI VITO DE PALMA, STEFANO GRAZIANO, LUCA SQUERI E I

SENATORI MARCO LISEI E RAFFAELLA PAITA. IL TEMA DELL’ASSISE DI QUEST’ANNO, COORDINATA DAL NOTO GIORNALISTA E CONDUTTORE

TELEVISIVO PAOLO DEL DEBBIO, È STATO “LA SFIDA SOSTENIBILE E DIGITALE” CHE IL SETTORE SI APPRESTA AD AFFRONTARE. IL PRESIDENTE DELLE IMPRESE DI GESTIONE PIO LUNEL HA PRESENTATO I DATI DELL’ANDAMENTO DEL SETTORE NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2022. IL PRESIDENTE DEI GIOVANI IMPRENDITORI ROBERTO PACE HA PARLATO DELLA TRANSIZIONE SOSTENIBILE DEL SETTORE METTENDONE IN EVIDENZA SIA LE OPPORTUNITÀ

SIA GLI ASPETTI CRITICI TRA CUI LA BOZZA DEI CRITERI AMBIENTALI MINIMI DEI SERVIZI DI RISTORO. INFINE, IL PRESIDENTE DEI FABBRICANTI ROBERTO PELLEGRINI CHE HA INVECE ILLUSTRATO LE PRINCIPALI LINEE DI SVILUPPO DELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE DEL VENDING,

EVENTI 34
• DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023
“LA SFIDA SOSTENIBILE E DIGITALE”

EVIDENZIANDO LA CRITICITÀ DI ADEMPIERE

ALL’OBBLIGO DELL’ACCETTAZIONE DELLE CARTE

DI PAGAMENTO SU TUTTE LE 800.000 VENDING

MACHINE PRESENTI NEL PAESE.

IL PRESIDENTE DI NOMISMA ENERGIA DAVIDE

TABARELLI E IL DIRETTORE DELL’UFFICIO STUDI

DI CONFCOMMERCIO MARIANO BELLA HANNO

ILLUSTRATO LA SITUAZIONE ECONOMICA E LA

CRISI ENERGETICA CHE STA VIVENDO IL NOSTRO PAESE. IL DOCENTE DI SVILUPPO SOSTENIBILE

DELL’UNIVERSITÀ LUISS ALDO RAVAZZI DOUVAN

HA EVIDENZIATO L’IMPORTANZA PER LE AZIENDE

DI INTRAPRENDERE UN PERCORSO VERSO LA

TRANSIZIONE SOSTENIBILE E IL DIRETTORE

GENERALE DI PAGOPA MAURIZIO FATARELLA

HA IPOTIZZATO UN POSSIBILE SVILUPPO DELLE

FUNZIONALITÀ DIGITALI DELLE VENDING MACHINE

NELLA DIREZIONE DI RAPPRESENTARE ANCHE

PUNTO DI DIALOGO TRA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E CITTADINI PER I PAGAMENTI.

NEL POMERIGGIO, IL PRESIDENTE DI CONFIDA

MASSIMO TRAPLETTI E IL DIRETTORE MICHELE ADT HANNO DATO IL VIA A UN IMPORTANTE INIZIATIVA, CHE SARÀ REALIZZATA CON LA COLLABORAZIONE DELLA SOCIETÀ DI CONSULENZA ERNST & YOUNG, VOLTA ALLA REALIZZAZIONE DI PROGETTI E SERVIZI PER SUPPORTARE GLI ASSOCIATI NELLE TRANSIZIONI SOSTENIBILE E DIGITALE.

UN SUCCESSO ANCHE IN TERMINI DI PUBBLICO, CON 200 IMPRENDITORI DEL SETTORE PRESENTI IN SALA. LA NOSTRA REDAZIONE, PRESENTE ALL’EVENTO, HA RACCOLTO LE PAROLE PIÙ SIGNIFICATIVE DEI RELATORI CHE HANNO ANIMATO IL CONFRONTO, UTILE A DETERMINARE L’ATTEGGIAMENTO DEL NUOVO ESECUTIVO NEI CONFRONTI DEL MONDO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA.

EVENTI STATI GENERALI DEL VENDING
35 • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023

AD APRIRE I LAVORI, IL SALUTO

DEL PRESIDENTE DI CONFCOMMERCIO

“Cari Amici, Cari Colleghi, benvenuti all’undicesima edizione degli Stati Generali del Vending!

Gli Stati Generali rappresentano un momento importante per il nostro settore nel quale vengono trattate le tematiche di più stringente attualità e interesse per le imprese della distribuzione automatica. È un importante confronto tra noi e con i rappresentanti delle istituzioni. E sono ormai molti i rappresentanti delle istituzioni che in questi anni sono intervenuti in questa assise e che sono andati via portando con sé un’immagine più chiara del valore della filiera della distribuzione automatica nel nostro Paese.

La vostra ampia partecipazione, che ha sempre caratterizzato questo evento, testimonia l’interesse che le imprese del nostro comparto hanno per questo appuntamento

e restituisce l’immagine di un settore forte, dinamico che non si arrende anche di fronte alle difficoltà che abbiamo affrontato e stiamo affrontando in questi anni. Oggi questo appuntamento ha un valore ancora più grande. Siamo infatti all’inizio di una nuova legislatura che ha modificato la rappresentanza politica. La legge costituzionale 19 ottobre 2020 n. 1 ha ridotto il numero dei parlamentari da 630 a 400 e i senatori elettivi da 315 a 200.

Da un mese circa abbiamo i nuovi rappresentanti, molti dei quali sono cambiati rispetto alla precedente legislatura, e da qualche settimana abbiamo un nuovo Governo. Auguriamo a tutti un buon lavoro consci dell’importanza, in un momento così difficile per il Paese, di avere un Parlamento e un Governo che possano operare efficacemente e stabilmente per venire incontro alle necessità di famiglie ed imprese.

Negli ultimi due anni, infatti, la crisi legata alla pandemia da Covid -19 ha portato con sè delle gravi perdite per le imprese: nel 2020 il nostro settore ha perso il 31,95% del fatturato rispetto all’anno precedente.

L’impatto dello smart working sul lavoro privato e pubblico, la didattica a distanza, le chiusure di centri sportivi e dei luoghi di aggregazione, la minor propensione a viaggiare, l’assenza degli accompagnatori e dei visitatori negli ospedali e strutture sanitarie hanno colpito duramente il nostro settore. Nel 2021 abbiamo registrato una ripresa ma la perdita rispetto al 2019 è stata comunque del -23,70%.

Le imprese del nostro settore hanno reagito, come loro consuetudine, mostrando una grande resilienza, senza alcun ristoro o aiuto da parte dello Stato. I precedenti Governi non hanno compreso che la promozione dello smart working portava come conseguenza un danno alle nostre imprese ed a tutte quelle del commercio che ruotano intorno alle attività industriali e non, come bar, ristoranti e mobilità. La nostra economia, in particolare il commercio, è basato sul presupposto che le persone la mattina escano di casa per recarsi al lavoro. Non si può pensare di cambiare i modelli di vita e di lavoro delle persone senza preoccuparsi delle conseguenze che si possono generare

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per interi comparti come il nostro, che da lavoro a oltre 30 mila persone, senza considerare tutto l’indotto. Nell’anno in corso, alle conseguenze della pandemia, si sono aggiunte quelle della guerra russo –ucraina che ha portato con sé la crisi delle materie prime generando mancanza di prodotti, aumenti vertiginosi dei prezzi, oltre alla crisi energetica con la crescita dei prezzi di carburanti, elettricità e gas. Come conseguenza stimiamo che il nostro comparto chiuda l’anno 2022 con ancora un 10/15% in meno rispetto al 2019. Una perdita che non sappiamo in quanto tempo e se verrà mai colmata. A questa situazione già complicata si aggiunga il fatto del modo in cui sono state affrontate le cosiddette transizioni sostenibili e digitali.

