Numero 76 MAGGIO 2013
D.A.ITALIA
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w w w . d a i t a l i a . i t
Rivendite Prato Vending
Innovazione Saes Group
Dossier Doppia Campana
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D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
,
La crisi d identita di un intero settore L’identità di marca rappresenta sempre di più un importante valore economico per qualunque azienda. Il brand è una sorta di promessa fatta da un produttore di beni o servizi ai suoi consumatori, è il biglietto da visita che la differenzia dalla concorrenza e spesso la posiziona all’interno della sua arena competitiva. Lavorare alla costruzione di una brand identity significa progettare la creazione di un forte legame emotivo con le persone e tentare di far crescere in loro una forte sentimento di fedeltà. I consumatori si possono perfino innamorare delle marche e sono generalmente disposti a spendere qualcosa in più pur di acquistare proprio quello specifico prodotto. Una sostanziale indifferenza al prezzo di vendita che consente all’azienda di recuperare gli investimenti fatti in comunicazione attraverso una maggiore marginalità. I dati recentemente diffusi da Demoskopea sul settore del vending ci illustrano un mondo reale in cui l’identità di marca è desolatamente assente. I già preoccupanti dati emersi dallo studio del Censis (2009), dopo tre anni sono addirittura peggiorati. Oggi più di 4 consumatori su 5 non hanno la più pallida idea di chi sia il gestore del servizio di distribuzione automatica o quale sia la marca della macchina che eroga i prodotti. Ciò significa che lavoriamo in un mondo grigio e indifferenziato in cui più dell’80% degli individui che schiacciano il pulsante non conoscono il nome del gestore che tutti i giorni garantisce il corretto funzionamento di un distruttore automatico a loro ignoto. Si ricordano benissimo la marca del cellulare, del fax, del PC, degli oggetti di cancelleria e magari conoscono perfino il nome dell’impresa che fa le pulizie in ufficio, ma chi fa il servizio sulla “macchinetta del caffè” proprio no. Se siamo tutti uguali, gestioni virtuose o pirati, grandi gruppi o piccoli operatori, produttori multinazionali o piccoli fabbricanti locali, quali strategie può prendere un’azienda vending per prevalere sulla concorrenza? Una soltanto: il prezzo di vendita. Se ci sono 10 prodotti in offerta che l’acquirente non distingue tra loro, quasi certamente prenderà quello che costa meno, tanto sono uguali. A quanti gestori è capitato di tentare di alzare il prezzo della battuta e sentirsi dire: “ho altre offerte ad un prezzo più basso, se insisti cambio fornitore”?. Questo succede perché per lui gli operatori vending sono tutti uguali. Il caffè è un caffè, la macchinetta è una macchinetta e il ragazzo che viene a riempirle è uguale ad un altro che fa lo stesso mestiere. Non c’è cosa più sbagliata. L’esperienza insegna che c’è una differenza notevole tra caffè e caffè, che le macchine sono molto diverse tra loro per funzionalità e affidabilità e che il livello di servizio di una gestione può variare dal drammatico all’eccellente. Ci sono quindi dei parametri estremamente variabili e abbinamenti macchina/prodotto/servizio talmente diversi tra loro che gli estremi (negativi e positivi) non sembra nemmeno facciano lo stesso lavoro. Quindi se non vogliamo che ci valutino solo in base al prezzo, dobbiamo far crescere l’identità delle nostre aziende. Chi ci è riuscito, sia in piccole realtà territoriali che in contesti più ampi, sta superando con successo una crisi congiunturale complessa come questa. Chi è rimasto ancora invisibile agli occhi del consumatore e dei buyer è invece destinato inevitabilmente a perdere ulteriore terreno
Editoriale
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A l e s s a n d r o
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D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
Sommario
Numero 76 MAGGIO 2013
3
>RENZO Gabriel bonizzi Direttore responsabile/ Editor in chief
6
>alessandro fontana
direttore editoriale/ EDITORial director
> LAURA
GUASPARRI ART DIRECTOR
> ANDREA
LOTTERO GRAPHIC DESIGN
> daniela
biscotti Commerciale/Commercial
> noemi
margaroli redazione/editorial staff LASERGRAFICA POLVER srl > s t ampa / p r in t ER S d.a.italia >il periodico della distribuzione automatica P u b b lica z ion e iscritta al Tribunale di Milano, numero di registrazione 177 del 22 marzo 2004 >Iscrizione al R.O.C.: 11412 >Periodicità mensile >Editore ART&WORKS Srl UNIPERSONALE V ia ma r can t onio colonna 15 20149 M ilano P. I VA 04234310961 Tel +39 02 48958566 Fax +39 02 89694472 >Ufficio commerciale commerciale@daitalia.it >Web www.daitalia.it >Posta elettronica i n f o @ d a i ta l i a . i t > A b b onam e n t i abbonamenti@daitalia.it
Editoriale
La crisi d'identita di un intero settore Innovazione
Saes Group > Tecnologia e Innovazione di un Leader Mondiale arrivano nel Vending Il Mercato del Vending - Rivendite
12 Prato Vending > Intervista con Gianpiero Zimmile Dossier
18 I Distributori Automatici a Doppia Campana per le Locazioni Alto Battenti Eventi
30 Il Vending Protagonista al IV Forum dei Consumi Fuori Casa Mondo Associazione
38 Macchinetta Amore Mio: il Vending a Stramilano 2013 Salute Alimentare
43 Esposizione all’Arsenico Attraverso l’Acqua in Aree a Rischio Novità
47 Comesterogroup > Buona Anche la Seconda per le Gettoniere RM5 HD e RR6 HD Gruppo Argenta > Area Break in Collaborazione con POLI.design Lavazza > Coffee Experience al Fuorisalone M.D. > Nuova Gamma di Forcelle Fotoelettriche e Ultrasoniche Riso Scotti Snack > l’Esperienza del Noto Brand Raccontata a Forum Vending 2013 Tritech > la Scelta di Unicredit per la Nuova Sede di Milano Breaking News
58 Vending Machine di Marijuana A Los Angeles / The Nomad / Lipton Ice Tea Appuntamento In Fiera
61 Eu'Vend > Quarta Edizione di “Vending Star” al Salone del Vending di Colonia TuttoFood > Formazione e Convegni alla Fiera Milanese dell’Agroalimentare
La riproduzione totale o pa r z ial e d e ll e illustrazioni e degli articoli pubblicati su D.A. Italia è permessa solo se autorizzata dalla Direzione. La Direzione non assume r e sponsa b ili t à per le opinioni espresse dagli autori dei testi redazionali e pubblicitari. CONCEPT ART & W OR K S
BY SRL
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Innovazione
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SAES Group >
Inn
Saes Group- Company profile
Il Gruppo SAES®, pioniere nello sviluppo della tecnologia getter, è leader mondiale in una molteplicità di applicazioni scientifiche ed industriali che richiedono condizioni di alto vuoto o di gas ultra puri. In oltre 70 anni di attività, le soluzioni getter del Gruppo hanno sostenuto l’innovazione tecnologica nelle industrie degli information display e dell’illuminazione, nell'isolamento termico, in tecnologie che spaziano dai tubi di potenza sotto vuoto di grandi dimensioni sino ai dispositivi miniaturizzati come i sistemi microelettronici e micromeccanici realizzati su silicio. Il Gruppo detiene inoltre una posizione di leadership nella purificazione di gas ultra puri per l'in6
a v o
dustria dei semiconduttori e per altre industrie high -tech. Dal 2004, sfruttando le competenze acquisite nel campo della metallurgia speciale e della scienza dei materiali, il Gruppo SAES ha esteso il proprio campo di attività rivolgendosi al mercato dei materiali avanzati, in particolare quello delle leghe a memoria di forma, una famiglia di materiali caratterizzati da super-elasticità e dalla proprietà di assumere forme predefinite quando sottoposti a trattamento termico. Queste speciali leghe, che oggi trovano principale applicazione nel comparto biomedicale, si adattano perfettamente anche alla realizzazione di dispositivi di attuazione
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...Tecnologia e Innovazione di un Leader Mondiale arrivano nel Vending
> Francesco
Butera
per il settore industriale (domotica, industria del bianco, consumer electronics e settore automotive). Più recentemente, SAES ha ampliato il proprio business sviluppando componenti le cui proprietà di tipo getter, tradizionalmente dovute allo sfruttamento di speciali caratteristiche di alcuni metalli, sono invece generate tramite processi di tipo chimico. Questi nuovi prodotti trovano applicazione nei promettenti settori OLED (Organic Light Emitting Diodes), sia per display sia per illuminazione e fotovoltaico. Grazie a questi nuovi sviluppi, il Gruppo si sta evolvendo, aggiun-
gendo alle competenze di metallurgia speciale quelle di chimica organica. Saes ha una capacità produttiva totale distribuita in undici stabilimenti dislocati in tre continenti, una rete commerciale e di assistenza tecnica operativa a livello mondiale. I circa 1.000 dipendenti consentono al Gruppo di combinare competenze ed esperienze multi-culturali e di essere una realtà aziendale a tutti gli effetti globale. Gli uffici direzionali di SAES sono ubicati nell’hinterland milanese. SAES è quotata sul Mercato Telematico Azionario della Borsa Italiana dal 1986, nel segmento STAR. 7
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Le leghe a memoria di forma, il cuore tecnolocigo del progetto SMArTEA Le leghe a memoria di forma (SMA, acronimo del termine inglese: Shape Memory Alloys) sono materiali funzionali caratterizzati dal fatto di possedere peculiari proprietà termomeccaniche (effetto di memoria di forma ed effetto pseudoelastico) che non trovano analogo in nessun'altra lega conosciuta. Queste proprietà hanno origine dalla struttura cristallografica che possiede due fasi stabili. Passando da una fase all'altra attraverso una variazione di temperatura o l'applicazione di uno sforzo, si producono effetti macroscopici quali la capacità di recuperare deformazioni apparentemente permanenti dell'ordine 5% e un comportamento elastico molto esteso (la cosiddetta superelasticità) fino a deformazioni dell'or-
settore della meccanica e della termotecnica sono impiegate per la realizzazione di dispositivi in grado di integrare le funzioni di sensori ed attuatori (valvole, miscelatori, sprinklers, condizionatori d’aria ecc.); come attuatori sono utilizzate nelle vetture per piccole movimentazioni (sedili, specchi retrovisori, plancia) e per il controllo dei fluidi all’interno del motore ma anche per l’attuazione all’interno di elettrodomestici o dispositivi elettronici quali gli smartphone. Nel settore biomedicale le leghe SMA sono impiegate con notevole successo per la produzione di filo ortodontico, stents coronarici, per la realizzazione di dispositivi per osteosintesi e di attrezzature per impieghi in campo endoscopico e chirurgico; nel settore merceologico, hanno avuto particolare successo commerciale le montature per occhiali realizzate con leghe SMA superelastiche.
dine del 12-15%. Le due fasi, una stabile a bassa temperatura (martensite) ed una stabile ad alta temperatura (austenite), possiedono caratteristiche chimicofisiche e proprietà meccaniche differenti; è come se la lega fosse costituita da due materiali "diversi" che si alternano in funzione della temperatura. È proprio il passaggio da uno stato solido all'altro a determinare le variazioni delle caratteristiche che vengono sfruttate per assolvere a particolari "funzioni". La lega grazie alla sua proprietà di memoria di forma è dunque in grado di compiere un
attuatori elettrici controllati estremamente semplici e compatti, invece utilizzando il calore esterno, ad esempio di aria, acqua o altri mezzi, possiamo avere degli attuatori termostatici molto precisi e veloci. La lega a memoria di forma sviluppa una forza molto grande in rapporto al suo volume, ad esempio un filo di 0,5 mm di diametro è in grado di sviluppare fino a 4 Kg di forza contraendosi del 5%. Le leghe SMA trovano numerose applicazioni in diversi settori tecnologici: nel
Innovazione
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SAES Group
> Stefano
fa si che utilizzando la corrente elettrica per il riscaldamento possiamo ottenere
Alacqua
movimento e sviluppare una forza elevata se riscaldata opportunamente, questo
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SMArTEA, l’innovazione nel vending Nel vending le SMA sono già applicate nel dispositivo SMArTEA, dove grazie alla miniaturizzazione e alla velocità di risposta di una molla SMA è possibile, nei pochi secondi di erogazione di una bevanda, controllare in maniera molto precisa la temperatura di erogazione della bevanda stessa. Altri progetti in studio al momento sono legati alla realizzazione di valvole elettroniche monostabili, bistabili e proporzionali per il controllo dei fluidi estremamente miniaturizzate, leggere e silenziose, e attuatori per il controllo dell’aria fredda/calda per sistemi di refrigerazione nofrost. Il controllo termostatico inoltre potrà essere adottato per altre funzioni della macchina come controlli in caldaia, sicurezze e stratificazioni di temperatura.
Come funziona SMArTEA SMArTEA è una valvola miscelatrice per distributori automatici di caffè
L’acqua miscelata può avere una temperatura di 55°C, 60°C o 65°C (altre
capace di erogare acqua calda alla temperatura ottimale per l’erogazio-
temperature disponibili su richiesta).
ne di bevande solubili come cioccolata e the.
L’installazione del dispositivo è estremamente semplice e rapida (mas-
SMArTEA può essere installato nei distributori automatici di caffè senza
simo 5 minuti).
modificare le impostazioni della macchina: non bisogna modificare il circuito elettrico e neppure quello dell’alta pressione.
