Da decenni nell’arte i manifesti erano scomparsi, esaurite le grandi spinte delle avanguardie, il manifiesto blanco di Lucio Fontana del ’46 e qualche altra cosa sparsa. Poi più nulla di rilevante. Negli ultimi recentissimi tempi, invece, ne stanno ricomparendo tantissimi: sono dichiarazioni d’intenti, però, di tutt’altro genere. È il popolo del mondo della cultura, dal teatro all’arte, alla letteratura, che prende voce e azione per difendere la propria identità, per preservare quello spazio libero in cui l’arte nasce e vive. Per avere una società migliore.