Intendiamoci la nostra associazione è sempre stata e continua ad essere in prima linea nel sostenere le aziende in questi due importanti passaggi.

Fin dal 2014, Confida ha infatti dato vita al progetto Vending Sostenibile con cui ha condiviso le buone prassi di sostenibilità di tutti gli associati. A partire dal 2019 ci siamo presi cura del fine vita della plastica di bicchierini, palette e bottigliette col progetto RiVending. Per stimolare la collaborazione pubblico privato, abbiamo dato vita al premio “Vending Sostenibile” assegnato al Comune Italiano che meglio è riuscito a valorizzare le potenzialità offerte dalla distribuzione automatica per migliorare la sostenibilità ambientale e la qualità della vita delle persone. Ed infine quest’anno abbiamo stipulato un accordo nazionale col Banco Alimentare che consente di raccogliere le eccedenze alimentari dell’intero settore del vending in tutta Italia donandole a famiglie e persone in difficoltà. Tuttavia, l’approccio con cui è stata affrontata fino ad oggi la sostenibilità da parte delle istituzioni non solo non ha aiutato o accompagnato le imprese del settore della distribuzione automatica che sono, lo ricordiamo, in prevalenza PMI ma al contrario le ha messe in difficoltà. La sostenibilità è stata applicata con obblighi che si sono trasformati in costi, spesso improduttivi per le nostre imprese. Siamo sempre più convinti che bisogna contrapporre lo SVILUPPO SOSTENIBILE all’IDEOLOGIA SOSTENIBILE!

Le imprese, in particolare le PMI, vanno accompagnate con incentivi, sistemi premianti nel loro cammino verso la soste-

nibilità, non messe in difficoltà. La politica deve ascoltare di più le imprese (e in questo senso apprezzo molto che il nuovo Governo abbia cambiato il nome del Ministero dello Sviluppo Economico in “Ministero delle Imprese e del Made in Italy”).

La politica deve altresì confrontarsi con le associazioni di categoria che conoscono i comparti che la politica stessa vuole normare. La cosiddetta DISINTERMEDIAZIONE è un’altra ideologia che ha mostrato in questi ultimi anni un completo fallimento. I “corpi intermedi” come le associazioni di categoria al contrario hanno, in anni difficili come quelli che stiamo vivendo, saputo tenere insieme il tessuto imprenditoriale italiano ed aiutarlo, salvando imprese e posti di lavoro.

Esempio lampante di quella che ho chiamato IDEOLOGIA SOSTENIBILE sono i cosiddetti CAM (Criteri Ambientali Minimi) dei Servizi di Ristoro. Si tratta di linee guida che condizioneranno tutte le gare pubbliche relative ai servizi della distribuzione automatica e dei bar interni alle Pubbliche Amministrazioni.

Il testo è stato redatto nella sua prima versione senza alcun confronto con la nostra associazione che, va detto, è l’unica che rappresenta l’intero comparto della distribuzione automatica. E non solo. Non è stata coinvolta neanche la nostra confederazione Confcommercio e tanto meno le altre associazioni che rappresentano i produttori dei prodotti più venduti nei distributori automatici, intervenute nel gruppo di lavoro solo in un secondo momento e solo su nostra richiesta quando il testo era già realizzato.

Il risultato è un testo che non tiene minimamente conto delle peculiarità del servizio della distribuzione automatica. La proposta di Criteri Ambientali Minimi, se così applicata, stravolgerebbe completamente l’attività del vending in tutti i suoi aspetti principali: dalla tipologia delle macchine (promuovendo tecnologie che non sono in uso nel settore), alla struttura del servizio (un ristoro “automatico” non prevede la presenza quotidiana di un operatore) fino all’offerta alimentare (escludendo la pressoché totalità dei prodotti ad oggi distribuiti nel canale e prevedendo prodotti freschi e sfusi incompatibili col servizio).

Questo approccio renderebbe impossibile il nostro lavoro danneggiando pesantemente un settore del commercio che in

Italia conta circa 3.000 imprese che danno lavoro a oltre 30 mila persone (senza considerare l’indotto) già fortemente provato dalle crisi di cui abbiamo parlato. Lanciamo pertanto da qui un appello al nuovo Governo e in particolare al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, perché si riapra il tavolo di confronto sui CAM dei Servizi di Ristoro con un clima più collaborativo. Si abbia quindi il coraggio di voltare pagina, di abbandonare l’IDEOLOGIA SOSTENIBILE e procedere invece spediti verso uno SVILUPPO SOSTENIBILE delle nostre imprese. Detto questo, il nostro settore continuerà a fare la sua parte. Tanto che oggi nel pomeriggio daremo il via ad un progetto molto importante che impegnerà la nostra associazione e il nostro settore nei prossimi quattro anni. Creeremo, con l’aiuto di un’importante società di consulenza, due task force che lavoreranno ad una strategia orientata a sviluppare attività e progetti per sostenere le nostre imprese nella difficile SFIDA SOSTENIBILE E DIGITALE che è poi il titolo dei nostri Stati Generali di quest’anno. Passando al tema del digitale, il nostro settore sta facendo grandi sforzi. Le aziende che fabbricano la tecnologia dei distributori automatici, che sono nella gran parte italiane ed esportano in tutto il mondo, stanno sviluppando nuove funzionalità tecnologicamente avanzate e le aziende di gestione del servizio, compatibilmente con le difficoltà del momento, stanno innovando costantemente il loro parco macchine.

Oggi con la connettività si può gestire una vending machine da remoto e connetterla al software gestionale dell’azienda: verificando in tempo reale, direttamente via web, lo stato del distributore, modificandone impostazioni e parametri e analizzando i desiderata degli utenti finali. Nelle ultime generazioni di distributori automatici gli schermi touch sono installati al posto delle tradizionali pulsantiere consentendo una maggiore interazione col consumatore e, nelle macchine del caldo, anche di personalizzare le ricette dei prodotti aumentandone di conseguenza l’offerta.

Infine, i sistemi di pagamento digitali cashless, in particolare le APP di pagamento, si stanno diffondendo con rapidità nel settore. Uno studio, realizzato da Ipsos, mostra che le vending machine dotate

37 EVENTI STATI GENERALI DEL VENDING • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023

di app di pagamento hanno raggiunto il 20% delle oltre 800 mila installate in tutta Italia. Mentre i POS sono presenti solo nel 3% delle macchine. Sempre in relazione agli strumenti di pagamento cashless, l’86% dei distributori automatici, prevalentemente quelli negli uffici, sono già dotati di sistemi di cashless , ossia le famose “chiavette”, oggi elettroniche e sempre più tecnologiche.

E qui però dobbiamo ritornare sul tema dell’ideologia perché c’è anche un’IDEOLOGIA TECNOLOGICA che occorre demolire.