I vantaggi nell’utilizzo di questa tecnologia sono evidenti, soprattutto dal
SMArTEA miscela l’acqua fredda (tra 5°C e 40°C ) e l’acqua calda in
lato del consumatore che può gustare un prodotto che la temperatura ot-
modo da erogare le bevande solubili vending alla temperatura ottimale.
timale di infusione rende qualitativamente migliore e non si vede risolto
L’uso ridotto della caldaia permette di abbattere il consumo elettrico del
il problema dei bicchieri che scottavano al punto da non poterli tenere in
20% - 30%
mano. Ma anche il gestore vending ha notevoli benefici, perché vede i con-
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sumi elettrici ridotti del 20/30% e una diluizione dell’acqua proveniente
Actuator Solutions è l’unica azienda al mondo, verticalmente integrata, che
dalla caldaia che incide sensibilmente su eventuali problematiche relative
può fornire componenti e soluzioni a memoria di forma partendo dallo sviluppo
ai metalli pesanti. Il dispositivo SMArTEA è prodotto da Actuator Solution.
dei materiali ed integrando gli stessi con la necessaria meccanica ed elettronica. Oltre ad applicazioni di successo nel campo delle valvole pneumatiche
Actuator Solutions - company profile
per il supporto lombare nei sedili delle vetture e nel campo degli smartphone
Actuator Solutions è l’azienda leader al mondo per lo sviluppo di dispositivi a
con i moduli autofocus e stabilizzatori per le fotocamere, l’azienda ha comin-
memoria di forma per applicazioni industriali. Nasce come joint venture fra il
ciato a lavorare nel mondo della fluidica e termostatica per il vending e le
Gruppo SAES Getter e la tedesca Alfmeier presente da oltre 50 anni nel mer-
macchine professionali. Le sue soluzioni consentono di sviluppare compo-
cato mondiale come produttore di componenti plastici, elettronici e valvole
nenti ad alto contenuto tecnologico e prestazionale riducendo la complessità,
per l’automotive.
gli ingombri ed i costi.
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D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
Rivendite
Prato Vending>
Prato Vending nasce nel 2010 dall’idea di Gianpiero Zimmile che, grazie all’esperienza maturata nel settore e alla partnership con General Vending e To.Da. Caffé, ha creato una struttura in grado di fornire soluzioni mirate agli operatori del vending di Toscana ed Umbria. Prodotti di alta qualità, professionalità e servizio, uniti ad 12
una profonda conoscenza del territorio hanno permesso a questa giovane realtà di crescere fino a diventare un’importante punto di riferimento per i gestori locali. D.A. Italia ha intervistato Gianpiero Zimmile, titolare di Prato Vending, per parlare del recente passato, del presente e dei progetti futuri della sua rivendita.
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“Noi Facciamo Solo Rivendita”
> Gianpiero
Zimmile
Intervista con Gianpiero Zimmile Prato Vending ha recentemente cambiato il suo assetto societario: ce ne puoi parlare? Prato Vending grazie al costante impegno e al lavoro che abbiamo svolto in maniera molto intensa, è cresciuta velocemente. Nemmeno noi ci sarem-
supportato dal punto di vista finanziario. Purtroppo
Certamente. L’entusiasmo non deve mai spegner-
vive lontano da Firenze e ha anche altre attività
si. Anche perché in questo momento la situazione
da seguire, quindi abbiamo preso la decisione, di
generale è abbastanza difficile, la concorrenza in
comune accordo, che Prato Vending venisse intera-
Toscana è molto intensa. A maggior ragione ora,
mente rilevata da me, in modo da garantire un’at-
che l’azienda è solo mia, la mattina quando ti alzi
tenzione costante e quotidiana all’attività. Io e il
ci vuole entusiasmo per affrontare la giungla del
mio ex socio siamo comunque in ottimi rapporti e
mondo del lavoro, altrimenti è davvero complesso
collaboriamo.
andare avanti. Avere sempre una visione positiva
mo aspettati di raggiungere gli obiettivi prefissati
del futuro mi appartiene un po’ per natura ed è un
a tre anni dopo un anno e mezzo. Quando ho aper-
Questo cambiamento ti porterà a ripartire sul
punto fermo della mia vita. Anche nella vita privata
to l’azienda, nel 2010, avevo un socio che mi ha
mercato con ancora maggior entusiasmo?
questo aspetto è fondamentale.
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La vostra collaborazione con General Vending
grazie alla rivendita lombarda, una gamma di prodotti
ne. Stiamo oggi cercando di attrezzarci con un ma-
continua? Sì, certamente. Quando ho “disegnato”
che prima tutti conoscevano ma che non era presente
gazzino più grande e stiamo valutando la possibilità di
Prato Vending ho previsto una collaborazione presti-
al 100% sul mercato toscano così come lo è ora.
aumentare le risorse introducendo altre due persone,
giosa con una realtà come General Vending. Il mio
da inserire rispettivamente nella parte logistica e nel-
progetto era quello di portare in Toscana una ventata
La tua struttura in questi due anni è cambia-
la parte amministrativa, perché oggi la mole di lavoro
di prodotti nuovi, che potessero fare concorrenza a
ta per andare incontro alle nuove esigenze di
lo richiederebbe. Purtroppo gli aspetti burocratici ed
quelli che sono stati i prodotti leader per anni nel set-
mercato o è un progetto che pensi di realizzare
economici legati a questi progetti di ampliamento
tore. General Vending è parte integrante del progetto
nell’immediato futuro? Le figure professionali che
sono veramente onerosi e ci frenano. Gli affitti nel-
Prato Vending, perché i risultati ottenuti sono arrivati
operano all’interno della rivendita sono sempre le
la nostra zona sono troppo alti, quindi sto cercando
grazie al mio lavoro e al lavoro dei miei collaborato-
stesse: Lapo e Manuel addetti all’area commerciale;
di muovermi con una certa cautela, perché in una
ri, ma anche perché abbiamo portato in questa zona,
Federica e Lisa che si occupano dell’Amministrazio-
situazione economica delicata e con un’azienda così
giovane completamente nelle mie mani, non voglio
magazzino più grande, il lavoro sarebbe facilitato e
nella ricerca di prodotti nuovi, alternativi rispetto a
rischiare facendo il passo più lungo della gamba.
potrei accogliere un maggior numero di richieste.
quelli più impiegati nel settore e questo è un aspetto
I potenziali clienti ci sono, per vari motivi: le difficoltà
che noi cerchiamo di curare con grande attenzione.
Il mercato toscano delle rivendite è in grande
di alcune realtà regionali e rivendite che si sono mes-
Ovviamente è un processo graduale che si consolide-
fermento. Ci sono stati accorpamenti e chiusu-
se a fare anche gestione diventando un possibile con-
rà nel tempo.
re di storiche realtà locali. La tua giovane ri-
corrente per i loro stessi clienti. Prato Vending però,
Ci accorgiamo che oggi i prodotti più venduti sono
vendita è pronta a dare supporto ai gestori che
per scelta, non commercializza il prodotto principe del
sempre i soliti. Il gestore va capito se inizialmente ha
sono in cerca di un partner affidabile? Cerco di
caffè nel vending, così come alcuni prodotti beverage
qualche timore nell’inserire un prodotto nuovo rispet-
muovermi così come ho iniziato, offrendo al cliente
di marchi noti e il cliente deve rivolgersi alle altre re-
to ad un marchio che tutti conoscono. Piuttosto, quel-
presenza, assistenza e affidabilità. È ovvio che se io
altà per soddisfare queste particolari esigenze legate
lo che non condivido è la “svendita” di questo tipo
oggi avessi la possibilità di avere più personale e un
a specifici marchi. In ogni caso, spesso ci incoraggia
prodotto, dato che il gestore offre un servizio, fa un
Il Mercato del Vending/Rivendite
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P ra to Ve n d i n g
D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
certo tipo di lavoro ed è giusto che gli venga ricono-
ha mai dato problemi, quindi il gestore, mettendo le
parte commerciale e so benissimo che iIl the è sem-
sciuta la giusta marginalità.
polveri in macchina, si è accorto che quello che gli
pre stato un discorso molto delicato, perché il cliente
dicevamo era vero.
molto spesso chiede un basso contenuto di zucchero
Che riscontri avete sul brand Luxury? I riscontri
Ad esempio, la cioccolata è ottima e ne basta un do-
o un aroma di limone più intenso. Con Luxury questo
sul brand non sono altro che positivi. Luxury non ha
saggio minore rispetto ad altri prodotti. Con lo stesso
è un tassello importante che abbiamo potuto fornire
niente da invidiare qualitativamente ai prodotti di
quantitativo di prodotto fai più battute, più erogazioni:
ai nostri clienti, perché il prodotto è meno dolce di
altri competitor. All’inizio abbiamo dovuto presentare
quindi anche se siamo in linea con il prezzo, di fatto
altri presenti sul mercato ed ha un ottimo sapore. Lo
questa nuova gamma per indirizzare il gestore verso
scegliere la cioccolata Luxury è un risparmio.
abbiamo riscontro anche nelle vendite, davvero no-
prodotti alternativi ai solubili che aveva utilizzato per
Un altro prodotto critico è il the. Io ho lavorato do-
tevoli. In generale, il cliente si deve solo abituare al
anni e c’è stato un grande lavoro da fare. Abbiamo
dici anni per una grande azienda del vending locale
sapore differente dei solubili Luxury: una volta che si
però avuto la fortuna di trovare un prodotto che non
e ho iniziato come autista, poi mi hanno affidato la
abitua, non torna più indietro.
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D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
Quanto sta incidendo la crisi economica
sono questi prezzi in giro, tutto il mercato subisce un
essere molto positivo, perché guardando quello che
sull’andamento della tua rivendita? Se devo dire
contraccolpo. Ristorni a cifre come queste, a mio mo-
ci circonda credo sia difficile fare previsioni a lungo
la verità, Prato Vending a livello di fatturato è cresciu-
destissimo avviso possono soltanto nuocere al mon-
termine.
ta anche nel 2012. È vero che la nostra realtà lavora
do del vending, un settore dove ancora, lavorando in
Nel nostro piccolo cerchiamo di fare progetti a bre-
su uno storico di solo due anni, quindi sarebbe stato
una certa maniera, si potrebbe guadagnare.
ve scadenza, credo sia la soluzione migliore per
un vero problema il contrario.
proseguire. Le priorità che ci siamo prefissati sono
La crisi la sentiamo soprattutto relativamente ad una
L’ Art. 62 ha creato problemi con i vostri clienti
l’aumento del magazzino, per dare la possibilità ai
tipologia di prodotto: lo snack, il prodotto da vetrina,
o questa normativa sui termini di pagamento ha
clienti di trovare in Prato Vending il 100% di gamma
mentre sul caldo il fatturato è sempre cresciuto. Que-
portato qualche vantaggio? Voglio spezzare una
prodotti, cosa che oggi per queste ragioni non siamo
sto vuol dire che siamo in un periodo difficile in cui i
lancia a favore dei nostri clienti, che hanno dimostra-
in grado di garantire ed il consolidamento del fattu-
consumatori sono più attenti e magari si portano da
to correttezza e serietà relativamente alle scadenze
rato del 2012.
casa la merendina o la bottiglia d’acqua, perché al
dei pagamenti. Credo che chi ha approfittato della
Ancora meglio sarebbe registrare un lieve incremen-
supermercato risparmiano, però per quanto riguarda
situazione l’abbia fatto prima e lo faccia anche ora,
to, perché la teoria ci insegna che i primi profitti e
il mondo del caldo il discorso è diverso, il mercato è
non sarà l’articolo a cambiare le cose... Noi problemi
la prima solidità economica di una start-up arrivano
ancora in crescita.
non ne abbiamo mai avuti e ci hanno sempre pagato.
dopo il primo triennio di attività.
Oggi stiamo ovviamente ancora più attenti, ma osser-
Questo è il nostro terzo anno, quindi l’obiettivo è cre-
Recentemente c’è stato un piccolo appalto nel-
vo che i miei clienti, forse a causa o grazie a questo
scere a piccoli passi, consolidando quello che abbia-
la tua zona concluso con 20.000€ di ristorno e
articolo, comprano in maniera più prudente. Questo
mo fatto in questi due anni, continuando anche con le
caffè e solubili a 0,23€. Come è possibile fornire
può essere anche un vantaggio: il cliente non fa più
fondamentali partnership di General Vending e Caffè
clienti che accettano di lavorare su prezzi così
spese folli e magari compra una volta alla settimana
To.Da., del quale siamo concessionari esclusivi per la
bassi? Il mio mondo è quello dei piccoli gestori ed
anziché ogni due e non gli avanza nulla in magazzino.
Toscana e che in questi due anni e mezzo è diventato
è fatto di presenza, di assistenza, di affidabilità e di
L’ Art. 62 ha quindi sicuramente portato dei vantag-
una parte importante del nostro business. Continuare
gi, secondo me, ha “educato” a gestire meglio gli
a far conoscere i prodotti dei nostri partner nel 2013
servizio. Chi vende a prezzi così bassi compra direttamente alla fonte e probabilmente
per consolidare il nostro fatturato e portarli anche
acquisti.
ha milioni di euro di fatturato. Sono
oltre i confini della Toscana, come stiamo facendo
realtà che non conosco e che non
Quali sono gli obiettivi che ti sei
in alcune zone della Liguria, sarebbe un passo fon-
mi riguardano. Certo, quando ci
posto per i prossimi anni? Devo
damentale.
Il Mercato del Vending/Rivendite
>
P ra to Ve n d i n g
D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
Dossier
Doppia Campana
I Distributori Automatici a per le Locazioni Alto Battenti Dos
si er
Il caffè è ancor oggi un driver fondamentale del vending tradizionale (free-standing e table top). Le consumazioni di questo prodotto superano i 2 miliardi e mezzo l’anno, più del 50% dell’intero ammontare delle battute realizzate in questo fondamentale segmento della distribuzione automatica. Purtroppo però il prezzo medio unitario al consumatore non riesce a superare la soglia dei 30 centesimi. Un dato decisamente allarmante visto il continuo aumento dei costi delle gestioni. Negli ultimi 15 anni non ci sono stati aumenti dei prezzi significativi e questo ha comportato una progressiva, ma inarrestabile perdita di marginalità delle imprese vending. Nelle locazioni alto battenti, dove la frequenza e il numero di consumazioni sono molto elevate, questo limite si fa decisamente sentire. Riuscire ad alzare il prezzo in quest’ambito, può portare un grande beneficio in termini di marginalità a qualunque gestione. Per questo, da qualche anno a questa parte, i costruttori di distributori automatici hanno messo in produzione delle macchine a doppia campana dedicate a questo tipo di locazione. 18
Una macchina da 700 bicchieri e con doppia campana consente infatti di offrire alla clientela un caffè standard e uno premium, spesso proposto ad un prezzo superiore anche di 10 centesimi. I risultati in termini di fatturato sono decisamente incoraggianti ed investire in questo tipo di macchine si è rivelato per molti gestori un buon affare. Non solo migliorano la gamma offerta sia in termini qualitativi che quantitativi, ma riescono anche a generare guadagni superiori. L’offerta sul mercato di questa tipologia di macchine è molto ampia. In questo dossier abbiamo analizzato sei modelli diversi (presentati in ordine alfabetico): BVG Lei 700 Espresso Doppia Campana; Ducale Super City 700 Star Vision; FAS Winning Duo; Necta - Canto Top Doppio Espresso; Rhea Luce X2 touchTV; Saeco - Atlante 700 Gran Gusto. In più abbiamo inserito due modelli: Lavazza - LB Canto X2 e Mitaca Winning, che hanno una campana per il caffè in grani e la possibilità di erogare un espresso attraverso delle cialde auto protette.
D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
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o una bevanda solubile in un
Pressione rete idrica: tra 0,5
un'interfaccia utente intui-
capiente bicchiere mentre si
> Tre tipi contenitori polveri a capacità differenziata
tiva e un utilizzo immediato.
passeggia sono nuove oppor-
Una notevole facilità di pu-
tunità offerte dal distributo-
lizia e manutenzione com-
re Necta grazie a un Vending
pletano l'offerta di questo
sempre più evoluto.
distributore
all'avanguar-
Il modello Canto Top Dual
dia, destinato ad affermarsi
Cup è riconoscibile dalla gra-
come riferimento sul merca-
devole estetica che propone
to per gli anni a venire.
una suggestiva immagine dei
L'estetica, raffinata e di
differenti bicchieri disponibili.
grande effetto, è caratteriz-
La manutenzione è facilitata
zata dal pannello frontale,
dalla presenza di protezioni
continuo da cielo a terra, in
rimovibili del gruppo caffè e
cui è inserita armoniosamen-
dell'area mixer/contenitori.
> Elettronica flessibile all'avanguardia
elettrica
di
rete: 230 V/50 Hz Consumi indicativi: 135 WH per ogni ora di stand by e 8,5 BAR
e
> Possibilità di scaricare le statistiche nel formato EVA DTS (kit IRDA opzionale)
te la pulsantiera selezioni. La fascia laterale in alluminio e policarbonato nero e lucido è elegante e robusta al tempo stesso. Pannelli grafici accattivanti e intercambiabili completano l'immagine del distributore, integrata da un vano erogazione ergonomico. Canto Top doppio espresso è disponibile nella versione con dispositivo Dual Cup. L'innovativo sistema prevede due diversi tipi di bicchieri in plastica o carta di capacità differente, in modo che la qualità e il gusto delle bevande siano esaltate al mas-
L'interfaccia utente è all'avanguardia con un percorso luminoso a LED che segnala tutte le fasi di selezione, erogazione e fruizione della bevanda. Sono presenti 22 pulsanti di selezione diretta illuminati a LED o selezione con tastiera numerica e un ampio display grafico. Come opzione è possibile installare anche uno schermo video per messaggi promozionali. Il modello Dual Cup può contenere ben 950 bicchieri: 650 da 160ml e 300 da 100ml. Sono installati a bordo 9 contenitori e la capacità del caffè è pari a 4,6 kg (1,8 + 2,8).
simo. L'utente finale apprezzerà
Caratteristiche:
l'ampia possibilità di scelta e l'operatore potrà meglio
> Gruppo caffè brevettato Z4000
segmentare i prezzi dell'of-
> Caldaia compatta da 200 cc
23
D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
Luce x2 touchTV Produttore Rheavendors group Dimensioni H 1830 mm x L 640 mm x P 705 mm PESO 165 kg I distributori automatici free-
mento e nella grafica. Luce X2
La macchina è orientata al ri-
ma rheAction, permettendo
standing di rheavendors group
touchTV è la prima macchina
sparmio energetico mediante
anche di differenziare ricette
si adattano perfettamente a
dotata di un'interfaccia dina-
la possibilità di programmare
e prezzi nei diversi momenti
mica e servizi on-line interat-
lo spegnimento e la riaccen-
della giornata.
di ristoro sul luogo di lavoro
tivi.
sione della macchina in fasce
I dati di vendita in formato
alla mensa scolastica, fino ai
Il design è caratterizzato da
orarie, mantenendo una condi-
EVA-DTS sono prelevabili tra-
luoghi di passaggio per strada.
una porta concava, che la ren-
zione di stand-by e l'utilizzo di
mite IRDA o chiave Flash.
Tutti i modelli sono progettati
de insolita e invitante e da un
LED a basso voltaggio.
È possibile effettuare la regi-
per ridurre al minimo i tempi di
monitor LCD 22” che cattura
erogazione e massimizzare la
subito l'attenzione dei clienti.
facilità di utilizzo.
La stazione bicchieri si illumi-
qualsiasi contesto: dall'area
Sono
personalizzabili
nel
menu, nel sistema di paga-
na quando la bevanda prescelta è pronta.
L'interfaccia utente: Luce X2 touchTV ha la possibilità di erogare fino a 64 selezioni differenti. La macchina è caratterizzata da un’estrema facilità di gestione dei contenuti multimediali e di configurazione della bevanda. Può essere connessa alla rete locale (LAN) tramite cavo ethernet o modem 3G. L’interfaccia grafica della macchina può essere aggiornata da remoto. Il monitor touch-screen LCD 22” moltiplica all’infinito le possibilità di personalizzazione, aprendo il mondo dell’interattività e dell’interconnessione al settore del vending. L’interfaccia fornisce contenuti innovativi, quali informazioni (nutrizionali ma non solo) sui prodotti erogati, video pubblicitari e commerciali. Può essere personalizzata in base alla locazione, all’area geografica o di mercato, oppure utilizzata per la promozione dei prodotti erogati. La macchina è dotata di uscita audio e di un sensore persona con soglia programmabile.
strazione degli eventi (extended data audit) dalla prima messa in funzione. Il programma rheAction data analyzer permette di elaborare i dati statistici raccolti. La Luce X2 touchTV ha una capacità
di
700
che, nella versione a doppia torretta, sale a 950 (450 da 70mm e 400 da 78-80 mm). I contenitori disponibili sono nove: due per il caffè in grani da 3,4 Kg, 1 per lo zucchero (3,2 Kg.) e 6 per i solubili. Opzioni > Raccolta dati vendita tramite sistema RFID > Data audit secondo gli standard EVA/DTS > Uso bicchieri in plastica o carta > Sensore presenza bicchieri > Unità refrigerante per bevande fredde > Kit autonomo (tanica da 20 l) > Modulo FBT (erogazione tè in foglia) Specifiche tecniche: Alimentazione
24
bicchieri
elettrica
di
Caratteristiche:
rete: 230 V/50-60 Hz
La macchina ha un'elevata
Potenza: 2800W
flessibilità di programmazio-
Allacciamento
ne e notevole autonomia nel-
3/8'' attacco maschio 0.1-0.8
la definizione delle singole
MPa con sensore anti-allaga-
selezioni tramite il program-
mento
rete
idrica:
D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
ATLANTE 700 GRAN GUSTO Produttore Saeco Vending SPA Dimensioni H 1830 mm x L 750 mm x P 865 mm PESO 192 kg Atlante 700 è la linea di di-
ri all’interno della camera di
stributori
infusione.
automatici
free-
standing hot, top di gamma per Saeco.
La macchina ha una capacità
Il suo design U-Profile con
di 700 bicchieri e 550 palette.
linee morbide ed eleganti
Sono
aggiunge stile ad ogni am-
8 contenitori: 2 per il caffè
biente.
(ognuno da 3,5 Kg.), 1 per lo
Con la sua elevata capacità
zucchero e 5 per i solubili.
(fino a 700 bicchieri), la vasta scelta di bevande (fino a 60 prodotti differenti) e il notevole risparmio di tempo e denaro nelle operazioni di manutenzione, grazie al rivoluzionario sistema Saeco Rotating Plate, questo distributore è ideale per le locazioni medie e grandi. Dotato di doppia caldaia su tutti i modelli, è disponibile sia con macinino singolo che doppio. Saeco ha da poco lanciato sul mercato la tecnologia Gran Gusto, di cui anche Atlante 700 è dotato: specifici accorgimenti su gruppo caffè e idraulica permettono l’erogazione di un prodotto in tazza di altissimo livello, specialmente dal punto di vista di qualità della crema ed estrazione degli aromi. Le pressioni e le temperature di lavoro sono più basse e più stabili rispetto alla tecnologia standard, garantendo un minore stress durante il ciclo per la macchina e quindi aumentandone la vita
installati
all’interno
L'interfaccia utente è dotata di una tastiera con 20 pulsanti meccanici retroilluminati di facile lettura per selezione bevande con accesso diretto, due tasti di preselezione per lo zucchero e 2 tasti programmabili (decaffeinato/ orzo, senza bicchiere, solo bicchiere) e un display grafi-
= 3/4’’ pressione acqua = 1-8
> Aspiratore per l’eliminazione dell’umidità interna e presa di aspirazione vapore supplementare dedicata alla zona erogazione
Kit opzionale per serbatoio au-
bar tonomo (2 taniche da 20 litri)
> Dispositivo air-break con sistema antiallagamento Specifiche tecniche: Alimentazione
elettrica
di
rete: 230 V/50 Hz Potenza assorbita: 2300W Alimentazione idrica attacco
co LCD. ALTRE Caratteristiche: > Elevata capacità dei contenitori > Vano erogazione altamente versatile per accogliere bicchieri fino a 20 once (592 ml) > Possibilità di installare sulla porta 3 sistemi di pagamento contemporaneamente (Saeco 3 Way Pay) > Accetta i più diffusi sistemi di pagamento di tipo parallelo e standard MDB, BDV ed Executive > Nuovo sistema di erogazione polveri Saeco Easy Dry di seconda generazione > Facile utilizzo anche da parte delle persone diversamente abili > Struttura in lamiera di acciaio prezincato e verniciato
tà dell’estrazione è tale da
> Contenitori e serbatoi in polipropilene alimentare trasparente
ottenere buoni risultati an-
> Serratura Rielda
che con grammature inferio-
> Palettiera regolabile
potenziale. Inoltre, la quali-
> Controllo elettronico della temperatura delle caldaie
25
Art&Works
Le
Palette
Silplaster
a basso impatto ambientale
ha scelto di rispettare e difendere
la natura creando un prodotto biodegradabile in grado di dare un importante contributo alla riduzione dei rifiuti smaltiti nell’ambiente.