Il Decreto legge 30 aprile 2022 n° 36, rendendo pienamente operativo il decreto legge n° 179 del 2012, ha sancito l’obbligo, per i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, di accettare i pagamenti effettuati attraverso carte di pagamento.

Anche qui, non siamo contrari allo sviluppo dei pagamenti elettronici che, come si è detto, si stanno diffondendo rapidamente nei nostri distributori automatici.

Ma prima di decretare un obbligo “URBI ET ORBI” occorre capire se tale obbligo è applicabile in tutti i comparti oppure no.

Innanzitutto oggi parlare di POS e di carte in alcuni settori tecnologici come il nostro è un tema del tutto superato. Dall’entrata in vigore del Decreto-legge 179/2012 ad oggi, infatti, la tecnologia dei pagamenti ha subito profondi cambiamenti.

I dati dell’Osservatorio Innovative Payment del Politecnico di Milano mostrano che negli ultimi anni la crescita maggiore è registrata dai pagamenti che avvengono tramite smartphone o smartwatch.

Anche nel settore della distribuzione automatica, lo sviluppo dei pagamenti elettronici si muove verso la diffusione delle app di pagamento e non di pos fisici (che sono installati solo nei distributori automatici situati nei luoghi pubblici come metropolitane, stazioni o aeroporti).

Inoltre bisogna tenere conto che molte vending machine sono situate in luoghi in cui esistono oggettive difficoltà tecniche (quali ad esempio, l’assenza di connettività alla rete) che rendono impossibile il pagamento elettronico tramite pos.

Infine i costi indiretti dei cosiddetti micro pagamenti in Italia sono troppo alti (e non penso solo alle commissioni bancarie ma al totale dei costi: costi di transazione, costi fissi, costi di connessione) e in una vending machine che incassa mediamente

2.500/3.000 euro all’anno installare un pos

talvolta può risultare anti economico. Anche su questi temi chiediamo un confronto costruttivo col nuovo Governo al fine di definire i profili di “oggettiva impossibilità tecnica” che è espressamente prevista dalla legge ma non è stata ancora definita attraverso Decreti Attuativi.

Peraltro, se la disposizione è stata introdotta essenzialmente allo scopo di garantire una maggiore tracciabilità dei flussi di denaro, ai fini del calcolo delle imposte, nel nostro settore la tracciabilità è già garantita a monte, attraverso l’obbligo di trasmissione dei flussi dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate, sicché l’ulteriore adempimento previsto dal D.L. 179/2012 non sembrerebbe necessario.

Riguardo alla trasmissione telematica dei corrispettivi nel vending, il provvedimento del direttore dell’agenzia delle entrate del 30 giugno 2016 ha definito le regole tecniche, gli strumenti e i termini per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi che le nostre società di gestione stanno inviando già dal 1° aprile 2017.

Per ottemperare a tale obbligo i nostri associati, senza alcun aiuto o credito d’imposta, hanno investito in nuove tecnologie hardware e software con notevole dispendio di risorse sottratte allo sviluppo delle proprie imprese. A tale proposito occorre ricordare ulteriormente che la maggioranza delle imprese del settore è costituita da PMI. Lo stesso provvedimento agli articoli 3.4 e 3.5 prevede che tale sistema fin qui utilizzato sia implementato col passaggio dalla cosiddetta “fase transitoria” ad una “fase a regime” di cui però l’Agenzia non ha ancora indicato le specifiche tecniche.

Capite bene che se sommiamo alla necessità di adempiere all’obbligo dei pagamenti elettronici la necessità di passare alla fase a regime della trasmissione telematica dei corrispettivi, le imprese del nostro settore rischiano di dover investire nei sistemi di pagamento due volte nel giro di poco tempo. Occorre uno sguardo più di sistema e per questo facciamo appello al Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti conoscendo la sua sensibilità e attenzione alle imprese italiane ed in particolare alle PMI, affinché si possa anche per questa materia avere un confronto utile per evitare di mettere in grave difficoltà un intero comparto.

L’ ultimo tema che segnaliamo riguarda la riforma del Codice degli Appalti in via di realizzazione.I distributori automatici sono

installati su tutto il territorio nazionale, sia nei locali appartenenti a privati sia nei locali delle Pubbliche amministrazioni. La quota di distributori installati nella pubblica amministrazione, rappresenta circa il 18% del fatturato totale.

Il tema delle concessioni rappresenta dunque una delle principali preoccupazioni per gli operatori del comparto, in quanto, ad oggi, il costo del canone concessorio rappresenta ormai la quota più importante dell’intero costo della concessione – di fatto rendendo molte di queste antieconomiche. Per questi motivi, riguardo al DL Riforma Codice degli Appalti, Confida ha avanzato quattro richieste:

1.l’introduzione di un «contratto tipo» per le concessioni che valorizzi le differenze con gli appalti;

2.L’introduzione di un sistema volto alla verifica dell’anomalia dell’offerta nelle concessioni;

3.L’Introduzione, durante la fase di istruttoria e predisposizione della documentazione di gara da parte della Pubblica Amministrazione, di un sistema volto alla verifica preliminare dell’equilibrio economico e finanziario delle concessioni immesse nel mercato;

4.Infine l’Abolizione della c.d. “doppia leva” nelle concessioni di servizi ossia gare al massimo ribasso sul prezzo dei prodotti e al massimo rialzo dei canoni concessori

Anche su questo punto speriamo quanto prima di poter avviare un confronto efficace. Concludo il mio intervento, con un ringraziamento al Presidente della nostra confederazione Carlo Sangalli e attraverso di lui a tutta Confcommercio per il supporto che non ci ha mai fatto mancare e che sono certo ci darà anche riguardo a queste nostre richieste.

Ringrazio inoltre tutti i Presidenti di Confida: Pio Lunel, Ernesto Piloni, Stefano Piccinini, Roberto Pellegrini e Roberto Pace che stanno dando, ognuno per la sua competenza, un contributo importante alla causa del nostro settore.

Così come voglio ringraziare tutto il Consiglio Direttivo di Confida per il contributo, i suggerimenti e la condivisione di obiettivi, strategie e attività dell’associazione. In ultimo, ma non per importanza, voglio ringraziare tutto lo staff di CONFIDA per l’impegno profuso nel portare avanti le numerose attività associative. Grazie di cuore”.

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TRA I RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI INTERVENUTI, L’ON. VANNIA GAVA, VICEMINISTRO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA. DI SEGUITO IL SUO DISCORSO CHE HA AFFRONTATO IL

TEMA DEI CAM (CRITERI AMBIENTALI MINIMI), DELLA TRANSIZIONE ENERGETICA

E DELLE NORMATIVE EUROPEE SULLA PLASTICA CHE HANNO COLPITO SENSIBILMENTE IL VENDING.