Via G. Brodolini, 4 (z.i.) | 15033 Casale Monferrato (AL) | Italia | Tel. +39 0142 76145 | Fax +39 0142 452663 | info@silplaster.com | www.silplaster.com
D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
Lavazza - LB Canto x2 Produttore N&W Global Vending Spa Dimensioni H 1830 mm x L 650 mm x P 740 mm PESO 170 kg Lavazza, primo brand a proporre
più piccolo dedicato ( 300 pz - Ø
Altre sue caratteristiche tecniche
una soluzione a capsule nel mon-
57,5 mm). Infine, oltre alle prepara-
do Free Standing, ha integrato in
zioni a base caffè è possibile offrire
un'unica macchina la tecnologia
numerose altre ricette grazie alla
brevettata BLUE (Best Lavazza Ul-
presenza di più contenitori solubili,
timate Espresso) e un gruppo caffè
che essendo modulari permettono
in grani, per offrire ai propri con-
di passare da 5 a 6 contenitori ga-
sumatori la possibilità di gustare
rantendo la maggiore adattabilità
in ogni luogo un espresso sempre
alle richieste del cliente.
sono: > layout: espresso in capsula, 5 solubili, zucchero, bicchieri, palette > layout: espresso in capsula, 5 solubili, zucchero, bicchieri, palette > 2 pannelli fotografici retroilluminati > 2 preselezioni (zucchero) con etichette retro-illuminate > fotocellula per rilevare la presenza di una tazza (opzionale) > sistema di autoalimentazione con 2 taniche d'acqua da 20 litri (opzione) > kit schermo grafico (opzione)
perfetto. Le aspettative del cliente di assaporare un prodotto di qualità superiore vengono attese ad ogni erogazione, grazie alla costanza dei risultati garantiti dalle capsule auto protette. Le capsule, grazie al sistema di posizionamento brevettato, possono essere inserite dall’operatore in maniera casuale di modo da permettergli un caricamento facile e veloce. Inoltre grazie alle numerose di miscele presenti nella gamma BLUE, il gestore è sempre sicuro di trovare il prodotto che meglio soddisfi il profilo di gusto dei propri clienti di riferimento. LB CANTO x2 è il risultato della partnership storica che unisce Lavazza a Necta, in un connubio di qualità, innovazione, affidabilità e design propri dei due marchi. La macchina oltre alla elevata qualità
L'interfaccia utente si distingue per il grande impatto visivo della tastiera illuminata a led a 22 selezioni dirette eleggibili tra le 60 tipologie di ricette in grado di soddisfare tutte le preferenze dei consumatori. Su Canto x2 è possibile montare un display grafico opzionale da 5,7” per proiettare immagini e video promozionali. Caratteristiche
e
> connessione ai più diffusi sistemi di pagamento > connessione con modem GSM (opzionale) > Possibilità di scaricare le statistiche nel formato EVA DTS (kit IRDA opzionale) > Serraturaacodiceprogrammabile > Predisposizione telemetria > Software riprogrammabile per aggiornamenti Specifiche tecniche: Alimentazione elettrica di rete: 230 V/50 Hz Potenza nominale: 1600W
dati
tecnici: La gestione delle capsule è garantita da un sistema di orientamento e distribuzione automatico con capsule monodose Lavazza BLUE, più un sistema a grani con una capacità di 4,1 kg di prodotto. Ciascun sistema alimenta un gruppo espresso dedicato rendendo la macchina in grado di erogare due diverse qualità di caffè. LB Canto Duo contiene
dei prodotti erogati e alla costante
280 capsule e ha una capacità di
affidabilità dei componenti, è in
650 bicchieri (650 bicchieri (Ø 70-
grado di catalizzare l’attenzione
71 mm) +300 bicchieri (Ø 57,5 mm)
del pubblico grazie alla presenza di
nella versione “Dual Cup”). La mac-
grafiche retroilluminate che richia-
china è in grado di gestire anche
mano alla mente uno dei più celebri
bicchieri in carta e di dimensioni
calendari di Lavazza.
diverse (diametro massimo 80 mm)
La LB CANTO x2 fa parte della gam-
grazie ai braccetti dedicati. Infine
ma Lavazza Canto, tra cui oltre alle
Canto x2 permette di risparmiare
versioni Base, Blindata è disponibi-
energia grazie alla classe energeti-
le anche la variante “Dual Cup”, in
ca di tipo “A” e alla funzione Stand-
cui il risultato in tazza dell’espresso
by configurabile, che interviene sui
Lavazza viene esaltato ancor di più
consumi della caldaia e dell’impian-
grazie alla presenza di un bicchiere
to di illuminazione a led.
27
stefanoserafini.com
cashless red evolution
Coges Engine è il sistema di pagamento per il Vending piÚ completo ed evoluto: le piÚ avanzate funzioni cashless si integrano con la rilevazione dei dati e la telemetria in un unico sistema compatto e flessibile, che si rinnova nel tempo adattandosi a qualsiasi esigenza.
D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
Mitaca Winning Produttore Fas International Spa Dimensioni H 1830 mm x L 760 mm x P 690 mm Mitaca Winning abbina la qualità dell’espresso in capsule alla convenienza del caffè in grani, in un design ricercato e distintivo firmato da Bonetto Design. La macchina accoglie 270 capsule, 4kg di caffè in grani e 4 contenitori di prodotti solubili, offrendo grande varietà d’offerta: dal caffè in grani, più conveniente, alla qualità delle capsule che racchiudono il blend illy, composto al 100% dalla migliore Arabica, in tostatura media, forte o decaffeinato. Completano l’offerta le bevande a base di latte, cioccolata, orzo, ginseng e tè. Prodotta in Italia da FAS, Mitaca Winning rappresenta una soluzione ideale per le
se. Un display grafico posto in posizione centrale rende massima la visibilità al cliente. Caratteristiche e dati tecnici: > Display informativo > Tastiera per selezione numerica della bevanda >Protocollo MDB / Executive per sistemi di pagamento > Accesso facilitato al distributore per ridurre i tempi di manutenzione > Cassone in pre-verniciato con porta a tre punti di chiusura e blocchetto serratura Rielda programmabile > Predisposizione per kit inserimento monete antivandalico > Barra superiore e laterale antiscasso
le di caffè e bevande calde
> Disponibile in due versioni 1 - Doppio caricatore con 540 capsule 2 - Caricatore singolo con 270 capsule + campana caffè in grani
Mitaca Professional System
> 700 bicchieri
grandi aziende, gli spazi pubblici e ogni altro luogo con alto consumo di caffè. La Winning utilizza le capsu-
(MPS) a marchio illy. Le capsule, prodotte con una tecno-
Specifiche tecniche:
logia innovativa e brevettata,
Alimentazione
presentano un pretaglio nella
rete: 230 V/50 Hz
elettrica
di
zona centrale del fondo che si apre al raggiungimento della giusta pressione interna, assicurando la completa infusione di tutto il caffè. L'interfaccia utente è composta da una tastiera a selezione numerica metallica con caratteristiche antivandaliche. Il grande menu utente centrale retroilluminato presenta ben 39 ricette diver-
29
D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
Eventi
&
Malaponti
> Debora
R
w
> Stefano
Vending Protagonista al
Eventi
Fanti
il
oa
d Sh
o
Si è svolto tra l’1 e il 2 marzo a Cernobbio (CO), nel suggestivo scenario di Villa Erba, il IV Forum dei Consumi Fuori Casa organizzato da Fiera Milano. Uno spazio molto importante è stato dato anche a nuove possibili sinergie, come quella tra il mondo dell’Ho.Re.Ca. e il Vending, grazie alla presenza di Confida e ad un convegno ad hoc, davvero molto partecipato. Come anticipato nel numero scorso, pubblichiamo una sintesi della tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Gianfranco Avolio (Pag Magic), Alberto Volpe (Italia del Gusto), Debora Malaponti (Free Shop) e Filippo Fabbri (Gruppo Argenta). 30
Intervento di Gianfranco Avolio, portavoce PagMagic “PagMagic opera nel settore del vending dal 1994 con la missione di contribuire a rendere più piacevoli i momenti di pausa che ognuno di noi si ritaglia nell’arco della giornata. L’obiettivo principale è la soddisfazione del cliente ed è per questo che dedichiamo gran parte delle risorse disponibili investendo in quanto di meglio ci sia nel settore del vending, sia per quanto riguarda i distributori automatici che per quanto riguarda i prodotti che vengono erogati attraverso gli stessi.
D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
> Alberto
> Gianfranco L’efficienza delle nostre azioni si traduce nella raccolta delle esigenze di ogni cliente, queste vengono analizzate in tempo reale da un team di esperti che provvedono a sviluppare una gamma di soluzioni a qualità certificata alla quale segue una consulenza diretta al cliente efficacemente argomentata, infatti, affinché l’azienda sia in grado di adempiere al meglio alle sue mansioni, sottopone periodicamente il proprio personale alla partecipazione di corsi formativi specializzati. Inoltre, il nostro servizio è garantito da un’assistenza tecnica pronta ad intervenire sulle macchine per risolvere qualsiasi tipo di problema in tempi brevi ed ove necessario a provvedere all’immediata sostituzione.
Volpe
Consumi Fuori Casa
Avolio
IV Forum dei
L’azienda che io rappresento è giovane, dinamica e crede molto nella sinergia tra idee e innovazione. L’idea che presento oggi, VendinginfoPoint (V.I.P.), è la realizzazione di un’area interattiva costituita da un distributore automatico dotato di monitor digitale touchscreen. Per facilitare l’intercettazione di più utenti possibile e soddisfare le loro esigenze, anche le più semplici (dalla richiesta di uno snack al bisogno d’informazioni) abbiamo creato una struttura gradevole e originale. Nella fase di progettazione e realizzazione abbiamo dato molta attenzione al design dell’intera struttura. Quando abbiamo iniziato a dislocare sul territorio questi distributori, abbiamo osservato
che, in base alle locazioni strategiche scelte, era possibile creare una realtà intercomunicativa molto importante e appetibile, oltre naturalmente a riuscire a vendere i classici prodotti delle vending machine. Questa rete intercomunicativa presenta due caratteristiche importanti. Una, di carattere comunicativo-istituzionale-sociale: l'Ente che ci ospita ha la possibilità di comunicare con la cittadinanza in modo diretto e immediato, trasmettendo qualsiasi tipo di messaggio (eventi speciali, orari delle farmacie di turno, ecc.). L’altra, di carattere commerciale, ovvero la possibilità di utilizzo dei nostri monitor sia da parte dei nostri fornitori che da parte degli esercenti locali, sia per rimarcare la presenza
31
D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
dei loro prodotti nei distributori automatici, sia
fare. L’idea è quella che, stante le problema-
per trasmettere campagne pubblicitarie.
tiche delle nostre aziende e allo stesso tempo
Questo esperimento ha la capacità di riuscire
la dimensione comunque limitata (anche del-
ad esprimere la passione che abbiamo per l’in-
le grandi aziende), il fatto di fare squadra, di
novazione e il mercato ha fatto sì che il pro-
raccontare assieme il sistema alimentare ita-
getto appena descritto fosse per noi l’inizio di
liano, poteva essere la strada per riuscire a ot-
un percorso di ricerca che ci siamo dati come
tenere sui mercati internazionali quei risultati
obiettivo aziendale.
che ci spettano come Paese, tenendo conto
Naturalmente, viste le nostre dimensioni
che i cosiddetti italians handy (i finti prodotti
aziendali e soprattutto il limite geografico del
italiani con la bandierina tricolore messa sui
progetto (circoscritto ad un territorio macro-
prodotti che poco hanno a che fare con l’Italia)
regionale), è stato difficile riuscire a coinvol-
valgono due-tre volte i numeri delle esporta-
gere alcune importanti aziende, ma molte altre
zioni italiane.
ci hanno creduto e desidero quindi ringraziare
Questo è un dato sicuramente preoccupante,
i partner che ci hanno permesso di avviare un
ma anche incoraggiante: c’è così tanta voglia
progetto che ci sta regalando molte soddisfa-
di prodotto italiano all’estero che forse le
zioni”.
aziende italiane per limiti dimensionali, finanziari o di capacità di proposizione all’estero, ad
Intervento di Alberto Volpe, direttore generale Italia del Gusto
oggi non sono stati capaci di cogliere. Quindi
“Italia del Gusto non è un progetto particolar-
Il metodo che ci ha resi più vi-
mente noto, anche perché non è un soggetto
sibili è la presenza fieristica.
tipico del settore di cui oggi stiamo parlando.
Le grandi fiere sono un punto
Italia del Gusto è un consorzio export pri-
d’incontro importante tra
vato, che nasce dall’idea che l’Italia può pun-
domanda e offerta, fra
tare sull’eccellenza alimentare, uno dei settori
produttori e operatori. Il
su cui scommettere in termini di internaziona-
Consorzio è attivo da po-
lizzazione e una delle aree in cui ci sono buoni
chi anni, ma da subito
riscontri, nel panorama fosco che ci è stato
ha sviluppato questa
dipinto.
vocazione e in quel-
I dati di export del settore degli ultimi dieci
le occasioni “fac-
anni sono in crescita e c’è ancora molto da
ciamo
Eventi & Road Show > I V
Italia del Gusto si propone come un ambasciatore, un catalizzatore del sistema alimentare italiano, ma anche come un incubatore, un facilitatore di opportunità commerciali all’estero per le aziende consorziate.
sistema”.
F o r u m
F u o r i
C a s a
Come abbiamo incontrato il canale vending? Con il nostro ruolo naturale di presentare le aziende italiane all’estero, da un lato favoriamo l’incontro tra operatori, dall’altro abbiamo capito di dover sopperire alla sostanziale assenza di retailer italiani all’estero, perché se altre nazioni che sono più forti di noi sull’esportazione di prodotti alimentari (Francia e Germania su tutte) hanno retailer che operano all’estero, così non è per l’Italia. Abbiamo quindi incontrato quest’opportunità nel momento in cui abbiamo identificato in un bando, che data ormai qualche anno, la possibilità di raccogliere lo spunto, offerto in questo caso dal Ministero dello Sviluppo Economico, che metteva a disposizione un finanziamento per lo sviluppo di innovazione, R&D a favore dei settori del Made in Italy, tra cui il settore alimentare. In particolare c’era una nota specifica che parlava di sistemi distributivi innovativi. Da questo è nata l’idea di incrociare quelli che riteniamo i due settori più dinamici e promettenti dal punto di vi-
D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
sta del modo di fare distribuzione: il vending e l’e-commerce. Il progetto è l’incontro di queste due tipologie di distribuzione, confluite in una piattaforma che le integra e quindi permette da un lato la navigazione su portatile e su dispositivi mobili e dall'altro la possibilità di effettuare una navigazione parallela all’interno del punto vendita o, in alternativa, di andare a prelevare la spesa effettuata all’interno del negozio selezionato. Il punto vendita che abbiamo immaginato è abbastanza diverso da quelli attuali: è uno spazio dove anche la componente ludica viene massimizzata. Stiamo realizzando questo progetto con il supporto di diversi partner tecnici e ci stiamo attrezzando per avere da una parte una macchina flessibile abbastanza da contenere tutte le merceologie rappresentate da tutte le aziende del Made in Italy che ne faranno parte e dall’altra una piattaforma web che consentirà appunto l’acquisto da remoto. Un negozio reale e virtuale. Un negozio fisico, integrato con una piattaforma web o come un negozio virtuale che ha un punto fisico non solo di distribuzione, ma anche d’informazione. È infatti un servizio per esplorare la cucina italiana. Noi vediamo nel negozio automatizzato, una piattaforma che può contenere molta intelligenza, quindi capacità d’informazione, capacità di raccontare la cucina italiana al consumatore straniero che vuole saperne di più, vuole accrescere la conoscenza e vuole esplorare il prodotto italiano. Un luogo fisico e virtuale dove s’incontra e si conosce la nostra cultura gastronomica. Concludo con due considerazioni. Il vending ha due caratteristiche fondamentali che sono in linea con i trend di evoluzioni dei consumi: la flessibilità e lo sviluppo. Noi abbiamo pensato ad un target straniero interessato al mondo food, quindi ad una piattaforma flessibile che può permettere al consumatore di imparare, divertendosi, cose sulla cucina italiana e allo stesso tempo di comprare riducendo sensibilmente i tempi tra scelta e acquisto. Infine, i temi di sviluppo: l’internazionalità, che è la vocazione del Consorzio ed è la chiave di lettura con la quale abbiamo interpretato questo strumento. Uno strumento di comunicazione, una vera e propria esperienza di acquisto, scelta e consumo che riteniamo innovativa e vincente”.
Intervento di Debora Malaponti, Free Shop
successivi dedicati ai prodotti alimentari, divisi non
“Io sono titolare di una piccola catena di negozi
l’inserimento di prezzi per singola selezione aiuta
automatici nel piacentino, Free Shop, un franchising nato nel 2008 dall'idea di un’azienda di Vicenza, VDE International, che ha realizzato dei veri e propri negozi automatici aperti 24 ore su 24, con degli obiettivi precisi: assenza di personale, tempi migliori di gestione, bassi costi, completa libertà di gestione dell’attività da parte dei singoli imprenditori (senza chiedere diritti di ingresso e royalties). Tra il 2008 e il 2012, Free Shop ha realizzato più di 130 punti vendita sul territorio nazionale, concentrati soprattutto nel Nord Italia (Toscana, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna). I vantaggi relativi all’attività: apertura 24 ore su 24, 7 giorni su 7, nessuna chiusura per giorni festivi o di ferie; prezzi vantaggiosi; un acquisto di prodotti sensibili (parafarmacia); strutture di sicurezza ad alta resistenza, modulari e antisfondamento che possono ospitare una vasta scelta di modelli di vending machine. Le macchine possono erogare quindi bevande calde, bibite, snack dolci e salati, frutta, latticini, parafarmaceutici, gelati, pasti caldi, detersivi e qualsiasi altro tipo di prodotto. Arrivando alla realtà di Piacenza e al mio caso individuale, i miei negozi sono tutti dislocati nel centro storico, un po’ per scelta, ma soprattutto per alcuni vincoli dettati dal comune della città. Il primo è nato nel 2008, il secondo nel 2010 e nel 2012 ne abbiamo aperti due, uno a giugno e uno a luglio. La scelta della location è fondamentale per quanto riguarda i negozi automatici, che devono essere posizionati in punti strategici e ad alta frequenza: dalle scuole al capolinea dell’autobus, al centro storico nella zona pedonale, alcuni vicino all’ufficio postale e al mercato. Nella gestione dei negozi automatici sono fondamentali quindi la location, la cura per il negozio, la chiarezza nell’esposizione dell’assortimento, la comunicazione al cliente e soprattutto il servizio postvendita, anche se sembra un po’ strano per un
solo tra snack dolci e salati ma tra i singoli snack inseriti in un ordine molto chiaro. Inoltre, sicuramente molto di più il cliente nella scelta del prodotto. Per quanto riguarda le bevande, un’attenzione particolare è riservata alla scelta dell’assortimento, dettato in primis dalla location del negozio, dalla tipologia di clienti, dalla stagionalità (differenti prodotti inseriti in estate o inverno) e anche dalle festività (es. periodo natalizio). Sicuramente l’assortimento è inoltre legato al tipo di distributore che viene inserito all'interno della struttura. Le uniche due note negative nella scelta dell’assortimento per me sono state il packaging e i minimi d'ordine. Spesso ci scontriamo con fornitori che non sono pronti per il mondo del vending, quindi abbiamo prodotti che difficilmente riusciamo ad inserire o che comunque non sono comunicati in modo sufficientemente chiaro per coinvolgere il cliente, che non capisce cosa sta acquistando quindi non lo compra. Altrettanto spesso ci vengono richiesti minimi d'ordine molto alti e che coinvolgono prodotti con una scadenza molto breve, veramente difficili da gestire. Un altro aspetto fondamentale è la comunicazione al cliente. Abbiamo cartelli formativi situati all’interno del negozio che lo aiutano nella scelta ed anche una comunicazione relativa ai prezzi vantaggiosi. Ad esempio, all’interno di un negozio, abbiamo una macchina che distribuisce panini che il fornaio consegna quotidianamente. All’interno della città di Piacenza io mi occupo anche della realizzazione e distribuzione di volantini, come un vero e proprio supermercato o un negozio: volantini ad hoc, che vengono distribuiti o all’interno di riviste o nelle cassette della posta o a mano, nell'area del centro storico. Esiste infine un servizio post-vendita, un numero telefonico attraverso il quale mi vengono fatte diverse segnalazioni sui prodotti che i clienti vorrebbero trovare all’interno, sui vari disagi legati alle criticità delle macchine.
negozio automatico, dove non è impiegato personale. La cura, il mantenimento, quindi la pulizia, sono la cosa fondamentale, che nel tempo ci ha aiutato sicuramente ad evitare atti vandalici e il “menefreghismo” dei consumatori. La chiarezza nell’assortimento è altrettanto fondamentale: la divisione netta tra i settori merceologici, quindi il primo ripiano è dedicato interamente alla parafarmacia, i ripiani
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D.A.ITALIA 76 > MAGGIO 2013
Intervento di Filippo Fabbri, Direttore Marketing e Acquisti Gruppo Argenta “Il mio intervento nasce dal progetto intrapreso da Gruppo Argenta insieme con ENI e che parte dal concetto dell’evoluzione del bisogno del consumatore. Noi siamo passati dai luoghi tradizionali in cui approcciavamo il consumatore con i nostri distributori ad una situazione che comprende tutto il mondo outdoor, tema centrale di questo interessantissimo meeting. Gruppo Argenta sviluppa più del 90% del proprio fatturato in ambito indoor, ma l’outdoor rappresenta per noi un potenziale di crescita molto importante. Abbiamo avuto alcune esperienze in questo senso: la prima è stata a Venezia, dove abbiamo installato alcuni anni fa una serie di vending machine all’arrivo dei vaporetti, andando ad intercettare così il bisogno di consumi dei turisti da una parte e dei veneziani dall’altra; stiamo inoltre sviluppando questa tipologia di business nel mondo dei parchi di divertimento e, infine, siamo arrivati a questa esperienza con ENI. Di che cosa si tratta? L’obiettivo è portare nel contesto urbano un servizio che prima non esisteva, ovvero dare al consumatore finale, 24 h su 24, 7 giorni su 7, l’occasione di fare una sosta per un acquisto che può essere o d’emergenza o di relax, il cosiddetto consumo “on the move”, quindi abbiamo l’obiettivo di andare ad intercettare il consumatore in un luogo diverso rispetto a quello che
Eventi & Road Show > I V
conoscevamo prima, l’ufficio. Nel 2012 abbiamo aperto 270 chioschi automatizzati presso stazioni di servizio ENI nel Nord Italia (soprattutto in Lombardia, Veneto ed Emilia) e abbiamo l’obiettivo di arrivare ad aprirne oltre 400 entro giugno 2013. Quali sono le caratteristiche di questi punti vendita? In primo luogo l’assortimento, diverso rispetto a quello che troviamo tradizionalmente in ambito indoor. Abbiamo inserito una nuova categoria di prodotto, personal care, quindi una categoria non food, che oggi rappresenta circa il 12% del nostro fatturato presso questa tipologia di clienti e che ci ha permesso di andare incontro ai bisogni del consumatore di questo punto vendita. Parlando dei consumi più tradizionali del vending, abbiamo ampliato l'offerta che riguarda gli snack freschi (panini e tramezzini) per andare a coprire l'esigenza del pasto di mezzogiorno e la parte “bibite”, che ha
abbiamo sotto controllo, da remoto, cosa accade presso i punti vendita, abbiamo ad esempio informazioni sull’eventuale blocco della macchina in modo tale da poter fornire un’assistenza tecnica molto rapida. Il secondo punto che abbiamo introdotto è il pagamento con carte di credito e prepagate, la quota di acquisto fatta con questo sistema di pagamento è ancora bassa (3,5% del fatturato) ma è un dato in crescita e noi ci aspettiamo che nel corso degli anni questa quota possa aumentare. Abbiamo poi introdotto un nuovo sistema per gestire i prezzi di vendita dei prodotti. I nostri distributori automatici hanno un display elettronico che ci consente di poter variare i prezzi da remoto. Ancora, abbiamo iniziato a trattare questi punti vendita con la stessa logica che esiste nell’ambito retail, quindi visual merchandising, assortimenti costruiti ad hoc con display che vanno a soddisfare i bisogni del consumatore finale. Abbiamo inoltre introdotto un duplice
grande incidenza all’interno dei consumi. Infine abbiamo inserito una nuova referenza, il latte fresco: un prodotto che utilizziamo per aumentare la frequenza e fare in modo che il consumatore venga più spesso a fare acquisti al distributore. Il caffè è un altro dei prodotti che riteniamo importanti, specialmente nella fascia mattutina, per coprire il bisogno della prima colazione. Abbiamo utilizzato questi punti vendita, questi chioschi automatizzati, per fare innovazione. Quali sono gli elementi innovativi introdotti con questo progetto? Il primo elemento è la telemetria: noi
sistema di fidelizzazione e di promozione, distribuendo 150mila card, un vero e proprio borsellino elettronico che dà la possibilità al consumatore finale, di poter accedere ad alcuni articoli in promozione. Ogni mese il cliente ha la possibilità di conoscere le offerte, qualcosa che nel vending non è mai stato utilizzato e consente di aumentare le vendite degli articoli in promozione fino al 150-200%. Gruppo Argenta crede tanto in questo settore. Vedo molte persone presenti qui e ne sono contento. Spero che in tanti, tra i presenti, colgano questa grande opportunità che è il mondo dell’outdoor”.
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Mondo Associazione
Macchinetta Amore Mio il Vending a Stramilano 2013
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Lo scorso 24 marzo si è svolta, come ogni anno, Stramilano, la maratona cittadina del capoluogo lombardo aperta a podisti allenati e semplici amatori. Migliaia i partecipanti per questa 42esima edizione che, incuranti della pioggia battente, hanno invaso Mialno: atl eti amatoriali e professionisti, giovani, famiglie e bambini, appassionati della corsa di ogni età e livello e perfino amici a quattro zampe hanno colto lo spirito di condivisione e l’atmosfera cordiale che caratterizzano questo appuntamento, ormai vera e propria tradizione cittadina. Il mondo del vending ha raccolto con entusiasmo l’invito lanciato da CONFIDA nell'ambito dello sviluppo del concept
Macchinetta amore mio, che ha proposto agli Associati di partecipare alla gara dei 10 km. Sotto uno striscione che riportava lo slogan “Noi del vending...abituati a correre”, si sono infatti riuniti numerosi operatori del settore, provenienti da più regioni d’Italia, per una giornata di sport e divertimento, un’occasione ideale per fare gruppo e per far conoscere il “lato umano” del settore. Di seguito, alcune immagini catturate dalla nostra redazione, presente all’evento, nelle fasi precedenti la partenza della gara. 39
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Mondo associazione
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Macch i n e tta A m o re M i o / i l Ve n d i n g a S tram i l ano 2013
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Salute Alimentare
Esposizione all’Arsenico Attraverso l’Acqua in Aree a Rischio
ESPOSIZIONE ALL’ARSENICO ATTRAVERSO L’ACQUA IN AREE A RISCHIO L’arsenico è un semi-metallo presente nell’ambiente in varie forme organiche e inorganiche, di origine sia naturale che antropica. Le forme inorganiche dell’arsenico (As-i) sono assai più tossiche di quelle
tire dall’organismo l’arsenico ingerito per mezzo dell’acqua da bere e alcuni alimenti. I ricercatori americani hanno appurato che solo alcune persone riescono ad eliminare fino al 90% dell’arsenico introdotto nel loro corpo, mentre alcune riescono ad espellerne appena il 4%. Per coloro che non riescono a eliminarlo adeguatamente, il rischio per la salute diventa serio.
organiche e, pertanto, critiche per l’analisi del rischio: se assunto in
I principali effetti sulla salute umana associati all’ingestione a lungo
dosi variabili e per lungo tempo, infatti, l’As-i può causare avvelena-
termine dell’As-i sono lesioni cutanee, tumori, effetti sullo sviluppo
mento.
fetale e infantile, malattie cardiovascolari, anomalie nel metabolismo
Un nuovo studio ha scoperto che non tutte le persone riescono a smal-
del glucosio e diabete.