“Ringrazio il Presidente Trapletti per questa che ritengo un’occasione di confronto ma anche di conoscenza: credo che confronto e conoscenza debbano far parte del nostro modo di operare, di questo Ministero e di questo Governo. Lo sviluppo della società deve partire proprio dal confronto, dobbiamo guardare in ottica di sviluppo sostenibile. Non possiamo, sull’onda dell’ideologia, bloccare l’economi del paese, un paese che è la seconda manifattura d’Europa. Abbiamo la ricchezza dei nostri imprenditori che di sicuro non è merito dei governi ma degli imprenditori che hanno creduto ed investito nel nostro paese, hanno messo a disposizione risorse per creare economia per creare

sviluppo, posti di lavoro. Dobbiamo essere al fianco di questi imprenditori e difendere il nostro Made in Italy, le nostre imprese, guardare in ottica di sviluppo sostenibile e quindi di riconversioni? Non si fa dalla sera alla mattina, bisogna dare tempo alle aziende e noi dobbiamo occuparci della parte legislativa che accompagni questi percorsi. Usciamo da un periodo delicato, siamo in un periodo molto difficile. Usciamo da una recessione dovuta all’emergenza sanitaria ma i dati erano ancora positivi e, ribadisco, è merito della forza del nostro tessuto imprenditoriale. Adesso viviamo la drammatica crisi energetica dovuta alla guerra e come ministero ci siamo mossi su più binari per affrontare l’emergenza e mettere più risorse a disposizione di famiglie e imprese, dare un aiuto a pagare le bollette quindi tenere vive le aziende. Dobbiamo affrontare la transizione ecologica ma dobbiamo arrivarci vivi e con le imprese che continuano a lavorare. Un altro fronte è stato quello della diversificazione degli approvvigionamenti. Siamo il secondo paese manifatturiero d’Europa totalmente dipendente dall’energia dall’estero: è chiaro che non stavano in piedi le due cose…

ci siamo mossi alla ricerca di soluzioni ma sempre seguendo la scienza e un approccio basato sulla conoscenza della problematica. Oltre 1/3 dei fondi PNRR sono stati destinati alla Transizione Energetica, investiti seguendo i criteri di cui parlavo (es. programma regionale rifiuti): non ci siamo basati sulle mode o delle ideologie, abbiamo fatto un life circle assestement. Io credo che la politica debba approcciare basandosi su studi scientifici, su prove reali. Il nostro paese ha un approccio davvero pragmatico nell’ambito dell’economia circolare e possa vantare delle eccellenze. Abbiamo il 73% di rifiuti sugli imballaggi, siamo uno dei migliori stati nel panorama europeo, e cosa arriva? La direttiva europea sugli imballaggi! Qual è il senso di andare a penalizzare un settore dove già siamo i migliori, dove utilizziamo plastica riciclata e dove usiamo la plastica per produrre materie prime seconde? Questa è una follia. Come Ministero abbiamo immediatamente risposto che a questo ci opporremo, perché al nostro Made in Italy non rinunciamo, vogliamo difendere le nostre aziende, difendere un comparto che è un’eccellenza a livello europeo. Vorrei inoltre affrontare

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anche il tema del CAM. Devo chiedere scusa, perché è stato affrontato in modo superficiale e senza interpellare il mondo dell’impresa e questo è stato un errore, un errore che non intendiamo ripetere. Il decreto è stato bloccato in attesa di avviare un tavolo di confronto serio nell’ottica di accompagnare le imprese, perché sono convinta che la Transizione Energetica sarà un’opportunità per il nostro paese ma deve essere affrontata di concerto, è un percorso che va fatto con gradualità, perché se spingiamo troppo sull’acceleratore rischiamo di andare a schiantarci e di farci veramente male. Ci opponiamo da sempre a imposte come la Plastic Tax e la Sugar Tax, che riteniamo ideologiche, non hanno senso, nemmeno a livello ambientale. Abbiamo già dimostrato di essere un’eccellenza nel riciclo, perché pagare una tassa e indebolirci a favore –magari- di qualche altro stato? Siamo finora riusciti a tenere ferma quella tassa e posso dichiarare che quella tassa, che serviva solo a fare cassa ai danni degli imprenditori e che non aveva senso, oggi è morta. Vi lascio con la promessa che ci rivedremo presto, al tavolo di lavoro in cui discuteremo della revisione dei CAM e vi auguro buon lavoro”.

DI SEGUITO, GLI INTERVENTI INTEGRALI DI ALCUNI DEPUTATI DI CAMERA E SENATO, CHE HANNO PRESO PARTE ALL’EVENTO RIBADENDO LA LORO DISPONIBILITÀ A PORTARE PRESSO LE ISTITUZIONI RAPPRESENTATE LE ISTANZE DEL MONDO DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA.

On. Alberto Bagnai, Commissione Finanze

“CONFIDA è una realtà che conosco bene e, in una precedente legislatura, mi sono trovato a ricoprire questo stesso ruolo in Commissione Finanze, occupandomi di temi attinenti al vostro comparto, come Plastic Tax e Sugar Tax, che ci hanno sempre visti contrari. E non è un caso, un’attenzione particolare ad una qualche categoria che ci ha visto contrari, ma qualcosa di più profondo: l’ostilità, la diffidenza che chi ha uno spirito liberale ha verso l’atteggiamento progressista che consiste nel visualizzare il rettilineo della storia dove il domani sarà migliore perché quelli bravi impediranno agli

altri di sbagliare mettendo paletti, restrizioni, divieti, tasse. Noi non siamo contrari al progresso, ma a una certa idea di progresso. Riteniamo che il progresso significhi avere una visione organica, liberale, che accompagni il tessuto produttivo con incentivi e che non pretenda di dettare l’agenda sulla base di priorità che spesso sono totalmente astratte e derivano dalla mancata conoscenza del tessuto produttivo del paese e delle sue esigenze. Quando Paolo Del Debbio ha introdotto i lavori ha idealmente intitolato un eventuale articolo sul vostro settore “Un’eccellenza del paese: cosa fare per distruggerla” ed effettivamente di provvedimenti di carattere distruttivo ne sono stati presi tanti. Questa mattina ci siamo alzati leggendo sui giornali che c’è un impegno preciso da parte del Governo a rinviare e abolire in modo strutturale la Plastic Tax e la Sugar Tax che è esattamente quello che riflette l’atteggiamento di cui parlavo, cioè non quello di intervenire in modo punitivo per costringere le persone a essere astrat -

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tamente bravi, ma quello piuttosto di accompagnare il tessuto delle imprese e anche i consumatori verso un domani più sostenibile, ma la sostenibilità si ottiene con proposte positive, con progetti, istruzione, educazione. Il lavoro che la vostra Associazione fa ad esempio a vantaggio della sostenibilità sociale -non dimentichiamo progetti come quello con il Banco Alimentare, a vantaggio della sostenibilità ambientale, con RiVending. È questa la strada da percorrere. È una strada che richiede dialogo con le Istituzioni (sono qui per ascoltare e per segnalare la totale disponibilità del mio partito verso questi temi) e quanto emerge in queste occasioni deve essere portato nel dibattito pubblico. È veramente triste notare come tutta una serie di luoghi comuni, viceversa, stentino ad essere sradicati. Io, molto prima di essere chiamato dalla politica ho cercato di combattere una battaglia culturale per far capire che se qui abbiamo 3.000 imprese con 30.000 addetti, significa che la media è 10, quindi siamo nella piccola impresa. Ho sempre cercato di lottare contro il pregiudizio che vedeva, sempre da parte dei progressisti, nella piccola impresa un freno alla produttività del paese, un luogo di scarsa innovazione: nei numeri citati da CONFIDA abbiamo la prova evidente del fatto che un settore come questo, fatto di PMI, promuove la tecnologia: lo fa ad esempio con i sistemi di pagamento; è un settore che dà un forte contributo all’export contribuendo a risanare anziché aggravare il principale indicatore della salute di un paese che è la bilancia dei pagamenti. È fatto appunto di PMI, contro le quali c’è chi si accanisce con odio ideologico e c’è chi, invece, girando per i territori o magari per percorsi familiari o professionali, ha un atteggiamento più equilibrato, rendendosi conto che tutta una serie di petizioni di principio che vendono nella PMI un freno all’innovazione tecnologica, un freno alla produttività, un peso per l’economia del paese sono totalmente infondate. Non mi dilungo su tutto quello che riguarda il tema fiscale, sul quale abbiamo, a quanto pare, stiamo risolvendo il nodo più importante e vorrei chiudere semplicemente ricordare l’osservazione del dott. Del Deb -

bio sul fatto che il vending può costituire luogo di aggregazione trova la sua conferma in una nota serie televisiva, “Camera Cafè”, che forse ricorderete, che era un piano sequenza dal punto di vista del vending, della macchinetta. Sono qui in veste di politico e vi rinnovo il mio impegno, augurandovi un buon proseguimento dei lavori. Grazie ancora per l’invito e per questa opportunità di confronto.