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In Europa la distribuzione di arsenico nelle acque sotterranee e in quel-
regioni richiedenti a garantire la conformità ai nuovi limiti nei diversi
le superficiali è particolarmente complessa e non riconducibile a uno
territori. In effetti, il miglioramento dei sistemi di captazione, trattamen-
schema caratteristico, come avviene per altre aree geografiche. La con-
to e distribuzione delle acque ha consentito una progressiva sostanziale
taminazione più importante è stata individuata in corrispondenza del
diminuzione del ricorso alla deroga.
Bacino Centrale del Danubio (Ungheria, Romania, Slovacchia e Croazia);
Lo strumento normativo della deroga ha consentito di affrontare cir-
presenze significative a livelli inferiori sono state segnalate in numerosi
costanze complesse per le quali la scelta di soluzioni diverse avrebbe
altri territori quali Baviera e Bassa Sassonia (Germania), Canton Ticino
comportato più elevati rischi per la popolazione esposta. D’altra parte,
(Svizzera), alcune aree della Francia, della Spagna e dell’Italia, Nord del-
il mancato rientro nei regimi di deroga, come di recente verificatosi nel
la Grecia, Finlandia e Nord Ovest dell’Inghilterra. Il livello di contamina-
Lazio, mette in luce alcuni evidenti limiti nella progettazione e/o attua-
zione degli acquiferi europei, tuttavia, si ritiene sia ancora sottostimato.
zione dei piani di rientro.
Negli acquiferi italiani la concentrazione di arsenico varia in funzione
L’impegno dell’ISS nel fornire supporto tecnico-scientifico nel corso
della struttura geologica e morfologica del territorio. Nelle acque super-
dell’ultimo triennio si è articolato in molteplici azioni a livello europeo,
ficiali la concentrazione è normalmente compresa tra 0,05 e 1 μg/L, a
nazionale e locale, anche con pareri di valutazione e gestione dei rischi,
eccezione dei fiumi che fluiscono attraverso aree minerarie o che hanno
aggiornati allo stato delle conoscenze, discussi in sede di Consiglio Su-
origine da zone vulcaniche o geotermiche.
periore di Sanità. Prendendo atto di un mancato rientro alla scadenza della deroga in alcu-
Secondo l’OMS ci sono molti paesi al mondo le cui acque potabili con-
ni territori del Lazio, e non sussistendo base legale per applicazione di
tengono livelli di arsenico oltre i massimi accettabili, fissati in 50 parti
valori di parametro diversi da quelli del DL 31/2001, l’ISS richiama nelle
per miliardo.
diverse sedi l’urgenza di azioni di rientro ai valori di parametro nel più
L’Unione Europea ha abbassato la concentrazione massima ammissibile
breve periodo e continua a coadiuvare le Autorità territoriali nella sorve-
di arsenico nell’acqua potabile a 10 microgrammi per litro: la gran parte
glianza e mitigazione dei rischi e l’Autorità sanitaria centrale nei rapporti
degli acquedotti in Italia rientra in questi limiti, tuttavia esistono zone in
con la Commissione Europea in materia.
cui questo parametro è superato. Nelle acque sotterranee italiane il livello medio di arsenico è dell’ordine di 1 μg/: queste condizioni sono state riscontrate lungo tutto l’arco alpino, nella valle del Po, in Toscana negli acquiferi dei distretti vulcanici campano-laziali con punte nel viterbese, nei Campi Flegrei e nelle sorgenti termali di Ischia. Il grado di contaminazione è fortemente in-
Il caso del Lazio > la contaminazione dei sistemi acquiferi
fluenzato dalle caratteristiche chimiche dell’acqua stessa, dai meccani-
Tra luglio 2007 e febbraio 2008, nell’ambito di una collaborazione tec-
smi di mobilizzazione dell’elemento dai sedimenti e dai minerali presenti
nico-scientifica con l’Autorità dell’Ambito Territoriale Ottimale 1 (Lazio
nell’acquifero. Le province di Viterbo e Novara hanno mostrato i livelli
Nord), il Dipartimento di Ambiente e Connessa prevenzione primaria
maggiori di As-i fitodisponibile, seguite da Foggia, Brindisi e, dalle pro-
dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha svolto un’attività di monitorag-
vince venete di Verona, Padova, Treviso e Venezia.
gio degli acquiferi utilizzati per l’approvvigionamento idrico della provincia di Viterbo. È stata esaminata la composizione chimica e chimico-
I regimi di deroga per le acque destinate al consumo umano La Direttiva 98/83/CE sulla qualità delle acque destinate a consumo umano definisce i valori parametrici per
fisica delle acque prelevate da 159 pozzi, 80 sorgenti e 1 fonte mista situati, in massima parte, nel Viterbese. In circa il 54% dei siti esaminati l’acqua conteneva livelli di arsenico non superiori al valore parametrico di 10 μg/L. La maggiore contaminazione (40-50 μg/L) è stata rinvenuta negli acquiferi presenti in prossimità e a Sud-Est del Lago di Vico. Nel novembre 2010 il Reparto di Tossicologia alimentare e veterinaria
garantire il consumo sicuro delle acque. Non conformità sistematiche
(Dipartimento SpVSA dell'ISS) ha lanciato lo “Studio per valutare l’e-
di valori per determinati parametri, spesso riconducibili a elementi mi-
sposizione alimentare all’arsenico in popolazioni residenti nelle aree del
nerali di origine geologica, sono gestibili con misure che garantiscano il
Lazio caratterizzate dalla presenza di arsenico di origine geologica nelle
miglior compromesso in termine di rischi-benefici e previa concessione
acque destinate al consumo umano”.
di deroghe, per un massimo di due trienni sotto l’egida nazionale e per un ulteriore triennio, per decisione della Commissione Europea (CE), in
Gli acquiferi del Nord pontino sono stati oggetto di un altro studio col-
circostanze eccezionali.
laborativo condotto nel 2011 dal Dipartimento di Sanità pubblica Veteri-
All’entrata in vigore della Direttiva, considerando anche che per taluni
naria e Sicurezza Alimentare (SpVSA) dell'ISS e dal Servizio Igiene degli
parametri erano stabiliti valori inferiori (per l’arsenico 5 volte) rispetto
Alimenti della Azienda USL Latina. Lo studio si è concentrato sui pozzi
ai limiti previgenti, molti paesi europei hanno richiesto deroghe per i
che garantiscono l’acqua per il consumo umano e a uso irriguo di abita-
trienni successivi. L’Italia è stata inizialmente interessata per 13 regioni
zioni private e sono stati indagati 130 pozzi utilizzati. I risultati hanno
e 10 parametri. Le deroghe sono state concesse sulla base di rigorose
indicato un ampio intervallo di concentrazione (0,3-189,9 μg/L) con una
valutazione del rischio, come unico mezzo congruo per assicurare l’ap-
media di 16,7 μg/L; nel 64% dei campioni la concentrazione di arsenico
provvigionamento idro-potabile e previo impegno circostanziato delle
era superiore a 10 μg/L.
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www.euvend-coffeena.com
Conclusioni La crisi attuale, legata alla non idoneità delle acque al consumo in alcuni territori, che comporta le attuali rigorose restrizioni d’uso, indica l’urgenza di approvvigionamenti di acque potabili con mezzi straordinari e, parallelamente, la necessità di assicurare le più rapide azioni di mitigazione dei rischi nelle aree interessate, sotto adeguata sorveglianza. Inoltre, l’esperienza delle deroghe nel Lazio ha evidenziato in alcuni territori anche talune inadeguatezze sotto il profilo dell’informazione all’utenza. Nell’affrontare tali criticità, l’Autorità sanitaria ha posto in atto misure di gestione del rischio aggiornate allo stato delle conoscenze e alla sorveglianza della contaminazione nei territori interessati. Tali misure sono state basate sia sulle più recenti indicazioni delle agenzie internazionali e della letteratura scientifica, sia su informazioni e valutazioni scientifiche nazionali, come nel caso dell’esame da parte del Consiglio Superiore di Sanità di importanti dati epidemiologici raccolti nelle aree ove le acque contribuiscono significativamente all’esposizione ad As-i. Tuttavia, grazie ai nuovi sviluppi della valutazione del rischio dell’arsenico, anche attraverso studi sull’esposizione e il biomonitoraggio con utilizzo di criteri metodologici avanzati, si sta definendo uno scenario più complesso in cui, oltre al ruolo principale dell’acqua per consumi umani, intervengono altri fattori. In particolare, assumono rilievo l’impatto indiretto dell’acqua sull’esposizione attraverso la preparazione e la cottura degli alimenti o l’erogazione di bevande calde, le evidenze circa l’ingresso dell’As-i nelle catene alimentari, la marcata variabilità individuale nel metabolismo dell’As-i riscontrata nelle popolazioni studiate. Ne emerge che, oltre alla gestione dei contesti emergenziali, approccio sinora quasi esclusivamente privilegiato, deve essere considerata la necessità di studi interdisciplinari su più vasta scala e condotti per un più lungo arco temporale, finalizzati alla previsione e prevenzione, i cui
3 DAYS, 2 FAIRS, 1 AIM : YOUR SUCCESS
risultati potranno consentire di orientare più efficacemente le decisioni nel contesto nazionale ed internazionale, al fine di incrementare il livello di protezione della salute dal rischio arsenico.
INTERNATIONAL VENDING AND COFFEE FAIR
L’inquinamento da arsenico nella DA Sul piano pratico, le soluzioni per ridurre l’ingerimento di As-i si traducono in sistemi di purificazione dell’acqua su larga scala (pensiamo
COLOGNE, 19.–21.09.2013
all’acqua utilizzata per l’irrigazione) fino ad arrivare al consumo quotidiano domestico, grazie a prodotti per la depurazione e caraffe filtranti. Il problema dell’inquinamento da arsenico riguarda da vicino anche le
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locazioni pubbliche e i luoghi di lavoro, quindi le vending machine installate nelle zone d’Italia interessate dal fenomeno. Dunque anche nella distribuzione automatica, dove ogni giorno vengono erogate centinaia di bevande calde nelle zone soggette a questo tipo di intossicazione dell’acqua, vengono impiegati prodotti che garantiscano un’acqua leggera e senza presenza di sostanze inquinanti: i produttori di sistemi di filtrazione dell’acqua propongono ai gestori che operano in alcune particolari aree filtri appositamente studiati e realizzati, che vengono installati all’interno delle macchine vending per scongiurare i rischi dell’inquinamento da arsenico ai danni dei consumatori finali.
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N o v i t à Comesterogroup >
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N o v i t à
Buona Anche la Seconda per le Gettoniere RM5 HD e RR6 HD Le gettoniere RM5HD e RR6HD hanno confermato anche quest’anno di garantire massima capacità di discriminazione durante i test della Banca Centrale Europea. Nel 2012, il numero di monete metalliche in euro falsificate ritirate dalla circolazione è cresciuto da 157.000 a 184.000 (+17%): commentando questi dati, la Banca Centrale Europea rivendica la centralità della lotta quotidiana ai falsi, attraverso interventi di natura legislativa, di analisi e di cooperazione in ambito tecnico e giudiziario, oltre all’importanza di installare su tutte le apparecchiature solo sistemi di accettazione e controllo certificati annualmente. La certificazione annuale, infatti, permette di verificare che i sistemi di pagamento sono in grado di riconoscere tutte le nuove monete false immesse sul mercato. “I test condotti dalla Banca Centrale Europea alla fine del
mese di Marzo”, fanno sapere da Comesterogroup, “hanno portato anche quest’anno al rinnovo della certificazione per tutte le nostre gettoniere”.
zioni meccaniche, per soddisfare le esigenze di qualsiasi tipo di apparecchiatura che necessita di un sistema veloce e affidabile di riconoscimento delle monete.
Durante i test, sia la gettoniera elettronica RM5 HD sia la rendiresto RR6 HD hanno ottenuto un tasso di accettazione per monete di valute diverse del 100%, sia in termini di riconoscimento delle monete autentiche che di discriminazione dei falsi. Con questo risultato, RM5 HD e RR6 HD hanno confermato di soddisfare pienamente le specifiche tecniche dichiarate, che sono vitali per la loro ampia diffusione su qualsiasi tipo di macchina: distributori automatici, macchine da gioco, apparecchiature e colonnine per l’autolavaggio, case dell’acqua, ecc.
RR6 HD è la gettoniera rendiresto a 6 tubi che offre straordinaria sicurezza e flessibilità di gestione ed è l’unica rendiresto sul mercato ad essere in possesso del rinnovo della certificazione.
RM5 HD è la gettoniera più versatile della gamma: è disponibile in diversi versioni e configura-
Le gettoniere RM5 HD sono presenti anche nell’equipaggiamento di tutte le apparecchiature Comesterogroup: i cambiamonete e cambiavincite, le casse automatiche, i sistemi di attivazione e comando e gli start lavaggi. Grazie all’omologazione delle gettoniere HD, Comesterogroup può quindi continuare ad offrire una garanzia di massima sicurezza e affidabilità, per tutta la propria gamma.