On. Luca Squeri, Camera dei Deputati

“Ho cominciato a frequentare questo palazzo nel millennio scorso ed ero ‘dalla vostra parte’, rappresentante di una categoria che andava a scontrarsi con l’Amministrazione, con i Ministeri e mi rendevo conto di quanto ignoranti (non in senso dispregiativo) fossero gli interlocutori: non conoscevano la materia, gli argomenti di cui io, da benzinaio, andavo a parlare e a porre problemi per risolverli. Da parlamentare confermo pienamente questa tesi: io spesso mi sento ignorante quando ho interlocutori che mi portano problemi e mi incaricano di portare avanti le loro istanze. Il sistema c’è per far sì che le categorie abbiano ascolto in un contesto pubblico dove si deve far sintesi, è il sistema più semplice ma necessario: quello del confronto, dell’ascolto, del diventare meno ignoranti cercando di capire le problematiche. Ecco che allora si possono davvero affrontare i problemi in maniera efficace. Ho letto con attenzione il vostro documento. Non solo condivido i punti in evidenza che avete espresso, ma, oltre a condividerli, vi dico in maniera molto schietta che li faccio miei, per cui per quanto riguarda i CAM, come avete sentito il Viceministro ha preso un impegno formale e io sarò sicuramente a quel tavolo a portare avanti le vostre istanze: un provvedimento ministeriale nato con un governo ideologico e convinto di sapere tutto, che non vi ha ascoltati. Ed ecco che si fanno i danni che attualmente sono a vostro carico e a cui adesso c’è la possibilità di rimediare. Quindi per quanto riguarda la riapertura del tavolo sul CAM avete assicurazione che sarà aperto questo tavolo di confronto per cui tener conto delle vostre osservazioni che sono assolutamente condivise. Per quanto riguarda l’obbligo del POS, se il POS ha un’utilità fondamentalmente

per la tracciabilità dei dati, voi siete già oberati della trasmissione telematica dei corrispettivi, per cui condivido pienamente l‘idea di togliere questo vincolo, tra l’altro accompagnato operativamente da altri sistemi di pagamento che permettono di evitare il contante. Su questo tema per quanto riguarda l’annotazione espressa nel documento che avete inviato in previsione della fase a regime di questo invio dei corrispettivi, avete inviato un software all’Agenzia delle Entrate e non avete ancora avuto risposta: sarà mio onere contattare l’Agenzia e chiedere in quale cassetto questa vostra richiesta si trova ferma in modo tale da potervi far avere una risposta e magari far propria la proposta operativa che avete offerto. Ultimi tema è quello delle concessioni: avete segnalato tre punti a mio parere legittimi, per cui anche su questo mi incarico di andare ad affrontarli: quello rispetto a una verifica sull’anomalia dell’offerta delle concessioni, una verifica per introdurre un sistema che faccia sì che l’Amministrazione nel predisporre le concessioni tenga conto di un equilibrio economico-finanziario, altrimenti le iniziative muoiono sul nascere e condivido pienamente anche il fatto di rivedere quella che definite ‘doppia leva’ sulla concomitanza tra massimo ribasso e massimo canone che vuol dire non dare fiato, non consentire all’attività che svolgete di avere successo. Questi sono i punti che per quanto riguarda il mio ruolo di capogruppo di Forza Italia nella X Commissione porterò avanti e concludo leggendo quello che, nell’intervento di apertura del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni io ritengo l’obiettivo da concretizzare, perché finalmente c’è un governo che può passare dalle parole ai fatti rispetto quello che si dice: perché tutti gli obiettivi di crescita possano essere raggiunti serve una rivoluzione culturale nel rapporto tra Stato e sistema produttivo, che deve essere paritetico e di reciproca fiducia. Chi oggi ha la forza e la volontà di fare impresa va sostenuto e agevolato, non vessato e guardato con sospetto, perché la ricchezza la creano le imprese con i loro lavoratori, non lo Stato tramite editto o decreto. E allora il nostro motto –il mio motto- sarà ‘non disturbare chi vuole fare’. Io sicuramente cercherò di tradurre in fatti questo principio”.

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EVENTI STATI GENERALI DEL VENDING • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023

“Sono un neosenatore, ma non sono un neofita della politica e, soprattutto, sono un conoscitore del vostro settore perché sono un utente affezionato delle vending machine. I miei colleghi del Consiglio Regionale mi prendono in giro perché dicono che sono uno che vuole risparmiare 50 centesimi sul caffè, mentre io ritengo che utilizzare il distributore automatico sia un’occasione preziosa per stare in mezzo ai dipendenti degli enti pubblici. Paolo diceva che il vending è uno strumento di aggregazione e io sono la testimonianza di questo. Oggi chiunque faccia impresa in Italia rappresenta un’eccellenza, chiunque sia sopravvissuto alla pandemia e ai rincari energetici lo è, perché fare impresa nelle attuali condizioni di mercato e di economia e resistere significa essere eccellenti. E lo dico perché l’impresa e l’economia italiane – lo ha detto molto bene chi mi ha preceduto- è riuscito nella meravi -

gliosa impresa di resistere nonostante uno Stato che non aiutava e, in molte circostanze, l’ha ostacolata. Quando Giorgia Meloni dice: ‘Non disturbare chi vuole fare’, dobbiamo tener presente che la visione in politica è molto importante. La politica è fatta di grandi provvedimenti, molto difficili, si discute di temi importanti, ma per ‘impresa è necessario anche che la politica lanci piccoli segnali, decisioni a costo zero dal punto di vista del bilancio dello Stato ma che rappresentano degli straordinari punti per l’economia di queste imprese. Lo Stato non deve mettere i bastoni tra le ruote all’impresa, ma soprattutto deve ricordare il principio per cui questi grandi paroloni che vengono utilizzai sono in realtà più parole. Parliamo di green economy e ci scordiamo sempre della parola ‘economy’. Se non c’è sostenibilità economica, non sarà mai green, perché se un’azienda non si può permettere di raggiungere degli obiettivi green chiude e quindi non è “economy”. Parliamo di transizione sostenibile, ecologica. Transizione

implica un percorso da compiere, non possiamo pensare di imporre delle regole che dall’oggi al domani mettono in ginocchio le aziende. Quella non è transizione, è soltanto ambientalismo. L’ideologia ha contraddistinto i precedenti governi e ci si è scordati che è l’impresa che farà la transizione e che farà il green. Molte imprese si sono adeguate ben prima che arrivassero dei provvedimenti proprio perché il green e l’innovazione tecnologica ed ambientale producono punti di fatturato. Molte imprese hanno investito perché era conveniente investire. È conveniente in termini di marketing, di credibilità aziendale, non hanno investito per non incorrere nelle sanzioni. Nessuno di noi ama le tasse, ed è importante farlo ma le grandi innovazioni sono quelle che vengono fatte coinvolgendo imprese e cittadini, se no non si raggiungono gli obiettivi e sono gli incentivi che aiutano a raggiungere gli obiettivi. Credo che in questo governo con la visione del ‘non disturbare chi vuole fare’ troverete sempre un alleato”.