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N o v i t à Gruppo Argenta
N o v i t à
> Area Break in Collaborazione con POLI.design Argenta presenta Linea, la nuova area break progettata dal gruppo di architetti specializzatisi nel corso post laurea “Temporary Space & Exhibition Design” organizzato da POLI.design – Consorzio del Politecnico di Milano. L’innovativa area ristoro sarà allestita all’interno di POLI.design e rivolta al pubblico degli oltre 1.000 architetti, designer e progettisti provenienti da tutto il mondo che frequentano i corsi di formazione post-universitaria organizzati dal Consorzio. Questa installazione, che costituirà la prima realizzazione pilota di un progetto molto ampio, è stata studiata nell’ambito di una collaborazione iniziata con Argenta attraverso la terza edizione del corso di Alta Formazione “Temporary Space & Exhibition Design – Design per l’innovazione degli spazi retail” del settore “Design Experience”, di cui l’azienda è stata Sponsor Accademico. Nell’ambito del corso il gruppo di progettisti Temporary Freak (Andrès Alvarez, Gemma De Maio, Giovanna Allara Perla, Giovanni Lazzati, Giuseppe Greco, Niroscia Pagano) ha progettato Linea, un‘innovativa struttura modulare dal
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design moderno ed accogliente, che avvolge le vending machine in una linea continua che si trasforma in sedute, mensole e comodi appoggi, caratterizzata da un’ampia possibilità compositiva viene completata da una personalizzazione a pavimento che delinea ed evidenzia l’area break. La struttura accoglie le diverse possibili composizioni di distributori automatici integrandole nello spazio circostante e favorendo la socializzazione, il comfort e l’interazione con i clienti, grazie ad una serie di accessori quali portariviste, contenitori per la raccolta differenziata e tavoli snack, mentre la gamma degli accessori sarà progressivamente ampliata. Lo sviluppo e l’ingegnerizzazione del progetto sono stati curati da Gianpietro Sacchi, docente dei corsi Design Experience di POLI. design con l’obiettivo di individuare materiali e finiture che rispettassero il concept e avessero le necessarie doti di sicurezza, robustezza, facilità di montaggio e pulizia, riducendo al minimo il numero dei moduli necessari per tutte le composizioni. La struttura metallica Linea, finita con vernice a polvere poliuretanica ed è disponibile in diversi colori ed è previsto l’inserimento del logo aziendale per completare la personalizzazione. L’installazione prevede anche il coinvolgimento di un ulteriore Sponsor Accademico del corso Temporary Space & Exhibition Design, Gruppo Florim Ceramiche, alla cui gamma di prodotti appartengono le lastre Slim/4+
grigio antracite utilizzate per il pavimento, un prodotto molto innovativo che permette di posare a secco su qualsiasi tipo di superficie nuova o preesistente, grazie a un sistema studiato ad hoc, un prodotto stratificato composto da lastre in gres porcellanato a spessore sottile e acciaio, con altissima resistenza agli urti: in questo modo la pavimentazione è flottante, facilmente removibile e riutilizzabile in caso di necessità. “Siamo felici di questa partnership con POLI.design, nata inizialmente come supporto al programma didattico e sfociata di fatto nella realizzazione di un innovativo prototipo di area break, che ci auguriamo possa essere il primo di una lunga serie. È la dimostrazione di quanto Argenta creda fermamente nell’investimento in ricerca e innovazione”, ha dichiarato Stefano Fanti, Direttore Generale di Argenta, che ha aggiunto: “Si tratta di una scelta in linea con la strategia del Gruppo, volta a trovare sempre nuove soluzioni a valore aggiunto per i propri clienti. Da anni infatti perseguiamo l’obiettivo di realizzare aree break, che non si limitino semplicemente a soddisfare un bisogno primario, che può essere quello di bere un caffè, consumare uno snack o una bevanda, ma siano veri e propri luoghi integrati con il contesto circostante, dove le persone possano ricaricarsi e passare un piacevole momento di relax. Linea rappresenta la soluzione, un prodotto dall’elevato contenuto di design, portavoce dei valori fondanti del nostro brand”.
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N o v i t à Lavazza
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> Coffee Experience al Fuorisalone Si è svolto a Milano, dal 9 al 14 aprile 2013, presso lo Spazio Lavazza Experience Fabbrica dei Giardini, l’appuntamento annuale del noto brand nella settimana meneghina del design. Caffè, design, degustazioni e conversazioni sul gusto e sulle sue evoluzioni: l’incontro tra chef, designer e Lavazza all’interno dello spazio milanese di Via Savona 50, in collaborazione con RCS Mediagroup e il circuito Food&Design ha dato vita a una vera Coffee Experience sulle note delle miscele Lavazza A Modo Mio e della nuova macchina Favola Cappuccino. In questo contesto non poteva mancare Lavazza, marchio italiano leader del caffè, tra le prime grandi aziende del food ad aver esplorato a fondo le connessioni con il design, in particolare a partire dal 2002, grazie alla collaborazione con quello che è considerato il massimo esponente della cucina internazionale, Ferran Adrià. Da
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quel momento in poi Lavazza, in sinergia con le grandi firme della cucina italiana e internazionale, ha dato vita a nuove forme e dimensioni del caffè. Questa edizione del Fuorisalone, nello spazio Lavazza Experience con RCS per Food&Design, è diventata dunque un’occasione per illustrare la storica e sempre attuale relazione di Lavazza con il mondo degli chef e dell’alta gastronomia. Nasce di qui l’ispirazione per una nuova collaborazione con alcuni tra i migliori chef italiani: Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo e Davide Oldani, uniti dalla comune passione per il caffè Lavazza, momento di pausa personale e prodotto d’eccellenza da offrire ai propri ospiti. Sono stati proprio i famosi chef a presentare in anteprima i video che li vedono protagonisti: differenti per stile, per filosofia e per approccio con la cucina d’autore, ecco i tre chef stellati italiani di-
ventare i perfetti testimonial di un’eccellenza di gusto italiano rappresentata dalle capsule Lavazza a Modo Mio e le sue dieci miscele esclusive. Gli chef sono stati inoltre interpreti di alcuni momenti di incontro con il pubblico, rivelando ispirazioni, sogni e la loro filosofia di artisti dell’alta gastronomia. “Sapere, Design e Sapore. Conversazione sul food&design” moderati dal filosofo del design Virginio Briatore. Oltre a Davide Oldani e Massimo Bottura, sono intervenuti Alice Delcourt e i designer Stefano Giovannoni, Makio Hasuike e Marco Merendi. “Conversazione sul gusto e sul design intorno a un caffè con Davide Oldani, Antonino Cannavacciuolo e Massimo Bottura”: i tre chef italiani si sono confrontati, moderati dalla scrittrice e critica gastronomica Camilla Baresani, per raccontare il loro legame con l’autentico espresso ita-
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N o v i t à
liano che trasforma le prospettive di gusto e di design. Durante la settimana del Fuorisalone, inoltre si è svolto l’appuntamento con gli esperti del Training Center Lavazza per i laboratori di “Degustazione di Coffee Design”: un viaggio nell’eccellenza del gusto attraverso creazioni come Uovo di Caffè, Cappuccino Nitro, Caviale di caffè e un Èspesso che sfida la forza di gravità, realizzate in collaborazione con i migliori chef del mondo. Tre le aree che hanno caratterizzano l’esperienza: il Coffee Garden, dove si viene condotti alla scoperta delle miscele A Modo Mio che più si adattano al proprio gusto personale; la Caffetteria, in cui il pubblico ha potuto degustare l’espresso in tutte le sue forme, sia esso in purezza o miscelato al latte per la creazione di vere e proprie gourmandises; e l’area Coffee Design, dove è stato possibile ripercorrere, grazie a una mostra dedicata, il percorso di Lavazza nel design applicato al caffè attraverso creazioni come il caffè solido “Èspesso” di Ferran Adrià, il cucchiaino bucato “e- spoon” di Davide Oldani o le “coffee lens” di Carlo Cracco. Nello spazio Lavazza Experience è stato infine allestito un bookshop Rcs nel quale è stato possibile leggere, navigare, informarsi e registrarsi agli eventi “Food&Design” programmati in città. Lavazza A Modo Mio, official coffee all’interno di ogni show room del circuito “Food & Design” con il sistema a capsule A Modo Mio
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e la sua ampia varietà di miscele, era naturalmente presente in molte altre location di eventi e spazi espositivi durante la settimana del Salone del Mobile. Eccellenza, tradizione, innovazione, esperienza. Lavazza diffonde l’aroma del caffè italiano nel mondo interpretando l’evoluzione del gusto e ricercando sempre nuovi modi di intendere il caffè. La divisione Espresso Based Beverages del Training Center Lavazza, che persegue questa filosofia, è infatti interamente votata al Coffee Design: da qui, attraverso analisi e ricerche sulle possibili evoluzioni di gusto, consistenza e texture della bevanda, inizia il nuovo corso che ha trasformato la concezione del caffè come bevanda in prodotto allo stato solido, gassoso, sferificato, imprevedibile. Il gusto e la qualità, innanzitutto, ma anche olfatto, vista e tatto. La nascita del sistema A Modo Mio è la terza rivoluzione nel mondo dei sistemi Lavazza: dopo Espresso Point e dall’esperienza accumulata con BLUE nasce infatti un sistema macchina e capsula che si rivolge al mondo retail e che in breve tempo lo conquista. Grazie all’unione tra tecnologia, qualità (le capsule AMM predosate e sottovuoto si presentano in una ricca varietà di miscele e gusti) e design delle macchine. Nata nel 2011, la nuova macchina per espresso FavolaTM by Electrolux dal design moderno e lineare, è in grado di offrire a casa la stessa qualità dell’espresso al bar. Da oggi sarà semplicissimo
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preparare cappuccino e latte macchiato comodamente a casa grazie a FavolaTM Cappuccino, la nuova macchina del sistema A Modo Mio, presentata in occasione del Fuorisalone 2013: basterà versare il latte fresco nell’apposito bicchiere e premere un pulsante per ottenere, in un minuto, una crema di latte dalla texture compatta e vellutata come quella del bar. La garanzia di un perfetto risultato è data dalla qualità superiore e dal gusto autentico dell’espresso A Modo Mio e dalla tecnologia Click’n Cappuccino brevettata da Lavazza, che combina l’azione del getto di vapore, a temperatura ottimale, e il movimento del frullino, che si sostituisce alla mano del barista italiano più esperto. FavolaTM Cappuccino permette di scegliere tra quattro diversi programmi automatici per l’emulsione del latte fresco in base alle proprie preferenze o alla specialità, calda o fredda, che si vuole realizzare: un cremoso cappuccino, un vellutato latte macchiato. La macchina consente di preparare l’espresso e il caffè lungo in dosi reimpostate, è dotata di caldaia Thermoblock, della funzione di controllo elettronico della temperatura e di un sistema di auto-spegnimento. È arricchita inoltre dalla griglia poggia tazzina in acciaio e dall’illuminazione a led del vano tazzina, per un’erogazione del caffè davvero scenografica ed è disponibile nei due colori Granite Grey/Metallic Red e Granite Grey/Metallic Grey. FavolaTM Cappuccino funziona esclusivamente con le capsule dell’ampia gamma Lavazza A Modo Mio.
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> Nuova Gamma di Forcelle Fotoelettriche e Ultrasoniche M.D. Micro Detectors introduce la nuova gamma di forcelle, la soluzione ideale per applicazioni relative ai settori del packaging, labeling, printing e in generale per il settore delle macchine automatiche. Le nuove serie introdotte sono: > FC5: senza regolazione, “plug and play” semplifica al massimo le fasi di installazione. Disponibili modelli con ampiezza da 50 mm a 120 mm e profondità da 60 mm a 120 mm, con frequenza di commutazione di 4 kHz. Può essere utilizzata in molteplici applicazioni senza la necessità di set-up iniziali. > FC6: caratterizzata da una frequenza di commutazione di 10 kHz, disponibile sia con emissione infrarossa, che rossa LASER. Grazie alla regolazione manuale
tramite pulsante, le forcelle di questa serie sono in grado di rilevare oggetti di minime dimensioni fino a 0,2 mm per le versioni a emissione a luce infrarossa e fino a 0,05 mm per le versioni con emissione rossa LASER. Disponibili modelli con ampiezze da 30 a 120 mm e profondità da 42 a 59 mm. È possibile configurare il prodotto con uscita NPN/PNP e modo di funzionamento Lon/Don, questa caratteristica rende il prodotto particolarmente flessibile alle esigenze del Cliente, semplificandone la gestione riducendo drasticamente il numero di modelli da tenere a magazzino. > FC7: è una serie di forcelle specifiche per la lettura/conteggio di etichette, con frequenza di commutazione fino a 10 kHz. Grazie alle ridotte dimensioni possono essere montate in qualsiasi par-
te della macchina semplificando le fasi di installazione anche in situazioni di spazi estremamente ridotti. Il Teach-in dinamico consente di eseguire in modo semplice il settaggio del sensore, anche durante il suo funzionamento mentre il film scorre. Sono disponibili modelli con uscita NPN o PNP, NO/NC, inoltre la funzione di REMOTE permette di settare il prodotto in modo remoto da quadro. > FC8: è una serie di forcelle a ultrasuoni specifiche per la lettura di etichette trasparenti con frequenza di commutazione fino a 1,5 kHz. Grazie al Teach-in dinamico permettono di eseguire in modo semplice il settaggio del sensore, anche durante il suo funzionamento, mentre il film scorre. Sono disponibili con uscita NPN o PNP, NO/NC.