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On. Vito De Palma, neodeputato alla Camera, membro della VI Commissione parlamentare permanente Finanze.

“Sono stato eletto da poco, è la mia prima legislatura e vengo da una lunga esperienza nel Consiglio della Regione Puglia. Conosco molto bene il settore e le questioni e le criticità che avete subito negli ultimi temi, in particolare a seguito della pandemia. Indubbiamente oggi ci si aspetta dalle istituzioni non un ostacolo alla ripresa ma un appoggio, la volontà di mettersi al fianco di imprese che vogliono guardare alle prospettive future, recuperando anche quel calo di fatturato che rispetto ai dati del 2019 è avvenuto per evidenti ragioni non conseguenti ad una volontà imprenditoriale né politica, però le istituzioni devono necessariamente stare al vostro fianco e farlo in maniera concreta e io dò la mia piena disponibilità in questo senso per il mio ruolo all’interno della Commissione Finanze a chi avrà volontà e necessità di condividere percorsi di aiuto. Percorsi assistenziali non servo -

no e penso non ne vogliate nemmeno voi: parlo perciò di percorsi di aiuto, nei quali far passare e condividere con le istituzioni meccanismi di sburocratizzazione di meccanismi che impediscono all’impresa di crescere io sono qui a disposizione, così come comprendo perfettamente come lo smart workingnecessario in un primo momento nella gestione della pandemia e oggi percepito come positivo all’interno degli uffici e con il quale voi avete necessità di confrontarvi. A questo dobbiamo guardare, cercare meccanismi diversi per recuperare quella fetta di mercato e magari inserirsi in un meccanismo nuovo che riguarda la transizione digitale, il green, queste nuove tematiche che hanno un impatto notevole anche all’interno degli uffici e delle aziende nelle quali voi realizzate le vostre attività. Penso che le istituzioni debbano accompagnare questo tipo di percorso, perché se io chiedo alle aziende di guardare al digitale o al green in una certa maniera non le posso poi abbandonare pensando che le risorse economiche o un meccanismo di

credito di imposta, ad esempio, venga dirottato in altre direzioni… Nel decreto Quater è previsto un meccanismo sulla questione dei registratori di cassa, ma perché non pensare anche ad aiutare il settore per quello che riguarda la digitalizzazione delle vendite, i sistemi di pagamento, dove voi siete già andai avanti rispetto ad altri segmenti di mercato? La nuova filosofia europea incita al riciclo e al riuso: io penso che dobbiamo essere attenti e guardare all’ambiente e che l’ambiente vada vissuto e non subito: l’ambiente siamo noi e non dobbiamo farci scudo di un discorso sull’ambiente quando vogliamo far passare temi che appartengono a lobby e che invece sono di difficile applicazione. Anche su queste tematiche il Governo italiano deve fare la sua parte, perché queste cose vanno affrontate e non subite, vanno organizzate e so che ci sono già dei documenti unitari delle associazioni di categoria e su questo non si tratta di resistere, ma si tratta di far capire che il sistema delle imprese non può subire regolamentazioni europee

43 EVENTI STATI GENERALI DEL VENDING

di difficile applicazione e, soprattutto in questo momento, quando questo settore sta riprendendo faticosamente un percorso già avviato, che prima della pandemia dava discreti risultati: la vostra crescita nel fatturato, nel sistema occupazionale, questa era una cosa evidente. Io legislatore non posso e non devo impedire la vostra ripresa, io vi devo riportare, riaccompagnare a quei livelli e vi posso dare assicurazione che, per quanto mi riguarda e riguarda la mia parte politica, noi ci siamo”.

“È un mondo, quello della distribuzione automatica, che ho sfiorato nel mio percorso professionale, in un’azienda di oltre 1.000 dipendenti nella quale la macchinetta del caffè era un tema molto sentito, perché al di là del diritto alla pausa, è un vero e proprio aiuto per il lavoratore e rappresenta un momento di socialità. Ho incontrato invece a Venditalia a Milano un mondo ‘tecnico’, fat -

to di sviluppo tecnologico enormemente interessante, ho conosciuto i numeri che oggi sono stati diffusi da CONFIDA: oltre 1 milione di macchine installate, 30.000 addetti ai lavori e il 70% della produzione di queste macchine e tecnologie viene dedicata all’esportazione, quindi parliamo di un’eccellenza italiana che come tale va considerata. Purtroppo, a questi numeri importanti si contrappone una crisi che non dipende né dalla domanda né dall’offerta o dalle capacità produttive ma dalle conseguenze della pandemia e delle restrizioni che hanno costretto alle chiusure che abbiamo conosciuto negli ultimi anni. A questo si è aggiunta la crisi derivata dallo scoppio della guerra in Ucraina, per cui il ritorno agli standard del pre-pandemia è stato fortemente rallentato. Inoltre il settore sta affrontando a sfida della transizione ecologica che sicuramente offre delle opportunità ma tutto il tema dell’economia circolare presenta anche delle oggettive criticità. Penso al tema del CAM che rischia di diventare un orpello piuttosto insoppor -

tabile della capacità di lavorare in questo settore, perché è chiaro che trattandosi di beni alimentari se si lavora sul tema dell’assenza di packaging risulta molto difficile conciliarlo con la somministrazione attraverso un distributore automatico: è anche un discorso di salute e sicurezza alimentare, visto che parliamo di precisione del servizio. Ho visto anche le capacità di digitalizzazione degli strumenti di pagamento che permette di superare tranquillamente la criticità dell’obbligatorietà del POS, perché siete in grado di fornire alternative agli utenti, per favorire il non utilizzo del contante, come le App, ad esempio. Inoltre c’è la difficoltà di interlocuzione (come per molte altre categorie, ahimè) con l’Agenzia delle Entrate, quindi la questione dell’invio telematico dei corrispettivi: cercheremo, lo dico come presidente della Commissione, magari attraverso qualche audizione, di capire come far dialogare questi due universi al momento non comunicanti tra loro. Il vending è un comparto importante per l’economia italiana, anche se non

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se ne parla molto, una prospettiva di miglioramento rispetto alle crisi che ci sono state, una opportunità per tanti lavoratori e studenti e utenti che possono usufruire del servizio che offrite. Evidentemente c’è qualcosa da correggere, ma c’è la disponibilità da parte del Parlamento di venirvi incontro e di ascoltare le vostre istanze”.

On. Raffaella Paita, Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati

“Sono molto felice di essere presente per portarvi un saluto e soprattutto la disponibilità a discutere tutti i temi che interessano il vostro comparto. Alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ho seguito da vicino tutti i finanziamenti per il digitale del PNRR e, più strettamente, il tema specifico della cyber sicurezza. Questo non è, chiaramente, collegato in modo diretto con la discussione di oggi, ma in qualche modo parliamo di digitale e di innovazione ed è un tema sul quale

dovremmo essere il più possibile attenti ed efficaci nei prossimi anni. I temi riportati nel vostro documento sono riferiti alle scelte e alle normative (es. POS) che i governi dovranno compiere su questo tipo di tematica. Io credo che, da un lato dovremmo cercare di non interrompere un processo di modernizzazione che è utile al paese e alle categorie che hanno fatto un profondo percorso di rigenerazione e di cambiamento interno e degli strumenti; dall’altro però, dobbiamo avere sempre quella capacità di seguire questi percorsi di cambiamento con intelligenza. Ad esempio, parlando di sostenibilità, siamo tutti d’accordo che si tratti di un tema centrale, ma la sostenibilità non si compie lasciando indietro tutto un percorso imprenditoriale, senza delle coordinate e degli obiettivi che siano certamente settati sui livelli europei ma che tengano anche in considerazione il punto di partenza. Così come quando parliamo dell’utilizzo del POS o dei pagamenti digitali dobbiamo comunque considerare che abbiamo una

popolazione molto anziana che va abituata, educata a determinati processi e percorsi. Il compito di una classe dirigente non è quello di affrontare dogmaticamente questa questioni, ma di provare a pensarle e bilanciarle sulla base delle esigenze del paese, quello “reale”. E qui sta il metodo sul quale mi permetto di avanzare una proposta: queste discussioni spesso avvengono “a valle”, noi dobbiamo cercare le risposte e di cambiare “a monte”, instaurare un rapporto di scambio di punti di vista, di lavoro comune che va impostato precedentemente. Da qui il mio interesse ad essere qui perché si tratta per me di una prima occasione, non mi ero mai occupata così direttamente di Bilancio e finanza e mi sembrava utile anche per la vostra professionalità, per il vostro contributo in termini imprenditoriali per il paese e mi metto a disposizione per i passaggi successivi. Speriamo di affrontare insieme questa nuova fase e di risolvere tutti gli aspetti, sia in campo innovazione che in campo finanziario, per fare un buon lavoro insieme”.

45 EVENTI STATI GENERALI DEL VENDING

EVENTI

MARCA BY BOLOGNAFIERE 2023

SUCCESSO OLTRE LE ASPETTATIVE

LA DICIANNOVESIMA EDIZIONE DI MARCA BY BOLOGNAFIERE 2023 FESTEGGIA UN RISULTATO OLTRE LE ASPETTATIVE CON UN SUCCESSO DI PARTECIPAZIONE E UNA CRESCITA IN QUALITÀ E QUANTITÀ CHE STACCA DI NETTO L’EDIZIONE DEL 2022. ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON ADM

- ASSOCIAZIONE DISTRIBUZIONE MODERNA E CON IL PATROCINIO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

E DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI BOLOGNA, LA MANIFESTAZIONE SI È CONFERMATA APPUNTAMENTO

IRRINUNCIABILE PER TUTTI COLORO CHE SI

OCCUPANO DI MARCA DEL DISTRIBUTORE: INSEGNE, AZIENDE, BUYER, OPERATORI, HANNO VISSUTO IERI E

OGGI DUE GIORNI INTENSI DI BUSINESS DI ALTISSIMA QUALITÀ E DI AGGIORNAMENTO SU TUTTE LE NOVITÀ

DEL SETTORE.

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• DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023

Sono oltre 17.000, il 40% in più rispetto all’anno scorso, gli operatori e i visitatori che hanno affollato i sei padiglioni e i 23.000 metri quadrati espositivi netti (+15% rispetto al 2022). Segno più anche per gli espositori, oltre 900 aziende (+10%) - oltre 2.500 brand - protagonisti di un enorme investimento qualitativo sui propri stand, a conferma dell’importanza che ricopre questa manifestazione. In crescita anche le insegne della Distribuzione Moderna: sono 22 (4 in più rispetto alla precedente edizione) e rappresentano i più importanti retailer del Paese. Queste 22 insegne che partecipano al Comitato Tecnico Scientifico di Marca by BolognaFiere hanno esposto in occasio-

ne dell’edizione 2023 della manifestazione, per presentare a livello internazionale tutti i propri prodotti novità a marchio del distributore. La vetrina delle insegne si è riempita di prodotti food e non food di grande interesse e varietà, molti dei quali legati a momenti di consumo come la colazione e l’aperitivo.

Altissima la partecipazione istituzionale registrata in fiera, a partire dall’affollatissimo convegno inaugurale organizzato da ADM, Marca by BolognaFiere e The European House-Ambrosetti, in collaborazione con Ipsos e IRi, al quale hanno partecipato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare

EVENTI MARCA BY BOLOGNAFIERE 2023
47 • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023

e delle Foreste, Francesco Lollobrigida; il Vice Ministro alle Imprese e Made in Italy, Valentino Valentini (in videocollegamento), il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. In questa sede sono stati presentati l’ultimo Position Paper di The European House - Ambrosetti, una ricerca di Ipsos sul clima sociale ed economico e il XIX Rapporto Marca by BolognaFiere, l’annuale fotografia del ruolo della Mdd scattata da IRi. A conclusione del convegno inaugurale, il Ministro Lollobrigida ha voluto trattenersi a lungo tra i corridoi dei padiglioni per visitare Marca by BolognaFiere e per incontrare aziende, produttori e operatori del settore.

Migliaia di operatori hanno partecipato poi al programma scientifico di Marca by BolognaFiere che ha offerto l’occasione di aggiornarsi a convegni, presentazioni di dati sul mercato, workshop e incontri specializzati su tutto ciò che riguarda la Mdd. Tra gli appuntamenti, la presentazione dell’Osservatorio Packaging del largo consumo di Nomisma e molto par-

tecipato l’evento “Il Bio nella Distribuzione Moderna Italiana: scenario evolutivo, performance, ruolo, spazi di mercato”, organizzato da AssoBio nell’ambito della Campagna Being Organic in EU promossa da FederBio e Naturland e cofinanziata dall’Unione Europea, a riprova del grande interesse che continua a suscitare il comparto del biologico per la grande distribuzione. Molto interesse, infine, anche per il premio ADI Packaging Design Award, pensato per valorizzare i prodotti più innovativi del comparto del packaging italiano.

Innovazione e sostenibilità sono le parole chiave dei saloni tematici Marca Fresh e Marca Tech. Il primo, dedicato all’ortofrutta e organizzato da tre anni in collaborazione con SGMarketing, nell’area, animata da oltre 50 aziende espositrici del comparto, è stato commentato così da Claudio Scalise, partner SGMARKETING: “La fiera si è confermata una piattaforma di scambio e relazione commerciale molto efficace ed efficiente per il mondo del freschissimo.

Abbiamo registrato un grande successo di partecipazione e attenzione degli operatori anche ai convegni che hanno rappresentato momenti di approfondimento e di confronto con la GDO”.

Successo confermato anche per Marca Tech che, con i suoi 1.500 mq e l’adesione di oltre 60 imprese, è ormai diventato hub fondamentale per le aziende che vogliono rimanere aggiornate sulle proposte più innovative di logistica, confezionamento e packaging sostenibile, con materiali biodegradabili e compostabili.