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N o v i t à Riso Scotti Snack
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> l’Esperienza del Noto Brand Raccontata a FORUM VENDING 2013 Riso Scotti Snack testimonia l’esperienza di un’azienda, ad oggi unica nel canale, che ha rivolto lo sviluppo prodotto esclusivamente al vending per far fronte a bisogni e richieste specifiche e tipiche del canale, evitando di effettuare un trasferimento/adattamento di prodotti da altri canali. L’azienda, nella figura del suo Direttore Tecnico e Responsabile Vendite, Giorgio Notaro, ha partecipato al Forum Vending 2013, organizzata a Milano il 16 aprile dall’Istituto Internazionale di Ricerca con il patrocinio di Confida e la collaborazione di Largo Consumo. Un focus speciale su un canale ad altissimo potenziale, per analizzarne lo sviluppo attraverso un utilizzo non tradizionale nel settore Retail e GDO: questo l’intento della mostra-convegno sul canale, nel corso del quale si sono alternati esperti, rappresentanti ed operatori del settore. L’assortimento per la DA proposto da Riso Scotti Snack non
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è semplice cross canalità, ma deriva piuttosto da un’analisi approfondita delle abitudini di consumo, che hanno portato l’azienda a focalizzare i principali criteri che orientano i comportamenti dei consumatori. E cioè la progressiva destrutturazione dei pasti, nella ricerca costante di soluzioni pratiche e veloci ma ad elevato contenuto di servizio, dovuta all’evoluzione dell’organizzazione sociale del lavoro e demografica, nonché la ricerca soggettiva di benessere, unita all’attenzione alla qualità di ciò che si mangia. Dunque, i pasti tendono ad essere semplificati e affiancati da altre micro-occasioni di fruizione che possiamo definire “snacking”: veri e propri break spalmati sull’arco della giornata e consumati fuori casa, che tengono sempre più in considerazione gli aspetti nutrizionali e salutistici. In questo contesto di spesa extra domestica il vending gioca un ruolo di primo piano, portando i prodotti negli spazi di lavoro e di studio, negli ospedali e nei luoghi di grande flusso di persone.
Riso Scotti Snack, specialista nel riso, nell’ottica di incontrare le nuove tendenze del consumatore moderno ha operato con l’obiettivo pionieristico di diversificare, proponendo prodotti altamente innovativi, tutti con il pregio e le valenze nutrizionali e qualitative del riso. Ha così sviluppato prodotti idonei alla destrutturazione dei pasti, nel rispetto di un’alimentazione sana anche fuori pasto: prodotti veloci nel consumo ma di eccellente pregio organolettico, con elevata garanzia qualitativa e nutrizionale. Prodotti leggeri, salutari, gustosi. E, soprattutto, a base di riso. Una scelta di successo, quella di entrare nel vending, che ha consentito all’azienda di conseguire ottimi risultati: nel triennio 2009-2012 di sostanziale calo nei consumi snack, Riso Scotti Snack ha registrato un +16% a volume e +10% a valore, che ha significato un considerevole incremento distributivo. Uno sviluppo reso possibile grazie alla leva dell’innovazione unita alla strategia di marketing e commerciale mirata al canale.
N o v i t à
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N o v i t à
L’INNOVATIVA TECNOLOGIA Nuovo gruppo caffè con sistema Gran Gusto Nuova idraulica Nuove immagini retroilluminate a LED* Per una migliore estrazione degli aromi Un caffè di qualità superiore a parità di dose di caffè macinato Una crema eccellente per consistenza, spessore e colore *per Atlante
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N o v i t à Tritech
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> la Scelta di Unicredit per la Nuova Sede di Milano In collaborazione con Ge.S.A. Vending, azienda milanese che si è aggiudicata l'appalto di gestione di tutte le aree break della nuova sede milanese di Unicredit, sono state installate 150 macchine compattatrici TRITECH TOWER per la compattazione delle bottiglie in plastica PET e per la triturazione di tutti i bicchieri monouso: una bat-
teria completa di 3 macchine all’interno di ciscuno dei 46 piani del grattacielo di Porta Garibaldi. Raccolta differenziata e riciclo sempre più integrati nelle aree vending di successo: le macchine TRITECH TOWER, prodotte da La Matassina Group, sono state realizzate con grafiche personalizzate
Unicredit e abbinate al design delle vending machine Fas. Le macchine, inoltre, sono state tutte dotate di sistema di ricarica chiave elettronica Coges, che permette ai dipendenti Unicredit di accreditare 1 centesimo di euro sulla propria chiavetta per ogni bottiglia o bicchiere correttamente riciclato all'interno delle macchine TRITECH.
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VENDING MACHINE DI MARIJUANA A LOS ANGELES L'impiego della marijuana per uso medico negli Stati Uniti da qualche tempo è una realtà ed un business in aumento. L'ultima frontiera per la vendita della sostanza sul territorio è quella dei distributori automatici, che ne erogano quantità precise. Per utilizzare queste macchine, occorre essere in possesso di una tessera magnetica che accerta la necessità di trattamento terapeutico a base di cannabis e che va inserita nel distributore per registrare l'acquisto, ma non basta: la macchina registra anche l'impronta digitale del cliente attraverso un display touchscreen, che collega alla transazione. Il cliente quindi non può rimanere anonimo ma, una volta riconosciuto dal sistema, può scegliere tra circa 800 varietà di marijuana quella a lui più indicata. È Los Angeles la città pilota del progetto, con diversi distributori installati in punti strategici dell’area urbana e l'adozione di queste speciali vending machine è al vaglio anche dell'amministrazione di San Diego. Molte Le dichiarazioni
a favore del nuovo sistema, ma i problemi legati ai possibili atti di vandalismo e al microcrimine hanno fortemente limitato il numero di queste installazioni, peraltro particolarmente protette.
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Breaking News
THE NOMAD
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Niente gas, batterie o energia elettrica. La macchina per preparare il caffè espresso diventa portatile ed ecocompatibile: per azionarla sono sufficienti una leva, acqua calda e la miscela scelta macinata. Si tratta di un prototipo chiamato “The Nomad”, pensato per gli amanti del caffè e utile tanto in viaggio quanto in ufficio. Il prodotto, piccolo e compatto, è stato ideato da un'azienda californiana e garantisce ovunque l’erogazione di caffè e di acqua calda senza utilizzo di batteria, bombole a gas o elettricità. The Nomad si ispira alle classiche macchine manuali a leva, che restano il punto di riferimento delle macchine per caffè espresso di qualità. Il dispositivo portatile, molto facile da usare, ha un volume pari a 15 centimetri cubi e pesa 1,1 kg. Tutti gli elementi che compongono The Nomad sono stati implementati in prototipi funzionanti e testati a fondo nel corso degli ultimi due anni e migliaia di caffè espresso sono stati erogati nel corso di questi test, per verificare materia-
LIPTON ICE TEA “Per bere il the freddo devi essere caldo!” è il claim dell’ultima trovata di marketing di Lipton Ice Tea. La divertente iniziativa è stata sperimentata in una calda giornata d’estate all’interno di un parco divertimenti a Cape Town, Sudafrica: attraverso una vending machine termosensibile a forma di lattina brandizzata, Lipton Ice Tea è stato distribuito gratuitamente a chi ha ballato o ha compiuto esercizi (suggeriti dal display della macchina stessa) per aumentare il calore del proprio corpo. Guarda il video: http://www.youtube.com/watch?v=3ANWiePt7WQ
li, durata, pompe, valvole, il flusso di fluido e la qualità delle bevande prodotte, senza tralasciare l’aspetto del design, attentamente curato e perfezionato. Attualmente in cerca di finanziatori, il progetto potrebbe essere presto tramutato in un prodotto in serie distribuito sul mercato.
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Appuntamento in Fiera
EU’VEND
quarta edizione di “Vending Star” al Salone del vending di Colonia Eu’Vend, in programma a Colonia dal 19 al 21 settembre 2013 congiuntamente a Coffeena, la fiera del caffè, è ormai il punto di riferimento trainante per il business della distribuzione automatica tedesca e la più importante fonte di stimoli per gli operatori del settore. Nel corso della “Eu’Vend & Coffeena Night”, che si terrà il 20 settembre, verrà assegnato il premio “Vending Star”: i candidati nominati presenteranno i loro lavori nel corso della manifestazione, all’interno del Padiglione 9, nell’ambito della rassegna speciale “Le innovazioni del vending”. Koelnmesse, in qualità di promotrice e l’Associazione tedesca della distribuzione automatica (BDV), ente patrocinatore di Eu’Vend, hanno lanciato nel 2007 questo concorso per l’innovazione, giunto alla sua quarta edizione, con l’obiettivo di accelerare l’elaborazione di idee innovative nel campo della distribuzione automatica, stimolando così ulteriormente lo sviluppo del mercato del vending. Una giuria costituita da esperti internazionali sceglierà le quattro migliori candidature per categoria nominandole ed il vincitore sarà premiato con la Vending Star 2013, mentre i candidati nominati potranno presentare gratuitamente i loro prodotti nell’area dedicata “Vending Innovations”, allestita nell’ambito della la fiera. Obiettivo del concorso è ottimizzare i servizi basati sulla distribuzione automatica, stimolando in tal modo tutti i protagonisti del
mercato specializzati nel vending e al contempo ampliare le possibilità e i settori di applicazione dei distributori automatici e dei servizi offerti. Le innovazioni verranno valutate suddivise in quattro categorie: 1. Dotazioni tecniche (distributori per la vendita, sistemi di pagamento, periferiche di supporto per distributori automatici e sistemi di pagamento incorporati) 2. Mezzi ausiliari per ottimizzare il funzionamento dei distributori automatici (lettori, mezzi di trasporto, soluzioni IT, materiale pubblicitario, rivestimenti, bicchieri su misura per distributori, mezzi per ottimizzare le procedure di riempimento o di pulizia degli apparecchi) 3. Concetti (nuove idee per il vending) 4. Prodotti innovativi (prodotti adatti all’erogazione o preparazione mediante distributori automatici). Il concorso è aperto ad aziende e persone fisiche. La scelta dei candidati sarà guidata dai seguenti criteri di valutazione: grado di funzionalità livello di ergonomia (per le dotazioni tecniche e i mezzi ausiliari), potenzialità innovative rispetto a distributori, mezzi ausiliari, idee e prodotti esistenti. Le aziende interessate a partecipare possono candidarsi fino al 24 maggio 2013.
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Appuntamento in Fiera
TuttoFood
formazione e convegni alla fiera milanese dell’agroalimentare La ricetta per l’internazionalizzazione, le soluzioni e le migliori pratiche per emergere nel mercato globale, consapevoli delle sue regole e dei suoi rischi. Sono queste le opportunità di formazione offerte da TUTTOFOOD, il salone dell’agroalimentare organizzato da Fiera Milano dal 19 al 22 maggio 2013. Nel ricco menù del Salone, strategie di mercato e internazionalizzazione si confermano i temi da affrontare con incontri e convegni dedicati. Non solo esposizione fieristica, dunque, ma anche piattaforma completa al servizio di tutti gli operatori del settore: TUTTOFOOD offrirà durante i giorni di manifestazione un ricco calendario di eventi e incontri organizzati dai suoi partner e da importanti realtà con ampia esperienza nei mercati di riferimento per tutti i comparti coinvolti nella manifestazione. Tra gli incontri in programma, l’evento inaugurale di TUTTOFOOD, il 19 maggio, interrogherà istituzioni e industria su come “Alimentare il Futuro”, una sfida che sarà analizzata grazie alla competenza dei rappresentanti del World Food Programme (l’agenzia ONU che si occupa dello sviluppo del settore agroalimentare nei Paesi più poveri del mondo) e con la collaborazione di Expo Milano 2015. Proprio Expo Milano 2015 organizzerà durante la manifestazione due seminari sul tema dell’ecosostenibilità e delle buone pratiche per sensibilizzare l’industria del settore a temi sempre più importanti per un successo che va oltre il business e coinvolge l’equilibrio economico globale. Inoltre, le anime di filiera che quest’anno pulsano dentro TUTTOFOOD attraverso le più importanti associazioni italiane porteranno in manifestazione la loro esperienza offrendo ai visitatori la possibilità di scoprire prospettive di crescita nei vari comparti e opportunità di sviluppo. AIDEPI, l’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta partner di TUTTOFOOD nel settore DOLCE ITALIA, porterà all’interno della manife-
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stazione anche quattro workshop aperti a tutti e dedicati a temi quali la produzione delle materie prime, le regolamentazioni sugli additivi, l’etichettatura e i claim comparativi. Punta tutto sulle esportazioni ASSICA, Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi, anch’essa partner di TUTTOFOOD che presenterà i numeri dell’export dei salumi italiani nel 2012 e raccoglierà in tre seminari esperienze e buone pratiche per esportare uno dei prodotti più tipici del nostro Paese negli Stati Uniti e in Canada, nel Far East e in Brasile, Russia e Cina. Ulteriore punto di incontro per la filiera, il 21 e 22 maggio, l’11esima edizione del CISETA, Congresso Italiano di Scienza e Tecnologia degli Alimenti, che vedrà, durante il primo giorno di lavori, anche il 1° Forum sulla Scienza e Tecnologia degli Alimenti in cui si analizzeranno trend, scenari e attese per industria e ricerca: un appuntamento di grande interesse perché pensato per offrire alle imprese un’occasione di confronto diretto con i ricercatori e gli scienziati maggiormente impegnati a sviluppare nuove opportunità di crescita per tanti comparti del settore agroalimentare. Segnaliamo infine tra gli appuntamenti trasversali sulle strategie di mercato e di sicuro interesse per il settore del vending, la Conferenza dedicata al Beverage organizzata da Tuttofood e Zenith International in associazione con Assobibe, dove le più grandi aziende del settore e le maggiori realtà della grande distribuzione porteranno le loro esperienze a confronto, tra cambiamento nei trend di consumo e nuove regole per i produttori. Protagonisti, tra gli altri, i rappresentanti di aziende leader come CocaCola Italia, Conserve Italia, Sibeg, Pepsi Italia, San Pellegrino, Lurisia e Campari, le grandi realtà della GDO come Coop Italia e rappresentanti di istituzioni nazionali come Mineracqua e internazionali come EFSA (European Food Safety Authority.
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