Grande fermento all’International Buyer Lounge dove si sono svolti oltre un migliaio di incontri B2B tra le aziende espositrici e le delegazioni straniere in visita, entusiaste per la funzionalità e l’efficacia della rassegna espositiva. Il grande ritorno del mercato a Marca by BolognaFiere ha registrato infatti un successo oltre le aspettative anche sul fronte internazionale, registrando la presenza di oltre 200 buyer stranieri di altissima qualità: molte le presenze

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dal Nord e dal Sud America, da alcuni paesi dell’est (Romania e Slovenia) e dall’Europa occidentale (Francia, Danimarca, Germania e Inghilterra) oltre che da Israele e dall’Arabia Saudita

L’arrivo dei buyer stranieri è frutto sia di una consolidata partnership con ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e sia della forte spinta di BolognaFiere all’internazionalizzazione

In Asia, in particolare in Cina, BolognaFiere è presente con una sua società che organizza Marca China, (Shenzhen, 6-8 giugno 2023), in collaborazione con la Shenzhen Retail Association. Alcune catene cinesi sono state presenti a Marca 2023 (Ren Ren Le e Su Ning Yi Pin con una loro vetrina)

In Nord Africa è in programma, in autunno, un road show di Marca by BolognaFiere a Casablanca, dopo avere verificato gli ottimi ritorni di questi giorni in fiera della delegazione proveniente dal Marocco e le molte aziende certificate Halal presenti in fiera.

Sempre sul fronte internazionale e dell’export, grande partecipazione si è registrata infine all’International Private Label Selection (IPLS) Award, promosso da Marca by BolognaFiere in collaborazione con IPLC-The retailer brands specialists, che ha selezionato i dieci prodotti a marca del distributore più interessanti e innovativi per i mercati internazionali.

“Siamo davvero orgogliosi – afferma Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere – per i risultati raggiunti dalla diciannovesima edizione di Marca by BolognaFiere: abbiamo visto padiglioni affollati da migliaia di operatori, convegni partecipati oltre le aspettative, centinaia e centinaia di incontri di business, un numero altissimo di prodotti e aziende in vetrina, l’eccellenza del Made in Italy sia food che non food. Grazie ad ADM, storico partner nell’organizzazione della fiera, grazie a ICE che ci affianca nella spinta all’internazionalizzazione e alla crescita, e grazie a tutti gli operatori, alle insegne e alle aziende che hanno colto l’occasione per rag-

giungere questo successo e che anche in questo momento particolare e difficile hanno voluto esserci e investire sul futuro”.

“Marca 2023 si è confermata un appuntamento importante per il nostro settore economico – commenta Marco Pedroni, Presidente di ADM - un’occasione di confronto diretto fra tutti gli attori interessati. Questa edizione ha poi ottenuto un significativo riconoscimento nazionale. La presenza del Ministro Lollobrigida e di altri rappresentanti del Governo ha ovviamente generato un di più di attenzione. Per ADM è stata l’occasione per ribadire il ruolo centrale che la Distribuzione Moderna svolge, tanto più in una fase come l’attuale piena di molta incertezza a causa delle dinamiche inflattive, dell’approvvigionamento delle materie prime e dello scenario internazionale”.

Già fissate le date per la prossima edizione di Marca by BolognaFiere: appuntamento al quartiere fieristico di Bologna il 16 e 17 gennaio 2024.

EVENTI MARCA BY BOLOGNAFIERE 2023 49

VENDING SHOW CHARME À LA FRANÇAISE, STILE ITALIANO, AL CENTRO DELL’EUROPA

VENDING SHOW, L’ATTESO APPUNTAMENTO FIERISTICO PREVISTO DAL 21 AL 23 GIUGNO 2023 , NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UNA SEDE MIGLIORE PER IL SUO DEBUTTO: PARIS EXPO PORTE DE VERSAILLES, UN CENTRO ESPOSITIVO CON UN’ALTA REPUTAZIONE INTERNAZIONALE SITUATO IN UN QUARTIERE IN FASE DI COMPLETA RISTRUTTURAZIONE.

PARIS EXPO PORTE DE VERSAILLES, CON I SUOI 215.000 MQ DI SPAZIO ESPOSITIVO E BEN 72.000 M² DI SPAZIO VERDE È STATO DEFINITO “UNA CITTÀ NELLA CITTÀ”, IN GRADO DI ACCOGLIERE OGNI

ANNO OLTRE 7,5 MILIONI DI VISITATORI. SI TRATTA DI UNA SEDE UNICA IN EUROPA, COLLEGATA A MENO DI TRE ORE DI DISTANZA A TUTTE LE CAPITALI EUROPEE, FACILMENTE ACCESSIBILE E SITUATA NEL CUORE DELLA CITTÀ A SOLO QUINDICI MINUTI DALLA TORRE EIFFEL.

NELL’AREA SONO DISPONIBILI BEN 149.000 CAMERE D’ALBERGO E NELLE IMMEDIATE VICINANZE DELLA FIERA SONO STATI APPENA COSTRUITI DIVERSI NUOVI HOTEL DALLA CONCEZIONE AVVENIRISTICA, CHE RENDONO IL QUARTIERE UN LUOGO SEMPRE PIÙ PIACEVOLE E VIVACE IN CUI SOGGIORNARE.

APPUNTAMENTO IN FIERA VENDING SHOW 51 • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023

Una ragione in più per partecipare a Vending Show, il più importante evento fieristico di settore del 2023 , una vetrina internazionale sui principali prodotti alimentari studiati appositamente per la pausa ristoro degli oltre 300 milioni di consumatori in tutta Europa che utilizzano le vending machines. Un intero padiglione espositivo (HALL 3.2) dedicato a tutte le innovazioni tecnologiche e alle principali tendenze d successo del comparto della distribuzione automatica.

L’associazione nazionale francese NAVSA, proprietaria di VENDING SHOW, ha affidato l’organizzazione a VENDITALIA, dando vita ad una collaborazione franco-italiana che garantirà il pieno successo internazionale dell’evento.

VENDING SHOW ha inoltre messo a disposizione di espositori e visitatori tutte le aree del suo sito internet, raggiungibile all’indirizzo: www.vendingshow.eu

Questo portale web è disponibile in tre lingue: francese, inglese ed italiano e dà accesso alle principali informazioni sul quartiere fieristico, ai form d’iscrizione, alle news e a tutti gli aggiornamenti sulla manifestazione.

Il sito è interamente “mobile friendly” , è stato cioè realizzato per essere fruito anche da tablet e smartphone, ricorrendo ad una programmazione dedicata per i dispositivi mobili, in modo che le animazioni e la grafica siano integralmente responsive. Nell’area riservata al padiglione fieristico si trovano gli orari della manifestazione, le informazioni su come raggiungere Vending Show attraverso il trasporto pubblico, l’auto (con le aree parcheggio consigliate) e l’aereo. Inoltre, una mappa interattiva è dedicata all’ospitalità.

Nell’area espositori ci sono tutte le informazioni su come partecipare alla fiera e un modulo per ricevere maggiori informazioni e la domanda d’iscrizione, disponibile in formato PDF editabile. In quella dedicata ai visitatori è presente un sotto-menu che indica tutte le categorie merceologiche presenti alla manifestazione.

Nel footer della pagina è disponibile il pulsante per l’iscrizione alla newsletter, i link alle pagine social Instagram, Facebook e LinkedIn, nonché i riferimenti di NAVSA e, per tutte le informazioni commerciali, di Venditalia Servizi

52 APPUNTAMENTO IN FIERA VENDING SHOW • DAITALIA 161 GENNAIO/FEBBRAIO 2023

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